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Giornalino scolastico - Redazione a cura degli alunni del III° Istituto ComprensivoS. TodaroAugusta - www.scuolatodaro.com Sentendo tanto parlare delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, anche noi abbiamo voluto riflettere su questo eve nto e così, con l’aiuto dei nostri docenti, in un primo momento abbiamo visto il film “Eravamo solo Mille”, sull’impresa eroica dei Mille di Garibaldi, e poi l’intervento di Roberto Benigni al Festival di Sanremo dove il comico, in maniera coinvolgente, ha spiegato il messaggio e le parole del testo dell’inno di Mameli. Quest’ attività ci ha permesso di capire quanto è i mportante rispettare e difendere ciò che gli eroi del Risorgimento hanno conseguito a prezzo anche della loro vita. Pensiamo che ciò che unisce l’It alia e gli italiani sia molto di più di ciò che ci divide, basti pensare alla lingua, alla cultura e allo straordinario patrimonio artistico. La manifestazione finale si è svolta mercoledì 16 marzo insieme agli alunni delle quinte elementari, in auditorium, dove alcuni alunni delle terze classi di scuola secondaria ,come i cantastorie di un tempo, hanno raccontato, attraverso parole e immagini, la storia dell’unificazione d’Italia, a partire dall’impresa dei Mille; la sezione A ha presentato e spiegato i poster murali realizzati;successivamente, guidati sapientemente dalla prof.ssa Gilotti, gli alunni di quinta e di scuola secondaria hanno ballato sulle note del “Va’ pensiero” e infine, abbiamo cantato e poi l’orchestra del nostro istituto ha eseguito l’inno d’Italia. (La Redazione) Alcuni momenti della manifestazione: A N N O 2 2 n ° 2 Aprile 2011 I POSTER MURALI

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Giornalino scolastico - Redazione a cura degli alunni del III° Istituto Comprensivo”S. Todaro” Augusta - www.scuolatodaro.com

Sentendo tanto parlare delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, anche noi abbiamo voluto riflettere su questo evento e

così, con l’aiuto dei nostri docenti, in un primo momento abbiamo visto il film “Eravamo solo Mille”, sull’impresa eroica dei Mille

di Garibaldi, e poi l’intervento di Roberto Benigni al Festival di Sanremo dove il comico, in maniera coinvolgente, ha spiegato il

messaggio e le parole del testo dell’inno di Mameli. Quest’ attività ci ha permesso di capire quanto è importante rispettare e

difendere ciò che gli eroi del Risorgimento hanno conseguito a prezzo anche della loro vita. Pensiamo che ciò che unisce l’Italia e

gli italiani sia molto di più di ciò che ci divide, basti pensare alla lingua, alla cultura e allo straordinario patrimonio artistico. La

manifestazione finale si è svolta mercoledì 16 marzo insieme agli alunni delle quinte elementari, in auditorium, dove alcuni alunni

delle terze classi di scuola secondaria ,come i cantastorie di un tempo, hanno raccontato, attraverso parole e immagini, la storia

dell’unificazione d’Italia, a partire dall’impresa dei Mille; la sezione A ha presentato e spiegato i poster murali

realizzati;successivamente, guidati sapientemente dalla prof.ssa Gilotti, gli alunni di quinta e di scuola secondaria hanno ballato

sulle note del “Va’ pensiero” e infine, abbiamo cantato e poi l’orchestra del nostro istituto ha eseguito l’inno d’Italia. (La

Redazione)

Alcuni momenti della manifestazione:

A N N O 2 2 n ° 2 Aprile 2011

il poster murale della II

A Sc. Sec. 1

I POSTER MURALI

Sanremo: Benigni unisce l’Italia

(Emilio C., I C Sc. Sec.)

La bandiera d'Italia e Giuseppe Garibaldi

(Alice A. e Corinne B. IA Sc. Sec.)

In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la classe IA

della scuola secondaria ha preparato un poster sulla storia

di Giuseppe Garibaldi, che ha contribuito all'unificazione

dell'Italia e sul significato dei colori della bandiera italiana.

La bandiera italiana è formata da tre colori: verde, bianco e

rosso poi diviso in tre bande verticali di uguali dimensioni.

Il verde simboleggia due elementi: la speranza, a lungo

coltivata e spesso delusa durante l'Ottocento e la macchia

mediterranea, caratteristica del paesaggio italiano. Il

bianco rappresenta la fede cattolica, professata dalla

maggioranza degli italiani ma anche le Alpi, famose per i

loro ghiacciai. Il rosso ricorda il sangue sparso per l'Unità

d’Italia. I tre colori sono stati disposti a bande verticali di

uguale spessore perchè ricordano la Rivoluzione Francese

(è infatti lo schema della Bandiera della Francia) e di

conseguenza indicano gli ideali di libertà, uguaglianza e

fraternità. Padre del tricolore è considerato Giuseppe

Compagnoni anche se forse i primi a ideare l'accostamento

dei colori furono due patrioti e studenti dell'Università di

Bologna: Luigi Zamboni e Giovanni Battista de Rolandis.

Giuseppe Garibaldi, eroe del Risorgimento italiano,

nacque a Nizza in Francia, il 4 Luglio del 1807. Garibaldi

amava viaggiare. In uno di questi viaggi, conobbe un

affiliato della Giovine Italia che fu incaricato di

organizzare un'insurrezione a Genova, ma dovette partire

nell'Italia centrale per organizzare una legione a sostegno

del governo di Roma. Il 1859 è una data importante per

Garibaldi perché fu invitato da Vittorio Emanuele II ad

assumere la guida dell'esercito per una battaglia. Garibaldi

partecipa a varie battaglie, fino alla famosa Spedizione dei

Mille. Il 2 giugno del 1882 a 74 anni Garibaldi morì

nell'isola di Caprera dove ora risiede la sua tomba.

Dopo la serata al festival di Sanremo in cui ha fatto la sua

comparsa Roberto Benigni, lo stesso Napolitano lo ha elogiato e

Morandi ha proposto di far vedere nelle scuole la sua esegesi

dell’Inno. Oltre 19 milioni di italiani sono stati da lui riuniti.

L’Italia s’è davvero “destata” alle sue parole poiché Roberto

Benigni ha saputo esprimere il sentimento dell’identità

nazionale attraverso i simboli della nazione, la storia, l’Inno, e

sicuramente tutti, in quel momento, ci siamo trovati a tifare per

Cavour, per Garibaldi, o per Pellico e abbiamo potuto

assaporare la bellezza della libertà. È grazie a tutte queste

persone che credevamo normali, ma che abbiamo riscoperto

eroi, che quest’anno possiamo festeggiare i 150 anni della

nostra Italia. Roberto Benigni, anche stavolta, ha saputo essere

trascinante e spettacolare. In quel momento si sarebbe potuto

paragonare ad un professore del Risorgimento che spiega ai suoi

alunni il significato di una difficile poesia dell’epoca che narra

di un popolo che, per essere riunito sotto un’unica bandiera, ha

dovuto lottare strenuamente. Dalle Cinque Giornate, al primo

Parlamento italiano, da Cavour a Garibaldi, Benigni con il suo

intervento ha saputo davvero unire l’Italia.

Eravamo solo mille (Elisabetta P. II C Sc. Sec)

La storia prende il via nel 1860 in una Sicilia in cui si scontrano i giovani patrioti che sperano nell’ unità

dell’Italia e i seguaci di Francesco II di Borbone, il Re delle due Sicilie, che si sente minacciato ma vuole

mantenere la sua corona. Il protagonista è Corrado, maestro di Isabella, che rimane coinvolto in uno scontro tra un

gruppo di soldati borbonici e alcuni patrioti siciliani, che stanno organizzandosi per sostenere lo sbarco di

Garibaldi nell’isola; accusato ingiustamente di aver ucciso due soldati, scappa via dalla Sicilia ma Isabella lo

convince a recarsi a Genova, dove potrà incontrare il generale e informarlo di ciò che accade in Sicilia. Proprio a

Genova Corrado si imbarca a Quarto con i Mille di Garibaldi e segue l'itinerario vittorioso della spedizione da

Marsala a Palermo, da Milazzo al Volturno fino allo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II a

Teano. Corrado combatterà oltre che con il nemico anche con un suo vecchio amico, il conte Malaspina, che vuol

portargli via Isabella di cui è innamorato.

Pagina 2 Il Todarino SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

RECENSIONE

Regia: Stefano Reali

Genere: storico

Attori : D. Pecci, C. Filangieri

Pagina 3 Il Todarino SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

L’Italia e i suoi 150 anni...

(Valentina P. II A Sc.Sec.)

La celebrazione dei 150°anni dell’Unità, per noi studenti della seconda media, presentava una difficoltà enorme perché non

conoscevamo nulla di questo periodo di storia d’Italia: lo affronteremo, infatti, per la prima volta quando arriveremo nella classe

terza. Abbiamo, quindi, con i nostri docenti ripercorso sinteticamente i fatti che hanno portato all’unificazione e alla nascita del

Regno d’Italia nel 1861. Abbiamo deciso, poi, di realizzare dei cartelloni non di carattere storico, ma rappresentativi in generale

dell’Italia. Il primo cartellone, tricolore, come la nostra bandiera, rappresenta alcune illustri personalità Italiane universalmente note

in tutti i campi: dalla Letteratura all’ Architettura, dalla Pittura alle Scienze, dal Cinema alla Lirica (Dante, Michelangelo, Leonardo

Da Vinci,Caravaggio, Verdi, Fellini); abbiamo anche scelto alcune fra le più belle e conosciute mete turistiche: il Colosseo, la Valle

dei Templi, la Torre di Pisa, il Duomo di Milano… Lo abbiamo intitolato L’ORGOGLIO DI ESSERE ITALIANI. Il secondo

cartellone illustra IL MADE IN ITALY famoso nel mondo:ALTA MODA, MOTORI, SPORT. Nel terzo abbiamo raggruppato: i

SIMBOLI dello stato italiano (bandiera, inno, emblema...);i SOVRANI di casa Savoia, dal 1861 al 1946; i PRESIDENTI DELLA

REPUBBLICA, dal 1946 ad oggi; l’immagine dalla prima pagina della nostra COSTITUZIONE; una sequenza di cartine che

illustrano l’evoluzione territoriale dell’Italia dal 1859 al 1919; infine l’immagine di una serie di francobolli emessi da Poste Italiane

nel 2010 per commemorare i 150 anni dalla Spedizione dei Mille.

L’Inno degli Italiani

(Simone G., V A Sc. Prim.)

“Fratelli d’Italia”, l’inno di Mameli, nacque per opera di Goffredo Mameli a Genova nell’autunno del 1847. Fu musicato a Torino da

Michele Novaro. “ Una sera, durante una riunione di patrioti, arrivò un nuovo ospite appena giunto da Genova con un foglietto che

conteneva la poesia di Mameli. Michele Novaro, lette quelle parole, si commosse e si mise al clavicembalo, cercando di trovare

musiche adatte”. Nacque così l’Inno dei patrioti italiani. Il 12 ottobre 1946, l’inno di Mameli divenne l’inno nazionale della

repubblica italiana.

Pagina 4 Il Todarino

SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

Come i cantastorie di un tempo,con immagini e musica,abbiamo ripercorso la fase finale della nascita del Regno d’Italia

a partire dalla spedizione dei Mille

1070 volontari guidati da

Garibaldi, nella notte tra il 5 e il

6 Maggio,si imbarcarono da

Quarto

Cartina dell’Italia in cui é

tracciato il percorso della

spedizione dei Mille

Sbarco dei Mille a Marsala

Battaglia di Calatafimi:i garibaldini

si scontrano per la prima volta con

l’esercito borbonico

Battaglia del Volturno: i garibaldini

sconfiggono definitivamente l’esercito

borbonico

A Teano, presso Caserta ,si

incontrarono Vittorio Emanuele

II e Garibaldi che consegnò

tutti i territori conquistati

Il 17 marzo 1861 il Parlamento di Torino

proclamò Vittorio Emanuele II primo re

d’Italia

Cartina d’Italia del 1861

Cartina del Regno d’Italia

nel 1870

Il pianeta Cipolloide

(Andrea S., V C Sc. Prim.)

Min, la bambina drago (Gaia F. IVC Sc.Prim.)

Sul pianeta a forma di cipolla, detto Cippoloide, è l’anno 2100. In

origine questo pianeta aveva prati verdi, chiari e bianchi, mari rosa e

cieli viola: i colori di tutti i tipi di cipolla. Ma come tutte le cipolle,

quel pianeta è marcito e si è oscurato. Gli abitanti hanno anch’essi

l’aspetto di cipolla e così pure le loro astronavi, su cui salirono per

lasciare il loro pianeta. Dopo un lungo viaggio, tra mille disavventure

attraverso il cosmo, avvistarono la terra e pensarono che fosse un buon

posto per ospitarli, dal momento che anche gli esseri umani si

mostrarono gentili con loro. Sulla Terra costruirono delle bellissime

case occupando tutti gli oceani e loro stessi divennero abili pescatori,

stupendo i terrestri per le loro capacità. Insomma, in breve tempo, con

l’aiuto degli uomini, resero la Terra pulita, ordinata e senza lotte.

Invasione dallo spazio

( Laura V., 5 D Sc. Prim.)

È il 2030 e siamo su Planisio. Il nostro pianeta prima era profumato ma

ora fa puzza di spazzatura e non sappiamo come liberarcene. Prima le

farfalle volavano felici, ma ora non ce n'è nemmeno una...Il nostro

pianeta sta scomparendo a poco a poco. Siamo arrivati sul pianeta Terra

con l'astronave Biosfera . Per noi scoprire la Terra e vedere gli umani è

stato emozionante. Abbiamo deciso di vivere nel mare della Terra e lì abbiamo costruito delle case. I nostri bambini giocavano con i pesci,

mentre i grandi lavoravano. Un giorno delle persone ci hanno avvistati e

un uomo ha parlato con noi. Abbiamo scoperto che gli uomini sono generosi e buoni e abbiamo fatto conoscenza con loro. Ci hanno lasciato

stare lì sotto e ci vengono a trovare sempre.

Min, fin da piccola, si divertiva a prendere in giro gli

altri bambini della sua età. Una volta esagerò e venne trasformata in

drago da un magico amuleto prezioso affinché capisse il male che aveva

fatto agli altri con le sue parole. Da drago incontrò un drago più furioso

e cattivo di lei e Min fu costretta a scappare per non essere divorata.

Ebbe il potere di sputare fuoco e con questo visse molte altre avventure

pericolose. Dopo un anno riprese le sembianze umane e abbracciò suo

padre Lao e sua madre Chu. Sicuramente Min aveva imparato che con la

gentilezza si poteva vivere tutti insieme nell’armonia e nel rispetto degli

altri.

Il mio cagnolino ( Silvia P., II B Sc. Prim.)

Cagnolino, cagnolino che rosicchi il mio

mocassino,

su non fare il birichino

vai a prendere il tuo ossicino,

che sta sotto il mio lettino.

Pagina 5 Il Todarino CREATIVAMENTE

Marco e il suo cavallo Jonas (Giulia T. IVC Sc.Pr.)

Marco era un bambino che viveva in campagna dove giocava spesso con

il cugino Luca, suo vicino di casa. Il loro gioca preferito era arrampicarsi

negli alberi più alti del giardino, ma anche andare alla scoperta di posti

sconosciuti e pieni di pericoli che si trovavano nelle campagne intorno.

Un giorno decisero di andare in un luogo dove si trovava una montagna

che andava a finire in un fiume. I due si diedero appuntamento ma Luca

non si presentò perché ammalato. Marco decise di andare ugualmente

con il suo fidato cavallo Jonas. Insieme si incamminano ma Marco non

si accorse di un burrone profondo e andò a finirci dentro. Jonas fa di

tutto per salvarlo e lo invita a risalire. Marco, come per magia, si ritrova

sulle spalle del suo cavallo e insieme, felici, si diressero verso il fiume e

poi verso casa. Di notte dormì sereno sognando di fare nuove

avventure con l’inseparabile amico Jonas.

I mesi ci portano…

( Andrea M., II B Sc. Prim.)

I mesi dell’anno sono dodici!

Gennaio ci porta il freddo

Febbraio ci porta 28 giorni

Marzo ci porta il Carnevale

Aprile ci porta Pasqua

Maggio ci porta la festa della mamma

A Giugno c’è caldo

Luglio è il mio compleanno

Agosto si parte in vacanza con la mia famiglia

Settembre finiscono le vacanze

Ottobre mia sorella fa il compleanno

Novembre è il mio onomastico

Dicembre ci porta la neve.

La primavera

(Alessia G., II B Sc. Prim.)

La primavera sta arrivando

belle giornate sta portando,

i bambini giocheranno,

gli animaletti si sveglieranno

e tutti contenti saranno.

Pagina 6 Il Todarino

L’ANGOLO DELLA POESIA

Il sole e l’acqua

( Sebastiano M., II B Sc. Prim.)

Il cielo è come l’acqua,

l’acqua è come il cielo,

il sole è come la moneta,

la moneta è come il sole,

l’uomo è amico dell’animale

l’animale è amico dell’uomo

la casa protegge l’uomo,

l’uomo vive nella casa,

il cibo nutre l’uomo,

l’uomo si nutre col cibo,

la vita è bella e bisogna viverla felici.

Viva il Carnevale!

(Silvia A., I C Sc. Sec.)

Trombe, trombette

Coriandoli, bombolette.

Carnevale pazzerello,

solo tu sei così bello!

Sei scherzoso, divertente

Hai un’ espressione sorridente.

Ai bambini fai divertire

E in modo buffo li fai vestire!

Poi ci son maschere dai mille colori

Che metton allegria ovunque tu ti trovi.

Carnevale, Carnevale, Carnevale pazzerello;

noi siamo tutti uguali, solo tu sei così bello!

Filo di perle

(Federica A. G.,I A Sc. Sec.)

Tra le rocce spaccate un ragno

soave ha tessuto nel buio un filo

che solca l’abisso e accompagna

le pieghe dell’aria

Mentre il sole come un’arancia rossa colma di luce,

risplende

Lui copre i suoi quadri con un filo di perle.

E’ di scena il Carnevale

Stelle filanti, maschere, canti , scherzi e dolcetti sono stati gli ingredienti che hanno animato quest’anno il

Carnevale a scuola ….. e in Piazza Duomo dove i nostri matitoni della scuola dell’infanzia hanno colorato il

mondo.

.

Pagina 7 Il Todarino

ATTIVITA’ SCOLASTICHE

Disegno di Mattia sez.C Sc. Inf.

Disegno di Zaira sez. E Sc. Inf.

Il carnevale a scuola

Il giovedì grasso abbiamo festeggiato il Carnevale a scuola. Nel

salone, abbiamo fatto una foto di gruppo in maschera e giocato con le

stelle filanti. In classe abbiamo mangiato dolcetti, ciambelle,

chiacchiere portate da casa. (Federico M.,II A Sc Prim.)

Quest’anno abbiamo festeggiato il Carnevale a scuola. Siamo andati a

scuola vestiti in maschera e abbiamo fatto festa nel salone con le altre

classi. Nel salone ci siamo divertiti a giocare, a ballare e a tirarci le

stelle filanti. In classe abbiamo mangiato le chiacchiere, le ciambelle e

poi abbiamo continuato a giocare fino a quando sono arrivati i

genitori. (Stefano T., II A Sc. Prim.)

Giovedì grasso sono andato a scuola per la festa di Carnevale. Mi

sono vestito da Mario Bros e insieme ai miei compagni abbiamo

giocato e tirato le stelle filanti. Per merenda abbiamo mangiato le

chiacchiere, la torta al cioccolato che ha portato la mia mamma e due

tipi di ciambelle. Con i miei compagni mi sono divertito tanto in

classe a giocare e fare scherzi, fino a quando non sono venuti i nostri

genitori. ( Simone O., II A Sc. Prim.)

Pagina 8 Il Todarino

ATTIVITA’ SCOLASTICHE

Disegno di Giulio sez.F

Sc. Infanzia

Disegno di Benedetta

IIA Sc. Prim.

Silvia P.,II B Sc. P.

Disegno di Salvo

sez. A Sc. Inf.

Disegno di Marica sez.D

Sc. Inf.

Disegno Antonino

sez.D Sc. Inf.

Disegni realizzati dalla

classe I C Sc Primaria

Disegno di Alessia II B Sc.Prim.

Pagina 5aaaaaa

Raffineria Esso:una grande storia

(Ilenia, Vanessa, Barbara, Dalia, Diletta, Danila, 3°C e 3°B, Sc. Sec.)

Giorno 14 Marzo durante l'orario scolastico noi ragazzi della 3°C e della 3°B ci siamo recati alla raffineria Esso. Il signor Ventura,

responsabile delle relazioni esterne della Esso, ci ha guidati durante questa visita, raccontandoci la storia della raffineria: nel 1950

fu impiantata da Moratti che aveva già pensato a questo progetto dalla fine della seconda guerra mondiale. Egli decise di

impiantarla qui, perché Augusta si trova in una posizione geograficamente strategica, essendo vicina a porti di carico e di

consegna del greggio, ma oltre alla posizione geografica fu scelta per il porto ''riparato'' che possiede. Moratti comprò l'impianto di

distillazione in Texas, dopodiché lo fece trasportare a Siracusa e da lì ad Augusta . La raffineria venne costruita da tecnici

provenienti dall'Istria. Nel 1960 una ditta americana comprò questa raffineria. Oggi si estende su un territorio di 2.800.000 m² ed è

definita complessa perché oltre ai classici macchinari per distillare il petrolio ve ne sono altri che permettono di utilizzare la parte

pesante di questo combustibile per ottenere benzina e gas. Inoltre è definita anche completa poiché oltre ai soliti prodotti ricavati

dal petrolio vi è la possibilità di estrarre dal gas olio lubrificante, che è successivamente acquistato da altre raffinerie che vi

aggiungono additivi . Abbiamo chiesto al sign. Ventura perché noi abitanti di Augusta spesso sentiamo una strana puzza nell'aria,

la risposta è stata che ciò è dovuto al processo di lavorazione delle materie prime, ma, in questo caso, le sostanze emanate non

sono tanto dannose. Capita , invece, che a volte, quando non si riesce a lavorare bene il gas, si liberano sostanze dannose per la

nostra salute; quando succede ciò, però, i lavoratori interrompono il lavoro e risolvono il problema. Con la visita degli stabilimenti e della sala controllo, si è conclusa la nostra uscita che sicuramente ci ha arricchiti.

Remare a scuola

( Classe I C Sc. Sec.)

Il 14 marzo presso la palestra dell’Istituto Superiore “Arangio Ruitz”

si è svolta la fase invernale dei Giochi Sportivi Studenteschi di

Canottaggio “Remare a scuola 2011”, IX° edizione del Campionato

Interscolastico di Rowing Indoor. Questa manifestazione, coordinata dal

Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con la Federazione

Italiana Canottaggio, ha come obiettivo primario quello di far conoscere

nelle scuole lo sport del remo. Hanno partecipato numerosi alunni

provenienti dalla stessa scuola e da altri istituti cittadini. Il progetto

inizia solitamente ad ottobre e si protrae per tutto l’inverno; la gara si

svolge su una distanza di 100 mt. da eseguire con un remaerjometro, un

attrezzo ideato ed utilizzato per la pratica del canottaggio a secco, in

grado di simulare, in tutta sicurezza, il gesto del vogare. I tempi rilevati

verranno trasmessi alla FederCanottaggio per redigere le classifiche

regionali e nazionali sia individuali che fra gli istituti e i quattro tempi

migliori, due maschili e due femminili (nelle rispettive categorie)

sommati daranno il tempo dell’istituto.

Pagina 9 Il Todarino ATTIVITA’ SCOLASTICHE

Il 12 marzo 2011 ha avuto luogo nelle piazze di molte città italiane, la manifestazione in difesa della scuola pubblica e

della Costituzione, la legge fondamentale dello Stato che si basa sul principio della centralità della dignità dell’uomo,

senza alcuna distinzione. La manifestazione ha coinvolto famiglie, studenti, insegnanti e cittadini, non solo a difesa

della Costituzione ma anche della scuola pubblica. Ciò in risposta ad una frase pronunciata dal Presidente del

Consiglio secondo cui la scuola pubblica inculca agli alunni valori oggi ritenuti contrari a quelli delle loro famiglie e

contro la recente riforma della scuola attuata dal ministro Gelmini che ha comportato alcune conseguenze negative,

come la riduzione delle ore degli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili e gli investimenti per l’Università, la

ricerca scientifica e gli istituti professionali. Durante la manifestazione sfilavano striscioni: “E’ VIVA LA

COSTITUZIONE”, “LA SCUOLA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA”,“LA SCUOLA E’ SOLO PUBBLICA”. E per

dirla con Jovanotti: “La scuola è come l’ acqua: puoi scegliere quella del rubinetto o quella minerale. Ma guai a chi

avvelena l’ acqua del rubinetto per vendere più acqua minerale”. Una cosa è certa: i giovani sono il futuro e la scuola

forma i giovani che hanno tutti lo stesso diritto di studiare.

Pagina 10 Il Todarino ATTUALITA’

Da qualche settimana è in atto in Libia una cruenta guerra civile. Per evitare spargimenti di sangue l’ONU ha

chiesto al colonnello Gheddafi di dimettersi e di cessare il fuoco contro i civili. Dopo il “no” di Gheddafi si è

scatenata una guerra tra l’ONU e Gheddafi. L’ONU ha schierato portaerei e navi da guerra e Augusta è luogo di

partenza di navi da guerra mentre da Sigonella e Trapani decollano aerei militari. Aerei francesi, americani e

britannici hanno bombardato Tripoli con missili teleguidati. Nonostante le forze dell’ ONU siano più potenti c’è il

timore che Gheddafi potrebbe usare armi chimiche. Anche il Papa all’Angelus ha pregato per la Libia e non

dobbiamo dimenticare che questa guerra purtroppo ci interessa molto da vicino non solo perché tra noi e la Libia

c’è poca distanza ma anche perché Sigonella è praticamente dietro l’angolo ed in caso di un attacco libico ,

saremmo in pericolo anche noi. Già il 15 aprile del 1986 l’isola di Lampedusa ha conosciuto questo tipo di paura

perché gli aerei libici guidati da Gheddafi hanno scagliato due missili contro di essa e fortunatamente non hanno

danneggiato né uomini né cose. Oggi come 25 anni fa si teme di rivivere quella brutta esperienza senza contare il

fatto che l’arrivo dei profughi rende tutto ancora più complicato.

La guerra libica

(Sebastiano C., I C Sc. Sec.)

(

Scuola pubblica: “io speriamo che me la cavo”

(Emilio C., I C Sc. Sec.)

Il nuoto, che passione!

(Federica A. G., I A Sc. Sec.)

Credo che il nuoto sia uno sport che aiuti a crescere, a fare nuove esperienze e a condividere vittorie e sconfitte

con altri. Ho iniziato la pratica di questo sport all’età di cinque anni, ma non mi piaceva perché desideravo fare

danza. Col passare del tempo e degli allenamenti, mi sono appassionata perché ho capito il valore dell’amicizia

ma anche della sana rivalità. Il momento per me più entusiasmante nel nuoto sono le gare quando dai tutte le

energie per migliorare i tempi e poi se arrivi prima e fai pure il miglior tempo, sali sul podio, vinci una medaglia

e fai guadagnare punti alla tua squadra. I giorni delle gare sono un vero e proprio divertimento anche perché

conosci altri atleti provenienti anche da tutta Italia.

La ginnastica è “artistica”

(Federica R. e Giorgia C., II B Sc. Sec.)

La ginnastica artistica è “ arte in movimento, nascita e sviluppo del carattere, è anche scioltezza, flessibilità,

espressione, perfetto senso dell’ equilibrio, coraggio, concentrazione e soprattutto fiducia in se stessi”. La

pratichiamo da due anni. All’ inizio non sapevamo fare molte cose, ma con il passare del tempo siamo diventate

brave e siamo riuscite a fare ciò che prima non sapevamo fare. Questo sport ci permette di fare nuove amicizie, di

imparare cose nuove, di maturare, di migliorare le nostre capacità e di gareggiare. Durante le gare incontriamo le

ginnaste delle altre palestre, ci confrontiamo con loro e ci esibiamo davanti a un pubblico. Per noi praticare questo

sport è molto importante perché permette di esprimerci con molta naturalezza.

Pagina 11 Il Todarino

SPORT

Pagina 12 Il Todarino

RECENSIONE

Titolo: I fuochi dell’ellisse

Autore: Daniela Averna

Casa editrice: Aletti editore

(Simona Letizia B., III A Sc. Sec.)

“I Fuochi dell’Ellisse” è una raccolta di prose e poesie scritte in vari momenti della vita dell’autrice che esprime l’esigenza

di interrogarsi ed interrogare il lettore sul senso profondo della vita, sulla necessità che ciascun uomo ha di trovare dei punti

fissi, i fuochi appunto, intorno ai quali costruire l’ellisse della propria vita. L’ellisse è una figura geometrica in cui la

somma delle distanze di ciascun punto dai fuochi, che si trovano sull’asse maggiore equidistanti dal centro, si mantiene

costante e, ruotando sul contorno della figura, mentre ci si allontana da un fuoco ci si avvicina all’altro in successione

alterna; tali fuochi possono rappresentare la razionalità e l’irrazionalità, il cervello e il cuore. Così, nel proprio percorso di

vita, spesso facciamo prevalere la ragione sul sentimento, mentre a volte è la creatività a prevalere. Quando però ci si trova

sull’asse maggiore dell’ellisse, le distanze dai fuochi diventano segmenti di una stessa retta e si sovrappongono; è allora che

razionalità e irrazionalità insieme possono portare a qualcosa di insolito o di straordinario

Schede di recensione di Salvatore S., III A Sc. Sec.

“L’ultimo pirata e la clessidra del potere”

AUTORE : Matteo Mezzuca

TITOLO : L’ultimo Pirata - La clessidra del potere

EDITORE : Mondadori

PERSONAGGI PRINCIPALI: Spinn, Yellowbeard, Oscuro Signore, Blackmore

GENERE: avventura

TRAMA: Spinn è un ragazzo che diventa pirata perchè vuole ritrovare suo fratello rapito dall’Oscuro Signore. Dopo tante lotte contro i

legionari Oscuri, il ragazzo e i suoi amici vincono una battaglia ma non la guerra. L’autore conclude il primo romanzo della catena

lasciando in sospeso la liberazione del fratello di Spinn.

.

“Rowan e il ritorno dell’eroe”

AUTORE: Emily Rodda.

TITOLO: “Rowan il ritorno dell’ eroe”

TITOLO ORIGINALE: “Rowan and the Zebak”

EDITORE : Edizioni Piemme Spa, 2008

GENERE : avventura

PERSONAGGI PRINCIPALI: Rowan , Perlain , Allun , Zeel.

TRAMA: il villaggio di Rin stava festeggiando il matrimonio di Jiller e John ma Anna va dai buksha e un animale la rapisce dal cielo per

portarla dagli Zebak. Rowan, coraggioso, parte con il Maris , il mezzo viandante e la Zebak a riprendersi la sorella rapita.

Pagina 13 Il Todarino

CRONACA DI AUGUSTA

Giù le mani dall’ospedale!

( Classe III C, Sc. Sec.)

Sembra paradossale che in una zona altamente

industrializzata e ad elevato rischio sismico si

pensi di chiudere l’ospedale. Eppure è ciò che

vogliono fare!! Noi alunni abbiamo partecipato

giorno 26 marzo con i nostri genitori alla

manifestazione in difesa dell’ospedale

organizzata dal movimento difesa del cittadino.

Tutti insieme, sfilando per le strade di Augusta,

abbiamo gridato “no” alla chiusura del

nosocomio. Alla Darsena il Sindaco ha fatto

pure sentire la sua voce davanti a circa 15mila

dimostranti. Per la prima volta abbiamo

“sentito” un problema della città e abbiamo

condiviso con tanti altri augustani la nostra

preoccupazione. Ci auguriamo che abbiano

sentito la “nostra voce” e che si faccia

veramente di tutto non per chiudere l’ospedale

ma anzi per potenziarlo.

Caffelandia

(Carmelo F., I A Sc. Sec.)

C’era una volta un immenso reame chiamato Caffelandia; lì

viveva un re Zuccherato, una regina Lavazza, due principi

Espresso e Mielato e un maggiordomo Amaro. Mielato non

era molto amato dalla gente che preferiva suo fratello perché

era molto più schiumoso e saporito; così Mielato, invidioso

del fratello, lo sfidò a trovare una fidanzata nel regno di

Miscelandia che si trovava al di là delle montagne. I due

fratelli, portando con sé solo un cucchiaino, si

incamminarono fin quando si imbatterono nel malvagio

viceré Macchiato che minacciò di lanciargli del sale se non

avessero portato al suo cospetto le fidanzate. I due, impauriti

più che mai, si diedero da fare e in città conobbero subito una

miscela: Mielato trovò Mokaefti ed Espresso Illy. Celebrato

il matrimonio, i quattro si recarono dal vicerè che, non

mantenendo la promessa, lanciò il sale ad entrambi i fratelli;

questi si difesero con il cucchiaino e il sale di rimbalzo colpì

il viceré che divenne bianco e morì. Così i quattro fecero

ritorno al castello e vissero felici e contenti.

Le sorelline formichine

( Emanuela R., I A Sc. Sec.)

C’era una volta una formica di nome Zilly, che viveva in un

vecchio casolare di montagna. Durante l’estate Zilly

raccoglieva le provviste per il lungo e triste inverno. Una

sera, stanca dopo una dura giornata di lavoro, stava

rincasando, quando si accorse di una grossa briciola di pane;

con tutte le sue forze cercò di spostarla ma ogni tentativo fu

vano; passò di lì una fila di formichine che, notando le

difficoltà della compagna, le dissero “ Cara sorellina, che ti

succede?” Zilly, allora, con un filo di voce, rispose: “ Sono

così stanca che non riesco a spostare nemmeno di un

millimetro questa grossa briciola di pane”. Tutte le formiche

, allora, si posero sotto la briciola, la caricarono sulle spalle e

la portarono fino alla tana di Zilly. Questa favola dimostra

che l’unione fa la forza.

Storia illustrata creata da Dalila R.,

II A Sc. Prim.

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