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Giornalino scolastico - Redazione a cura degli alunni del III° Istituto Comprensivo”S. Todaro” Augusta - www.scuolatodaro.com
Sentendo tanto parlare delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, anche noi abbiamo voluto riflettere su questo evento e
così, con l’aiuto dei nostri docenti, in un primo momento abbiamo visto il film “Eravamo solo Mille”, sull’impresa eroica dei Mille
di Garibaldi, e poi l’intervento di Roberto Benigni al Festival di Sanremo dove il comico, in maniera coinvolgente, ha spiegato il
messaggio e le parole del testo dell’inno di Mameli. Quest’ attività ci ha permesso di capire quanto è importante rispettare e
difendere ciò che gli eroi del Risorgimento hanno conseguito a prezzo anche della loro vita. Pensiamo che ciò che unisce l’Italia e
gli italiani sia molto di più di ciò che ci divide, basti pensare alla lingua, alla cultura e allo straordinario patrimonio artistico. La
manifestazione finale si è svolta mercoledì 16 marzo insieme agli alunni delle quinte elementari, in auditorium, dove alcuni alunni
delle terze classi di scuola secondaria ,come i cantastorie di un tempo, hanno raccontato, attraverso parole e immagini, la storia
dell’unificazione d’Italia, a partire dall’impresa dei Mille; la sezione A ha presentato e spiegato i poster murali
realizzati;successivamente, guidati sapientemente dalla prof.ssa Gilotti, gli alunni di quinta e di scuola secondaria hanno ballato
sulle note del “Va’ pensiero” e infine, abbiamo cantato e poi l’orchestra del nostro istituto ha eseguito l’inno d’Italia. (La
Redazione)
Alcuni momenti della manifestazione:
A N N O 2 2 n ° 2 Aprile 2011
il poster murale della II
A Sc. Sec. 1
I POSTER MURALI
Sanremo: Benigni unisce l’Italia
(Emilio C., I C Sc. Sec.)
La bandiera d'Italia e Giuseppe Garibaldi
(Alice A. e Corinne B. IA Sc. Sec.)
In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, la classe IA
della scuola secondaria ha preparato un poster sulla storia
di Giuseppe Garibaldi, che ha contribuito all'unificazione
dell'Italia e sul significato dei colori della bandiera italiana.
La bandiera italiana è formata da tre colori: verde, bianco e
rosso poi diviso in tre bande verticali di uguali dimensioni.
Il verde simboleggia due elementi: la speranza, a lungo
coltivata e spesso delusa durante l'Ottocento e la macchia
mediterranea, caratteristica del paesaggio italiano. Il
bianco rappresenta la fede cattolica, professata dalla
maggioranza degli italiani ma anche le Alpi, famose per i
loro ghiacciai. Il rosso ricorda il sangue sparso per l'Unità
d’Italia. I tre colori sono stati disposti a bande verticali di
uguale spessore perchè ricordano la Rivoluzione Francese
(è infatti lo schema della Bandiera della Francia) e di
conseguenza indicano gli ideali di libertà, uguaglianza e
fraternità. Padre del tricolore è considerato Giuseppe
Compagnoni anche se forse i primi a ideare l'accostamento
dei colori furono due patrioti e studenti dell'Università di
Bologna: Luigi Zamboni e Giovanni Battista de Rolandis.
Giuseppe Garibaldi, eroe del Risorgimento italiano,
nacque a Nizza in Francia, il 4 Luglio del 1807. Garibaldi
amava viaggiare. In uno di questi viaggi, conobbe un
affiliato della Giovine Italia che fu incaricato di
organizzare un'insurrezione a Genova, ma dovette partire
nell'Italia centrale per organizzare una legione a sostegno
del governo di Roma. Il 1859 è una data importante per
Garibaldi perché fu invitato da Vittorio Emanuele II ad
assumere la guida dell'esercito per una battaglia. Garibaldi
partecipa a varie battaglie, fino alla famosa Spedizione dei
Mille. Il 2 giugno del 1882 a 74 anni Garibaldi morì
nell'isola di Caprera dove ora risiede la sua tomba.
Dopo la serata al festival di Sanremo in cui ha fatto la sua
comparsa Roberto Benigni, lo stesso Napolitano lo ha elogiato e
Morandi ha proposto di far vedere nelle scuole la sua esegesi
dell’Inno. Oltre 19 milioni di italiani sono stati da lui riuniti.
L’Italia s’è davvero “destata” alle sue parole poiché Roberto
Benigni ha saputo esprimere il sentimento dell’identità
nazionale attraverso i simboli della nazione, la storia, l’Inno, e
sicuramente tutti, in quel momento, ci siamo trovati a tifare per
Cavour, per Garibaldi, o per Pellico e abbiamo potuto
assaporare la bellezza della libertà. È grazie a tutte queste
persone che credevamo normali, ma che abbiamo riscoperto
eroi, che quest’anno possiamo festeggiare i 150 anni della
nostra Italia. Roberto Benigni, anche stavolta, ha saputo essere
trascinante e spettacolare. In quel momento si sarebbe potuto
paragonare ad un professore del Risorgimento che spiega ai suoi
alunni il significato di una difficile poesia dell’epoca che narra
di un popolo che, per essere riunito sotto un’unica bandiera, ha
dovuto lottare strenuamente. Dalle Cinque Giornate, al primo
Parlamento italiano, da Cavour a Garibaldi, Benigni con il suo
intervento ha saputo davvero unire l’Italia.
Eravamo solo mille (Elisabetta P. II C Sc. Sec)
La storia prende il via nel 1860 in una Sicilia in cui si scontrano i giovani patrioti che sperano nell’ unità
dell’Italia e i seguaci di Francesco II di Borbone, il Re delle due Sicilie, che si sente minacciato ma vuole
mantenere la sua corona. Il protagonista è Corrado, maestro di Isabella, che rimane coinvolto in uno scontro tra un
gruppo di soldati borbonici e alcuni patrioti siciliani, che stanno organizzandosi per sostenere lo sbarco di
Garibaldi nell’isola; accusato ingiustamente di aver ucciso due soldati, scappa via dalla Sicilia ma Isabella lo
convince a recarsi a Genova, dove potrà incontrare il generale e informarlo di ciò che accade in Sicilia. Proprio a
Genova Corrado si imbarca a Quarto con i Mille di Garibaldi e segue l'itinerario vittorioso della spedizione da
Marsala a Palermo, da Milazzo al Volturno fino allo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II a
Teano. Corrado combatterà oltre che con il nemico anche con un suo vecchio amico, il conte Malaspina, che vuol
portargli via Isabella di cui è innamorato.
Pagina 2 Il Todarino SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA
RECENSIONE
Regia: Stefano Reali
Genere: storico
Attori : D. Pecci, C. Filangieri
Pagina 3 Il Todarino SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA
L’Italia e i suoi 150 anni...
(Valentina P. II A Sc.Sec.)
La celebrazione dei 150°anni dell’Unità, per noi studenti della seconda media, presentava una difficoltà enorme perché non
conoscevamo nulla di questo periodo di storia d’Italia: lo affronteremo, infatti, per la prima volta quando arriveremo nella classe
terza. Abbiamo, quindi, con i nostri docenti ripercorso sinteticamente i fatti che hanno portato all’unificazione e alla nascita del
Regno d’Italia nel 1861. Abbiamo deciso, poi, di realizzare dei cartelloni non di carattere storico, ma rappresentativi in generale
dell’Italia. Il primo cartellone, tricolore, come la nostra bandiera, rappresenta alcune illustri personalità Italiane universalmente note
in tutti i campi: dalla Letteratura all’ Architettura, dalla Pittura alle Scienze, dal Cinema alla Lirica (Dante, Michelangelo, Leonardo
Da Vinci,Caravaggio, Verdi, Fellini); abbiamo anche scelto alcune fra le più belle e conosciute mete turistiche: il Colosseo, la Valle
dei Templi, la Torre di Pisa, il Duomo di Milano… Lo abbiamo intitolato L’ORGOGLIO DI ESSERE ITALIANI. Il secondo
cartellone illustra IL MADE IN ITALY famoso nel mondo:ALTA MODA, MOTORI, SPORT. Nel terzo abbiamo raggruppato: i
SIMBOLI dello stato italiano (bandiera, inno, emblema...);i SOVRANI di casa Savoia, dal 1861 al 1946; i PRESIDENTI DELLA
REPUBBLICA, dal 1946 ad oggi; l’immagine dalla prima pagina della nostra COSTITUZIONE; una sequenza di cartine che
illustrano l’evoluzione territoriale dell’Italia dal 1859 al 1919; infine l’immagine di una serie di francobolli emessi da Poste Italiane
nel 2010 per commemorare i 150 anni dalla Spedizione dei Mille.
L’Inno degli Italiani
(Simone G., V A Sc. Prim.)
“Fratelli d’Italia”, l’inno di Mameli, nacque per opera di Goffredo Mameli a Genova nell’autunno del 1847. Fu musicato a Torino da
Michele Novaro. “ Una sera, durante una riunione di patrioti, arrivò un nuovo ospite appena giunto da Genova con un foglietto che
conteneva la poesia di Mameli. Michele Novaro, lette quelle parole, si commosse e si mise al clavicembalo, cercando di trovare
musiche adatte”. Nacque così l’Inno dei patrioti italiani. Il 12 ottobre 1946, l’inno di Mameli divenne l’inno nazionale della
repubblica italiana.
Pagina 4 Il Todarino
SPECIALE 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA
Come i cantastorie di un tempo,con immagini e musica,abbiamo ripercorso la fase finale della nascita del Regno d’Italia
a partire dalla spedizione dei Mille
1070 volontari guidati da
Garibaldi, nella notte tra il 5 e il
6 Maggio,si imbarcarono da
Quarto
Cartina dell’Italia in cui é
tracciato il percorso della
spedizione dei Mille
Sbarco dei Mille a Marsala
Battaglia di Calatafimi:i garibaldini
si scontrano per la prima volta con
l’esercito borbonico
Battaglia del Volturno: i garibaldini
sconfiggono definitivamente l’esercito
borbonico
A Teano, presso Caserta ,si
incontrarono Vittorio Emanuele
II e Garibaldi che consegnò
tutti i territori conquistati
Il 17 marzo 1861 il Parlamento di Torino
proclamò Vittorio Emanuele II primo re
d’Italia
Cartina d’Italia del 1861
Cartina del Regno d’Italia
nel 1870
Il pianeta Cipolloide
(Andrea S., V C Sc. Prim.)
Min, la bambina drago (Gaia F. IVC Sc.Prim.)
Sul pianeta a forma di cipolla, detto Cippoloide, è l’anno 2100. In
origine questo pianeta aveva prati verdi, chiari e bianchi, mari rosa e
cieli viola: i colori di tutti i tipi di cipolla. Ma come tutte le cipolle,
quel pianeta è marcito e si è oscurato. Gli abitanti hanno anch’essi
l’aspetto di cipolla e così pure le loro astronavi, su cui salirono per
lasciare il loro pianeta. Dopo un lungo viaggio, tra mille disavventure
attraverso il cosmo, avvistarono la terra e pensarono che fosse un buon
posto per ospitarli, dal momento che anche gli esseri umani si
mostrarono gentili con loro. Sulla Terra costruirono delle bellissime
case occupando tutti gli oceani e loro stessi divennero abili pescatori,
stupendo i terrestri per le loro capacità. Insomma, in breve tempo, con
l’aiuto degli uomini, resero la Terra pulita, ordinata e senza lotte.
Invasione dallo spazio
( Laura V., 5 D Sc. Prim.)
È il 2030 e siamo su Planisio. Il nostro pianeta prima era profumato ma
ora fa puzza di spazzatura e non sappiamo come liberarcene. Prima le
farfalle volavano felici, ma ora non ce n'è nemmeno una...Il nostro
pianeta sta scomparendo a poco a poco. Siamo arrivati sul pianeta Terra
con l'astronave Biosfera . Per noi scoprire la Terra e vedere gli umani è
stato emozionante. Abbiamo deciso di vivere nel mare della Terra e lì abbiamo costruito delle case. I nostri bambini giocavano con i pesci,
mentre i grandi lavoravano. Un giorno delle persone ci hanno avvistati e
un uomo ha parlato con noi. Abbiamo scoperto che gli uomini sono generosi e buoni e abbiamo fatto conoscenza con loro. Ci hanno lasciato
stare lì sotto e ci vengono a trovare sempre.
Min, fin da piccola, si divertiva a prendere in giro gli
altri bambini della sua età. Una volta esagerò e venne trasformata in
drago da un magico amuleto prezioso affinché capisse il male che aveva
fatto agli altri con le sue parole. Da drago incontrò un drago più furioso
e cattivo di lei e Min fu costretta a scappare per non essere divorata.
Ebbe il potere di sputare fuoco e con questo visse molte altre avventure
pericolose. Dopo un anno riprese le sembianze umane e abbracciò suo
padre Lao e sua madre Chu. Sicuramente Min aveva imparato che con la
gentilezza si poteva vivere tutti insieme nell’armonia e nel rispetto degli
altri.
Il mio cagnolino ( Silvia P., II B Sc. Prim.)
Cagnolino, cagnolino che rosicchi il mio
mocassino,
su non fare il birichino
vai a prendere il tuo ossicino,
che sta sotto il mio lettino.
Pagina 5 Il Todarino CREATIVAMENTE
Marco e il suo cavallo Jonas (Giulia T. IVC Sc.Pr.)
Marco era un bambino che viveva in campagna dove giocava spesso con
il cugino Luca, suo vicino di casa. Il loro gioca preferito era arrampicarsi
negli alberi più alti del giardino, ma anche andare alla scoperta di posti
sconosciuti e pieni di pericoli che si trovavano nelle campagne intorno.
Un giorno decisero di andare in un luogo dove si trovava una montagna
che andava a finire in un fiume. I due si diedero appuntamento ma Luca
non si presentò perché ammalato. Marco decise di andare ugualmente
con il suo fidato cavallo Jonas. Insieme si incamminano ma Marco non
si accorse di un burrone profondo e andò a finirci dentro. Jonas fa di
tutto per salvarlo e lo invita a risalire. Marco, come per magia, si ritrova
sulle spalle del suo cavallo e insieme, felici, si diressero verso il fiume e
poi verso casa. Di notte dormì sereno sognando di fare nuove
avventure con l’inseparabile amico Jonas.
I mesi ci portano…
( Andrea M., II B Sc. Prim.)
I mesi dell’anno sono dodici!
Gennaio ci porta il freddo
Febbraio ci porta 28 giorni
Marzo ci porta il Carnevale
Aprile ci porta Pasqua
Maggio ci porta la festa della mamma
A Giugno c’è caldo
Luglio è il mio compleanno
Agosto si parte in vacanza con la mia famiglia
Settembre finiscono le vacanze
Ottobre mia sorella fa il compleanno
Novembre è il mio onomastico
Dicembre ci porta la neve.
La primavera
(Alessia G., II B Sc. Prim.)
La primavera sta arrivando
belle giornate sta portando,
i bambini giocheranno,
gli animaletti si sveglieranno
e tutti contenti saranno.
Pagina 6 Il Todarino
L’ANGOLO DELLA POESIA
Il sole e l’acqua
( Sebastiano M., II B Sc. Prim.)
Il cielo è come l’acqua,
l’acqua è come il cielo,
il sole è come la moneta,
la moneta è come il sole,
l’uomo è amico dell’animale
l’animale è amico dell’uomo
la casa protegge l’uomo,
l’uomo vive nella casa,
il cibo nutre l’uomo,
l’uomo si nutre col cibo,
la vita è bella e bisogna viverla felici.
Viva il Carnevale!
(Silvia A., I C Sc. Sec.)
Trombe, trombette
Coriandoli, bombolette.
Carnevale pazzerello,
solo tu sei così bello!
Sei scherzoso, divertente
Hai un’ espressione sorridente.
Ai bambini fai divertire
E in modo buffo li fai vestire!
Poi ci son maschere dai mille colori
Che metton allegria ovunque tu ti trovi.
Carnevale, Carnevale, Carnevale pazzerello;
noi siamo tutti uguali, solo tu sei così bello!
Filo di perle
(Federica A. G.,I A Sc. Sec.)
Tra le rocce spaccate un ragno
soave ha tessuto nel buio un filo
che solca l’abisso e accompagna
le pieghe dell’aria
Mentre il sole come un’arancia rossa colma di luce,
risplende
Lui copre i suoi quadri con un filo di perle.
E’ di scena il Carnevale
Stelle filanti, maschere, canti , scherzi e dolcetti sono stati gli ingredienti che hanno animato quest’anno il
Carnevale a scuola ….. e in Piazza Duomo dove i nostri matitoni della scuola dell’infanzia hanno colorato il
mondo.
.
Pagina 7 Il Todarino
ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Disegno di Mattia sez.C Sc. Inf.
Disegno di Zaira sez. E Sc. Inf.
Il carnevale a scuola
Il giovedì grasso abbiamo festeggiato il Carnevale a scuola. Nel
salone, abbiamo fatto una foto di gruppo in maschera e giocato con le
stelle filanti. In classe abbiamo mangiato dolcetti, ciambelle,
chiacchiere portate da casa. (Federico M.,II A Sc Prim.)
Quest’anno abbiamo festeggiato il Carnevale a scuola. Siamo andati a
scuola vestiti in maschera e abbiamo fatto festa nel salone con le altre
classi. Nel salone ci siamo divertiti a giocare, a ballare e a tirarci le
stelle filanti. In classe abbiamo mangiato le chiacchiere, le ciambelle e
poi abbiamo continuato a giocare fino a quando sono arrivati i
genitori. (Stefano T., II A Sc. Prim.)
Giovedì grasso sono andato a scuola per la festa di Carnevale. Mi
sono vestito da Mario Bros e insieme ai miei compagni abbiamo
giocato e tirato le stelle filanti. Per merenda abbiamo mangiato le
chiacchiere, la torta al cioccolato che ha portato la mia mamma e due
tipi di ciambelle. Con i miei compagni mi sono divertito tanto in
classe a giocare e fare scherzi, fino a quando non sono venuti i nostri
genitori. ( Simone O., II A Sc. Prim.)
Pagina 8 Il Todarino
ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Disegno di Giulio sez.F
Sc. Infanzia
Disegno di Benedetta
IIA Sc. Prim.
Silvia P.,II B Sc. P.
Disegno di Salvo
sez. A Sc. Inf.
Disegno di Marica sez.D
Sc. Inf.
Disegno Antonino
sez.D Sc. Inf.
Disegni realizzati dalla
classe I C Sc Primaria
Disegno di Alessia II B Sc.Prim.
Pagina 5aaaaaa
Raffineria Esso:una grande storia
(Ilenia, Vanessa, Barbara, Dalia, Diletta, Danila, 3°C e 3°B, Sc. Sec.)
Giorno 14 Marzo durante l'orario scolastico noi ragazzi della 3°C e della 3°B ci siamo recati alla raffineria Esso. Il signor Ventura,
responsabile delle relazioni esterne della Esso, ci ha guidati durante questa visita, raccontandoci la storia della raffineria: nel 1950
fu impiantata da Moratti che aveva già pensato a questo progetto dalla fine della seconda guerra mondiale. Egli decise di
impiantarla qui, perché Augusta si trova in una posizione geograficamente strategica, essendo vicina a porti di carico e di
consegna del greggio, ma oltre alla posizione geografica fu scelta per il porto ''riparato'' che possiede. Moratti comprò l'impianto di
distillazione in Texas, dopodiché lo fece trasportare a Siracusa e da lì ad Augusta . La raffineria venne costruita da tecnici
provenienti dall'Istria. Nel 1960 una ditta americana comprò questa raffineria. Oggi si estende su un territorio di 2.800.000 m² ed è
definita complessa perché oltre ai classici macchinari per distillare il petrolio ve ne sono altri che permettono di utilizzare la parte
pesante di questo combustibile per ottenere benzina e gas. Inoltre è definita anche completa poiché oltre ai soliti prodotti ricavati
dal petrolio vi è la possibilità di estrarre dal gas olio lubrificante, che è successivamente acquistato da altre raffinerie che vi
aggiungono additivi . Abbiamo chiesto al sign. Ventura perché noi abitanti di Augusta spesso sentiamo una strana puzza nell'aria,
la risposta è stata che ciò è dovuto al processo di lavorazione delle materie prime, ma, in questo caso, le sostanze emanate non
sono tanto dannose. Capita , invece, che a volte, quando non si riesce a lavorare bene il gas, si liberano sostanze dannose per la
nostra salute; quando succede ciò, però, i lavoratori interrompono il lavoro e risolvono il problema. Con la visita degli stabilimenti e della sala controllo, si è conclusa la nostra uscita che sicuramente ci ha arricchiti.
Remare a scuola
( Classe I C Sc. Sec.)
Il 14 marzo presso la palestra dell’Istituto Superiore “Arangio Ruitz”
si è svolta la fase invernale dei Giochi Sportivi Studenteschi di
Canottaggio “Remare a scuola 2011”, IX° edizione del Campionato
Interscolastico di Rowing Indoor. Questa manifestazione, coordinata dal
Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con la Federazione
Italiana Canottaggio, ha come obiettivo primario quello di far conoscere
nelle scuole lo sport del remo. Hanno partecipato numerosi alunni
provenienti dalla stessa scuola e da altri istituti cittadini. Il progetto
inizia solitamente ad ottobre e si protrae per tutto l’inverno; la gara si
svolge su una distanza di 100 mt. da eseguire con un remaerjometro, un
attrezzo ideato ed utilizzato per la pratica del canottaggio a secco, in
grado di simulare, in tutta sicurezza, il gesto del vogare. I tempi rilevati
verranno trasmessi alla FederCanottaggio per redigere le classifiche
regionali e nazionali sia individuali che fra gli istituti e i quattro tempi
migliori, due maschili e due femminili (nelle rispettive categorie)
sommati daranno il tempo dell’istituto.
Pagina 9 Il Todarino ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Il 12 marzo 2011 ha avuto luogo nelle piazze di molte città italiane, la manifestazione in difesa della scuola pubblica e
della Costituzione, la legge fondamentale dello Stato che si basa sul principio della centralità della dignità dell’uomo,
senza alcuna distinzione. La manifestazione ha coinvolto famiglie, studenti, insegnanti e cittadini, non solo a difesa
della Costituzione ma anche della scuola pubblica. Ciò in risposta ad una frase pronunciata dal Presidente del
Consiglio secondo cui la scuola pubblica inculca agli alunni valori oggi ritenuti contrari a quelli delle loro famiglie e
contro la recente riforma della scuola attuata dal ministro Gelmini che ha comportato alcune conseguenze negative,
come la riduzione delle ore degli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili e gli investimenti per l’Università, la
ricerca scientifica e gli istituti professionali. Durante la manifestazione sfilavano striscioni: “E’ VIVA LA
COSTITUZIONE”, “LA SCUOLA E’ UNA COSA MERAVIGLIOSA”,“LA SCUOLA E’ SOLO PUBBLICA”. E per
dirla con Jovanotti: “La scuola è come l’ acqua: puoi scegliere quella del rubinetto o quella minerale. Ma guai a chi
avvelena l’ acqua del rubinetto per vendere più acqua minerale”. Una cosa è certa: i giovani sono il futuro e la scuola
forma i giovani che hanno tutti lo stesso diritto di studiare.
Pagina 10 Il Todarino ATTUALITA’
Da qualche settimana è in atto in Libia una cruenta guerra civile. Per evitare spargimenti di sangue l’ONU ha
chiesto al colonnello Gheddafi di dimettersi e di cessare il fuoco contro i civili. Dopo il “no” di Gheddafi si è
scatenata una guerra tra l’ONU e Gheddafi. L’ONU ha schierato portaerei e navi da guerra e Augusta è luogo di
partenza di navi da guerra mentre da Sigonella e Trapani decollano aerei militari. Aerei francesi, americani e
britannici hanno bombardato Tripoli con missili teleguidati. Nonostante le forze dell’ ONU siano più potenti c’è il
timore che Gheddafi potrebbe usare armi chimiche. Anche il Papa all’Angelus ha pregato per la Libia e non
dobbiamo dimenticare che questa guerra purtroppo ci interessa molto da vicino non solo perché tra noi e la Libia
c’è poca distanza ma anche perché Sigonella è praticamente dietro l’angolo ed in caso di un attacco libico ,
saremmo in pericolo anche noi. Già il 15 aprile del 1986 l’isola di Lampedusa ha conosciuto questo tipo di paura
perché gli aerei libici guidati da Gheddafi hanno scagliato due missili contro di essa e fortunatamente non hanno
danneggiato né uomini né cose. Oggi come 25 anni fa si teme di rivivere quella brutta esperienza senza contare il
fatto che l’arrivo dei profughi rende tutto ancora più complicato.
La guerra libica
(Sebastiano C., I C Sc. Sec.)
(
Scuola pubblica: “io speriamo che me la cavo”
(Emilio C., I C Sc. Sec.)
Il nuoto, che passione!
(Federica A. G., I A Sc. Sec.)
Credo che il nuoto sia uno sport che aiuti a crescere, a fare nuove esperienze e a condividere vittorie e sconfitte
con altri. Ho iniziato la pratica di questo sport all’età di cinque anni, ma non mi piaceva perché desideravo fare
danza. Col passare del tempo e degli allenamenti, mi sono appassionata perché ho capito il valore dell’amicizia
ma anche della sana rivalità. Il momento per me più entusiasmante nel nuoto sono le gare quando dai tutte le
energie per migliorare i tempi e poi se arrivi prima e fai pure il miglior tempo, sali sul podio, vinci una medaglia
e fai guadagnare punti alla tua squadra. I giorni delle gare sono un vero e proprio divertimento anche perché
conosci altri atleti provenienti anche da tutta Italia.
La ginnastica è “artistica”
(Federica R. e Giorgia C., II B Sc. Sec.)
La ginnastica artistica è “ arte in movimento, nascita e sviluppo del carattere, è anche scioltezza, flessibilità,
espressione, perfetto senso dell’ equilibrio, coraggio, concentrazione e soprattutto fiducia in se stessi”. La
pratichiamo da due anni. All’ inizio non sapevamo fare molte cose, ma con il passare del tempo siamo diventate
brave e siamo riuscite a fare ciò che prima non sapevamo fare. Questo sport ci permette di fare nuove amicizie, di
imparare cose nuove, di maturare, di migliorare le nostre capacità e di gareggiare. Durante le gare incontriamo le
ginnaste delle altre palestre, ci confrontiamo con loro e ci esibiamo davanti a un pubblico. Per noi praticare questo
sport è molto importante perché permette di esprimerci con molta naturalezza.
Pagina 11 Il Todarino
SPORT
Pagina 12 Il Todarino
RECENSIONE
Titolo: I fuochi dell’ellisse
Autore: Daniela Averna
Casa editrice: Aletti editore
(Simona Letizia B., III A Sc. Sec.)
“I Fuochi dell’Ellisse” è una raccolta di prose e poesie scritte in vari momenti della vita dell’autrice che esprime l’esigenza
di interrogarsi ed interrogare il lettore sul senso profondo della vita, sulla necessità che ciascun uomo ha di trovare dei punti
fissi, i fuochi appunto, intorno ai quali costruire l’ellisse della propria vita. L’ellisse è una figura geometrica in cui la
somma delle distanze di ciascun punto dai fuochi, che si trovano sull’asse maggiore equidistanti dal centro, si mantiene
costante e, ruotando sul contorno della figura, mentre ci si allontana da un fuoco ci si avvicina all’altro in successione
alterna; tali fuochi possono rappresentare la razionalità e l’irrazionalità, il cervello e il cuore. Così, nel proprio percorso di
vita, spesso facciamo prevalere la ragione sul sentimento, mentre a volte è la creatività a prevalere. Quando però ci si trova
sull’asse maggiore dell’ellisse, le distanze dai fuochi diventano segmenti di una stessa retta e si sovrappongono; è allora che
razionalità e irrazionalità insieme possono portare a qualcosa di insolito o di straordinario
Schede di recensione di Salvatore S., III A Sc. Sec.
“L’ultimo pirata e la clessidra del potere”
AUTORE : Matteo Mezzuca
TITOLO : L’ultimo Pirata - La clessidra del potere
EDITORE : Mondadori
PERSONAGGI PRINCIPALI: Spinn, Yellowbeard, Oscuro Signore, Blackmore
GENERE: avventura
TRAMA: Spinn è un ragazzo che diventa pirata perchè vuole ritrovare suo fratello rapito dall’Oscuro Signore. Dopo tante lotte contro i
legionari Oscuri, il ragazzo e i suoi amici vincono una battaglia ma non la guerra. L’autore conclude il primo romanzo della catena
lasciando in sospeso la liberazione del fratello di Spinn.
.
“Rowan e il ritorno dell’eroe”
AUTORE: Emily Rodda.
TITOLO: “Rowan il ritorno dell’ eroe”
TITOLO ORIGINALE: “Rowan and the Zebak”
EDITORE : Edizioni Piemme Spa, 2008
GENERE : avventura
PERSONAGGI PRINCIPALI: Rowan , Perlain , Allun , Zeel.
TRAMA: il villaggio di Rin stava festeggiando il matrimonio di Jiller e John ma Anna va dai buksha e un animale la rapisce dal cielo per
portarla dagli Zebak. Rowan, coraggioso, parte con il Maris , il mezzo viandante e la Zebak a riprendersi la sorella rapita.
Pagina 13 Il Todarino
CRONACA DI AUGUSTA
Giù le mani dall’ospedale!
( Classe III C, Sc. Sec.)
Sembra paradossale che in una zona altamente
industrializzata e ad elevato rischio sismico si
pensi di chiudere l’ospedale. Eppure è ciò che
vogliono fare!! Noi alunni abbiamo partecipato
giorno 26 marzo con i nostri genitori alla
manifestazione in difesa dell’ospedale
organizzata dal movimento difesa del cittadino.
Tutti insieme, sfilando per le strade di Augusta,
abbiamo gridato “no” alla chiusura del
nosocomio. Alla Darsena il Sindaco ha fatto
pure sentire la sua voce davanti a circa 15mila
dimostranti. Per la prima volta abbiamo
“sentito” un problema della città e abbiamo
condiviso con tanti altri augustani la nostra
preoccupazione. Ci auguriamo che abbiano
sentito la “nostra voce” e che si faccia
veramente di tutto non per chiudere l’ospedale
ma anzi per potenziarlo.
Caffelandia
(Carmelo F., I A Sc. Sec.)
C’era una volta un immenso reame chiamato Caffelandia; lì
viveva un re Zuccherato, una regina Lavazza, due principi
Espresso e Mielato e un maggiordomo Amaro. Mielato non
era molto amato dalla gente che preferiva suo fratello perché
era molto più schiumoso e saporito; così Mielato, invidioso
del fratello, lo sfidò a trovare una fidanzata nel regno di
Miscelandia che si trovava al di là delle montagne. I due
fratelli, portando con sé solo un cucchiaino, si
incamminarono fin quando si imbatterono nel malvagio
viceré Macchiato che minacciò di lanciargli del sale se non
avessero portato al suo cospetto le fidanzate. I due, impauriti
più che mai, si diedero da fare e in città conobbero subito una
miscela: Mielato trovò Mokaefti ed Espresso Illy. Celebrato
il matrimonio, i quattro si recarono dal vicerè che, non
mantenendo la promessa, lanciò il sale ad entrambi i fratelli;
questi si difesero con il cucchiaino e il sale di rimbalzo colpì
il viceré che divenne bianco e morì. Così i quattro fecero
ritorno al castello e vissero felici e contenti.
Le sorelline formichine
( Emanuela R., I A Sc. Sec.)
C’era una volta una formica di nome Zilly, che viveva in un
vecchio casolare di montagna. Durante l’estate Zilly
raccoglieva le provviste per il lungo e triste inverno. Una
sera, stanca dopo una dura giornata di lavoro, stava
rincasando, quando si accorse di una grossa briciola di pane;
con tutte le sue forze cercò di spostarla ma ogni tentativo fu
vano; passò di lì una fila di formichine che, notando le
difficoltà della compagna, le dissero “ Cara sorellina, che ti
succede?” Zilly, allora, con un filo di voce, rispose: “ Sono
così stanca che non riesco a spostare nemmeno di un
millimetro questa grossa briciola di pane”. Tutte le formiche
, allora, si posero sotto la briciola, la caricarono sulle spalle e
la portarono fino alla tana di Zilly. Questa favola dimostra
che l’unione fa la forza.
Storia illustrata creata da Dalila R.,
II A Sc. Prim.
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