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PARTE 2 LA PRIMA ETÀ MODERNA ESERCIZI 1 COMPLETA la frase. 1. Ignazio di Loyola esaltò il valore della guerra per difendere la religione il valore del sacramento della confessione il valore delle opere 2. Il Concilio diTrento si svolse tra il 1543 e il 1565 tra il 1545 e il 1563 tra il 1544 e il 1564 3. La Professio fidei tridentina emanata da Pio IV nel 1564 era la definitiva condanna della teologia luterana era la promessa di fedeltà al voto di castità che dovevano fare i parroci e i vescovi era una sintetica professione di fede del cattolicesimo, imposta a tutti i vescovi e ai parroci 4. La Controriforma avviò un’epoca che si caratterizzò per i conflitti, anche armati, di natura confessionale il rispetto e la tolleranza religiosa l’equilibrio in campo religioso difeso dai Concili ecumenici convocati con scadenza quinquennale 5. Uno dei decreti di riforma fu l’obbligo per i vescovi di visitare annualmente le parrocchie della loro diocesi il divieto per i vescovi di risiedere nelle località in cui erano assegnati l’obbligo di celebrare la liturgia in lingua volgare 6. La bolla Regimini Militantis Ecclesia di Paolo III (1540) ap- provò l’istituzione della Compagnia di Gesù le guerre di religione contro i luterani ll’abolizione dell’ordine dei templari 7. Nel 1559 venne convocata la terza sessione del Concilio di Trento venne pubblicato l’Indice dei Libri proibiti venne promulgata la bolla papale Benedictus Deus 8. Il Catechismo romano del 1566 conteneva in forma semplice e chiara la dottrina cattolica conteneva l’elenco dei decreti dottrinali e dei decreti di riforma conteneva l’elenco di tutte le eresie 9. I gesuiti concentrarono le loro iniziative nel campo dell’istruzione perché miravano ad accrescere il proprio patrimonio economico grazie alle alte rette imposte nei collegi miravano a controllare la formazione della classe dirigente in modo da orientarla in senso cattolico dovettero cercare un ripiego al fatto che non riuscirono ad affermarsi in campo militare 10. ITurchi vennero sconfitti nella battaglia di Epidauro del 1561 nella battaglia di Sfacteria del 1581 nella battaglia di Lepanto del 1571 11. I decreti dottrinali ribadirono il valore dei sacramenti dell’eucarestia e del battesimo di tutti i sacramenti a eccezione dell’unzione degli infermi di tutti e sette i sacramenti 12. Una vittima illustre dell’atteggiamento intollerante della Controriforma fu Galileo Galilei Francesco Saverio Daniele daVolterra 13. Nel 1582 la bolla Inter gravissimas approvò il calendario giuliano il calendario copernicano il calendario gregoriano 14. I decreti dottrinali del Concilio respinsero il pessimismo antropologico agostiniano l’individualismo protestante l’ottimismo antropologico gesuita c c c b a c b a c b a c b a c b a c b a c b a b a b a c b a c b a c b a c b a c b a UNITÀ 13 – LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA SAPERE

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PARTE 2 LA PRIMA ETÀ MODERNAESE

RCIZI

1

COMPLETA la frase.

1. Ignazio di Loyola esaltò

il valore della guerra per difendere la religioneil valore del sacramento della confessioneil valore delle opere

2. Il Concilio di Trento si svolse

tra il 1543 e il 1565tra il 1545 e il 1563tra il 1544 e il 1564

3. La Professio fidei tridentina emanata da Pio IV nel 1564

era la definitiva condanna della teologia luteranaera la promessa di fedeltà al voto di castitàche dovevano fare i parroci e i vescoviera una sintetica professione di fededel cattolicesimo, imposta a tutti i vescovie ai parroci

4. La Controriforma avviò un’epoca che si caratterizzòper

i conflitti, anche armati, di natura confessionaleil rispetto e la tolleranza religiosal’equilibrio in campo religioso difeso dai Conciliecumenici convocati con scadenza quinquennale

5. Uno dei decreti di riforma fu

l’obbligo per i vescovi di visitare annualmentele parrocchie della loro diocesiil divieto per i vescovi di risiedere nelle localitàin cui erano assegnatil’obbligo di celebrare la liturgia in lingua volgare

6. La bolla Regimini Militantis Ecclesia di Paolo III (1540) ap-provò

l’istituzione della Compagnia di Gesùle guerre di religione contro i luteranill’abolizione dell’ordine dei templari

7. Nel 1559

venne convocata la terza sessione del Conciliodi Trentovenne pubblicato l’Indice dei Libri proibitivenne promulgata la bolla papale Benedictus Deus

8. Il Catechismo romano del 1566

conteneva in forma semplice e chiara la dottrinacattolicaconteneva l’elenco dei decreti dottrinali e deidecreti di riformaconteneva l’elenco di tutte le eresie

9. I gesuiti concentrarono le loro iniziative nel campodell’istruzione perché

miravano ad accrescere il proprio patrimonioeconomico grazie alle alte rette imposte nei collegimiravano a controllare la formazione della classedirigente in modo da orientarla in senso cattolicodovettero cercare un ripiego al fatto che nonriuscirono ad affermarsi in campo militare

10. I Turchi vennero sconfitti

nella battaglia di Epidauro del 1561nella battaglia di Sfacteria del 1581nella battaglia di Lepanto del 1571

11. I decreti dottrinali ribadirono il valore

dei sacramenti dell’eucarestia e del battesimodi tutti i sacramenti a eccezione dell’unzione degliinfermidi tutti e sette i sacramenti

12.Una vittima illustre dell’atteggiamento intollerante dellaControriforma fu

Galileo GalileiFrancesco SaverioDaniele daVolterra

13.Nel 1582 la bolla Inter gravissimas approvò

il calendario giulianoil calendario copernicanoil calendario gregoriano

14. I decreti dottrinali del Concilio respinsero

il pessimismo antropologico agostinianol’individualismo protestantel’ottimismo antropologico gesuitac

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UNITÀ 13 – LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

SAPERE

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LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA UNITÀ 13ESE

RCIZI

COMPLETA la tabella collocando negli spazi adeguati le seguenti espressioni: valore delle opere, Indice deilibri proibiti, obbligo di residenza e di visita pastorale per i vescovi, valore dei sette sacramenti, istituzionedei seminari, valore del culto dei santi e della Madonna, valore del Magistero ecclesiastico, Sant’Uffizio,istituzione di una Commissione per il Catechismo romano.

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1. Controriforma autoriforma della chiesa cattolicaa reazione alla Riforma protestanteb

2. Apostolato prosecuzione dell’opera degli apostolinella diffusione della fede

a scelta di vivere in comunità seguendol’esempio degli apostoli

b

3. Gesuita membro della Compagnia di Gesùa missionariob

4. Decreti dottrinali provvedimenti relativi alle veritàreligiose

a provvedimenti relativi all’organizzazionedella Chiesa

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5. Transustanziazionepermanenza degli elementi del panee del vino accanto a quelli del corpoe del sangue di Cristo

a trasformazione del pane e del vinonel corpo e nel sangue di Cristo

b

6. Seminarioperiodo di sei mesi in cui i futurisacerdoti si formavano per la praticaliturgica

a luogo in cui i futuri sacerdoti dovevanoformarsi

b

7. Reducciones comunità fondate dai gesuiti in Americalatina

a forma di evangelizzazione praticatadai missionari gesuiti

b

8. Conformismo adesione alla fede dominantea pratica religiosa che prevede il rispettodei voti di castità, povertà e obbedienza

b

9. Eliocentrismo teoria astronomica che pone la Terraal centro del moto dei pianeti

a teoria astronomica che pone il Soleal centro del moto dei pianeti

b

10. Indice dei libriproibiti

elenco dei libri di cui l’autoritàecclesiastica vietava la lettura

a elenco dei libri che solo i cardinalipotevano leggere

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INDICA con una crocetta il signi cato corretto dei seguenti termini.

SINTETIZZARE

DECRETI DOTTRINALI DECRETI DI RIFORMAISTITUTI VOLTI

A REPRIMERE LE ERESIE

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PARTE 2 LA PRIMA ETÀ MODERNAESE

RCIZI

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LEGGI il brano.

Le pratiche religiose collettive post-tridentine

L’azione della Chiesa moderna aveva portato in una direzione tutto sommato opposta a quella che molti auspicavano agli ini-zi del Cinquecento: non una divaricazione tra una religione di «perfetti» e una religione di massa, disprezzabile perché «su-perstiziosa», ma un modello unico di religione. Si può ritenere che questo sia uno degli aspetti più rilevanti, e più incisivi nel-la lunga durata, del cattolicesimo moderno. Era il superamento della distanza, che aveva segnato il Medioevo, tra la religionedelle élites e la religione popolare; un superamento che avvenne gradualmente, faticosamente, attraverso strumenti moltepli-ci, dal catechismo alle missioni popolari. […] In un contesto segnato dall’obbligo di partecipare ad alcune vincolanti attivitàreligiose, pena l’esclusione sociale, occorre individuare degli indicatori atti a determinare le caratteristiche della religiosità in-dividuale e collettiva. La partecipazione alle confraternite è un interessante elemento che consente di intravedere qualità eforme della vita religiosa dei fedeli nell’età moderna, poiché nonostante la varietà di situazioni e le molteplici ragioni del-l’adesione, le confraternite possono essere considerate luogo di creazione della pietà individuale e della religione collettiva.[…] Nell’età moderna è ampiamente documentata nell’ambito cattolico la ricerca del sacro, attraverso il moltiplicarsi dei san-tuari, l’esigenza del miracolo, la ricerca delle reliquie. Soprattutto nel XVII secolo si assiste al trionfo del pellegrinaggio, indi-rizzato a mete come Roma o Loreto, ma anche ad una serie di modesti santuari minori. In un’epoca assillata dalle carestie,dalle guerre, dalle pestilenze, dalle difficoltà collettive e individuali, si moltiplicavano i ricorsi al divino come fonte di rispostaa problemi apparentemente insolubili, in una realtà quotidiana difficile. Nella pietà del XVII secolo si possono in effetti indivi-duare i riflessi delle inquietudini e delle angosce che sconvolgevano le popolazioni. […] È evidente l’importanza delle formedi ritualità collettiva, in cui risaltano le processioni, veri e propri percorsi rituali, che riflettono sentimenti e strutture dell’etàbarocca. La processione del Corpus Domini divenne sempre più importante; si legava alla ribadita centralità dell’eucarestia co-me presenza reale di Cristo tra gli uomini, contro la negazione della transustanziazione da parte protestante. Ma al tempostesso costituiva un forte momento di aggregazione religiosa e sociale, con un rituale preciso e gerarchizzato che coinvolge-va tutte le componenti della comunità locale, contribuendo, al di là dei ricorrenti contrasti, alla coesione della società.

da P. Vismara, Il cattolicesimo dalla «Riforma cattolica» all’assolutismo, in Storia del cristianesimo. L’età moderna,a cura di G. Filoramo e D.Menozzi, Laterza, Roma-Bari 2001

COMPRENDERE

COMPLETA la tabella.

PROTESTANTESIMO CATTOLICESIMO

Come era consideratala natura umana?

Qual era il valoreattribuito ai sacramenti?

Che ruolo rivestivala Bibbia?

Come era consideratoil papa?

Come erano consideratii ministri del culto?

Come dovevano esserei luoghi adibiti al culto?

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INDICA se l’affermazione è vera o falsa.

1 La Chiesa moderna realizzò una religione di massa oggi disprezzabile perché superstiziosa.

2 Il catechismo e le missioni popolari furono strumenti utili per il superamento della distanza tra la religionedegli intellettuali e quella popolare.

3 Chi non partecipava ad alcuna attività religiosa veniva escluso dalla società civile.

4 Le confraternite non riuscirono a diventare luoghi di creazione della religione collettiva.

5 Durante l’età moderna diminuì significativamente il numero dei santuari.

6 Durante il XVII secolo si assiste al trionfo dei pellegrinaggi.

7 Le processioni sono rituali collettivi che riflettono sentimenti tipicamente medievali.

8 Le processioni contribuirono ad alimentare la coesione sociale.

INDICA con una crocetta le frasi che esprimono la tesi dell’autore.

Dopo il Concilio di Trento venne meno la divaricazione tra la religiosità praticata dai ceti superiori e quella praticatadalla massa della popolazione.

Il Concilio di Trento sancì il principio della differenziazione tra la religiosità degli intellettuali e quella popolare.

La pratica religiosa dopo il Concilio assunse forme più omogenee e regolamentate.

Nell’età moderna non si riscontra, se non in minima parte, la ricerca del sacro.

Dopo il Concilio di Trento persero d’importanza le forma di ritualità collettiva.

Nel ricorso al divino sono evidenti i riflessi delle inquietudini e delle angosce che sconvolgevano le popolazionidel XVII secolo.

La pratica religiosa assunse una forte caratterizzazione collettiva di cui le processioni e i pellegrinaggi diventaronol’espressione più significativa.

La maggior difficoltà rappresentata dai riti collettivi era la difficoltà di essere un fattore aggregante.h

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LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA UNITÀ 13ESE

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