I NUOVI ANTICOAGULANTI (NAO) - · PDF fileneoplasie maligne ad alto rischio di sanguinamento,...

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  • I NUOVI ANTICOAGULANTI (NAO)

    Dabigatran (Pradaxa, Apixaban (Eliquis e Rivaroxaban (Xaralta) sono stati approvati dall'EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) per la prevenzione dell'ictus e del tromboembolismo sistemico nei soggetti con Fibrillazione Atriale non valvolare (FANV) con uno o pi fattori di rischio, come insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, et 75 anni, diabete mellito, pregresso ictus o attacco ischemico transitorio.

    Dal punto di vista del meccanismo d'azione si diversificano dagli inibitori della vitamina K, i quali agiscono antagonizzando le proteine vitamina K dipendenti (protrombina, fattori VII, IX e X).I NAO infatti bloccano singoli fattori della coagulazione:

    Apixaban e Rivaroxaban bloccano il fattore X attivato; Dabigatran blocca la trombina (fattore II).

    L'opzione di utilizzarli poggia su due ordini di considerazioni:1. rischio embolico ed emorragico;2. controindicazioni o mancati risultati ottenuti o ottenibili con gli anticoagulanti tradizionali.

    La valutazione del rischio embolico ed emorragico si avvale oggi della disponibilit di scale di stratificazione del rischio che vanno sotto il nome di CHA2DS2-Vasc e HAS-BLED rispettivamente (entrambe sono consultabili sul nostro sito).Il trattamento va instaurato quando il CHA2DS2-Vasc score 2, qualora il rischio emorragico non sia tale da sconsigliarne l'impiego.

    Le controindicazioni sono: Gravidanza e allattamento; Ipersensibilit documentata al primcipio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; Emorragie clinicamente significative in atto; Condizioni di rischio significativo di sanguinamento maggiore (ulcera gastrica in corso o recente,

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  • neoplasie maligne ad alto rischio di sanguinamento, recente trauma spinale o cerebrale, intervento chirurgico cerebrale, spinale, oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette, malformazioni artero-venose, aneurismi vascolari o disfunzioni vascolari maggiori a li- vello intraspinale o intracerebrale); Patologie epatiche attive associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente signidicativo, compresi i pazienti cirrotici con Child Pugh B e C; Trattamento concomitante con altri anticoagulanti, tranne nel caso di cambiamento di terapia o quando le eparine non frazionate siano somministrate a dosi necessarie a mantenere in efficienza un catetere centrale aperto, venoso o arterioso.

    Quando preferire i vecchi anticoagulanti?1. nella fibrillazione atriale valvolare o in presenza di protesi valvolare meccanica;

    2. nei pazienti gi in trattamento con antagonisti della vitamina K (AVK) che hanno un livello accettabile di anticoagulazione, esprimibile con il cosiddetto TTR (Time in Therapeutic Range), inteso o come tempo in range terapeutico dell'INR, considerato buono se >60% negli ultimi 6 mesi, oppure come percentuale dei controlli in range, buona se >50%;

    3. nei pazienti in doppia antiaggregazione;

    4. nei pazientii pazienti con pregressa emorragia maggiore gastrointestinale;

    5. nei pazienti in trattamento con farmaci che interferiscono con i NAO (vedi);

    6. nei pazienti per i quali sia prevedibile una scarsa compliance;

    7. nei pazienti con pi di 80 anni (mancano studi conclusivi a riguardo).

    Quando proporre i NAO?1. Nei pazienti in trattamento con AVK e scarso livello di anticoagulazione (espresso attraverso il TTR) o con oggettive difficolt organizzative ad eseguire correttamente l'INR;

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  • 2. Nei pazienti a rischio elevato di assumere farmaci che interferiscono con gli AVK;

    3. Nei pazienti con pregressa emorragia intracranica o condizioni di elevato rischio di sanguinamento intracranico (micro sanguinamenti alla RMN) e che comunque richiedono una terapia anticoagulante per l'alto rischio embolico.

    Quando non proporli?1. Nei pazienti con ridotta funzionalit renale (VFG < 30 ml/m');

    2. Nei pazienti con Fibrillazione atriale valvolare o protesi valvolare meccanica;

    3. Nei pazienti per i quali si preveda una scarsa aderenza al trattamento.

    Vantaggi dei NAO rispetto agli AVK

    Rapida insorgenza d'azione: picco in 1-4 ore, contro 3-6 giorni degli AVK; Non necessit di monitoraggio; Breve emivita: 7-15 ore contro 40, con indubbio vantaggio in caso di emorragia e di intervento chirurgico (non necessaria la terapia ponte);

    Via di eliminazione: renale per l'80% nel caso del dabigatran, 27% renale per apixaban e 33% per rivaroxaban, cosa che consente una scelta consapevole in presenza di comorbilit;

    Minor incidenza di emorragie maggiori.

    Limiti

    L'emivita breve pu essere pericolosa in caso di scarsa compliance; La non necessit di monitoraggio potrebbe favorire una scarsa compliance; Non sono attualmente disponibili test di coagulazione specifici; Non sono disponibili antidoti;

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  • Aumento del rischio emorragico in caso di insorgenza di insufficienza renale ed epatica (per dabigatran si raccomanda valutazione della funzione renale prima di iniziare il trattamento e poi ogni 6 mesi);

    Costo pi elevato: per gli AVK stimato un costo complessivo della terapia di circa 190 Euro per paziente per anno, mentre per i NAO si sale a circa 800 Euro.

    Dosaggi ed errori nell'assunzione

    Dabigatran (capsule da 110 e 150 mg): dose standard 150 mg x 2 Rivaroxaban (compresse da 20 e 15 mg): dose standard 20 mg/die Apixaban (compresse da 2,5 e 5 mg): dose standard 5 mg x 2

    Nel paziente con insufficienza renale cronica va considerato che il dabigatran viene eliminato in massima parte per via renale, mentre gli altri nuovi anticoagulanti hanno un'eliminazione renale che va dal 25 al 50%. Per tale motivo il dabigatran si pu usare con clearance della creatinina 30 ml/min, apixaban e rivaroxaban per valori

    15 ml/min.

    Le dosi variano a seconda del valore di creatinina clearance:- dabigatran: 110 mg x 2/die con valori < 50 ml/min;- apixaban: 2,5 mg x 2/die con valori < 30 ml/min;- rivaroxaban: 15 mg/die con valori < 50 ml/min.

    Nei pazienti in dialisi viene consigliato il warfarin, non essendovi per ora dati sui NAO.

    Nel caso di dimenticanza di una dose, questa pu essere assunta se trascorso met del tempo che intercorre tra due dosi, altrimenti va saltata.Se il paziente, per errore, dovesse assumere due dosi, la successiva va saltata.Se si sospetta o vi stato un sovradosaggio, si consiglia il carbone attivo per ridurre l'assorbimento del farmaco.

    Controlli prima e durante la terapiaQuali esami chiedere prima di iniziare la terapia?

    - emocromo:

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  • - funzionalit renale ed epatica.

    Dopo un mese si pu fare una valutazione clinica, volta a valutare:

    - la compliance;- la comparsa di eventi trombotici/emorragici e di effetti collaterali;- l'eventuale assunzione di farmaci OTC che potrebbero interferire con l'anticoagulante;

    Una volta l'anno opportuno controllare la funzionalit renale/epatica e l'emocromo (per il Dabigatran si raccomanda un controllo della funzionalit renale ogni sei mesi).Per i pazienti con insufficienza renale cronica, la funzione renale va controllata semestralmente per valori di clearance della creatinina compresi tra 30 e 60 ml/m' e trimestralmente per valori inferiori.Anche negli anziani (oltre i 75 anni) la funzionalit renale va controllata ogni 6 mesi.Un controllo consigliato anche in corso di una malattia acuta.

    Modalit di sospensione in caso di intervento chirurgico

    In caso di intervento chirurgico urgente l'anticoagulante va sospeso subito. In caso di intervento programmato, va considerato il rischio di sanguinamento:- In caso di intervento chirurgico con basso rischio emorragico (estrazione dentaria, cataratta e glaucoma, endoscopie, biopsie prostatiche, coronarografia, ablazione transcatetere, impianto di pacemaker) sospensione 24 ore prima della procedura (con dabigatran 36 ore se VFG

  • presenza di trombi intracavitari.

    Passaggio da un anticoagulante ad un altroNel paziente in terapia con warfarin si sospende il warfarin e si inizia il dabigatran o l'apixaban non appena l'INR inferiore a 2, il rivaroxaban non appena inferiore a 3.Nel caso opposto (paziente in terapia con NAO), il warfarin va somministrato 3 giorni ( 2 giorni se clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/m') prima della sospensione della terapia precedente: in pratica si somministrano sia warfarin che NAO per 3 giorni (2 se insufficienza renale) e poi si sospende il NAO.Nel caso di passaggio a NAO dall'eparina o dal fondaparinux, il NAO va dato 2 ore prima dell'ultima dose di eparina o fondaparinux.Nel caso di passaggio da NAO ad eparina o fondaparinux, questi ultimi vanno assunti 24 ore dopo l'ultima dose del farmaco che si vuol sospendere.Ovviamente durante il passaggio da un regime all'altro opportuno controllare frequentemente l'INR.

    Interazioni farmacologiche Inibitori della glicoproteina-P e del CYP3A4: possono aumentare i livelli ematici dell'anticoagulante.Rientrano nel gruppo l'amiodarone, il verapamil, il ketoconazolo, l'itraconazolo, la claritromicina, la ciclosporina);

    Induttori della glicoproteina-P e del CYP3A4: possono diminuire i livelli ematici.Rientrano in questo gruppo il desametasone, la carbamazepina, il fenobarbital, la rifampicina;

    Antiinfiammatori e antiaggreganti piastrinici: aumentano il rischio di sanguinamento.Fanno parte di questo gruppo l'ASA, le eparine, la ticlopidina, i FANS.

    Trattandosi comunque di un argomento ancora oggetto di studio, buona norma, in caso di politerapia, consultare sempre la scheda tecnica dell'anticoagulante.

    Modalit di prescrizioneLa prescrizione dei NAO per ora limitata ad alcune categorie di specialisti (cardiologi, neurologi, ematologi, internisti) con un piano terapeutico on-line da rinnovarsi annualmente