I nostri campioni in grande spolverodiceva Mary Poppins: con un poco di zucchero la pillola va gi...

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Anno XLI - GIUGNO 2014 - Una copia 3,00 6 /2014 www.ilfieramosca.it Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA I nostri campioni in grande spolvero se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità Mensile di cultura, informazione e attualità PAOLA PIAZZOLLA · Canottaggio Bronzo · Campionati nazionali juniores CLAUDIA CASCELLA · Tennis Oro nel doppio · Campionati italiani universitari LOREDANA SPERA · Tiro con l’arco Oro a squadre · Campionati giovanili europei LUIGI DORONZO · Scacchi Oro a squadre · Campionati nazionali scolastici VERONICA INGLESE · Atletica leggera Titolo italiano assoluto 10.000 m su pista

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Anno XLI - GIUGNO 2014 - Una copia 3,00

6/2014w w w . i l f i e r a m o s c a . i tPoste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA

I nostri campioni in grande spolvero

se non diremo coseche a qualcuno spiaceranno,non diremo mai la verità

M e n s i l e d i c u l t u r a , i n f o r m a z i o n e e a t t u a l i t à

PAOLA PIAZZOLLA · CanottaggioBronzo · Campionati nazionali juniores

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 5 GIUGNO 20144 IL FIERAMOSCA

6/2014

Scuola “Modugno”: Convegno-consunti-vo di fine annoScuola “Girondi”: Presentato il giornalino scolastico “L’eco della Girondi”Scuola “Manzoni”: Nave della legalitàdi Elisabetta PasqualeScuola “Manzoni”: Al Concorso “Primi in sicurezza” la classe II I vince il Premio NazionaleScuola “Manzoni”: A rischio di chiusuraScuola “Musti-Dimiccoli”: Ripercorrere a Formia le tappe di un mitoScuola “R. Moro”: Donna, mille volti una sola animadi Giovanna FiorentinoIstituto “Garrone”: Festa a cielo aperto di orienteeringdi Maria Sterpeta SommaIstituto “Garrone” a Roma per un conve-gno sulla inclusione

EnigmisticaCruciverba con riferimento a Barlettadi Franco Lamonaca

RUBRICHELettere al direttore- Accoglienza a Castel del Monte- A Francesca Musti- Politiche sociali inadeguate- I tifosi del Barletta Calcio nel Consiglio

di Amministrazione- Auguri da Milano- Il campanile del Santo Sepolcro- E Marx disse: ho capito “Il capitale”!- Perché il Gargano e la Puglia Imperiale

non mi avranno più- Giornalista per un giorno…- Unitre Margherita di Savoia, un servizio

alla collettività- La Cattedrale di Barletta in un quadro di

Antonella Palmitessa

Libri del meseLa freschezza più cara / I mondiali di Re-pubblica a cura della Libreria Liverini

VernacoloLa leggenda di Sant’Antoniodi Michele Vitobello

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AmbienteGreen Bat. Stati Generali dell’AmbienteTre giorni di iniziative su tematiche ecologiche

ProvinciaManifesto del Patto della Val d’Ofanto sot-toscritto presso la Prefettura di Avellino

Inaugurata la Sala Operativa Integrata di Protezione Civile

RicordoIl Maestro dei maestri: Carlo Maria Giulinidi Marina Ruggiero

Canne della BattagliaTutto tace su Canne della Battagliadi Ruggiero Mennea

CosteBarletta: una città che si specchia nel maredi Giuseppe Santaniello

Puglia ImperialeRelazione dell’attività Agenzia Puglia Im-periale Turismo

Il Coro della Polifonica “Il Gabbiano” fe-steggia trent’anni di vita

ChiesaIl messaggio dell’Arcivescovo per la 48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Brevi di chiesaIncontro sulla prevenzione al gioco d’az-zardo e alle ludopatie

FilmL’inizio delle riprese di un film per ricorda-re il giovane Menneadi Stefania Patella

Storia localeIl triste declino dei beni culturalidi Michele Grimaldi

MusicaWoojin Kim è il vincitore del 17° concorso internazionale di esecuzione pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”

Maggio dei libriMargherita di Savoia: resoconto del “Mag-gio dei libri 2014”di Melania Penza

RicordoRicordo del maestro ebanista Salvatore Gambino, mio padredi Francesco Gambino

InvestituraOrdine dei Cavalieri del CID. Cerimonia di investitura nella Chiesa di Sant’Andreadi Ruggiero Piazzolla

ScuolaNote…vole festa della Repubblica a Barlettadi Amalia Balducci

1511 Successo per la seconda edizione del Green Village allestito nei giar-dini del Castello di Barletta

Omaggio della città al Maestro Carlo Maria Giulini nel centenario della nascita

Brevi di sportScacchi / Triathlon / Canottaggio / Maratona / Atletica / Karate / Tiro con l’arco / Tennis / Calcio

Vetrina RotasIridiscenze di liberi voli

Matteo Bonadies, undici in vent’anni

La leggenda dei camminamenti sotterra-nei di Barletta

La ballata di Fratello Sole e Sorella Luna

Poesie Signor Peschechera Vincenzo di Paolo Polvani

Perplessità

I giorni della vita scivolano

Speranze

Bacio di Ada Roggio

14 Il prefetto Carlo Gabrielli a Barletta per inaugurare la Sala Operativa Integrata di Protezione Civile13 Manifesto del Patto della Val d’o-

fanto sottoscritto presso la Prefettu-ra di Avellino

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32 A Margherita di Savoia, la terza edizione del “Maggio dei libri” ha riscosso un notevole successo

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26 A Barletta l’inizio delle riprese di un film per ricordare il giovane Mennea

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 7 GIUGNO 20146 IL FIERAMOSCA

Lettere al direttore Lettere al direttore

n° 6 - giugno 2014anno XLI

Direttore responsabileRENATO RUSSO

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Politiche socialiinadeguate

Si ha come la sensazione che le politiche sociali del no-stro sistema assistenziale siano inadeguate alle presenti neces-sità, anche se non possiamo ignorare le gravi difficoltà nelle quali le nostre amministrazioni locali (non parlo solo di quella comunale, ma anche provincia-le e regionale) sono costrette a operare. Un bell’esempio viene dai paesi del Nord Europa. An-che loro non se la passano bene economicamente e tuttavia go-dono di un regime assistenziale migliore del nostro.

Pasquale Dibitonto

A fronte di una consolida-tapresenzadistrutturesocialiadeguate alle necessità dellavita operanti nei paesi del nord Europa, dobbiamo purtroppoammettere la precarietà e lainadeguatezza del nostro si-stema di assistenza sociale abeneficiodellediversecatego-rie alle quali tradizionalmen-te queste strutture avrebberonecessità di provvedere. È undiscorsocheparteda lontanoeche-piùcheperaltrisetto-ri - interessa necessariamentel’intervento pubblico, il qualepartendo dal Governo centra-le epassandoper laRegione,finisce inevitabilmente colcoinvolgere perifericamente iComuni. Bisognerebbe inter-venire non con provvedimentiestemporanei,maconlaattua-zionediunapoliticasocialedibase, che dovrebbe trovare ilsuo punto di partenza in unafeconda collaborazione fra struttura comunale e organiz-zazioni periferiche.Ma non èfacile, soprattutto nei difficilitempiattraversati.

A Francesca Musti

Si dice di teche hai soffici e ricci capelli

il sorriso fresco e sinceroun animo gentile e fiero.

“Di chi parlate?” “Ma di Francesca,

la pianista, è una vera artista.”

Le sue mani scorronosulla tastierabianca e nera. “Si è sposata”.

“Con chi?”“Bartolomeo l’ha scelta.Entrerà nel suo mondo,

tra le sue note, tra le sue fragranze

di donna”.

Antonietta Fioravante Esperti

Auguri da Milano

Caro Renato, mi associo alla gioia tua e dei tuoi colla-boratori per l’importante tra-guardo (40 anni) raggiunto dallo stimolante Fieramosca che mi porta quassù a Milano ogni mese dalla mia terra nati-va, lasciata proprio 40 anni fa, notizie buone e meno buone (vedi nell’ultimo numero “La Grande Bellezza. Dimenticata” dell’amata Puglia Imperiale).

Accoglienzaa Castel del Monte

Continua a rimanere senza soluzione l’accoglienza tu-ristica a Castel del Monte. Il sito più visitato della Puglia, con centinaia di migliaia di

visitatori all’anno, un castello che è stato inserito nella pre-stigiosa lista dei Beni Patrimo-nio dell’Umanità dell’Unesco, deve ancora fare i conti con il come organizzare l’accoglien-za turistica, tra situazioni para-dossali conflittuali, non chiare, il tutto naturalmente, con ben presente un rimpallo di respon-sabilità che fatalmente va poi a sconfinare nel più classico sca-rica-barile. (…)

Michele Palombo

E Marx disse:finalmente ho capito

“Il capitale”!

Caro direttore, ho letto re-centemente un piccolo testo, Compendiodelcapitaledi Car-lo Cafiero, nostro illustre concit-tadino al quale è intitolata una strada e il Liceo Scientifico.

Mi ha colpito al termine della lettura, una bella lettera di Carlo Marx al nostro Cafiero nella quale - dopo aver boccia-to due altri tentativi similari - si congratula col nostro autore, per aver egli saputo invece co-gliere lo spirito della iniziativa, cioè quella di divulgare la sua opera. E a tal proposito spirito-samente chiosava “finalmente ho capito il capitale…”

Con la metaforica lancia del tuo Fieramosca continua a spronare i cavalieri spesso as-sonnati delle pubbliche ammi-nistrazioni e dei cittadini.

Poniti alla testa di un idea-le, nostrano “piano Marshall” per la cultura e civiltà simbo-leggiata da Castel del Monte. Un abbraccio solidale.

Salvatore GiannellaCassinade’Pecchi(Milano)

I tifosi del Barletta Calcio nel Consiglio

di Amministrazione

Caro direttore, mi piace davvero che a

Barletta i tifosi avranno una piccola quota azionaria per far parte dell’amministrazione del Barletta calcio! Per la Lega Pro saremo dei veri e propri pionie-ri! Bene!

Spero che a far parte del consiglio di amministrazione della società potranno ambire a farvi parte anche quei tifosi che non siano i 12 soci fonda-tori del club dei tifosi!

Sarebbe la cosa più demo-cratica che qualsiasi compo-nente del club possa ambire a quel posto! Del resto i soci fondatori del club saranno in carica 4 anni (come da Statu-to da loro stessi ideato!), fino alle prossime elezioni! Chiedo al direttivo del club dei tifosi di essere più comunicativi con il resto degli aderenti al club. Insomma informare maggior-mente e discutere il da farsi anche con gli altri soci, inoltre “condivisione” delle iniziative da intraprendere.

Cordiali saluti

Francesco D’Argenio

Il campaniledel Santo Sepolcro

Abito nei dintorni della chiesa del Santo Sepolcro e qualcuno mi ha assicurato che un tempo la chiesa aveva un alto campanile. Stento a crede-re, per cui vi chiederei la corte-sia di pubblicarne una foto…. Grazie.

Antonio Rizzitelli

Perché il Garganoe la Puglia Imperiale non mi avranno più

Caro direttore,la festività del 2 giugno mi è

stata rovinata dalla lettura della pagina delle lettere a “Repub-blica”. Sul numero di sabato 31 maggio, leggo, a firma del lettore Pietro Luciani e resto senza parole nel vedere ancora una volta l’immagine della no-stra terra ferita per colpa di chi non ha capito che l’economia del turismo, del tempo libero, dell’ospitalità è uno dei pilastri del benessere generale della nostra terra:

“Frequento il Gargano daoltre35annimal’annoscorsohodeciso,conmoltodispiacere,che sarebbe stata l’ultima vol-ta:nonesistepiùunaspiaggialiberaconlasolaesclusionediVieste, tutte lecalettepiùbellesonosbarrate,accessibilisoloacondominiecampeggiatori,im-mondiziadappertutto,prezziin-sensati.Perquantoriguardapoil’interno, bell’esempiodi incu-riaedisporciziaèilparcheggiodi Castel del Monte, sacchettidi immondizia agganciati aglialberidellapinetaquandononsparsaperterra.Veramenteunbelbigliettodavisitaperunodeipiùbeimonumentid’Italia”.

Salvatore Giannella

Tutto è cominciato per caso…Sono una semplice cuoca, anche

mamma, moglie e casalinga che, nel suo piccolo percorso di vita, ha svolto tanti lavori. Quando si ha una famiglia, in un periodo storico di crisi occupazionale, ben venga qualsiasi lavoro; purché sia digni-toso.

Oggi lavoro in un fast food a conduzione familiare. Certo non è il lavoro che avevo sempre desiderato e per il quale avevo studiato, ma lo faccio con piacere. Secondo me per apprezzare ciò che fai devi metterci amore, come diceva Mary Poppins: con un poco di zucchero la pillola va giù… Nel mio lavoro non ho una unica mansione perché essendo a conduzione familiare ci adeguiamo e ci aiutia-mo a vicenda.

Le mie mattine non sono sempre uguali…. La mia giornata tipo ha inizio con una buona colazione. Arrivata al lavoro. Inizio ad allestire al meglio i banchi caldi con tutte le buone pietanze che in cucina il mio compagno ha preparato e da una cert’ora in poi arrivano i clienti. È un via vai continuo più o meno fino alle quindici dopo di che provvediamo alla pulizia degli ambienti e non torno a casa se non ho lasciato tutto in ordine.

Quanto al tempo libero alterno le faccende domesti-che, con una visita a mia madre e alle mie nipotine (le figlie di mia sorella).

L’unica cosa certa è che alla fine della giornata non vedo l’ora di incontrare il mio lettuccio per una bella dor-mita per affrontare una nuova giornata. In tutta sincerità la mansione che più rispecchia il mio carattere è quella del “servire” i clienti, sì, perché mi permette di conoscere gente nuova, avere scambi di idee, chiacchierare, impara-re… parole che lette così sembrano povere ma se ci rifletti su, possono darti dei momenti di umanissima cordialità.

Proprio questa predisposizione alla cordialità coi clienti mi ha fatto conoscere un signore del quale non co-nosco neppure il nome. Un bel giorno questo signore, avendo apprezzato - credo - la mia comunicativa mi ha regalato una copia del giornale cittadino “Il Fieramosca”, che io conosco da bambina perché lo leggeva mio padre. Grande è stata la mia gioia quando mi ha offerto l’oppor-tunità di scrivere una “lettera al direttore (chissà, sarà lui il direttore?), “Cosa scrivere?” mi sono chiesta! Forse la storia semplice della mia giornata, realizzerei così alme-no per un giorno il sogno della mia vita che da bambina era quello (da grande), di fare… la giornalista!

“Chissà - ho immaginato - può darsi che questa pa-gina sia apprezzata e che faccia vendere qualche copia al giornale in più e che allora quel signore mi chieda di scrivere un vero articolo”!

Ma dal bel sogno a occhi aperti vengo svegliata da un frettoloso cliente che ordina una bella porzione di matri-sciana alla barlettana. Ciao a tutti!

Angela Ziri

Giornalista per un giornoPoi si vedrà, chissà!

Angela Ziri

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I nostri campioni in grande spolvero

se non diremo coseche a qualcuno spiaceranno,non diremo mai la verità

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La ripresa delle pubblicazioni del Cor-riere dell’Ofanto ci consente di mettere la cittadinanza al corrente delle attività dell’Unitre.

A fine marzo, l’assemblea dei soci ha proceduto al rinnovo delle cariche socia-li, eleggendo presidente il prof. Ruggiero Mascolo, vicepresidente la prof.ssa Anna Maria Forina, direttrice dei corsi la prof.ssa Rita Ceci, segretaria la rag.ra Anto-nietta Porcelli, tesoriere il rag. Sabino Bufo, consiglieri i sigg. Michele Ivone e Damiano Lattanzio.

Non sfugge a nessuno l’opera che que-sta associazione sviluppa ormai da anni con l’organizzazione di corsi ed eventi rivolti soprattutto alle persone della terza età: siamo una novantina di soci che in gruppo scopriamo il piacere di stare insie-me rendendoci utili alla collettività.

Tra le tante iniziative svolte, domenica 13 aprile abbiamo fatto una gita ad Ascoli Satriano per visitare il Museo che, tra tanti reperti, contiene il bellissimo Trapezopho-ros, una mensola in marmo che rappresen-ta due grifi che azzannano un cervo: è testi-monianza di come questo territorio avesse una realtà economica e culturale molto avanzata in epoca classica. L’opera fu ven-duta da tombaroli a un museo americano e solo di recente è stata riportata in Italia, ove gli studiosi vengono ad ammirarla da tutto il mondo. Abbiamo inoltre visitato il paese, gli scavi archeologici per conclu-

Unitre Margherita di Savoia: un servizio alla collettività.Da anni, corsi ed eventi nell’ottica del dialogo intergenerazionale

dere con un pranzo all’insegna di un sano modo di stare insieme, coniugando cultura, socialità e divertimento.

Il 26 aprile inoltre, nell’atrio del vec-chio Palazzo di Città, abbiamo tenuto uno spettacolo di poesie, canzoni, letture e filmati sulla Prima Guerra Mondiale. Vi è stata una grande partecipazione, suggel-lata dalla presenza del sindaco che ha ri-conosciuto il ruolo di promozione sociale che l’associazione svolge e ci ha spronato all’impegno per una maggiore moralizza-zione e legalità del paese.

Ma le attività dell’associazione sono tante, con la partecipazione quotidiana di decine e decine di soci agli oltre 20 corsi che si sono tenuti da ottobre a maggio.

Per la chiusura dell’anno accademico, abbiamo organizzato il 28 maggio una serata con distribuzione degli attestati di

frequenza, un’esposizione di quadri dei corsisti e l’esibizione della nostra corale; per il 7 giugno la rappresentazione a cura del nostro gruppo teatrale della commedia di Peppino De Filippo: Quarantamanonlidimostra; per chiudere poi il 14 giugno con il pranzo sociale.

La consapevolezza del ruolo dell’as-sociazione nel contesto cittadino ci solle-cita all’impegno per la realizzazione delle finalità del nostro Statuto, nell’ottica del dialogo intergenerazionale, dell’apertura al diverso e al volontariato sociale, con gli strumenti che la comunità vorrà metterci a disposizione per la realizzazione dei co-muni intenti.

Non vi sembra che ci siano tanti motivi per iscriversi all’Unitre?!...

Ruggiero MascoloPresidenteUnitreMargherita

La Cattedrale di Barlettain un quadro di Antonella Palmitessa

La Cattedrale di Barletta, innalzata nel corso di quattro secoli (1147-1516), così come ci si presenta oggi, mostra all’esterno due stili architettonici nettamente distinti fra di loro: nella sua parte anteriore si presenta infatti come ro-manica, mentre in quella posteriore - la parte absidale - in forme chiaramente gotiche. Al suo interno invece, anche se persistono gli stessi elementi di diversità stilistica, tuttavia si presentano attenuati dall’abilità dei maestri costruttori del tempo, che hanno saputo armonizzarla conferendole una uniformità architettonica.

Quando parliamo della nostra Cattedrale, spesso la clas-sifichiamo sbrigativamente come romanica, mentre ad inte-grazione di questo aggettivo dovremmo aggiungerne subito un altro, cioè pugliese. E al romanico-pugliese sono in realtà assegnabili gran parte di quei templi costruiti in quell’epoca nella nostra terra, fra cui spiccano quelle di Bari (la Catte-drale e S. Nicola), S. Margherita a Bisceglie, le cattedrali di Bitonto, di Monopoli e di Trani, per citare le più note. (da R. RUSSO, Barlettaimmagini, Editrice Rotas 2005) Antonella Palmitessa, LaCattedralediBarletta,olio su tela, cm. 120x80

Lettere al direttore

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 11

Ambiente

Tre giorni di iniziative su tematiche ecologiche

Ambiente

Green BAT - Stati Generali dell’Ambiente

Q uesta volta il tempo è stato più che clemente, col caldo a farla da padrone.

E manco a farlo apposta, il giorno dell’inaugurazione, giovedì 5 giugno, è coinciso con la Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Davvero un grande successo ha accompagnato la seconda edi-zione del Green Village, lo spazio espositivo e didattico intera-mente dedicato all’Ambiente, allestito da giovedì a sabato nell’in-cantevole scenario dei Giardini “Fratelli Cervi” del Castello di Barletta.

Centinaia e centinaia di curiosi, durante la tre giorni, hanno letteralmente invaso le decine di stands presenti, presidiati da Pro-vincia, enti pubblici, consorzi di raccolta rifiuti, associazioni di categoria ed aziende partner. Tutti impegnati nella diffusione del-le pratiche per il rispetto dell’ambiente e per la razionalizzazione delle risorse naturali, di azioni corrette per la gestione dei rifiuti e per il risparmio energetico.

Presi d’assalto anche i numerosi laboratori didattici (da quel-lo per l’educazione alimentare a quello per il riciclaggio creativo degli scarti tessili e dell’abbigliamento usato, passando per il re-cupero degli scarti della spesa quotidiana e per la costruzione di oggetti con materiali poveri e di recupero) e gli stands dedicati ad attività ludiche, come i giochi “all’aria aperta” con i Gruppi Scout, ed i mini corsi di cucina con prodotti a chilometro zero, fino agli spettacoli serali, dal teatro alla musica passando per il cabaret ed una sfilata di moda.

Sempre con la parola “Ambiente” a fare da leitmotiv dell’in-tera manifestazione.

«Perché in questa Provincia, che vanta la percentuale di rac-colta differenziata più alta in Puglia, sta davvero cambiando l’ap-proccio culturale rispetto alle tematiche ambientali - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola -. In molte delle nostre città si effettua la Raccolta Dif-ferenziata porta a porta, di ambiente si parla sempre più spesso, e non solo durante incontri tematici o forum di approfondimento,

ma tutti giorni. È questa una conquista culturale che negli ultimi anni siamo riusciti ad ottenere, anche grazie ad iniziative come il “Green Village” in cui sensibilizziamo i cittadini ad adottare com-portamenti corretti per il rispetto dell’ambiente, dialoghiamo con loro di salvaguardia del creato, di riutilizzo di rifiuti e di buone prassi in materia ambientale».

«È stupendo vedere centinaia e centinaia di nostri concittadini affacciarsi ai nostri stands, partecipare alle nostre iniziative, inte-ressarsi ed informarsi rispetto alle problematiche ambientali - ha affermato l’Assessore alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e Difesa del Suolo della Provincia di Barletta Andria Trani Gennaro Cefola -. Vuol dire che qualcosa sta cambiando, soprattutto nella nostra mentalità. Sono anni che ci battiamo per il nostro ambiente, e mi piace constatare come al nostro fianco ci siano associazioni ma anche cittadini. Siamo insomma sulla strada giusta».

DasinistrailCav.GiovanniPomarico,PresidentedelGruppoMe-gamark,ilpresidentedellaprovinciaBATFrancescoVentolael’as-sessoreprovincialeallerisorsenaturali,politicheambientaliedifesadelsuoloGennaroCefola

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 13 GIUGNO 201412 IL FIERAMOSCA

Provincia

MANIFESTO DEL PATTO DELLA VAL D’OFANTOsottoscritto presso la Prefettura di AvellinoLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE VENTOLA E DEL SINDACO CASCELLA

S arà trasmesso ai Presidenti delle Regio-ni Basilicata, Campania e Puglia, al Sot-

tosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al delegato alla Coesione Territoriale, il Manifesto del Patto della Val d’Ofanto, sotto-scritto presso la Prefettura di Avellino. Obiettivo dei firmatari è chiedere che il territorio della Val d’Ofanto sia inserito a pieno titolo fra le aree og-getto d’intervento nell’ambito della programma-zione europea 2014-2020.

Parte attiva dell’appello sono gli Amministra-tori delle quattro Province interessate (Avellino, Barletta - Andria - Trani, Foggia e Potenza), i Sindaci dei comuni ofantini, i Rappresentanti delle Università, delle Camere di commercio e dei GAL. Seguirà il coinvolgimento di altri sog-getti pubblici e privati impegnati per lo sviluppo del territorio ofantino, per rafforzare il partenaria-to territoriale e la sua capacità di collaborazione su scala interregionale, così da superare i con-fini amministrativi che sin qui hanno ostacolato una proficua collaborazione fra i territori ofantini delle tre regioni e fra le stesse istituzioni regio-nali.

Il Manifesto sottoscritto ad Avellino segue il precedente Manifesto di Melfi di luglio 2009, che ha già prodotto in questi pochi anni tangibili risultati per lo sviluppo dei vari contesti territoriali bagnati dal fiume Ofanto.

«In questa fase, l’obiettivo prioritario dell’i-niziativa è quello di proporre il territorio della Val d’Ofanto nella imminente programmazione eu-ropea e nazionale 2014-2020, con riferimento ai vari strumenti operativi di sviluppo locale e inter-regionale previsti dai regolamenti attuativi» ha dichiarato a margine dell’incontro il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani France-

sco Ventola.Questa rinnovata collaborazione consentirà

di progettare interventi capaci di guardare allo sviluppo socio-economico dell’intero territorio ofantino da proporre a finanziamento. Il Mani-festo pone l’accento, tra l’altro, sul “Contratto di Fiume”, uno strumento giuridico previsto dalla legislazione italiana, che consentirebbe a tutti i 51 Comuni della Val d’Ofanto, ai suoi 420 mila abitanti, alle quattro Province e alle tre Regioni interessate di affrontare la tutela ambientale del fiume, unitariamente.

«Partendo dall’attuale configurazione re-gionale del Parco dell’Ofanto, ritengo sia ne-cessario ed opportuno puntare su una strategia interregionale che consenta una visione integrata e sostenibile dello sviluppo dell’intera area inte-ressata, con una riqualificazione ambientale e con una idonea promozione turistica dell’Ofanto, un fiume quale risorsa preziosa da salvaguardare in simbiosi con la sua connotazione rurale per la presenza di una imprescindibile realtà agricola di pregio» ha proseguito il Presidente Ventola.

L’impegno sottoscritto già prevede un suo immediato seguito: promuovere una governance interregionale della Val d’Ofanto per implementa-re proposte adeguate di sviluppo in linea con gli obiettivi e le regole della programmazione 2014-2020.

«Ci siamo ritrovati in tanti - sindaci, ammini-stratori provinciali, rappresentanti di enti e del par-tenariato pubblico-privato - ad Avellino, nel territo-rio della sorgente del fiume Ofanto per riprendere il filo di una storia che non deve interrompersi - ha invece affermato il Sindaco di Barletta Pasqua-le Cascella -. Nel 2009 fu firmato il manifesto di Melfi, per cercare di recuperare l’occasione della

programmazione nazionale ed europea 2007-2013: alcuni progetti hanno avuto modo di con-cretizzarsi, ma in modo frammentato e al di fuori di una strategia condivisa tra le tre regioni lungo il cui territorio scorre l’Ofanto. Questa volta nella Prefettura di Avellino, ovvero nella sede rappre-sentativa dell’insieme delle istituzioni, abbiamo sottoscritto un “patto”, cioè abbiamo assunto un impegno fondato sulla consapevolezza e l’assun-zione di una diretta responsabilità, a ogni livello, per cogliere la nuova occasione della program-mazione 2014-2020 con una visione moderna dello sviluppo sostenibile, che rivitalizza il deserto attorno alle vecchie cattedrali industriali includen-do le piccole e medie realtà produttive diffuse nel territorio, che realizza le infrastrutture materiali e immateriali finalizzate alla valorizzazione delle risorse che quest’area può mettere a disposizio-ne dell’intero paese. Non chiediamo, ma offriamo una visione diversa dell’uso di queste risorse che pure ci appartengono. Se altri puntano a dividere e a contrapporre il Nord al Sud, noi guardiamo a ciò che ci ha unito e deve unirci, ricordando Fran-cesco De Sanctis - ma potremmo richiamare tante lezioni meridionaliste e sociali di tanti padri della nostra storia nazionale, da Carlo Cafiero a Giuseppe Di Vittorio, da Giustino Fortunato a Francesco Saverio Nitti - quando nell’Italia a brandelli avvertiva che solo “una grand’energia con una grande moderazione potrebbe salvare l’Italia”. Oggi ancor più di ieri - ha concluso il Sin-daco Cascella - solo insieme il Mezzogiorno e il paese possono tornare a crescere e ritrovare coesione, visione e futuro nel ruolo che ci spetta nella più larga prospettiva dell’integrazione eu-ropea».

VINOA REGOLA

D’ARTE

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 15 GIUGNO 201414 IL FIERAMOSCA

Provincia

M ercoledì 4 giugno 2014. Una data da più parti definita “storica” per la Provincia di Barletta Andria Trani: quella che segna la na-

scita della Sala Operativa Integrata di Protezione Civile, istituita presso la Prefettura a Barletta ed inaugurata alla presenza del Capo Dipartimento della Protezione Civile, il Prefetto Carlo Gabrielli, del Prefetto Clara Miner-va e del Presidente della Provincia Francesco Ventola.

Numerosissime le autorità civile e militari presenti, tra cui l’ex Prefetto della Bat, Carlo Sessa, oggi Prefetto di Avellino, che ha tanto operato, durante il suo incarico a Barletta, per la nascita della struttura.

Nella sede dell’Ufficio Territoriale del Governo, in Via Cialdini a Barlet-ta, la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile consentirà, attraverso le 14 funzioni di supporto, nonché le strutture governative (organi di go-verno, ufficio territoriale di governo, corpo nazionale vigili del fuoco, forze armate, forze di polizia, corpo forestale dello stato, enti di ricerca nazionali, croce rosse, corpo nazionale di soccorso alpino ed associazioni di volonta-riato), di porre in essere situazioni e strategie necessarie per fronteggiare le criticità emergenti da eventi calamitosi che potrebbero colpire l'intero territorio provinciale.

La Sala Operativa disporrà inoltre di una Sala Remota, ubicata presso la sede legale della Provincia di Barletta Andria Trani, in Piazza San Pio X ad Andria e consentirà il controllo coordinato e continuato di tutti quegli elementi precursori, che anticipano gli eventi.

«Come sempre sono i migliori che se ne vanno».Ha cominciato il suo intervento con una battuta, il Capo Dipartimento

della Protezione Civile Carlo Gabrielli, rivolgendosi al Presidente Ventola col chiaro riferimento alle sorti degli enti Province.

«Sono orgoglioso di constatare che nel nostro Paese ci siano real-tà come la Provincia di Barletta Andria Trani, in grado di fare realmente sistema e di operare in perfetta sinergia con le istituzioni del territorio e con il mondo del volontariato - ha spiegato il Prefetto Gabrielli -. Mi ha pa-recchio colpito la scelta di collocare questa Sala nell’Ufficio Territoriale del Governo. È una scelta che coglie pienamente l’essenza della Protezione Civile, che è una funzione esercitata da un insieme di Amministrazioni. Il valore aggiunto si raggiunge proprio quando le amministrazioni capiscono la necessità di fare sistema. Spesso mi capita di scontrarmi con Regioni che non parlano con le Prefetture, di Prefetture che non dialogano con le

Province e di Province che non parlano con i Comuni: tutti immaginano che le responsabilità sui temi di Protezione Civile siano di altri. Oggi posso dire con convinzione che nella Provincia di Barletta Andria Trani non è affatto così: qui si è scritta una splendida pagina di Protezione Civile, lavorando nell’esclusivo interesse della comunità» ha concluso il Prefetto Gabrielli.

«Dedichiamo questa giornata a tutti i volontari di Protezione Civile di questo territorio, ed in particolar modo alla povera Nicoletta Losapio di Trinitapoli, la volontaria dell’associazione Avs Casal Trinità, scomparsa lo scorso anno mentre cercava di spegnere un incendio divampato in un campo lungo la strada provinciale 61 - ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola -. In quell’occasione è cresciuto in noi il desiderio di fare qualcosa di significativo. Ed oggi inau-guriamo un’infrastruttura che mettiamo a disposizione dei Comuni, fruitori diretti della Sala Multirischi, e del mondo del volontariato, al quale ci sentia-mo sempre più legati e senza il quale non esisterebbe la Protezione Civile. Mettiamo questa Sala a completa disposizione del Prefetto Gabrielli - ha poi concluso il Presidente Ventola -, con la certezza che questa parte della Puglia sarà sempre in suo soccorso, con una struttura all’avanguardia e tecnologicamente innovativa».

«La nascita della Sala Multirischi di Protezione Civile è un traguardo importante ma al tempo stesso un punto di partenza per lavorare al meglio nell’interesse comune - ha invece affermato il Prefetto della Provincia di Barletta Andria Trani Clara Minerva -. Si tratta di una struttura altamente tecnologica, che ci consentirà di essere collegati con le strutture comunali, con la Sala Operativa regionale e con il Dipartimento nazionale, comu-nicando in tempo reale. Ma questa Sala opererà anche nel campo della prevenzione: a giorni terremo una riunione per la prevenzione degli incendi boschivi con tutte le componenti istituzionali, sempre nel solco di quella sinergia istituzionale che ha dato luogo a questo splendido progetto».

In rappresentanza della Regione Puglia, il Consigliere regionale Gio-vanni Epifani, Presidente del Comitato Regionale Protezione Civile, ha posto l’accento sull’ottimo lavoro di squadra svolto da Regione, Provincia, Prefettura e Comuni del territorio. «Un ottimo esempio di pubblica ammini-strazione, in un momento in cui le risorse economiche a disposizione degli enti pubblici sono molto esigue» ha spiegato il Consigliere Epifani.

Inaugurata la Sala OperativaIntegrata di Protezione Civile

Riconoscibilidasinistra,ilprefettoClaraMinerva,ilprefettoCarloGabrielli, ilpresidentedellaProvinciaFrancescoVentola,ilprefettoCarloSessa,ilviceprefettoGiuliaCazzella

Ricordo

Il Maestro dei maestri: Carlo Maria Giulini

di Marina Ruggiero

“D evo alla Puglia il mio primo incontro con la mu-sica, a questa terra così generosa, dove il mare e

il cielo si fondono in piena armonia”. Questo è l’affettuoso ricordo del maestro Carlo Maria Giulini per Barletta dove nacque il 9 maggio 1914. Affetto ricambiato dalla città nel corso delle manifestazioni, che ne hanno celebrato i cento anni dalla nascita, promosse dal Club Unesco di Barletta, l’Associazione Amici della musica “Mauro Giuliani” e il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, con il patroci-nio dell’Amministrazione comunale.

Nella splendida cornice di Palazzo Della Marra è sta-ta ospitata la Mostra dal titolo “Un grande Italiano nato a Barletta”. Il percorso espositivo riporta, come ha precisato Nino Vinella presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, le immagini più significative delle visite a Barletta del maestro, articoli di stampa, interviste a testi-monianza del legame con la città ed alcuni preziosi cimeli: dalla bacchetta del famoso direttore, donata nel 1994, al registro dei battezzati conservato in Cattedrale con l’an-notazione del Sacramento impartito al maestro il 17 mag-gio 1914 da don Peppuccio Damato. Da segnalare, inoltre, una testa in terracotta, opera di Michelina Piazzolla, che ritrae il maestro con gli occhi socchiusi, così come era solito dirigere ispirato dalla musica. La mostra è stata allestita “pensando alle future generazioni - ha dichiarato Mario Tatò, presidente del locale Club Unesco - l’idea è quella di portarla anche nelle scuole per far conoscere ai più giovani la figura di questo geniale uomo di cultura che gli america-ni amano definire: il maestro dei maestri”. Sulla necessità di creare sinergie e spinte culturali dal basso per far emergere le ec-cellenze del territorio e far crescere la città anche turisticamente ed economicamente,

(BARLETTA 9 MAGGIO 1914 - BRESCIA 15 GIUGNO 2005)

Nonundivomaunuomoriservatoprotagonistadelpodioperpiùdisessant’anni

Tra i tanti aneddoti che costellano la carriera musicale amava ricordare il seguente: “A Bergamo nel ‘51, offrirono a me la direzione della Traviata con protagonista la Tebaldi. Ero piuttosto perplesso giacché non avevo mai diretto un melodramma in teatro, e tra l’altro non ero certo che una Tebaldi sarebbe venuta a tutte le prove con un direttore poco noto. Mi convinsi. La Tebaldi venne. Provam-mo molto bene e finalmente andammo in scena, con generale soddisfazione. Poi tornai subito a Milano perché nel frattempo era nato il mio terzo figlio. E a Mila-no mi telefonarono agitatissimi, annunciandomi che la Tebaldi s’era ammalata e che era disposta a sostituirla una certa Maria Callas: per caso, la conoscevo? Sì, l’avevo sentita giusto un anno prima… E mi aveva fatto una grande impressione. Così corsi a Bergamo per preparare l’opera, e mi trovai davanti a questo donnone che iniziò subito la conversazione dicendomi: “Guardi maestro che io Violetta la faccio tutta diversa dalla Tebaldi!”. Io risposi: “Signora, non si preoccupi qui sullo spartito c’è scritto Giuseppe Verdi. Lei me la faccia così, e a me sta bene”. Neppure un anno e mezzo dopo, a Milano, mi sento salutare da una signora alta, slanciata, elegantissima. “Scusi Signora ma non ho il piacere...”. “Ma come, ma-estro, non mi riconosce? Sono Maria Callas!”. Un’altra donna. Tranne che come musicista, in quello era esattamente la stessa. Un genio del teatro”.

M.R.

è intervenuto Vittorio Dibitonto vicepresidente dell’Asso-ciazione Amici della musica “Giuliani”. Un plauso all’ini-ziativa è venuto anche dal vicesindaco Anna Rizzi Franca-bandiera e dall’assessore alla cultura Giusy Caroppo che hanno preso l’impegno di portare avanti il progetto nel nome del maestro Giulini, coinvolgendo anche le periferie cittadine.

A Barletta il celebre maestro ritornò nell’aprile del 1985, su invito dell’Amministrazione Comunale e del locale Club Unesco. In quell’occasione potè rivedere la casa na-

Aprile1985.ABarlettaperilsuo80°compleanno

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 17 GIUGNO 201416 IL FIERAMOSCA

Ricordo

tale nella palazzina Feltrinelli, che ancora oggi conserva il nome della ditta di legnami per la quale lavorava il pa-dre. Uomo di grande sensibilità, visitò la scuola di musica ”Nino Rota” e parlò ai giovani allievi incitandoli a prose-guire nel loro impegno; la domenica partecipò da semplice fedele alla celebrazione della S. Messa nella storica chiesa di S. Andrea, volle visitare la Cattedrale di Trani e ne rima-se letteralmente incantato mentre, dopo aver visto Castel del Monte, dichiarò di essere stato quasi turbato dall’atmo-sfera magica emanata dal monumento federiciano.

Nel ’94 festeggiò a Barletta gli 80 anni, su invito dell’As-sociazione “Mauro Giuliani” e si congedò dai suoi concit-tadini con queste brevi parole: “Sono commosso, è difficile esprimere questo sentimento profondissimo che è in me. Dimenticate il musicista e vedete l’uomo che è nato qui, pieno di emozione, grazie per questo affetto che mi date”. Nel 1998 il maestro Giulini annunciò il suo ritiro: “Smetto con i concerti ma non con la musica quella no, mai potrei lasciarla. Sul podio salirò ancora ma solo per i giovani, non per insegnare, ma per trasmettere un po’ della mia espe-rienza. Alla mia età credo che questo sia il meglio che possa fare”.

Nel 1999, per ragioni di salute, il maestro dovette rinun-ciare all’ultimo momento ad un nuova visita nella “sua” Barletta e toccò al figlio Francesco portare i saluti di tutta la città all’eccezionale artista. Francesco, architetto afferma-to, è ritornato per dare la sua testimonianza per i festeg-giamenti del centenario: “Mi sento figlio di questa terra, perché ogni volta che vengo qui mi sento a casa, proprio come mio padre - ha dichiarato - un uomo che studiava sempre, era molto concentrato nel suo lavoro e viaggiava di continuo; con lui non parlavamo mai di musica, piut-tosto si discuteva di calcio, era tifoso della Juventus. Mia madre era il punto di riferimento, teneva unita la famiglia e lo seguiva in tutto”.

Un efficace ritratto del celebre direttore è stato tracciato dal critico musicale Alessandro Zignani, autore della bio-grafia: “Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà” edita da Zecchini. “Chi ha qualità di direzione ha un certo ca-risma che può esercitare per accrescere il proprio potere, nel caso di Giulini era capace di rendere protagonista ogni singolo musicista dell’orchestra.

Nel dirigere aveva una tecnica gestuale che richiede-va una padronanza assoluta dell’orchestra, eppure non si metteva tra l’orchestra e il pubblico, sapeva essere traspa-rente”.

Emozionante la visita alla casa natale del maestro, nella palazzina Feltrinelli, che ora risuona della musica di tanti giovani che rendono vivo il centro giovanile comunale e si è arricchita di una pianta di alloro “l’albero Giulini” che sarà affidato a questi ragazzi.

A fare da corollario alle celebrazioni la S. Messa a S. An-drea, in ricordo del celebre musicista, nel corso della quale mons. Giuseppe Paolillo, ha sottolineato il rigore morale e il genio del maestro, l’annullo filatelico commemorativo e i molteplici e apprezzati omaggi musicali: della corale po-lifonica “Il Gabbiano”, diretta dal maestro Gianluigi Gor-goglione, reduce da prestigiose affermazioni in campo na-zionale; dell’Istituto San Domenico Savio, dirigente Amalia Balducci, con il Piccolo Coro diretto da Maria Teresa Nesta e Caterina Giannella e un concertino per flauti dolci, diret-to da Carla Superbo e Grazia Buono.

BiografiaDalla sua nascita a Barletta nel 1914 fino al suo ritiro dalle

scene, il maestro Giulini ha diretto le più importanti orche-stre internazionali, vincendo sei Grammy Award, gli Oscar della musica, e collaborando con artisti quali Maria Callas, Arturo Benedetti Michelangeli, Arthur Rubinstein e Maurizio Pollini. Considerato uno dei più importanti direttori d’orche-stra per l’armonia, l’equilibrio interpretativo e della concerta-zione, Carlo Maria Giulini si diplomò in viola e in direzione orchestrale all’Accademia Santa Cecilia di Roma. Il debutto come direttore dell’Orchestra dell’Augusteo di Roma risale al 1944, in occasione del concerto celebrativo per la liberazione della città. Dal ‘45 al ‘52 divenne direttore stabile alla Rai a Roma e a Milano. Nel 1951 fu assistente di De Sabata e due anni dopo gli succedette come direttore stabile al Teatro del-la Scala di Milano dove conobbe Arturo Toscanini. Sono gli anni in cui Giulini collaborò con i registi Luchino Visconti e Franco Zeffirelli e la leggendaria Maria Callas, producendo numerosi trionfi alla Scala. Nel ‘55 debuttò in America diri-gendo la Chicago Symphony Orchestra, ha poi diretto presti-giose orchestre come la Filarmonica di Londra, la Sinfonica di Vienna, la Nazionale della Rai e dal 1978 al 1984 ha rico-perto la carica di direttore musicale dell’Orchestra Filarmoni-ca di Los Angeles ed è stato direttore della Scuola di Musica di Fiesole. Nel 1998 il maestro annunciò il suo ritiro: “Smetto con i concerti ma non con la musica quella no, mai potrei la-sciarla. Sul podio salirò ancora ma solo per i giovani, non per insegnare, ma per trasmettere un po’ della mia esperienza”. Ed è proprio per dirigere i giovani dell’Orchestra Sinfonica di Milano che Giulini tornò eccezionalmente sul podio per un concerto a favore dei profughi del Kosovo nell’aprile del ‘99. Morì nel 2005, qualche anno prima aveva dichiarato: “Dal-lavitahoavutotuttociòcheunartistapuòdesiderare:hodiretto lepiùgrandiOrchestre con ipiùgrandiCantanti eStrumentisti,scegliendosempreleOpereeiCompositoridamepiùamati”.

M.R.

1975.LabacchettaispiratadelmaestroCarloMariaGiulinidu-ranteladirezionediunconcertoaLosAngeles

Canne della Battaglia

TUTTO TACE SU CANNE DELLA BATTAGLIAdi Ruggiero Mennea*

A distanza di molti mesi, tutto tace sulla que-stione di Canne della Battaglia. Dopo aver

perso i primi 400mila euro, anche gli ulteriori 100mi-la euro stanziati nell’ultimo bilancio regionale, sono al momento inutilizzati. Il bando regionale, collegato alla specifica legge regionale su Canne della Batta-glia, prevedeva che gli Enti locali potessero parteci-pare con progetti che avessero il fine di valorizzare il sito di Canne della Battaglia, con progetti di recupero e gestione dei servizi turistici annessi e connessi al sito di Canne della Battaglia, che finalmente avrebbe-ro potuto non solo mettere in luce la straordinarietà del luogo e della storia che rappresenta, ma anche la sua fruibilità a scopi turistico-culturali.

Mi fa specie che l’ennesima occasione stia per es-sere perduta, vanificando tutti gli sforzi che ho com-piuto per arrivare all’obiettivo di ottenere una legge regionale di tutela e valorizzazione della Battaglia di Canne, che nelle intenzioni avrebbe dovuto far diventare un fiore all’occhiello quello straordinario patri-monio.

Ora, non c’è più tempo da perdere e credo vada subito affrontato il problema della revisione del protocollo di in-tesa, ormai superato, tra il Comune di Barletta e il Mibac.

E vada subito convocata una Conferenza di servizi con la Direzione regionale della Sovrintendenza, il Comune e l’università, allo scopo di partecipare al bando con una idea progettuale all’altezza della storia che la Battaglia di Canne rappresenta. Inoltre, occorrerà reperire altri finan-ziamenti che mirano al completamento dell’Antiquarium.

Già troppe risorse abbiamo perso e il Sac (servizi am-bientali e culturali), a fronte di due milioni di dotazione, Lo scorso mercoledì, 14 maggio il consigliere regiona-

le del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato Garanzia Gio-vani (Youth Guarantee), il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.

Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanzia-menti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scola-stico o formativo.

Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi: sono queste le misure previ-ste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.

ha visto dissolvere gran parte di queste risorse a causa del-la inerzia e della inconcludenza della provincia di Barletta Andria Trani, che era soggetto capofila. Il mio appello ora è rivolto al sindaco di Barletta che non può ignorare questa grande e unica opportunità per la crescita culturale, am-bientale, storica e turistica della città. È arrivato il momen-to di dare una svolta decisiva per orientare i nostri giovani e i nostri imprenditori, verso uno sviluppo turistico che ridia vigore all’economia di questo territorio.

* consigliere regionale del PD

La collina di Canne (FOTORUDY)

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 19

Coste

Barletta: una città che si specchia nel mare

di Giuseppe Santaniello

I l deragliamento del treno intercity Milano-Ventimiglia in Liguria, fra Andora e Cervo, ha messo in evidenza an-

cora una volta la fragilità delle coste italiane. Anche in Puglia, nel Salento, recentemente, si è verificata una intensa azione di smottamento delle falesie che ha determinato provvedimenti di divieti per quasi venti chilometri di litorale. In un recente dossier di Legambiente si rileva che oltre il 55% delle aree costiere ita-liane sono state trasformate e cementificate dall’urbanizzazione indiscriminata e si evidenzia un quadro preoccupante con la cre-scente esposizione delle coste italiane al rischio idrogeologico e la conseguente necessità di una pianificazione di riqualificazione dell’esistente.

La Regione Puglia, in verità, ha già da tempo legiferato in mate-ria (LR. n.17 del 23/6/2006) per la definizione del Piano Regionale delle Coste (PRC) nel quale devono integrarsi i singoli Piani Co-munali delle Coste (PCC). Questi Piani devono essere predisposti dai 67 Comuni costieri pugliesi per la gestione integrata, ispirata alle direttive europee, della zona costiera (GIZC) e delle concessio-ni per le attività turistico-balneari. L’Ufficio del Demanio Maritti-mo ha provveduto alla pubblicazione delle istruzioni (SID) in una piattaforma informatica per omogeneizzare i dati disponibili in un unico portale informatico (DD. n. 405 del 6/12/2011). La Regione ha anche fissato i principi fondamentali del PRC (Del. n. 2273 del 13/10/2011), ma perdurando una latitanza dei Comuni interessati, ha ritenuto doveroso sollecitare l’attività di pianificazione comu-nale con una delibera di Giunta (Dgr. n. 1778 del 24-9-2013) de-finendo una tempistica e, in caso di non rispetto, l’attivazione di una procedura per l’esercizio dei poteri di sostituzione al mancato operato delle Amministrazioni Comunali.

La tempistica prevista dalla Lg.17/2006 e dalle successive de-terminazioni è stata superata per cui la Regione, anche a seguito della procedura di infrazione CE 2008/4908, ha in corso di re-visione il quadro normativo in materia con alcune variazioni ri-

IL PIANO COMUNALE DELLE COSTE CHE DEVE INTEGRARSI NEL PIANO REGIONALEÈ UNA OPPORTUNITÀ PER IL RILANCIO TURISTICO DEL TERRITORIO

guardanti principalmente i termini di scadenza, la semplificazione dell’impianto legislativo, la proroga e non il rinnovo delle conces-sioni (circolare 0004696 del 20/3/2014), l’obbligatorietà del SID e la conformità delle concessioni al Piano Regolatore Portuale. Sono confermate la possibilità di rilascio di nuove concessioni nei limiti del 40% dell’Area Demaniale Comunale, la predisposizio-ne di una cartografia della fascia costiera con l’indicazione del “fronte mare” delle concessioni e delle spiagge libere, l’amovibi-lità delle attrezzature delle concessioni, il divieto delle recinzioni, il diritto alla libera balneazione ed all’uso pubblico del demanio nella misura del restante 60%.

Il processo di pianificazione attualmente in corso nella regio-ne Puglia per la predisposizione del piano regionale (PRG) e dei piani comunali (PCC) riguarda solo l’utilizzo dell’area demaniale marittima che, però, deve essere raccordata, per le zone imme-diatamente adiacenti il demanio marittimo, con gli altri strumenti di pianificazione territoriale (PUT e PUG). Vi sono quindi strette interconnessioni nella predisposizione dei PCC per qualificare la fascia costiera mediante interventi sulle aree demaniali, sia marit-time che comunali, con l’esecuzione di opere infrastrutturali quali stabilimenti balneari, punti di ristoro, discese a mare, verde attrez-zato, parcheggi, aree per la sosta di caravan etc., fermo restando la tutela e l’uso eco-sostenibile dell’ambiente.

BARLETTA ha avuto la sua origine dal mare ed è una città che si specchia nel mare. Nel corso degli ultimi anni sono stati ap-prontati, approvati e finanziati, ma mai realizzati, alcuni progetti di rigenerazione dell’assetto urbanistico che avevano nel mare un pun-to di riferimento. 2003: il costoso Progetto Ambastz, 2005: il PST Barletta Città Arcobaleno per il riposizionamento nella ReCS - rete città strategiche -, 2009: il Progetto di Barletta Vision 2020 con un finanziamento di sei miliardi dell’Azione 7.1.1 - P.O.FESR 2007-2013 per trasformarla in città del turismo e dell’arte, 2014: oggi, al-tri Progetti (PIRU) sono previsti nelle Linee di Mandato 2013-2018

LapresentazionedelPianocomunaledellecoste

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 21 GIUGNO 201420 IL FIERAMOSCA

Puglia Imperiale

RELAZIONE DELL’ATTIVITÀ AGENZIAPUGLIA IMPERIALE TURISMO (MARZO 2012 - MAGGIO 2014)

approvate dal Consiglio Comunale fra cui il Piano Comunale delle Coste, rispolverato frettolosamente dopo due anni per approvarlo con diritti di urgenza. Per la realizzazione delle opere previste biso-gna augurarsi che questi progetti non facciano la stessa fine dei pre-cedenti mentre gli eterni muri di sostegno ai tre fatiscenti fabbricati di Via S. Antonio (ex Caserma CC), Corso Cavour (ex Ospedaletto) e Via S. Andrea (ex Carcere), monumenti della incapacità tecnica-amministrativa nella riqualificazione, sono sempre lì.

Nel PCC deve essere definita la strategia della gestione costie-ra: il litorale di Barletta, dalla Fiumara ad Ariscianne, caratteriz-zato da un unico morfotipo sabbioso, ha due diverse esposizioni - Ponente e Levante - ed una lunghezza di km.14,8 (Margherita km.19) con una bassa percentuale di aree demaniali in concessio-ne: 3% (Margherita 38%) per il limitato numero degli stabilimenti balneari: 20 (Margherita 78), 15 a Ponente e 5 a Levante. Questa area demaniale - come si rileva nel SID - è interessata da fenomeni di erosione naturale sia nella zona della Fiumara a nord (km. 5,20) che in quella di Ariscianne a sud (km. 2,57) ed in questi tratti la dividente demaniale coincide o interseca la linea di riva ricadendo in mare in diversi punti.

È necessario stabilire il ruolo di questa fascia costiera: lasciare inalterata la situazione con la sensibilità all’erosione in avanza-mento o realizzare opere di contenimento già progettate anche con indagini geognostiche per il potenziale sviluppo turistico costie-ro? Nel secondo caso bisogna completare questi lavori (stralcio Tomasicchio 2012) già approvati dai vari Organi Regionali e Mi-nisteriali, compreso l’Autorità di Bacino, entro il 2014 per rendi-contarli nel 2015 altrimenti il finanziamento CE di euro 2.700.000 già disponibile non potrà più essere utilizzato.

La linea di costa utile (LCU) di Barletta, attualmente, per que-sti fenomeni si riduce ad oltre la metà, ma anche in questa area, dove insistono gli attuali stabilimenti, sia a Ponente che a Levante, vi sono nove rigagnoli e canali di scolo delle acque reflue, fra cui principalmente il Ciappetta-Camaggi ed il canale H, che determi-nano altri tipi di erosione antropica con ristagni di acqua putrida, il

degrado paesaggistico e l’inquinamento del mare: certamente non favoriscono un adeguato incremento della domanda di balneazio-ne (Margherita bandiera blu) e lo sviluppo delle attuali limitate concessioni. Gli scempi ambientali si possono anche evitare con appropriati e preventivi controlli dell’abusivismo sempre con en-fasi annunciati, ma mai attivati.

Le 12 acque di balneazione - 8 a Ponente e 4 a Levante - defi-nite per i punti di monitoraggio delle periodiche analisi effettuate dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Am-biente (ARPA-Puglia) non sono conformi e devono essere aggiorna-te anche per le fasce di rispetto: non permettono oggi una più corretta e tempestiva informazione che i Comuni devono dare ai cittadini in ubicazioni facilmente accessibili sulla balneabilità e sulla qualità delle acque come prescritto (art. 15 DL. 30/5/2008 n. 116).

Un altro grave ostacolo allo sviluppo balneare è l’attuale diffi-cile accessibilità al litorale marino barlettano dei flussi turistici sia dalle città del Nord-barese e del Potentino che dalle grandi strade di comunicazione nazionali ed autostradali: per il tratto di Levante la barriera ferroviaria di Via Andria e per Ponente l’indecoroso spetta-colo dell’inizio della strada delle Salinelle sul Ponte Ofanto.

Se si riuscisse ad eliminare queste principali criticità ed a recu-perare le tre specificità del territorio locale - turismo-agricoltura-cultura - superando le logiche perverse e l’abulia al rinnovamento, un ben articolato Piano Comunale delle coste, con le necessarie interconnessioni, potrebbe costituire indubbiamente una leva per il rilancio della economia della città. È utile ricordare che:

….il fascino delle coste italiane sta nell’essereuncrocevia di storie dovelungogliinnumerevolipaesaggisiincontranorealtàantichissime,laricchezzadellanaturaedellecoltureagricole

(FernandBraudel)

e quindi bisogna fare tutto il possibile per conservare gelosa-mente questo fascino e trasmetterlo alle future generazioni.

Coste

“U na esperienza abbastanza positiva in un ruolo impe-gnativo e prestigioso: nel febbraio 2012 sono stato

nominato dal Patto Territoriale nord barese-ofantino come Presi-dente ed Amministratore unico dell’Agenzia Puglia Imperiale Tu-rismo (una nomina che porto avanti in maniera del tutto gratuita, con spirito di servizio e passione, è bene sottolinearlo ancora una volta), e fin da subito ho potuto constatare l’enorme potenzialità che questa Agenzia ha sul territorio, contando su un patrimonio monumentale, naturalistico e enogastronomico davvero inegua-gliabile. Ma spesso queste potenzialità vengono soffocate dalle corte vedute, dai personalismi e dai localismi di qualcuno degli enti coinvolti, ma anche dalla burocrazia”: Michele Marcovecchio non nasconde l’entusiasmo per il ruolo che ricopre per l’Agenzia Puglia Imperiale Turismo, ma neanche cela ombre e problemati-che che tendono a “ostacolare” in qualche modo un cammino che potrebbe invece essere assolutamente luminoso per l’economia del territorio.

“I dieci Comuni della Bat, insieme a Corato (sono 11 i Comuni del Patto Territoriale e dunque dell’Agenzia Puglia Imperiale), pur avendo sposato con grande lungimiranza il concetto di “rete” ade-rendo al Patto Territoriale, in alcuni casi sembrano non cogliere alcune occasioni che determinati progetti proposti da Puglia Impe-riale riescono ad offrire. È chiaro che la crisi economica attanaglia un po’ tutti, enti comunali in primis, e noi comunque facciamo di tutto per riuscire a portare risultati che valgano per tutto il territo-rio, nessuno escluso”.

Queste in breve, le attività più importanti svolte durante il suo mandato e le ricadute turistiche nel territorio.

ANNO 2012- Progetto Interregionale Itinerari di Federico II. - Partecipazione alla Fiera BIT di Milano 2012.- “Il Turismo della memoria” Premio giornalistico internazionale.- Partecipazione all’ITB Berlino (marzo 2012). - Convenzione con Puglia Promozione per assistenza tecnica al

servizio IAT di Trani. - Promozione “Riti della Settimana Santa in Puglia Imperiale”. - XIV Settimana della Cultura: eventi a cura di Puglia Imperiale. - Convegno Teatro Lembo per un nuovo marketing turistico nel

territorio e premiazione neo laureati per tesi di laurea su Puglia Imperiale (20 aprile).

- Partecipazione prima fiera Art&Tourism di Firenze (maggio).- Progetto Amistad - Treno dell’Alta Murgia: firma protocollo

d’intesa istituzionale.- Realizzazione Progetto Puglia Green Hour (Canosa, Trinitapoli,

Andria). - Realizzazione Progetto “Open Days” 2012 finanziato da Puglia

Promozione. - Incontro sulla via Francigena (luglio). - Firma del Protocollo d’Intesa tra Puglia Imperiale e Miragica

“insieme per una nuova proposta di promozione turistica del territorio”.

- Attivazione Infopoint a Trani estate 2012.

- Miglioramento fun-zionale del servizio di informazione tu-ristica dello IAT di Barletta.

- Partecipazione al Premio Diomede di Canosa (agosto).

- Organizzazione ospi-talità e conferenza dell’Ambasciatore della Costa d’Avorio in visita a Trani (settembre).

- Partecipazione al Travel Trade Italia di Rimini (settembre). - Organizzazione della Conferenza stampa della Sagra del fungo

cardoncello di Minervino Murge (ottobre). - Partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologi-

co di Paestum (novembre).

ANNO 2013- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Pu-

glia” in italiano.- Partecipazione alla BIT di Milano (febbraio).- Pubblicazione DVD per “la Strada di Federico II in Puglia” in

tre lingue (ita, ing, ted).- Partecipazione all’ITB Berlino (marzo). - Convenzione con Puglia Promozione per assistenza tecnica al

servizio IAT di Trani (apr-giu). - Valorizzazione della Murgia di Castel del Monte con l’iniziativa

“I cavalli dell’Imperatore” nell’ambito del progetto Discovering Puglia finanziato da Puglia Promozione (apr-mag).

- Valorizzazione del patrimonio naturalistico con le iniziative do-menicali nelle Saline di Margherita e nelle zone umide di Tri-nitapoli, nell’ambito del progetto Discovering Puglia finanziato da Puglia Promozione (gen-giu).

- Organizzazione, coordinamento e promozione della “Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale” (11-19 maggio), con il sostegno e patrocinio della Provincia di Barletta Andria Trani, presentata in conferenza stampa presso il sito archeolo-gico di Canne della Battaglia. Il calendario ha proposto un car-tellone unico di oltre 110 appuntamenti, con 30 enti partner tra Pro Loco, Associazioni di promozione culturale e altri operatori privati, dislocati in più di 50 siti e location del nostro territorio, aperti o animati con eventi artistici, concerti, spettacoli, raduni storici, mostre, letture, performance teatrali, artisti di strada, la-

MicheleMarcovecchio

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 23 GIUGNO 201422 IL FIERAMOSCA

Puglia Imperiale

boratori didattici, visite guidate.- Convegno Teatro Lembo (11 maggio) su “Missione Museo”,

di inaugurazione della “Settimana del Patrimonio Culturale” in Puglia Imperiale.

- Stand promozionale durante l’Apulia Plein Air svolta presso il nuovo polo fieristico di Trani Apulia Fiere (giugno).

- Accoglienza delegazione rumena di studenti e specializzandi in marketing turistico, nell’ambito del progetto europeo “Strumen-ti strategici per l’Occupazione nell’industria del Turismo” di cui è partner la Provincia BAT (luglio).

- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Pu-glia” in lingua tedesca.

- Realizzazione attività di valorizzazione del patrimonio cultura-le e naturalistico nell’ambito del Progetto “Discovering Puglia” finanziato da Puglia Promozione (set-dic).

- Partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologi-co di Paestum (novembre).

ANNO 2014- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Pu-

glia” in tedesco.- Collaborazione per realizzare l’evento “Bellezza Natura e Ci-

nema” - Parco Nazionale dell’Alta Murgia nell’ambito del BI-FEST 2014.

- Presentazione proposta progettuale inerente la “Indagine di mercato per la progettazione e la realizzazione di iniziative turi-stico-culturali da tenersi durante la primavera 2014 nel Comune di Trani.

- Patrocini gratuiti e supporto alla comunicazione e promozione di eventi culturali e turistici del territorio di Puglia Imperiale.

- Convenzione con il Centro per l’impiego di Andria per tirocinio di formazione e orientamento per agevolare l’inserimento lavo-rativo di donne svantaggiate.

Per tutto il periodo l’Agenzia ha proseguito con la gestione del portale turistico multilingue www.pugliaimperiale.com, curan-done la redazione e l’aggiornamento continuo dei contenuti, per la promozione delle opportunità del nostro territorio e degli eventi organizzati da Comuni e associazioni locali, in 25 lingue in tutto il mondo.

Si sottolinea l’impossibilità di realizzare progetti in cantiere per la promozione turistica del territorio e in particolare l’attua-zione del Piano Promozionale 2014 (a partire dalla mancata par-tecipazione alla BIT di Milano), la realizzazione della II edizione della Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale e della I Borsa del Turismo in Puglia Imperiale.

C arissimi,il 1° giugno 2014, domenica VII di Pasqua e Solennità dell’Ascensione, si celebra la 48a

Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Come faccio sempre in questa circostanza, invito tutti a leggere il messaggio del Papa Francesco, dal titolo “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”.

Non posso fare a meno di sottolineare quanto si legge nel suddetto messaggio: “La comunicazione è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica”. Essa è al servizio della persona umana e deve aiutarla nell’esplicitare la sua natura più profonda di essere relazionale e comunicante. È nell’‘incontro’ che l’altro appare nella sua identità e concretezza e, anche se lontano, nella sua prossimità. A questo riguardo risulta essere significativo che Papa Francesco per esprimere questa verità sull’uomo abbia assunto l’icona del ‘buon samaritano’ che, nel suo viaggiare per le strade, incontra l’altro, un malcapitato. E qui, proprio qui, in un contesto di incontro, che è possibile cominciare a coniugare quel dinamismo di apertura, di attenzione, che diventa ‘amore’, ‘solidarietà’.

Pertanto primo compito della comunicazione è quello di avvicinare, di mettere assieme, di abbattere i muri, accostare realtà diverse. La comunicazione è veicolo di unità e di comunione.

E, volgendo lo sguardo alla nostra chiesa diocesana, il Primo Sinodo che stiamo celebrando vuole essere un evento di comunicazione, snodato nel tempo, nel quale realtà ecclesiali diverse con una propria storia e collocazione spazio temporale, sanno ritrovarsi assieme per realizzare un progetto unico, all’interno del quale trovano senso e significato azioni e iniziative legate al proprio specifico: crescere nella consapevolezza di essere una porzione del Popolo di Dio che, nello stile della sinodalità, approfondisce la sua più intima identità di comunione con il Signore, di comunione ecclesiale, di apertura alla missione.

Nel prossimo anno pastorale 2014-2015, il Sinodo entrerà nel vivo delle ragioni per le quali ho voluto avviarlo. Con l’InstrumentumLaboris, che sarà consegnato nell’ottobre prossimo, e con le assemblee sinodali, che prenderanno corpo a partire dal gennaio 2015, il Sinodo Diocesano sarà evento di comunicazione nel quale quanto elaborato negli anni appena trascorsi prenderà forma in precise indicazioni pastorali e di natura normativa allo scopo di vivere meno imperfettamente la comunione ecclesiale e la nostra vocazione alla missione.

Vi saluto e su tutti invoco la benedizione del Signore risorto e asceso al Padre.Trani, 1 giugno 2014

X Giovan Battista PichierriArcivescovo

Chiesa

Il messaggio dell’Arcivescovoper la 48a Giornata Mondialedelle Comunicazioni Sociali

IL FIERAMOSCA 23

Le nuove nomine fatteda S.E. l’Arcivescovo

• Il Can. Mauro Sarni è sta-to nominato Parroco della Parrocchia di S. Agostino in Bisceglie.

• Il Can. Mauro Sarni è stato nominato Padre Spirituale del-la Confraternita “Immacolata Concezione” in Bisceglie.

• Don Giorgio Del Vecchio è stato nominato Cappellano delle Suore Salesiane dei Sa-cri Cuori, Istituto S. Giusep-pe, in Trani.

• Don Giorgio Del Vecchio è stato nominato Responsabi-le Diocesano della Pastorale delle Persone Sorde.

• Sig. Giuseppe Faretra è sta-to nominato Membro della Commissione Diocesana Cul-tura e Comunicazioni Sociali, rappresentante della Zona pa-storale di Corato.

Il Coro della Polifonica “Il Gabbiano”festeggia trent’anni di vita

D omenica 1 giugno, il Coro Polifonco “Il Gabbiano”, di-retto dal maestro Gianluigi Gorgoglione, con un concerto

a Trani, organizzato dall’Associazione Obiettivo Trani, ha festeg-giato i suoi primi trent’anni di attività.

Fondato dal suo direttore Gianluigi Gorgoglione nel 1983 nell’ambito dell’Associazione omonima, il Coro è composto da ele-menti di varia età e preparazione musicale. Il repertorio spazia dal canto gregoriano a composizioni moderne. Il coro ha eseguito nu-merosi concerti e cerimonie solenni in ambito cittadino, regionale e nazionale riscuotendo sempre ampi consensi di pubblico e critica. Va altresì menzionata l’attività didattica, laboratoriale e seminariale che, non meno importante di quella concertistica, arricchisce l’of-ferta formativa dell’associazione. Frequenti sono le collaborazio-ni anche con altre associazioni, orchestre da camera e sinfoniche, Enti, compagnie teatrali e di danza, integrando così percorsi arti-stici differenti e complementari che consentono di produrre eventi spettacolari di alto livello. Va altresì menzionata, la partecipazione del coro a TV2000 (vedi foto) in una trasmissione molto seguita e dedicata ai cori, andata in onda il 13 gennaio 2014 e visto il suc-cesso ottenuto, il recente invito rivolto al Coro, sempre dalla stes-sa emittente Nazionale per partecipare alla trasmissione televisiva “La Gara”, esibizione musicale in diretta tra cori scelti tra i migliori d’Italia, andata in onda venerdì 2 maggio. La trasmissione condotta da Arianna Ciampoli presentava in giuria Claudio Lippi, Aba fina-lista di X-Factor e Josè Maria Sciutto direttore del Coro del Teatro dell’Opera di Roma che al termine dell’esibizione del Coro hanno tributato notevoli consensi all’intero ensemble costituito da Coro, direttore, solista e pianista.

Gianluigi Gorgoglione, operatore culturale, laureato in Mu-sica all’Università di Bologna, diplomato in Canto didattico, Musicologia liturgica, Direttore di Coro, esperto in Canto Gre-goriano, pianista. Insignito per meriti artistici dell’onorificenza di “Militare Vincenziano Ordine dei Cavalieri del Cid”. Tra le sue molteplici esperienze ed attività musicali, particolare rilievo assume la trentennale attività didattica e concertistica in quali-tà di Direttore di Coro. Come docente, ha collaborato con vari Enti Pubblici e Privati tenendo corsi e seminari riguardanti il canto classico, moderno ed il canto corale. Dal 1998 al 2003 ha collaborato con la Direzione Artistica del Teatro “G. Curci” di Barletta.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 25 GIUGNO 201424 IL FIERAMOSCA

Brevi di ChiesaBrevi di Chiesa

Incontro sulla prevenzioneal gioco d’azzardo e alle ludopatieGiovedì 5 giugno, presso l’auditorium della parrocchia San Paolo Apostolo in Barletta si è tenuto l’incontro “Lavita,giocatevelabene!”, aperto alla collettività, sul tema della prevenzione al gioco d’azzardo e alle ludopatie. All’evento, organizzato dall’Azione Cattolica della parrocchia San Paolo, sono intervenuti Mauro Dell’Olio, educatore e dottore in psicologia, e Angela Paparella, presidente diocesana dell’Azione Cattolica di Molfetta.Il convegno si è proposto di informare e sensibilizzare i giovani a riflettere sulla problematica in questione, attraverso una conoscenza globale e approfondita del fenomeno, cercando di elaborare un percorso di “riabilitazione” sociale per chi è capitato sulla strada della deriva.L’Italia è il paese dove non soltanto si registra la maggiore diffusione delle ludopatie per problematicità economiche, ma è anche il paese dove il gioco d’azzardo è la terza industria che eroga più di 8 miliardi di euro per le casse statali, con 400 mila slot-machine e 6.181 locali e agenzie autorizzate.Una questione complessa a cui è necessario dare delle risposte efficaci che, nell’incontro si è cercato di far emergere anche attraverso un adeguato e costruttivo confronto.

L’ARCIDIOCESI ADERISCE ALLA MARCIA DELLA VITA. LETTERA DELL’ARCIVESCOVO PICHIERRI… È una lodevole iniziativa, puntuale appuntamento annuale,suuntemadigrandeattualitàedirilevanzasociale,chemeritaancoraunavoltal’adesionedellanostraChiesadiocesana.Giàinaltreoccasioni hoavutomododirivolgerelamiariflessionesullavita,partendodairecentiauguripasquali inviativiconunmessaggioilcuititoloèsignificativo“Sìallavita”.Inesso,tra

Lasofferenzavissutaconfedegenerala‘carità’,cioèl’amorecheaffratella,facondividere,rendeumanalavita.Èquantocidiceiltemadiquest’anno:Fedeecarità:‘Anchenoidobbiamodarelavitaperifratelli’(1Gv3,16). L’organizzazionedellaGiornataèacuradellaCommissionediocesanaperlasalute,cheringrazioperilserviziochesvolgeconzelo(…).”

VICINANZA E PREGHIERAPER LE VITTIME DEL MEDITERRANEOS.E. Mons. Pichierri - sulla scia delle parole di Papa Francesco - ha dichiarato fra l’altro: «Oramainonbastapiù, semai fosseservita,l’indignazionefineasestessa,quelrintanarsidietrofrasidicircostanzaascoltateeletteinquesteoccasioni;seèverochelagranpartediquestinostrifratelliprovienedaPaesiconsideratipoveri, è altrettanto vero che inquello statodi povertà li tienel’occidente industrializzato, che sfrutta le risorseminerarie deiPaesi del Centr’Africa, che non fa nulla per sedare i conflittitribalisoloperincrementareilcommerciodellearmi.È il momento, questo, di riflettere su quale Cristo vogliamotestimoniare comeChiesa: se è quello descritto daGesù quale“BelPastore”,oppurequelloincarnatodaimercenari,dacoloroche,dinanzialperpetuarsidiquestevereepropriestragi,volgonoilcapodall’altraparte,nascondendosidietroalclassico:‘…e io che ci posso fare?’» Non interponiamo altri indugi e facciamo nostro l’invito accorato del Santo Padre nel pregare per coloro che vivono la tragedia delle migrazioni ma anche per sollecitare interventi di cooperazione fra i Paesi europei nel rendere dignità a coloro che hanno perduto, oltre agli affetti lasciati nei loro Paesi di origine, anche la speranza dell’incontro con il Buon Samaritano.

PREGHIAMO PER LA PACE NEL MONDO“Durante il suo viaggio in Terra Santa, Papa FrancescoavevainvitatoilpresidentediIsraeleShimonPeresequellopalestineseAbuMazenadunapreghieracongiuntaper lapace inVaticano. Invito subitoaccoltodai due leaderdeiPaesichesi sono incontrati.L’Arcivescovo ha dichiarato: “NellevegliediPentecostechesisonosvoltenellesingoleCittà dell’Arcidiocesi il 7 giugno e nella SantaMessa diPentecostel’8giugno,abbiamo pregato in particolare per la “pace” in Medio Oriente incomunionecolSantoPadreFrancescoeleAutoritàgovernativedeidueStatiisraelianoepalestinesechesisonoincontratinella“casa”delPapainVaticanoproprioperilsuddettomotivo.Solo la preghiera rivolta a Dio, padre di tutti i popoli enazioni, può ottenerci il dono della giustizia e della pacecheGesùCristohagiàportatosullaterra:“GloriaaDionell’altodeicieliepaceinterraagliuominicheEgliama”(Lc 2,14). Ci soccorra in detta preghiera la Regina dellapace,Mariasantissima!”.

LA FESTA PARROCCHIALEDI SANTA RITA E SAN BENEDETTOPer la prima volta nella storia recente della parrocchia di S. Benedetto, la festa ha coinvolto anche le figure di Santa Rita da Cascia.“Daquest’anno - ha dichiarato Don Vincenzo Misuriello, Parroco di San Benedetto - vogliamoaccostareSantaRitaeSanBenedetto,ancheselafestaparrocchialesisvolgenelgiornodellamemorialiturgicadellaprima.EciòinquantonellanostraparrocchiaallaSantadiCasciaè tributatouncultocheaffondaleradicinellastoria,uncultochesiestende

anche fuori dei confiniparrocchiali.ESanBenedetto, inquantoeglièiltitolaredellaparrocchiaeinquantolasuaoperaeilsuomessaggiosonooggidigrandeattualitàperrinvigorirelanostraspiritualità così bisognosa di recuperare il senso della presenzadi Dio. Senza dimenticare una circostanza di non secondariaimportanza:EglièPatronod’Europa.Pertantogiovedì22maggiole due statue sono state portate in processione per le vie dellaParrocchia”.

“TERRE SENZA PROMESSE” SULL’EMIGRAZIONE«‘Terre senza promesse’. Storie di emigrazione»: Un progetto, che ha coinvolto sessanta sale della comunità, promosso dal ‘Progetto culturale della Chiesa Italiana, dall’‘ACEC-La Sala della Comunità’, dal ‘Servizio promozione sostegno economico della Chiesa Cattolica’, con il patrocinio della ‘Fondazione Migrantes’ e del ‘Centro Astalli’. A Barletta, la “Sala della Comunità S. Antonio” è stata prescelta per realizzare a livello territoriale il progetto. Lo ha fatto in uno stile di sinergia, avvalendosi della collaborazione della Parrocchia SS. Crocifisso e del periodico ‘La Stadera’, del mondo della scuola rappresentato dall’Ipsia ‘Archimede’ e dal cinecircolo ‘S. Antonio’.L’iniziativa ha visto il sostegno anche delle commissioni diocesane ‘Migrazioni’ e ‘Cultura e comunicazioni sociali’, del ‘Centro Diocesano Missionario’.

Mihi vivereChristus est

(Fil 1,21)

Kyrie eleison.

“Signore misericordioso,

grande è l’amoreche hai manifestato

verso di me”(Ef 2,4)

Siete invitati a partecipareagli eventi di ringraziamento

venerdì 27 giugno 2014Concerto in Cattedrale | Trani - ore 20,30

“MUSICA SPIRITUALE”Coro “Note Blu” di San Ponziano - RomaMARINA MUNGAI, direttore - MANUELE ORATI, vicedirettoreMARCO DI LENOLA, organistaFRANCESCO DEL MONTE - DANIELE MASELLA, trombeSIMONE GRAZIANI, cornoSERGIO BATTISTA, tromboneCLAUDIO ROMANO, bassotuba

sabato 28 giugno 2014 Cattedrale | Trani - ore 20,00

CELEBRAZIONE EUCARISTICApresieduta da Mons. Savino Giannottiomelia di S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri

Il Coro “Note Blu” di San Ponziano - Romadiretto dal M° Marina Mungaieseguirà la Messa “Il Risorto Crocifisso”composta per San Nicola il Pellegrino nel 1994da P. Giovanni M. Rossi, camillianosu testi di don Guido Pasini

ArcidiocesiTrani-Barletta-Bisceglie

San Nicola il Pellegrino, anonimo, dipinto su tavola,sec. XIV, 205x114 cm, Museo Diocesano, Trani

EDITRICEROTASBARLETTAFOTORUDY AVVISO SACRO

50° anniversariodi Ordinazione Sacerdotale

di

Mons. Savino GiannottiVicario generale

1964 - 28 giugno - 2014

Ogni offerta sarà devoluta per una borsa di studioper i seminaristi dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie

l’altro, dicevo, “Dalmodo di vivere senzaDio esala un fetoredi morte, una nausea della vita malata, indebolita dal malcostume, dall’impero di un ‘io’ che si fa ‘dio’. La Pasqua delSignoreGesùportainnoiilveroDioecidàlacapacitàdivivere‘divinamente’”.La missiva poi si apre ad un’analisi della situazione contemporanea in ordine alla vita: “Viviamotempiincuisiassistedicertoadunaparticolareattenzionealladignitàumana,mamoltisonoisegniche contrastano questo orizzonte di tutela e di promozione delvaloredellavita.Numeroseletendenzeculturaliepoigiuridichein atto che la legano alle congiunture del momento, che lacosificanoelamercificano,chenericonosconosoloalcuniaspettimentrealtrinonsonoconsiderati,chelacollocanoinunostatodisudditanzaallenuovefrontieredelletecnichenelcampodellabiotecnica.(…)

LA PRIMA SETTIMANA BIBLICA IN DIOCESIPromossa dall’Apostolato Biblico Diocesano (responsabile don Francesco Piazzolla), si è tenuta a Barletta, presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II” della Parrocchia S. Giovanni Apostolo (Piazzale Don Tonino Bello), la prima settimana biblica sul tema “Iraccontidipassione,morteerisurrezioneneivangelidiMatteo,MarcoeLuca”.A proposito dell’iniziativa, S. E. Mons. Giovan Battista Pichierri, in una lettera alla comunità diocesana, ha dichiarato: “Finalmenteanche nella nostra diocesi celebriamo la 1a settimana biblica,comecompimentodiunintensocamminoallascuoladellaParoladiDio,trasmessadaglievangelistiMatteo,MarcoeLuca.Questoeventodifortevalenzaecclesialeèilcompimentodiunpercorsodel nostroapostolatobiblico chegiungeall’apicedel kerigma:i raccontidimortee risurrezionedelSignore.Grazieal lavorodidonFrancescoPiazzolla,responsabiledell’apostolatobiblicodiocesano e ai suoi collaboratori, quest’anno si è realizzatoun proficuo programma d’incontri che hanno permesso diapprofondirelaparoladiDio.”

INTITOLAZIONE DI UNAPIAZZA A DON TONINO BELLOMartedì 13 maggio 2014, a Barlet-ta, si è tenuta la cerimonia di inti-tolazione del Piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni Apostolo a “Don Tonino Bello”. Dopo la Santa Messa, è seguita la proiezione vi-deo “Testimonianza di Don Tonino Bello” e quindi lettura di poesie.

A BARLETTA LA 16a GIORNATADIOCESANA DEL MALATOPresso il Santuario dello Sterpeto, si è tenuta la 16a Giornata diocesana del malato. A proposito della Giornata, così si è espresso l’Arcivescovo in un messaggio alla comunità ecclesiale: “L’attenzioneagliammalatichetuttalaChiesadiocesanadevecoltivare non si limita ad uno o a due giorni nell’anno, madeveesserequotidianalàdovesonopresentigliammalatinellefamiglie;settimanalepergliammalatidelleparrocchieattraversoil ministero dei sacerdoti, diaconi, ministri straordinari della‘Comunione’; per come è possibile, negli ospedali e case dianziani.La sofferenza, vista alla luce pasquale, è la partecipazionepersonaleal‘sacrificiodiGesùCristo’inriparazionedeipeccati,perlasalvezzadituttigliuomini,nellagraziadelloSpiritoSanto,a gloria del Divin Padre.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 27 GIUGNO 201426 IL FIERAMOSCA

NOTIZIE IN BREVEFilm

IL CARDINALE MONTERISI COMPIE OTTANTA ANNIS. Em. il Cardinale Francesco Monterisi il 28 maggio ha compiuto 80 anni e nella Parrocchia SS. Crocifisso, ha reso il proprio grazie al Signore presiedendo la S. Messa e in serata, in suo omaggio, sempre presso la Parrocchia del SS. Crocifisso si è tenuto un concerto.

LAVORO E WELFARE: QUALE FUTURO PER L’ITALIAIncontro presso il Brigantino 2 su “Lavoro e Welfare: quale futuro per l’Italia”. Relatori Domenico Garofalo, Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università “A. Moro” di Bari ed Elisa Agolini, coordinatrice attività dell’Alleanza contro la povertà; moderatore prof. Ugo Villani, Ordinario di Diritto Internazionale Università “Aldo Moro” di Bari. Sono intervenuti Emanuela Tatò, presidente del Circolo Acli Barletta “P. Mennea”, Pasquale Cascella e Anna Rizzi Francabandiera che hanno portato il saluto dell’Amministrazione comunale.

INCONTRO SULL’ECOCENTRONell’auditorium “Giovanni Paolo II” della Parrocchia S. Giovanni Apo-stolo si è tenuto un incontro su “Ecocentro: confrontarsi è capire”. Ha introdotto il parroco don Ruggiero Mastrodomenico, relatore Antonio Procacci, giornalista di TgNorba. Moderatore Tommy Di Bari.

SECONDA EDIZIONEPREMIO GIALLUISISi è svolta presso la Sala Rossa del Castello, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del premio Gialluisi, organizzato dalla sezione arbitri di Barletta (presidente Savino Filannino). Quest’anno il premio è andato a Narciso Pisacreta, vice presidente dell’AIA nonché vice assistente internazionale. Il premio è nato per ricordare la figura di Pasquale Gialluisi che,

terminata l’attività di direttore di gara, profuse il suo impegno affinché fosse istituita anche a Barletta una sede periferica dell’AIA.

ROSSO BARLETTA SHOWLa valorizzazione del “Made in Barletta” è stato il filo conduttore che ha caratterizzato la quarta edizione di “ROSSO BARLETTA SHOW - u pesc mac’ a ghett” presso il Que Cuba (lungomare Mennea, Barletta).Tanti gli artisti che si sono esibiti sul palco e che si sono alternati nella tre giorni ricca di eventi. Numerosi gli ospiti (espositori, imprenditori, stampa e amministratori) che hanno reso testimonianza all’importante iniziativa che punta a promuovere e valorizzare le eccellenze e le tradizioni della “Città della Disfida”. La giornata conclusiva è stata incentrata sull’importanza dell’alimentazione in tema di benessere e

salute con la partecipazione straordinaria dello scrittore Pino Africano che ha presentato il suo nuovo libro intitolato “Vivere mi piace da morire”.

CONVEGNO DELL’AIDOOrganizzato dall’AIDO della provincia BAT (presidente Natalia Inchin-golo), in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti Puglia, un convegno sul tema “Lavoriamo insieme per implementare la cultura in materia di donazione di organi, tessuti e cellule nella regione Puglia”. Il convegno si è tenuto presso l’Auditorium della Chiesa di San Paolo.

PIER PAOLO PASOLINI IN MOSTRA A BARLETTAIn mostra a Barletta, in maniera eccezionale ed esclusiva, una mo-stra dedicata a uno dei più illustri artisti italiani, Pier Paolo Pasolini, presso il Circolo Arci Cafiero. Una serie di disegni e di dipinti mo-strano, con l’abile mano di Claudio Vino, gli appunti di viaggio, le foto, i frammenti di film e riprese video, tracciano un percorso della sua vitalità creativa, presentando al pubblico anche alcuni lati na-scosti del poeta e regista, i luoghi immaginari e reali della sua vita d’artista. Il percorso che l’autore delle opere propone è un viaggio attraverso ritratti interattivi ed elaborati, che portano in sé il ritratto-base, il volto in primissimo piano dell’artista senza alcuna alterazione e che perciò richiama quell’immaginario creativo che si delinea sullo sfon-do, in maniera distanziante e allo stesso tempo inclusiva.

CAPITANERIA DI PORTO DI BARLETTAIL CAPITANO PALLOTTI È IL NUOVO COMANDANTESi è svolta ieri presso la piazza d’armi del Castello Svevo di Bar-letta, alla presenza del Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata Jonica, Contrammiraglio Giovanni de Tullio, la cerimonia di cambio Comandante della Capitaneria di porto di Barletta. Il Capitano di Fregata Pierpaolo Pallotti è subentrato al Capitano di Fregata Mar-co Benedini che ha lasciato il comando dell’Ufficio dopo due anni di intensa attività a beneficio del territorio ed al servizio degli operatori del complesso mondo marittimo e dei cittadini tutti. Oltre ai reparti schierati in armi, hanno preso parte all’evento il gon-falone della città di Barletta, insignito della medaglia d’oro al valor militare, il sindaco e il prefetto della città della disfida nonché auto-rità religiose, civili, militari, e rappresentanti del mondo del cluster marittimo.Dopo una breve allocuzione del Comandante cedente e del sindaco di Barletta, ha preso la parola il Contrammiraglio Giovanni de Tullio che, nel sottolineare come la partecipazione degli illustri ospiti alla cerimonia ha consacrato la vicinanza e la fiducia della intera col-lettività locale nei riguardi di tutto il personale del Compartimento Marittimo di Barletta e del suo primo Comandante, ha invitato il Co-mandante Pallotti a continuare ad esercitare le funzioni di coman-do in sinergica, costante e di certo ricambiata collaborazione con tutte le istituzioni locali e forze di polizia per il perseguimento di un comune e preminente obiettivo: il bene della collettività attraverso l’osservanza della legge.

In città

S otto un sole battente, tra l’incuriosito mormorio dei passanti che si attardavano presso il campo

sportivo “Lello Simeone”, si sono tenute le prime riprese della fiction televisiva “La freccia del Sud”, omaggio alla vita di Pietro Mennea. Un Mennea ragazzino, alle prime esperienze di precoce piccolo velocista che nei primi tempi si allenava di mattina a scuola e di pomeriggio sulla battigia del mare di Ponente, e poi qui, sulla pista del vecchio campo sportivo “Lello Simeone”.

Diretto da Ricky Tognazzi, con la sceneggiatura scritta a quattro mani con Simona Izzo, la produzione del film è stata agevolata da un cospicuo sostegno finanziario di Apulia Film Commission, un film che arriva a due anni dal documentario proposto in omaggio al campione dal titolo “Diciannove e settantadue” diretto da Sergio Basso.

La fiction, che sarà girata in soli 27 giorni di lavorazione, tra Barletta, Bisceglie e Bari, darà vita alla mini serie in due puntate da 100 minuti ognuna che dovrebbe andare in onda nel primo trimestre del prossimo anno, proprio in occasione dell’anniversario della scomparsa del nostro grande campione.

Ad interpretare Pietro Mennea è l’attore tarantino Michele Riondino (lo ricordiamo nel 2012 nel ruolo da protagonista nella fiction Rai Il giovane Montalbano), affiancato da un cast di attori di tutto rispetto, quali Luca Barbareschi, Gian Marco Tognazzi, Nicole Grimaudo, Lunetta Savino e Nicola Rignagnese.

Nonostante il sole, le “piccole” comparse hanno avuto un bel da fare lungo il perimetro dello stadio, fra partenze, false partenze ed affannosi arrivi sulla fettuccia del traguardo,

mentre al centro la troupe trovava sollievo alla insopportabile calura estiva sotto lo scudo protettivo di ampi, attrezzati gazebo. Sotto i quali solerti costumisti ed esperti scenografi si adoperavano per facilitare riprese curate dall’inesausto zelo del regista, l’anima della lavorazione. E ci ha fatto piacere che il costumista si adoperasse perché sulle magliette dei ragazzini comparisse la scritta G.S. AVIS BARLETTA. Molti, infatti, dimenticano che l’avventura umana e sportiva del giovane Pietro Mennea, prese le mosse proprio di lì, dalla sua appartenenza al glorioso Gruppo Sportivo Avisino.

E come nelle riprese di tutti i film che si rispettano, anche per questo è scattata la macchina organizzativa scenografica circostante, resa possibile dalla collaborazione del Comando dei Vigili Urbani. Perché infatti, per girare certe scene, come la simulazione delle gare che il giovane Mennea disputava per le strade cittadine, è stato necessario sgomberare del tutto alcune vie.

Piccoli momentanei disagi ben sopportati dai cittadini del quartiere, al pensiero ch’erano un modesto prezzo da pagare per vedere realizzato un filmato che ci ricordasse la splendida avventura di un ragazzo del Sud, che - partito da Barletta - calpestò vittorioso i più grandi stadi dell’epoca, battendo i più famosi velocisti del suo tempo, portando il nome della nostra città sulla vetta del mondo.

L’INIZIO DELLE RIPRESE DI UN FILMPER RICORDARE IL GIOVANE MENNEA

di Stefania Patella

Duranteunapausadellalavorazionedelfilm.DasinistrailregistaRickyTognazzi,l’autoredellibro“Quellamaledettavogliadivincere”(consul-tatodagliautoridelfilm)RenatoRussoelasceneggiatriceSimonaIzzo

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 29

Storia locale

IL TRISTE DECLINO DEI BENI CULTURALIIl virus “Pompei” colpisce anche Barletta

di Michele Grimaldi

I n molti e sempre più frequentemente scelgono i mezzi di comunicazione o mass-media, come preferite chiamarli, per

fare outing. Bene, seguendo la moda, dichiaro di essere affetto dalla Sindrome di Don Chisciotte... ecco l’esatta e triste diagnosi che farei su me stesso! Sempre alla ricerca di una causa persa per cui combattere e, se volete, la principale quella della tutela dei beni culturali che poi, in conclusione, potrebbe rappresentarsi con una sola frase un po’ in disuso: la difesa dell’Uomo. L’uomo e la sua cultura, il suo linguaggio, la sua Storia! La più grande delle sue ricchezze, ma anche quella maggiormente dimenticata. Penso che ci troveremmo in grossissima difficoltà se dovessimo rispon-dere ad una domanda secca come quella posta da Salvatore Settis, insegnante di Archeologia classica presso la Normale di Pisa, e cioè “Èancorapossibileindignarsi,recuperarememoriastorica,riguadagnarespazioall’insegnadellaCostituzione?”.

Difficile e molto impegnativo formulare una soluzione anche perché farlo vorrebbe dire mettere in discussione delle proprie prerogative o privilegi, tipo le famigerate auto blu. E sì perché le sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per i Beni culturali. Ed ogni qual volta che un qualsiasi Ente a livello nazionale o comunale si trova in serie difficoltà finanziarie sceglie come strada, a sentir loro, obbligata quella della dismissione dei propri gioielli.

Non è la prima volta che prendo in prestito situazioni portate sullo schermo dal Principe della Risata Antonio De Curtis. Ve lo ricordate infatti nel film “Totò truffa 62” allorquando vende ad un oriundo di ritorno dall’America la Fontana di Trevi? Abbiamo riso tutti ma, pensandoci in maniera approfondita su quella scena, avremmo dovuto prendere la conversazione fra i due molto sul serio, perché quello che sta avvenendo oggi nel Belpaese e (forse) nella nostra Città, è davvero la (s)vendita ai businessman del pa-trimonio culturale italiano, e chi ci guadagna, una volta di più, non sono le casse esangui del Comune e tanto meno la collettività.

Le più grandi stimatrici del “vendi e vai” , manco a dirlo, sono le Regioni, so-prattutto quelle a elevata intensità artistica (la Puglia tra le primissime in Italia), a cui non par vero di poter trasformare in denaro fre-sco una imbarazzante (è il caso di dirlo) voce di costo dei loro bilanci. L’Italia po-trà essere il sesto o settimo Paese industrializzato del mondo, però è certamente la prima potenza culturale del pianeta e proprio per questo vere e proprie lob-bies nel campo “cultura” chiedono a gran voce una legge di defiscalizzazione per i privati che investono nei beni cul-turali, per rendere ancora più appetibile il neomecenatismo: non basta più la svendita dei monumenti, servono ulteriori incentivi! E pensare che poco più di un secolo fa gli Amministratori barlettani erano fra i più illuminati estimatori dei beni culturali della propria Città. Lo scettico di turno chiederà: “Comesipuòdimostrareunatalevirtuosapropensione?”. Semplicemente andando a studiarsi i documenti (anche questi, naturalmente, bene culturale!).

A questo punto ben vengano i casi “dismissionepatrimonioim-mobiliaredelComune” se servono a far conoscere istituti culturali come gli Archivi di Stato i quali, alla fin fine, rappresentano l’unica memoria storica di una comunità civile che vuol chiamarsi tale.

A supporto di tale tesi ci permettiamo di portare a conoscenza di tutti e in special modo degli addetti ai lavori, i quali un domani

Fig.2.L’ospedalecivilePrincipeUmberto Fig.3.LemuradelParaticchio

Fig. 1. Il Sedile del Popolo

Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio

Barletta

PEDICO

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 31 GIUGNO 201430 IL FIERAMOSCA

Musica

ed è già accaduto non dovranno fare acrobazie inutili per trovare uno “straccio” di documento, importanti ed utilissimi dati, si badi bene “dati” e non sentito dire o personalissime conoscenze, ri-guardanti beni immobili o addirittura documenti di proprietà della Città di Barletta, scoperti come un tesoro di inestimabile valore, tra le “carte” facenti parte dell’archivio storico del Comune di Barletta datati 1889 e conservati presso la Sezione di Archivio.

Le notizie che riportiamo sono un estratto del censimento dei beni mobili ed immobili del Comune di Barletta effettuato dall’Uf-ficio del Patrimonio riferito a tutto il 31 dicembre 1889.

Tra le più importanti sono da segnalare la proprietà del Seggio Antico del Popolo al Corso Vittorio Emanuele (fig.1) valutato £. 3.000 e diventato di proprietà comunale con dispaccio di Re Man-fredi del 1° Agosto 1256 e successivo di Re Carlo II d’Angiò del 15 luglio 1302, in seguito demolito.

Altro immobile è quello di San Domenico, da poco ritornato nella piena proprietà e disponibilità della Città, ubicato tra via Ca-vour e corso Garibaldi, occupato nel 1889 dalle scuole elementari maschili, dell’Istituto Comunale, dalla Scuola Tecnica Governa-tiva e dalla Biblioteca, valutato £.110.000 ed entrato in possesso del Comune con Real Decreto 24 aprile 1824. Interessanti da se-gnalare la proprietà del Cimitero Pubblico valutato £.70.000 (più del doppio del Castello costato £.32.728!) del Macello acquistato con istrumento del notaio Acquaviva del 3 giugno 1866 e costato £. 60.000 ed infine il Teatro Comunale valutato £.312.024 con pro-prietà legittimata da due istrumenti rogati dal notaio Celentano l’11 aprile 1866 e dal notaio De Leon il 6 febbraio 1868.

Infine da riportare la proprietà dell’Ospedale civile e militare Principe Umberto valutato £.30.000 (fig. 2) passato al Comune con verbale di cessione dal Fondo per il Culto datato 31 luglio 1869 e il processo verbale di cessione dal Demanio statale al Mu-nicipio di Barletta del Fortino Paraticchio (fig. 3) (recentemente e finalmente restaurato) redatto in data 23 aprile 1877.

La maggior parte di quelli elencati sono beni che ormai (poveri noi!) stanno prendendo una china che porta all’irreversibile perdi-ta. Vi dice niente l’ex Distilleria ? Da quanto tempo si parla della sua riqualificazione? Ci siamo resi conto di cosa è restato di quello che era un raro e formidabile esempio di archeologia industriale? Un mucchio di macerie e nient’altro!

Ma la lista di monumenti storici maltrattati, lasciati in balia del degrado e della rovina, è lunga e si srotola per tutta la Città.

Solo un esempio: Villa Bonelli. In quella che doveva essere il polmone verde della Barletta al di là della ferrovia, la parte archi-tettonica diventa preda ambita dei Vandali del tempo e i giardini sono spesso “maltrattati” dall’incuria.

Il valzer di responsabilità e “scaricabarili” da parte dell’ammi-nistrazione pubblica (priva di fondi per le varie manutenzioni) non ha sortito altro effetto che quello di vederla “degradare” e con la prospettiva di essere venduta come un cimelio qualunque.

Come si può dedurre dalle cifre, di soldini (e tanti!) gli Ammi-nistratori ne hanno spesi nel passato ed ora perché non si pensa a preservare quei tesori utilizzando, dopo averli recuperati, veri e propri gioielli architettonici quali gli ex Conventi di S. Andrea, S. Maria della Vittoria (ex ufficio anagrafe) e S. Lucia o Palazzo Bonelli in corso Garibaldi acquistato solo qualche anno fa per poi essere abbandonato così miseramente? Non sarebbe cosa “buona e giusta” pensare a questi prima di imbarcarsi in svendite sconsi-derate o ancor peggio in acquisti scellerati?

Quella di chi scrive potrebbe essere una vera e propria Don-chisciottata (scusate il termine) ma nonostante i precedenti, che purtroppo sono tanti, non smetterò di combattere contro i mulini a vento sperando che, almeno una volta, riesca a batterne uno.

30 IL FIERAMOSCA

Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta

LA FRESCHEZZAPIÙ CARAdi GerardManleyHopkins

La Biblioteca di Papa Francesco

La Civiltà CattolicaCorriere della Sera

pp. 242 - i 10,90 + il prezzo del quo-tidiano

Leggere un poeta significa sempre assumere il suo sguardo sulle cose, sulla realtà, sulla vita. Questo è vero in particolare per Gerard Manley Hopkins, la cui potenza consiste innanzitutto nella capacità di modificare lo sguardo del lettore, nell’appello a sentire e gustare ogni cosa nella sua assoluta unicità.Lo sguardo del poeta, maturato da una profonda sofferenza interiore e forgiato in un’inesausta ricerca che è spirituale quanto linguistica, sa restituire la “freschezza” del reale proprio perché non indugia su ciò che è stagnante, ma insegue il fuoco vivo di una resurrezione. La bellezza non svanisce col suo tramonto: solo questa speranza può guidare l’uomo e il mondo fuori dalla desolazione.

I MONDIALI DI REPUBBLICA

a cura di A.Carotenuto-F.S.Intorcia

Le più grandi firme raccontano personaggi, emozioni e luoghi dell’evento calcistico più amato

La Biblioteca di Repubblicapp. 474 - i 12,90 + il prezzo del quotidiano

Dalla sua fondazione, il 14 gennaio 1976, a oggi, Repubblica ha raccontato con il suo stile e le sue firme nove edizioni del cam-pionato del mondo di calcio, a partire dalla Coppa del 1978 in Ar-gentina. Alla sua nascita, il giornale non aveva le pagine sportive, introdotte in modo stabile solo dal 1979. Nel 1982 approdò a Repubblica Gianni Brera, che, alla vigilia del Mundial in Spagna, poi vinto dagli Azzurri, volle ripercorrere la storia della competizione con un lungo racconto in tre puntate, che apre questo volume. In questa raccolta degli articoli originali del quotidiano, le parti-te memorabili, i grandi protagonisti e gli eventi più singolari dei Mondiali rivivono in una meravigliosa opera collettiva, un affasci-nante romanzo senza tempo.

30 IL FIERAMOSCA

Storia locale

T rionfo del giovanissimo pianista coreano Woojin Kim, nella serata conclusiva del Concorso Musicale Internazionale di Esecuzione

Pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”, giunto quest’anno alla sua di-ciassettesima edizione e dedicato a Mauro Paolo Monopoli, alta figura di artista di raffinata sensibilità, brillante, entusiasta e con un temperamento sempre cordiale. La serata conclusiva della prestigiosa manifestazione in-teramente dedicata ai grandi talenti del pianoforte, si è svolta, come ogni anno, presso il Teatro Comunale Curci, di fronte ad un pubblico numerosis-simo che ormai aspetta con impazienza e curiosità questa manifestazione.

A presentare la manifestazione è stata Floriana Tolve, che con la sua attenzione e cura dei particolari ha accompagnato il pubblico durante l’in-tera serata. Un concorso tutto al maschile per la serata finale che ha visto l’esibizione di tre giovani e brillanti interpreti della tastiera: il pianista uz-beko Michael Davidov, di 28 anni, il pianista giapponese Yoshiki Nishi di 29 anni, e il giovanissimo pianista Coreano Woojin Kim, di soli 23 anni, che si sono sfidati nei giorni precedenti con altri concorrenti provenienti da ogni parte del mondo.

Tra i 6 ammessi alla semifinale, il pianista greco Ilias Foulidis, di 32 anni, la pianista giapponese Maiko Kanehara, di 25 anni, e il pianista russo Daniil Kontuashvili, di 28 anni. La prestigiosa Giuria ha scelto come tre finalisti l’uzbeko Michael Davidov, il pianista giapponese Yoshiki Nishi e il giovanissimo pianista Coreano Woojin Kim.

Veste nuova, quella presentata dall’Associazione Curci per questa di-ciassettesima Edizione del Concorso Musicale Internazionale.

Ad aprire la serata con l’Inno Nazionale è stata la neonata Soundiff Orchestra - Diffrazioni Sonore, vera rivelazione, formata da giovani talenti del nostro territorio e nuova realtà cittadina che si sta imponendo attra-verso esecuzioni di grande prestigio e valenza, affidata per l’occasione alla impeccabile bacchetta del maestro Rino Campanale, subito dopo, la scaletta ha offerto, come novità di questo anno, molto apprezzata da tutto il pubblico, l’esibizione solistica dei tre finalisti. E in un teatro stracolmo in ogni ordine di posti, si è dato inizio all’ennesima avventura musicale che ha concluso la maratona musicale internazionale dell’Associazione Curci.

Ad avviare le danze è stata la coinvolgente esecuzione del pianista Mi-chael Davidov, uzbeko di nascita, ma spagnolo di adozione, vincitore di nu-merosi concorsi Internazionali con una interessante esecuzione del Mephisto Valzer di Franz Liszt, creando momenti di intensa tensione e coinvolgendo il pubblico con la sua passionalità e simpatia. Più composta e precisa è stata poi l’esecuzione della Sonata n. 23 in Fa min. Op. 57 Appassionata del pianista giapponese Yoshiki Nishi, che dopo i suoi studi in Giappone si sta perfezionando presso l’Accademia “F. Liszt” di Budapest.

Ha concluso la prima parte del concerto il giovanissimo pianista core-ano Woojin Kim, che ha cesellato atmosfere coloratissime tra esaltazione e seduzione, in una pirotecnica esecuzione delle Reminiscenze del Don Giovanni di Mozart di Franz Liszt.

La seconda parte della serata si è presentata con una veste insolita, con la presentazione di un programma totalmente diverso dagli altri anni. La volontà dell’Associazione Curci di presentare e supportare i giovani talenti e le nuove proposte, si è realizzata con un “Vetrina dei Giovani Ta-lenti” della nostra città, si è realizzata nel Teatro Curci, e così accanto alla

Woojin Kim è il vincitore del 17° concorso internazionaledi esecuzione pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”

2° Premio ex-aequo al pianista giapponese Yoshiki Nishi e al pianista uzbeko Michael Davidov

Soundiff - Orchestra, che ci ha regalato una gioiosa esecuzione della Piccola Serenata Notturna di Mozart, abbiamo potuto apprez-zare l’esibizione del giovanissimo talento Mauro Paolo Monopoli, violoncellista, vincitore delle se-lezioni del progetto “La Puglia suona bene” della Fondazione Petruzzelli di Bari, e selezionato come solista dall’orchestra del Conservatorio di Bari, che ci ha regalato una memorabile esecu-zione delle Variazioni di bravura, su di una corda sola, su temi del Mosè di Rossini, trascritti da Ni-cola Monopoli, con eccezionali funambolismi e preziosismi sonori resi con estrema semplicità e bravura, tipici di un concertista quasi all’apice della sua carriera, incredibili però per un ragazzo di soli 13 anni.

Ed a Mauro è toccato anche cimentarsi, in una serata in cui si sono finemente intrecciate proposte estremamente classiche a proposte estre-mamente innovative, sempre accompagnato dalla Soundiff Orchestra - Diffrazioni Sonore, nella Prima Esecuzione Assoluta del brano dal titolo “QFD”, per violoncello, orchestra ed elettronica, del compositore Nicola Monopoli, l’acronimo che si traduce in Quiete, Fuga, Disordine è il titolo del brano che Nicola Monopoli, compositore affermatosi già da alcuni anni in ambito internazionale e attualmente docente di Composizione Elettroacu-stica, presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, ha offerto una rappre-sentazione tangibile di alcune delle espressioni della nostra vita, uno stato di quiete iniziale, un’ossessiva corsa contro il tempo e contro ciò che più ci spaventa, e infine, il ritorno nel caos più totale.

Durante tutto il concorso intenso è stato il lavoro della Giuria Internazio-nale, che, al termine della serata, ha assegnato il Primo Premio, offerto dalla Buzzi Unicem di Barletta, al giovanissimo pianista coreano Woojin Kim, per la sua maturità esecutiva e interpretativa e per l’alto livello dimostrato in tutte le prove precedenti del concorso, mentre ai pianisti Yoshiki Nishi e Michael Davidov è andato il Secondo Premio, ex-aequo, offerto dalla Fondazione Megamark (ex Nicolaus). Sono poi stati assegnati, il Quarto Premio al piani-sta Ilias Foulidis, il Quinto Premio alla pianista giapponese Maiko Kanehara, mentre il Sesto Premio è andato al russo Daniil Kontuashvili, premi tutti offerti dalla Direzione Artistica del Concorso.

Fondamentale, come ogni anno, l’apporto degli Sponsor istituzionali come la Buzzi Unicem e la Fondazione Megamark, che insieme al Co-mune di Barletta e alla Regione Puglia hanno reso possibile, ancora una volta, la realizzazione della manifestazione, sponsor a cui va il più sentito ringraziamento dell’Associazione Curci che cerca sempre, con la sua in-tensa attività, di creare momenti di crescita per i giovani artisti che ogni anno, arrivano a Barletta da tutto il mondo.

Il vincitore del 17° concorso in-ternazionale“PremioMauroPa-oloMonopoli”WoojinKim

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 33 GIUGNO 201432 IL FIERAMOSCA

Maggio dei libri Ricordo

E gregio Direttore,circa un anno fa le ho trasmesso una foto del 1935, con

un mio breve testo, in cui mio padre Salvatore Gambino, classe 1920, ricordava la Scuola Marittima di Barletta di cui era stato allievo.

Lei gentilmente pubblicava i due documenti su “Il Fieramo-sca” del maggio 2013 ma mio padre non ebbe la possibilità di saperlo perché venne a mancare il giorno 10 dello stesso mese. Così oggi sono io a ricordarlo.

Nato a Barletta il 13 novembre 1920 da Francesco (maritti-mo) e Carmela Pinto (casalinga) era il quarto di sei fratelli. Già all’età di otto anni sua mamma lo accompagnava, dopo le ore di scuola, presso la bottega del falegname Rocco Postiglione, nel rione Santa Maria, affinché imparasse quel mestiere che sarebbe poi servito per aiutare la famiglia e formare il suo avvenire.

“Nonna Carmela” raccontava che dava qualche soldino al “Maestro” (uMest) affinché tenesse il ragazzo a bottega. Così facendo mio padre frequentò il laboratorio e la scuola fino al ter-zo anno della Scuola Professionale Marittima nella specialità di “falegname e maestro d’ascia”. I giocattoli lui se li costruiva da solo o con gli scarti del legno o con la creta che impastava vicino alle fontane e batteva sulle chianche. Il luogo di gioco e di svago era soprattutto il piazzale sterrato del castello. Mi raccontava di quando aveva circa dodici anni e che, presso la fontana dietro la Cattedrale, giocò al tiro delle pietre contro altre, a distanza. In quel frangente passò di lì, in macchina, il Podestà Giuseppe La-macchia. Una pietra era rimbalzata urtando l’auto dell’Autorità cittadina e suscitando le ire dello stesso personaggio che, arresta-ta bruscamente l’auto, scese rapido, e tirando fuori dalla cintola una pistola gridava minacciando di far fuoco. Mio padre si diede a precipitosa fuga verso le stradine mentre il Podestà fu calmato da alcune persone lì presenti.

Dai 15 ai 20 anni operò nelle botteghe delle allora note fale-gnamerie di Barletta (Savino Stellatelli, Giuseppe Marchisella, Luigi Azzari, Antonio Lanzone, Leonardo Superti) affinando la conoscenza dei legni e le tecniche di lavorazione (all’epoca quasi tutto era fatto a mano).

A fine di ogni settimana lavorativa, come gli altri operai, aspettava con impazienza la modesta paga, che così importante era per la sua famiglia, e molto spesso capitava che la lunga, muta ed estenuante attesa rimaneva vana, perché il maestro non poteva pagare. Si tornava a casa delusi, mesti e … incavolati (la paga la consegnava tutta a sua mamma per i bisogni della famiglia).

Dal 1940 al 1945 svolse il servizio militare nella Regia Mari-na presso il Comando Difesa di Brindisi, mettendo a frutto anche la sua professionalità, si occupava sia dei lavori di falegnameria

sia del Carro di Tespi (Tea-tro ambulante per le truppe). Lì ebbe modo di assistere all’arrivo ed alla permanen-za del Re Vittorio Emanuele III e della sua famiglia in fuga da Roma il 9 settembre del 1943, poi alloggiati nel-la casa dell’Ammiragliato di Brindisi. Dopo la guerra ed il congedo, il 15 agosto 1945, tornò a casa portando-si in spalla una bicicletta ed alcune fasce di una balestra (ammortizzatore elastico) di un autoveicolo. Con quel prezioso acciaio fece forgia-re alcuni “ferri” per la sgrossatura del legno e la realizzazione di cornici.

La sua attività di falegname riprendeva subito dopo presso la bottega di Marchisella e, dopo circa un anno, nella Compagnia Lirica del Maestro Kappa come macchinista per gli allestimenti delle quinte e delle scene nei teatri. A 28 anni era alle dipenden-ze del Maestro Ruggiero Gallo: allora per lui la paga era di lire 2.000 a settimana cioè lire 8.000 al mese (quella ufficiale di un operaio era di circa 15.000 lire al mese). La sua attività consi-steva principalmente nella realizzazione di mobilio. Cominciò quindi a lavorare in proprio in un sottano di via Cavour dove abitava, in affitto, con sua mamma ed i suoi fratelli (il papà gli era mancato nel 1947).

Nel 1948 realizzò anche il suo mobilio e si sposò con Angela Di Chio.

Il primo grosso lavoro in proprio lo acquisì nel 1949 realiz-zando il Magazzino Gallo di Corso Garibaldi e quindi la Farma-cia del dott. Delcuratolo in Via Municipio.

Trasferì quindi il suo laboratorio nel portone di ingresso di via Ettore Fieramosca 25.

In quel periodo conobbe il sig. Luigi Faggella (don Giggi-no, fratello di Carmine del negozio di ottica, e padre dell’ing. Franco) nonché il Professore di disegno Vito Stifano di Capurso, valenti disegnatori, progettisti e arredatori. Con questi due pro-fessionisti dimostrava di saper leggere ed interpretare i disegni, realizzando con il legno quanto da loro progettato, dando atto della sua puntigliosa precisione, della conoscenza delle tecniche lavorative e consapevolezza della eccellente qualità delle opere che eseguiva.

Nel 1951 Salvatore aderiva all’Associazione Artigiani di Bar-letta; nel 1952 allestiva la bottega in Via Baldacchini n. 22 con

RICORDO DEL MAESTRO EBANISTASALVATORE GAMBINO, MIO PADRE

di Francesco Gambino

G iunto alla sua terza annualità, il “Maggio dei libri 2014” ha fatto registrare un record di presenze, a Margherita di

Savoia (BT): ai suoi tre appuntamenti, tutti in giorni festivi di mag-gio e giugno, hanno partecipato ben centoventi bambini e ragazzi, provenienti anche da Foggia, Terlizzi, Molfetta e Barletta. L’evento, reso possibile dalla collaborazione tra le associazioni del territorio (Associazione NaturalMENTE, Associazione Torre Pietra, Nati per Leggere - sez. PUGLIA), con il patrocinio morale del Comune di Margherita di Savoia, è stato organizzato e finanziato dai volonta-ri “Amici della BIblioarcobalena” e dalla casa editrice barlettana ROTAS. Ogni appuntamento ha richiamato l’attenzione dei parte-cipanti su un diverso ambiente, tra quelli che caratterizzano il pae-saggio margheritano: la salina, le coltivazioni orticole dell’arenile e, naturalmente, il mare.

Un elemento di novità, rispetto alle precedenti edizioni, che ha riscosso un elevato indice di gradimento tra le famiglie dei bambini, è stata la distribuzione di libri omaggio ad ogni partecipante. I due libri, “BiancaePetra”(F. Bellafronte, ROTAS, 2013) e “Gioconda nelRegnodelSale” (F. Bellafronte, V. Piazzolla, ROTAS, 2014), accendono la fantasia dei piccoli lettori proprio a partire da elementi storico-naturalistici presenti sul territorio: così sono stati i protago-nisti di queste due favole, la cipollina Bianca e l’onda Gioconda, l’ondina più giocherellona del mare Adriatico, ad accompagnarli in fantastici viaggi, attraverso quel meraviglioso “tappeto volante” che è l’esperienza della lettura! È stato molto suggestivo leggere e, sollevando lo sguardo dalle pagine dei libri, ricercare nell’ambiente circostante gli elementi del racconto, per identificarli e riconoscerli, con gioia: Feny, il fenicottero che accompagna Gioconda e che le presenta gli altri uccelli, suoi amici, della salina; Petra, l’antica torre cinquecentesca che restituirà a Bianca la coscienza del suo valore, nonostante tutte quelle sgradevoli caratteristiche per cui gli altri or-taggi dell’arenile la canzonavano; un campetto di fiori di cipolle, il mare Adriatico, papà di Gioconda e la paurosissima Montagna, regina indiscussa del Regno del Sale.

E dopo l’immersione nella magia delle storie, i bambini si sono

Margherita di Savoia: resocontodel “Maggio dei libri 2014”

di Melania Penza

Laboratorio in Salina

Laboratorio tra le cipolle Laboratorioalmare

sbizzarriti nella creazione di manufatti, tutti in tema con i racconti letti: dalla creazione di marionette-ortaggio in cartoncino, alla lavo-razione delle cipolle; dalla costruzione di simpatiche barchette, alla decorazione di sassi marini con la tecnica del decoupage; dalla stam-pa a tempera con le mani, alla rappresentazione del mare con qua-dretti polimaterici e tridimensionali, di grande effetto estetico. Per visionare una selezione fotografica più completa, e notizie più detta-gliate sui prossimi appuntamenti estivi, invitiamo i lettori interessati a cliccare “mi piace” sulla pagina Facebook dell’Arcobalena.

Questa sorprendente affluenza, insomma, ha dimostrato che i li-bri e le letture, soprattutto se gradevoli ed accattivanti come queste e, come nei due casi, illustrate da altri bambini, sono ancora in gra-do di fare presa su grandi e piccini, nell’era tecnologica che stiamo attraversando. E che i libri giusti, nel contesto giusto, possono non temere concorrenza.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 35 GIUGNO 201434 IL FIERAMOSCA

ORDINE DEI CAVALIERI DEL CIDCerimonia d’investitura nella Chiesa di Sant’Andrea

di Ruggiero Piazzolla*

Investitura

S iamo nel terzo millennio; la Cristianità ha celebrato i suoi

duemila anni di vita e di storia e, al fianco della Chiesa, la Cavalleria ha acclamato i suoi mille anni vissuti all’insegna della Fede e della Lealtà.

Se queste due realtà hanno avuto vita così lunga, è perché - usando le parole di Gesù - hanno fondato le loro basi sulla roccia e non sulla sabbia.

Il nostro secolo è caratterizzato da un’evoluzione così veloce che non ha precedenti, ciò che acquistiamo oggi, fra due settimane sarà obsoleto. E, mentre l’uomo odia le macchine, perché lo privano del lavoro, si fa con-dizionare da esse, tanto da ragionare, al fine, come una macchina, pertanto vuol stare al passo con i rapidi cambiamenti che gli sono proposti.

Nell’aria aleggia l’edonismo ed il narcisismo che coinvolgono piccoli e grandi; l’antropofagia delle multinazionali è in continuo tumulto; la TV è al primo posto come baby-sitter; l’arrivismo è divenuto una consuetudine e vanno a ruba le maschere di pirandelliana memoria.

C’è, però, chi non si fa coinvolgere dai tempi: un esercito di volontari, riuniti in gruppi ed associazioni, ed altri in privato operano là dove lo Stato è assente, aiutando il prossimo e la comunità nei momenti di necessità.

Tra questi volontari sono da ricercare i Cavalieri del Duemila i quali con opere pie, convegni, pubblicazioni, giornali si muovono alla ricerca della salvaguardia dei valori antichi.

Se oggi non è anacronistico parlare di Fede, Speranza, Carità, Famiglia, Amore per il prossimo e crediamo in questi valori fonda-mentali, allora non è inopportuno nemmeno parlare di Cavalleria e di Cavalieri di Cristo.

Certamente a questi valori primari si affidano e s’ispirano i due Aspi-ranti che domenica 11 maggio 2014 sono stati investiti della dignità di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Cid, ed ai quali va tutto il nostro affetto

e la nostra stima.L’investitura, alla presenza di un folto pubblico, è avvenuta nel tempio

sacro della Chiesa di Sant’Andrea dopo la celebrazione eucaristica delle 11,30, officiata, per la straordinaria occasione, da Mons. Giuseppe Pao-lillo ed ha avuto inizio con la benedizione della spada, quale strumento d’investitura, degli stendardi, delle croci e diplomi dei neo Cavalieri, e ma-gistralmente condotta dal cerimoniere Cav. dr. Filippo Antonio Piazzolla.

Il Cav. Gr. Cr. Alberico Tullio ha letto la formula del giuramento per i neo Cavalieri dr. Francesco Paolo Maffei e Ruggiero Riefolo.

Si è, quindi, proceduto all’investitura; il Presidente Generale dott. Ruggiero Piazzolla, coadiuvato dal Grand’Inquisitore Alberico Tullio e dal cav. Giulio Ruggieri dopo l’imposizione della spada, ha consegnato i brevetti e le croci ai neofiti, nonché il diploma di Benemerito con croce a Mons. Giuseppe Paolillo già Vicario Episcopale, per l’impagabile impe-gno profuso al servizio dell’intera comunità diocesana oltre che ai meriti personali.

Il Presidente legge la lettera ai neofiti e con la preghiera dei Cavalieri del Cid la cerimonia s’è conclusa.

* Il presidente generale A.I.C.C.

Lacerimoniadiinvestitura(FOTO DI ANNA TRONCI)

FotodigruppodeicavalieridelCID(FOTO DI ANNA TRONCI)

Il cav. Gran Croce Alberico Tullio(FOTO DI ANNA TRONCI)

macchine utensili moderne ed assumendo alcuni operai. Il suo lavoro diventò ben presto intenso, lavorando da mattina presto a sera inoltrata, oltre che il sabato e spesso la domenica mattina. Lì realizzò, negli anni ’50, il Bar Trieste di Corso Garibaldi, i negozi di scarpe Lamantea, di tessuti Sernia, di tessuti e corredi Magazzini Italia di Tommaso Crescente, di Ottica Faggella di corso Garibaldi, la Farmacia Marzocca in via Imbriani. Realizzò anche i cabinati per dei motocicli per le missioni dei Padri Fran-cescani di Bari nel Mozambico (1953-54)

A fine anni ’50 iniziò la collaborazione con gli ingegneri An-tonio e Mimmo Balsamo di Bari, progettisti e titolari di un’azien-da di lavorazione di alluminio. Con questi realizzò moltissimi lavori, perlopiù allestimenti di farmacie, negozi di abbigliamento e tessuti, gioiellerie, banche, a Bari, Lecce, Maglie, Turi, Taran-to, Cosenza, Roma, e stand fieristici a Milano.

Ricordo che all’epoca i lavori realizzati venivano spediti tra-mite la ditta di autotrasporti Garribba di via F. d’Aragona. Sia lui che gli operai si recavano fuori Barletta con le “corriere” Marozzi e Scarcia. Agli inizi degli anni ’60 comprò un “motorino mono marcia” rosso, e con quello si recava spesso a Bari. Dopo qualche anno acquistò una Fiat 600 grigia (ovviamente usata) e con quella potè muoversi con maggiore facilità, trasportare operai ed attrezzi, nonché, utilizzando un portapacchi, sia i legni grezzi che i prodotti lavorati. In parte la 600 fece perdere importanza ad un carretto in legno che veniva tirato a braccia, molto utile al trasporto sia dei legni acquistati (ditte Feltrinelli in piazza Tramvia e Frezza in via F. d’Aragona), sia delle consegne dei lavori a Barletta.

Intanto nel 1958 il maestro falegname Salvatore Gam-bino terminava la sua nuova bottega, con lavori in econo-mia, (edificio progettato dall’ing. Tarantino) in Via Lido S. Giovanni ed incrementava lavorazione e organico di personale. Realizzava quindi anche numerosi arredamenti nelle case di noti professionisti e personalità di Barletta collaborando anche con il prof. Pietro Chiummo, prima, e con l’architetto Fausto Fiore poi. Degno di nota anche la stima reciproca con il prof. Paolo Vitali di Fano.

Nel 1965 partecipava alla fondazione della Sezione dell’Associazione Marinai d’Italia di Barletta e successi-vamente aderiva anche alla Lega Navale di Barletta colla-borando attivamente con i relativi direttivi e stringendo una fortissima e fraterna amicizia con il dott. Pasquale Pedico. Infatti con l’ANMI contribuì alla realizzazione dello stabi-limento balneare sulla Litoranea di Levante costruendovi le cabine in legno (colorate a fasce bianche e blu). Con la Lega Navale collaborò alla realizzazione della Nuova Sede nella darsena del porto di Barletta (in prossimità del Castello) e poi effettuando numerosi interventi di rinnovo o migliorie alle barche dei soci. Continuò ovviamente a re-

alizzare arredamenti per diversi professionisti di Barletta fra cui il dott. Gabriele Lionetti. Da non dimenticare la realizzazione del Ristorante “Il Cerchio”, in Via S. Samuele, ed il negozio “Style” di Vitobello. Ed infine il legame al suo mare ed alla sua Barletta lo dimostrava con le riparazioni disinteressate che apportava al Trabucco del sig. Gaetano Ricatti sul molo di Levante. Quando il Trabucco fu incendiato, lui pianse perché non avrebbe potuto più ripararlo o riedificarlo: ha poi sempre sperato, invano, che qualcuno lo ricostruisse.

Ovviamente dalla sua bottega sono passati molti giovani. Da quelli più piccoli, che come lui, sono cresciuti dietro al banco, a porgere gli attrezzi, a mantenere il legno, a passare le morse per l’incollaggio, a tenere in ordine i … cantoni (i pezzi di legno poggiati alle pareti), a raffinare cornici, a quelli più grandi che poi si sono affinati e magari hanno aperto laboratori propri. Vor-rei ricordare il sig. Francesco Stillante, un operaio che è stato per molti anni alle sue dipendenze.

Così tra impegni di lavoro notevoli e con l’instancabile aiuto di sua moglie, Salvatore consentì ai suoi quattro figli di studiare e di affermarsi nel mondo del lavoro. Lui non è mai stato ricco, anzi ha sempre investito molti dei suoi guadagni nei migliori le-gnami da usare e nelle nuove attrezzature. La sua filosofia era innanzitutto mantenere la parola data, seguivano la precisione dei particolari, la consapevolezza di realizzare elementi d’arredo non ripetibili, studiati apposta per un particolare ambiente e per un particolare committente. Sapeva benissimo che a differenza di chi scrive libri, di chi dipinge, di chi scolpisce, di chi compone musica, la sua arte e maestria rimaneva all’interno del locale da arredare a pieno godimento dei proprietari o dei fruitori.

Nel 1985 cessò l’attività artigianale ma il legame con la sua bottega e con il piacere di modellare il legno, di farne prendere forma, di realizzare qualcosa di utile, di caldo, di bello, di prati-co, non lo staccavano fisicamente dal banco di lavoro. Continuò così a realizzare cose a livello amatoriale (ricordo fra gli ultimi impegni il restauro dei confessionali in noce della Cattedrale di Barletta e una cassa particolare per il trasporto della matrice del-la scultura di Mons. Salvatore Santeramo alla fonderia). Poi, sin tanto che poteva e fino all’agosto del 2011, poggiandosi al suo odiato bastone, trascorreva le sue giornate in bottega.

Veniva a mancare il 10 maggio del 2013.

Ricordo

1953. SalvatoreGambino,maestro ebanista, il terzo da destra insiemeaisuoifigliCarmelaeFrancesco,adueoperaiedaunragazzodibottegainviaBaldacchiniaBarletta.SullosfondoimotocarriApeBdellaPiaggiosucuisonostatimontatiicabinatielafurgonaturadisuaproduzione.Commit-tenti i Monaci Francescani di Bari.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 37 GIUGNO 201436 IL FIERAMOSCA

ScuolaScuola

L a scuola elementare “G. Modugno”, (via Ofanto, nel quartiere Maranco), diretta dalla dirigente prof. Eleo-

nora Iuliano, di concerto con la scuola materna paritaria “Im-macolata di Maria” e la scuola paritaria “San Benedetto”, per fine anno scolastico ha organizzato una serie di manifestazioni sotto il titolo “Indicazioni per il curricolo che faRete con…”. Il programma si è realizzato in tre momenti distinti:

• CANTIAMO INSIEME, esibizione canora di alunni di Scuola Primaria e Scuole dell’Infanzia;

• LAVORI IN MOSTRA, esposizione di prodotti finali dei laboratori progettuali, PON, DAS, UNCEF;

• Convegno finale sul tema:IndicAzioniperilcurricolochefaRete con… relatrice la prof.ssa Carmela Montagnuolo.

Queste iniziative rappresentano l’espressione finale di un intenso anno scolastico, ispirato dalle indicazioni nazionali del curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzio-ne, secondo le quali: Lascuoladeveporrelebasidelpercorsoformativodeibambiniedegliadolescentisapendocheessopro-

SCUOLA ELEMENTARE “G. MODUGNO”

Convegno-consuntivo di fine anno

(FOTORUDY)

“N ote” in festa, a Barletta, il 2 giugno 2014 per festeggiare la nostra Repubblica in un clima sobrio e serio, ma al

contempo, gioioso e fiducioso nel futuro. La Prefettura di Barletta, guidata da S. E. dott.ssa Clara Minerva, si è “magicamente” trasformata in un’aula didattica, esprimendo lezioni di “storia”, “cultura” e “cittadinanza”, per “alunni” di tutte le età. La “cultura” non ha età, soprattutto quando serve a risvegliare coscienze, valori, sentimenti, apparentemente attenuati dalle mille difficoltà della vita quotidiana, ma invece vivi e vigili negli animi dei piccoli e grandi italiani. Non potevano mancare, nel “cuore” di una cerimonia ufficiale di rilevante importanza nazionale, le diverse Autorità che la Prefettura ha chiamato a raccolta per onorare il merito di coloro che si sono adoperati e si adoperano, nei diversi campi istituzionali e non, per un contributo di crescita civile a supporto della libertà e del rispetto della dignità umana. E così, nel giardino soleggiato dello storico Palazzo del “vecchio” Monte di Pietà, testimone silente delle tante sofferenze della vita quotidiana, numerose sedie sono state occupate dagli ospiti autorevoli del nostro territorio provinciale, tra cui anche un benemerito concittadino, Antonio Donvito, sopravvissuto alle incomprensibili vicende dei campi di concentramento di un’epoca ormai superata ma mai dimenticata.

Agli autorevoli ospiti, e alla “padrona di casa” dott.ssa C. Minerva, l’Istituto Comprensivo 4° C. D. “San Domenico Savio” - S. M. “7° Gruppo”, ormai ufficialmente e istituzionalmente denominato “Pietro Mennea”, ha dedicato un piccolo ma significativo repertorio di “note” musicate e cantate, che gli alunni della scuola dell’infanzia “C. M. Giulini”, delle scuole primarie “G. Rodari” e “San Domenico Savio” e della scuola secondaria di 1° grado “Rita Levi-Montalcini” (ex 7° Gruppo) hanno interpretato con la loro “passionale” fiducia in un domani sempre migliore.

Reduce da un percorso decennale di “trasferte” canore e corali nel territorio nazionale, e dalle diverse sedi di concorsi e competizioni ove ha conquistato riconoscimenti e premi di grande rilievo (il più recente, a Campobasso, coincidente con la vittoria del 1° Premio Assoluto su tutte le categorie partecipanti), il “Piccolo

ISTITUTO COMPRENSIVO “PIETRO PAOLO MENNEA” (EX “S. DOMENICO SAVIO - 7° GRUPPO”)

“NOTE”….VOLE FESTA DELLA REPUBBLICA A BARLETTAdi Amalia Balducci*

Coro Stabile” composto da 31 alunni ha “seminato”, nel giardino della Prefettura di Barletta, i valori della solidarietà, dell’impegno, della speranza, dell’amore per la nostra Italia.

In questa circostanza la Direttrice di Coro, ins. Maria Teresa Nesta (affiancata dalla coordinatrice organizzativa ins. Caterina Giannella e supportata dallo staff tecnico costituito dall’ass.te amm.vo sig. Emanuele Tanzi e dall’ins. Giuseppe Garofoli), si è avvalsa della preziosa collaborazione della pianista, prof.ssa Vittoria Giannini e del Soprano Annarita Di Giovine Ardito.

Insieme hanno armoniosamente suonato e cantato i valori necessari a “traghettare” la nostra Italia oltre la “crisi” che da tempo affligge gran parte della nostra Nazione:• In apertura, il famoso Inno di Mameli, anticipato dalla voce

solista del Soprano Di Giovine Ardito Annarita, per affermare la nostra inconfondibile identità, e seguito dal coro con una varietà di strumenti musicali dello strumentario Orff.

• Subito dopo, l’Inno alla Gioia, che ha espresso la nostra cittadinanza europea, con lo sventolìo delle diverse bandiere, sollevate verso il cielo in segno di fiducia.

• Quindi, il magnifico Inno al Creatore di L. V. Beethoven, cantato

con polifonia e “a cappella”, quale preghiera di aiuto e guida nelle difficoltà del cammino quotidiano:

Tucheilcampofaibeatodellemessi,obuonSignor. Sulmiolabbroponiilcantodellalodeedell’amore, tisiagratounpensiersanto,unomaggiod’umilcuor; coituoilumietuoiconsigli,Tuneadditailbuonsentiero: sempreanoi,chesiamtuoifigli,splendavivoilsoldelver.• A seguire, il brano intitolato Sepermiracolo, scritto dal grande

F. Chopin, simbolo dei sogni di serenità tipici del mondo dei bambini e dei più giovani: “SepermiracoloiofossiilSole,pertesoltantorisplenderei:nonsoffrirestipiù,nonpiangerestipiù,perchéiotifareicarezzetiepided’affettuosaluce”.

• Dal caldo abbraccio del sole, il Coro è passato alla “botteguccia della SPERANZA”, dal famoso testo di G. Rodari, che ha ravvivato il senso della storica ricorrenza, avvio di una svolta nella storia italiana, animata proprio dal desiderio di rinascita

e di affermazione della dignità e del rispetto dell’uomo: “Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere, sai cosa? La speranza. Speranza a buon mercato! Per un soldo ne darei, ad un solo cliente, quanto basta per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza fargliela pagare”.

• A conclusione, il Va pensiero del grande Giuseppe Verdi, ha spinto le note verso “l’ali dorate” dei sentimenti patriottici che sostengono la forza e l’orgoglio dello spirito nazionale nel viaggio dei più giovani verso i loro progetti di vita.

“Il repertorio - ha spiegato la Dirigente Scolastica dott.ssa Amalia Balducci - non è stato casuale, poiché frutto di una sentita condivisione tra la Direttrice di Coro M. T. Nesta ed il Prefetto dott.ssa C. Minerva, allo scopo di creare un clima armoniosamente coerente con i ricordi storici che le Istituzioni puntualmente rinnovano per orientare le nostre scelte quotidiane. Questo ricordo è stato vissuto con grande entusiasmo dalla comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo “Pietro Mennea”, che ha aderito con altrettanto impegno al concorso di testi scritti e disegni, intitolato “Esprimi le tue riflessioni sul significato e sul valore della Repubblica e sui principi fondamentali della Costituzione”. Il concorso ha mobilitato gli alunni delle classi quinte di scuola primaria e delle classi 1a - 2a - 3a di scuola secondaria di 1° grado, e solo simbolicamente sono stati individuati alcuni temi che hanno ricevuto un Attestato dalla Prefettura di Barletta: tutti i temi elaborati dagli alunni sono meritevoli di riconoscimento per la dedizione e la semplicità con cui gli alunni hanno comunicato idee, speranze, sentimenti verso la Patria.”

La Dirigente Scolastica dott.ssa A. Balducci ha più volte ringraziato il Prefetto di Barletta per aver dato agli alunni l’opportunità di incontrare “di persona” le Istituzioni e per aver aperto le porte delle Istituzioni alla Scuola, dimostrando attenzione e sensibilità verso il difficile compito di educare e formare, rispetto al quale tutti dobbiamo sentirci responsabilmente collaborativi e corresponsabili, per il bene dei nostri figli. Buona Italia e buona democrazia a tutti!

* La dirigente scolastica

seguiràintuttelefasisuccessivedellavita.Intalmodolascuolaforniscelechiaviperapprendereadapprendere,percostruireetrasformarelamappedeisaperirendendolecontinuamentecoe-renticonlarapidaespessoimprevedibileevoluzionedellecono-scenze e dei loro oggetti.

La dirigente Iuliano, nell’invito indirizzato ad alunni, docenti, familiari ed ospiti, ha voluto proporre una riflessione del noto socio-logo francese Edgar Morin: Inquestomondoincontinuatrasforma-zioneleconoscenzesonodestinateadessereconsumate.Pertantoèindispensabileformarelementichepossanodisporrediun’attitudi-negeneraleaporreetrattareiproblemiediprincipiorganizzatorichepermettanodicollegareisaperiedidarelorosenso.

M. A. Falanga

Il“PiccoloCoroStabile”direttodall’ins.MariaTeresaNestae lapreziosa collaborazione del soprano Annarita Di Giovine Ardito

Foto di gruppo.Da sinistra, in alto, il prefettoClaraMinerva, ladirigente Amalia Balducci, il vicesindaco Anna Francabandiera,l’assessoreallaculturaGiusyCaroppo,iragazzidelPiccoloCoro,ilsopranoAnnaritaDiGiovineArdito,eladirettricedelcoroMariaTeresaNesta

GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 37

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 39 GIUGNO 201438 IL FIERAMOSCA

Scuola

M olto spesso si sente parlare di Cosa Nostra, di mafia, di pizzo, di corruzione, di appalti illeciti, di strozzinaggio,

di evasione fiscale, e purtroppo molti credono che si tratti di tema-tiche riguardanti solo la Sicilia. Queste organizzazioni illecite nac-quero nelle campagne della Sicilia verso la seconda metà dell’Otto-cento, ma nel corso della storia si sono ampliate sempre più ed ora sono presenti in tutto il mondo!

È doveroso per i docenti e per gli alunni affrontare ogni anno il tema della legalità con serietà e un pizzico di creatività.

Un impegno di educazione alla legalità e alla cittadinanza at-tiva che ha coinvolto la scolaresca, le famiglie, i docenti e il di-rigente scolastico, prof. Nicola Occhionorelli che ha condiviso e promosso tutte le iniziative che hanno arricchito un POF (Piano dell’Offerta Formativa) già significativo. Grande collaborazione e lavoro di squadra sono stati due degli ingredienti indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Numerose le iniziative proposte dalla prof.ssa Elisabetta Pa-squale, referente per l’educazione alla cittadinanza attiva, a cui gli studenti hanno partecipato: in occasione della XIX giornata della me-moria e dell’impegno, sabato 14 marzo, all’incontro presso l’Audito-rium dell’Istituto Tecnico Commerciale “M. Cassandro”, organizzato da LIBERA, per ricordare Sergio Cosmai e il 21 marzo, in occasione della XIX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, in tutte le classi i docenti hanno letto un volantino redatto dalla redazione del giornalino scolastico, “Manzonilive”.

Successivamente gli studenti hanno partecipato al concorso “Legalità e cittadinanza economica. Sconfiggere le mafie attra-verso un uso consapevole del denaro”, indetto dalla Fondazione Falcone in collaborazione con il MIUR, un approccio empirico allo studio del fenomeno mafioso che ha permesso di fornire agli studenti una visione precisa del rapporto tra mafie ed economia e soprattutto è stato occasione di stimolo nei ragazzi nell’adozione di un comportamento quotidiano di legalità economica.

In molte classi è stato letto il racconto “Scaccomattoallamafia”di Carolina Lo Nero e il 29 marzo è stato drammatizzato a scuola alla presenza di genitori, docenti e amministrazione comunale che ha mostrato molto interesse per queste buone prassi di didattica.

Il 30 aprile gli studenti hanno accolto la Carovana Antimafie di Libera nell’anfiteatro del Castello Svevo di Barletta con canti, poesie e riflessioni.

E non solo… il 19 maggio gli studenti hanno incontrato l’autri-ce del romanzo “Ragazzidicamorra” Pina Varriale tempestandola di domande relative alla vicenda avvincente del romanzo adatto ai giovani e agli adulti. Una scrittura che ha ricevuto consensi e ap-plausi ad ogni chiarimento, ad ogni risposta.

Ed infine il progetto che la scuola ha voluto ribattezzare “Di corsa versolalegalità”, omaggiando un concittadino illustre come Pietro Mennea, esempio di legalità per i giovani, ha trovato, per quest’anno scolastico ormai volto al termine, il suo momento culminante.

Una delegazione di alunni meritevoli, rappresentata dagli stu-denti Federica Pastore, Andrea Bitetto, Nicola Pomarico, Maddale-

na Fiorentino, Federica Dicataldo e Marianna Dicataldo accompa-gnata dalla prof.ssa Elisabetta Pasquale e dalla prof.ssa Antonella Filannino, ha salpato da Civitavecchia il 22 maggio, dopo aver ricevuto il saluto del presidente Giorgio Napolitano, per sbarcare a Palermo il 23 maggio per ricordare le stragi del ’92 di Capaci e via D’Amelio e partecipare ad una manifestazione dall’alto valore educativo e simbolico, insieme a numerosi studenti e docenti pro-venienti da tutta Italia.

“Nave della legalità”la partecipazione della Scuola Media “A. Manzoni”

di Elisabetta Pasquale

U n anno decisamente ricco di eventi e di riconosci-

menti per la scuola "Manzoni".Il 20 maggio è stata una data

da ricordare per i ragazzi della II I. Tra una lezione di educazione linguistica e l’altra i docenti sono riusciti ad affrontare un argomento di cui troppo spesso si sente par-lare e sono riusciti ad affrontarlo in maniera costruttiva, originale e significativa.

Portare gli studenti italiani ad essere… “bravi in sicurezza”, avvicinandoli alla realtà della pre-venzione come strumento per risolvere il fenomeno degli incidenti e degli infortuni è stata questa la finalità della XII edizione di PRIMI IN SICUREZZA promossa a pieno titolo da ANMIL ed OKAY!

Gli studenti hanno realizzato lavori, ricerche ed elaborati sul tema della sicurezza e della prevenzione degli incidenti e degli infortuni sul lavoro.

- Perché succedono gli incidenti sul lavoro? Quali sono le cause? Quali sono i settori più colpiti? Che cosa dicono le statistiche?

- Che cosa accade durante un incidente? Che tipo di conseguenze può comportare sul fisico e nella vita quotidiana? Che sentimenti e che stati d’animo provoca?

- Si parla in famiglia dei rischi negli ambienti di lavoro? I genitori confidano ai propri figli di lavorare in condizioni di disagio e di pericolo? Qualche genitore è stato vittima di incidenti sul lavoro?

Queste sono alcune delle domande a cui i giovani studenti della classe II I, coordinati dalle prof.sse Carmela Campese ed Elisabetta Pasquale, hanno risposto elaborando un giornalino della sicurezza e “Il rap della sicurezza”.

Al Concorso Nazionale “Primi in sicurezza”la classe 2ª I della “Manzoni” vince il Premio Nazionale

Lanavedellalegalità

IL FIERAMOSCA 39

Scuola

Presentato il giornalino scolastico L’eco della GirondiOspite d’onore Rosy Paparella, garante per i minori

U n bel pomeriggio trascorso fra i piccoli alunni in occasione della presentazione

del giornalino “L’Eco della Girondi”, la scuola elementare diretta dalla prof.ssa Serafina Ardi-to. Molto bravi gli alunni del coro che hanno interpretato in modo impeccabile alcuni brani fra cui l’inno nazionale.

Ospite d’onore Rosy Paparella, garante per i minori, esperta nella relazione di aiuto e in processi formativi, promotrice di interventi sulle tematiche della relazione educativa, della promozione del benessere nei sistemi familiari e scolastici rivolti a educatori, operatori sociali e ragazzi. A coordinare il pomeriggio, il giorna-lista della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe Dimiccoli che tra l’altro è stato anche il coordi-natore del giornalino.

Con lui, animatrice del lavoro di redazione, la docente Rossana Belardinelli. Realizzato in quadricromia, a otto pagine, il giornalino ha toccato alcuni aspetti salienti della vita scolasti-ca, come il ricordo di Pietro Mennea, rivissuto con grande intensa partecipazione emotiva sul lungomare di Ponente a lui intitolato. Servizio giornalistico illustrato da numerose foto a co-lori, una pagina intera dedicata all’affermazio-ne dei diritti e dei doveri dell’infanzia, un’altra pagina alla visita - a scuola - di Emanuele Lacerenza (in arte Manu Circus) e infine un redazionale sulla visita alla redazione della Gazzetta del Mezzogiorno

Un giornalino realizza-to da voi bambini ormai ragazzi. Anzi baby gior-nalisti. Durante questo percorso di comunicazione compiuto tutti abbiamo vissuto una bell’esperienza di crescita culturale e umana. Nelle pagine che se-guono è leggibile l’entusiasmo con il quale avete dialogato con l’universo della comunicazione. Abbiamo creato una redazione giornalistica a tutti gli effetti non tralasciando alcun particolare tecnico. Con scrupolo abbiamo verificato tutte le notizie e durante la rassegna stampa abbiamo ragionato sull’importanza del leggere e del sapere. Come una ossessione abbiamo ripetuto che leggere è fondamentale per la vostra crescita e siamo certi che lo farete con la gioia che ci avete mostrato.Questo «mondo» siamo certi che lo esplorerete con impegno. Un testimone che vi affidiamo con affetto. Vedervi a lavoro durante la giornata dedicata a Pietro Mennea, intervistare la dirigente Ardito e perfettamente a vostro agio alla Gazzetta del Mezzogiorno e a Teleregione è stata la dimostrazione che siete dei cronisti di raz-za che amano la mozzarella ma non la bufala. In ultimo ma non per ultimo la vignetta, che come redazione avete ideato, è appunto l’eco della vostra bravura. Grazie.

Rossana Belardinelli - Giuseppe Dimiccoli

DIREZIONE DIDATTICA STATALE6° Circolo “Raffaele Girondi” - Barletta

A.S. 2013/2014

giugno 2014

Un giornalino realizzato da voi bambini ormai ragazzi. Anzi baby giornalisti. Durante questo percorso di comunicazione compiuto tutti abbiamo vissuto una bell’esperienza di

crescita culturale e umana. Nelle pagine che seguono è leggibile l’entusiasmo con il quale avete dialogato con l’universo della comunicazione. Abbiamo creato una redazione giornalistica a tutti gli effetti non tralasciando alcun particolare tecnico. Con scrupolo abbiamo verificato tutte le notizie e durante la rassegna stampa abbiamo ragionato sull’importanza del leggere e del sapere. Come una ossessione abbiamo ripetuto che leggere è fondamentale per la vostra crescita e siamo certi che lo farete con la gioia che ci avete mostrato. Questo «mondo» siamo certi che lo esplorerete con impegno. Un testimone che vi affidiamo con affetto. Vedervi a lavoro durante la giornata dedicata a Pietro Mennea, intervistare la dirigente Ardito e perfettamente a vostro agio alla Gazzetta del Mezzogiorno e a Teleregione è stata la dimostrazione che siete dei cronisti di razza che amano la mozzarella ma non la bufala. In ultimo ma non per ultimo la vignetta, che come redazione avete ideato, è appunto l’eco della vostra bravura. Grazie.

Rossana Belardinelli - Giuseppe Dimiccoli

e negli studi televisivi di Teleregione. In ultima pagi-na, le foto-tessere dei ragazzi che hanno collaborato alla realizzazione del giornalino.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 41 GIUGNO 201440 IL FIERAMOSCA

Scuola

U n gruppo di genitori di alunni della scuo-la media “Manzoni” ha inoltrato al Comune

una vivace protesta contro la prospettiva di chiu-sura dell’Istituto frequentato dai loro figli. Lamen-tano essi, di essere stati abbandonati, che i politici e gli amministratori della città non hanno preso nella dovuta considerazione questo imminente ri-schio. La situazione di pericolo è determinata dalla nascita di nuove realtà scolastiche, specialmente della recente istituzione, quella dei Comprensivi, ad uno dei quali doveva far capo proprio la “Man-zoni”.

I genitori evidenziano la scarsa attenzione delle autorità amministrative verso questo problema in generale, ma anche un certo disinteresse verso l’a-dempimento di alcune carenze strutturali dell’edi-ficio, pur tenendo conto delle ristrette disponibilità economiche di cui dispongono purtroppo le nostre strutture scolastiche.

Tra i numerosi problemi evidenziati dalla dele-gazione dei genitori, vi è anche quello relativo ai ragazzi diversamente abili che chiedono maggio-ri certezze sulle prospettive della continuità della loro frequenza a scuola. La delegazione ha anche insistito perché, in un prossimo incontro, possa essere presente anche il sindaco che garantisca il mantenimento di un impegno più fermo. E so-prattutto intervenga presso le altre scuole perché si possa realizzare un incontro fra tutti gli istituti interessati ad una più equa ripartizione numerica presso ogni plesso scolastico.

La scuola “Manzoni”a rischio di chiusura

chiede un maggior interessamento del Comune

LaScuolaMedia“A.Manzoni”(FOTORUDY)

S ole, entusiasmo e tanta voglia di correre sulla pista che fu del grande Pietro Mennea. Quasi 60 bambini delle scuole

elementari di Formia e Barletta si sono incontrati presso il Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” nell’ambito del gemel-laggio stretto tra le due città nel ricordo del campione barlettano che proprio a Formia costruì la gran parte dei suoi trionfi.

I bambini delle classi 4a e 5a dell’Istituto Comprensivo “Musti - Di Miccoli” di Barletta e dell’Istituto Comprensivo “Pasquale Mattej” di Formia hanno corso sulle distanze di 400, 100 metri e 50 metri, sotto gli occhi vigili dei docenti, di Isidoro Alvisi, de-legato provinciale del Coni di Barletta, del direttore del Centro Coni di Formia Nicola Perrone e del Professor Marcello Lucciola, storico collaboratore della Scuola di Atletica.

Un gemellaggio sportivo fortemente voluto dall’amministra-zione comunale, rappresentata dall’Assessora allo Sport Eliana Talamas e dal Delegato agli Affari Generali Luigi De Santis.

Momenti toccanti, anche per la presenza del Professor France-sco Mascolo che di Mennea fu scopritore e primo allenatore. Lo sfondo del Redentore, la pista circondata dagli alberi di arancio, gli ambienti dove la “Freccia del sud” si allenava, quelli dove di-scuteva con gli atleti. “Lì, vedete, è dove Pietro si fermava a ripo-sare”. Grande emozione, la gioia di poter ripercorrere coi propri occhi le tappe di un mito.

Alle fine si è tenuta la cerimonia di premiazione. Targhe, coppe ed una medaglia per ogni bambino a ricordare come stare insieme sia già una vittoria.

ISTITUTO COMPRENSIVO “MUSTI-DIMICCOLI”

Ripercorrere a Formia le tappe di un mitoGEMELLAGGIO CON LA CITTÀ DI BARLETTA NEL NOME DI PIETRO PAOLO MENNEA

“Una bellissima giornata - è il commento dell’Assessora Elia-na Talamas -, tappa di un percorso che vogliamo duraturo. Infor-malmente, ci siamo accordati perché Formia restituisca la visita a Barletta, in occasione del prossimo 21 marzo e del trofeo or-ganizzato per celebrare la memoria di Mennea. La volontà è di renderlo un evento annuale. Nel segno dello sport, dell’amicizia e del ricordo di un grande atleta che ha dato lustro ad entrambe le comunità”.

Da sinistra Marcello Lucciola, Luigi De Santis, Eliana Talamas,FrancoMascolo,IsidoroAlvisi,NicolaPerrone

Scuola

GIUGNO 2014

Con il patrocinio

Città di Bisceglie

tra terra e marePersonale di

BisceglieSepolcreto Santa CroceVia Frisari, 37/15 giugno 2o14

Maria Pierro sempre varia nella stesura cromatica così come nella scelta dei soggetti, trae ispirazione dal mondo esterno, il mare, la campagna, i fiori, la figura nella variazione dei temi e contesti alternativi, trala-sciando ogni problema esistenziale o d’impegno.

Attraverso la sua pittura emotiva e sincera, l’artista riesce a trasferire pensieri e sensazioni che hanno per linguaggio la forza del colore, perché senza dubbio il colore e l’armonia costituiscono la “vis” e la sostanza dei suoi quadri.

Poesia e libertà sembrano guidare la sua mano, in più la ricerca di spazio ed una volontà d’infinito che si proiettano oltre la sfumatura del segno e la profondità dei colori.

Prof. Carmine Festa(pittore professionista)

Tra terra e mareUna dolce pausa di gabbiani in cerca di cibo…gli spruzzi d’acqua di un cavallo in corsa…lo sguardo sognante di una giovane donna…

il richiamo di un trabucco solitario…il verde smagliante dei nostri giardini…

l’inebriante sussurro dei fiori…il profumo intenso di frutti maturi…

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 43 GIUGNO 201442 IL FIERAMOSCA

Scuola

I n occasione della celebrazione della Giornata della Don-na, gli alunni delle classi III D e III C della Scuola Se-

condaria di 1° grado “R. Moro”, Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia Di Nunno, sono stati impegnati in un percorso formativo in cui protagonista indiscussa è stata la donna, in tutto il suo splendore, ma anche nella sua complessità, elementi che la rendono affascinante e straordinaria nello stesso tempo.

Il lavoro è culminato in uno spettacolo teatrale dal titolo: Donna: mille volti, una sola anima che, attraverso un viaggio nella storia del teatro, si è soffermato su alcune opere in cui protagoniste sono le donne, ora passionali, ora fragili, ora determinate, ora vagheggiate.

Si tratta di donne coraggiose e audaci come Medea o de-terminate come Lisistrata; ma sono anche donne innamorate come Giulietta e ancora, vivaci e avvenenti come Mirandoli-na. Infine, storie quotidiane, in cui protagoniste sono state ancora le donne, vittime di una violenza di “genere”, la cui vita è stata segnata, irrimediabilmente, da un amore malsa-no, che amore non è…

Presentato al Premio Nazionale Castel di Sangro, il successo de “Donna, mille volti una sola anima” non si è fatto attendere.

Al Concorso hanno partecipato ventiquattro scuole di tutto il territorio nazionale ed un’apposita Commissione ne ha selezionate otto, che hanno avuto l’opportunità di esibir-si presso il Teatro Tosti, nel cuore di Castel di Sangro.

Dopo aver valutato attentamente tutte le opere in con-corso, la Giuria, composta da esperti teatrali, insegnanti, alunni e genitori della scuole della città, ha decretato i nomi di quattro scuole vincitrici.

E così sulla scia del successo, sabato 24 maggio 2014, la Scuola secondaria di I grado “R. Moro” si è aggiudicata il

La Scuola Media “Renato Moro” premiata per il teatro in occasione della giornata della donna

Donna, mille volti una sola anima

Premio della Critica ed i premi per la Migliore scenografia e la Migliore coreografia.

Grande è stato l’entusiasmo per il Dirigente Grazia Di Nunno, le docenti Giovanna Fiorentino, Angela Scardi-gno, Antonella Palmitessa e Maria Rosaria Cavaliere e tutti gli alunni che hanno partecipato alla premiazione, che in questa occasione hanno avuto l’opportunità di valorizzare l’esperienza teatrale della propria scuola, in quanto attività formativa capace di intrecciare diverse discipline e svilup-pare le capacità espressive degli allievi.

Quest’ultima attestazione, insieme ad altri riconoscimen-ti di vario genere, ottenuti dalla Scuola “R. Moro” a seguito della partecipazione a diverse rassegne e concorsi teatrali a livello nazionale, conferma ancora una volta l’importanza di una tradizione teatrale, che da anni è ormai consolidata presso la nostra Istituzione Scolastica.

“Il teatro, così come altre espressioni artistiche sperimen-tate nella nostra scuola, quali la musica ed il cinema, - come ha più volte affermato il Dirigente scolastico prof.ssa Grazia Di Nunno - hanno una funzione catartica dell’intelligenza emotiva, pertanto diventano strumento didattico per eccel-lenza che, focalizzando la propria attenzione sulla centralità dell’alunno, realizzano la personalizzazione dell’intervento didattico e sviluppano la dimensione metacognitiva, affetti-va e relazionale del sapere.

In una società in cui le coscienze sono intorpidite dal consumismo, dalla routine, dall’essere schiavi della realtà virtuale, il teatro, la musica ed il cinema possono dare le ali alla nostra creatività e permettere di volare in alto.”

di Giovanna Fiorentino

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 45 GIUGNO 201444 IL FIERAMOSCA

Scuola

FESTA A CIELO APERTO

DI ORIENTEERINGORGANIZZATA DALL’ISTITUTO “N. GARRONE” DI BARLETTA

“F esta a Cielo Aperto di Orienteering” è il titolo dell’even-to che si è tenuto giovedì 22 maggio presso i giardini del

Castello di Barletta, con gara sportiva tra i vicoli del centro storico, seguita da animazione, conferenza stampa presso la sala Rossa e rin-fresco per i 400 partecipanti, tra alunni disabili e normodotati, docenti e genitori degli Istituti scolastici I.I.S.S. “Gar-rone”, Liceo Scientifi-co “Cafiero”, I.T.E.M. “Cassandro”, I.P.S.I.A. “Archimede” di Bar-letta, Scuola Media Statale “D. Alighie-ri”, I.I.S.S. “T. Fiore” di Modugno, Liceo Scientifico “Nuzzi”, I.T.E.S. “Carafa”, Scuola Media “Vacci-na” di Andria.

Promotrici della manifestazione le scuole in rete I.I.S.S. “Gar-rone” di Barletta, I.I.S.S. “Tommaso Fiore” e Scuola Media Statale “Dante Alighieri” di Modugno, classificatesi al terzo posto, su 213 progetti presentati, sul podio del bando Nazionale “Lo Sport per Tutti a Scuola”, CIP (Comitato Italiano Paraolimpico) - Enel Cuore - UNI-CEF, con un progetto dedicato al Trail-Orienteering (Orientamento su sentiero).

La “Festa a Cielo Aperto di Orienteering” è la conclusione di una progettualità che ha permesso a circa 200 alunni, disabili e normodo-tati, di praticare orienteering nei parchi cittadini e nel proprio cen-tro storico già a partire da febbraio, nonché di partecipare alle fasi provinciali e regionali dei Campionati Studenteschi di Orienteering, vincendole e qualificandosi alla finale nazionale.

La manifestazione è supportata anche dalle seguenti istituzioni: Comune di Barletta, Direzione scolastica Regionale (coordinamen-to ed. Motoria, Fisica e Sportiva), C.O.N.I. Bat, Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive di Bari, Sportinsieme Sud, Movimiento Latino, A.s.d. Orienteering Academy Puglia.

Maria Sterpeta Somma

L’Istituto “N. Garrone” a Romaper un convegno sulla inclusione“O ltre l’inclusione, verso la qualità della vita” è

il titolo del convegno al quale ha partecipato una rappresentanza dell’Istituto “Garrone”, guidata dal preside Antonio Diviccaro, lo scorso martedì 27 maggio presso l’Auditorium Isfol, in corso Italia, a Roma. L’isti-tuto “Garrone” comprende l’Istituto Professionale, con gli indirizzi Servizi Socio-Sanitari e Servizi Commerciali (che comprende le opzioni Aziendale, Turistico e Grafico Pubblicitario) ed il Liceo Artistico, con indirizzo grafica pubblicitaria.

L’istituto è Scuola Polo per l’inclusione scolastica de-gli alunni con disabilità ed ha attivato negli anni numerose sperimentazioni didattiche nell’ambito della inclusione. Web: www.istitutogarrone.it

Gli studenti iscritti sono 883, di cui 65 con disabilità certificata e di cui 60 con disabilità psichica, 132 i docenti in organico di cui 54 di sostegno.

Altre figure professionali a supporto, educatore, esper-to di orientatore, operatore sanitario. Il progetto “Pensami adulto” di cui ha parlato il prof. Diviccaro è stato incentra-to sull’approccio per competenze nell’ambito della scuola secondaria di primo e secondo grado, in modo che essa sia funzionale al processo di transizione, vale a dire all’ac-cesso al mondo del lavoro dei giovani con disabilità. Lo strumento utilizzato per facilitare l’accesso al mondo del lavoro è stato il Piano Individuale di Transizione.

Il progetto prevede un intervento di orientamento già a partire dagli studenti del primo ciclo della secondaria, anche con incontri con le famiglie.

“Quanto all’orientamento - sottolinea il preside - il progetto ha previsto specifiche azioni di orientamento pro-fessionale attraverso colloqui, bilancio di competenze, at-tività di informazione e orientamento alle professioni, per comprendere gli interessi e le attitudini professionali degli studenti. In particolare, sono state somministrate alcune schede dal questionario Astrid-or per la valutazione degli interessi, delle credenze di efficacia professionale, dei va-lori e delle motivazioni professionali, delle abilità sociali al lavoro e del senso di efficacia”.

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 47

di Franco Lamonaca

Orizzontali

Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta

Verticali

Enigmistica

1.* La caparbietà di “Mennea” a perseguire primati. - 10. Con-getturale, suppositiva. - 18. Individua i sottomarini. - 19. Si corre nell’incerto. - 20. Si chiama proprio come l’altro. - 21. Associa-zione Sportiva. - 22.* (non definito). - 25. Andata. - 26. Sul filo dell’onda. - 27. Sdegnato, arrabbiato. - 28. Reggono il tendone. - 29. La prima nota. - 30. Opache, senza lucido. - 31. Napoli. - 32.* La “Stella” che albergava presso San Cataldo. - 33. Sono tutti ammogliati. - 34.* Il nome del prof. Dicorato, primo preside della De Nittis. - 35. La veste inconsutile di Gesù. - 36.* Un diminutivo di Ruggero. - 37.* La musica che trionfava al Curci. - 39. Antico naviglio di vario trasporto. - 41.* Eraclio nell’antichità. - 42. A fine serie. - 43. Venditori d’olio. - 44. Messina. - 45.* Don Miche-le, primo parroco di San Nicola. - 46. Kofi, ex segretario generale dell’ONU. - 49. La giornalista e scrittrice Mafai. - 51. La banca del Vaticano. - 52.* (non definito). - 55. Esempio in breve. - 56. Sollevati nella protesta. - 57. Le pone alte l’ambizioso. - 58. Tac-cuino per appunti. - 59. La godono le regioni a statuto speciale. - 60. Vedibili, esaminabili.

1. Ruvido, scabroso. - 2.* Aveva l’isola e il lazzaretto. - 3. L’eroe di Troia. - 4. Una memoria informatica. - 5. La cittadina lucana di Rocco Scotellaro. - 6.* Il bus che fa la spola tra il centro e l’ospeda-le. - 7. Continui venti equatoriali. - 8. Vecchio marchio di pneumati-ci. - 9.* Il capolavoro (j=i) del musicista barlettano Renato Virgilio (1879-1959). - 10.* L’ex maglieria di Riccheo su via Canosa. - 11. È un paesino del ternano. - 12. Piccolo comune del bergamasco. - 13.* Lo storico Livio tra via Canne e Piazza Divittorio. - 14. Le ini-ziali dello scrittore (premio Nobel) di “Addio alle armi”. - 15. To-rino. - 16. È materia prima per la porcellana. - 17. Seduto, situato. - 20. Intrattengono… i perditempo. - 23. È una pianta pruriginosa. - 24.* La piazza della dogana. - 28. Son pieni di paura. - 30. C’era a Bisceglie per le cure mentali. - 32. Mariafilomena accorciata. - 33. Chiusa nella parete. - 34. I “televisivi” con più episodi e stessi personaggi. - 35. Sollevare, alzare. - 36.* Metà nome della traversa di via Dimiccoli, prima di via Pastrengo. - 37. Una bianca via… celeste. - 38. Gli ori delle “napoletane”. - 39. Scendono nell’arena. - 40. Scherniti, dileggiati. - 42. La settimana… del cinema. - 44. Un alberghetto sull’autostrada. - 46. Bruciato, inaridito. - 47. Idonea al caso. - 48. Io e gli altri. - 49.* Il “papà” dei taralli scaldati. - 50. L’uccello sacro agli egizi. - 51. Sporgenti e appuntiti. - 53. Son centrali nel biennio. - 54. Le pari del palombo.

A schema risolto, leggendo di seguito le due intere righe del 22 e 52 orizzontali, si avrà la completa denominazione della manifestazione artistica barlettana, svoltasi ininterrottamente dal 1980 al 2011, il cui logo, al centro, rappre-senta una significativa foto d’epoca

Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*)(Soluzioneapag.49)

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SOTTOSEZIONE DI BARLETTAVia Mura del Carmine sn • Tel. 0883.536788

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TRENO da Taranto 18 luglio / 24 luglio

AEREO da Barida Brindisi 8 agosto / 12 agosto

TRENO da Lecce 28 settembre / 4 ottobreAEREO da Bari 29 settembre / 3 ottobre

AVVISO SACRO

FOTO

SER

GIO

PA

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2014

3/7settembre

settembre2/8in TRENO

in AEREO

a Lourdescon l’UNITALSIALTRI PELLEGRINAGGI IN PARTENZA DALLA PUGLIA

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 49 GIUGNO 201448 IL FIERAMOSCA

Brevi di sportBrevi di sport

ScacchiTre titoli nazionaliai nostri giovani scacchistiDopo le eliminatorie regionali nella fase finale che si è svolta a Terrasini (Palermo) le scuole bar-lettane hanno vinto tre titoli nazio-nali su otto, ed un secondo posto, a conferma del consolidamento di una scuola di alto livello. Han-no vinto il titolo il Liceo Classico “Casardi” categoria allievi femmi-nile (Cristina Santeramo, Valentina Palmieri, Anna Pia Dicorato, Maria Laura Strignano, Lucia Tedeschi, Paola Quarto), il liceo Scientifico “Cafiero” categoria Juniores ma-schile (Domenico Diviccaro, Anto-nio Distaso, Domenico Santeramo, Vincenzo Angelo Lombardi, Mi-chele Doronzo, Nicola Cassano), la Scuola Media “Manzoni”, ca-tegoria maschile (Luigi Doronzo, Salvatore Cassano, Luca Barone, Pierluigi Francavilla, Francesco Cassano); un secondo posto è an-dato al Liceo Scientifico “Cafiero” categoria allievi maschile (Giuseppe Cafagna, Michele Arcangelo Damato, Ruggiero Martire, Daniele Rizzi, Pa-squale Damato, Angelo Cafagna). E inoltre si è classificata settima la Scuola Media “De Nittis”, categoria allievi fem-minile (Rossella Abbatantuono, Lucia Palmitessa, Valeria Laporta, Raffaella Guerra, Angela Pia Martire, Donatella Dicorato) e nona la Scuola elementare “S. Domenico Sa-vio” categoria allievi femminile (Alessia Piazzolla, Clau-dia Marchiselli, Giulia Doronzo, Alessia Scarcella, Maria Postiglione, Aurora Liso).

Triathlon“Lay up Barletta Triathlon Sprint”Si è svolta domenica 18 maggio, in una splendida giornata di sole, la terza edizione della “LAY UP BARLETTA TRIATH-LON Sprint”, gara di Triathlon articolata sulle seguenti di-stanze: 750 metri di nuoto, 20 km di bici e 5 km di corsa. Il tutto si è disputato nella location del bellissimo Lungo-mare Pietro Paolo Mennea di Barletta, che ben si presta

AtleticaVeronica Inglese campionessa nei 10.000 metri

Straordinaria impresa della nostra Veronica Inglese, l’atle-ta barlettana allenata da Toni-no Ferro, che sabato 17 mag-gio a Ferrara ha vinto il titolo nazionale sui 10.000 metri con-fermandosi la regina del mez-zofondo italiano, col tempo di 32:25.76, col quale ha miglio-rato il suo precedente primato di ben un minuto. Tempo che

le consente, ora, di partecipare a pieno titolo ai campio-nati europei che si terranno in estate a Zurigo. Questo è il terzo titolo nazionale conquistato da Veronica in carriera, dopo quelle dei 10 chilometri su strada e nel cross.

KarateFabio Luce campionenazionale di KarateBellissima impresa ha com-piuto Fabio Luce, ventitreen-ne, portacolori della Shotokan Funakoshi di Barletta, che ha conquistato il titolo di cam-pione nazionale seniores di Karate tradizionale (la più im-portante manifestazione orga-nizzata dalla FITKA) nel Pala-bruel di Bassano del Grappa. L’ambito traguardo al temine di dure selezioni regionali e valutati poi a Bassano dal maestro Hiroshi Shirai e dalla commissione tecnica nazionale. Fabio Luce non è nuovo a queste imprese, anche se questa è la più prestigiosa: egli è infatti reduce da una esaltan-te carriera giovanile nel corso della quale ha conquistato numerosi allori. Legittima quindi la soddisfazione del suo allenatore Savino Luce.

Tiro con l’arcoLoredana Spera medaglia d’Oro a squadre

Esaltante successo dell’arciera barlettana Loredana Spera che, nel corso dei campionati europei gio-vanili di tiro con l’arco, a Lubiana (Slovenia), ha vinto la medaglia d’Oro nell’arco olimpico a squadre Juniores. Del team vincente, por-tacolori della Polisportiva Arcieri del Sud, facevano parte Federica Santoro e Chiara Romano, numero quattro del tabellone. Loredana ha chiuso la sua gara, risultando la mi-gliore delle azzurre in classifica.

Agevole il cammino per giungere al titolo del terzetto trico-lore: dopo aver battuto infatti la Germania (6-2) nei quarti e l’Ucraina (5-4) nelle semifinali, da ultimo la nostra rap-presentativa ha battuto in finale la Russia (5-1). Non nuova a questi successi, Loredana vantava già un oro ai mondiali Juniores a squadra, un oro agli Europei e due titoli italiani.

TennisClaudia Cascella conquista l’oro nel doppioLa barlettana Claudia Cascella, in coppia con Natasha Pi-ludu, gareggiando per il CUS Foggia, ha conquistato l’oro nei campionati italiani universitari che si sono svolti sui campi del Tennis Club Lombardo di Milano. Nel corso del torneo nel quale hanno affrontato cinque coppie, non han-no perso neanche un set.

CalcioPerpignano nuovo presidente del Barletta.Esce di scena con signorilità Roberto TatòSi chiude la gestione della presidenza di Roberto Tatò per aprire la nuova gestione affidata a Giuseppe Per-pignano, che tranquillizza i tifosi sulle prospettive di continuità del club bian-corosso. Prima però di aprire al nuovo presiden-te, vogliamo spendere due parole sul presiden-te uscente, sulla grande signorilità dimostrata da Roberto Tatò. Ce l’aveva messa tutta per ottenere buoni risultati nella gui-da del club Biancoros-so. Non ce l’ha fatta e ha passato la mano. Ma non possiamo non dargli atto della moderazione dimo-strata in ogni evenienza, anche nei momenti più difficili della vita societa-ria, quando avrebbe po-tuto fare la voce grossa e ha invece preferito sempre tenere un atteggiamento moderato e propositivo ispirato dal buon senso. Gra-zie, presidente, per questa lezione di stile.

GiuseppePerpignano(BARLETTASPORT.IT)

RobertoTatò(BARLETTASPORT.IT)

Soluzionedipag.47

ad organizzare una disciplina sportiva articolata quale il triathlon. La Gara ha registrato la partecipazione record di 180 atleti provenienti da tutta Italia. La gara è stata vinta da Michele INSALATA della ASD Nadir on the road che ha bissato il successo della scorsa edizione che ha concluso la gara in 1 h 1’ 37”, mentre la gara femminile è stata vinta dall’atleta Francesca GALLUZZO della società “Minerva Roma” che ha concluso la gara in 1 h 10’ e 37”.

CanottaggioPaola Piazzollaterza sul podio nazionaleAncora una brillante prestazione della barlettana Paola Piazzolla nel singolo junior di canottaggio, giun-ta terza ai Campionati Nazionali Juniores svoltisi a Varese. Paola, at-leta della Lega Navale di Barletta ha ribadito una volta di più le sue credenziali tecniche e caratteriali. Quello che conforta è che la nostra atleta pur essendosi classificata terza, aveva riserve di energie per poter migliorare ulteriormente i suoi piazza-menti, e nel corso dell’estate non mancheranno altre op-portunità per progredire ulteriormente. Tempo della sua performance: 7.56.97. Il ringraziamento per il suo allena-tore Cosimo Damiano Cascella, un successo dedicato al papà che l’ha accompagnata a Varese e ai tre nonni che - da Barletta - la seguono con tanta trepidazione.

MaratonaRicatti ha prenotato gli EuropeiMimmo Ricatti - portacolori dell’Aeronautica Militare - disputerà la maratona ai prossimi Europei che si svolge-ranno a Zurigo (Svizzera) dal 12 al 17 agosto. Il suo nome è stato fatto dal direttore tecnico della nazionale di atleti-ca Massimo Magnani. Con Mimmo, convocati anche Lalli, Meucci, Palamini, Pellecchia e Pertile. “È il coronamento di un sogno a lungo inseguito”, ci ha detto il nostro campione che si allenerà con grande determinazione nelle prossime settimane per ben figurare nella più importante maratona della stagione.

AtleticaVivibarletta una grande festa dello sportSono stati 2500 i podisti tra tesserati FIDAL e semplici amatori che hanno preso parte alla sesta edizione della VIVI BARLETTA, prova sui dieci chilometri. Valida come settima tappa del “Corripuglia 2014”, organizzata dalla Barletta sportiva (presidente Enzo Cascella): partenza dal lungomare “P.P. Mennea” ed arrivo nel fossato del castel-lo svevo. Ospiti d’onore i campioni barlettani Veronica In-glese (Gs Esercito Italiano) e Mimmo Ricatti (Aeronautica militare), i quali hanno voluto onorare egualmente la Ker-messe sportiva, anche senza fare classifica. A vincere la gara Francesco Minerva in campo maschile e Marisa Russo nel settore femminile, mentre la classifica per società è stata vinta dall’Associazione Maratoneti di Andria. Una curiosità: il più anziano? L’ottantacinquenne Gennaro Chimenti, della Montedoro Noci, classificatosi al 1713° po-sto… che per lui in ogni caso certo vale una vittoria.

Cristina Santeramo del Liceo Classico “Casardi”

Luigi Doronzo della Scuola media “Manzoni”

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 51 GIUGNO 201450 IL FIERAMOSCA

Vetrina Rotas Poesie

Rosa Spera

IRIDESCENZEDI LIBERI VOLI

poesie

Leggere poesia è un po’ come sfogliare margherite cer-cando piccole-grandi verità, attese e gradite da tempo, e quell’armonia silenziosa che si accompagna al gioco ritmi-co e musicale delle parole: parole calde, sorrisi ammiccanti, strette di mano che non celano compromessi o malintesi.

La poesia fa tutto questo, sa dare certezze anche se l’ombra tende a sfumare la lucentezza di un incontro, l’ab-braccio voluttuoso con l’azzurro che è in noi e che palpita agitando note, intrecciando sogni e disegnando paesaggi intimi dalle tonalità alte.

Con Mario Luzi1º Premio Internazionale “Francesco Petrarca”

Arezzo, 22 ottobre 2000

… con Maria Luisa Spaziani3º Premio Internazionale “Marengo d’Oro” Maestrale

S. Marco, Sestri Levante, 11 settembre 2005

… con Donatella DonatiPremio Internazionale “Giacomo Leopardi”

Recanati, 26 aprile 2003

Rosa Spera è nata a Barletta, dove vive.Pluriaccademica di svariati centri culturali, è

“Membro Honoris Causa” del C. D. A.P. (Cen-tro Divulgazione Arte e Poesia).

Fa parte di giurie di diversi concorsi letterari e collabora attivamente con riviste e associazio-ni specializzate nel settore. Le poesie di Rosa Spera sono state inserite in varie Antologie didattiche distribuite sul territorio nazionale. Inserita anche nel volume: “La Saggezza della Letteratura”, atti del Forum Puglia Letteraria Mediterraneo Europa a cura di Ettore Catalano e nell’Antologia dedicata al bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi.(Recanati).

Alcune sue liriche sono state tradotte in francese e in portoghese con pubblicazione sulla Rivista culturale Il Ponte Italo – America-no New Jersey, U S A. Premiata e apprezzata da Mario Luzi e da Maria Luisa Spaziani, l’autrice ha ricevuto per la sua attività letteraria anche un riconoscimento dal Ministero per i Beni Culturali.

Le notizie degli innumerevoli premi da lei conseguiti sono state riportate dai maggiori organi di stampa, inoltre illustri critici si sono interessati alle sue opere esaltandone la validità dei contenuti.

Si citano solo alcuni dei numerosi primi premi:

Dostoevskij (Roma), Trofeo Giacomo Leo-pardi (Recanati), Histonium (Vasto-CH), Città di Pompei, Città di Milano, Il Molinello (Siena), Cesare Pavese (Cuneo), Ketty Daneo (Trieste), Città di Basilea, Città di Atene, Città di Lecce, Città di Bitetto (Ba), Leonardo (Firenze), Pa-dus Amoenus (Parma), Levante (Bari), Picena (Ascoli Piceno), Iniziative Letterarie (Milano), Nicola Mirto (Alcamo), A.U.P.I. (Albo Ufficia-le Poeti Italiani).

Pubblicazioni: “Silenzi di rugiada”, collana “Gli Esteti” Piacenza 1999; “Oltre i silenzi”, Edi-zioni Giuseppe Laterza Bari 2001; “Il tempo e la rosa”, Edizioni Giuseppe Laterza Bari 2005.Editrice Rotas

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Antonella Loffredo

LA BALLATA DI FRATELLO SOLE E SORELLA LUNASottolealidiunCustode:trailsognoelarealtàpp. 280 - e 17.00

Quest’opera dai contenuti profondi e da un linguaggio chiaro ed incisivo, che giunge al cuore di ogni lettore: «descrive l’esistenza di ogni uomo e donna toccando temi esistenziali e spirituali che sono quelli di ogni anima credente e non credente, che si sforza ogni giorno di credere e si predispone ad un dialogo vero ed autentico, che insegna a credere e a sperare in un mondo più fraterno ed armonico in cui si possa comprendere che “lavitavagiocatafinoall’ultimorespiro,nonvasprecataadagiandosiinunaquotidianità senza scossoni checi renderebbe tiepidi,amorfi, rassegnati” e che nella vita “nonèlaconquistachecirendefelici,maèildonodisestessichecidaperduratagioia”». Un libro che conduce a risvegliare le nostre coscienze addormentate per “scorgereintantipiccolimiracoliquotidianiisegnitangibilidell’amoreincondizionatodiunDioinnamoratodelleSuecreature”.

Rosa Spera

IRIDISCENZE DI LIBERI VOLI Poesiepp. 104 - e 10.00

È in libreria la raccolta di poesie di Rosa Spera, Iridiscenze di liberi voli edito da Rotas, con pre-fazione di Fulvio Castellani. Alla sua quarta esperienza lirica - dopo Silenzidirugiada (1999), Oltre i silenzi (2003), Iltempoelarosa (2005) - questa quarta silloge conferma e rafforza in noi il giudizio lusinghiero già espresso in altre circostanze, del resto suffragato da numerosi premi e riconoscimenti, nonché da autorevoli critici letterari (come Ettore Catalano) e premiata da eminenti poeti (come Ma-rio Luzi e Maria Luisa Spaziani).

La Spera, nelle sue ispirate liriche, mentre affida al verso una ampiezza comunicativa, si confronta con il quotidiano, realizzando nei suoi versi un equilibrio sintattico tra la vocazione ad un registro più elevato e una espressività più colloquiale ed accessibile, dove registra le sue impressioni, proietta fotogrammi del proprio passato, lascia filtrare momenti di controllata emozione.

Francesco Carpagnano

LA LEGGENDA DEI CAMMINAMENTI SOTTERRANEI DI BARLETTApp. 32 - e 5.00

La leggenda dei camminamenti sotterranei di Barletta è un pregevole lavoro di ricerca e di scrittura che ha anche il merito di far passeggiare, attraverso la lettura, il lettore sulle gambe della fantasia. L’autore prende il lettore per mano e lo guida nelle viscere e nei meandri della storia della nostra città. Lo fa con garbo e galanteria. Ma soprattutto passione.

La “camminata” muove i suoi passi lungo le coordinate della storia e della immaginazione. Due sentieri che arricchiscono, sempre, l’anima e lo spirito. Il Nostro riesce, con un linguaggio diretto e scevro da tecnicismi, ad intersecare le due coordinate offrendo al lettore scenari a dir poco incredibili.

Autori vari

MATTEO BONADIES, UNDICI IN VENT’ANNIpp. 96 - e 6.00

Partecipare le ansie del proprio tempo che attanagliano, in maniera latente, palese o subdola ma incisiva, le tensioni emotive che, se non rallegrano o lacerano, comunque condizionano l’intima e recondita serenità di molti dei contemporanei è quanto si è prefisso Matteo nei diversi settori in cui opera, evidenziando i conseguiti risultati ai distratti protagonisti della nostra epoca.

Il lavoro, pur inteso quale mezzo di riscatto sociale della propria condizione, non è, né può es-sere, il fine ultimo per giustificare la propria esistenza ma una valida necessità, di certo la migliore, attraverso le cui opportunità ogni essere raziocinante, valorizzando i talenti posseduti, trasmette le emozioni, manifesta le sofferenze, comunica le tensioni e le aspirazioni che connotano la propria condizione, con le esigenze da soddisfare, insieme alle auspicate attese per conseguire quella crescita interiore da coltivare nel raffronto dialettico con i propri simili. Si spiega in tal modo la sua tensione a voler analizzare, comprendere e descrivere le sofferenze non palesate, le motivazioni inconsce che portano ai variegati patemi repressi, alle agognate conquiste perseguite.

Signor Peschechera VincenzoOttantaautunninuotano,signorPeschecheraVincenzo, [neiriflessicaldideltuovinobiondo,ottantaluminosescie.

Neltuovinosicondensal’asprigno [dellerughecheiltempo,insilenzio,lentamente,tihatatuatosullafaccia.Cisonoituoimiglioriannidicontadino.Iltuovinoèlimpido.

Vedo la signora Rosa vacillare [lungolescaleincompagniadellasuaartrosi,leparlacomesiparlaauncuccioloinsolente, [minacciadilasciarlodigiunofuoridallaporta, [mapoiconscartorepentinosupplicadilasciarla [stare,soloperpoco,almenoperlescale.Questovedonelgialloobliquo [deltuovino.

Gli anni del sindacato. La sofferta gioiadelpartito.Latesserastoricaeifiglichenonhannol’epica [nelsangueetrovanopateticalacommozioneeanchel’Internazionale.Neltuovinolaparolacompagnonavigaasprigna,èsolechestruscialazolladellavigna,ecochetiaccompagnaetiriscalda.

SignorPeschecheraVincenzo [neltuovinorisplendeunadimessamorte.Lehaiconsegnato [lemanirassegnate,lemanipazienticomelavignachenonsorridepiù.

Dominailvinoun’allegriaaspra, [unsorrisosguincioperchébisognasapersorridere [allamorte,perchémolterinascitecongiungeilvino.

Etusignorvinobiondocherisplendidiottantaluminosiautunni, [dellesuerughe,delladentieracustoditanelcassettoconiritagli,lefotografie,spediscigliunbrevearrivederci.

Paolo Polvani

PerplessitàSe la mia vita fosse un film.Lo cancellerei.Se la mia vita fosse un racconto.Lo strapperei.Se la mia vita fosse una poesia.La dissolverei.Eh...Se la mia vita fosse un tema.Se la mia vita fosse un racconto.Se la mia vita fosse un giallo.Se la mia vita fosse un romanzo.Se la mia vita fosse un trailer.Se la mia vita fosse uno show.Se la mia vita fosse un’avventura.Se la mia vita fosse un film dell’orrore.La vita di ognuno di noi diversa.La vita di ognuno di noi dispersa.La vita di ognuno di noi sembra uguale, [ma in realtà nulla è eguale.Della mia vita prenderei tanti pastelli, [tanti colori,la mano ricca di entusiasmo e di amori.Amo l’aria, la terra, il mare, [amo me stessa,amo la vita, amo la vita della mia vita.I figli sono la vita infinita.Ma la realtà è che la vita [è una cavalcata ardita.Allora dipingerei di rosso l’amore,di giallo la passione,di verde la speranza,di azzurro la pazienza,di marrone il calore, di bianco la vita.Ogni momento che scivola via [racchiuso in un colore.Ognuno di noi alla fine della sua corsa [raccoglie il suo colore.

I giorni della vita scivolano I giorni della vita scivolano,scivolano maledettamente,scivolano precipitosamentecome in un vortice svaniscono.Via.

SperanzeDietro le grate di un cielo verde. Occhi.Occhi grandi.Occhi piccini.Occhi invecchiati.Occhi stanchi.Occhi ricchi di speranza.Sono lì dietro le grate del mondo [ad aspettare.Mentre il mondo ricco di avarizia.Falsità.È chiuso dalle mani nere [che lo trattengono.Mani ricche.Mani sovrane.Mani nere che hanno imprigionato [l’umanità.Mentre il lusso primeggia oltre le grate.

BacioChe cos’è il bacio …Il bacio vero.Il bacio è l’essenza dell’amore.Traspare l’essere di ognuno.Il bacio è passione, racchiude [un sentimento primordiale,nella parola “amare”.Il bacio è trascendentale [nel corpo, nell’anima.Il bacio è coinvolgente, [ti prende corpo e mente.Il bacio è pulsante quando ti cattura [ami ogni istante.Il bacio.Due labbra che si cercano, si rincorrono, [si sfiorano, vivono.Indimenticabili attimi di vita [chiusi in un bacio.

Tutto ha cambiato meSe potessi cambierei tutto.Invece tutto ha cambiato me.

Ada Roggio

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GIUGNO 2014 IL FIERAMOSCA 53 GIUGNO 201452 IL FIERAMOSCA

Vernacolo

di Michele Vitobello*

POSTI TELEFONICI PUBBLICIBar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305

TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI

A.S.L. BT - centralino 0883 577111AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469

SERVIZI SOCIALI

A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395Curia Arcivescovile 0883 531274Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128Sert 0883 577302Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460

INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALIArcheoclub di Barletta 348 3739839Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] della Memoria e della Resistenza(c/o Castello) 0883 578644Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) 0883 531274Cantina della Sfida 0883 532204Castello 0883 578620Centro Culturale Zerouno 0883 333807

C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354

Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra) 0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374Parco Archeologico di Canne 0883 510993Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414

FOTORUDY

SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICOAcquedotto (Servizio Guasti) 800 735735Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400Cimitero 0883 510675Comune - centralino 0883 578111Corpo Forestale dello Stato 1515Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21Gas (Servizio Guasti) 800 900999Guardia di Finanza 117- Comando compagnia 0883 531081Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130Polizia di Stato - soccorso pubblico 113Polizia Commissariato 0883 341611Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370Polizia Stradale 0883 341711Polfer 0883 521502Poste Italiane 0883 536097Prefettura - centralino 0883 539111Pronto Intervento 118Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781Protezione Civile 0883 578320URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050Soccorso ACI 116Soccorso Pubblico 113Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222

Raccontnaleggend,anteichassècaufuchsopaterrne’ngstav,aggendcat’navfriddassèaSent’Antoniovuler’nsciapr’ghèp’rcèquennuvirnt’navluchsputess’rnga’l’descm’beccofuch.Stupov’rSent,sm’ttettaCristm’pittes’ccomtentabbunidsapav,upostandòcaufuchstav.N’compa’gnedumaialettp’gghiettupurchn’cud,espartettarmatdpacie’nz,ecubastonsciettatuzz’lè1

a port d l’infernsempguidatdalgrandePadretern.Odievlpurtirn’ccalett2comuv’dett,facettumusssturt,tuttidiavolettstra’futtentfecern’nagar,pn’zrrellaportp’rcèt’nev’npagourdSent’Antoniocane’nt’navpagourdudemonio,intentumaialettavavtrasoutes’errmeisacarrcomovintfacenneciam’buchè3tuttidannat4.Astupuntsucc’dettaribbe’glion,ucapdiev’ls’avavr’paratratanacatestdlegnammunt’natc’app’ccènasortdfanovchierdtuttl’enmp’r’dout.Stùpurtir,parlenciuttciutt,iaprett a port e diss a Sent’Antonio: “vinap’gghier’tstupur’cidmaledetts’nàdomosucciadupande’monio”.Stumaialett,comv’dettoSents’accu’stettpaciousesottomess,sapavc’avavfetttuttquentchedcaSent’Antoniol’avavditt.AssettSent’Antoniogièconvintcapourall’infernidavavvint,ementrcamm’navmezzofuchfaicattacchènalemballubaston,foacchssìcaSent’AntoniofucuntentdpurtèsopaTerrufuchpscaldèaggent.

1. bussare2. accecò3. inciampare4. dannati

La leggenda di Sant’Antonio

GIUGNO 2014

Moltodiffusanellecampagne,aiprimidelNovecen-to,eral’usanzadiraccontare,diseraintornoalfuo-co,storiechenelcontempodovevanomantenerealtoilmoraledeibracciantidopounaduragiornatadilavoro.

* detto Lillino

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GIUGNO 201454 IL FIERAMOSCA

STAZIONI DI SERVIZIO

TURNI FESTIVI MESI GIUGNO 2014 e LUGLIO 2014

Antimeridianodalleore7.00alleore12,30Pomeridianodalleore15,30alleore20,00

TURNO A TURNO B

TURNO C TURNO D

ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2014

BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA

Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo

*= il servizio si effettua anche la domenica

Da Barletta a Bari: 4.42 4.43 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.40 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.44 12.56 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.43* 15.02* 15.22 15.57 16.10* 16.46* 17.04* 17.16 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.03* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.52 23.03*Da Bari a Barletta: 0.01 0.15 4.00 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.45 14.04* 14.10* 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.35 16.42 17.0517.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 19.40 20.15 20.30 21.19 21.33* 21.40 22.06 22.13 23.09*

Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.47 5.11 6.02* 6.43* 6.53 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.31 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.26 21.02 21.13 21.21 22.06 22.21* 22.28 22.53 22.58 23.57*Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.48* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.46 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.13 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.14* 14.20* 15.18 15.38* 16.17* 16.22* 16.33 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.19* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*

Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni eacquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21

(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).

CHIESE: orari Ss. Messe sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.30 9.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 1110 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38

2 Giugno 28-29 Giugno 26-27 Luglio

7-8 Giugno 5-6 Luglio

14-15 Giugno 12-13 Luglio

21-22 Giugno 19-20 Luglio

IP via L. Da VinciESSO via R. MargheritaESSO p.za 13 febbr. 1503TAMOIL via S. SamueleESSO via Trani

AGIP via CanosaIP via TraniERG via ParrilliTOTALERG lit. di PonenteTOTALERG via Barberini

ERG via Canosa, 84AGIP via FoggiaIP via AndriaIP lit. di Ponente Q8 via Trani

ERG via R. MargheritaERG via ViolanteTOTAL via AndriaAGIP via TraniQ8 via Foggia SS 16

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