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A cura dei bambini e delle maestre della Casa dei Bambini Montessori Il giornalino di Forte Antenne Anno I n. 2 del 2017 “ Bentornati a casa “

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A cura dei bambini e delle maestre della Casa dei Bambini Montessori

Il giornalino di Forte Antenne

Anno I n. 2 del 2017

“ Bentornati a casa “

   

                                     

Ottobre Il mese di ottobre lo abbiamo passato per metà nella scuola di via Boccioni, e per la restante metà nella nostra scuola finalmente ristrutturata: la scuola di Forte Antenne! Il giorno 3 ottobre abbiamo festeggiato il compleanno di Giovanni che ha compiuto 5 anni … eh già … lui è proprio grande e l’anno prossimo ci saluterà per andare in prima elementare!

Dopo di che venerdì 13 è successa una cosa veramente strana! Le nostre maestre hanno iniziato a togliere tutte le nostre attività dagli scaffali di via Boccioni. “E ora come faremo?!?” Abbiamo iniziato a pensare….. Ma le nostre maestre ci hanno spiegato tutto!

“Sta per arrivare un camion grandissimo che porterà tutti i nostri tavoli, le sedie, i giochi e i lavori a Forte Antenne, perché lunedì torneremo nella nostra scuola!” Che bello! Siamo stati felicissimi di ricevere questa notizia!  

E le nostre maestre avevano veramente ragione! È arrivato il camion e sono entrati in classe i traslocatori che sono delle persone veramente molto forti! Hanno sollevato tutto e piano piano hanno riempito il camion. Noi però, per stare più sicuri, siamo andati a giocare in giardino, così non abbiamo disturbato il loro lavoro.

Tornati dal giardino non era rimasto più niente in classe! Era tutta vuota! Abbiamo fatto l’ultima merenda e poi chissà quante belle avventure ci avrebbero atteso da lunedì!  

E anche lunedì 16 ottobre finalmente è arrivato! Abbiamo fatto una grande festa insieme ai nostri genitori, alla dirigente la dottoressa Elisamarzia Vitaliano e all’assessore Emanuele Gisci Alla dirigente e all’assessore noi bambini abbiamo regalato la copertina incorniciata del primo numero del giornalino di Forte Antenne, proprio per ringraziarli per averci permesso di rientrare nella nostra scuola in tempi rapidissimi!  

Un altro ringraziamento speciale dobbiamo farlo alle nostre mamme, i nostri papà e le nostre nonne che hanno portato una buonissima merenda da fare tutti insieme proprio per festeggiare questa giornata speciale! Era tutto veramente squisito!  

Ma la giornata non è finita qui! C’è stata un’altra sorpresa! Siamo usciti in giardino e ... aprite bene le orecchie … abbiamo piantato un albero di cachi che ci è stato regalato da un papà! Un albero che diventerà grandissimo e che dovremmo annaffiare tutti i giorni per farlo diventare sempre più forte e per fargli crescere tantissime foglie! Questo albero sta proprio a significare il nuovo inizio che questo giorno ha rappresentato, il ritorno a casa.  

Un papà molto gentile ci ha aiutato a

preparare la buca ….

….con la maestra Francesca abbiamo inserito l’albero …

   

   

… ed infine abbiamo richiuso la buca. Ora

non resta che innaffiarlo

quotidianamente.

             

   

     

Finiti i festeggiamenti per il rientro nella nostra scuola, abbiamo ripreso piano piano le nostre attività quotidiane. Un’attività molto interessante è stata l’esplorazione di un frutto autunnale …..  

…la pianta dell’ulivo e le

olive!!

Le olive, quando vengono macinate da un macchinario, producono l’olio. Ci abbiamo provato anche noi attraverso il mortaio.  

                                         

   

 

             

Abbiamo scoperto che l’ulivo è una pianta sempreverde, proprio come il pino, e le sue foglie hanno una forma lanceolata. Negli incastri del materiale della botanica abbiamo trovato la forma corrispondente alla foglia dell’ulivo.

Così abbiamo fatto un lavoro di osservazione, tratteggio, ritaglio ed incollatura….  

                           

                     

                       

   

Ed alla fine….una gustosa merenda con pane ed olio per tutti noi!! Proprio per assaporare al meglio il sapore dell’olio.

                                   

                                         

Vi aspettiamo a novembre !

Inoltre da lunedì 23 ottobre abbiamo iniziato a prepararci per il coro di Natale. “È presto!” … direte voi! Ma noi abbiamo bisogno di tanti giorni per memorizzare tutti i canti e per poter quindi fare una bellissima figura il giorno dello spettacolo! Questo è un lavoro molto impegnativo, nel quale ci sta guidando la maestra Valentina.  

 

Lo sapevate che … “La storia dell’ albero di cachi di Nagasaki”

Il 9 agosto 1945 Nagasaki, in Giappone, veniva bombardata con ordigni atomici. Sembrava che qualsiasi creatura vivente fosse morta, invece, sotto le macerie, sono sopravvissuti alcuni alberi e, tra questi, un albero di cachi. Questo albero si era molto indebolito, ma è ritornato in buona salute dopo essere stato curato da un medico di alberi del posto, il botanico Masayuki Ebinuma; questo medico di alberi trovò che la forza di questa pianta non era altro che un potente messaggio di pace da divulgare in tutto il mondo in modo da ricordare a tutti l’inutilità di qualsiasi guerra e, dal frutto cresciuto dell’albero di cachi faticosamente sopravvissuto alla bomba atomica caduta su Nagasaki, prelevò alcuni semi, e nel 1994 riuscì così a far nascere nuove “pianticelle di cachi della seconda generazione”. Poi cominciò ad affidare le pianticelle ai bambini che visitavano il museo del bombardamento atomico, chiedendo loro di farle crescere perché diventassero simboli di pace. Nell’agosto 1995 per ricordare l’insensato orrore delle guerre nasce il progetto “Revive time – L’albero del cachi”, che cerca genitori adottivi a cui affidare le pianticelle. Questo progetto si è sviluppato in tutto il mondo, iniziando da Nagasaki e proseguendo sino a scuole di varie località giapponesi, per giungere infine ad altri punti della Terra spargendo in tutto il mondo i semi del cachi superstite attraverso la collaborazione di molte, molte persone.

 

 

Nel 1996 l’artista contemporaneo giapponese Tatsuo Miyajima incontrò alcuni figli dell’albero bombardato e ideò un progetto per sostenere questa attività come forma d’arte. Venne così formato un gruppo senza fini di lucro, il Comitato Esecutivo del Progetto dell’Albero di cachi “Rinascita del tempo”, che iniziò le sue attività per incoraggiare i bambini in tutto il mondo ad incontrare ed allevare i figli dell’albero di cachi bombardato. Nel 1999 il progetto venne presentato alla 48° Biennale di Venezia, dove le scuole potevano concorrere all’adozione delle piantine che sarebbero cresciute con i bambini come simbolo di pace. Nel 2000 la International Society of Arboriculture dà il proprio patrocinio al progetto.