I MORTI RITORNANO Morti... · 2020. 4. 21. · Ora vi è un gruppo di manifestazioni del genere che...

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  • COPYRIGHT

    QUESTOE-BOOK:

    TITOLO:Imortiritornano

    AUTORE:Bozzano,Ernesto(09/01/1862-24/06/1943)

    TRADUTTORE:

    CURATORE:

    NOTE:GastoneDeBoni[NONINSERITEPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

    DIRITTID'AUTORE:no

    TRATTODA:

    Imortiritornano

    diErnestoBozzano

    Fonte:ARMENIA(1996)

    ALLAEDIZIONEELETTRONICAHANNOCONTRIBUITO:

    [email protected]

    REVISIONE:

    GiancarloSanti(VE)-http://vitadopovita.jimdo.com/

    PUBBLICATODA:

    [email protected]

  • INDICE

    PrefazionediG.DeBoni[NONINSERITAPERDIRITTISUCOPYRIGHT]

    Introduzione

    PartePrima

    1–Manifestazioniimportantiedapparizioniinformadeidefunti

    2–Messaggimedianicitraviventitrasmessiperausiliodientitàdidefunti

    Conclusioni

    ParteSeconda

    3–Esperienzemedianicheedeventidimorteneilororapporticoifenomenid’infestazione

    4–Diunrecentecasoimpressionantedi“materializzazione”.

  • INTRODUZIONE

    Nell’anno1936,per iniziativadel “ConsiglioDirettivodelCongresso InternazionaleSpiritualista”datenersi aGlasgow nel settembre del 1937, io fui invitato a inviare al Congresso stesso un riassuntodell’operamiaintornoaltema:«AnimismooSpiritismo?Qualetraiduespiegailcomplessodeifatti?».

    Sitrattavapertantodiriassumerelamaggiorpartedell’operamiadiquarant’anni,mailtemamiparvesubitoteoricamentemoltoimportante.Accolsil’invito,edasuotempoinviaiunlungolavorodisintesigeneralesultemaindiscorso,lavorochefupubblicatoindueedizioni:IngleseedItaliana,edebbepertitolo laformulaconcuimisipropose il tema:«AnimismooSpiritismo?Qualetra iduespiega ilcomplessodeifatti?»

    Ora penso sia opportuno rammentare tale circostanza ai lettori della presente monografia, e ciò inquantonellamedesimaessiritroverannoalcunicasidameriportatinell’operadisintesicitata,laquale,cometale,dovevacontenereesempiricavatidatuttelemonografiedameriassuntenell’operastessa.

    D’altrapartenoneraconsigliabilechenelripubblicare“aggiornata”lamonografiaincuisicontenevanoi casi in discorso, io li sopprimessi, ciò che ne avrebbe seriamente compromesso l’efficaciadimostrativa,inquantoicasistessieranotraipiùsuggestiviinsostegnodellatesipropugnata.

    Comunque,trattandosidisoliquattrocasi,l’inconvenienteèdipococonto,mentremisonoadoperatoadattenuarlocompletandoneicommenti.

    L'Autore

  • Parteprima

    1-Manifestazioniimportanti,eapparizioniinformadeidefunti

    Introduzione

    Dalpuntodi vistadelleproved’identificazione spiritica scientificamente intese, èdaosservare che icasi meritevoli di appartenere a tale designazione esistono praticamente in numero imponente edesuberante, e gli avversari irriducibili della sopravvivenza umana, avevano in questi ultimi tempiattenuatenotevolmenteleloroinsistenzenelfarvalerecontroicasistessitaluneloroipotesifavoritealatitudini sconfinate, e ciò in quanto tali ipotesi, oltre ad essere gratuite e inverosimili, risultavanougualmenteimponentiaspiegareilcomplessodellacasisticainesame;ciòchedisorientavaerendevamenoaggressiviiloropropugnatori.

    Sennonchérecentementevenneropropostetrenuoveipotesinaturalistiche,duedellequaliconsistonoinrifacimenti di altre ipotesi antiche abbandonate, ma di cui ora si valgono con crescente fiducia glioppositori, tantopiùcheadessevieneconferitaunacertaefficacia teoricadallacircostanzache tra icultorid’indaginipsichichegeneralmentesiammette,o sipresuppone,osi sottintendeche, inultimaanalisi, sia vero che la dimostrazione scientifica dell’esistenza e sopravvivenza dello spirito umano,dipenda esclusivamente dai ragguagli d’identificazione personale che i defunti comunicanti sono ingradodifornireintornoallevicendedellaloroesistenzaterrena;presuppostosbagliato,ilqualeporgeildestroaglioppositoridifarsifortidellenuoveipotesi,tantopiùchelemedesimeapparisconoperloronaturainconfutabiliinquantosonoindimostrabili.

    Si aggiunga che in questi ultimi tempi intervenne un incidente inatteso, il quale valse a conferireulteriore efficacia a tale erronea limitazione teorica imposta all’interpretazione scientifica dei casid’identificazionespiritica,etaleincidentel’hafornitoinvolontariamenteaglioppositoriildottorAlexisCarrel, l’eminente fisiologo nord-americano, sempre così circospetto ed assennato nel formularegiudizi. Nondimeno, questa volta egli espresse in proposito un’opinione corrispondente a quella quiriprovata,prendendolemossedall’esistenzadellefacoltàdi“chiaroveggenzanelpresente,nelpassatoenelfuturo”,facoltàch’egliriconosceperdimostrate,dimodochéètrattoadosservarequantosegue:

    «Ichiaroveggentinonpercepisconosoltantoglieventilontaninellospazio,maquellialtresìlontanineltempo, sia che si tratti del passato o del futuro. Essi, insomma, appariscono liberi di vagabondare apiacimento attraverso lo spazio ed il tempo. Tutto ciò sembra indicare l’esistenza di un principiopsichicocapacedi evolvere all’infuoridei limiti assegnati alle funzionipsicologiche scientificamenteintese...Oravièungruppodimanifestazionidelgenerecheperglispecializzatinelleindaginispiriticheassumono il valore di prove della sopravvivenza dello spirito umano, e ciò in quanto il medium,

  • allorchéinapparenzaè“controllato”dallospiritodiundefunto,sidimostracapacedirivelareragguaglipersonali noti soltanto a quest’ultimo, la cui veridicità risulta poi convalidata in base a laborioseindagini...Questemanifestazioni,poste in rilievodagli spiritisti, risultano inveromoltosuggestiveedimportanti,malalorointerpretazionerimaneancoradubbia,vistochenonesistonosegretiperlefacoltàchiaroveggenti dei medium. Ne deriva che per il momento non sembra possibile distinguere tra lasopravvivenzadiun“principiopsichico”,eilfenomenomedianicodella“chiaroveggenza”».

    Come si vede, anche il sommo fisiologo citato incoglie nell’errore di presupporre che le proved’identificazionespiriticadipendanoesclusivamentedairagguaglipersonalicheidefuntipervengonoafornire;ciòchedalpuntodivistascientifico,eincausadellachiaroveggenzadeimedium,nonpotrebbe–inlineadimassima-bastareperl’identificazionepersonaledeidefunti.

    Cosìstandolecose,urgeprovaresullabasedeifattil’erroneitàditalerestrizioneteoricaapplicataalladisamina dei casi d’identificazione spiritica, ed è quanto mi propongo di fare nel presente lavoro,citando un numero adeguato di casi appartenenti a graduazioni fenomeniche svariate, e in cuil’identificazionedeidefuntinondipendeaffattodairagguaglistrettamentepersonalifornitisulproprioconto, ragguagli che per quanto importanti, risultano soltanto complementari nei processid’identificazione scientificamente intesi, laddove i dati risolutivi in tal senso risultano di naturaradicalmentediversa,ebensoventeobbiettiva.

    ***

    Ciò premesso, occorre spiegare anzitutto in che consistano le tre ipotesi naturalistiche proposterecentementeaspiegazionedeicasiinesame.

    Quantoallaprimadisiffatteipotesi,menesbrigheròinunparagrafo,poichénonsitrattaprecisamentediun’ipotesi,bensìdiun’obbiezionemetafisica,ecometaleineternoindimostrabile.

    Tale sofistica obbiezione consiste nell’affermare trionfalmente che per quanto copiosi risultino iragguaglifornitisul lorocontodaisedicentidefunticomunicanti, tali ragguaglinonassumerannomaivaloredi“proveassolute”indimostrazionechechiliforniscesiaprecisamenteildefuntosopravvissutoallamorte del corpo; il che - secondo il criterio degli oppositori - equivale ad affermare che non siperverràmaiadimostrarescientificamentelasopravvivenzadellospiritoumano.

    Rammentoinpropositocheloscriventeebbegiàoccasionedirilevareripetutevolte-eciòinaccordocon Sir Oliver Lodge, col professor Bergson, col prof. Driesch, col prof. Morselli -, quantoantiscientifica, quanto superficiale ed assurda risulti tale argomentazione degli oppositori, i qualiignorano, o fingono d’ignorare che noimedesimi, povere “individualità condizionate”, esistiamo nelrelativo,enullaquindicisaràmaidatodipoteraffermareinterminidiassolutacertezza.

    Ne deriva che in materia di prove scientifiche in dimostrazione della sopravvivenza, noi dovremosaggiamenteappagarcidiquellecheumanamentepossonoottenersiapplicandoaicasid’identificazionespiritica i metodi scientifici dell’analisi comparata e della convergenza delle prove, metodi chevalseroaedificareilTempioimponentedelloscibileumano,contutteleipotesi,contutteleteorie,contutteleleggichenecostituisconolasaldissimabase.

    Inaltreparole:dovremosaggiamenteappagarcidiquelleproverelative,mapraticamentevalidissime,le quali al cospetto della ragione, dell’esperienza, e del senso comune bastano e debbono bastare a

  • fornireladimostrazionepraticadell’esistenzapositivadiunfatto;einconseguenzabastanoedebbonobastare a guidarci nelle vicende della vita. Da quest’ultimo punto di vista, le sottigliezze sofisticatedell’astrazioneultra-metafisicaanullavalgonoeanullacontano.

    Sennonché - come si disse - in questi ultimi tempi, alla insostenibile ma pur sempre rinascenteobbiezione filosofica in questione, gli oppositori aggiunsero l’esumazione di altre due ipotesi, che sisforzaronoarianimaremedianteemendamenti:laprimadellequalifupropostamoltianniorsonodalprofessorWilliamJamesconintentipuramentemetafisici,secondolaqualeprimadiaderireall’ipotesispiritica nella circostanza delle manifestazioni dei defunti, potrebbe ancora concepirsi l’esistenzaimmanente nell’universo di un «Serbatoio Cosmico delle memorie individuali», al quale avrebberoaccessoimedium,edalqualericaverebberoiragguaglipersonalidatuttiignorati,riguardantipresuntispiritididefuntidaessipersonificati.

    Miriserbodidiscuterenelcapitoloconclusivolavaliditàditaleipotesi,laqualepuòessereaccolta,mainpartesoltanto;valeadire,acondizionediemendarlaetrasformarlaradicalmente.Comunque,ciònonimpediscechedalmomentocheglioppositorisenevalgonoprendendolaallalettera,amecompetediconfutarlaprendendola-percosìdire–perfondatissima.Oraunaconfutazionedi talnaturanonpuòfarsichesullabased’induzioniededuzioniricavatedaifatti.

    Quantoallasecondadelleipotesiesumateerimodernatedaglioppositoriinformochesitrattadiquellapropostaun’ottantinad’annior sono,nel librodiAdolfoD’Assier:L’HumanitéPosthume.L’autoreera un materialista irriducibile, al quale avvenne un giorno di assistere a manifestazioni complessed’infestazione; ciò lo trasse ad occuparsi d’indagini medianiche, pur non rinunciando alle sueconvinzionimaterialiste.Daciòl’ipotesidaluipropostaperdareragionediquantoavevapresenziato,senza far capo all’aborrita sopravvivenza dello spirito umano. Secondo tale ipotesi sopravviverebbesoltanto,maperbreve tempo,uneffimero“fantasmapostumo”,vero“spettrod’oltretomba”, ilqualeconserverebbeperqualchetempounacertavitalità,eunvagosentimentodiesistere;percuiverrebbeattratto verso gli ambienti dove si trovano deimedium in “trans”. Ivi, fondendosi col perispirito delmedium,acquisterebbe temporaneamenteunacertacoscienzadisé,dandoluogoallemanifestazioni-sempre rudimentali, secondo l’autore -, dei così detti “spiriti dei defunti”. Sennonché questomiseroavanzo postumo della personalità umana, esposto agli assalti incessanti delle vibrazioni luminose,calorifiche,elettriche,andrebberapidamentedisgregandosifinoadissiparsitotalmenteinbrevetempo.

    Questal’ipotesidelD’Assier,cheildottorBroadesumadall’avelloincuiparevasepoltapersempre,ealloscopodirenderlapiùscientifica,eglinonammettechelo“spettrod’oltretomba”posseggaancoraunvagosentimentodiesistere.Secondolui,cioè,nonrisulterebbecheunsemplice“fattorepsichico”destituito totalmente di rudimenti di coscienza. Vale a dire che si tratterebbe di un “puro elementopsichico di natura attiva e immateriale”, il quale avrebbe bisogno di combinarsi con un organismoumanoviventeperdivenireun’entitàcosciente.Edèquantoavverrebbenellacrisidellanascita,mentrenellacrisidellamorte,il“fattorepsichico”tornerebbeadivenireunelementodiattivitàincosciente,purnon cessando dal sussistere integralmente per qualche tempo; durante il quale, esso perverrebbe ariacquistareuna certa coscienzadi sé combinandosi con l’organismo temporaneamentevacantedi unmediumin“trans”.EildottorBroadcosìconclude:

    «Taleintelligenzaèunnuovoessere,nelsensocheiduefattoriperiqualiegliè“emerso”anuovavita,non erano stati prima di allora associati tra di loro;ma non è la personalità delmedium, giacché il“fattore psichico” che informa temporaneamente quest’ultimo appartiene al defunto; e non è la

  • personalità del defunto, giacché l’organismo di cui si è impossessato appartiene al medium. In altritermini:eglinonècheunapersonalitàeffimera,vistocheesistesoltantoquantoduralasedutaincuisimanifesta».

    Secondo i fautori di tale ipotesi, denominata del “fattore psichico”, essa apparemeritevole di esserepresa in considerazione in quanto si presterebbe a dare ragione di un buon numero di messaggimedianiciincuiilsedicentedefuntocomunicantefornisceragguaglipersonaliignoratidatuttiipresentie risultati veridici,mentre il complesso deimessaggi stessi rivela talimanchevolezze da non potersiattribuireallo“spirito”veroepropriodeldefuntosopravvissutoallamortedelcorpo.

    Così argomentando i propugnatori dell’ipotesi in discorso, dimenticano l’esistenza di lunghe serie dimessaggidelgenere,incuitalimanchevolezzenonesistono;ovvero,incuisirinvengonoinesattezzeelacune,masuscettibilidivenirespiegateinmodobenpiùrazionaleconlemodalitàsempreprecarieedanormaliincuisiestrinsecanolecomunicazionitraiduemondi,durantelequalilospiritocomunicanteèobbligatoautilizzareunorganocerebralepresoadimprestito,conlaconseguenzainevitabilechenonpotrebberononrealizzarsiinterferenzesubcoscientid’ognisorta,nonchélacuneeconfusionidiricordiperchisiservedeicentrimnemonicialtrui.

    Eperoranonaggiungoaltro, riserbandomiadimostrarequantoaffermosullabasedei fatti,amisuracheicasicitatimenefornirannooccasione.

    ***

    Ciò posto, comincio col somministrare preventivamente il “colpo di grazia” alle ipotesi in esame,ripetendo in termini categorici e definitivi come non sia vero che la dimostrazione scientificadell’esistenzaesopravvivenzadellospiritoumanodipendaesclusivamentedairagguaglipersonalichelepersonalitàspiritualideidefuntipervengonoaforniresullevicendedelloropassato.Tutt’altro:èveroinvececheinmetapsichicasirinvengonogruppinotevolissimidiprovediretteeindirette,lequalinondipendonoaffattodall’identificazionestrettamentepersonaledeidefunticomunicanti,etalorarisultanoaddiritturaestraneeaidefuntistessi,maconvergonougualmenteemirabilmenteversoladimostrazionedell’esistenza di uno spirito sopravvivente alla morte del corpo; e in conseguenza, contribuisconovalidamente a rafforzare leproved’identificazionepersonale conseguite in formadi ragguagli fornitidaidefuntisullaloroesistenzaterrena;evicontribuisconotantovalidamentecheilprofessoreHyslopebbeadosservarecomelestesseteoriescientifichedella“gravitazioneuniversale”,edella“evoluzionebiologica della specie”, per quanto saldissimamente fondate sui fatti, siano ben lungi dal risultaredimostrate inbaseauncumulodiprove tanto imponentiqualeèquellochedimostra l’esistenzae lasopravvivenza dello spirito umano, nonché la realtà delle comunicazioni medianiche tra defunti eviventi.

    Nederivachedalpuntodivistascientifico,ilvalorecumulativoditalecomplessoeccezionalediprovedisparate, tutte armonicamente convergenti verso lamedesima dimostrazione, costituisceun dato dicertezzarazionaleilquale,purnonessendoassoluto(inquantoripeto,l’assolutoèdiDio),risultadiunarelativitàequivalenteallacertezzapratica;comepurerisultaequivalente,einmolticasisuperioreatuttiidatidicertezzateoricapostilegittimamenteafondamentodiqualsiasibrancadelloscibile,salvolematematiche.

    Rimane da dimostrare la legittimità scientifica delle considerazioni esposte, illustrandole edocumentandole sulla base dei fatti; ciò che determinerà la decadenza definitiva delle obbiezioni in

  • esame.

    ***

    Epercominciaredalleproved’ordinegeneraletutteconvergenticomeacentroversoladimostrazionedell’esistenzaesopravvivenzadellospiritoumano,eccol’enumerazionedelleprincipalitraesse:

    1)L’esistenza latentenella subcoscienzaumanadi facoltà supernormalimeravigliose, emancipatedaivincolidellospazioedeltempo,indipendentidallaleggedievoluzionebiologica(provaquest’ultimache non sono il prodotto dell’evoluzione biologica); facoltà che rimangono inoperose durantel’esistenza terrena, salvo fugacissime emergenze dalla subcoscienza nella coscienza, e ciò in direttorapporto coi multipli stati di vitalità menomata cui può soggiacere un individuo, emergenze cherisultanopiùomenonotevoliasecondadelgradopiùomenoavanzatodisiffattistatidimenomazionevitale;percuisiètrattilogicamenteainferirnechequandolefunzionivitalinegliindividuiverrannosoppressedallacrisidellamorte,allorasoltantolefacoltàsupernormalisubcoscientisarannoingradodiemergereediesercitarsiinpienaefficienza.Inaltritermini:tuttoconcorreadimostrarechelefacoltàsupernormali in discorso risultano i sensi spirituali dell’uomo, i quali esistono preformati, allo statolatente,nellasubcoscienza,inattesadiemergereediesercitarsiinambientespiritualedopolacrisidellamorte, così come i sensi biologici esistono preformati, allo stato latente, nell’embrione, in attesa diemergereediesercitarsiinambienteterreno,dopolacrisidellanascita.

    2)L’esistenzadeifenomenidi“bilocazione”,iqualipresentanolaidenticacaratteristicasegnalataperlefacoltà supernormali subcoscienti: che, cioè, durante l’esistenza terrena si determinano solo incondizioni fisiologicheepatologiche implicantiunacrisidimenomazionevitale negli individui, e illoro grado più o meno avanzato di estrinsecazione è in matematico rapporto col grado più o menopronunciato di siffatta crisi dimenomazione vitale, la quale corrisponde a una fase più o menoavanzata di disincarnazione incipiente dello spirito; per cui dovrebbe inferirsene che i fenomeni di“bilocazione temporanea” quali si realizzano tra i viventi, preludano al fenomeno di “bilocazionedefinitiva”, quale si realizzerà nella crisi della morte; e in seguito al quale il “corpo spirituale” sisepareràpersempredal“corpocarnale”.Sirilevainfatticheinumerosi“veggenti”aiqualiaccaddeditrovarsi al capezzale dei moribondi, concordano tutti mirabilmente nel descrivere i processi didisincarnazione dello spirito e la consecutiva formazione del “corpo spirituale”, ch’essi scorgono edescrivonoinognisuafasediestrinsecazione.

    3)L’esistenzadinumerosissimicasidi“Apparizionididefuntiallettodimorte”,lacuigrandeefficaciateorica in senso spiritualista, risulta indipendentemente dalle prove consuete d’identificazionespiritica inbaseairagguaglipersonali fornitidaidefunti comunicanti.E la lorograndeefficaciateoricaemergesoprattuttodallacircostanzachesiestrinsecanoincondizionilequaliescludonoinmodorisolutivoleipotesi“allucinatoria”e“telepatica”;ciòinquantoifantasmideidefuntisonobensoventescorti collettivamente dal morente e dai presenti, e qualche volta i presenti li scorgono prima delmorente; comepure avviene sovente che il degente scorga spiriti di defuntimorti dabreve tempo incontrade lontane, e di cui tutti i presenti, insieme al degente, ignoravano la morte; ciò che vale adescluderel’ipotesiallucinatoriainformadiautosuggestionenelmorente,equellatelepaticainformaditrasmissionedelpensierodapartedeipresenti.

    Notoinfinecheleipotesiindiscorsovengonopiùchemaiescluseneicasidibimbiintenerissimaetàiquali trovandosi al letto dimorte di un altro bimbo dell’etàmedesima, scorgono fantasmi di defuntiriconosciuti dai parenti. Risulta palese che in circostanze simili non potrebbe parlarsi né di

  • allucinazioni,néditelepatia,vistocheibimbialdisottodeicinqueanni,iqualiignoranochecosasialamorte, non possono autosuggestionarsi per timore dellamorte, fino a provocare in se stessi dellevisioni allucinatorie di defunti, trasmissibili telepaticamente a un altro bimbo presente. Osservo inpropositochelagrandeefficaciateorica,insensospiritico,disiffattiepisodirisultaatalsegnoevidente,daessersi impostaalcriterioimparzialedelprofessoreRichet, ilqualeebbelalodevolefranchezzadiriconoscerlo.

    4)L’esistenzadifenomenidipremonizionedimorteaccidentale, incuivieneprospettatoallavittimal’evento ferale che l’attende,ma ciò inmodo volutamente oscuro e reticente, ovvero sapientementesimbolico, in guisa da rendere impenetrabile per tutti, fino ad evento compiuto, il significato deisimbolitrasmessi,odellereticenzevolute.Tuttociòalloscopopalesedicircoscriverelapremonizionenei limiti di un preavviso alla vittima onde predisporla alla sorte che l’attende, evitando ch’essacomprendatroppoepervengaintalguisaadopporsiaidecretideldestino.Ora,siccomebensoventetali sorta dimanifestazioni risultano auto-premonizioni, emergepalese l’assurdità della tesi sostenutadaglioppositoridell’ipotesispiritica,secondoiqualituttelemanifestazioniprecognitivederiverebberodalle facoltà subcoscienti della personalità umana.Ma come dunque presumere che una personalitàsubcosciente autonoma, destinata ad estinguersi con la morte del corpo, nasconda alla propriapersonalitàcosciente,sottoilvelodisimboliingegnosissimi,ilparticolareessenzialedell’eventochelasovrasta,eciòcolprecisointentodilasciarlamorireedilasciarsimorire?

    E’ chiaro che un’interpretazione simile dei fatti, risultando logicamente assurda, deve considerarsierrata, ed escludersi; per cui si è tratti logicamente a inferirne che tali reticenze inconciliabili conl’esistenzaincarnatadellapersonalitàumana,nonsolorivelanol’interventodientitàspiritualiinalcunecategorie dimanifestazioni premonitorie,ma provano altresì come tutto ciò avvenga in vista di unafinalità ultraterrena. Il che ci riconduce forzatamente all’ipotesi spiritica; vale a dire, alladimostrazione – per ausilio dei fenomeni precognitivi - della sopravvivenza dello spirito umanoconsideratadaduepuntidivistadiversi,chesonoiduepolidell’Essere: l’AnimismoeloSpiritismo;comepure ci riconduce alla concezione inevitabile dell’esistenzadi unaFatalità sovrastante i destiniumani; fatalità relativa, in base alla quale risulterebbero preordinate le tappe essenziali della nostraesistenzadi spiriti incarnati;percuidovrebbe inferirseneche il transitonelmondodeiviventi risultaunascuolaeunaprova,corrispondenteaunafaseevolutivadellospirito.

    5) L’esistenza delle “corrispondenze incrociate”, le quali, a loro volta,diversificano totalmente daicasi d’identificazione spiritica fondata sui ragguagli personali forniti dai defunti, per quanto le“corrispondenzeincrociate”risultinol’operadeidefunti;edanzinonsianostateideatedaiviventi,mapropostedaglistessidefuntiansiosidipervenireinqualchemodoadissipareleperplessitàdeiviventiintornoallarealtàdellaloropresenzaspiritualesulposto.

    E’ noto come le “corrispondenze incrociate” consistano nel fatto che la personalità medianicacomunicante, anziché trasmettere il suo messaggio per ausilio di un solo medium, lo suddivide inframmenti, ciascuno dei quali risulta di per se stesso vuoto di significato, e trasmette quindi ognisingolo frammento ad un medium diverso; tutto ciò nel giorno e nell’ora medesima, a brevissimiintervallidi tempodall’unaall’altra trasmissione,perquanto idiversimediumsi trovinobensoventelontanitradilorocentinaiadimiglia,equalchevoltarisiedanoincontinentidiversi.Soloallorquandoivari gruppi sperimentatori riuniscono insieme i frammenti ottenuti, pervengono a ricostituireintegralmenteilmessaggiotrasmesso.

  • Talisortadiesperienzehannoassuntorecentementeunaltissimosignificatospiritualista,eciòincausadeimirabilirisultatiottenutiaBostonconlamediumMrs.Crandon(Margery),aLondraconlamediumMrs.OsborneLeonard,eaNewcastleconleesperienzesuggestivediMr.FrederickJamesCrawley.

    Perchiunqueprendaainvestigareecompararegliormainumerosiepisodidelgenere,nonpuòesisteredubbiosul fattoche imedesimiprovanoinguisarisolutiva l’indipendenzaspiritualedellapersonalitàcomunicanteda tutti imediumdicui sivaleaipropri scopi; ilcheequivaleadirech’essiprovano ilrealeinterventodientitàspiritualinelleesperienzemedianiche,entitàchenonpotrebberononessereglispiriti dei defunti sé affermanti presenti, in quanto provano in pari tempo la loro identità personalefornendominuziosamenteragguagliintornoallaloroesistenzaterrena.Nederivacheilfenomenodelle“corrispondenze incrociate” si converte in un’altra mirabile prova cumulativa in dimostrazionedell’esistenza e sopravvivenza dell’anima, nonché in dimostrazione dell’intervento dei defunti nelleesperienzemedianiche.

    A quest’ultimo riguardo, gioverà ricordare ancora una volta che le “corrispondenze incrociate” nonfuronoideatedaiviventi,mapropostedaidefuntialloscopodivincerelesemprerinascentiperplessitàdimoltieminentiindagatoriallorchésitrovaronodifrontealformidabileinterrogativo:“Personalitàdidefunti, o personalità sonnamboliche?”.E le personalità dei defunti risposero all’interrogativo con laprovadelle“corrispondenzeincrociate”,mediante laqualesiripromettevanodidimostrare,sullabasedeifatti,laloroindipendenzaspiritualedatuttiimediumcoiqualisimanifestavano.Visonoriusciti?Inbuonapartesì,giacchéilorosforziintalsensoconquistanoognigiornonuoviaderentiallasoluzionespiritualista del grande quesito; ma già si comprende che non è facile smuovere il misoneismostabilizzato di quelli tra gli uomini di scienza i quali professarono tutta la vita opinionimaterialiste.Costoro, piuttosto di ammettere la sopravvivenza, preferiscono affidarsi ai voli pindarici della piùsfrenatafantasia,convertendosiinpoetidellametapsichica.

    6) L’esistenza di numerosi casi di “Apparizioni di defunti dopo breve o lungo intervallo dalla loromorte”,fenomenocheasuavoltanonhanulladicomunecoicasid’identificazionespiriticafondatisuiragguaglipersonalifornitidaidefunticomunicanti,machevaleugualmenteaidentificarli;eciòogniqualvoltaifantasmiditalnaturasonovisualizzati indipendentementeecollettivamentedavariepersone;circostanzechevalgonoadeliminareleipotesi“allucinatoria”e“telepatica”.

    7)L’esistenza di casi in cui il defunto rivela incidenti che non gli sono personali nel vero senso deltermine,inquantoloriguardanobensì,masisonorealizzatidopolasuamorte,esonocosìignoratidatutti i viventi, per cui non potrebbero spiegarsi né con la telepatia, né con la telestesia, né con lapsicometria

    8)L’esistenzadinumerosicasiincuiidefuntipervenneroa“materializzarsi”inguisaperfetta,tornandoadessereipersonaggiviventidiprima,econtinuandoamaterializzarsiperanni,sottoponendosiatuttelemisuredicontrollorichiestedaimetodid’indaginescientifica.

    Einquestiultimitempi,aicasiclassiciditalnatura,unaltroseneaggiungechetuttiliuguagliaperilrigore dei metodi scientifici con cui fu controllato, così come li uguaglia per la reiterazione dellemanifestazionilequalisirinnovaronoesirinnovanodaqualcheanno,mentreperlanaturaineccepibiledell’identificazione personale regge il confronto col caso classico diEstellaLivermore.Mi riservo acitarloperestesopiùoltre.

    ***

  • Questeleprincipalicategoriediproveindimostrazionedellasopravvivenzaumana,lequalirisultanoindipendenti dalle prove d’identificazione spiritica fondate sui ragguagli personali forniti daidefunti; e non si può negare che tale enumerazione basti già da sola a dimostrare l’inanità delleobiezioniavversariecontrolavaliditàscientificaefilosoficadeicasid’identificazionespiriticafondatisulcriteriodiprovaindiscorso,vistocheall’infuoridelcriteriomedesimo,risultaugualmentepossibiledimostrare,sullabasedeifatti,nongiàsoltantol’esistenzaesopravvivenzadellospiritoumano,mailfattoprecisodellemanifestazionifrequentidispiritididefuntiinambienteterreno.

    Naturalmentenelpresente lavoro iomi asterròdall’occuparmidelleprimequattro categoriediproveenumerate, avendolo già fatto ampiamente in altri miei lavori. Mi limiterò pertanto a considerarebrevementeleultime

  • 2 - MESSAGGI MEDIANICI TRA VIVENTITRASMESSI PER AUSILIO DI ENTITÀ DIDEFUNTI

    Come appare dal titolo, in questo secondo capitolo, io non mi occuperò precisamente di proved’identificazione personale dei defunti (per quanto tali prove emergano spontaneamente efrequentemente dai fatti), bensì di prove sull’identificazione spirituale delle personalità medianichecomunicanti;valeadire,diproveindimostrazionechelepersonalitàmedesimerisultanoeffettivamenteestrinseche almedium e ai presenti; il che si risolve ugualmente in un’ottima prova complementareconvergenteversoladimostrazionesperimentaledellasopravvivenzaumana.

    CasoX-Cominciocolriprodurreunalungaserieinteressantissimadiesperienzelequaliconsistonoin“messaggimedianicitraviventitrasmessiperausiliodientitàdidefunti”.

    Si tratta, cioè, di due gruppi di sperimentatori tra di loro lontani, i quali si trasmettonoreciprocamente dei brevissimi messaggi affidandone il còmpito alle personalità medianichecomunicanti,lequalipervengonoadassolverlosianell’oramedesimacheneigiornisuccessivi.

    Tali sorta di esperienze concorrono validamente a dimostrare, sulla base dei fatti, l’indipendenzaspirituale delle personalità medianiche di fronte ai medium di cui si valgono. In simili circostanze,l’unicaipotesinaturalisticadacontrapporreaquellaspiritica,risultal’ipotesitelepatica;masivedràchel’analisiapprofonditadeifattivaleadescluderlainguisarisolutiva.

    Nellamiamonografiasulle“Comunicazionimedianichetraviventi”,citaiparecchicasiimportantiditalnatura,mainquellochemiaccingoariferiresirilevanoparticolarispecialidiestrinsecazione,iqualirivestonounvaloreteoriconotevolissimo.

    La relazionedei fattivennepubblicata inunopuscolo riservatoallacircolazioneprivata;opuscolochel’autorevollegentilmenteinviarmi.

    Ilrelatore-protagonistaèMr.FrederickJamesCrawley,diprofessione“CapodelCommissariatodipubblica sicurezza”nellacittàdiNewcastle-upon-Tyne,professioneche lo rende inmodoparticolareconsapevoledell’importanzacherivestonoipiùminuziosiparticolarinelleesperienzediquestanatura;percuiegliespone i fattidimostrando lamassimacuraondecorroborarliconunaabbondantequantoesaurientedocumentazionecostituitadabranidiletterericavatidallacorrispondenzaoccorsatraiduecircoli sperimentatori, nonché dalla apposizione delle date ad ogni minima circostanza di fatto, edall’aggiunta di schiarimenti e commenti che nulla lasciano a desiderare; pervenendo in tal guisa acompiereoperascientificamenteinappuntabileeteoricamentepreziosa.

    Pertanto deve riconoscersi chequesta serie di esperienze si dimostrameritevole del titolo appostodall’autoredellarelazione:Survival:MyQuota.Sitrattainfattidiuncontributoveramenteefficacein

  • dimostrazionedellasopravvivenzadellospiritoumano.

    Dallaletturadellarelazionesiapprendechel’idead’iniziareesperienzeditalnaturanongermogliòspontaneamente nellamente di alcuno,ma furono le circostanze, combinate a talunamanifestazionespontaneadapartedellepersonalitàmedianichecomunicanti,chetrasseroglisperimentatoriainiziarle.

    Mr. Crawley racconta che da diversi anni s’interessava privatamente di esperienzemedianiche inquantolapropriaconsortepossedevalafacoltàdellascritturaautomatica,mentreun’amicadifamigliascriveva a sua volta medianicamente con lo strumento denominato “Ouija”, e possedeva facoltà di“veggente”.

    Avvenne che nell’autunno del 1922 la moglie di Mr. Crawley dovette recarsi a soggiornare perqualche tempo nella cittadina diWoolastone, nel Gloucestershire, mentreMr. Crawley rimase nellapropriaresidenzaaSunderland.Traleduelocalitàs’interponeunadistanzadicirca300miglia.

    In data 1° settembre 1922, Mr. Crawley ricevette dalla consorte una lettera in cui si leggeva ilseguenteparagrafo:

    «Ierisera,quandofuialetto,ebbiadavvertiredeicolpisonoribattutinellegnodeldavanzaledellafinestra.Riconoscendoinessilatonalitàcaratteristicadeicolpibattutida“Luther”(ilfratellodefuntodiMrs.Crawley),chiesisefossepropriolui,ericevettirispostaaffermativamediantetreforticolpi.Dopodiche,icolpicontinuaronoafarsiudire;masiccomerisuonavanotroppoforti,ediomitrovavoincasaaltrui,pregaiLutherdidesistere,edeglisubitomiesaudì.Eranoleundici;ediochiesialloraaLutherdirecarsi a battere i suoi colpi nella tua camera a Sunderland. Stamane, scrivendo automaticamente, simanifestò“Ourio” (figliodefuntodeiconiugiCrawley), ilqualemidissech’egliconLuther sieranorecatinellatuacameraedavevanoesauditoilmiodesiderio».

    Queste le informazioni inviate al consorte da Mrs. Crawley. Ora il fenomeno erasi realizzatoeffettivamente:Mr. Crawley, a Sunderland, verso le undici pomeridiane, aveva udito risuonare colpimedianicinellapropriacameradaletto.

    Eranaturalechequelprimoepisodiospontaneosuggerisseesperienzeulteriorinelmedesimosenso;tanto più cheMr. Crawley, rimasto a Sunderland, continuava a sperimentare con la signora Low, laquale, come si disse, possedeva facoltà dimediumveggente, nonché di automatista scrivente con lostrumentomedianicodenominato“Ouija”;mentrelasignoraCrawley,aWoolastone,continuavaasuavoltaasperimentaredasola,alloscopodimantenersiinrapportocoiproprifiglieilfratellodefunti.EfulasignoraCrawleycheincoraggiatadalbuonsuccessodell’episodioesposto,ebbeperlaprimal’ideadi ritentare la prova sotto altra forma, incaricando gli spiriti comunicanti di trasmettere un brevemessaggioalmaritoaSunderland.

    Questoprimomessaggiononfutrasmesso,malapersonalitàmedianicadiLuther,allaqualeerastatoaffidato,senegiustificòpienamenteaffermandodinonaverpotutotrasmetterloperchéavevatrovatolospirito“Frank”intentoadettareallamediumsignoraLow,unalungacomunicazioneperMr.Crawley.Ora tale informazione trasmessa daLuther, veniva confermata dalla lettera diMr.Crawley, in cui siconteneva una lunga comunicazione dello spirito “Frank”, comunicazione ottenuta la sera del 12settembre; vale a dire nella sera medesima in cui la signora Crawley aveva incaricato Luther ditrasmettere il messaggio. Emerge pertanto che il fenomeno dei “messaggi medianici tra viventi,trasmessiperausiliodipersonalitàmedianiche”erasirealizzatougualmente,perquantoinsensoinverso

  • daquelloatteso:valeadirecheinluogodiavereilsignorCrawleyricevutounmessaggiomedianicodapartedellamoglie,erastata lamogliecheaveva ricevutounmessaggioveridico intornoaciòche inquelprecisomomentosiestrinsecavainpresenzadelmarito.

    Seguonoaltrimessaggidellastessanatura,chequinonèilcasodiriportare.

    Primadiinoltrarciinargomento,giovarilevareunacircostanzadifatto,laqualecaratterizzaquestaseriediesperienze;edèchequasituttiimessaggimedianicitrasmessidauncircoloall’altrosottogliauspici degli “spiriti messaggeri”, mentre per il contenuto essenziale corrispondono esattamente aimessaggi inviati, risultano nondimeno più omeno lacunari od imperfetti, e non sono quasimai resiletteralmente.Oratalecircostanzadifattopresentaunagrandeimportanzateoricaperladilucidazionedimolteperplessitàinerentiallecomunicazionimedianicheingenere,comerileveremoasuotempo.

    Indata20settembre1922,ilsignorCrawleychiedeallospiritocomunicanteLuther:

    -Vorrestiincaricartiditrasmettereunmessaggioamiamoglie?

    Luther-Volentieri.Badadiesserechiaroedincisivo.

    Mr.Crawley -Ecco ilmessaggio: “Fred t’informa che il cagnolino Jimdesidera ardentemente lamammasua”.

    Luther-Miproveròatrasmetteresoltantoquesto:“IlcagnolinoJimdesideralamamma”.

    Ildomani,21settembre,amezzogiorno,lasignoraCrawleysidisponeascrivereautomaticamentee“Luther”lesimanifesta,dettandoquantosegue:

    -CaraEmmie,debboinformartiintornoalcagnolinoJim.

    Mrs.Crawley-Immaginochenonsaràmorto?

    Luther-No,stabene;dovevopartecipartichegodebuonasalute.

    Mrs.Crawley-Seibensicurodiquantoaffermi?

    Luther-Sì,Emmie,nesonosicuro.

    Come si vede, il messaggio era stato effettivamente trasmesso, ma però in guisa parziale edimperfetta.Infattinoneraesattochelospirito“Luther”fossestatoincaricatod’informare“Emmie”cheil cagnolino Jimgodeva di buona salute;ma tale inesattezza appare teoricamentemolto interessante,giacché dal contesto del dialogo emerge chiaramente come essa debbasi attribuire a un fenomenod’interferenza suggestiva provocato dalla domanda della signora Crawley: “Immagino che non saràmorto?”. Ciò che vale a confermare quanto da lungo tempo già si era rilevato in ordine allecomunicazionimedianiche,edècheglispiriticomunicanti,allorchésitrovanoimmersinella“aura”deimedium, passano in condizioni analoghe a quelle dei soggetti ipnotici: e in conseguenza sonoautosuggestionabili,mentrelelorofacoltàmnemonichesubisconounamenomazionenotevole:ciòchechiariscemolteperplessitàteoriche.

  • Darilevareinpropositoanchel’incidentedellospirito,ilqualechiedeaMr.Crawleyunmessaggiochiaroedincisivo,equandol’haricevuto, lomodificapercontopropriocondensandoloinunaformapiùchiaraestringata;ciòcheconvalidal’osservazioneprecedenteinquantodimostracomel’impresaditrasmettere messaggi del genere non sia così semplice come a tutta prima si crederebbe; il chepalesemente deve imputarsi alle condizioni sonnamboliche-ipnotiche cui soggiacciono gli spiriti deidefuntiimmersinella“aura”deimedium;condizionicheinfluisconotemporaneamenteenegativamentesulle loro facoltàmnemoniche. Solo tenendo conto di ciò, si comprende ilmotivo per cui lo spiritocomunicantechiedemessaggisemplici,chiariedincisivi.

    Ilgiorno22settembre,LuthersimanifestanuovamenteaMr.Crawleyperannunciarglicheavevaeseguitol’incaricoricevuto:

    Luther-Fred,iotrasmisiadEmmieiltuomessaggio.

    Mr.Crawley-Loricordiancoraquelmessaggio?

    Luther-Credodisì:qualchecosaintornoauncagnolino.

    Ancheinquestoincidentegiovanotarelacircostanzadellospiritocomunicante,ilqualeconlasuarispostadimostradiaveredimenticati tutti iparticolari riguardanti ilmessaggioaffidatogliduegiorniprima,ediaverneunicamenteconservatounricordogenerico.

    Ilgiorno23settembre,alleore7pomeridiane,Mr.CrawleyinizialaconsuetasedutaconlamediumMrs.Low.

    Simanifestailfigliodefuntodellamedium:WillieLow.Losperimentatoredomanda:

    -VorrestiincaricartidiriferireamiamogliechelasignoraAnnieBrownèmalata?

    WillieLow-Volentieri.

    (Mr.CrawleyfarilevarechelasignoraAnnieBrown,laqualeformavaoggettodelmessaggio,eraun’amicadellamedium,maeratotalmentesconosciutaaiconiugiCrawley).

    Il giorno 26 settembre, alle ore 2,30 pomeridiane, la signora Crawley si dispone a scrivereautomaticamente,esubitolesimanifestalospiritodiWillieLow,ilqualedetta:

    -SonovenutoperinformarticheMrs.AnnieBrownèmalata.

    Mrs.Crawley-ChièquestaMrs.Brown?

    WillieLow-Un’amicadimiamadre.

    Mrs.Crawley-E’,ononèamicanostra?

    WillieLow-No,nonèamicavostra.

    Mrs.Crawley-Ealloraperchévieniadavvertirmicheèmalata?

  • WillieLow-Unicamenteatitolodiprovad’identitàpersonale.MiamadreneparlòcontuomaritoaSunderland.

    In questo episodio ilmessaggiomedianico venne trasmesso fedelmente; il che presumibilmente èdovutoalfattocheilmessaggiostessoèsemplicissimo,inquantosicomponediununicoargomento,privod’incidentiaccessoriediaggettiviqualificativi.Notevolel’ultimaosservazionediWillieLow,perla quale egli dimostra la sua consapevolezza circa l’importanza e gli scopi delle esperienze a cui siprestava.

    Riferiscotrealtriepisodi,daiqualiemergeintuttaevidenzalagrandeveritàquipropugnata.

    Indatadel1°ottobre,alleore6,30pomeridiane,lospiritodi“Frank”simanifestaaMr.Crawley,aSunderland.Mr.Crawleydomanda:

    -Puoitrasmettereunmessaggioamiamoglie?

    Frank-Sì;anzisonodesiderosodiprovarmi.

    Mr.Crawley-Senti:tenepropongotre,ascelta.PuoitrasmetterechequestaserahaisentitocantareDorothyeGwen;oppurechequestaseratumihaiintrattenutosull’esistenzaspirituale;ovverocheMr.Toddèmalato.

    Frank-Stabene:Toddmalato;comunicazionesull’esistenzaspirituale;DorothyeGwencantarono.

    Ilgiorno3ottobre,alleore9antimeridianeaWoolastone,simanifestaallasignoraCrawleyilpadredefuntodeldileimarito,ilqualedettaquantosegue:

    -Noiabbiamodaparteciparvichequalchedunoèmalato.

    Mrs.Crawley-Nonpuoidirmiilnome?

    Spirito-Nonricordo.

    Mrs.Crawley-Qualchedunocheconosco?

    Spirito -Sì,qualchedunoche tuconoscimoltobene ilqualeèancheun frequentatoreassiduodelvostropiccolocircolosperimentale.

    (Mr.Crawleyconfermache ilmalato, signorTodd,eraun intimo loroamico,nonchémembrodelloropiccolocircolosperimentaleperlosviluppodeimedium).

    Mrs.Crawley-Haiqualchecosad’altrodacomunicarmi?

    Spirito - Sì... Noi abbiamo intrattenuto tuo marito sull’esistenza spirituale. Sono venuto io atrasmettereilmessaggio,perchéFranknonviriusciva.L’impresaèmoltodifficile.

    Nell’episodio esposto appare molto suggestivo l’incidente dell’avvenuta sostituzione dello spiritomessaggero, sostituzione che vale ulteriormente a dimostrare le grandi difficoltà che incontrano lepersonalità spirituali nell’assolvere il loro còmpito. Così pure, acquista valore teorico non lieve, nel

  • senso della genesi estrinseca dei fatti, l’altro incidente dello spirito comunicante, il quale non soloavvertelasignoraCrawleydellasostituzioneavvenuta,maforniscecorrettamenteilnomedellospiritoilqualeavevaricevutodirettamenteincaricoditrasmetterequelmedesimomessaggioch’eglioravenivaarecapitareinsuavece.

    Sipuòdomandare:perché“Frank”nonèriuscitonelcòmpito?Evidentementenonpuòdarsicheunsolomotivod’insuccessonellecircostanzedicuisi tratta,edèchelo“spirito”,dopoessersiimmersonella“aura”dellamedium,siasiaccortodiaveretuttodimenticato.

    Perciòcheriguardalatrasmissionedeimessaggi,notochenelprimotraessisiosservanoleconsuetelacunemnemoniche.InfattilospiritoriferiscecorrettamentediaveredainformareMrs.Crawleyintornoaqualcuno,ilqualeeramalato,manonnericordailnome.Inparitempoeglidimostradisaperechierailmalato, visto che aggiunge trattarsi di qualcuno cheMrs.Crawley conoscevamolto bene, il qualefrequentava assiduamente il circolo sperimentale fondato dai coniugi Crawley. Deve pertantoconcludersichenell’episodioespostol’inconvenientedell’amnesiamedianicasilimitavaalnomedellapersonadesignata,rimanendointegroilricordodellapersonastessa.Ilsecondomessaggiovenneinvecetrasmessofedelmente.

    Indata5ottobre,alleore6,30pomeridiane,Mr.Crawley,aSunderland,rivolgeallospirito“Luther”laconsuetadomanda:

    -Vorrestiprovartiatrasmettereunmessaggioamiamoglie?

    Luther-L’impresaèarduaassai,mamiproverò.

    Mr.Crawley-Questoèilmessaggio:“LafotografiadiLutherèsultavolo,dinanziaFred”.Luther,ripetimiilmessaggio.

    Luther-Lamiafotografiaèsultavolodelleesperienze.

    Ildomani,6ottobre,alleore8pomeridianeLuthersimanifestaallasignoraCrawley,aWoolastone,masilimitaadettare:

    -Iodovevocomunicartiqualchecosa,mamenesonototalmentedimenticato.

    Il giorno 11 ottobre lo spirito medesimo si manifesta nuovamente alla signora Crawley, la qualedomanda:

    -Luther,tièpiùvenutoinmenteilmessaggiochedovevitrasmettermi?

    Luther-MiacaraEmmie,proveròaricordarmene...Miparechesitrattidiquesto:“InformaEmmiecheiotengounafotografiadiLuther”.

    Anche l’episodio esposto risulta teoricamentemolto istruttivo, giacché lemodalità sempre diversecon cui si estrinsecano questi episodi di trasmissione di messaggi medianici da un circolo all’altro,tendonocumulativamenteaprovare,inguisacheappareincontestabile,comelacausadellelacunechesi riscontrano in una buona parte deimessaggimedianici in genere, dipenda quasi sempre dal fattodell’amnesiaparzialeo totaleacuisoggiacciono lepersonalitàmedianicheall’attodelcomunicare.Enell’incidente esposto si rileva una nuova variante di siffatta dimostrazione, ed è che lo spirito

  • comunicantemanifestatosi,siaccorgeinvecedinonpiùricordarlo,edevelimitarsiadinformarediaveravutoincaricoditrasmettereunmessaggio,madiaverlodimenticato.Sennonchédopotrascorsialcunigiorni,eglisidimostraingradoditrasmetterelapartesostanzialedelmessaggiostesso.Devepertantoinferirsenechese lo spiritocomunicante,dopoaveredimenticato ilmessaggio,pervennea ricordarlocinquegiornidopo,ciòdimostrachel’amnesiatotaledellaprimavoltaerasoltantotemporanea;valeadireche risultandoconsecutivaall’attodelcomunicare,erasidissipatacon la liberazionedellospiritodella“aura”perturbatrice;perindirinnovarsiparzialmentequandolospiritoritentòlaprova;esequestavolta l’amnesia fu solo parziale, ciò significa che le condizioni perturbatrici della “aura”medianicaeranomenosfavorevoli.

    Osservo che la giustezza delle considerazioni esposte viene confermata da una dichiarazioneimportante che lo spirito “Ourio” - uno dei figli defunti dei coniugi Crawley - diede alla mamma.Questagliavevachiestoditrasmettereunodeiconsuetimessaggialdileimarito,ed“Ourio”osservò:

    «Caramamma, io sono sicuro cheme ne dimenticherò. Quando noi ci allontaniamo dalla vostrapresenza, ilmessaggio da voi impartito si dilegua dalla nostramemoria. Inoltre, il trasmettere questimessaggièpermepiùdifficilechenonrisultiperglialtri».

    (SecondoilfratelloFrank,talemaggioredifficoltàperlospirito“Ourio”neltrasmetteremessaggidital natura, dipendeva dal fatto che “Ourio” eramorto al momento della nascita; quindi non avendovissuto,riuscivamaleintuttociòchesiriferivaadesperienzepraticheneimondodeiviventi,mentrepervenivaatrasmetteremessaggitrascendentalimoltopiùfacilmentedeglialtri).

    Ilmessaggio esposto è teoricamente prezioso, poiché chiarisce in poche parole ciò che io dovettifaticosamentedimostrarericorrendoall’indagineminuziosamenteanaliticadegliepisodiconsiderati.Epertanto, inbaseaquantoesposto,dovràinferirsenecheseglispiriticomunicanti,allorchéemergonodalla“aura”deimedium,dimenticanoingranparteleincombenzericevutedaglisperimentatori,alloraèrazionale il presumere che nelle circostanze inverse, in cui si accingono ad immergersi nella “aura”medesima con lo scopo di provare la loro identità citando un gran numero di ragguagli personali,abbianoinveceadimenticarsenelamaggiorpartenonsìtostoavvenutalaloroimmersionenella“aura”inibitrice.Osservocometuttociòrisultianalogoaquantosiverificaneisoggettiipnoticiquandocadonoinsonnoprovocato,einversamente,quandosirisveglianodalsonnoprovocato.

    IldottorHodgsoneilprofessoreHyslopsperimentandoconlamediumMrs.Piper,avevanorilevatoun fatto molto suggestivo nel medesimo senso. Essi avevano osservato frequentemente dei casi dipersonalità comunicanti, le quali dopo avere fornito spontaneamente ottime prove d’identificazionepersonale, con ragguagli ignoratida tutti ipresenti,poi si confondevano inmodo inesplicabileenonsapevano rispondere quando loro si richiedevano altri ragguagli complementari, od anche nomi difamiliari, che non avrebbero dovuto ignorare.Ma ecco che quando la medium passava nel periodotransitoriodelrisveglio;quando,cioè,nonerapiùimmersainuna“trans”profonda,manoneraneanchesveglia; in quel periodo di torpore, gli sperimentatori avvertivano che le labbra di leimormoravanodelle parole sommesse, e avvicinando l’orecchio alle sue labbra, rilevavano con sorpresa come essemormorasseroilnomeeleinformazionicheinutilmenteavevanochiestoallospiritocomunicante.Oranon v’è chi non vegga come da una simile circostanza emerga un grande insegnamento, ed è che ilPodmoreaveva tortoquando facevadell’ironia intornoagli“spiriti comunicanti” iquali ignoravano inomideilorofamiliari;edavevatortoinquantoavrebbedovutoconsiderarecheseglispiritimedesimipervenivanobensoventeatrasmettereinomirichiestienonforniti,allorchélamediumsitrovavanel

  • periododel risveglio, ciò significavapalesementeche le lacunemnemonichedi cui si trattaeranodaimputarsiesclusivamenteallecondizionid’immersionenella“aura”medianica incui si trovavanogli“spiriticomunicanti”,condizionechedeterminavainessiunostatotransitoriodi“amnesia”piùomenoaccentuata, laqualeandavagradatamentedissipandosiamisuracheavvenivalaloroliberazionedallecondizioni d’immersione nella “aura” inibitrice; inferenza che spiegava mirabilmente il fatto dellospirito comunicante, il quale non appena raggiungeva una condizione di sufficiente liberazione dapermetterglidi ricordare,eciòallorchési sentivaancoradebolmentevincolatoallamedium, tostoneapprofittavaondetrasmettereaglisperimentatoriinomieiragguaglirichiesti.

    Osservo in proposito che gli spiriti comunicanti pel tramite di Mrs. Piper, avevano spiegatoripetutamentechelelacunenellelorocomunicazionidipendevanodallecondizioniincuisitrovavanoall’atto del comunicare, le quali determinavano in essi uno stato di perturbazione e menomazionepsichicapiùomenoaccentuata.Sennonchéglioppositorinoneranoaffattodispostiadaccogliereperbuone le loro ragioni, concludendone invece che tali presunte dilucidazioni erano le consuete “scusemagre” ammannite dalle personalità subcoscienti onde giustificare in qualche modo le deficienzeflagrantidelleloroinsulsepersonificazionimistificatrici.

    Orbene:èprecisamentedalpuntodivistadiquestaobiezioneperpetuamenterisorgente-obiezionequasi sempre gratuita e insostenibile, ma praticamente inconfutabile, come risultano tutte le ipotesicampatenelvuoto-èprecisamenteperquestocheleesperienzequiconsiderateassurgonoaunvaloreteoriconotevolissimo,giacchéquestavoltal’obiezioneindiscorsononèapplicabileallemedesime,eciòinquantonelcasonostroglispiriticomunicantiessendosempreriuscitiadassolvereillorocòmpitodi messaggeri, non avevano bisogno di ricorrere a “scuse magre” onde giustificarsi per non averloassolto.Maricorseroallamedesimaspiegazionelimitatamenteallacircostanzasecondariadellelacuneedelleinesattezzeconcuivenivanotrasmessiimessaggistessi.Oranonv’èchinonveggacomequestavoltailquesitosiadigranlungadiverso:nelprimocasotalespiegazionepotevapassareperuna“scusamagra”;nelsecondocasoinveceidatiesistonoincontestabilmente,o,piùprecisamente,sitrattadiunaconstatazione di fatto pura e semplice, visto che se i messaggi venivano trasmessi, ma ben soventerisultavano inesatti,nederivavachese le inesattezzeesistevano,occorrevaspiegarle,enonpotevanospiegarsichenellaguisaindicatadallepersonalitàcomunicanti;che,cioè,essedimenticavanoinparteiltesto preciso deimessaggi loro affidati non appena uscivano dalla “aura” inibitrice deimedium.Neconsegue che questa volta la spiegazione fornita dalle personalità medianiche, lungi dal doversiconsiderare una “magra scusa”, risulta proprio l’unica spiegazione formulabile in simili contingenze.Ripeto che risulta l’unica spiegazione formulabile e che non possono esisterne altre, e lo ripeto inquantotalecircostanzaassumevalorerisolutivonelsensodell’interpretazionespiriticadeifatti.

    Rimanedaconsiderareun’ultimaobiezionepossibile,laqualeinvero,risultainapplicabileallaseriediesperienzeinesame,eciòinquantononreggedifronteallemodalitàconcuisiestrinsecano;ma,inogni modo, non sarà inutile discuterne brevemente, tenuto conto che può affacciarsi al criterio dichiunque.

    Si sarà da tutti rilevato che nei messaggi medianici sopra riferiti si osserva il particolare,teoricamente importantissimo, della loro estrinsecazione con grandi intervalli di tempo tra laformulazione dei messaggi e il loro arrivo a destino; ciò che vale ad escludere l’interpretazionetelepatica dei fatti. Sennonché ci si potrebbe obiettare che i messaggi medesimi risultano ancorasuscettibilidivenirespiegatiricorrendoall’ipotesisupplementaredella“telepatiaritardata”,secondolaquale il messaggio trasmesso dall’uno dei gruppi sperimentatori sarebbe pervenuto regolarmente a

  • destinoall’attoincuivenneformulato,rimanendoperòlatentenellesubcoscienzedellemedium,dallequalisarebbeemersoallaprimaoccasione.

    Nonèilcasod’indugiarsiadiscutereedanalizzareun’ipotesilaqualerisultaletteralmentegratuitaefantastica non appena l’intervallo di tempo trascorso tra l’emissione e la ricezione di un impulsotelepatico risulti superiore a qualche ora. Mi limiterò pertanto a demolirla sulla base dei fatti, e aconseguireloscopomibasteràdicommentarel’ultimoepisodiosoprariferito,nelqualesirilevachelospirito comunicante simanifesta una prima volta, a ventiquattr’ore di distanza, dichiarando di avereavutoincombenzaditrasmettereunmessaggio,madiaverlodimenticato;messaggiochecinquegiornidopoeglipervieneatrasmettere.Oraosservoinpropositocheseconl’ipotesidiun’amnesiatransitoriaconsecutiva all’atto del comunicare, si spiegano esaurientemente tali circostanze di fatto - come hodimostratoasuotempo-,perconverso,ricorrendoall’ipotesidella“telepatiaritardata”,nonsisaprebbedavvero comprendere come mai la subcoscienza della medium, ricettatrice presunta del messaggiorimasto latente, non l’abbia comunicato prontamente allo sperimentatore la prima volta, anzichéindugiarsia rivelarlodopo trascorsicinquegiorni.Maciònonè tutto,giacchépeipropugnatoridella“telepatiaritardata”l’episodioinesameriservaunaltroostacolologicopiuttostoformidabile.Chi, tragli oppositori, oserebbe infatti sostenere che la “telepatia ritardata” abbia potuto estrinsecarsi in unprimotempo,dettando:«Iodovevocomunicartiqualchecosa,mamenesonodimenticato?».E’chiarocheunmessaggiotelepatico,oarrivaononarrivacosìcomefuformulato,ma...nonsiscusacertopernonesserearrivato!

    Concludendo:comegiàsifecerilevare,l’unicaipotesinaturalisticadafarvalereaspiegazionedelleesperienzeriferite,risultal’ipotesitelepaticaconsideratanellesuevariemodalitàdiestrinsecazione,chenelcasonostroavrebberoassuntoparvenzadicomunicazionimedianiche traviventi.Nondimenosièvisto come l’analisi minuziosa dei fatti valga a fare emergere luminosamente come nessuna dellemodalitàpercuisiestrinsecalatelepatiapervengaadarneragione.

    Deve pertanto convenirsi che la serie di esperienze in esame risulta un’altramemorabile prova infavore dell’indipendenza spirituale delle personalità medianiche in rapporto ai medium di cui sivalgono;dimodochéanchequestaseriediesperienzeassurgealvalorediun’ottimaprovacumulativadaunirsi alle altre convergenti verso la dimostrazione scientifica dell’esistenza e sopravvivenza dellospirito umano; e ciò all’infuori dei casi d’identificazione spiritica dipendenti dai ragguaglipersonalifornitidaidefunticomunicanti.Continuoasottolinearequest’ultimoperiodo,giacchénonbisognadimenticarechelapresentemonografiahaperiscopodiprovare,sullabasedeifatti,comesipossa conseguire la prova della sopravvivenza anche all’infuori dei casi strettamente personalid’identificazione spiritica; casi contro i quali si appuntano gli strali sofistici degli oppositori, chefacendosi forti dell’ipotesi neutralizzante del “serbatoio cosmico delle memorie individuali”,sostengono che giammai potrà conseguirsi sperimentalmente la prova dell’esistenza e sopravvivenzadell’anima.

    Ciò posto, osservo da un altro punto di vista, come tutto concorra a dimostrare che le esperienzeriferite,considerate inunioneadaltredellamedesimanatura,nonchéanumeroseesperienzed’ordinediverso, ma convergenti verso la medesima conclusione, traggano a dover considerare comescientificamenterisolta,inbaseairisultatidell’analisicomparataedellaconvergenzadelleprove,unadelle maggiori perplessità teoriche inerenti al quesito fondamentale che contempla le proved’identificazione spiritica; perplessità consistente nel fatto di lacune mnemoniche inesplicabili neiragguagli personali forniti dagli spiriti comunicanti; lacune di cui ora si pervennero a scoprire e

  • sviscerare lecause, raggiungendoinproposito lacertezzascientifica,eciò inquantonelleesperienzequi considerate si è posti in grado di comparare i messaggi affidati dal “mittente” alle personalitàmedianiche,conquellirecapitatial“destinatario”dallepersonalitàmedesime.Avevodunqueragionediaffermare che nella serie di esperienze riportate si rilevavano particolari speciali di estrinsecazione iqualirivestivanounvaloreteoricodiprim’ordine.

    Equi,sempreapropositodiquestagrandeperplessitàteoricafelicementerisolta,torneràistruttivoilfare altresì rilevare che il motivo il quale trasse il professoreWilliam James a formulare la troppofamosa ipotesidel“serbatoiocosmicodellememorie individuali”, consistevaprecisamente inquesto:ch’egli,aisuoitempi,nonpervenivaadarsiragionedellefrequentilacunemnemonicheemergentidairagguagli personali forniti dai sedicenti defunti comunicanti, lacune inconciliabili con l’ipotesi dellaloro presenza reale sul posto; e così essendo, egli fu tratto logicamente a inferirne che la miglioresoluzioneprovvisoria del perturbante enigma fossequella di presupporre l’esistenzadi un “serbatoiocosmico”incuisiconservassero-almenoperundatotempoeincondizionididisgregamentogenerale- tutti i ricordi delle vicende individuali vissute, insieme a tutte le idiosincrasie e le particolarità checaratterizzanoognisingolaindividualità.

    Ciò posto, egli supponeva che tali elementi disgregati pervenissero, in condizioni speciali, adaggregarsiimperfettamenteperundatotempo,simulandolapresenzadellepersonalitàdeidefuntinellemanifestazionimedianiche.

    Nonsipuònonriconoscerecometaleipotesi,perquantoaudaceeinverosimile,fossegiustificabileai tempi in cui venne formulata; ma ora che si pervenne a risolvere il perturbante enigma, e inconseguenza,siconosconoleverecausedisiffatteformediamnesiamedianicanellecomunicazionideidefunti,nederivachel’ipotesidelprof.WilliamJamesnonhapiùragionedisussistere,edovrebbeabbandonarsidefinitivamente. Invece,proprioodiernamente si assiste auna reviviscenzagenerale, inambientemetapsichico,dell’ipotesistessa;equestaèlaragionecheindusseloscriventeadimostrare,sulla base dei fatti, l’impotenza dellamedesima a spiegare un gran numero di casi d’identificazionespiritica, anche a volerla accoglierenella forma in cui la concepivaWilliam James. Quest’ultimariservacondizionaleapparenecessaria,giacchéinformaradicalmentemodificata,l’ipotesiindiscorsodeveaccogliersi,comedimostreremonelleconclusioni.

    Già si comprende che l’altra ipotesi assurda e inverosimile del “fattore psichico incosciente”, nonrisultaapplicabileallaseriediesperienzeesposte.

    CasoXI - Lo ricavo da una lunga relazione di esperienze medianiche pubblicata daMiss AnnaStockingersulJournaloftheAmericanSocietyforPsychicalResearch(1916,p.347).IlprofessoreHyslopinformachesitrattadelleesperienzediungruppodiseveriindagatoriprivati,iqualiinviavanoregolarmente le loro relazioni alla “Società” in parola. Fungeva damedium psicograficaMissAnnaStockinger.Essascrive:

    «Ilmessaggiocheseguefuottenutonellaseradimercoledì,ultimogiornodelsettembre1903.Comedissi,noieravamoungruppodionestiindagatori,iqualisieranopropostidiricercareilVerocoisolinostrimezzi.Sisperimentavainperfettaarmoniad’intenti,esetradinoivifossestatoqualcunodelusoostancopeitroppolentinostriprogressi,tuttiglialtricertamenteloignoravano.Infattiipartecipantisieranosempredimostratituttiugualmenteperseveranti,interessatiefiduciosi.

  • «Quando in quel pomeriggiomi disposi a scrivere medianicamente, io lo feci in attesa dei soliticonsigliame impartitidalle“guide”ondeassisterminelmioprogressivosviluppospirituale. Intendodireconciòcheseinquelmomentoavessipensatoall’argomentodelmessaggiocheattendevo,avreiavutoinmentel’argomentoindicato;mainrealtàiononpensavoanulla,perchéilpensaremierastatoproibito: io dovevo accogliere quanto mi si trasmetteva senza intempestive anticipazioni. Ecco ilmessaggiochemifudettato:

    «“SonoMyrtieMinger.Vengoadannunciartichemammanonvuolepiùsapernediprenderepartealle sedutedelvostrocircolo.Essapiùnon lodesidera;e semammanonvuolevenire, allora iononpotròpiùcomunicareconvoi.Essadissepropriochenonvolevapiùvenire”.

    «Quando lessi quanto avevo scritto in nome della figliuola defunta dei coniugiMinger, ne rimasicontrariata(talelorofigliuolaeramortadodicenne,treanniprima).Nonmieramaicapitatodiscrivereunmessaggio così assurdo e palesemente falso.Dissi trame che non volevo più saperne di scrivereautomaticamente...

    «Rimasiinmodoeccezionaledepressadispirito,perquantoionondubitassiunsolmomentochelasignoraMingerfosserealmentescoraggiataper l’operanostra(seppidopoche talesensoprofondodiscoramento, era un riflesso dello scoramento provato da uno spirito comunicante). Comunque, eroanchesinceramentecontrariatadalpensierocheinostrimessaggimedianici,costantementeveridiciedelevati, prendesserounapiegamistificatrice. Indubbiamente si trattavadi un falsomessaggio, poichéMrs.Mingereral’animadelnostrocircolo...

    «Giunto il sabatodellenostre riunioni,primadell’iniziodella seduta, iomi rivolsi aMrs.Minger,dicendole: - Ho qualche cosa da dirvi. Sognai che voimeditate di disertare il nostro circolo. Comepotrebbedarsi...-QuiMrs.Mingerm’interruppebruscamente,contonalitàdivoceinsolita:-No;iomisentopiùchemaiinteressataedecisaaperseverare.-Laconversazionefinìlì...

    «Terminata la seduta, quando i partecipanti allamedesima erano ancora presenti,Mrs.Minger sirivolse ame dicendo: -Anna, ora dovresti spiegarmi il perché prima della sedutami parlasti di unasognatamia diserzione dal circolo? - Io risposi, ridendo: - Cara signoraMinger, si tratta di un’ideaimpiantatasispontaneamentenellamiastupidatesta.Miparevadivedervistancaesfiduciataperl’operanostra,edecisaanonpiùparteciparvi.Vièmaivenutainmentequestaidea?-Mrs.Mingersorrise,ecosì soggiunse: - Ebbene, Anna, voglio confessarmi schiettamente con te. Prima della seduta mitrattenni dal parlarne per non conturbare l’animo di nessuno... - A questo punto io la interruppiosservando:-Allora,vistocheavetequalchecosadaconfidarmi,iopureviconfideròchericevettiunmessaggioinpropositodavostrafigliaMyrtie.

    «Essaallorainformò:-Lunedìmattinaeragiornodibucato,giornosemprepocograditoperme,emisentivo nervosa ed irritata. Nel pomeriggio mi recai nella camera di Ester (figliuola decenne,chiaroveggente,diMrs.Minger),laqualemidissecheMyrtie(lafigliuoladefuntadiMrs.Minger)erapresente.Iorisposi:“Vabene,seMyrtieèqui,desideroparlarle”.Ecosìcontinuai:“Myrtie,setunonmidimostricheseicapacedirecartiadettareunmessaggiopeltramitediMissAnnaStockinger,iononmi recherò più alle riunioni del circolo, giacché non potrò più credere che vi sia qualche cosa digenuinamentespiriticointuttaquestafaccenda.E’verocheimessaggiconseguitisonocostantementesincerieveridici;maiodesiderounmessaggiodateinquestecondizioni.Haicapito,Myrtie?Setunonfaiciòchetidico,iononvogliopiùimmischiarmiinquesteesperienze,perchénoncrederòpiùanulla”.

  • «DopotalidichiarazionidiMrs.Minger,iolessiilmessaggioamedettatodallasuafigliuolaMyrtie,elenubichegiàoffuscavanolamentalitàdeiconvenuti,sidissiparonocomeperincanto:Myrtieavevaeseguito la commissione dellamamma! Il signorMinger confermò che lamoglie avevagli parlatodello scatto di cattivo umore avuto il lunedì, ed aggiunse che se lei non lo avesse spontaneamenteconfessato,loavrebberivelatolui...

    «IodissiaMrs.Mingerchepercontomioerocrucciatacon leiperglieffettideprimentichequelmessaggioavevaesercitatosudime,dalmercoledìalsabato...;maMrs.Minger,piùchemaisorridente,osservò che pur di arrivare a scoprire la Verità non era certo da rammaricarsi se ci s’imbatteva inqualcheamarezza,aggiungendospietatamentechealeinullaimportavadelmiorisentimentovistochesieraottenutaunaprovad’identificazionespiriticatantoeloquenteedecisivaperlei.

    «Dopodiche,venneiniziataunalungadiscussionesullatelepatia,ilsubcosciente,edaltreipotesiinvogatraglioppositori»(Firmati:AnnaStockinger;ChristinaStockinger;JohnMinger;SofiaMinger).

    Nel caso esposto, il quale è in tutto analogo alla serie di esperienze che precedono, salvo ilparticolaredellaspontaneitàincuisisvolse,giovasoprattuttobadarealledate.LascenaoccorsaincasadiMrs.Minger,incuiessaordinavaall’entitàspiritualedellafigliuoladirecarsiadettareunmessaggioallamediumlontana,sisvolseillunedì;masiccomelamediumnonripreseascriveremedianicamentefino al mercoledì, avvenne che per tre giorni non fu possibile all’entità spirituale in questione dieseguirel’ordinematerno;maquandolamediumripreseleproprieesperienze,essaimmediatamentelesi manifestò trasmettendole un messaggio il quale non risultò precisamente quello che avrebbedesideratolamamma,mapiuttostorisultòunmessaggiosuopersonaleincuipartecipavaallamediumla dolorosa notizia che la mamma non voleva più saperne d’intervenire alle sedute. Il che vale adimostrareduecose: l’una,chelafanciulladefuntasi trovavarealmentepresenteallorchélasorellinaviventedissedivederla;l’altra,chelafigliuoladefuntaavevafraintesoleparoledellamamma,o,perlomeno, non aveva afferrato il significato condizionale che quest’ultima aveva inteso conferire allemedesime;percuiessa,comunicandosiallamedium,dichiaròerroneamentechelamammanonvolevapiùsapernedisedutemedianiche;ciòchenoneraesatto.Oraleinesattezzeincuicaddelapersonalitàmedianica nell’interpretare il pensiero altrui, inesattezze corrispondenti a quanto si spiegò inprecedenza,concorronoalorovoltaadimostrarelapresenzarealesulpostodell’entitàspiritualechesiera comunicata pel tramite diMiss Stockinger, dopo essersimanifestata tre giorni prima alla sorellavivente. Si aggiunga che il fatto dell’entità comunicante la quale aveva eseguito l’ordine impartitoledallamammapassandodaunamediumall’altramedium,risultaunaltroeloquenteelementodifattoinfavoredellasuaindipendenzaspirituale.Infine,qualorasivoglianoconsiderarelecircostanzeindicateinunionealfattoteoricamenteimportantissimodelmessaggiomedianicoilqualesiestrinsecòdopotregiorni, e qualora si rifletta che se un tal fatto non ha bisogno di spiegazione alcuna nell’ipotesi diun’entitàspiritualelaqualeattendal’occasionepropiziaperadempierelapromessafatta,risultainveceinesplicabile con l’ipotesi telepatica, in quanto un messaggio di tal natura dovrebbe percorrerefatalmente la sua via senza indugiarsi in cammino, senza dar prova d’iniziativa personale, senzafraintendere il significato... di se stesso, qualora si consideri tutto ciò, allora non è più possibilelogicamenteditrattenersidalconcluderecheall’altrocapodelfilodovevarealmentetrovarsiun’entitàspiritualeindipendentedalleduemediumconcuierasimanifestata.

    Quanto alle altre ipotesi del “serbatoio cosmicodellememorie individuali” edel “fattorepsichicoincosciente”,giàsicomprendecomeessenullapresentinodicomuneconlemanifestazionidellanaturaesposta.

  • CasoXII -Neiduecasicheprecedonosi trattavadimessaggimedianici traviventi trasmessiperausiliodipersonalitàmedianiche.Inquesticheseguonositrattainfondodellamedesimacosa,giacchésonosemprelepersonalitàmedianichechetrasmettonomessaggifornitidaglisperimentatori,ol’ideadioggettipreparatidaimedesimi;mal’esperienzaèpiùcomplessa,inquantoimessaggieleideevengonotrasmessequasi contemporaneamente, e in formediverse, a treoquattrogruppi sperimentatori tradiloro lontani, mentre si realizzano incidenti impensati i quali tendono maggiormente a dimostrarel’indipendenzaspiritualedellepersonalitàmedianicheoperanti.

    TaliesperienzefuronoiniziateinquestiultimitempinegliStatiUniti(1928),nelcircolosperimentaledeldottorCrandon,peltramitedell’ormaifamosamediumMrs.MargeryCrandon,mogliedeldottoreindiscorso,ilqualeèunodeipiùaccreditatichirurgiebatteriologidellacittàdiBoston;efuronocondotteconsistemidicontrolloineccepibili.IldottorRichardsonnepubblicòun’estesaeminuziosarelazionesulla rivista nord americana Psychic Research, organo della “American Society for PsychicalResearch” (numeri di maggio-settembre 1928). Non essendo possibile riprodurre una mole cosìcospicuadiesperienzeminuziosamenteesposte,mi limiteròacitarnequalcheesempio in riassunto,oneiriassuntichenefeceropersonech’ebberoadassisterealleesperienzestesse.

    PremettochelapersonalitàmedianicaoperanteaffermadiesserelospiritodiWalterStewartStinson,fratello defunto dellamedium,Mrs.MargeryCrandonStinson, il quale rimase vittimadi un disastroferroviarionelmesediagosto1912.Trafratelloesorellaesistevaunagrandeaffezioneeunaperfettaaffinità di temperamento. Il dottor Crandon osserva quanto segue a proposito della personalitàmedianicadiWalter:

    «Ladi luiconversazionediversificadaquelladellagrandemaggioranzadegli“spiriti-guida”,eglisperimentatori trovano in lui un soggetto per osservazioni nuove. Egli non sermonizza, né trasmettemessaggi per conto di altri spiriti di defunti amici o parenti dei partecipanti alle sedute; egli prendesemplicementepartealleconversazioniscientifiche,filosofiche,socialideiconvenuti.Tantoicredenti,quantogliincredulioicuriosicheintervengonoallesedute,senevannoconl’impressionevivissimadiessersirealmenteincontraticonWalter,esecontinuanoadassistervi,siformanolaconvinzionediaverefattolaconoscenzadiunaindividualitàrealmenteesistente».

    Tolgoeriassumol’esperienzaseguentedallerelazionideldottorRichardson,pubblicatesullarivistaPsychicResearch(1928,p.415).

    «Adessapreseropartequattrogruppidisperimentatori.Ilgruppodirigentetrovavasiadunatonellaconsueta camera adibita alle esperienze in casa Crandon (Lime-Street; 10 - Boston),ma senza lamediumMargeryesenzaalcunaltromedium.

    «Questo primo gruppo aveva un duplice compito da assolvere: anzitutto quello di prepararel’esperienza,scegliendoacaso,inpienaoscurità,trauncumulodicartonciniidenticiecontenentiscrittiodisegni ignoratida tutti ipresenti, ilcartoncinodautilizzarsi, ilqualedovevasubitorinchiudersi inappositascatola.Inparitempo,ilgrupposiproponevadiaccertareselo“spirito-guida”Walterfosseingrado di scorgere, senza l’ausilio della medium, il cartoncino da essi scelto, e il cui contenuto egliavrebbedovutotrasmettereaglialtrigruppisperimentatori;l’unodeiqualieraadunatoinaltroquartierelontanodallacittàdiBoston,conlamediumMargery;ilsecondositrovavaaNiagaraFalls,colmediumdottorHardwick.

  • «Adoperazionicompiute, risuonarononelgabinettomedianicocinquecolpi,con l’intervallodiun“secondo” traun colpo e l’altro; segnaledellapresenzadiWalter,malgrado l’assenzadellamedium.Alleore10pomeridianeilgrupposisciolse,epassònellalibreriaattigua,inattesadelletelefonatecheavrebberodovutogiungeredaglialtrigruppi.

    «I risultati dellamagnifica esperienza appariscono ardui a riassumersi, specialmente per la naturavolutamente complicata dei cartoncini usati, sui quali erano stati incollati, da persone estranee aipresenti, dei ritaglidi “réclames” illustrate toltedaigiornali edalle riviste. Inquesta circostanza, sulcartoncinoestrattotrovavansiincollatiritaglitoltidadiversigiornali:comesfondo,stavauna“réclame”della fabbricadi sigarette “Camel”, il cui disegno rappresentavaunpacchetto di sigarette aperto, dalqualesiprotendevanotresigarette,enelcuicentrocampeggiavalafiguradiuncammello.Inaltoerastato sovrapposto il ritaglio di un’altra “réclame” rappresentante un gatto; e in fondo, si vedevanoappiccicatedue letteremaiuscole:C.eA., inmezzoallequalinotavasiungrumodigomma, ilqualeindicavacheividovevatrovarsiunaterzalettera,laqualeerasistaccata(infatti,infondoallascatolaincuisicontenevailcumulodicartoncini,furinvenutalaletteramaiuscolaT).

    «Ciò spiegato, passo a riassumere i risultati essenziali ottenuti. Nel gruppo sperimentale riunitosinella città di Boston (Chestnut Street), la medium Margery sedeva in piena luce, conversandoliberamente con gli altri, senza alcuna disposizione particolare, salvo che aveva dinanzi a sé carta ematita.Alle9,37,senzacaderein“trans”,essacominciaascrivereeadisegnare.

    «Il disegno rappresentava in abbozzo un gruppo di sette sigarette, tre delle quali erano alquantoseparate dalle altre e fumiganti. Vicino alle sigarette eravi disegnato un rettangolo, rappresentante ilpacchetto in cui si contenevano le sigarette in discorso. Seguiva uno scritto in cui si alludevaumoristicamente aun rapporto tra le lettere appiccicate sul cartoncinoeunodeipresenti, conquesteparole:“Ah!Ah?loscherzocolpisceilcapitanoX;maunadelleletteresièstaccatadalcartoncino”.

    «SeguivanoinaltrapaginadueletteremaiuscoleEL(leduelettereterminalidellaparolaCAMELstampatasulcartoncino).Poileparole:“Edhotrovatociòpercuihocamminato”(allusionealsimbolodelcammelloinmarcia)...John(lo“spirito-guida”delgrupposperimentatorediNiagaraFalls)midiceche la lussazionedelpiededelgiudiceèguarita (allusioneaun incidenteda tutti ignoratoaNiagaraFalls, ed occorso realmente al giudiceMr.Gray). La colla adoperata era cattiva. Troverete la letteramancanteinfondoallascatola»(Firmato:WalterStewartStinson).

    «TuttociòèquantosiriferiscealgrupposperimentalediBoston(ChestnutStreet).

    «Alle10,50ilgruppodirigentedi“Lime-Street-Boston”,ricevetteuntelegrammadaNiagaraFalls,cosìconcepito:“UnaM,el’impressionediuncammello”.Ildomanipervennelarelazionedellaseduta,inbaseallaqualesiappresecheildottorHardwickeracadutoin“trans”alleore9,30,echeunavoceavevasalutatoilgiudiceGray,chiedendodellasualussazionealpiede.

    «Il giudice Gray osservò: - Questa è curiosa! Io avevo già dimenticato l’incidente. Sonoperfettamenteguarito,eilpiedenonmidàpiùfastidio.

    «Dopodiche,ilgiudiceGrayspiegòaipresenticomealcunigiorniprima,scendendolescaledicasaCrandon,aBoston,fossesdrucciolatoinmalomodolussandosiunpiede.

  • «Alleore9,30, ildottorHardwick,dasveglio,dissediavere lavisionediuncammello inmarcia,simileallafiguradisegnatasuipacchettidellesigarette“Camel”.

    «Nelfrattempo,MissKellog,in“trans”,avevascrittolaletteramaiuscolaM,nelcentrodelfoglio(ilcheèconformeallaletteramaiuscolaMchesitrovanelcentrodellaparolaCAMEL).

    «QuestoèquantoriguardailgruppodiNiagaraFalls.

    «Alle10,45ilgruppodirigentedi“Lime-Street-Boston”,ricevetteunatelefonatadaNewYork,eildomanigiunsero i relatividocumenti riguardanti laseduta, inbaseaiquali risultòchealleore9,45ilmediumValiantineeracaduto in“trans”, edavevadisegnatounpaccodi sigarette,duedellequali siprotendevanofuoridalpacchetto.InfondoalpacchettoeranoscritteleparoleC.A.Sottoalpacchettole parole: “Io ho camminato” (anche questa è un’allusione al simbolo del cammello viaggiante, nelsensointesodalla“réclame”dellafabbricadisigarette).

    «IldottorRichardsoncommentaneiterminiseguenti:

    «L’esecuzione dell’esperienza che risultò praticamente perfetta, si suddivide in tre fasi diverse. Inprimoluogo,lapreparazionedeicartoncinichedovevanofornireilmaterialedipensieriediparoledatrasmettere.Secondariamente,lasceltafortuitadiuncartoncino,elasuaricognizione,inpienaoscurità,dapartediWalter,lo“spirito-guida”diMargery,perquantoMargerynonfossepresente.Finalmente,latrasmissioneframmentariadelcontenutodelcartoncinoscelto,daimediumlontani:Margery,Valiantine,dottorHardwick;eciònellospaziodipochiminuti,malgradolegrandidistanze.

    «Perquantoriguardailmaterialementalepreparatoeilcartoncinoscelto,èarduoimmaginaredellemodalità più efficaci di quelle da noi adottate al fine di occultarne la cognizione a tutti i viventi.Nondimeno, già si comprende che se qualcuno intendesse rifugiarsi nell’ipotesi del “serbatoiocosmico”, depositario universale di qualsiasi evento, allora i particolari che contrassegnavano ilcartoncinodi cui si tratta sarebbero risultatipresumibilmenteaccessibili aun’intelligenza in rapportosupernormale col “serbatoio” in discorso; ma ove anche ciò fosse, rimarrebbe da rispondere alladomanda:“Chieraquestaintelligenza?”.Noncertoquelladiun“Walter”personalitàsonnambolicadiMrs.Margery,vistochequest’ultimasitrovavainaltralocalitàlontana,einquelmomentoconversavalietamente,inpienaluce,coicomponenti ilgrupposperimentatore.Standocosìlecose,avrebbeforseWalter trovato in qualchedunodi noi sufficienti poterimedianici?La cosa è possibile, poichéWalteraffermò ripetute volte cheMr. Dudley, sebbene non cada in “trans”, gli ha fornito sovente copiosaenergiapsichica.Conciò,pertanto,sipotrebbepensareaunWalter-Dudley,personalitàsonnambolica,provvisto dellemedesime qualità esibite fino ad ora dalla personalità sonnambolicaWalter-Margery.Non bisogna dimenticare, però, che la personalitàmedianicaWalter-Margery è divenuta oramai cosìindipendentedaMargery, chequandonoi analizziamo le esperienze sopra riferitedi trasmissionedelpensiero, riscontriamo che la mediumMargery, così come il Valiantine e il dottor Hardwick, sonoindottiallecondizionipureesemplicidipercipienti.Malgradociò,sipotrebbeancoraconsiderare letrepersonalitàdiWalter-Margery,Walter-Valiantine,eWalter-Hardwick,comereazioniindividualideitremedium. Sennonché, quando si analizzano tali reazioni, attuali e potenziali, si riscontra che tuttehannoincomuneunfattore,esemprequell’unicofattore:Walter;ilqualedispone,combina,eseguiscequando e come meglio gli aggrada. Così stando le cose, non si è forse praticamente stabilital’indipendenzaspiritualediWalter?

  • «Rimangonodasegnalareduecircostanzeteoricamentemoltoimportanti.Laprimaconsisteinciò,cheMargeryscrisse:“Unadelle letteresièstaccatadalcartoncino”;epiùtardivenneriscontratochel’incidenteeravero.Orataleincidenteeracertissimamenteignoratoanchedall’impiegatocheincollòleletteresulcartoncino,comenoneranotoanessunapersonavivente;esecosìè,allorauntalfattononpoteva avere impresso le proprie vibrazioni nel “serbatoio cosmico”; fino a quando, almeno, non fuscopertodaglisperimentatori.EppureWalterlosegnalòsubito,scrivendopermanodiMargery.

    «Un’altraprovadicognizionisupernormalisiriferiscealgiudiceGray,ilqualealcunigiorniprimaavevariportatounalievelussazionediunpiedeaBoston,inLimeStreet.TornandoguaritoaNiagaraFalls,ilgiudiceavevadimenticatol’incidente,enonneavevacertissimamentefattocennoconalcuno.Nondimeno“John”,lo“spirito”coadiutorediWalterpressoilmediumdottorHardwick,chiesesubitoalgiudice notizie riguardo al piede lussato; dopo di che, le riferì immediatamente al grupposperimentatorediBoston(ChestnutStreet)a500miglialontano,peltramitediMargery».

    Così ildottorRichardson.L’incidentedella lettera staccatasi casualmente, inquantocostituisceunparticolare ignoratoda tutti iviventi, risultadinatura taledaescludere inmodoassoluto l’ipotesidel“serbatoio cosmico delle memorie individuali”. Deve pertanto ammettersi che Walter era presente,malgradol’assenzadellamediumMargery,echefuluiarilevare,inpienaoscurità,lacircostanzadellaletteramancante,eascorgerequest’ultimainfondoallascatolaincuisicontenevanoglialtricartoncini.DaciòlalogicaconseguenzacheseWaltersidimostracapacedimanifestarsiedagireinassenzadellapropriamedium,alloranonsaràpiùlecitosostenerech’eglirisultiunapersonificazioneillusoriadellasubcoscienza di lei. Presunzione quest’ultima che viene definitivamente esclusa dal fatto delmanifestarsi di Walter, a intervalli di qualche minuto, nei diversi gruppi sperimentatori lontani elontanissimi,conpienaconsapevolezzadiquantoegli,insededelgruppodirigente,avevadichiaratodivolercompiereneglialtrigruppi;einparitempodannoprovad’iniziativapersonalecoltrasformareofrazionareimessaggioiconcettich’eglisieraimpegnatoatrasmettere;ciòchenonpuòconciliarsiconl’ipotesi semplicista di una trasmissione telepatica tra cervello e cervello. Noto che se quest’ultimacircostanzadell’iniziativapersonaledicuidàproval’entitàchesimanifesta,ègiàrilevabileintaluniparticolari del caso sopra riferito (la M centrale della parola CAMEL, riprodotta isolatamente nelcentrodiunfoglio;lemodalitàsimbolicheconcuivolutamentesiaccennaduevolteal“simbolodelcammello viaggiante”, anziché nominare il cammello), la medesima circostanza dell’iniziativapersonale emerge invece luminosamente in altre esperienze del genere; come quando un mottoproverbiale fornito dal gruppo dirigente, e il nome di due componenti il gruppo stesso, vennerotrasmessi tradotti in lingua cinese, con caratteri cinesi, e ciò in corrispondenza con l’affermazionediWalter,ch’egliavevaconsédeglispiriticoadiutorinatividell’ImperoCeleste.

    Si aggiunga che ben sovente gli errori stessi in cui cadono le personalitàmedianiche concorronovalidamenteadimostrarelaloroesistenzaspiritualeindipendentedaimediumcoiqualisimanifestano.Così,adesempio,quandolospiritodi“Kung-Fut-ze”simanifestapeltramitedellamediumMargery,aBoston, scrivendo inglese, cade in un errore di ortografia elementare: “Thediciple ofKung-Fut-ze”,invecedidisciple,esubitodopolospiritomedesimosimanifestaaNewYorkcolmediumValiantine,ripetendol’identicoerrore:“Taoismydiciple”.Oraèovviochesetaleerroreortograficofosseoccorsocon un solo medium, nessuno avrebbe pensato a segnalarlo, dovendosi logicamente attribuire a unlapsus calami dell’automatista; ma la cosa è ben diversa quando si assiste alla riproduzionedell’identico errore pel tramite di un altro medium lontano, col quale si manifesta la medesimapersonalitàmedianica,chetrasmettelamedesimafrase,contenenteilmedesimoconcetto.Siaggiungachetaleerrore,ingiustificabiletrattandosididuemediuminglesi,èinvecepresumibilissimotrattandosi

  • diuncomunicantecineseilqualesisforzaascrivereinglese,commettendosoventeerroridicostruzionegrammaticale. Si è tratti pertanto a concludere più chemai in favore della presenza reale sul postodell’entitàséaffermanteConfucio;o,sesivuole,infavorediunatrasmissionetelepaticadelpensierodiConfucio.Aggiungo quest’ultima variante allamedesima ipotesi, in quanto lo stessoWalter ebbe adosservarechequandoConfuciosimanifesta,nonènecessariamentepresente.

    Tutticonverrannochequestiultimiepisodi,risultandopiùchemaisufficientiadescludereinmodorisolutivol’ipotesitelepaticadalnoverodiquelleapplicabiliallaseriediesperienzeinesame,valgonoin conseguenza ad escluderla anche a proposito dell’episodio qui considerato. Ora, siccome l’altraipotesidel“serbatoiocosmico”eragiàstataesclusadalnoverodiquelleapplicabiliall’episodiostesso,nederivacheindifettodialtreipotesinaturalistichedafarvalere,siècondottinecessariamenteafarcapo all’intervento reale, diretto o indiretto, di entità spirituali indipendenti daimedium coi quali simanifestano.

    Passoacitareunaltroepisodio,ch’ioricavodallamedesimarivistaPsychicResearch(p.496-502),nel quale la parte teoricamente più importante non consiste nel fatto di una personalitàmedianica laquale simanifesta successivamente, quasi senza soluzione di continuità, con duemedium tra di lorolontanissimi,maconsistesoprattuttonelfenomenonotevolissimodi“xenoglossia”dicuidannoprovaiduemedium;specialmentelaMargery,laqualedettòconrapiditàvertiginosaunafittapagina,innovecolonne,diautenticascritturacinese.

    Ilgiorno17marzo1928,alleore9pomeridiane,ilgruppoCrandon-RichardsonsitrovavaadunatoinLime Street-Boston. La medium Margery cadde in una “trans” insolitamente profonda. Walter simanifestò subito con la “voce diretta”, conversando animatamente, ed avvertendo ch’egli stavaprovvedendo l’energia necessaria per la manifestazione di quella sera, in cui dovevano operarepersonalitàspiritualicinesi.

    Ilrelatore,dottorRichardson,cosìprosegue:

    «QuindiWalterciavvertìdiprovvederecartaematitaallamedium,dilasciareinlibertàlesuemani,di fare la luce rossa, e di non intervenire in ciò che lamedium avrebbe compiuto.Margery prese lamatitaecominciòa scriveredall’altodellaprimapaginadelquaderno, innovecolonneverticali,macon tale rapidità che gli sperimentatori credettero che la sua mano fosse semplicemente agitata datremitointensissimo.Iltempopiùlungoimpiegatoascrivereunaditalicolonne,fudi17secondi,eilpiùbreve,di12secondi.

    «Quandoalle0,53ebbeterminelaseduta...,siesaminòquelfoglio,esiriscontròchenonsitrattavad’informighirigori,madicaratteri iqualipresentavanotuttal’apparenzadeigenuinicarattericinesi...Alle9,55,Margery,dasveglia,sentìnuovamentel’impulsodiscrivereautomaticamente,einpienalucebianca,scrisseconrapiditàmoltoridotta,altrecinquecolonnedicarattericinesi.

    «QuestoèquantosirealizzònelgruppodiLime-Street-Boston.

    «NonsiebberomanifestazioninelgruppodiNiagaraFalls.

    «VennerosottopostelepaginecinesiscrittedallamediumMargery,aduecoltipersonaggicinesi-idottoriHsieh e F.Huang -, e nel tempo stesso ne fu inviata copia all’eminente orientalista europeo,professorWhymant. Tutti concordarono nell’informare che trattavasi di autentica scrittura cinese in

  • caratteriantichissimi;scritturacheidottoridelCelesteimperodefinirono“cineseoriginale”,difficileainterpretarsi da chiunque non possegga una profonda cultura classica. Comunque, i dottori Hsieh eHuang si dedicarono congrande impegno a farneuna traduzione accurata, dichiarandoperò cheunapersona più addentro alla letteratura classica, avrebbe forse reso più fedelmente certe sfumature delpensierodelloscrittore.Latraduzioneèlunga(44righedellarivista),e il testoconsisteinsentenzeeconsigli morali filosofici. Ora, siccome il dottor Richardson fa osservare che “Walter avendo inprecedenza annunciato che Confucio sarebbe intervenuto, alcuni dei presenti avevano formulatodomande d’ordine generale, appropriate al personaggio che doveva manifestarsi; domande che nonfurono trascritte, ma il cui senso appare sottinteso nelle risposte ottenute”, ne deriva che dovrebbeinferirsene che vi sia stata anche corrispondenza tra le domande formulate e il contenuto del testocinese.

    «Danotarsichelatraduzionedelprof.Whymantconcordaconquelladeidottoricinesi,perquantodifferiscapiùomenonellesfumaturedelpensierointerpretato;ciòchenaturalmenteeradaattendersi,trattandosidicaratteriideografici,asomiglianzadiquelliegiziani;e,comesièvisto,idottoricinesiloavevanodichiaratopreventivamente.

    «Ilprof.Whymantosservainproposito:“Icaratterisonoautenticamentecinesi,epresentanoformanormale.Sirilevasolamenteunacertamancanzadifermezzainmeritoallefilettature,comepureunacerta assenza di simmetria e di regolarità; il che porta a concluderne che lamano di chi scrisse eraquelladiun forestiero.Notoancorachenessunodei caratterimostra segnidi abbreviazione, laddovenessunletteratocinesescriverebbetalelungodettatosenzafareusodiabbreviazioni...Inoltre,intuttiifogli scrittimedianicamentesi rileva l’erroneadirezionedella scrittura, laqualeprocededasinistraadestra..."».(Ivi,p.571-573).

    Apropositodiquest’ultimorilievo,ildott.Richardsoncosìcommenta:

    «Suquest’ultimoparticolareeragiàstatarichiamatalanostraattenzionedalservitoregiapponesedicasaCrandon.Glisierachiestovarievoltedi tradurcialcuniscritticinesipiùbrevidanoiottenuti (iqualiperlopiù,rappresentavanocifre),edeglicostantementeavevaosservatochequeicaratterieranobensì scritti in buon cinese, ma procedevano in direzione sbagliata: da sinistra a destra, anziché dadestraasinistra.Edegliavevafinitoconlostupirsidell’ostinatezzadiMargerynelvolerescrivereincinese a quel modo, dichiarandole esplicitamente che se voleva imparare la lingua cinese, dovevarisolversiascriverenelsensocontrarioaquellochefaceva».

    Nelleconclusioniallasedutadel17marzo,ildottorRichardsonosserva:

    «Volendoriassumerequestaesperienza,noidobbiamoanzituttofareemergerecheinessa,comegiàper le due analoghe dianzi citate, Walter esercitò una parte secondaria per quanto riguarda losvolgimentodeifatti;partechenondimenorisultòmoltoimportante;giacchéfuluichepredisposeognicosaeregolòl’apparato-diròcosì-dicuidovevanoservirsiisuoicoadiutoricinesi.Equalorasipongamenteairisultatiottenuti,siètrattiainferirnechelecondizionidaluipredisposteeranoperfette,vistala stupefacente velocità con la quale Margery trascrisse il pensiero dei cinesi comunicanti... InutileaggiungerechenéMargery,néWalter,néalcunodeicomponentiilcircolosperimentale,possiedeunaqualsiasi nozione, normalmente acquisita, della lingua e della letteratura cinese. Date siffattecircostanze, che cosa diviene l’ipotesi di una “personalità seconda” quale agente presumibile dellamedianitàdiMargery?»(Ivi,p.501).

  • E più oltre, a proposito di un altro analogo autografo cinese, il dottorRichardson osserva quantosegue:

    «EppureaNiagaraFalls,qualchedunosidimostròcapacediriferiretuttiquestiragguagli(diquantoera occorso nella seduta corrispondente, a Lime-Street-Boston), in un perfetto ed ottimo cineseclassico.SeciònonavvenneperoperadiWaltercoadiuvatodaentitàspiritualicinesi,allorachipotevaessere la personalità comunicante? Noi poniamo questo interrogativo, non già per una nostrapredilezione verso l’ipotesi spiritica, ma nell’onesto desiderio di conoscere quale altra alternativapotrebbeconcepirsiondespiegareifattiquiriferitieglialtricheliprecedettero»(Ivi,p.505).

    Egli,infine,nelleconclusionigeneralisiesprimeinquestitermini:

    «Noi abbiamo cominciato le nostre esperienze col preciso presupposto che la “trans” diMargeryfossed’origineautosuggestiva,chelasuachiaroveggenzafosseconsecutivaall’autosuggestione,echecerti effetti post-ipnotici dovessero attribuirsi a una personalità secondaria di Margery, che noidenominiamoWalter-Margery.Ma ora, come sarebbe possibile il persistere in tale ipotesi seWaltercontinua amanifestarsi anche quandoMargery è lontana ottomiglia? E se in tali condizioni, egli ècapacediestendereilpropriocontrollosuMargerylontana,nonchésuduemediumpiùlontaniancora?Comepersistervi,quandocifre,diagrammi,pensieriespressiiningleseedenunciatiaBoston,vengonotr