I modelli organizzativi della PA - unirc.it · cambiamento nel tempo per l’organizzazione e della...
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Reina - 2008 1
Regione Calabria
I modelli organizzativi della PA
Programma STAGES Programma STAGES
Rocco ReinaOrganizzazione Aziendale
2Regione Calabria Reina - 2008
OrganizationalOrganizational KeyKey WordsWords
Organizzazione
Tecnologia
Struttura
Strategia
Management
Ambiente
Persone
3Regione Calabria Reina - 2008
KeyKey ConceptConcept
ORGANIZZAZIONERiferimento al contenitore delle azioni aziendaliRiferimento ad un insieme di persone coordinate rispetto il raggiungimento di un obiettivo
Considera il dato macro = i modelli organizzativiConsidera il dato meso = i processi – la GRUConsidera il dato micro = i comportamenti individuali
4Regione Calabria Reina - 2008
Organizzazione & SpazioOrganizzazione & Spazio
L’organizzazione deve sviluppare fit(coerenza/adattamento) con il proprio contesto di riferimento, in quanto l’organizzazione rappresenta un sistema aperto…
Sistema = insieme di parti interralate rispetto un fine…Aperto = deve sviluppare relazioni con il proprio ambiente (mkt)…
5Regione Calabria Reina - 2008
Organizzazione & TempoOrganizzazione & Tempo
L’organizzazione è una realtà dinamica…per cui per quanto il proprio fine sia la sopravvivenza anche rispetto al fondatore…la sopravvivenza impone la necessità del cambiamento nel tempo per l’organizzazione e della sua evoluzione …così come parallelamente evolve e si modifica il proprio contesto (società, moneta, cultura, valori, tecnologia, etc…)
6Regione Calabria Reina - 2008
Struttura e strategiaStruttura e strategia
Alfred ChandlerStudi effettuati negli anni ’60
Strategia Struttura
7Regione Calabria Reina - 2008
IL PROCESSO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALEIL PROCESSO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
MISSIONE OBIETTIVI
ANALISI OPPORTUNITA’
ANALISI MINACCE
SCELTE DI STRATEGIA’
FABBISOGNI PERSONALE
IMPLEMENTAZIONE DI SCELTE E DI AZIONI OPERATIVE
RISULTATI ORGA.VI
8Regione Calabria Reina - 2008
Rappresentata, normalmente, attraversoORGANIGRAMMI
(che sono meccanismi operativi)
STRUTTURASTRUTTURA
• Distribuzione del lavoro tra individui o gruppi di individui e delle loro relazioni fondamentali tra le varie unità organizzative
• Distribuzione del potere, delle responsabilitàe delle risorse
9Regione Calabria Reina - 2008
LE PAROLE CHIAVE DELLLE PAROLE CHIAVE DELL’’ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE
DIVISIONE DEL LAVORO SPECIALIZZAZIONE
COORDINAMENTO INTEGRAZIONE
10Regione Calabria Reina - 2008
I punti principali
L’aggregazione di compiti in mansioni
Le dimensioni della specializzazione
Specializzazione orizzontale Specializzazione verticale
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La mansione
I compiti vengono aggregati in mansioni assegnate ad un soggetto oppure a gruppi di soggetti secondo logiche e criteri di
convenienza
Compito 3
Compito 1 Compito 2
Compito 5Compito 4
Una mansione
12Regione Calabria Reina - 2008
La specializzazione orizzontale La specializzazione orizzontale
Al crescere del numero dei compiti svolti dal lavoratore diminuisceil grado di specializzazione orizzontale
Il grado di specializzazione orizzontale di una mansione èdato dal numero di compiti svolti dal lavoratore
13Regione Calabria Reina - 2008
La specializzazione verticale La specializzazione verticale
Al crescere del controllo sulle modalità di esecuzione diminuisce il grado di specializzazione
verticale
Il grado di specializzazione verticale di una mansione ècorrelato al controllo che il titolare ha sulle modalità di
esecuzione dei propri compiti
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Tipologie di mansioni Tipologie di mansioni
Manageriali di alto livello
Professionali
Manageriali di basso livello
Non qualificate
OrizzontaleBassa Alta
Bassa
Alta Verticale
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Il principio della divisione e della Il principio della divisione e della semplificazione del lavoro semplificazione del lavoro
Massima produttività
Scomposizione di attivitàcomplesse in una molteplicità di operazioni diverse ciascuna svolta da un lavoratore diversoLo strumento è la
Il fine è la
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Alcuni vantaggiAlcuni vantaggi
Di tempoMaggiore destrezza nello svolgimento dei compiti assegnatiPossibilità di utilizzare manodopera meno qualificata e meno costosa
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Alcuni svantaggiAlcuni svantaggi
Tempi di inattività dovuti alla non perfetta divisibilità del lavoroCosti di coordinamento e di controlloRiduzione della qualità dei prodotti finaliAlienazione ………….
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Il Coordinamento organizzativoIl Coordinamento organizzativo
Meccanismi di Meccanismi di coordinamentocoordinamento
• SUPERVISIONE DIRETTA
• STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI
• STANDARDIZZAZIONE DEI RISULTATI
• STANDARDIZZAZIONE DELLE CAPACITA’
• ADATTAMENTO RECIPROCO
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1. Supervisione diretta1. Supervisione diretta 2. Standardizzazione dei processi di lavoro2. Standardizzazione dei processi di lavoro
3. Standardizzazione dei risultati (prodotti, output, ecc)
3. Standardizzazione dei risultati (prodotti, output, ecc)
4. Standardizzazione delle capacità4. Standardizzazione delle capacità 5. Adattamento reciproco5. Adattamento reciproco
L1 L2
S
• il coordinamento avviene tramite una persona che assume la responsabilità su altri, dando disposizioni e controllando le loro attività
• il coordinamento avviene durante l’espletamento dell’attivitàes: il “regista” nel football americano
• il coordinamento avviene impiegando procedure di lavoro standardizzato
• il coordinamento è precostituito all’attività• occorre specificare / programmare il contenuto
del lavoro• esempio: catena di montaggio
operazione chirurgica
• Si standardizzano le capacità quando si specifica il tipo di formazione necessario per eseguire il lavoro
• La scuola e la formazione fanno interiorizzare programmi e modalità di lavoro
• Si raggiunge indirettamente il risultato che la standardizzazione dei processi e degli output raggiungono direttamente
• es.: lavoratori ad alta professionalità
• il coordinamento avviene attraverso il processo di comunicazione informale
• abilità chiave: adattamento• il controllo è affidato a coloro che eseguono il
lavoro stesso• adatto ad aziende/imprese molto semplici
L1 L2
S
Ln
L1 L2
“prodotto”
• il coordinamento è insito nel risultato• occorre specificare molto bene i risultati• del lavoro
Scuola,Formazione L1 L2
I principi dellI principi dell’’organizzazioneorganizzazione
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LaLa progettazioneprogettazione organizzativaorganizzativa
“..Date le esigenze dell’azienda (obiettivi, mission, struttura), la progettazione consiste
nell’individuare tutti i compiti da attivare per il raggiungimento delle stesse.
E’ una procedura top-down, dalle esigenze generali alle attività elementari, dai compiti alle posizioni, dal medio-lungo termine al
breve periodo..”H. Mintzberg
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Henry Mintzberg
Scuola manageriale
“La progettazione dell’organizzazione aziendale” - 1985
Attenzione particolare alle diverse configurazioni aziendali in relazione all’ambiente esterno e alle situazioni
interne.
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MintzbergMintzberg suddivide suddivide ll’’organizzazione in 5 parti ideali:organizzazione in 5 parti ideali:
• Nucleo Operativo• Vertice Strategico• Linea intermedia (line)• Tecnostruttura• Staff di supporto
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La struttura organizzativaLa struttura organizzativa
Nucleo operativo
L
I
N
E
StaffTecnostruttura Vertice
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STRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASESTRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASE
Strutture:le tipologie base
• STRUTTURA FUNZIONALE
• STRUTTURA DIVISIONALE
• STRUTTURA A MATRICE
25Regione Calabria Reina - 2008
STRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASESTRUTTURE: LE TIPOLOGIE BASE
Struttura Funzionale
S
A1 A2 A3
A
B1 B2
B
C1 C2
C
D
Staff
Ogni posizione ha uno e un solo superiore (A -> A1)miglior utilizzo e sfruttamento delle risorsemolto efficientefocus sui costi
S
A1 B2 C3
X
A1 B2
Y
A1 B2
Z
D
Struttura divisionale
Nasce per rispondere all’esigenza di diversificazione (prodotti, mercati, clienti)focus sull’esternomaggiore autonomiamaggiori costi
Struttura a matrice
D
A B C D
CP1
CP2
CP3
Progetto 1
Evento 2
Iniziativa 3
Adatta a governare iniziative complessedoppia catena di riportodifficltà individualimolto dinamica e riconfigurabilepoco efficiente
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Strutturaverticale
Compitidi routine
Culturarigida
Strategiacompetitiva
Sistemiformali
Strutturaorizzontale
Culturaadattiva
Arricchimentodei ruoli
StrategiacollaborativaInformazioni
condivise
Cambiamentoorganizzativo
a serviziodelle prestazioni
Paradigma del sistema meccanico Paradigma del sistema biologico
Ambiente turbolentoLearning Organization
Ambiente stabilePrestazioni efficienti
I paradigmi organizzativiI paradigmi organizzativi
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Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliografici
Gerloff – Strategie Organizzative – Mc Graw Hill1984Daft – Organizzazione Aziendale – Apogeo Editore 2006Mintzberg – La progettazione organizzativa – Il Mulino 1985Decastri/Hinna/Meneguzzo/Mussari – Economia delle aziende pubbliche – Mc Graw Hill 2005