I gracchi

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I Gracchi I Gracchi sono due rappresentanti del circolo degli Scipioni: i loro nomi sono Tiberio e Caio Gracco. Tiberio Sempronio Gracco è il primo che si rende conto della necessità di una riforma agraria: il protrarsi della situazione di guerra causava l’impoverimento dei contadini romani, dalla quale classe sociale veniva arruolato il maggior numero di soldati. Tiberio capisce che se Roma avesse continuato così si sarebbe trovata priva di un esercito. 133 a.C. si fa eleggere tribuno della plebe con lo scopo di far votare una legge che prevedeva la distribuzione dell’ager publicus ai contadini senza terra. L’opposizione dei latifondisti e dei senatori fu violenta al punto in cui Tiberio fu assassinato. 123 a.C. viene eletto suo fratello, Caio Gracco: il suo disegno politico era più ampio e articolato; infatti cercò l’appoggio dei cavalieri e dei cittadini romani. Ai cavalieri offre la riscossione dei tributi dell’Asia, poi fa votare le leges Semproniae, leggi che impongono un tribunale formato da cavalieri per giudicare i senatori corrotti: per invogliare la votazione, nel suo disegno politico introduce anche la distribuzione di grano gratuito ai cittadini con le frumentationes. 122 a.C.. Caio ripropone la legge agraria del fratello e, grazie a questa, viene rieletto tribuno della plebe e chiede la cittadinanza dei socii italici. 121 a.C. Caio non viene rieletto nonostante il suo tentativo di imporsi e viene assassinato come il fratello Tiberio. Tiberio Sempronio e Caio Gracco.

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I Gracchi

I Gracchi sono due rappresentanti del circolo degli Scipioni: i loro nomi sono Tiberio e Caio Gracco.Tiberio Sempronio Gracco è il primo che si rende conto della necessità di una riforma agraria: il protrarsi della situazione di guerra causava l’impoverimento dei contadini romani, dalla quale classe sociale veniva arruolato il maggior numero di soldati.

Tiberio capisce che se Roma avesse continuato così si sarebbe trovata priva di un esercito.

133 a.C. si fa eleggere tribuno della plebe con lo scopo di far votare una legge che prevedeva la distribuzione dell’ager publicus ai contadini senza terra. L’opposizione dei latifondisti e dei senatori fu violenta al punto in cui Tiberio fu assassinato.

123 a.C. viene eletto suo fratello, Caio Gracco: il suo disegno politico era più ampio e articolato; infatti cercò l’appoggio dei cavalieri e dei cittadini romani. Ai cavalieri offre la riscossione dei tributi dell’Asia, poi fa votare le leges Semproniae, leggi che impongono un tribunale formato da cavalieri per giudicare i senatori corrotti: per invogliare la votazione, nel suo disegno politico introduce anche la distribuzione di grano gratuito ai cittadini con le frumentationes.

122 a.C.. Caio ripropone la legge agraria del fratello e, grazie a questa, viene rieletto tribuno della plebe e chiede la cittadinanza dei socii italici. 121 a.C. Caio non viene rieletto nonostante il suo tentativo di imporsi e viene assassinato come il fratello Tiberio.

Tiberio Sempronio e Caio Gracco.

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LA GUERRA SOCIALE91 a.C. viene eletto tribuno Marco Livio Truso che ripropone il progetto dei Gracchi riguardante l’esenzione della cittadinanza e presenta nel suo disegno di legge l’ingresso dei cavalieri nel senato. Si oppongono sia il senato sia la popolazione: gli alleati si ribellano e comincia la guerra sociale. Il nerbo(ovvero la parte più forte) dell’esercito dei ribelli è rappresentato da Marsi e Sanniti. Silla, il comandante dell’esercito romano, riesce a vincerli con molta fatica con annessa però una mezza sconfitta: il senato, infatti, durante il combattimento ha concesso a tutti i soci la cittadinanza. Mitridate, re del Ponto (regione del Mar Nero), si ribella ai romani e il comando viene affibbiato a Silla: Mario e gli equites fanno pressione sul senato per ottenere il comando al posto di Silla. Quest’ultimo aspettava di imbarcarsi per lottare contro Mitridate, così decide di marciare su Roma, ottenendo una vittoria su Mario: fatto ciò si dirige in Oriente e riesce a sedare la rivolta. Mentre che Silla era in Oriente, suo figlio Mario il giovane ottiene l’alleanza con Crasso e Gneo Pompeo: inizia una seconda guerra civile che si conclude nell’ 82 a.C. con la sconfitta dei seguaci di Mario.

La regione del Ponto, il cui re era Mitridate.

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LE RIFORME DI SILLA E LA SUPREMAZIA DEL SENATO

- Le liste di proscrizione.Silla ricerca e ottiene la legittimazione del senato facendosi nominare dittatore e redige le liste di proscrizione eliminando dalla scena politica Sanniti e cavalieri. Si tratta spesso di omicidi legalizzati compiuti al solo scopo di impadronirsi delle terre. Scrivono dei nomi su delle liste e coloro il cui nome compare verranno uccisi, compresi gli equites.

- Le riforme costituzionali e la restaurazione senatoria

Silla riforma e chiarisce il cursus honorum rendendolo obbligatorio per essere eletti consoli, eliminando quindi la possibilità di veder emergere qualche altro homo novus . Inoltre stabilisce che i consoli non possano essere contemporaneamente magistrati della città e comandanti di eserciti delle province: in questo modo ottiene che vi sia una separazione tra potere politico e potere militare. Limita inoltre i poteri dei tribuni della plebe rafforzando i comizi centuriati (formati da aristocratici), aumenta il numero di senatori da 300 a 600, differenzia i tribunali a seconda del reato commesso e si ritira nel 79 a.C.

Il dittatore Silla.