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I GIOVANI EUROPEI RuedelaLoi200 1049Bruxelles Tel.235.11.11

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I GIOVANIEUROPEI

RuedelaLoi200 1049Bruxelles Tel.235.11.11

I GIOVANI EUROPEI

INDAGINE SUI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

NEI PAESI DELLA COMUNITÀ' EUROPEA

Dicembre 1982

QUESTA INDAGINE E' STATA SVOLTA NEI DIECI PAESI DELLA CO-

MUNITÀ' EUROPEA, SU RICHIESTA DELLA DIREZIONE GENERALE DELLA

INFORMAZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ' EUROPEE.

NEL PERIODO MARZO-APRILE 1982, UN IDENTICO QUESTIONARIO

COMPOSTO DI UNA SESSANTINA DI DOMANDE E' STATO PRESENTATO A

CAMPIONI NAZIONALI RAPPRESENTATIVI DI POPOLAZIONE IN ETÀ'

SUPERIORE AI 15 ANNI : 9.700 PERSONE IN TOTALE SONO STATE

INTERROGATE PERSONALMENTE A DOMICILIO DA INTERVISTATORI ED

INTERVISTATRICI DI PROFESSIONE. CAMPIONI SUPPLEMENTARI DI

GIOVANI DAI 15 AI 25 ANNI, RAPPRESENTATIVI DI TALE CLASSE DI

ETÀ', CIOÈ' 2.000 PERSONE IN TOTALE. SONO STATI ANALOGAMENTE

INTERROGATI. UNA VENTINA DI DOMANDE COMPLEMENTARI SONO STATE

POSTE SPECIFICAMENTE ALL'INSIEME DI 3.900 GIOVANI DAI 15 AI

24 ANNI, RAPPRESENTATIVI DI TUTTI I CAMPIONI, SENZA DISTINZIO-

NE.

L'INDAGINE E" STATA CONDOTTA DA DIECI ISTITUTI SPECIALIZZA-

TI, MÈMBRI DELL" "EUROPEAN OMNIBUS SURVEY", SOTTO IL COORDINA-

MENTO GENERALE DI HELENE RIFFAULT, DIRETTRICE GENERALE DI'FAT-

TI E OPINIONI A PARIGI.

I NOMI DEGLI ISTITUTI CHE HANNO COLLABORATO ALLA RICERCA E

TUTTE LE ALTRE INFORMAZIONI TECNICHE, NONCHÉ' LE VERSIONI FRAN-

CESE E INGLESE DEL QUESTIONARIO FIGURANO IN ALLEGATO.

LA PRESENTE RELAZIONE, REDATTA DA JEAN-FRANCOIS TCHERNIA,

NON IMPEGNA IN ALCUN MODO LA RESPONSABILITÀ' DELLA COMMISSIO-

NE DELLE COMUNITÀ' EUROPEE.

I GIOVANI EUROPEI

INDAGINE SUI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

NEI PAESI DELLA COMUNITÀ'

INTRODUZIONE Pagina1

PRIMO CAPITOLO : LE CONDIZIONI DI VITA 3

I. 1. L'OCCUPAZIONE 5

1.2. IL QUADRO DI VITA 14

1.3. TIPOLOGIA DELLE CONDIZIONI DI VITA 20

SECONDO CAPITOLO : IL MORALE DEI GIOVANI EUROPEI 22

11.1. I CAMPI PIÙ" IMPORTANTI DELL'ESISTENZA 23

11.2. LA SODDISFAZIONE PER LA PROPRIA VITA 40

11.3. LE COMPONENTI DEL MORALE 43

11.4. IL TIMORE DELLA DISOCCUPAZIONE 46

TERZO CAPITOLO : LA PERCEZIONE DEL MONDO 49

III.l. L'APERTURA SUL MONDO 50

III.1.1. I centri d'interesse 51

III.1.2. La fiducia verso gii altri popoli 57

III.2. L'AVVENIRE 60

III.2.1. Le speranze 60

III.2.2. I timoriIII.2.3. Le aspettative nei confrontidei l'avvenire

6264

QUARTO CAPITOLO : I VALORI 66

IV.1. LE GRANDI SCELTE 67

IV.1.1. La religione 67

IV.1.2. La posizione politica 71IV.1.3. I valori materialisti/post-materialisti

76

IV.2. LE GRANDI CAUSE 79

QUINTO CAPITOLO : LA POLITICA Pagina84

V.l. ATTEGGIAMENTI GENERALI 85

V.l.l. 11 senso di soddisfazione neiconfronti dei funzionamentodelia democrazia

85

V.l.2. Il sentimento di orgoglionazionale

87

V.l.3. L'atteggiamento nei confrontidei mutamento sociale : rivo-luzione, riforme, difesa con-tro le forze sovversive

93

V.2. COME E' SENTITO IL TIPO DI SOCIETÀ' 95

V.3. L'AZIONE POLITICA 100

V.3.1. Le disposizioni individuali 100

V.3.2. I partiti e i movimenti 105

SESTO CAPITOLO : I GIOVANI E L'EUROPA 110

VI.l. L'ATTACCAMENTO ALL'EUROPA 112

VI.1.1. Le idee europee 112

VI.1.2. 11 giudizio sulla recenteevoluzione della Comunitàeuropea e le prospettiveper i 1 futuro

114

VI.2 L'IMPLICAZIONE NEI PROBLEMI EUROPEI

VI.2.1. 11 posto occupato dall'Europanelle preoccupazioni dei gio-vani

116116

VI.2.2. I sentimenti nei confronti del-la Comunità europea

119

VI.2.3. L'interesse per i problemi eu-ropei

121

VI.3. L'INFORMAZIONE DEI GIOVANI SULLA COMU-NITÀ" EUROPEA

128

CONCLUSIONI 136

ALLEGATI : 140

A.l. CARATTERISTICHE DELL'INDAGINE 141

1. Descrizione dell'indagine 142

2. Caratteristiche tecniche 1443. Questionario 145

A.2. TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI SECONDO LE LORO CONDI-ZIONI DI VITA

154

A.3. TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI SECONDO I LORO CENTRID'INTERESSE

162

A.4. INDICATORE DI POST-MATERIALISMO 174

Introduzione

In vista dell'Anno internazionale delta Gioventù (1985),e nel costante intento di meglio comprendere i giovani europei,la Commissione delle Comunità 'Europee ha fatto eseguire, nellaprimavera 1982, un'indagine campionaria nei dieci paesi dellaComunità.

Tale lavoro è nella sua essenza molto vasto. In effetti,per comprendere i giovani della Comunità è necessario interro-garli su numerosi argomenti : le loro condizioni di vita, illoro morale, i loro valori, le idee ohe li motivano, la lorovisione dell'avvenire, le loro opinioni sulla società e, argo-mento importante nel quadro di uno studio europeo, i loro at-teggiamenti nei confronti dell'unificazione dell'Europa.

Per soddisfare per quanto è possibile l'ambizioso obietti-vo, i responsabili di questo programma d'indagine hanno dovutostabilire alcuni criteri metodologici che è qui necessario il-lustrare.

Il primo di essi, indispensabile per la raccolta dei datinonché per la loro analisi, è consistito nel definire in manie-ra precisa il periodo d'età che meglio rappresenta la gioventù.I limiti scelti di quindici e ventiquattro anni possono sembra-re arbitrar! ma, a prescindere dal fatto che sono comunementeaccettati, hanno il precipuo vantaggio di consentire confronticon studi precedenti ed in particolare con quelli svolti nelcontesto dell''Eurobarometro.

Un secondo orientamento metodologico è consistito nel por-re il più spesso possibile domande analoghe a giovani e a adul-ti. Difatti, come comprendere ciò' che le risposte dei giovanihanno di specifico se non confrontandole con quelle degli adul-ti ? Un certo numero di domande, più o meno una ventina, sonostate poste ai soli giovani, essendo intesa a precisarne la si-tuazione personale. Si troverà nell'allegato 1 il questionariocompleto nelle versioni francese e inglese.

Un'ultima decisione è stata quella di allargare la basestatistica dell'indagine interrogando, oltre ai 1.900 giovanidai 15 ai 24 anni normalmente compresi nel campione europeorappresentativo di popolazione in età superiore ai 15 anni, uncampione supplementare di 2.000 giovani (200 circa per ogni pae-se). Il numero totale dei giovani interrogati (2.867) permettedi studiare in modo molto analitico la gioventù europea, comerisulta dalla tabella della pagina seguente indicante il nume-ro di giovani interrogati secondo le caratteristiche della lo-ro situazione.

I principali risultati di questa ricerca, di cui abbiamofin qui esposto gli orientamenti metodologici, sono illustratinella presente relazione.

NUMERO DI GIOVANI INTERROGATI PER GRUPPI

STUDIATI

INSIEME DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNIINTERROGATI 3.867

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ'

Uomini : 15-16 anni17-18 anni19-20 anni21-22 anni23-24 anni

Donne : 15-16 anni17-18 anni19-20 anni21-22 anni23-24 anni

SECONDO L'ATTIVITÀ'

Attivi (attività professionale retribuìta) 1.178Studenti 1.727Iscritti ad un corso di formazioneprofessionale 238Alla ricerca di un impiego 387Altri casi 293

SECONDO IL QUADRO DI VITA

Vive :con i genitoricon il coniugein coppiasolodi vide l'alloggio

SECONDO IL PAESE

BelgiqueDanmarkDeutschlandFranceIrelandI tal i aLuxembourgNederlandUnited KingdomEllas

380410410383402

389411408339385

2.688491189248159

369353560381438428146383417392

2

CAPITOLO I

LE CONDIZIONI DI VITA

15 - 24 ANNI :

L'EPOCA DELLA METAMORFOSI

Tra i 15 e i 24 anni, sia l'uomo che la donna attraversaun periodo di metamorfosi : le attività, il quadro di vita, lasituazione finanziaria vanno modificandosi più rapidamente epiù radicalmente che in qualsiasi altro momento dell'esistenza.E' questa la caratteristica del periodo della vita che chiamia-mo la gioventù e che costituisce il passaggio dall'infanzia al-l'etàadulta.

Le più giovani delle persone interrogate durante l'indagi-ne sono ancora sotto molti aspetti nell'infanzia : vanno a scuo-la, vivono con i loro genitori e ne dipendono finanziariamente.I giovani di 24 anni hanno invece, per la maggior parte rottocon l'infanzia : sono spesso inseriti nella vita professionale,sposati e sovvengono da soli ai loro bisogni.

Questo primo capitolo si propone di illustrare come avvie-ne la suddetta metamorfosi.

1.1. L'OCCUPAZIONE

Descriviamo innanzitutto la situazione d'insieme dei quaran-tuno milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni d'età ; metà di ses-so maschile e metà di sesso femminile. Sono nati tra il 1958 e il1967 e rappresentano dieci classi di età, ciascuna di quattro mi-lioni.

41 mi 1 ioni di gi ovani

tra 15 e 24 anni

100 %

Uomini Donne Totale

Attività retribuita

Scuola o università

Formazione profes-

si onale

Disoccupazione, ri-

cerca di un impiego

Servizio militare o

nazi onale

17

23

3

5

1

1

+

+

+

+

+

+

14

21

3

6

6

= 31 %

44 %

6 %

11 %

1 %

7 %

50 % 50 % 100 %

Questa tabella non rappresenta naturalmente tutte le occupa-zioni delle dieci classi d'età esaminate : a 15 anni, nove giova-ni su dieci vanno ancora a scuola ; a 24 anni la maggior parteè già introdotta nella vita professionale. Inoltre, il passaggiodall'una all'altra situazione segue un corso piuttosto diverso se-condo il sesso dei soggetti in questione.

5

Grafico I Evoluzione dell'occupazione tra i 15 e i 24 anni, per l'uomo e per la donna

Studi(%)

Atti.retri.

(%)

Form.prof.

(%)

Disoccupa-,

(%)

Altreattiv

(%)

Nessu.àtt...oste.(%)

TOTALE(%)

Domini15-16 anni

86 7 5 1 1 100

17-18 anni 61 18 14 6 - 1 100

19-20 anni 38. 32 11 12 6 1 100

21-22 anni 22 43 3 18 3 1. 100

23-24 .anni 16 65 3 13 2 1 100

Donne15-16anni

83 4 4 5 4 100

17-18anni 59 17 9 11 - 4 100

19-20 anni 33 30 8 17 1 11 100

21-22anni 15 47 4 14 3 17 100

23-24 anni 15 46 - 10 6 23 100

7

Come vediamo, la disoccupazione colpisce più presto le don-ne degli uomini : sembra esservi uno scarto di un anno tra i due

sessi;(1)

Grafico n°2

Ledonne,

lasciando la scuola pio presto, iniziano prima acercare un impiego.

Come giudicano i giovani la loro situazione attuale ? Persaperlo, abbiamo posto qualche domanda specifica rispettivamenteai giovani che hanno un'attività retribuita, agii studenti, a co-loro che seguono un corso di formazione professionale e, per fi-nire, a coloro che sono alla ricerca di un impiego.

(1) Nella presente relazione, 11 termine "disoccupato" è Inteso inlato ; è applicato per tutte le persone che dicono di esserealla ricerca di un impiego, siano esse ufficialmente censite omeno come disoccupate.

8

I GIOVACI ATTIVI (31 % della totalità dei giovani, cioèci rea 12,5 mi 1 ioni)

Precisiamo che lavorano a tempo parziale un po' meno di unosu dieci uomini, e un po' più di due su dieci donne.

Insieme degli attivi

Domande :"Il Suo lavoro corrispon- Si No ? Totale

de o no ad una formazioneda Lei ricevuta ?

52 45 3 100

E' retribuito in misuraragionevole ?

69 26 5 100

E' interessante o no ? 75 21 4 100

Le permette di sperare inuna promozione o no ?"

57 36 7 100

II giudizio globale dei giovani attivi sulla loro occupazio-ne è in buona .parte positivo : una grande maggioranza giudica ilproprio Lavoro interessante, abbastanza ben retribuito e pensa chepermette di sperare in una promozione. Le opinioni sono più con-trastanti per quanto riguarda l'accostamento tra la formazionericevuta e il lavoro svolto, ciò' che fa pensare che, per una par-te dei giovani europei attivi, il passaggio dagli studi alla vitaattiva non è avvenuto nelle migliori condizioni.

9

I GIOVANI CHE SEGUONO UN CORSO DI STUDI (44 % della totalitàdei giovani 3 ossiaci rea 18 mi 1 ioni)

Giovani che seguono un corso distudi

Si

Domande : "Gli studi che sta fa-

cendo corrispondono a

cio ' che desidera o no ?81

No

14

?

5

Totale

100

Pensa che, una volta ter-

minatis onesti studi Le

offriranno uno sbocco pro-

19 17 100

L'opinione dei giovani studenti sulla loro formazione è,nell'insieme delia Comunità, positiva : l'81 % ritiene che i lorostudi corrispondono alle loro aspirazioni e il 64 % che offronodegli sbocchi. Queste due risposte predominano in tutti i paesie ciò' dimostra un buon grado di soddisfazione per gli studi scel-ti. Si osserva una stretta relazione tra l'opinione sulla concor-danza degli studi con le aspirazioni e la speranza di uno sboccoe ciò' dimostra che, nei vari paesi, i giovani danno un giudizioglobale sui loro studi.

Soddisfatti dei loro studi, i giovani europei che svolgonodegli studi pensano di proseguirli fino a 21 anni e mezzo in me-dia. (1)

(1) Quest'età media è stata calcolata dalle risposte alla doman-da seguente :

"A quanti anni pensa di terminare gli studi ?

- 16 anni- I7 anni- 18 anni- 19 anni- 20 anni- 21-22 anni- 23-24 anni- 25 anni e più"

10

I GIOVANI CHE SEGUONO UN CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

( II 6 % della totalità, cioè 2,5 milioni circa)

Insieme dei giovani che se-guono un corso di formazio-ni professionale

Si no ? Totale

Domande : "La formazione professio-nale ohe sta seguendo cor-risponde a ciò ' ohe Leidesiderava o no ?

80 17 3 100

Pensa che questa formazio-ne possa farle sperare unlavoro qualificato o no ?"

90 5 5 100

La soddisfazione è ancora più netta di quella dei giovaniattivi e dei giovani che seguono un corso di studi : l'80 % deigiovani che seguono un corso di formazione professionale trovache tale formazione corrisponde ai loro desideri e il 90 % spe-ra che essa potrà procurar loro un lavoro qualificato.

11

I GIOVANI DISOCCUPATI O ALLA RICERCA DI UN IMPIEGO (1)

( L'11 %, ossia 4,5 milioni circa)

All'epoca dell'indagine (inaggio 1982), le statistiche sulladisoccupazione di EUROSTAT annunciavano una cifra di 3.980.000disoccupati in età inferiore ai 25 anni nella Comunità, esclusala Grecia. Le definizioni del disoccupato variano da un paeseall'altro, ma, in ogni caso, si tratta di persone che domandanoun impiego censite dalle amministrazioni. Le conclusioni trattedall'indagine riguardano l'insieme dei giovani in cerca di unimpiego, siano essi o meno disoccupati dichiarati.

Domande : "Da quanto tempo cerca veramen-te un impiego ?"

. meno di tré mesi 27

. 3 a 6 mesi 21

. 7 a 12 mesi 22

. più di 12 mesi 29

. Nessuna risposta 1

100

"Ha risorse finanziarie o no ?per esempio...(varie rispostepossibili)". aiuto dei genitori 46

. indennità di disoccupazione 46

. lavoro del coniuge o partner 9

. piccoli lavori pagati direttamente 13

. altre 9

Nessuna risposta 2(1)

"Quale è la ragione principale percui non ha un impiego ?"

. non Le propongono niente di vera-mente interessante 11

. dal punto di vista finanziario, leindennità di disoccupazione sono piùelevate o altrettanto elevate dellaretribuzione del lavoro che si può'trovare 2

12

. non vi è un'offerta che corrispon-de alla Sua formazione 20

. non vi è assolutamente nessunaofferta di lavoro nella regione 45

. altri motivi 19

Nessuna risposta 3

100

(1) Totale superiore a 100 a causa di possibili risposte multiple

12 A

I giovani disoccupati invocano principalmente due motiviper spiegare la loro situazione : prima di tutto e soprattuttol'assenza totale di offerte di lavoro nella loro regione, ciò' chepone il problema degli ostacoli alla mobilità dei giovani, e, insecondo luogo, l'assenza di offerte nei settori corrispondentialla loro formazione, fatto da ricollegare all'informazione rac-colta presso i non attivi : circa la metà ha un lavoro che noncorrisponde alia propria formazione.

Questa situazione spiega la durata del periodo di disoccupa-zione dei giovani : uno su due è in cerca di lavoro da più di seimesi.

13

1.2. IL QUADRO DI VITA

II problema dei quadro di vita è stato affrontato nel questio-nario nella maniera più diretta e più generale chiedendo ai giovanicon chi vivessero.

Non c'è da stupirsi che il 70 % dei giovani europei viveancora con i genitori : come abbiamo già detto, la caratteristi-ca della gioventù è di essere una tappa di transizione tra ladipendenza dalla famiglia e l'autonomia. Se si aggiunge che il13 % dei giovani europei sono sposati, risulta che più dei quat-tro quinti (83 %) della gioventù europea ha un quadro di vita difamiglia, nel senso tradizionale. I quadri di vita non di fami-glia, cioè soli, in coppia, in coabi tazione, riguardano in me-dia i1 13 % dei giovani europei.

Il grafico 3 mette in luce l'evoluzione per ogni anno d'età,rispettivamente per gli uomini e per le donne. Quest'ultime la-sciano molto prima il domicilio dei genitori : a 24 anni più diotto donne su dieci hanno lasciato la casa paterna contro sei uo-mini su dieci. Il matrimonio più precoce delle donne spiega, inparte, le differenze, per quanto, fino a 21 anni, anche la pro-porzione dei modi di vita non di famiglia è più alta per le don-ne che per gli uomini.

14

15

L'occupazione e il quadro di vita, esaminati insieme, permet-tono di valutare in che misura i giovani sono legati a quadri i-stituzionali tradizionali : famiglia d'origine, tetto matrimonia-

le, scuola o università, vita professionale.

In questa tabella, la parte in cornice corrisponde alle cate-gorie che non sono legate a nessuna delle istituzioni tradizionali.Esse rappresentano, nell'insieme, meno del 5 % della totalità deigiovani dai 15 ai 24 anni.

17

La situazione finanziaria dei giovani permette, infine, diprecisare Tè loro condizioni di vita.

Domanda : "Quale è la Sua situazione finanziaria ?"

Più dei tré quarti (78 %) dei giovani europei dichiara ditrovarsi in una situazione finanziaria discreta, mentre una certaminoranza (16 %) ha difficoltà reali.

Tra i 15 e i 24 anni, la situazione finanziaria sembra evol-vere sotto la duplice pressione dell'aumento dei bisogni e dellascomparsa dell'aiuto finanziario assicurato precedentemente daigenitori ; il coniugarsi di questi due fattori attenua il livellodi soddisfazione. D'altronde questa evoluzione non avviene nellostesso modo per gli uomini e per le donne, Mentre per gli uominiuna diminuzione sensibile si manifesta a 19-20 anni, per le donnela diminuzione della soddisfazione per la propria situazione finan-ziaria è progressiva.

(1) L'indice medio di soddisfazione fi-nanziaria presentato nella tabellae utilizzato ne! grafico è calcola-to assegnando il valore 4 alla ri-sposta "è discreta", 3 e 2 a ognu-na delle risposte successive e 1alla risposta "sono ridotto ad espe-dienti". L'indice può' variare da1 a 4 ; punto centrale è 2,5.

18

Nell'insieme da questi risultati emerge che i giovani sonorelativamente soddisfatti della loro situazione finanziaria. Co-loro che sono alla ricerca di un impiego hanno, evidentemente, piùproblemi finanziari dei loro coetanei attivi o studenti ; nonostan-te tutto, anche tra questi soltanto una minoranza ha serie difficol-tà.

19

1.3. TIPOLOGIA DELLE CONDIZIONI DI VITA

L'occupazione, il quadro di vita e la situazione finanziariasono tutti elementi che contribuiscono a definire le condizionidi vita.

A partire dalle informazioni disponibili su ciascuno dei trépunti dianzi esposti, abbiamo cercato di fare una sintesi dellecondizioni di vita dei giovani europei che metta in luce le granditappe della trasformazione che avviene tra i 15 e i 24 anni.

L'indagine è stata condotta mediante un'analisi tipologica (1).E' opportuno precisare che i tipi individuati dall'analisi sonomolto vari ; per semplificare la presentazione essi sono stati rag-gruppati in sei categorie, largamente diffuse tra la gioventù euro-pea.

TIPOLOGIA DELLE CONDIZIONI DI VITA

Tipi Effettivo Etàmedi a

I Vicini all'infanzia : Giovani studenti,che vivono con i genitori, che giudicanola loro situazione finanziaria buona. 36 % 17,5 anni

II Che cercano di inserirsi nella vita pro-fessionale -cioè formazione professio-nale o ricerca di un impiego - e vivonocon i genitori. 12 % 19 anni

III Questo gruppo è caratterizzato dalle dif-ficolta finanziarie che incontra pur viven-do ancora con igeni tori. Alcuni sono di-soccupati, altri seguono un corso di stu-di superiori, molti hanno già un'attivitàretribuita, ma tutti hanno in comune ledifficoltà per arrivare alla fine del me-se oppure sono ridotti ad espedienti. 13 % 19 anni

IV Agli inizi del la carriera professionale,ancora con igenitori, situazione finan-ziaria soddisfacente. Sono soprattuttouomini. 16 % 20,5 anni

V Atti vi tà professionale e indipendenza.Hanno già lasciato igenitori, non sonoconiugati e vivono soli o in coppia. 10 % 21,5 anni

VI Matrimonio e vita professionale (la mag-gior parte, se si escludono le giovanidonne che non hanno un'attività esterna). 13 % 22 anni

(1) L'analisitipologica mira a raggruppare gli individui che adalcune domande precedentemente scelte, hanno dato le rispostepiù simili. Nell'allegato 2 si troverà una nota tecnica che spie-ga la costruzione della presente tipologia nonché un certo nu-mero di tabelle che permettono di definire i tipi.

20

In questi sei tipi ritroviamo le caratteristiche essenzialidelia metamorfosi che avviene nei giovani tra i 15 e i 24 anni :l'abbandono progressivo del guscio dell'infanzia, come la scuolae i genitori, e la costituzione di un nuovo ambiente quotidianocon, principalmente ma non unicamente, la vita professionale e ilmatrimonio o la vita di coppia. I modi di vita intermedi tra l'in-fanzia e l'età adulta segnano le grandi tappe di questa trasforma-zione : inserimento nella vita professionale per alcuni, difficol-tà finanziarie per altri, o ancora inizio della vita attiva, qua-dro di vita non di famiglia. Non tutti i giovani passano attraver-so queste differenti tappe, ma il loro scaglionarsi tra i 15 e i24 anni è il segno che esse costituiscono momenti della metamorfo-si del bambino in adulto.

21

CAPITOLO II

IL MORALE DEI GIOVANI EUROPEI

II

IL MORALE DEI GIOVANI EUROPEI

L'adattamento progressivo ad un nuovo tipo di vita, propriodella gioventù, non si traduce soltanto nella modifica delle condi-zioni materiali d'esistenza, ma anche in una evoluzione psicologi-ca percepibile attraverso il morale quale emerge dal grado di sod-disfazione espresso per la propria vita. Questa soddisfazione, pa-ragonabile in parte ai senso di felicità o d'infelicità, dipendedalle caratteristiche personali di ogni individuo : equilibrio psi-cologico, stato di salute, socievolezza. Se non è possibile effet-tuare qui un'analisi minuziosa dei caratteri, possiamo pero' alme-no esaminare le principali componenti della soddisfazione per lapropria vita e dei morale : e cioè innanzitutto la soddisfazioneespressa dai giovani nei campi più importanti della loro esistenza,poi il grado di soddisfazione per la vita che generalmente conduco-no e, per finire, come intervengono le diverse componenti dellasoddisfazione. La descrizione sarà completata evocando l'influenzadella paura della disoccupazione.

11.1. I CAMPI PIÙ' IMPORTANTI DELL'ESISTENZA

Domanda : "Le citerò' diversi, aspetti della vita. Può' dirmi seper Lei riguardo a ciascuno di essi va molto bene,piuttosto bene, discretamente, piuttosto male o moltomale ?"

L'opinione dei giovani su ciascuno di questi importanti aspet-ti dell'esistenza varia sensibilmente secondo il sesso, l'età e lanazionalità. Per ben interpretarla esamineremo singolarmente ciascunoaspetto.

(+) L'indice è calcolato assegnando valori che vanno da 5 per la ri-sposta "molto bene" a 1 per la risposta "molto male". Le personeche non hanno risposto non vengono considerate

23

Tabella n° I

GIUDIZIO DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

SUI RAPPORTI CON I GENITORI.

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ',ESAMINATI -INSIEME, E SECONDO IL PAESE

24

I RAPPORTI CON I GENITORI

I rapporti con i genitori sono, dopo quelli con gli amici,il contesto in cui i giovani si dichiarano più soddisfatti. Que-sto risultato dimostra che, per molti giovani europei, la famigliarimane un ambiente in cui si sentono felici, e ciò' conferma leosservazioni già fatte a proposito del quadro di vita.

Il grado di soddisfazione è elevato in tutti i paesi (TabellaI) : lo è particolarmente nei Paesi Bassi e meno in Germania, maanche in quest'ultimo paese i giovani pensano in generale che illoro rapporto con i genitori è piuttosto buono.

Abbiamo osservato che in questo campo i giovani tra i 15 e i24 anni non presentano grandi differenze secondo il sesso. Dobbia-mo concludere che nel corso della gioventù non esistono conflittitra genitori e figli ? Certamente no, ma se tali conflitti esistono,essi possono rimanere intimi e non essere rivelati durante un'inter-vista, oppure, possono esistere a livello inconscio.

25

Tabella n° II

GIUDIZIO DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

SUI RAPPORTI CON GLI AMICI.

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ, ESAMINATI INSIEME, E SECONDO IL PAESE

26

I RAPPORTI CON GLI AMICI

E' in questo campo che i giovani europei si dichiarano piùsoddisfatti. Qui le differenze nazionali sono ancora meno rilevan-ti che per i rapporti con i genitori (Tabella II).

L'età non determina differenze sensibili. Tutt'al più possia-mo notare per gli uomini una leggera diminuzione della soddisfazio-ne tra 15 e 24 anni. Come vedremo in seguito, questo calo è dovutoal fatto che con l'età si da meno importanza ai rapporti con gliamici.

Quindi, possiamo concludere che l'ambito in cui i giovani sidichiarano più soddisfatti è quello dei rapporti.

27

Tabella n° IIIGIUDIZIO DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI SULL'AMORE,

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ', ESAMINATI INSIEME. E SECONDO IL PAES;

28

L'AMORE

Tra le risposte positive e negative dei giovani dai 15 ai 24anni, l'amore risulta in posizione intermedia. Per i giovani di 15-16 anni esso rappresenta l'ultima fonte di soddisfazione : un quar-to di essi non risponde a questa domanda, ma via via fino ai 23-24anni esso assume un'importanza sempre maggiore (Tabella III). Que-sto atteggiamento è riscontrabile nei due sessi, anche se è un po'più accentuato nelle donne. In effetti, tra i 15 e i 24 anni, av-viene una duplice evoluzione nella vita dei giovani, e cioè essisono sempre più interessati agli affari di cuore e ne traggono unamaggior soddisfazione. Inoltre le relazioni sentimentali diventanopiù concrete : ci si sposa o si vive in coppia.

Per finire, abbiamo osservato differenze abbastanza nette aseconda dei paese : i meno soddisfatti sono i giovani italiani edirlandesi, e i più felici in amore sono i belgi.

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Tabella n° IVGIUDIZIO DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI SUI PROGETTI D'AVVENIRE.

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ', ESAMINATI INSIEME, E SECONDO IL PAESE

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I PROGETTI D'AVVENIRE PERSONALE

II grado di soddisfazione per i progetti d'avvenire persona-le (matrimonio, famiglia, ecc...) segue un andamento quasi analo-go a quello dell'amore e cioè aumenta regolarmente fino a 23-24anni (Cfr. tabella IV). Osserviamo, tuttavia, specialmente pergli uomini, un leggero caio della soddisfazione intorno ai 17-18anni, età in cui i giovani cominciano a pensare al proprio avveni-re al di fuori del cerchio familiare.

Come per l'amore, anche in questo campo i meno soddisfattisono gli italiani ed i più soddisfatti sono i belgi e gli olande-si.

La simmetria dei giudizi dei giovani sull'amore e sui pro-getti d'avvenire personale è dovuta al fatto che questi due im-portanti aspetti della vita sentimentale sono strettamente lega-ti tra di loro. Ci troviamo qui di fronte ad una delle caratteri-stiche essenziali della gioventù che è la scoperta dell'affettoai di fuori del cerchio familiare e l'espressione progressiva deisentimenti.

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Tabella n° V

GIUDIZI DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNISULLE PROSPETTIVE PROFESSIONALI,

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ'.ESAMINATI INSIEME, E SECONDO IL PAESE

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LE PROSPETTIVE PROFESSIONALI

Con le prospettive professionali entriamo in uno dei campipiù materiali dell'esistenza dei giovani. Le prospettive profes-sionali sono uno dei campi in cui i giovani di quagliasi età e dientrambi i sessi si dichiarano meno soddisfatti. Tuttavia l'insod-disfazione raggiunge un grado veramente elevato a partire da 17-18anni (Cfr. tabella V). lì grado d'insoddisfazione è ancora piùaltro , per le ragazze. E' necessario qui mettere in parallelo ladisoccupazione che colpisce i giovani, specie le donne, verso i18 anni.

I giovani si dichiarano insoddisfatti in tutti i paesi e inparticolare in Italia, dove la percentuale di coloro che si defi-niscono disoccupati è più elevata di quella degli altri paesi (17 %).In generale le due cose sono legate e cioè, in un paese, quantopiù altro e il numero dei giovani in cerca di lavoro, tanto piùmarcata è l'insoddisfazione che essi dimostrano per le loro pro-spettive professionali (1).

(1)La correlazione, negativa, è abbastanza elevata (coefficienter = -663).Solo due paesi si allontanano un po' dal modello : il Belgiodove l'opinione dei giovani è più favorevole di quello che cisi potrebbe aspettare, se si considera il numero di essi incerca di lavoro, e in Germania dove riscontriamo il fenomenoopposto.

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Tabella n° VI

GIUDIZIO DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI SULL'ALLOGGIO

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ',ESAMINATI INSIEME, E SECONDO IL PAESE

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L'ALLOGGIO

II giudizio dei giovani sul loro alloggio sembra seguireun'evoluzione analoga a quella del loro quadro di vita (Cfr. ta-bella VI). Fino a 17-18 anni i giovani vivono in genere ancoracon i genitori e si dicono abbastanza soddisfatti. A partire da19-20 anni, età in cui cominciano a lasciare il domicilio deigenitori, il loro grado di soddisfazione diminuisce. Durante i pri-mi anni d'indipendenza i giovani vivono senz'altro in alloggi me-no spaziosi e meno confort evoli di quelli dei loro genitori, edè per questa ragione che sono meno soddisfatti.

Il grado di soddisfazione per l'alloggio non varia in manie-ra sensibile da un paese all'altro. Tuttavia abbiamo notato unlivello di soddisfazione più elevato nei Paesi Bassi e in Belgio.

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Tabella n° VII

GIUDIZI DEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNISULLE VACANZE E IL TEMPO LIBERO.

SECONDO IL SESSO E L'ETÀ0, ESAMINATI INSIEME, E SECONDO IL PAESE

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VACANZE E TEMPO LIBERO

Come per le prospettive professionali e l'alloggio, anchesul tema vacanze e tempo libero la soddisfazione dei giovani di-minuisce tra i 15 e i 24 anni (Cfr. tabella VII). Ciò' dipendedall'evolvere celle loro occupazioni : infatti, lasciando la scuo-la ed entrando nella vita attiva, i giovani perdono le lunghe va-canze scolastiche.

I giovani greci e britannici sono i meno soddisfatti delleloro vacanze, mentre i più soddisfatti sono i giovani dei PaesiBassi, del Lussemburgo, del Belgio e della Danimarca.

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I campi più importanti dell'esistenza dei giovani possonoessere ripresi in tré gruppi caratterizzati dall'evoluzione del-la soddisfazione, e cioè, il campo dei rapporti con la famigliae con gli amici, il campo sentimentale e il campo materiale.

Nel campo dei rapporti, con la famiglia o con gli amici, illivello di soddisfazione è abbastanza stabile tra i 15 e i 24 anni.Questo campo sembra essere un punto fermo netta vita dei giovani.

Il campo sentimentale, rappresentato qui dall'amore e daiprogetti d'avvenire personale, sembra soddisfacente per i gio-vani. Si intravedono due fasi successive : in primo luogo, lascoperta delle relazioni sentimentali e, in seguito il concretar-si dei sentimenti nella vita di coppia.

11 campo materiale, qui rappresentato dalle prospettive pro-fessionali, l'alloggio e le vacanze, appare strettamente legatoal cambiamento delle condizioni di vita. Alcuni elementi sembranoincidere più particolarmente sul giudizio dei giovani su questiaspetti materiali della loro vita, e cioè la perdita delle lunghevacanze estive quando essi lasciano la scuola, la responsabilitàdei proprio avvenire professionale quando essi entrano nella vitaattiva o la diminuzione delle comodità quando, lasciando il domi-cilio dei genitori, prendono un alloggio più modesto.

Concludendo, per quanto riguarda l'evoluzione del grado disoddisfazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, le differenze na-zionali non appaiono molto rilevanti. Solo per tré campi il gra-do di soddisfazione dei giovani varia a seconda del paese e cioè,per quanto riguarda i rapporti con i genitori, essi sono partico-larmente soddisfacenti in Belgio, in Danimarca, in Irlanda, neiPaesi Bassi e in Grecia ; per i progetti d'avvenire personale imeno soddisfatti sono i tedeschi, gli irlandesi, gli italiani ei lussemburghesi ; per le vacanze, gli olandesi si dichiaranomolto soddisfatti mentre i greci e i britannici sono relativamentemeno soddisfatti. Per gii altri aspetti dell'esistenza, il gradodi soddisfazione dei giovani varia leggermente da un paese all'al-tro.

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39

11.2. LA SODDISFAZIONE PER LA PROPRIA VITA

I grandi campi dell'esistenza che abbiamo fin qui esaminatipossono considerarsi le principali componenti del morale dei gio-vani europei, come si può" intravedere sinteticamente dalle rispo-ste alla seguente domanda che è stata posta tanto ai giovani quan-to agli adulti.

Domanda : "Nel complesso Lei è molto soddisfatto, abbastanza sod-disfattOf non molto soddisfatto o per niente soddisfat-to della vita ohe conduce ? Si dichiarerebbe..."

Prima di esaminare analiticamente questo indicatore del mo-rale dei giovani, ci soffermeremo su alcune importanti tendenzegenerali. Il livello medio di soddisfazione varia in misura sen-sibile secondo la nazionalità (Cfr. tabella Vili) : passa infattida 2.69 per la Grecia a 3.52 per la Danimarca. Allo stato attualequeste sensibili differenze nazionali nella valutazione della sod-disfazione per la vita che si conduce, possono essere attribuiteall'influenza di fattori socio-culturali non ancora ben noti piùche al peso delle variabili socio-economiche. Sul piano individualeosserviamo comunque una forte correlazione tra il livello del red-dito e quello della soddisfazione.(2)

Tabella n° VIII GRADO DI SODDISFAZIONE PER LA PROPRIA VITA

(1) Media calcolata assegnando il valore 4 alla risposta

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PAESI DELLA COMUNITÀ'_________________

"Molto soddisfatto", 3 a "Abbastanza soddisfatto", 2 a "Nonmolto soddisfatto" eia "Per niente soddisfatto" ; le perso-ne che non hanno risposto sono escluse dal calcolo. Il puntocentrale 2.5 rappresenta quindi il limite tra la soddisfazio-ne e l'insoddisfazione.

(2) Vedi ai riguardo 1'Eurobarometro n° 17 - Comunità Europee-Luglio 1982

40 A

La nazionalità determina differenze molto più nette del sessoe dell'età (Cfr. tabella IX). In effetti, uomini e donne, giovanie adulti, esprimono tutti più o meno lo stesso grado di soddisfa-zione nei confronti della loro vita. Da questo punto di vistanon possiamo parlare di un morale specifico dei giovani, perchéessi dimostrano di amare la vita che fanno quanto gli adulti. Ciò"non ci impedisce tuttavia di ricercare i fattori che determinanoil morale dei giovani.

Anche se i giovani esprimono un livello di soddisfazione quasiidentico a quello degli adulti, nondimeno l'età sembra influiretra i giovani stessi : i giovani di 15-19 anni si dichiarano 1eg-germente più soddisfatti della loro vita di quelli di 20-24 anni.(Cfr. tabella n° X).

Questo leggero calo del morale si osserva per tutte le catego-rie di giovani, indipendentemente dalla loro occupazione ; è pero"più sensibile per gli studenti che per gli attivi. Per finire, ilmorale dei disoccupati è altrettanto basso a 15-19 anni che a 20-24anni. L'età e la professione esercitata sembrano avere in certomodo effetti distinti sul morale. Comprenderemo Meglio 'come si ma-nifesta questo fenomeno per i giovani di 20-24 anni con l'analisidell'importanza relativa delle diverse componenti del morale deigiovani.

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Tabella n° X

SODDISFAZIONE PER LA VITA CHE SI CONDUCE NEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

SECONDO L'ATTIVITÀ' E L'ETÀ'

11.3. LE COMPONENTI DEL MORALE

I grandi campi dell'esistenza dei giovani e il grado di sod-disfazione che essi esprimono nei confronti di ognuno di essi, pos-sono considerarsi le componenti del morale. L'analisi del"Einfluen-za di ciascuna delle parti sull'insieme ci fornisce una chiave percomprendere il morale dei giovani. Il metodo più idoneo per misura-re questa influenza è il calcolo della correlazione tra la soddisfa-zione espressa per ciascun aspetto dell'esistenza e la soddisfazio-ne generale per la propria vita. Per l'insieme dei giovani dai 15ai 24 anni le correlazioni si presentano come segue :

Quattro aspetti influiscono in maniera rilevante sul moraledei giovani (2) e cioè, i rapporti con i genitori, le prospettiveprofessionali, l'alloggio e le vacanze. L'importanza accordata agliaspetti materiali della vita conferma quanto abbiamo già osservato,e cioè che le condizioni economiche hanno molto peso sul giudizioche si esprime nei confronti della propria vita e sulla soddisfa-zione di cui si da atto. L'unico aspetto affettivo ad avere una cor-relazione reale con la soddisfazione è quello dei rapporti con igenitori, ma anche questo aspetto rientra in parte nel campo mate-riale, dato che molti giovani tra i 15 e i 24 anni, dipendono fi-nanziariamente dai genitori.

Questo quadro generale del morale dei giovani cela tuttaviasfumature importanti che emergono quando prendiamo in considera-zione il sesso, l'età, il quadro di vita o l'occupazione.

Osserviamo che l'influenza dei rapporti con i genitori, dellecondizioni d'alloggio e delle prospettive professionali sul mora-le dei giovani è analoga per i due sessi (Cfr. tabella XI). Men-tre, per quanto riguarda le vacanze e i progetti d'avvenire per-sonale (matrimonio, famiglia, ecc...) esiste una differenza trai due sessi. Soltanto il morale delie ragazze sembra subire l'in-fluenza delia soddisfazione in questi due campi. Possiamo,quindi,dedurre che, in una certa misura, nelle società europee la vitaprivata è più importante per le donne che per gli uomini.

(1)II coefficiente di correlazione indica la forza di relazione,positiva o negativa, tra due variabili. Esso può' variare, invalore assoluto, da 0 a 1.

(2) Tenuto conto del numero di giovani intervistati (3867), con-sidereremo significativo un coefficiente di correlazione apartire da un valore assoluto di .300.

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L'influenza dei diversi aspetti della vita sui morale in ge-nerale varia sensibilmente secondo l'età (Cfr. tabella XI). Un'e-voluzione netta avviene tra 15-16 anni, età in cui il morale di-pende principalmente dal rapporto con i genitori, e 23-24 anni, etàin cui sul morale sono i sentimenti e l'aspetto materiale che in-,fluiscono maggiormente.

A partire da 21-22 anni i giovani cominciano a desiderare direalizzare •la propria vita sentimentale;, di concretizzarla con lavita di coppia e di orientarla verso l'avvenire. Di conseguenza,il successo o l'insuccesso delle relazioni sentimentali ha unagrande influenza sui grado di soddisfazione che i giovani esprimo-no per la 'vita che conducono. Inoltre, a partire da 19-20 anni igiovani assumono la responsabilità dell'aspetto materiale della lo-ro esistenza, e cioè l'alloggio, le prospettive professionali, levacanze, e quindi accordano più .importanza alla qualità di questoaspetto. Per finire, la conquista progressiva dell'indipendenza af-fettiva e materiale fa si' che verso i 23-24 anni i giovani sianomeno influenzati dal rapporto con i genitori.

Il quadro di vita determina anch'esso delle differenze nellaimportanza accordata dai giovani ai vari aspetti delia loro esisten-za (Cfr. tabella XI). Per i giovani che vivono ancora con i genito-ri, ritroviamo i principali criteri che influiscono sul morale giàosservati per l'insieme dei giovani di 15-24 anni e cioè, i rappor-ti con i genitori, le prospettive professionali e le vacanze.

Coloro che vivono soli si distinguono per la molteplicità de-gli aspetti che contribuiscono al loro morale (cinque sui sette cam-pi esaminati) e per l'importanza accordata ai fattori affettivi (a-more, progetti d'avvenire) e alle occasioni d'incontri (le vacanze).I giovani che vivono soli sembrano ricercare un equilibrio (psico-logico) : essi hanno un buon morale soltanto quando la maggior par-te degli aspetti della loro esistenza è soddisfacente e se la lorovita affettiva è ricca.

Contrariamente ai precedenti i giovani coniugati sembrano esse-re influenzati, quanto al morale, da un solo fattore : l'alloggio.Possiamo pensare che per questi giovani gli altri campi dell'esisten-za sono pressoché stabilizzati.

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del morale dei giovani disoccupati sono più particolari : soltantoi progetti d'avvenire personale sembrano veramente importanti, men-tre le prospettive professionali non influenzano in alcun modo illoro morale. Possiamo interpretare questo fenomeno come una compen-sazione affettiva, vale a dire questi giovani tendono a ricercarenell'avvenire personale (matrimonio, famiglia, ecc...) le fontidi speranza che non trovano nell'avvenire professionale.

44 A

Tabella n° XI

CORRELAZIONI, NEI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI.TRA LA SODDISFAZIONE IN SETTE IMPORTANTI CAMPI DELL'ESISTENZA

E LA SODDISFAZIONE GENERALE PER LA VITA CHE CONDUCONO

II coefficiente di correlzione indica, come già detto, "la for-za di relazione positiva o negativa tra due variabili. Esso può' va-riare,in valore assoluto, da O (caso in cui le variabili sono indipen-denti) a 1 (caso in cui si ha una relazione perfetta). Questi coeffi-cienti, calcolati su 3.867 giovani, traducono una relazione signifi-cativa a partire da .300.

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11.4. IL TIMORE DELLA DISOCCUPAZIONE

Non possiamo concludere questo capitolo sui morale dei gio-vani senza evocare il timore della disoccupazione. Realtà vissutaoggi dall'll % degli europei di 15-24 anni, la disoccupazione èconsiderata come un serio rischio dalla metà di essi.

Domanda : "Pensa che nei prossimi due anni. Lei possa aver bisognodi un lavoro retribuito e che possa non trovarlo ? Di-rebbe che..."

Disponiamo di due termini di paragone utili per comprenderequesti risultati : primo, nella presente indagine la domanda dicui sopra è stata posta sia ai giovani che agli adulti ; secondo,nel 1978 la stessa domanda era stata posta all'insieme degli eu-ropei, senza distinzione d'età.

Durante gli ultimi quattro anni, il numero totale dei disoc-cupati in Europa è aumentato in misura considerevole ; per i soligiovani di meno di 25 anni, esso è aumentato nel rapporto da 100(1978) a 170 (1982). Mentre, da un'indagine all'altra, le rispostedei giovani non sono cambiate molto, per gli adulti l'eventualitàdella disoccupazione sembra oggi molto più diffusa che nel 1978.

La tendenza delle donne, indipendentemente dall'età, a preoccupar-si più degli uomini della disoccupazione, già emersa nell'indaginedel 1978, è stata riconfermata dall'indagine attuale.

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Il grado d'inquietudine nei riguardi del rischio di disoccu-pazione è lo stesso sia per i giovanissimi (15-19 anni) che pergii altri giovani (20-24 anni), sia per gii studenti che per co-loro che sono già introdotti nella vita professionale. L'appren-sione sembra nascere da un'impressione generale sullo stato dellenostre società occidentali più che da un'informazione economica.Infatti, il deterioramento del mercato occupazionale verificato-si negli ultimi quattro anni sembra essere stato poco percepitodai giovani, mentre lo è stato marcatamente dagli adulti.

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CAPITOLO III

LA PERCEZIONE DEL MONDO

Ili

LA PERCEZIONE DEL MONDO

Tra l'infanzia, età in cui, secondo l'etimoloìogia, non sisa parlare, e l'età adulta, che dispiega la piena maturità deigiudizi e delle opinioni, la gioventù è l'età in cui si imparaad esprimersi, a pronunciarsi sul mondo. Durante questo periododi formazione dello spirito, il ragazzo o la ragazza riceve mol-teplici influenze, in primo luogo dalla famiglia e la scuola, e inseguito dalle letture, le discussioni con gli amici, le informazio-ni ricevute dai media, i viaggi e altro ancora. Nei quadro di unaindagine necessariamente limitata, non possiamo rilevare la rispet-tiva importanza di ciascuna di queste influenze, ma possiamo comun-que mettere in luce il loro risultato immediato e cioè, come i gio-vani percepiscono il mondo.

Cercheremo di meglio comprendere lo sguardo dei giovani suquello che qui chiamiamo mondo, e con il termine mondo non inten-diamo soltanto un insieme di paesi, ma anche le idee, la vita del-la gente, le relazioni sociali, la natura, in breve l'ambiente nelsuo senso più lato. L'analisi consterà di due grandi parti, la pri-ma dedicata all'apertura al mondo, quale essa appare dai centri diinteresse dei giovani e dalia loro fiducia nei confronti di talunipopoli, e la seconda al futuro, alle speranze e ai timori dei gio-vani, nonché al contesto di queste speranze e di questi timori.

III.l. L'APERTURA SUL MONDO

La scuola con i suoi molteplici insegnamenti, storia, geogra-fia, scienze, lingue o letteratura, mostra ai giovani lo spettacolodel mondo. Cosi' i giovani cominciano a scegliere : si sentono piùo meno attratti dai vari aspetti di questo mondo che imparano a co-noscere e i loro centri d'interesse cominciano ad essere selettivi.Tuttavia, lo sguardo dei giovani resta aperto, ed essi io dimostra-no quando sono interrogati su alcuni popoli del mondo.

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Domanda : "Quali- cose Leinteressano molto nella, v'ita. ? Mi, può'indicare le cose di questo elenco ohe Le interessanoveramente ?"

(1) Totale superiore a 100 a causa delle possibili risposte mul-tiple. (in media tré risposte per persona)

Per l'insieme dei giovani europei abbiamo individuato quattrocentri d'interesse principali e cioè, gli sport, le arti e gli spet-tacoli, i grandi problemi della società, l'ambiente e la difesadella natura. L'ordine d'importanza è più o meno lo stesso in tut-ti i paesi.

Ma dall'indagine risulta che i ragazzi hanno interessi diversidalle ragazze. Dalle risposte d'insieme che figurano nella tabelladi cui sopra risulta che :

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. gli uomini si interessano di più agli sport, alle scienzee alla tecnologia, alla politica nazionale e internaziona-le ;

. le donne si interessano di più alle arti e agli spettacoli,ai grandi problemi della società, ai Terzo Mondo, alla vi-ta negli altri paesi d'Europa, alla vita nelle regioni ealle lingue e culture regionali, (vedi grafico)

51 A

Senza voler troppo semplificare, potremmo dire che, nei no-stri attuali sistemi culturali, i ragazzi sembrano piuttosto at-tratti dall'azione e le ragazze sembrano, invece, ricercare unacomprensione del mondo.

Con l'età, l'interesse dimostrato per lo sport tende a mode-rarsi, pur restando elevato; invece, tende ad aumentare l'interes-se per i dibattiti sociali, la politica e gli altri paesi d'Europa

II confronto tra le risposte dei giovani studenti con quel-le di coloro che sono già introdotti nella vita attiva, mette inluce una diminuzione leggera, ma sensibile, del livello d'interes-se per quasi tutti i temi menzionati, come se l'attività professio-nale accaparrasse una parte della disponibilità di spirito che ècaratteristica degli studenti.

I disoccupati si distinguono dagli attivi soprattutto per ilminore interesse che essi accordano agli sport, alle scienze e al-la tecnologia, e il maggior interesse alle arti e spettacoli e aidibattiti sociali ; questo atteggiamento rivela che essi preferi-scono all'azione - anche sportiva - il ruolo di spettatori, e cheessi sono più portati ai dibattito ideologico. (Cfr. grafico n° 7).

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Partendo dai risultati dell'indagine possiamo dividere i gio-vani in gruppi per centri d'interesse secondo un adeguato sistemaquale l'analisi tipologica (1). I gruppi o tipi cosi' costituitimettono in luce oltre alle differenze determinate dalla nazionali-tà, dai sesso, dall'età o dall'occupazione, la diversità dei modidi osservare il mondo dei giovani europei. I sette tipi individua-ti dall'analisi non hanno tutti la stessa importanza, ma sono tut-ti ben distinti l'uno dall'altro.

Il primo tipo di giovani non si interessa quasi a nessuno deisoggetti proposti nella domanda. Sebbene alcuni di essi dicano diinteressarsi alle scienze, agli sport, alle arti e spettacoli oall'ambiente, tutti dichiarano poi di non interessarsi a niente inmaniera particolare. Questo tipo di giovani, di spirito poco aper-to al mondo, rappresenta il 4 % dell'insieme delia gioventù euro-pea. Esso è composto soprattutto di donne inattive, coniugate, po-co istruite, con una situazione finanziaria non molto favorevole,provenienti da una classe sociale abbastanza modesta. Il moraledei giovani di questo tipo è piuttosto basso specialmente per quan-to riguarda i campi materiali della loro esistenza, ma essi si di-chiarano piuttosto felici in amore. Questo tipo è più diffuso inBelgio e in Irlanda che negli altri paesi. In seguito lo distin-gueremo con l'espressione "Nessun centro d'interesse".

Il secondo tipo di giovani definito dall'analisi si distin-gue soprattutto per il grande interesse per le scienze e lo sport,soggetti caratteristici di quella che spesso definiamo la culturapopolare. I giovani di questo tipo, per la maggior parte di sessomaschile, vivono per lo più con i genitori ed hanno una buona si-tuazione finanziaria. Il loro morale è piuttosto alto soprattuttoper quanto riguarda le loro prospettive professionali. In questogruppo ritroviamo spesso più che negli altri capi di famiglia configli. Questo .LIDO è piuttosto diffuso in Germania e in Belgio erappresenta il 17 %~ dei giovani europei. Riassumeremo gli interes-si di questo tipo con l'espressione "Cultura popolare".

La difesa della natura e i grandi problemi sociali sono i duecentri d'interesse che ricorrono più spesso nel terzo tipo di gio-vani individuato dall'analisi. L'interesse per questi due argomen-ti, che dimostra una certa apertura ai problemi dell'ambiente so-ciale ed ecologico, è da considerarsi come il primo stadio dellaimplicazione nei problemi sociali. I giovani di questo tipo, cherappresentano i 1 18 % della gioventù europea, sono per la maggiorparte di sesso femmi ni le, inattivi ma non studenti, poco istruiti,e si trovano in cattiva situazione finanziaria. Essi sono più nu-merosi in Italia e in Danimarca. Riassumeremo gli interessi diquesto tipo di giovani con l'espressione "Ambiente".

Le distrazioni (sport, arti e spettacoli) costituiscono ilprincipale centro d'interesse del quarto tipo di giovani. Questotipo di giovani, composto di soggetti di entrambi i sessi, rappre-senta il 22 % dei giovani europei : essi vivono con i genitorie appartengono ad una classe sociale piuttosto modesta, il capofa-miglia è spesso operaio e il reddito della famiglia piuttosto bas-so. Designeremo questo gruppo con l'espressione "Distrazioni".

(1) Vedasi alla nota n° l(pag. 20) la definizione generale dellaanalisi tipologica. Ringraziamo vivamente il professor DavidHANDLEY dell'Università di Ginevra, autore della presente ti-pologia.

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La caratteristica principale del quinto gruppo individuatodall'analisi è l'interesse quasi generale per 11 Ìerzo Mondo e peri problemi di sottosviluppo. Inoltre, abbiamo notato nei giovani idi questo tipo un interesse costante per i grandi problemi socialie per la vita dei popoli europei. Questi giovani, per la maggiorparte di sesso femminile e molto spesso disoccupati, rappresentanoil 14 % dell'insieme dei giovani europei. Hanno un morale piut-tosto basso, soprattutto nei campi dell'amore e delle prospettiveprofessionali. Sono piuttosto numerosi in Italia. Gii interessi diquesto tipo saranno riassunti dall'espressione "Terzo Mondo".

Il sesto tipo di giovani è caratterizzato da un interesse ge-nerale per la vita delle regioni. Osserviamo anche in questo gruppoun forte interesse per i grandi problemi sociali, le arti e gli spet-tacoli, la vita negli altri paesi d'Europa e la difesa della natura.In un certo senso, i giovani apparteneti a questo gruppo sen-branoricercare le loro radici regionali e culturali. Questo tipo, compo-sto per la maggior parte da donne e da persone appartenenti alleclassi melile, rappresenta il 10 % dell'insieme ed è molto diffusoin Grecia. Designeremo in seguito questo tipo di giovani con l'e-spressione "Regioni".

Il settimo ed ultimo tipo di giovani dimostra un forte interes-se per tutti glì argomenti, ma esso si distingue dagli altri gruppiper l'interesse che porta alla politica nazionale e alla vita poli-tica internazionale. I giovani di questo tipo, fortemente politiciz-zati, sono molto spesso studenti, per la maggior parte di sessomaschile, spesso non coniugati o coniugati senza figli, a differen-za degli altri giovani vivono raramente con i genitori e per que-sto motivo la loro situazione finanziaria non è sempre buona. Qua-si tutti provengono da classi agiate : il capofamiglia è molto spes-so quadro superiore o esercita una professione liberale e ha unreddito piuttosto elevato. I giovani di questo tipo sono piuttostonumerosi in Germania, nel Lussemburgo e in Grecia e rappresentanoi1 ~15 % della gioventù europea. In seguito, utilizzeremo per que-sto tipo di giovani l'espressione "Politica".

Il lettore che desideri approfondire l'analisi delie caratteri-stiche di questi differenti tipi di giovani, troverà nell'allegato 3le relative tabelle analitiche.

Osserviamo che tra le diverse variabili socio-demograficheche caratterizzano i differenti tipi solo il sesso determina di-scriminazioni reali. Quattro tipi sono nettamente femminili e cioè,il tipo I (nessun centro d'interesse), il tipo III (Ambiente), iltipo V (Terzo Mondo) e il tipo VI (Regioni), e due tipi sono netta-mente maschili : il tipo II (Cultura popolare) e il tipo VII (Poli-tica). Infine, il tipo IV (Distrazioni), che combina un centro d'in-teresse soprattutto maschile - lo sport - con un centro d'interessepiuttosto femminile - le arti e gli spettacoli - è misto.

Le variabili socio-demografiche, nonché i differenti aspettidei morale non sono veramente discriminanti. I differenti tipi so-no rappresentati, con qualche eccezione, in misura piuttosto omo-genea in tutti i paesi e in tutte le classi sociali e sono compo-sti di giovani che hanno più o meno la stessa età, lo stesso livellod'istruzione e lo stesso stato d'animo.

Il principale insegnamento che si trae da questa tipologia èche i tipi di centri d'interesse dei giovani sfuggono in gran par-te, contro ogni aspettativa, a criteri di distinzione quali la clas-se sociale, il livello d'istruzione o anche l'età. In effetti, i ti-pi cosi' individuati costituiscono una caratteristica supplementare

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dei giovani che è fondamentale perché ci informa sull'apertura men-tale di ciascuno di essi e sul suo modo di considerare il mondo.

Per questo motivo, la classificazione dei giovani in sette ti-pi sarà utilizzata a più riprese come chiave d'analisi negli altricapitoli delia relazione.

56 A

La fiducia verso gli altri popoli è un altro aspetto dellamaniera dei giovani di osservare il mondo.

Questo argomento è stato già affrontato a più riprese negliultimi anni, e in particolare nell'ottobre 1980, nell'ambito delprogramma permanente di ricerche sull'opinione pubblica europeaconosciuto sotto il nome di "Eurobarometro". In tale occasionegli europei avevano potuto esprimere il grado di fiducia che ispi-ravano loro diciassette popoli e cioè i dieci popoli della Comuni-tà Europea, altri tré popoli europei : Svizzeri, Spagnoli e Porto-ghesi e quelli di quattro grandi paesi : Americani, Giapponesi,Russi e Cinesi.

L'analisi di questa indagine, condotta nel 1980, aveva indot-to Jacques Rabier, responsabile del programma Eurobarometro, apresentare in un documento di lavoro una sintesi degli atteggiamen-ti degli europei che è utile ricordare qui.

"La fiducia verso i- popoli- è, in generate, poco •influenzatadall'età. In media essa tende a diminuire legger mente verso i40/54 anni e più nettamente a partire dai 55 anni, come se a que-sta età si verificasse un certo ripiegamento su se stessi. Ma pos-siamo azzardare un'altra ipotesi, secondo cui questa diminuzionedella propensione ad accordare la propria fiducia si spiegherebbeda una parte con l'influenza del livello d'istruzione (dunque ilgrado di mobilitazione conoscitiva) che è molto meno elevato tragli adulti e d'altra parte, con l'influenza degli avvenimentivissuti personalmente o percepiti nella famiglia durante il perio-do di formazione. Queste diverse variabili, legate rispettivamenteal ciclo di vita, all'effetto di generazione e agli avvenimentistorici vissuti da tutti, possono agire in nodo additivo.

Un esame più approfondito ci porta a dividere i popoli presiin esame in cinque gruppi (1) :

- le piccole democrazie del nord e del centro dell'Europa occiden-tale, il cui archetipo è la Svizzera, ohe attirano naturalmentela simpatia generale e difatti, raccolgono i più alti indici difiducia ,

- le grandi potenze del mondo occidentale, considerate serie, "fairplay", quindi abbastanza degne di fiducia : Stati Uniti, Germania,Regno Unito ,

- i popoli che hanno un'immagine ambigua : i francesi, che sembranopiù ammirati che degni di fiducia ; gli irlandesi, la cui immagi-ne è probabilmente deteriorata dalle evocazioni della guerra ci-vile ohe perdura in Irlanda del nord , i giapponesi, ohe sembranoessere considerati come una potenza lontana e un po' minacciosa ,

- i popoli dell'Europa meridionale, ohe come abbiamo mostrato inaltre indagini, si considerano e considerano gli altri poco de-gni di fiducia e sono considerati nello stesso modo dagli altripopoli dell'Europa (1) ;

(1) Questa tipologia è il risultato di un'analisi di approssimazio-ne condotta a partire dai dati dell'autunno 1980. Cf. Ronald

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INGLEHART, e J.-R. RABIER, "Trust between Nationalities : Pro-ximity, Projection, Historical Experience and Ease of Communi.-oation", comunicazione al Congresso mondiale d'i scienze poli.ti.-che, Rio de Janeiro, agosto 1982 .

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- infine i, popoli, dei due grandi paesi del mondo comunista, miste-riosi e minacciosi.

Come abbiamo detto, le analisi che abbiamo potuto effettuarehanno dimostrato che, tenuto conto delle interrelazioni tra varia-bili, l'età in generale ha un'incidenza trascurabile sul grado difiducia nei confronti degli altri popoli (1). Ciò' non vuoi direpero* che tale incidenza sia trascurabile in tutti i casi, qualun-que sia la nazionalità delle persone intervistate e il popolo dicui si studia l'atteggiamento.

Se, per esempio, a partire dai dati dell'ottobre 1980, analiz-ziamo in modo approfondito, secondo la classe d'età, il grado difiducia espresso dall'insieme dei nove paesi che componevano allorala Comunità europea nei confronti di diciassette popoli (compresoil loro), ci si rende conto che l'età è una variabile inportantein alcuni casi determinati, tra cui i . più significativi sono i se-guenti :

- i tedeschi ottengono un punteggio di fiducia più elevato daglieuropei di 25-39 anni che dai più giovani (15-24 anni) e soprat-tutto dai più anziani (55 anni e più) ;

- la fiducia verso gli irlandesi diminuisce in modo sensibile quan-do esaminiamo le risposte degli europei, dai più giovani ai piùanziani, e ciò' sembra confermare l'ipotesi secondo cui l'ambigui-tà dell'immagine è legata a delle connotazioni di conflitto e didisordine ;

- i giovani europei hanno più fiducia nei giapponesi degli europeiadulti e il grado di fiducia più elevato lo riscontriamo nellaclasse d'età di 25-39 anni ;

- la diffidenza verso gli italiani è nettamente minore nelle gio-vani generazioni europee e ciò' fa pensare che gli stereotipinegativi tradizionali sono, su questo punto, in via di diminuzio-ne ,

-per finire, la diffidenza verso i cinesi è anch'essa meno accentua-ta tra i giovani europei che tra le generazioni più anziane.

Poiché le condizioni obiettive e le percezioni soggettive checontribuiscono, con la nazionalità e l'ideologia politica, a forma-re l'atteggiamento di fiducia o di diffidenza sono estrememente nu-merose, bisogna astenersi dal trarre una conclusione generale trop-po affrettata.

Il fatto che i giovani europei siano più fiduciosi o meno dif-fidenti verso alcuni popoli e che in tutti i casi si tratti di popo-li che hanno creato o creano problemi, lascia prevedere, che lo svi-luppo dell'istruzione, dei viaggi, delle comunicazioni di qualsiasitipo potrebbe - a lungo termine - far diminuire i pregiudizi. Percontro, alcuni atteggiamenti - positivi o negativi - sono non soltan-to profondamente radicati, ma anche alimentati dall'esperienza e daimedia. I due migliori esempi sono, dal lato positivo, quello degliatteggiamenti nei confronti degli svizzeri, popolo che ottiene l'in-dice più elevato di fiducia in tutte le classi d'età, senza differen-ze significative, e dal lato negativo, quello dei russi, popolo cheottiene l'indice più elevato di diffidenza in tutte le classi d'etàsenza differenze significative. "

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La presente indagine serve di aggiornamento ai dati dianziesposti, limitati a quattro popoli : americani, giapponesi, russie cinesi. Essa conferma la principale osservazione presentata, ecioè, che i più giovani degli europei non si distinguono in manie-ra significativa dagli adulti per il loro grado di fiducia nei con-fronti dei grandi popoli del mondo. Ecco ciò" che i giovani pensa-no nel 1982.

Domanda : "Par li. amo ora della fiducia ohe Le .ispirano -i diversi.popoli. Per ciascuno dei popoli che Le nominerò' midica se Lei ha molta fiducia, abbastanza fiducia, po-ca fiducia o nessuna fiducia ?"

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III.2. .L'AVVENIRE

Domanda : "Le mostro un elenco di. cose ohe possono cambiare la vitadella gente (nel Suo paese) nei prossimi 10 a 15 anni.,.Secondo Lei quali sono le cose più promettenti, ohe dan-no più speranza per il futuro ? (sono ammesse più rispo-sta)

. L'evoluzione della scienza e delle tecniche

. L'evoluzione del modo di vivere (nel nostro paese)

. Il miglioramento del livello di vita (nel nostro paese)

. L'unificazione dell'Europa

. La comprensione e l'intesa tra la gente (nel Suo paese)

. Il miglioramento dei rapporti tra l'-Est e l'Ovest

. La comprensione tra i paesi industrializzati e i paesidel Terzo Mondo. I rapporti tra governo locale, regionale e centrale

. La qualità della vita

. Nessuna di queste cose"

Quattro motivi di speranza si distinguono nettamente sia peri giovani che per gli adulti : l'evoluzione della scienza e delletecniche, la comprensione e l'intesa tra la gente, il miglioramen-to del livello di vita e la qualità delia vita (C-fr. grafico 8).Insomma, sia i giovani europei che gli adulti vedono due principa-li promesse per l'avvenire : il progresso e l'armonia della vita.

A parte queste due aspirazioni fondamentali, nei giovani no-tiamo due tendenze : innanzitutto la forza delle loro speranze nel-la scienza, dove possiamo vedere in un certo senso l'influenza deglistudi, poi il fatto che i giovani accordano meno importanzadegli adulti alle speranze riguardo al miglioramento della compren-sione e dell'intesa nazionale, ai rapporti tra le regioni e la capi-tale, e all'unificazione dell'Europa. Quest'ultima tendenza può' es-sere giustificata dal fatto che i giovani sono senza dubbio menocoscienti degli adulti della comunità d'interessi esistente tra icittadini di un paese e tra i paesi d'Europa, inoltre, a causa deliaetà e della loro situazione personale; molto spesso essi non hannoattività professionali, non pagano Imposte e, i giovanissiminon votano.

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III.2.2 I tlmori

Domanda : "Le indico alcuni, motivi- di. paura talvolta citati •in ri-ferimento al futuro (i. prossimi. 10 o 15 anni,) del mondoin cui viviamo. Mi. può' dire quali problemi La preoccu-pano realmente ? (sono ammesse più risposte)

. Le condizioni di vita sempre più artificiali, meno na-turali (tipo di alloggio, traffico, alimentazione, eoe.).

. La degradazione della natura causata da inquinamenti diogni specie.

. L'aumento della disoccupazione dovuta all'automazionedel lavoro.

. La minore influenza del Suo paese in Europa.

. L'interruzione prolungata dei nostri rifornimenti dipetrolio e gas naturale.

. L'invasione del nostro paese di prodotti a basso prezzoprovenienti dall'Estremo Oriente.

. Il grave peggioramento delle relazioni internazionali -

. Le crescenti tensioni tra gruppi diversi (nel Suo pae-se) ohe causano gravi e prolungati disordini.

. La minore influenza dell'Europa occidentale nel mondo,

, II rischio di gravi danni alla persona umana causatidall'utilizzazione di alcune scoperte mediche e farma-ceutiche.

. L'aumento della criminalità e del terrorismo."

Nell'insieme, le risposte dei giovani concernenti i motivi ditimore sono molto più numerose delle risposte concernenti le fontidi speranze, ciò" che fa pensare che l'avvenire appare più carico diinquietudine che di speranza. Questa tendenza, osservata anche ne-gli adulti dai 25 anni in poi, ci stupisce nei giovani, nel sensoche ci si aspetterebbe più ottimismo che pessimismo dalla gioventù.

Tré motivi di paura sono particolarmente vivi a qualsiasi età :l'aumento della disoccupazione, l'aumento della criminalità e delterrorismo e la degradazione depila natura (Cfr. grafico 9). L'attua-lità di questi tré soggetti ci fa pensare che sia i giovani che gliadulti hanno citato innanzitutto le loro preoccupazioni pio vivedei momento. Alcuni aspetti negativi delie società europee (la di-soccupazione, la criminakità e il terrorismo, la degradazione delianatura) hanno assunto un'importanza tale che i giovani europei noncredono che tali tendenze possano non prolungarsi nel futuro.

Tuttavia, i giovani appaiono un po' meno pessimisti degli adul-ti. Essi temono meno che la criminalità e il terrorismo aumentino

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ulteriormente, che si verifichi un aumento delle tensioni socialie che i mercati occidentali siano invasi dai prodotti dell'Estre-mo Oriente. Il loro timore di un aumento della disoccupazione èinvece più vivo, ma esso è anche giustificato dal fatto che oggi-giorno i problemi d'impiego riguardano più da vicino i giovaniche gli adulti.

In generale, la preminenza dei differenti motivi di speranzao di timore sono Indicativi dell'Importanza che i giovani accordanoattualmente ai differenti argomenti trattati.

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Poiché le due domande sulle speranze e sui timori sono sta-te poste a tutti, possiamo analizzare attraverso le risposte da-te alle due domande dalle persone intervistate, l'associazionedi ogni speranza con ogni timore. La combinazione dei nove moti-vi di speranza con gli undici soggetti di timore può' dare ori-gine a 99 associazioni, ma, in effetti, solo una ventina di es-se sono significative e indicano un certo tipo di aspettativa neiconfronti dell'avvenire (1).

Le associazioni seguenti sono significative in tutte le clas-si d'età :

SPERANZA TIMORE

. Comprensione e intesa nazionale . Aumento delle tensioni sociali

. Miglioramento dei rapporti tra . Grave peggioramento delle rela-l'Est e l'Ovest zioni internazionali

. Comprensione tra i paesi indù- . Grave peggioramento delie rela-striaìizzati e i paesi del Ter- zioni internazionalfzo Mondo

. Comprensione tra i paesi indù- . Le crescenti tensioni socialistrializzati e i paesi del Ter-zo Mondo

Nel campo delie relazioni sociali e in quello delle relazioniinternazionali, la speranza di una migliore comprensione è general-mente associata al timore di un peggioramento del clima sociale ointernazionale. In effetti, il senso generale di queste associazio-ni sembra essere l'aspettativa di un equilibrio nazionale e inter-nazionale, ottenuto grazie al dialogo e all'intesa.

Oltre a questa ricerca dell'equilibrio nazionale e internaziona-le, i giovani esprimono alcune speranze nei confronti dell'avvenireche li distinguono dagli adulti. Infatti, le seguenti associazionisono significative soltanto per i giovani di 15-24 anni.

SPERANZA

. Evoluzione del modo di vivere

. Miglioramento del livello divi ta

. Qualità della vita

. Unificazione dell'Europa

. Comprensione tra i paesi indu-strializzati e i paesi del Ter-zo Mondo

TIMORE

. Condizioni di vita sempre piùartificiali

. Aumento della criminalità e delterrori smo

. Aumento della criminalità e deiterrorismo

. Degradazione della natura

. Rischio di danni gravi alla per-sona umana causati da alcune sco-perte mediche

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(1)Le associazioni di speranza e timore .qui illustrate sono sta-te selezionate secondo un duplice criterio di "significazione":da una parte, la frequenza deli'associazione (deve essere fattaalmeno dal 10 % delle persone intervistate) e d'altra parte,uno scarto significativo rispetto alla probabilità di questaassociazione (scarto dato dal coefficiente v di Cramer).

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Attraverso queste associazioni sembra esprimersi lì desideriodei giovani di una società meno violenta, meno distruttrice, piùtollerante e pio aperta. In ogni caso, possiamo interpretare cosi'per esempio la speranza di una maggiore apertura tra i popoli (uni-ficazione dell'Europa e comprensione tra i paesi industrializzatie i paesi del Terzo Mondo) associata al timore della violenza con-tro la natura (degradazione della natura e danni alla persona uma-na causati da alcune scoperte mediche).

Alcune associazioni, inerenti ai soli adulti, consentono dicomprendere meglio il contrasto esistente tra le aspettative deigiovani nei confronti dell'avvenire e quelle degli adulti ; essesono :

SPERANZA. Miglioramento dèl tenore di vita

. Miglioramento dei tenore di vita

. Evoluzione della scienza e delletecniche

TIMORE

. Aumento della disoccupazione

. Interruzione prolungata deirifornimenti di petrolio egas

. Grave peggioramento delle re-lazioni internazionali

L'importanza dei problemi economici per gli adulti di età su-periore ai 25 anni si manifesta attraverso l'associazione che essifanno fra la speranza nel progredire del tenore di vita e la pauradell'aumento della disoccupazione o di un'interruzione prolungatadei rifornimenti di petrolio e di gas. Da tale associazione risul-ta che i giovani si aspettano soprattutto dall'avvenire il miglio-ramento delle condizioni materiali d'esistenza e la garanzia chenon manchi loro il lavoro o le fonti d'energia. Nell'ambito di que-sta lotta contro la penuria, la scienza appare come un mezzo poten-te per combattere gli aspetti negativi del progresso.

Il fatto che i giovani non si aspettino dall'avvenire un mi-glioramento materiale può' essere interpretato in due modi, e cioè :primo, una buona parte di essi non è ancora introdotta nei circuitieconomici ; secondo, è possibile che essi considerino la crescitaeconomica come qualcosa di già acquisito e orientino le loro aspi-razioni verso obiettivi meno materiali. Nel capitolo seguente, doveaffronteremo il problema dei valori post-materialisti, vedremo chequest'ultima spiegazione corrisponde ad alcune tendenze assai dif-fuse tra i giovani europei.

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CAPITOLO IV

I VALORI

IV.1. LE GRANDI SCELTE

Numerose indagini hanno dimostrato che in Europa il sentimentoreligioso è largamente diffuso : i due terzi circa degli adulti sidefiniscono religiosi. Tra i giovani, che costituiscono l'oggettodella nostra indagane, questo sentimento è meno diffuso, anche sela metà di essi non esita a definirsi come "una persona religiosa".

Domanda : "A prescindere dal fatto di essere o meno praticante,si definirebbe..."

II fenomeno osservato, cioè il fatto che i, giovani siano menoreligiosi degli adulti, ha verosimilmente due componenti, una lega-ta al ciclo di vita e l'altra ai cambiamenti storici e cioè, da unaparte l'attaccamento alla religione aumenta con l'età, e dall'altra,l'epoca attuale corrisponde ad una certa decadenza della religione.I dati a nostra disposizione non ci consentono di valutare l'impor-tanza rispettiva di queste due componenti ; soltanto la ripetizionedi questa domanda in epoche differenti consentirà un'analisi di ge-nerazioni per classi che farà luce completamente sul fenomeno (1).

In ogni caso, dall'analisi risulta chiaramente che i giovanisono meno religiosi degli adulti (Cfr. grafico 10).

"(1)A questo proposito, Cfr. Jean Stoetzel, "Les valeurs du tempsprésent".(opera in pubblicazione)

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Si definiscono"religiosi"

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Nei dieci paesi della Comunità i giovani si definiscono reli-giosi meno spesso degli adulti, e ciò' indipendentemente dalla me-dia nazionale del sentimento religioso.

11 grafico seguente illustra i risultati ; la posizione diciascun paese è calcolata secondo la proporzione dei suoi abitan-ti che si definiscono "religiosi", rispettivamente per le personedi 25 anni e più (in ascissa) e per i giovani dai 15 ai 24 anni(in ordinata).

Grafico n° 11 PROPORZIONI RISPETTIVE DI GIOVANI E ADULTICHE SI DICHIARANO RELIGIOSI NEI DIECI PAESIDELLA COMUNITÀ'

A parte la tendenza di ogni paese ad essere più o meno reli-gioso, rappresentata dalla retta di regressione, osserviamo neigiovani, indipendentemente dalla nazionalità, un più debole senti=t~mento religioso. Lo scarto tra i giovani e gli adulti è nettamen-te inferiore alia media in Belgio e in Italia e nettamente superio-re alla media in Germania e nel Regno Unito.

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Ritornando alla tipologia dei giovani secondo le loro condi-zioni di vita, presentata nella prima parte di questa relazione,possiamo dire che il sentimento religioso varia sensibilmente se-condo il tipo di appartenenza.

Si definiscono"Religiosi"

Sentimento religioso superiore alla media :

. gli studenti che vivono ancora coni genitori (età media : 17 anni 1/2).........53 %

. i giovani agli inizi della carrieraprofessionale che abitano con i ge-nitori (età media : 20 anni).................52 %

. i giovani già coniugati(età media : 22 anni)........................51 %

Sentimento religioso inferiore alia media :

. i giovani in cerca di lavoro o iscrit-ti ad un corso di formazione professio-nale, che abitano con i genitori(età media : 19 anni)........................44 %

. i giovani che vivono soli o in coppiasenza essere sposati (età media : 21anni 1/2)....................................30 %

Alia luce di questi risultati possiamo dire che il sentimen-to religioso va di pari passo con l'inserimento nelle istituzioni :scuola, famiglia, vita professionale, matrimonio.

Soltanto nell'ultimo gruppo menzionato (che numericamente rap-presenta il 12 % dell'insieme dei giovani) predomina il rifiutodella religione (il 45 % di essi si definisce "non religioso" e il16 % "ateo convinto").

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Per gli europei la scelta politica tra la sinistra e la destranon è cosi" facile quanto la scelta religiosa, e ciò' è ancora piùevidente per i giovani : invitati a situarsi su una scala politicadi dieci punti che vanno dall'estrema destra all'estrema sinistra,circa un europeo su cinque non risponde, e per i giovani la propor-zione è di uno su quattro.

Domanda : "A proposito di. politica, si parta di"sinistra"e didi "destra". Vuole indicare la sua posizione su que-sto asse ?"

La distribuzione delle risposte per ogni gruppo d'età è il-lustrata dal grafico della pagina seguente. La tabella qui sottone da una sintesi che mostra chiaramente che le posizioni estre-me (1 e 2 a sinistra, 9 e 10 a destra) sono minoritarie in tuttii gruppi, e che le posizioni a sinistra crescono progressivamente,ma lentamente, fino a raggiungere un massimo nella classe d'etàdi 25-29 anni. (qui segna il 38 %, totale delle posizioni 1 a 4),per poi diminuire lentamente con l'avanzare dell'età.

Tabella n° XII POSIZIONE POLITICA SECONDO L'ETÀ'

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- 73 -Che succede nei 'vari paesi ? Sappiamo che la collocazione media

sull'asse sinistra/destra varia notevolmente a seconda dei paese.Le indagini mostrano in 'modo sistematico che i paesi più "a sini-stra" in Europa sono l'Italia, la Francia, la Grecia, e che i pae-si più"a destra" sono il Belgio, la Germania e soprattutto l'Irlan-da. C'è quindi, in un certo senso, un norma nazionale per la collo-cazione sull'asse. In che misura i giovani di questi diversi paesisono vicini o distanti dalle collocazioni dei più adulti ?

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La posizione politica dei giovani secondo i loro centri d'inte-resse fa una certa luce sulle nozioni di sinistra e di destra. I duetipi più a destra sono quelli i cui centri d'interesse hanno menorapporti con i fatti sociali, le distrazioni e la cultura popolare.Invece, i giovani che si interessano al Terzo Mondo, all'ecologiae alia politica, cioè i più estroversi sono più a sinistra.

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La scala di valori "materialisti"/"post-materialisti"che dauna quindicina d'anni è utilizzata per l'analisi dei dati d'opi-nione pubblica indica la preferenza espressa dalle persone inter-vistate, in una situazione di scelta forzata, per dei valori disussistenza e di' sicurezza materiale (per esempio : "mantenerel'ordine", "combattere l'aumento dei prezzi") o per/valori rela-tivi all'appartenenza, alla realizzazione personale e alla quali-ta della vita (per esempio :"aumentare la partecipazione deicit-tadini alle decisioni", "garantire la libertà d'espressione").

Questa dimensione è in correlazione positiva con la dimensio-ne ideologica sinistra/destra, ma non deve essere confusa con essa.

Essa sembra corrispondere ad una nuova stratificazione, chesi distingue per il fatto che i protagonisti delie lotte impegnatein nome dell'autogestione, del femminismo, dell'ecologia, del paci-fismo, ecc. non possono essere confusi con quelli delle lotte tra-dizionali relative all'appropriazione dei mezzi di produzione oal controllo centralizzato delio Stato sull'economia.

I giovani, in misura diversa secondo il paese considerato,sono attirati dai valori post-materialisti più degli adulti. Maal di là dell'effetto del ciclo di vita, le analisi tendono a met-tere in luce effetti più complessi, legati agli avvenimenti cheuna data generazione nata in una data epoca ha vissuto, o ancheagli avvenimenti vissuti dall'insieme delle generazioni in una dataepoca (1) e (2).

La presente indagine serve infine ad aggiornare la posizionedei differenti gruppi d'età, in particolare dei giovani, nei con-fronti della scelta tra valori materialisti e valori post-materialisti.

(1) Cfr. gli studi di Ronald INGLEHART, in particolare :- "Thè Silent Revolution : Changing Values and Political Styles

among Western Publics", Princeton University Press, 1977

\0 - "Post-Materialism in a Envirement of Insecurity", Thè Ameri-can Politicai Science Review, vol. 75, n° 4, December 1981pp 800-900 ;

- "Le post-materialisme face a la crise", Futuribles , septembre1982, pp. 55-83, (traduzione dell'articolo precedente).

(2) Cfr. nell'allegato 4 il metodo seguito per questa valutazione,elaborato da Ronald INGLEHART e applicato regolarmebte negliEurobarometri.

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Tabella n° XIII VALORI MATERIALISTI O POST-MATERIALISTI

SECONDO L'ETÀ' NELLA COMUNITÀ' EUROPEA NEL 1982

Grafico n°15 PROPORZIONE DI POST-MATERIALISTI, SECONDO L'ETÀ'

NEI DIECI PAESI DELLA COMUNITÀ' NEL 1982

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Grazie alla ripetizione di questa domanda nelle indaginiEurobarometro nel corso degli anni e ai lavori di Ronald Ingle-hart possiamo analizzare le variazioni nel tempo dell'attrazionedei giovani per i valori post-materialistici su un periodo didodici anni nei sei paesi fondatori della Comunità. Constatiamoattraverso il tempo una grande stabilità degli atteggiamenti deigiovani.

VARIAZIONE DI PREDOMINANZA DEI VALORIMATERIALISTICI E POST-MATERIALISTICI TRAI GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI (1970-1982)NEI SEI PAESI FONDATORI DELLA C.E.

In altri termini, i giovani del 1982 effettuano le stesse scel-te nelle stesse proporzioni dei giovani del 1973. Ma cosa pensanonel 1982 gli uomini e le donne che avevano tra i 15 e i 24' anni nei1973 ? Una buona approssimazione è data dalla tabella della paginaprecedente, nella colonna "25-34 anni" (cioè lo strato di popolazio-ne che nel 1973 aveva tra i 16 e i 25 anni).

Sembra che per questa generazione il fatto di invecchiare didieci anni ha causato un leggero ritorno ai valori materialistici.Ma per sapere quale è l'effetto reale dell'età e se i giovani d'og-gi saranno a 50 anni altrettanto materialisti che i loro genitorioggi,,bisognerà continuare l'osservazione per molti anni.

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IV.2. LE GRANDI CAUSE

Domanda : "Secondo Lei, per quali, idee o motivi, fra quelli indica-ti. in questo elenco, vale la pena di affrontare dei ri-schi e di accettare, dei sacrifici ?"

Dall'analisi delle risposte dell'insieme del pubblico a questadomanda risulta un consenso generale. Al primo posto viene decisamen-te una grande causa, in tutti i paesi senza eccezione : la pace.E' seguita da altre quattro, con percentuali di suffragi molto vici-ne tra loro : i diritti dell'uomo, la lotta contro la miseria, lalibertà dell'individuo e la difesa della natura.(2)

Nel complesso, i giovani europei si uniscono al consenso genera-le. Essi sono un po' più attaccati degli adulti alle cause in difesadell'espressione personale e cioè, i diritti dell'uomo, la libertàdell'individuo, la parità dei sessi, e sono meno disposti a sostenere 1la difesa del proprio paese, la propria fede religiosa o l'unificazio-ne del l'Europa.

Il grafico della pagina seguente illustra come i vari gruppi sisono pronunciati ; in realtà non si tratta di divergenze d'opinioni ;ma di sfumature.

L'analisi delle grandi cause scelte dai giovani secondo il tipodi centri d'interesse a cui appartengono rivela due tendenze princi-pali (Cfr. grafico 16) : la prima tendenza è che, indipendentementedal tipo d'interesse, i giovani europei mettono ai primi posti della

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loro lista la pace, i diritti dell'uomo e la libertà dell'individuo.e agli ultimi posti la fede religiosa, l'unificazione dell'Europae la rivoluzione.

(1) Totale superiore a 100 a causa di risposte multiple.

(2) Cfr. Eurobarometro n° 17, pag. 36 e seguenti.

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Una seconda tendenza abbastanza forte è che i 1 numero deliegrandi cause che sembrano giustificare dei sacrifici aumenta con ilnumero dei centri d'interesse. O, se si preferisce, il grado d'idea-lismo, valutato qui in riferimento all'impatto generale delle gran-di cause o ideali, aumenta coi grado d'interesse per il mondo.

Oltre a queste due tendenze generali, notiamo nei diversi tipidi giovani alcune preferenze nonché reticenze in materia d'ideali.Tali preferenze e reticenze si desumono dalle irregolarità dellacurva del tipo considerato comparata alla curva d'insieme.

D'altro lato, i giovani che hanno pochi centri d'interesse sem-brano piuttosto attaccati alla pace, ai diritti dell'uomo e alla lot-ta contro la miseria. Questi ideali, per il fatto che sono sostenu-ti da giovani poco aperti ai mondo appaiono come banalizzati. Percontro, la libertà e la difesa della natura richiedono, a quanto sem-bra, una maggiore disposizione all'azione, e ciò' spiega le reticen-ze dei giovani di questo tipo.

I giovani i cui centri d'interesse rientrano nel campo dellacultura popolare si dimostrano ben disposti nei riguardi della pace,la difesa della natura e la difesa del proprio paese. Essi sono, in-vece, meno pronti a sostenere i diritti dell'uomo, la libertà e laparità dei sessi. In generale, i giovani di questo tipo sembrano ri-cercare l'armonia sociale più che l'espressione personale dell'indi'-vi duo.

I giovani interessati dall'ambiente e quelli che prediligono ledistrazioni non si distinguono molto nelle loro scelte in questo cam-po dall'insieme dei giovani.

Oltre alla pace che essi sostengono all'unanimità, i giovani in-teressati dal Terzo Mondo si distinguono soprattutto per l'importan-za che accordano alla lotta contro la miseria (Cfr. grafico n° 20).E' perché sono molto sensibili alia sofferenza altrui, che essi siinteressano sia al Terzo Mondo che alla lotta contro la miseria.

I giovani che si interessano alle regioni sostengono la paritàdei sessi e l'unificazione dell'Europa (Cfr. grafico n° 20).''Possia-mo qui vedere il duplice effetto del sesso (le donne, da cui questotipo è costituito in prevalenza, sostengono la parità dei sessi) edell'istruzione (i giovani più istruiti sono più favorevoli all'uni-ficazione dell'Europa).

Infine, l'inclinazione all'azione dei giovani più politicizzatitraspare dal sostegno che essi apportano alla libertà e alla rivolu-zione (Cfr. grafico n° 20). A differenza dei diritti dell'uomo, chesono la garanzia della libertà, la difesa della libertà dell'indivi-duo come ideale indica la volontà di assumere le proprie responsabi-lità e di agire, che i giovani di questo tipo manifestano molto de-cisamente. L'ideale rivoluzionario, oltre ad avere un significatopolitico, indica anche una propensione all'azione.

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CAPITOLO V

LA POLITICA

V.l. ATTEGGIAMENTI GENERALI

Nel corso degli ultimi dieci anni, con riserva delle non tra-scurabili fluttuazioni nei vari paesi (1), undici indagini consecu-tive hanno dimostrato che globalmente in Europa, che si tratti diun anno positivo o negativo, circa la meta degli europei si dichia-ra soddisfatta o molto soddisfatta del funzionamento delia democra-zia nel proprio paese, un po' meno della metà si dichiara non moltosoddisfatta o per niente soddisfatta, e meno dei 10 % non rispondea questa domanda. (Media delle 11 indagini effettuate nel periodo1973-1982, con più di 100.000 persone intervistate : "molto soddi-sfatto" = 7 %. "piuttosto soddisfatto" = 43 %. "non molto soddisfat-to" = 29 %, "per niente soddisfatto" = 15 %, non rispondono = 6 %).

Nella primavera 1982 l'insieme dei giovani europei non si di-stingueva quasi su questo punto, dall'insieme degli adulti.

Domanda : "Nel complesso Lei. è molto soddis fatto , abbastanza sod-disfatto, non molto soddisfatto o per niente soddisfat-to del funzionamento detta democrazia (nel Suo paese) ?"

Questa vantazione globale dei funzionamento delia democrazianel proprio paese copre non soltanto il giudizio nei riguardi delgoverno, ma anche quello nei riguardi delle istituzioni : esso è inun certo senso indicatore del"morale pubblico".

Questo indicatore varia sensibilmente secondo i paesi spezio e-neltempo, si rivela particolarmente sensibile al corso degli avvenimen-ti delia vita nazionale. Confrontiamo, per singoio paese, le rispo-ste dei giovani (primavera 1982) con quelle dell'insieme del pubbli-co. (I paesi sono classificati nell'ordine decrescente dell'indicedi soddisfazione nei riguardi dei funzionamento delia democrazia).

(1) Cfr. Eurobarometro n° 17.

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Notiamo che, in quasi tutti i paesi, il giudizio dei giovanisul funzionamento della democrazia nel loro paese è quasi identicoa quello degli adulti. In Grecia, in Germania e nei Regno Unito 1giovani si dichiarano un po' meno soddisfatti degli adulti» ma ledifferenze non sono molto sensibili.

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In generale, il sentimento di orgoglio nazionale è menodiffuso tra i giovani che tra gli adulti, e in questo campo ledifferenze sono nette.

Domanda : "Lei pensa di essere molto orgoglioso, abbastanza or-gogliosOf non molto orgoglioso, per niente orgoglio-so .di esaere (nazionalità) ?"

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L'andamento generale delia curva di variazione dell'indice diorgoglio nazionale si ritrova in tutti i paesi, anche se con unapendenza più o meno accentuata : in Germania, in Francia, nel RegnoUnito, in Grecia, i giovani si dichiarano nettamente meno orgogliosidella loro nazionalità dei loro compatrioti adulti. Negli altri pae-si la differenza è irrilevante.

Quando, come in questo caso, constatiamo una differenza signi-ficativa degli atteggiamenti secondo l'età, dobbiamo preoccuparcidi sapere se essa è dovuta ad un effetto dei ciclo di vita o ai ma-nifestarsi di un effetto storico, che può' essere un effetto di cate-goria o un effetto di periodo (1).

Nel primo caso, dovremmo concludere che i giovani d'oggi assu-mono, in un certo senso, gli stessi atteggiamenti che assumevano iloro genitori alla loro età e che più tardi essi assumeranno glistessi atteggiamenti che hanno oggi i loro contemporanei più anziani.

Nel secondo caso, dovremmo concludere che l'insieme degli indi-vidui nati in uno stesso periodo sono stati marcati da determinatecircostanze e conserveranno questo marchio per tutta la vita o al-meno per un periodo più o meno lungo.

Nella terza ipotesi si potrebbe pensare ad un'evoluzione dellapopolazione, di cui l'atteggiamento dei giovani sarebbe il primosegno.

In generale, questi effetti coesistono e solo un'osservazioneripetuta durante un lungo periodo - almeno dieci anni - potrà per-metterci di distinguerli. Nel presente caso disponiamo dei risulta-ti di una domanda analoga, se non rigorosamente identica, posta nel1970 in vari paesi della Comunità. Possiamo, pertanto, tentare difare un'analisi per categorie, cioè confrontare non soltanto le ri-sposte date per categorie di periodi di dodici anni, ma anche lerisposte date da una stessa classe d'età in due epoche diverse :, peresempio le risposte date nel 1970 dalle persone nate nel 1946/1949(o di un'altra classe), che all'epoca avevano tra i 21 e i 24 anni,con quelle che esse danno oggi, all'età di 33-36 anni.

Il grafico delia pagina seguente illustra la serie delle osser-vazioni fatte per cinque paesi, che mettono in luce diversi fenomeniinteressanti :

- in due periodi diversi e cioè nel 1970 e nel 1982, ilsentimento di orgoglio nazionale è meno diffuso tra igiovani che tra gli adulti ; si ha dunque un effettodel ciclo di vita ;

- inoltre in quattro dei cinque paesi (fa eccezione laGermania) il grado di orgoglio nazionale è nel 1982,a qualsiasi età, nettamente inferiore a quello del1970 ; vi è quindi anche un marcato effetto di periodo;

- in Germania infine notiamo un certo effetto di catego-ria : sia nei 1982 che nel 1970 la generazione natanel periodo 1931-1935 esprime un livello di orgoglionazionale leggermente superiore a quello delle genera-

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zioni che l'hanno immediatamente preceduta o seguita.

(1) Per quanto segue ci siamo basati su riflessioni e dati di undocumento di lavoro non ancora pubblicato, redatto da J.R. Ra-bier nel luglio 1982 ;"Le sentiment de fierté nationale : Ef-fet de l'age ou des événements".

88 A

IL SENTIMENTO DI ORGOGLIO NAZIONALE

EVOLUZIONE DAL 1970 AL 1982

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Ci siamo soffermati su quest'analisi a titolo d'esempio per-ché essa mette in luce il problema generale dell'interpretazioneda dare ai differenti atteggiamenti secondo l'età e dimostra l'e-strema importanza, per poter trarre conclusioni, della ripetizionedelle indagini d'opinione durante un lungo periodo. (1)

Nella maggior parte dei paesi si osserva una forte correlazio-ne tra il sentimento di orgoglio nazionale e la soddisfazione peril funzionamento della democrazia, cioè ad un elevato livello disoddisfazione per il funzionamento della democrazia corrisponde unelevato livello di orgoglio nazionale e viceversa. Due paesi fannoeccezione a questa regola : la Germania, in cui i giovani si dichia-rano molto soddisfatti della democrazia sebbene abbiano il livellomeno elevato di tutti i paesi europei, e l'Italia, in cui osservia-mo il fenomeno inverso.

Grafico n° 22 CORRELAZIONE TRA IL SENTIMENTO DI ORGOGLIO-NAZIONA-————————— LE E IL SÈNSO Dì SODDISFAZIONE NEI RIGUARDI DELLA

DEMOCRAZIA—————————————————————————————(Giovani dai 15 ai 24 anni)

La retta di regressione esclude l'Italia e la Germania.

(1) A questo proposito si può' citare le serie di indagini giapponesiripetute ogni cinque anni a partire dai 1953 dall'Istituto diStatistiche matematiche di Tokio : "Japanese National CharacterSurveys".

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Come le precedenti,, questa domanda riguarda il'morale pubblico", mavisto da un'angolazione diversa : quella del mutamento sociale. Dall'esamedelle risposte su un lungo periodo - la domanda è stata posta in vari paesidal 1970 - emerge una grande stabilità. (1) Ecco le risposte date nel 1982 :

Domanda : "Su questo elenco sono indicati- tré diversi modi di pensare sullasocietà in cui' viviamo. Scelga la frase su cui è più d'accordo."

Che l'idea rivoluzionaria riscuota più successo tra i giovani che tragli adulti non ci sorprende ; quello che ci stupisce invece è la differen-za relativamente debole tra le due proporzioni. Il grafico che segue mo-stra la variazione delle scelte secondo l'età.

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Grafico n° 24 INDICE DI SODDISFAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA DE-

MOCRAZIA. SECONDO L'ETÀ', RISPETTIVAMENTE PER...

(1) I sostenitoridell'azionerivoluzionaria

(2) I sostenitoridelia difesa dellasocietà controle forze sovversive

(3) I sostenitori delleriforme progressive

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Come si esprime la gioventù, nei differenti paesi a rispettoalla popolazione adulta ? Presentiamo qui l'analisi per i due at-teggiamenti minoritari : azione rivoluzionaria e difesa della so-cietà contro la sovversione.

In generale, in ogni paese osserviamo una correlazione tra laposizione dei giovani e quella degli adulti (r = .485 per l'azionerivoluzionaria ; r = .471 per la difesa contro la sovversione).Relativamente al primo grafico è necessario mettere in evidenza laposizione della Grecia, in cui la proporzione dei giovani attirartidall'azione rivoluzionaria è nettamente superiore a quella degliadulti e relativamente al secondo grafico la posizione dell'Irlanda,in cui la proporzione dei giovani sostenitori della difesa dellasocietà contro la sovversione è nettamente inferiore a quella degliadulti.

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V.2. COME E SENTITO IL TIPO DI SOCIETÀ'

Poiché i giovani si dichiarano in gran parte sosteritori del-le riforme, analizziamo, servendoci di alcuni esempi, i punti suiquali essi giudicano che il sistema attuale funzioni bene nel lo-ro paese, e quelli sui quali essi esprimono un giudizio negativo.

L'informazione è stata ottenuta ponendo la domanda seguente :"Lei. è abbastanza d''accordo o piuttosto non d'accordo su ciascunadelle sotto elencate opinioni, su come vanno le cose (nel Suo paese) ?"Seguiva una serie di proposte, alcune positive, altre negative.

Le proposte vertevano su due criteri principali : da una parte,la libertà, e dall'altra, le disuguaglianze e le ingiustizie. Ineffetti, nel corso del diciannovesimo secolo, la maggior parte del-le democrazie europee si sono costituite in riferimento a questi duecriteri. Le altre proposte riguardavano nozioni introdotte più recen-temente e cioè, l'assistenza sociale garantita dallo stato e, perfinire, la definizione della forma sociale nei confronti dell'espres-sione degli individui e delle minoranze.

Queste proposte, nonché le risposte dei giovani (15-24 anni),sono oggetto delia tabella della pagina seguente.

I giovani europei riconoscono che le loro democrazie garantisconola libertà : ognuno può' fare pressoché quel che vuole nell'ambitodella legge.

Nello stesso tempo essi denunciano volentieri le ingiustiziee le disuguaglianze : è troppo ingiusto che alcuni abbiano moltoed altri non abbiano quasi niente, e non è vero che tutti sono ve-ramente uguali di fronte alla legge. Non desiderano pero' vedersparire tutte le differenze : se si vuole la completa uguaglianza,si distrugge l'iniziativa personale.

Lo Stato-provvidenza suscita opinioni abbastanza discordanti :notiamo unaleggera tendenza ad ammettere che il sistema permettedi ridurre le disuguaglianze, ma notiamo anche molte critiche sullemodalità di funzionamento.

Il denaro non sembra essere l'arma assoluta.

Il sostegno al diritto di esprimersi degli individui e delieminoranze traspare dalla denuncia dell'abuso del"lasciar fare"e dalvi vo sentimento che le minoranze sono mal viste nella socie-tà attuale.

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In che cosa i giovani si distinguono dagli adulti su questidifferenti punti ?

L'analisi dei risultati mostra che i diversi temi evocati nel-la domanda possono essere raggruppati in due famiglie ;

- i temi su cui i giovani» soprattutto quelli che hanno tra20 e 25 anni, hanno tendenza ad essere più critici degli a-dulti e cioè, la libertà, le disuguaglianze, il rispettodelle minoranze e la concezione del sistema di assistenzasociale ;

- i temi su cui i giovani sono meno critici degli adulti ecioè, le condizioni di applicazione dei sistema di assisten-za sociale, i pericoli dell'uguaglianza, l'abuso del "lasciarfare", il potere del denaro. (Cfr. grafici della pagina se-guente) .

Sembra che il primo gruppo di temi rientri piuttosto nel campodelle idee, ed il secondo piuttosto nel campo dell'esperienza vis-suta.

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(1)E" troppo ingiusto che alcuni abbiano molto ed altri non ab-biano quasi niente.(2) Non tutti sono veramente uguali di fronte alia disoccupazione(3) Le minoranze che hanno idee e abitudini diverse dagli altri

sono viste veramente male.(4) II sistema di assistenza sociale non permette di ridurre le

disuguaglianze.(5) No, nessuno è libero di fare quello che vuole nei rispetto

delia legge.(6) No, nessuno è libero di esprimere delle critiche quando non

è d'accordo.

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(7) 11 sistema di assistenza sociale non favorisce chi ne avrebbepiù bisogno.

(8) Se si vuole la completa uguaglianza, si rischia di distruggerel'iniziativa personale.

(9) Ognuno è troppo libero di fare quello che vuole.(10)Basta avere i soldi e tutto si può' sistemare.

Grafico n° 27 OPINIONI SFAVOREVOLI, SECONDO L'ETÀ'(Insieme degli europei)

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V.3 L'AZIONE POLITICA

Per tradurre in realtà i propri valori, per dare un senso con-creto ai propri atteggiamenti e giudizi, ogni individuo dispone, inun sistema politico democratico, di un certo numero di possibilitàd'azione : partecipazione ad associazioni, iniziative individuali,elezione, ecc... Nella nostra analisi prenderemo in esame soltantol'azione politica propriamente detta, cioè quella che si esplicaattraverso i partiti e i movimenti politici. Ma questo tipo d'azioneè sufficientemente rivelatore per permetterci di analizzare 1'im-plicazione dei giovani nella società. Per ben comprendere questo pun-to, è opportuno studiare dapprima le disposizioni individuali allaazione politica.

Due variabili rivelano le disposizioni individuali all'azionepolitica : il sentimento di essere politicamente efficace e il gra-do di mobilitazione conoscitiva.

Il sentimento di e'ssere politicamente efficace può' essere va-lutato attraverso la domanda seguente :

Domanda ; "Lei, pensa che se le 'cose non vanno 'bene (nel Suo paese),persone come Lei. possono fave qualcosa per cambiare 'inmeglio oppure no ?"

Circa quattro europei su dieci ritengono di poter contribuirea cambiare le cose che non vanno bene nel loro paese. L'evoluzionedel sentimento dell'efficacia politica varia spazio con l'età secondo ilsesso : esso è pressoché stabile negli uomini e sempre meno frequen-te nelle donne (Cfr. grafico). Tra i giovani, contrariamente allatendenza generale, sia gli uomini che 1e donne sono sicuri delia lo-ro efficacia politica.

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Grafico n°29 SENTIMENTO D'EFFICIENZA POLITICA DEI GIOVANI (15-24 anni)

SECONDO I LORO CENTRI D'INTERESSE

101

La sicurezza della propria efficienza politica aumenta un po'tra i 15-19 anni e i 20-24 anni, ma la variabile più discriminanteè il tipo d'interesse dei giovani. In effetti, i giovani più portatialla politica, cioè quelli che hanno come centri d'interesse le re-gioni e la politica, si dichiarano più soddisfatti degli altri dellaloro efficienza politica (Cfr. grafico).

L'interesse per la politica e l'iniziativa politica si coniuga-no anche nelle due domande seguenti.

Domanda : "Le capita spesso, qualche volta» o non le capita mai., didiscutere di politica con gli amici ?"

Domanda : "Quando si tratta di un'opinione a cui tiene molto. Lecapita di convincere i Suoi amici, i Suoi colleghi dilavoro, le Sue conoscenze, ad adottare questa opinione ?Le capita.. . "

La frequenza delie discussioni politiche è più o meno identi-ca per i giovani e per gii adulti. Notiamo, invece, per i giovani,una maggiore frequenza dell'impressione di riuscire a convinceregli altri delle proprie idee.

Il principale interesse di queste due domande risiede nellacombinazione che di esse si può' fare. Il confronto delle rispo-ste di ogni persona a queste due domande permette di costruire unindicatore generale del grado di mobilitazione degli individui.Cosi' una persona che discute spesso di politica e che riesce spessoa convincere gii altri sarà considerata molto mobilitata, mentreuna persona che non discute mai di politica e non convince gli al-tri sarà considerata poco mobilitata.

102

Sebbene centrato solo parzialmente sulla politica» questoindicatore ha una portata più generale e può' fornirci informazio-ni sull'attitudine degli individui ad influenzare

102 A

gli altri, in breve, esso può' essere un leader d'opinione. La riparti-zione dell'insieme della popolazione sui quattro livelli di questo indi-catore di mobilitazione conoscitiva è la seguente :

Grafico n° 30 VARIAZIONE DELLA PROPORZIONE DI LEADER SECONDO

L'ETÀ'

103

La dimensione conoscitiva di questo indicatore è perticolarmenteimportante. Possiamo constatarlo osservando, ad esempio, il gradò dileadership dei giovani secondo 11 loro tipo di centri d'interesse. (Cfr.grafico n° 31)

A partire dalle loro sensazione d'efficacia sui piano politico edai loro grado di mobilitazione possiamo affermare che i giovani dimo-strano di avere almeno altrettanta volontà di agire politicamente chegli adulti. Una proporzione non trascurabile di giovani si interessaai fatti sociali, li giudica sufficientemente importanti e portatorid'ideali e presenta una forte disposizione all'azione. Tuttavia» que-sti giovani implicati nella società non passano sempre all'azione oalmeno non attraverso le vie tradizionali.

Grafico n° 31 PROPORZIONE DI LEADER TRA I GIOVANI (15-24 anni)

SECONDO I LORO CENTRI D'INTERESSE

104

Due tipi di gruppi in particolare offrono delle possibilità d'azio-ne politica : 1 partiti e i movimenti di protesta.

Domanda : "Estate un partito politico al quale Lei si sente più vicinoche ad altri 7 Se si. Lei si sente molto legato a questo par-tito, abbastanza legato o soltanto simpatizzante ?"

Osserviamo nei giovani una certa riserva nei confronti del siste-ma dei partiti. (Cfr. grafico n° 32)

(1) Si sentono molto legati o abbastanza legati ad un partito(2) Non si sentono vicini a nessun partitoGrafico n° 32 VARIAZIONE DELL'ATTACCAMENTO AI PARTITI POLITICI

SECONDO L'ETÀ'

105

La relativa riserva dei giovani nei confronti dei partitinon nasce da un disinteresse per la politica ; difatti anche igiovani più politicizzati, che si interessano alla politica, so-

no meno legati ai partiti degli adulti.

Lo scarso attaccamento dei giovani ai partiti politici nonè dovuto al desiderio di non impegnarsi sul terreno politico :come vedremo, essi sostengono nettamente i movimenti di protesta.

Domanda :"Esistono movimenti e organizzazioni, ohe cercano diottenere il sostegno del pubblico. Gliene cito alcu-ni, può' dirmi per ognuno di essi...

a. se Lei l'approva, (completamente a abbastanza)' ose lo disapprova (abbastanza o completamente) ?

b. se ne è membro, se pensa di diventarlo o se nonvorrebbe assolutamente esserne membro ?

- organizzazioni di difesa della natura- movimenti ecologisti- movimenti contro la costruzione o lo sviluppo

di centrali nucleari- movimenti pacifisti e ostili alle armi nucleari.

Tutti questi movimenti, ed in particolare le organizzazioniper la difesa della natura» raccolgono il consenso di una buonaparte dell'opinione europea.

Su tutti questi movimenti i giovani esprimono un giudizio re-lativamente favorevole : li approvano più degli adulti e sono piùspesso pronti a parteciparvi. La migliore disposizione dei giova-ni nei riguardi dei movimenti pacifisti e delle organizzazioni perla difesa della natura è particolarmente degna d'attenzione perché»come abbiamo già visto, la pace e la difesa delia natura non sonoideali più pregnanti per i giovani che per gii adulti. Ciò' ci fapensare che questi due mevimenti ricevano un sostegno più vivo daparte dei giovani non soltanto in ragione degli obiettivi che pro-pongono ma anche a causa delia loro stessa natura di movimenti diprotesta.

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La riserva dei giovani nei riguardi dei partiti e il loroconsenso ai movimenti di protesta ci aiutano a comprendere il lo-ro atteggiamento nei confrónti dell'azione politica. I giovanisembrano combinare il loro desiderio d'azione politica con la pre-servazione di alcuni loro atteggiamenti quali la distanza nei ri-guardi dell'ordine stabilito, "la preoccupazione dell'espressionepersonale o l'apertura verso il mondo e la società. Poiché i par-titi sono organizzati e presentano un programma strutturato, i gio-vani dimostrano una certa riserva nei loro riguardi ; sostengonoper contro i movimenti di protesta perché sono, per la maggior par-te, non organizzati e propongono obiettivi limitati.

TABELLA n° XV APPROVAZIONE E PARTECIPAZIONE AI VARI MOVIMENTI

DI PROTESTA SECONDO L'ETÀ'

15-19 20-24 25-39 40-59

Grafico n° 33 Approvazione (1) delle organizzazioni di difesa dellanatura

2) dei movimenti pacifisti3) dei movimenti ecologisti4) dei movimenti contro la costruzione

delie centrali nucleari.

(Totale : approvano completamente o approvano abbastanza)

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Pensano didiventare mèmbri

Grafico n° 34

Disposizione a partecipare :

1 alle organizzazioni di difesa della natura2 ai movimenti pacifisti3 ai movimenti ecologisti4 ai movimenti contro la costruzione di centrali nucleari

(Totale di coloro che ne sono mèmbri (1-4 %) e di coloro che pensanodi diventarlo)

109

CAPITOLO VI

I GIOVANI E L'EUROPA

VI

I GIOVANI E L'EUROPA

Per quanto riguarda gli atteggiamenti nei confronti dell'Euro-pa non esistono conflitti di generazione. A qualsiasi età gli euro-pei dimostrano di avere uno stesso grado di attaccamento alle gran-di idee europee, sostengono o si oppongono nello stesso modo allaComunità europea, esprimono lo stesso grado d'interesse per i proble-mi europei, esprimono giudizi quasi identici sulla dinamica della co-struzione dell'Europa e le stesse critiche nei riguardi dell'infor-mazione sui problemi europei.

Se l'età non influenza sensibilmente le opinioni sull'Europa,è perché alcuni fattori socioculturali, per la maggior parte indi-pendenti dall'età, sono preponderanti nella formazione di queste o-pinioni. Le indagini condotte da dieci anni nei contesto dell'Euro-barometro hanno messo in evidenza i fattori socioculturali più im-portanti : innanzitutto la nazionalità, ma anche le risorse e gliatteggiamenti degli individui e, soprattutto, il loro grado di mo-bilitazione conoscitiva, che è legato al livello di istruzione.

Ciò' considerando può" sembrare superfluo parlare specificamentedei giovani e dell'Europa ; due motivi fondamentali lo giustificanotuttavia : da una parte, i giovani, nonostante una grande identitàdi vedute con gli adulti sulle questioni europee, se ne distinguonosu alcuni punti essenziali, e, dall'altra, i motivi per cui i giova-ni sostengono la Comunità europea sembrano abbastanza diversi daquelli degli adulti.

L'attaccamento all'Europa, che sarà analizzato nella prima par-te di questo capitolo, è il tema su cui l'identità d'opinioni dei gio-vani e degli adulti emerge più chiaramente ; esso costituisce, se co-si' si può" dire, il loro fondo europeo comune. Alcune differenze tragiovani ed adulti emergono invece quanto all'implicazione nei riguar-di dei problemi europei, argomento che sarà affrontato nella secondaparte di questo capitolo. Nella terza parte, dedicata all'informazio-ne dei giovani sulla Comunità europea, cercheremo di dimostrare chegeneralmente sono le fonti dell'implicazione stessa che variano secon-do le generazi oni.

111

VI.l. L'ATTACCAMENTO ALL'EUROPA

In venticinque anni d'esistenza l'idea della Comunità europeasi è a poco a poco radicata negli spiriti degli europei e "la costi-tuzione di un'Europa unita non è quasi più un soggetto di polemichenei paesi che fanno parte della Comunità fin dalia fondazione. 11sostegno o l'opposizione alle grandi idee europee, l'opinione sullaevoluzione della Comunità europea, dipendono attualmente più da ri-flessioni personali che dalla partecipazione ad un dibattito pubbli-co. E' forse per questo motivo che i giovani e gli adulti hanno ideepressoché analoghe su questi argomenti.

VI.1.1. Le ldee europee

Due grandi idee possono darci la misura dell'attaccamento allaEuropa : il fatto di sentirsi cittadini d'Europa e il sostegno allaunificazione dell'Europa.

Domanda : "Le capita di pensare che e cittadino dell'Europa ?"

"In linea generale. Lei è favorevole o contrario agli sfor-zi fatti per unificare I'Europa occidentale ? Se favorevole,Lei è...Se contrario. Lei è...?"

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Sia i giovani che gli adulti dimostrano di avere lo stesso gradodi attaccamento a queste due idee (Cfr. tabelle XVI, XVII). Si trattatuttavia di principi che non hanno, a priori, lo stesso significato perun giovane di meno di 25 anni, nato dopo la creazione della Comunità,e per un adulto, soprattutto se ha più di 40 anni, che ha assistito aiprimi passi dell'unificazione dell'Europa. E' vero che per il momentol'idea di essere un cittadino d'Europa appare lontana sia ai giovaniche agii adulti e che l'unificazione dell'Europa non è ancora un fattocompiuto. In un certo senso, l'esperienza vissuta non può' Influenzarel'opinione su queste due idee.

Tabella n° XVI PENSANO DI ESSERE CITTADINI D'EUROPA

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(1) "Spesso" = 3, "Qualche volta" = 2, "Mai" = 1. Le persone chenon hanno risposto sono escluse dal calcolo dell'indice.(2) "Molto favorevole" = 4, "Piuttosto favorevole" = 3, "Piut-tosto contrario" = 2, "Molto contrario" =1. Le persone che nonhanno risposto sono escluse dal calcolo dell'indice.

113 A

Il grado di attaccamento all'Europa emerge anche dal modo in cuisi giudica l'evoluzione della Comunità europea, ossia ciò' che potrem-mo anche chiamare la dinamica comunitaria. Essa presenta due aspetti :la recente evoluzione dell'intesa tra i paesi mèmbri e il futuro alungo termine delia Comunità.

Domanda : "Secondo Lei, negli, ultimi, dodici mesi- t'accordo fra. •ipaesi della. Comunità europea. (Mercato comune) è in com-plesso migliorato, peggiorato, o è rimasto press'a pocosema cambiamenti ?"

Domanda : "Ci sono due modi di vedere la Comunità europea in un fu-turo più lontano :- per alcuni la Comunità europea dovrebbe avere non sol-

tanto un parlamento eletto a suffragio universale maanche un vero e proprio governo ohe possa prendere de-cisioni definitive in certi settori importanti i

- per altre persone, invece, le decisioni definitive do-vrebbero sempre essere prese dai governi dei singoliStati mèmbri.

Su quali di queste due opinioni Lei è maggiormente d'ac-cordo ?"

Ancora una volta, l'età non determina sensibili differenze di

114

opinioni (Tabelle XVIII,XIX). Tuttavia, sebbene le risposte siano quasianaloghe, possiamo osservare alcune sfumature interessanti. In primoluogo, i giovani di meno di 25 anni si astengono un po' più spesso de-gli adulti quando sono interrogati sulla recente evoluzione dell'accor-do tra i paesi mèmbri. Questa esitazione non deve essere interpretatacome una connotazione negativa, poiché la proporzione di coloro che pen-sano che l'accordo è migliorato rimane la stessa. Dobbiamo piuttostovedere in questo fenomeno una minore conoscenza degli avvenimenti eu-ropei

In secondo luogo, i giovani che hanno meno di 25 anni si mostra-no ancora più favorevoli degli adulti alla costituzione di un vero eproprio governo europeo, il sostegno che esso riceve, soprattutto daigiovani, appare realmente massiccio se si tiene conto del fatto chel'eventuale realizzazione di questo progetto è ancora lontana nel tem-po.

ll4 A

Ma, a parte queste sfumature, gli atteggiamenti dei giovani e degliadulti nei riguardi dell'evoluzione della Comunità sono molto simili :essi criticano l'accordo tra i paesi mèmbri e si dichiarano abbastanza fa-vorevoli alla costituzione, in un lontano futuro, di un governo europeo.

Tabella n°XVIII DESIDERANO PER IL FUTURO DELLA COMUNITÀ' EUROPEA

I giovani europei sono dunque, come gli adulti, favorevoli aliacostituzione di un'Europa unita. Gli uni e gli altri sostengono coneguale ardore le idee europee ed hanno concezioni quasi analoghe delladinamica comunitaria.

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VI.2. L'IMPLICAZIONE NEI PROBLEMI EUROPEI

Come abbiamo visto dianzi, i giovani si dichiarano spontaneamen-te favorevoli alla costituzione di un'Europa unita, e il loro gradodi attaccamento a questa idea è almeno altrettanto elevato quanto quel-lo degli adulti. Ma a differenza degli adulti, nei giovani, questa pre-disposizione spontanea è più raramente accompagnata da una preoccupa-zione ragionata sull'Europa. E' quanto emerge quando si analizzano ilposto che l'Europa occupa nelle preoccupazioni dei giovani, il lorosostegno alla Comunità europea e il loro interesse per i problemi eu-ropei. In effetti, possiamo dire che i giovani si sentono meno impli-cati degli adulti nei problemi europei.

Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, l'Europa era contem-plata nelle domande sugli ideali, le speranze e i timori. Per le dueprime domande si trattava più precisamente dell'unificazione dell'Eu-ropa ; nella domanda sui timori l'Europa era citata in due item ma,in realtà, soltanto il timore della diminuzione dell'influenza dellaEuropa può' essere considerato un indicatore dell'attaccamento a questastessa.

Per quanto riguarda gli ideali e le speranze, i giovani citanomeno frequentemente degli adulti l'unificazione dell'Europa (Cfr. latabella XX che illustra i diversi risultati). Per i timori, essi ci-tano con la stessa frequenza degli adulti la diminuzione dell'influen-za dell'Europa. Possiamo quindi concludere che il tema dell'Europa ingenerale, quando è presentato in un elenco di altri argomenti, è me-no frequentemente citato dai giovani. L'Europa sembra occupare cosi'un posto meno importante nelle preoccupazioni dei giovani che in quel-le degli adulti.Tabella n° XX CITAZIONE DEI TEMI EUROPEI NELLE RISPOSTE ALLE TRÉ

DOMANDE SUGLI IDEALI. LE SPERANZE E I TIMORI SECON-

DO L'ETÀ'

116

11 fatto che l'unificazione dell'Europa non appaia di frequentetra gli ideali e le speranze dei giovani può' sembrare in contraddi-zione con il loro sostegno» altrettanto vivo di quello degli adulti,agli sforzi fatti per unificare l'Europa. Questa contraddizione nascesenz'altro dai fatto che i giovani sono meno coscienti degli adultidella comunità d'interesse esistente tra i paesi dell'Europa occiden-tale.

Tuttavia, poiché le idee europee sono generose e sono attualmen-te largamente diffuse, i giovani sostengono, senza pero' impegnarsi,l'unificazione dell'Europa.

Uno dei motivi, senz'altro importante, dell'attaccamento dei gio-vani all'Europa e del loro sostegno all'unificazione dell'Europa, èil loro orientamento verso il mondialismo. Ciò" traspare dai loro cen-tri d'interesse : il 20 % dei giovani cita tra i suoi centri d'inte-resse la vita negli altri paesi d'Europa. Quest'interesse aumenta conl'età ed è più forte tra gii attivi e gli studenti. (Cfr. tabella XXIdelia pagina seguente).

Osserviamo peraltro in generale che i giovani che seguono uncorso di studi superiori (gli studenti di 20-24 anni) citano più fre-quentemente i temi europei tra le loro preoccupazioni. In effetti,quest'ultimi sono in grado di comprendere meglio gli altri paesid'Europa e l'importanza dell'unificazione. Avvicinarsi ai problemieuropei è abbastanza complesso e ciò' può' far diminuire l'interessedei più giovani e delie persone meno istruite per l'Europa.

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Tabella n° XXI CITAZIONE DEI TEMI EUROPEI NELLE RISPOSTE ALLE QUATTRO DOMANDE CONCERNENTI

I CENTRI D'INTERESSE. GLI IDEALI. LE SPERANZE E I TIMORI

L'impressione di scarsa implicazione dei giovani nei problemieuropei è netta quando si affronta più specificamente il tema "Comu-nità europea". Due domande, poste durante le indagini dell'Eurobaro-metro, mettono in evidenza tale posizione.

Domanda : "In generale, secondo Lei, il fatto che il Suo paese faparte della Comunità europea (Mercato comune) è.....?"

Domanda : "Se domani annunciassero che l'idea della Comunità europea(Mercato comune) fosse stata abbandonata. Lei proverebberammarico, indifferenza (per Lei sarebbe la stessa cosa)o un grande sollievo ?"

Se i giovani sono d'accordo con gli adulti nel pensare che l'ap-partenenza del proprio paese al Mercato comune è una cosa buona, essisi dimostrano pero' per la maggior parte indifferenti al suo abbandono(Cfr. tabelle XXII, XXIII).

Tabella n° XXII L'APPARTENENZA DEL PROPRIO PAESE AL MERCATO COMUNE E'

119

Tabella XXIII IN CASO DI ABBANDONO DEL MERCATO COMUNE PROVEREBBERO

Allo stato attuale i giovani si dimostrano favorevoli all'ap-partenenza dei loro paese al Mercato comune, ma la maggior parte diessi si mostra indifferente ai suo abbandono. Essi sono d'accordosul principio dei Mercato comune, ma rifiutano di impegnarsi.

Sarà utile presentare qui un indicatore globale dell'atteggia-mento nei confronti del Mercato comune che tiene conto delie rispo-ste alle due domande precedenti. Le cinque posizioni di questo indi-catore sono determinate dalla combinazione delie risposte date ai ledue domande secondo io schema seguente :

COSTRUZIONE DELL'INDICATORE DI ATTEGGIAMENTI NEI CONFRONTI DELLA

COMUNITÀ'(i l valore dell'indice di ciascuna persona è calcolato secondo lesue risposte alia domanda sull'appartenenza e sull'abbandono deiMercato comune)

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Quest'indicatore è stato messo a punto nei corso di alcune ri-cerche intese ad ottenere una sintesi degli atteggiamenti nei con-fronti della Comunità europea, qui detta Mercato comune. Osserviamosempre una buona correlazione tra questo indicatore e le diverse opi-nioni espresse nei confronti delia Comunità europea.

Ci sembra utile terminare lo studio dei sostegno dei giovani al-la Comunità europea con l'analisi di questo indicatore secondo l'età.

120a

Tabella XXIV DISTRIBUZIONE DEI VALORI DELL'INDICATORE GENERALE

DEGLI ATTEGGIAMENTI NEI CONFRONTI DELLA COMUNITÀ'

Sebbene la maggioranza dei giovani sostenga il Mercato comune,essi sono più moderati degli adulti. Ciò' emerge dal fatto che essisono molto spesso indifferenti all'eventualità dell'abbandono delMercato comune. Noteremo anche che l'opposizione viva è meno frequentetra essi. Con questa distribuzione dei valori dell'indicatore ritro-viamo ancora una volta il relativo disimpegno dei giovani nei confron-ti della Comunità europea.

121

La moderazione degli atteggiamenti dei giovani nei confrontidella Comunità europea è accompagnata da un debole grado d'implica-zione per i problemi europei.

Domanda : "niella stampa, nei giornali, alla radio o alla televisionesi. parla spesso della Comunità europea (detta anche "Mer-cato comune"). Personalmente, Le interessano molto, un po'o per nulla i problemi della Comunità europea ?"

Domanda : "Anche se non ha il tempo di interessarsi personalmenteai problemi della Comunità europea, ritiene, pensandoal futuro (del Suo paese e dei suoi cittadini) che que-sti problemi siano...','

I giovani pur accordando ai problemi europei la stessa importanzache ad essi accordano gli adulti, li trovano meno interessanti (Cfr.tabelle XXV, XXVI). Non possiamo evitare di fare il raffronto congli atteggiamenti nei confronti della Comunità europea : una posizio-ne in linea di massima favorevole ma mantenendosi ad una certa distanza.

122

Tabella XXV INTERESSE PER I PROBLEMI DELLA COMUNITÀ' EUROPEA

Tabella XXVI IMPORTANZA ATTRIBUITA AI PROBLEMI DELLA COMUNITÀ'

EUROPEA

Possiamo vedere nella distanza relativa che i giovani mantengo-no di fronte ai problemi europei un nuovo segno deità loro reticenzaad impegnarsi in questo campo. Tuttavia, da un'analisi del loro li-vello d'interesse secondo l'attività svolta emerge che anche l'istru-zione influisce sui loro atteggiamenti (Cfr. tabella XXVII). In ef-fetti, gli studenti di 20-24 anni, ossia quelli che svolgono deglistudi superiori, sono più inclini ad interessarsi ai problemi europei.E ciò' conferma l'osservazione dianzi fatta e cioè che i giovani piùistruiti, che hanno il livello di preparazione necessario per compren-dere i problemi europei, sono più pronti ad interessar visi.

(1) "Molto" =3, "Poco" = 2, "Per niente" = 1. Le persone che non hannorisposto sono escluse dal calcolo dell'indice.

(2) "Molto importanti" = 4, "Importanti" = 3, "Poco importanti" = 2,"Per niente importanti" = 1. Le persone che non hanno risposto so-no escluse dal calcolo dell'indice.

123

Tabella XXVII INTERESSE DEI GIOVANI PER I PROBLEMI EUROPEI SECONDO LA LORO ATTIVITÀ' E LA LORO ETÀ'

I giovani sono favorevoli all'Europa. Nella prima parte di que-sto capitolo abbiamo visto che essi sostengono la costituzione diun'Europa unita. Essi giudicano tra l'altro che l'appartenenza dei lo»ro paese al Mercato comune è una cosa buona e che i problemi dellaComunità europea sono importanti per il futuro del loro paese e dei lo-ro concittadini. Ciò' nonostante, l'Europa occupa un posto poco impor-tante tra i loro ideali e le loro speranze, ed essi si mostrano indif-ferenti all'idea dell'abbandono della Comunità europea e poco interes-sati ai problemi europei. Come abbiamo già detto, i giovani danno laimpressione di essere favorevoli all'Europa, ma non sono abbastanza in-teressati per essere implicati nei problemi europei.

il grado d'implicazione dei giovani nei confronti dei problemieuropei è relativamente debole in tutti i paesi. I grafici 35 e 36illustrano le risposte alle due domande in cui i giovani si distin-guono di più dagli adulti : l'interesse per i problemi europei e laloro posizione in caso d'abbandono della Comunità europea ce ne dannoun esempio (1). In media in tutti i paesi (esclusa l'Italia) i giova-ni si interessano meno degli adulti ai problemi europei. Questa ten-denza è ancora più accentuata nel Regno Unito. In tutti i paesi i gio-vani si mostrano ugualmente più indifferenti degli adulti di fronteall'eventualità dell'abbandono delia Comunità europea ; ancora unavolta, questa tendenza è più marcata nel Regno Unito.

Il debole grado d'implicazione dei giovani nei confronti deiproblemi europei appare come un atteggiamento generalmente diffusotra la gioventù europea. Comprenderemo meglio le cause di questo fe-nomeno nella terza parte di questo capitolo dedicata all'informazio-ne dei giovani sulla Comunità europea.

(1) Nei due grafici, ogni paese è rappresentato da un punto la cuiascissa corrisponde alla risposta media data alla domanda dallapopolazione di età superiore ai 25 anni e l'ordinata alla rispo-sta dei giovani dai 15 ai 24 anni.

125

Grafico n° 35 INTERESSE DEI GIOVANI DI 15-24 ANNI E DEGLI ADULTI IN ETÀ'

SUPERIORE AI 25 ANNI PER I PROBLEMI EUROPEI(Indici medi per ciascun paese) (1)

O) "Molto" = 3, "Poco" = 2, "Per niente" = 1. Le persone che non hanno risposto

non sono considerate.

126

Graficon° 36

ATTEGGIAMENTO IN CASO DI ABBANDONO DELLA COMUNITÀ'PROPORZIONE DI GIOVANI DI 15-24 ANNI E DI ADULTI IN ETÀ*

SUPERIORE AI 25 ANNI CHE SI DICHIARANO INDIFFERENTI IN

CIASCUN PAESE

127

VI.3. L'INFORMAZIONE DEI GIOVANI SULLA COMUNITÀ' EUROPEA

Gli atteggiamenti e le opinioni dei giovani sui problemi d'in-formazione sono ancora una volta molto simili a quelli degli adulticon tuttavia, una sfumatura importante : i giovani sembrano desidera-re più degli adulti di essere meglio informati sulla Comunità europea.

Domanda : "Tutto considerato, direbbe ohe le persone come Lei- sonoo non sono abbastanza informate sui problemi di cui sioccupa la Comunità europea ?"

Circa due europei su tré si lamentano di non essere abbastanzaben informati sulla Comunità europea. La percentuale è ancora supe-riore tra i giovani, dove raggiunge il 70 % (Cfr. tab .XXVIII). L'in-teresse per i problemi europei appare fortemente e positivamente le-gato all'impressione di essere o non essere abbastanza informato suquesti problemi. Possiamo quindi dire che la minore soddisfazionedei giovani nei riguardi dell'informazione appare, in effetti, comeuna delle cause principali del loro debole grado d'implicazione neiconfronti dei problemi europei.Tabella XXVIII L'IMPRESSIONE DI ESSERE O NON ESSERE ABBASTANZA

INFORMATO SUI PROBLEMI DELLA COMUNITÀ' SECONDO

L'ETÀ'

Lo studio delle fonti d'informazione sui problemi europei ciconsente, in un certo senso, di verificare la fondatezza delle cri-tiche espresse su questa informazione.

128

Domanda : "Da dove viene più spesso a conoscenza di ciò ' che Lei sasulta Comunità europea e sui problemi di cui si occupa ?Mi risponda con l'aiuto di questa lista."

Nel complesso gli europei citano un po' più di due fonti diinformazione (2.21) tra cui, in primo luogo la televisione e i quo-tidiani. I giovani citano più o meno lo stesso numero di fonti degliadulti. (Cfr. tabella XXIX). La loro impressione di non essere abba-stanza informati sembra dipendere dall'informazione stessa e non dal-ia loro pigrizia intellettuale.Tabella XXIX LE FONTI D'INFORMAZIONE SULLA COMUNITÀ' EUROPEA

SECONDO L'ETA'(l)

129

Le critiche espresse nei confronti del sistema d'informazionepossono essere precisate con l'aiuto delle domande seguenti.

(1) Totale superiore a 100 tenendo conto delle risposte multiple.

(2) Numero delle risposte diviso per il numero delle persone chehanno risposto.

129 A

Domanda : "A proposito detta Sua (personale) conoscenza delle que-stioni dir-oui si occupa la Comunità europea, mi dica seLei è d'accordo o non è d'accordo su ciascuna delle se-guenti opinioni :

Se esiste un problema d'informazione sulle questioni europeeesso non sembra dipendere soltanto dal pubblico ; la maggioranza deglieuropei non ritiene di non aver Il tempo per informarsi- e cio non e unamanieratuttavia che, una maniera discuta di esprimere i l proprio disinteresse neicon-fronti di questi problemi. La principale difficoltà sembra dipenderepiuttosto dal contenuto stesso dell'informazione, che gli europei giu-dicano superficiale. I loro giudizi sono, invece, contraddittori perquanto riguarda la quantità d'informazioni ricevuta.

E' soprattutto sulla disponibilità che i giovani si distinguonodagli adulti :più spesso di questi ultimi non dicono di non avere iltempo d'informarsi (Cfr. tabella XXX). Nondimeno il loro giudizio sulsistema d'informazione è molto simile a quello degli adulti.

Per concludere su questo argomento possiamo dire che i giovanisono alla ricerca di una migliore informazione sui problemi europei,si mostrano abbastanza ben disposti ad informarsi e giudicano l'informazioneattuale insufficiente Sebbene le loro opinioni su tutte questequestioni siano molto simili a quelle degli adulti, ci sembra che ilproblema dell'informazione dei giovani meriti un'attenzione particola-re. In effetti, la scarsità d'informazione dei giovani Sui problemieuropei influisce fortemente sul loro grado d'implicazione nei confronti di tutti questi problemi. Per meglio comprendere tale punto è opportuno ritornare sulle domande-chiave di questo capitolo e analizzarlesecondo il tipo dei centri d'interesse dei giovani.

I giovani che si interessano soprattutto alla ricerca delle lo-ro radici o alla politica sono i più informati : essi citano più fre-quentemente degli altri la gran parte delle fonti di informazioni(Cfr. tabella XXXI (1)). Più essi sono politicizzati e mobilitati piùsono naturalmente propensi ad informarsi.

La loro migliore informazione sulla Comunità europea e le loroaspirazioni si traducono nei giovani di questi due tipi in atteggia-menti più favorevoli nei confronti della Comunità : ritengono in piùgran numero che questa è una cosa buona per il loro paese e che iproblemi di cui essa si occupa sono importanti (Cfr. tabelle XXXII,

130

XXXIII).

(1) Alla fine del capitolo si troveranno le tabelle che illustranole principali domande sull'Europa secondo il tipo di centrid'interesse.

130 A

Tabella n° XXX I PROBLEMI CONCERNENTI L'INFORMAZIONE

SULLA COMUNITÀ' EUROPEA SECONDO L'ETÀ'

131

Ma soprattutto nelle domande d'implicazione sull'Europa i giovanidel tipo "Regioni" e quelli del tipo "Politica" si distinguono daglialtri giovani : si interessano molto di più di quest'ultimi ai pro-blemi europei e si rammaricherebbero di più dell'abbandono delia Co-munità (Cfr. tabelle XXXV,XXXVI). E' relativamente a queste domande,che suppongono un'implicazione della persona interrogata, che la co-noscenza della Comunità ha importanza decisiva.

In linea generale l'atteggiamento dei giovani nei confronti deiproblemi europei è molto simile a quello che essi assumono nei con-fronti dei problemi sociali : se sono informati, se si sentono ingrado di prendere posizione si dicono implicati in merito a questiproblemi. Se invece ritengono che la loro conoscenza non è sufficienterimangono neutri. Questo atteggiamento si rivela chiaramente soltantoin due domande, e cioè quella sull'interesse per i problemi europeio sulla posizione in caso di abbandono della Comunità, che esigono unaimplicazione reale. I giovani possono realmente sentirsi implicatinei problemi europei soltanto se ritengono di essere abbastanza infor-mati su di essi.

132

Tabella XXXI LE FONTI D'INFORMAZIONE DEI GIOVANI SULLA COMUNITÀ'

EUROPEA SECONDO I CENTRI D'INTERESSE

133

Tabella XXXII INTERESSE DEI GIOVANI PER I PROBLEMI EUROPEI

SECONDO I CENTRI D'INTERESSE

Tabella XXXIII IMPORTANZA ATTRIBUITA DAI GIOVANI .AI PROBLEMI EUROPEI

SECONDO I CENTRI D'INTERESSE

134

Tabella XXXIV POSIZIONE DEI GIOVANI SULL'APPARTENENZA DEL LORO PAESE

AL MERCATO COMUNE SECONDO I CENTRI D'INTERESSE

Tabella XXXV ATTEGGIAMENTO DEI GIOVANI IN CASO DI ABBANDONO DELLA

COMUNITÀ' EUROPEA SECONDO I CENTRI D'INTERESSE

135

CONCLUSIONI

In definitiva, i giovani, europei appaiono molto vicini agliadulti : le loro opinioni e i loro atteggiamenti su molti argomen-ti sono simili. Esistono tuttavia tré motivi ohe ci inducono a parla-re in maniera specifica dei giovani europei. In primo luogo, tra i15 e i 24 anni ognuno attraversa un periodo molto particolare dellapropria esistenza, in cui avviene una trasformazione radicale dellecondizioni di vita e cioè, la metamorfosi del bambino in adulto. Insecondo luogo, anche se la generazione tra i 15 e i 24 anni d'etàha delle opinioni e degli atteggiamenti molto simili a quelli degliadulti, essa ha nondimeno delle aspirazioni e dei valori propri. In-fine, e questa questione è particolarmente importante nel quadro di una ricerca europea, i giovani si sentono poco implicati nei confron-ti dei problemi europei.

Il termine "metamorfosi" non ci sembra qui ne improprio ne esa-gerato. In effetti, come definire altrimenti il passaggio, in cosi'pochi anni, dagli studi alla vita attiva, dalla vita con i genitorialla vita di coppia e dalla spensieratezza materiale alle preoccupa-zioni finanziarie ? In nessun altro periodo della vita dell'individuosi verifica una trasformazione cosi' completa e cosi' brutale dellapropria esistenza. Il rapido abbandono del guscio protettore dell'in-fanzia quali, la scuola e i genitori e l'esposizione agli avvenimentiesterni di qualsiasi ordine, professionali, affettivi o materialisembrano propri della metamorfosi della gioventù.

I giovani vivono questo periodo di trasformazione con una certafelicità. Nonostante la rapidità e l'importanza dei cambiamenti delleloro condizioni di vita, il loro morale rimane buono. Ma le principa-li componenti del morale vanno modificandosi : mentre a 15-16 anni lasoddisfazione per la vita che si conduce dipende soprattutto dallaqualità dei rapporti con i genitori, a 23-24 anni sul morale sono so-prattutto l'amore, i progetti d'avvenire personale e le prospettiveprofessionali che influiscono. L'indipendenza che i giovani raggiun-gono tra i 15 e i 24 anni non è soltanto materiale ma anche psicolo-gica.

Tuttavia, una delle più grandi preoccupazioni dei giovani è lapaura della disoccupazione. Nel momento in cui i giovani devono assu-mere la responsabilità della propria esistenza vedono il loro avvenireminacciato dalla difficoltà di trovare un impiego.

Nonostante l'importanza della metamorfosi ohe subiscono, i giova-ni non si preoccupano unicamente di essi stessi, eccetto forse in al-cuni momenti cruciali come gli inizi della carriera professionale odella vita coniugale. In complesso la scelta dei centri d'interesseper il mondo sembra essere guidata dalla distrazione o dal loro am-biente sociale e materiale. Ma non è il caso di tutti i giovani :alcuni si interessano alla politica, altri ai problemi del Terzo Mon-do, altri alle regioni e alla scienza. Al di là delle differenze cultu'rali, sociali o nazionali tradizionali, questa diversità nella manieradi interessarsi al mondo distingue nettamente i giovani tra di essi.

137

Oltre a questo momento particolare della v'ita, che essi. attraver-sano, i. giovani europei si caratterizzano anche per l'importanza cheattribuiscono ad alcuni temi quali l'espressione personale o la distan-za nei confronti dei sistemi e dell'ordine stabilito. Infatti è propriola loro adesione a questi temi ohe li distingue nettamente dagli adul-ti, sia per quanto riguarda le loro aspettative dal futuro che per quan-to riguarda i loro valori o i loro atteggiamenti politici.

Nati tra il 1958 e il 1967, i giovani europei che hanno oggi trai 15 e i 24 anni hanno quasi tutti sempre vissuto in società ohe vivo-no un periodo di benessere economico, di progresso tecnologico e dipace. A differenza degli adulti essi non aspirano ad un maggior progres-so materiale, ma ad una migliore qualità di vita in una società menoviolenta e più aperta.

Essi sono anche meno interessati degli adulti ai dibattiti tradi-zionali sull'appropriazione dei mezzi di produzione e sulla difesa deivalori occidentali, anche se si dichiarano pronti a difendere le stes-se grandi cause degli adulti : la pace, i diritti dell'uomo e innanzi-tutto la libertà. Per contro difendono più degli adulti i valori direalizzazione personale e di appartenenza.

Sostenitori del cambiamento della società, i giovani sono sensi-bili alle disuguaglianze sociali e ai problemi d'espressione delleminoranze e degli individui. Tuttavia, per essi questo cambiamentonon può' avvenire mediante le vie tradizionali : poco legati ai partitipolitici che propongono una visione troppo sistematica della società,essi sostengono i movimenti di protesta informali i cui obiettivi silimitano a qualche rivendicazione.

Per finire, la posizione dei giovani europei nei confronti dell'Europa è propria di questa generazione. Nonostante siano legati allegrandi idee europee e riconoscano l'importanza dell'appartenenza al-la Comunità per il loro paese, i giovani europei non si implicano per-tanto nelle questioni europee : si interessano poco ai problemi eu-ropei e spesso pensano con indifferenza all'eventualità di un abbando-no della Comunità.

Per questa generazione l'Europa rappresenta qualcosa di già acqui-sito o un ideale. La conquista è soprattutto la volontà e il desideriodi unificare l'Europa : la maggior parte dei giovani non hanno vissu-to i grandi dibattiti ideologici sulla costruzione dell'Europa, oppu-re erano troppo giovani per parteciparvi. Essi considerano qualcosadi già acquisito anche le istituzioni europee e le realizzazioni acui esse sono giunte. Questa conquista ohe nessuno rimette in questio-ne non basta a mobilitare i giovani europei.

Essi sembrano implicarsi veramente in un solo grande progetto, unideale europeo. Infatti, la maggior parte di essi sostiene la costitu-zione di un vero e proprio governo europeo : questo progetto, ohe rap-presenterebbe un cambiamento reale della situazione attuale, rappresen-terebbe anche la realizzazione concreta e visibile dell'unificazionedell'Europa. E, in un certo senso, se i giovani si sentono poco impli-cati nelle questioni europee attuali è perché non vi percepiscono larealizzazione progressiva dell'unificazione dell'Europa.

Due nozioni sembrano sfuggire ai giovani europei : la costantepreoccupazione dell'unificazione dell'Europa nei progetti

138

comunitari e la necessaria progressività della costituzione di unaEuropa unita. In effetti, l'unificazione dell'Europa resta al centrodelle molteplici realizzazioni della Comunità e del lavoro quotidia-no delle sue istituzioni, ma i giovani non sembrano percepirlo. Nonsembrano neanche comprendere ohe l'integrazione europea deve esserenecessariamente progressiva, vale a dire che deve conciliare il rispet-to delle sovranità nazionali con la ricerca di una maggior armonia trai paesi.

Queste due nozioni complesse e astratte, ma nondimeno reali, pos-sono essere comprese più facilmente dai giovani ben informati. In com-plesso i giovani non sono sufficientemente informati sui problemi eu-ropei, quindi sembra necessario fornire uno sforzo d'informazione perfar comprendere loro ohe l'obiettivo in cui essi credono - l'unifica-zione dell'Europa - rimane vivo e che i mezzi impiegati per la sua rea-lizzazione sono i più idonei.

139

ALLEGATI

1. CARATTERISTICHE DELL'INDAGINE

DESCRIZIONE DELL'INDAGINE

CARATTERISTICHE TECNICHE

QUESTIONARIO

2. TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI

SECONDO LE LORO CONDIZIONI DI VITA

3. TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI

SECONDO I LORO CENTRI D'INTERESSE

4. INDICATORE DI POST-MATERIALISMO

140

ALLEGATO 1

CARATTERISTICHE DELL'INDAGINE

ALLEGATO 1.1.

DESCRIZIONE DELL'INDAGINE

L'indagine è stata condotta dall'associazione EUROPEAN OMNIBUSSURVEY congiuntamente alia realizzazione dell'Eurobarometro n° 17.Essa è basata su un questionario che figura in questo allegato nelleversioni francese e inglese e che consta di due parti : una ventinadi domande poste ai soli giovani dai 15 ai 24 anni, e una sessantinadi domande poste all'insieme della popolazione interrogata, senza di-stinzione d'età.

Questo questionario è stato sottoposto a campioni nazionali rap-presentativi della popolazione in età superiore n" 15 anni nei diecipaesi delia Comunità (9.700 persone in totale), nonché a campioni na-zionali supplementari di giovani dai 15 ai 24 anni rappresentatividi questa classe d'età nei dieci paesi (2.000 persone in totale).Tutte le interviste sono state condotte a domicilio da intervistatoried intervistatrici di professione nei periodo marzo-aprile 1982.

I nomi degli istituti che hanno collaborato alla ricerca, nonchéil numero delie interviste effettuate in ciascun paese sono riportatenella tabella della pagina seguente. I risultati presentati nella re-lazione per l'insieme della Comunità risultano da una ponderazionedei campioni nazionali, ogni paese è rappresentato nel totale da unnumero proporzionale all'effettivo delia sua popolazione.

CAMPIONAMENTO

Lo scopo del metodo di campionamento è di coprire in manierarappresentativa la totalità delia popolazione dei dieci paesi dellaComunità in età superiore ai 15 anni.

II campione di ciascun paese è costituito a due livelli :

1° Regioni e località dell'indagine

Le statistiche della Comunità europea dividono lo spazio euro-peo in 129 regioni. L'indagine è stata svolta in 126 regioni (Cor-sica', Groelandia e Val d'Aosta escluse).

Ogni paese ha costituito aleatoriamente un campione-modello dilocalità d'indagine in modo che tutte le categorie di habitat fosse-ro rappresentate proporzionalmente alle loro rispettive popolazioni.

Le interviste dell'indagine Omnibus Europea hanno avuto luogoin circa 1.150 punti d'indagine in totale.

142

ALLEGATO 1.1. (SEGUITO)

2° Scelta delle persone interrogate

Le persone interrogate cambiano sempre da un'indagine all'al-tra. Il campione-modello aleatorio succitato indica il numero dipersone da interrogare in ogni punto d'indagine. Le persone da interrogare sono designate nella fase seguente :

- o mediante estrazione a sorte su un elenco, nei paesi in cui èpossibile avere accesso ad elenchi esaurienti d'individui o fami-glie : Belgio, Paesi Bassi, Danimarca» Lussemburgo ;

- o mediante un campionamento stratificato sulla base delle stati-stiche di censi mento, il campione è costituito a partire dai crite-ri di sesso, età e professione : Francia, Italia, Regno Unito, Ir-landa, Germania ;

- o mediante un metodo che combina i due precedenti (progressionesistematica) : Grecia.

143

CARATTERISTICHE TECNICHE DELL'INDAGINE GIOVENTÙ'

ALLEGATO 1.2.

Campioni : A. Campione nazionale della popolazione di età supe-riore ai 15 anni

B. Campione nazionale supplementare di giovani dai 15ai 24 anni

(1) IRLANDA DEL NORD :283 persone di età superiore ai 15 anni interrogate dal 19 al 29aprile 1982 e le cui risposte sono integrate nei Regno Unito.Non esiste un campione supplementare di giovani dai 15 ai 24 anni

144 A

LE DOMANDE 119-141 SONO STATE POSTE AI SOLI GIOVANI DI 15-24 ANNI D'ETÀ'

119. Attualmente quale è la Sua attività ?

1 Attività retribuita a orario completo2 Attività retribuita a tempo parziale3 Studente (scuola o università)4 Formazione professionale (apprendistato, tirocinante, formazione

sul posto di lavoro, centro di formazione professionale)5 Disoccupato o alla ricerca di un impiego6 Altre attività non retribuite7 Servizio militare, servizio nazionale (nei paesi in cui esiste)

_____8 Altre____________________________________________________

120/ Alle persone che hanno un'attività retribuita (punti 1 e 2 della domanda123 119)——'-———————————————————————————————"-———————————————————

Si No ?

120 1 2 0 11 Suo lavoro corrisponde o no ad una formazione da Lei rice-vuta ?

121 1 2 O E' retribuito in misura ragionevole o no ?122 1 2 O E' interessante o no ?123 1 2 O Le permette di sperare in una promozione o no ?

124/ Agli studenti (punto 3 della domanda 119)126

Si No ?124. 1 2 0 Gli studi che sta facendo corrispondono a ciò' che desiderava

o no ?125. 1 2 0 Pensa che, una volta terminati, questi studi Le offriranno

uno sbocco professionale ?126. A quanti anni pensa di terminare gli studi ?

1 16 anni2 17 anni3 18 anni4 19 anni5 20 anni6 21-22 anni7 23-24 anni8 25 anni o più

127/ A coloro che seguono un corso di formazione professionale128 (punto 4 della domanda 119)

Si No ?127 1 2 O La formazione professionale che sta seguendo corrisponde

a ciò' che Lei desiderava o no ?128 1 2 0 Pensa che questa formazione possa farLe sperare un lavoro

qualificato o no ?

129/ Ai disoccupati o a coloro che sono alla ricerca di un impiego131 (punto 5 della domanda 119)

129 Da quanto tempo cerca veramente un impiego ?1 Meno di tré mesi2 3 a 6 mesi3 7 a 12 mesi4 più di 12 mesi

130 Ha risorse finanziarie o no ? per esempio... (varie rispostepossibili )1 Aiuto dei genitori2 Indennità di disoccupazione3 Lavoro del coniugo o partner4 Piccoli lavori pagati direttamente5 Altre

131 Quale è la ragione principale per cui non ha un impiego ?(MOSTRARE IL CARTELLINO A)1 Non Le propongono niente di veramente interessante2 Dal punto di vista finanziario, le indennità di disoccupa-

zione sono più elevate o altrettanto elevate della retribu-zione del lavoro che si può' trovare

3 Non vi è un'offerta che corrisponde alla Sua formazione4 Non vi è assolutamente nessuna offerta di lavoro nella regione5 Altri motivi

145 A

ALLEGATO 1. 3.

DOMANDE POSTE A TUTTI I GIOVANI DAI 15 AI 24 ANNI

132. Vive...1 Con i genitori2 solo3 con il coniuge4 in coppia con un amico o un'amica5 divide l'alloggio con una o più personeO ?

133. Quale è la Sua situazione finanziaria ?1 va bene, è discreta2 devo fare attenzione, ma ci riesco3 ho qualche difficoltà per arrivare alla fine del mese4 sono ridotto ad espedienteO ?

134/ Le citerò' diversi aspetti della vita. Può' dirmi se per Lei riguardo140 a ciascuno di essi va molto bene, piuttosto bene, discretamente, piut-tosto male o molto male ?

Molto Piuttosto Discre- Piuttosto Molto ?bene bene____ tamente male male __

134 I2345O I rapporti con i ge-nitori

135 1 2 3 4 5 O con gli amici136 1 2 3 4 5 0 L'amore137 1 2 3 4 5 0 1 progetti d'avvenire

personale (matrimonio,famiglia, ecc...)

138 1 2 3 4 5 O Le prospettive profes-sionali

139 1 2 3 4 5 0 L'alloggio140 1 2 3 4 5 O Le vacanze e il tempo

1 ibero

(4) Quali cose Le interessano molto nella vita ? Mi può' indicare lecose di questo elenco che Le interessano veramente ? (Nota per l'in-tervistatore : insistere per ottenere varie risposte). (MOSTRARE ILCARTELLINO B).

1 Le scienze e la tecnologia2 La politica (nazionale)3 Gli sport4 I grandi problemi sociali (per esempio i diritti dell'uomo, "la

miseria, la parità dei sessi, ecc...)5 Le arti e gii spettacoli (teatro, cinema, musica, ecc...)6 La vita degli altri popoli d'Europa7 La vita delle regioni, le lingue e le culture regionali8 L'ambiente, la difesa della natura, l'ecologia9 II Terzo Mondo, i problemi di sottosviluppoX La vita politica internazionaleY Niente di tutto questoO ?

ALLEGATO 1.3.

DOMANDE POSTE A TUTTI,GIOVANI E ADULTI

142. Nel complesso. Lei è molto soddisfatto, abbastanzasoddisfatto, non molto soddisfatto o per niente sod-disfatto della vita che conduce ? Si dichiarerebbe...

Molto soddisfatto 1Abbastanza soddisfatto 2Non molto soddisfatto 3Per niente soddisfatto 4? O

TREND BARO. 15 - D. 120(tendenza Eurobarometro)

143 Nel complesso Lei è molto soddisfatto, abbastanza sod-disfatto, non molto soddisfatto o per niente soddisfat-to del funzionamento della democrazia (nel Suo paese) ?

Molto soddisfatto 1Abbastanza soddisfatto 2Non molto soddisfatto 3Per niente soddisfatto 4N;s. O

TREND BARO. 16, D.233(tendenza Eurobarometro) __

DOMANDE POSTE A TUTTI, ADULTI E GIOVANI

144. Secondo Lei, per quali idee o motivi, fra quelli indicati in questoelenco, vale la pena di affrontare dei rischi e di accettare dei sa-crifici ? (MOSTRARE IL CARTELLINO D)

1 La parità dei sessi2 La difesa della natura3 La pace4 La lotta contro la miseria5 La difesa del nostro paese6 La propria fede religiosa7 L'unificazione dell'Europa8 La libertà dell'individuo9 I di ri tti del l'uomoX La rivoluzioneY Nessuna di queste coseO ?

145. Le mostro un elenco di cose che possono cambiare la vita della gente(nel Suo paese) nei prossimi 10 o 15 anni. Secondo Lei quali sono lecose più promettenti, che danno più speranza per il futuro ? (sonoammesse più risposte) (MOSTRARE IL CARTELLINO D)

1 L'evoluzione della scienza e delle tecniche2 L'evoluzione del modo di vivere (nel nostro paese)3 II miglioramento del livello di vita (nel nostro paese)4 L'unificazione dell'Europa5 La comprensione e l'intesa tra la gente (nel Suo paese)

147

6 II miglioramento dei rapporti tra l'Est e l'Ovest7 La comprensione tra i paesi industrializzati e i paesi del Terzo

Mondo8 I rapporti tra governo locale, regionale e centrale9 La qualità della vitaX Nessuna di queste coseO ?

147 A

ALLEGATO 1.3.

146/ Si dicono molte cose a proposito degli obiettivi147 che (il Suo paese) dovrebbe sforzarsi di raggiun-gere nei prossimi 10 o 15 anni. Su questa listasono indicati gli obiettivi che alcuni vorrebberofossero raggiunti prima degli altri. Mi vuole in-dicare quale di questi Le sembra (personalmente)più importante a lungo termine ? (MOSTRARE IL CAR-TELLINÒ E. UNA SOLA RISPOSTA).

E in secondo luogo, quale Le sembra più importante ':

1° 2°146 1471 1 Mantenere l'ordine nel paese2 2 Aumentare la partecipazione dei cittadini alledecisioni del governo3 3 Combattere l'aumento dei prezzi4 4 Garantire la libertà d'espressioneO O N.s.

TREND BARO. 16, D. 234/235

(tendenza Eurobarometro)

148/ Le indico alcuni motivi di paura talvolta citati in riferimento al150 futuro (i prossimi 10 o 15 anni) del mondo in cui vi vi amo.(MOSTRA-RE IL CARTELLINO F).

148 Mi può' dire quali problemi La preoccupano realmente ? (Sono ammes-se più risposte).

149 Di tutti questi problemi quale La preoccupa di più ?

150 E in secondo luogo ?

148 149 150Si preoccupano 1° 2°realmente (una (una(più rispo- sola solaste ) rispo- rispo-

sta) sta)Le condizioni di vita sempre piùartificiali, meno naturali (tipodi alloggio, traffico, alimenta-zi one, ecc... ). 1 1 1La degradazione della natura cau-sata da inquinamenti di' ogni specie 2 2 2L'aumento della disoccupazione do-vuta all'automazione dei lavoro 3 3 3La minore influenza del Suo pae-se in Europa 4 4 4L'interruzione prolungata deinostri rifornimenti di petro-lioedi gasnatura le 5 5 5L'invasione del nostro paesedi prodotti a basso prezzoprovenienti dall'Estremo Orien-

148

tè 6 6 6

II grave peggioramento delle relazio-ni internazionali

7 7 7

Le crescenti tensioni tra gruppi di-versi (nel Suo paese) che causanogravi e prolungati disordini

8 8 8

La minore influenza dell'Europa Oc-cidentale nel mondo

9 9 9

11 rischio di danni gravi alla per-sona umana causati dall'utilizzazio-ne di alcune scoperte mediche e far-maceuti che

X X X

L'aumento della criminalità e delterrorismo

Y Y Y

TREND BARO. 10.A (PARZIALE) D. 112-115

(tendenza Eurobarometro)

148 A

ALLEGATO 1.3.

151.Pensa che nei prossimi due anni Lei possa aver bisogno di un lavororetribuito e che non possa trovarlo ? Direbbe che...

1 è molto probabile2 potrebbe succedere3 è poco probabile4 non accadràO ?

TREND BARO. 9 - D.149(tendenza Eurobarometro)

152/ Lei è abbastanza d'accordo o piuttosto non d'accordo su ciascuna delle161 sottoelencate opinioni su come vanno le cose(nel Suo paese) ?(UNA RISPOSTA PER RIGHA)

Abbastanza Piuttostod'accordo non d'accordo ?

152 Ognuno può' esprimere liberamen-te le sue critiche quando non èd'accordo 1 2 0

153 C'è troppa libertà di fare queiche si vuole ; questo porta aldisordine e il disordine a lungoandare, rischia di portare alladittatura 1 2 O

154 Basta avere soldi e tutto si può'sistemare 1 2 0155 Le minoranze che hanno idee e a-

bitudini diverse dagli altri so-no viste veramente male 1 2 0

156 Ognuno è libero di fare quelloche vuole nel rispetto della leg-ge 1 2 0

157 E' troppo ingiusto che alcuni ab-biano molto ed altri non abbianoquasi niente 1 2 0

158 Se si vuole la compieta uguaglian-za, si distrugge l'iniziativa per-sonale 1 2 0

159 II sistema di assistenza socialepermette di ridurre le disuguaglian-ze 1 2 0

160 II sistema di assistenza socialenon favorisce chi ne avrebbe piùbisogno 1 2 0

161 Tutti sono veramente uguali difronte alla legge 1 2 0

162. Lei pensa che se le cose non vanno bene (nel Suo paese), persone comeLei possono fare qualcosa per cambiare in meglio oppure no ?

1 Si, possono contribuire a cambiare qualcosa2 No, non possono0 ?

BARO. 5 - D.145

149

163. Quando si tratta di un'opinione a cui tiene molto. Lecapita di convincere i Suoi amici, i Suoi colleghi dilavoro, le Sue conoscenze, ad adottare questa opinione ?Le capita...

1 spesso2 qualche volta3 raramente4 mai0 N.s.

TREND BARO. 16, D. 251

(tendenza Eurobarometro)

149 A

ALLEGATO 1.3.

164. Su questo elenco sono indicati tré diversi modidi pensare sulla società in cui viviamo. Scelgala frase su cui è più d'accordo.(MOSTRARE IL CAR-TELLINO G. UNA SOLA RISPOSTA)

1 Bisogna cambiare radicalmente l'organizzazionedella nostra società mediante un'azione rivolu-zionaria2 Bisogna migliorare a poco a poco la nostra so-cietà con l'aiuto delle riforme3 Bisogna difendere coraggiosamente la nostra so-cietà attuale da tutte le forze sovversive0 N.s.

165. Lei pensa di essere molto orgoglioso, abbastanza orgoglioso, non mol-to orgoglioso, per niente orgoglioso di essere (nazionalità) ?

1 Molto orgoglioso2 Abbastanza orgoglioso3 Non molto orgoglioso4 Per niente orgoglioso0 ?

166/ Parliamo ora delia fiducia che Le ispirano i diver-169 si popoli. Per ciascuno dei popoli che Le nominerò'

mi dica se Lei ha molta fiducia, abbastanza fiducia,poca fiducia o nessuna fiducia.

Molta Abbastanza Poca Nessuna ?fi duci a fi duci a fiducia fiducia

166. Americani (1) I 23 3 4 0167. Giapponesi 1 2 3 4 0168. Russi (1) 1 2 3 4 0169. Cinesi 1 2 340

(1) Specificare : Americani(degli Stati Uniti)(2) Specificare : Russi (dell'Unione Sovietica)

150

170. Le capita di pensare che è cittadino dell'Europa ?

1 Spesso2 Qualche volta3 Mai0 ?

150 A

ALLEGATO 1.3.

171. In linea generale, Lei è favorevole o contrario agli sforzifatti per unificare l'Europa occidentale ? Se favorevole,Lei è...Se contrario. Lei è...?

1 molto favorevole2 abbastanza favorevole3 abbastanza contrario4 molto contrarioO N.s.

TREND BARO. 16, D. 247_______________________(tendenza Eurobarometro)______________

172. Nella stampa, nei giornali, alla radio o alla televisione, siparìa spesso della Comunità europea (detta anche "Mercato co-mune"). Personalmente, Le interessano molto, un po' o per nullai problemi della Comunità europea ?

1 Molto2 Poco3 Per nienteO ?

TREND BARO. 13 -D.139(tendenza Eurobarometro)

173. Anche se non ha il tempo di interessarsi personalmente ai problemidella Comunità europea, ritiene, pensando al futuro (del Suo pae-se e dei suoi cittadini) che questi problemi siano...

1 Molto importanti2 Importanti3 Poco importanti4 Per niente importantiO ?

TREND BARO. 13 - D. 140____________________________(tendenza Eurobarometro)_______________

174. Tutto considerato, direbbe che le persone come Lei sono o non so-no abbastanza informate sui problemi di cui si occupa la Comunitàeuropea ?

1 Abbastanza informate2 Non abbastanza informate0 ?

TREND BARO. 13 - D. 141,(tendenza Eurobarometro)

175. Da dove viene più spesso a conoscenza di ciò" che Lei sa sulla Co-munità europea e sui problemi di cui si occupa ? Mi risponda conl'aiuto di questa lista. (MOSTRARE IL CARTELLINO H, sono ammessepiù risposte).

1 Giornali quotidiani2 Riviste e periodici3 Pubblicazioni professionali e sindacali4 Televisione5 Radio6 Discussioni con altre persone7 Altro (PRECISARE)8 Non rispondono0 ?

TREND BARO. 13 - D. 142(tendenza Eurobarometro)

151 A

ALLEGATO 1.3.

176/ A proposito della Sua (personale) conoscenza delie questioni i;178 di cui si occupa "la Comunità europea, mi dica se Lei è d'ac-

cordo o non è d'accordo su ciascuna delle seguenti opinioni :

D'accordo Non d'accordo ?

176 Non ho il tempo di interessarmenee dei resto non ci si può' interes-sare a tutto 1 2 0

177 I giornali, la radio e "la televisio-ne non parlano abbastanza delle que-stioni europee 1 2 0

178 I giornali, la radio e la televisio-ne parlano delle questioni europeein maniera troppo superficiale 1 2 0

TREND. BARO. 9 -D. 119-121

(tendenza Eurobarometro)

179. Secondo Lei, negli ultimi dodici mesi l'accordo fra i paesidella Comunità europea (Mercato comune) è in complesso mi-gliorato, peggiorato, o è rimasto press'a poco senza cam-biamenti ?

1 Migliorato2 Peggiorato3 E' rimasto press'a poco senza cambiamenti0 N.s.

TREND BARO. 16 - D. 248(tendenza Eurobarometro

180. In generale, secondo Lei, il fatto che il Suo pae-se fa parte della Comunità europea (Mercato comune)è ...?

1 una cosa buona2 una cosa cattiva3 una cosa ne buona ne cattiva0 N.s.

TREND BARO. 16 - D. 250(tendenza Eurobarometro

211. Ci sono due modi di vedere la Comunità europea in un futuro piùlontano (MOSTRARE IL CARTELLINO I E LEGGERLO PER LA PERSONA INTER-VISTATA) :

- per alcuni la Comunità europea dovrebbe avere non soltanto unparlamento eletto a suffragio universale ma anche un vero e propriogoverno che possa prendere decisioni definitive in certi settoriimportanti ;

- per altre persone, invece, le decisioni definitive dovrebberosempre essere prese dai governi dei singoli Stati mèmbri.

152

ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG
ADMIN DG

Su quale di queste due opinioni Lei è maggiormente d'accordo ?(NON FARE PREMURA, NON SUGGERIRE, RIPETERE SE NECESSARIO).

1 Un vero e proprio governo europeo2 Decisioni definitive ai governi nazionali3 Altra risposta (SPONTANEA) :.............0 ?......_.................................

TREND BARO. 9 - D. 134(tendenza Eurobarometro)

212. Se domani annunciassero che l'idea deliaComunità fosse stata abbandonata. Lei pro-verebbe rammarico, indifferenza (per Leisarebbe la stessa cosa) o un grande solilevo ?

1 un grande rammarico2 indifferenza3 un grande sollievo

O N.s.

TREND BARO. 16 - D. 257

(tendenza Eurobarometro)

152 A

ADMIN DG
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ALLEGATO 1.3.

213. Ile capita spesso, qualche volta, o non Le capitamai di discutere di politica con gli amici ?

1 Spesso2 Qualche volta3 MaiO ?

TREND BARO. 16 - D.252________________________(tendenza Eurobarometro)_______________

214/ Esistono movimenti e organizzazioni che cercano di ottenere il sostegno217 del pubblico. Gliene cito alcuni, può" dirmi per ognuno di essi...

(a) se Lei lo approva (completamente o abbastanza) o se lo disap-prova (abbastanza o completamente) ?

(b) se ne è membro, se pensa di diventarlo o se non vorrebbe asso-lutamente esserne membro ?

( a ) ( b )Approva Disapprova Pensa Noncom- ab- ab- com- Ne èdi es- vuolepie- ba- ba- pleta- è seme esser-ta- stan- mente mem- mem- ne mem-men- za ? bro bro bro ?tè _____ ____ _ ___ ___ _____ __

214 1 2 3 4 5 6 7 8 0 Organizzazioni di dife-sa della natura

215 1 2 3 4 5 6 7 8 0 Movimenti ecologisti216 1 2 3 4 5 6 7 8 0 Movimenti contro la co-

struzione di centralinucleari

217 1 2 3 4 5 6 7 8 0 Movimenti pacifisti eostili alle armi nuclea-ri

RIFERIRSI ALLA LETTERA D'ISTRUZIONI

218. a proposito di politica, si parla di "sinistra" e di "destra" ;vuole indicare la Sua posizione su questo asse ? (MOSTRARE ILCARTELLINO . NON SUGGERIRE. LA PERSONA DEVE COLLOCARSI IN UNACASELLA. SE ESITA INSISTERE).

? = non classificato

TREND BARO. 16 - D. 253(tendenza Eurobarometro___________

153

ADMIN DG

219. Esiste un partito politico al quale Lei si sente più vicino chead altri ? Se si. Lei si sente molto legato a questo partito,abbastanza legato o soltanto simpatizzante ?

1 Molto legato2 Abbastanza legato3 Soltanto simpatizzante4 Vicino ad alcun partitoO ?

TREND BARO. 15 - D. 253(tendenza Eurobarometro)

220 A prescindere dal fatto di essere o meno praticante, si definirebbe...

1 Religioso2 Non religioso3 Un ateo convintoO ?

153 A

ADMIN DG
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ALLEGATO 2

TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI

SECONDO LE LORO CONDIZIONI DI VITA

ADMIN DG
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ADMIN DG

NOTA TECNICA

La tipologia dei giovani secondo le loro condizioni di vitaè costruita a partire dalle risposte date dai giovani dai 15 ai24 anni d'età a tré domande : l'attività esercitata, il quadro divita (dove si vive ?) e la situazione finanziaria (Cfr. capitolo I,3a parte).

Innanzitutto sono stati scelti a caso quindici individui nelcampione. Ciascuno degli individui rimanenti è stato in seguitoassociato ad uno dei primi quindici soggetti secondo l'analogia esi-stente tra le sue risposte e quelle di quest'ultimi. Man mano, l'ana-lisi ha permesso di costituire quindici gruppi o tipi di giovani a-venti condizioni di vita analoghe.

L'ultima tappa dell'analisi è consistita nel selezionare ilnumero definitivo di tipi secondo un duplice criterio di omogeneitàinterna e di eterogeneità dei tipi tra di loro. Ciò' considerando,appariva che il numero ideale di tipi era dodici, che copriva il 60,7 %delia variazione totale delle risposte. Tuttavia, poiché alcuni tipipresentavano molte analogie è stato ritenuto utile effettuare deiraggruppamenti. Infine, sono stati fissati sei tipi. Questi tipi so-no illustrati nelle pagine seguenti da una serie di tabelle secondo :

- "le domande attive delia tipologia (attività, quadro di vitae situazione finanziaria)

- le principali domande sociodemografiche.

155

156

157

158

159

160

161

ALLEGATO 3

TIPOLOGIA DEI GIOVANI EUROPEI

SECONDO I LORO CENTRI D'INTERESSE

ADMIN DG
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ADMIN DG

NOTA TECNICA

La presente tipologia è stata costruita partendo dalle rispostedate dai giovani dai 15 ai 24 anni d'età alia domanda sui centri d'in-teresse (Cfr. capitolo III, la parte).

Innanzitutto sono stati scelti a caso otto individui nel campio-ne. Ciascuno degli individui rimanenti è stato in seguito associatoad uno dei primi otto soggetti secondo l'analogia esistente tra lesue risposte e quelle dei soggetti iniziali. Man mano, l'analisi haconsentito di costituire otto gruppi o tipi di giovani aventi centrid'interesse simili. L'ultima fase dell'analisi è consistita nel sele-zionare il numero definitivo di tipi secondo un duplice criterio :mantenere la più grande omogeneità in ciascun tipo pur coprendo neimiglior modo possibile la variazione generale delle risposte. Ciò"considerando, cioè cercando di rispettare queste due esigenze oppostel'una all'altra, il numero -ideale di tipi è stato fissato a sette.Questi sette tipi coprono il 38,3 % della variazione totale delle ri-sposte.

Tré elementi sono necessari per comprendere questa tipologia :

I. l'albero di raggruppamento dei tipi che illustra le analo-gie esistenti tra di essi,

II. il profilo dei tipi, cioè le risposte dei giovani di ognitipo alla domanda attiva della tipologia (i centri d'in-teresse) ,

III. la descrizione dei tipi, cioè la costituzione di ciascuntipo secondo un certo numero di criteri giudicati espli-cativi e che sono rappresentati qui dalle domande socio-demografiche e dai morale.

163

I. ALBERO DI RAGGRUPPAMENTO DEI TIPI

TIPO I TIPO II TIPO III TIPO IV TIPO V TIPO VI TIPO VII(nessun (cultura (Ambien- (Distra- (Terzo (Regioni) (Politica)centro popolare) tè) zioni) Mondo)d'interesse)(4%) (17 X) (18 X) (221) (14 X) (10 X) (15 X)

164

II PROFILO DEI TIPI

PREMINENZA DEI CENTRI D'INTERESSE

IN. CIASCUN TIPO

165

Tabella n° 1

III. DESCRIZIONE DEI TIPI

DIFFUSIONE DEI DIFFERENTI TIPI

NEI DIECI PAESI DELLA COMUNITÀ'

166

Tabella n° 2

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)

SECONDO IL SESSO. L'ETÀ', LA SITUAZIONE FAMILIARE

E L'ETÀ' DI CONCLUSIONE DEGLI STUDI

167

Tabella n° 3

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)SECONDO L'ATTIVITÀ'. IL QUADRO DI VITA

E LA SITUAZIONE FINANZIARIA

Tabella n° 4

168

168 A

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)SECONDO L'ATTIVITÀ' PRECISA DELLA

PERSONA INTERVISTATA

Tabella n°5

169

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)

SECONDO L'ATTIVITÀ' PRECISA DEL

CAPOFAMIGLIATabella n° 6

170

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)

SECONDO I REDDITI DELLA FAMIGLIA

DIVISI IN QUATTRO CLASSI

Tabella n° 7

171

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)SODDISFAZIONE GENERALE PER LA VITA

CHE SI CONDUCE

172

Tabella n° 8

III. DESCRIZIONE DEI TIPI (seguito)

SODDISFAZIONE NEI CAMPI PIÙ' IMPORTANTI

DELL'ESISTENZA (Indice (1) )

(1) "Molto bene" = 5. "Abbastanza bene" = 4. "Discretamente" = 3. "Piutto-sto male" = 2, "Molto male" = I» Le persone che non hanno rispostonon sono considerate.

173

Tabella n° 9

ALLEGATO IV

L'INDICATORE DI POST-MATERIALISMO

L'indicatore di post-materialismo, destinato a valutare ilgrado di attaccamento di ogni persona interrogata ai temi post-ma-teriaìisti o materialisti, è stato costruito partendo dalle rispo-sste alia domanda seguente ;

"Si dicono molte cose a proposito degli obiettivi che (il Suo paese)dovrebbe sforzarsi di raggiungere nei prossimi 10 o 15 anni. Suquesta lista sono indicati gli obiettivi ohe alcuni vorrebbero fos-sero raggiunti prima di altri. Mi vuole indicare quale di questiobiettivi Le sembra (personalmente) più importante a lungo termi-ne ? (MOSTRARE IL CARTELLILO . UNA SOLA RISPOSTA).

E in secondo luogo, quale Le sembra più importante ?

1° 2°_1 1 Mantenere l'ordine nel paese2 2 Aumentare la partecipazione dei cittadini alle decisioni

del governo2 3 Combattere l'aumento dei prezzi4 4 Garantire la libertà d'espressione0 0 N.S.

La persona interrogata, che si trova in una situazione di sceltaforzata, esprime le sue preferenze o per i temi materialisti ("Mante-nere l'ordine" o "Combattere l'aumento dei prezzi") o per quelli post-materialisti ("Aumentare la partecipazione" o "Garantire la libertàd'espressione"). Potendo effettuare due scelte sono possibili tré com-binazioni : due risposte post-material iste, una risposta post-materia-lista e una risposta materialista, due risposte materialiste. Le per-sone che non hanno risposto ad una delle due domande o a tutte e duenon sono classificate. Utilizzando lo schema seguente, possiamo divideregli individui in quattro gruppi :

175