I FRATELLI DIMENTICATI · agosto presso la Scuola Primaria in Via ... Dalla singola persona il Papa...

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N° 140 GIU.-AGO. 2015 - TRIMESTRALE DI FRATELLI DIMENTICATI - SPED. IN ABB. POSTALE ART. 2, COMMA 20/C, LEGGE 662/96 - DCI DI PD7 - I FRATELLI DIMENTICATI I FRATELLI DIMENTICATI

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N° 140 GIU.-AGO. 2015 - TRIM

ESTRALE DI FRATELLI DIMENTICATI - SPED. IN ABB. POSTALE ART. 2, COM

MA 20/C, LEGGE 662/96 - DCI DI PD7 -

I FRATELLI DIMENTICATI

I FRATELLI DIMENTICATI

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NOTIZIE

SommarioEditoriale Pag. 3La nostra Fondazione » 5Curiosità dal Mondo » 14Lettere dai Benefattori » 16S.O.S. aiuto » 17Dalle Missioni » 21Il cappello magico » 28Viaggi Missionari del Sorriso » 29Microprogetti » 33

In copertina: India

Direttore ResponsabileGiovanni Tonelotto

Coordinatore editorialeDaniela Cattaneo

RedazioneLorena PavanTel. 049.940.27.27Fax 049.597.28.08

Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di que-sto numero

EditriceFondazione Fratelli Dimenticati onlus

PresidenteGino Prandina

Sede Legale35013 Cittadella (PD)Via P. Nicolini, 16/1

Giugno-Agosto 2015 n. 140Trimestrale di promozione umana e divulgazione religiosaRegistrazione Tribunale di Padovan. 1081 del 13.09.88

Sono state stampate 27.300 copie

Fotografie dall’archivio della Editrice:se riprodotte citare la fonte.

Fotocomposizione e stampaEuroprint srl - Quinto (TV)

Chiuso in redazione il27 apirle 2015

Abbiamo aderito a:

Emergenza Terremoto Nepal

In chiusura di questo numero apprendiamo del drammatico terremoto che il 25 aprile ha col-pito il Nepal compromettendo la sua già fragile economia.Partiamo immediatamente con una campagna di raccolta fondi perché la situazione è dram-matica. Servono acqua, cibo, ripari di emer-genza e cure mediche.

Per far fronte a questi bisognichiediamo il tuo aiuto!

Mostre Missionarie Estive

Chiesa in Valmalenco (SO): dal 15 luglio al 23 agosto presso la Scuola Primaria in Via RomaForni di Sopra (UD): dal 15 luglio al 30 agosto in Via Roma.

Passate a trovarci,vi aspettiamo!

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“Tre grazie da chiedere per le comunità cristiane: l’armonia, la povertà e la pazienza. Continuando la riflessione sul racconto del colloquio notturno tra Gesù e Nicodemo — al centro della liturgia della parola — Papa Francesco ha dedicato l’omelia della messa celebrata a Santa Marta martedì 14 aprile us al tema della «rinascita», che per la Chiesa significa «rinascere nello Spirito». Il Ve-scovo di Roma si è riallacciato alle letture del giorno precedente, ricordando che esse invitavano a «riflettere su una delle tante trasformazioni» che lo Spirito opera: quella di dare «coraggio», trasformando l’uomo «da codardo e timoroso» a «coraggioso, con un coraggio forte per annunciare Gesù, senza paura». Dalla singola persona il Papa è passato a considerare «cosa fa lo Spirito in una comunità». Rileggendo il brano degli Atti degli Apostoli (4, 32-37) che descrive le prime co-munità cristiane, sembra quasi di trovarsi di fronte a una descrizione di un mondo ideale: «tutti erano amici, tutti mettevano tutto in comune, nessuno litigava». Un racconto, ha spiegato Fran-cesco, che «è come un riassunto, come se la vita si fermasse un po’ e lo Spirito di Dio ci facesse intravedere cosa potrebbe fare in una comunità, come si potrebbe trasformare una comunità: una comunità diocesana, una comunità parrocchiale, religiosa, una comunità famigliare».In questa descrizione il Pontefice ha evidenziato due segni caratteristici della «rinascita in una comunità». Innanzitutto l’armonia: «La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola». Chi rinasce dallo Spirito, cioè, ha la «grazia dell’unità, dell’armonia». Lo Spirito Santo, infatti, è «l’unico che può darci l’armonia» perché «lui anche è l’armonia fra il Padre e il Figlio». C’è poi un secondo segno, ed è quello del «bene comune». Si legge nella scrittura: «Nessuno infatti tra loro era bisognoso, nessuno considerava sua proprietà quello che gli appar-teneva».A questo punto il Papa ha sottolineato come questi due aspetti siano solo «un passo» nel cammino della comunità rinata. Questa infatti comincia a vivere anche dei «problemi». Ad esempio c’è il caso «del matrimonio di Anania e Saffira», i quali, entrati nella comunità, «hanno cercato di truffare la comunità». Un’esperienza negativa che si può ricondurre ai nostri giorni: è simile, ha spiegato Francesco, ai «padroni dei benefattori che si avvicinano alla Chiesa, entrano per aiutarla e usare la Chiesa per i propri affari». Vi sono, poi, anche «le persecuzioni» che, del resto, erano state «annunciate da Gesù»: a questo riguardo il Pontefice ha richiamato «l’ultima delle beatitudini di Matteo: “Beati quando vi insulteranno, vi perseguiteranno a causa mia... Rallegratevi”». E ha ricordato anche che Gesù «promette tante cose belle, la pace, l’abbondanza: “Avrete cento volte in più con le persecuzioni”».È a questo punto che il Papa ha introdotto un terzo elemento importante, ricordando il «consiglio di Gesù» dato a chi si trova «in mezzo alle difficoltà, alle persecuzioni: “Abbiate pazienza, perché con la pazienza salverete le vostre vite, le vostre anime”». Occorre cioè «la pazienza nel sopportare: sopportare i problemi, sopportare le difficoltà, sopportare le maldicenze, le calunnie, sopportare le malattie, sopportare il dolore della perdita di un figlio di una moglie, di un marito, di una mamma, di un papà... la pazienza».Ecco quindi i tre elementi: una comunità cristiana «fa vedere che è rinata nello Spirito Santo, quando è una comunità che cerca l’armonia» e non la divisione interna, «quando cerca la povertà», e «non l’accumulo di ricchezze — le ricchezze, infatti, «sono per il servizio» — e quando ha pazienza, cioè quando «non si arrabbia subito davanti alle difficoltà e si sente offesa», perché «il servo di Jahvè, Gesù, è paziente». Vogliamo rinnovare la Fondazione, impegniamoci a vivere le tre grazie che ha citato il Papa “armonia , povertà e pazienza”.

Armonia, povertà e pazienzadi Gino Prandina, Presidente

EDITORIALE

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Abbiamo chiuso il 2014 con il disagio nel cuore per non aver superato economica-mente l’anno precedente. C’era la speranza che la crisi economica fosse in via di esaurimento, invece la luce oltre il tunnel è ancora opaca. Eventi importanti che re-cuperassero risorse economiche non ce ne sono stati, sono state ripetute le consuete presenze nelle occasioni tradizionali e attivate nuove iniziative che, salvo la visibilità, non hanno dato risultati economici. Sono stati potenziati gli incontri nelle scuole, raggiungendo un numero consistente di classi e alunni, grazie anche al bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.Quello che ci ha differenziato dagli anni precedenti è stato l’avvio della ristrutturazione ed organizzazione di Fratelli Dimenticati, impegno preso con il nuovo Consiglio di Amministrazione nel 2013. Dalle analisi fatte sono emersi ed evidenziati i punti di forza e quelli di debolezza e una via di ristrutturazione da percorrere insieme.

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I FRATELLI DIMENTICATILA NOSTRA FONDAZIONEVISION, MISSION E CARTA DEI VALORIEcco in cosa crede Fratelli Dimenticati

VISION:Promuovere l’autosufficienza delle comunità rurali nei paesi del Sud del Mondo quale fattore determinante per assicurare il futuro dei bambini e la dignità degli adulti.

MISSION:Promuovere l’autosufficienza delle comunità rurali del Sud del Mondo attraverso progetti nel campo: alimentare; ambientale/sanitario ed energetico.Alimentare: progetti di studio, ri-fertilizzazione del suolo, raccolta e conservazione dell’ac-qua, agricoltura naturale/sostenibile, conservazione degli alimenti, formazione sulle me-todologie sviluppate;Ambientale/sanitario: formazione sull’igiene e sull’ambiente, prevenzione di malattie en-demiche e malattie della povertà, supporto all’accesso alle strutture mediche (favorire il contatto con ospedali/centri di salute per visite periodiche, promuovere le buone infra-strutture/mantenimento delle vie di comunicazione, rivalutazione e riscoperta della medi-cina tradizionale/naturale;Energetico: progetti di autoproduzione e condivisione di energia e ottimizzazione dell’uti-lizzo delle risorse.Assicurare il futuro dei bambini attraverso progetti nel campo dell’istruzione e dell’acco-glienza in case famiglia/ostelli.Istruzione: permettere l’accesso all’istruzione (scuole di qualità e affiancamento pre-post scuola);Accoglienza in case famiglia/ostelli: per minori in condizioni disagiate.Promuovere la dignità degli adulti attraverso progetti nel campo dell’inclusione sociale, favorendo attraverso l’occupazione, l’informazione e l’affiancamento, una migliore e piena partecipazione della persona al contesto sociale, istituzionale ed economico nel quale si svolge la sua esistenza.

CARTA DEI VALORI:Valori organizzativiTrasparenza/Accountability: Fornire accessibilità alle informazioni concernenti leproprie modalità operative ed in particolare sui fondi raccolti, sulla rendicontazione ai donatori, sul perseguimento degli obiettivi e sull’utilizzo delle risorse. Operare nella con-sapevolezza di essere chiamati a rendere conto delle proprie azioni e decisioni. Indipendenza/Integrità: Operare in modo libero da condizionamenti esterni ideologici, politici, religiosi, ed interessi di parte, perseguendo la propria vision/mission. Dignità e rispetto dei diritti umani: Credere nel valore intrinseco e inestimabile di ogni es-

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LA NOSTRA FONDAZIONE

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sere umano: tutti gli uomini, senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza, religione, grado d’istruzione, nazionalità, cultura, impiego, opinione politica o condizione sociale me-ritano un rispetto incondizionato.

Valori operativiCollaborazione/Partecipazione: Mettere a disposizione degli altri le proprie competenze, la propria disponibilità e la propria esperienza, valorizzando quella degli altri e sentendosi coinvolto nel raggiungimento degli obiettivi comuni, in un clima di coesione, rispetto e accoglienza reciproca.Coerenza: Operare in linea con i principi dichiarati, con la responsabilità assunta nei con-fronti dei beneficiari, con i criteri etici nell’accettazione dei finanziamenti e con lealtà verso quanti collaborano con noi, rispettando ruoli, decisioni, obiettivi e tempi.Efficacia/Qualità: Perseguire nei propri interventi verso i beneficiari il migliore impatto sociale (in particolare condizioni di vita dei beneficiari) e promuovere l’innovazione come fattore qualificante. Accoglienza: intesa come uno stile che usa Fratelli Dimenticati nell’operare; uno stile aperto, disposto al dialogo ed al confronto, attento alle persone ed all’incontro. Impegnarsi all’accoglienza significa “fare insieme” per costruire il “bene comune” (il fine per il quale Fratelli Dimenticati si impegna nei confronti di chi ha bisogno).

Valori socialiSolidarietà: Condividere i bisogni dell’altro impegnandosi nell’aiuto , realizzare il principio della equità e della giustizia sociale ed operare rispettando la cultura di ogni comunitàSostenibilità: Perseguire nei propri interventi uno sviluppo sociale durevole che risponda alle esigenze del presente salvaguardando e promuovendo le capacità delle generazioni future.

Valori dell’individuoValorizzazione delle risorse umane: Rispettare le persone, nella piena considerazione della dignità dell’individuo, promuovendone la motivazione, valutando il merito ed ope-rando con equilibrio ed equità. Promuovere la formazione ed il confronto quale veicolo per lo sviluppo delle persone.Volontariato: Promuovere l’attività volontaria e gratuita con un approccio di apertura agli altri e favorire l’aiuto di quanti, condividendo i principi della Fondazione, vogliano dare un contributo alle sue attività.Il volontariato non è solo gratuità economica ma anche un concetto etico, una prospettiva morale, una visione e una pratica di servizio.

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MADURI, INFERMIERA PROFESSIO-NALEdi Madhuri Arshita EkkaCari amici, un caro saluto.Sono Madhuri! Prima questo era solo un nome, ora c’è qualcosa dietro a questo nome ed è Maduri, infermiera professionale. Questo è possibile solo grazie a voi! Vi ringrazio davvero tanto per la vo-strà bontà.Oggi voglio esprimervi la mia profonda gratitudine e ringraziarvi per tutte le cose buone che fate, per il vostro supporto senza il quale non avrei realiz-zato il mio sogno e la mia non sarebbe una storia di successo. È solo grazie al vostro aiuto se ho po-tuto completare i miei studi alla GNM di Lucknow e oggi ho trovato lavoro come infermiera presso i Medanta Medicity di Gurgaon.Ma il successo sarà un successo solo quando sarò riuscita io stessa ad aiutare una bambina povera ad arrivare al mio livello.Ancora una volta vi ringrazio di cuore. Grazie mille!!!

NON TREMO PIÙ...ORA POSSO CAMMINAREdi Harsharan del Centro Ashalayam di New Delhi (India)Harsharan è un ragazzo diversamente abile ed è anche la testimonianza vivente del fatto che la forza di volontà può avere la meglio su qualunque cosa. Ci vuole molto coraggio quando la vita ti mette continuamente alla prova, specialmente quando sei costretto ad accettare la perdita dei tuoi genitori in giovanissima età. Harsharan oggi ha 18 anni. Fu portato al cen-tro Ashalayam da suo zio materno nel dicembre del 2010 e, da allora, vive qui, pieno dell’amore, dell’attenzione e della protezione che gli riservano gli operatori di Ashalayam. Harsharan è figlio unico. I suoi genitori vivevano a Hari Nagar, a Delhi. E’ nato con una paralisi cere-brale congenita e un’emiparesi sinistra. Nel 2009, in seguito ad una lunga malattia, perse la madre. Fu poi costretto ad abbandonare la scuola all’ottava classe quando suo padre si ammalò, perché Har-sharan era l’unica persona che poteva prendersi cura di lui. Poi, nel 2010 anche suo padre morì e Harashan rimase solo. Nessuno dei suoi parenti venne ad aiutarlo ma, al contrario, sembravano solo desiderosi di mettere le mani sull’eredità dei suoi genitori. Per alcuni giorni poté comunque rimanere a vivere con suo zio ma-terno e la sua famiglia. Suo zio non aveva però la possibilità di mantenerlo e, pertanto, lo portò al Comitato per il Benessere dei Bambini, che lo indi-rizzò ad Ashalayam. Presto il ragazzo poté iscriversi alla classe ottava della scuola formale. Gli fu diagnosticata la tuber-colosi, ma fu subito ricoverato e poté ricevere tutte le cure mediche di cui necessitava.Ora frequenta la classe nona, è un ragazzo educato, responsabile e gentile con gli altri bambini, e riesce a portare avanti da solo tutte le sue incombenze quotidiane. Harsharan dice: “Mi manca la mia famiglia e ri-cordo i giorni della mia infanzia trascorsi assieme ai miei genitori, ma non sto male, cerco di godere di ogni momento e punto a realizzarmi nella vita”.Di recente è stato sottoposto ad un’operazione chi-rurgica all’arto inferiore destro eseguita dal dottor

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Madhuri Arshita all’uscita dell’ospedale in cui lavora.

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Mathew Varghese al St. Stephens Hospital di Tishazari, a New Delhi, e si è presto rimesso in salute. Ora è in grado di camminare con molta più facilità grazie alla sua nuova gamba artificiale. Il suo sorriso rivela la sua irriducibile forza di volontà.

TUTTO È POSSIBILE SE HAI IL CORAGGIO E LA GIUSTA MOTIVAZIONE PER RAGGIUN-GERE I TUOI OBIETTIVIdi Manoj Kumar del Centro Ashalayam di New Delhi (India)Mi chiamo Monoj Kumar e mi sono appena laureato all’Università di Delhi grazie all’aiuto di Don Bosco Ashalayam. Il personale mi ha sempre accompagnato e sostenuto, per fare in modo che io potessi crearmi un futuro. Oggi sono grato ad Ashalayam per aver trasformato la mia vita. Ero un bambino di strada e ho trascorso un anno e mezzo vivendo vicino ai binari della stazione. In qualsiasi direzione io guardassi, vedevo solo il buio nel mio futuro. Chiedevo l’elemosina e raccoglievo i giornali abbandonati nei treni per rivenderli e riuscire a comprare un po’ di cibo, in modo da placare i morsi della fame. Quando fui ospitato ad Ashalayam cominciai a vedere la luce, e quella luce continuò sempre a sostenermi. La mia vita cambiò: passai dalla strada alla scuola, e dalla scuola all’università.Sono grato a tutte le persone che mi hanno sempre sostenuto e hanno costituito per me un importante punto di riferimento.

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PROGETTO CASETTEStorie di beneficiariCi scrive Padre Christu Das, referente del progetto casette in Jharkhand e direttore del SIGN- Iniziative Sociali per la Crescita e lo Sviluppo raccontandoci alcune storie successe durante la realizzazione di casette per le famiglie bisognose.Mohan B. era affetto da tubercolosi e la sua famiglia viveva sotto un albero. Per questo è stato scelto come beneficiario della casetta. Ma due tragedie si sono succedute durante i lavori di costruzione. La casa che si stava costruendo è stata distrutta da un elefante che vagava nella notte e abbiamo dovuto ricostruire le mura di nuovo. Una volta che la casa era completata, Mohan è morto. La casa ora è abitata dalla moglie Sunita e dai 3 figli.

Anche Lawrence è un paziente tubercolotico in cura. La sua famiglia è composta da 6 persone. Figli e nipoti vivevano insieme in una capanna. Hanno tentato di costruirsi una casa di fango ma, prima che la potessero completare, è crollata con la pioggia.La famiglia però non aveva la possibilità di costruirsi una vera casa per mancanza di mezzi economici e quindi è intervenuto il progetto casette..una benedizione!A volte anche i pregiudizi e le superstizioni fanno la loro parte: ad esempio durante i lavori di costruzione un serpente velenoso ha morso il proprietario della casa che è stato ospedalizzato per diverso tempo. I lavori sono stati sospesi per molti giorni perché la popolazione riteneva fosse un cattivo presagio. Ci è voluto del tempo e molto impegno da parte dei responsabili del progetto per rimotivare la famiglia e continuare i lavori.

Grazie a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questo progetto.Le case che vengono costruite sono umili, formate da due stanze: una dove si pranza e l’altra dove si dorme su semplici stuoie. Importante è avere un tetto sopra la testa e una struttura resistente alle forti piogge e al vento dei monsoni.

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UN SALUTO DA CHINEACHI (SIERRA TA-RAHUMARA, MESSICO)di Padre Ignacio Becerra Trigueros, CSSRInviamo un saluto cordiale in Gesù Cristo che ci porta pace e allegria negli eventi della nostra vita personale ed ecclesiastica.Per mezzo di questa lettera vi informo che noi, Padri Redentoristi, abbiamo ricevuto ordine di ritirarci il 15 di febbraio 2015 dalla Diocesi della Tarahumara, lasciamo la Parrocchia della Sacra Famiglia che ho servito personalmente dal 9 set-tembre 1990 e, di conseguenza, il Centro Chinéachi (da voi sostenuto dal 1999) che sarà gestito ora dai Padri Francescani che nella stessa data hanno anche la gestione della Parrocchia.Negli anni in cui avete sostenuto Chinéachi si sono

raggiunti molti traguardi, tra cui un maggior coin-volgimento dei genitori nel processo di scolarizza-zione dei figli e un il proseguimento della carriera scolastica dei nostri ragazzi che non si fermano alla scuola primaria ma continuano a studiare alla se-condaria.Colgo l’occasione per informarvi che Chinéachi è diventato scuola a tempo pieno dall’anno scola-stico 2014-2015, i maestri vengono pagati dal pro-gramma “Educazione Indigena” del Governo dello Stato di Chihuahua e per questo il direttore della scuola avrà bisogno di un ulteriore sostegno eco-nomico per l’acquisto dei viveri.Per il momento non ho altro da aggiungere, vi rin-novo il nostro ringraziamento per il vostro soste-gno.

Gli alunni della scuola di Chineachi durante un momento di svago.

Contributo Stampa

Come ogni anno chiediamo un contributo per la realizzazione di questo giornalino.Siamo consapevoli del difficile periodo economico che stiamo vivendo e non vo-gliamo pesare maggiormente sui portafogli.Chiediamo, se possibile, un piccolo contributo per non andare a intaccare le offerte ricevute. Grazie!

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LA NOSTRA FONDAZIONE

FRATELLI DIMENTICATI NELLE SCUOLE

di Lucia, Ketty, Lisa, Elena della Scuola dell’Infanzia “G. Marin” di Candiana/Pontecasale (PD)Il giorno 4 marzo 2015 nella nostra scuola dell’infanzia sono arrivate due esperte della onlus Fratelli Dimenticati.Le insegnanti ed i bimbi rigraziano queste due esperte per la loro estrema cura e pazienza nella gestione di tutta l’attività svolta coi bimbi.Colgono, inoltre, l’occasione di ringaziare per la tematica trattata e per avere arricchito sia la visione dell’altro nei bimbi sia un bagaglio di informazioni spendibile dalle insegnanti in momenti didattici successivi coi bimbi.Grazie dalle maestre.

dei ragazzi delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria Statale “M. Montessori” di Pontelongo (PD)La Fondazione Fratelli Dimenticati onlus ha portato il Mondo meno fortunato nella nostra scuola primaria “M. Montessori”, presentando a noi ragazzi delle classi quarta e quinta di Pontelongo, in pro-vincia di Padova, l’attività svolta a sostegno delle persone senza casa, senza lavoro, senza cibo dell’India, del Nepal, del Nicaragua, del Guatemala, del Nord Messico.Attraverso la testimonianza di Daniela e Lorena e con l’ausilio di immagini e filmati, noi ragazzi siamo stati guidati a scoprire la difficile realtà in cui vivono molti nostri coetanei nei Paesi più poveri della Terra.A partire dalla riflessione su un tema che accomuna tutti i bambini: il gioco e in particolare il calcio, si è giunti a conoscere la situazione di sfruttamento di tanti minori, costretti a realizzare palloni nelle fabbriche, invece di andare a scuola o di giocare.In India i bambini che appartengono alle famiglie più povere non possono godere dei diritti che tutti dovrebbero avere e sono costretti a lavorare per aiutare i familiari a sopravvivere, cucendo palloni o producendo mattoni. È quello che accade a Passol, dove i bambini sono costretti a lavorare moltissime ore al giorno, in luoghi malsani, per poche rupie al giorno.La Fondazione sviluppa progetti di aiuto e di sostegno per migliorare le condizioni di vita di queste comunità, favorendo soprattutto l’istruzione e la tutela alla salute.Noi ragazzi di Pontelongo ci siamo sentiti contagiati da questa testimonianza di solidarietà, che ci ha permesso per un giorno di allargare il nostro sguardo ben oltre i banchi di scuola.

Dal mese di novembre 2014 fino alla fine di maggio 2015 abbiamo girato in lungo e in largo le provincie di Padova e Rovigo per incontrare i 2.506 bambini e ragazzi delle 60 scuole, tra infanzia e primarie.Tutti i nostri interventi sono stati possibili grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che li ha finanziati e ha, quindi, reso gratuiti gli incontri alle scuole senza gravare sulle spalle dei genitori che spesso sono chiamati a contribuire per il buon funzionamento delle nostre scuole.Speriamo di poter rivedere questi ragazzi anche nei prossimi anni e di crescere insieme a loro!

Daniela e Lorena

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ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIAIl 16 e 17 maggio 2015, in oltre 3.000 piazze italiane, è tornata la manifestazione di solidarietà “Abbiamo RISO per una cosa seria – La fame si vince in famiglia”, promossa da FOCSIV di cui Fratelli Dimenticati è socio. Du-rante queste due giornate in tutt’Ita-lia più di 3.000 volon-tari hanno d i s t r i b u -ito al pub-blico oltre 1 0 0 . 0 0 0 pacchi di riso a fronte di una piccola offerta per combattere lo scandalo della fame e della povertà nel mondo. Noi, grazie a questa importante campa-gna, siamo riusciti a realizzare un grande progetto presentatoci da Padre Christu Das e realizzato con i contadini che vi-vono in poverissimi villaggi nello stato del Jharkhand in India.In questo stato l’81,6% delle persone è dedito all’agricoltura, che rappresenta quindi la struttura dell’economia rurale e la principale fonte di sostentamento eco-nomico delle famiglie.I contadini lavorano come coltivatori di-retti (per chi possiede un appezzamento di terra) o come braccianti agricoli.Le industrie hanno usurpato le terre delle

tribù non concedendo in cambio alcun beneficio e anche il governo si dimostra poco interessato ai bisogni dei contadini, salvo concedere loro qualche incentivo durante il periodo delle elezioni.

Un’altra si-t u a z i o n e negativa è rappresen-tata dalle p r a t i c h e a g r i c o l e spesso pri-mitive e poco produttive.Si è pensato quindi di concentrarsi sulla for-mazione dei c o n t a d i n i , a t t r a v e r s o

un progetto di sviluppo che li aiuterà con una migliore pianificazione agricola, mo-tivandoli a servirsi di tecniche all’avan-guardia ed ecosostenibili (come il RIS, “System of Rice Intensification”, che per-mette di aumentare la produzione di riso con l’impiego di minor acqua e sementi) e incentivandoli all’utilizzo di metodi or-ganici (come il compost) e pesticidi bio-logici, evitando così l’impoverimento e la deturpazione del terreno.L’obiettivo primario è quello di poten-ziare i mezzi di sostentamento delle tribù locali, al fine di arginare il tasso di migra-zione per mancanza di posti di lavoro e fornire un’educazione mirata a riscattare le famiglie e liberarle dallo sfruttamento dei proprietari terrieri e dagli usurai.

Lezione in campo.

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LA NOSTRA FONDAZIONE

Il 16 e 17 maggio 2015aiutaci a combattere lo scandalo della fame e della povertà. Grazie al tuo aiuto, FOCSIV potrà sostenere 30mila famiglie contadine nei Sud del mondo. La terra è vita e va coltivata e custodita.

per informazionichiama il numero verde

800 913456dalle 8.30 alle 17.30

facebook.com/FOCSIV #abbiamoRISOperunacosaseria

www.abbiamorisoperunacosaseria.it

Con il patrocinio di

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Ringraziamo per la diffusione nei Centri Missionari Diocesani

Il progetto promosso da FOCSIV sostiene le iniziative di agricoltura familiare degli Organismi federati

ACCRI Trieste-TrentoAMAHORO Onlus Ruffano (LE)A.D.P. BolognaASPEm CantùA.U.C.I. RomaCEFA BolognaCELIM BergamoCe.L.I.M MilanoC.I.S.V. TorinoC.L.M.C. GenovaCMSR LivornoC.O.E. Barzio (LC)CO.M.I. RomaCO.MI.VI.S. Porto Viro (RO)Cooperazione e Sviluppo PiacenzaCO.P.E. CataniaC.V.C.S. GoriziaC.V.M. Porto San Giorgio (FM)FMSI RomaFratelli Dimenticati Cittadella (PD)ISCOS RomaL.V.I.A. TorinoM.L.F.M. LodiM.M.I. BresciaMO.C.I. Reggio CalabriaMovimento Sviluppo e Pace TorinoO.S.V.I.C. OristanoOVCI La Nostra Famiglia Ponte Lambro (CO)ProgettoMondo MLAL VeronaPRO.DO.C.S. RomaPRO.MOND. BariS.C.A.I.P. BresciaS.V.I. BresciaV.I.S.P.E. Casirate di Lacchiarella (MI)

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ORISSACAPITALE DELLO STATO: Bhubaneswar

SUPERFICIE: 155.820 km2

(Per fare un confronto: la superficie totale dell’India è di 3.166.944 kmq, quella dell’Italia è di 301.340 kmq!)

LINGUA UFFICIALE: Oriya e Hindi

L’Orissa, conosciuto anticamente col nome di Kalinga e oggi ufficialmente ribattezzato col nome locale Odisha, si affaccia quasi in-teramente sul Golfo del Bengala ed è come un ponte tra il nord e il sud del paese. È uno degli stati più poveri dell’India, la fascia costiera è la più prospera ed è anche quella che vede un maggior flusso turistico. La parte orientale dello stato, zona in cui vivono molte tribù, è invece più povera.

I FRATELLI DIMENTICATICURIOSITÀ DAL MONDO

La capitale Bhubaneswar è meta di pellegri-naggio, in passato vi si potevano trovare più di 2000 templi. Nelle vicinanze della città esi-stono poi importanti testimonianze dell’anti-chità del luogo: un centinaio di grotte scavate nella roccia e decorate con bassorilievi e iscri-zioni in alfabeto brahmi, risalenti al I° secolo a.C. A Konark è possibile visitare l’imponente Tempio del sole che fu centro di ancestrali culti solari.

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Un braccio della statua di Gesù è rimasto appeso alla croce, mentre il resto del torace è caduto a terra in frantumi. Rimangono sulla croce le gambe del Cristo, e quel grem-biule con cui si cinse i fianchi quando si mise a servire i dodici apostoli, lavando loro i piedi nella notte dell’Ultima Cena. La parte decorata del tabernacolo è stata divelta, ne rimangono solo i segni sul muro. La parete è annerita dal fumo dell’incendio che ha bruciato la chiesa. I cristiani dello stato di Orissa sono stati vittime di una feroce persecuzione e nei cuori portano ancor oggi le cicatrici di questa tragedia.

In Orissa Fratelli Dimenticati ha finanziato dei pro-getti rivolti all’alfabetizzazione dei bambini delle comunità indigene.Nelle zone rurali solo il 13% degli uomini è alfabe-tizzato e tra le donne questa percentuale diminui-sce sensibilmente: solo il 5%.

CURIOSITÀ DAL MONDO

Strutture e servizi relativi all’igiene, alla salute, ai trasporti e alle comunicazioni sono scarse, per questo le autorità diocesane ci hanno chiesto aiuto per l’acquisto di generi alimentari, medicinali, materiale scolastico e vestiti per 100 studenti del Little Flower Hostel Muniguda.

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I FRATELLI DIMENTICATILETTERE DAI BENEFATTORI

SAN PELLEGRINO (BS)Carissimi della Fondazione,abbiamo appreso con piacere che Stanislaus si è iscritto all’università, siamo contenti di aver avuto la possibilità di accompagnarlo fino qui, e ora gli auguriamo tanto bene.Sarà sempre nel nostro cuore come ancora ricordiamo il nostro caro Martin.Accogliamo la vostra proposta di sostegno del piccolo Melson.Ringraziandovi per tutto quello che fate per questi bambini, vi salutiamo cordialmente.

Giovanni

PONTE NELLE ALPI (BL)Carissimi,restituisco con ritardo, compilato e firmato, il tagliando che mi avete inviato. Mi scuso per il ritardo, dovuto come ho riferito tele-fonicamente, alle mie condizioni di salute.Sono molto contenta per la foto e soprat-tutto per la pagella, che dimostra i progressi fatti dal piccolo Arpan. Avendo insegnato per 41 anni ai bambini, so quanto è difficile per un bimbo povero raggiungere traguardi positivi.Tutto questo è merito del lavoro delle per-sone che seguono questi bimbi. L’amore, la scuola, lo studio possono determinare il loro futuro. Quando insegnavo mi sentivo responsabile del futuro dei miei allievi, so-prattutto di quelli più svantaggiati.Per Arpan io posso fare pochissimo: sol-tanto sostenere la Fondazione e pregare. Conserverò con cura la sua pagella, la sua foto, insieme con tutte le altre che mi sono pervenute, di Arpan e degli altri sostenuti nel passato. Grazie ancora a voi.

Maria Antonietta

Chi volesse corrispondere con la comunità dove ha in corso il Sostegno a Distanza è caldamente invitato a non inviare direttamente denaro perché difficilmente giungerà a destinazione. Le offerte che noi inviamo periodicamente per curare, mantenere, educare migliaia di bambini e bisognosi, vengono inviate alle comunità, mai ai singoli, e sempre a mezzo banca.Per quanto riguarda l’invio di pacchi, informiamo che spesso arrivano vuoti o incompleti. Molte volte il materiale inviato non è materiale comune per i luoghi di destinazione. È preferibile un’offerta, e che il materiale sia acquistato in loco dalla comunità per le necessità effettive, evitando tra l’altro le spese di spedizione che possono essere destinate diversamente. Infine ricordiamo che invii a singoli bambini o famiglie creano invidie e differenze. In ogni comunità i bimbi vengono trattati in ugual misura e senza distinzione perché i bambini sono molto sensibili a queste differenze e per noi sono tutti uguali.

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7,00 EURO x 1 zanzariera...può essere il prezzo di una vita!

MALARIA?

No, grazie!

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CHI VOLESSE CONTRIBUIRE PUÒ EFFETTUARE UN VERSAMENTO SPECIFICANDO NELLA CAUSALE:

MALARIA? NO, GRAZIE!

INDIAZanzariera: un piccolo pezzo di stoffa che salva la vita a tantis-sime persone.Vi raccontiamo come è avvenuta la consegna di zanzariere in al-cuni centri in Jharkhand.

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I FRATELLI DIMENTICATIS.O.S. AIUTO

I FRATELLI DIMENTICATI - 19

LA STORIA DELLE ZANZARIEREdi Padre S. Christu Das

Progressione progettoAcquisto di zanzariere per i bambini che ri-siedono negli ostelli rurali nelle 8 diocesi dello Stato del Jharkhand, India.SIGN (Iniziative sociali per la crescita e lo svi-luppo di una rete di relazioni) ha presentato a Fratelli Dimenticati un progetto per l’acqui-sto di zanzariere per i bambini che risiedono negli ostelli e studiano nelle missioni rurali delle 8 Diocesi del Jharkhand.La richiesta è stata accolta favorevolmente da Fratelli Dimenticati che ha approvato il progetto inserendolo nella propria campagna “Malaria? NO, Grazie!” e, in data 1 ottobre 2014, ha inviato il primo stanziamento per l’acquisto delle zanzariere.Gli obiettivi:1. tenere lontane le zanzare dai bambini che dormono negli ostelli rurali;2. insegnare ai bambini l’importanza dell’u-tilizzo delle zanzariere e attraverso di loro promuovere anche ai genitori l’impiego delle zanzariere nelle case;3. dire “NO” alla malaria con l’utilizzo delle zanzariere e combattere il diffondersi di que-sta malattia.L’acquisto e la distribuzione delle zanzariere ha avuto una sua storia che vogliamo raccon-tarvi.1. Sono stati richiesti i preventivi a 3 fornitori considerando anche la qualità delle zanza-riere.2. In data 5 novembre 2014 SIGN ha scelto il fornitore che ha presentato il preventivo più basso per zanzariere di qualità.3. È stato inviato un ordine scritto per l’acqui-sto di zanzariere.4. Misura e qualità delle zanzariere: le zan-

zariere scelte sono colorate e misurano 110 x 200 cm con 15 cm di bordo. 5. Il venditore ha chiesto di avere un mese di tempo per fornire le 1600 zanzariere, questo era stato concordato preventivamente.6. Le zanzariere non ci sono state consegnate nei tempi stabiliti a causa delle elezioni statali che hanno creato problemi alla circolazione dei camion e anche degli altri veicoli.7. Le zanzariere sono state raccolte dal for-nitore e consegnate agli uffici di SIGN utiliz-zando come mezzo di trasporto il rickshaws o la jeep se era disponibile.8. Le zanzariere sono poi state portate nei centri con la jeep di SIGN, ad eccezione delle ultime 400 che sono state trasportate con una jeep noleggiata ad Hazaribag in quanto la jeep dell’ufficio era occupata.9. Il direttore di SIGN è andato personal-mente a consegnare 1200 zanzariere in tutte le diocesi. Per la consegna delle ultime 400 si è fatto carico di direttore della diocesi di Ha-zaribag.10. Ragazzi e ragazze degli ostelli, che non dormono nelle stesse strutture, per conve-nienza e per il poco tempo a disposizione, sono stati radunati assieme per la consegna delle zanzariere.11. Ai bambini abbiamo parlato di Fratelli Dimenticati e dei benefattori che sostengono i suoi progetti, e abbiamo anche parlato di SIGN promotore del progetto assieme alle diocesi.12. Il direttore della Caritas diocesana nel suo discorso ha anche parlato della generosità dei benefattori e dell’impegno profuso nel pro-getto.13. Il direttore di SIGN ha spiegato ai bambini

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gli obiettivi del progetto. Nei primi 15-20 minuti ha interagito con loro parlando delle malattie più frequenti. Quasi tutti i bambini hanno detto che le malattie più comuni negli ostelli sono malaria, diarrea e scabbia. La malaria è quella che più li indebolisce. Perdono 10-15 giorni quando vengono colpiti da questa malattia. Il Direttore ha comprovato che in quasi tutti gli ostelli sono ben pochi bambini a non aver contratto la malaria, la maggior parte di loro ne ha sofferto anche più volte. Quando il Direttore ha chiesto ai bambini se sapevano quali fossero le misure precauzionali per prevenire la malattia, nessuno ha saputo rispondere. Partendo da quanto detto precedentemente ha spiegato che l’uso delle zanzariere durante la notte, negli ostelli e anche a casa, può prevenire gli attacchi di malaria, dal momento che le “anopheles” (le zanzare portatrici di malaria) sono solite pungere appena prima dell’alba, momento in cui si è in un sonno profondo, ma anche verso l’imbrunire. Ai bambini è stato detto che le zan-zariere le avrebbero potute portare a casa durante le vacanze per illustrarne l’utilizzo anche ai genitori facendo capire loro quanto importanti siano per salutare definitivamente la malaria. Si è cercato di far riflettere i bambini su quello che perderebbero in caso contraessero la malaria.• I bambini che frequentano la scuola perderebbero almeno 2 settimane di lezione e anche le loro facoltà mentali si indebolirebbero e il cervello avrebbe poi bisogno di circa un mese per riattivarsi completamente nel caso di un attacco di malaria falciparum. Ci sono anche da consi-derare i costi per le cure e le spese di viaggio dei loro genitori per andare a trovarli o, peggio, che sarebbero costretti a lasciare il lavoro e rimarrebbero senza stipendio per poter accudire i figli.• Se in famiglia, uno dei membri che lavora contrae la malaria, l’intero nucleo ne risentirebbe e finirebbero col dover chiedere soldi in prestito e ciò che riprenderebbero a guadagnare sarebbe speso per pagare i debiti.La conclusione degli incontri con i bambini è che l’utilizzo della zanzariera aiuta a dire addio non solo alla malaria ma anche ai conseguenti problemi fisici, mentali ed economici. Tutti i bimbi coinvolti hanno apprezzato le spiegazioni e hanno promesso che saranno ambasciatori di questo importante messaggio non solo nelle loro famiglie ma anche nei villaggi in cui vi-vono. Infine il Direttore di SIGN ha chiesto ai responsabili dei centri di continuare a ricordare ai ragazzi di usare le zanzariere e promuovere il messaggio “Malaria? No, grazie!”, attraverso il suo utilizzo anche a casa ogni volta che vi fanno ritorno.14. Le zanzariere sono quindi state consegnate ai bambini che hanno firmato, per ricevuta, la lista dei beneficiari. In alcuni centri a causa della mancanza di tempo dei bambini o dello staff di SIGN hanno diviso i bimbi in 2 o 3 file per snellire consegna e firma. La distribuzione è stata fatta dai referenti locali.15. Quando possibile sono state fatte foto di gruppo dei bimbi con la loro zanzariera.CENTRI CHE HANNO RICEVUTO LA ZANZARIERADalit Vikas Kendra, Rajhar Chatrawas (Katkomdag block, Distretto di Hazaribag)Padre A.T. Thomas è stato un coraggioso e audace Gesuita che viveva nella giungla e lavorava per gli Harijans (casta riconosciuta) della zona. Combatté contro le ingiustizie nei confronti dei poveri Harijans della zona. Ha costruito e inaugurato un ostello per loro nel 1994 ed è stato brutalmente ucciso nel 1997. L’ostello ha continuato ad esistere e i Gesuiti si sono stabiliti nella zona. Non sono fuggiti lasciando la zona al suo triste destino. L’ostello ha continuato a funzionare per gli Haijans.

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St. Joseph’s Middle and High School, Hario (Simria block, Distretto di Chatra)Sebbene Hario sia situato vicino ad una grande arteria, è circondato dalla giungla. Nella zona sono presenti i guerriglieri Naxalite. Molte persone del villaggio hanno incontrato i guerriglieri incluso lo staff di SIGN. La vita nel villaggio è comunque proseguita nonostante i problemi. La scuola che comprende classi dall’asilo fino alla 10^ è stata avviata nel 2001 e oggi conta di 391 studenti. Il preside è Padre Ambrose Kisku. L’ostello maschile è seguito da Padre Michael Lakra e quello femminile da Suor Gabriella Minj. I bambini appartengono alle tribù Munda, Oraon, Kharia, Mahto (OBC), Gaju (SC).

S.O.S. AIUTO

I bambini provengono da un background molto povero. La Signora Sangeeta Toppo gestisce l’ostello coadiuvata da due insegnanti sotto la guida di Padre Primus S. J.I bambini frequentano la scuola diocesana R.C. Mission Vidyalay, Jamuari che dista 1 km dall’ostello. Gli alunni percorrono una scorcia-toia. La scuola comprende asilo fino alla classe VIII. La scuola è stata avviata nel 1942. Ci sono 537 studenti di cui 322 ragazzi e 215 ragazze. È una scuola parificata e conta di un team di 10 insegnanti incluso il preside che è il Padre Nelson Mundu S.J. in carica da 3 anni.

St. Robert’s Boys’ Middle School, HazaribagLa scuola è sorta nel 1924 grazie a Padre Su-nain S.J. È una scuola con classi dalla I alla VIII. Ci sono 888 studenti, 20 insegnanti, due sacerdoti e un seminarista. È una scuola parificata e il Governo paga una parte dello stipendio degli insegnanti. Ci sono 132 bam-bini nell’ostello. I ragazzi provengono dai vil-laggi rurali e appartengono alle tribù Oraon, Munda e Santal e dalle piccole tribù dei Bilhor e Bedea. Il preside e incaricato dell’ostello è Padre Raymond Soreng.

BandgaonBandgaon si trova nel distretto di Khunti, Jharkhand ed è una delle parrocchie della diocesi. Il campus è diviso in due parti, una gestita dalla parrocchia e l’altra gestita dalle Suore Figlie di S. Anna.Nel campus della parrocchia c’è la St. Michael’s Middle School avviata nel 1949 che ora conta di 538 studenti e 8 insegnanti. È una scuola riconosciuta dal Governo. Nello stesso campus si trova anche la Saint Mary Vianney High School avviata nel 1984 e che oggi conta 511 studenti e 9 insegnanti. Due sacerdoti gestiscono le scuole.Nel campus gestito dalle suore c’è la St. Teresa Girls’ Middle School avviata nel 1966, frequen-

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tata oggi da 534 studentesse e la St. Teresa Girls’ High School che ha 324 alunne. La maggior parte degli studenti appartengono alla tribù Munda che è quella predominante nella zona.HansaHansa è una parrocchia Norbertina nata nel 2003. la congregazione Norbertina ha investito fondi per la costruzione della chiesa, della casa parrocchiale, di una scuola e un ostello per i bambini. La congregazione delle Carmelitane di Santa Teresa ha raggiunto i padre Norbertini e stanno oggi gestendo l’ostello femminile. Gestiscono anche uno centro salute per i bambini e per la popolazione povera delle vicinanze.

RumtukelRumtukel si trova nel mezzo della giungla ed è nata nel 1992 per opera dei gesuiti della pro-vincia di Ranchi. La scuola è iniziata nel 1994. Oggi le classi arrivano alla decima e ci sono 450 alunni, sia maschi che femmine. Sfortunatamente a causa della povertà i bambini non possono permettersi di risiedere nell’ostello. Quello maschile conta solo 12 bambini e 15 bambine quello femminile. Anche questa zona è la cittadella di uno dei gruppi di guerriglieri Naxalite che hanno un campo di addestramento proprio vicino alla missione. I fratelli e le sorelle vivono costantemente nella paura, ma fortunatamente finora non è successo nulla. La vita di queste persone è costantemente sotto minaccia. Nonostante tutto, l’impegno dei fratelli e delle sorelle è incommensurabile. I bambini sono stati veramente felici di ricevere le zanzariere e sono molto grati a Fratelli Dimenticati per aver sponsorizzato il progetto.Kochang – BurudihKochang è stata la prima zona dell’altipiano di Chotanagpur, che comprende le 4 diocesi di Ranchi, Khunti, Simdega e Gumla, dove sono arrivati i Gesuiti. Padre Augustin Stockman il primo missionario gesuita è arrivato in questa zona nel 1869 e ha costruito una cappella con il tetto in lamiera. La struttura è ancora in piedi ed è stata convertita in scuola. La scuola è stata aperta nel 1960 e poi chiusa nel 1973 e riaperta nel 1994 perché i Gesuiti hanno chiuso la missione per lungo tempo a causa di malattie come malaria, mancanza di comunicazione, paura e minacce. Oggi la scuola è frequentata da 787 studenti di cui 482 ragazzi e 305 ragazze con 11 insegnanti

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incluso il preside padre Damien Minj S.J. della provincia di Ranchi. L’ostello è frequentato da pochi studenti. Gli alunni di prima sembrano più vecchi anche se hanno meno di 10 anni. La povertà la si può leggere negli occhi di tutta la popolazione delle vicinanze. Il villaggio si trova nella giungla a 17 km da Badgaon ed è una zona densa di gruppi di Naxalite. Le scuole superiori si trovano a Sarwada, Bandgaon e Khunti. Ci sarebbe in programma di aprire una scuola superiore anche qui, ma non viene concessa l’autorizzazione per farlo. La scuola non riceve alcun aiuto economico dal governo, neanche per il pranzo. Questa sarebbe una delle aree più bisognose. La popolazione vive in condizioni di arretratezza tali che sembra indietro di un secolo rispetto agli altri.BintaBinta è un nuovo centro gestito dai Marianisti. La missione è partita solo nel 2002 e la scuola è stata aperta nel 2009. Scopo principale della missione è il riscatto sociale e dare accesso all’i-struzione. La scuola ha circa 650 studenti e il numero di studenti nell’ostello sta gradualmente crescendo. La maggior parte degli studenti appartiene alla tribù Munda. Due preti e quattro fratelli gestiscono le attività della missione.St. Ingnatius Boys’ Hostel e St. Ingnatius Girls’ Ho-stel, KundpaniKundpani si trova a Chainpur, nel distretto di Palamau. La zona più importante del distretto è Daltonganj e Kundpani dista 35 km da qui. Du-rante la stagione delle piogge non ha vie di ac-cesso in quanto intera-mente circondata dalla foresta. Gli abitanti ori-ginari di Kundpani sono

persone appartenenti alle tribù Chero e Kherwar.Nel 1992 è stata costituita una parrocchia indipendente e la scuola esisteva dal 1961, mentre la costruzione dell’ostello è iniziata nel 1997. Grazie alla presenza dell’ostello è cresciuto anche il numero di iscrizioni alla scuola. Inizialmente l’ostello era frequentato sia da ragazzi che da ragazze successivamente, con l’arrivo delle sorelle e l’apertura di un centro salute e di un con-vento, c’è stata la separazione.L’ostello funziona con il minimo indispensabile. Nonostante il problema della malaria quasi nessuno usa la zanzariera.St. Julie’s Girls’ Hostel e St. Julie’s Boys’ Hostel, BalumathLa parrocchia di Balumath si trova nel distretto di Latehar. Gli ostelli sorgono a circa 3 km dalla città di Balumath. La parrocchia è stata fondata nel 1991 e nel 1992 le sorelle della con-gregazione di Nostra Signora hanno avviato un convento e, assieme ad esso, una scuola e un ostello. All’inizio ragazzi e ragazze risiedevano nello stesso ostello, nel 2009 sono stati divisi.

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Oggi l’ostello maschile è gestito dai preti, men-tre quello femminile dalle sorelle. Gli studenti provengono da diverse tribù della zona. Fino ad ora pochi studenti usavano la zanzariera.St. Anne’s Girls’ Hostel, ChadwaLa città di Chandwa si trova nel distretto di La-tehar e la parrocchia, nata nel 1937, è adiacente ad essa. Nel 1956 le Figlie di S. Anna hanno aperto un convento a Chandwa. L’attuale ostello femminile è stato avviato nel 1963 ed è sempre stato gestito con il minimo indispen-sabile. Le ragazze che provengono dai remoti villaggi vengono nell’ostello e studiano alla scuola parrocchiale. Al momento la maggior parte delle ragazze presenti, proviene da co-munità non cristiane appartenenti a diverse tribù. L’ostello è gestito dalle Figlie di S. Anna.St. Joseph’s Rural Community College Hostel, BhusarSt. Joseph’s Rural Community College è stato avviato nel 2005 nel villaggio di Bhusar che si trova a circa 5 km dalla città di Chandwa. Il centro è nato per dare la possibilità ai gio-vani abbandonati a loro stessi, di imparare un mestiere o affinare particolari doti e offre corsi di infermiera, muratore, sarto, agrimensore, autista, meccanico e agricoli.Il centro ha un ostello femminile. Il numero di numero di ragazze che usufruiscono di esso varia in base ai corsi proposti che durano 3, 6 mesi o un anno. La maggior parte delle benefi-ciarie del centro sono giovani e adolescenti di comunità tribali.

RIASSUNTO DELLA DISTRIBUZIONELe 23 zanzariere avanzate dovute alla dif-ferenza di ospiti tra il periodo di indagine e quello di distribuzione sono state date alla R.C. Mission Boys’ Hostel di Khonahar anche se ce ne sarebbero tanti altri ragazzi a cui potremmo consegnarle. Per il momento abbiamo dato priorità ai più poveri.Quando abbiamo inviato la richiesta, Ru-mtukul non aveva l’ostello maschile perciò alcuni dei ragazzi sono rimasti in una delle strutture Gesuite gestite dalle sorelle. I Gesu-iti hanno preso in gestione l’ostello da poco, per questo c’è stata un po’ di confusione con la richiesta originale, ci riallineeremo durante la seconda fase cercando di consegnare la zan-zariera ad ogni studente che non ce l’abbia.

STAMPA LOCALEUno dei giornali locali in lingua Hindi si è interessato all’iniziativa e ha pubblicato un articolo in data 11 dicembre 2014:“SIGN fornisce zanzariere ai bambini poveri. Lo staff di SIGN sta consegnando zanzariere comprate da fornitori locali agli ostelli situati in remoti villaggi del Jharkhand.Scopo dell’iniziativa è proteggere i bambini dalla malaria aiutandoli a rimanere in buona salute.” Tratto da The Kaba Mantar

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Alla Ferrando School di Nandanagar (India) la scuola è cominciata dopo le vacanze invernali, il 20 gennaio 2014.Durante la Settimana dello Sport i ragazzi sono stati divisi in quattro gruppi per partecipare ai vari eventi. I vincitori delle gare sono stati debi-tamente premiati.A febbraio la direttrice Suor Shalini Kurian è stata trasferita in un’altra missione e abbiamo accolto Suor Laila Thomas, la nuova direttrice.Gli studenti della Ferrando School hanno parte-cipato anche alla Giornata dei Cittadini “Senior” assieme alle altre scuole del Distretto Tripura Ovest. Hanno partecipato alla parata e agli altri programmi. Non perdiamo mai l’opportunità di partecipare ad eventi pubblici in cui siano coin-volte anche altre scuole dello Stato.Nel mese di marzo abbiamo avuto l’onore di ospitare Suor Philomena Mathew, la Superiora Generale della Congregazione, in visita al Cen-tro. Ha incontrato sia insegnanti che studenti, ha incoraggiato tutti a fare sempre del loro meglio e si è congratulata con gli insegnanti per il loro encomiabile servizio.Agli studenti sono state distribuite le uniformi, i libri, il materiale di cancelleria, pagate le rette scolastiche, le spese informatiche, la terapia del linguaggio per sei mesi e gli apparecchi acustici. Ve ne sono molto grati. La maggior parte degli studenti va bene a scuola, nei compiti in classe e negli esami finali hanno buoni voti, senza tralasciare mai le attività extra-curriculari, l’arte e la cultura.Nel corso dell’anno gli studenti hanno avuto molte opportunità di esibirsi e di sviluppare i

loro talenti durante la Settimana degli Sport, la Settimana Creativa, le celebrazioni per il Giorno dell’Indipendenza, la Giornata degli Insegnanti e la Giornata del Bambino.Durante la Giornata degli Insegnanti gli studenti si sono esibiti davanti ai maestri esprimendo il loro affetto e la loro gratitudine e offrendo fiori, biglietti d’auguri e altri regali.È stata celebrata anche la Giornata dei Bambini intrattenendo i ragazzi con vari programmi, distri-buendo la merenda e facendo diversi sport tra cui calcio e corda per saltare.I nostri studenti hanno partecipato alle gare spor-tive statali per gli studenti con disabilità a Bishal-ghar, Agartala, Tripura e hanno vinto 25 medaglie d’oro, 15 d’argento e 5 di bronzo, portando onore alla scuola.Cinque dei nostri studenti hanno preso parte ai giochi nazionali per sordomuti e hanno vinto 3 medaglie d’argento e una di bronzo, ritornando a scuola con molto entusiasmo. Era la seconda volta che gli veniva data l’opportunità di uscire dallo Stato ed esibirsi. Speriamo che questi eventi si ripetano anche nei prossimi anni.Abbiamo organizzato una gita nella Ross Valley a 35 chilometri dal nostro centro. È stata una bella giornata di svago in cui ragazzi e studenti hanno approfittato della piscina e delle giostre.Le lezioni di linguaggio dei segni sono impartite regolarmente a staff e genitori per migliorare le abilità e le conoscenze nell’uso di tale linguaggio, nell’insegnamento, nello studio e nei processi di comunicazione. Abbiamo inoltre organizzato dei seminari per i genitori dei nostri studenti per spie-gare come rapportarsi e prendersi cura special-

DALLE MISSIONIRACCONTO DI UN ANNO SCOLASTICOdi Suor Laila Thomas, Suor Ashima e Suor Sharon CTC

I FRATELLI DIMENTICATI

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DALLE MISSIONI

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mente durante le vacanze, quando sono a casa, cosicché non si sentano abbandonati.Il nostro staff, insegnanti e non, da il meglio con gli studenti, ma rimane il problema che a volte se ne vanno in scuole dove vengono pagati meglio. Una volta che vengono formati da noi, provano il concorso governativo ed in genere lo superano. Quest’anno ci hanno lasciato quattro insegnanti e ne abbiamo dovuti formare altri quattro. No-nostante ciò la fiducia nei confronti della nostra scuola aumenta, cosi come le iscrizioni. Nel 2014 abbiamo avuto 73 studenti, la maggior parte dei quali risiede nell’ostello, anche se non abbiamo sufficiente spazio. Molti di loro infatti provengono da villaggi lontani dove non ci sono scuole di que-sto tipo. Abbiamo la necessità urgente di aprire un ostello per ragazzi dato che stanno sensibil-mente aumentando. Il 1° dicembre la scuola ha celebrato la Giornata Mondiale dei Disabili e alcuni studenti hanno partecipato alle celebrazioni statali.Gli studenti devono superare nel corso dell’anno tre sessioni di esami e periodicamente i test in classe. Gli studenti della classe VIII hanno supe-rato gli esami assieme agli studenti delle scuole statali. Una delle nostre insegnanti ha tradotto per loro nel linguaggio dei segni.

Il gruppo di atleti alla Settimana dello Sport.

GUARDERIA DIOS CON NOSOTROSCittà del Guatemala (Guatemala)10 marzo 2015“AMARE E’ DARE IL MEGLIO DI SE’ AGLI ALTRI”

Al termine di un anno di duro lavoro, di dedizione e di sacrificio in favore dei bambini del Guatemala e soprattutto di Mezquital, possiamo solo dire grazie, grazie infinite per il vostro sostegno finanziario e pregare per la continuazione di questo bel progetto che permette ai nostri bambini della Guarderia di crescere in salute, con una dieta equilibrata, con lo sviluppo delle loro attitudini e la capacità di ap-prendere i concetti linguistici e matematici. Allo stesso tempo grazie al vostro aiuto ci è permesso di avere una maggiore vicinanza con i genitori e la comunità.Siamo consapevoli che l’aiuto deve essere ben di-stribuito per ottenere il maggior profitto per i nostri bambini. Con esso mettiamo a disposizione un am-biente pieno di amore, tenerezza e allegria. In que-sto modo ci siamo impegnati con voi e preghiamo perché il buon Dio vi conceda la luce di cui avete bi-sogno, in modo da potervi permettere di continuare ad aiutare questa nobile causa, cioè sostenere i bambini del terzo mondo, che hanno tanto bisogno.Grazie ancora, noi Suore Francescane di San An-tonio vi auguriamo un anno felice pieno di pace e di gioia profonda.

Sor Juliana Elias Perez, Direttrice Amministrativa

Bimbi nella piscina con palloncini.

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I FRATELLI DIMENTICATI - 27

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28 - I FRATELLI DIMENTICATI

I FRATELLI DIMENTICATIIL CAPPELLO MAGICO UN PICCOLO PENSIERO

Questo giovane

per sopravvivere

vende

aquiloni in carta.

E noi

cosa facciamo

per realizzarci

nella vita?

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Il Viaggio Missionario del Sorriso 2015 porterà i nostri viaggiatori nelle bellissime zone del sud dell’India, in particolare negli stati del Tamil Nadu e Kerala. Chi ha già viaggiato con noi ben sa che quello che proponiamo non è un semplice tour, è un tuffo dentro una realtà estremamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati.L’India è un paese ricco di fascino, misticismo, bel-lezze naturali e monumentali, ma anche con enormi contraddizioni e differenze sociali. Fratelli Dimenti-cati ritiene che sia indispensabile per chi decide di visitare l’India di confrontarsi con entrambe le realtà.Per questo motivo, oltre alle principali mete turisti-che presenti in Tamil Nadu e Kerala, verranno vi-sitate anche le missioni dove Fratelli Dimenticati è presente con il sostegno a distanza e con progetti.Proprio in questi centri i partecipanti troveranno vitto e alloggio, avendo così l’impagabile occasione di immergersi nella realtà che quotidianamente vi-vono i nostri missionari e i bambini beneficiari dei progetti di sostegno.Il viaggio avrà inizio a Chennai (Madras) capitale del Tamil Nadu, dove si potranno visitare i progetti portati avanti dai salesiani (come i progetti di acco-glienza dei bambini degli slum e i bambini di strada) ma anche luoghi di interesse turistico come Fort St. George, forte britannico edificato nel 1639 dedicato a San Giorgio e oggi sede della camera legislativa dello stato del Tamil Nadu e di un museo dove sono esposti oggetti dell’epoca coloniale.Di grande interesse anche il tempio di Kapalee-shwarar, risalente al VII secolo d.C. consacrato al culto di Shiva, le cui torri (gopularam) sono decorate con un incredibile numero di sculture e il Tempio di Parthasarathy, eretto nel XVI secolo e dedicato a Krishna.

Ci si fermerà poi a Pondicherry, colonia francese fino al 1954, per poi visitare i siti monumentali di Gangaikondacholapuram (col suo tempio eretto nel 1044 e la sua torre vimana alta 55 metri), il san-tuario di Shiva di Darasuram, con le sue statue di basalto nero, e la città di Thanjavur, importante cen-tro di arte e architettura e sito dei Templi di Chola, considerati patrimonio mondiale dell’Unesco ed in particolare del tempio di Brihadishwara, costruito nell’anno 1000 e dedicato al dio Shiva e considerato il più bello dell’India del sud.

I FRATELLI DIMENTICATIVIAGGI MISSIONARI DEL SORRISODA CHENNAI A THRISSURINDIA DEL SUD DAL 02 AL 17 NOVEMBRE

Tempio di Kapaleeshwarar.

Tempio di Brihadishwara.

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Saremo ospiti della diocesi di Kumbakonam, che Fratelli Dimenticati ha aiutato contribuendo con la realizzazione di diversi progetti dedicati soprattutto alla fornitura di acqua potabile per le scuole e della diocesi di Trichy.

VIAGGI MISSIONARI DEL SORRISO

L’ultima tappa in Tamil Nadu è Madurai, famosa per il santuario Meenakshi Sundareshwara, cinto da un alto muraglione con torri coperte da sculture multicolori. A Madurai, le Suore della Sacra Famiglia gestiscono una scuola che arriva fino alla 5^ elementare, la “Bl. Peter Nursery and Primary School”, costruita con il contributo di Fratelli Dimenticati. È frequentata da circa 300 bambini poveri dei dintorni, verso le cui famiglie si rivolge l’apostolato delle suore.

tappa del viaggio sarà Thrissur dove, accolti dalle Samaritan Sisters, i viaggiatori potranno incontrare delle persone “speciali” cioè i bam-bini/ragazzi del centro Snehadeepthy, che offre a chi è affetto da ritardi mentali la possibilità di stu-diare e imparare un mestiere. Sia la costruzione del centro che il programma scolastico sono progetti finanziati da Fratelli Dimenticati. Non mancherà una visita alle bellezze del territorio e forse anche una passeggiata a dorso di elefante!

Per informazioni: 0495971687 (Giulia) - mail: [email protected]

Il viaggio proseguirà per lo stato del Kerala, dove si sosterà ad ammirare le bellezze naturali di Thekkadi e del suo insieme di lagune e canali chiamato “Vie d’Acqua del Kerala”. A Mannackanad si avrà modo di incontrare le Piccole Apostole della Redenzione, le quali ge-stiscono una scuola speciale per bambini audio-lesi dalla scuola materna alla classe 10^. Ultima

Bimba della scuola “Bl. Peter” di Madurai.

I ragazzi di Kumbakonam felici per i nuovi servizi gienici.Ospiti di Mannackanad durante un’esibizione di danza.

“L’India assale, prende alla gola, allo stomaco. L’unica cosa che non permette è di restarle indifferente.”

(T.Terzani)

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I LASCITI E LE DONAZIONISONO IL MODO MIGLIORE

PER AIUTARELE PERSONE

PIU ’ INDIFESE.

SE DESIDERATE ULTERIORI INFORMAZIONI POTETE SCRIVERE ALLA SEDE LEGALE DI CITTADELLA, VIA P. NICOLINI 16/1 O CONTATTARE DIRETTAMENTE IL NUMERO 0495971687.

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INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 D.LGS. 196/2003CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Caro Benefattore,

ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo 196/2003 (Codice della Privacy), ed in relazione ai dati personali, anche sensibili, di cui la Fondazione Fratelli Dimenticati onlus è in possesso, La informiamo di quanto segue:

1. Finalità del trattamento dati: I Suoi dati personali saranno trattati, oltre che per adempiere agli obblighi di legge, per i seguenti scopi: finalità benefiche svolte dalla Fondazione e con-nesse al sostegno a distanza; invio di materiale informativo (depliant, riviste, inviti ad eventi) della Fondazione; invio di notizie sui progetti sostenuti grazie alle Sue donazioni.

2. Modalità del trattamento dei dati: Il trattamento sarà effettuato manualmente (ad esempio su supporto cartaceo) e/o attraverso strumenti automatizzati (ad esempio utilizzando proce-dure e supporti elettronici) e comunque in conformità alle disposizioni normative vigenti in materia. Il trattamento sarà svolto dal titolare e dagli incaricati del trattamento (collaboratori, dipendenti e/o volontari), i quali operano sotto la diretta autorità del titolare ed hanno ricevuto, al riguardo, adeguate istruzioni operative.

3. Conferimento dei dati: Il conferimento di dati personali è necessario per il conseguimento delle finalità di cui al punto 1; il loro mancato, parziale o inesatto conferimento potrebbe avere come conseguenza l’impossibilità di accettare la Sua domanda di sostegno a distanza e/o l’impossibilità dell’invio di materiale.

4. Comunicazione dei dati: I dati personali comuni (ad esempio nome, cognome, indirizzo) possono essere comunicati, in Italia e all’estero, per le finalità di cui al punto 1, a: aziende di spedizione e smistamento; aziende di imballaggio/etichettatura; Istituti di credito; società di assistenza hardware e/o software; centri di riferimento dei progetti di sostegno a distanza e, in genere, a tutti quei soggetti cui la comunicazione sia necessaria per il corretto adempimento delle finalità indicate nel punto 1.Eventuali dati personali sensibili (ad esempio dati idonei a rivelare le Sue convinzioni religiose) non saranno in alcun modo comunicati a soggetti esterni alla Fondazione.

5. Diffusione dei dati: I dati personali non sono soggetti a diffusione.

6. Diritto dell’interessato: L’art. 7 Codice della Privacy conferisce all’interessato l’esercizio di specifici diritti, tra cui quello di ottenere dal titolare la conferma dell’esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile; l’interessato ha diritto di avere conoscenza dell’origine dei dati, della finalità e delle modalità del trattamento, della logica ap-plicata al trattamento, degli estremi indentificativi del titolare e dei soggetti cui i dati possono essere comunicati; ha inoltre diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettificazione e l’integra-zione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge; ha il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati.

7. Titolare del trattamento: Titolare del trattamento è Fondazione Fratelli Dimenticati onlus con sede legale in Via P. Nicolini 16/1 - 35013 Cittadella (PD), a cui potrà rivolgersi per esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del Codice della Privacy.

FONDAZIONE FRATELLI DIMENTICATI ONLUS

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MICROPROGETTI

I FRATELLI DIMENTICATI

Operiamo sostenendo le Missioni o con inziative autonome in India, Nepal, Nicaragua, Guatemala, Nord Messico e Haiti.

ISTRUZIONESosteniamo l’istruzione e la formazione professionale di giovani perché in tutto il mondo oltre 100 milioni di bambini in età scolare non frequentano la scuola.La scolarizzazione viene promossa at-traverso il Sostegno a Distanza, che è il modo per permettere ai bambini di imparare a leggere e scrivere e quindi di offrire loro la possibilità di un futuro migliore.Il Sostegno a Distanza è rivolto alle comunità: scuole, case famiglia, centri d’accoglienza, mai a un singolo indivi-duo. Le comunità ospitano molti bambini e aiutano tutti indistintamente, grandi e piccini, a raggiungere lo stesso livello di benessere culturale e sociale. Ciò evita discriminazioni e complessi di inferiorità in un tessuto sociale di per sé già debole.

SANITÀSostenitamo annualmente diversi ospedali, lebbrosari, dispensari in India per combat-tere le malattie della povertà.Il personale specializzato non è solo impegnato nella distribuzione di medicinali ma effettua soprattutto prevenzione nei villaggi.Contribuiamo anche con fondi sanitari in Nepal ed Haiti per le necessità primarie.

CHI LI AIUTERÁSE SARAI PROPRIO TU

A NON FARLO?

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MICROPROGETTI

Kit per la scuola (composto da quaderni, matite e colori) e pagamento dello stipendio

insegnanti per i centri di Nandanagar e Bongaigaon (India)

Euro 5,00

Zanzariera per i dormitori dei bambini in IndiaEuro 7,00

Dieta equilibrata per i bambini dei centri di Mezquital e Guarderia Nazaret (Guatemala)

Euro 10,00

Kit sanitario per pazienti affetti di tubercolosi o di lebbra negli ospedali/dispensari di Vehloli, Barala e Bokaro (India)Euro 13,00 mensili

Cura completa per malaria nell’ospedale/di-spensario di Dakaita (India)Euro 50,00

Kit sanitario per kala-azar (ciclo completo di terapia, ferro e vitamine, alimentazione nu-triente) negli ospedali/dispensari di Monigram e Gokhla (India)Euro 55,00

Sostegno a DistanzaQuota annua Euro 186,00Quota mensile Euro 15,50

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MICROPROGETTI

DEDUCIBILITÀ FISCALEInformiamo che “le liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche o da enti soggetti all’imposta sul reddito delle società in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’art. 10 D.L. 460, nonché erogate in favore di asso-ciazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale previsto dall’articolo 7, sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del dieci per cento del reddito complessivo dichia-rato, e comunque nella misura massima di Euro 70.000,00 annui”. Decreto Legislativo 35/2005 art. 14 onlus e terzo settore

Potete effettuare le vostre offerte con carta di credito (dal nostro sito), con ver-samento in conto corrente postale o bo-nifico bancario (fiscalmente deducibili), oppure direttamente presso le nostre fi-liali.

Borsa di studioEuro 258,00 annuali

Casette per bisognosi in IndiaEuro 2.000,00

ProgettiQuota liberaOfferte specifiche per progetto e offerte libere permettono il mantenimento di ospedali, dispensari, scuole di ogni grado, laboratori professionali. Strutture indispen-sabili all’educazione e alla formazione.

I progetti sono proposti direttamente dai Missionari locali, i quali si impegnano alla regolare rendicontazione, vincolanti per l’i-noltro dei finanziamenti.

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I FRATELLI DIMENTICATI

SEDE LEGALE E DIREZIONECittadella (PD)

35013 Via Padre Nicolini, 16/1Tel. 049 940.27.27 - Fax 049 597.28.08

[email protected]

c . c . p . 1 1 4 8 2 3 5 3

Filiale di Binasco (MI)20082 Largo Loriga, 5

IBAN: IT08 O083 8632 5500 0000 0067 970Tel. 02 900.936.71 - Fax 02 99.76.13.60

[email protected]

Filiale di Cittadella (PD)35013 Via Indipendenza, 30

IBAN: IT38 E010 3062 5230 0000 2174 300Tel. 049 940.11.05 - Fax 049 73.82.171

Negozio 049 [email protected]

Filiale di Melegnano (MI)20077 Via Zuavi, 11

IBAN: IT89 C050 3433 3800 0000 0202 061Tel. 02 983.25.83 - Fax 02 36.68.92.57

[email protected]

Filiale di Torino10142 Via Val Lagarina, 4

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Filiale di Lugano - CH6900 Via Riva Caccia 1B

presso Avv. Livio TumeleroUBS AG - Lugano - conto 247-734454

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