I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di...

170
I FILI 31

Transcript of I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di...

Page 1: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

I FILI 31

Page 2: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 3: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Luis Armenta Malpica

CHIAMATEMI ISMAELE

PREMIO SOR JUANA INÉS DE LA CRUZ 2013

a cura di

ALESSIO BRANDOLINI

EDIZIONI FILI D’AQUILONE

Page 4: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Edizione originale:

Llámenme Ismael

© FOEM, Messico 2014

© Luis Armenta Malpica

© Introduzione di Eduardo Milán

Traduzione dallo spagnolo di Alessio Brandolini

© 2019 EDIZIONI FILI D’AQUILONE

via Attilio Hortis, 65

00177 – Roma

www.efilidaquilone.it

[email protected]

Prima edizione: FEBBRAIO 2019

ISBN 978-88-97490-37-1

Progetto grafico di Matteo Moscarda

Impaginazione di Giuseppe Ierolli

Page 5: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

5

Nella profondità dell’oceano e della poesia

di Eduardo Milán

Con straordinaria maestria per questi tempi senza maestria, Luis

Armenta Malpica fa dialogare un testo narrativo ormai classico

dell’ultima fase moderna, Moby Dick di Herman Melville, con

opere letterarie di questo presente storico della poesia latinoame-

ricana. Ovvero agita le acque in una combinazione strettamente

funzionale e, se fosse poco, con uno spiegamento di reti lanciate

su una superficie in cui l’allegoria domina la tribuna oceanica.

Acque del XIX secolo entrano così in stretta intimità con

quelle del XXI, si toccano, si mescolano, diventano la stessa ac-

qua. Un io lirico che si muove nei testi poetici come un faro (nella

notte della scrittura?) e si trasforma in animale pur di imbattersi

nella sua stupefacente balena bianca. Può, addirittura, e inclusivo

della profondità, suggerire un naufragio ottocentesco dove il ma-

terialista Mallarmé, già avviato alla fama, diviene mitico alito di

un leggendario poeta maledetto: il conte di Lautréamont.

Luis Armenta Malpica carica letteralmente i naufragi dell’io

poetico e, staccatosi dalla vertigine che ha vissuto nell’atto della

creazione, ci consegna uno dei libri di poesia più belli, lucidi e

coniugati (molti i poeti qui riuniti e citati in modo originale) della

poesia messicana attuale. Ed ora anche il lettore italiano potrà

immergersi nel limpido oceano di Chiamatemi Ismaele: per nuo-

tarvi, scoprirlo e amarlo.

Page 6: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 7: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Chiamatemi Ismaele

(Llámenme Ismael)

A mis sobrinos

que se miran en el espejo

tratando de parecerse lo menos posible

a quienes aman.

Ai miei nipoti

che si osservano allo specchio

tentando di assomigliare il meno possibile

a chi amano.

Page 8: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 9: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Find what you love

and let it kill you.

Trova ciò che ami

e lascia che ti uccida.

CHARLES BUKOWSKI

Page 10: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

10

Embestida

No me pregunto si todos

estos años

hemos vivido

juntos

en páginas

distantes

un ojo

cerca

de otro

una muñeca

de otra

y este

filo

rasgando

la mirada

en un filme

surreal.

Y Dios creó a las grandes ballenas

es una letanía allá en el fondo.

Aquí mientras comulgo

aplasto con los dedos una hormiga

que se lleva mi repentino asombro

ante un jardín botánico:

risperidonas

haloperidolos

olanzapinas

aripiprazoles

que giran

e implosionan

al azar

mientras una columna de insectos

se abre paso

Page 11: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

11

Assalto

Non mi chiedo se tutti

quest’anni

abbiamo vissuto

insieme

in pagine

distanti

un occhio

vicino

all’altro

un polso

accanto all’altro

e questa

lama

che lacera

lo sguardo

di un film

surreale.

E Dio creò le grandi balene

è una litania laggiù in fondo.

Qui mentre faccio la comunione

schiaccio con le dita una formica

che si porta via il mio improvviso stupore

davanti a un giardino botanico:

risperidone

aloperidolo

olanzapina

aripiprazolo1

che ruotano

e implodono

a caso

mentre una colonna d’insetti

si fa largo

1 Farmaci antipsicotici.

Page 12: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

12

unos encima de otros

y sin piedad alguna.

Arranco algunas hojas

a mi viejo ejemplar de Moby-Dick.

Las suficientes para hacer un océano de papeles

en donde ahogar mis manos

vacías y desangradas

de una historia común.

No cupimos

en ella al mismo tiempo.

Esta ballena blanca

será escrita muchos años

después

de separarnos.

Conocíamos la trama del pincel y el cuchillo.

Pero aquí se dan cita la pluma y el arpón.

¿Qué hay de Dios en nosotros

cuando dormimos juntos

el hombre

y la ballena?

Page 13: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

13

uno su l’altro

e senza alcuna pietà.

Strappo dei fogli

al mio vecchio esemplare di Moby Dick.

Il necessario per ottenere un oceano di carta

dove affogare le mie mani

vuote e dissanguate

da una storia comune.

Non siamo entrati

in lei nello stesso momento.

Questa balena bianca

verrà scritta molti anni

dopo

la nostra separazione.

Conoscevamo la trama di pennello e coltello1.

Ma qui si danno appuntamento la penna e l’arpone.

Cosa c’è di Dio in noi

quando dormono assieme

l’uomo

e la balena?

1 Allusione alla vita di Caravaggio e a un precedente libro dell’autore.

Page 14: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

14

1

Alguna vez lo dije: lo que ocurra en los muelles

permanezca en las aguas.

Con lenguaje de señas, en clave

morse, en braille

o desarticulando las palabras

a cada remo, sorbo, golpe

respiración, se lo repito.

Los fuegos de San Telmo

en las arboladuras del Pabellón Rosetto

nos han llevado al patio. Al dique

a la alcoba de Helena. A los dioscuros

ojos que brillan con el plasma.

Con tres lenguas de fuego nombran al mismo

tiempo a todos los cetáceos conocidos:

belugas, narvales y yubartas

a marsopas, ballenas grises

orcas y piloto. Al comodoro Starbuck

quien vio luz en el mástil.

Pero esto no

es un río: Leteo, Rubicón

para quemar las naves.

Esto es el miedo.

Page 15: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

15

1

Qualche volta l’ho detto: ciò che accade sui moli

lasciamolo in acqua.

Con il linguaggio dei segni, in codice

morse, in braille

o disarticolando le parole

a ogni remata, sorso, colpo

di respiro, glielo ripeto.

I fuochi di San Telmo

sulle alberature del Padiglione Rosetto

ci hanno condotto al patio. Alla diga

alla camera da letto di Elena. Ai dioscuri

occhi che brillano con il plasma.

Con tre lingue di fuoco nominano nello stesso

istante tutti i cetacei conosciuti:

belughe, narvali, megattere

e focene, balene grigie

orche e globicefali. Al commodoro Starbuck

che ha visto la luce sull’albero di maestra.

Ma questo non

è un fiume: Lete, Rubicone

per bruciare le barche.

Questa è la paura.

Page 16: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

16

2

Los miedos se han quedado en la tierra.

A mediados del hombre. Enterrada su faz.

Varados en la niebla del espejo (sin ti). Derivados

a toda la familia. Fascinados los unos

en los menos. Más miedo

si profunda

es la raíz

del ojo. Corroídos

por óxido de llanto

y las toscas escarpias

en la boca del hombre

cuando niega si ha comulgado

en éxtasis. Si ha comido a su dios.

Si debemos hablar…

Yo no utilizo miedos (como drogas).

Está en el mar

mi Dios.

Page 17: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

17

2

Le paure sono rimaste a terra.

A metà dell’uomo. Sepolte le loro facce.

Bloccate nella nebbia dello specchio (senza te). Derivati

in tutta la famiglia. Affascinati gli uni

dei meno. Più paura

se profonda

è la radice

dell’occhio. Corrosi

dall’ossido del pianto

e i rozzi rampini

nella bocca dell’uomo

quando nega di aver fatto la comunione

in estasi. Se ha mangiato il suo dio.

Se dobbiamo parlare…

Io non utilizzo paure (come droghe).

Si trova nel mare

il mio Dio.

Page 18: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

18

3

Le decían Moby-Dick

y engullía a los pacientes

como el ogro de piedra (del bosque) de Bomarzo.

Pero llámenlo (Ismael)

con esa lengua ardiente

del desesperanzado (Billy Budd).

Arpones

que le atinan a ese mar

(de azulejos)

sin final ni respuesta.

Con la (indómita) luz media de los ojos

lejos del puerto

una lengua británica y hospitalaria

(el espigón más largo)

como un ahogado

comulga.

Page 19: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

19

3

Lo chiamavano Moby Dick

e inghiottiva i pazienti

come l’orco di pietra (del bosco) di Bomarzo.

Ma chiamatelo (Ismaele)

con la lingua ardente

di quello senza speranze (Billy Budd).

Arponi

che colpiscono quel mare

(di piastrelle azzurre)

senza finale né risposta.

Con la (indomita) luce mediana degli occhi

lontani dal porto

una lingua britannica e accogliente

(il pontile più lungo)

come un affogato

che fa la comunione.

Page 20: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

20

4

De las olas más quietas

(tan humanas)

emerge Moby-Dick.

Este dios imponente

camina por las aguas

con total displicencia.

Lo que tiene de mito

(entre los muelles)

de sagrado (en el bosque)

termina

por hundirlo.

Page 21: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

21

4

Dalle onde più quiete

(così umane)

emerge Moby Dick.

Questo dio imponente

cammina sull’acqua

del tutto indifferente.

Quel che ha di mito

(tra i moli)

di sacro (nel bosco)

finisce

per affondarlo.

Page 22: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

22

5

Para comenzar (todo) de nuevo

hay que decirlo:

no existe Leviatán

si nadamos (de crawl) por la locura.

En las olas (de Dios)

existe un reino que ilumina la noche

(persistente). Oscuridad (acaso).

Ocaso que serena los sueños

(y los entierra)

más cerca de Nantucket

que de Melville.

En esa luz (que sobra)

de la espuma, en la salivación

(de los pacientes), salvación en azul

lejos ya (del naufragio)

él

comulga.

Page 23: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

23

5

Per iniziare (tutto) di nuovo

bisogna dirlo:

non esiste Leviatano

se nuotiamo (a stile libero) per la pazzia.

Nelle onde (di Dio)

esiste un regno che illumina la notte

(persistente). Oscurità (forse).

Tramonto che rasserena i sogni

(e li sotterra)

più vicino a Nantucket

che a Melville.

In quella luce (di troppo)

della schiuma, nella salivazione

(dei pazienti), salvazione in azzurro

lontano già (del naufragio)

lui

fa la comunione.

Page 24: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

24

6

Las ballenas

—los dragones del mar—

se extinguieron en el Bosque Sagrado de Bomarzo.

De sus piedras

hicieron basamento de otros monstruos

lápidas para la estirpe Orsini

o camino a la casa inclinada de Farnese.

En su nave central

hay unos ojos

(fósiles)

que atestiguan que no era una espada

sino el arpón en fuego de San Jorge

lo que acalló su canto.

Tiempo después un niño

se envenena con la inmortalidad

y transforma

en cetáceo.

Y por sus propias lágrimas

se alejó de los bosques.

Ni así perdió su giba.

Page 25: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

25

6

Le balene

– i draghi del mare –

si estinsero nel Bosco Sacro di Bomarzo.

Delle loro pietre

fecero la base di altre colossali

lapidi per la stirpe degli Orsini

o la strada alla casa inclinata dei Farnese.

Nella sua barca centrale

ci sono degli occhi

(fossili)

che testimoniano che non era una spada

ma l’arpone di fuoco di San Giorgio

ciò che mise fine al suo canto.

Tempo dopo un bambino

si avvelena con l’immortalità

e si trasforma

in cetaceo.

E grazie alle sue lacrime

si allontanò dai boschi.

Ma neanche così perse la sua gobba.

Page 26: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

26

7

Llámenme Ismael, pero

en silencio. Mi nombre real

es blanco

de burlas y de arpones.

Si lo hacen en silencio

no

me importa.

Así escucho a los ángeles. A Dios.

A quien (pacientemente) aguardo con la quijada abierta.

Aunque mi cuerpo es grande, de eslora y emociones

y pese a que hago fila (en este embarcadero)

hacia la noche (tartamuda)

yo

comulgo.

Page 27: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

27

7

Chiamatemi Ismaele, ma

in silenzio. Il mio vero nome

è bianco

di burla e di arponi.

Se lo fate in silenzio

non

m’importa.

Così ascolto gli angeli. E Dio.

Che (pazientemente) aspetto con la mascella aperta.

Benché il mio corpo sia grande, di lunghezza ed emozioni

e nonostante faccia la fila (su questo imbarcadero)

verso la notte (balbuziente)

io

faccio la comunione.

Page 28: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

28

8

Mi nombre tiene una letra (muda)

en el principio. Y al principio también era la luz

y el caos

entraba (por los ojos).

Olvidaba los verbos que no tenían que ver

con la piel más amada.

Cada puerto era un hombre

(como yo).

Cada vez más distinto

(y paciente)

como aquel que comulga

adelante

de mí.

El de atrás lo persigue con un arpón en mano.

Corre sin pantalones y sin ganas.

Grita y grita Ismael. El enfermero

es sordo. Como yo

(la tiniebla sin ti)

mudo como la letra del hospital

británico

en cuyos azulejos se estrellan otras olas

y el verbo

se hace carne. Hombre, por fin

con esa misma letra

que nos une.

Page 29: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

29

8

Il mio nome ha una lettera (muta)

all’inizio. E all’inizio era anche la luce

e il caos

entrava (dagli occhi).

Dimenticavo i verbi che non avevano a che fare

con la pelle più amata.

Ogni porto era un uomo

(come me).

Ogni volta più diverso

(e paziente)

come chi prende l’ostia

davanti

a me.

Quello dietro lo segue con un arpone in mano.

Corre senza pantaloni e senza desiderio.

Grida e grida Ismaele. L’infermiere

è sordo. Come me

(la tenebra senza te),

muto come la lettera dell’ospedale

britannico

dove sulle sue azzurre piastrelle si schiantano altre onde

e il verbo

si fa carne. Uomo, finalmente

con quella stessa lettera

che ci unisce.

Page 30: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

30

9

Lo vi dejar la ropa y su inocencia

en ese cuarto (blanco) del Pabellón Rosetto.

Lo vi doblar su nombre

entre los labios.

Lo vi doblar las manos

y caer

(y caer

en ese mar insomne) de la vida

sin mayor asidero

que su propia zozobra.

Lo vi con los ojos cerrados

y la boca cerrada.

Lo encontré maniatado todo

el tiempo. Amordazado

yo

con esa misma soga que el amor nos impuso

cuando se acabó

(todo).

Entonces escuchamos el canto

de la ballena blanca.

Page 31: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

31

9

Lo vidi abbandonare i vestiti e la sua innocenza

in quella stanza (bianca) del Padiglione Rosetto.

Lo vidi girarsi il nome

tra le labbra.

Lo vidi piegare le mani

e cadere

(e cadere

in quel mare insonne) della vita

con il solo sostegno

della propria inquietudine.

Lo vidi con gli occhi chiusi

e la bocca chiusa.

Lo trovai ammanettato tutto

il tempo. Imbavagliato

io

con la stessa corda che l’amore ci aveva imposto

quando finì

(tutto).

Allora ascoltammo il canto

della balena bianca.

Page 32: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

32

10

Aunque prefiere las voces masculinas

y templadas, tipo Britten

él dijo: Jessye Norman.

Dije: Mado Robin

y deliramos.

Luego dieron las tres

y la sola botella de tequila

quedó sobre la mesa.

Nos dimos un último apretón

y dejó boquiabierto su teléfono:

una línea ocupada fue el único horizonte.

No hubo rastro de Dios

ni de quien

maniataba las preguntas.

La noche cayó calladamente

(cinta canela en vilo)

con sus anclas de llanto.

Él dijo: llámame

Ismael. Y enloquecí

(en silencio).

Page 33: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

33

10

Benché preferisca le voci maschili

e temperate, tipo Britten

egli disse: Jessye Norman.

Dissi: Mado Robin1

e delirammo.

Quindi batterono le tre

e la sola bottiglia di tequila

restò sul tavolo.

Ci demmo un ultimo abbraccio

e lasciò il telefono staccato:

una linea occupata fu l’unico orizzonte.

Non ci fu volto di Dio

né di chi

ammanettava le domande.

La notte cadde silenziosamente

(nastro adesivo in bilico)

con le sue ancore di pianto.

Lui disse: chiamami

Ismaele. E divenni matto

(in silenzio).

1 Famosi soprani, la prima statunitense (1945), la seconda francese (1918-

1960).

Page 34: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

34

11

Tengo un sobrino que se llama Ismael

de una estatura inmensa

y corazón tan blando

como el cuerpo del hombre

a quien mata el amor del semejante.

Estudia para médico forense

y no encuentra su sitio todavía.

La autopsia es un destino

en donde hunde las manos

con más curiosidad que desencanto.

Entonces en las aguas de Conchán

(verano 1978)

no había un regalo para las gentes de Villa El Salvador

pobres entre los pobres.

Y hallándome en días tan difíciles

no podía alimentar a la ballena que aún no me albergaba

porque no había nacido mi sobrino.

En cambio, lo recuerdo

busqué una habitación en otras aguas

aunque ahora me arrepiento.

No hay nada como ver a través de un periscopio

situado muy adentro de una ballena blanca

que agoniza en las playas de Conchán

mientras nace un sobrino que habrá de rebanarla

para sacar aceite

y hacer más luminosa la pobreza del pobre.

Page 35: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

35

11

Ho un nipote che si chiama Ismaele

di statura smisurata

e cuore così tenero

come il corpo dell’uomo

ucciso dall’amore per il simile.

Studia da medico legale

e non trova ancora il suo posto.

L’autopsia è un destino

dove affonda le mani

con più curiosità che disincanto.

Allora nelle acque di Conchán

(estate1978)

non c’era un regalo per la popolazione di Villa El Salvador

poveri tra i poveri.

E trovandomi in giorni così difficili

non potevo alimentare la balena che ancora non mi ospitava

perché non era nato mio nipote.

Invece, lo ricordo

cercai una stanza in altre acque

sebbene ora me ne pento.

Non c’è nulla come vedere attraverso un periscopio

situato molto all’interno di una balena bianca

che agonizza sulla spiaggia di Conchán

mentre nasce un nipote che dovrà tranciarla

per tirar fuori olio

e fare più luminosa la povertà del povero.

Page 36: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

36

12

El destino de las sombras no es

el silencio, sino la luz.

Los hombres requerimos de un recuerdo para hacernos

de palabras y decirle mundo

al mundo, respuesta

a la pregunta, suposición

al ser.

El cielo nos cobija de abandono y en las nubes

no cabe un muerto más. Son

el vivo reflejo de los hombres

en tierra. Nadie avanza

con su propia memoria. No hay impulso

gravedad en la huella

sin la raíz de todos. Acaso

algún destello que nos hace situarnos

frente a la inmensa noche de los días: adivinar

un sol en la mirada de quien amamos

tanto.

Page 37: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

37

12

Il destino delle ombre non è

il silenzio, ma la luce.

A noi uomini occorre un ricordo per avere

le parole e chiamare mondo

il mondo, risposta

la domanda, supposizione

l'essere.

Il cielo ci ripara dal distacco e sulle nuvole

non c’è posto per un altro morto. Essi sono

il vivo riflesso degli uomini

in terra. Nessuno va avanti

con la propria memoria. Non c’è impulso

gravità nell’orma

senza la radice di tutti. Forse

qualche scintillio che ci spinge a rimanere

davanti all’immensa notte dei giorni: predire

un sole nello sguardo di chi amiamo

tanto.

Page 38: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

38

13

Está lejos de casa lo que miro

sin candados

me duele.

Son las olas negrísimas de un paisaje

interior

por el que no deambulo

más allá del desvelo.

Cuando cierro los ojos

apaciento cetáceos

y pongo los arpones

bajo llave.

Sólo hay una ventana

que reconozco

mía.

El espejo

de lo que ya olvidé

detrás del canto.

Page 39: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

39

13

È lontano da casa ciò che osservo

senza lucchetti

mi fa male.

Sono le onde nere di un paesaggio

interiore

per il quale non deambulo

al di là dell’insonnia.

Quando chiudo gli occhi

pascolo cetacei

e metto gli arponi

sotto chiave.

C’è solo una finestra

che riconosco

mia.

Lo specchio

di ciò che ho già dimenticato

dietro il canto.

Page 40: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

40

14

La gente que ha pasado

por su cuerpo

lleva un olor a cal

en las heridas.

Page 41: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

41

14

La gente che è passata

per il suo corpo

ha un odore di calce

nelle ferite.

Page 42: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

42

15

Estoy hecho de la belleza cruel

de amar entre los hombres

los lugares comunes.

Hago en los mismos pasos

un círculo distinto.

Esta resaca y yo nos entendemos

detrás

de la memoria.

Page 43: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

43

15

Sono fatto della bellezza crudele

di amare tra gli uomini

i luoghi comuni.

Compio negli stessi passi

un cerchio diverso.

Questa risacca ed io ci comprendiamo

dietro

la memoria.

Page 44: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

44

16

En la sal imposible

que hace del hambre un verso

puedo escribir sin dios

sólo si Dios me dicta.

Page 45: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

45

16

Nel sale impossibile

che fa della fame un verso

posso scrivere senza dio

solo se Dio mi detta.

Page 46: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

46

17

Estoy que me deshago

de todo

lo más mío

para volver a casa.

Page 47: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

47

17

Ora mi disfo

di tutto

ciò ch’è più mio

per ritornare a casa.

Page 48: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

48

18

Por fin

dentro de mis costillas

de esta carne tan blanca y tan inmensa

como la luz del día

encuentro mi descanso.

Page 49: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

49

18

Finalmente

dentro le mie costole

di questa carne così bianca e così smisurata

come la luce del giorno

trovo il mio riposo.

Page 50: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

50

19

Oh, capitán, mi capitán

signan los marineros con su brazo.

En el abrazo dejo las náuseas

que me produce el buque

con su verga de encino.

Si no, ¿cómo mirar al hombre

de una estatura idéntica a la mía?

En el sino de los hombres pacíficos

hay un crimen

pendiente.

Page 51: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

51

19

Oh, capitano, mio capitano

approvano i marinai con il braccio.

Nell’abbraccio lascio la nausea

che mi provoca la nave

con la sua verga di quercia.

Altrimenti, come guardare l’uomo

di una statura identica alla mia?

Nel destino degli uomini pacifici

c’è un crimine

in sospeso.

Page 52: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

52

20

Mi sobrina usa argollas de pirsin

sobrenombre y tatuajes.

Me regaló un pendiente cuando nos conocimos

y todavía se cuelga del bolsillo.

Nació en algún islote imaginario

(los sitios de verdad no aparecen en mapas)

y utiliza el arpón como si fuera

un cetro.

En una jerga extraña

decía sax, sex o six (siempre cerveza oscura)

y me abrazaba, se pegaba

a mi frente y apagaba la luz con el sordo soplido

de aquellas ballenas de Nathaniel Tarn.

Por ella estoy a bordo

de esta blanca locura que llamamos la vida.

Pero a veces escapa (dichosa

esquizofrenia)

y suena en mis oídos todo lo ancho

del miedo

(letanía gregoriana del estilo John Cage).

Ya le dije que no puedo escaparme sin su apoyo.

Le he dejado una almohada (blanquísima)

que llamo Moby-Dick…

entonces yo la abrazo, me la pongo en la frente

y recito los versos del capitán

mi capitán.

Page 53: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

53

20

Mia nipote usa anelli di piercing

nomignoli e tatuaggi.

Mi ha regalato un orecchino quando ci siamo conosciuti

e ancora pende nella mia tasca.

Nacque in qualche isolotto immaginario

(i luoghi veri non appaiono nelle mappe),

e utilizza l’arpone come fosse

uno scettro.

In un gergo strano

diceva sax, sex o six (sempre birra scura),

e mi abbracciava, si attaccava

alla mia fronte e spegneva la luce col soffio sordo

di quelle balene di Nathaniel Tarn1.

Per lei sono a bordo

di questa bianca follia che chiamiamo vita.

Ma talvolta fugge (felice

schizofrenia)

e suona nelle mie orecchie tutta la grandezza

della paura

(litania gregoriana in stile John Cage).

Le ho già detto che non posso fuggire senza il suo appoggio.

Le ho lasciato un cuscino (bianchissimo)

che chiamo Moby Dick…

allora io l’abbraccio, me la metto sulla fronte

e recito i versi del capitano

mio capitano.

1 Poeta e antropologo statunitense.

Page 54: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

54

21

Le decían Moby-Dick

(como si fuera la obra de Herman o de Herrmann)

y envolvía a los pacientes

con esa blanca bata

de su cuerpo.

Pero llámenlo Ismael

cual si estuviera en coma

(atrapado en la película del checo Miloš Forman

o el guion de Michael Crichton).

Dos puntos (en el cuello) y enseguida

la lluvia es un océano vertical:

un arpón, una estaca.

Los sobrinos asisten al concierto de Fabulosos Cadillacs

y en la noche, sin luna

se agarran a almohadazos.

La calma prevalece entre los ojos

que me observan

mirarlos si comienzo a escribir

(novela + partitura).

Pero bajo sus nombres (ya desnudos)

se forma otra tormenta.

Page 55: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

55

21

Gli dicevano Moby Dick

(come se fosse l’opera di Herman o di Herrmann)

e avvolgeva i pazienti

con la bianca vestaglia

del suo corpo.

Ma chiamatelo Ismaele

come se stesse in coma

(preso dal film del ceco Miloš Forman

o dalla sceneggiatura di Michael Crichton).

Due buchi (sul collo) e subito

la pioggia è un oceano verticale:

un arpone, una sbarra.

I nipoti assistono al concerto dei Fabulosos Cadillacs1

e nella notte, senza luna

si prendono a cuscinate.

La calma prevale tra gli occhi

che mi osservano

guardarli se inizio a scrivere

(romanzo + spartito).

Ma sotto i loro nomi (già nudi)

si profila un altro temporale.

1 Los Fabulosos Cadillacs, gruppo rock argentino.

Page 56: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

56

22

Para empezar de nuevo

hay que decirlo

(como si fuera un verso): no existe

Moby-Dick.

Sólo soy

Ismael

(yo es otro).

Page 57: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

57

22

Per iniziare di nuovo

occorre dirlo

(come se fosse un verso): non esiste

Moby Dick.

Sono soltanto

Ismaele

(io è un altro).

Page 58: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

58

23

No me sé el nombre en latín del cachalote

pero lo reconozco en la espuma

de los objetos diarios.

Por la música que toca el hospital, pudiera ser de Westgaard

de Sainton o de Mennin.

Desconcierto de Zax, Led Zeppelin, Nirvana.

Por la pendiente de mi razón escucho que el agua se estremece

y marchita en el desliz

y acecho

del cazador furtivo.

Por la corteza de ese nombre corre un río:

lo he dragado de miedo

lo he circunnavegado en hiedra

y ruda y pasionaria

mi voz y yo seguimos

como dos horizontes, total y largamente a la deriva.

En las astillas le reclamé los gritos por el fuego.

En el mástil, el viento que me asfixia.

Porque si canto, grito; porque si escucho, me oigo tan adentro

que a veces reconozco que no salí del agua.

Ese río tampoco tiene nombre.

Es la respiración de un dios desconocido.

Page 59: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

59

23

Non conosco il nome in latino del capodoglio

ma lo identifico per via della schiuma

degli oggetti quotidiani.

Per la musica suonata in ospedale, potrebbe essere di Westgaard

di Sainton o di Mennin.

Confusione di Zax1, Led Zeppelin, Nirvana.

Nel declivio della mia ragione sento che l’acqua si agita

e avvizzisce nella caduta

e nell’agguato

da cacciatore furtivo.

Nella corteccia di quel nome scorre un fiume:

l’ho dragato di paura

l’ho circumnavigato con edera

e ruta e passiflora

io e la mia voce andiamo avanti

come due orizzonti, del tutto e ampiamente alla deriva.

Sulle scaglie gli contestai le grida per il fuoco.

Sull’albero di maestra, il vento che mi asfissia.

Perché se canto, grido; perché se ascolto, mi sento così a fondo

che a volte riconosco che non sono mai uscito dall’acqua.

Nemmeno quel fiume ha nome.

È la respirazione di un dio sconosciuto.

1 Musicista messicana, nipote dell’autore.

Page 60: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

60

24

La llegada de un nombre de tan lejos

puebla de grandes rayas los temores.

Zarpa un arpón en lo profundo del Atlántico

y la manta se apersona y agita

despiedada de sueño.

En la caza mayor

tiene su propio sitio

:

doblemente rayada

doblemente asesina.

La raya no es del agua ni del aire.

Se reconoce nada más por su herencia

y en su doble se esconde una hemorragia.

En el cepo del semen

cayó en su propia historia.

En las heridas, la sangre fue paréntesis de una orca.

En el vuelo, una presa inhumana.

Ahogada de tan húmeda en el aire.

Y seca en lo más íntimo de la orca.

Esto, amigos, no dicen los rugidos que da la orca.

Lo dice el cachalote cuando canta.

Ni Dios sabe los límites

que impuso a las ballenas al darles toda el agua.

Si es (la sangre) llevada por el nombre

o va causando el río.

Page 61: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

61

24

L’arrivo di un nome da così lontano

popola di grandi mante la paura.

Salpa un arpone nel profondo dell’Atlantico

e la manta si presenta e agita

spietata per via del sonno.

Nella caccia maggiore

ha il suo proprio posto

:

doppiamente segnata

doppiamente assassina.

La grande manta non è dell’acqua né dell’aria.

Si riconosce soprattutto per la sua eredità

e nel suo doppio si nasconde un’emorragia.

Sulla base del seme

cadde nella propria storia.

Nelle ferite, il sangue fu digressione di un’orca.

Nel volo, una preda inumana.

Soffocata da tanta umidità nell’aria.

E asciutta nell’intimità dell’orca.

Questo, amici, non lo dicono i ruggiti dell’orca.

Lo dice il capodoglio quando canta.

Né Dio conosce i limiti

che impose alle balene nel dare loro tutta l’acqua.

Se è (il sangue) portato dal nome

o continua a nutrire il fiume.

Page 62: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

62

Dios ―lo sabemos― miente.

No hay agua dios

paréntesis o raya.

Page 63: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

63

Dio – lo sappiamo – mente.

Non c’è acqua dio

digressione o manta.

Page 64: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

64

25

Déjame que te cuente cómo lo hallé

en el agua

en el centro del agua

donde el agua es bastante.

Entre ese torbellino de blancura

a flote apenas

cobijado en lo blanco

un canto de ballena naufragaba en la sangre.

Mis grandes, torpes dedos

lo tomaron

cual si de una mujer fuera ese frío.

Habría sido una astilla o su sueño de lirio

quienes lo contuvieron

tal vez la arborescencia del plancton, algún injerto

pendiente de sutura

una lluvia fugaz fuera de un buque

una nota de música...

Nunca sabré si el canto permanecía en el agua

por un deseo de ahogarse o por supervivencia.

Lo tomé entre los dedos

y el agua hizo en mis labios una costra.

(Ahora que estoy viejo y lo contemplo

en su silueta blanca se recorta mi vida.)

Ese sollozo frágil deposité en el agua:

mis dedos

de inmediato

no sintieron más frío.

Page 65: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

65

25

Lasciami che ti racconti come l’ho trovato

in acqua

al centro dell’acqua

dove l’acqua è abbondante.

Tra quel mulinello di chiarore

che affiora appena

cullato dal bianco

un canto di balena naufragava nel sangue.

Le mie grandi, rozze dita

lo afferrarono

come se quel freddo fosse di una donna.

Sarà stata una scheggia o il suo sogno di iris

a contenerlo

forse l’arborescenza del plancton, qualche innesto

in attesa di sutura

una pioggia fugace fuori della nave

una nota musicale…

Non saprò mai se il canto restava nell’acqua

per un desiderio di annegare o di sopravvivenza.

Lo presi tra le dita

e l’acqua formò sulle mie labbra una crosta.

(Ora che sono vecchio e lo contemplo

nella sua sagoma bianca si ritaglia la mia vita.)

Depositai sull’acqua quel fragile singhiozzo:

le mie dita

all’istante

non sentirono più freddo.

Page 66: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

66

Bastó un soplo de canto en el lamento

para ensanchar su viaje.

Todo volvió a como era en el comienzo:

no hubo más horizonte que el espejo del agua

y una lejana, extensa manta blanca, de un rojo femenino.

Esta es la paz a la que el ojo mide

y el corazón apunta

con su tesón de arpones.

Page 67: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

67

Bastò un soffio di canto nel lamento

per allargare il suo viaggio.

Tutto tornò come era all’inizio:

non ci fu più orizzonte che lo specchio dell’acqua

e una lontana, estesa coperta bianca, di un rosso femminile.

Questa è la pace che l’occhio misura

e indica il cuore

con la sua fermezza da arpone.

Page 68: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

68

26

Si Dios no se moviera, qué sería de las orcas

que las aguas se llevan

distantes de la casa

de mis padres, de mis pequeños dedos

qué de las hojas secas que abandonan el árbol

de su infancia primera

qué de la luz en humo sosegada.

Eso sería morir: dejar secos los barcos

desmemoriado al hombre, sin más

sombra el instante.

El canto

de ballena es la sombra del niño.

Al Dios que sueño

pido

que me deje dormir algunas ―muchas― horas

pero que nunca deje

de moverme.

Page 69: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

69

26

Se Dio non si muovesse, cosa sarebbe delle orche

che le correnti trascinano

lontano dalla casa

dei miei genitori, dalle mie piccole dita

cosa delle foglie secche che abbandonano l’albero

della sua prima infanzia

cosa della luce acquietata in fumo.

Significherebbe morire: lasciare in secca le barche

senza memoria l’uomo, senza più

ombra l’istante.

Il canto

di balena è l’ombra del bambino.

Al Dio che sogno

chiedo

che mi lasci dormire alcune – molte – ore

ma che non smetta mai

di muovermi.

Page 70: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

70

27

Es tan sencillo, a veces, que hablemos de la sangre

los dioses y la desesperanza

que uno va hacia la luz y corre grandes riesgos.

Nos vamos extendiendo por el polvo

como si por el polvo diera vueltas la tierra.

Olvidamos

que beber era un acto supremo

desde antes de que existiera el agua.

Los peces no lo olvidan

porque no habita en ellos la creencia en los vasos.

Sólo nadan su sed y en ella existen.

Nosotros intentamos

hacer de los arroyos alguna consecuencia del camino.

Pero entonces los otros atienden el murmullo de su especie

e inventan buque y puerto.

Intuimos que la paz se forjó en nuestras leyes

que el mundo en el origen era el caos.

Pero entonces las olas

ya tenían ordenado sencillamente el mundo.

Nos quedan, pues, la sangre

los dioses y la desesperanza como signos humanos.

Nos queda, quedamente, alguna manta blanca

(hospitalaria, indómita) que nos cubra los ojos.

Page 71: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

71

27

È così semplice, a volte, parlare del sangue

gli dèi e della disperanza

che uno procede verso la luce e corre grandi rischi.

Ci stiamo estendendo nella polvere

come se nella polvere girasse la terra.

Dimentichiamo

che bere era un atto supremo

da prima che esistesse l’acqua.

I pesci non lo dimenticano

perché in loro non risiede la fede nei bicchieri.

Nuotano soltanto nella loro sete e in essa esistono.

Noi cerchiamo

di fare dei ruscelli un qualche seguito del percorso.

Ma allora gli altri rispondono al mormorio della loro specie

ed inventano nave e porto.

Intuiamo che la pace si forgiò nelle nostre leggi

che il mondo all’origine era il caos.

Ma allora le onde

avevano già organizzato semplicemente il mondo.

Ci restano, dunque, il sangue

gli dèi e la disperanza come segni umani.

Ci resta, quietamente, qualche coperta bianca

(accogliente, indomita) che ci copra gli occhi.

Page 72: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

72

28

Le digo capitán, pero es como un hermano

mi tocayo de sangre, mi pariente

de sed. Somos del mismo

sexo. La compulsión

de un buque

de vapor

que abandona

Nantucket

igual que algunas veces

dejamos en naufragio

a la tripulación amotinada.

Ahora es su turno. Le creció

un cachalote en la cabeza

y lo tiene varado, lejos

de su familia

y tan lejos

de la blanca

esperanza

que da

el catolicismo.

Digo buenaventura

pero mi capitán no conoce

otros mapas.

Aprovecho esta lluvia

la Sinfonía del mar (de Vaughan Williams)

para buscar a Dios entre mis sienes.

Ni en la cartografía de El holandés errante

se aparece. Tal vez ha resbalado

de mis dedos.

Page 73: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

73

28

Gli dico capitano, ma è come un fratello

il mio omonimo di sangue, il mio parente

nella sete. Siamo dello stesso

sesso. La compulsione

di una nave

a vapore

che lascia

Nantucket

come talvolta

abbandoniamo nel naufragio

l’equipaggio ammutinato.

Ora è il suo turno. Gli è cresciuto

un capodoglio sulla testa

che lo lascia arenato, lontano

dalla sua famiglia

e così lontano

dalla bianca

speranza

che dà

il cattolicesimo.

Dico buona fortuna

ma il mio capitano non conosce

altre mappe.

Approfitto di questa pioggia

la Sinfonia del mare (di Vaughan Williams),

per cercare Dio tra le mie tempie.

Né appare nella cartografia de L’olandese

errante. Forse è sdrucciolato

dalle mie dita.

Page 74: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

74

Será que es el fantasma (de Wagner) que deambula

con esa bata blanca del insomnio.

Page 75: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

75

Sarà che è il fantasma (di Wagner) a deambulare

con quella vestaglia bianca dell’insonnia.

Page 76: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

76

29

El gran pez

de la lágrima

aflora

hasta la superficie

del mar

muerto.

Page 77: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

77

29

Il gran pesce

della lacrima

affiora

fino alla superficie

del mare

morto.

Page 78: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

78

30

Del vellocino

de los vapores bajos

y hasta el alba rosada

de su ascenso

nadie vio

en aquel marinero

una mueca

que falseara su rostro.

Se fue con la sonrisa

de cura (pacífico) católico

que separaba un pleito

entre irlandeses.

Ni motín

ni homicidio

(dijimos).

Un bárbaro que todos

esperábamos

(dijeron).

Era un ángel

(me dije).

Desde entonces

con ésta mi voz blanca

me lanzo al abordaje de nuevos

marineros (bonitos)

gritando (atlántico y profundo):

Billy Budd… Billy Budd.

Page 79: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

79

30

Del vello

dei bassi vapori

e fino all’alba rosata

della sua ascesa

nessuno vide

in quel marinaio

una smorfia

che ne deformasse il volto.

Andò via col sorriso

da prete (pacifico) cattolico

che separava un contenzioso

tra irlandesi.

Né ammutinamento

né omicidio

(dicemmo).

Un barbaro che tutti

aspettavamo

(dissero).

Era un angelo

(mi dissi).

Da allora

con questa mia voce bianca

mi lancio all’abbordaggio di nuovi

marinai (belli)

gridando (atlantico e profondo):

Billy Budd... Billy Budd.

Page 80: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

80

31

Hoy ha salido el sol

en mi cabeza.

De Moby-Dick

no hay rastro.

Mis sobrinos lo saben.

Y lo sabe Ismael.

Dejo la bata blanca

en el muelle más próximo.

Ni motín ni homicidio.

Billy Budd… Billy Budd.

Page 81: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

81

31

Oggi è sorto il sole

sulla mia testa.

Di Moby Dick

non c’è traccia.

I miei nipoti lo sanno.

E lo sa Ismaele.

Lascio la vestaglia bianca

sul molo più vicino.

Né ammutinamento né omicidio.

Billy Budd... Billy Budd.

Page 82: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

82

32

Cual si fueran de lejía las olas

el esqueleto de la playa se blanqueaba

parejo.

Y aparejado en sus orillas

el albatros de Baudelaire

tropezaba sus pasos con la lengua.

Colocamos su locura en unos botes plásticos

para que no flotara

inconsolable

a la deriva

ese pájaro alcanzó su altivez

al caer de la tabla.

El quirófano se quedó en santa paz.

Aséptico. Tan plástico

que cerramos los ojos para que

no doliera

(santa paz)

su blancura.

Page 83: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

83

32

Come se le onde fossero candeggina

lo scheletro della spiaggia uniforme

sbiancava.

E piazzato sulle rive

l’albatros di Baudelaire

incespicava i suoi passi con la lingua.

Mettemmo la sua follia su scialuppe di plastica

affinché non galleggiasse

inconsolabile

alla deriva

quell’uccello raggiunse la sua altezzosità

nel cadere dall’asse.

La sala operatoria rimase in santa pace.

Asettica. Così plastica

che chiudemmo gli occhi affinché

non dolesse

(santa pace)

il suo candore.

Page 84: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

84

33

Los que no me conocen…

Dicen que hago escritura de los árboles

y prefiero el silencio del ave al estrépito humano...

que si en algunos rezos deposito mi fe

con incredulidad devuelvo las palabras

que no llegaron junto con las olas

de la sangre más íntima.

A las astillas secas no hago lumbre.

Piensan que escribo siempre

de lo mismo

estas cosas comunes

sin escándalo

como si hiciera falta mayor provocación

que la sola existencia.

Ante los libros de otros no soy ciego.

Aseguran con énfasis que en el siglo veinti-

uno ya no se debe citar frecuentemente

y menos hacer sitio a la familia

excepto que hayan sido abatidos

por nuestras propias armas

y nos llamemos Kevin, John Claggard o Hannibal Lecter.

Bajo tales premisas prefiero leer a oscuras.

Se genera en las redes sociales

el acoso textual

sin más carta en la mano

que encontrar deleznable a Peter Pan

si Garfio está de moda.

Page 85: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

85

33

Quelli che non mi conoscono…

Dicono che ricavo scrittura dagli alberi

e preferisco il silenzio dell’uccello al fragore umano…

che se in alcune preghiere deposito la mia fede

con incredulità restituisco le parole

che non arrivarono insieme alle onde

del sangue più intimo.

Alle schegge secche non appicco il fuoco.

Pensano che scrivo sempre

della stessa cosa

queste cose comuni

senza scandalo

come se fosse necessaria una provocazione più grande

della sola esistenza.

Davanti ai libri altrui non sono cieco.

Assicurano con enfasi che nel secolo ventu-

nesimo ormai non ti devi citare ripetutamente

e ancor meno far posto ai tuoi parenti

salvo che siano stati abbattuti

dalle nostre proprie armi

e noi ci si chiami Kevin, John Claggard o Hannibal Lecter.

Con tali premesse preferisco leggere al buio.

Si genera nelle reti sociali

il bullismo testuale

senza altra carta in mano

si non quella di considerare indegno Peter Pan

se Capitan Uncino va di moda.

Page 86: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

86

(Cabe la reflexión

con estos argumentos

contra quiénes se escribe...

de qué vanguardia hablamos...

desde cuál perspectiva.)

En el Nuncajamás de la poesía

(entre lo que inquirimos y

hacia donde volamos)

hasta cuándo se animará algún crítico

a ponerle la campanita al tigre

para empezar el diálogo...

Por el contrario

(según lo que he leído)

so pena de parecer antiguo

nunca hay jamás en la palabra tiempo.

Aseguran que en el cristal humano

las arenas del libro no dejan de caer

como las hojas.

Sin conocer bastante a quien no me conoce

cruzo su nombre

al mío.

¿Piensan así los libros en el hombre que leen?

¿Es su pulpa tan segura y flexible

como los comentarios que podemos hacernos

de todo lo ignorado?

¿Vale la pena desancorar las dudas

si el silencio es el viaje?

Sobre lo ya expresado, resta elevar las velas.

Dicen que se navega a solas en la sangre

y es común a los hombres

agolpar las palabras en esa breve carta

Page 87: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

87

(C’entra la riflessione

con questi argomenti

contro chi si scrive...

di che avanguardia parliamo...

da quale prospettiva.)

Nel Maimaipiù della poesia

(tra ciò che indaghiamo e

verso dove voliamo)

fin quando un critico si azzarderà

a mettere il campanellino alla tigre

per iniziare il dialogo...

Al contrario

(secondo quello che ho letto)

a costo di sembrare antico

mai c’è maipiù nella parola tempo.

Assicurano che nel vetro umano

le sabbie del libro non smettono di cadere

come le foglie.

Senza conoscere abbastanza chi non mi conosce

incrocio il suo nome

con il mio.

Pensano così i libri all’uomo che leggono?

È la sua polpa tanto sicura e flessibile

come i commenti che possiamo farci

di tutto ciò che è sconosciuto?

Vale la pena sciogliere i dubbi

se il silenzio è il viaggio?

Sul già detto, resta soltanto da issare le vele.

Dicono che nel sangue si navighi da soli

ed è comune agli uomini

ammucchiare le parole in quella breve lettera

Page 88: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

88

de larga despedida.

Tras otro árbol oculto tantas preposiciones.

Page 89: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

89

di un lungo addio.

Dietro un altro albero nascondo tante preposizioni.

Page 90: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

90

34

Abandono el Pequod

con un amor (indómito) de padre.

En el Albatros no saben de la ballena blanca

ni de la morsa de esqueleto blanqueado

por el mar de lejía.

Todo lo que pregunto es una ofensa.

El capitán Ahab es una ofensa.

La poesía es una ofensa.

El Albatros se posa en su madera

hace un nido más cómodo

del que haría entre los árboles

y se queda en silencio.

No encallarme con él

alza mi vuelo.

De regreso al Pequod

el capitán Ahab me recibe como a aquel hijo pródigo

del que nadie conoce ni su nombre.

Pero llámenme Ismael

dice el mar a lo lejos.

Oh, capitán, mi capitán, cuyo nombre es blasfemo.

Si no fueran las olas de jabón

comulgaría.

Page 91: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

91

34

Abbandono il Pequod

con un amore (indomito) di padre.

Sull’Albatros non sanno della balena bianca

né del tricheco dallo scheletro sbiancato

dal mare di candeggina.

Tutto quel che chiedo è un’offesa.

Il capitano Achab è un’offesa.

La poesia è un’offesa.

L’Albatros si sistema sul suo legno

fa un nido più comodo

di quel che farebbe tra gli alberi

e rimane in silenzio.

Non incagliarmi con lui

innalza il mio volo.

Di ritorno al Pequod

il capitano Achab mi accoglie come quel figlio prodigo

del quale nessuno conosce il nome.

Ma chiamatemi Ismaele

dice il mare in lontananza.

Oh, capitano, mio capitano, il cui nome è blasfemo.

Se le onde non fossero di sapone

farei la comunione.

Page 92: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

92

35

Hoy cerramos un mes en la bitácora.

Es el día del diagnóstico.

Abro un ojo. Lo cierro.

Lo abro para saber si el otro está cerrado.

Compruebo que no veo.

Que no hablo.

Y el silencio es un ojo que me observa.

Lo siento a mis espaldas

clavado como arpón.

Abre mi carne.

La cierro de un quejido.

No escucho a alguien entrar.

Le he escondido las llaves en el cuarto de máquinas.

A babor alguien entra: pareciera una morsa.

A estribor, un albatros.

Y el silencio es la mano que me cierra los ojos.

Es mi hermano tan negro como Quiqueg, caníbal

quien parece beber y mecerse conmigo.

Una fuente de espuma que muestra sus dientes puntiagudos.

Adelante, adelante, volamos

alcanzando altamar.

Es mi padre tan blanco como el mar de lejía.

Oh, capitán, mi capitán, aquí está el demonio.

Y el silencio es la mano que levanta el arpón.

Pero Quiqueg no mata animales pequeños.

Quiqueg mata ballenas.

Page 93: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

93

35

Oggi chiudiamo un mese nel diario di bordo.

È il giorno della diagnosi.

Apro un occhio. Lo chiudo.

L’apro per sapere se l’altro è chiuso.

Comprovo che non vedo.

Che non parlo.

E il silenzio è un occhio che mi osserva.

Lo sento alle mie spalle

inchiodato come un arpone.

Apre la mia carne.

La chiudo con un lamento.

Non ascolto chi entra.

Ho nascosto le chiavi nella stanza dei macchinari.

Entra qualcuno a babordo: sembrerebbe un tricheco.

A dritta, un albatros.

E il silenzio è la mano che mi chiude gli occhi.

È mio fratello così nero come Quiqueg, cannibale

che sembra bere e dondolare con me.

Una fonte di schiuma che mostra i suoi aguzzi denti.

Avanti, avanti, voliamo

per raggiungere l’alto mare.

È mio padre così bianco come un oceano di candeggina.

Oh, capitano, mio capitano, qui c’è il demonio.

E il silenzio è la mano che innalza l’arpone.

Ma Quiqueg non ammazza animali piccoli.

Quiqueg ammazza balene.

Page 94: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

94

36

Y Dios creó a las grandes ballenas

a semejanza suya.

Por eso dicen que Dios aprieta

pero no orca.

Y semejante mar, hipócrita lector

es la ballena.

Page 95: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

95

36

E Dio creò le grandi balene

a sua somiglianza.

Per questo dicono che Dio stringe

ma non orca1.

E un simile mare, ipocrita lettore

è la balena.

1 Gioco di parole, dal proverbio spagnolo “Dios aprieta pero no ahorca”, ovvero

“Dio stringe ma non strangola”.

Page 96: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

96

37

Abro la mano para contar mis dedos

sentir lo que dejaron escapar

y agoniza en el piso.

Un pececito blanco

(apodo de su tía)

ha circunnavegado las líneas

de la mano a la voz

desde adentro

hacia afuera.

Cierro una puerta más.

Olvido que la llave

se resbala.

Me trago las palabras

(como en una oración)

las dosifico

como si fueran píldoras

y me persigno

y duermo

sin temblores ni asfixia

entre mis puños.

Como mudo testigo un ballenero.

Su capitán, sin pierna.

Los marinos, sin voz.

Y es el mástil una imponente horca

de la que (solo) cuelgo.

Page 97: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

97

37

Apro la mano per contare le mie dita

sentire quello che lasciarono sfuggire

e agonizza sul pavimento.

Un pesciolino bianco

(nomignolo di sua zia)

ha circumnavigato le linee

della mano dietro l’ordine

dall’interno

verso l’esterno.

Chiudo una porta in più.

Dimentico che la chiave

scivola.

Mi mangio le parole

(come in una preghiera)

le doso

come fossero pillole

e mi faccio il segno della croce

e dormo

senza tremori né asfissia

tra i miei pugni.

Come muto testimone un baleniere.

Il suo capitano, senza gamba.

I marinai, senza voce.

E l’albero della nave è un’imponente forca

dalla quale (solo) pendo.

Page 98: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

98

38

Los cantos de la ballena blanca

se funden (me confunden)

con unas campanadas

a lo lejos.

Hay muchas catedrales sumergidas

en Pabellón Rosetto.

Pero yo oficio aquí

donde mis ojos abandonan sus peces

a orillas de Nantucket.

Hay muchos pabellones dentro

de Moby-Dick.

Ninguno, sin embargo, tiene una lengua

viva. Las orcas

han trabajado bien.

Sombra y luz de mi oficio

cuando guardo silencio.

Page 99: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

99

38

I canti della balena bianca

si fondono (mi confondono)

con alcuni rintocchi

in lontananza.

Ci sono parecchie cattedrali sommerse

nel Padiglione Rosetto.

Ma io celebro qui

dove i miei occhi abbandonano i suoi pesci

sulle rive di Nantucket.

Ci sono parecchi padiglioni dentro

Moby Dick.

Nessuno, tuttavia, ha una lingua

viva. Le orche

hanno lavorato bene.

Ombra e luce del mio mestiere

quando resto in silenzio.

Page 100: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

100

39

Para descuartizar a un cachalote

los expertos deben cortar primero su cabeza.

No es tan fácil

hallar dónde comienza el cuello:

breve lugar del canto

de notas tartamudas

que son una explosión de burbujeos.

¡Que los demonios te estrangulen!

es frase favorita del doctor

que me persigue

cual barco ballenero.

Y estamos al corriente que incluso los piratas

nos desdeñan.

Para ellos no hay valía en vencer al Leviatán

que es todo grasa.

No entienden la asechanza de los sueños

de un fantasma

del corazón humano.

Al tranquilo, al hospitalario, al modesto ballenero

le niegan el saludo.

No pierden la cabeza ni los sueños

en viajes sin retorno.

Page 101: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

101

39

Per squartare un capodoglio

gli esperti devono tagliare per prima cosa la sua testa.

Non è così facile

trovare dove inizia il collo:

breve luogo del canto

di note balbuzienti

che sono un’esplosione di bollicine.

Che i dèmoni ti strangolino!

è la frase favorita del dottore

che mi perseguita

come una baleniera.

E sappiamo bene che persino i pirati

ci disprezzano.

Per loro non c’è valore nel battere il Leviatano

che è fatto solo di grasso.

Non capiscono l’agguato dei sogni

di un fantasma

dal cuore umano.

Al tranquillo, all’ospitale, al modesto baleniere

gli negano il saluto.

Non perdono la testa né il sonno

in viaggi senza ritorno.

Page 102: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

102

40

Se encuentra en el jardín

su rebaño de piedras.

¿Es Rosetto o Rosetta

en donde se descifra lo que pienso?

Vengo de comulgar

burbujas de lejía

que me dan vida eterna.

¿Esto es el éxtasis

tomar alguna piedra (preciosa)

colgármela en el cuello

y saltar

al vacío

de la mirada?

Page 103: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

103

40

Si trova nel giardino

il suo gregge di pietre.

È Rosetto o Rosetta

dove si decifra quello che penso?

Ho appena fatto la comunione

con bolle di candeggina

che mi daranno la vita eterna.

È questa l’estasi

prendere qualche pietra (preziosa)

appendermela al collo

e saltare

nel vuoto

dello sguardo?

Page 104: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

104

41

Dejé de ver el centro de tu rostro

por ser la boca inmensa

que se tragaba el bosque.

Dejé de ver el bosque

para perder la fe

en la trascendencia.

Dejé de verlo todo.

Pero el mar sigue

allí.

Page 105: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

105

41

Ho smesso di guardare il centro del tuo volto

per essere la bocca immensa

che divorava il bosco.

Ho smesso di vedere il bosco

per perdere la fede

nella trascendenza.

Ho smesso di vedere ogni cosa.

Ma il mare resta

lì.

Page 106: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

106

42

Hoy se fue mi sobrina

a las profundidades

de mis venas.

Me inyectaron su voz

como un recuerdo

falso.

La he sentido correr

arañazo y burbuja.

La soledad es una superficie

inmune a los arpones.

Duele más la mirada

que no partió

con ella.

Page 107: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

107

42

Oggi mia nipote è andata

nelle profondità

delle mie vene.

Mi iniettarono la sua voce

come un ricordo

falso.

L’ho sentita correre

graffio e bolla.

La solitudine è una superficie

immune agli arponi.

Duole più lo sguardo

che con lei

non se n’è andato.

Page 108: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

108

43

El paciente vomitó al tercer día

(y cuarenta días más)

una lista de nombres de cetáceos

por él desconocidos.

Belugas, narvales y yubartas

se adueñaron de piletas y vasos.

No se podía beber

sin mojarse las barbas

con rorcuales.

Entonces el psiquiatra

los puso todos juntos

y cerró el expediente.

Para unos pudo ser una novela.

Para otros era música.

Un episodio bíblico.

El paciente podría haberlo contado

a su manera.

Pero mordió su lengua

con un vocablo doble, casi definitivo

(como réspede)

que le salvó la vida:

Moby-Dick… Moby-Dick.

Page 109: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

109

43

Il paziente vomitò il terzo giorno

(e per quaranta di seguito)

una lista di nomi di cetacei

a lui sconosciuti.

Beluga, narvali e megattere

s’impadronirono di lavandini e bicchieri.

Non si poteva bere

senza bagnarsi la barba

con le balenottere.

Allora lo psichiatra

le mise tutte assieme

e chiuse il fascicolo.

Per alcuni poteva essere un romanzo.

Per altri era musica.

Un episodio biblico.

Il paziente potrebbe averlo detto

a modo suo.

Ma si morse la lingua

con un vocabolo doppio, quasi definitivo

(come una lingua biforcuta)

che gli salvò la vita:

Moby Dick... Moby Dick.

Page 110: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

110

44

Esta ciudad se inunda sin Consuelo.

La hermana de mi padre abandonó la playa de Conchán

completamente a oscuras.

Una estela de barcas

pobres entre los pobres

le abre paso.

Sin que mueva las aguas

nuestra sed

no es la misma.

Así reconocemos su trayecto:

regresando en silencio

por donde existió el canto.

Page 111: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

111

44

Questa città s’inonda senza Conforto.

La sorella di mio padre lasciò la spiaggia di Conchán

completamente al buio.

Una scia di barche

povere tra i poveri

le fa largo.

Senza muovere le acque

la nostra sete

non è la stessa.

Così riconosciamo il suo percorso:

ritornando in silenzio

lì dove il canto è esistito.

Page 112: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

112

45

La baba de dragón

el ámbar gris

que antes especió el vino

no era desconocido en nuestro barco.

Incienso de los turcos

perfume en la carta para Clarice Starling

que firmó Hannibal Lecter

en Florencia, muchos años después

de los Orsini.

Yo lo uso de amuleto

contra las epidemias

(según lo recomienda el caníbal Quiqueg).

A la manera de Leviatán

lo froto en la cabeza del monarca

británico (tan poco hospitalario)

y tiento con su aroma al redentor

con tal de recobrar mi paraíso.

No existe el cementerio de ballenas

pero basta mi fe para matarlas.

Page 113: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

113

45

La bava di drago

l’ambra grigia

che prima è servita a speziare il vino

non era sconosciuta sulla nostra nave.

Incenso dei turchi

profumi nella lettera per Clarice Starling

che Hannibal Lecter ha firmato

a Firenze, molti anni dopo

degli Orsini.

Io lo uso come amuleto

contro le epidemie

(secondo i consigli del cannibale Quiqueg).

Alla maniera del Leviatano

lo sfrego sulla testa del monarca

britannico (così poco ospitale)

e col suo aroma tento il redentore

pur di recuperare il mio paradiso.

Non esiste il cimitero delle balene

ma per ucciderle basta la mia fede.

Page 114: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

114

46

Muerdo mi brazo

la mano que me da de comer

el dedo que me apunta.

Muerdo mis uñas

hasta probar la sangre

noble de los Orsini.

Abro la boca

para tragarme el bosque

el mundo entero.

Y para ellos no soy

sino un ogro

de piedra.

Page 115: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

115

46

Mordo il mio braccio

la mano che mi da il cibo

il dito che mi indica.

Mordo le mie unghie

fino a gustare il sangue

nobile degli Orsini.

Apro la bocca

per inghiottire il bosco

il mondo intero.

E per loro non sono

altro che un orco

di pietra.

Page 116: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

116

47

Muerdo los largos fémures

del pirata contrario.

Lo dejo a la deriva

de su propia crueldad.

Le toca descubrir

(luego de tantas islas)

lo que enterramos juntos

dentro del cachalote.

Él dice Billy Budd.

Y yo digo Jonás.

Ambos nos confundimos.

Page 117: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

117

47

Mordo i lunghi femori

del pirata nemico.

Lo lascio alla deriva

della sua stessa crudeltà.

Gli tocca scoprire

(dopo tante isole)

ciò che seppellimmo assieme

dentro il capodoglio.

Lui dice Billy Budd.

E io dico Giona.

Entrambi ci confondiamo.

Page 118: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

118

48

Al remover los intestinos del cetáceo

en busca del grisámbar

leemos el futuro.

Aparecen los fantasmas en blanco

y las sombras oscuras

que comparten resaca.

Aparece el alcohol que sustituye

los perfumes. Las naves

de Japón y de Noruega

que no cumplen las cuotas de captura.

Aparecen las suelas de zapatos

pero ninguna huella de la ballena blanca.

Ha desaparecido. Tal vez

porque dejamos de perseguir sus sueños.

Ha desaparecido, como Dios

quien no ascendió a los cielos

ni regresó al océano.

Esto te mando en una carta

mi querida sobrina

porque quisiera verte

(qué grandes ojos tienes)

para comerte a besos.

Y si no la respondes

nunca conocerás

esa piedra preciosa

(el estelión más largo)

que no puede leerse

fuera de mi cerebro.

Nunca podrás probarla

mientras viva.

Page 119: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

119

48

Nel rimuovere gli intestini del cetaceo

in cerca dell’ambra grigia

leggiamo il futuro.

Appaiono i fantasmi in bianco

e le ombre oscure

che condividono la risacca.

Appare l’alcol che sostituisce

i profumi. I bastimenti

del Giappone e della Norvegia

che devono completare le quote di cattura.

Appaiono suole di scarpe

ma nessuna traccia della balena bianca.

È sparita. Forse

perché abbiamo smesso d’inseguire i suoi sogni.

È sparita, come Dio

che non ascese ai cieli

né tornò all’oceano.

Questo ti invio in una lettera

mia cara nipote

perché vorrei vederti

(che occhi grandi che hai!)

per mangiarti coi baci.

E se non mi rispondi

mai conoscerai

quella pietra preziosa

(la bufonite più grande)

che non può leggersi

fuori dalla mia testa.

Finché vivrò

non potrai mia provarla.

Page 120: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

120

49

En verdad cualquier hombre mataría a una serpiente

pero sólo un Perseo, un San Jorge, Hércules o Visnú

doblega a Leviatán.

Comparto los blasones del primer arponazo

y conozco la tierra donde Jonás zarpó.

Allí está el esqueleto

blanco (por la lejía)

de ese dragón del agua

que relata Ezequiel.

Una mezquita, casi

donde una hermosa lámpara ardía

sin aceite.

Así hacemos los recios balleneros

de Nantucket.

Así arderán Perseo, San Jorge, Hércules o Visnú.

Page 121: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

121

49

In realtà qualunque uomo ucciderebbe un serpente

ma solo un Perseo, un San Giorgio, Ercole o Visnù

mettono in ginocchio il Leviatano.

Condivido i simboli del primo colpo di arpone

e conosco la terra da dove Giona salpò.

Lì si trova lo scheletro

bianco (per via della candeggina)

di quel drago di acqua

di cui narra Ezechiele.

Una moschea, quasi

dove una bella lampada ardeva

senza olio.

Così facciamo noi intrepidi balenieri

di Nantucket.

Così arderanno Perseo, San Giorgio, Ercole o Visnù.

Page 122: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

122

50

Esa ballena que huye (a mil brazas) bajo la luz del sol

lanza chorros de niebla en el canal del Eire.

A cada lado de su espinazo se encuentra el laberinto cretense

sus tribus escamosas, sus pacientes

fantasmas.

A quien llaman Ismael también respira agitado

(unas setenta veces) con la boca cerrada

en Pabellón Rosetto.

Necesita del aire incluso

cuando duerme.

El cachalote no va a la superficie para tomar el aire

para lanzar sus chorros vitalicios

y cubrir de vapor al ballenero.

Emerge, como un Dios

para encontrar al hombre

y destruir sus obras.

Después de un coletazo níveo, resplandeciente

restará la neblina. El fantasma

paciente

volverá por más (aire, supervivencia)

con el agua en los ojos

que, dicen, puede causar ceguera.

Page 123: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

123

50

Quella balena che fugge (a mille braccia), sotto la luce del sole

lancia getti di nebbia nel canale d’Irlanda.

A ogni lato della sua spina dorsale si trova il labirinto cretese

le sue tribù squamose, i suoi pazienti

fantasmi.

E anche quello chiamato Ismaele respira agitato

(circa settanta volte) con la bocca chiusa

nel Padiglione Rosetto.

Ha bisogno di aria perfino

quando dorme.

Il capodoglio non va in superficie a prendere aria

per lanciare i suoi possenti getti

e coprire di vapore il baleniere.

Emerge, come un Dio

per trovare l’uomo

e distruggere le sue opere.

Dopo un candido colpo di coda, risplendente

allontanerà la foschia. Il fantasma

paziente

tornerà per averne ancora (aria, sopravvivenza)

con l’acqua negli occhi

che, dicono, può causare cecità.

Page 124: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

124

51

Quien vuelve de su sueño, si respira

no se retuerce nunca. Se enfrente a sus iguales

de cabeza. La cola es para el hombre

(por su inferioridad). También en eso

la ballena es un Dios.

No le vemos el rostro, pero qué bien

golpea cuando exhala. No

lo vemos

de frente, aunque de un coletazo

nos lleva a los abismos de su reino.

Donde la gloria es agua

el hombre no

respira.

Page 125: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

125

51

Chi torna dal suo sogno, se respira

mai si contorce. Affronterà i suoi simili

a capofitto. La coda è per l’uomo

(per la sua inferiorità). Anche in questo

la balena è un Dio.

Non ne vediamo il volto, ma come batte

bene quando sbuffa. Non

la vediamo

davanti, benché con un colpo di coda

ci porti negli abissi del suo regno.

Dove la gloria è acqua

l’uomo non

respira.

Page 126: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

126

52

Con una vara verde

recorro las costillas de la bestia.

Dicen que es imposible

conocerla por dentro.

Igual paso los dedos por sus clavos

como hiciera Quiqueg con su ataúd.

Para él ahora es un cofre

donde guarda la ropa y sus doblones.

Doblo así mi temor

y recorto las barbas de la muerte.

Aunque verde es la envidia

de quien dice: “con la vara que mides…”

Page 127: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

127

52

Con una bacchetta verde

percorro le costole della bestia.

Dicono che sia impossibile

conoscerla dall’interno.

Comunque passo le dita sui suoi chiodi

come farebbe Quiqueg con la sua bara.

Per lui ora è un baule

dove conserva i vestiti e i suoi dobloni.

Piego così la mia paura

e ritaglio la barba della morte.

Benché verde sia l’invidia

di chi dice: “col metro con cui misuri...”

Page 128: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

128

53

Dar en lo blanco

aun antes de que exista

la hoja

animal sin orillas

como el cielo

filoso atardecer que enrojece

las manos

cuando escribes

“dar casa” a la ballena

y

entonces

vive

junto a ti

toda la eternidad.

Page 129: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

129

53

Centrare l’obiettivo

ancor prima che esista

la foglia

animale senza sponde

come il cielo

filoso imbrunire che arrossa

le mani

quando scrivi

“dare casa” alla balena

e

allora

vive

accanto a te

l’intera eternità.

Page 130: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

130

54

La austera luz de una lámpara de aceite

otorga realidad a estas palabras: cabeza

aletas, cola. Resoplido y vaivén

en donde contemplamos aquello que no somos

y apenas se insinúa. La sangre

con sus oleajes bíblicos

y ese nombre que se enquista y florece

detrás del cerebelo. Arácnido

derrame de petróleo

a punto del incendio. Y, sin embargo

llegados a este punto

es un faro doméstico, apacible sonar

que nos alerta de aquella otra palabra

menos hospitalaria (si británica)

que nos muerde la lengua.

A horcajadas, decimos

Ismael.

Carcajadas de la orca que se mantiene

a oscuras

(en un derrame interno)

y nos contagia

su bullicio infernal.

A mordidas nos decimos

amor. (Di. Das.)

Nos entregamos a esa fuente de luz

en que chorreamos.

Sin un manto de sombra

sobre el cuerpo

nos volvemos fantasmas

apacibles

en espera de un fósforo.

Page 131: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

131

54

L’austera luce di una lampada a olio

concede realtà a queste parole: testa

pinne, coda. Sbuffata e viavai

dove contempliamo quello che non siamo

e faticosamente s’insinua. Il sangue

con le sue ondosità bibliche

e quel nome che si incista e fiorisce

dietro il cervelletto. Aracnide

spargimento di petrolio

sul luogo dell’incendio. E, tuttavia

arrivati a questo punto

è un faro domestico, tranquillo suonare

che ci allerta di quell’altra parola

meno cordiale (sì, britannica)

che ci azzanna la lingua.

A cavalcioni, diciamo

Ismaele.

Risate dell’orca che resta

al buio

(in uno spargimento interno)

e ci contagia

il suo trambusto infernale.

A morsi ci diciamo

amore. (Diedi. Dai.)

Ci consegniamo a quella fonte di luce

in cui sgoccioliamo.

Senza un manto di ombra

sul corpo

diventiamo fantasmi

sereni

in attesa di un fiammifero.

Page 132: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

132

55

El mar es un espejo.

Si te devuelve la imagen de una orca

no pretendas cazarla

sin arpones.

Si sólo ves fantasmas

no le quites la sábana al vecino.

Si te miras

de frente

reza toda la noche

para que no te ahogues.

Otro

yo

podrá apagar las llamas

desde adentro.

Page 133: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

133

55

Il mare è uno specchio.

Se ti restituisce l’immagine di un’orca

non pretendere di catturarla

senza arponi.

Se vedi solo fantasmi

non togliere il lenzuolo al vicino.

Se ti guardi

di fronte

prega tutta la notte

affinché non anneghi.

Un altro

io

potrà spegnere le fiamme

dall’interno.

Page 134: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

134

56

Hace meses falleció la tía Paz

y consuelo después

nos enteramos.

Y que Ismael conocerá Japón

por travesía marítima.

Y una espera se ahogó

en el íntimo mar

de mi sobrina.

Todo esto ya fue escrito

en el lomo de Moby-Dick

(de Melville).

Sin embargo (recuerdo

a Galileo): “Y todavía

nos mueve”.

La ballena y el mar

no son iguales

y son

el mismo blanco

que todos recordamos.

No se han muerto mis tías

ni se perdió un sobrino.

Ismael, en su viaje a Japón

irá por ellos.

Cuando alguien muere

—a ver si ya por fin

nos enteramos—

queda más cerca de uno.

Page 135: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

135

56

Mesi fa è morta zia Pace

e dopo il conforto

l’abbiamo saputo.

E che Ismaele conoscerà il Giappone

dopo un viaggio marittimo.

E un’attesa è annegata

nell’intimo mare

di mia nipote.

Tutto questo è stato già scritto

sul fianco di Moby Dick

(di Melville).

Tuttavia (ricordo

Galileo): “Eppur

ci muove”.

La balena e il mare

non sono uguali

e sono

lo stesso bersaglio

che tutti ricordiamo.

Le mie zie non sono morte

né si è smarrito un nipote.

Ismaele, nel suo viaggio in Giappone

andrà a prenderli.

Quando qualcuno muore

– vedremo se poi alla fine

arriveremo a saperlo –

ci resta più vicino.

Page 136: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

136

57

El cachalote arrastra en su locura

a quien lo nombra.

Si callamos, en la sal de la sangre permanece

como navaja intacta.

De la blancura ciega de su cola

no hay modo de apartarnos

pues la muerte hipnotiza.

Giramos la cabeza

a babor y estribor

negándolo tres veces.

En el cuarto (de máquinas)

el capitán, mi capitán, confirma

que alcemos el arpón contra los dioses.

Escucho (adentro, muy adentro)

que el espigón más largo

se abre paso

con sílabas ruidosas

hacia quien esto

escribe.

Page 137: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

137

57

Il capodoglio trascina nella sua pazzia

chi lo nomina.

Se stiamo zitti nel sale del sangue resta

come un coltello intatto.

Dal cieco biancore della sua coda

non c’è verso di separarsi

perché la morte ipnotizza.

Voltiamo la testa

a babordo e a dritta

negandolo tre volte.

Nella sala (dei macchinari)

il capitano, mio capitano, conferma

che solleviamo l’arpone contro gli dèi.

Ascolto (dentro, molto all’interno)

che il pontile più lungo

si fa largo

con sillabe rumorose

verso colui che questo

scrive.

Page 138: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

138

58

La persona que firme este diagnóstico

no será la culpable de mi huida.

La enfermedad, me dicen

puede apenas mirarse

entre los sueños. La sombra

de una almohada

que Billy Budd coloca firmemente

para acallar mi cuerpo.

Le dejo a mis ausentes todo el canto.

Mi grasa, al enemigo Ahab.

El aceite, a los buitres.

Sólo pido que si baja un albatros

buscando mi grisámbar

por hermandad de bestias

lo destrocen.

Alto morir al fondo de uno mismo

lejos de puertos, buques, hospitales

ciego y loco…

¡esto sí es vida!

Page 139: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

139

58

La persona che firmerà la diagnosi

non sarà colpevole della mia fuga.

La malattia, mi dicono

può solo vedersi

nei sogni. L’ombra

di un cuscino

che Billy Budd sistema con forza

per zittire il mio corpo.

Lascio ai miei assenti tutto il canto.

Il mio grasso, al nemico Achab.

L’olio, agli avvoltoi.

Chiedo solo che se planasse un albatro

in cerca della mia ambra grigia

per fratellanza tra bestie

lo distruggano.

Una morte gloriosa nel fondo di sé stessi

lontano da porti, navi, ospedali

cieco e pazzo…

Questa sì ch’è vita!

Page 140: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

140

59

No se quema el Pequod

en la historia de Melville, ni aparecen

fantasmas de estetoscopio al pecho.

Pero, así como adquiere la navaja al asesino

llega el fuego a los ojos

y su final a Dios.

Page 141: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

141

59

Non brucia il Pequod

nella storia di Melville, né appaiono

fantasmi da stetoscopio al petto.

Ma, così come il coltello acquista l’assassino,

arriva il fuoco agli occhi

e la sua fine a Dio.

Page 142: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

142

60

Para ser un patriota (como diría Lizalde)

me rebano la lengua antes que permitírselo a las orcas.

No les diré mi nombre, pero

llámenme Ismael… y después salgan

corran, como las ratas

huyen del buque que zozobra.

Con espuma en la boca

confesaré mi nombre (hospitalario, indómito)

a quien quede varado en mi lecho

encendido. A quien comulgue

en éxtasis.

Page 143: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

143

60

Per essere un patriota (come direbbe Lizalde1)

mi affetto la lingua prima che lo facciano le orche.

Non dirò loro il mio nome, ma

chiamatemi Ismaele… e dopo vadano fuori

corrano, come fuggono

i topi dalla nave che affonda.

Con la schiuma nella bocca

confesserò il mio nome (accogliente, indomito)

a chi rimanga arenato nel mio letto

di fuoco. A chi prende l’ostia

in estasi.

1 Eduardo Lizalde (1929), poeta messicano.

Page 144: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

144

Coletazo

No me pregunten si esta novela es real

o quiénes la vivieron:

los que estamos

cupimos en la vista

pese al cuarto

vacío colindante hacia el otro

jardín. Hibiscos como jóvenes

rebeldes que recogimos, chupamos y dejaron

limpias gotas de orín

debajo de las sábanas. Lirios

de tallo duro y orificio cremoso. Perlas

de raíz infecciosa mas benigna

sin daño en los riñones.

Nada que ver con el reino de Fungi

ni el dragón de Komodo.

Entonces desearía

que mi garganta seca revelara

una historia

a la vez

.

Aunque es

mentira. No

venimos del agua

pues las olas recogen

sus lindes como una

idea sin fruto: rocío

que es la nube

y la sal

.

Nada

como una idea

nos devuelve a la flor

sin miramientos

cuando el engaño

Page 145: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

145

Colpo di coda

Non chiedetemi se questa storia è vera

o chi la visse:

noi che siamo qui

trovammo posto negli occhi

a dispetto della stanza

vuota attigua all’altro

giardino. Ibischi come giovani

ribelli che raccogliemmo, succhiammo e lasciarono

limpide gocce di orina

sotto le lenzuola. Iris

di fusto duro e orifizio cremoso. Perle

di radice infetta ma benigna

senza danno per i reni.

Nulla a che vedere con il regno di Fungi

né il drago di Komodo.

Allora vorrei

che la mia gola secca rivelasse

una storia

alla volta

.

Anche se

è una bugia. Non

veniamo dall’acqua

perché le onde raccolgono

i loro confini come una

idea senza frutto: rugiada

che è la nuvola

e il sale

.

Nulla

come un’idea

ci restituisce al fiore

senza riguardo

quando l’inganno

Page 146: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

146

es no ser

fruto

.

Nada

.

Porque

somos de barro

nos hundimos. No hay

cáliz que nos salve

de morir

.

Anterior

al suicidio

una sola palabra

se desangró en la mesa al aplastarla

bajo el peso amoroso de mis manos. El café

levantaba su aroma como un testigo falso

con sus alas violentas y estorbosas. Buitres o escarabajos

que se veían venir detrás del desayuno. El silencio

desollado de una conversación abierta

en canal, con el amor en víscera

latente y testarudo como ese golpeteo

de una nota en el piano. Espejo

en el espejo. Árbol

par

.

Unos

cuantos minutos

faltaron en la alarma

que despertó la voz de la conciencia.

Esos pocos segundos me quisiste

matar igual que el tiempo. Con los pasos

escribo la blancura del destino tan breve. No con los dedos

buenos para la música

y no para

el silencio. Tiersen o Michael Nyman

también habían caído (ellos

Page 147: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

147

è non essere

frutto

.

Nulla

.

Proprio perché

siamo di fango

affondiamo. Non c’è

calice che ci salvi

dalla morte

.

Precedente

al suicidio

una sola parola

si dissanguò sul tavolo schiacciata

dal peso amoroso delle mie mani. Il caffè

sollevava il suo aroma come un falso testimone

con le sue ali violente e ingombranti. Avvoltoi o scarabei

che si vedevano arrivare dietro la colazione. Il silenzio

scorticato di una chiacchierata aperta

in canale, con l’amore nelle viscere

latente e testardo come quel picchiettio

di una nota sul pianoforte. Specchio

nello specchio. Albero

simmetrico

.

Solo

pochi minuti

mancavano all’allarme

che svegliò la voce della coscienza.

Quei pochi secondi mi avresti voluto

ammazzare come il tempo. Con i passi

scrivo il biancore del destino così breve. Non con le dita

buone per la musica

e non per

il silenzio. Tiersen o Michael Nyman

erano ugualmente caduti (loro

Page 148: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

148

tan suavemente) poco después que tú. Y como yo

no estaba

se dicen muchas cosas

que no hacen más que unirnos. Al azul

del cabello se asomaron tus ojos

con su golpe de azul

y su sangrado.

Vacía

paternidad

cuya dolencia dejó

sus cicatrices

en los escarabajos y los buitres

pero nunca en nosotros.

Mucho menos

en ti

.

No

me pregunten

si conocía el final:

lo que no tiene nombre

son las explicaciones no pedidas

cuando ni con piedad se consigue

desvanecer lo que un autorretrato apunta

con su fecha y su firma, sus rojos

sus azules en lo más blanco

y negro de esta historia.

Rimas de otro

verano por la tarde

sin rocío ni

piedad

.

No

tarde

para un diario

sino en el golpe

justo

como injusta es

la muerte que viene

Page 149: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

149

così dolcemente) poco dopo di te. E poiché

non c’ero

si dicono tante cose

che non fanno altro che unirci. Nell’azzurro

dei capelli si affacciarono i tuoi occhi

con il loro scatto di azzurro

e il loro rientro.

Vuota

paternità

la cui malattia lasciò

le sue cicatrici

negli scarabei e negli avvoltoi

ma mai in noi.

Molto meno

in te

.

Non

mi chiedete

se conoscevo il finale:

quello che non ha nome

sono le spiegazioni non richieste

quando nemmeno con la pietà si riesce

a disperdere ciò che un autoritratto designa

con la sua data e la sua firma, i suoi rossi

i suoi azzurri nella parte più bianca

e più nera di questa storia.

Rime di un’altra

estate di sera

senza rugiada né

pietà

.

Non

tardi

per un diario

bensì nel colpo

giusto

come ingiusta è

la morte che arriva

Page 150: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

150

y trae tus ojos

azules

en el cielo

que nos ciega

y consigue

que escondamos los lentes

y miremos por dentro

en los rojos latidos

lo que nos adultera una sola palabra

si rima con infancia

no con mamá

con

.

Go

lpe atroz

este pia

no

la mano suavemente

en la mejilla inerte de la calle.

Nyman y Tiersen sordos

distraí

dos peatones

que no te ven

caer

como los buitres

y los escarabajos que ocultan

tus cabellos azules y tus ojos tan rojos

y esta sed por decirnos los pendientes

abrazos, las ausencias totales

que dieron por respuesta

una historia

a la vez

.

Caer

de liberada mente

como un arpón

deja la mano

Page 151: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

151

e porta i tuoi occhi

azzurri

in cielo

che ci abbaglia

e ottiene

che nascondiamo le lenti

e guardiamo all’interno

nei rossi battiti

quello che ci guasta una sola parola

se rima con infanzia

non con mamma

con

me

.

Co

lpo atroce

questo pia

no

la mano soavemente

sulla guancia inerte della strada.

Nyman e Tiersen sordi

sbadat

i pedoni

che non ti vedono

cadere

come gli avvoltoi

e gli scarabei che occultano

i tuoi azzurri capelli e i tuoi occhi così rossi

e questa sete per dirci gli abbracci

in sospeso, le assenze totali

che diedero per risposta

una storia

alla volta

.

Cadere

da mente liberata

come un arpone

lascia la mano

Page 152: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

152

el impulso

la sien

.

Caer

en cuenta

ya demasiado

tarde

que no hay cuartos

ni pisos

hibiscos o jardines

que detengan

la mente

(lamentable)

si

cae

.

.

.

Con un chorro blanquísimo sepultado en la vena

así comienzo todo (de nuevo), hacia mi cuerpo

el menos visitado, lo que no conocí

antepalabra

de tu nombre y su canto, animal protegido

de púas

muriendo en la garganta. Lengua

rota

con ojos tartamudos, en esquirlas

de hueso

y camisa de fuerza. Éste

soy. El que nada

hacia fuera, con sus alas cubiertas de salitre.

El que todo

ha mirado desde la disyuntiva del trance y lo deforme.

Un yo provisional. El que nada

hacia adentro: a la tormenta oscura del Pabellón Nantucket

en el buque Rosetto. El que nada

con jóvenes blanquísimos, dos

pacientes vigías de mi transpiración, en chorros

Page 153: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

153

l’impulso

la tempia

.

Rendersi

conto

ormai troppo

tardi

che non ci sono stanze

né piani

ibischi o giardini

che fermino

la mente

(deplorevole)

se

cade

.

.

.

Con un getto bianchissimo sepolto nelle vene

così inizio tutto (di nuovo), verso il mio corpo

il meno visitato, quello che non ho conosciuto

anteparola

del tuo nome e il suo canto, animale protetto

da aculei

che muoiono in gola. Lingua

spezzata

con occhi balbuzienti, in schegge

di osso

e camicia di forza. Questo

sono. Colui che nuota

verso l’esterno, con le sue ali coperte di salnitro.

Colui che tutto

ha visto fin dal dilemma dell’estasi o della difformità.

Un io provvisorio. Colui che nuota

verso dentro: al temporale del Padiglione Nantucket

sulla nave Rosetto. Colui che nuota

con giovani bianchissimi, due

pazienti vedette della mia traspirazione, in getti

Page 154: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

154

en un flujo sanguíneo

que me saca del mundo y me regresa al mar, a la infancia

al lar de mi cabeza

comprimida

en la que Dios inserta un bisturí, una aguja

una púa de su mano que es la mía

y se extiende, aracnoide, como una marea roja, un quiste

un tumor cerebral, un cruce

de caminos entre lo que recuerdo y lo que ya no vivo.

Mi mano bendecida por el fuego que la fe provocó

se zanja en la ballena que perseguí por años. Se sumerge

en sus costillas vivas, catedral de mi boca, en la arena

volátil del dolor y sus múltiples playas

sin pescador alguno.

Éxtasis

de mi boca

este azul

que respiro

(comulgo)

y me hace

creyente

de este

mar

que soy

la mar

sin la

tabla

de los diez

mandamientos

golpeando

me

pegándo

me

con su crawl

con su crack

con su no

que

Page 155: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

155

in un flusso sanguineo

che mi tira fuori dal mondo e mi riporta al mare, all’infanzia

al focolare della mia testa

oppressa

quella dove Dio infila un bisturi, un ago

una spina della sua mano che è la mia

e si estende, aracnoide, come una marea rossa, una ciste

un tumore cerebrale, un incrocio

di strade tra quello che ricordo e quello che non vivo più.

La mia mano benedetta dal fuoco che produsse la fede

s’infila nella balena che ho inseguito per anni. Si immerge

nelle sue costole vive, cattedrale della mia bocca, nella sabbia

volatile del dolore e nelle sue molteplici spiagge

senza nessun pescatore.

Estasi

della mia bocca

questo azzurro

che respiro

(faccio la comunione)

e che mi fa

credente

di questo

mare

che sono

il mare

senza la

tavola

dei dieci

comandamenti

battendo

mi

pestando

mi

col suo crawl

col suo crack

con il suo non

so

che

Page 156: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

156

con su no sé…

con el que fueron creadas las ballenas.

Page 157: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

157

con il suo non so…

con cui furono create le balene.

Page 158: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 159: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

159

Note finali

La mia gratitudine a Margaret Atwood, Piedad Bonnett, Antonio

Cisneros, Eduardo Lizalde, Herman Melville, Héctor Viel Tem-

perley, Walt Whitman e a tutti coloro che furono convocati

nell’allucinazione della lettura. Di questi autori ho scelto alcuni

versi che si sono fusi al coro (delle balene) e hanno reso possibile

la realizzazione di questo libro. Per me è stato importante man-

tenere il tutto come una eco e per questo ho preferito evitare vir-

golette o corsivi nel riportare i loro versi. Da alcuni ho preso po-

che cose: frasi, frammenti o ho usato perifrasi. Dello scrittore ar-

gentino Héctor Viel Temperley sono presenti parecchi versi e

tutti provengono dai libri Hospital Brítanico e Crawl. Ovvia-

mente di Melville c’è tutto il suo lavoro letterario e non solo

Moby Dick.

Il mio affetto e la mia ammirazione a Guillermo Fernández che

appare come un fantasma cortese e il cui crimine non è stato an-

cora investigato dalle autorità competenti.

Page 160: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 161: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

161

Notizia sull’autore

LUIS ARMENTA MALPICA

nato a Città del Messico nel 1961 è poeta, saggista e direttore di

Mantis Editores. Dal 1974 vive a Guadalajara. Ha vinto diversi

premi per la poesia, in patria e all’estero, tra i quali si distaccano:

“Poesía Aguascalientes” (1996); “Nacional de Poesía Ramón Ló-

pez Velarde” (1999); “Nacional de Poesía Efraín Huerta” (1999);

“Jalisco en Letras (2008); “Nacional de Poesía José Emilio Pa-

checo” (2011); “Internacional de Literatura Sor Juana Inés de la

Cruz” (2013); “Encuentro de Poetas Enrique González León

(2016) e “Jaime Sabines-Gatien Lapointe” (Canada-Messico

2017). Ha ricevuto diversi premi anche come editore.

Ha pubblicato venticinque libri di poesia, i più recenti sono:

El agua recobrada (antologia, Spagna, 2011), Envés del agua

(Messico, 2012), Papiro de Derveni (Messico, 2013), Llámenme

Ismael (Messico, 2014), The Drunkenness of God (Usa, 2015),

Götterdämmerung. Antologie minime (Canada-Messico, 2015),

Götterdämmerung. Antología personal (Ecuador, 2015; Mes-

sico, 2017), Greetings to the Family (Messico, 2016), Voința Lu-

minii (Romania, 2017) e Enola Gay (Messico, 2019).

Suoi testi poetici sono stati tradotti in molte lingue e inseriti in

antologie messicane e straniere, in Italia in: Dalla parola antica

alla parola nuova. Ventidue poeti messicani d’oggi (Raffaelli,

2012, a cura di Emilio Coco). In Italia è apparsa anche la raccolta

poetica, in edizione bilingue, Volontà della luce (Sentieri Meri-

diani, 2011, a cura di Emilio Coco).

Chiamatemi Ismaele [Llámenme Ismael] è stato pubblicato in

Messico nel 2014 dal FOEM (Fondo Editorial Estado de México)

dopo aver vinto come inedito, nel 2013, il “Premio Internacional

de Literatura Sor Juana Inés de la Cruz”.

Page 162: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

162

Notizia sul curatore

ALESSIO BRANDOLINI (1958) vive a Roma dove si è lau-

reato in Lettere moderne. Ha pubblicato i libri di poesia: L’alba

a piazza Navona (1992, «Premio Montale - Inedito»), Divisori

orientali (2002, «Premio Alfonso Gatto - Opera Prima»), Poesie

della terra (2004; anche in spagnolo: Poemas de la tierra, 2004

e 2014), Il male inconsapevole (2005), Mappe colombiane (2007;

anche in spagnolo: Mapas colombianos, Colombia 2015), Tevere

in fiamme (2008, «Premio Sandro Penna»), Il fiume nel mare

(2010, Finalista «Premio Camaiore») e Nello sguardo del lupo

(2014; anche in spagnolo: En la mirada del lobo, Messico 2018).

Nel 2016 è uscita l’antologia Il futuro è un campo incolto (1992-

2014) e nel 2017 Il volto e il viaggio (con disegni di Stefano Car-

dinali). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati

su riviste italiane e straniere. In Costa Rica sono uscite le antolo-

gie En el ojo del lobo (2009) e Desde otro planeta (2014), in Co-

lombia Llamo desde otro planeta (2016), tutte con la traduzione

di Martha Canfield. Nel 2013 ha pubblicato il libro di racconti

Un bosco nel muro (Empirìa). Traduce dallo spagnolo e dal 2006

coordina «Fili d’aquilone», rivista web di «immagini, idee e Poe-

sia». Nel 2011 ha fondato la casa editrice Edizioni Fili d’Aqui-

lone.

Un grazie a Martha Canfield per la lettura del dattiloscritto e i

preziosi suggerimenti.

Page 163: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

INDICE

Nella profondità dell’oceano e della poesia

di Eduardo Milán ................................................................................. 5

CHIAMATEMI ISMAELE

Embestida ...................................................................................... 10

Assalto ...................................................................................... 11

1 ..................................................................................................... 14

1 ................................................................................................ 15

2 ..................................................................................................... 16

2 ................................................................................................ 17

3 ..................................................................................................... 18

3 ................................................................................................ 19

4 ..................................................................................................... 20

4 ................................................................................................ 21

5 ..................................................................................................... 22

5 ................................................................................................ 23

6 ..................................................................................................... 24

6 ................................................................................................ 25

7 ..................................................................................................... 26

7 ................................................................................................ 27

8 ..................................................................................................... 28

8 ................................................................................................ 29

9 ..................................................................................................... 30

9 ................................................................................................ 31

10 ................................................................................................... 32

10 .............................................................................................. 33

11 ................................................................................................... 34

11 .............................................................................................. 35

12 ................................................................................................... 36

12 .............................................................................................. 37

13 ................................................................................................... 38

13 .............................................................................................. 39

14 ................................................................................................... 40

14 .............................................................................................. 41

15 ................................................................................................... 42

15 .............................................................................................. 43

Page 164: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

16 ................................................................................................... 44

16 .............................................................................................. 45

17 ................................................................................................... 46

17 .............................................................................................. 47

18 ................................................................................................... 48

18 .............................................................................................. 49

19 ................................................................................................... 50

19 .............................................................................................. 51

20 ................................................................................................... 52

20 .............................................................................................. 53

21 ................................................................................................... 54

21 .............................................................................................. 55

22 ................................................................................................... 56

22 .............................................................................................. 57

23 ................................................................................................... 58

23 .............................................................................................. 59

24 ................................................................................................... 60

24 .............................................................................................. 61

25 ................................................................................................... 64

25 .............................................................................................. 65

26 ................................................................................................... 68

26 .............................................................................................. 69

27 ................................................................................................... 70

27 .............................................................................................. 71

28 ................................................................................................... 72

28 .............................................................................................. 73

29 ................................................................................................... 76

29 .............................................................................................. 77

30 ................................................................................................... 78

30 .............................................................................................. 79

31 ................................................................................................... 80

31 .............................................................................................. 81

32 ................................................................................................... 82

32 .............................................................................................. 83

33 ................................................................................................... 84

33 .............................................................................................. 85

34 ................................................................................................... 90

34 .............................................................................................. 91

35 ................................................................................................... 92

35 .............................................................................................. 93

Page 165: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

36 ................................................................................................... 94

36 .............................................................................................. 95

37 ................................................................................................... 96

37 .............................................................................................. 97

38 ................................................................................................... 98

38 .............................................................................................. 99

39 ................................................................................................. 100

39 ............................................................................................ 101

40 ................................................................................................. 102

40 ............................................................................................ 103

41 ................................................................................................. 104

41 ............................................................................................ 105

42 ................................................................................................. 106

42 ............................................................................................ 107

43 ................................................................................................. 108

43 ............................................................................................ 109

44 ................................................................................................. 110

44 ............................................................................................ 111

45 ................................................................................................. 112

45 ............................................................................................ 113

46 ................................................................................................. 114

46 ............................................................................................ 115

47 ................................................................................................. 116

47 ............................................................................................ 117

48 ................................................................................................. 118

48 ............................................................................................ 119

49 ................................................................................................. 120

49 ............................................................................................ 121

50 ................................................................................................. 122

50 ............................................................................................ 123

51 ................................................................................................. 124

51 ............................................................................................ 125

52 ................................................................................................. 126

52 ............................................................................................ 127

53 ................................................................................................. 128

53 ............................................................................................ 129

54 ................................................................................................. 130

54 ............................................................................................ 131

55 ................................................................................................. 132

55 ............................................................................................ 133

Page 166: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

56 ................................................................................................. 134

56 ............................................................................................ 135

57 ................................................................................................. 136

57 ............................................................................................ 137

58 ................................................................................................. 138

58 ............................................................................................ 139

59 ................................................................................................. 140

59 ............................................................................................ 141

60 ................................................................................................. 142

60 ............................................................................................ 143

Coletazo ....................................................................................... 144

Colpo di coda .......................................................................... 145

Note finali ........................................................................................ 159

Notizia sull’autore ........................................................................... 161

Notizia sul curatore .......................................................................... 162

Page 167: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Collana le ali

1. Annarita Verzola, Quando l’usignolo

Collana i fili

1. Poeti del Québec (a cura di Viviane Ciampi)

2. Jorge Boccanera, Palma reale

3. Daniel Samoilovich, Molestando i dèmoni

4. Emily Dickinson, Vi intreccerò in eteree collane

5. Rodolfo Dada, Cardumen

6. Mariano Peyrou, Temperatura voce

7. Laura Yasan, Pietrisco

8. Paulina Vinderman, L’epigrafista

9. Daniel Calabrese, Ruta Dos

10. Xavier Oquendo Troncoso, Soli

11. Edgardo Dobry, Contrattempo

12. Felipe García Quintero, Terral

13. Viviane Ciampi, D’aria e di terra

14. Susana Szwarc, L’occhio di Celan

15. Jorge Boccanera, Monologo del testardo

16. Narlan Matos, La provincia oscura

17. Rafael Courtoisie, Baldoria

18. Eduardo Chirinos, Rimedi per i malesseri del falco

19. Federico Díaz-Granados, Le urgenze dell’istante

20. Christopher Merrill, Necessità

21. Antonio Praena, Tra cielo e terra

22. Luz Mary Giraldo, Il volto nascosto dell’amore

23. Claribel Alegría, Amore senza fine

24. Eduardo Rezzano, Notturna

25. Bárbara Belloc, Cinodromo

26. Alfredo Fressia, Radici del paradiso

27. Mariano Peyrou, Bambini innamorati

28. Felipe García Quintero, Qualche battito

29. Lucero Alanís, Chiostro

30. Miguel Maldonado, Persone e cose

31. Luis Armenta Malpica, Chiamatemi Ismaele

Page 168: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

Collana gli spilli

1. Armando Santarelli, L’isola che sono diventato

2. Vittoria Martinetto, Manuel Puig Reloaded

3. Anna Boccuti, Variazioni umoristiche

4. Marco Testi, Sentieri nascosti

Collana i segni

1. Alessio Brandolini e Stefano Cardinali, Il volto e il viaggio

Collana Fili doro

1. Emily Dickinson, La goccia che combatte nel mare

Page 169: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone
Page 170: I FILI · luis armenta malpica chiamatemi ismaele premio sor juana inÉs de la cruz 2013 a cura di alessio brandolini edizioni fili d’aquilone

EDIZIONI FILI D’AQUILONE

ADERISCE ALL’APPELLO «SCRITTORI PER LE FORESTE»

PROMOSSO DA GREENPEACE:

QUESTO LIBRO È STAMPATO SU CARTA ECOLOGICA FREELIFE PRODOTTA DALLE CARTIERE FEDRIGONI

PRODOTTO FSC CO15523

FINITO DI STAMPARE

NEL MESE DI FEBBRAIO 2019 DA UNIVERSAL BOOK SRL

VIA BOTTICELLI, 22 – RENDE (CS)