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I CARBOIDRATI Ricerca in Internet Dalla divulgazione alla comunicazione scientifica Maria Federici Campus Bio-Medico II SANU

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I CARBOIDRATI

Ricerca in InternetDalla divulgazione alla comunicazione scientifica

Maria FedericiCampus Bio-Medico

II SANU

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FASI DELLA RICERCA

• Obiettivi e metodologia della ricerca• Siti divulgativi: Ricerca su web (Google ricerca semplice) su siti

di divulgazione scientifica• Siti scientifici• Wikipedia• Divulgazione scientifica• Ricerca in Google Scholar in Inglese (Sintesi)• Ricerca in PubMed (Sintesi)• Creazione di un motore di ricerca personalizzato con Google• Conclusione

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OBIETTIVI E METODOLOGIADELLA RICERCA

Questa breve ricerca è stata realizzata per finalizzare i seguenti obiettivi:

Cercare informazioni riguardanti l’oggetto di ricerca su diversi siti di

riviste o su vari motori di ricerca di articoli scientifici.

Analizzare i diversi risultati in modo da mettere a

confronto divulgazione scientifica e comunicazione

scientifica.

Verificare se la notizia data in divulgazione è vera o

falsa.

Risalire a fonti autorevoli per smentire o

approfondire una notizia.

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PASTA, PANE E DOLCI FANNO BENE ALLA SALUTE?

Partendo dall’analisi di vari articoli presi da riviste o su siti di divulgazione scientifica, si vuole arrivare a capire se l’assunzione di carboidrati, e quindi di zuccheri, abbia un effetto positivo o meno sul nostro organismo.

Per valutare la veridicità e l’attinenza delle notizie riportate in questi articoli divulgativi, eseguirò una seconda ricerca di comunicazione scientifica e metterò a confronto i vari risultati ottenuti con i due tipi di ricerche.

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DIVULGAZIONE SCIENTIFICA

I CARBOIDRATI FANNO BENE AL CUORE

- Titolo: Viva i carboidrati: pane e pasta fanno bene al cuore - Sito: Salute 24 Ore (Il Sole 24 Ore) - Autore: Cosimo Colasanto - Data: 27/08/2009

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SINTESI

Dalla lettura di questo articolo emerge che un’alimentazione scarsa di carboidrati non è salutare per il nostro organismo, in quanto una scarsa assunzione di quest’ultimi porterebbe a una facile ostruzione delle arterie, aumentando così il rischio di infarti, ictus e aterosclerosi. Il monito arriva dal Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston: i ricercatori non approvano le mono-diete a base di pesce,carne o formaggi. Nello studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, a tre gruppi di topi sono stati "serviti" tre menu giornalieri diversi: standard, con grassi e con pochi carboidrati. Dopo 12 settimane i topolini che avevano ricevuto la dieta con pochi carboidrati superavano del 15% gli altri nella misura dell’aterosclerosi, l’indurimento delle arterie dovuto alle placche di grassi.

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I CARBOIDRATI SONO DANNOSI PER IL CUORE DELLE DONNE

- Titolo: I carboidrati fanno male al cuore delle donne - Sito: Pour Femme Salute - Autore: Lucrezio Bove - Data: 05/05/2010 - Link sito:

http://salute.pourfemme.it/articolo/i-carboidrati-fanno-male-al-cuore-delle-donne/1997/ (visitato il 22/04/2011)

- Link immagine: http://salute.pourfemme.it/img/donne-pizza.jpg

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SINTESI

Secondo quest’articolo, troppi carboidrati sono un pericolo per il nostro cuore, ma soprattutto per quello delle donne. L’abitudini a mangiare troppo spesso pane, pizza e dolci può tradursi, nel lungo periodo, in gravi disturbi a livello delle coronarie.

Per quanto riguarda gli uomini, invece, non si è registrato nessun aumento significativo del rischio. Dopo un’indagine durata 8 anni e una ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, si sono rilevate correlazioni tra lo sviluppo di malattie coronariche e le abitudini alimentari: sotto accusa sono i cibi ad alto indice glicemico: pizza, pane bianco, dolcetti e patate rendono le donne più esposte alle patologie coronariche. Nessun problema per la pasta (se consumata al dente) e per i carboidrati da frutta e da cereali integrali.

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Secondo la Dottoressa Sabrina Sieri, coautrice della ricerca insieme ai colleghi dell’istituto milanese, ha spiegato che “una dieta molto ricca di carboidrati aumenta i livelli di zuccheri, insulina e trigliceridi nel sangue, riducendo invece il colesterolo HDL, quello buono; l’iperglicemia dopo i pasti aumenta lo stress ossidativo, l’iperinsulinemia ha effetti negativi sulla pressione, sulla funzione dell’endotelio dei vasi, sull’infiammazione”.

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Negli uomini non succede perché “Può darsi che gli effetti collaterali di una dieta ad alto indice glicemico nelle donne siano mediati da differenze nel profilo delle lipoproteine, che ad esempio a causa dell’effetto degli estrogeni hanno un metabolismo che corre a velocità doppia rispetto a quello degli uomini, o nel metabolismo del glucosio“. Questa però è solo un’ipotesi.

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I CARBOIDRATI FANNO INGRASSARE O NO?

- Titolo: Carboidrati amici o nemici - Sito: Pianeta Donna – My Personal Trainer - Autore: Davide Marciano - Data: non è riportata - Link sito: http://www.my-personaltrainer.it/dieta/

dieta-carboidrati.html - Link immagine:

http://www.my-personaltrainer.it/dieta/dieta-carboidrati_clip_image002.jpg

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SINTESI

I carboidrati hanno uno stretto rapporto con l’insulina (“l’ormone ingrassante”): infatti ai carboidrati viene assegnato un ”indice glicemico” (IG) che rappresenta la velocità con la quale arrivano al torrente ematico e causano una risposta insulinica. Fino a quando i valori di insulina rimangono medio - bassi non vi sono problemi dal punto di vista lipidico, ma nel momento in cui i valori cominciano ad essere superiori rispetto alla norma si attiva la liposintesi, (fabbricazione di nuove molecole di grasso) e aumenta la permeabile degli adipociti (cellule di grasso) rendendoli più grandi.

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Maggiori saranno i valori di insulina e più grasso immagazzineremo. Più è alto l’indice glicemico e più il nostro sangue si arricchirà di glucosio, creando una reazione iperglicemica. Inoltre, l'abbondante produzione di insulina provoca una ipoglicemia accompagnata da debolezza, affaticamento ma principalmente dallo stimolo della fame. Questo processo è chiamato da alcuni "l'inferno dei carboidrati". Quindi i carboidrati recano "problemi" se hanno un indice glicemico alto e se sono assunti in quantità industriali.

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Caratteristiche generali I glucidi (dal greco glucos, cioè dolce),

chiamati anche zuccheri o carboidrati (da idrati di carbonio) o saccaridi, sono una delle principali classi di biomolecole. Hanno numerose funzioni biologiche tra cui quella di riserva energetica e trasporto dell'energia (esempio: amido, glicogeno).

WIKIPEDIA

Digitando la parola “Carboidrati” sulla barra di ricerca del sito Wikipedia (l’enciclopedia multilingue collaborativa online), la ricerca ci riporta alla voce “Glucidi” (http://it.wikipedia.org/wiki/Glucidi, visitato il 26/04/2011). Ho riportato i risultati ottenuti e ne ho fatto una breve sintesi.

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Nutrimento I carboidrati:• sono nutrienti essenziali per gli esseri umani: il corpo può ottenere

tutta l'energia necessaria da proteine e grassi. Però una dieta completamente priva di carboidrati può portare a chetosi (sintomo di un alterato metabolismo degli acidi grassi).

• Il cervello e i neuroni hanno bisogno di glucosio da cui ricavare energia: questo glucosio può essere ricavato da alcuni degli amminoacidi presenti nelle proteine e anche dal glicerolo presente nei trigliceridi.

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• Forniscono 3,75 kcal per grammo, le proteine 4 kcal per grammo, mentre i grassi forniscono 9 kcal per grammo.

• Negli esseri umani, solo alcuni carboidrati possono fornire energia, tra questi ci sono molti monosaccaridi e alcuni disaccaridi. Anche altri tipi di carboidrati possono essere digeriti, ma solo grazie all'aiuto dei batteri intestinali.

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Tra i cibi ricchi di carboidrati ricordiamo il pane, la pasta, i legumi, le patate, la crusca, il riso e i cereali. La maggior parte di questi cibi sono ricchi di amido.

La FAO (Food and Agriculture Organization) e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomandano di ingerire il 55-75% dell'energia totale dai carboidrati, ma solo il 10% dagli zuccheri semplici.

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Possiamo ben vedere che le uniche informazioni sui carboidrati che possiamo ottenere dal sito Wikipedia riguardano esclusivamente il nutrimento e la funzione di riserva di energia di quest’ultimi, ma non c’è alcun riferimento alla connessione tra assunzione di carboidrati e beneficio o non beneficio a livello cardiaco.

Per verificare se le notizie di divulgazione scientifica raccolte finora corrispondono al vero, o semplicemente per approfondirle, occorre eseguire una ricerca più dettagliata attraverso fonti più autorevoli (come articoli di riviste, siti di comunicazione scientifica).

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COMUNICAZIONE SCIENTIFICARICERCA SU GOOGLE SCHOLAR IN INGLESE

http://scholar.google.it/schhp?hl=itPAROLE CHIAVE: “CARBOHYDRATES AND ARTERIES”

Rivista online: The American Journal of Cardiology,Link: http://www.ajconline.org/Titolo articolo: Lipid and carbohydrate abnormalities in patients

with angiographically documented coronary artery disease, Volume 24, Issue 2

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Pagine: 178-186Autore: Robert A. Heinle, Robert I. Levy, Donald S. Frederickson

and Richard GorlinData: August 1969Link:

http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T10-4BWYJ3R-7N&_user=10&_coverDate=08%2F31%2F1969&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=gateway&_origin=gateway&_sort=d&_docanchor=&view=c&_searchStrId=1731358672&_rerunOrigin=scholar.google&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=2bad069735999b2d3d020216517e20bf&searchtype=a (verificato il 26/04/2011)

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SINTESI

• Si tratta di un articolo pubblicato su “The American Journal of Cardiology”, una rivista scientifica online nel campo della cardiologia e delle malattie cardiovascolari.

• In particolare, l’articolo descrive i risultati di alcuni studi fatti su 134 pazienti con documentata malattia cronica: ciascuno di essi presenta alterati livelli di lipoproteine e perciò alterazioni a livello del metabolismo lipidico e dei carboidrati. Il 54% dei pazienti infatti aveva un modello anormale delle lipoproteine e il 67% una risposta anomala a un test di tolleranza al glucosio per via endovenosa. Nei pazienti sotto i 50 anni, il 96 per cento aveva una o entrambe le anomalie metaboliche e l'80 per cento aveva un modello anormale delle lipoproteine . Inoltre, è diminuita l'età media di comparsa di queste anomalie delle lipoproteine di circa sette anni.

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• È importante identificare subito questi tipi di alterazioni metaboliche in maniera da prevenire i rischi di malattia coronarica, fare diagnosi nei pazienti con dolore toracico e servire come una guida alla terapia razionale nei pazienti con coronaropatia.

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RICERCA SU PUBMED(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/)

PAROLE CHIAVE: “CARBOHYDRATES AND ARTERIES”

Utilizzando la stringa “carbohydrates and diabetes”, ho ottenuto una lista di risultati (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=CARBOHYDRATES%20AND%20ARTERIES, visitato il 26/04/2011); i più interessanti sono:

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• Diet and myocardial infarction: A nested case-control study in a cohort of elderly subjects in a Mediterranean area of southern Italy.

Pierucci P, Misciagna G, Ventura MT, Inguaggiato R, Cisternino AM, Guerra VM, Suppressa P, Resta F, Sabbà C.

Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2011 Apr 7. [Epub ahead of print]PMID: 21482083 [PubMed - as supplied by publisher]Related citations

• Food as a Bariatric Drug.Shriner RL.Curr Pharm Des. 2011 Apr 15. [Epub ahead of print]PMID: 21492082 [PubMed - as supplied by publisher]Related citations

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Sono risultati utili al confronto due articoli in particolare, in quanto sono parsi più pertinenti agli argomenti trattati, e dunque più adatti a essere portati a confronto con le notizie ritrovate precedentemente nei vari articoli:

• [Prevention of atherosclerosis. Excess palmitic acid in food is a cause of hypercholesterolemia, inflammatory syndrome, insulin resistance in myocytes, and apoptosis].

[No authors listed]Klin Lab Diagn. 2011 Feb;(2):4-15. Russian. PMID: 21506380 [PubMed - in process]Related citations

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Quest’articolo spiega come siano strettamente correlate condizioni cliniche che predispongono a malattie cardiovascolari (come l’arteriosclerosi, il diabete mellito e le sindromi metaboliche) con la presenza di carboidrati e acidi grassi.

Quest’articolo spiega come siano strettamente correlate condizioni cliniche che predispongono a malattie cardiovascolari (come l’arteriosclerosi, il diabete mellito e le sindromi metaboliche) con la presenza di carboidrati e acidi grassi nel sangue. Queste malattie, infatti, nel loro insieme, danno luogo alla compromissione di varie funzioni biologiche (come l’exotropia, cioè l’alimentazione esterna, e la purezza del mezzo intercellulare), poiché sono causate dall’ accumulo di detriti intercellulari, più specificamente dall’accumulo di lipoproteine a bassa densità (LDL).

SINTESI

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Le cause della formazione di LDL sono una preponderanza di trigliceridi in idrolisi. L'eccesso di acidi grassi saturi (SFA) è responsabile dell’ abbassata permeabilità della membrana plasmatica, della morte cellulare e dell’aumento dell'accumulo di detriti nel mezzo intercellulare. Quindi, l’elevata concentrazione di acidi grassi saturi e il suo assorbimento passivo in forma di acidi grassi non esterificati, così come gli alti livelli di proteina C- reattiva, sono causa di resistenza all'insulina.

L'unico modo per prevenire l'arteriosclerosi nella popolazione è di normalizzare la funzione biologica di exotropia quando il rapporto tra valore energetico di acidi grassi, proteine e carboidrati è 1: 1: 1 e quello di acidi grassi saturi, monogenici e poligenici acidi grassi è anche 1: 1: 1.

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• Consensus Dietary Guidelines for Healthy Living and Prevention of Obesity, the Metabolic Syndrome, Diabetes, and Related Disorders in Asian Indians.

Misra A, Sharma R, Gulati S, Joshi SR, Sharma V, Ghafoorunissa, Ibrahim A, Joshi S, Laxmaiah A, Kurpad A, Raj RK, Mohan V, Chandalia H, Krishnaswamy K, Boindala S, Gopalan S, Bhattiprolu SK, Modi S, Vikram NK, Makkar BM, Mathur M, Dey S, Vasudevan S, Gupta SP, Puri S, Joshi P, Khanna K, Mathur P, Krishnaswamy S, Madan J, Karmarkar M, Seth V, Passi SJ, Chadha D, Bhardwaj For The National Dietary Guidelines Consensus Group S.

Diabetes Technol Ther. 2011 Apr 13. [Epub ahead of print] PMID: 21488798 [PubMed - as supplied by publisher]Related citations

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SINTESI

Secondo l’articolo, l’India è un Paese che sta subendo una rapida transizione alimentare con conseguente consumo eccessivo di calorie, grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri semplici, sale e ridotto apporto di fibra. Questa dieta assolutamente sbagliata e dannosa per l’organismo, unita a uno stile di vita sedentario, ha portato ad un notevole aumento di obesità e malattie non trasmissibili legate all'alimentazione (diabete mellito di tipo 2 [DM2], malattie cardiovascolari [CVD], ecc),

prevalentemente nelle zone urbane, ma anche nelle zone rurali.

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Le linee guida dietetiche attuali includono una riduzione del consumo di carboidrati, un’assunzione preferenziale di carboidrati complessi e alimenti a basso indice glicemico, una maggiore assunzione di fibre, una minore assunzione di grassi saturi, un rapporto ottimale di acidi grassi essenziali, una riduzione di acidi grassi trans, un’assunzione di proteine leggermente più alta, una minore assunzione di sale, e un’assunzione limitata di zucchero.

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Queste linee guida sono particolarmente applicabili a coloro che risiedono nelle aree urbane e nelle zone semi-urbane. La corretta applicazione di queste contribuirà a frenare la crescente "epidemia" di obesità, la sindrome metabolica, l’ipertensione, il diabete di tipo 2, e le malattie cardiovascolari e negli indiani asiatici.

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CREAZIONE DI UN MOTORE DI RICERCA PERSONALIZZATO CON GOOGLE

Pannello di controllo - Informazioni di base: Sapori & Salute

Informazioni di base Il nome e la descrizione del tuo motore di ricerca verranno mostrati nella relativa home page di Google.Nome del motore di ricerca: Sapori & Salute

Descrizione del motore di ricerca: Scienza che studia l'alimentazione dal punto di vista tecnico-scientifico ma anche culinario

Le parole chiave descrivono il contenuto o l'argomento trattato dal motore di ricerca e vengono utilizzate per perfezionare i risultati del motore di ricerca. Ulteriori informazioni.

Parole chiave del motore di ricerca: ad esempio “valori nutrizionali”, “malattie cardiovascolari”, “carboidrati e colesterolo”

ID univoco del motore di ricerca:004877858911605183592:hgsswocm7xk

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Pannello di controllo - Siti: Sapori & Salute

Siti inclusi Visualizzazione 1-4 di 4www.alimentazionesalute.comwww.dietabit.itwww.salute.gov.itwww.alimentazione-salute.it

Indirizzo motore:http://www.google.it/cse

/home?cx=004877858911605183592:hgsswocm7xkRicerca: “Malattie cardiovascolari”Risultati: 255Discussione dei risultati

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CONCLUSIONI

Per concludere questa carrellata di articoli di divulgazione e comunicazione scientifica, possiamo semplicemente dire che molto spesso non è raccomandabile e soprattutto conveniente credere a ciò che leggiamo su riviste di giornali divulgativi, in quanto le notizie che riportano non sempre sono attendibili, anzi, spesse volte sono infondate. Nel nostro caso, una rivista riportava un articolo che sosteneva che i carboidrati facessero bene al cuore delle donne: ebbene, cercando lo stesso argomento su siti di riviste scientifiche ho riscontrato numerosi articoli che sostenessero il contrario, ovvero, che i carboidrati e in generale gli zuccheri sono dannosi per il nostro apparato cardio-circolatorio, e non vi sono distinzioni tra maschi e femmine.

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Attraverso questo lavoro di ricerca ho imparato la differenza tra divulgazione e comunicazione: molte persone si fanno influenzare e convincere da ciò che leggono su questi articoli divulgativi di riviste non specializzate e siti molto approssimativi nelle informazioni che danno ai lettori, i quali basano, quindi, le loro conoscenze su informazioni sbagliate.

In conclusione, dunque, è sempre meglio verificare, controllare una notizia e accertarsi che sia corretta prima di giudicarla attendibile o meno.

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SITOGRAFIAhttp://salute24.ilsole24ore.com/articles

/4740-viva-i-carboidrati-pane-e-pasta-fanno-bene-al-cuore?refresh_ce

http://salute.pourfemme.it/articolo/i-carboidrati-fanno-male-al-cuore-delle-donne/1997/http://www.my-personaltrainer.it/dieta/dieta-carboidrati.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Glucidihttp://scholar.google.it/schhp?hl=ithttp://www.ajconline.org/http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T10-4BWYJ3R-7N&_user=10&_coverDate=08%2F31%2F1969&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=gateway&_origin=gateway&_sort=d&_docanchor=&view=c&_searchStrId=1731358672&_rerunOrigin=scholar.google&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=2bad069735999b2d3d020216517e20bf&searchtype=ahttp://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed

?term=CARBOHYDRATES%20AND%20ARTERIESTutti i siti sono stati visitati il 26/04/2011

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GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE !