I batteri - Fondazione Scuole Libere · Metanogeni, abitano nelle paludi, nel tubo digerente di...
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I batteri
Le più antiche forme di vita, comparse sulla Terra più di 3 miliardi di anni fa, sono caratterizzate da un�organizzazione cellulare procariote. Tra esse ci sono i batteri
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I procarioti hanno piccole dimensioni (da 1 a 10 µm)
La cellula procariote
Non presentano organuli circondati da membrana
Possiedono una parete cellulare che li protegge dalla lisi osmotica
Dispongono di materiale genetico posto nel nucleoide e costituito da un cromosoma che contiene DNA
Oltre al DNA cromosomico, la maggior parte dei procarioti contiene altre molecole di DNA chiamate plasmidi
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Classificazione dei batteri
I batteri sono classificati in due domini derivati da una cellula antenata comune: quello degli Archea e quello degli Eubacteria
(*) Cianobatteri, batteri verdi e alcuni batteri purpurei sono fotosintetici
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possiedono enzimi caratteristici
hanno una parete cellulare composta da proteine, polisaccaridi o molecole di glicopeptidi
l�impalcatura delle loro membrane cellulari è costituita da lipidi contenenti glicerolo e isoprenoidi
possiedono un pigmento sensibile alla luce rossa, la alorodopsina (molto simile alla rodopsina, presente anche nella retina dei vertebrati)
possono vivere negli ambienti più inospitali, come le saline o le sorgenti termali
Caratteristiche degli archeobatteri
Gli archeobatteri sono i procarioti più antichi e hanno una struttura peculiare che li distingue dagli eubatteri:
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Aerobi Anaerobi obbligati o facoltativi
Alofili, si trovano in ambienti molto salati, come i mari chiusi o le saline
Termoacidofili, vivono in zone estremamente calde, anche vicino ai 100o C, e a valori di pH molto bassi
Acidofili, popolano ambienti in cui il terreno ha un pH molto acido
Metanogeni, abitano nelle paludi, nel tubo digerente di certi animali o all�interno di protozoi e sintetizzano metano a partire da anidride carbonica e idrogeno gassoso
Raggruppamenti di archeobatteri
In base all�ambiente in cui vivono gli archeobatteri si distinguono in:
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Habitat degli archeobatteri
Grotte Lago salato
Geyser Saline
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Bacilli, a bastoncino
Cocchi, sferici
Spirilli, a elica
Bacillococchi, ovali
Vibrioni, a virgola
Eubatteri: morfologia
Gli eubatteri hanno colonizzato un�enorme quantità di habitat: acque dolci e salate, regioni fredde e regioni calde, terreni fangosi e sedimenti marini. Si trovano anche all�interno di altri organismi come insetti, molluschi e mammiferi
In base alla loro forma si possono catalogare in:
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Eubatteri: parete
La parete cellulare degli eubatteri contiene uno speciale composto chiamato peptidoglicano, un glicopeptide formato da acido N-acetil muramico (NAM) e N-acetilglucosammina (NAG) uniti tra loro da ponti peptidici
A seconda del tipo di parete i batteri si distinguono in:Gram positivi e Gram negativi
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Gram+
La parete dei batteri Gram positivi è costituita prevalentemente da peptidoglicano, oltre che da acidi e proteine
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Gram-
La parete dei Gram negativi è formata da due strati: un sottile strato di petidoglicano e uno strato lipoproteico simile alla membrana plasmaticaMolecole caratteristiche dei Gram� sono i lipopolisaccaridi, dotati di potere tossico e pirogeno
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Come si distinguono i Gram+ dai Gram-
Nel 1884 il medico danese Hans Joachim Christian Gram mise a punto un metodo di colorazione che permette di distinguere i batteri in base alla quantità di peptidoglicano contenuto nella loro parete cellulare
Gram + Gram -
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Colorazione di Gram
I batteri che restano colorati di viola sono i Gram positivi, mentre quelli che non trattengono il colorante e diventano rossi sono i Gram negativi
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Spore
Quando le condizioni ambientali diventano sfavorevoli, molti batteri Gram+ sono in grado di ricoprire la propria zona nucleare con una struttura particolarmente resistente, formando una spora
Le spore possono resistere per centinaia di anni in uno stato metabolicamente inattivo. Quando le condizioni ritornano ottimali la spora si differenzia in cellula batterica e il ciclo vitale ricomincia
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Modalità di nutrimento
I batteri possono essere:
eterotrofi
autotrofi
decompositori
patogeni
utili
saprofiti
parassiti o simbionti
fotosintetici
chemiosintetici
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Batteri saprofiti
Si nutrono di materiale organico morto e, insieme ad altri organismi (per esempio i funghi) restituiscono al terreno i sali minerali, come i nitrati, che poi vengono nuovamente utilizzati dalle piante per produrre sostanze organiche
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Batteri eterotrofi patogeni
La maggior parte delle infezioni umane è provocata da batteri patogeni. Malattie come la peste, il colera, la polmonite o la meningite sono causate da batteri che possono trasmettersi direttamente o indirettamente da un individuo all�altroA seconda delle infezioni gli agenti patogeni si localizzano in un diverso organo:
Serratia marcescens:responsabile
di infezioni urinarie
Pseudomonas cepacia: provoca infezioni polmonari
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Antibiotici
Nel 1929 Alexander Fleming, un medico scozzese ricercatore presso il St. Mary's Hospital di Londra, scoprì la penicillina: la prima sostanza conosciuta e studiata capace di combattere i batteri e di sconfiggere malattie precedentemente mortali. La penicillina fu il capostipite di una famiglia di farmaci ad azione antibiotica
Formula della penicillina
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Batteri simbionti dell�uomo
Nell�intestino umano vivono circa 300-500 differenti specie di batteri (la �flora batterica intestinale�) sia anaerobi (come bifidobacterium) sia aerobi (come l�escherichia e l�enterobacter)La flora batterica intestinale svolge importanti funzioni: protegge l�organismo dall�attacco dei microrganismi nocivi scinde le sostanze alimentari sfuggite alla digestione e
all�assorbimento nell�intestino tenue, rendendo disponibili per il nostro organismo vitamine, sali minerali e altri micronutrienti
produce la vitamina K, importante per la corretta coagulazione del sangue, il buon funzionamento del fegato e la calcificazione delle ossa
produce la vitamina B12, importante per la riproduzione delle cellule e per la sintesi dell�emoglobina
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Batteri simbionti degli erbivori
Gli erbivori non sono in grado di digerire la cellulosacellulosa contenuta nei vegetali, ma riescono a farlo grazie all�intervento dei batteri che colonizzano il loro sistema digerente
Nell�ambiente caldo e molto umido del sistema digerente degli erbivori i batteri si sviluppano velocemente e attaccano le fibre vegetali
L�azione dei batteri libera il glucosio dalla cellulosa e lo rende disponibile per l�assorbimento
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Batteri azotofissatori
Alcuni batteri sono in grado di trasformare l�azoto atmosferico (N2) in una forma facilmente assimilabile per le piante, come l�ammoniacaIl genere Rhizobium è caratterizzato da numerosi ceppi che entrano in simbiosi con specie vegetali a rapido accrescimento e in particolare con le leguminose erbacee
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Plasmidi
I plasmidi sono più piccoli del cromosoma batterico e contengono in genere uno o due geni, anche se quelli più grandi ne possono avere anche diverse decineSi distinguono in: plasmidi degradativi. Consentono ai batteri di metabolizzare
determinate sostanze, anche tossiche, come alcuni residui del petrolio o pesticidi;
plasmidi Col. Codificano per le colicine, proteine in grado di uccidere altri batteri;
plasmidi della virulenza. Trasformano le cellule ospiti in patogene;
plasmidi F. Consentono ai batteri di scambiare tra loro materiale genetico;
plasmidi R. Conferiscono resistenza ad alcuni antibiotici
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Azione antibiotica
Attualmente con il termine antibiotico si indica un farmaco, di origine naturale o di sintesi, in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri
Gli antibiotici si distinguono in:� batteriostatici (che bloccano la riproduzione del batterio,
impedendone la scissione) � battericidi (che uccidono il microrganismo)
La penicillina impedisce l�azione dell�enzima che catalizza la formazione dei legami trasversali durante la sintesi del peptidoglicano costituente la parete batterica: senza parete i batteri vanno incontro alla lisi osmotica e muoiono
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Scissione binaria
La divisione di un procariote comporta la duplicazione del cromosoma batterico e la migrazione delle due molecole ai lati opposti della membrana: quando la cellula si allunga, i cromosomi si trovano ancorati alla membrana da parti opposte
Al termine del processo di allungamento la membrana e la parete si ripiegano al centro formando due cellule figlie perfettamente identiche alla cellula madre