I bambini con background migratorio hanno abitudini ... · givale, nonché da malattie sistemi- che...

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N. 124 Autunno 2014 del servizio dentario scolastico I bambini con background migratorio hanno abitudini diverse in fatto di pulizia dei denti? Uno studio della città di Zurigo. [ 7 ] L’AZIONE SALUTE ORALE [ 3 ] ADOLESCENTI TRASCURATI [ 13 ] MEZZI DIDATTICI DIGITALI [ 15 ]

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N. 124 Autunno 2014

del servizio dentario scolastico

I bambini con background migratorio hanno abitudini diverse in fatto di pulizia dei denti? Uno studio della città di Zurigo. [ 7 ]

L’A zione SALute or ALe [ 3 ] AdoLeScenti tr AScur Ati [ 13 ] Mezzi didAt t ic i dig itAL i [ 15 ]

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EDITORIALE

IMPRESSUM

Editrice: Fondazione per le Operatrici di Prevenzione Dentaria (OPD), www.serviziodentarioscolastico.ch. Redazione/abbonamenti: Moussonstrasse 19, 8044 Zurigo, [email protected], CHF 40.– all’anno. Periodicità: 4 numeri all’anno. Redazione: Dr. F. Magri, Fondazione per le OPD, Sandra Küttel, Gabriela Troxler e Rahel Brönnimann, Servizio stampa e d’informazione SSO. I contributi senza sigla o senza nome dell’autore e nome della ditta rispecchiano il parere degli autori, che non deve necessariamente corrispondere all’opinione della redazione. Layout: Claudia Bernet, Berna. Stampa: Jordi Medienhaus, 3123 Belp. Tiratura: 550 esemplari. Fotografie: iStock, Fotolia

© La redazione si riserva tutti i diritti. Vietata la riproduzione e la diffusione di interi numeri. È permessa la riproduzione previa indicazione della fonte.

AT TUAL ITà

Dr.med. Melinda Spiesshofer MPH,

collaboratrice della Fondazione

per le OPD

Da alcuni mesi lavoro presso la Fondazione per le OPD. Il mio campo di specializzazione è la salute pubblica. Il tema della salute è onnipresente nella nostra vita e pertanto va promosso in tutti gli ambiti possibili. Ciò è proprio quello che anche voi, care OPD, fate nelle vostre lezioni, promuovendo la salute dei denti e anche quella generale. Aiutate le giovani generazioni a crescere sane e di questo dovete andare fiere! Affinché il ruolo delle OPD venga ulteriormente riconosciuto e, di conseguenza, apprezzato, dobbiamo innanzi tutto credere in quello che facciamo e condividere meglio questa convinzione con gli altri. Non dobbiamo temere di mostrarci orgogliose del nostro lavoro se vogliamo che la società dia a questa attività appassionante e importantissima il riconoscimento che le spetta. Dopo tutto, sono molte le OPD che, negli ultimi decenni, hanno contribuito a ridurre la carie tra i bambini e a ottenere un vero e proprio successo.

Chissà se le OPD riusciranno a svolgere questa funzione da pioniere anche nel campo della salute orale degli anziani e delle persone disabili. Oggi, nel nostro paese, l’aspettativa di vita alla nascita è una tra le più alte al mondo (84,7 anni per le donne e 80,5 anni per gli uomini), il che significa che dovremo occuparci sempre più della salute orale delle persone anziane. Al momento è difficile prevedere come tutto ciò avverrà, ma una cosa è comunque chiara: la vostra presenza, care OPD, sarà sempre più necessaria su molti fronti. Ed è proprio questo il messaggio che dobbiamo far passare alla società.

Shop online della SSO: www.sso-shop.ch La Società svizzera odontoiatri SSO ha pubblicato numerosi opuscoli informativi sul cavo orale. Nello shop della SSO trovate gli opuscoli per i pazienti dedicati alle affezioni dentali, come le parodontiti, la carie o le erosioni, ai metodi di trattamento, agli infor-tuni ai denti e alla profilassi.

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BOCCA SAnA

Bocca sana in corpore sanoTutti sanno che se non ci si lava i denti può formarsi una carie. Quasi nessuno, però, collega una cattiva igiene orale a una polmonite, a un parto prematuro o a un infarto, ma una correlazione c’è: la salute orale e lo stato di salute generale si influenzano a vicenda, come evidenzia la cam-pagna di quest’anno dell’Azione Salute orale in Svizzera.

Gabriela Troxler e Rahel Brönnimann

Pericolo di parti prematuri Se una donna incinta soffre di parodon-tite, corre un rischio accresciuto che il bambino nasca prima della 37esima settimana di gestazione e/o che pesi meno di 2500 grammi. Numerosi studi hanno chiaramente dimostrato che vi è una correlazione tra parodontite e par- to pretermine con neonato sottopeso (PLBW: Pre-Term Low Birth Weight).

Le infiammazioni in bocca coinvolgono tutto l’organismo: i batteri presenti nel cavo orale possono diffondersi in tutto l’organismo e causare problemi di sa-lute. La parodontite (l’infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti) è provo-cata dai batteri presenti nella patina che si forma sui denti, sulla lingua, negli spazi interdentali e sul margine gen-givale, nonché da malattie sistemi- che come il diabete. La campagna di quest’anno dell’Azione Salute orale in Svizzera si prefigge di illustrare queste correlazioni.

Il diabeteLa parodontite influisce sulle malattie metaboliche croniche facendo salire al di sopra della norma i valori della glicemia (diabete). I diabetici non pro-ducono abbastanza insulina per rego-lare il tasso di zucchero nel sangue. Se un diabete viene riconosciuto troppo tardi o non viene curato, si rischiano danni gravi alla salute e persino la morte. I diabetici, infatti, possono per-dere la vista o essere colpiti da infarto cardiaco. Per evitare simili problemi, queste persone dovrebbero tenere sot- to controllo la loro glicemia, per esem-pio con preparati a base di insulina, seguendo una dieta sana e facendo movimento. La parodontite rende più difficile regolare il tasso di zucchero nel sangue: i focolai d’infiammazione in bocca fanno sì che le cellule non rea-giscano sufficientemente all’insulina,

che in questo modo ha un effetto mi-nore sulla glicemia.

D’altro canto, il diabete ha ripercus-sioni sulla salute dei denti e della gengiva. Rispetto alle persone sane, i diabetici hanno una mag-giore predisposizione alle in-fezioni batteriche, perché nel loro sangue vi sono più me-diatori d’infiammazione. Le persone che soffrono di diabete hanno spesso un sistema immuni-tario indebolito, il che permette ai batteri presenti in bocca di moltipli-carsi. Di conseguenza, i diabetici hanno maggiori probabilità di soffrire di paro-dontite o di carie.

Tuttavia, con una buona igiene orale, i diabetici possono pre-venire le affezioni alle gen-give e al parodonto e, pertanto, tenere meglio sotto controllo la loro glicemia. Il diabete in-fluisce sia sulla diagnosi da parte del medico dentista che sui trattamenti e sulle terapie. Per questo motivo, le per-sone che soffrono di diabete devono assolutamente informare il team attivo nello studio medico dentistico della loro malattia. Spesso, inoltre, i diabetici soffrono di rimarginazione lenta delle ferite, un aspetto di cui tenere conto per esempio in caso di estrazione di un dente o di un ascesso.

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Tuttavia non è ancora chiaro come mai una malattia parodontale possa rap-presentare un rischio di parto prema-turo. Al momento sono state formulate due ipotesi: i batteri presenti nel cavo orale provocano la rottura prematura delle membrane e quindi le doglie, op-pure inibiscono la crescita del feto.

Durante la gravidanza, il rischio di gengivite e di parodontite aumenta. A causa dei cambiamenti ormonali, la gengiva risulta più sensibile e reagisce in misura maggiore agli stimoli esterni: i batteri presenti nella placca che si crea sui denti irritano maggiormente e più velocemente la gengiva. Per questo motivo, è fondamentale che le future mamme adottino misure per prevenire le affezioni alle gengive e che si sotto-pongano a controlli dal dentista o dall’i-gienista dentale. Dato che durante la gravidanza occorre evitare le radio-grafie, a una donna che desidera avere un bambino si consiglia di sottoporsi prima della gravidanza a una visita dal dentista o dall’igienista dentale.

Problemi cardiocircolatori La parodontite aumenta il rischio di cambiamenti a livello vascolare e, di conseguenza, di problemi cardiocirco-latori che possono essere letali. I batteri responsabili della parodontite e i relativi mediatori d’infiammazione possono essere trasportati dal sangue nel resto dell’organismo. In questo modo pos-sono restringere i vasi, peggiorando l’irrorazione sanguigna e ostruendo le arterie. Il sangue coagula più veloce-mente, aumentando così il rischio di infarto cardiaco. In caso di parodontite grave, inoltre, il rischio di ictus è da due a tre volte più alto e colpisce soprattutto gli uomini ultrasessantenni.Oltre ai batteri della parodontite, altri agenti patogeni possono entrare nel

gliorare l’igiene orale grazie alle istruzioni del medico dentista o dell’igienista dentale può aiutare a evitare che altri batteri aggres-sivi entrino nel circolo sangui-gno attraverso la mucosa orale.

Malattie delle vie respiratorie Le affezioni al cavo orale e una

cattiva igiene orale aumentano il rischio di malattie alle vie respirato-

rie. I batteri presenti in bocca vengono aspirati nella gola e nei polmoni, dove possono dare origine a malattie. In pre-senza di un sistema immunitario inde-bolito (per esempio negli anziani e nei bambini), tali batteri possono provo-care una bronchite, una polmonite o persino un enfisema polmonare (ossia una dilatazione degli alveoli polmonari). In relazione alla parodontite e alle ma-lattie delle vie respiratorie, un gruppo particolarmente a rischio è quello dei fumatori: da un canto il fumo riduce la funzione polmonare, dall’altro aumenta il rischio d’insorgenza di una parodon-tite. Le sostanze dannose che raggiun-gono i polmoni, come la polvere o i gas, danneggiano il sistema immunitario e riducono la capacità dei polmoni di au-topulirsi.

Le malattie reumatiche Analogamente alla parodontite, in caso di affezioni reumatiche le cartilagini e le ossa vengono intaccate. I pazienti

circolo sanguigno attraverso la mucosa orale. Questo processo è definito bat-teriemia ed è la causa principale delle infiammazioni della membrana che ri-veste internamente le pareti del cuore (endocardite), nonché, a volte, dei di-sturbi del ritmo cardiaco. Per questo motivo è opportuno segnalare al me-dico dentista e all’igienista dentale eventuali insufficienze cardiache. Mi-

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che soffrono di parodontite hanno un rischio da una a otto volte maggiore di ammalarsi di artrite reumatoide. Al momento si stanno assiduamente stu-diando le cause di questa correlazione. Ad oggi è stato dimostrato che nel cavo orale delle persone che soffrono di ma-lattie reumatiche sono presenti in mi-sura maggiore i batteri della famiglia Prevotella. Questi batteri sono consi-derati importanti agenti scatenanti della parodontite ed è probabilmente per questo motivo che le persone affette da malattie reumatiche soffrono presto di una grave forma di infiammazione dei tessuti di sostegno dei denti. I batteri della parodontite sono inoltre in grado di accumularsi sulle articolazioni artifi-ciali e di provocare altre infiammazioni.

Sensibilizzazione da parte delle OPD La popolazione non è ancora piena-mente conscia della correlazione esi-stente tra salute orale e stato di salute generale. A tale riguardo, le operatrici di prevenzione dentaria possono dare un contributo facendo opera di sensi-bilizzazione. Nello specifico possono spiegare ai bambini e ai giovani che un’igiene orale accurata non è efficace solo contro la carie, ma che fa bene a tutto l’organismo. In questo modo cre-ano una base importante per il benes-sere degli adulti di domani.

Ulteriori informazioni su www.boccasana.ch

La campagna nazionale «Azione Salute orale in Svizzera» è stata lanciata nel 2004 con l’obiettivo

di promuovere e di mantenere la salute orale in tutte le fasce di età e in tutte le cerchie sociali

della popolazione svizzera. A tale scopo, l’Azione Salute orale organizza ogni due anni delle cam-

pagne di prevenzione. La campagna di quest’anno è dedicata alla correlazione tra salute orale e

stato di salute generale.

Il sito web www.boccasana.ch illustra le correlazioni esistenti tra igiene orale e stato di salute

generale. I visitatori del sito possono inoltre dare un voto ai vari personaggi e vincere così fanta-

stici premi. Dal sito si possono anche scaricare opuscoli e cartelloni.

L’Azione Salute orale è promossa da una comunità d’interessi composta dalla Società svizzera

odontoiatri SSO, da Swiss Dental Hygienists (l’associazione professionale delle igieniste dentali)

e dalla Ricerca elmex® (GABA Svizzera SA).

Salute orale in Svizzera | www.boccasana.ch

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Il calendario della pulizia dei denti aiuta! I bambini con o senza background migratorio hanno abitudini diverse in fatto di pulizia quotidiana dei denti? Un progetto della città di Zurigo ha voluto rispondere a questa domanda: le OPD hanno seguito un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia e di prima elementare nel tentativo di migliorare le loro abitudini di igiene orale con un apposito calendario.

Felix Magri

Durante le lezioni di profilassi organiz-zate dalla città di Zurigo, si sono voluti osservare gli effetti dell’impiego di un «calendario della pulizia dei denti» sull’igiene orale quotidiana di un gruppo di bambini intorno ai 7 anni, con back-ground migratorio, che frequentavano la scuola dell’infanzia o la scuola ele-mentare rispetto ai bambini della stessa età senza background migratorio.

Scelta dei bambini e modo di procedere Per lo studio sono stati scelti 636 bam-bini provenienti da 47 sezioni della scuola dell’infanzia e classi di prima elementare. I bambini sono stati divisi in due gruppi: quelli senza e quelli con background migratorio. Nel primo gruppo sono stati inclusi i bambini cre-sciuti in Svizzera con genitori immigrati, i bambini con un genitore svizzero e i bambini con le stesse competenze linguistiche dei bambini svizzeri. I bam-bini con nomi stranieri che, pur es-sendo cittadini svizzeri, presentavano gravi lacune in tedesco e in svizzero tedesco, sono stati invece inclusi nel secondo gruppo. Di questo gruppo fa-cevano quindi parte solo i bambini in cui il background migratorio proprio o dei genitori risultava evidente.

Per sapere con quale frequenza e in quali momenti della giornata i bambini si lavavano i denti, ognuno di loro è stato intervistato da un’OPD, che do-veva porre ai bambini le seguenti do-mande: Quando ti lavi i denti? La mat-tina? A mezzogiorno? La sera? Li lavi più di tre volte al giorno? Usi un denti-fricio contenente fluoruri? In seguito, le OPD hanno consegnato a ciascun

bambino un calendario della pulizia dei denti e degli adesivi, spiegando loro come usarli (v. pag. 10).

Sei mesi dopo, ogni bambino è stato di nuovo intervistato dalla stessa OPD. Per stabilire se la frequenza con cui i bambini si lavavano i denti fosse cam-biata, ciascuno di loro ha dovuto ri-

spondere alle stesse domande della prima intervista. Alla seconda intervi-sta, inoltre, i bambini hanno dovuto portare il loro calendario della pulizia dei denti, sul quale avevano appeso gli adesivi. Il 58% dei bambini coinvolti nella prima intervista ha potuto essere intervistato anche sei mesi dopo, ma solo il 36% dei bambini con background migratorio, contro il 68% dei bambini senza background migratorio.

^ L’obiettivo del calendario della pulizia dei denti era di migliorare le abitudini quotidiane in fatto di igiene orale.

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Risultati Stando alla prima intervista, i bambini senza background migratorio si puli-vano i denti in media 2,44 volte al giorno, mentre i bambini con back-ground migratorio 2,14 volte al giorno. La differenza non è enorme, ma stati-sticamente non può essere attribuita al caso: la differenza è legata al fattore migrazione. Rispetto ai bambini senza background migratorio, infatti, quelli con background migratorio si lavavano meno i denti soprattutto la mattina e a mezzogiorno.

Dalla seconda intervista ai restanti 270 bambini senza background migratorio è risultato che si erano puliti i denti 2,55 volte al giorno, mentre per i restanti 64 bambini con background migratorio la media è salita a 2,58 volte al giorno. Questi ultimi, quindi, hanno azzerato la differenza che avevano rispetto agli al-tri bambini, anche per quanto riguarda i momenti della giornata dedicati alla pulizia dei denti.

In entrambe le interviste non sono state osservate differenze tra maschi e fem-mine né tra i bambini della scuola dell’infanzia e quelli di prima elemen-tare, e nemmeno per quanto riguarda la frequenza o i momenti della giornata in cui si lavavano i denti.

Come è stato usato il calendario della pulizia dei denti? In occasione della seconda intervista, 79 bambini senza background migra-torio e 21 con background migratorio hanno riportato il loro calendario o hanno comunicato all’OPD quanti ade-sivi avevano incollato. In media, sull’arco dei sei mesi, sono stati incollati 375 adesivi (un adesivo corrispondeva a una pulizia dei denti e se ne potevano incollare al massimo 504). 47 bambini hanno inoltre riferito per quante setti-mane hanno usato il calendario: la me-dia di questo piccolo gruppo è di 5,24 mesi, il che corrisponde a circa 21 set-timane.

I genitori non hanno né criticato espli-citamente il progetto né si sono rifiutati di collaborare. Alcuni hanno solo espres-so il sospetto che il progetto fosse una campagna promozionale di un’azienda. In alcuni casi, in cui si è intuito che mancava la collaborazione da parte dei genitori, le OPD hanno supposto, sulla base della loro esperienza, che tali ge-nitori avessero rifiutato, senza espri-merlo, il progetto o non vi fossero inte-ressati, un aspetto di cui tenere sempre conto quando si propongono simili progetti.

Al progetto hanno inoltre partecipato 73 insegnanti, che lo hanno in maggio-ranza giudicato utile. La collaborazione tra OPD e insegnanti durante l’organiz-zazione delle interviste e la consegna dei calendari è stata buona. Alcuni di loro si sono mostrati molto interessati e hanno collaborato in maniera attiva, tanto che la maggior parte dei loro al-lievi hanno completato e consegnato il calendario. Questo dimostra che i do-centi hanno avuto un grande influsso sull’uso, da parte dei loro allievi, del calendario, il che attesta quanto un progetto come questo possa essere influenzato dalla collaborazione dei docenti.

Discussione e conclusioni

Defezioni Sulla base delle esperienze fatte dalle OPD, ci si aspettava un numero rile-vante di defezioni (che sono poi state pari al 42% dei bambini). Per questo motivo, si è pensato di coinvolgere un numero particolarmente elevato di bambini. Alla prima intervista manca-vano già 56 dei bambini prescelti. Du-rante il progetto, poi, alcuni hanno cambiato classe, sono passati in se-conda elementare, hanno traslocato, oppure il giorno dell’intervista erano in vacanza, malati o assenti per altri mo-tivi, per cui non hanno più partecipato al progetto. A questi fattori «esterni» si sono aggiunti altri motivi, come la per-dita di interesse, lo smarrimento del calendario, il disinteresse da parte dei genitori o l’influsso dei pari.

LLL-Programma

Il progetto rientrava nel programma Live.

Learn.Laugh., frutto della partnership tra la

FDI, la Federazione che raggruppa le asso-

ciazioni odontoiatriche nazionali, e l’Unile-

ver Oral Care. Tramite le associazioni odon-

toiatriche nazionali, questo programma

sostiene i progetti, proposti in 37 paesi del

mondo, che mirano a migliorare la salute

orale. L’obiettivo è che le persone lavino (al-

meno) due volte al giorno i denti con un den-

tifricio contenente fluoruri (www.fdiworl-

dental.org/fdi-at-work/livelearnlaugh/).

Ripartizione per età e sesso dei bambini chehanno partecipato alla prima intervista

Età Maschi Femmine Totale

5 47 32 79

6 99 82 181

7 73 82 155

8 79 80 159

9 5 1 6

Totale 303 277 580

1ª intervista 2ª intervista

Bambini intervistati 580 334 58%

Bambini con background migratorio 176 30% 64 19% 36%

Bambini senza background migratorio 404 70% 270 81% 68%

Ripartizione per età e sesso dei bambini chehanno partecipato alla seconda intervista

Età Maschi Femmine Totale

5 11 10 21

6 34 18 52

7 60 61 121

8 65 71 136

9 4 0 4

Totale 174 160 334

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n. 124 / Autunno 2014 [ 9 ]STUDIO ZUR IGHESE

Effetti del calendario e del progetto Il progetto ha avuto un effetto positivo sui bambini con background migratorio che hanno partecipato anche alla se-conda intervista. Questi bambini hanno infatti riferito di aver migliorato il loro atteggiamento nei confronti della puli-zia dei denti. Anche se per molti bam-bini di questa età la gestione del calen-dario non rappresenta un compito semplice, nella sua globalità il progetto ha avuto un effetto positivo: le OPD hanno osservato che il progetto ha contribuito ad aumentare l’interesse di molti bambini per il tema della pulizia dei denti. Inoltre, hanno affermato che l’intervista ha sensibilmente migliorato

il rapporto tra loro e i bambini e che molti dei bambini intervistati (ossia circa il 50%) che non avevano riportato il calendario avevano la coscienza un po’ sporca o si vergognavano. Ciò fa supporre che molti bambini volessero collaborare, ma che non siano stati in grado di svolgere tutti i compiti asse-gnati, soprattutto a causa della loro giovane età (v. sotto). Il progetto ha avuto effetti positivi anche grazie all’in-teresse e alla collaborazione di alcuni insegnanti. L’ottimo rapporto con le OPD da parte del 50% circa di tutti i bambini fa pensare che anche i bambini che non sono riusciti a migliorare net-

tamente il loro comportamento nei con-fronti della pulizia dei denti abbiano comunque in parte potuto approfittare del progetto.

Nel valutare i risultati non bisogna di-menticare che le informazioni sono state fornite dai bambini, quindi proba-bilmente non rispecchiano fedelmente la realtà, perché in simili situazioni i bambini potrebbero essere portati a dire quello che ci si aspetta che dicano, anche se non tutto quanto dicono cor-risponde al vero. Tuttavia, l’intervista a quattr’occhi con ciascun bambino do-vrebbe aver ridotto al minimo questo rischio. Ad ogni modo, il desiderio di

voler raggiungere determinati standard potrebbe stare a indicare almeno un po’ di interesse per il tema della salute orale.

L’importanza dell’età Dato che molti bambini non hanno par-tecipato al progetto fino alla fine, oc-corre valutare il fattore età. Alcuni di loro sono riusciti a gestire il calendario, ma la maggior parte non ne è stata capace, il che significa che per questi bambini sui 7 anni il progetto era troppo ambizioso. Gran parte dei bambini in-terpellati erano troppo piccoli sia per la

durata del progetto sia per la manualità richiesta dal progetto. L’arco temporale del progetto, ossia sei mesi, era troppo lungo, e troppo spesso è stato inter-rotto dalle vacanze, dai giorni festivi e da altri eventi. Indipendentemente dal fatto che spesso i genitori non erano in condizione di sostenere sufficiente-mente i loro figli nel loro compito, per i bambini in questa fase dello sviluppo il progetto era prematuro. Inoltre, sono sorti altri problemi: i bambini che vivono in famiglie patchwork si spostano spesso da una casa all’altra. Questi bambini si sono quindi confrontati con problemi

^ Le OPD hanno spiegato a ciascun bambino come funzionava il calendario.

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«tecnici» e non sono sempre riusciti a usare il calendario. Molti bambini hanno avuto questo genere di difficoltà, di-menticando il calendario soprattutto durante le vacanze.

Sulla base delle esperienze raccolte durante questo studio si possono trarre le seguenti conclusioni: 1. con i bambini di questa età, un calen-dario di questo genere può essere uti-lizzato al massimo per due mesi e solo a condizione di poter contare sulla col-laborazione dei genitori; 2. per utilizzare bene questo calendario i bambini devono avere almeno 9-10 anni, quindi frequentare la terza o la quarta elementare. A questa età, i bambini hanno raggiunto uno sviluppo tale e acquisito le capacità cognitive neces-sarie per affrontare i compiti previsti dal progetto. A questa età, inoltre, vi sono maggiori possibilità che i bambini man-tengano vivo l’interesse e cerchino di raccogliere il maggior numero di punti sull’arco di sei mesi.

^ Ogni volta che il bambino puliva i denti, incollava un adesivo sul calendario. Per ogni giorno c’erano tre caselle: quella del mattino, del mezzogiorno e della sera. Alla fine di ogni mese, il bambino doveva contare (con l’aiuto dei genitori) quanti adesivi aveva incollato e alla fine del progetto il numero di adesivi dei sei mesi.

^ I bambini con un back-ground migratorio hanno approfittato del progetto.

RingraziamentiSi ringraziano le quattro OPD della clinica

dentaria scolastica di Zurigo che, in colla-

borazione con gli insegnanti, hanno organiz-

zato le interviste nelle classi, le hanno con-

dotte con i bambini e hanno istruito i bambini

su come usare il calendario della pulizia dei

denti. Si ringrazia inoltre il responsabile del-

la clinica dentaria scolastica, per il sostegno

che ha voluto accordare al progetto. Il ca-

lendario è stato prodotto e messo a disposi-

zione da Unilever Svizzera.

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Das freigegebene Proof ist verbindlich in Bezug auf Inhalt und Farben nach dem CMYK-Farbmodell für Offsetdruck im 60er-Raster. Die angegebenen Sonderfarben wurden simuliert. Verbindlich sind hierfür allein die Pantone- Farben nach deren Kennziffer. MACK empfi ehlt einen Andruck auf Original-papier im dafür vorgesehenen Druckverfahren für einen Abgleich aller Farben. Die Anpassung der von MACK gelieferten Offsetdaten an das jeweilige Druckverfahren obliegt dem Produzenten.The approved proof is binding with regard to content and colour according to the CMYK colour model for offset printing with a 60 screen. The special colours defi ned have been simulated. Only Pantone colours with their code are binding. MACK recommends proofi ng with the chosen printing method on original paper for colour alignment. Adjustment of the offset data provided by MACK for the chosen printing method is the responsibility of the producer.

Client: UnileverJob number: 13-0127Category: Signal - ITLProduct: JuniorMedia: AnzeigeStatus: RZ/fi nal artworkOffenes Format: 210 x 297 mm (B x H)Date: 03.05.2013

Beschnitt: 3 mmDruckverfahren: unbekanntFarben: 4cRaster: unbekanntDruckerei: unbekannt

Farbbeschreibung/Colour defi nition

ES WURDE NICHT DIE ORIGINALSTANZE BENUTZT!THE ORIGINAL STAMP WAS NOT USED!

Überfüllungen und Überdrucken sind nicht angelegt. Der EAN Code ist nur ein Platzhalter. Die Texte wurden nicht im Lektorat geprüft. – Trapping and overprints have not been applied. The EAN code is only a place holder. The wording has not been proofread.

CMYK

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Grazie alla sua grande esperienza nell’igiene orale quotidiana dei bambini, Signal garantisce una pulizia delicata e una protezione sicura − e con gli eroi di Mia&me e Beyblade porta il divertimento in bagno.

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n. 124 / Autunno 2014 [ 13 ]R APPORTO DELL'OMS

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La depressione e la paura del futuro sono molto diffuse.

Adolescenti trascurati Nell’immaginario collettivo gli adolescenti sono l’immagine stessa della salute. Stando a un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, però, si tratta di un’idea errata e pericolosa: anche la salute degli adolescenti, infatti, è esposta a rischi.

Gabriela Troxler

Si tende a pensare che gli adolescenti non abbiano problemi di salute, che fi-sicamente e psichicamente stiano me-glio degli adulti e che non siano prati-camente esposti ad alcun rischio. Se-condo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), però, queste opinioni non sono solo errate, ma addirittura perico-lose: i bambini e i ragazzi tra i 10 e i 19 anni non sono necessariamente più sani degli adulti, ma piuttosto confron-tati con problemi diversi. Inoltre, spesso e volentieri si dimentica che prima della maturità mentale sopraggiunge quella biologica. Per questo motivo l’OMS chiede che la salute degli adolescenti venga presa molto più sul serio e che gli adulti li sostengano nella loro cre-scita e non li abbandonino a se stessi.

Il futuro degli adolescenti è in pericolo I fattori di rischio per gli adolescenti non sono solo l’abuso di tabacco, alcol e droghe, ma pure la mancanza di eser-cizio fisico, un’alimentazione sbagliata,

il sovrappeso, le malattie trasmissibili sessualmente e la violenza tra pari. L’OMS mette in guardia la società sugli effetti distruttivi che questi fattori pos-sono avere sul futuro degli adolescenti. Se non si adottano contromisure, si ri-schiano conseguenze a lungo termine, ossia anche quando i ragazzi di oggi saranno diventati adulti. Gli adolescenti necessitano di attenzioni e di cure che tengano conto dei loro bisogni. In que-sto ambito, l’OMS richiama tutti i paesi e la società ai propri obblighi.

I problemi psichici sono molto diffusi Solo nel 2012, a livello mondiale sono morti circa 1,3 milioni di adolescenti, di cui centinaia di migliaia per cause evi-tabili. Tra le principali cause di decesso vi sono gli incidenti stradali, spesso legati al consumo di alcol e droghe, che nel 2012 hanno provocato la morte di circa 330 adolescenti al giorno. Per proteggere meglio i ragazzi occorre una prevenzione più mirata, per esem-pio un miglior accesso ai mezzi di tra-

sporto pubblici o leggi più severe, che limitino il consumo di alcol e la velocità sulle strade.

Le attività di prevenzione sono inoltre necessarie per combattere la depres-sione e la paura del futuro, molto dif-fuse tra gli adolescenti. A livello mon-diale, la depressione è addirittura la prima causa di malattia in questa fascia di età. Inoltre, la percentuale dei de-cessi per suicidio continua a essere elevata. Da alcuni studi risulta che chi soffre di problemi psichici manifesta i primi sintomi prima dei 14 anni.

Assistenza mirata Tra i 10 e i 19 anni si gettano le basi della salute da adulti. Molte malattie croniche hanno le loro origini in questo periodo e a volte sono amplificate dall’a-buso di alcol e di droghe, da un’alimen-tazione sbagliata e dal sovrappeso. La predisposizione personale influisce enormemente sulla crescita. Cionono-stante, si possono adottare misure per proteggere meglio gli adolescenti, per esempio con leggi e campagne ad hoc, ma pure ascoltandoli e insegnando loro norme e valori in famiglia e a scuola.

Che cosa significa tutto ciò per un’OPD?Avendo più volte all’anno contatto con i bambini e i giovani nell’ambito della loro attività, le OPD lavorano con i ra-gazzi di questa fascia di età. Il modo in cui entrano in contatto e si confrontano con loro non va quindi sottovalutato. Per gli adolescenti è importante ogni esperienza, positiva o negativa, che fanno con gli adulti. Ciò vale in partico-lare nel campo della promozione oli-stica della salute.

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«La maggior parte delle persone non è considerata molto diligente in fatto di pulizia dei denti». Chi desidera sempli� carsi il lavoro, sceglie uno spazzolinoelettrico. Ma quale modello scegliere?

Un consiglio dagli espertiLa scelta è ampia: ci sono spazzolini rotanti con una testina piccola e spazzolini sonici con una testina più lunga e vibrante. Quale testina è meglio nel caso speci� co? A questa domanda l‘associazione dei consumatori tedesca Stiftung Warentest* fornisce un consiglio indicativo: «Le testine rotonde devono essere usate su ogni singolo dente e, su tutti i lati. Grazie alle loro dimensioni, le testine soniche, coprono una super� cie maggiore alla volta. Potrebbero quindi essere la scelta migliore per le persone meno diligenti in fatto di pulizia dei denti».

Voto � nale “2,1” per Philips SonicareRecentemente l‘associazione Stiftung Warentest ha confrontato nove spazzolini elettrici (rivista “test”, numero 12/2013). Gli esaminatori hanno assegnato come miglior voto complessivo un “buono” a cinque modelli, tra questi anche al Philips SonicareEasyClean, quale modello di lancio della tecnologia sonica brevettata Sonicare diPhilips. In soli due minuti, la testina dello spazzolino Sonicare della Philips si muove più di uno spazzolino manuale in un mese.

* (test, numero 12/2013)

Philips Sonicare EasyClean HX 6511 pulisce con la tecnolo-gia sonica brevettata

I bambini lo ameranno: Philips Sonicare For KidsQuando i bambini iniziano a imparare ad avere cura dei propri denti hanno bisogno di uno spazzolino che non sia solo e� cace e sicuro:i piccoli devono avere anche voglia di usarlo tutti i giorni. Il nuovo Philips Sonicare For Kids può soddisfare queste esigenze elevate.

Grazie alla tecnologia sonica brevettata, questo spazzolino rimuove in modo e� cace la placca batterica dai denti decidui e dai denti permanenti appena spuntati, come conferma il prof. dr. Matthias Pelka della clinica odontoiatrica di Erlangen: «In uno studio ho mostrato insieme al mio sta� che il Sonicare For Kids rimuove più placca degli spazzolini manuali».

A questo si aggiunge l’aspetto accattivante dello spazzolino; infatti ogni bambino usa ciò che gli piace. Per questo motivo i bambini possono scegliere tra otto immagini: basta staccare uno dei bei motivi, incollarlo sullo spazzolino e pulirsi i denti. Due speciali fun-zioni aumentano inoltre il divertimento durante la pulizia dei denti:

• KidPacer segnala con una melodia quando passare al quadrante successivo.

• KidTimer aumenta gradualmente il tempo di pulizia nell’arco di 90 giorni � no ad arrivare ai 2 minuti con sigliati dal dentista.

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n. 124 / Autunno 2014 [ 15 ]I MEDIA D IG ITAL I

I media digitali sono dannosi per lo sviluppo mentale? Manfred Spitzer è neuroscienziato, psichiatra e filosofo, ed è conosciuto per la sua avversità nei confronti del materiale didattico digitale. È convinto che per i bambini i computer siano più dannosi che utili. Altri ricercatori, invece, criticano Spitzer per la sua parzialità e superficialità e affermano che il materiale didattico digitale ha del potenziale.

Rahel Brönnimann

Nel suo ultimo libro («Rotkäppchen und der Stress», che potrebbe essere tra-dotto liberamente con «Cappuccetto rosso e lo stress»), Manfred Spitzer, autore tra l’altro di «Demenza digitale», ha pubblicato 17 saggi sui fenomeni legati allo stress e sulla decadenza cul-turale nell’epoca digitale, chinandosi su svariate questioni, tra cui non poteva mancare quella riguardante l’influsso dei media digitali sullo sviluppo menta-le dei bambini. Spitzer è convinto che passare troppe ore davanti a uno schermo comprometta lo sviluppo lin-guistico dei bambini e la comprensione

di quanto succede intorno a loro, e che a lungo termine possa creare problemi di comportamento sociale, di appren-dimento, di memoria e di attenzione.

Far scorrere il dito: una benedizione o una maledizione? Manfred Spitzer ha dedicato un saggio del suo libro a uno dei movimenti ora-mai più frequenti che si fa con le dita della mano, quello dello scorrimento, ossia dello sfogliare elettronicamente con uno o più dita «pagine» sullo schermo di uno smartphone o di un

tablet. Nel giro di pochi anni, infatti, «far scorrere un dito» è diventato uno dei movimenti più frequenti degli esseri umani: stando a uno studio della Nokia, chi ha uno smartphone dà un’occhiata al suo telefonino in media 150 volte al giorno.

^ Cambiare schermata facendo «scorrere un dito» è un gioco da ragazzi, ma per Manfred Spitzer con questo gesto i bambini non imparano nulla.

continua a pagina 16

«La maggior parte delle persone non è considerata molto diligente in fatto di pulizia dei denti». Chi desidera sempli� carsi il lavoro, sceglie uno spazzolinoelettrico. Ma quale modello scegliere?

Un consiglio dagli espertiLa scelta è ampia: ci sono spazzolini rotanti con una testina piccola e spazzolini sonici con una testina più lunga e vibrante. Quale testina è meglio nel caso speci� co? A questa domanda l‘associazione dei consumatori tedesca Stiftung Warentest* fornisce un consiglio indicativo: «Le testine rotonde devono essere usate su ogni singolo dente e, su tutti i lati. Grazie alle loro dimensioni, le testine soniche, coprono una super� cie maggiore alla volta. Potrebbero quindi essere la scelta migliore per le persone meno diligenti in fatto di pulizia dei denti».

Voto � nale “2,1” per Philips SonicareRecentemente l‘associazione Stiftung Warentest ha confrontato nove spazzolini elettrici (rivista “test”, numero 12/2013). Gli esaminatori hanno assegnato come miglior voto complessivo un “buono” a cinque modelli, tra questi anche al Philips SonicareEasyClean, quale modello di lancio della tecnologia sonica brevettata Sonicare diPhilips. In soli due minuti, la testina dello spazzolino Sonicare della Philips si muove più di uno spazzolino manuale in un mese.

* (test, numero 12/2013)

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I bambini lo ameranno: Philips Sonicare For KidsQuando i bambini iniziano a imparare ad avere cura dei propri denti hanno bisogno di uno spazzolino che non sia solo e� cace e sicuro:i piccoli devono avere anche voglia di usarlo tutti i giorni. Il nuovo Philips Sonicare For Kids può soddisfare queste esigenze elevate.

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A questo si aggiunge l’aspetto accattivante dello spazzolino; infatti ogni bambino usa ciò che gli piace. Per questo motivo i bambini possono scegliere tra otto immagini: basta staccare uno dei bei motivi, incollarlo sullo spazzolino e pulirsi i denti. Due speciali fun-zioni aumentano inoltre il divertimento durante la pulizia dei denti:

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n. 124 / Autunno 2014[ 16 ]

Vi sono numerose possibilità per usare la mano e fare un determinato movi-mento, ma quello che succede in quell’istante nel nostro cervello è estre-mamente complesso. Secondo Spitzer, «far scorrere un dito» non è che un altro modo di maneggiare (in inglese: to handle) le cose, come tenere in mano un martello, dare una carezza o portare dei sacchi di cemento. Contrariamente ad altre capacità, però, questo «far scorrere un dito» non rappresenta una prestazione straordinaria del nostro cervello, bensì «uno dei movimenti più semplici che si possa immaginare (...). Una volta imparato, infatti, non lo si dimentica più». Il fatto che un bambino di due anni abbia fatto proprio questo movimento non è quindi nulla di ecce-zionale, bensì «un contributo fattivo all’istupidimento della prossima gene-razione.» Per apprendere e svilupparsi, un bambino ha invece costantemente bisogno di nuove sfide. I compiti da affrontare devono diventare sempre più difficili. Chi si esercita spesso con uno strumento o in una disciplina sportiva migliora ed è premiato per gli sforzi profusi. Viceversa, se il grado di diffi-coltà rimane sempre lo stesso, il bam-bino si annoia e smette di apprendere.

I bambini imparano anche con le mani: chi impara solo vedendo, memorizza quanto appreso solo a livello visivo. Chi, invece, usa anche il tatto, registra ed elabora quanto appreso anche con il sistema motorio del cervello. In questo modo quanto imparato viene impresso meglio nel cervello e può essere richia-mato alla memoria e usato molto più facilmente. «Ed è proprio questo il pro-blema che pone l’iPad: si fanno scor-rere le dita sulla sua superficie e nulla di più», conclude Spitzer. I bambini piccoli hanno bisogno di toccare e di comprendere tutto e di imparare con tutti i sensi, ma se un bambino di due anni soddisfa la propria curiosità sem-plicemente «passando un dito» sull’i-Pad, secondo Spitzer ne risentono lo sviluppo sensoriale, motorio, mentale, nonché la curiosità e la creatività.

Scrivere a mano o con la tastiera Manfred Spitzer è convinto che stu-diare consultando Google non sia pro-ficuo quanto lo sono i libri e i quaderni, e che le nozioni si possano imprimere più facilmente nella memoria a lungo termine scrivendole a mano su un foglio piuttosto che digitandole sulla tastiera. È da tempo che Spitzer afferma che le «esercitazioni digitali di scrittura» ridu-cono le competenze di lettura degli allievi e ora le sue perplessità sono state confermate dalle esperienze di scrittura digitale fatte in Cina. Il cinese si compone di decine di migliaia di ide-ogrammi, che ovviamente non trovano spazio su una tastiera. Per poter co-munque usare il computer, in Cina è stato adottato il sistema pinyin: con una tastiera si trascrive, usando i caratteri latini, il suono di una parola in cinese. A questo punto, il computer propone diversi ideogrammi che hanno un suono simile ma un significato diverso. In se-guito, con un click del mouse si sceglie la parola desiderata. Diversi studi hanno però dimostrato che questo sistema di scrittura influisce sulle capacità di lettura degli allievi ci-nesi che lo usano spesso: circa il 42% degli allievi di quarta e quinta elemen-tare presentano gravi problemi di let-tura. Queste cifre sono in netto contra-sto con le indagini condotte in passato, quando la percentuale di allievi con difficoltà di lettura oscillava tra il 2 e l’8%. Dagli studi risulta inoltre che i bambini che scrivono regolarmente a mano gli ideogrammi cinesi hanno migliori com-petenze di lettura.

Critiche nei confronti delle teorie di Spitzer Manfred Spitzer viene spesso criticato di valutare in maniera troppo parziale e superficiale i media digitali e di citare unicamente gli studi che sostengono le sue tesi. Alcune delle sue perplessità, però, non vanno respinte tout court, perché i media digitali presentano di fatto determinati rischi per i bambini e

i giovani. Va comunque detto che non mancano ricerche secondo le quali l’uso del computer non è solo dannoso per i bambini, ma può anche essere un ottimo strumento didattico. Stando ad alcuni studi, inoltre, i media digitali hanno effetti positivi sul nostro cervello, per esempio nel caso degli anziani, e al momento si ipotizza addirittura che i media digitali possano prevenire l’Alzheimer. È stato inoltre dimostrato che i bambini che alla scuola dell’infan-zia apprendono la scrittura con il com-puter sviluppano lo stesso sistema funzionale nel cervello dei bambini che imparano a scrivere in maniera tradizio-nale. Persino i malfamati giochi «spara-tutto» sembrano avere degli effetti po-sitivi sull’attenzione, la memoria ope-rativa e la capacità d’immaginazione spaziale. Contrariamente a quanto fa Manfred Spitzer, oggi non si può anco-ra affermare con certezza in che misura i media digitali influenzino lo sviluppo mentale dei bambini e dei giovani. A tale scopo sono necessarie ulteriori ricerche.

Uso massiccio dei media digitaliSono molti i pedagogisti che racco-mandano di evitare che i bambini pic-coli usino il computer o guardino la televisione, e di limitarne l’uso ai bam-bini più grandicelli. Tuttavia, vietare in modo assoluto ai bambini di usare i media digitali non è certamente la strada giusta, perché altrimenti come farebbero a imparare a usarli in maniera assennata, che è proprio quello che devono fare? I computer, i telefonini e internet fanno parte del mondo mediale dei bambini e dei giovani e sono sem-pre più presenti nella nostra vita privata e professionale. Ciononostante, sono soprattutto le relazioni umane a essere determinanti per lo sviluppo dei bam-bini, non i media digitali. Infatti, sono proprio le relazioni umane a influenzare il rapporto che i bambini hanno con i media.

I MEDIA D IG ITAL I

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n. 124 / Autunno 2014 [ 17 ]PRODOT T I

GABA News n. 3/2014

La carie nel XXI secolo A che punto siamo oggi con la profilassi della carie? Negli ultimi 50 anni, in Svizzera, la carie è costante-mente diminuita, il che potrebbe indurre a pensare che oramai questa malattia comune sia stata debel-lata. Uno studio pubblicato recentemente nello Swiss Dental Journal ha tuttavia svelato alcuni dati interes-santi sul tema della carie tra i bambini. Il 39% dei bambini di cinque anni presi in considerazione dallo studio aveva già una carie, il 18% persino più di due denti cariati. Il 99% dei genitori interpellati era con-vinto che la carie si potesse prevenire con un’igiene orale regolare e accurata. Il 17% dei genitori, però, ha affermato che la carie non si può evitare. Lo studio è giunto alla conclusione che le persone intervi-state dispongono delle nozioni di base sulla prevenzione della carie, ma che per-mangono delle lacune sulla loro messa in pratica nella quotidianità. Ma allora ser-vono strumenti ausiliari che rendano an-cora più semplice ed efficace l’igiene orale?

Il nuovo dentifricio di elmex®: com- battere gli acidi prodotti dagli zuccheri prima che danneggino i denti Questo è l’obiettivo che elmex® ha perseguito nel creare un nuovo dentifricio. Il nuovo dentifricio el-mex® Protezione Carie Professional™ combatte in maniera efficace le cause della carie grazie alla combinazione tra la tecnologia Pro-Argin® e i fluo-ruri. Gli acidi prodotti dagli zuccheri e presenti nella placca che si forma sui denti vengono neutralizzati prima che possano intaccare lo smalto dei denti. I batteri presenti nel biofilm, infatti, decompongono l’arginina, dando forma a una base, che neutralizza gli acidi prodotti dagli zuccheri e che permette di ristabilire un valore pH non dannoso per lo smalto dei denti. L’efficacia di questa combinazione è stata provata da diversi studi clinici. Il nuovo dentifricio elmex® Protezione Carie Professional™ può essere usato dai 7 anni e può essere acquistato unicamente negli studi medico dentistici o nelle farmacie.

La fluorizzazione intensiva garantisce maggiore protezione Quando spuntano i primi denti permanenti (all’incirca dai 6 anni, quando i bambini sono in grado di spu-tare), una volta alla settimana si consiglia di applicare sui denti un gel ad alta concentrazione di fluoruri (per esempio il gel elmex). Il momento migliore è la sera, prima di coricarsi, per esempio fissando un giorno specifico, come la domenica sera. In questo modo, i denti sono ulteriormente protetti dagli attac-chi da parte degli acidi.

Back to School: i set elmex® per bambini e ragazzi I set elmex® per bambini (dai 3 ai 6 anni) e per ragazzi (dai 6 ai 12 anni) sono tuttora disponibili. Le confe-zioni da 24 per le classi sono in vendita a un prezzo di favore direttamente presso il nostro servizio clien-tela. Le confezioni contengono i seguenti prodotti: spazzolino elmex® (bambini o junior), campioncino di dentifricio elmex® (bambini o junior), bicchiere elmex® per sciacquarsi i denti, clessidra elmex®, autocol-lante raffigurante Elmy o Mexy e opuscolo informa-tivo sulla cura dei denti dei bambini e dei ragazzi.

Le unità didattiche sul tema della profilassi dentaria, elaborate da GABA Svizzera in collaborazione con la ditta kik SA, sono tuttora disponibili sul sito www.kiknet-gaba.org, dove troverete molti testi, giochi e idee per lavoretti creativi ecc. destinati agli allievi della scuola elementare e media.

Per ordinazioni e domande: Servizio clientela GABA Schweiz AG, 4106 Therwil, tel. 061 725 45 39 (dalle 8.00 alle 12.30), mail [email protected].

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Le setole interdentali più lunghe e finissime

puliscono in profondità tra un dente e l’altro

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n. 124 / Autunno 2014 [ 19 ]

Il bus dentario scolastico 2014 Calendario degli appuntamenti per il 2014

novembre 2014

4 2533 Evilard / BE

13 + 14 9000 San Gallo / SG

17 – 19 8733 Eschenbach / SG

24 – 28 8618 Oetwil am See / ZH e

8712 Stäfa / ZH

dicembre 2014

1 – 5 5105 Auenstein / AG e

5108 Oberflachs / AG

8 – 12 1400 Yverdon / VD

I servizi offerti dal bus dentario scolastico

non sono aperti a tutti. Con riserva di

modifiche. Per avere una conferma dell’orario,

telefonateci allo 061 725 45 45.

SPOnSOR DELL A FOnDA ZIOnE PER LE OPD

CORSI

Congresso svizzero delle OPD 4 novembre 2014 a Olten Programma

08:30 Iscrizione con caffè di benvenuto e possibilità di visitare l’esposizione

09:00 Saluti e informazioni da parte del presidente della Fondazione

Dr. med. dent. Rolf Hess, presidente della Fondazione e vicepresidente

della SSO

09:15 Alitosi e pulizia della lingua

Prof. dr. Andreas Filippi, Cliniche di medicina dentaria dell’Università

di Basilea

10:30 Pausa caffè / possibilità di visitare l’esposizione

11:00 Le allergie nella vita quotidiana

Relatore: capo clinica del reparto di allergologia della clinica

dermatologica dell’ospedale universitario di Zurigo

12:15 Pausa pranzo (standing lunch) / possibilità di visitare l’esposizione

13:30 Compiti e sfide delle direzioni scolastiche

Albert Arnold, membro della direzione dell’Associazione svizzera dei

direttori scolastici (VSLCH)

14:45 Pausa caffè

15:15 Il progetto ESSKI

Susanne Anliker, responsabile del progetto, Istituto di lavoro sociale e

salute, Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale

16:30 ca. Fine dei lavori

Il programma dettagliato è disponibile sul nostro sito: www.serviziodentarioscolastico.ch

Regioni 21 ottobre 2014 Sursee: formazione continua per le OPD

20 novembre 2014 Lucerna: formazione continua per le OPD

17 gennaio 2015 Aarau: formazione continua della VFSZP

21 gennaio 2015 Sursee: formazione continua per le OPD

www.serviziodentarioscolastico.ch > Le OPD nelle regioni

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PER BAMBINI

A PARTIRE

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