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    Progettare lOspitalit Hotel Design Guidelines Rubrica a cura di Walter Tripicchio

    In questa rubrica affronter argomenti specificamente legati al comparto turistico-ricettivo, elbanoed internazionale, con particolare attenzione alle pi importanti innovazioni del settore. L'auspicio quello di contribuire al miglioramento della qualit e del comfort offerti agli ospiti delle nostre

    strutture ed i visitatori della nostra isola, attraverso suggerimenti formulati nell'assoluto rispettodella tradizione dell'accoglienza italiana. L'abitare un luogo significa prima di tutto risiedervi,viverci, possederlo, capirlo, perpetuarne l'identit, conservarne i caratteri, contribuire amigliorarlo... Naturalmente l'albergo non una abitazione nel senso stretto del termine, piuttostoil suo contrario, poich si presta all'utilizzo di una popolazione nomade- i turisti, che cercano dicarpire i segreti di un territorio in un tempo molto ristretto. A maggior ragione credo che ladimensione alberghiera debba mantenere un forte radicamento con il territorio, la location in cuisorge, per poter fin da subito trasmettere al turista quel coacervo di tradizioni, folclore, immagine,cultura, identit che egli si aspetta di trovare. Per poter appagare il senso di un viaggio che havisto premiare l'Elba rispetto ad altre destinazioni. E le strutture alberghiere elbane in gran partegi possiedono quel carattere particolare, che sono un valore aggiunto per la nostra isola. Laparola chiave, che ogni esperto di marketing solito consigliare, proprio differenziazione o

    segmentazione. Credo sia superfluo ricordare inoltre che le aziende alberghiere siano piuttostoparticolari poich non possono essere de-localizzate: il turista sceglie una destinazione, unterritorio, prima di optare per la singola struttura!

    Lo scenario globale

    Il prof. Attilio Celant preside della Facolt di Economia della Sapienza di Roma, nella recentepresentazione del portale Italyhotels di Federalberghi a Rimini (21 Novembre), ha individuato lapresenza di fattori strutturali negativi per la competitivit del comparto turistico-ricettivo italiano, aldi l della crisi contingente: frammentazione del settore ed eterogeneit delle regole (il turismo materia di competenza regionale e non nazionale!); infrastrutture inadeguate e costose; mancanzadi una comunicazione e promozione efficace; presenza di aggravi fiscali tra cui lIVA al 10% contro

    quella tedesca e spagnola che sono sul 6%. Il mercato si modificato rapidamente ed oggi lamaggior parte dei potenziali clienti usa la rete informatica per orientarsi nella scelta delladestinazione turistica: in questo senso la rete un ottimo mezzo, che attraverso i portali garantisceil superamento delle diseconomie di scala, ma che per finisce per dominare e diventare essostesso un soggetto determinante, un decisore incontrollabile (pensiamo al fenomeno dei socialnetwork come facebook e twitter, ed ancora al caso Tripadvisor).

    Lo scenario locale

    Le stesse macroscopiche carenze italiane le possiamo riscontrare a livello locale dove ad oggi non mai esistita una cabina di regia univoca per coordinare i progetti e la comunicazione tra i soggettiistituzionali (numero troppo elevato di municipalit).

    In secondo luogo le principali infrastrutture, le porte di accesso allisola, non sono stateadeguatamente liberalizzate e potenziate. I costi eccessivi dei traghetti hanno tagliato fuori unaimportante fetta di mercato di turisti leisure fast-consumer, i giovani che spendendo poco siconcedevano un weekend sullisola. Non un caso che i dati relativi alla costa toscana siano innetta controtendenza (molto positivi) rispetto a quelli isolani.Come asserisce il sociologo prof. Guido Martinotti del Politecnico di Milano si tratta di attivare quelmeccanismo virtuoso di attrazione di flussi che tenga conto dellesistenza di quattro tipi dipopolazioni: accanto alla popolazione residente (quella che vota e quindi lunica che di solito vienepresa in considerazione dagli amministratori), esiste infatti una popolazione di city-users articolatain: pendolari, turisti ed infine business-men. I servizi di trasporto sono il nocciolo centrale attorno acui costruire la programmazione e lo sviluppo stesso di una realt territoriale!

    I numeri

    Le strutture ricettive (alberghi ed rta) presenti sul territorio sono circa 200, distribuite in prevalenza

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    sulla costa, nel settore meridionale (Campo nellElba e Capoliveri). Morfologicamente si tratta distrutture articolate su pi edifici, che ben si inseriscono nei luoghi in cui sorgono: la maggior partenascono dalla trasformazione di piccole aziende agricole e/o civili abitazioni con aggiuntesuccessive di corpi. Le dimensioni sono in prevalenza medio-piccole con un numero medio di 77posti letto a struttura (32 camere). Dallo studio redatto nel 2006 dal prof. Guercini, titolare dellacattedra di marketing allUniversit di Firenze, emerge un dato interessante: gli alberghi elbaninecessitano di migliorarsi sotto il profilo dei servizi offerti, ottimizzando anche la propria redditivit

    con laumento di camere (per coprire le spese legate alla realizzazione dei medesimi servizi), enellammodernamento degli edifici, non sempre in linea con gli standard di categoria.E ormai giunto il tempo di creare uno strumento urbanistico comune per le aziende, quel tantoauspicato piano comprensoriale degli alberghi, che tenga conto della continuit territoriale tracomuni e della garanzia di operare con pari condizioni di mercato, senza relegare alcuna strutturanelle riserve indiane. Le regole devono esistere e valere per tutti!

    Disegnare lOspitalit

    La buona architettura un fattore positivo, di qualificazione per il territorio. Larchitettura dasempre un fattore di cambiamento nella percezione di un luogo, limmagine di una intera citt pumodificarsi e divenire appetibile anche per un singolo intervento: pensiamo allemblematico casodel Guggenheim di Frank OGehry a Bilbao!Nella progettazione architettonica degli alberghi, sembra che le camere siano il punto di partenzaper lo studio e la comprensione del processo evolutivo. In realt una particolare evoluzione hainteressato tutte le aree comuni degli Hotel. Le hall degli alberghi, per esempio, si sono col tempotrasformate per ospitare al loro interno funzioni altre rispetto a quelle tradizionalmentecontemplate e, negli ultimi anni, si propongono sempre pi come spazi polivalenti aperti alla citt.Naturalmente questa nuova concezione delle hall-lobby ha determinato un ripensamento totalenellintera organizzazione planimetrica dellhotel, non solo per il tipo di servizi offerti, ma anche esoprattutto per le caratteristiche spaziali e degli elementi darredo.Questa sperimentazione stata iniziata da piccoli alberghi nelle citt occidentali durante gli anni80 per poi consolidarsi in tutto il mondo. Questi alberghi, chiamati design-hotels o art-hotels sono il

    risultato di una particolare attenzione e rielaborazione della tradizione del Grand Hotel e del mondoe della memoria che questo rappresenta, progettati per marchi con una forte consapevolezzaprogettuale da architetti come Jean Nouvel and E. Cattani, Philippe Starck, Andre Putmann,J.M.Wilmotte Sono proprio questi alberghi indipendentiad aver influenzato le grandi cateneche, in tempi recenti, stanno sempre di pi abbandonando la standardizzazione per aprirsi aprogettazioni pi sperimentali ed uniche. Tuttavia senza scomodare i grandi nomi, anche nelpiccolo si pu intervenire per migliorare la percezione estetica della nostra isola e delle nostrestrutture ricettive.

    Serviscape

    Tutte quelle scelte che vanno ad influire nella creazione di una atmosfera e nellerogazione dei

    servizi, con una ben definita strategia commerciale e di marketing, vengono definiteservicescape. Lambiente dove si svolge lesperienza del consumo, con forte coinvolgimento delfruitore, pu influire in maniera determinante per connotare positivamente il soggiorno. Su questoaspetto bisogna lavorare: sensazione di benessere e qualit vanno a braccetto. Pensiamo allacolorazione degli ambienti, alla loro articolazione e distribuzione spaziale, alla scelta del giustosottofondo musicale Niente va lasciato al caso: ogni angolo studiato per uno specifico risultatoatteso!

    (continua)

    Arch. Walter Tripicchio

    Laureato in Architettura, con una tesi sperimentale in yacht design, iscritto allOrdine di Livorno

    ed esercita la propria attivit a Portoferraio. Albergatore di terza generazione, attualmente siedenel Comitato Giovani Albergatori di Toscana ed Presidente dei Giovani Albergatori Elbani. I suoicampi di interesse spaziano dalla modellazione tridimensionale al product design, dal designalberghiero alla progettazione architettonica bioclimatica e sostenibile.