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Hosting: quali sono le caratteristiche

da cercare nel 2014

Una guida

da tenere sempre a portata di mano

per scegliere il servizio di hosting

che meglio si adatta

alle tue esigenze di presenza sul web.

#e-Commerce

Uno dei problemi che spesso deve affrontare chi sta approntando un nuovo progetto online

è la ricerca del servizio hosting.

La Rete pullula di offerte di ogni tipo e alcune potrebbero anche non garantire quella affidabilità, funzionalità e continuità di servizio che sono necessarie

quando un business sbarca sul Web.

Per questo è importante prima di tutto valutare la serietà e la storia del provider a cui ci si

affida e poi individuare il giusto compromesso fra budget e funzionalità offerte,

ricordando che il risparmio economico non deve essere l’unica discriminante di selezione, in quanto dietro al buon prezzo potrebbero nascondersi inconvenienti di non poco conto.

Bisogna quindi creare un elenco di provider che possono offrire

la giusta autorevolezza nel settore, per poi andare a valutare le caratteristiche

delle proposte di hosting e sulla base di queste comparare le singole offerte proposte.

Per compiere questa operazione di confronto e scelta, bisogna andare a valutare alcune proprietà di base che non possono mancare in un buon hosting.

Prima di tutto è importante valutare lo spazio di storage che il provider è in grado di offrire.

Vi sono proposte di hosting con spazio ben definito, mentre altri listini offrono uno spazio disco illimitato. In realtà, non importa quanto sia lo spazio in sé e per sé, ma è importante che lo storage proposto sia sufficiente a ospitare gli elementi del sito che si vuole pubblicare e i suoi futuri aggiornamenti.

Anche sulle offerte a spazio illimitato, bisogna comunque

domandarsi a quanto equivale questa illimitatezza,

cercando di contattare il provider e chiedendogli se esiste

comunque un limite superiore che non bisogna superare.

Esserne a conoscenza non può che essere utile per capire quanto sia necessario un servizio hosting a spazio illimitato.

Per chi è alla ricerca di un’offerta completa, forse è il caso di appurare

che assieme al servizio hosting vi siano inclusi la registrazione

o il trasferimento di un dominio.

Oltre a questa opportunità, è importante verificare anche che il dominio

possa essere registrato con tutte le estensioni disponibili presso il provider

e non solo con alcune.

In caso contrario, infatti,

bisogna rivolgersi ad altro provider

per farsi fornire il nome a dominio,

tenendo conto che in questa condizione

ci si trova ad affrontare un costo extra,

che comunque spesso è pari

a poche decine di euro.

A meno di non farsi fornire gli account email da altro provider o da un servizio nel cloud, si può pensare di affidare al provider hosting anche l’attivazione degli account email.

L’ideale è avere un numero di caselle di posta che sia quantomeno paragonabile alle proprie esigenze di comunicazione business, appurando comunque l’opportunità di estendere con ulteriori pacchetti il numero di caselle di posta attivabili.

Per meglio garantire la compatibilità di lavoro con i client di posta elettronica più diffusi

e con i servizi di ricezione della posta in mobilità, è meglio affidarsi a un servizio email

con accesso POP3 e IMAP e magari con un’apposita interfaccia Webmail.

Se bisogna lavorare con le amministrazioni pubbliche,

forse è il caso di dotarsi di caselle di posta elettronica certificata (PEC),

collaterali al dominio attivato o innestate sul dominio stesso.

Inoltre, per essere sicuri di lavorare al meglio con le email fornite,

bisogna prestare attenzione alla presenza di alcune caratteristiche

che agevolano notevolmente l’uso quotidiano della posta elettronica, come:

• gli account Catch-all, capaci

di catturare e recapitare qualsiasi email inviata

al proprio dominio;

• gli autorisponditori, per inviare automaticamente

le email in risposta a quelle ricevute;

• un sistema di mail forwarding, per inoltrare

in automatico le email a account interni ed

esistenti, di cui non si vogliono divulgare

gli indirizzi fuori dal perimetro aziendale.

Forse il sito sarà in HTML5 e quindi non avrà particolari esigenze dal punto di vista

dello storage dei dati, ma è sempre meglio valutare offerte hosting che

includano almeno una piattaforma di database.

La presenza di un DB, infatti, garantisce eventuali sviluppi futuri in senso di e-commerce

oppure eventuali aggiornamenti del sito che possano traghettare le pagine da un semplice linguaggio Web a un più complesso

CMS come WordPress,

che per funzionare hanno

necessità di un database dedicato,

come MySQL.

Non tutti i provider parlano di sicurezza, ma questo è un aspetto fondamentale da valutare nella scelta di un hosting. Per questo, il consiglio è di cercare in Rete delle recensioni veritiere e valutare le esperienze che altri utenti riportano nei gruppi di discussione.

Oltre alle review, chiedere sempre al provider informazioni su firewall di rete, liste di accesso, sistemi di prevenzione delle intrusioni, firewall server e piattaforme antivirus e antispam configurate per proteggere l’hosting.

Un sistema di backup è poi un vantaggio non da poco per chi desidera avere sempre al sicuro i file memorizzati nello storage del servizio hosting.

Quando si sceglie il servizio hosting, bisogna decidere fra Windows e Linux, stabilendo quale sia il più adatto secondo le esigenze e ricordando che molti CMS come WordPress, Prestashop, Magento, Drupal e via discorrendo richiedono uno stack LAMP (Linux, Apache, MySQL e PHP) basato quindi su piattaforma Linux. Inoltre, in base al sistema operativo, il servizio hosting sarà compatibile con linguaggi di programmazione differenti. Di norma, gli hosting Linux sono compatibili con Perl e PHP, mentre quelli Windows con ASP, Access e .NET.

I servizi hosting vengono forniti con due tipologie di pannelli principali, Plesk e CPanel.

La maggior parte degli utenti predilige il CPanel per la semplicità d’uso e la facilità nel raggiungere tutte le funzionalità. Molti utenti lo giudicano stabile, completo e veloce, con un’assistenza ottima e tutta una serie di funzioni che consentono di risparmiare molto tempo: riavvio automatico dei servizi in down, avvisi via email in caso di anomalie, compilazione tramite pannello di controllo PHP e Apache, opzioni avanzate incluse ma impostabili in automatico ed altro. Inoltre, la popolarità del CPanel è tale che in Rete è possibile trovare un’infinità di tutorial e how-to pronti all’uso.

Ad altri utenti non piace molto l’interfaccia del CPanel che reputano confusionaria e prediligono la sobrietà del Plesk, anche se riconoscono quest’ultimo come un pannello monolitico e rigido per quanto riguarda i componenti.

In realtà, entrambi i pannelli sono adatti a gestire le funzioni dei servizi di hosting, disponibili in lingua italiana ed offrono la compatibilità per i pannelli che consentono di installare velocemente determinate applicazioni come i CMS.

A questi si affiancano altre alternative come il pannello DirectAdmin e lxadmin, giudicati entrambi sobri e leggeri, ma non così diffusi come i primi due appena nominati. A questi si.

Verificare sempre di avere almeno un accesso FTP.

L’accesso FTP ti consente anche di accedere allo

spazio e personalizzare il file HTACCESS, un file di configurazione Apache che ti sarà utile in una

miriade di occasioni (protezione accesso, rewrite URL, definizione redirect, ecc.).

Quando non viene offerto l’accesso FTP,

il provider sopperisce con un’interfaccia Web di caricamento dei file, ma, di norma, le funzionalità offerte da questa seconda tipologia di soluzione

sono molto più limitate rispetto al supporto FTP.

In ultimo, ma non per ultimo, bisogna accertarsi che il pacchetto hosting che si stia scegliendo includa un supporto tecnico costante e sempre pronto a rispondere a ogni esigenza, via email, chat o telefono e preferibilmente nella tua lingua natia.

È necessario appurare i termini di SLA (Service Level Agreement) offerti dal provider e i tempi di uptime. Valutare poi la posizione del data center dove viene ospitato il servizio hosting rispetto agli utenti principali del sito da pubblicare, in modo da essere sicuri che i navigatori non subiscano ritardi troppo elevati nel caricamento delle pagine.

Qualsiasi sia l’offerta in valutazione, bisogna verificare che il piano hosting che si sta scegliendo sia sempre aggiornabile, in modo da scegliere il servizio giusto per le esigenze attuali, pur consentendo un’eventuale espandibilità futura. Infine, bisogna avere informazioni su uno dei problemi più grandi del servizio hosting, che riguarda il sovraccarico dei server. Per massimizzare i profitti, alcuni provider ospitano più clienti di quanto un server ne possa davvero supportare. Questa situazione può portare al rallentamento o all’impossibilità di raggiungere alcuni siti, a causa di altri che occupano parecchie risorse del server stesso.

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