Home - Mamma Logopedista - Struttura del corso · 2020. 10. 19. · logopedica precocissima sul...

Struttura del corso

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• Link ai pdf scaricabili

• Bibliografia/sitografia

• Link di approfondimento (articoli del blog o altro)

• Slides scaricabili (da cui puoi consultare tutti i link)

• Questionario di gradimento + codice sconto (20% su altra data di#logopediainpratica)

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Mi presentoEleonora La Monaca, logopedista

Per 15 anni dipendente del SSN presso Npi del territorio.

2012 – Nasce il blog Mamma Logopedista

inizialmente rivolto alle famiglie

2015 – passo alla libera professione: Logopedia Parma

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Premessa: quando si inizia un trattamento

Questo corso ha lo scopo di spiegarti come approcciare la praticalogopedica precocissima sul linguaggio espressivo, in particolare sucome ottenere le prime combinatorie e poter poi accedere allacapacità di produrre parole bisillabiche con variazioni di consonante.

Questo livello di proposta si può fare con quei bambini che hanno giàsvolto le attività sulle prime parole e hanno una certa stabilità nell’usodelle parole bisillabiche reiterate.


Premessa: quando si inizia un trattamento

Questo corso può essere seguito in modo indipendente dagli altri, maricordo, per chi non conosce questo progetto di video corsi Logopediain … Pratica!, che il tema di oggi può essere introdotto dai seguentialtri appuntamenti:


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Premessa sulle capacità di variare le sillabe in una parola

Prima di accedere in modo fluido alla capacità di variare le sillabe all’internodi una parola, il bambino con difficoltà di linguaggio espressivo deve averegià stabilizzato in una certa misura la capacità di padroneggiare le parolebisillabiche reiterate (vedi corso: Pratica logopedica Linguaggio Espressivo:avvio delle prime parole – liv.1) e saperle gestire in combinatoria.

TUTTAVIA

Di solito propongo già prima attività linguistiche sulla variazione anche se ilbambino non sembra reagire, questo perché inizio a instillare una nuovaregola nella terapia, pur consapevole del fatto che all’inizio ciò non porterà arisultati o reazioni nel bambino.



PrincipiQuando si parla di riabilitare il linguaggio espressivo, il Logopedistadeve avere ben chiaro come modulare le proposte secondo ungradiente di difficoltà crescente.

Il rischio di «mischiare» target linguistici differenti per tipologia ecomplessità, è di non consentire al bambino con difficoltà linguistica dicogliere una regola stabile; l’effetto quindi, sarebbe di rendere ancorapiù instabile e confuso il sistema linguistico di quel bambino.

Possiamo dire, dunque, che il compito più importante è dare uncorretto gradiente di progressione al nostro lavoro.


Gradiente di progressione

Il gradiente di progressione deve essere sempre tenuto in considerazione edè strutturato nel seguente modo:

• Usare bisillabiche reiterate in modo isolato (vedi corso: Pratica logopedicaLinguaggio Espressivo: avvio delle prime parole – liv.1)

• Usare bisillabiche in modo combinato – la combinatoria

• Variare i suoni nelle parole bisillabiche = bisillabiche variate

Questi due punti sono il tema di questo video - corso

• Avvio di stringhe fonologiche più lunghe = combinare più elementimantenendo la correttezza fonologica (vedi corso: Pratica Logopedica –linguaggio espressivo: correttezza fonologica, dalla combinatoria alla fraseminima - livello 3)



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L’importanza delle strutture di parola

Il motivo per cui dobbiamo ragionare a livello di strutture di parola èmolto semplice.

I bambini con difficoltà di esordio non riescono a produrre paroleperché non sanno recuperare ed utilizzare una regola stabile dellinguaggio (visione fonologica), oppure perché non riescono adorganizzare un corretto movimento articolatorio (visione motoria).

Per questo si rende necessario aiutare il bambino procedendo nellagestione della lunghezza e della complessità delle parole, stabilizzandomano a mano nuove regole che governano le stringhe fonologiche, lequali diventeranno sempre più lunghe e complesse.


Parole bisillabiche reiterate – combinatoria

Il primo obiettivo, dunque, quello più semplice, è insegnare al bambinoa produrre parole bisillabiche reiterate o che contengono un solosuono consonantico, come abbiamo visto nel corso sulla praticariabilitativa liv. 1.

Il successivo obiettivo è di imparare ad usarle in modo combinato traloro, cioè due per volta, così da introdurre una variazione all’internodella stringa fonologica che il bambino produce.

Vediamo nel dettaglio cosa significa …


Combinare parole bisillabiche reiterate:variazione della stringa fonologica

Usare le parole bisillabiche reiterate in modo combinato tra lorosignifica introdurre una variazione all’interno della stringa fonologicache il bambino produce.

Ipotizziamo che il bambino sappia produrre già un set minimo di parolebisillabiche reiterate:


Mamma

Papà

Pappa

Popò (o cacca)

Pipì

Nanna – nonno – nonna

Bubù (cane)

Bimbo – bimba

Tutù (trenino o macchina)

Cacca (o popò)

Mumù (mucca)

Bebè (pecora)

Coccò (gallina)

Chicchì (gallo)

Combinare parole bisillabiche reiterate:variazione della stringa fonologica

A questo punto dovrò insegnargli ad usarne due per volta concombinazioni differenti, per esempi:

Mamma – nanna /mamma – cacca / mamma – pipì /mamma - pappa

Papà – nanna / papà - cacca / papà – pipì / papà -pappa

Bimbo – nanna / bimbo – cacca / bimbo – pipì / bimbo – pappa

Mumù – nanna / mumù – cacca / mumù pipì / mumù pappa

Bebè – nanna / bebè- cacca / bebè – pipì / bebè – pappa

Coccò – nanna / coccò – cacca / coccò – pipì / coccò - pappa

Chicchì – nanna /chicchì – cacca / chicchì – pipì / chicchì -pappa


Come varia la stringa fonologica?

Vediamo che tipo di competenza andiamo ad allenare con questecombinatorie. Rosso: variazione di consonante. Giallo: variazione disonorità. Verde: nessuna variazione o variazione di vocale.

Mamma – nanna /mamma – cacca / mamma – pipì /mamma – pappa

Papà – nanna / papà - cacca / papà – pipì / papà –pappa

Bimbo – nanna / bimbo – cacca / bimbo – pipì / bimbo – pappa


Come varia la stringa fonologica?Continuando … Rosso: variazione di consonante. Giallo: variazione disonorità. Verde: nessuna variazione o variazione di vocale.

Mumù – nanna / mumù – cacca / mumù - pipì / mumù - pappa

Bebè – nanna / bebè - cacca / bebè – pipì / bebè – pappa

Coccò – nanna / coccò – cacca / coccò – pipì / coccò – pappa

Chicchì – nanna /chicchì – cacca / chicchì – pipì / chicchì -pappa


Parole bisillabe variate che ne derivano e che potremo poi allenareMamma – nanna: mano, meno, mina …

Mamma – cacca: mucca, moka, miki …

Mamma – pipì/mamma – pappa: mappa,

Papà – nanna: pane, pino …

Papà - cacca: pacco ….

Bimbo – cacca: bocca, becco, ba(r)ca, buco …


Combinatoria di bisillabiche reiterate: variazione e controllo fonologico

I bambini con disturbo fonologico hanno uno scarso controllo anche distrutture molto semplici, per esempio anche su parole già insediate datempo, per esempio per la parola ad altissima frequenza «mamma» possonofare diversi errori:

Es: mamma, ma, amma, mamamma …

Il bambino si rappresenta nella mente il concetto che vuole esprimere, ma lastrada che utilizza è incerta. Si dice che ha scarso controllo fonologico,questo è il motivo per cui il primo livello che si va ad allenare è proprioquello delle bisillabiche reiterate.

Solo dopo si passa alla loro combinatoria.


Il controllo fonologico della combinatoria

Nella combinatoria di due bisillabiche reiterate oltre che una variazione, c’èanche una gestione del controllo fonologico di stringhe quadrisillabiche.Ovviamente semplificata dal fatto che le sillabe si ripetono due a due.

Tuttavia il bambino non deve perdere il controllo fonologico, quindipossiamo dire che riesce a mantenere la gestione di 4 sillabe.


MA CACAMA

Parola tipo MUCCA

1 2 3 4

Imparare a variare


https://www.instagram.com/p/B2hA4iJFg-E/

Terapia logopedica: come lavorare sulla combinatoria di bisillabiche reiterate


• Si scelgono i target bisillaba reiterata che il bambino padroneggia

• Si fanno produrre due per volta usando:• sostegni visivi (immagini, carte, pallini)

oppure

• tattili (pulsanti, gettoni, vedi es. in foto) oppure

• in gioco con oggetti - giocattoli

oppure

• Power point con animazioni.

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Lavorare sulla combinatoria di bisillabiche reiterate: supporti visivi


• Si possono disegnare due forme su un foglio che serviranno come guida per il bambino

• Ogni volta che il b. tocca un pallino, pronuncia una parola, per es: nonno – pappa

• È un modo molto semplice per scandire l’attività ed ottenere il risultato

NONNO PAPPA

Lavorare sulla combinatoria di bisillabiche reiterate: oggetti


• Si possono utilizzare direttamente oggetti concreti con cui eseguire azioni denominando, per esempio:

BUBU’ – PAPPACOCCO’ – PAPPA

VIDEO 1. Esempio – combinatoria bisillabe reiterate.In questo video faccio un semplicissimo esempio che potrai replicare con l’uso di molti altri target linguistici

Lavorare sulla combinatoria di bisillabiche reiterate: giocattoli


• Si possono utilizzare giocattoli che motivino il bambino a ripetere più volte, per esempio vincendo ogni volta un pezzo.

• In questo tipo di attività suggerisco anche di coinvolgere il bambino nella preparazione dell’attività, come mostro in questo filmato.

VIDEO 2. Preparazione attività

• Nell’altro video, invece, puoi visionare l’attività di stimolazione specifica linguistica

Video 3. Combinare due bisillabe variate

Lavorare sulla combinatoria di bisillabiche reiterate: power point animati


• Si possono utilizzare dei power point preparati ad hoc; si sono rivelati utilissimi in periodo di emergenza sanitaria per la terapia a distanza, ma li ho sempre utilizzati moltissimo in seduta.

• Con il power point si può stimolare l’uso di due parole insieme e quando il bambino riesce a farlo, l’animazione si attiva.

• Vediamo un esempio nella prossima slides con la combinazione:

Combinatoria di bisillabiche reiterate: attività rapide per il consolidamento


Come ricordo ogni vota che si parla di pratica logopedica sul linguaggio espressivo, la terapia prevede degli step che portino il bambino ad avere sempre più scioltezza e agio nell’uso del target.

In questo specifico caso il bambino avrà già un minimo di padronanza sui singoli target, ma dovrà abituarsi ad usarli in abbinata.

Le attività con immagini a tavolino e svolte in turno sono quelle più efficaci: un turno è il modello del logopedista e l’altro turno è l’allenamento del bambino.

Nel prossimo video: il b. sta imparando ad usare due target insieme: Deve esercitare un grosso controllo, ma con l’allenamento imparerà.

Combinare le bisillabe reiterate

Questo bambino non produceva nessuna parola, ha una disprassiaverbale severa e ha iniziato il trattamento da soli 2 mesi.

Come ricordo spesso nei corsi sulla pratica, inizio a lavorare su nuovi obiettivi anche se quelli precedenti non sono ancora completamente acquisiti e poi valuto se continuare od attendere sulla base della prestazione del bambino.


Bisillabiche variate: quando iniziare ad allenarleCome per ogni aumento di competenze verso l’alto nell’allenamento delle capacitàespressive, inizio a lavorare su un nuovo target quando il livello precedente iniziarea stabilizzarsi, ma non è ancora completamente padroneggiato.

Il bambino con disturbo fonologico (ma anche di natura motoria), produce stringhefonologiche semplificate e accorciate; il nostro lavoro consiste nell’allungarle erenderle più complesse, mantenendo il maggior grado di correttezza possibilenella sequenza, fino a raggiungere l’assoluta corrispondenza con il target.

Ciò non significa che il bambino deve fare subito bene, ma che dobbiamo stimolarlosempre poco oltre la sua zona di sviluppo prossimale; deve fare un po’ di sforzo,ma non deve essere un’attività completamente lontana dalle sue potenzialità.

Passarvi questo concetto non è semplice, perché non esistono regole, è unprocedere equilibrato tra tentativi ed errori che il logopedista deve essere in gradodi gestire perfettamente.


Bisillabiche variate: quali combinazioni preferire?In generale prediligo quelle che prevedono i suoni bilabiali in posizione iniziale; questoperché la bilabiale consente alla mandibola di stabilizzare i propri movimenti, in particolareabbinate alle vocali A/O perché così il b. esegue solo movimenti verticali diapertura/chiusura. Sarebbe quindi un suono più facile rispetto, per esempio a un fricativo.

Bilabiale + suono posteriore: bocca, mucca, pacco …

Bilabiale + suono nasale: pane, penna …

Posteriore + suono bilabiale: capo, coppa …

Posteriore + suono nasale: cane, gomma …

Sarebbero da evitare quelle combinazioni di consonanti vicine come punto e modo diarticolazione perché il bambino con disturbo del linguaggio tenderà quasi certamente adarmonizzarle: es. mela -- mena

Inseriremo dunque allenamenti specifici sulle sole parole bisillabiche variate, inizialmenteutilizzate sempre in modo isolato e ripetuto.


Come allenare le bisillabiche variate

Nelle prime fasi di allenamento di un nuovo target linguistico, i passaggi sonosempre gli stessi.

Si passa da attività lente di conoscenza del target ad esercizi che puntanosempre più alla scioltezza e rapidità.

Tra le attività più rapide e che tengono maggiormente il bambino nellacondizione ottimale che desidero per lavorare sul linguaggio sono i powerpoint animati costruiti ad hoc, oppure le immagini sottoforma di giochi dicarte.

Come sempre ricordo che le difficoltà all’inizio di ogni nuovo obiettivopossono essere grandi e che ciò che riesce a fare il bambino in attivitàstrutturata non viene subito generalizzato, ci vuole tempo prima che escadalla stanza di logopedia.

Vediamo un esempio nel filmato 5. Difficoltà a variareProprietà intellettuale - copyright 2020. L’uso di questo materiale è consentito solo ad uso personale lavorativo. È vietata la divulgazione a parti terze - autrice Eleonora La Monaca

Attività specifiche di produzione: gioco del memory (lento – fase di conoscenza)


Attività specifiche di produzione: giochi che inducono tanti tentativi

Nel filmato (link esterno), vedrai come questa attività induca il bambino a ripetere tante volte.

Video 6. Ripetere tante volte

Video 7. Variazione di sillaba - mucca

Video 8. Allenamento variate - bocca


Bisillabiche variate: ridurre la pausa intra-sillabica

Se ben ricordi questa capacità di variare deriva dalla combinatoria di due bisillabiche reiterate.

Tuttavia all’inizio la pausa intra-sillabica è molto lunga e bisognerà allenare il bambino ad accorciarla.

Puoi vedere un esempio nel seguente video.

Video 9. Variare e accorciare la pausa intra-sillabica


Struttura bisillabica variata: power point

Altre possibili attività sono con power point di parole o di non parole, per esempiodando i nomi ai coniglietti.

Power point non parole

• Metto uno sfondo in cui inserisco animaletti o mezzi di trasporto, a secondo dellepreferenze del bambino, che si animano.

• Io dico «guarda! Chiamiamo il coniglietto! BAGO!

• Spesso il bambino ripete spontaneamente e allora con il mouse attivo ilmovimento, per esempio il coniglio fa un balzo …

• Di nuovo dico «BAGO!» e vedo se ripete.

• E non ripete suggerisco «dillo tu! BAGO» e di nuovo pausa … e così via

Es: video 10. Bisillabe Variate power point


Struttura bisillabica variata: power point

Utilizzando il power point, il bambino quasi sempre, dopo i primi 2-3tentativi, prosegue da solo, motivato dal fatto che con la sua voce famuovere i personaggi.

Basterà modificare l’input affinché il bambino ripeta un modellodifferente per ogni turno.

Il gioco è piuttosto accattivante e gradito ai bambini e di nuovoconsente di lavorare su un gran numero di ripetizioni.


Esempio di altro Power Point animato

Struttura bisillabica variata: allenare il target

La parte di allenamento del target, in questo caso bisillaba variata, è propriola parte tecnica pratica logopedica.

Si tratta di ripetere tantissime volte in seduta le parole; dipende dalbambino e dalla sue caratteristiche, ma va fatto in generale in modocontinuativo e ripetuto per svariati minuti, per es. 3-5 minuti.

Poi meglio prevedere una pausa e poi la ripetizione della sessione.

La riabilitazione del linguaggio espressivo si basa su un aumento dellostimolo rispetto a quanto non avviene naturalmente.

Più sei bravo ad essere tecnico e preciso in questi compiti, più velocemente emeglio migliorerà il tuo piccolo paziente.


Attività specifiche produzione rapida: rubamazzo

Consente un allenamento continuo a rotazione di carte con modello del terapista e successivo turno del bambino.

Molto efficace per rendere sempre più agevole la produzione corretta dei target.

Video 11. Bisillabe variate: gioco di carte


Impostazione generale del percorso logopedico per la struttura bisillabica variata (o qualsiasi altro target)

Ogni volta che stimolo una competenza linguistica devo procedere pergradi secondo un percorso di interiorizzazione. Il bambino deveacquisire le informazioni secondo un gradiente:

• Conoscere il target – cioè capire che quella parola si riferisce a quel significato– es: gioco della tombola o dell’oca

• Allenarlo – cioè la parte tecnica logopedica, tante ripetizioni della parola

• Consolidarlo – usarlo in diversi modi in attività strutturate

• Generalizzarlo – usarlo in attività destrutturate = gioco libero e a casa nelquotidiano


Attività specifiche produzione: gradienti di velocità

• Tombola: lento

• Memory: lento

• Power point: lento - veloce

• Rubamazzo: veloce

• Gioco della velocità

Proprietà intellettuale – copyright 2020 vietata la riproduzione anche parziale. Parti dei contenuti possono essere citati facendo chiaro riferimento all’autrice Eleonora La Monaca

Tempiper quanto tempo prolungare le attività

• Fase di adattamento: molti minuti su un unico obiettivo –aumentare i tempi di tenuta a tavolino – con diverse attività che cambiano

• Fase di conoscenza: lenta e un po’ lunga – diversi minuti

• Fase di consolidamento: velocità crescente e tempi ridotti (pochi minuti)

• Fase di generalizzazione: in seduta pochi minuti + attività a casa in ambito ecologico (modellamento e riformulazione)


Struttura bisillabica variata: generalizzare il target

Per essere sicuri che il b. porti la propria competenza «fuori dallastanza di logopedia» bisogna lavorare sulla generalizzazione.

Per generalizzare l’uso di una nuova competenza linguistica ènecessario che il b. la sappia usare in studio in attività sempre piùdestrutturate cioè dove il Logopedista, gradualmente resta sempre piùsullo sfondo e in cui il b. inizia ad organizzarsi da solo.

Appena il b. sa applicare la competenza in modo autonomo, si inizieràsubito a coinvolgere la famiglia.


Combinatorie e Struttura bisillabica variata –generalizzazioneIn studio:

Il target si presenta nello spontaneo solo dopo che si è stabilizzato in contesti strutturati e semistrutturati.

In seduta il target deve essere mantenuto in attività sempre più destrutturate.

Per esempio la conversazione con il bambino guidata dal Logopedista può essere un tipo di attivitàdestrutturata dove il b. si organizza per rispondere (ma non ha immagini o oggetti di rinforzo) utilizzandole parole allenate.

A casa:

Solo i genitori riescono a darci la misura di quanto le parole nuove arrivano a casa in ambiente naturale.

Pochi minuti al giorno di attività strutturata a casa chiedendo di usare sempre due parole insieme, opure iprimi verbi: vola, beve, lava …

Piccoli compiti paralleli alla famiglia (vedi corso «Facilitare la collaborazione della famiglia)

Nel quotidiano strategie di modelling, riformulazione

Dopo avere lavorato bene sulle basi, il linguaggio continua ad abilitarsi da solo; parlando e usando leparole in contesti differenti, il bambino diventa sempre più abile a variare e usare rapidamente i target


Tempi dei primi risultati

In studio il bambino può reagire anche molto velocemente alle nostrestimolazioni e essere già capace di usare i primi target dopo le prime 4-5sedute (parlo di trattamenti bisettimanali).

Passerà invece molto più tempo prima che il bambini trasporti questecompetenze fuori dall’ambulatorio e le generalizzi.

Perciò ti suggerisco:

1. far visionare ai genitori alcune sedute o video in modo che possanorendersi conto dei cambiamenti.

2. Coinvolgerli molto nelle fasi di generalizzazione a casa con diverse attivitàe richiedendo sempre riscontro


Elementi da associare

Gesti

Prosodia

Carica emotiva

Energia - Crederci

La grammatica verticale – conversazione

Come principio generale ricordo sempre di provare a incominciare dallivello più complesso di attività.

Non sempre è una buona idea partire dal livello meno stimolante, sipuò provare da quello più alto per vedere se il bambino ci segue e simotiva di più.


Come procedere successivamente? Allungare la stringa fonologicaIn generale io inizio a inserire un nuovo target linguistico già mentre sto ancoraallenando quello in corso.

Ciò significa che se sto lavorando sulle parole bisillabiche variate, appena lacompetenza è in emersione, inizio a fare i primi tentativi di inserire trisillabiche e/ofrase minima (vedi corso: Pratica Logopedica – linguaggio espressivo: correttezzafonologica, dalla combinatoria alla frase minima (livello 3)

Talvolta è il bambino stesso che suggerisce questi tentativi, perché nel corso dellesedute manifesta una nuova competenza in emergenza.

La suddivisione dei corsi in L0, L1, L2 e L3, dunque, è più artifizio per poterragionare per gradienti di difficoltà e presentare gli esercizi in modo sistematico;non esiste però una divisione così netta.



Fino a quando procedere con un target?

Il target bisillaba variata (o qualsiasi altro target) può considerarsi acquisitoquando il bambino:

• Lo usa in contesti differenti

• Diventa rapido nel denominare o chiedere oggetti/immagini con quellastruttura di parola

• La famiglia rileva che usa spontaneamente questo tipo di parola in piùcontesti e non solo se fortemente guidato

Inseriremo a questo punto nuovi obiettivi, che andranno maggiormente indirezione della frase e verso il mantenimento di stringhe fonologichesempre più lunghe.


Effetti collaterali desideratiQuando il logopedista porta avanti un lavoro tecnico di questo tipo che procede pergradienti di complessità, non fa altro che stimolare il sistemafonologico/fonotattico/motorio; il bambino userà nuove vie neuromotorie, ma nonmigliorerà solo grazie alle attività specifiche, ma anche in conseguenza a questa attivazionecon effetti collaterali aggiuntivi.

Potrebbe succedere che:

• Inizi a combinare spontaneamente diversi tipi di parole

• Inizi ad accedere alle trisillabiche

• Emerga la morfologia libera (in particolare segnaposto e articolo LA, talvoltaUN/UNO/UNA)

È più facile che ciò accada nei bambini che hanno un disturbo a impronta fonologica,piuttosto che ad impronta motoria.

Nel successivo corso L3 vedremo cosa succede dopo avere lavorato bene sulla capacità divariare.



Ma … e i fonemi?

Ad un certo punto del trattamento logopedico sulle abilità espressive,potrebbe rendersi necessario un lavoro specifico sulla stabilizzazione dicategorie di fonemi.Nelle primissime fasi (livello 1- parole) di solito non si fa. Procedendo, invece,può succedere che:• Il bambino amplia spontaneamente il suo inventario e il logopedista farà

solo attività sistematiche per stabilizzarlo, facendo ordine nel complessosistema dei suoni

• Il bambino NON amplia spontaneamente il suo inventario consonantico equindi il logopedista dovrà organizzare attività ad hoc.

Nel secondo caso si inseriscono i pazienti che hanno una componentefonetico/motoria del disturbo, che sono proprio quelli più resistenti almiglioramento (generalizzando, ogni caso è a sé).


Ma … e i fonemi?

Alcuni tipi di disturbo che presentano sovra-uso estremo di un suono (es: tetismo)necessitano di un attento approccio ai fonemi all’interno delle parole, ma nonnecessariamente di una loro impostazione.

Ricordo che il logopedista potrebbe insediare meglio le strutture di parola quando unbambino non ha troppi suoni da gestire, in pratica è più facile lavorare sulle regolefonologiche quando il piano fonetico è ancora povero.

In un bambino con disturbo fonologico (o anche di natura motoria) meglio procedere conpoco, ma buono e solo dopo che avrà ottenuto una certa competenza nella gestione dellestrutture di parola, potrò eventualmente dedicarmi ad ampliare l’inventario.

Spesso, tuttavia, ciò non si rende necessario, perché man mano che il bambino diventa piùcompetente sul piano fonologico, i suoni «arrivano da soli».

Se un bambino ha più un disturbo fonetico/motorio, allora sarà quasi certamentenecessario, ad un certo punto, intervenire attivamente anche sulla produzione dei singolifonemi, per aumentare le classi disponibili: quindi aggiungere ai nasali e occlusivi, icontinui, per esempio (fricativi).


Bibliografia

Non esiste una vera e propria bibliografia che affronti dettagliatamente i passaggi della riabilitazione del linguaggio espressivo.

Troverai una bibliografia dedicata allo sviluppo fisiologico del linguaggio perché è fondamentale conoscerlo benissimo.


Filmati vari: Instagram di Mamma Logopedista

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• Stories in evidenza Logopedia 0-3 anni

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Altri corsi utili per completare il tema di oggi (clicca sulle immagini per i dettagli)


Pratica Logopedica Linguaggio Espressivo Avvio delle prime parola (livello 1)

Pratica Logopedica Linguaggio Espressivo Correttezza fonologica, dalla combinatoria alla frase minima (livello 3)

Pratica della riabilitazione del linguaggio espressivo: prima di lavorare sulle parole (livello 0)














Altro appuntamento utile per completare questo tema (clicca sulle immagini per i dettagli)


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Pratica Logopedica - linguaggio espressivo:

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