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11 novembre 2015 Lascia un commento Le case degli animali ARCHIVI CATEGORIA: ORECCHIO ACERBO INFORMATIVA COOKIES Si avvisano i visitatori che questo sito utilizza dei cookies per offrire una migliore esperienza nella navigazione. E’ possibile trovare maggiori informazioni all’indirizzo della Privacy Policy di Automattic, società che gestisce la piattaforma WordPress.com: http://automattic.com /privacy/ Continuando la navigazione in questo sito, si acconsente all’uso di tali cookies. In alternativa è possibile rifiutare tutti i cookies cambiando le HOME CHI SIAMO LETTURA AD ALTO CONTATTO Orecchio Acerbo | leggo per te https://leggoperte.wordpress.com/category/orecchio-acerbo/ 1 di 9 08/01/16 14:21

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11 novembre

2015

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Le case degli animali

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Orecchio Acerbo | leggo per te https://leggoperte.wordpress.com/category/orecchio-acerbo/

1 di 9 08/01/16 14:21

Uno degli aspetti che pi

treno o in auto (da pass

veder scorrere davanti

provando a immaginare

un profilo, o un altro el

evidenza – come sono r

chi ci abita, quale atmo

quel particolare viagg

riscopro la stessa con

nel “perdermi” nelle i

rappresentano le dim

un’eredita del tempo tr

immagini delle calde e

animaletti di

barattoli di conserve, gli attrezzi, le mensole…Sarà la convinzione che le stanze e gli oggetti –

con la loro disposizione – raccontano

moltissimo dei loro proprietari. Il fatto è che

sfogliando per la prima volta Le case degli

animali di Marianne Dubuc – edito da

Orecchio Acerbo -ho avvertito subito piacevoli

e familiari sensazioni.

18 giugno 2015

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commento

La zattera, o dell’immaginazione

Dopo La piscina, splendido silent book di cui vi

ho parlato qui, ecco un nuovo gioiello del

catalogo Orecchio Acerbo che appare nelle

librerie proprio oggi, 18 giugno. Si tratta de La

zattera, albo pubblicato in Francia lo scorso

marzo (il titolo originale è Le Bateau de fortune,

edito dalla giovane casa editrice indipendente

Sarbacane). I protagonisti sono animali

antropomorfi, elemento che trasporta la

narrazione nell’atmosfera incantata della

favola; al tempo stesso, l’ambientazione è

vivida, quasi palpabile grazie alla plasticità e

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La zattera, odell’immaginazione

Le scoperte di Beboe Bice

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2 di 9 08/01/16 14:21

La storia è semplice e sobria, adatta ai lettori

più piccoli. Il testo, infatti, prepara e

suggerisce ciò che andremo a scoprire

grazie alle minuziose

rivestono un ampio e

Un lunedì mattina, Topo

giro di consegne nelle d

animali.

pacco e il topo ha il su

raggiungere tutti!

pacco da consegnare?!!

all’ultima casa alla qual

densità delle illustrazioni. L’alchimia tra

sogno e realtà, fra parole e immagini attrae il

lettore e lo porta a immergersi nella vicenda

sulla scorta dei propri ricordi (ah, le splendide

giornate trascorse al mare, a giocare coi piccoli

tesori naturali!).

E’ arrivata l’estate e l’or

suoi due piccoli amici a

Una volta giunti a destin

scoprono che il bagaglia

vuoto, perché tutto è st

dimenticato a casa. Nie

né asciugamani, né pall

un primo momento, se

la magia a risollevare il

di più potente…

11 giugno 2015

3 commenti

La piscina

E’ difficile dare una definizione dei libri illustrati

privi di testo. Si chiamano “libri senza parole”,

oppure “silent book”: effettivamente non vi è

un racconto stampato sulla pagina, ma è

altrettanto vero che le immagini – da sole –

raccontano una storia con ricchezza di

suggestioni e sfumature. Le illustrazioni,

perlomeno quelle di qualità, ampliano ed

espandono i contenuti e i sentimenti e

permettono a ciascun lettore di contribuire con la

propria narrazione, quella che scaturisce dal

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illustrazioneillustrazioneperl'infanziainverno letture Librilibri pop-up Marianne Dubuc

maternità migrazioni

multicultura paul klee

Premio Andersen 2015

sandra desmazieres scienza

per bambini Sergio Ruzzier

Settenove silent

book stereotipi the sendak

fellowship Wild

CINGUETTANDO

Grazie @Topipittori checi hanno dedicatotempo e spazio nel loroblog:topipittori.blogspot.it/2015/12/la-ret…4 weeks ago Iscriviti

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3 di 9 08/01/16 14:21

Con un tocco gentile e non privo di deliziosa

ironia, Marianne Dubuc coglie gli animali nelle

loro diverse caratteristiche, raffigurando le

loro tane con minuziosa ed elegante

premura, rendendole così vivaci e

palpitanti. Ad ogni sguardo, si coglie un

nuovo particolare che regala spessore e

personalità alle case e ai loro simpatici

abitanti. C’è la lunghissima buca del serpente

che attraversa più pagine, la casa “acquatica”

dei coccodrilli, il piccione viaggiatore che si

documenta fra mappe e cartine, il drago che

offre le migliori salsicce

che, naturalmente, di g

Sott’acqua, sulla scrivan

un bel calamaio con l’in

nella casa del lupo, che

affilate, tre porcellini tr

portando via di sottecch

tetto dell’igloo a più pia

pinguini, il cannone spara ininterrottamente la

neve, mentre nel pollaio la gallina insegna

l’aritmetica ai pulcini attraverso la conta delle

uova…

Marianne Dubuc, già nota in Italia come

autrice dell’incantevole Il leone e l’uccellino (sul

quale vi consiglio l’accurata recensione di

Milkbook), è una giovane artista del Québec. Le

sue opere sono caratterizzate da poche,

cesellate parole (nell’edizione italiana la

traduzione è a cura di Paolo Cesari) che

fanno da contrappunto a illustrazioni

originali ed espressive, piene di garbo,

velate da un’ironia ge

visitare il suo

Concludo invitandovi a

particolari che descrivo

Il piccolo volpacchiotto interpreta l’io narrante

della storia: di lui non conosciamo il nome,

proprio perché ciascun lettore possa

immedesimarsi nel racconto. Il bel testo,

conciso e pregnante, compare ai margini delle

pagine riccamente illustrate. Le parole danno

il la, lasciando all’immaginazione e

all’intensità delle figure tutto lo spazio per

sconfinare.

Le illustrazioni di Stéphane Poulin, artista

originario del Québec, meritano di essere

assaporate lentamente. Esse rivelano uno stile

intenso, onirico, ricco, connotato da un uso

sapiente della luce. Sono così vivide,

luminose e “melodiose” da rendere

percettibili le sensazioni di una giornata in riva

al mare: il vento fra i capelli, la sabbia bagnata,

l’odore salmastro, il richiamo dei gabbiani.

L’autore del testo originale, il francese Olivier

de Solminihac, noto per l’opera Le peuple

doudou

triste di un bambino ch

traduzione di

pienamente

vissuto personale. C’è un filo sottile, ma

resistente al tempo e alle mode, che lega i libri

illustrati alla tradizione degli antichi figurinai:

un patrimonio culturale e antropologico dalle

infinite possibilità.

La Piscina è l’opera prima di Ji Hyeon Lee,

giovane artista della Corea del Sud. Se non lo

avessi saputo prima, sfogliandolo avrei

comunque pensato: è un libro di Orecchio

Acerbo. Vi ho parlato recentemente di questa

raffinata e peculiare casa editrice a proposito

dello splendido albo illustrato La pantera sotto

il letto. Sono entrambi libri di grande formato

che spalancano le porte all’arte e alla bellezza,

senza tralasciare la profondità e l’originalità dei

temi. La Piscina è un libro perfetto per la

stagione che è ormai alle porte, quella in cui

abbiamo voglia di freschezza, di avventura e

durante la quale possiamo confidare su ritmi

più lenti per assaporare le storie.

Il tratto di Ji Hyeon Lee è permeato di nitore

ed eleganza. Nel suo stile coesistono in

perfetta armonia la cura dei dettagli – che

suggeriscono una lentezza sapiente e delicata –

e le tavole di più ampio respiro, dove i colori

sono vividi e onirici al tempo stesso. Le

illustrazioni sono fresche come se emergessero

veramente dall’acqua: ad osservarle, sembra

quasi di percepire lo sciabordìo, il sentore del

cloro, i riflessi sulle pareti e le mattonelle.

Venite a scoprireSelvaggia?!wp.me/p2uoCp-e7 Eccol'affascinante opera diEmily Hughes edita inItalia da @ed_settenove:-) 1 month ago

Festeggiamo SanMartino parlando dicase, tane e pacchi asorpresa!wp.me/p2uoCp-dUgrazie@OrecchioAcerbo :-)1 month ago

Oggi parliamo di NO edi SI con un alboillustrato de@LoStampatello:wp.me/p2uoCp-dK2 months ago

Oggi vi proponiamo unalbo illustrato che...allarga gli orizzonti:wp.me/p2uoCp-dugrazie @ed_settenove :-)2 months ago

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4 di 9 08/01/16 14:21

parole lo stile dell’autric

ladra (con tanto di man

al tronco dell’albero!)…

… e quella, “portatile” della tartaruga, la quale

indossa i pattini per sfatare la sua proverbiale

lentezza!

stimolare i bambini a

caratteristica intrinse

strumento migliore di u

un libro illustrato magnificamente?!

La storia fa riflettere su qualcosa che gli adulti –

genitori, educatori, insegnanti – sono soliti

affermare, cioè che i bambini, se non hanno a

disposizione una guida o degli strumenti, “non

sanno giocare”. Eppure siamo proprio noi che,

il più delle volte, li circondiamo di oggetti,

giochi strutturati e istruzioni, piantando con

solerzia robusti paletti attorno alla loro capacità

di immaginazione. Il gioco libero, fatto con

materiali poveri, spesso “recuperati” in giro, è

più ricco e coinvolgente grazie al contributo

personale: spirito, intelligenza, abilità manuale.

Michao risponde allo sconsolato “non so che

fare” del piccolo volpacchiotto annoiato

stimolandone l’intraprendenza, il pensiero

creativo, la curiosità. Mostra come costruire

la zattera, utilizzando il materiale recuperato

sulla spiaggia, offrendo così un’esperienza di

collaborazione, un lavoro di squadra. Quando

la zattera è finalmente pronta e viene vista

allontanarsi sull’acqua, alla domanda “dove

All’inizio la grande piscina – una liquida,

schietta metafora della vita – è invitante, ma

incute anche un certo timore agli occhi del

piccolo protagonista. I bagnanti grigi, rumorosi

e goffi la ricoprono come un manto soffocante

e assordante, un cicaleccio superficiale.

Galleggiano, pavidi e sgraziati nelle loro

ciambelle gonfiabili, incapaci di andare in

profondità. Tuffarsi significa, dunque, osare:

ci vuole coraggio, capacità di scegliere… non è

per niente facile e il bambino lo sente. All’inizio,

lui è raffigurato in bianco e nero come il resto

della folla, anche se si distingue per il suo

restare in disparte. Immergendosi, riprenderà

colore (il costume, la carnagione) e, quindi, vita

autentica.

Il bambino raccoglie la sfida e si tuffa verso

un mondo nascosto che, al contrario della

superficie, è fatto di colori intensi, luminosi.

Una bambina lo osserva, incuriosita, e decide di

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5 di 9 08/01/16 14:21

Un albo illustrato delizioso che non mancherà

di affascinare i lettori più curiosi di tutte le età!

Qui

Acerbo.

Categorie:

Tag:

va?“, Michao risponde “bisogna immaginare“. In

queste poche parole, così sobrie ed evocative, è

racchiuso tutto il profondo rispetto per la

forza immaginifica de

vera magia.

A livello personale il libro mi ha colpita, perché

descrive con grazia e allegria molte delle

giornate trascorse con mia figlia a giocare con

legnetti, sassolini e conchiglie. Infatti, la piccola

lettrice di casa, molto le

spiaggia le regala ad og

pochi passi dal mare), è

dalle figure e dal raccon

storia piacevolissima, d

finale aperto e stimolan

ritroviamo sulla riva, co

capelli al vento, la ment

immaginare.

Olivier de Solminihac, Stéphane Poulin

La Zattera

Trad. di Paolo Cesari

Orecchio Acerbo Edito

In libreria dal 18 giugno

libro sul sito di Orecchi

seguirlo.

S’incontrano sott’acqua e, insieme, iniziano la

scoperta di quell’universo magico, fantasioso:

un altrove fatto di bellezza e ironia, un

luogo dove si possono fare incontri insoliti e

stupefacenti…

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Orecchio Acerbo | leggo per te https://leggoperte.wordpress.com/category/orecchio-acerbo/

6 di 9 08/01/16 14:21

Categorie: I libri del giardino segreto, illustrazione,

Orecchio Acerbo | Permalink.… persino la grande, lenta e bianchissima

Moby Dick.

Alla fine, i bagnanti escono dalla piscina.

L’umanità grigia è sempre goffa e sgraziata, si

accalca, qualcuno resta indietro mentre gli altri

voltano le spalle; invece i bambini – che

significativamente si trovano sulla sponda

opposta – hanno gesti fini e gentili, lui aiuta

lei. Entrambi sono a colori, dal momento che

l’avventura condivisa ha conferito loro la

scintilla della scoperta, della benevola e

giocosa curiosità verso il mondo e la vita

stessa.

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Orecchio Acerbo | leggo per te https://leggoperte.wordpress.com/category/orecchio-acerbo/

7 di 9 08/01/16 14:21

Prima di andarsene, si guardano negli occhi e si

sorridono. Sono amici, sono complici. Sanno

che s’incontreranno di nuovo, che si tufferanno

ancora, per andare oltre.

In conclusione, troviamo una breve dedica che

suggella il significato più profondo di questo

libro (vedi immagine sottostante). La

superficie è la mediocrità, il conformismo.

La profondità delle acque, raggiunta con

audacia e fantasia, rappresenta la libertà,

l’originalità, l’intelligenza, la forza

dell’immaginazione. L’acqua stessa è un

elemento primordiale carico di simbolismi, da

essa si genera e si rigenera la vita: nei mesi di

gestazione, l’ambiente in cui cresciamo e ci

nutriamo è acquatico. I due bambini sono

ancora intensamente connessi a questi

elementi simbolici; sono due esseri non

ancora intaccati dal qualunquismo e

dall’ipocrisia.

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8 di 9 08/01/16 14:21

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9 di 9 08/01/16 14:21