Preghiera in famiglia all’inizio della Quaresima (fino a ... · Preghiera in famiglia...

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Preghiera in famiglia all’inizio della Quaresima (fino a Domenica) Mamma: Oggi inizia il nostro cammino verso la Pasqua, seguendo Gesù… Dio ci rende uomini nuovi, capaci di produrre buoni frutti di amore vicendevole. Papà: Ricevendo le ceneri i cristiani ricevono un invito: “Tornare a Dio Padre” vivere del suo amore. Abbiamo 40 giorni per rinnovare il nostro cuore, affinché produca non più spine ma frutti di bontà, amicizia, pace, fraternità. Figlio: Ogni albero ha bisogno di acqua, di luce e di terra buona per produrre frutti di bene. Benedici Signore il nostro cammino, benedici la nostra famiglia. TUTTI I PRESENTI INTINGONO LA MANO NELLACQUA BENEDETTA E FANNO IL SEGNO DI CROCEIL PAPÀ ACCENDE LA CANDELA DELLA PREGHIERA. Mamma: La tua Luce Signore Gesù illumini il nostro cammino. La nostra vita insieme sia inspirata al tuo Vangelo, perché tutti vedano in noi le tue parole e le tue azioni di bene. Tutti: Benedetto sei Tu Signore luce di amore della nostra famiglia. PADRE NOSTRO Papà: Signore rimani sempre con noi. La tua benedizione e la tua protezione scenda su ognuno di noi ed accompagni sempre i nostri passi in questa Quaresima. BENEDICE E FA UN SEGNO DI CROCE SULLA FRONTE DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA Mamma: Affidiamoci a Maria… AVE MARIA GLORIA AL PADRE

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Preghiera in famiglia all’inizio della Quaresima (fino a Domenica)

Mamma: Oggi inizia il nostro cammino verso la Pasqua, seguendo Gesù… Dio ci rende uomini nuovi, capaci di produrre buoni frutti di amore vicendevole.

Papà: Ricevendo le ceneri i cristiani ricevono un invito: “Tornare a Dio Padre” vivere del suo amore. Abbiamo 40 giorni per rinnovare il nostro cuore, affinché produca non più spine ma frutti di bontà, amicizia, pace, fraternità.

Figlio: Ogni albero ha bisogno di acqua, di luce e di terra buona per produrre frutti di bene. Benedici Signore il nostro cammino, benedici la nostra famiglia.

TUTTI I PRESENTI INTINGONO LA MANO NELL’ACQUA BENEDETTA E FANNO IL

SEGNO DI CROCE… IL PAPÀ ACCENDE LA CANDELA DELLA PREGHIERA.

Mamma: La tua Luce Signore Gesù illumini il nostro cammino. La nostra vita insieme sia inspirata al tuo Vangelo, perché tutti vedano in noi le tue parole e le tue azioni di bene.

Tutti: Benedetto sei Tu Signore luce di amore della nostra famiglia.

PADRE NOSTRO

Papà: Signore rimani sempre con noi. La tua benedizione e la tua protezione scenda su ognuno di noi ed accompagni sempre i nostri passi in questa Quaresima. BENEDICE E FA UN SEGNO DI CROCE SULLA

FRONTE DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA

Mamma: Affidiamoci a Maria…

AVE MARIA

GLORIA AL PADRE…

PARROCCHIA MADONNA di LORETO – CHIVASSO

Mercoledì delle Ceneri Oggi è il primo giorno di Quaresima, oggi inizia il cammino che

durerà 40 giorni e ci porterà a celebrare la Pasqua del Signore. È un tempo propizio per guardare dentro al nostro cuore e decidere

di vivere in modo diverso per diventare davvero amici di Gesù.

PRIMA LETTURA (Gl 2,12-18) Dal libro del profeta Gioele

Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male». Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio. Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra. Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo. Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti». Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov’è il loro Dio?». Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo. PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

• Ritornate a me: Dio è un Padre misericordioso e buono; solo Lui può cambiare il nostro cuore… perché tutto è possibile all’Amore di Dio.

• Digiuno: non si tratta solo di evitare di mangiare troppo ma di rinunciare alle cose inutili per dedicarsi all’ascolto della Parola di Dio amando i fratelli.

La Quaresima inizia con Le Ceneri, segno della nostra fragile condizione umana. Hai già visto le ceneri? Questa polvere grigia sono gli ulivi dello scorso anno che vengono bruciati: è una polvere grigia difficile da pulire, che sporca. Hai mai pensato che le tue mani sono uno strumento meraviglioso che Dio ci ha donato per fare il bene: lavorare, applaudire, scrivere, accarezzare, giocare, curare, offrire, pregare… Con le mani esprimiamo i nostri sentimenti, idee, sogni. Anche Gesù si è servito delle mani per benedire, curare, condividere il pane. Ma talvolta i nostri gesti e le nostre parole non sono come quelli di Gesù…anzi! Sono parole e azioni, che sporcano il mondo come le ceneri. Le ceneri ci ricordano l’impegno a cambiare vita, a cambiare il nostro cuore. È un atto penitenziale, dove noi riconosciamo di aver bisogno di Dio per vivere veramente felici. Troppo spesso abbiamo sciupato i doni di Dio, ma oggi vogliamo vivere per Cristo, con Cristo e in Cristo. Vogliamo rinascere a nuova vita dalle ceneri dei nostri peccati…

Dal Salmo 50 (51)

Ritornello: PERDONACI SIGNORE: ABBIAMO PECCATO

SECONDA LETTURA (2Cor 5,20-6,2) Dalla Seconda Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

• Riconciliare: Dio in Gesù perdona gli uomini; Gesù è l’agnello innocente senza peccato che si offre per noi e ci ridona la vita, la pace e la comunione con Dio Padre. I sacerdoti sono ambasciatori dell’amore e del perdono di Dio.

Un albero pieno di frutti è uno spettacolo meraviglioso. I frutti sono belli da vedere e da gustare. Il frutto è la pienezza dell’albero, realizzazione della bontà della sua anima. Gli alberi per produrre frutti hanno bisogno di acqua, luce, sole e aria buona. Solo così sarà florido e splendido: i suoi rami non seccheranno perché le sue radici si nutrono nella buona terra. Sarà solido e stabile: non temerà la tempesta perché è fondato sulla roccia (cfr Mt 7,24-25). Anche noi siamo come gli alberi: Dio è la nostra forza, la nostra luce; Gesù è acqua, aria e sole della nostra vita. I frutti della nostra vita quotidiana sono verità, giustizia, amore, fraternità… frutti per costruire un mondo più bello, per noi e per tutti. La Quaresima, che ci prepariamo a vivere, è un tempo che ci viene offerto da Dio per incontrarlo in Gesù e vivere di Lui. Gesù, il Dio fatto uomo, ha camminato e cammina ancora oggi con noi. Gesù ha dato la vita per i suoi amici: ogni uomo è “suo amico”. Ma tu vuoi essere “amico di Gesù”? Vuoi conoscerlo e accoglierlo nella tua vita? Il tempo di Quaresima serve anno dopo anno per vivere sempre di più da “figli di Dio”.

PIETÀ DI ME, O DIO, NEL TUO AMORE;

NELLA TUA GRANDE MISERICORDIA

CANCELLA LA MIA INIQUITÀ. LAVAMI TUTTO DALLA MIA COLPA,

DAL MIO PECCATO RENDIMI PURO.

CREA IN ME, O DIO, UN CUORE PURO,

RINNOVA IN ME UNO SPIRITO SALDO.

NON SCACCIARMI DALLA TUA PRESENZA

E NON PRIVARMI DEL TUO SANTO SPIRITO.

SÌ, LE MIE INIQUITÀ IO LE RICONOSCO, IL MIO PECCATO MI STA SEMPRE DINANZI.

CONTRO DI TE, CONTRO TE SOLO

HO PECCATO, QUELLO CHE È MALE

AI TUOI OCCHI, IO L’HO FATTO.

RENDIMI LA GIOIA DELLA TUA SALVEZZA,

SOSTIENIMI CON UNO SPIRITO GENEROSO.

SIGNORE, APRI LE MIE LABBRA

E LA MIA BOCCA PROCLAMI LA TUA LODE.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a

non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». PAROLA DEL SIGNORE. LODE A TE, O CRISTO.

• Ipocrisia: il cristianesimo non è semplicemente una Legge da osservare, ma prima di tutto è una fede da vivere per amore. Non basta sembrare buoni per farci vedere dagli altri, dobbiamo cercare il loro bene perché li amiamo veramente in Gesù.

• Elemosina: se io amo il fratello in difficoltà con lui condivido ciò che possiedo. • Preghiera: se io amo Dio desidero la sua compagnia, mi rivolgo a Lui per cercare la verità e fare la giustizia, perché siamo tutti figli di Dio.

• Digiuno: cerco di vivere nell’essenzialità perché le cose semplici sono le più belle, quelle che alla fine sono le più grandi.

• Ricompensa: se ami Dio e i fratelli la più bella ricompensa è un mondo migliore per tutti, anche per te

La Quaresima ci prepara alla Pasqua e per il cristiano la Pasqua non è solo un giorno sul calendario, una festa come tante: è la celebrazione del più bel dono che Dio ci ha fatto… suo figlio Gesù, morto sulla croce per noi e risorto per donarci una nuova vita. Questo è il centro della fede cristiana. Allora questi 40 giorni servono per preparare bene la casa del cuore alla venuta di Gesù. Come? 1) Pregando il Signore e ascoltando la Sua Parola: per aprire mente e cuore al progetto di Dio. “Convertiti e credi al Vangelo” che è Gesù Cristo. 2) Rinunciando al superfluo e cercando l’essenzialità per aiutare tutti: perché soltanto con un cuore nuovo saremo uomini nuovi che amano senza distinzioni, interessi o egoismi. Bisogna amare gratis come Gesù. La Quaresima inizia con le ceneri e finisce con le acque della veglia pasquale che purificano il cuore. Queste acque sono quelle del Battesimo, segno della vita che risorge, lasciando alle spalle la tristezza del peccato. Gesù è il salvatore del mondo: occorre accoglierlo senza riserve.

Benedizioni Ceneri

O Dio che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici questi tuoi figli, che riceveranno l’austero simbolo delle ceneri, perché attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del Tuo Figlio, il Cristo nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Dopo le Ceneri

Ecco Signore quello che resta: le ceneri della bellezza passata; le ceneri del tuo progetto irrealizzato; le ceneri di una fraternità che era possibile; le ceneri della tua immagine che avevi posto dentro di me. Ma per Te niente è irrimediabile: tu puoi rendere anche alle ceneri la forza di germogliare e di far spuntare la vita. Oggi vengo a Te come un povero: le mie mani sono vuote di risultati e di frutti. Oggi vengo a Te come un pellegrino: la polvere della strada si è attaccata ai miei vestiti, ma soprattutto al mio cuore. Oggi vengo a Te con fiducia: anche dalle mie ceneri Tu puoi far rinascere la mia vita. Amen

FAVOLA: FAVOLA: FAVOLA: FAVOLA: Come è nato il deserto?Come è nato il deserto?Come è nato il deserto?Come è nato il deserto? (tratto Racconti di Pino Pellegrino)(tratto Racconti di Pino Pellegrino)(tratto Racconti di Pino Pellegrino)(tratto Racconti di Pino Pellegrino)

Gli arabi hanno un bel racconto… All’inizio del mondo era tutto un giardino fiorito. Dio creando l’uomo gli disse: «Io dono a te il mondo meravigliosamente bello, ma attenzione. Ogni volta che compirai una cattiva azione, io farò cadere dal cielo sulla terra un granello di sabbia». Gli uomini pensarono: “Un granello di sabbia è così piccolo… cosa vuoi che sia in un immenso giardino?” E allora cominciarono a fare il male: uno, cento, mille, un milione… torrenti di sabbia ingoiarono il giardino e nacque il deserto, simbolo del peccato degli uomini.

Ogni cosa nasce dal piccolo: un fiocco di neve per far nascere un fiume;

una goccia per forare una pietra; una stella per illuminare la notte; un fiore per rallegrare il deserto; un centesimo per fare grande un tesoro; un sorriso per illuminare una vita; un “sì”per far nascere un amore. Piccole cose che possono trasformare il mondo in un deserto o in un giardino, in un

inferno o in un paradiso. Gesù diceva: “Chi è fedele nel poco, è fedele nel molto” (Lc 16,10). Dalle piccole cose nasce una vita meravigliosa.

Preghiera

Signore, quando il fuoco si spegne, restano sempre le ceneri. Se le lasciamo per molto tempo senza riaccenderle diventano fredde e nere. Ma tu Signore, Dio della vita, puoi riaccendere il nostro cuore spento e nero, farlo diventare un cuore luminoso dove splende il fuoco grande dell’Amore. Tu sei un Dio straordinario, Signore, che compi ogni giorno meraviglie nella mia vita. Tu giudichi grande e speciale, ciò che è piccolo ed ordinario. Tu niente misuri con il metro dell’efficienza o pesi con la bilancia della

apparenza, ma solo e sempre in base al silenzioso e nascosto battito del nostro cuore di figli. Aiutami, Signore, ogni giorno del mio vivere, a donare agli altri sempre il meglio di me, anche se poco, dal momento che non mi chiedi di fare cose superiori alle mie forze, ma soltanto di fare le cose ordinarie del quotidiano con cuore straordinario. Amen

OFFERTORIO

Signore oggi portiamo all’altare queste SPINE

simbolo dei nostri peccati, egoismi, pigrizie,

di tutte le volte che abbiamo preferito il Male al tuo Amore.

Nella quaresima cerca un modo per pregare di più e aiutare in famiglia e a scuola con gli amici.

www.parrocchiamadonnaloreto.it Tel. 011/9101110

OGGI NON INDURITE IL VOSTRO CUORE, MA ASCOLTATE LA VOCE DEL SIGNORE.

LODE A TE, O CRISTO, RE DI ETERNA GLORIA!

PARROCCHIA MADONNA di LORETO – CHIVASSO

I Domenica di Quaresima – Anno B

Egli mi invocherà e io lo esaudirò; gli darò salvezza e gloria, lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)In

quaresima siamo anche noi sospinti come Gesù dallo Spirito per attraversare il deserto della prova e vivere.

PRIMA LETTURA (Gen 9,8-15)

Dal libro della Genesi

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me,

ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vo-

stri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che

è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con

tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli

animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con

voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del

diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».

Dio disse:«Questo è il segno dell’alleanza, che io

pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi,

per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle

nubi, perché sia il segno dell’alleanza tra me e la terra.

Quando ammasserò le nubi sulla terra e apparirà l’arco

sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi

e ogni essere che vive in ogni carne, e non ci saranno

più le acque per il diluvio, per distruggere ogni

carne». PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

La mia alleanza: Dio ha castigato la terra corrotta dal peccato attraverso le acque del diluvio. Ora stabilisce un alleanza nuova con Noè e la sua famiglia. L’alleanza divina non è mai un contratto in cui due parti s’impegnano recipro-camente, ma è il dono unilaterale di Dio, in cui fondamentalmente solo Lui si impegna nei confronti dell’uomo con la sua fedeltà che è da sempre. Questa alleanza si fonda sul solo amore di Dio per la sua creazione, nonostante la risposta che dalla creazione salirà a Dio. Il segno: Dio stabilisce l’arcobaleno come segno della sua fedeltà e amore. È un arco luminoso fra le nubi, cioè un’arma di guerra a riposo. Significativo è che Dio pone questo segno prima che per gli uomini, per Lui stesso: Dio desi-dera rimanere fedele pur sapendo che la sua creazione è fragile e ricadrà nel peccato. Questo testo non solo è eziolo-gico, nel senso che spiega il significato dell’arcobaleno, ma è anche teologico, perché ci dice chi è Dio, il Dio che ama immensamente la sua creazione e desi-dera fare alleanza con il mondo nono-stante la sua fragilità e il suo peccato.

“Convertitevi e credete al Vangelo”. In quaresima siamo in cammino con Gesù verso la gioia pasquale. Come Gesù nel deserto del dubbio, del dolore e della persecuzione siamo messi alla prova. Saremo tentati per temprare il nostro cuore nel fuoco del suo Amore. Lungo il cammino non siamo soli: la comunità dei credenti, dei santi cammina con noi e ci sostiene. Noi nel battesimo siamo diventati “Figli di Dio”. Diventiamo ciò che siamo guardando al Suo Amore, alla sua fedeltà, alla sua misericordia. Quando il Vangelo cambia il cuore dell’uomo qualunque deserto si può trasformare in un giardino di vita nuova, ove la pace di Cristo risplende.

Salmo 24

RIT: TUTTI I SENTIERI DEL SIGNORE SONO AMORE E FEDELTÀ.

FAMMI CONOSCERE, SIGNORE, LE TUE VIE,

INSEGNAMI I TUOI SENTIERI.

GUIDAMI NELLA TUA FEDELTÀ E ISTRUISCIMI,

PERCHÉ SEI TU IL DIO DELLA MIA SALVEZZA. Rit.

RICORDATI, SIGNORE, DELLA TUA MISERICORDIA

E DEL TUO AMORE, CHE È DA SEMPRE.

RICORDATI DI ME NELLA TUA MISERICORDIA,

PER LA TUA BONTÀ, SIGNORE. Rit.

BUONO E RETTO È IL SIGNORE,

INDICA AI PECCATORI LA VIA GIUSTA;

GUIDA I POVERI SECONDO GIUSTIZIA,

INSEGNA AI POVERI LA SUA VIA. Rit.

SECONDA LETTURA (1Pt 3,18-22)

Dalla prima lettera di san Pietro

apostolo

Carissimi, Cristo è

morto una volta per

sempre per i peccati,

giusto per gli ingiusti,

per ricondurvi a Dio;

messo a morte nel

corpo, ma reso vivo

nello spirito. E nello

spirito andò a portare

l’annuncio anche alle

anime prigioniere, che un tempo avevano

rifiutato di credere, quando Dio, nella sua

magnanimità, pazientava nei giorni di Noè,

mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche

persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo

dell’acqua. Quest’acqua, come immagine del

battesimo, ora salva anche voi; non porta via la

sporcizia del corpo, ma è invocazione di

salvezza rivolta a Dio da parte di una buona

coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù

Cristo. Egli è alla destra di Dio, dopo essere

salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli

angeli, i Principati e le Potenze.

PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

VANGELO (Mc. 1,12-15)

Dal Vangelo secondo Marco

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni

parola che esce dalla bocca di Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!.

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel

deserto e nel deserto rimase quaranta

giorni, tentato da Satana. Stava con le

bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò

nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e

diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di

Dio è vicino; convertitevi e credete nel

Vangelo».

PAROLA DEL SIGNORE. LODE A TE, O CRISTO.

Battesimo: Pietro rilegge il diluvio nell’esperienza vittoriosa della Croce di Cristo. Nell’acqua del battesimo ogni cristiano è con-sepolto nella morte di Cristo e con-vivificato dalla sua risurrezione, che è vita nuova per l’intera creazione. In Cristo ognuno di noi vivere di una vita nuova che va donata nell’amore ai fratelli. Magnanimità: Dio ha un cuore grande; crede nell’umanità che Lui ha creato nella bontà e pazienta in attesa che ricambi il suo amore di Padre miseri-cordioso. Dio ci salva rispettando la nostra libertà.

Discesa agli inferi: non rappresenta l’ultima tappa della umiliazione di Cristo, ma la vittoria della Vita di Dio sul peccato dell’uomo che ci porta alla morte. È negli inferi, là dove sono stati imprigionati gli uomini dopo la morte, che Cristo ottiene la sua prima vittoria sul Male. Annunciando il Vangelo della salvezza, che si compie con la sua morte e risurrezione, a quanti erano esclusi dalla comunione con Dio a causa del peccato, Cristo strappa dalle mani del Diavolo tutti i figli di Dio e li riporta al Padre. E’ la fine dell’inferno, per sempre.

GESÙ CAMMINA ACCANTO A NOI NEL DESERTO

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Ci vuole fede, ci vuole perseveranza, ci vuole il coraggio dell’amore per ascoltare la voce di Gesù che attraversa l’arido deserto di questa nostra umanità sofferente, che grida a Lui cercando l’acqua viva che risana, rigenera e ricrea. Gesù vuole cam-minare accanto a noi per aiutarci a superare la prova del deserto quotidiano della vita. Gesù crede nell’umanità e la ama a tal punto da mettere in gioco la sua stessa vita. L’amicizia con Lui ci dona la possibilità di creare rapporti rinnovati con gli altri uomini e con il creato intero. Gli an-geli saranno nostri compagni di viaggio e ci custodiranno sempre nel pellegrinaggio di questa vita e ci accompagne-ranno gioiosi verso il Cielo. In Gesù noi possiamo fare una scelta positiva per Dio, accogliere e fare nostro il progetto meraviglioso del Padre e ritrovare bellezza, armonia, pace al nostro cuore inquieto che cerca felicità. Con Gesù pos-siamo vedere fiorire questo nostro deserto di fiori meravi-gliosi di giustizia, fraternità, condivisione nel Regno di Dio che si realizza concretamente nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei luoghi di lavoro e a scuola. Gesù è sem-pre con noi e noi vogliamo essere sempre con Lui nell’Amore.

Disegni tratti da www.poim.it

CONFESSO

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, (si batte il petto in segno di pentimento per i nostri peccati) mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli e i santi, voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro. Signore pietà. Cristo pietà. Signore pietà.

CREDO

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

FAVOLA: La Pietra preziosa (tratto dalle Favole di Bruno Ferrero)

Due fidanzati non si stancavano di ammirare le pietre preziose che erano esposte in una gioiel-leria: diamanti, zaffiri e smeraldi li incantavano. Entrarono nel negozio: cercavano una pietra che rappresentasse il loro amore. Il loro sguardo cadde su una pietra modesta, scura e senza splendore. Il gioielliere lesse la domanda nei loro occhi e spiegò: «Questo è un opale. È fatto di silice, polvere e sabbia del deserto, e deve la sua bellezza ad un difetto invece che alla sua perfe-zione. L’opale è una pietra con il cuore spezzato, poiché è pieno di minuscole fessure che per-mettono all’aria di penetrare all’interno. L’aria poi rifrange la luce e il risultato è che l’opale pos-siede delle sfumature così incantevoli da essere chiamato “lampada di fuoco” perché ha dentro il soffio del Signore». Quindi prese la pietra e la strinse forte nel cavo della sua mano. E continuò: «Un opale perde la sua lucentezza se viene messo in un luogo freddo e buio, ma torna ad essere luminoso quando è scaldato dal tepore di una mano o è illuminato dalla luce del sole». L’uomo aprì la mano e… la pietra era un palpito di luce tenera, morbida e carezzevole. I due innamorati la scelsero per rappresentare il loro Amore. Gli uomini sono nati dal soffio vitale dell’Amore di Dio. Il peccato ha raffreddato la nostra anima, ma basta lasciarsi afferrare dalla sua paterna mano e tutta la luce del nostro cuore risplenderà radiosa nel mondo. La nostra vita acquista colore e lucentezza solo quando siamo riscaldati dalla sua tenerezza di Padre. «Resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi».(Gc 4,7-8)

Preghiera

Signore Gesù sei venuto fin quaggiù, entrando in questo nostro arido deserto che sembra senza fine. Hai camminato in queste lande desolate dove pensieri e sentimenti del cuore buono dell’uomo sembrano restare imprigionati nelle seduzioni diaboliche del Nemico che ci vuole strappare da Te. Hai vissuto con le fiere ridonando armonia e bellezza alla tua creazione rovinata dal nostro peccato. Il tuo Vangelo risuona ancora, le tue parole donano luce e forma nuova alle nostre vite, ci donano la forza per rialzarci e volare al di sopra di queste terre assolate. È giunto il tempo della salvezza è venuto nel Tuo Amore che rende nuove tutte le cose. Donaci il coraggio della fede.

OFFERTORIO

Carissimi bambini, siamo all’inizio della

Quaresima. Con Gesù attraversiamo il

DESERTO per andare verso il Giardino gioioso di Pasqua.

Prendiamo un sottovaso abbastanza ampio e gli mettiamo

della SABBIA. Poi attacchiamo su un

SASSO con un bigliettino le nostre mancanze e peccati. Gesù trasformerà le nostre spine in fiori bellissimi di Amore.

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PARROCCHIA MADONNA di LORETO – CHIVASSO

II Domenica di Quaresima – Anno B

Di te dice il mio cuore: “Cercate il suo volto”. Il tuo volto io cerco, o Signore. Non nascondermi il tuo volto. (Sal 27,8-9) Gesù conduce i suoi apostoli più intimi sul monte Tabor e si trasfigura mostrando la bellezza di Dio che abita in Lui.

PRIMA LETTURA (Gen 22,1-2.9.10-13.15-18)

Dal libro della Genesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse:

«Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo

figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio

di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti

indicherò». Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva

indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna.

Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per

immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò

dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose:

«Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano

contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi

Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».

Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato

con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere

l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. L’angelo

del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda

volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore:

perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio,

il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò

molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del

cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua

discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si

diranno benedette nella tua discendenza tutte le

nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia

voce». PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

Eccomi: questa pagina evidenzia l’obbedienza incondizionata di Abramo e la sua totale fiducia in Dio. Il sacrificio di Isacco, incomprensibile e inaccettabile per la logica umana, rappresenta la grande metafora del primato di Dio sulla vita degli uomini. Il credente è sicuro che il Signore interverrà a modo suo e a tempo dovuto per realizzare il suo progetto di amore per gli uomini. Olocausto: era pratica normale sacrificare i figli alle divinità cananee. Dio non vuole la morte di nessuno: salva Isacco per mostrare al suo popolo che egli condanna tali sacrifici umani. Dio accetta una sola offerta: quella del Figlio Gesù che liberamente offre la sua vita perché gli uomini abbiano vita. Benedizioni: Abramo accetta di perdere il figlio per riceverlo una seconda volta dalla mano di Dio. A Dio dobbiamo donare tutto noi stessi e non la vita degli altri. La fede di Abramo diventa modello per ogni credente che liberamente ridona a Dio la sua vita per riaverla vivificata dallo Spirito. La vita in Dio è benedizione e gioia per ogni fratello e sorella che ci vive accanto.

“Ecco il Figlio Amato: Ascoltatelo”. Due padri, Abramo e Dio, e due figli, Isacco e Gesù. La gloria e la bellezza di Dio si mostra a noi nel suo Amore che si offre sulla croce perché tutti noi acquistassimo la sua Vita. Il sacrificio del Figlio permette la nostra vita nuova.

Salmo 115

RIT: CAMMINERÒ ALLA PRESENZA DEL SIGNORE NELLA TERRA DEI VIVENTI.

HO CREDUTO ANCHE QUANDO DICEVO:

«SONO TROPPO INFELICE».

AGLI OCCHI DEL SIGNORE È PREZIOSA

LA MORTE DEI SUOI FEDELI. Rit.

TI PREGO, SIGNORE, PERCHÉ SONO TUO

SERVO; IO SONO TUO SERVO, FIGLIO

DELLA TUA SCHIAVA: TU HAI SPEZZATO

LE MIE CATENE. A TE OFFRIRÒ

UN SACRIFICIO DI RINGRAZIAMENTO

E INVOCHERÒ IL NOME DEL SIGNORE. Rit.

ADEMPIRÒ I MIEI VOTI AL SIGNORE

DAVANTI A TUTTO IL SUO POPOLO,

NEGLI ATRI DELLA CASA DEL SIGNORE,

IN MEZZO A TE, GERUSALEMME. Rit.

SECONDA LETTURA (Rm 8,31-34) Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Romani

Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di

noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio

Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non

ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi

muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto?

Dio è colui che giustifica! Chi condannerà?

Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla

destra di Dio e intercede per noi!

PAROLA DI DIO. RENDIAMO GRAZIE A DIO

VANGELO (Mc. 9,2-10)

Dal Vangelo secondo Marco

Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:

«Questi è il mio Figlio, l’amato: ascoltatelo!».

Lode e onore a te, Signore Gesù!

In quel tempo, Gesù

prese con sé Pietro,

Giacomo e Giovanni e

li condusse su un alto

monte, in disparte, loro

soli. Fu trasfigurato

davanti a loro e le sue

vesti divennero splendenti, bianchissime:

nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle

così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e

conversavano con Gesù. Prendendo la parola,

Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi

essere qui; facciamo tre capanne, una per te,

una per Mosè e una per Elia». Non sapeva

infatti che cosa dire, perché erano spaventati.

Venne una nube che li coprì con la sua ombra

e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio

mio, l’amato: ascoltatelo!». E improv-

visamente, guardandosi attorno, non videro

più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di

non raccontare ad alcuno ciò che avevano

visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo

fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra

loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire

risorgere dai morti.

PAROLA DEL SIGNORE. LODE A TE, O CRISTO.

Contro di noi: Paolo s’immagina che i credenti si presentino al tribunale di Dio per essere giudicati. I capi di accusa non mancano: falsità, ingratitudine, ipocrisia. Ma nessuno potrà condannarci perché Dio Padre è dalla nostra parte e abbiamo un avvocato potente, il Signore Gesù.

Giustifica: attraverso l’offerta sacrificale di Gesù noi tutti abbiamo acquistato una nuova vita, la salvezza e la comunione con Dio. Dio non ha mai voluto la morte del Figlio, ma ha permesso questo sacrificio fatto dagli uomini, che è diventa benedizione e redenzione per l’umanità intera. Più che la fede dell’uomo qui contempliamo l’amore di Dio per noi.

LA BELLEZZA DELLA GLORIA DELL’AMORE DI DIO

«Questi è il Figlio mio, l’Amato: ascoltatelo». La scena del Tabor anticipa la risurrezione. Colui che la voce dall’alto, il Padre, proclama come il Figlio Amato è lo stesso Gesù che sarà crocifisso sul Golgota. Scesi dalla montagna in profondo silenzio, Pietro, Giacomo e Giovanni hanno ripreso la strada della vita ordinaria con Gesù. Con lui intraprenderanno un’altra salita verso un altro monte, dove dovrà essere innalzata la Croce su cui sarà sacrificato e morirà il Figlio Amato, che amando noi tutti offre la sua vita perché anche noi possiamo godere della sua gloria beatifica nella comunione con il Padre. In Gesù anche noi diventiamo Amati e acquistiamo la sua Bellezza. Vi è mai capitato di vedere una persona sotto una "luce" diversa? O sentirvi voi stessi un po' diversi? Tutti noi avremo senz'altro sperimentato nel corso della nostra vita momenti ed esperienze forti, che in qualche modo ci hanno trasformati dentro. La montagna della trasfigurazione, si pone come immagine di ogni evento bello della nostra vita, in cui Dio si manifesta in tutta la pienezza del Suo Amore. L’eucaristia domenicale diventa per noi tutti esperienza di “trasfigurazione”, nel momento in cui ci lasciamo trasformare da Lui. Allora possiamo dire con la beata Teresa di Calcutta: «O Signore fa' che io possa compiere piccoli gesti, ma trasfigurati dal tuo grande amore, che salva».

Disegni tratti da www.poim.it

CONFESSO

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, (si batte il petto in segno di pentimento per i nostri peccati) mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli e i santi, voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro. Signore pietà. Cristo pietà. Signore pietà.

CREDO

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

FAVOLA: LA BANCONOTA (tratto dalle Favole di Bruno Ferrero)

Ad una conferenza sulla Autostima il relatore iniziò il suo intervento sventolando una banconota verde da 100 Euro: «Chi vuole questa banconota da 100 Euro?». Molte mani nella sala si alzarono, ma il relatore continuò chiarendo: «Prima di donarla a qualcuno di voi, voglio fare una cosa con questa banconota». Quindi prese la banconota e la stropicciò violentemente e poi disse ancora: «Chi vuole questi 100 Euro?» Ancora molte mani si alzarono. Il relatore continuò: «E se faccio così» e lanciò la banconota accartocciata contro il muro e la calpestò. Ancora chiese: «Chi vuole questa banconota, ora tutta sciupata e sporca?». Come al solito le mani si alzarono. Il relatore concluse: «Per quanto maltrattata la banconota non perde nulla del suo valore. Così ognuno di noi: molte volte nella vita veniamo feriti, calpestati ed offesi, eppure nessuno di noi perde il suo valore». Occorre riscoprire in questo cammino quaresimale il valore che ognuno ha agli occhi di Dio. Bisogna valorizzare e far fruttare i doni che abbiamo nel nostro cuore. Dio ci mostra la sua bellezza, per farci scoprire la bellezza con cui siamo stati creati da Dio. “Dio in Cristo è divenuto l’ultimo volto che brilla nelle tenebre più oscure del mondo… di ciascuno di noi. Il volto del servo che “non ha apparenza, né bellezza per attirare i nostri sguardi” (Is 53,2) e che nonostante questo risplende dell’unica bellezza che non è superficiale, effimera, ambigua, ma coincide con la bontà e con l’amore e dona pienezza di essere alla nostra esistenza nella comunione del Padre”. (O. Clément)

Preghiera

Signore Gesù, guardando a Te noi contempliamo sul Tabor il tuo volto trasfigurato dall’amore, sul Golgota il tuo volto sfigurato dall’amore. Imprimi sul nostro cuore il ricordo costante della tua Bellezza, che dona ai nostri giorni gioia, letizia, meraviglia, scorgendo la tua presenza misteriosa nelle cose ordinarie della vita. Stando con te giorno per giorno scopriamo che tutto il mondo tu guidi con amore provvidente. Non dobbiamo più temere le prove della vita, sapendo che nulla è impossibile a Te, tu che fai fiorire il deserto e rendi piani le colline dei nostri pregiudizi e ipocrisie. Tu ci mandi ai fratelli per parlare loro con la nostra vita della tua Vita che ha reso luminosi i nostri cuori. Amen

OFFERTORIO

Carissimi bambini, anche per noi il

Signore si trasfigura, non sul monte Tabor, ma in ogni eucaristia

celebrata nella nostra comunità. Con Pietro gli diciamo “E’ bello per noi stare qui”Signore

contemplando la tua presenza nelle vesti

candide del pane eucaristico spezzato

per noi. Aiutaci Signore a vivere sempre con Te

amando i fratelli.

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