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a piccoli e adulti della Comunità Isolotto

Luciana e Enzo Firenze 15 maggio 2011

Un canto del domani la speranza del seminare nel manico della zappa la vita fluendo in ogni goccia di sudore di fibra del contadino che con amore trasforma la terra la vita nell'attesa di un giorno luminoso che con certezza si irradierà...

Toinho

Ciò che rende sacra una terra è il nostro modo di camminarvi sopra

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��� � Chi non ha un’infinita pazienza non riuscirà a praticare la nonviolenza

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Tu amico, grazia sorprendente,

gioiello prezioso, tu ed io

possiamo aiutare il sole

a sorgere ogni mattina

Joan Baez

Finché ci sarà luce

sarà facile camminare. Quando la luce verrà a mancare,

ricordati che ti puoi trasformare in un fascio luminoso capace di illuminare

cammini oscuri e labirinti intricatissimi

Helder Camara

COME MATITE COLORATE

La diversità è una sfumatura di tanti bei colori

come una scatola di matite colorate. Tu sei celeste

ma il tuo amico è Rosso Giallo Rosa. Ognuno ha il suo stile Il suo carattere la sua vita. Nel disegno nessuno è giudicato per la tonalità.

Siamo tutti dentro la stessa confezione di matite.

(SARA GRANDONI, 15 anni)

DIVERSITA’ Passeggio sulla battigia La ragazza mi raggiunge Mi supera

Io la raggiungo E la supero Il gioco prosegue Fino al porto di Lampedusa Orme sovrapposte Uguali sulla battigia Io bianca, lei nera Ma i nostri passi Sono uguali Lì, sulla battigia

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IN ARMONIA

Diversità è un misto di pelli Di occhi Di colori

Tutti accesi

Non giudicateci Per il posto da cui veniamo

Dal colore della nostra pelle

Che siamo diversi Lo dite voi

Io mi sento

In piena armonia Con la natura che

Ha voluto farmi così.

(EVA MILANI, 15 anni)

Non datevi pensiero per la vostra vita, di quello che mangerete; né per il vostro corpo, come lo vestirete. La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito. Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete! Chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? Se dunque non avete potere neanche per la più piccola cosa, perché vi affannate del resto? Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono, eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede?

dal Vangelo di Luca

Vivevamo senza paura Per noi indiani, la vasta pianura d'erba, la Prateria, non era affatto un "luogo selvaggio", con le sue belle colline simili all'ondeggiare del mare in movimento, con i suoi fiumi striscianti tortuosamente e con le sue rive fittamente coperte di vegetazione. Solo l'uomo bianco sentiva la natura incontaminata come un "luogo selvaggio", resa infetta da animali "selvaggi" ed esseri umani "selvaggi". Noi indiani vivevamo senza paura in questo territorio. La terra produceva in abbondanza e in tutto, noi vedevamo la Benedizione del Grande Spirito. Soltanto quando gli uomini barbuti vennero dall'Est perseguitarono con odio e con rabbia noi e le famiglie che amavamo, questa terra divenne per noi un luogo "selvaggio". Quando gli animali cominciarono a fuggire dai boschi, per noi incominciò il "Selvaggio West".

frad. di K Recheis e G. Bydlinski

Provate ad essere come bambini

Non fate le cose perché sono assolutamente

necessarie, ma liberamente

e per amore. Tutte le regole diventano

Una specie di gioco.

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Non voglio morire in questo mondo bellissimo, ������������ �������� �� ���

E trovare una nicchia nella foresta fiorita e spruzzata di sole. Il gioco della vita si solleva come onde, con le sue lacrime e i suoi sorrisi, Incontri e separazioni! Unendo insieme le gioie e i dolori dell'uomo, voglio costruire su questa terra la mia casa eterna.

Porto a sbocciare sempre nuovi canti come fiori, per raccoglierli per te, e porto alba e crepuscolo. Prendili sorridendo E ahimè, quando avvizziscono Spargili lontano.

(Kahilil Gibran)

L’incontro è scambiarci occhi Cuore, valori, passi, cammini, lune, soli, natura, acqua, sogni. Se avviene questo scambio dentro di me, in me, se riesco a diventare unità di diversi in me, assumendo tutto il diverso, con freschezza, allora inizia la comunicazione dello scambio

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Sentieri….. Sono il cammino

che vogliamo fare, in questo giorno, in questa ricerca

sentieri….. cammini torti che si raddrizzeranno

con la forza dei nostri passi,

la pazienza della suprema speranza

costruita.

Toinho

Il volto di Dio che noi non conosciamo, che al nostro occhio razionale è un puro vuoto, si riflette sul mondo con il segno della pace Ernesto Balducci

CENSIMENTO Nel vagone di una terra straniera, eravamo tre penne ci siamo incontrate le nostre parole si sono abbracciate le nostre ferite si sono unite il vagone diventò il nostro calamaio ci sedemmo: - Cile

- Palestina - Kurdistan I nostri dialoghi divennero accesi, ma alla fine trovammo un punto d'incontro: contare i nostri caduti...

Il cileno, sul retro del suo biglietto scrisse il numero di migliaia di caduti, il Palestinese, la lista dei suoi caduti , superava quella del Cileno io non scrissi nulla non avevo liste da mostrare, dal finestrino del vagone con l'indice della mia mano indicai tronchi, rami e foglie di una foresta. da Quel Fiore raccolta di poesia kurda a cura di FUAD ALI AZIZ

OSO CREDERE (DOROTHEE SOUE)

Non credo al diritto del più forte, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.

Voglio credere al diritto dell'uomo, alla mano aperta, alla potenza dei non-violenti, Non credo alla razza o alla ricchezza ai privilegi, all'ordine stabilito. Voglio credere che tutti gli uomini sono uomini, che l'ordine della forza e dell'ingiustizia è un disordine. ..

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Non credo di potermi disinteressare

a ciò che accade lontano da qui Voglio credere che il mondo intero è la mia casa e il campo nel quale semino,

e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato. Non credo di poter combattere altrove l'oppressione se tollero l'ingiustizia qui. Voglio credere che il diritto è uno, tanto qui che altrove, che non sono libero finché un uomo è schiavo. Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.

Voglio credere all'azione semplice, all'amore a mani nude, alla pace sulla terra. Non credo che ogni sofferenza sia vana. non credo che il sogno degli uomini resterà sogno e che la morte sarà la fine. Oso credere invece, sempre e nonostante tutto, all'uomo nuovo. Oso credere al sogno di Dio stesso: un cielo nuovo, una terra nuova, dove abiterà la giustizia.

lo ho un sogno. Ho il sogno che un giorno gli uomini si rizzeranno in piedi e si renderanno conto che sono stati creati per vivere insieme come fratelli. Ho il sogno che un giorno ogni uomo di colore in tutto il mondo sarà giudicato sulla base del suo carattere piuttosto che su quella del colore della sua pelle, e ogni uomo rispetterà la dignità e il valore della personalità umana. Ho il sogno che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli degli antichi schiavi e i figli degli antichi schiavisti saranno capaci di sedere insieme alla tavola della fraternità...

Martin Luther King Girotondo di tutto i[ mondo Filastrocca per tutti i bambini, per gli italiani e per gli abissini, per i russi e per gli inglesi, gli americani ed i francesi, per queIli neri come il carbone, per queIli rossi come il mattone, per quelli gialli che stanno in Cina dove è sera se qui è mattina, per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci e dormono dentro un sacco di stracci, per quelli che stanno nella foresta dove le scimmie fan sempre festa, per quelli che stanno di qua o di là, in campagna od in città, per i bambini di tutto il mondo che fanno un grande girotondo, con le mani nelle mani, sui paralleli e sui meridiani.

Gianni Rodari

Andare, partire, lasciare una sponda

e avventurarsi di nuovo sulla propria piccola barca, fuscello pieno di falle, di crepe, di sbreghi...

andare senza temere, costruire ponti tra queste due sponde

cosi che anche i più deboli, fragili, titubanti, possano poi passare da una sponda all'altra.

Nasce un ponte, quando è robusto,

allora si può camminare, si può andare e venire in continuazione,

portando e riportando un flusso di notizie,

di gesti, di solidarietà, di cultura, di gioie, sofferenze, speranze, vita, colori, musica.

Sandro Spinelli

IN ARMONIA diversità è un misto di pelli Di occhi Di colori Tutti accesi

Non giudicateci Per il posto da cui veniamo Dal colore della ostra pelle Che siamo diversi Lo dite voi

Io mi sento In piena armonia Con la natura che Ha voluto farmi così. (EVAMILANI, 15 anni)