Guida Lessico e ortografia 1 -...

Guida

Arricchimento del vocabolario,correttezza ortografica

e abilità di lettura

Lucia Bigozzi, Elena Falaschie Carolina Limberti

Lessicoe ortografia

Lessicoe ortografia

Editing e progettazioneFrancesca Cretti

Sviluppo softwareAdriano CostaWalter Eccher

Coordinamento tecnicoMatteo Adami

Grafica e animazioniDario Scaramuzza

Elaborazione graficaDario ScaramuzzaTania Osele

IllustrazioniRoberto Ghizzo

Collaborazione graficaFederica GerosaAlessandro Stech

TestingSonia ArwSusanna Tassinari

AudioJinglebell Communication

MusicheSimone Bordin

Immagine di copertinaDario Scaramuzza

Fotocomposizione e packagingTania Osele

© 2013 Edizioni EricksonVia del Pioppeto 24 – 38121 Trentotel. 0461 950690 – fax 0461 950698www.erickson.it – [email protected]

Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo effettuata, se non previa autorizzazione dell’Editore.

Lucia Bigozzi, Elena Falaschi e Carolina Limberti

Lessico e ortografia

Arricchimento del vocabolario, correttezza ortografica e abilità di lettura

L u c i a B i g o z z i

Professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze, psicologa e psicoterapeuta, insegna Psicologia scolastica e delle difficoltà di apprendimento e Psicologia delle disabilità e dei disturbi dello sviluppo. È membro del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Psicologia e della Scuola di Dottorato in Psicologia, direttrice del Corso di perfezionamento sui disturbi di apprendimento dell’Università di Firenze e responsabile del Laboratorio di Psicologia Scolastica presso il Dipartimento di Psicologia. È referente per la Facoltà dell’integrazione degli studenti con disabilità e referente per la formazione per l’USR della Toscana. Ha pubblicato oltre 50 lavori, tra cui anche saggi e volumi per le Edizioni Erickson, nonché strumenti di trattamento e valutazione.

E L E n a F a L a s c h i

Supervisore di tirocinio presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Firenze, è professore a contratto di Psicologia scolastica e delle difficoltà di apprendimento all’Università di Firenze e docente presso il Master in Psicologia scolastica attivato dalla Facoltà di Psicologia. Molte le sue pubblicazioni per le Edizioni Erickson.

c a r o L i n a L i m B E r t i

Laureata in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, ha conseguito il perfezionamento in «I disturbi dell’apprendimento scolastico in bambini e adolescenti: diagnosi e intervento» presso l’Università di Firenze.

INDICE

Installazione e avvio del CD-ROM p. 6

Introduzionea cura delle autrici p. 7

Guida alla navigazione p. 15Login p. 15Menu p. 16Tasti di scelta rapida p. 17Attività p. 18

Guida al gestionale p. 29Menu p. 29Esportazione dei dati in formato Excel p. 30Statistiche p. 30Opzioni p. 31

6 © 2013, Lessico e ortografia 1, Erickson

Installazione e avvio del CD-ROMPer usare il CD-ROM su computer Windows, assicurarsi che la propria macchina soddisfi i requisiti di sistema riportati in copertina.

Avvio automatico1. Inserite il CD-ROM nell’apposito lettore.2. Non premete nessun tasto. Il programma partirà automaticamente (il

tempo medio è di 25 secondi).

Avvio manuale1. Inserite il CD-ROM nell’apposito lettore.2. Cliccate su Start/Avvio.3. Cliccate su Esegui.4. Digitate D:\AVVIOCD.EXE (dove D indica la lettera dell’unità CD-

ROM) e premete «Ok». In alternativa, premete il pulsante «Sfoglia», scegliete l’unità CD-ROM nel campo «Cerca in» e fate doppio clic sul file «AvvioCD».

5. Passate alle voce «Installazione del programma».

Installazione del programmaCon i sistemi operativi Windows è possibile installare l’applicazione in due modalità:1. L’applicazione può essere installata e utilizzata da tutti gli utenti che

accedono al computer. Per poter fare questo tipo di installazione, l’utente deve avere i diritti di amministratore.

2. L’applicazione può essere installata e utilizzata da un solo utente.

L’installazione del programma può essere di due tipi:– installazione automatica, ovvero il programma si autoinstalla;– installazione personalizzata, in cui l’utente può scegliere la cartella in cui

installare il programma.

Con alcuni sistemi operativi all’inserimento del CD-ROM potrebbe com-parire una finestra denominata «Controllo dell’account utente» che chiede conferma prima di installare il programma. Selezionare l’opzione «Con-senti». A questo punto partirà l’installazione Erickson. Se non disponete di un account utente con privilegi di amministratore prima di proseguire verrà chiesto di inserire la password di amministratore. Se non disponete di questa password non sarà possibile proseguire con l’installazione.

Leggimi Per ulteriori informazioni, consultare il file «Leggimi» presente nella finestra di avvio o visualizzarlo, cliccando su «Risorse del computer», cliccare l’icona CD-ROM, dal menu «File», selezionare la voce «Esplora», fare doppio clic sul file «Leggimi».

7© 2013, Lessico e ortografia 1, Erickson

Introduzionea cura delle autriciQuesto trattamento svolge una funzione di prevenzione delle dif-ficoltà e dei disturbi di apprendimento di lettura e scrittura attra-verso la stimolazione dei processi di costruzione del lessico, senza noiosi e inutili esercizi di ortografia. L’approfondimento teorico e le sperimentazioni effettuate dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze hanno permesso di elaborare un metodo di apprendimento della lingua strutturato in modo tale da consentire la stimolazione dei processi fondamentali costitutivi del più ampio sviluppo cognitivo linguistico.Il programma è rivolto agli alunni che si trovano nella prima fase di alfabetizzazione formalizzata, quindi frequentanti le classi prima e seconda della scuola primaria, proponendo attività di potenziamento lessicale-ortografico rivolte a tutti i bambini della classe, collettiva-mente o individualmente, attraverso una metodologia narrativa, ludica, metacognitiva. Esso permette di ottenere risultati significativi su:• competenzalessicale• correttezzaortografica

– nelle parole– nel dettato di frasi

• rapidità,correttezza,comprensioneinlettura• recuperodeifattiaritmetici• motivazioneallaletturaeall’espressionelinguistica.Il trattamento può essere gestito autonomamente con il CD-ROM, oppu-re può essere efficacemente proposto collettivamente o singolarmente lavorando sul cartaceo. Si ottengono maggiori effetti di potenziamento se le due modalità di utilizzo vengono integrate.

RilevanzaLa correttezza ortografica è un traguardo che viene considerato in-dispensabile per il proseguimento degli studi in fase molto precoce. Una consistente incapacità nell’automatizzare le regole ortografiche, pur essendo un problema molto settoriale, risulta assai «invalidante» nel percorso scolastico. Normalmente il fare errori ortografici è anche un motivo di rimprovero sia a scuola che a casa e finisce per incidere sulla motivazione e sull’immagine di sé.In alcuni casi la deficienza nell’automatizzazione delle regole ortogra-fiche è inquadrabile come disturbo specifico di apprendimento dell’or-tografia o disortografia. I trattamenti riabilitativi non si differenziano molto da quello che un buon insegnante mette in atto comunemente nella pratica scolastica (Cornoldi, 2007): spesso l’unico strumento adot-


tato è quello di far fare esercizi più o meno ludici; tuttavia tale pratica non sortisce risultati soddisfacenti proprio perché durante l’esercizio mirato il ragazzo è concentrato sull’ortografia e riesce a non fare errori, mentre durante la scrittura spontanea, quando le risorse attentive sono giustamente orientate al contenuto della scrittura, riprende a farli.I bambini che presentano una quantità di errori ortografici che alle prove oggettive risulta essere a due o più deviazioni standard dalla media, difficilmente ridurranno il disturbo in modo significativo e in tempi sufficientemente veloci con un semplice aumento del lavoro che già svolgono a scuola. Dal momento che è possibile effettuare una dia-gnosi accurata di disturbo specifico dell’apprendimento solo dopo che i bambini sono stati esposti per un tempo sufficientemente lungo agli apprendimenti formalizzati, ne consegue che tale tempo (2-3 anni, dalla classe prima alla classe seconda-terza) resta «scoperto» da possibili interventi di potenziamento, soprattutto nei confronti di quegli alunni che, in seguito, potrebbero manifestare dei disturbi proprio nell’area degli apprendimenti.Il trattamento che proponiamo porta a una significativa diminuzione degli errori ortografici senza che vi siano esercizi ortografici. La di-minuzione degli errori, ottenuta attraverso il trattamento lessicale, è dovuta alla stimolazione della via lessicale del «modello a due vie» elaborato da Coltheart nel 1978. Il modello teorizza l’esistenza di due vie o processi alla base delle abilità di riconoscimento e produzione della parola scritta: – la via fonologica o sublessicale, detta anche via indiretta, in cui il rico-

noscimento della parola, che ne permette la lettura, avviene attraverso tre operazioni conseguenti: la sua scomposizione o segmentazione nelle singole parti costituenti o grafemi, l’associazione tra ciascun grafema e il fonema corrispondente, il riassemblaggio in forma fono-logica della parola, con l’inversione del processo (scomposizione in fonemi, corrispondenza fonema-grafema, riassemblaggio della forma grafemico-ortografica della parola) nel caso in cui la parola debba essere prodotta, cioè scritta;

– la via lessicale o semantica, detta anche via diretta, coinvolge invece le informazioni contenute nella memoria a lungo termine; in questo caso la parola viene riconosciuta in quanto già presente nel lessico mentale e resa disponibile nella sua forma ortografica (la parola come è scritta), fonologica (la parola come suona) e nel suo valore semantico (la rappresentazione o il significato cui la parola rimanda). La via sublessicale viene privilegiata per la lettura o scrittura di parole sconosciute o non-parole e viene utilizzata nella lingua italiana nei primi anni di scuola: il bambino legge la parola lettera per lettera o sillaba per sillaba e poi fonde i suoni producendo l’intera parola.


I lettori esperti utilizzano quasi esclusivamente la via diretta di let-tura e scrittura, secondo la quale le parole vengono riconosciute, non decodificate durante la lettura ma automaticamente riprodotte e non codificate lettera per lettera durante il processo di scrittura.Il modello a due vie sottolinea la coesistenza di tre componenti alla base dei processi di acquisizione e padroneggiamento delle abilità di lettura e scrittura: una componente fonologica, una componente orto-grafica e una componente lessicale, tra loro evolutivamente connesse. Le parole sono immagazzinate nella nostra memoria semantica con il loro significato, la loro forma ortografica, l’immagine mentale che evocano, le parole vicine nel campo semantico, ecc.Nelle fasi iniziali della scolarizzazione predomina infatti il meccanismo di conversione grafema-fonema, mentre dopo gli 8 anni si consolida il lessico visivo, ortografico e fonologico, e il bambino diventa un let-tore (e uno scrittore) sempre più esperto e capace, via via che nuove parole arricchiscono il suo magazzino lessicale-semantico, a livello di codifica-decodifica ortografica e a livello rappresentazionale. Lettori e scrittori abili vengono contraddistinti da livelli elevati di utilizzo ed efficacia della via semantica, che permette l’automatizzazione dei processi e l’elaborazione centrale e profonda della parola, con un intervento minimo dei processi di tipo sublessicale, in cui sono attive soprattutto modalità periferiche e superficiali di elaborazione e costruzione della parola.Sono stati individuati e descritti vari livelli di conoscenza di una pa-rola. È possibile conoscere uno solo dei molti significati di un termine (sapere che «forza» significa energia ma non conoscere questo termine applicato al vettore), conoscere almeno un significato di un termine ma non avere abbastanza familiarità con esso da usarlo (sapere cosa vuol dire «caos» ma non saper formulare una frase che lo contenga), avere una conoscenza parziale e non specifica di una parola (sapere che «guerrigliero» indica un soldato ma non sapere che tipo di soldato), conoscere un significato ma non sapere che esiste una parola che lo esprime (conoscere il concetto di nascondersi dietro qualcosa per la paura ma non conoscere il termine «acquattarsi»).La parola completamente conosciuta è conosciuta profondamente, sia nei suoi molteplici significati sia nella forma esteriore o ortografica, e questo impedisce di scriverla scorrettamente. Quando noi vediamo una parola scritta la riconosciamo e la leggiamo, ma se contiene un errore lo notiamo proprio perché non corrisponde alla «forma conosciuta». Via via, nel corso dello sviluppo, tutte le parole diventano parole note e gli errori sono sempre meno frequenti. Tuttavia se incontriamo — cosa che accade raramente — una parola nuova, non recepiamo con altrettanta facilità la presenza di un eventuale errore, proprio perché,


conoscendola meno, dobbiamo ricorrere alla corrispondenza suono-segno (via indiretta) per controllarne la correttezza.La competenza lessicale occupa, dunque, un ruolo centrale nei pro-cessi di apprendimento dell’ortografia, importanza che solo questo programma ha messo in evidenza ed efficacemente sfruttato. Nei bambini sottoposti al trattamento si ottiene infatti un aumento delle parole conosciute, parole di cui viene immagazzinata la forma orto-grafica corretta, attraverso la stimolazione congiunta delle componenti fonologiche, ortografiche e lessicali, tra loro evolutivamente connesse. In riferimento alla zona di sviluppo prossimale e nel rispetto dei ritmi di apprendimento individuali, l’intervento è strutturato utilizzando i tre codici grafici congiuntamente (stampato maiuscolo, stampato mi-nuscolo e corsivo) e lasciando ai bambini la libertà di usare, in lettura e in scrittura, la modalità a loro più funzionale rispetto alle richieste.Rifiutiamo un modello di apprendimento dell’ortografia che avvenga per associazione di stimoli e proponiamo invece un apprendimento che avvenga potenziando il processo responsabile del prodotto atte-so. Non è facile superare gli errori cercando di memorizzare regole ortografiche, riempiendo pagine di parole con le doppie o con l’acca; abbiamo dimostrato con i nostri studi che è possibile raggiungere soddisfacenti livelli di correttezza ortografica potenziando l’efficienza della via diretta o semantico-lessicale attraverso un programma di arricchimento del lessico.L’arricchimento del lessico è stato frequentemente considerato un processo naturale che ha inizio con le prime parole e che si protrae per tutta l’età adulta. Tale concezione comporta che la maggior parte dei vocaboli che impariamo derivi da un apprendimento di carattere incidentale. Da tempo la ricerca teorica e la ricerca educativa stanno mostrando che non è sufficiente affidare l’apprendimento del lessico alle sporadiche, anche se numerose, occasioni offerte dalla prassi didattica e dalle attività di lettura, di ascolto e di conversazione. Se l’arricchimento del vocabolario viene lasciato alle opportunità casuali, gli alunni dotati di buone capacità intellettive e circondati da positivi e frequenti occasioni ambientali potranno trarre vantaggio anche da un’attività didattica priva di stimolazioni specifiche, ma altrettanto non potrà dirsi per gli alunni che sono svantaggiati per condizioni sociali e personali. Si rende quindi necessario considerare gli aspetti qualitativi dello svi-luppo della capacità di definizione lessicale nel fanciullo e nel ragazzo, conoscere le tappe evolutive di tale processo, in modo da agevolare il percorso del soggetto, accompagnandolo con stimolazioni adeguate al suo livello di sviluppo. L’analisi delle regole che l’alunno segue per definire le parole ci aiuta a scegliere modalità didattiche che tengano


conto delle teorie elaborate dalla sua mente, teorie che divengono con il tempo sempre più simili a quelle dell’adulto.L’attività di potenziamento della competenza lessicale non può avve-nire attraverso l’insegnamento di parole specifiche da «ricordare». Alcuni insegnanti fanno tenere agli alunni una rubrica delle parole nuove di cui memorizzare il significato, tuttavia tale pratica non può portare sostanziali miglioramenti: qualunque sia il numero di parole che l’insegnante riesce a far apprendere all’alunno, tale numero non sarà mai in alcun modo paragonabile alla quantità di parole che egli ha necessità di conoscere.Il modello su cui si fondano le stimolazioni riportate negli esercizi proposti si basa sui processi che permettono di specificare e di gra-dualizzare gli interventi in un’ottica evolutiva, mediante un analitico e articolato riferimento alle tappe e alle crisi di sviluppo che caratte-rizzano l’apprendimento delle parole.

Prove empiriche di efficaciaIl nostro trattamento si basa, oltre che su solidi riferimenti teorici, anche sull’evidenza sperimentale circa la sua efficacia. L’intervento didattico porta i soggetti trattati a migliorare le proprie prestazioni, che risultano significativamente più elevate nella competenza lessicale rispetto a soggetti non trattati.Per quanto riguarda la lettura, il programma migliora la comprensione, la correttezza e la rapidità.Si è verificato un miglioramento nella comprensione del brano dovuto al fatto che, dopo il trattamento, i bambini hanno a disposizione un numero maggiore di parole conosciute nel proprio vocabolario. Il trattamento, agendo sulla stimolazione della via lessicale, rende più facile e spedito il riconoscimento delle parole con il diretto accesso semantico. La via lessicale utilizza un legame diretto tra memoria ortografica e memoria fonologica della parola permettendo di arrivare rapidamente al sistema semantico. Il lettore recupera un pattern articolatorio, memorizzato in maniera stabile nel lessico grazie alle «etichette contestualizzate» delle parole all’interno delle storie proposte nel trattamento.Quest’attività stimola la memoria fonologica di lavoro, processo fonda-mentale nelle fasi iniziali dell’apprendimento della lettura. La relazione tra memoria di lavoro fonologica e successo in lettura è significativa: la capacità di ricordare e riconoscere le parti costitutive del linguaggio e la loro corrispondenza con dei segni del linguaggio scritto alfabetico è determinante per la buona prestazione in lettura. Tale tipo di accesso rappresenta il processo di decodifica della parola scritta più rapido e corretto possibile e di conseguenza rappresenta il livello di sviluppo più avanzato dei processi di lettura.


La comprensione in lettura è facilitata da una didattica volta ad aumen-tare la capacità dei bambini di comprendere i significati delle parole utilizzando gli indizi contenuti all’interno di contesti noti e familiari, rappresentati appunto dalle storie classiche (Cappuccetto Rosso, I tre porcellini, Biancaneve e i sette nani).Per quanto riguarda la correttezza e la velocità, il miglioramento otte-nuto dai bambini sottoposti al trattamento sul lessico è interpretabile in base al già citato «modello a due vie». Nei bambini sottoposti al nostro trattamento didattico si ha infatti una forte stimolazione di entrambe le vie: da un lato, si ottiene un potenziamento della via sublessicale e della memoria fonologica, favorito dalla strutturazione in rima delle storie; dall’altro, si registra un aumento delle parole conosciute, di cui viene immagazzinata la «forma ortografica» corretta, dunque una maggiore facilità di accesso alla via semantico-lessicale.Dai risultati relativi agli errori ortografici emerge che il trattamento è molto efficace per la riduzione degli errori nella scrittura di parole e di dettato di frasi. Il trattamento ha un effetto che abbiamo chiamato «diretto» sugli errori, ovvero agisce direttamente grazie alla presenza, nell’attività didattica prevista, di alcuni esercizi riguardanti seziona-menti e riordinamenti di parole con suffissi, ricerca di radici, riflessione sull’ortografia di legami tra parole.Il fatto che l’ortografia migliori lavorando sulla competenza lessicale va letto, tenendo conto della distinzione proposta dal modello a due vie, come effetto del trattamento didattico sulla stimolazione della via semantico-lessicale o diretta di lettura e di scrittura, ed è quindi strettamente connesso a una migliore efficienza del «buffer grafemico» o magazzino grafemico, il quale ha il compito di ritenere temporanea-mente le rappresentazioni ortografiche prima che queste vengano convertite in lingua scritta.L’aumento delle parole conosciute, immagazzinate nelle loro triplici componenti (fonologica, semantica e, di conseguenza, anche orto-grafica), ha reso disponibile, nel momento in cui veniva affrontato il compito di scrittura, un numero maggiore di informazioni circa la forma ortograficamente corretta con cui tali parole devono essere codificate. I bambini, dopo il trattamento, conoscono più parole e questa cono-scenza è una conoscenza più completa: ne conoscono il significato, la forma e i legami di significato e di forma con le altre parole, ed è proprio questa conoscenza che permette loro di avere immediatamente reperibili le rappresentazioni ortografiche delle parole e di riprodurle in modo corretto durante i compiti di scrittura. Il trattamento migliora le capacità di lettura e di scrittura, velocizzando il passaggio da una modalità indiretta, tipica dello scrittore inesperto, a una modalità prevalentemente diretta, tipica dello scrittore efficace.


Il trattamento ha migliorato la componente di comprensione e produzio-ne del numero. Questo risultato può essere spiegato sulla base dell’ef-fetto positivo del trattamento sulla comprensione e sulla base della letteratura di riferimento. Il riconoscimento del numero scritto procede per fasi successive e complementari, implicando un’interdipendenza tra la capacità di leggere i numeri e quella di riconoscerne il corri-spondente significato quantitativo. Infatti codificare semanticamente un numero equivale a rappresentarne mentalmente la quantità e a identificarne la posizione all’interno della linea dei numeri; si tratta di una rappresentazione concettuale che corrisponde al «significato» di un numero. Nella codifica verbale di un numero ogni cifra assume un «nome» diverso a seconda della posizione che occupa. Nei sistemi di comprensione e/o produzione dei numeri, i meccanismi lessicali hanno il compito di selezionare adeguatamente i nomi delle cifre per riconoscere quello del numero intero. Il bambino che sbaglia a dire il «nome dei numeri» commette dunque errori di tipo lessicale, perché è incapace di trovare l’etichetta verbale corrispondente alla cifra, pur pescando nel livello giusto, ossia individuando correttamente la classe come posizione all’interno del numero.La memoria di lavoro è implicata nel recupero di fatti numerici, come ad esempio le tabelline, e ci permette di compiere operazioni a mente oltrepassando, o utilizzando solo in parte, le procedure di calcolo. Se dobbiamo calcolare 22+18, dobbiamo procedere con operazioni inter-medie. Le singole operazioni sono reperibili, per un adulto che le ha sedimentate, nella memoria a lungo termine, ma occorre la memoria di lavoro per ricordare i risultati intermedi durante lo svolgimento della procedura. In sostanza, la miglior efficienza di questa memoria consente di rendere più agile il calcolo e rende immediatamente disponibili le informazioni già sedimentate. I risultati, statisticamente significativi in relazione alla migliore prestazione degli alunni del gruppo sperimentale nel compito di recupero dei fatti aritmetici, hanno messo in evidenza il legame tra le componenti semantico-lessicali implicate nella lettura e scrittura, stimolate dal trattamento, e le componenti semantico-lessicali implicate nel calcolo. Inoltre, è emerso che il gruppo sperimentale abbia una maggiore motivazione alla lettura rispetto al pre-trattamento e rispetto al gruppo di controllo alla fine dell’anno.Il trattamento si basa su delle fiabe, che rappresentano un contesto al-tamente motivante per bambini appartenenti alla fascia d’età del nostro campione; inoltre la costruzione in rima baciata sostiene l’interesse e la motivazione grazie all’«attrattiva fonologica» che ne determina l’apprezzamento. Le attività propongono esercizi divertenti, al punto che non sono stati percepiti come un compito scolastico classico; le riflessioni sollecitate


dall’insegnante o dai compagni alla fine di ogni scheda hanno poi implicato una maggiore consapevolezza sulle nuove conoscenze. Si ritiene che quest’insieme di fattori abbia favorito un approccio pia-cevole alla lettura, tanto da incrementare la motivazione dei bambini a leggere.

BibliografiaBigozzi L., Falaschi E. e Boschi F. (2009), Lessico e ortografia: Arric-

chimento del vocabolario, correttezza ortografica e abilità di lettura – Nuova edizione, Trento, Erickson.

Coltheart M. (1978), Lexical access in simple reading tasks. In G. Un-derwood (a cura di), Strategies of Information Processing, New York, Academic Press.

Cornoldi C. (a cura di) (2007), Difficoltà e disturbi dell’apprendimento, Bologna, il Mulino.


Guida alla navigazioneLoginPer accedere al programma è necessario scrivere il proprio nome sul riquadro o selezionarlo dalla lista dei nomi. Per scorrerla si possono usare le due frecce in basso. Quindi si clicca il pulsante «Vai!» per entrare nel menu e iniziare le attività.Per visualizzare la guida in formato PDF si deve cliccare il libro aperto. Per accedere alla parte gestionale si clicca il pulsante «Gestionale». Per visualizzare le istruzioni scritte si clicca il fumetto. Per uscire si clicca «Esci» sul tronco dell’albero.

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Clicca qui per vedere le istruzioni scritte


Menu: scelta delle attività

MenuDopo aver inserito il nome nel login e cliccato «Vai!», si accede al menu principale, dove sono presenti gli elementi di accesso alle 3 sezioni delle fiabe, descritti alternativamente dai due personaggi guida, Roberto lettore esperto e Beatrice grande lettrice:

a) 3 porte per le fiabeIl programma è impostato di default con le attività in sequenza, ov-vero all’inizio è abilitato solo l’accesso alla prima attività della prima unità (la storia di Cappuccetto Rosso). Dopodiché, ogni sottosezione svolta sblocca la successiva, e così via fino all’ultima sottosezione della terza unità. Nel riquadro delle «Opzioni» nel menu, tuttavia, è possibile sbloccare il percorso, rendendo ogni esercizio liberamente selezionabile dall’utente.Le tre sezioni contengono attività sul lessico e sull’ortografia in rife-rimento alle tre fiabe classiche conosciute dai bambini: Cappuccetto Rosso, I tre porcellini, Biancaneve e i sette nani.

Ultimo svolto

OpzioniAttestato

Maiuscolo/minuscolo/corsivo

Spiegapulsanti Materialistampabili

Le 3 sezioni


b) I dadi (Maiuscolo/minuscolo/corsivo)Cliccando sui dadi è possibile scegliere se visualizzare i testi in stampato maiuscolo, minuscolo o corsivo. Di default il programma è impostato sul minuscolo.

c) La lanterna (Spiegapulsanti)Al clic sulla lanterna si apre la videata che spiega la funzione dei pulsanti presenti negli esercizi.

d) La tromba (Opzioni)Cliccando sulla tromba si apre un riquadro in cui è possibile impostare le opzioni relative all’audio e sbloccare il percorso in sequenza.

e) L’orologio (Ultimo svolto)Al clic sull’orologio si può riprendere l’attività dall’ultimo esercizio svolto nella modalità del percorso selezionato (bloccato/sbloccato).

f) La pergamena (Attestato)Un volta completate tutte le attività è possibile cliccare sulla pergamena che apre il riquadro in cui l’attestato finale è attivo. Nel gestionale è possibile selezionare la casella che lo rende liberamente accessibile in qualunque momento della navigazione. L’attestato, personalizzato per ogni utente, è stampabile. Il riquadro in cui si trova l’attestato finale contiene anche i tre «mini-attestati» che il bambino può visualizzare e stampare alla fine di ogni sezione svolta.

g) Materiali stampabiliAl clic sui foglietti si visualizza il file PDF con i Materiali stampabili, utilizzabili dall’insegnante per assegnare ai bambini esercizi aggiuntivi.

h) Pulsante «X»Al clic sul pulsante «X» in alto a destra si ritorna alla videata del login.

Tasti di scelta rapidaIl programma consente agli utenti di utilizzare una combi-nazione di tasti in alternativa al clic del mouse sui pulsanti presenti nelle videate.

FUNZIONI DEL PROGRAMMA/PULSANTI COMBINAZIONE DI TASTI

Generali

Audio istruzioniEsci/ChiudiStampaGuida/informazioni utili

Ctrl + Barra spaziatriceCtrl + xF10F1


FUNZIONI DEL PROGRAMMA/PULSANTI COMBINAZIONE DI TASTI

Attiva/disattiva istruzioni scritteGestione volumi/suoni e audio

Ctrl + iCtrl + v

Login

EntraEsci dal software sì/noSeleziona utenteGestionale

Invios/nFrecce alto/bassoCtrl + o

Menu

Testo maiuscolo/minuscoloTesto corsivoUltimo svoltoAttestato

Ctrl + mCtrl + cCtrl + uCtrl + a

Lista esercizi

Scrolla lista su/giùSeleziona esercizio

Frecce alto/bassoInvio

Esercizi

Ho finitoScorri videataAnnullaAttiva stimolo audio

Ctrl + InvioCtrl + Frecce avanti/indietroCtrl + aShift + Barra spaziatrice

Gestionale

Scrolla testo su/giùScrolla sezioni su/giùEsporta file excelOk/sìAnnulla/no

Frecce alto/bassoPage up/downCtrl + e InvioCtrl + x

AttivitàOgni sezione presenta una fiaba iniziale da leggere o ascoltare, cui seguono moltissime attività che mirano a migliorare l’abilità di lettura, la competenza lessicale e la correttezza ortografica. La scelta delle fiabe è dovuta al fatto che esse, facendo parte del repertorio conoscitivo dei bambini, riducono lo sforzo di comprensione del testo e permettono una maggiore concentrazione sulla struttura del brano. Il testo viene proposto in rima baciata, con le parole «calde» colorate e con la pos-sibilità di essere ascoltato. Il percorso all’interno del programma viene proposto in sequenza, ma è possibile sbloccare tutti gli esercizi dall’apposito pulsante nel riquadro delle «Opzioni» nel menu. Durante la navigazione all’interno di una sezione si possono scorrere le videate utilizzando le frecce di


scorrimento. È possibile inoltre accedere a una particolare videata, non consecutiva rispetto a quella su cui si lavora, scrivendo il numero della videata nel campo a sinistra del contavideate e premendo «Invio».

Sezione 1: Cappuccetto Rosso - Sezione 2: I tre porcelliniLe sottosezioni relative alle prime due storie contengono esercizi rivolti al superamento delle «tendenze assimiliative», ovvero le modalità definitorie tipiche della fanciullezza. Si trovano pertanto attività sulla tautologia (Ripetizioni), sul vincolo grafo-fonemico (Assonanze), sugli effetti consecutivi (Successioni), sul valore d’immagine (Immagini) e sulla frequenza d’uso (Uso più frequente).

La storia di Cappuccetto Rosso

Le altre sottosezioni presentano esercizi che hanno l’obiettivo di pro-muovere nell’alunno l’acquisizione di quattro fondamentali processi di espansione del lessico, corrispondenti allo sviluppo delle «tendenze accomodative»: categorizzazione (Insiemi e sottoinsiemi), funzionalizza-zione (Usi e funzioni), antonimia (Contrari) e sinonimia (Somiglianze).Le tipologie delle attività sono varie e stimolanti per i bambini, cui viene chiesto di riordinare, collegare, trascinare, completare, scrivere, colorare, cliccare gli item corretti, ecc. in un contesto grafico molto colorato e in compagnia dei due simpatici personaggi guida.


Assonanze

Ripetizioni


Successioni

Immagini


Insiemi e sottoinsiemi

Uso più frequente


Usi e funzioni

Contrari


Somiglianze

Sezione 3: Biancaneve e i sette naniNella terza sezione vengono presentate attività di un livello di difficoltà crescente, che mirano al potenziamento delle tendenze accomodative e di contestualizzazione.Lo scopo degli esercizi di questa sezione è di migliorare qualitativa-mente il patrimonio lessicale degli alunni, attraverso la conoscenza delle regole che collegano le parole in rapporti reciproci. Si tratterà quindi di apprendere nuovi significati di parole già conosciute, anche in base alla frase in cui sono inserite.Le sottosezioni sono: Parole con significati simili, Parole con più si-gnificati, Parole concrete, Le parole intorno, Le parole intorno aiutano, Parole sconosciute e Significati figurati.Anche qui nelle attività viene richiesto al bambino di collegare, colo-rare, trovare la definizione corretta, o la parola mancante, completare frasi, cruciverba, ecc.


Parole con significati simili

Parole con più significati


Le parole intorno

Parole concrete


Le parole intorno aiutano

Parole sconosciute


Significati figurati

Attestato finale


Menu del gestionale

Guida al gestionaleVi si può accedere dal pulsante «Gestionale» nel login o digitando contemporaneamente la combinazione di tasti «Ctrl + o» (nel login).

MenuComprende l’elenco degli utenti e i pulsanti per accedere alla videata delle statistiche e a quella delle opzioni.

Utenti: viene visualizzato l’elenco degli utenti, che si può scorrere con la barra o le frecce verticali a lato. Per aggiungere un nuovo utente alla lista, si clicca il tasto «+» e si digita il nuovo nome. Per cancellarlo, si seleziona il nome e si clicca il tasto «-», confermando poi l’eliminazione.

Archivia: questo pulsante permette di fare il backup del database utenti, ovvero di salvare tutti i dati (punteggi e statistiche) relativi agli utenti, nella cartella di installazione del programma (normalmente C:\Programmi\Erickson\).

Ripristina: questo pulsante permette di recuperare i dati relativi agli utenti salvati precedentemente tramite il pulsante «Archivia». I dati del database ripristinato sostituiranno quelli presenti nel programma.La cartella viene proposta automaticamente dal programma, ma è possibile anche selezionare una cartella qualsiasi.


Password: per proteggere l’accesso ai dati è opportuno inserire una password cliccando sul pulsante «Inserisci password». Dopo aver digitato una password, viene richiesto di riscriverla per confermarla. Al successivo rientro nella parte gestionale, il programma chiederà automaticamente di inserire la password. Dopo 3 tentativi sbagliati, la videata si chiude e si ritorna al login. Si consiglia di scrivere la password su un foglio per non rischiare di dimenticarla. Per cambiare password bisogna cliccare sul pulsante «Cambia password» e scriverne una nuova.

Statistiche, Opzioni: per visualizzare le statistiche relative a ogni sin-golo alunno oppure scegliere le opzioni si deve selezionare il nome dell’utente e cliccare il rispettivo pulsante («Statistiche», «Opzioni»).

Pulsante X: cliccare la «X» in alto a destra per uscire dalla parte gestionale e tornare al login.

Esportazione dei dati in formato ExcelÈ possibile esportare i dati relativi alle statistiche globali, cioè di tutti gli utenti che hanno effettuato il login, cliccando sul pulsante con il simbolo del foglio excel e la freccia. Al clic il file verrà esportato di default nella cartella con il titolo del CD-ROM contenuta in «Documenti Erickson_Statistiche» del PC.

StatisticheLa parte relativa alle statistiche contiene:– il nome dell’alunno selezionato;– l’elenco delle sezioni del CD-ROM (pulsanti in alto);– l’elenco delle sottosezioni presenti nel CD-ROM.Per ciascuna sottosezione vengono visualizzati:– i titoli degli esercizi svolti: se il titolo è scritto in azzurro significa

che, al clic sul pulsante «+» nella colonna a destra, appaiono le registrazioni fino alle 5 prove precedenti, partendo dalla più recente;

– la data di svolgimento;– il numero delle videate svolte sul totale;– la percentuale delle risposte corrette;– il dettaglio delle percentuali delle risposte corrette di ogni videata.

Esportazione dei dati in formato Excel: anche da qui è possibile espor-tare i dati relativi alle statistiche dell’utente cliccando sul pulsante con il simbolo del foglio excel e la freccia. Al clic il file verrà esportato di default nella cartella con il titolo del CD-ROM contenuta in «Documenti Erickson_Statistiche» del PC.


Statistiche

Stampa: il pulsante nella barra in alto permette di stampare la videata delle statistiche per ogni sezione selezionata in cui siano stati svolti degli esercizi.

OpzioniNella parte relativa alle opzioni sono disponibili le seguenti funzioni (clic con il mouse sul quadratino corrispondente):

Mostra attestati: per mostrare gli attestati indipendentemente dal totale svolgimento degli esercizi (gli attestati risulteranno pertanto sempre cliccabili e stampabili).

Risposta corretta automatica: già attiva di default, può essere desele-zionata cliccando sul quadratino con la crocetta.

Attiva istruzioni scritte: consente di attivare, in particolare per gli utenti con problemi di ipoacusia o sordità, le vignette con le istruzioni e i feedback scritti, pur mantenendo l’audio di default; per iniziare e procedere in ogni attività, la nuvoletta presente nella videata deve essere fatta scomparire cliccandoci sopra; per proseguire la lettura del testo nelle nuvolette si deve cliccare con il mouse sulle stesse; per richiamare la nuvoletta basta cliccare sul personaggio.


Abilita audio istruzioni generiche: attivo di default, al clic viene disat-tivato l’audio delle istruzioni che vengono date nel menu, nello spiega pulsanti, ecc.

Abilita audio istruzioni esercizi: attivo di default, al clic viene disattivato l’audio delle istruzioni che vengono date negli esercizi.

Abilita audio feedback: attivo di default, al clic viene disattivato l’audio dei feedback positivi e negativi.

Percorso bloccato: bloccato di default, al clic il percorso viene sbloccato ed è possibile svolgere gli esercizi nell’ordine preferito.

Opzioni

Guida Lessico e ortografia 1 -...

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