GUIDA KENYA

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Guida turistica Kenya

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N ell’immaginario colletti-vo il Kenya rappresenta il paese che più di tutti gli altri incarna il contat-

to con l’Africa selvaggia unito alle sue culture ancestrali, le savane po-polate di animali, le spiagge inconta-minate e le magnifiche barriere co-ralline. Il tutto incorniciato da fore-ste equatoriali, vette innevate e aridi deserti. Il Kenya è, infatti, il paese africano dove è più facile avvistare gli animali, ma il patrimonio è ricco anche per quel che riguarda le cultu-re tribali e garantisce un affascinante viaggio indietro nel tempo, intriso di emozioni incredibili.

CUCINACUCINA

La cucina keniota è un mix di tradi-zioni diverse. Tra i piatti tradizionali ci sono l’Irio, zuppa di fagioli, mais, spinaci e patate servita sotto forma di morbido composto. A questi si accompagnano cibi speziati e colora-ti di origine araba, come i “sambusa” frittelle con carne macinata dentro.

FESTIVITA’FESTIVITA’

Tra gli eventi più spettacolari, ci so-no quelli offerti dalla natura: tra lu-glio e agosto, milioni e milioni di antilopi si spostano in massa dal Se-rengeti alla ricerca di pascoli più verdi, e da gennaio a febbraio, si ve-rificano le grandi ondate migratorie di volatili che dal Kenya si dirigono ai laghi di Rift Valley. Le vere e pro-prie festività nazionali del Kenya sono il Kenyatta Day (20 ottobre) e l'Independence Day (12 dicembre).

DIVERTIMENTIDIVERTIMENTI

La natura selvaggia e incontaminata è il grande "parco giochi" del Kenya, da affrontare con i tipici safari. Un parco rilanciato solo negli ultimi anni è quello di Meru, l’ultima attra-zione naturale del Kenya, un paradi-so verde che circonda le acque del Tana. A soli 20 minuti dalla capitale si trova invece il Parco Nazionale di Nairobi, il primo in assoluto del Kenya. Per divertimenti più monda-ni, la capitale Nairobi (la città più grande dell'Africa dopo Il Cairo) è senz'altro interessante: cosmopolita, vivace, e anche a misura d'uomo. È possibile attraversare il distretto commerciale del centro, da un capo all'altro, in soli 20 minuti.

CULTURACULTURA

Considerando che esistono più di settanta tribù tra gli africani del Ken-ya, l’elemento “tribale” di apparte-nenza a una etnia specifica rimane un elemento ancora importante

dell’identità personale. Lo testimo-nia anche la presenza, ancora viva, di tradizioni linguistiche peculiari: oltre lo swahili che, insieme all’inglese viene insegnato in tutto il paese, esi-stono altre lingue tribali, tra cui il kikuyu, il luhia, il luo, il kikamba e una grande quantità di lingue tribali minori. Tra le espressioni artistiche, la musica riveste un ruolo di prima-ria importanza, il ballo più in voga è il benga, un particolare tipo di com-posizione, nato tra i Luo del Kenya occidentale e divenuto molto popola-re nella regione negli anni '50.

CLIMACLIMA

Le condizioni atmosferiche del Ken-ya variano enormemente da una zona all'altra. Il clima della Rift Valley è quello più mite, mentre nelle aride brughiere e nelle regioni semideser-tiche la temperatura può superare i 40°C di giorno e scendere a 20°C la sera. Le regioni occidentali e la costa

sono generalmente calde e umide tutto l'anno.

COME COME

MUOVERSIMUOVERSI L'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi, collegato a nu-merosi scali europei e statunitensi, è il principale nodo di trasporti dell'A-frica orientale. In Kenya ci si può arrivare dall’Italia e da altre nazioni europee; la compagnia nazionale Kenya Airways collega le città di Nairobi, Mombasa, Kisimu, Malindi e altre piccole località. Per gli spo-stamenti interni, il Kenya possiede un regolare servizio di autobus, 'matatu' (di solito minibus), taxi col-lettivi e normali taxi privati.

SICUREZZASICUREZZA Il profilo di rischio del Paese rimane sostanzialmente stabile. Gli attentati del luglio 2010 a Kampala (capitale del confinante Uganda), l’esplosione di una granata in una centrale stazio-ne di autobus a Nairobi nel dicembre 2010 e le ricorrenti minacce di nuovi attacchi da parte dell’insorgenza isla-mica somala hanno tuttavia indotto le Autorità kenyane ad aumentare il livello di allerta. Per quanto ge-neriche e non sempre verifi-cabili, le minac-ce dirette contro il Kenya indu-cono a consi-gliare a coloro che intendano recarsi in que-sto Paese, di adottare ogni dovuta cautela. Si consiglia in particolare di evitare luoghi di eventuali manifestazioni od assembramenti. In considerazione pertanto di un ge-nerale rischio di atti di natura terrori-stica ai danni di strutture occidentali (incluse quelle turistiche), è racco-

mandabile un’appropriata cautela soprattutto nei luoghi pubblici ove più alta è la concentrazione di stra-nieri (ristoranti, alberghi, centri com-merciali). Si sconsigliano in ogni caso viaggi nelle regioni aride e remote del Cen-tro-Nord del Kenya. Vi si possono, infatti, verificare scorribande armate ai danni dei viaggiatori da parte di gruppi di predatori oppure scontri fra tribù pastorali e nomadi le cui ostili-tà sono esacerbate dalla scarsità di risorse. Si raccomanda altresì di evitare le aree più degradate della capitale, Nairobi. Da evitare anche le aree prossime al confine con la Somalia. L’estensione e la porosità della frontiera ne rendo-no difficile il controllo. La porzione di territorio somalo confinante con il Kenya non è attualmente controllata dal legittimo Governo di Mogadiscio e vi predominano le milizie dell’insorgenza islamista, note come Al Shabaab. Trafficanti somali di vario genere (anche legati all’insorgenza antigovernativa) pos-sono attraversare il confine con il Kenya senza essere visti. Ne risulta-

no talvolta incursioni dal territorio somalo a quello kenyano con scontri a fuoco tra bande rivali o tra bande e polizia kenyana. Nella stessa area esiste inoltre un potenziale rischio di sequestri, soprattutto a danno di oc-

cidentali. Nei maggiori centri urbani del Paese il livello della criminalità comune è da non trascurare. Possono avvenire anche aggressioni a mano armata senza discriminazione tra cittadini kenyani benestanti e stranieri. Si rac-comanda di non ostentare oggetti di valore, di evitare spostamenti nelle ore notturne, in zone isolate o nei quartieri poveri e nei locali mal fre-quentati delle città. Particolare prudenza è richiesta an-che nelle località turistiche. Qualora non si preveda un soggiorno presso strutture alberghiere, nelle località della costa si raccomanda di affittare soltanto case con servizio di sorve-glianza e personale di servizio affi-dabili. In ogni circostanza, prima della partenza, é bene mettere in atto ogni utile accertamento sull’affidabilità delle persone contat-tate. Si raccomanda infine di affidarsi sempre ad operatori turistici italiani di nota competenza e di diffidare di operatori locali non conosciuti in Italia da corrispondenti affidabili o senza un chiaro profilo di professio-nalità. Non sono, infatti, infrequenti casi di truffe a danni di turisti. Si raccomanda, infine, di registrare i dati relativi al viaggio sul sito: www.dovesiamonelmondo.it e di sottoscrivere un’assicurazione che copra anche le spese sanitarie e l’eventuale trasferimento aereo in altro Paese o il rimpatrio del malato.

DOCUMENTIDOCUMENTI

NECESSARINECESSARI Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al mo-mento della richiesta del visto. Oc-corre altresì essere in possesso di un biglietto aereo di andata e ritorno. All'ingresso nel Paese, viene apposto un timbro sul passaporto, dal quale risulta la durata del soggiorno. Si consiglia al turista di dichiarare il periodo effettivo del soggiorno in

dere eventualmente un permesso di esportazione. Gli Uffici competenti per informazioni ed eventuali auto-rizzazioni sono: il “Kenya Wildlife Service” (Nairobi, Tel: +254 20 501081 - 604245/6 - fax 505886 – 501725 - ed il “Traffic East/Southern Africa” - Nairobi, Tel: +254 20 890605 - fax 890615). Viaggiatori con animali (cani e gat-ti): cani e gatti devono essere accom-pagnati da un certificato veterinario di buona salute e da un certificato di vaccinazione antirabbica rilasciati nel Paese d'origine almeno un mese e non più di un anno prima dell'arri-vo in Kenya. Inoltre occorre presen-tare un permesso d'importazione (costo: 50 $ USA) da richiedere in anticipo al seguente indirizzo (per ricevere il permesso, calcolare 30 giorni dalla data di ricevimento della domanda): Livestock Office Veterinary Department PO Private Bag 00625 Kabete, Kenya Tel: +254 20 63 1383/2231/1287 Fax: +254 20 63 1273 Per altri animali è richiesto solo un certificato di buona salute.

Kenya e di controllare il timbro ap-posto sul passaporto; la proroga del soggiorno può essere estesa solo presso gli uffici competenti per l'im-migrazione. Le sanzioni per il man-cato rispetto di tale procedura posso-no arrivare anche all'arresto. Per en-trare in Kenya il passaporto deve avere almeno un’intera pagina bian-ca, al fine di poter apporre il visto d’ingresso. In caso contrario, i viag-giatori potrebbero non essere accet-tati nel Paese e fatti rientrare in Italia con il primo volo utile. Per le even-tuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventiva-mente presso l’Ambasciata o il Con-solato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. Viaggi all'estero di minori: si prega di consultare il FOCUS “Carta d'i-dentità valida per l'espatrio/passaporto” sulla home page di que-sto sito. Visto d'ingresso: necessario per i visitatori maggiori di sedici anni, può essere richiesto presso l'Amba-sciata del Kenya a Roma o diretta-mente in aeroporto. Le categorie di visto sono le seguenti: • visto di transito (transit visa, USD 10 o 20 EURO) valido da uno a sette giorni; • visto turistico (tourist visa, 25 USD o 20 EURO) valido per un mese, tre mesi o, in casi particolari, rinnovabi-le fino a sei mesi; • visto multiplo (multiple visa, USD 110) per affari; • visto valevole per un unico viaggio (single journey visa, 25 USD o 20 EURO) - visto per entrata doppia (double-entry visa, 25 USD o 20 EURO) rila-sciato a persone che entrano in Ken-ya per poi proseguire in altro Paese membro della “East Africa Community” (oltre al Kenya ne fan-no parte Uganda, Rwuanda, Burundi e Tanzania) e rientrare successiva-mente in Kenya. Nel caso in cui il visto venga richie-sto in aeroporto, si attira l’attenzione sul fatto che le Autorità keniote fino a poco tempo fa accettavano il paga-mento dei relativi diritti “soltanto in

dollari statunitensi di recente emis-sione". Il Ministero degli Affari E-steri keniano ha diramato il 4 giugno 2009 una comunicazione con cui ha indicato il costo del visto di ingresso anche in altre valute, tra cui l’Euro. Sebbene ciò lasci intendere che il pagamento del visto di ingresso pos-sa essere effettuato in aeroporto an-che in Euro, si consiglia comunque di prepararsi ad effettuarlo in dollari USA.

SANITA’SANITA’ Vaccinazioni obbligatorie: nessuna. Può essere richiesta la vaccinazione contro la febbre gialla, se si proviene da Paesi nei quali il morbo è diffuso.

NOTE VARIENOTE VARIE Formalità valutarie e doganali: i turi-sti possono importare liberamente valuta straniera sino ad un massimo di 5.000 $ USA. Oltre tale limite è necessario compilare un modulo per la Banca Centrale da consegnare al momento dell’entrata o dell’uscita dal Paese. La valuta va cambiata so-lo presso uffici autorizzati (banche, alberghi e uffici cambio). Divieto di esportazione: è severa-mente proibito esportare dal Paese i seguenti arti-coli e loro de-rivati: avorio di elefante, corno di rino-ceronte, tarta-ruga marina, coralli, madre-pore e pelli di rettili. Per quanto concerne l’esportazione di articoli co-me felini ma-culati, animali vivi, insetti, conchiglie e piante, occorre verificare le disposizioni in vigore e chie-