guida edilcasa

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news Il Metodo Migliore per produrre Idrogeno. (pag. 4) Rinnovabili, nuovi strumenti di incentivazione. (pag. 6) Costruire tetti rispettando l’ambiente. (pag. 10) Edilizia, cosa cambia con le nuove norme tecniche. (pag. 14) Mailing gratuito di informazioni aziendali - numero 12 - giugno 2009 www.guidaedilcasa.eu

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Edilcasa News è un mailing gratuito di informazioni aziendali distribuito a: amministratori condomini - architetti - geometri - ingegneri - imprese edili - manutenzioni stabili - studi di geologia studi tecnici - uffici tecnici comunali - alberghi.

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news

Il Metodo Migliore per produrre Idrogeno.

(pag. 4)

Rinnovabili, nuovi strumenti di incentivazione.(pag. 6)

Costruire tetti rispettando l’ambiente. (pag. 10)

Edilizia, cosa cambia con le nuove norme tecniche. (pag. 14)

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© Edilcasa news - giugno 2009 - Via Mario del Monaco, 361100 Pesaro (PU) - www.guidaedilcasa.eu

Edilcasa News è un mailing gratuito, distribuito tramite Poste Italiane esclusivamente a:amministratori condomini - architetti - geometriingegneri - imprese edili - manutenzioni stabili - studi di geologiastudi tecnici - uffici tecnici comunali - alberghi.

Hanno collaborato:www.genitronsviluppo.comwww.edilportale.comwww.wallsandtechnology.comwww.Italtetti.itwww.ance.it

Progetto grafico e impaginazione: Studio Karte

Foto: © Fotolia

Il Metodo Migliore per produrre Idrogeno.

(pag. 4)

Rinnovabili, nuovi strumentidi incentivazione.

(pag. 6)

Un progetto rivoluzionario percreare mattoni diletame.(pag. 12)

Costruire tetti rispettando l’ambiente.

(pag. 10)

Probemi di muffao corrosioni fortiper la salsedine?

(pag. 8)

Edilizia, cosacambia con lenuove normetecniche.(pag. 14)

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GIUSEPPE PETROLATIIspezioni Termografiche

L’energia più economica è quella non consumata!

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La ditta Giuseppe Petrolati, attiva da anni nel settore dell'edilizia specializzata in impermeabilizzazioni e risanamenti da umidità effettua, analisi e diagnosi del degrado nelle strutture, ispezioni termografiche, assistenza nei cantieri e fornitura di prodotti professionali non comunemente reperibili.Opere di risanamento da umidità, ristrutturazioni, adeguamento alle normative sul risparmio energetico, eseguiamo investigazioni strumentali per valutare preventivamente l'entità degli interventi da effettuare e al termine dei lavori rilasceremo le dovute docu-mentazioni di conformità.

Una nuova tecnologia scoperta quasi per caso può aiutare

a ridisegnare il nostro futuro energetico e contribuire a ren-

dere l’idrogeno un economico biocarburante. Il biossido di

titanio è probabilmente una delle più diffuse sostanze uti-

lizzate in tutto il mondo. Si può trovare dalle celle solari al

dentifricio. Ma forse è più interessante il fatto che il biossido

di titanio può essere utilizzato per liberare idrogeno dall’ac-

qua. Il processo già noto dalla fine degli anni Sessanta,

grazie al lavoro di Akira Fujishima, il biossido di titanio fun-

ziona come fotocatalizzatore, decomponendo l’acqua in

idrogeno e ossigeno in presenza di luce e di energia elet-

trica, in un processo noto come effetto Honda-Fujishimao.

Perché Idrogeno?Come sappiamo, da anni i ricercatori stanno indagando il

modo migliore per sfruttare questo effetto di produrre idro-

geno dalla luce del sole utilizzando l’acqua in maniera

economicamente redditizia. Ma ora un team di ricerca del

Northeastern University e del National Institute of Stan-

dards and Technology (NIST), hanno accidentalmente

scoperto un modo per produrre idrogeno in modo econo-

micamente sostenibile.

L’idrogeno è un biocarburante come i combustibili fossili.

Il Metodo Migliore per Produrre Idrogeno. Grazie a una sorprendente scoperta, un team di scienziati scopre unmetodo economicamente efficiente per produrre Idrogeno grazie all’ener-gia solare.

www.genitronsviluppo.com

La differenza è che l’idrogeno brucia in modo pulito.

Quando viene bruciato infatti si combina con l’ossigeno per

formare acqua... e nient’altro. L’idrogeno è anche facilmente

disponibile come componente dell’acqua. E la maggior

parte del nostro pianeta è coperto da acqua. Il problema

come sappiamo finora è stato quello di come estrarre idro-

geno dall’acqua in maniera economicamente redditizia.

L’idrolisi ad esempio è un modo di raccogliere idrogeno

dall’acqua. Tuttavia è necessaria più energia per liberare

l’idrogeno che quella recuperata dall’uso del gas come

combustibile.

Idrogeno semprepiù conveniente?

Ed ecco dove il biossido di titanio

può diventare un fotocatalizzatore

naturale che grazie alla luce ultravio-

letta agisce come catalizzatore per

la reazione di idrolisi, riducendo la

quantità di energia elettrica neces-

saria per la reazione chimica e per estrarre quindi l’idrogeno

dall’acqua. Il team ora sta studiando diverse metodologie

per aumentare le prestazioni del biossido di titanio combi-

nandolo con carbonio in modo da formare piccoli nanotubi

che permetterebbero all’acqua di entrare in contatto mole-

colarmente al meglio con il catalizzatore e migliorando la

produzione di idrogeno. Inoltre la combinazione con il carbo-

nio aiuterebbe al biossido di titanio l’assorbimento della luce.

E proprio qui sorprendentemente è stato quasi per caso che

il team ha poi scoperto che un residuo del processo impie-

gato per costruire altri nanotubi al carbonio per celle solari

è responsabile di un ulteriore miglioramento delle presta-

zioni dei nanotubi per il rilascio dell’idrogeno dall’acqua. Da

qui l’utilizzo del potassio. I dati sono stati sorprendenti. “Il

risultato è stato così emozionante che abbiamo abbando-

nato rapidamente l’utilizzo del carbonio”. spiega Latika

Menon del team di ricerca, “utilizzando nanotubi contenenti

potassio. In questo modo è stata necessaria solamente un

terzo dell’energia elettrica per produrre la stessa quantità di

idrogeno rispetto ai nanotubi al carbonio”. Un risultato dav-

vero molto promettente che inaugura rapidamente la

nuova serie di ricerche.

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26/05/2009 - Dopo l’approvazione da parte del Senato, èora all’esame della Camera il disegno di legge 1195 recantedisposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delleimprese, nonché in materia di energia. L’articolo 27 contienenumerose misure per la sicurezza e il potenziamento del set-tore energetico.È previsto che, per incentivare l’utilizzo di energia prodottacon fonti rinnovabili, i Comuni fino a 20.000 residenti pos-sono usufruire del servizio di scambio sul posto dell’energiaprodotta (ai sensi dell’articolo 2, comma 150, lettera a), dellalegge 244/2007 – Finanziaria 2008), per gli impianti di cuisono proprietari, di potenza non superiore a 200 Kw, a co-pertura dei consumi di proprie utenze, senza tener contodell’obbligo di coincidenza tra il punto di immissione e ilpunto di prelievo dell’energia scambiata con la rete e fermorestando il pagamento degli oneri di rete.Inoltre, per incentivare la costruzione di impianti fotovoltaici,ai sensi degli articoli 6 e 7 del Dlgs 387/2003, i Comuni pos-sono destinare aree del proprio patrimonio disponibile allarealizzazione degli impianti per l’erogazione in conto energiae dei servizi di scambio sul posto dell’energia elettrica pro-dotta, da cedere a privati cittadini che intendono accedere

agli incentivi in conto energia e sottoscrivere contratti discambio energetico con il gestore della rete.È estesa dal 31 dicembre 2008 (data prevista dall’art. 2,

comma 152 della Finanziaria 2008) al 30 giugno 2009 ladata entro cui gli impianti alimentati da fonti rinnovabili de-vono essere in esercizio, al fine di beneficiare degli incentivi(certificati verdi) previsti dai commi da 143 a 157 del sud-detto articolo 2, a condizione che i medesimi impianti nonbeneficino di altri incentivi pubblici nazionali, regionali, localio comunitari in conto energia, in conto capitale o in conto in-teressi con capitalizzazione anticipata. Per far fronte a questaproroga sono stanziati 300.000 euro per l’anno 2009.È abrogato il divieto di commercializzare elettrodomestici diclassi energetiche inferiori alla classe A e di motori elettrici diclasse 3 anche all'interno di apparati. Tale divieto, previstodall’art. 2, comma 162 della Finanziaria 2008, sarebbe scat-tato il 1° gennaio 2010. Come pure è abrogato il divieto(previsto dall’art. 2, comma 132 della Finanziaria 2008, dal1° gennaio 2011) di importare, distribuire e vendere lampa-dine a incandescenza ed elettrodomestici privi di undispositivo per interrompere completamente il collegamentoalla rete elettrica.Sono introdotte semplificazioni per l’installazione e l’eserci-zio di impianti di cogenerazione: per le unità dimicrocogenerazione, cioè fino a 50 Kilowatt Elettrici (kWe),sarà sufficiente una comunicazione da presentare all’autoritàcompetente ai sensi del Testo Unico dell’edilizia (Dpr380/2001); per gli impianti di piccola cogenerazione (fino a1 MWe) basterà una denuncia di inizio attività (Dia).Con una modifica al Dlgs 387/2003, art. 12 (Razionalizza-zione e semplificazione delle procedure autorizzative), siprevede che, per la realizzazione di impianti alimentati a bio-massa e per impianti fotovoltaici, il proponente devedimostrare, prima dell’autorizzazione, la disponibilità delsuolo su cui realizzare l’impianto. Invece, con la cancella-zione del secondo periodo del comma 4 del suddettoarticolo 12, è stato abrogato l'obbligo, a carico del soggettoesercente, di ripristino dello stato dei luoghi, a seguito delladismissione dell’impianto.Per quanto riguarda gli impianti da fonti rinnovabili di potenzanon superiore a 20 kW, il comma 2 dell’articolo 6 del Dlgs387/2003 (che vietava la vendita dell'energia elettrica pro-dotta dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili) è sostituitocon la previsione secondo cui l’energia elettrica prodotta puòessere remunerata a condizioni economiche di mercato perla parte immessa in rete e nei limiti del valore eccedente ilcosto sostenuto per il consumo dell’energia.

Rinnovabili in arrivo nuovi strumenti di incentivazione.Il ddl energia consente ai Comuni di cedere ai cittadini proprie aree da destinare alla realizzazione di impianti.

www.edilportale.com

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La Walls&Technology si occupa di risanamento e recupero

di acquedotti, cisterne acquee, ponti o viadotti danneggiati

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tamenti incongrui, agenti chimici (es. cloro), corrosioni forti

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La muffa e l’umidità provocano malattie respiratorie e infe-

zioni anche gravi.

Dati desunti da studi epidemiologici inglesi:

- Correlazione diretta umidità - malattie

- Umidità è causa di:

- malattie delle alte e basse vie respiratorie - asma bronchiale

- stati febbrili - infezioni intestinali - malattie osteo

articolari.

RICERCA, ANALISI ED ESECUTORI

Ricerca dell’ambito di utilizzo della nuova tecnologia:

- Analisi del numero degli edifici con più di 250, 500 e 750

anni ed oltre i 750 anni.

- Analisi - Descrizione della costruzione e dei materiali: fon-

damenta, muro e tetto.

- Analisi - Descrizione della configurazione del luogo e dello

spazio circostante nonchè del tipo di suolo.

- Analisi - Descrizione dello stato e dell’utilizzo dell’edificio.

CARATTERISTICHE DEL BREVETTO

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Per la ristrutturazione

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Italtetti grazie all’esperienza ventennale nel settore edilizio,

progetta e realizza coperture e rivestimenti per qualsiasi

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accessori, pitture edili, strutture in legno, sistemi ventilati,

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abbiamo appreso che il maggior numero di danneggia-

menti su edifici sono attribuiti o ad infiltrazioni idriche o a

fessurazioni e lesioni derivanti sempre dall’acqua, siamo

in grado di coprire eventuali sinistri con una garanzia, di

durata decennale.

La ditta "Volteco Building Technology" ha, infatti, sotto-

scritto una convenzione con la Compagnia Reale Mutua

per offrire una polizza assicurativa "rimpiazzo opere" che

andrà a coprire eventuali danni imputabili alle infiltrazioni.

La coordinazione e l’organizzazione di tutti gli interventi è

seguita dall’ Amministratore in prima persona, Bellanova

Stefano, il quale verifica e valuta attentamente nel dettaglio

i singoli lavori da realizzare assicurandosi che siano utiliz-

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esigenze tecniche e strutturali di ogni costruzione.

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EcoFaeBrick è un business venture in collaborazione con

Faerumnesia. Formalmente istituita nel 2009 ha una mis-

sione particolare, ossia quella di fornire un soluzioni

economiche per il problema dei “rifiuti” nelle zone agricole.

EcoFaeBrick trasforma il letame dei bovini in mattoni più

sostenibili, più resistenti e il 20% più leggeri rispetto al tra-

dizionale materiale da costruzione offrendo un prodotto

ad alto valore attraverso l’uso efficace della tecnologia cre-

ando un processo più compatibile con l’ambiente

integrato ad un modello di sviluppo rurale sostenibile.

Non c’è differenza visibile tra un tradizionale mattone e il

mattone in letame e naturalmente quest’ultimo non spri-

giona alcun odore. Inoltre per la cottura dei mattoni in

letame, invece di utilizzare legname, il nuovo materiale da

costruzione viene cotto in forni utilizzando biogas prove-

niente sempre da letame, contribuendo a ridurre

ulteriormente le emissioni di carbonio. Il nuovo mattone di

letame inoltre consente di proteggere e conservare l’agri-

coltura e la natura, impedendo la creazione e lo

sfruttamento di vaste aree scavate per estrarvi creta per i

convenzionali mattoni. Il nuovo mattone sviluppato nelle

aree rurali dell’Indonesia da EcoFaeBrick ci fa capire come

nel Global Social Venture 2009 è stato in grado di vincere

la concorrenza. La società ha già individuato 22 aree suc-

cessive intorno all’Indonesia dove poter espandere il

progetto.

“Con EcoFaeBrick, abbiamo compiuto un importante

passo in avanti per lo sviluppo dei materiali da costruzione,

offrendo un prodotto il 20% più leggero ma il 20% più re-

sistente a compressione. Utilizzando EcoFaeBrick, si

ottengono benefici non solo per la qualità superiore dei

mattoni in letame, ma anche per quel che riguarda il costo

del mattone stesso”, spiegano da EcoFaeBrick. “Utiliz-

zando il 75% di letame bovino trattato, siamo in grado di

conservare 53 ettari di terreno agricolo produttivo per ogni

piccola fabbrica. L’argilla di scavo infatti, comporta un

enorme danno per il territorio. Senza considerare che au-

menterebbe i ricavi delle popolazioni rurali del 53%.”

continuano dall’azienda.

“Abbiamo costruito una par-

tnership con gli agricoltori locali

e attraverso la nostra catena

di approvvigionamento in que-

sto modo riceveranno un reddito aggiuntivo del 53%

e questo significativo reddito supplementare può es-

sere utilizzato per migliorare la qualità della loro vita.”

EcoFaeBrick: In Indonesia i mattoni sonodi letame.Un’Ambiziosa Start-Up lancia un progetto rivoluzionario per creare mat-toni in letame il 20% più leggeri ma anche il 20% più resistenti.

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Le nuove norme tecniche per le costruzioni, che salvo im-

previsti entreranno in vigore il prossimo 1 luglio, sono

accompagnate da un testo normativo del quale finora si è

parlato relativamente poco: la circolare pubblicata sulla

Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2009 (Supple-

mento ordinario n. 27). Il testo non si limita a fornire

informazioni e chiarimenti per facilitare la lettura del Dm 14

gennaio 2008 come è accaduto con analoghe circolari

precedenti - ma contiene integrazioni utili per la progetta-

zione delle strutture.

Costruzioni esistenti. Le norme più attese da progettisti e

tecnici sono quelle del capitolo 8, dedicato alle costruzioni

esistenti. Il testo, del Dm su questo argomento ha un ap-

proccio decisamente prestazionale (più attento a definire

le “prestazioni” che deve avere l`edificio piuttosto che a

fornire le regole di applicazione da rispettare nella proget-

tazione). La circolare, viceversa, contiene una serie di

procedure e regole di dettaglio sugli aspetti piu` innovativi

quali ad esempio: la valutazione delle proprietà meccani-

che delle murature a partire dalla tipologia muraria,

l’individuazione degli aggregati edilizi e delle unità struttu-

rali sulle quali eseguire le verifiche, le tipologie di intervento

e di analisi nel consolidamento delle strutture murarie, dei

ponti e degli elementi in cemento armato.

La manutenzione. Il capitolo 10 della circolare tratta le mo-

dalità di redazione del progetto esecutivo e dei suoi

elaborati e - aspetto veramente nuovo - delle connessioni

strutturali fra elementi architettonici e impianti. Nel capitolo

10, pero’, ci sono anche molte disposizioni sulla manu-

tenzione, che introducono diverse novità:

Edilizia cosa cambia con le nuove norme tecniche.Costruzioni. Si avvicina l`arrivo delle disposizioni su materiali e progetta-zione anti-terremoto, edifici con nuove norme, approccio prestazionaleper i lavori su immobili esistenti.

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1) il progetto, oltre al piano di manutenzione delle strutture,

deve contenere una precisa rappresentazione degli ele-

menti predisposti per la loro ispezione e manutenzione;

2) nel caso di opere ritenute di particolare importanza dal

committente, occorre procedere al controllo incrociato dei

risultati delle calcolazioni, mediante la ripetizione dei calcoli

da parte di un soggetto qualificato, diverso dal progettista

originario. Su incarico del committente, il controllore ese-

guirà i riscontri mediante l`impiego di programmi di calcolo

diversi da quelli impiegati originariamente. Non è il Proof

Ingenieur tedesco, ma ci siamo vicini;

3) il collaudatore statico è caricato di un compito assolu-

tamente nuovo: deve esprimersi sulla ispezionabilità delle

strutture ai fini della manutenzione.

Tecniche costruttive. Nel capitolo 4 la circolare tratta le di-

verse tecniche costruttive e contiene significativi

approfondimenti per le verifiche agli stati-limite di esercizio

(deformabilità, fessurazione, copriferri, interferri e così via)

per le costruzioni in cemento armato. Mentre per quelle in

acciaio, oltre a una particolare attenzione ai problemi di

stabilità, alle unioni saldate e bullonate e ai fenomeni di fa-

tica, un paragrafo tratta i profilati formati a freddo e le

lamiere grecate. Ampio spazio è poi dato alle strutture

miste acciaio-calcestruzzo, fondamentali per rendere ope-

rative le norme tecniche.

Geotecnica. Uno dei capitoli più interessanti è il sesto, de-

dicato alla geotecnica. Qui si spiega come giungere ai

valori di riferimento (i cosiddetti valori caratteristici che per

la geotecnica sono una vera novità) dei parametri geotec-

nici quando si affronta la verifica della sicurezza con il

metodo agli stati limite. Particolare attenzione è poi dedi-

cata alla descrizione dei due possibili approcci progettuali,

in particolare per le opere di sostegno, mentre una speci-

fica trattazione è dedicata alle opere di materiali sciolti ed

ai fronti di scavo.

Progetto antisismico. Il capitolo 7 riguarda la progettazione

strutturale in presenza di sisma. È una parte ricca di indi-

cazioni progettuali sui concetti di duttilità, gerarchia delle

resistenze, meccanismi di rottura, dettagli costruttivi.

Molto ampia è la parte dedicata alle strutture composte

acciaio calcestruzzo, ai ponti e in genere ai dispositivi an-

tisismici e dissipativi. Il capitolo si conclude con le opere e

i sistemi geotecnici in presenza di sisma, argomento que-

sto molto discusso nel recente passato.

La resistenza del calcestruzzo. In tema di materiali, il ca-

pitolo 11 affronta e risolve l’annosa questione del controllo

della resistenza del calcestruzzo in opera mediante caro-

taggi. Si indica una strada abbastanza precisa per quanto

riguarda il prelievo delle carote e le modalità di confronto

tra il valore della resistenza delle carote e quello fissato nel

progetto. Si tratta di uno dei problemi su cui nel passato

si sono registrati lunghi e complessi contenziosi.

Franco AngottiUniversità di Firenze