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Dipartimento di Scienze Politiche guida dello studente A.A. 2011 ⁄ 2012

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Supervisione e coordinamento:Relazioni esterneluiss Guido Carli

Redazione:Ricerca e Didatticaluiss Guido Carli

Progetto editoriale, design e realizzazione:lola ∕ www.lolaetlabora.com ©2012 luiss ⁄ IV edizione

composto in: Officina Serif ITC Pro (Erik Spiekermann, Ole Schäfer, International Typeface Corporation 1998)

Carta Ecologica: La carta che hai in mano è Elementary Chlorine Free, cioè prodotta senza l’uso di cloro. Il rispetto per l’ambiente significa qualità della vita.

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indice | 5

R indice generale

Prefazione 6

01 il dipartimento di scienze politiche 11

02 la didattica 23

03 l’ordinamento degli studi 37

04 il calendario accademico 149

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R prefazione

scienze politiche

“Sapere Aude!”

l’area di scienze politiche è composita e ritaglia settori di discipline diverse (diritto, economia, storia) per cucirli con altri più specifici come la scienza politica, la filosofia politica, la sociologia, gli studi di area e la comunicazione. noi riteniamo che, per la loro natura interdisciplinare e in continua trasformazione, i nostri corsi di laurea possano intercettare il mutamento strutturale della prassi e delle visioni del mondo meglio di altri percorsi formativi.

la natura composita di scienze politiche le impone di rintracciare un “filo rosso” che serva da principio di identificazione del dipartimento stesso. Questo “filo rosso”, il principio di identificazione, è stato trovato nelle idee di Relazioni Internazionali e Scienze di governo e della comunicazione pubblica partendo dal presupposto che l’elemento della vita relazionale, e quindi politica, che più è cambiato nell’ultimo quarto di secolo

Sebastiano Maffettone Direttore Dipartimento di Scienze Politiche

Dal 1974, anno della sua istituzione, la Facoltà di Scienze Politiche della luiss Guido Carli ha rappresentato una realtà consolidata nel panorama universitario italiano, nonché un centro di eccellenza riconosciuto in ambito nazionale e internazionale.

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R prefazione

consiste sicuramente nell’affermarsi progressivo della “globalizzazione” e nei suoi effetti sul funzionamento delle istituzioni.il dipartimento di scienze politiche prosegue nel programma di diversificazione e miglioramento dell’offerta formativa cercando di renderla qualitativamente più sofisticata e adeguandola alle richieste del mondo del lavoro. In parallelo prosegue il potenziamento dell’organico con il progressivo aumento del numero di docenti di ruolo e con il coinvolgimento di docenti di rilevanza internazionale. Tra i grandi nomi internazionali insegnano il politologo David Held, l’economista Jean-Paul Fitoussi e lo storico politico Marc Lazar.

l’offerta formativa si basa su un processo di benchmarking, ancorato al mercato del lavoro, che ha stabilito priorità nei settori delle relazioni internazionali e della scienza di governo. In entrambi questi settori l’offerta magistrale è fortemente innovativa. Abbiamo operato rispettando il tradizionale collocamento di Scienze Politiche ma abbiamo aperto anche a nuovi saperi. la laurea triennale offre un unico percorso accademico formativo dove è dedicata una specifica attenzione sia ai saperi di tipo giuridico (nazionali e sovranazionali), sia a quelli sociologici-politologici, sia a quelli economico-

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R prefazione

quantitativi, sia infine a quelli storici. In questo caso, confermare le tradizioni è sembrato il modo migliore per fornire una base comune agli studenti più giovani.

nel corso di laurea magistrale in relazioni internazionali discipline come il pensiero politico indiano e la lingua e la cultura araba affiancheranno le discipline più squisitamente politologiche e internazionalistiche. L’indirizzo “International Relations” consente di frequentare un biennio interamente in lingua inglese, aperto al mondo e frequentato da studenti di varie nazionalità e differenti tradizioni culturali. L’internazionalizzazione avviene non solo coi programmi ma anche attraverso le persone.

nel corso di laurea magistrale in scienze di governo e della comunicazione pubblica si propone, nella sua impostazione generale, un percorso imperniato sullo studio di due tipi di sapere tradizionalmente distanti tra di loro: da un lato, le scienze di governo (legate alle istituzioni politiche ed economiche, nei loro profili giuridici, storici, economici e sociologici); dall'altro, le scienze della comunicazione.

Si conferma una particolare attenzione per l’insegnamento delle lingue (inglese, francese, spagnolo, arabo, russo e cinese) sia nei corsi di Laurea Triennale che in quelli di Laurea Magistrale. Al termine del ciclo di studi, il laureato dovrà aver perfezionato la conoscenza e la padronanza (sia scritta che orale) di alcune lingue straniere.

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R prefazione

Se la Laurea Triennale offre una preparazione di base solida e prevalentemente teorica, il biennio magistrale ha un’intenzionalità più applicativa, con molti programmi organizzati in cooperazione con il mondo del lavoro.

Inoltre vi sono numerosi programmi Master professionalizzanti della School of Government che costituisce un pregevole network accademico di livello internazionale (i master promossi sono il Master in European Studies e il Master in International Public Affairs, tenuti in inglese, e il Master in Parlamento e Politiche Pubbliche e il Master in Rappresentanza degli Interessi, Politica e Istituzioni). Fanno infine parte di Scienze Politiche la Scuola Superiore di Giornalismo “Massimo Baldini” e il dottorato in Political Theory (che da anni raccoglie studenti di tutto il mondo con percentuali di stranieri che superano il 50% e classificatosi lo scorso anno come primo dottorato europeo nelle humanities alla competizione EU Erasmus Mundus). Il tutto è corredato dalla possibilità di incontri scientifici e professionali di assoluto livello, da una serie mirata di inviti a personalità di prestigio. Nel nostro Dipartimento vedrai gli studenti dialogare con un Premio Nobel, un Ministro, un Ambasciatore, un professore illustre, un amministratore delegato di grande società, una star dello spettacolo.

La frequenza ai corsi, il tutoring, l’insegnamento delle lingue straniere, la disponibilità e la competenza del personale amministrativo, l’insegnamento di materie in inglese, le numerosissime intese con Università di tutto il mondo, le tante borse di studio per andare a studiare

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R prefazione

all’estero sono tutti altri elementi che rendono lo studente del nostro Dipartimento un membro privilegiato della comunità accademica italiana e mondiale.

naturalmente, la maggiore attenzione è dedicata alla didattica e allo studio. Il nostro Dipartimento si segnala per la quantità e qualità della ricerca, per la dedizione totale dei docenti alla loro mission, per il numero di pubblicazioni, per i rapporti scientifici con l’estero.

Insomma, alla mia età e in qualità di professore non è possibile iscrivermi al nostro Dipartimento, ma se fossi giovane non avrei esitazioni. Il mondo di oggi è ricco e plurale, pieno di curiosità e novità, denso di problemi e difficoltà. Noi intendiamo aiutarvi ad affrontarlo con passione e competenza. Siamo al vostro fianco nell’impresa della conoscenza, nella battaglia per una politica meno approssimativa e ignorante. memori del motto del grande kant, che io vorrei fosse anche quello di tutti noi. “sapere aude!”.

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La Storia 13

La Struttura Accademica 19

I Docenti 20

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la storiaR il dipartimento di scienze politiche

La nostra storia comincia ufficialmente nel 1966, come Facoltà di Scienze Politiche insieme alla Facoltà “gemella” di Economia e commercio, con il riconoscimento legale dei titoli di studio rilasciati da quella che allora si chiamava Libera Università degli Studi Sociali “Pro Deo”.

Di impostazione tradizionale, nasce sul modello perugino (dalla cui sede proviene il gruppo seminale di professori, fra i quali Franco Crespi, Vincenzo Filippone Thaulero, Vitaliano Rovigatti), e assume poi quello de “la Sapienza” di Roma, con cui condivide molti docenti, programmi e indirizzi di studio (sociale, economico, amministrativo, storico).

gli studenti - una media di cinquanta per anno - provengono tutti o quasi dall’area romana, con qualche presenza straniera e con un’incidenza significativa di lavoratori (soprattutto pubblici impiegati). I corsi si tengono solo di pomeriggio e già c’è l’obbligo di frequenza.

l’ambiente interno dell’università, si mantiene in questi primi anni di vita, relativamente stabile e funzionale, favorendo scambi ravvicinati fra studenti e docenti e garantendo buoni standard di preparazione e un successo esterno dei titoli rilasciati. Primo Rettore è Roberto Lucifredi. Le Facoltà sono gestite in regime provvisorio di Comitato tecnico (tre professori di ruolo esterni nominati dal Ministero: Presidente del Comitato di Scienze Politiche è Mario D’Addio, ordinario di “Storia delle dottrine politiche” a “la Sapienza”). Agli inizi degli anni Settanta si manifestano i primi segni di consolidamento: la chiamata del primo professore ordinario, Vittorio Bachelet, assegnato alla Facoltà di Scienze Politiche, la creazione degli istituti e il potenziamento della biblioteca.

struttura originaria della facoltà di scienze politiche

Primi segni di consolidamento

R

Obbligo di frequenzaR

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R il dipartimento di scienze politiche

Nel clima del Sessantotto, la luiss-Pro Deo offre un’enclave di tranquillità ed efficienza che attrae consensi e adesioni. È così che anche il mondo imprenditoriale italiano, in particolare la Confindustria, comincia a interessarsi più intensamente al progetto. Nel 1974 un pool di aziende private - con la Fiat a capofila - concorda con la dirigenza dell’Università un piano di intervento pluriennale inteso a ripianare il disavanzo di bilancio e ad avviare un processo di rinnovamento dei programmi. La “filosofia” di intervento mira specificamente alla definizione di un profilo di studio che metta gli studenti nelle condizioni di operare con competenze professionali e culturali nella gestione razionale delle organizzazioni complesse. Ciò significa, in termini di strategie di lungo periodo, creare una classe dirigente in grado di cogliere le interdipendenze fra sistema politico, sistema sociale e sistema economico, a livello sia nazionale che internazionale, e di sviluppare abilità per analizzare e guidare i processi di cambiamento. Per realizzare questi obiettivi viene varata la sperimentazione di un interessante progetto didattico che prevede la massima integrazione delle Facoltà su due indirizzi (economico-aziendale e politico-amministrativo) articolati in due bienni: il primo, propedeutico e comune a tutti gli studenti, per l’apprendimento di strumenti di analisi storica, economica e sociologica dei problemi, nonché dei metodi quantitativi, l’altro per l’acquisizione di formazione professionale rispettivamente orientata al settore aziendale o a quello pubblico. Numero programmato, frequenza obbligatoria e contatti ravvicinati con il mondo del lavoro sono i corollari fondamentali di questo programma di ristrutturazione universitaria. A gestire tale sperimentazione provvedono organi accademici completamente rinnovati, a partire dal giugno del 1976. Tuttavia, mentre la Facoltà di Economia porta avanti il suo processo di consolidamento strutturale (con la chiamata di sei professori di ruolo), la Facoltà di Scienze Politiche rimane sospesa in una condizione di precarietà, perdurando ancora il regime di Comitato tecnico, che in questo periodo è presieduto da Ennio Di Nolfo.

l’arrivo di confindustria

Principale organizzazione italiana rappresentativa delle imprese manufatturiere e di servizi.

La filosofia R

Il progetto didatticoR

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R il dipartimento di scienze politiche

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l’era di guido carli

Una nuova organizzazione R

hGuido Carli

Governatore della Banca d’Italia, past-President di Confindustria e poi Presidente del Consiglio di Amministrazione della luiss.

con la riforma statutaria del 1977, l’Università muta ufficialmente denominazione in Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (luiss). Ha così inizio il nuovo corso della luiss che coincide con “l’era hGuido Carli”. Difatti, nel 1978, l’ex governatore della Banca d’Italia, nonché past President di Confindustria, assume la presidenza del Consiglio di amministrazione. I tratti salienti della nuova luiss, sul piano dell’organizzazione scientifica e didattica, sono imperniati sul principio della “cultura di gestione”. Si punta su un’organizzazione della didattica atta ad assicurare i processi di apprendimento degli studenti, sulla programmazione degli iscritti (a numero chiuso), sul test di ammissione, sul contributo finanziario degli studenti (articolato per fasce di reddito), prevedendo forme di sussidio per i più bisognosi e meritevoli. Un’attenzione particolare è dedicata alla qualificazione del corpo docente, che deve essere adeguato per competenza e numero, oltre che nella disponibilità a svolgere un lavoro “più impegnativo” rispetto a quello delle Università statali, in particolare per quanto riguarda le metodologie innovative di insegnamento. Inoltre, che la docenza non debba essere solo quella inquadrata nei ruoli tradizionali dell’ordinamento universitario, ma debba scaturire anche dall’interno con nuove figure formali di professori e giovani collaboratori, per garantire ricambio e autonomia dai vincoli e automatismi che caratterizzano il sistema universitario italiano. Criteri ancora oggi validi.

la conduzione accademica della nuova formula viene affidata a Rosario Romeo, che sostituisce Giuseppe Mira alla carica rettorale, e presiede al tempo stesso il rinnovato Comitato tecnico di Scienze Politiche (di cui fanno anche parte Natalino Irti e Gianni Zandano, oltre a Franco Gaetano Scoca e Piergiorgio Lucifredi già di ruolo nella Facoltà).

nel 1982 nasce la facoltà di giurisprudenza, a presiederla è Natalino Irti che lascia a Scoca la presidenza di Scienze Politiche. Alla metà degli anni Ottanta, quando ormai la struttura didattica può dirsi ampiamente razionalizzata, esce di scena Romeo e gli subentra nella carica di Rettore il “bocconiano” Carlo Scognamiglio.

La nuova formula R

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R il dipartimento di scienze politiche

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il 1984 è una data storica per la facoltà di scienze politiche, che finalmente perfeziona il suo status istituzionale. Il che avviene grazie alla nomina di Luciano Luigi Pellicani a professore ordinario di Sociologia, che va ad affiancare quelle precedenti di Paolo Ungari e Franco Scoca (Preside). Negli anni Ottanta la Facoltà di Scienze Politiche acquista un più ampio prestigio sviluppandosi ulteriormente. Ad essa sono assegnate, in sede di programmazione degli accessi, 100 immatricolazioni l’anno - contro le 250 di Giurisprudenza e le 300 di Economia - che cresceranno di circa il doppio nel decennio successivo, mantenendo tuttavia le stesse proporzioni con le altre Facoltà.

è di questi anni l’istituzione del “contributo unico” richiesto agli studenti, senza agganci con il livello di reddito, ma con una serie di misure di sgravio e di sussidi, sotto forma di borse di studio, per i più capaci e meritevoli. Rettore nel 1992, l’economista Mario Arcelli (Scognamiglio si era dimesso per impegni parlamentari). Anche Scienze Politiche ha un nuovo Preside, anche lui economista di successo: Antonio Martino, che eredita la carica da Ungari (il quale l’aveva tenuta dal 1989). Martino lascia dopo due anni, per impegni parlamentari, e al suo posto subentra Dario Antiseri. In questa fase, si raggiunge un buon grado di organizzazione interna e vengono incrementati gli organici dei docenti di prima fascia in dotazione alla Facoltà.

dopo la scomparsa di guido carli nel 1993, assume la presidenza del Consiglio di Amministrazione hLuigi Abete, che con Carli aveva attivamente collaborato e, ancora nei primi tempi di impegno diretto degli industriali nella vita dell’Università, era stato ispiratore e coerente sostenitore del “Progetto luiss”. Durante la sua presidenza avviene il varo di una riforma di statuto che porta l’Università ad assumere l’attuale denominazione di “luiss Guido Carli”. Un atto di deferenza non solo simbolica nei confronti della figura di Guido Carli che ha inciso in modo profondo sull’evoluzione dell’Ateneo e sul suo rilancio strutturale e culturale.

gli anni più recenti

hLuigi Abete

Imprenditore, dirigente d’azienda e banchiere italiano.

Il contributo unico R

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R il dipartimento di scienze politiche

la presidenza della facoltà di scienze politiche passa, nel 1997, a Gian Candido De Martin, giurista e “veterano” della luiss in cui è presente dagli anni della fondazione. Alla fine degli anni Novanta la Facoltà è impegnata in un lavoro di adeguamento del suo ordinamento didattico alle direttive di riforma imperniate sulla formula del “tre più due” (tre anni per la laurea di base più due anni di corsi specialistici per la cosiddetta “laurea magistrale”), che comportano fra l’altro l’introduzione del sistema dei crediti, delle classi di laurea, di criteri e coefficienti per la determinazione delle tipologie di insegnamenti. Da questa nuova ristrutturazione del sistema universitario italiano, anche la fisionomia della Facoltà di Scienze Politiche della luiss subisce cambiamenti incisivi. La struttura del triennio si articola in due corsi di laurea (Scienze politiche, Scienze della comunicazione e delle relazioni istituzionali) con uno zoccolo duro di discipline comuni. Nel biennio specialistico è previsto un prolungamento di questi due filoni, rispettivamente denominati Relazioni internazionali e Comunicazione politica, economica ed istituzionale, cui si aggiunge il corso di laurea in Amministrazione pubblica. Con il rinnovo dei vertici di Confindustria cambiano, nel 2001, anche quelli dell’Università, sancendo in via di prassi il parallelismo fra le due strutture di establishment, per cui il Presidente dell’associazione degli industriali assume anche la presidenza della luiss. è così che il nuovo presidente, h Antonio D’Amato, nomina Rettore Adriano De Maio che proviene da analoga esperienza nel Politecnico di Milano. Il programma della nuova dirigenza si fonda sulle parole d’ordine dell’internazionalizzazione e dell’eccellenza. A questo punto dalla prospettiva storica si passa a quella dell’attualità: dal passato al presente, nella splendida cornice del complesso dell’Assunzione che si aggiunge alla sede storica di viale Pola (oltre che all’edificio di via Parenzo dove ha sede la Facoltà di Giurisprudenza dalla sua istituzione). La luiss Guido Carli si rinnova ancora - nelle strutture e nelle strategie - sotto la guida del gruppo dirigente, che annovera ai propri vertici il Presidente Luca Cordero di Montezemolo, il Direttore Generale Pier Luigi Celli e il Rettore Massimo Egidi.

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R il dipartimento di scienze politiche

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Raffaele De Mucci Ordinario di Scienza politica

hAntonio D’Amato

Laureato in Giurisprudenza, è imprenditore e presidente nel 1991 del gruppo industriale Finseda. Dal 2000 al 2004 ricopre la carica di presidente della Confindustria.

Nel nuovo corso, Preside della Facoltà di Scienze Politiche è nominato Massimo Baldini, sostituito dopo la sua prematura e triste scomparsa nel dicembre 2008, da Sebastiano Maffettone. L’elezione alla presidenza di Confindustria, per il quadriennio 2008-2012, di Emma Marcegaglia determina, come è ormai prassi consolidata, il ricambio di presidenza anche nell’Università, in sostituzione di Montezemolo: è la prima donna, ed anche la più giovane, a ricoprire queste due cariche. Ad affiancarla nel suo lavoro in LUISS sono il vice presidente esecutivo Alessandro Laterza e la vicepresidente Rita Santarelli, quest’ultima fino a luglio 2011. A partire dal 15 settembre 2011 entrano in vigore i nuovi assetti strutturali e funzionali introdotti con modifica statutaria che recepisce la normativa della riforma Gelmini sugli ordinamenti delle università (l. 240/2010), raccordandola alle linee di autonomia del progetto LUISS. Fra le innovazioni più significative c’è la trasformazione delle preesistenti Facoltà in Dipartimenti, che assumono il controllo e la gestione dell’attività didattica e dell’attività di ricerca. In sostanza, con queste caratteristiche, nascono i Dipartimenti di Economia (scissi in due unità, una di Impresa e management, l’altra di Economia e finanza), di Giurisprudenza e di Scienze Politiche. Il coordinamento è affidato al Rettore che si avvale della collaborazione di un prorettore vicario, un prorettore alla didattica e un prorettore alla ricerca. Il neo Dipartimento di Scienze Politiche, diretto da Sebastiano Maffettone, insieme agli altri Dipartimenti si trovano a dover gestire il passaggio al nuovo schema di governance. È questo il prologo di una nuova storia: tutta da scrivere.

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R il dipartimento di scienze politiche

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la struttura accademica

direttore del dipartimento

Sebastiano Maffettone [email protected]

segreteria del dipartimento

[email protected] T 06 85 225 290 ⁄ 700 F 06 85 225 985 http: ⁄ ⁄ scienzepolitiche.luiss.it ⁄

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R la struttura accademica

i docenti

docenti ordinariLuigi Compagna [email protected]

Francesca Maria Corrao [email protected]

Roberto D’Alimonte [email protected]

Gian Candido De Martin [email protected]

Carmela Decaro [email protected]

Raffaele De Mucci [email protected]

Giuseppe Di Gaspare [email protected]

Massimo Egidi [email protected]

Sergio Fabbrini [email protected]

Paolo Garonna [email protected]

Linda Lombardo [email protected]

Nicola Lupo [email protected]

Sebastiano Maffettone [email protected]

Leonardo Morlino [email protected]

Alberto Petrucci [email protected]

Gaetano Quagliariello [email protected]

Elena Sciso [email protected]

Ugo Villani [email protected]

straordinari a tempo determinatoDavid Jonathan Andrew Held

associati Livia De Giovanni [email protected]

Giovanni Orsina [email protected]

Michele Sorice [email protected]

titolari di contratto ex art. 1, comma 14, l. 230 ⁄ 05

Vincenzo Antonelli [email protected]

Vera Capperucci [email protected]

Francesco Cherubini [email protected]

Lorenzo De Sio [email protected]

Raffaele Marchetti [email protected]

Gianfranco Pellegrino [email protected]

Paolo Peverini [email protected]

titolari di insegnamento (a.a. 2011-2012)

Giovanni Aldobrandini [email protected]

Luciano Andreozzi

Giulio Anselmi [email protected]

Gregorio Arena

Andrea Atteritano [email protected]

Marzia Basili [email protected]

Michele Battisti [email protected]

Elisabetta Belloni

Ermanno Bencivenga

Ermanno Bocchini

Lucia Bonfreschi [email protected]

Enzo Cannizzaro

Lucio Caracciolo [email protected]

Marina Cattaruzza

Pierluigi Ciocca

Antonio Cocozza [email protected]

Alberto Cutillo [email protected]

Giuseppe De Arcangelis [email protected]

Emiliana De Blasio [email protected]

Paolo De Caterini

Marco Di Folco [email protected]

Enzo Di Nuoscio [email protected]

Giorgio Dominese [email protected]

Laura Fabiano

Simona Fallocco [email protected]

Jean-Paul Fitoussi [email protected]

Valentina Gentile [email protected]

Alessandra Gianelli

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R la struttura accademica

Guido Gili [email protected]

Alfonso Giordano [email protected]

Antonio Golini [email protected]

Matthew Hibberd [email protected]

Cecilia Jona Lasinio [email protected]

Christian Iaione

Antonio La Spina [email protected]

Marc Lazar [email protected]

Miodrag Lekic [email protected]

Alfredo Macchiati

Fabrizio Mattesini [email protected]

Domenico Melidoro [email protected]

Guido Meloni [email protected]

Maurizio Mensi [email protected]

Marcello Messori

Donatella Morana [email protected]

Federico Niglia [email protected]

Alessandro Orsini [email protected]

Fabio Padovano [email protected]

Alessando Pajno [email protected]

Alessandro Pandimiglio [email protected]

Gaetano Pecora

Luigi Luciano Pellicani [email protected]

Francesco Perfetti [email protected]

Pier Luigi Petrillo [email protected]

Guido Rivosecchi

Giovanni Rizzoni

Roberto Rocci [email protected]

Eugenia Romanelli [email protected]

Samuele Sangalli

Daniele Santoro [email protected]

Pierpaolo Settembri [email protected]

Bruna Soravia [email protected]

Mario Telò [email protected]

Giovanni Toniolo

Andrea Ungari [email protected]

Dario Edoardo Viganò [email protected]

rappresentanti degli studenti lauree triennali Federico Ronca fronca@luiss,it [email protected]

lauree magistraliAlberto Aspidi [email protected] [email protected]

Per comunicazioni ai docenti il cui indirizzo di posta elettronica non è indicato: [email protected]

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Orientare e assistere lo studente lungo tutto il corso degli studi, renderlo attivamente partecipe del proprio percorso formativo, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità, alle attitudini e alle esigenze del singolo. È previsto un tutor ogni 40 studenti.

tutorato

l’elenco dei tutor, completo dei rispettivi recapiti, è disponibile nel sito internet dell’Ateneo all’indirizzo: http: ⁄ ⁄ scienzepolitiche.luiss.it ⁄ tutorato

R il dipartimento di scienze politiche

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02 | didattica | 23 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

02la didattica

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02 | didattica | 25 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

02 la didattica di scienze politiche

Appelli d’esame 25

Crediti formativi 25

Cambi di Corso di Laurea 26

Corsi liberi 26

Discipline a scelta 27

Domanda di Laurea 27

Doveri degli studenti 27

Erasmus 27

Esami di profitto 28

Frequenza ai corsi 29

Insegnamenti sdoppiati 29

Lingue 29

Lingue - Livelli 31

Media Ponderata Finale 32

Piani di Studio 32

Propedeuticità 32

Prova finale 33

Prova Finale Laurea Triennale (Elaborato) 33

Prova Finale Laurea Magistrale (Tesi) 34

Svolgimento della Didattica 35

Voto di Laurea 35

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02 | didattica | 25 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

il glossario

Un piccolo dizionario dello studente per cercare, scoprire e trovare facilmente ogni informazione.

appelli d’esame il calendario degli esami di profitto viene fissato annualmente dal Senato accademico; spetta invece al Consiglio di Dipartimento stabilire il numero degli appelli e la loro distribuzione nell’anno (con l’esclusione del mese di agosto). gli appelli non possono sovrapporsi ai periodi di lezione; per gli studenti fuori corso possono invece essere previsti appelli straordinari anche in coincidenza con lo svolgimento della didattica. tra un appello e il successivo devono trascorrere almeno dieci giorni. Gli appelli d’esame devono avere inizio alla data fissata. In nessun caso la data d’inizio di un appello potrà essere anticipata mentre, per motivate ragioni e con l’autorizzazione del Direttore del Dipartimento, essa può essere posticipata; in quest’ultimo caso, lo spostamento sarà tempestivamente comunicato e reso noto agli studenti.

crediti formativi a ogni attività didattica corrisponde un preciso numero di crediti formativi (cFu). Ogni credito formativo equivale a 25 ore di impegno complessivo per lo studente, di cui 8 ore di lezione frontale e 17 di studio personale.

altre attività formative L’offerta formativa dei corsi di Laurea Triennali e Magistrali prevede la possibilità di frequentare un laboratorio o di svolgere stages ⁄ tirocini o altre attività per il conseguimento dei crediti destinati alle “Altre attività formative” obbligatori per il raggiungimento del monte crediti necessario per la laurea. laboratori I Laboratori si svolgono nell’arco di un semestre e lo studente può effettuare la scelta al momento della compilazione del piano di studi. Per il conseguimento dell’idoneità e dei relativi crediti, è obbligatoria la frequenza di almeno il 70% sul totale delle ore di lezione previste. Il docente titolare del Laboratorio, nel verbalizzare l’idoneità, esprimerà un giudizio di merito sull’attività svolta dallo studente effettuando la valutazione secondo le modalità che riterrà più opportune (esercitazioni, prove intermedie di monitoraggio, prova finale, ecc.).

corso di laurea triennale

laboratorio di scrittura (italiano ⁄ inglese)

6 cFu

corso di laurea magistralerelazioni internazionali

Laboratorio di analisi delle dinamiche economico-politico-istituzionali della globalizzazione

4 cFu

international relations

Laboratory for the analysis of the economic, political and institutional dynamics of globalization

4 cFu

app-cre

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R il glossario

02 | didattica | 27 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

comunicazione istituzionale e politica

Laboratorio di giornalismo politico ed economico

4 cFu

istituzioni politiche e amministrative

Laboratorio sul management e sulle tecniche di redazione degli atti normativi e amministrativi

4 cFu

stage e tirocini Durante il corso di studi, preferibilmente in periodi non coincidenti con la frequenza delle lezioni, lo studente può svolgere stage e ⁄ o tirocini presso imprese, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati (compresi quelli del terzo settore), ordini e collegi professionali sulla base di apposite convenzioni. A ciascuno stage e ⁄ o tirocinio viene riconosciuto un numero di crediti variabile a seconda della tipologia di attività svolta e delle ore di impegno. In linea generale, si riconosce un credito ogni 25 ore di impegno certificato in attività formative coerenti con il percorso formativo. Per poter beneficiare del riconoscimento dei crediti, lo studente deve chiedere autorizzazione preventiva al Direttore del Dipartimento per l’attività che dovrà svolgere. Nella richiesta devono essere indicati chiaramente la struttura ospitante, il responsabile alle cui dipendenze lo stage e ⁄ o il tirocinio verrà svolto, la tipologia dell’attività, la durata e il carico giornaliero di lavoro previsto Sul sito del Dipartimento è disponibile l’elenco completo delle attività extra didattiche riconosciute e le procedure necessarie per la richiesta preventiva dell’autorizzazione e per il riconoscimento dei crediti al termine dell’attività. Non sarà possibile riconoscere crediti per attività non preventivamente autorizzate.

cambi di corso di laurea Lo studente può presentare presso la Segreteria Studenti la domanda relativa al cambio di corso di laurea per l’anno accademico successivo nei tempi stabiliti dal calendario accademico, e, comunque, non prima di aver concluso almeno il primo anno di corso. Il Dipartimento che riceve la richiesta di passaggio delibera, caso per caso, l’ammissione, l’anno di corso ed il riconoscimento dei crediti formativi, secondo il criterio della coerenza con gli obiettivi formativi stabiliti nel relativo ordinamento didattico. Nel caso in cui il Dipartimento convalidi un esame con debito formativo dovrà essere sostenuto, possibilmente nella sessione straordinaria dell’anno accademico corrente, la parte residua dell’esame. Gli studenti dovranno regolarizzare l’iscrizione, in caso di studenti magistrali l’iscrizione è al primo anno in qualità di “ripetente”, in base alle scadenze pubblicate online.

corsi liberi i corsi liberi sono insegnamenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal percorso formativo. La scelta può essere effettuata all’inizio dell’anno accademico, prima dell’inizio delle lezioni, secondo le modalità e le tempistiche pubblicate dalla Segreteria Studenti. Il loro inserimento in piano di studi non obbliga lo studente a sostenere il relativo esame di profitto. Possono essere scelti in qualità di corsi liberi tutti gli insegnamenti attivi in Ateneo tranne i corsi di lingua, ma solo quelli opzionati all’interno di specifiche rose proposte dal Dipartimento incideranno, fino ad un massimo

cam-cor

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R il glossario

02 | didattica | 27 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

di due insegnamenti e indipendentemente dalla votazione conseguita, sulla media ponderata dello studente. Non è possibile svolgere l’elaborato finale in un insegnamento inserito nel piano di studi come corso libero.

discipline a scelta L’ordinamento didattico prevede per gli insegnamenti a scelta n. 12 Crediti Formativi Universitari per gli immatricolati nell’a.a. 2009-2010 ai corsi di Laurea Triennale e n. 12 per gli immatricolati a.a. 2010-2011 ai corsi di Laurea Magistrale. con la presentazione del piano di studi, lo studente indica quali tra gli insegnamenti a scelta proposti dal dipartimento intende inserire nella propria carriera.

domanda di laurea la “domanda di laurea” deve essere compilata online e consegnata in segreteria studenti con apposita marca da bollo. Per i corsi di Laurea Triennale la consegna della “domanda di laurea” vale anche come assegnazione dell’elaborato finale. Per i corsi di Laurea Magistrale la consegna della “domanda di laurea” deve essere preceduta dalla consegna del modulo di “assegnazione titolo tesi” almeno tre mesi prima rispetto all’inizio della sessione di laurea prescelta. Insieme alla domanda di laurea, lo studente deve consegnare in Segreteria Studenti una copia dell’elaborato finale e ⁄ o della tesi di laurea su supporto magnetico e il modulo di ricevuta tesi, firmato dal docente relatore e dal correlatore (quest’ultimo solo per le Lauree Magistrali). A partire dalla sessione estiva 2011 ⁄ 2012 (luglio 2012) per gli studenti triennali

– per i quali non è più prevista la discussione della tesi - è richiesta la consegna della tesi in formato cartaceo. Se, dopo aver presentato domanda di laurea, lo studente decide di rimandare la discussione dell’elaborato e ⁄ o della tesi ad altra sessione, deve darne comunicazione alla Segreteria Studenti per iscritto e rinnovare, nei tempi stabiliti, la presentazione della domanda di laurea per la sessione successiva.

doveri degli studenti tutti gli studenti sono tenuti a soddisfare gli impegni assunti per l’iscrizione ai corsi di laurea. Sono inoltre tenuti a osservare comportamenti rispettosi del proficuo svolgimento delle attività didattiche e del regolare svolgimento delle prove di verifica del profitto, dell’integrità personale, nonché della dignità altrui e dell’integrità e del decoro dei luoghi nei quali si svolge l’insegnamento, la ricerca e in genere la vita universitaria. la violazione di questi doveri di comportamento implica la responsabilità disciplinare dello studente senza pregiudizio delle eventuali sanzioni di legge, con misure sanzionatorie che comprendono anche sospensione ed espulsione dall’Università.

erasmus lo studente ammesso a trascorrere un periodo di studio all’estero (nell’ambito dei programmi di mobilità internazionale quali Erasmus, scambi extra-europei, ecc.) deve presentare un piano di studi che indichi il numero dei crediti da conseguire presso l’Università ospitante, le attività formative da svolgere e i settori disciplinari di riferimento. Il piano di studi deve essere approvato dal

dis-era

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R il glossario

02 | didattica | 29 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

delegato del Dipartimento nella Commissione Relazioni Internazionali Studenti. al termine del periodo di studi all’estero, verificata la congruità e la regolarità della certificazione esibita, il Dipartimento autorizza il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero e dei crediti conseguiti. Tali crediti saranno inseriti nella carriera dello studente e la relativa votazione sarà tradotta secondo le modalità approvate dalla Commissione Relazioni Internazionali Studenti. i criteri generali per il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero sono: a) il piano di studi da svolgere all’estero deve rispondere al requisito della coerenza accademica; b) le attività formative di base e caratterizzanti possono essere sostituite solo dopo una attenta verifica della congruità delle attività da svolgere all’estero rispetto al piano di studio complessivo dello studente; c) tutte le attività formative a scelta, i tirocini e la preparazione della prova finale, possono essere svolte all’estero, sempre nel rispetto di quanto enunciato al punto a). allo studente che svolge un periodo di studio all’estero è garantito l’esonero da eventuali vincoli di propedeuticità e dalla frequenza ⁄ partecipazione alle attività formative previste nello stesso periodo presso la luiss guido carli

esami di profitto Per acquisire i crediti che l’ordinamento didattico riserva agli insegnamenti e alle attività linguistiche, lo studente deve sostenere il relativo esame, che può

svolgersi in forma orale e ⁄ o scritta. tutte le prove orali di esame sono pubbliche. Qualora siano previste prove scritte, il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la correzione. Lo studente in regola con l’iscrizione e i relativi versamenti può sostenere, senza alcuna limitazione numerica, tutti gli esami e le prove di verifica, purché: a) sia in regola con gli obblighi di frequenza; b) l’esame si riferisca a insegnamenti e ⁄ o attività la cui didattica sia conclusa; c) siano rispettate le propedeuticità (vedi sezione apposita). d) l’insegnamento sia presente nel proprio piano di studi e) il docente sia quello indicato nello statone per la sessione di riferimento tutti gli esami di profitto e le altre prove di verifica devono svolgersi in forma individuale e devono aver luogo in condizioni che garantiscano l’approfondimento, l’obiettività e l’equità della valutazione in rapporto con l’insegnamento o l’attività e con quanto esplicitamente previsto ai fini della prova. per nessun motivo possono essere sostenuti esami al di fuori delle sessioni d’esame previste dal senato accademico. la votazione degli esami di profitto viene espressa in trentesimi. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di 18 ⁄ 30; il voto massimo di 30 ⁄ 30, con eventuale lode. La valutazione d’insufficienza non è corredata da votazione. In nessun caso l’esame verbalizzato con esito positivo può essere nuovamente sostenuto.

esa-esa

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R il glossario

02 | didattica | 29 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

nel caso di prove scritte, è consentito allo studente per tutta la durata delle stesse di ritirarsi. Nel caso di prove orali, è consentito allo studente di ritirarsi almeno fino al momento antecedente la verbalizzazione. allo studente che si sia ritirato, o che abbia conseguito una valutazione d’insufficienza, il docente può vietare di ripetere la prova nell’appello successivo della stessa sessione. per le discipline formate da due o più moduli coordinati, i docenti fissano di comune accordo le date degli appelli d’esame, partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente e contribuiscono al voto finale in modo proporzionale ai crediti del proprio modulo.

frequenza ai corsi La frequenza ai corsi è obbligatoria. Modalità e verifica di frequenza sono affidate al singolo docente. Nel caso di prolungate assenze i docenti ne danno comunicazione alla Segreteria del Dipartimento. Lo studente che dovesse risultare assente per più del 50% delle lezioni non potrà sostenere il relativo esame nella prima sessione utile dopo il termine delle lezioni stesse.

insegnamenti sdoppiati Per rispondere alle esigenze della didattica, taluni insegnamenti potranno essere sdoppiati (Canale A - Canale B). I cambi di canale per gli immatricolati al I anno, sono possibili soltanto sulla base di uno scambio tra due studenti appartenenti a canali diversi entro i termini e secondo le modalità indicate dalla Segreteria Studenti. Cambi di canale per gli studenti

iscritti agli anni successivi al primo non sono consentiti. Il contenuto del programma di ciascun canale deve essere omogeneo a quello degli altri corsi e prevedere un pari carico di lavoro per gli studenti.

lingue l’ordinamento didattico prevede, per tutti gli anni dei corsi di laurea triennale lo studio obbligatorio della lingua inglese e di una seconda lingua (da scegliersi tra francese, spagnolo, arabo, russo, cinese). I corsi di lingua del triennio sono tenuti da docenti di prestigiosi istituti esterni presso le sedi luiss. I corsi di III anno, ultimo semestre, sono invece tenuti da docenti luiss. Prima dell’inizio dei corsi di lingua lo studente sostiene un test in base al cui risultato viene inserito in un gruppo di lavoro omogeneo. la frequenza ai corsi di lingua è obbligatoria. Alla fine di ogni semestre il docente di riferimento esprimerà una valutazione complessiva su ciascuno studente del proprio gruppo, basandosi non solo sul rendimento ma anche sulle presenze in aula. Per ottenere un giudizio positivo, e quindi il passaggio ad un modulo didattico di livello superiore, lo studente dovrà avere un rendimento soddisfacente e non dovrà aver superato il 30% di assenze (anche giustificate) sul totale delle lezioni del semestre. Il secondo semestre del terzo anno gli studenti devono seguire un corso di lingua istituzionale tenuto da docenti luiss. Solo dopo aver sostenuto l’esame finale con voto, lo studente può acquisire i crediti previsti per le

Fre-lin

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02 | didattica | 31 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

lingue. Nel caso di studenti che dimostrino di aver raggiunto e completato prima della fine del terzo anno un livello di conoscenza della lingua pari almeno a C1 è previsto l’esonero dai corsi con gli istituti e l’inserimento in un corso di preparazione all’esame finale tenuto da docenti luiss. Ai fini dell’esonero, oltre al giudizio dei docenti dei corsi di lingua, potranno essere accettate certificazioni internazionali (previa valutazione, da parte del Dipartimento, del tipo di certificazione presentata e della data di rilascio della stessa). In tal modo a questi studenti verrà data la possibilità di sostenere l’esame finale di lingua nell’anno di corso in cui tale livello è stato raggiunto. Gli Istituti di lingua, ai quali è affidata parte della didattica, possono rilasciare, a richiesta degli interessati, certificato linguistico attestante il livello europeo raggiunto. Dopo il sostenimento dell’esame di lingua la luiss può rilasciare, su richiesta, attestato di partecipazione al corso con il voto riportato in sede d’esame ed il livello raggiunto (equiparato al quadro di riferimento europeo). L’insegnamento delle lingue è obbligatorio nei corsi di laurea magistrale. I corsi di lingua inglese, volti al potenziamento delle competenze grammaticali e all’acquisizione del linguaggio specialistico del settore di provenienza, saranno calibrati in base al livello linguistico degli studenti i quali verranno, a tal fine, sottoposti a test prima dell’inizio delle lezioni e suddivisi in gruppi omogenei (il corso si svolge nel I semestre). Potranno essere previsti anche corsi di potenziamento dell’inglese per gli studenti

provenienti da altro ateneo e con scarse conoscenze della lingua. Per tutti gli studenti sono inoltre previsti: - corsi obbligatori di seconda lingua (spagnolo ⁄ francese ⁄ tedesco ⁄ arabo ⁄ russo) che inizieranno nel II semestre; corsi obbligatori di terza lingua (spagnolo ⁄ francese ⁄ tedesco ⁄ arabo ⁄ russo ⁄ italiano) che inizieranno nel II semestre. Il corso di italiano è destinato esclusivamente a studenti stranieri che non abbiano conoscenza della lingua italiana. Al momento dell’immatricolazione allo studente proveniente da corsi triennali luiss viene attribuita automaticamente la seconda lingua studiata alla triennale. Al termine del I semestre, secondo modalità e tempi definiti ogni anno dal Dipartimento e comunicati preventivamente agli studenti, viene effettuata la scelta della seconda lingua dagli studenti provenienti da altro Ateneo e la scelta della terza lingua da tutti gli studenti. La terza lingua deve essere diversa dalla seconda lingua. Il periodo e la durata dei corsi di seconda e terza lingua varierà a seconda del livello linguistico dello studente: due semestri per i livelli più bassi, un unico semestre per i livelli più alti. Prima dell’inizio dei corsi vengono effettuati i test di valutazione del livello di lingua e vengono formati gruppi di livello omogeneo. Al termine dei corsi di lingua è previsto un esame con voto e l’acquisizione dei relativi crediti formativi. non sono previsti esoneri dai corsi di lingua magistrali Dopo il sostenimento dell’esame di lingua la luiss può rilasciare, a richiesta degli interessati,

lin-lin

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R il glossario

02 | didattica | 31 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

attestato di partecipazione al corso con il voto riportato in sede d’esame ed il livello raggiunto (equiparato al quadro di riferimento europeo).

lingue - livelli I corsi di lingua inglese, francese, spagnola, tedesca, araba e russa hanno un duplice obiettivo: il primo è quello di offrire allo studente una competenza comunicativa nella lingua che gli permetta di agire con autonomia nelle situazioni quotidiane; il secondo è quello di metterlo in grado di svolgere determinate attività in contesti e su temi accademico-professionali. Per quel che concerne l’aspetto comunicativo delle lingue europee si fa riferimento al “Common European Framework of Reference”, che definisce una serie di livelli di ingresso e di uscita. Questo schema, che esprime gli obiettivi linguistici in termini di “sapere fare”, tiene conto delle effettive capacità di comprensione e produzione di testi scritti e orali. Per adattare tale schema europeo al contesto universitario italiano, il programma dei corsi prevede anche una componente linguistica accademico-professionale, che è trasversale a tutti i livelli di competenza. Tenendo conto anche della competenza accademico-professionale, i livelli di uscita previsti (differenziati in base al livello di entrata) possono essere schematizzati come segue: b1 (livello soglia): Può capire i punti principali di un input linguistico orale chiaro e in forma ”standard” riguardante questioni semplici e comuni nell’ambito del lavoro, della scuola o dell’università, del tempo libero, ecc. Può produrre un testo orale breve e semplice su argomenti familiari e di interesse personale.

Può descrivere esperienze e avvenimenti e dare motivazioni e spiegazioni per le proprie opinioni o intenzioni. b2 (livello di indipendenza comunicativa): Può capire le idee principali di testi scritti e orali complessi su argomenti concreti e astratti, inclusi quelli dell’area di specializzazione. Può interagire con adeguata appropriatezza e spontaneità con parlanti nativi della lingua. Può produrre un testo chiaro e dettagliato su una certa gamma di argomenti e spiegare con motivazioni pertinenti e ben espresse un punto di vista. c1 (livello di completa competenza): Può capire testi scritti e orali estesi e specialistici, riconoscendo anche il loro significato implicito. Può esprimersi con appropriatezza e spontaneità, usando la lingua in modo flessibile e efficacemente per scopi sociali, accademici e professionali. Può produrre un testo orale chiaro e dettagliato su argomenti complessi, mostrando una buona comprensione dell’organizzazione di testi nella lingua studiata e degli aspetti linguistici della coesione e coerenza testuale. c2 (livello di padronanza): Può capire con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Può riassumere informazioni provenienti da fonti orali o scritti diversi, ricostruendo l’argomentazione o altri aspetti dei testi in modo coerente e convincente. Può esprimersi in modo spontaneo, appropriato e preciso, distinguendo tra sfumature di significato, anche in situazioni o in testi complessi.

lin-lin

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02 | didattica | 33 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

media ponderata finale Tutte le votazioni conseguite negli esami e i crediti formativi ad essi associati concorrono alla definizione della media ponderata finale. non concorrono alla definizione della media ponderata finale: - le votazioni conseguite nei corsi liberi, se non quelli appartenenti alla rosa deliberata dal Dipartimento (vedi sezione corsi liberi); - le idoneità relative alle attività di laboratorio e ⁄ o delle attività informatiche per le quali non è prevista l’attribuzione di voto.

piani di studio lo studente è tenuto a presentare il proprio piano di studi sulla base di quanto previsto nella propria offerta formativa. Eventuali modifiche, adeguatamente motivate e presentate in Segreteria Studenti entro i termini prestabiliti, dovranno essere autorizzate dal Dipartimento. scadenze e modalità di presentazione sono pubblicate sul sito dell’ateneo.

propedeuticità Nella successione degli esami di profitto lo studente deve rispettare le propedeuticità previste dagli ordinamenti didattici. Lauree Triennali Immatricolati a.a. 2011-2012

non si può essere ammessi a sostenere l’esame di:

se non si è superato l’esame di:

macroeconomia e politica economica

microeconomia

diritto dell’economia istituzioni di diritto pubblico

sociologia della comunicazione

sociologia

storia e teoria dei movimenti e dei partiti politici

storia contemporanea

Immatricolati a.a. 2010-2011

non si può essere ammessi a sostenere l’esame di:

se non si è superato l’esame di:

macroeconomia e politica economica

microeconomia

diritto amministrativo istituzioni di diritto pubblico

sociologia della comunicazione

sociologia

storia delle relazioni internazionali e teoria e storia dei movimenti e dei partiti politici

storia contemporanea

immatricolati anni precedenti

non si può essere ammessi a sostenere l’esame di:

se non si è superato l’esame di:

macroeconomia e politica economica

microeconomia

diritto amministrativo e diritto dell’inFormazione e della comunicazione

istituzioni di diritto pubblico

med-pro

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02 | didattica | 33 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

sociologia della comunicazione

sociologia

storia delle relazioni internazionali e storia dei partiti politici

storia contemporanea

È considerata vincolante, sia per il vecchio che per il nuovo ordinamento, esclusivamente la propedeuticità in vigore nell’anno accademico di sostenimento dell’esame. Per i corsi di Laurea Magistrale non sono previste propedeuticità.

prova finale L’elaborato finale (Laurea Triennale) e la tesi di laurea (Laurea Magistrale), una volta approvati dal relatore (e dal correlatore per i corsi di Laurea Magistrale), sono valutati da una commissione nominata dal Direttore del Dipartimento. Lo studente può ritirarsi dall’esame di laurea fino al momento in cui viene congedato dal Presidente della Commissione per dare corso alla decisione di voto, che avviene senza la presenza dello studente o di estranei.

prova finale - laurea triennale (elaborato) a partire dalla sessione estiva dell’a.a. 2011-2012 (giugno 2012) la prova finale del corso di laurea triennale consisterà nella redazione di un elaborato scritto in lingua italiana o inglese (30 ⁄ 50 cartelle, pari a 60.000 ⁄ 100.000 caratteri, note e bibliografia escluse), su un tema di tipo teorico, eventualmente supportato da evidenze empiriche, relativo ad un argomento attinente a una disciplina

nella quale il laureando abbia sostenuto l’esame, e nella redazione di un abstract (7 ⁄ 8 cartelle – pari a 15.000 caratteri) nella lingua, tra italiano e inglese, in cui non verrà redatto l’elaborato finale. L’argomento verrà assegnato dal relatore, un docente titolare di cattedra dell’insegnamento scelto dallo studente tra le discipline della Laurea Triennale comprese nel suo piano di studi (ad esclusione dei corsi liberi). Il relatore, nel suo ruolo, può fissare eventuali criteri selettivi per l’assegnazione dell’elaborato finale ed è anche garante del lavoro svolto dallo studente. L’elaborato può essere assegnato solo a studenti iscritti al terzo anno. Il relatore dovrà, inoltre, verificare con un colloquio finale, prima della consegna dell’elaborato, la preparazione e la capacità di discussione dello studente e darne conto nel giudizio che redigerà. la domanda di ammissione all’esame di laurea con l’indicazione dell’insegnamento, firmata dal relatore (che in questo modo assegna il titolo dell’elaborato), deve essere compilata online e consegnata in Segreteria Studenti con relativa marca da bollo ed entro il termine pubblicato online nell’avviso di riferimento. Gli elaborati, approvati dal relatore e consegnati nei termini e secondo le modalità previste dalla Segreteria Studenti, vengono sottoposti ad una Commissione nominata dal Direttore e composta da almeno tre docenti titolari d’insegnamento. La Commissione sarà presieduta da un docente di ruolo del Dipartimento. La Commissione preposta avrà a disposizione per la valutazione:

pro-pro

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02 | didattica | 35 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

- il curriculum accademico dello studente laureando - una copia cartacea degli elaborati finali - la scheda di valutazione del relatore (trasmessa preventivamente alla Segreteria Studenti) con un giudizio sugli elaborati ed una proposta di punteggio. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, viene attribuito dalla Commissione. La lode viene proposta e motivata dal Relatore e deve essere approvata all’unanimità dalla Commissione. Il voto di laurea sarà trascritto dalla Commissione su apposito verbale predisposto dalla Segreteria Studenti e visualizzabile dallo studente sul sito internet. La proclamazione con il titolo di “Dottore” avverrà durante la cerimonia del graduation day. La cerimonia si svolgerà in presenza di una Commissione - composta da docenti del Dipartimento - che consegnerà ai neolaureati il Diploma di Laurea. All’evento sono invitati a partecipare famiglie e amici.

prova finale - laurea magistrale (tesi) la prova finale del corso di laurea magistrale consiste nella realizzazione di una tesi scritta in italiano e ⁄ o in lingua straniera, su un argomento attinente a una disciplina nella quale lo studente abbia sostenuto l’esame ad esclusione dei corsi liberi, e nella sua discussione orale, che può avvenire sia in italiano che in lingua straniera. Non è possibile svolgere l’elaborato finale in un insegnamento inserito nel piano di studi come corso libero. La tesi di laurea deve manifestare la maturità

critica, letteraria, tecnico-scientifica corrispondente alle figure culturali e professionali specifiche della laurea magistrale. Essa deve consistere in un lavoro organico su argomenti di rilevante portata per la disciplina, con un apporto critico personale; si deve far ricorso alle fonti primarie e secondarie, dando conto della completezza della bibliografia di base e specifica; la tesi deve presentare un rigore formale e avere una dimensione non inferiore alle 150 cartelle. L’argomento viene assegnato allo studente almeno tre mesi prima della data prevista per la discussione da un docente titolare di un insegnamento compreso tra le discipline della laurea magistrale. Il docente relatore deve essere titolare di cattedra dell’insegnamento nel momento in cui si presenta domanda di laurea o deve esserlo stato nei precedenti anni accademici. Il docente svolgendo il ruolo di relatore, sarà anche il garante del lavoro svolto. La tesi non può essere assegnata prima dell’inizio del terzo semestre (secondo anno). È autonomia del docente fissare eventuali criteri selettivi per l’assegnazione dell’elaborato finale. Inoltre, al fine di garantire una ripartizione equilibrata del carico di lavoro, è stabilito un tetto massimo di dieci elaborati finali per insegnamento. La tesi si considera assegnata nel momento in cui lo studente consegna in Segreteria Studenti il relativo modulo, debitamente compilato e firmato dal docente Relatore. Successivamente il Direttore del Dipartimento nomina, per ogni studente, un docente correlatore. Le tesi di laurea, una volta approvate dal relatore, e consegnate nei termini e secondo le modalità previste dalla Segreteria Studenti, sono valutate da una Commissione nominata

pro-pro

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R il glossario

02 | didattica | 35 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

dal Direttore del Dipartimento. La seduta di laurea è pubblica e pubblico è l’atto di proclamazione del risultato finale. Lo studente può ritirarsi dall’esame di laurea fino al momento in cui viene congedato dal Presidente della Commissione per dare corso alla decisione di voto, che avviene senza la presenza dello studente o di estranei. Il giorno della discussione, lo studente deve consegnare al personale di Segreteria otto copie cartacee di un breve sunto della tesi di laurea (della lunghezza di 5-10 cartelle, cui si vanno aggiunti l’indice e la bibliografia). Le copie del riassunto saranno distribuite ai membri della Commissione.

svolgimento della didattica gli insegnamenti di profitto e i laboratori si svolgono di norma entro un singolo semestre. sono invece annuali le attività linguistiche.

voto di laurea il voto di laurea espresso in centodecimi, viene attribuito dalla commissione, su proposta del relatore. esso tiene conto del lavoro scritto e della sua discussione orale, per i corsi di laurea magistrale, nonché del percorso di studi. Ai fini del superamento dell’esame di laurea, il punteggio minimo è di 66 punti, il massimo di 110. Il relatore può proporre, per studenti particolarmente brillanti e meritevoli, una “speciale menzione” da trascrivere accanto al voto di laurea magistrale sul curriculum dello studente, per lavori di argomento innovativo e sperimentale. L’attribuzione della speciale menzione sarà valutata dalla Commissione in

seduta di laurea e approvata all’unanimità. La speciale menzione può essere riconosciuta solo ai laureati con lode. definizione voto di laurea Il Senato Accademico ha deliberato che dalla prima sessione di laurea dell’anno accademico 2011-2012 (giugno 2012): - per ottenere la lode, occorrerà partire da un punteggio di almeno 105 ⁄ 110. In tutti i casi, la lode dovrà essere assegnata solo alle tesi che abbiano richiesto particolare impegno o di chiaro valore scientifico; - in sede di laurea potranno essere attribuiti al massimo 6 punti; - il punteggio di partenza non subirà più arrotondamenti (per eccesso o per difetto); - verrà quindi preso in considerazione il voto esatto di partenza; - il limite dei 6 punti si applicherà anche nel caso di tesi di laurea di particolare pregio; bonus aggiuntivi sul punteggio di laurea Sulla base di quanto deliberato dal senato accademico in data 24 novembre 2010 per le categorie di studenti di seguito indicate verranno applicate le seguenti regole riguardanti i bonus aggiuntivi sul punteggio di laurea: - bonus di 1 un punto per studenti che partecipano al programma ERASMUS o ad altre tipologie di Scambi Internazionali (come ad esempio DDIM, NOVA ed Utrecht) ed abbiano sostenuto – nell’ambito dello scambio - almeno un esame; - bonus di 1 punto per coloro che si laureano in corso; - incidenza sulla media ponderata in trentesimi – indipendentemente dalla votazioni conseguite - dei voti ottenuti per un massimo di

svo-vot

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R il glossario

02 | didattica | 37 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

due corsi liberi scelti esclusivamente all’interno di rose deliberate dai Dipartimenti. Le altre tipologie di corsi liberi, ad esempio quelli sostenuti in erasmus o al di fuori delle rose proposte dai Dipartimenti, non entreranno in alcun modo in media né daranno diritto ad altri bonus. Usufruiranno delle regole sopra indicate tutti coloro che si immatricoleranno a partire dall’a.a. 2011 ⁄ 2012 e le seguenti categorie di studenti attualmente iscritti:

corsi di laurea triennale

anno di immatricolazione

anno di corso nell’ a.a.2010 ⁄ 2011

a.a. 2010-2011 i anno

a.a. 2009-2010 ii anno

corsi di laurea magistrale

anno di immatricolazione

anno di corso nell’ a.a.2010 ⁄ 2011

a.a. 2010-2011 i anno

Per le altre categorie di studenti vale quanto deliberato in precedenza.

vot-vot

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02 | didattica | 37 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

03l’ordinamento degli studi A.A. 2011 ⁄ 2012

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

03 l’ordinamento degli studi A.A. 2011 ⁄ 2012

laurea triennale

Ordinamento 40

Insegnamenti 41

Programmi di studio 48

lauree magistrali

Ordinamento 88

Insegnamenti 89

Programmi di studio 98

CORSO DI LAUREA TRIENNALE I E II ANNO SCIENzE pOLITIChE III ANNO SCIENzE pOLITIChE E DELLA COmUNICAzIONE, (Dm 270 ⁄ 04)

CORSO DI LAUREA mAGISTRALE I E II ANNO RELAzIONI INTERNAzIONALI SCIENzE DI GOvERNO E DELLA COmUNICAzIONE pUbbLICA (Dm 270 ⁄ 04)

L’ordinamento degli studi per l’anno 2011 ⁄ 2012 prevede la prosecuzione dei corsi di Laurea Triennale e Magistrale attivati nel precedente anno accademico.

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000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

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Laurea Triennale

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

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03 | ordinamento degli studi | 41

R insegnamenti laurea triennale

scienze politiche

Classe L 36: Scienze politiche e delle relazioni internazionaliPrimo Anno (Immatricolati A.A. 2011-2012)

primo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011 insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m filosofia politica SpS ⁄ 01 8 pELLEGRINO mAffETTONE

m sociologia SpS ⁄ 07 8 pELLICANI DE SIO

m statistica SECS-S ⁄ 01 8 DE GIOvANNI ROCCI

primo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b

m istituzioni di diritto pubblico

IUS ⁄ 09 8 DE mARTIN mELONI

m microeconomia SECS-p/01 8 ANDREOzzI pANDImIGLIO

m storia contemporanea m-STO ⁄ 04 8 pERfETTI CAppERUCCI

m storia delle dottrine politiche

SpS ⁄ 02 8 TELò SANTORO

altre attività formative annuale cfu docente

m lingua inglese 8 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m seconda lingua (arabo, cinese, francese, russo, spagnolo)

8 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti laurea triennale

scienze politiche

Classe L 36: Scienze politiche e delle relazioni internazionaliIndirizzo Comunicazione, Indirizzo Istituzionale,Indirizzo Politologico Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m macroeconomia SECS-p ⁄ 01 8 mESSORI mATTESINI

m scienza politica SpS ⁄ 04 8 DE mUCCI fAbbRINI ⁄ mORLINO

m sociologia della comunicazione

SpS ⁄ 08 8 SORICE GILI

m storia delle dottrine politiche

SpS ⁄ 02 8 pELLEGRINO ALDObRANDINI

secondo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b

m relazioni internazionali

SpS ⁄ 04 8 mARChETTI mAffETTONE

m politica economica SECS-p ⁄ 02 8 mACChIATI bATTISTI

m diritto internazionale IUS ⁄ 13 8 SCISO GIANELLI

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03 | ordinamento degli studi | 43

R insegnamenti laurea triennale

scienze politiche

altre attività formative annuale cfu docente

m lingua inglese 8 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m seconda lingua (arabo, francese, russo, spagnolo)

6 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

i ⁄ ii semestre cfu

m laboratorio di scrittura * (3 ore settimanali)

8

* L’elenco delle altre attività valide al fine del riconoscimento dei crediti per “Altre attività formative” è disponibile sul sito http://scienzepolitiche.luiss.it/

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti laurea triennale

scienze politiche e della comunicazione

Classe L 36: Scienze politiche e delle relazioni internazionaliTerzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

terzo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m filosofia politica SpS ⁄ 01 8 pECORA DI NUOSCIO

m diritto internazionale IUS ⁄ 13 8 CANNIzzARO -

m storia delle relazioni internazionali

SpS ⁄ 06 8 NIGLIA -

terzo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m diritto amministrativo IUS ⁄ 10 8 ANTONELLI

altri insegnamenti ii sem ssd cfu docente

2 ESAmI A SCELTA DELLO STUDENTE

6 ++6 -

altre attività formative annuale cfu docente

m lingua inglese 8 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m seconda lingua (arabo, francese, russo, spagnolo)

6 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m elaborato finale -

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03 | ordinamento degli studi | 45

R insegnamenti laurea triennale

scienze politiche e della comunicazione

Classe L 20: Scienze della comunicazioneTerzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

terzo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m filosofia politica SpS ⁄ 01 8 pECORA DI NUOSCIO

m diritto dell’informazione e della comunicazione

IUS ⁄ 10 8 mENSI -

m teoria e tecniche del linguaggio giornalistico

SpS ⁄ 08 8 ANSELmI ⁄ ROmANELLI -

terzo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m storia dei partiti politici

m-STO ⁄ 04 8 CAppERUCCI

altri insegnamenti ii sem ssd cfu docente

2 ESAmI A SCELTA DELLO STUDENTE

6 ++6 -

altre attività formative annuali cfu docente

m lingua inglese 8 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m seconda lingua (arabo, francese, russo, spagnolo)

6 I CREDITI SONO ATTRIbUITI SOLITAmENTE AL TERzO ANNO, DOpO AvER SOSTENUTO L’ESAmE

m elaborato finale -

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti laurea triennale

esami a scelta 27 febbraio - 26 maggio 2012 per gli studenti iscritti nell’ a.a. 2011 ⁄ 2012 al iii anno del corso di laurea triennale

insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a

m analisi delle politiche pubbliche SpS ⁄ 04 6 bASILI ⁄ SETTEmbRI

m comunicazione d’impresa e gestione delle risorse umane

SpS ⁄ 09 6 COCOzzA

m history of globalisation SECS-p/12 6 TONIOLO

m organizzazione internazionale IUS ⁄ 13 6 SCISO

m semiotica dei consumi m-fIL ⁄ 05 6 pEvERINI

m sociologia dei fenomeni politici SpS ⁄ 11 6 ORSINI

m sociologia economica SpS ⁄ 09 6 fALLOCCO m storia dell’europa contemporanea

m-STO ⁄ 04 6 CATTARUzzA

m teorie e tecnica dei nuovi media SpS ⁄ 08 6 DE bLASIO

m teorie e tecniche del cinema SpS ⁄ 08 6 vIGANò

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03 | ordinamento degli studi | 47

R insegnamenti laurea triennale

corsi liberi - insegnamenti proposti per gli studenti iscritti nell’ a.a. 2011 ⁄ 2012 al iii anno del corso di laurea triennale

insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m logica m-fIL ⁄ 02 4 bENCIvENGA

m cooperazione allo sviluppo IUS ⁄ 13 4 bELLONI

insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m la proprietà intellettuale nella società dell’informazione

IUS ⁄ 04 4 bOCChINI

m il mondo delle religioni m-STO ⁄ 06 4 SANGALLI

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 49 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

AnAlisi delle politiche pubbliche (corso A sceltA)Marzia Basili Pierpaolo [email protected] [email protected]

6 CFU

contenuti del corso Il corso si articola in tre parti: - Un corso tradizionale di analisi delle politiche pubbliche, con un’attenzione particolare rivolta ai processi decisionali ed alle politiche pubbliche dell’Unione europea; - Un corso monografico sulla politica migratoria; - Un gioco di simulazione sui processi decisionali in seno all’Unione europea.

testi di riferimento - M. Howlett, M. Ramesh, Come studiare le politiche pubbliche, il Mulino, Bologna, 2003, pp. 1-205 - L. Einaudi, Le politiche dell'immigrazione in Italia dall'Unità ad oggi, Laterza, 2008. Inoltre: -Materiale didattico aggiuntivo messo a disposizione dal docente per preparare il gioco di simulazione.

obiettivi formativi Obiettivo essenziale del corso è quello di “capire” le politiche pubbliche: nelle innovazioni concettuali e lessicali estese ormai a livello di linguaggio amministrativo e giornalistico, nonché nell’analisi dei processi decisionali e di messa in opera dell’output prodotto dai sistemi politici contemporanei. In definitiva, un’introduzione all’analisi empirica dei programmi e degli strumenti di intervento della politica nella realtà sociale ed economica.

metodi didattici Lezioni frontali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver superato l’esame.

comunicAzione d’impresA e gestione delle risorse umAne (corso A sceltA)Antonio Cocozza [email protected]

6 CFU

contenuti del corso Il corso si articola in tre parti: - nel modulo istituzionale saranno analizzati i concetti teorici fondamentali per poter comprendere l’evoluzione delle culture e dei modelli organizzativi, lo sviluppo delle politiche di Human Resources Management e quelle di comunicazione d’impresa, nel panorama italiano e internazionale, alla luce della crescente importanza assunta dalla persona, come lavoratore e consumatore, nella determinazione di una positiva performance aziendale o istituzionale. Si presterà particolare attenzione alle politiche e agli strumenti di governo delle relazioni di lavoro correlati con lo sviluppo strategico del ruolo e dei compiti della Direzione Risorse Umane, nonché ai nuovi modelli di comunicazione d’impresa orientata strategicamente e culturalmente al cliente maturo e consapevole. L’esperienza italiana sarà esaminata attraverso l’analisi dell’evoluzione dei principali modelli applicativi operanti in aziende innovative e in pubbliche amministrazioni particolarmente virtuose; - nel modulo di approfondimento saranno prese in esame le principali leve strategiche necessarie per una gestione efficace del mutamento

programmi di studio

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 49 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

nei contesti aziendali e istituzionali: comunicazione organizzativa; recruiting e selezione; valutazione e sistemi incentivanti; sviluppo, formazione e life long learning, coinvolgimento e partecipazione; motivazione, leadership e coaching. Sarà rivolta, inoltre, particolare attenzione allo studio dei nuovi canali e strumenti operativi della comunicazione d’impresa: concertazione della comunicazione, communication mix e coinvolgimento degli stakeholders; pubblicità e relazioni pubbliche ; brand name e visibilità sul mercato; internet, e-commerce e linguaggi multimediali; prodotto, packaging e punto vendita; politiche, azioni e programmi di responsabilità sociale. - nei seminari saranno presentate esperienze aziendali significative di politiche di gestione e valorizzazione delle risorse umane e di comunicazione d’impresa, attraverso la testimonianza di protagonisti e testimoni privilegiati provenienti da imprese industriali e dei servizi e di pubbliche amministrazioni innovative nazionali e internazionali.

testi di riferimento - Cocozza A., Direzione risorse umane. Politiche e strumenti per

l’organizzazione e la gestione delle relazioni di lavoro, Angeli, Milano, 2006 (dal I al V capitolo). -  Cocozza A., Persone Organizzazioni Lavori. Esperienze innovative di comunicazione d'impresa e valorizzazione delle risorse umane, Franco Angeli, Milano, 2010 (I parte).

obiettivi formativi a) Fornire un quadro teorico di riferimento di tipo interdisciplinare e analizzare le interconnessioni esistenti con le discipline sociologiche, economico-organizzativo, amministrativo-gestionali e dei processi comunicativi; analizzare gli aspetti operativi connessi con la gestione e la valorizzazione delle risorse umane e le politiche di comunicazione d’impresa all’interno di imprese e pubbliche amministrazioni particolarmente significative, anche attraverso il ricorso a esercitazioni e a case studies; b) far conoscere esperienze aziendali di notevole interesse provenienti dal mondo delle imprese private e da quello dalle amministrazioni pubbliche innovative nazionali e internazionali.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni, analisi di casi aziendali, seminari e testimonianze.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale La tesi sarà assegnata agli studenti che manifestano un reale interesse scientifico per la disciplina e solo dopo aver sostenuto l’esame e aver ottenuto un esito più che positivo. La sua elaborazione e articolazione prevede la definizione di un quadro teorico di riferimento coerente con l’oggetto di studio e l’analisi di uno o più casi empirici.

cooperAzione Allo sviluppo (corso libero)Elisabetta Belloni

4 CFU

contenuti del corso Il Corso approfondirà il processo di evoluzione del panorama globale dello sviluppo, mettendo in evidenza i principali mutamenti intervenuti nell’ambito della Comunità internazionale a seguito della globalizzazione dei mercati. Sarà brevemente illustrato il ruolo

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 51 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

che alcuni dei principali attori internazionali dello sviluppo, dalle Nazioni Unite, al G8/G20, all’OCSE, all’Unione Europea, svolgono nell’attuale contesto globale ai fini della crescita dei PVS. Il Corso si concentrerà altresì sull’analisi dei principali orientamenti internazionali di policy di cooperazione allo sviluppo, partendo dal “varo” degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) e dei relativi impegni presi dai donatori internazionali, per giungere all’affermazione dell’approccio “olistico” allo sviluppo nonché di principi qualitativi dell’aiuto e del concetto di coerenza delle politiche per lo sviluppo, senza tralasciare gli aspetti legati alle fonti innovative di finanziamento. Sarà, inoltre, descritta l’azione della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in un contesto globalizzato, partendo dalla sua Legge istitutiva e dalla struttura organizzativa della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri (MAE), e sarà evidenziata la crescente interrelazione con altri attori dello sviluppo nazionali, dalla società civile (Organizzazioni Non Governative) al mondo dell’impresa, alle Fondazioni bancarie e alle Università. Infine, si farà breve cenno alle prospettive delle

politiche di cooperazione alla luce dei prossimi appuntamenti internazionali in materia di sviluppo.

testi di riferimento Manuali (uno tra i seguenti): Teoria e Politica dell’aiuto allo sviluppo, di M. Biggeri e F. Volpi. Ed. Franco Angeli, 2006. (Consigliato) Manuale di cooperazione allo Sviluppo, di G. Antonelli e A. Raimondi. Ed. SEI, 2001. Economia e Politica della Cooperazione allo Sviluppo, di M. Zupi. Ed. Laterza, 2007. Monografie (una tra le seguenti): La carità che uccide, di Dambisa Moyo. Ed. Rizzoli, 2007.  L’ultimo miliardo, di Paul Collier. Ed. Laterza, 2008.

obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire, mediante l’approfondimento delle tendenze evolutive delle politiche di sviluppo globali e del ruolo dei vari attori operanti nel panorama della cooperazione, un inquadramento generale del sistema di cooperazione allo sviluppo internazionale. Ulteriori obiettivi formativi saranno quello di far comprendere le modalità d’azione della Cooperazione Italiana allo Sviluppo e di come essa opera all’interno

di un contesto globalizzato, e quello di trasmettere agli studenti una visione “istituzionale” dello sviluppo.

metodi didattici L’insegnamento prevede lezioni frontali, talvolta svolte anche con l’ausilio di strumenti informatici (power point). Nella pagina web LUISS dedicata al Corso sarà pubblicato materiale didattico adeguatamente selezionato dal docente.

modalità di verifica dell’apprendimento Il Corso prevede una verifica scritta obbligatoria, a metà del percorso formativo, da realizzare sotto forma di test - parte a risposta multipla, parte a risposta aperta - sulle tematiche trattate. Al termine del corso è previsto l’esame orale.

diritto AmministrAtivoVincenzo [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Per un’introduzione al corso: nozioni e storia Amministrazione pubblica e

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 51 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

poteri pubblici. Dalla pubblica amministrazione alle pubbliche amministrazioni. Indirizzo politico e attività amministrativa. La nascita del diritto amministrativo. La legislazione amministrativa. Diritto amministrativo e diritto comune. Le fonti del diritto amministrativo Le norme costituzionali sull’amministrazione pubblica. Modelli di amministrazione e principi costituzionali. I principi generali. Il potere statutario, legislativo e regolamentare dopo la riforma del Titolo V della Costituzione. Le pubbliche amministrazioni come organizzazioni. L’organizzazione della pubblica amministrazione. Organizzazioni ed uffici. Le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni. Le amministrazioni indipendenti. Le amministrazioni pubbliche in forma privata. Le attività delle amministrazioni pubbliche Il potere amministrativo ed il suo esercizio. La discrezionalità amministrativa.

Il procedimento amministrativo. Il provvedimento amministrativo. Efficacia e invalidità. L’attività amministrativa di diritto comune. Le risorse Le risorse umane. Le risorse finanziarie. I beni. Situazioni soggettive e tutele Le situazioni soggettive e la loro tutela. La tutela giustiziale e la tutela giurisdizionale.

testi di riferimento Oltre le letture integrative su specifici argomenti indicate durante il corso, si può far riferimento all’ultima edizione di uno dei seguenti manuali: - Cerulli Irelli V., Lineamenti di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino. - Corso G., Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino. - Rossi G., Principi di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino. - Sorace D., Diritto delle amministrazioni pubbliche. Una introduzione, Il Mulino, Bologna.

obiettivi formativi Fornire le conoscenze fondamentali sul diritto delle amministrazioni pubbliche e sulle principali riforme

intervenute nell’ordinamento amministrativo. Favorire lo sviluppo della capacità di cogliere le relazioni tra sistema economico, sistema politico ed assetti istituzionali, nonché i mutamenti che li riguardano.

metodi didattici Lezioni frontali, seminari, esercitazioni. Interventi di esperti delle discipline. Esame di materiali rilevanti ed atti amministrativi.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione collegiale dell’apprendimento, qualitativo e quantitativo, degli argomenti costituenti il fondamento della disciplina e dei temi oggetto delle lezioni, dei seminari e delle esercitazioni.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio motivazionale e considerazione della partecipazione alle attività del corso.

propedeuticità Istituzioni di diritto pubblico

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 53 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto dell’informAzione e dellA comunicAzioneMaurizio [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Libertà di manifestazione del pensiero, diritto di informazione e tutela del pluralismo. Le fonti normative della comunicazione. La disciplina della stampa. La normativa europea sulle comunicazioni elettroniche e il suo recepimento in Italia. La “convergenza” tecnologica e normativa. In particolare, l’analisi dei mercati, l’assegnazione delle frequenze la separazione strutturale/funzionale degli operatori dominanti. Il sistema radiotelevisivo. In particolare, la disciplina delle posizioni dominanti, le regole in tema di pubblicità e la tutela dei minori. Il servizio pubblico radiotelevisivo. La comunicazione politica ed elettorale e i suoi limiti: la c.d. par condicio. Accenni alla disciplina giuridica di Internet e dei “nuovi media”. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e la Commissione

parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi.

testi di riferimento Manuale di base: - PG. Gardini, Le regole dell’informazione. Principi giuridici, strumenti, casi, II ed., Bruno Mondadori, Milano, 2009. In alternativa (previo accordo con il docente): - Caretti, Diritto dell’informazione e della comunicazione, IV ed., il Mulino, Bologna, 2009. - R. Zaccaria, Diritto dell’informazione e della comunicazione, VI ed., Cedam, Padova, 2010. Per approfondimenti: - F. Bruno-G. Nava, Il nuovo ordinamento delle comunicazioni. Radiotelevisione, comunicazioni elettroniche, editoria, Giuffrè, Milano, 2006. - P. Costanzo-G. De Minico-R. Zaccaria (a cura di), I “tre codici” della Società dell’informazione, Giappichelli, Torino, 2007. - M. Cuniberti-E. Lamarque-B. Tonoletti-G.E. Vigevani-M.P. Viviani Schlein, Percorsi di diritto dell’informazione, II ed., Giappichelli, Torino, 2005 - R. Esposito, Contributo allo studio della regolamentazione giuridica delle reti, Editore

Kappa, Roma, 2006 - V. Zeno-Zencovich, La libertà di espressione. Media, mercato, potere nella società dell’informazione, il Mulino, Bologna, 2004.

obiettivi formativi Il corso si propone di guidare all’acquisizione della conoscenza critica delle principali tematiche del diritto dell’informazione e della comunicazione.

metodi didattici Lezioni in aula, interventi di testimoni qualificati, disamina di sentenze e decisioni di organi giurisdizionali e autorità indipendenti.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale, preceduto da una prova scritta facoltativa al termine della prima parte del corso .

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Voto all’esame pari o superiore a 28. Spiccata sensibilità nei confronti delle questioni giuridico oggetto del corso.

propedeuticità Istituzioni di diritto pubblico

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 53 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto internAzionAle corso AElena [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Nozione e caratteri dell’ordinamento internazionale. Le fonti. Rapporti tra ordinamento internazionale e interno. L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale e al diritto dell’Unione europea. I soggetti: gli Stati, le organizzazioni internazionali, i movimenti insurrezionali, l’individuo. La sovranità territoriale. Gli spazi marini, aerei e cosmici. Il divieto dell’uso della forza e le sue eccezioni nel diritto internazionale contemporaneo. Le emergenze umanitarie e la “international collective responsibility to protect”: presupposti e condizioni per il suo esercizio. La violazione delle norme internazionali e le sue conseguenze. Le controversie internazionali e la loro soluzione. La funzione giurisdizionale. Cenni alla funzione ed ai concetti di base del diritto internazionale privato.

testi di riferimento Un manuale a scelta tra: - B. Conforti, Diritto internazionale, Editoriale Scientifica, Napoli, 2010. - N. Ronzitti, Introduzione al diritto internazionale, Giappichelli, Torino, 2007.

obiettivi formativi Indurre la consapevolezza della dimensione ultranazionale dei problemi e delle relative soluzioni, sottolineando la necessità della cooperazione interstatale a più livelli (regionale, continentale, universale) per fronteggiare le sfide della globalizzazione. Fornire in questa prospettiva adeguati strumenti di analisi e di orientamento nei principali settori della cooperazione internazionale. Completare, per questa via, la preparazione di base necessaria per l’accesso, in prospettiva, alle carriere nelle amministrazioni pubbliche e nel funzionariato internazionale.

metodi didattici Lezioni frontali e seminari con personalità esterne.

modalità di verifica dell’apprendimento Eventuali prove scritte intermedie ed esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Buona preparazione di base, interesse per la materia, conoscenza dell’inglese e di una seconda lingua.

diritto internAzionAle corso bAlessandra Gianelli

8 CFU

contenuti del corso Nozione e caratteri della società internazionale e del suo diritto. Le fonti. La sovranità dello Stato. La protezione internazionale dei diritti umani. Gli spazi marini, aerei e cosmici. Le controversie internazionali e la loro soluzione. La funzione giurisdizionale. Il divieto di minaccia e uso della forza armata e la Carta delle Nazioni Unite. La responsabilità internazionale. L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale e al diritto dell’Unione europea. I soggetti internazionali: Stati, organizzazioni internazionali, movimenti insurrezionali. La condizione internazionale dell’individuo.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 55 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento A scelta: - B. Conforti, Diritto internazionale, 8° ed., 2010, Editoriale Scientifica, integralmente; oppure: - N. Ronzitti, Introduzione al Diritto internazionale, 3° ed., 2009, Giappichelli, integralmente. Per tutti, inoltre: - G. Arangio-Ruiz, La persona internazionale dello Stato, UTET, 2008, pp. 1-91.

obiettivi formativi Acquisizione degli strumenti fondamentali per la preparazione a funzioni di responsabilità aventi ad oggetto anche materie internazionalistiche, soprattutto nel quadro di organizzazioni internazionali e di enti pubblici e privati con rapporti internazionali.

metodi didattici Lezioni, seminari.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento dell’esame con congrua votazione.

diritto internAzionAleEnzo Cannizzaro

8 CFU

contenuti del corso Le Nazioni unite e la regolamentazione internazionale dell’uso della forza; la funzione normativa; le dinamiche soggettive; la responsabilità internazionale; la funzione giudiziaria internazionale; I rapporti fra diritto internazionale e diritto interno.

testi di riferimento Enzo Cannizzaro, Corso di diritto internazionale, Giuffré, Milano, 2011.

obiettivi formativi Il corso intende consentire l’acquisizione delle metodologie fondamentali di analisi dei problemi di base del diritto internazionale.

metodi didattici Lezioni, seminari, studio di casi e materiali.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consta di una prova scritta obbligatoria e di una prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza dei corsi e conoscenza linguistica.

filosofiA politicA corso AGaetano Pecora

8 CFU

contenuti del corso Il corso si compone di due parti: generale la prima, speciale la seconda. La parte generale intende ripercorrere la tipologia delle forme di governo così come allestita dai “classici” del pensiero politico dall’antichità fino al XIX secolo. Di alcuni “classici” verrà esaminata con particolare cura l’opera principale, quella cioè che più di ogni altra ha assicurato loro la fama. La parte speciale, invece, vuole ricostruire – anche qui con l’ausilio dei “classici” – le diverse concezioni della “libertà” così come si sono snodate (e magari scontrate) nel corso dei secoli. Si avrà modo perciò di imbattersi nella libertà liberale, quindi nella libertà democratica, poi nella libertà socialista e finalmente nelle libertà “altre”, dove per libertà “altre” sono da

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 55 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

intendere la libertà cattolica e la libertà comunista.

testi di riferimento Per la parte generale: N. Bobbio, La teoria delle forme di governo nella storia del pensiero politico, Giappichelli, Torino 1976; N. Bobbio, Diritto e Stato nel pensiero di Emanuele Kant, Giappichelli, Torino 1969 (soltanto la prima parte) J.-J. Chevallier, Le grandi opere del pensiero politico, il Mulino, Bologna 1998 (testo non obbligatorio ma da consultare); Per la parte speciale: G. Pecora, La libertà dei moderni, luiss University Press, Roma 2004; G. Pecora, Il pensiero politico di Gaetano Filangieri, Rubbettino, Soneria-Mannelli 2008;

obiettivi formativi Fornire allo studente un reticolo di concetti attraverso cui traguardare le realtà politiche che si sono avvicendate nella storia dei popoli.

filosofiA politicA corso AGianfranco [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso passa in rassegna alcune delle principali teorie della giustizia distributiva presentate nella filosofia politica contemporanea e analizza le argomentazioni e le obiezioni principali che hanno caratterizzato il dibattito degli ultimi quarant’anni.

testi di riferimento - W. Kymlicka, Introduzione alla filosofia politica contemporanea, Feltrinelli, Milano 2000, capp. 1-3 - J. Rawls, Una teoria della giustizia, Feltrinelli, Milano 2008, cap. 1, §§ 1-6, 9, cap. 2, §§ 10-17, cap. 3 - J.C. Harsanyi, L’utilitarismo, il Saggiatore, Milano 1988, cap. 3, §§ 1-6, cap. 4, escluse le note matematiche a pp. 84-91, cap. 5. cap. 6, §§ 1-6 - R. Nozick, Anarchia, stato e utopia, il Saggiatore, Milano 2000, cap. 7 - M. Walzer, Sfere di giustizia, Laterza, Roma-Bari 2008, cap. 1. All’inizio del corso, il docente

informerà gli studenti sulla reperibilità dei testi, che sono per la maggior parte ancora in commercio. È consigliata anche la lettura di: - S. Maffettone, Introduzione a Rawls, Laterza, Roma-Bari 2010 - M. Sandel, Giustizia. Il nostro bene comune, Feltrinelli, Milano 2010, capp. 2-3, 6 - A.K. Sen, L’idea di giustizia, Mondadori, Milano 2010, Parte prima

obiettivi formativi Formare capacità di analisi e comprensione dei testi filosofici, nonché dare una certa padronanza del linguaggio filosofico e stimolare le abilità argomentative.

metodi didattici Lezioni frontali e discussioni guidate.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Buon esito dell’esame.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 57 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

filosofiA politicA corso bSebastiano [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Si prevede lo studio e l’analisi di alcuni lemmi fondamentali della filosofia politica contemporanea – fra cui “giustizia”, “democrazia” “cultura”, “diritti”. Inoltre, si confronterà il dibattito filosofico-politico occidentale con la letteratura non-occidentale (Al-Azm, An’Naim, Bilgrami, Said, Chatterjee, Chandokee, Jiwei, etc).

testi di riferimento - W. Kymlicka, Introduzione alla filosofia politica contemporanea, Feltrinelli, Milano 2000 (da confermare a lezione) - Materiali didattici a cura della cattedra.

obiettivi formativi Proporre e favorire un’analisi critica dei fondamentali temi e problemi che riguardano la teoria politica contemporanea.

metodi didattici Lezioni frontali e seminari di approfondimento.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta intercorso ed esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine allo studio della disciplina.

metodi didattici Lezioni frontali con esercitazioni su opere “classiche” del pensiero politico.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente dovrà aver superato l’esame di profitto con il massimo dei voti; quindi, in successivi colloqui col docente, dovrà aver mostrato una spiccata curiosità per uno o più temi affrontati nel corso delle lezioni.

filosofiA politicA corso bEnzo Di [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Seguendo un approccio storico e teorico, nella prima parte verranno affrontati alcuni dei temi classici della filosofia politica, in particolare il rapporto che la politica intrattiene con la morale, il diritto e la scienza. Si procederà quindi ad un’analisi filosofica ed epistemologica delle nozioni di ideologia, totalitarismo, giustizia sociale, laicità, razionalità delle decisioni politiche, per poi indagare più diffusamente i principali aspetti teorici delle differenti accezioni di democrazia e di liberalismo. La seconda parte verrà dedicata al confronto interculturale: si esploreranno le condizioni ermeneutiche, epistemologiche e politiche del rapporto tra civiltà e culture diverse, criticando il “mito della cornice” delle “culture incommensurabili” e proponendo, per contro, strumenti teorici per favorire la possibilità di comprensione e dialogo tra individui e tra gruppi culturalmente molto distanti

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 57 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento Parte generale: - N. Bobbio, Teoria generale della politica, Einaudi, 2009, (escluse parti Quinta e Sesta). Parte speciale: - E. Di Nuoscio, Epistemologia del dialogo, Carocci, 2011. E un libro a scelta tra i seguenti: - J.S. Mill, Saggio sulla libertà, il Saggiatore, 2009. - H. Kelsen, La democrazia, il Mulino, 1998. - L. Einaudi, Lezioni di politica sociale, Einaudi, 2004. - Ph. Nemo, Che cos’è l’Occidente, Rubbettino, 2009. - F. von Hayek, La presunzione fatale, Rusconi, 1997.

obiettivi formativi Favorire la conoscenza dei principali problemi e delle più importanti teorie di filosofia politica e mettere a punto alcuni strumenti metodologici che favoriscono la comprensione dei fenomeni politici.

metodi didattici Oltre alle lezioni frontali, sono previsti seminari nei quali verranno discussi testi e paper previamente indicati dal docente.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente deve dimostrare attitudine e interesse per lo studio della disciplina

history of globAlisAtion (corso A sceltA)Gianni Toniolo

6 CFU

contenuti del corso Il corso è una breve storia dell’integrazione dell’economia mondiale. Dopo una breve discussione di precedenti episodi di globalizzazione, il corso verterà sulle cause e gli effetti di movimenti di beni, persone e capitali dalla metà dell’Ottocento a oggi, nel quadro dello sviluppo economico moderno. Particolare attenzione verrà data all’impatto della globalizzazione sui rapporti politici all’interno dei paesi e sulle relazioni internazionali. L’attuale “seconda globalizzazione” verrà discussa alla luce della prima che si concluse tragicamente nell’agosto 1914. Verranno enfatizzate le relazioni tra globalizzazione e crisi finanziarie.

testi di riferimento Ronald Findlay e Kevin O’Rourke, Power and Plenty. Trade, War and the World Economy in the Second Millennium, Princeton UP, Princeton 2007.

obiettivi formativi Apprendere a utilizzare semplici strumenti di teoria economica per l’analisi dell’evoluzione dei sistemi economici, con particolare riguardo all’interazione tra economia, società e politica (sia domestica sia internazionale).

metodi didattici Lezioni e discussioni in classe. Preparazione di un breve saggio da parte dei singoli studenti.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto e orale. Valutazione dei saggi scritti dagli studenti.

il mondo delle religioni (corso libero)Samuele Sangalli

4 CFU

contenuti del corso Intendimento del corso è un’introduzione al fatto

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 59 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

religioso inteso come indagine su questa particolare modalità di approccio dell’uomo alla domanda sul senso della vita e sulle manifestazioni che essa ha assunto dentro le grandi tradizioni spirituali dell’umanità. In particolare, dopo una panoramica storico-sociologica sulle principali religioni nel mondo, lo studente sarà introdotto, in una prospettiva dialogica, alla conoscenza dei tre grandi monoteismi attraverso la guida di un rappresentante religioso ebreo, di uno cristiano e di un islamico accademicamente qualificati. Questi saranno i passaggi dell’itinerario di studio proposti: 1. Introduzione: le religioni oggi, tra secolarizzazione e fondamentalismo.  2. La religione come modalità storica di tematizzazione della domanda sul senso e sul sacro.  3. Vie orientali di liberazione e immortalità: induismo, buddismo, taoismo, shinto.  4. I tre grandi monoteismi: storia, testi, teologia.  5. Dialogo e cooperazione tra le religioni: tra diritti umani ed etica mondiale.

testi di riferimento Sangalli S., Rendere ragione. Oggi è credibile l’atto di fede?, Leonardo International, Milano, 2007. Carucci Viterbi B., Le luci di

Shabbat, Morcelliana, Brescia, 2009. AA. VV., Conoscere l’Islam e i musulmani, Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita, Roma, 1999. Filoramo G. - Massenzio M. - Raveri M. - Scarpi P., Manuale di storia delle religioni, Editori Laterza, Bari, 2006 AA.VV., Nuovo Dizionario delle Religioni, Edizioni Paoline, Roma, 2004. Potin J. -Zuber V. (sotto la direzione di), Dizionario dei monoteismi, EDB, Bologna, 2005. Eliade M., Trattato di Storia delle Religioni, Universale Bollati Boringhieri Meinhold P., Manuale delle religioni, Queriniana Guerra M., Storia delle religioni, La Scuola Stefani P., Introduzione all’ebraismo, Queriniana Rizzardi G., Introduzione all’Islam, Queriniana Keown D., Buddismo, Einaudi D’onza-Chiodo M., Buddismo, Queriniana Narayanan V., Capire l’induismo, Feltrinelli Oldstone-Moore J., Capire il confucianesimo, Feltrinelli Oldstone-Moore J., Capire il taoismo, Feltrinelli Il testo base per il corso è una dispensa del Prof. Sangalli, �scaricabile� dal sito del docente.

obiettivi formativi Introdurre lo studente

alla conoscenza del fatto religioso come linguaggio specifico, pubblico e privato, di comprensione dell’uomo e del mondo e di interpretazione del loro significato.

metodi didattici Le lezioni, condotte con una didattica frontale e in uno stile dialogico, si avvarranno dell’utilizzo dei Testi Sacri delle varie tradizioni religiose considerate, nonché dell’ausilio di appropriato materiale audiovisivo.

modalità di verifica dell’apprendimento All’interno di uno stesso appello, si svolgerà un colloquio di tipo orale, preceduto da un breve test scritto di verifica delle conoscenze acquisite.

istituzioni di diritto pubblico corso AGian Candido De [email protected]

8 CFU

contenuti del corso La prima parte del corso è dedicata ai fondamenti sul fenomeno giuridico e sulle principali partizioni nello

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 59 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

studio del diritto, nonché alla messa a fuoco degli elementi essenziali di teoria generale del diritto (soggetti giuridici, ordinamenti e norme giuridiche, fonti e criteri per l’applicazione e l’interpretazione delle norme). Segue la trattazione dei lineamenti di teoria dello Stato, con specifica attenzione sia alle trasformazioni istituzionali che caratterizzano lo Stato contemporaneo, tra autonomie infrastatuali e interdipendenze internazionali (a cominciare dalla dimensione europea), sia alle principali classificazioni in ordine alla forma degli Stati e alle forme di governo. La parte centrale del corso si sofferma poi sull’ordinamento costituzionale italiano, partendo dalla Costituzione repubblicana ed esaminando sia i principi più rilevanti che riguardano il rapporto tra cittadini e pubblici poteri, sia l’assetto e il ruolo degli organi costituzionali e/o di rilevanza costituzionale previsti nel sistema vigente, con specifica attenzione alle dinamiche connesse alla separazione dei poteri e ai pesi e contrappesi. Nella parte conclusiva il corso mira a fornire un quadro di base sull’assetto della pubblica amministrazione e sulle garanzie previste dagli istituti di giustizia amministrativa.

testi di riferimento A parte le dispense e gli aggiornamenti forniti durante il corso su specifici argomenti, si può far riferimento all’ultima edizione di uno dei seguenti manuali: A. Barbera-C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna. P. Barile-E. Cheli-S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova. R. Bin-G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino. P. Caretti-U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino. F. Cuocolo, Lezioni di diritto pubblico, Giuffrè, Milano. C. Rossano, Manuale di diritto pubblico, Jovene, Napoli.

obiettivi formativi Il corso intende fornire gli elementi fondamentali di conoscenza del diritto pubblico, inteso come disciplina di base sull’assetto dei poteri statuali e delle altre istituzioni pubbliche e come insegnamento quadro che apre a successivi specifici approfondimenti oggetto di altri corsi giuspubblicistici impartiti nel Dipartimento. Insieme ai lineamenti generali della materia il corso intende fornire agli studenti, attraverso anche esercitazioni d’aula e prove scritte, gli strumenti essenziali del linguaggio

giuridico e la cognizione delle modalità di documentazione sulle fonti normative, sulla dottrina e sulla giurisprudenza maggiormente rilevante nel campo del diritto pubblico.

metodi didattici La didattica si articola in lezioni, esercitazioni tematiche ed esercitazioni scritte.

modalità di verifica dell’apprendimento Nel periodo di svolgimento del corso l’apprendimento sarà verificato attraverso periodiche esercitazioni scritte aventi a oggetto i principali argomenti approfonditi dal docente (senza valore di esonero dall’esame finale). L’esame finale avverrà in forma orale (con valutazione aggiuntiva di un eventuale breve lavoro scritto di ricerca).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio motivazionale.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 61 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

istituzioni di diritto pubblico corso bGuido [email protected]

8 CFU

contenuti del corso La prima parte del corso è dedicata ai fondamenti sul fenomeno giuridico e sulle principali partizioni nello studio del diritto, nonché alla messa a fuoco degli elementi essenziali di teoria generale del diritto (soggetti giuridici, ordinamenti e norme giuridiche, fonti e criteri per l’applicazione e l’interpretazione delle norme). Segue la trattazione dei lineamenti di teoria dello Stato, con specifica attenzione sia alle trasformazioni istituzionali che caratterizzano lo Stato contemporaneo, tra autonomie infrastatuali e interdipendenze internazionali (a cominciare dalla dimensione europea), sia alle principali classificazioni in ordine alla forma degli Stati e alle forme di governo. La parte centrale del corso si sofferma poi sull’ordinamento costituzionale italiano, partendo dalla Costituzione repubblicana ed esaminando sia i principi più rilevanti che riguardano il rapporto tra cittadini e pubblici

poteri, sia l’assetto e il ruolo degli organi costituzionali e/o di rilevanza costituzionale previsti nel sistema vigente, con specifica attenzione alle dinamiche connesse alla separazione dei poteri e ai pesi e contrappesi. Nella parte conclusiva il corso mira a fornire un quadro di base sull’assetto della pubblica amministrazione e sulle garanzie previste dagli istituti di giustizia amministrativa.

testi di riferimento A parte le dispense e gli aggiornamenti forniti durante il corso su specifici argomenti, si può far riferimento all’ultima edizione di uno dei seguenti manuali: A. Barbera-C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna. P. Barile-E. Cheli-S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova. R. Bin-G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino. P. Caretti-U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino. F. Cuocolo, Lezioni di diritto pubblico, Giuffrè, Milano. C. Rossano, Manuale di diritto pubblico, Jovene, Napoli.

obiettivi formativi Il corso intende fornire gli elementi fondamentali di conoscenza del diritto pubblico,

inteso come disciplina di base sull’assetto dei poteri statuali e delle altre istituzioni pubbliche e come insegnamento quadro che apre a successivi specifici approfondimenti oggetto di altri corsi giuspubblicistici impartiti nel Dipartimento. Insieme ai lineamenti generali della materia il corso intende fornire agli studenti, attraverso anche esercitazioni d’aula e prove scritte, gli strumenti essenziali del linguaggio giuridico e la cognizione delle modalità di documentazione sulle fonti normative, sulla dottrina e sulla giurisprudenza maggiormente rilevante nel campo del diritto pubblico.

metodi didattici La didattica si articola in lezioni, esercitazioni tematiche ed esercitazioni scritte.

modalità di verifica dell’apprendimento Nel periodo di svolgimento del corso l’apprendimento sarà verificato attraverso periodiche esercitazioni scritte aventi a oggetto i principali argomenti approfonditi dal docente (senza valore di esonero dall’esame finale). L’esame finale avverrà in forma orale (con valutazione aggiuntiva di un eventuale breve lavoro scritto di ricerca).

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 61 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio motivazionale.

lA proprietà intellettuAle nellA società dell’informAzione (corso libero)Ermanno Bocchini

4 CFU

contenuti del corso Il Corso si propone di trasferire agli allievi tutte le conoscenze necessarie per governare i processi in atto nella società dell’informazione con riferimento alla tutela del diritto di autore e, più in generale, dalla proprietà industriale, nella società dell’informazione. Il Corso muove dall’idea che il mercato è un sistema di informazioni che può fallire per asimmetrie informative, onde compito del diritto è quello di ridurre se non eliminare le incertezze del mercato e trasformare tutte le informazioni private in informazioni di pubblico dominio coperte, però, da esclusiva e ciò al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico. In questo quadro la disciplina

della proprietà intellettuale ha come scopo di trasformare tutte le informazioni private connesse alle opere dell’ingegno in strumenti di pubblica conoscibilità, tutelando gli Autori con la concessione di diritti di esclusiva sulle opere della proprietà intellettuale, per innescare  processi virtuosi di sviluppo socio-economico della comunità, che così gode della diffusione delle opere dell’ingegno, in una nuova e più moderna visione dei rapporti tra diritti di esclusiva e diritto della concorrenza. Il Corso si articola in quattro parti: I - Introduzione al diritto dell’economia nella società dell’informazione. II - Internet e la nuova proprietà intellettuale. III - La disciplina comunitaria (Direttiva CE 29/2001) e nazionale (Decreto legislativo 68/2003) del diritto di autore. IV- Il contenuto della disciplina con particolare riguardo a: a)Il diritto di riproduzione delle opere dell’ingegno; b)Il diritto di distribuzione; c)La messa a disposizione del pubblico; d)La disciplina antielusiva e le nuove norme in tema di tatuaggi elettronici.

testi di riferimento Giorgio Jarach, Alberto Pojaghi, Manuale del diritto d’autore, Mursia, 2011 (1-172)

obiettivi formativi Il Corso si propone tre obiettivi: a) la formazione giuridica dei futuri operatori nel campo del commercio elettronico e di new media, nel campo dell’editoria elettronica, nel campo radiotelevisivo, nel settore cinematografico, nel settore dello spettacolo ecc. E’ avvertita l’esigenza di una preparazione giuridica assente, quasi sempre, negli operatori della società dell’informazione, con conseguenze gravi sia per la mancata conoscenza dei propri diritti, sia per l’entità delle responsabilità alle quali gli operatori sono esposti. b) la preparazione culturale dei giovani chiamati ad operare negli uffici legali delle grandi case di produzione cinematografica o televisiva (RAI, Mediaset, Sky, ecc.); c) la specializzazione in un campo poco esplorato degli studiosi del diritto che intendono dedicarsi alla ricerca scientifica, conseguendo una specializzazione ad alto valore aggiunto per la scarsità dell’offerta formativa sul mercato.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 63 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Il metodo del Corso si caratterizza in una duplice direzione: A) Cross-fertilization tra allievi e dirigenza del sistema radiotelevisivo, con incontri con la dirigenza sia nella conduzione dei telegiornali, sia del sistema cinematografico, sia del sistema SIAE, sia del sistema Internet, sia del sistema sportivo ecc.. B) Interattività tra docente e allievi con l’esame pratico dei casi giudiziari più famosi sul piano nazionale (Cassazione)  o internazionale (Corte Europea dei diritti dell’uomo)

modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento è affidata a due sistemi: a) il sistema “learning by doing” (“imparare, facendo”) che si traduce nella sperimentazione da parte degli allievi, sotto il controllo del docente, della applicazione  delle regole apprese, perchè il migliore apprendimento è quello che nasce dalla sperimentazione; b) il sistema “And I teach” (che riecheggia il titolo di “And I Love” dei Beatles) nel quale un allievo è chiamato a introdurre la lezione con le sue curiosità e un altro a esprimerne la sintesi. La “lezione a tre punte” (per usare il linguaggio del gioco del Calcio) significa che

l’allievo chiede, il docente spiega, altro allievo sintetizza quello che gli sembra di aver capito, utilizzando gli appunti. Gli appunti sono, poi, corretti e stampati per l’esame finale. Quest’ultimo è, sostanzialmente, solo l’ultimo anello di un “permanent examination by cross-fertilization”

logicA (corso libero)

Ermanno Bencivenga

4 CFU

contenuti del corso La logica formale è lo strumento fondamentale di un pensiero corretto e cogente, e come tale compare in modo decisivo in molte delle prove attitudinali che le aziende richiedono ai candidati per assumerli. Questo corso è un’introduzione autosufficiente e completa all’uso della logica formale. Esordisce con la definizione di argomentazione e con l’identificazione di argomentazioni nel discorso comune; motiva il ricorso a strumenti formali per l’analisi e la valutazione delle argomentazioni e quindi articola i due principali sistemi

formali elaborati dalla logica formale contemporanea: il calcolo proposizionale e il calcolo predicativo del primo ordine. L’accento è sulla logica come pratica: in ogni lezione si introducono alcuni concetti teorici ma poi si passa molto tempo applicandoli e facendo esercizi, per acquisire la consapevolezza e l'abilità necessarie a risolvere problemi logici.

testi di riferimento Ermanno Bencivenga, Il primo libro di logica, Bollati Boringhieri.

obiettivi formativi Conferire agli studenti familiarità e abilità nell’uso dei principali strumenti della logica formale contemporanea.

metodi didattici Paziente esplicazione dei fondamentali concetti teorici e costante pratica comune della loro applicazione.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta e colloquio orale.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 63 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

mAcroeconomiA corso AMarcello Messori [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Introduzione alla macroeconomia Contenuti e metodo di analisi della macroeconomia. Elementi di contabilità nazionale. Principali indicatori macroeconomici. La macroeconomia di breve periodo La domanda di beni. La determinazione del reddito di equilibrio. Domanda e offerta di moneta e la fissazione del tasso di interesse. Mercato dei beni e mercato finanziario: il modello IS-LM. La macroeconomia di medio periodo Mercato del lavoro, fissazione dei salari e tasso di disoccupazione. L’offerta e la domanda aggregate: il modello AS-AD. Elementi di politica monetaria e di politica del bilancio pubblico. Il tasso naturale di disoccupazione. Inflazione, produttività e livello del reddito. La macroeconomia di lungo periodo

Fatti stilizzati della crescita economica. Sviluppo economico, accumulazione di capitale e produttività. Progresso tecnologico e crescita economica. Disoccupazione strutturale e formazione del capitale. Approfondimenti I mercati dei beni e i mercati finanziari in economia aperta: un modello generale.

testi di riferimento Blanchard O., Macroeconomia, il Mulino, Bologna, ultima edizione.

obiettivi formativi Il corso fornisce gli strumenti e le nozioni basilari della moderna analisi macroeconomica. La finalità principale del corso è di offrire agli studenti un’idonea preparazione per capire e interpretare i diversi fenomeni macroeconomici quali: la determinazione del reddito di equilibrio, le fluttuazioni del reddito e dell’occupazione, il funzionamento dei mercati finanziari, il ruolo della moneta, le cause e gli effetti dell’inflazione, l’incidenza degli scambi e dei sistemi monetari internazionali sul funzionamento del sistema economico, le determinanti della crescita e dello sviluppo economico, le cause della

disoccupazione strutturale, lo spazio della politica economica. Un’ulteriore finalità del corso è di fornire una metodologia che induca a ragionare in modo sistematico e logicamente coerente quando si affrontano problematiche economiche.

metodi didattici Il corso si basa su lezioni ed esercitazioni.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consta di una prova scritta obbligatoria e di una prova orale che, nel caso di valutazione, almeno sufficiente della prova scritta e la discrezione del docente, potrà integrare tale valutazione. La prova scritta prevede una serie di domande a risposta multipla.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

propedeuticità Microeconomia

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 65 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

mAcroeconomiA corso b Fabrizio [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Introduzione alla macroeconomia. Contenuti e metodo di analisi della macroeconomia. Elementi di contabilità nazionale. Principali indicatori macroeconomici. La macroeconomia di breve periodo. Teoria della determinazione del reddito nel breve periodo. Domanda aggregata. Domanda e offerta di moneta. Mercati finanziari. Moneta, interesse e reddito: il modello IS-LM. Bilancia dei pagamenti e regimi di cambio. Relazioni monetarie internazionali dal Gold standard ad oggi. Il mercato dei beni in economia aperta. La macroeconomia di medio periodo. Mercato del lavoro. Offerta aggregata. Il modello AS-AD. Politiche di stabilizzazione e politiche dal lato dell’offerta. Fatti stilizzati del ciclo economico. Inflazione, produttività e disoccupazione. La macroeconomia di lungo

periodo. Fatti stilizzati della crescita economica. Sviluppo economico, accumulazione di capitale e produttività nel lungo periodo. Progresso tecnologico e crescita economica. Disoccupazione strutturale e formazione del capitale.

testi di riferimento G. Mankiw, Macroeconomia, ultima edizione

obiettivi formativi Il corso fornisce gli strumenti e le nozioni basilari della moderna analisi macroeconomica. La finalità principale del corso è quella di offrire agli studenti un’idonea preparazione per capire e interpretare i diversi fenomeni macroeconomici, quali le fluttuazioni del reddito e dell’occupazione, il funzionamento dei mercati finanziari, il ruolo della politica economica congiunturale, le cause e gli effetti dell’inflazione, l’incidenza dei sistemi monetari internazionali sul funzionamento di un’economia di mercato, le cause della disoccupazione strutturale, le determinanti dello sviluppo economico, e le ragioni dei divari nel tenore di vita delle diverse nazioni. Un’ulteriore finalità del corso è quella di fornire agli studenti un metodo di ragionamento, abituandoli alla sistematicità e alla coerenza logica nell’analisi

di problematiche. Durante il corso, particolare attenzione verrà posta all’interazione contenutistica e metodologica tra gli aspetti teorici dell’analisi macroeconomica e l’evidenza empirica.

metodi didattici Il corso si basa su lezioni ed esercitazioni. Tali attività verranno integrate dall’analisi di casi pratici, studio di tematiche monografiche (che per ragioni di tempo non possono essere trattate compiutamente nel corso) e testimonianze.

modalità di verifica dell’apprendimento Durante lo svolgimento del corso vengono effettuate alcune prove di verifica della frequenza (non si tratta di esoneri) che rappresentano un utile strumento ai fini della preparazione degli studenti per l’esame. Durante il corso vengono effettuate simulazioni della prova scritta di esame. L’esame si base su una prova scritta obbligatoria per tutti e su una prova orale. La prova scritta prevede una serie di domande a risposte multiple basate sul ragionamento.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 65 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

propedeuticità Microeconomia

microeconomiA corso A

Luciano Andreozzi

8 CFU

contenuti del corso Introduzione all’economia politica. Microeconomia: contenuti e metodo di analisi. Strumenti matematici per l’analisi microeconomica. Domanda e offerta di mercato: nozioni di base. La teoria del consumatore: preferenze, vincolo di bilancio ed equilibrio del consumatore. Domanda individuale e di mercato. Elasticità. Surplus del consumatore. La teoria del produttore: funzione di produzione, massimizzazione del profitto e offerta concorrenziale nel breve e lungo periodo. I costi di produzione. Surplus del produttore. Analisi della concorrenza perfetta. Analisi dei mercati non concorrenziali: concorrenza monopolistica,

oligopolio e monopolio. Teoria dei giochi e strategie competitive in oligopolio. Discriminazione dei prezzi in monopolio. Mercati dei fattori produttivi e distribuzione del reddito. Equilibrio economico generale ed efficienza economica. Economia del benessere. Fallimenti del mercato e intervento pubblico: mercati con informazione asimmetrica, esternalità e beni pubblici. Elementi di analisi matematica.

testi di riferimento R.S. Pindyck-D.L. Rubinfeld., Microeconomia, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. Oppure R.S. Pindyck-D.L. Rubinfeld., Microeconomia, Pearson Paravia Bruno Mondadori spa, settima edizione.

obiettivi formativi Lo scopo del corso è quello di presentare gli elementi di base della teoria microeconomica per analizzare e interpretare i comportamenti individuali dei consumatori e delle imprese, il funzionamento dei mercati concorrenziali e non concorrenziali, le proprietà allocative del mercato e i suoi fallimenti. Il corso introduce gli studenti all’uso delle tecniche e dei metodi propri

dell’analisi economica, anche attraverso lo sviluppo in aula degli strumenti elementari di analisi matematica. Il corso vuole mettere gli studenti in grado di capire i termini dei dibattiti odierni di rilevanza microeconomica tramite la costante applicazione dei modelli teorici a questioni reali.

metodi didattici Le lezioni si prefiggono di presentare tutte le diverse tematiche del corso, cercando di stimolare l’interesse degli studenti sugli argomenti sviluppati, richiamando temi di attualità che facciano comprendere l’importanza dell’analisi microeconomica nella comprensione dei fenomeni socio-economici.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si basa su una prova scritta e su una prova orale facoltativa. La prova scritta prevede una serie di domande chiuse con risposte multiple che intendono valutare sia le nozioni apprese che il ragionamento.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 67 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

microeconomiA corso bAlessandro [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Teoria del consumatore: reddito, prezzi e vincolo di bilancio. Preferenze, curve di indifferenza e saggio marginale di sostituzione. Utilità e utilità marginale. Determinazione del consumo ottimo. Domanda individuale e analisi di statica comparata. Effetto di prezzo ed effetto di sostituzione. Il sovrappiù del consumatore. Domanda di mercato ed elasticità. Teoria della produzione: rappresentazione della tecnologia. Prodotto marginale e saggio tecnico di sostituzione. Rendimenti di scala. Principio di massimo profitto nel breve e nel lungo periodo. Principio di minimo costo.

Costo economico totale, medio e marginale. Teoria delle forme di mercato: Concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. Regime di monopolio, inefficienza e perdita netta. Comportamento monopolistico. Concorrenza in regime di oligopolio. Equilibrio secondo Cournot, Bertrand e Stackelberg. Economia del benessere. Fallimenti del mercato e intervento pubblico.

testi di riferimento R.S. Pindyck-D.L. Rubinfeld., Microeconomia, Pearson Paravia Bruno Mondadori spa, settima edizione.

obiettivi formativi Il corso propone un’introduzione all’analisi microeconomica moderna. La prima parte presenta gli elementi fondamentali della teoria del consumo e della produzione. La seconda parte tratta delle forme di mercato, sviluppando l’analisi del regime di concorrenza perfetta, di monopolio e di oligopolio.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale in forma scritta ed eventuale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione all’esame finale di almeno 24/30, lo studente dovrà proporre un argomento di particolare interesse soggetto all’approvazione del docente.

orgAnizzAzione internAzionAle (corso A sceltA)Elena [email protected]

6 CFU

contenuti del corso L’organizzazione internazionale come forma peculiare di cooperazione interstatale. La problematicità della soggettività delle organizzazioni internazionali: la capacità di concludere trattati, la responsabilità del fatto illecito. Studio delle Nazioni Unite come foro di cooperazione universale: struttura – organi – funzioni – atti – i rapporti con le

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 67 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

organizzazioni regionali – studio delle principali organizzazioni regionali: Organizzazione degli Stati americani, Unione africana, Association of South-East Asian Nations, NATO. Diritto delle Nazioni Unite e diritto internazionale generale: relazione di complementarietà e di integrazione.

testi di riferimento Conforti–Focarelli, Le Nazioni Unite CEDAM 2010. Dispense e letture integrative a cura del docente.

obiettivi formativi Fornire una conoscenza degli strumenti e delle modalità operative delle organizzazioni internazionali inter-governative, analizzandone il ruolo propulsivo nel law-making internazionale.

metodi didattici Didattica frontale. Approfondimenti seminariali con l’ausilio di esperti esterni.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale – Prova scritta intermedia e/o esercitazioni.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per la materia dato dalla partecipazione attiva al corso – Padronanza della lingua inglese.

politicA economicA corso AAlfredo Macchiati

8 CFU

contenuti del corso Cosa può fare la politica economica. Aspettative e politica economica. Il ruolo dello stato. I beni pubblici e modi di organizzarne l’offerta. Il problema della corruzione. Regolazione dei mercati e concorrenza. Come la politica può influenzare l’economia. Politica economica e cicli elettorali. Sistemi elettorali e Politica economica. Politica economica e lobbying. La politica economica in situazioni di crisi. Fatti stilizzati dello sviluppo economico. Principali teorie della crescita economica. Come lo stato può influenzare la crescita economica. Il contesto culturale e la crescita economica. Disuguaglianza del reddito e crescita economica. Geografia e risorse naturali; divari regionali e politiche pubbliche. La crescita economica in un’economia aperta. L’Unione economica e monetaria Europea. Elementi di politica economica europea: il mercato interno e le politiche di coesione.

testi di riferimento O. Blanchard, Scoprire la Macroeconomia, solo Vol II Un passo in più, Ed. Il Mulino. In libreria nell’estate 2011. D. Weil, Crescita economica, Ed. HOEPLI, 2007 Materiale didattico distribuito durante le lezioni

obiettivi formativi Il corso mira a fornire alcuni strumenti di analisi per la comprensione delle politiche economiche. Focalizza l’attenzione sulle relazioni tra alcune caratteristiche del sistema politico-istituzionale e le scelte dei governi in materia economica e di fronte alle crisi. Offre una prima visione di come i governi e le istituzioni influenzano la crescita economica.

metodi didattici Lezioni e discussioni in aula; esercizi.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta intermedia valida ai fini della prova finale. Esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 69 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

che il richiedente abbia iniziato il terzo anno di laurea.

propedeuticità Microeconomia.

politicA economicA corso bMichele [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Economia del benessere. Fallimenti di mercato. Esternalità. Beni pubblici e asimmetrie informative. Distribuzione del reddito e benessere sociale. Tassazione e burocrazia. Aspettative, livello di attività economica, politiche di stabilizzazione e politiche dal lato dell’offerta. Strategie di politica monetaria e loro impatto sul sistema economico. Federal Reserve e BCE. Scelte di politica fiscale e relativi effetti macroeconomici. Disavanzo pubblico e debito pubblico. Aspetti intertemporali della politica fiscale. Regolamentazione dei mercati, concorrenza e produttività. Fatti stilizzati

dello sviluppo economico. Principali teorie della crescita economica. Analisi degli effetti delle politiche dello sviluppo economico. L’Europa che cambia. L’Unione economica e monetaria europea. Elementi e strategie di Politica Economica Europea.

testi di riferimento - Macroeconomia una prospettiva europea, di O. Blanchard, F.Giavazzi, A. Amighini, (2010), Il Mulino, Bologna. - Economia del settore pubblico, di J. Stiglitz, 2003, Hoepli.

obiettivi formativi Il corso mira ad esaminare gli aspetti istituzionali, teorici ed empirici dell’intervento pubblico nel sistema economico. Esso si propone di analizzare gli obiettivi e gli strumenti della politica economica, i meccanismi d’incidenza sui comportamenti degli agenti e sui mercati, nonché i relativi effetti macroeconomici. Il corso vuole offrire una visione della disciplina che permetta di comprendere i principali problemi e dibattiti in corso (sia a livello nazionale che internazionale), evidenziando i fattori critici dell’intervento pubblico odierno e individuando gli elementi rilevanti per una sua configurazione adatta a garantire prosperità economica nel tempo.

metodi didattici Lezioni, seminari e dibattito in aula.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta con diverse tipologie di domande: esercizi, scelta multipla, vero/falso, risposta aperta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

propedeuticità Microeconomia.

relAzioni internAzionAli corso ARaffaele [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso intende fornire allo studente gli strumenti teorici e metodologici di base per l’analisi del sistema internazionale.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 69 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Si esamineranno i principali paradigmi interpretativi delle relazioni internazionali (realismo, liberalismo, marxismo, scuola inglese, teorie alternative), lo sviluppo storico della disciplina (XX e XXI secolo), gli approcci di analisi della politica internazionale (politica estera, diplomazia, sicurezza, IPE), e le questioni chiave dell’attuale politica globale (globalizzazione, conflitti, pluralismo, geopolitica, Nazioni Unite, Unione Europea, e politica estera italiana).

testi di riferimento Tre testi obbligatori: il manuale (Mazzei, F., Marchetti, R., e Petito, F. (2010) Manuale di politica internazionale. Milano: Egea-UBE), un testo classico della disciplina e un testo contemporaneo. La lista completa dei testi sarà comunicata all’inizio del corso.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti analitici essenziali per la comprensione degli affari internazionali nel loro sviluppo storico e nella loro forma contemporanea.

metodi didattici Lezioni teoriche frontali con supporto informatico. Discussioni in aula. Testimonianze di

professionisti e studiosi.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consisterà in due prove scritte (alla fine della Prima Parte e alla fine della Seconda Parte) e in un paper di 3-4.000 parole (max) da consegnare alcuni giorni dopo la fine del corso. La prova scritta è di due ore e consisterà nella risposta argomentata ad alcune domande concernenti la letteratura utilizzata nella Parte in questione. Il paper dovrà essere elaborato a casa e consisterà nell’analisi critica di temi discussi nel corso e indicati dal docente. La struttura del paper va discussa con il professore. Ogni prova scritta e il paper finale vale il 30% dell’esame finale. La valutazione conclusiva terrà quindi in considerazione la partecipazione individuale alle discussioni di classe (10%). La valutazione finale verrà quindi discussa con lo studente il giorno ufficiale dell’esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attiva partecipazione alle lezioni. Brillante superamento dell’esame. Chiaro interesse per la materia. Originale proposta di ricerca.

relAzioni internAzionAli corso bSebastiano [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Nel corso verranno discussi i principali paradigmi interpretativi delle relazioni internazionali, lo sviluppo storico della disciplina, gli approcci di analisi della politica internazionale. Inoltre, verranno affrontate le questioni chiave dell’attuale politica globale (globalizzazione, conflitti, pluralismo, geopolitica, Nazioni Unite, Unione Europea, e politica estera italiana).

testi di riferimento - F. Mazzei, R. Marchetti, F. Petito, Manuale di politica internazionale, Egea, 2010. - K. Waltz, Teoria della politica internazionale, Il Mulino, 1987, passi scelti. - D. Held, A. McGrew, Globalismo e antiglobalismo, Il Mulino, 2010.

obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici di base per comprendere alcune delle teorie più rilevanti nell’ambito delle

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 71 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

relazioni internazionali.

metodi didattici Lezioni frontali. È prevista la possibilità di presentazioni orali degli studenti su parti del programma.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale. Prova scritta e/o tesina su base volontaria.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per gli argomenti del corso.

scienzA politicA corso A

Raffaele De [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso istituzionale si articola in tre parti:

Metodi di analisi empirica della politica Sullo sfondo dell’alternativa tra approccio sistemico e individualismo metodologico, sono esaminati il comportamentismo, lo struttural-funzionalismo,

l’analisi input-output, la rational choice, la policy theory.

Studio dei concetti e delle categorie fondamentali che si collocano a livello di “micropolitica": l’azione politica, il potere, la partecipazione, i metodi decisionali, gli attori collettivi, la pubblica amministrazione, la democrazia.

Unità e processi di interazione che compongono il sistema politico nel suo complesso a livello macropolitico: la cultura politica, i processi di modernizzazione e sviluppo, i problemi di stabilità e di legittimità dei sistemi politici, le transizioni di regime; i gruppi di interesse e di pressione; partiti e sistemi di partito, formule elettorali e operazioni di “ingegneria istituzionale”; i regimi politici, l’analisi delle politiche pubbliche.

testi di riferimento R. De Mucci, Micropolitica. Verso una teoria individualistica dell’azione politica, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2009. Più uno a scelta tra: M. Cotta A. Della Porta L. Morlino, Scienza politica, il Mulino, Bologna, 2001. D. Fisichella, Lineamenti di scienza politica, Carocci, Roma 2003.

G. Pasquino, Nuovo corso di scienza politica, il Mulino, Bologna, 2005. - In relazione al testo prescelto, saranno indicate le parti da includere o escludere nel programma d’esame, al fine di garantire l’omogeneità del carico didattico complessivo

obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di predisporre una strumentazione di base relativa ai metodi, agli approcci e alle teorie fondamentali della scienza politica contemporanea nei suoi sviluppi storici e nel suo “paradigma” contemporaneo.

metodi didattici Lezioni frontali con strumenti di supporto informatico, esercitazioni e seminari di apprendimento, applicazione empirica e approfondimento.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale e prova scritta facoltativa nel corso del semestre su parte del programma.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver sostenuto e superato l’esame.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 71 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

scienzA politicA corso bSergio Fabbrini Leonardo [email protected] [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso è diviso in due parti. La prima parte introdurrà lo studente ai concetti empirici, teorie e risultati di ricerca della scienza politica. La seconda parte introdurrà lo studente all’organizzazione istituzionale delle democrazie (governi e parlamenti).

testi di riferimento Prima parte (Leonardo Morlino): - M. Cotta, A. Della Porta, L. Morlino, Scienza politica, il Mulino, Bologna, 2008 (capitoli 4-11, 14-18). Seconda parte (Sergio Fabbrini): - S. Fabbrini, Politica comparata, Laterza, Roma-Bari, 2008 (capitoli 5 e 6); - S. Fabbrini, Addomesticare il Prìncipe. Perché i leader e come controllarli, Venezia, Marsilio, 2011.

obiettivi formativi Le trasformazioni politiche contemporanee in Italia e

nel resto del mondo pongono una sfida per la comprensione e spiegazione dell’intreccio tra nuovo e vecchio, tra cambiamento e persistenza. La seconda parte approfondirà in particolare le trasformazioni istituzionali delle democrazie. L’obiettivo del corso è di fornire gli strumenti e le conoscenze per capire le sfide e le trasformazioni delle democrazie contemporanee.

metodi didattici Lezioni frontali con strumenti di supporto informatico, esercitazioni e seminari di approfondimento.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta alla fine della Prima parte e prova scritta alla fine della Seconda parte.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver sostenuto e superato l’esame.

semioticA dei consumi (corso A sceltA)Paolo [email protected]

6 CFU

contenuti del corso Le logiche del consumo nella prospettiva della sociosemiotica. Pratiche di consumo: strategie e tattiche. La comunicazione pubblicitaria: linguaggio, soggetti, testi. La marca come identità visiva. Tipologie dei discorsi di marca.

testi di riferimento - Marrone, G., 2007, Il discorso di marca. Modelli semiotici per il branding, Roma-Bari, Laterza. - Floch, J., M., 1997, Identità visive, Milano, Franco Angeli Dispense.

obiettivi formativi Il corso mira ad analizzare le logiche del consumo in una prospettiva sociosemiotica. In particolare il consumo viene indagato su un doppio livello: da un lato vengono esaminate le strategie elaborate dalle imprese per promuovere prodotti e servizi a partire dalla costruzione di desideri e modelli di vita, dall’altro vengono analizzati gli orientamenti e

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 73 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

le pratiche di acquisto messe in atto dal consumatore.

metodi didattici Lezioni frontali. Analisi di corpus testuali esemplari. Esercitazioni.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta; esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza delle lezioni, reale interesse nei confronti dell’impianto teorico e di metodo della semiotica dei consumi.

sociologiA corso A

Luigi Luciano [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Parte generale: i concetti fondamentali (azione sociale, istituzione, cultura, socializzazione, potere, divisione del lavoro). Parte monografica: la genesi del capitalismo. 1) le teorie classiche; 2) il modo di produzione asiatico; 3) la rivoluzione comunale; 4) mercato, secolarizzazione, modernizzazione.

testi di riferimento Guy Rocher, Introduzione alla sociologia generale, Sugarco, Milano, 2006. Luciano Pellicani, La genesi del capitalismo e le origini della modernità, Marco, Lungro di Cosenza, 2006. Luciano Pellicani, Dalla società chiusa alla società aperta, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti un insieme di concetti, di teorie e di temi, indispensabili per leggere il geroglifico della civiltà moderna.

metodi didattici Lezioni frontali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Essere motivati; avere superato l’esame con un voto non inferiore a 27/30.

prerequisiti Conoscenza manualistica della storia moderna.

sociologiA corso bLorenzo De [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso costituisce un’introduzione ai principali concetti e teorie della sociologia, con riferimento alla loro origine storica e ai principali autori, nonché con attenzione ai problemi e alle scelte metodologiche. Il corso approfondisce poi il tema dei sistemi culturali e valoriali, con particolare riferimento al caso italiano e con una prospettiva comparata nel contesto europeo.

testi di riferimento - Parini, E.G. e Grande, T. (a cura di), Studiare la società, Roma, Carocci. - Lemel, Y. e Galland, O., Valori e culture in Europa, Bologna, Il Mulino. Lettura consigliata: - Banfield, E. C., Le basi morali di una società arretrata, Bologna, Il Mulino.

obiettivi formativi Fornire allo studente familiarità con i concetti e strumenti di analisi fondamentali della sociologia, allo scopo di permettere lo sviluppo di

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 73 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

una sensibilità sociologica concreta, e contestualizzata nelle principali teorie. Obiettivo fondamentale è inoltre la capacità di leggere in modo competente i risultati della ricerca empirica in campo sociologico.

metodi didattici Lezioni frontali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto con 10 domande a risposta aperta (durata: 1h30’).

sociologiA dei fenomeni politici (corso A sceltA)Alessandro [email protected]

6 CFU

contenuti del corso Parte generale: sociologia politica e scienza politica. I concetti fondamentali e gli autori classici della sociologia politica: Marx, Mosca, Weber, Pareto, Michels. Funzionamento e crollo dei regimi totalitari. Terrorismo e totalitarismo. L’esperimento rivoluzionario di Thomas Muntzer e di Giovanni di Leida. La rivoluzione francese

e la parabola giacobina. La congiura degli uguali e la condanna di Babeuf. Il sogno rivoluzionario di Karl Marx: dalle poesie dell’adolescenza alle opere della maturità. Il populismo russo e la teorizzazione del terrore come strumento di purificazione. Il caso sovietico e lo Stato-partito. Il ruolo di Lenin nella trasformazione rivoluzionaria e nello sterminio dei kulaki. Il caso cinese. Mao Tze Tung e la rivoluzione culturale. L’esperimento totalitario nella Cambogia di Pol Pot. Terrore pedagogico e terrore situazionale. Parte monografica: definizioni e tipi di terrorismo. Esiste un nesso tra terrorismo, povertà e mancanza di istruzione? I processi socio-psicologici che presiedono alla disumanizzazione del nemico politico nelle sette rivoluzionarie. Il caso delle Brigate rosse in una prospettiva comparata. Chi sono i terroristi? Età, sesso, livello d’istruzione, contesto sociale di provenienza. Il terrorismo nero e le stragi senza nome nella storia dell’Italia repubblicana.

testi di riferimento - Alessandro Orsini, Anatomia delle Brigate rosse, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2010. - Maria Luisa Maniscalco,

Spirito di setta e società, Franco Angeli, Milano, 2011.

obiettivi formativi Il corso si propone di illustrare la ragione per cui è utile che il sociologo della politica utilizzi prospettive diverse per interpretare i risultati delle ricerche e formulare ipotesi.

metodi didattici Lezioni frontali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Essere motivati.

sociologiA dellA comunicAzione corso AMichele [email protected]

8 CFU

contenuti del corso La relazione comunicativa. Gli elementi del processo comunicativo. Funzioni della comunicazione. Il rumore. Le forme della comunicazione.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 75 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Organizzazione e istituzioni della comunicazione. Le teorie della trasmissione. La sociologia funzionalista dei media. I modelli lineari. Le teorie del dialogo. I Cultural Studies. I modelli semiotici. Gli Audience Studies. Le teorie della globalizzazione della comunicazione.

testi di riferimento Testi di base Gili, G., Colombo, F. (in stampa) Società e comunicazione. Brescia: La Scuola. Sorice, M. (2009) Sociologia dei mass media. Roma: Carocci. Gili, G. (2001) Il problema della manipolazione. Peccato originale dei media? Milano: Franco Angeli Letture consigliate per eventuali approfondimenti: consultare il sito docente: http://docenti.luiss.it/sorice

obiettivi formativi Il corso si propone due obiettivi: - fornire una buona conoscenza dei principali aspetti e problemi della sociologia della comunicazione, dalla comunicazione interpersonale faccia a faccia ai sistemi complessi della comunicazione mediata; - fornire una conoscenza di base degli strumenti

teorici, metodologici e tecnici per l’analisi dei processi comunicativi e mediali, con riferimento ai contenuti, ai linguaggi, alle forme organizzative e ai processi di influenza.

metodi didattici Lezioni frontali. Studi di caso.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per gli studi sociali e politici. Conoscenza della materia. Capacità di lettura e studio di testi in lingua inglese.

propedeuticità Sociologia.

sociologiA dellA comunicAzione corso bGuido [email protected]

8 CFU

contenuti del corso La relazione comunicativa. Gli elementi del processo comunicativo. Funzioni della comunicazione. Il rumore. Le forme della comunicazione. Organizzazioni e istituzioni della comunicazione. Le teorie della trasmissione. La sociologia funzionalista dei media. I modelli lineari. Le teorie del dialogo. I Cultural Studies. I modelli semiotici. Gli Audience Studies. Le teorie della globalizzazione della comunicazione.

testi di riferimento Testi di base Gili, G., Colombo, F. (in stampa) Comunicazione e società. Brescia: La Scuola. Sorice, M. (2009) Sociologia dei mass media. Roma: Carocci. Gili, G. (2001) Il problema della manipolazione. Peccato originale dei media? Milano: Franco Angeli

obiettivi formativi Il corso si propone due obiettivi: - fornire una buona conoscenza dei principali aspetti e problemi della sociologia della comunicazione, dalla comunicazione interpersonale faccia a faccia ai sistemi complessi della comunicazione mediata; - fornire una conoscenza di base degli strumenti teorici, metodologici e

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 75 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

tecnici per l’analisi dei processi comunicativi e mediali, con riferimento ai contenuti, ai linguaggi, alle forme organizzative e ai processi di influenza.

metodi didattici Lezioni frontali. Studi di caso.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per gli studi sociali e politici. Conoscenza della materia. Capacità di lettura e studio di testi in lingua inglese.

propedeuticità Sociologia.

sociologiA economicA (corso A sceltA)Simona [email protected]

6 CFU

contenuti del corso Introduzione alla sociologia economica: l’oggetto e il metodo – il dibattito sui “confini” tra

economia e sociologia – i limiti del modello esplicativo dell’homo oeconomicus e la “nuova” sociologia economica I concetti fondamentali: azione economica e relazione sociale – scambio, divisione del lavoro e cooperazione sociale – scambio e denaro - modernizzazione e economia di mercato – le condizioni istituzionali del mercato – mercato, concorrenza e imprenditorialità – stato e mercato Analisi critica del modo di produzione capitalistico nei contributi degli autori classici della sociologia economica (Simmel, Sombart, Weber, Schumpeter, Polanyi ecc.): le origini e gli sviluppi – le conseguenze sociali e politiche del capitalismo – capitalismo, socialismo e democrazia – calcolo economico e pianificazione economica collettivistica – capitalismo e giustizia distributiva - l’anarco-capitalismo – capitalismo e globalizzazione

testi di riferimento - Trigilia C. (2002), Sociologia economica, Vol.I (Profilo storico), Il Mulino, Bologna. - Infantino L. (2008), Individualismo, mercato e storia delle idee, Rubbettino, Soveria Mannelli.

obiettivi formativi Il corso offre una presentazione dei concetti e delle teorie utilizzati dalla sociologia per analizzare e comprendere i processi della vita economica a partire dai primi processi di industrializzazione e modernizzazione fino a quelli dell’attuale globalizzazione.

metodi didattici Lezioni, seminari.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Brillante superamento dell’esame e interesse per la materia.

stAtisticA corso A

Livia De [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Lezioni teoriche Nozioni introduttive Statistica Descrittiva Misurazione dei Caratteri.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 77 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Distribuzioni statistiche. Rappresentazioni grafiche. Medie. Numeri indici. Variabilità. Analisi delle distribuzioni doppie: dipendenza, regressione, correlazione. Calcolo delle Probabilità Introduzione alla probabilità. Variabili casuali. Alcuni particolari modelli probabilistici. Inferenza Statistica Distribuzioni campionarie. Stima puntuale. Stima per intervallo. Verifica delle ipotesi. Esercitazioni Applicazione delle nozioni teoriche alla risoluzione di problemi in ambito economico e sociale

testi di riferimento G. Cicchitelli, Statistica: Principi e Metodi Pearson Education. Letture consigliate D.S. Moore. Statistica di base. APOGEO.

obiettivi formativi Il corso intende fornire le basi della statistica descrittiva e dell’inferenza statistica evidenziandone le potenzialità applicative in ambito economico e sociale.

metodi didattici Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Utilizzo di programmi statistici.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria ed una orale. Nella prova scritta sono proposti quesiti ed esercizi (sia pratici, sia teorici) volti a verificare la preparazione su tutti gli argomenti inclusi nel programma del corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Da discutere individualmente con il docente.

stAtisticA corso b

Roberto [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Lezioni teoriche Nozioni introduttive Statistica Descrittiva Misurazione dei Caratteri. Distribuzioni statistiche. Rappresentazioni grafiche.

Medie. Numeri indici. Variabilità. Analisi delle distribuzioni doppie: dipendenza, regressione, correlazione. Calcolo delle Probabilità Introduzione alla probabilità. Variabili casuali. Alcuni particolari modelli probabilistici. Inferenza Statistica Distribuzioni campionarie. Stima puntuale. Stima per intervallo. Verifica delle ipotesi. Esercitazioni Applicazione delle nozioni teoriche alla risoluzione di problemi in ambito economico e sociale

testi di riferimento Testo di riferimento G. Cicchitelli. Statistica: Principi e Metodi. Pearson Education Letture consigliate D.S. Moore. Statistica di base. APOGEO

obiettivi formativi Il corso intende fornire le basi della statistica descrittiva e dell’inferenza statistica evidenziandone le potenzialità applicative in ambito economico e sociale.

metodi didattici Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche. Utilizzo di programmi statistici.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 77 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame consiste in una prova scritta obbligatoria ed una orale. Nella prova scritta sono proposti quesiti ed esercizi (sia pratici, sia teorici) volti a verificare la preparazione su tutti gli argomenti inclusi nel programma del corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Da discutere individualmente con il docente.

storiA contemporAneA corso AFrancesco [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il programma prevede una lettura interpretativa della storia italiana ed internazionale dal 1870 ad oggi. Rimandando alla preparazione individuale la conoscenza degli avvenimenti, si ripercorreranno i principali snodi problematici dell’età contemporanea, esponendo le principali teorie interpretative formulate dalla storiografia. Nella parte monografica verrà

analizzato il fenomeno del fascismo italiano. Prendendo le mosse da un inquadramento del fascismo nel quadro culturale e ideologico del ventesimo secolo verrà operata un’analisi critica dell’azione del regime sia sul piano interno che su quello internazionale.

testi di riferimento - G. Sabbatucci-V. Vidotto, Storia contemporanea. L’Ottocento, Laterza, Roma-Bari, 2008. - G. Sabbatucci-V. Vidotto, Storia contemporanea. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari, 2008. Per la parte generale: - R. De Felice, Fascismo, Le Lettere, Firenze, 2011 - F. Perfetti, Lo Stato fascista. Le basi sindacali e corporative, Le Lettere, Firenze, 2011. - M. Luciolli, Mussolini e l’Europa, Le Lettere, Firenze, 2010. Tutti i testi elencati sono da considerarsi obbligatori per la preparazione dell’esame.

obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso è di fornire gli strumenti conoscitivi e il bagaglio di nozioni necessari a comprendere i principali problemi della storia contemporanea. Attraverso l’introduzione al dibattito storiografico si permetterà allo studente di sviluppare una

capacità critica funzionale ad affrontare i principali problemi posti dalla storia e dell’attualità.

metodi didattici Lezioni e seminari integrativi per l’approfondimento di tematiche specifiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente che avrà validamente superato l’esame di profitto dovrà sostenere un ulteriore colloquio con il docente.

prerequisiti Data la natura prevalentemente interpretativa del corso si considera acquisita la conoscenza dei principali avvenimenti della storia contemporanea.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 79 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

storiA contemporAneA corso bVera [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il programma prevede una lettura interpretativa della storia italiana ed internazionale dal 1870 ad oggi. Rimandando alla preparazione individuale la conoscenza degli avvenimenti, si ripercorreranno i principali snodi problematici dell’età contemporanea, esponendo le principali teorie interpretative formulate dalla storiografia. Nella parte monografica verrà analizzato il fenomeno del fascismo italiano. Prendendo le mosse da un inquadramento del fascismo nel quadro culturale e ideologico del ventesimo secolo verrà operata un’analisi critica dell’azione del regime sia sul piano interno che su quello internazionale.

testi di riferimento - G. Sabbatucci-V. Vidotto, Storia contemporanea. L’Ottocento, Laterza, Roma-Bari, 2008. - G. Sabbatucci-V. Vidotto, Storia contemporanea. Il Novecento, Laterza, Roma-Bari, 2008.

Per la parte generale: - R. De Felice, Fascismo, Le Lettere, Firenze, 2011 - F. Perfetti, Lo Stato fascista. Le basi sindacali e corporative, Le Lettere, Firenze, 2011. - M. Luciolli, Mussolini e l’Europa, Le Lettere, Firenze, 2010. Tutti i testi elencati sono da considerarsi obbligatori per la preparazione dell’esame

obiettivi formativi L’obiettivo principale del corso è di fornire gli strumenti conoscitivi e il bagaglio di nozioni necessari a comprendere i principali problemi della storia contemporanea. Attraverso l’introduzione al dibattito storiografico si permetterà allo studente di sviluppare una capacità critica funzionale ad affrontare i principali problemi posti dalla storia e dell’attualità.

metodi didattici Lezioni e seminari integrativi per l’approfondimento di tematiche specifiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente che avrà validamente superato

l’esame di profitto dovrà sostenere un ulteriore colloquio con il docente.

prerequisiti Data la natura prevalentemente interpretativa del corso si considera acquisita la conoscenza dei principali avvenimenti della storia contemporanea.

storiA dei pArtiti politiciVera [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso si articola in tre parti. Nella prima, a carattere prettamente metodologico, verrà analizzato il dibattito politologico e storiografico sulla nascita del moderno partito politico attraverso il pensiero di autori come Tocqueville, Mosca, Pareto, Michels, Weber, Ostrogorsky. Nella seconda parte del corso, invece, si illustrerà il processo che porterà alla comparsa delle prime famiglie politiche organizzate: cattolici, socialisti, comunisti. L’obiettivo è cogliere il rapporto tra le nuove forme

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 79 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

di organizzazione della lotta politica e le trasformazioni determinate dall’avvento della società di massa, dalla crisi del modello liberale, dalla grande guerra, dal totalitarismo, dalla rinascita delle democrazie. Infine, l’ultima parte avrà carattere monografico e prenderà in considerazione la storia dei partiti politici in Italia, dall’inizio del secolo scorso fino alla transizione apertasi con le elezioni politiche del 1994

testi di riferimento - Dispense fornite dal docente. A scelta, uno dei due volumi di seguito indicati: - P. Scoppola, La repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico (1945-1996), il Mulino, Bologna, 1997. - S. Colarizi, Storia politica della repubblica. Partiti, movimenti e istituzioni 1943-1996, Laterza, Roma-Bari, 2007. Eventuali integrazioni saranno concordate con il docente all’inizio delle lezioni.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una solida conoscenza di base delle dinamiche politiche e istituzionali connesse all’affermazione dei partiti nei sistemi contemporanei.

L’analisi del caso italiano mira a fornire strumenti che aiutino a comprendere e analizzare criticamente la storia politica nazionale attraverso lo studio del linguaggio e delle scelte dei partiti.

metodi didattici Lezioni frontali. Nel corso delle lezioni, sono previsti momenti di dibattito e di interazione con gli studenti, oltre che la possibilità di svolgere esercitazioni pratiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ai fini dell’assegnazione dell’elaborato finale, si richiede il superamento con una votazione soddisfacente dell’esame di profitto e interesse per la materia, con particolare riguardo alle dinamiche politiche e istituzionali italiane.

propedeuticità Storia contemporanea

storiA delle dottrine politiche corso AGianfranco [email protected]

8 CFU

contenuti del corso Il corso prende in esame due forme di liberalismo utilitarista, assunte come momento essenziale nello sviluppo storico di questa dottrina, sullo sfondo della storia delle dottrine politiche della modernità.

testi di riferimento - S. Maffettone – S. Veca, L’idea di giustizia da Platone a Rawls, Laterza, Roma-Bari 2008. - J. Bentham, Introduzione ai principi della morale e della legislazione, UTET, Torino 1998, capp. 1, 3-4, 17. - J. Bentham, Libertà di gusto e di opinione, Dedalo, Bari 2007. - J.S. Mill, La libertà, in Id., La libertà L’utilitarismo L’asservimento delle donne, Rizzoli, Milano 1999, pp. 57-226. È consigliata anche la lettura di: - P. Donatelli, Introduzione a Mill, Laterza, Roma-Bari 2007 - G. Pellegrino, La fabbrica della felicità. Liberalismo,

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 81 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

etica e psicologia in Jeremy Bentham, Liguori, Napoli 2011.

obiettivi formativi Sviluppare il senso storico, la capacità di lettura dei testi politici e il dominio del linguaggio specifico.

metodi didattici Lezioni frontali, commento dettagliato dei testi, discussioni guidate.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Buon esito dell’esame.

storiA delle dottrine politiche corso AMario Telò

8 CFU

contenuti del corso Il pensiero politico moderno, l’idea di Stato e l’idea d’Europa.

testi di riferimento Parte generale, manuale: - M. Telò, Dallo Stato all’Europa, Carocci 2004 (disponibile anche in francese: L’Etat et l’Europe, Labor, 2005) Testo obbligatorio: - I. Kant, Per la pace perpetua, nelle edizioni o Feltrinelli ( con introduzione di S. Veca) o Editori Riuniti (con prefazione di N. Bobbio). Testo consigliato: - M. Telò, Europa, potenza civile, Laterza, 2004 (disponibile anche in inglese: Europe : a Civilian Power, Palgrave-Macmillan 2005).

obiettivi formativi L’obiettivo del corso è di mettere gli studenti in condizione di padroneggiare i concetti essenziali del pensiero politico moderno relativi allo Stato e di coniugarli con le questioni contemporanee dell’unità europea. Il corso che porta il titolo “Storia delle idee e istituzioni. Dallo Stato moderno all’Unione Europea” si aprirà a inizio marzo 2012. Le origini dello Stato moderno verranno presentate attraverso i riferimenti al pensiero assolutistico di Machiavelli, Bodin e Hobbes con l’obiettivo di attirare l’attenzione sul concetto di potere sovrano; in seguito verranno presentati

i costituzionalisti Locke e Montesquieu con attenzione al costituzionalismo americano e alla nozione di federazione democratica. Un’attenzione particolare sarà dedicata al tema delle relazioni internazionali tra Stati e, in questo contesto, il testo di I. Kant, “Per la pace perpetua” costituisce una lettura obbligatoria. La nascita e i primi sviluppi dell’idea d’Europa verranno situati nel contesto difficile dell’Europa degli Stati e dei nazionalismi tra XIX e XX secolo. La seconda parte del corso verterà sul rapporto tra le varie accezioni dell’idea d’Europa, la nascita e lo sviluppo delle istituzioni europee, studiati luce dei concetti politici analizzati nella prima parte e delle grandi tradizioni del pensiero europeista (federalismo, funzionalismo, confederalismo). La storia dell’idea d’Europa verrà in seguito studiata attraverso riferimenti ai Trattati CE/UE e alle implicazioni teoriche dell’allargamento, con particolare attenzione all’idea d’integrazione economica e monetaria da un lato e all’identità politica dell’UE nel mondo dall’altro. Il corso si chiude con una riflessione sui concetti di sovranità, sovranazionalità, democrazia, potere e costituzione applicati allo Stato e all’ Unione Europea.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 81 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni frontali e spiegazioni seminariali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale scritto seguito da discussione.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Da determinare attraverso un colloquio volto a esplorare le attitudini dello studente.

prerequisiti Necessaria una buona preparazione per quanto riguarda la Storia moderna e contemporanea e i concetti fondamentali della Scienza della politica. Aiuta anche una formazione preliminare in storia della filosofia e in diritto nazionale, internazionale.

storiA delle dottrine politiche corso bGiovanni Aldobrandini [email protected]

8 CFU

contenuti del corso La riflessione del Liberalismo vittoriano sulla guerra e la povertà: le connessioni con il dibattito contemporaneo.

testi di riferimento - S. Maffettone – S. Veca, L’idea di giustizia da Platone a Rawls, Laterza, Roma-Bari, 2008. - G. Aldobrandini, The Wishful Thinking. Storia del Pacifismo Inglese nell’Ottocento, luiss University Press, Roma, 2009. Introduzione, Cap.2,3, 9,11,17, Conclusioni. K. Polanyi, La grande Trasformazione, Einaudi, Torino. Introduzione, Cap. 1 e dal Cap. 3 al 10. Saranno distribuite 2 dispense inedite del docente che riassumeranno il corso. Testi consigliati per un eventuale approfondimento: Siti web: Pacifism in International EncYclopedia of Philosophy, Stanford University, plato.stanford.edu/entries/pacifism - Jose Harris, An Intellectual Framework for British Social Policy’ published in Past and Present, Vol. 135, May 1992 and is reproduced here by permission. In Civitas, N.47 Before Beveridge‘Political

Thought and the Welfare State 1870-1940: www.civitas.org.uk/pdf/cw47.pdf - G. Himmelfarb, The idea of Poverty, Knopf,1984 - M. Howard, War and Liberal Conscience

obiettivi formativi Introdurre gli studenti alla storia politica e del pensiero liberale dell’Inghilterra dell’Ottocento, per capire il dibattito contemporaneo sul welfare e il pacifismo.

metodi didattici Oltre alla didattica frontale,si dedicherà un ora settimanale alla discussione.

modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione finale sarà data su un esame orale e un paper.

storiA delle dottrine politiche corso bDaniele [email protected]

8 CFU

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 83 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

contenuti del corso I paradigmi della giustizia nel pensiero politico moderno e contemporaneo Temi del corso A. Parte Generale: Il concetto di giustizia nel pensiero politico moderno 1. Giustizia e obbligo politico: Thomas Hobbes; 2. Giustizia e diritto di proprietà: John Locke e la fondazione del liberalismo moderno; 3. La Giustizia come virtù artificiale: David Hume; 4. Il Contratto sociale e il volere generale: Jean-Jacques Rousseau 5. Libertà e autonomia in Immanuel Kant 6. Giustizia e principio di utilità: Jeremy Bentham and John Stuart Mill; 7. Giustizia e critica del capitalismo: Karl Marx. B. Parte Speciale: le concezioni della giustizia nel pensiero politico contemporaneo 8. Diritti naturali e giustizia: H.L.A. Hart 9. La giustizia come reciprocità: John Rawls; 10. Giustizia e diritti: Ronald Dworkin 11. Il paradigma libertario : Robert Nozick; 12. La critica socialista al

libertarismo: G.A. Cohen; 13. Questioni di giustizia sociale: Tony Honorè.

testi di riferimento Parte Generale: Il concetto di giustizia nel pensiero politico moderno Testi obbligatori: John Rawls, Lezioni di storia della filosofia politica, a cura di S. Freeman, Feltrinelli. Milano, 2009; Sebastiano Maffettone, Salvatore Veca (curr), L’idea di giustizia da Platone a Rawls, Laterza, Roma-Bari,2008 ; Letture consigliate: Carlo Galli (cur), Manuale di storia del pensiero politico, Mulino, Bologna, 2011; Parte Speciale: l’idea di giustizia nel pensiero politico contemporaneo Testo obbligatorio: Mario Ricciardi, (cur), L’ideale di giustizia, Egea, Milano, 2010.

obiettivi formativi Lo scopo del corso è di introdurre gli studenti alle teorie della giustizia in prospettiva storica e attraverso un’analisi critica degli autori. Nella prima parte del corso, il concetto di giustizia verrà analizzato attraverso la lettura

di alcuni classici del pensiero moderno, con particolare attenzione alla tradizione liberale. Nella seconda parte del corso, esploreremo le concezioni della giustizia del dibattito contemporaneo, con particolare riferimento agli autori di lingua inglese.

metodi didattici Lezioni frontali.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale. Particolare attenzione verrà data all’analisi dei testi. La partecipazione attiva al dibattito in classe sarà parte integrante della valutazione finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio con il docente.

storiA delle relAzioni internAzionAliFederico [email protected]

8 CFU

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 83 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

contenuti del corso Il programma, che si aprirà con una rilettura dei principali avvenimenti internazionali dal 1870 alla prima guerra mondiale, si concentrerà sul periodo che va dalle paci del 1919-20 ad oggi. Il corso fornirà un’interpretazione critica delle maggiori vicende politiche, diplomatiche e militari della storia mondiale.

testi di riferimento E. Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari, 2009

obiettivi formativi Il corso mira ad operare una rilettura degli avvenimenti della storia contemporanea sotto il profilo delle relazioni internazionali, fornendo agli studenti il bagaglio concettuale e interpretativo funzionale alla comprensione del dibattito sui problemi internazionali e alla continuazione del percorso formativo necessario per l’inserimento in un contesto professionale internazionale.

metodi didattici Lezioni e seminari integrativi per l’approfondimento di tematiche specifiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente che avrà validamente superato l’esame di profitto dovrà sostenere un ulteriore colloquio con il docente.

propedeuticità Storia contemporanea.

storiA dell’europA contemporAneA (corso A sceltA)Marina Cattaruzza

6 CFU

contenuti del corso Il corso si propone di fornire una visione complessiva della storia europea del XX secolo, con particolare attenzione alle due guerre mondiali e alla guerra fredda. Il filo conduttore è dato dal “tramonto dell’Europa” come potenza mondiale dopo il 1918, dai tentativi di egemonia su base razziale messi in atto dalla Germania nazista e dalla nuova identità europea sorta nel corso della guerra fredda. Nel caso ci sia un numero sufficiente di iscritti, si terranno esercitazioni a.) sul problema delle minoranze

tra le due guerre mondiali e l’espulsione dei tedeschi decisa alla conferenza di Potsdam; b.) sull’inizio della guerra fredda.

testi di riferimento - Mark Mazower, Le ombre dell’Europa, Milano Garzanti, 2000; - Federico Romero, Storia della guerra fredda: l’ultimo conflitto per l’Europa, Torino Einaudi 2009; - Tony Judt, Dopoguerra: come è cambiata l’Europa dal 1945 ad oggi; Milano Mondadori 2008; - James Sheehan, L’età post-eroica: guerra e pace nell’Europa contemporanea, Roma-Bari Laterza 2009; - Niall Ferguson, La verità taciuta: la Prima guerra mondiale: il più grande errore della storia moderna, Milano Corbaccio 2002; - Andreas Hillgruber, La distruzione dell’Europa: la Germania e l’epoca delle guerre mondiali, 1914-1945, Bologna Il Mulino 1991.

obiettivi formativi Acquisire una conoscenza generale sulla storia europea del XX secolo, acquisire competenze nel campo dell’analisi ragionata di problematiche storiche, ponendo in relazione reciproca fattori di carattere politico, economico e ideologico-culturale.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 85 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezione frontale di inquadramento generale del tema con approfondimenti monografici e breve relazioni dei partecipanti.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale più (eventualmente) elaborato scritto su parte monografica. Gli studenti sono tenuti a preparare come lettura base e comune il testo di Tony Judt, Dopoguerra. Il programma d’esame verrà integrato da un secondo testo che tratti – esclusivamente o meno - la prima metà del XX secolo: a scelta Mazower, Ferguson o Hillgruber e da un terzo testo a scelta libera tra quelli elencati. Il terzo testo d’esame potrà essere sostituito da un elaborato su uno dei due temi monografici previsti.

teoriA e tecniche del linguAggio giornAlisticoGiulio Anselmi Eugenia [email protected] [email protected];

8 CFU

contenuti del corso I giornalismi: carta, radio, TV, foto, on-line. Le tecniche delle diverse declinazioni del giornalismo. La multimedialità. Come funziona un giornale. Tecniche di scrittura per new media (giornalistica e creativa).

testi di riferimento - Alberto Papuzzi: “Professione giornalista. Tecniche e regole di un mestiere” (Donzelli). - Enrico Pedemonte: Morte e resurrezione dei giornali (Garzanti). - Tre Punto Zero, Eugenia Romanelli (a cura di), Dino Audino Editore, Roma, 201. Dispense costruite sulla base di pubblicazioni giornalistiche.

obiettivi formativi Chiarire cos’è e come cambia il linguaggio giornalistico, qual è la funzione dell’informazione e la sua trasformazione nell’era di internet. Approfondire i rapporti tra giornalismo e società, giornalismo e potere. Formare gli studenti sulla storia del giornalismo, nazionale e internazionale e all’uso dei nuovi giornalismi attraverso la acquisizione di tecniche di scrittura mista (giornalistica, web e creativa).

metodi didattici Lezioni frontali, seminari, esercitazioni pratiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale, realizzazione di un project work.

teorie e tecnicA dei nuovi mediA (corso A sceltA)Emiliana De [email protected]

6 CFU

contenuti del corso New media, cultura e analisi delle sottoculture. Tecnologie della comunicazione e dell’informazione, innovazione sociale e processi di globalizzazione. Accesso, interazione, partecipazione: social media e discorso pubblico. New media e comunicazione politica. Web 2.0 e identità in rete.

testi di riferimento Lievrouw, L. A. (2007) Capire i new media. Milano: Hoepli Materiali distribuiti a lezione

obiettivi formativi Fornire una conoscenza di base sulle relazioni fra processi di digitalizzazione e trasformazione sociale. Dare strumenti analitici per lo

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 85 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

studio delle interconnessioni fra social media e sfera pubblica.

metodi didattici Lezioni frontali, dibattiti focalizzati, esercitazioni, analisi di studi di caso

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Capacità di leggere libri in inglese

teorie e tecniche del cinemA (corso A sceltA)Dario Edoardo Viganò[email protected]

6 CFU

contenuti del corso Il corso si propone di avviare gli studenti allo studio del cinema, sia dal punto di vista della produzione culturale che dal punto di vista del testo. L’articolazione del corso prevede alcuni moduli interni. Modulo teorico e storico. La prima parte del corso si snoderà secondo un percorso in parallelo

tra la storia del cinema e le teorie connesse ad essa: dal cinema muto delle origini (teorie sul precinema e cinema muto), l’avvento del sonoro, le principali scuole europee e il cinema sovietico (teorie del montaggio), lo sviluppo di Hollywood (teorie del cinema americano classico), il neorealismo italiano (dibattito teorico sul neorealismo), il cinema italiano degli anni Sessanta e la Nouvelle Vague francese (la politique des auteurs e il dibattito sulla Nouvelle Vague), la crisi delle principali cinematografie negli anni Settanta e Ottanta, l’affermazione delle nuove scuole esteuropee (e di nuovi approcci teorici, come l’approccio semiologico e sociologico, le contaminazioni tra cinema e psicoanalisi, i Cultural Studies e gli studi di genere, la Feminist Film Theory, ecc.). Modulo monografico sul cinema di Federico Fellini. L’autore che verrà affrontato durante le lezione è Federico Fellini, regista, sceneggiatore e disegnatore emiliano, presenza importante nel panorama del cinema italiano già a partire dal Secondo dopoguerra, passando poi per la stagione d’oro degli anni Sessanta (La dolce vita del 1960 costituisce, infatti, un caso emblematico a livello cinematografico, socioculturale,

religioso e politico) e ai difficili anni Settanta-Ottanta. Il film come testo. Il film, al pari di ogni altro dispositivo testuale, può non soltanto veicolare dati e informazioni, ma far convergere – sempre contando sulla diretta cooperazione dello spettatore – su dati e informazioni le più variegate architetture di senso. Verrà presentato, dunque, un quadro dei principali approcci metodologici, delle teorie analitiche sul cinema, che verranno approfondite poi nel corso previsto nella Laurea Magistrale.

testi di riferimento P. Bertetto (a cura di), Introduzione alla storia del film. Autori, film, correnti, Utet, Torino 2008. T. Elsaesser, M. Hagener, Teoria del film. Un’introduzione, Eianudi, Torino 2009. Monografia su Federico Fellini a scelta: V. Boarini, T. Kezich (a cura di), Fellini. Mezzo secolo di Dolce vita, Cineteca di Bologna, Bologna 2009. Costa, Federico Fellini. La dolce vita, Lindau, Tornino 2010. O. Iarussi, L’infanzia e il sogno. Il cinema di Fellini, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma 2009. M. Verdone, Federico Fellini, Il Castoro, Torino 1994.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 87 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Ulteriori monografie verranno segnalate dal docente durante il corso.

obiettivi formativi L’insegnamento intende offrire agli studenti i fondamenti di storia e teorie del cinema, italiano e internazionale.

metodi didattici Il corso prevede lezioni frontali e visioni guidate. L’offerta didattica si avvarrà, inoltre, di interventi di professionisti della conservazione del cinema per quanto attiene il periodo del muto (Cineteche e Musei), nonché di studiosi di particolare rilievo specializzati in alcuni momenti della storia del cinema (ad esempio il periodo della Hollywood sul Tevere) e di protagonisti della industria culturale contemporanea (critici e registi cinematografici).

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

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Rprogrammi di studio laurea triennale

03 | ordinamento degli studi | 87 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

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03l'ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree magistrali

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

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03 | ordinamento degli studi | 89

R insegnamenti lauree magistrali

relazioni internazionali

Curriculum Relazioni internazionaliPrimo Anno Immatricolati A.A. 2011-2012

primo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011 insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m economia internazionale

SECS-p ⁄ 01 8 JONA LASINIO DE ARCANGELIS

m storia delle relazioni internazionali

SpS ⁄ 06 8 pERfETTI UNGARI

m tutela internazionale dei diritti umani

IUS ⁄ 13 8 vILLANI ChERUbINI

primo anno 27 febbraio - 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b

m storia comparata dei sistemi politici europei

m-STO ⁄ 04 8 ORSINA LAzAR ⁄ bONfRESChI

m diritto pubblico comparato

IUS ⁄ 21 8 DECARO fAbIANO

m politica comparata SpS ⁄ 04 6 DE mUCCI mORLINO

altre attività formative ii semestre cfu corso a corso b

m abilità informatiche 2

m seconda lingua (arabo, francese, russo, spagnolo, tedesco)

2 - -

m terza lingua (arabo, francese, russo, spagnolo, tedesco)

2 - -

altre attività i semestre cfu docente

m inglese 4 - -

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

primo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m comparative constitutional law IUS ⁄ 21 8 DECARO ⁄ LUpO

m comparative politics SpS ⁄ 04 8 fAbbRINI

m islamic culture L-OR ⁄ 12 8 CORRAO

primo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m international economics SECS-p ⁄ 01 8 fITOUSSI ⁄ mESSORI

m behavioural psychology and economics

SECS-p ⁄ 01 8 EGIDI

m theories of globalisation SpS/01 8 hELD ⁄ mAffETTONE

altre attività formative i semestre cfu docente

m first language (english) 4 -

altre attività formative ii semestre cfu docente

m computer skills 4

m second language (arabic, french, german, russian, spanish)

2

m third language (arabic, french, german, italian for foreigners, russian, spanish)

4

relazioni internazionali

Curriculum International Relations Primo Anno Immatricolati A.A. 2011-2012

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03 | ordinamento degli studi | 91

R insegnamenti lauree magistrali

scienze di governo e della comunicazione pubblica

Curriculum Comunicazione istituzionale e politicaCurriculum Istituzioni politiche e amministrativePrimo Anno Immatricolati A.A. 2011-2012

primo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011 insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m giornalismo e sfera pubblica nell’età contemporanea

m-STO ⁄ 04 8 ORSINA

m comunicazione politica SpS ⁄ 08 8 SORICE

m sistema politico italiano SpS ⁄ 04 8 D’ALImONTE

m comunicazione istituzionale SpS ⁄ 04 6 ARENA IAIONE

primo anno 27 febbraio – 26 maggio 2012insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m economia pubblica SECS-p ⁄ 03 8 CIOCCA

m diritto amministrativo c.p. IUS ⁄ 10 8 pAJNO

m diritto dell’informazione e della comunicazione c.p.

IUS ⁄ 09 6 LUpO

altre attività formative i semestre cfu docente

m lingua inglese 4 -

altre attività formative ii semestre cfu docente

m abilità informatiche 2

m seconda lingua (arabo, francese, russo, spagnolo, tedesco)

2 -

m terza lingua (arabo, francese, russo, spagnolo, tedesco)

2 -

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

relazioni internazionali

Curriculum Relazioni Internazionali Secondo Anno Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011

secondo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m diritto pubblico comparato IUS ⁄ 21 8 DECARO RIzzONI

m diritto internazionale dell’economia e ambiente

IUS ⁄ 13 6 SCISO DI GASpARE

m cultura e politica dell’islam L-OR ⁄ 10 6 CORRAO SORAvIA

m diritto dell’unione europea c.p. IUS ⁄ 14 8 ChERUbINI DE CATERINI

m laboratorio di analisi delle dinamiche economico-politico-istituzionali della globalizzazione*

- 4 - -

m esami a scelta - - -

m terza lingua

* L’elenco delle altre attività valide al fine del riconoscimentodei crediti per “Altre attività formative” è disponibile sul sito http://scienzepolitiche.luiss.it/

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03 | ordinamento degli studi | 93

R insegnamenti lauree magistrali

relazioni internazionali

Curriculum International Relations Secondo Anno Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011

secondo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m sustainable development SECS-p ⁄ 06 6 GOLINI

m islamic culture L-OR ⁄ 10 8 CORRAO

m indian studies SpS ⁄ 14 6 DA NOmINARE

m esami a scelta

m laboratory for the analysis of the economic, political and institutional dynamics of globalization*

4 -

m terza lingua 2

m prova finale -

* The list of other valuable activities for granting credit for “Other educational activities” is availableon the website http://scienzepolitiche.luiss.it/

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

scienze di governo e dellacomunicazione pubblica

Curriculum Comunicazione istituzionale e politicaSecondo Anno Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011

secondo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011 insegnamenti iii semestre ssd cfu docente

m comunicazione politica SpS ⁄ 08 8 SORICE

m semiotica della comunicazione visiva

m-fIL/05 8 pEvERINI

m linguaggi e mercati dell’audiovisivo

SpS/08 8 vIGANò

m esami a scelta

m laboratorio di giornalismo politico ed economico*

4

m terza lingua 2

m prova finale

* L’elenco delle altre attività valide al fine del riconoscimento dei crediti per “Altre attivitàformative” è disponibile sul sito http://scienzepolitiche.luiss.it/

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03 | ordinamento degli studi | 95

R insegnamenti lauree magistrali

scienze di governo e dellacomunicazione pubblica

Curriculum Istituzioni politiche e amministrativeSecondo Anno Immatricolati A.A. 2010-2011

secondo anno 26 settembre - 17 dicembre 2011 insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m sistemi comparati di governo e amministrazione

IUS ⁄ 21 8 RIvOSECChI

m diritto delle autonomie territoriali

IUS ⁄ 09 8 DE mARTIN ⁄ DI fOLCO

m economia pubblica SECS-p/03 6 pADOvANO

m esami a scelta -

m laboratorio sulle tecniche di redazione degli atti normativi e amministrativi*

- 4 -

m terza lingua 2

m prova finale

* L’elenco delle altre attività valide al fine del riconoscimento dei crediti per “Altre attivitàformative” è disponibile sul sito http://scienzepolitiche.luiss.it/

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

scienze politiche

inglese

insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m geopolitics m-GGR ⁄ 02 6 DOmINESE

m international organisations IUS ⁄ 13 6 ATTERITANO

m political communication SpS ⁄ 08 6 hIbbERD ⁄ SORICE

m public policy SpS ⁄ 04 6 LA SpINA

italiano

m diritto sanitario IUS ⁄ 10 6 mORANA ⁄ ANTONELLI

m geografia economica m-GGR ⁄ 02 6 GIORDANO

m istituzioni e storia dei paesi islamici in africa e in asia

SpS ⁄ 14 6 SORAvIA

m media production SpS ⁄ 08 6 DE bLASIO

m principi e tecniche del peacekeeping

IUS ⁄ 13 6 CUTILLO

m responsabilità sociale d’impresa m-fIL ⁄ 03 6 GENTILE ⁄ mELIDORO

m semiotica della cultura m-fIL ⁄ 05 6 pEvERINI

m studi strategici SpS ⁄ 04 6 CARACCIOLO

m tecniche del negoziato internazionale

SpS/04 6 LEkIC

m tecniche e procedure finanziarie delle istituzioni pubbliche

IUS/09 6 RIvOSECChI ⁄ ANTONELLI

m teorie e tecniche del lobbying SpS/04 6 pETRILLO

esami a scelta 26 settembre - 27 dicembre 2011 per gli studenti iscritti nell’ a.a. 2011 ⁄ 2012 al ii anno dei corsi di laurea magistrale

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03 | ordinamento degli studi | 97

R insegnamenti lauree magistrali

scienze politiche

corsi liberi - insegnamenti proposti per gli studenti iscritti nell’ a.a. 2011 ⁄ 2012 al ii anno dei corsi di laurea magistrali

insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m logica m-fIL ⁄ 02 4 bENCIvENGA

m cooperazione allo sviluppo IUS ⁄ 13 4 bELLONI

insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m la proprietà intellettuale nella società dell’informazione

IUS ⁄ 04 4 bOCChINI

m il mondo delle religioni m-STO ⁄ 06 4 SANGALLI

.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 99 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Abilità informAticheStefano [email protected]

2 cFu

contenuti del corso Gli argomenti del corso riguarderanno la gestione di file e cartelle, l’utilizzo di strumenti per il trattamento test e presentazioni, browser web e posta elettronica.

testi di riferimento Si consiglia di scegliere uno dei testi validati dall’AICA per l’ECDL Core (visitare il sito www.ecdl.it) alla pagina “Materiale Didattico ECDL Core”.

obiettivi formativi Acquisire le competenze per utilizzare le funzionalità di base per l’utilizzo del personal computer e applicativi di office automation.

metodi didattici La didattica è basata su una serie di incontri periodici (nel corso del II semestre) in cui verranno introdotti i principali strumenti di Office Automation, fornendo indicazioni e suggerimenti utili per l’autoformazione, e sull’erogazione di contenuti multimediali fruibili sulla piattaforma utilizzata a supporto

del corso (www.cersi.it/corsi).

modalità di verifica dell’apprendimento Per poter accedere alla verbalizzazione dei 2 cFu, gli studenti dovranno aver conseguito la certificazione ECDL (almeno al livello della patente START, i moduli suggeriti ed affrontati a lezione sono M2, M3, M6, M7). Per gli studenti che non sono in possesso della certificazione ECDL e non intendono conseguirla, dovranno in ogni caso aver superato i test equivalenti a 4 moduli, tramite un software che simula l’esame di certificazione.

compArAtive constitutionAl lAwCarmela Decaro Nicola [email protected] [email protected]

8 cFu

course content The course aims at deepening the development of contemporary constitutionalism into three different contexts. First Part. From federalism to Union: United States, India,

European Union The federalizing processes of United States, India and in the European Union. Particular attention will be dedicated to the legitimacy of political decisions, particularly in the European Union public politics. Second Part: Constitutionalism and institutional transitions processes in the Mediterranean Islamic countries The institutional transition processes in some Mediterranean Islamic countries, with reference to their constitutional specific features and the democratization processes in progress, studying their forms of government and their rights guarantees. Third Part: Constitutions and Constitutionalism: their evolution in the Western World Principles of Constitutionalism in the modern era: rule of law and political unity. What is a Constitution? Art. 16 of the French Declaration of the Rights of Man and of the Citizen (1789): guarantee of rights and separation of powers. The Constitutions of the Liberal State: the trust in Representative Assemblies. The Forms of Government: the Legislative Branch and the Executive Power. The Constitutions of the 20th Century and the rigidity of Constitutions: towards the Constitutional State? The role of

programmi di studio

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 99 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Constitutional Courts and of the Judiciary. The judicial review of legislation: the US model and the European model. Constitutional Interpretation. Legal and Political Constitutionalisms. During the course, references to the courses of “Comparative Politics” and “History of the Institutions of Africa and Asia” will be frequent.

reference reading material N. Dorsen, M. Rosenfeld, A. Sajò, S. Baer, Comparative Constitutionalism. Cases and materials, II ed., West, 2010 (for the pages specified in class) T. Bingham, The rule of Law, Allen Lane, 2010 R. Bellamy, Constitutionalism, forthcoming in B. Badie, D. Berg-Schlosser and L. Morlino (eds), International Encyclopedia of Political Science, IPSA/Sage, 2011. Further reading materials and judicial decisions will be given during the Course.

educational goals The course aims to the acquisition of a critical knowledge of the constitutionalism fundamental notions, considering the constitutionalism double sense of political decision legitimation and power constraint. The course aims as well to develop

the student skill to compare the different implementation of same principles in various contexts as European Union and their member States or countries that are facing difficult institutional transformation processes.

teaching method Students will be involved in group exercises based on case studies and simulations. They will be asked to draft papers and compositions on decisions to be discussed together in class. They will discuss on particular topical interests.

assessment method The assessment of the overall learning will take into account the participation in class, the partecipation in the debates after the film views, and the research activities carried out individually and in group.

criteria for deciding on subJect of final paper Operative involvement in the discussion in class. Good job in the paper drafting.

compArAtive politicsSergio [email protected]

8 cFu

course content The course deals with the institutional structure of contemporary western established democracies and their international role in the era of globalization. It is organized in three parts: (1) comparative analysis of nation-states’ democracies; (2) comparative analysis of union of states’ democracies, such as the United States and the European Union; (3) international role of western democracies. The aim of the course is to call into question the traditional methodological distinction between domestic politics and international relations.

reference reading material First Part – October 2011 Comparative analysis of nation-states’ democracies: Required reading: Fabbrini, S., 2010, Compound Democracies: Why the United States and Europe Are Becoming Similar, Oxford, Oxford University Press, revised edition,

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 101 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Part One. Lijphart, A., 1999, Patterns of Democracy, New Haven, Yale University Press. Alternative Reading: Fabbrini, S., 2008, Politica comparata. Introduzione alle democrazie contemporanee, Rome-Bari, Laterza Second Part – November 2011 Comparative analysis of union of states’ democracies Required Reading: Fabbrini, S., 2010, Compound Democracies: Why the United States and Europe Are Becoming Similar, Oxford, Oxford University Press, revised edition, Part Two. Fabbrini, S., 2008, America and Its Critics: Virtues and Vices of the Democratic Hyperpower, Cambridge, Polity. Alternative Reading: Fabbrini, S., 2007, L’America e I suoi critici. Virtù e vizi dell’iperpotenza democratica, Bologna, Il Mulino, 2007, Third Part – December 2011 Democracies, foreign policy and globalization Required Reading: Fabbrini, S., 2010, Compound Democracies: Why the United States and Europe Are Becoming Similar, Oxford, Oxford University Press, revised edition, Chapters 8 and 10. Hill, C., 2003, The Changing Politics of Foreign Policy, New York, Palgrave, 2003

Additional Reading: Fabbrini, S., 2011, After Globalization: The Role of Western Powers in a Post-Western World, Online Global Policy Journal. Fabbrini, S., 2008, America and Its Critics: Virtues and Vices of the Democratic Hyperpower, Cambridge, Polity, Chapter 5.

educational goals The course has three aims: 1) to introduce the students to the institutional analysis of European nation-states’ democracy. The focus will be on the main democratic models organizing European nation states, the competitive and consensual models; 2) to introduce the students to an understanding of the institutional structure of union of states’ democracies. The focus will be on the US, Switzerland and the European Union; 3) to introduce the students to the analysis of the process through which democracies decide their foreign policy. The focus will be on the role that democratic polities, such as the US and the EU, play in the international arena in a post-western era.

teaching method Lectures, students’ presentation, public discussion, case studies

assessment method The final evaluation consists of: (1) the evaluation of the mid-term exam. The mid-term exam is a written exam, 2 hours long, in which the student answers to one item of few families of questions submitted by the instructor. All students should give the mid-term exam in the official week decided by the Department of political sciences. No final evaluation will be possible without passing through a mid-term exam. There is no chance for substituting the mid-term exam with an oral exam. Different temporal arrangements might be considered only in very specific cases and should be anticipated to the instructor in due time. (2) the evaluation of a paper of 3-4000 (max) words to be submitted to the instructor after the end of the course according to the schedule decided in class. All students should write the final paper. The topic of the paper should be agreed with the instructor and should be coherent with the course. No final evaluation will be possible without submitting a final paper. There is no chance for

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 101 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

substituting the final paper with an oral exam. The students postponing the exam will have to contact the instructor for getting the topic of the paper. For writing their paper, they will have the same time utilized by the other students. Plagiarism will be punished; (3) the evaluation of the oral final discussion on the paper the official day for the formalization of the exam.

criteria for deciding on subJect of final paper They will be discussed in the class room.

comunicAzione istituzionAleGregorio Arena Christian Iaione

6 cFu

contenuti del corso Il Corso prende in esame le tematiche della comunicazione istituzionale all’interno di un quadro teorico di riferimento molto preciso, considerando la funzione di comunicazione come uno degli strumenti più efficaci con cui una pubblica amministrazione moderna può

perseguire oggi i propri compiti istituzionali. Pertanto, lo studio delle tematiche oggetto del Corso avverrà tenendo costantemente conto dei cambiamenti intervenuti nelle pubbliche amministrazioni italiane dal 1990 (legge n. 241/90 sul procedimento) ad oggi, con particolare riferimento ai mutamenti provocati nei rapporti fra cittadini e amministrazioni dall’introduzione in Costituzione del principio di sussidiarietà orizzontale. La comunicazione istituzionale cambia infatti segno nel momento in cui non è più usata unicamente nell’ambito di un rapporto fra amministrazioni e cittadini governato dal paradigma bipolare tradizionale, ma diventa lo strumento per governare con la rete, creando un sistema di alleanze fra soggetti pubblici e cittadini, singoli e associati. In particolare, il Corso tratterà i seguenti argomenti. La comunicazione come funzione. Gli effetti dell’informare e del comunicare. Comunicazione e potere. Comunicazione e responsabilità. Informazione e comunicazione: due concetti a confronto. Le tipologie della comunicazione pubblica. La legge n. 150/2000. La funzione pubblica di comunicazione nell’amministrazione condivisa.

Informazione, comunicazione e nuove tecnologie. Trasparenza, semplificazione e comunicazione. La comunicazione pubblica in materia ambientale come strumento per realizzare una progettazione infrastrutturale/ambientale rigorosa e condivisa, per promuovere stili di vita responsabili, per favorire uno sviluppo sostenibile. Focus tematici: a) forme e tecniche di dialogo tra istituzioni e cittadini per la realizzazione di infrastrutture; b) raccolta e gestione dello smaltimento dei rifiuti; c) risparmio energetico e idrico; d) mobilità sostenibile. La comunicazione del rischio come strumento di responsabilizzazione dei cittadini nel prevenire il rischio (non aspettare l’emergenza per iniziare a comunicare) e nel gestire il rischio (le persone devono sapere come affrontare il rischio). Il ruolo della comunicazione istituzionale in questo caso è quello di stimolare e coordinare azioni e interventi che possano influenzare l’andamento della crisi con la collaborazione dei cittadini. Informazione e addestramento dei cittadini alle situazioni di emergenza attraverso l’insegnamento di comportamenti di autoprotezione, coinvolgimento di cittadini, volontari e operatori per attività di

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 103 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

comunicazione (opuscoli informativi, segnaletica, incontri, esercitazioni). I cittadini come nodi di una rete della prevenzione e gestione del rischio attraverso tecniche di crowdsourcing: http://openforesteitaliane.crowdmap.com/. Confronti tra la Protezione civile italiana, il Civil Contingency Secretariat (la Protezione civile britannica) e la statunitense FEMA (Federal Emergency Management Agency).

testi di riferimento Testi di base - G. Arena (a cura di) La funzione di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, Maggioli Ed., Rimini, 2004, 2° ed. aggiornata e integrata. - G. Arena, Cittadini attivi (Un altro modo di pensare all’Italia), Laterza, Bari-Roma, 2010, 2° ed. Testi facoltativi - Libro bianco europeo su una politica europea di comunicazione. - E. Balzaretti, B. Gargiulo, La comunicazione ambientale: sistemi, scenari e prospettive, Franco Angeli, 2009. - A. Mancinelli, La comunicazione sostenibile. Valori, reputazione e governo nelle democrazie complesse, Franco Angeli, 2008. Durante il Corso saranno inoltre fornite ulteriori indicazioni per letture di approfondimento, con particolare riferimento

ai materiali pubblicati nella rivista online Laboratorio per la sussidiarietà – www.labsus.org

obiettivi formativi Trasmettere nozioni basilari in materia di comunicazione istituzionale, comunicazione ambientale e protezione civile. Coinvolgere gli studenti in attività di elaborazione ed implementazione di iniziative di comunicazione istituzionale tese alla responsabilizzazione e sensibilizzazione dei cittadini verso scopi di interesse generale come la cittadinanza attiva e il volontariato per la cura dei beni comuni, la protezione dell’ambiente, la prevenzione del rischio.

metodi didattici Lezioni frontali con partecipazione alla discussione da parte degli studenti ed esercitazioni con studi di casi. Interventi di operatori del settore ed esponenti del mondo della comunicazione istituzionale.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale ed elaborazione/presentazione di casi-studio.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Partecipazione attiva durante il Corso; aver sostenuto con voto pari o superiore a 28/30 la prova finale; spiccata sensibilità nei confronti delle tematiche oggetto del Corso.

comunicAzione politicA

Michele [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso si articola in quattro parti: 1. Definizioni e problemi della comunicazione politica. Connessione fra comunicazione politica e media studies. 2. Mediatizzazione, personalizzazione e campagne. Comunicazione elettorale e marketing politico. 3. Gli effetti della comunicazione politica e il pubblico emozionale. Logiche della partecipazione. Comunicazione politica e web 2.0. 4. Comunicazione politica e teoria sociale

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 103 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento De Blasio, E., Sorice, M. (2011) Comandare, comunicare. Il leader al tempo del web 2.0. Bari: Cacucci. Mazzoleni, G. (2004) La comunicazione politica. Bologna: Il Mulino. Sorice, M. (2011) La comunicazione politica. Roma: Carocci. Materiali distribuiti a lezione Bibliografia consigliata Vedere il sito del docente: http://docenti.luiss.it/sorice.

obiettivi formativi Il corso si propone due obiettivi principali: a) fornire una buona conoscenza dei principali aspetti e problemi della comunicazione politica; b) fornire una conoscenza di base degli strumenti teorici, metodologici e tecnici per l’analisi delle relazioni fra processi comunicativi e partecipazione politica. Tali obiettivi verranno conseguiti attraverso lezioni frontali, attività in aula, dibattiti a tema e analisi di studi di caso.

metodi didattici Lezioni frontali, dibattiti focalizzati, esercitazioni, analisi di studi di caso.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per la Comunicazione Politica. Capacità di leggere testi in lingua inglese. Competenze di base nell’uso dei principali metodi di ricerca sulla comunicazione. Conoscenza adeguata dei fondamenti della sociologia, della sociologia della comunicazione e della scienza politica. Per ottenere la tesi di laurea è necessario presentare un progetto scritto comprensivo di metodologia di ricerca, corredato da un indice (provvisorio) e da una bibliografia minima di base.

cooperAzione Allo sviluppo (corso libero)Elisabetta Belloni

4 cFu

contenuti del corso Il Corso approfondirà il processo di evoluzione del panorama globale dello sviluppo, mettendo in evidenza i principali mutamenti intervenuti nell’ambito della Comunità internazionale a seguito della globalizzazione dei mercati. Sarà brevemente illustrato il ruolo che alcuni dei principali attori internazionali dello sviluppo,

dalle Nazioni Unite, al G8/G20, all’OCSE, all’Unione Europea, svolgono nell’attuale contesto globale ai fini della crescita dei PVS. Il Corso si concentrerà altresì sull’analisi dei principali orientamenti internazionali di policy di cooperazione allo sviluppo, partendo dal “varo” degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) e dei relativi impegni presi dai donatori internazionali, per giungere all’affermazione dell’approccio “olistico” allo sviluppo nonché di principi qualitativi dell’aiuto e del concetto di coerenza delle politiche per lo sviluppo, senza tralasciare gli aspetti legati alle fonti innovative di finanziamento. Sarà, inoltre, descritta l’azione della Cooperazione Italiana allo Sviluppo in un contesto globalizzato, partendo dalla sua Legge istitutiva e dalla struttura organizzativa della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri (MAE), e sarà evidenziata la crescente interrelazione con altri attori dello sviluppo nazionali, dalla società civile (Organizzazioni Non Governative) al mondo dell’impresa, alle Fondazioni bancarie e alle Università. Infine, si farà breve cenno alle prospettive delle politiche di cooperazione alla luce dei prossimi appuntamenti

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 105 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

internazionali in materia di sviluppo. Testi di riferimento Manuali (uno tra i seguenti): Teoria e Politica dell’aiuto allo sviluppo, di M. Biggeri e F. Volpi. Ed. Franco Angeli, 2006. (Consigliato) Manuale di cooperazione allo Sviluppo, di G. Antonelli e A. Raimondi. Ed. SEI, 2001. Economia e Politica della Cooperazione allo Sviluppo, di M. Zupi. Ed. Laterza, 2007. Monografie (una tra le seguenti): La carità che uccide, di Dambisa Moyo. Ed. Rizzoli, 2007.  L’ultimo miliardo, di Paul Collier. Ed. Laterza, 2008.

obiettivi formativi Il Corso si propone di fornire, mediante l’approfondimento delle tendenze evolutive delle politiche di sviluppo globali e del ruolo dei vari attori operanti nel panorama della cooperazione, un inquadramento generale del sistema di cooperazione allo sviluppo internazionale. Ulteriori obiettivi formativi saranno quello di far comprendere le modalità d’azione della Cooperazione Italiana allo Sviluppo e di come essa opera all’interno di un contesto globalizzato, e quello di trasmettere agli studenti una visione

“istituzionale” dello sviluppo.

metodi didattici L’insegnamento prevede lezioni frontali, talvolta svolte anche con l’ausilio di strumenti informatici (power point). Nella pagina web LUISS dedicata al Corso sarà pubblicato materiale didattico adeguatamente selezionato dal docente.

modalità di verifica dell’apprendimento Il Corso prevede una verifica scritta obbligatoria, a metà del percorso formativo, da realizzare sotto forma di test - parte a risposta multipla, parte a risposta aperta - sulle tematiche trattate. Al termine del corso è previsto l’esame orale.

culturA e politicA dell’islAm corso AFrancesca Maria [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Il corso è articolato in due sezioni: una parte generale, su i fondamenti dottrinali dell’islam e sulle sue istituzioni politiche e sociali; una parte di

approfondimento sul rapporto fra tradizione religiosa, secolarismo e sviluppo di istituzioni democratiche in alcuni paesi islamici e in alcuni momenti della storia del mondo arabo contemporaneo.

testi di riferimento G. Filoramo ( a cura di), Storia delle Religioni. Islam, Laterza 2005 (selezione di capitoli) Un testo a scelta tra: - G. Endress, Introduzione alla storia del mondo musulmano, Marsilio, 2001 - Reinard Schulze,Il mondo islamico nel XX secolo. Politica e società civile,Feltrinelli,1998. Ulteriori articoli e saggi di riviste saranno disponibili, in fotocopia e on-line sul sito della cattedra, dopo l’inizio del corso.

obiettivi formativi Conoscenza dell’Islam come sistema religioso e culturale. Acquisizione degli strumenti per lo studio del pensiero arabo moderno e della società civile sui grandi temi dei diritti umani e di genere.

metodi didattici La parte generale prevede lezioni frontali e presentazioni in power point, discussioni e seminari. L’approfondimento prevede la partecipazione degli iscritti al corso con discussioni

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 105 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

guidate e presentazione di paper (individuale e di gruppo) su temi specifici che saranno assegnati dalla docente nella seconda parte del corso, entro i limiti permessi dal numero dei frequentanti. E’ prevista inoltre la proiezione di documentari e film attinenti ai temi trattati, e l’incontro con specialisti. Articoli e websites saranno segnalati in classe.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame prevede: 1) una relazione scritta di 5 pagine (a spaziatura 1,5) su uno dei temi monografici assegnati dalla docente. Tale relazione andrà inviata, via e-mail, entro due settimane prima del primo appello dell’esame. Per coloro che avranno presentato un paper durante il corso, varrà la presentazione del testo dell’esposizione. L’elaborato concorrerà al 50 % del voto finale. 2) un esame orale, che verterà sui testi di riferimento e sui contenuti delle lezioni generali. L’esame orale concorrerà al 50% del voto finale. Data la struttura partecipativa del corso, la frequenza è fortemente raccomandata e sarà rilevata all’inizio delle lezioni (sarà considerato frequentante chi avrà seguito almeno due terzi delle lezioni).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza del corso e voto di esame. Conoscenza di almeno due lingue straniere. Disponibilità a svolgere parte della tesi all’estero

culturA e politicA dell’islAm corso bBruna [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Il corso è articolato in due sezioni: una parte generale, sul lessico e i fondamenti dottrinali dell’islam e sulle sue istituzioni politiche e sociali; una parte di approfondimento sull’islam contemporaneo, dove saranno esaminate le principali tesi a sostegno e contro la possibilità di conciliare tradizione religiosa, secolarismo e sviluppo di istituzioni democratiche in alcuni paesi e in alcuni momenti della storia del mondo islamico contemporaneo.

testi di riferimento Per la parte generale: - K. F. Allam, L’islam

contemporaneo, in G. Filoramo (a cura di) Islam, Laterza, Bari, 2007, pp. 219-307 Per l’approfondimento: - A. Filali-Ansary, Islam e laicità, Cooper e Castelvecchi, Roma, 2003 - E. Kedourie, Democracy and Arab Political Culture, Londra 1994 (disponibile in fotocopia). Ulteriori articoli e saggi di riviste saranno disponibili, in fotocopia e on-line sul sito della cattedra, dopo l’inizio del corso.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti di base per la comprensione dell’islam come sistema religioso e culturale, e per l’analisi della sua influenza sui nazionalismi e sull’evoluzione statale nel mondo islamico moderno e contemporaneo. Alla fine del corso, gli studenti avranno acquisito nozioni sui principali movimenti politico-religiosi, dal riformismo modernista della fine del XIX secolo all’islam politico e jihadista contemporanei; sulle principali tendenze presenti all’interno del cosiddetto islam democratico; sugli aspetti caratterizzanti del rapporto fra islam e democrazia nel dibattito politico contemporaneo.

metodi didattici Un calendario dettagliato

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 107 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

degli argomenti trattati settimanalmente, con le relative letture, sarà disponibile sul sito della cattedra prima dell’inizio del corso. La parte generale sarà svolta dalla docente, con l’ausilio di diapositive che saranno disponibili sul sito della cattedra. L’approfondimento prevede la partecipazione degli iscritti al corso, con discussioni guidate secondo il calendario settimanale, e presentazione di paper (individuale e di gruppo) su temi specifici che saranno assegnati dalla docente all’inizio del corso, entro i limiti permessi dal numero dei frequentanti. E’ prevista inoltre la proiezione di documentari e film attinenti ai temi trattati, e l’incontro con specialisti.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame, per i frequentanti, si comporrà di: 1) una relazione scritta di 5-10 pagine (a spaziatura 1,5) su uno dei temi monografici che saranno assegnati dalla docente. Tale relazione andrà inviata, via e-mail, entro due settimane prima del primo appello dell’esame. Per coloro che avranno presentato paper durante il corso, varrà la presentazione del testo dell’esposizione. L’elaborato concorrerà al 50 % del voto finale.

2) un esame orale, che verterà sui testi di riferimento e sui contenuti delle lezioni generali. L’esame orale concorrerà al 50% del voto finale. Data la struttura partecipativa del corso, la frequenza è fortemente raccomandata e sarà rilevata all’inizio delle lezioni (saranno considerati frequentanti coloro che avranno seguito almeno due terzi delle lezioni).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza del corso e voto di esame. Conoscenza di almeno due lingue straniere. Disponibilità a svolgere parte della tesi all’estero

diritto AmministrAtivo c.p. Alessandro [email protected]

8 cFu

contenuti del corso La legalità nel diritto amministrativo che cambia 1. Sistema politico e sistema di governo: i tentativi di modernizzazione

dell’amministrazione italiana negli ultimi venti anni 2. Il governo dell’emergenza. Le strutture dell’emergenza e le procedure di decisione. 3. Arbitri dei mercati. Regolazione e garanzie. Il sistema delle autorità amministrative indipendenti: l’assetto attuale e le prospettive di riforma. 4. L’amministrazione e gli strumenti di diritto privato. Accordi, contratti, moduli societari. 5. La sicurezza come bene plurale. Le sicurezze nel sistema policentrico. 6. L’unità funzionale della giurisdizione e la pluralità dei giudici. Dalle leggi sulla giustizia amministrativa al codice del processo amministrativo.

testi di riferimento Oltre le letture integrative su specifici argomenti indicate durante il corso, si può far riferimento al seguente manuale: - L. Torchia, Lezioni di diritto amministrativo progredito, Mulino, Bologna, 2010.

obiettivi formativi Acquisire conoscenze approfondite sui più rilevanti ed attuali processi di cambiamento in corso in settori strategici del sistema amministrativo italiano.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 107 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni frontali, seminari, esercitazioni. Interventi di esperti delle discipline, esame di materiali rilevanti.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione collegiale dell’apprendimento, qualitativo e quantitativo, degli argomenti oggetto delle lezioni, dei seminari e delle esercitazioni.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio motivazionale e considerazione della partecipazione alle attività del corso.

diritto dell’informAzione e dellA comunicAzione c.p.Nicola [email protected]

6 cFu

contenuti del corso La disciplina giuridica di Internet e dei “nuovi media”. La Internet governance e i suoi soggetti (ICANN, ITU). La governance della rete fisica in Italia. La neutralità della rete e l’accesso degli operatori

Il Digital divide e la rete come condizione per l’effettività dei diritti. Servizio universale e accesso alla rete. La regolazione della rete e dei contenuti. I principali aspetti della Direttiva 2007/65/CE “Servizi di media audiovisivi” e del decreto legislativo di recepimento (pubblicità, tutela dei minori), alla luce dei mutamenti indotti dall’evoluzione tecnologica. Data retention e responsabilità degli Internet Service Provider La privacy in rete. Il caso della informativa sul trattamento dei dati personali nell’iscrizione ai social network. Il prodotto editoriale online Le nuove disposizioni in materia di commercio elettronico Questioni giurisprudenziali: i casi Google-Vivi Down (Trib. Milano, 4° sez. penale, 24 febbraio 2010), “The Pirate Bay” (Cass. 29 settembre - 23 dicembre 2009, n. 49437), i “Social Forum” (Cass. pen. Sez. III, 10 marzo 2009, n. 10535) e altri

testi di riferimento Testi di base: - Nuove tecnologie e libertà della comunicazione. Profili costituzionali e pubblicistici, a cura di Marco Cuniberti, Giuffrè, Milano, 2008 (limitatamente alle parti indicate dal docente) - Giovanni Pascuzzi, Il diritto nell’era digitale, Il mulino,

Bologna, 2010 (limitatamente alle parti indicate dal docente) Letture Dalla tecnologia ai diritti. Banda larga e servizi a rete, a cura di Giovanna De Minico, Jovene, Napoli, 2010 (limitatamente alle parti indicate dal docente). AAVV, Materiali di diritto dell’informazione, III ed., Giappichelli, Torino, in corso di pubblicazione (limitatamente alle parti indicate dal docente). G. Camera-O. Pollicino, La legge è uguale anche sul web. Dietro le quinte del caso Google-Vivi Down, Egea, Milano, 2010.

obiettivi formativi Il corso si propone di guidare all’acquisizione della conoscenza critica delle principali tematiche (specie giuspubblicistiche) del diritto dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento alle loro applicazioni in internet e in generale nella comunicazione mediante strumenti informatici.

metodi didattici Lezioni, esercitazioni in aula, interventi di testimoni qualificati, esercitazioni su sentenze e provvedimenti di autorità indipendenti. Analisi di casi concreti relativi all’utilizzo dei più comuni strumenti di comunicazione informatica.

modalità di verifica

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 109 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

dell’apprendimento Esonero scritto a metà corso (su base volontaria). Esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Voto all’esame pari o superiore a 28. Spiccata sensibilità nei confronti delle questioni relative ai profili giuridici delle comunicazioni elettroniche.

prerequisiti Conoscenza dei profili costituzionali del diritto all’informazione e del quadro normativo di base italiano e dell’Unione europea nel settore. Se non si è sostenuto un esame di Diritto dell’informazione è vivamente consigliata la frequenza al precorso, o comunque lo studio di un manuale di base della materia.

diritto dell’unione europeA c.p. corso AFrancesco [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Le politiche dell’Unione europea:

lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia; il mercato interno e la politica commerciale comune; la politica sociale e dell’occupazione; la politica di concorrenza; la politica agricola comune; la politica economica e monetaria; la PESC e la PESD.

testi di riferimento U. Draetta, N. Parisi (a cura di), Elementi di diritto dell’Unione europea. Parte speciale - il diritto sostanziale, III ed., Milano, 2010.

obiettivi formativi Fornire una conoscenza affidabile e approfondita di alcuni dei principali settori di attività delle istituzioni dell’UE.

metodi didattici Lezioni frontali ed esposizione di casi pratici.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale, preceduto da eventuali prove scritte intermedie.

prerequisiti Diritto dell’Unione europea

diritto dell’unione europeA c.p. corso bPaolo De Caterini

8 cFu

contenuti del corso Le politiche dell’Unione europea: lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia; il mercato interno e la politica commerciale comune; la politica sociale e dell’occupazione; la politica di concorrenza; la politica agricola comune; la politica economica e monetaria; la PESC e la PESD.

testi di riferimento U. Draetta, N. Parisi (a cura di), Elementi di diritto dell’Unione europea. Parte speciale - il diritto sostanziale, III ed., Milano, 2010.

obiettivi formativi Fornire una conoscenza affidabile e approfondita di alcuni dei principali settori di attività delle istituzioni dell’UE.

metodi didattici Lezioni frontali ed esposizione di casi pratici.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale, preceduto da eventuali prove scritte intermedie.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 109 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

prerequisiti Diritto dell’Unione europea

diritto delle Autonomie territoriAli Gian Candido De Martin Marco Di [email protected] [email protected]

8 cFu

contenuti del corso - Stato federale, Stato regionale, Stato delle autonomie. Centralismo e autonomia nell’evoluzione delle forme di Stato. - I principi sulle autonomie regionali e locali nella Costituzione italiana e i problemi attuativi pendenti. - L’autonomia statutaria e i poteri di autorganizzazione. - Le forme di governo delle Regioni e degli enti locali. - L’autonomia normativa: le funzioni legislative e regolamentari. - L’autonomia amministrativa. - L’autonomia finanziaria. - Principi e problemi attuativi dell’art. 119 Cost. - Strutture ed organi delle autonomie territoriali. - I sistemi di raccordo e di partecipazione.

- L’attività internazionale delle autonomie territoriali. - I poteri di controllo e di sostituzione. - L’accesso delle autonomie locali alla giustizia costituzionale. - Le variazioni territoriali. - Gli ordinamenti regionali ad autonomia speciale e forme di regionalismo differenziato.

testi di riferimento - P. Cavaleri, Diritto regionale, Cedam, Padova, ultima edizione. - A. D’Atena, Diritto regionale, Giappichelli, Torino, 2010. - L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, il Mulino, Bologna, ultima edizione. Materiali didattici messi a disposizione dai docenti.

obiettivi formativi Il corso intende offrire una conoscenza avanzata del sistema delle autonomie territoriali che permetta una considerazione adeguata dei principali elementi caratterizzanti l’ordinamento regionale e quello degli enti locali, in modo da consentire una visione compiuta del sistema autonomistico nel suo insieme, pur nella valutazione degli elementi differenziali che contraddistinguono comuni, province, città metropolitane e regioni. Specifica attenzione sarà dedicata alle evoluzioni normative, anche in itinere,

nonché alle più rilevanti decisioni giurisprudenziali.

metodi didattici Lezione frontale.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Verifica degli interessi specifici del candidato alla luce dei risultati degli esami di profitto.

diritto internAzionAle dell’economiA e Ambiente corso A

Elena [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso introduce allo studio dell’ordinamento economico internazionale tracciandone l’evoluzione a partire dal sistema definito dagli accordi di Bretton Woods alla fine del secondo conflitto mondiale, attraverso i più significativi tentativi

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 111 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

di modifica del tradizionale assetto dei rapporti interstatali in materia, costituiti dai principi del c.d. nuovo ordine economico internazionale e dello sviluppo sostenibile. Verranno esaminati gli aspetti normativo-istituzionali (i principi giuridici e strutture di riferimento) relativi al coordinamento dei rapporti finanziari – monetari (FMI); alla cooperazione multilaterale per la promozione degli investimenti privati, la ricostruzione e lo sviluppo (Gruppo della Banca mondiale e OCSE, con particolare riferimento alle Guidelines per le imprese multinazionali); al sistema di liberalizzazione del commercio di merci e servizi (WTO e accordi collegati); al regionalismo economico; all’aiuto pubblico allo sviluppo e al correlativo problema del debito estero dei PVS. Nella trattazione di questi argomenti si considereranno i profili di complementarietà ovvero giustapposizione che possono essere individuati tra il diritto internazionale dell’economia e il diritto internazionale dell’ambiente, con particolare riferimento all’applicazione di alcuni principi in materia di ambiente, quali quelli di prevenzione e precauzione.

testi di riferimento Per la parte generale:

Sciso, Appunti di diritto internazionale dell’economia, Giappichelli, ultima edizione, pp. XIII-281. Per approfondimenti: letture a scelta (2 argomenti) da Sciso (a cura di), L’OMC 1995-2005. Bilanci e prospettive, luiss University Press, 2006; Acconci, Imprese multinazionali (diritto internazionale), in Cassese (sotto la direzione di), Dizionario di diritto pubblico, IV volume, 2006, pp. 2955-2960 (Giuffrè editore, Milano); analisi di casi e letture specifiche, su indicazione del docente, relative a profili del rapporto tra diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale in materia di ambiente.

obiettivi formativi Fornire strumenti di analisi adeguati, basati sullo studio dei relativi principi, delle regole, delle strutture e dei meccanismi, per comprendere le dinamiche della globalizzazione nel contesto dei rapporti economico-finanziari internazionali, tenendo conto adeguatamente delle peculiarità dei soggetti coinvolti (Stati, Organizzazioni internazionali, ONG, imprese, società civile).

metodi didattici Lezioni frontali – seminari e discussione di casi con l’ausilio di esperti.

modalità di verifica dell’apprendimento Prove scritte intermedie. Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per la disciplina evidenziato dalla partecipazione attiva alle lezioni e seminari, padronanza dell’inglese e conoscenza di una seconda lingua. Considerazione degli sbocchi professionali attesi dallo studente.

diritto internAzionAle dell’economiA e Ambiente corso bGiuseppe Di [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso introduce allo studio degli aspetti giuridici ed istituzionali dell’economia globalizzata. Ne traccia l’evoluzione nel dopo Bretton Woods, attraverso la ricostruzione delle dinamiche di liberalizzazione dei movimenti dei capitali, dei servizi finanziari e del commercio internazionale

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 111 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

anche per l’impatto sui PVS (problema del debito estero) e con riguardo anche ai meccanismi di funzionamento dei mercati finanziari globalizzati. In questo contesto verrà considerato il ruolo dei principali organismi di regolazione, di coordinamento e di promozione dello sviluppo economico il FMI, il Gruppo della Banca mondiale il comitato di Basilea, il WTO ed suo sistema di negoziazione della liberalizzazione degli scambi di merci e servizi e degli accordi collegati (TRIPS). Su questa base verranno fornite indicazioni essenziali per l’approfondimento delle correlate politiche di promozione dello sviluppo economico, del ruolo dei gruppi finanziari multinazionali, dello sviluppo sostenibile nonché degli accordi a protezione dell’eco sistema. Particolare attenzione verrà dedicata alle recenti misure di contrasto della crisi sistemica della finanza globale messe in atto dall’amministrazione statunitense e dalla Ue ed in corso di ridefinizione in sede internazionale con gli accordi di Basilea 3. Nello specifico verrà considerato l’impatto e della crisi economico finanziaria sull’euro, sulla UE e sugli equilibri di finanza pubblica degli stati membri

nonché gli aspetti giuridico- istituzionali del nuovo sistema di vigilanza, regolazione dei mercati monetarie finanziari.

testi di riferimento E. Sciso, Appunti di diritto internazionale dell’economia, Giappichelli, 2007, pp. XIII-281. Ulteriori indicazioni bibliografiche e di approfondimento saranno comunicate all’inizio delle lezioni.

obiettivi formativi Il corso si prefigge di promuovere un approccio critico alle relazioni tra diritto istituzioni ed economia nella integrazione globale dei mercati, ponendo l’accento sulle interazioni e gli effetti della regolazione e della conformazione giuridica sull’economia con particolare riferimento al profili del rapporto tra diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale in materia di ambiente.

metodi didattici Lezioni frontali con sollecitazione alla partecipazione interattiva da parte degli studenti (Esercitazioni su casi pratici) Seminari di approfondimento tenuti da esperti.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame si svolgerà in un’unica discussione orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Definiti in relazione all’oggetto dell’elaborato  da assegnare agli studenti.

diritto pubblico compArAto corso ACarmela [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso si propone di approfondire gli sviluppi contemporanei del costituzionalismo, in tre diversi contesti. Prima parte: Costituzioni e Costituzionalismi: la loro evoluzione in Occidente I principi del Costituzionalismo nell’epoca moderna. Le Costituzioni dello Stato liberale: la fiducia nelle assemblee rappresentative. Le forme di governo: il potere legislativo e il potere esecutivo. Le Costituzioni del XX secolo e la rigidità della

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 113 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Costituzione: verso lo Stato costituzionale? Il ruolo delle Corti costituzionali e del potere giudiziario. Seconda parte. Dal federalismo all’Unione: Stati Uniti, India, Unione europea La comparazione riguarderà i processi di federazione negli Stati Uniti, in India e nell’ambito dell’Unione europea. Una specifica considerazione sarà dedicata alle forme di legittimazione della decisione politica nel campo delle grandi politiche pubbliche dell’Unione. Terza parte: costituzionalismo e processi di transizione istituzionale nei paesi di cultura islamica del Mediterraneo. Si analizzeranno i processi di transizione istituzionale in atto in alcuni dei paesi di cultura islamica che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Nel contesto del dibattito sulle specifiche caratteristiche del costituzionalismo in tali paesi, saranno discussi i termini nei quali tali fenomeni siano riconducibili a processi di democratizzazione dal punto di vista dell’assetto delle forme di governo e della tutela dei diritti fondamentali. Il corso è strutturato con costanti richiami a quello di “Politica comparata” e

“Lingua e cultura islamica”.

testi di riferimento - Carrozza, A. Di Giovine, G.F. Ferrari (cur.), Diritto costituzionale comparato, Laterza (limitatamente ai capitoli indicati nel programma) o, in alternativa, C.Pinelli, Forme di Stato e forme di governo. Corso di diritto costituzionale comparato, Jovene 2009 (2 ed.), (limitatamente alle parti che saranno indicate). - Decaro C. (a cura di), Percorsi costituzionali a confronto: Turchia, Libia, Afghanistan (in corso di pubblicazione). - Decaro C. (a cura di) Dalla stregie di Lisbona a Europa 2020 (in corso di pubblicazione)

obiettivi formativi Acquisizione critica dei concetti fondamentali del costituzionalismo nella sua doppia valenza di forma di legittimazione della decisione politica e di limitazione del potere. Sviluppo della capacità di comparare la diversa attuazione di tali principi in differenti contesti istituzionali, come quelli rappresentati dall’Unione europea e dai suoi Stati membri e da paesi che stanno attraversando drammatici processi di trasformazione istituzionale.

metodi didattici Gli studenti verranno coinvolti in esercitazioni di gruppo basate su casi concreti e simulazioni; prepareranno brevi paper di discussione per esporli in aula; discuteranno con i docenti e tra di loro su topics di attualità. Gli studenti saranno anche coinvolti nell’organizzazione di un cineforum di diritto pubblico comparato che tenderà ad avviare discussioni collettive, tramite l’utilizzo di noti film, sulle tematiche del corso.

modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione conclusiva terrà ampiamente conto del lavoro di ricerca svolto in aula e singolarmente nonché della partecipazione attiva ai dibattiti del cineforum comparato. L’esame finale sarà orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attiva partecipazione alle discussioni in aula e al cineforum; conoscenza approfondita di almeno una lingua straniera e disponibilità a compiere ricerche sul campo anche all’estero; buono svolgimento del paper individuale.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 113 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto pubblico compArAto corso bGiovanni Rizzoni

8 cFu

contenuti del corso Il corso si propone di approfondire gli sviluppi contemporanei del costituzionalismo, in due diversi contesti. Prima parte. Dal federalismo all’Unione: Stati Uniti, India, Unione europea La comparazione riguarderà i processi di federazione negli Stati Uniti, in India e nell’ambito dell’Unione europea. Una specifica considerazione sarà dedicata alle forme di legittimazione della decisione politica nel campo delle grandi politiche pubbliche dell’Unione. Seconda parte: costituzionalismo e processi di transizione istituzionale nei paesi di cultura islamica del Mediterraneo. Si analizzeranno i processi di transizione istituzionale in atto in alcuni dei paesi di cultura islamica che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Nel contesto del dibattito sulle specifiche caratteristiche del

costituzionalismo in tali paesi, saranno discussi i termini nei quali tali fenomeni siano riconducibili a processi di democratizzazione dal punto di vista dell’assetto delle forme di governo e della tutela dei diritti fondamentali. Testi di riferimento - Carrozza, A. Di Giovine, G.F. Ferrari (cur.), Diritto costituzionale comparato, Laterza (limitatamente ai capitoli indicati nel programma) o, in alternativa, C. Pinelli, Forme di Stato e forme di governo. Corso di diritto costituzionale comparato, Jovene 2009 (2 ed.), (limitatamente alle parti che saranno indicate). - Decaro C. (a cura di), Percorsi costituzionali a confronto: Turchia, Libia, Afghanistan (in corso di pubblicazione). - Decaro C. (a cura di) Dalla stregie di Lisbona a Europa 2020 (in corso di pubblicazione)

obiettivi formativi Acquisizione critica dei concetti fondamentali del costituzionalismo nella sua doppia valenza di forma di legittimazione della decisione politica e di limitazione del potere. Sviluppo della capacità di comparare la diversa attuazione di tali principi in differenti contesti istituzionali,

come quelli rappresentati dall’Unione europea e dai suoi Stati membri e da paesi che stanno attraversando drammatici processi di trasformazione istituzionale.

metodi didattici Gli studenti verranno coinvolti in esercitazioni di gruppo basate su casi concreti e simulazioni; prepareranno brevi paper di discussione per esporli in aula; discuteranno con i docenti e tra di loro su topics di attualità. Gli studenti saranno anche coinvolti nell’organizzazione di un cineforum di diritto pubblico comparato che tenderà ad avviare discussioni collettive, tramite l’utilizzo di noti film, sulle tematiche del corso.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. La valutazione conclusiva terrà ampiamente conto del lavoro di ricerca svolto in aula e singolarmente nonché della partecipazione attiva ai dibattiti del cineforum comparato.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attiva partecipazione alle discussioni in aula e al cineforum; conoscenza approfondita di almeno una lingua straniera e

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 115 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

disponibilità a compiere ricerche sul campo anche all’estero; buono svolgimento del paper individuale.

diritto pubblico compArAto corso bLaura Fabiano

8 cFu

contenuti del corso Il corso si propone di approfondire gli sviluppi contemporanei del costituzionalismo, in due diversi contesti. Prima parte. Dal federalismo all’Unione: Stati Uniti, India, Unione europea La comparazione riguarderà i processi di federazione negli Stati Uniti, in India e nell’ambito dell’Unione europea. Una specifica considerazione sarà dedicata alle forme di legittimazione della decisione politica nel campo delle grandi politiche pubbliche dell’Unione. Seconda parte: costituzionalismo e processi di transizione istituzionale nei paesi di cultura islamica del Mediterraneo. Si analizzeranno i processi di

transizione istituzionale in atto in alcuni dei paesi di cultura islamica che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Nel contesto del dibattito sulle specifiche caratteristiche del costituzionalismo in tali paesi, saranno discussi i termini nei quali tali fenomeni siano riconducibili a processi di democratizzazione dal punto di vista dell’assetto delle forme di governo e della tutela dei diritti fondamentali.

testi di riferimento - Carrozza, A. Di Giovine, G.F. Ferrari (cur.), Diritto costituzionale comparato, Laterza (limitatamente ai capitoli indicati nel programma) o, in alternativa, C.Pinelli, Forme di Stato e forme di governo. Corso di diritto costituzionale comparato, Jovene 2009 (2 ed.), (limitatamente alle parti che saranno indicate). - Decaro C. (a cura di), Percorsi costituzionali a confronto: Turchia, Libia, Afghanistan (in corso di pubblicazione). - Decaro C. (a cura di) Dalla stregie di Lisbona a Europa 2020 (in corso di pubblicazione)

obiettivi formativi Acquisizione critica dei concetti fondamentali del costituzionalismo nella sua doppia valenza di forma di legittimazione della decisione

politica e di limitazione del potere. Sviluppo della capacità di comparare la diversa attuazione di tali principi in differenti contesti istituzionali, come quelli rappresentati dall’Unione europea e dai suoi Stati membri e da paesi che stanno attraversando drammatici processi di trasformazione istituzionale.

metodi didattici Gli studenti verranno coinvolti in esercitazioni di gruppo basate su casi concreti e simulazioni; prepareranno brevi paper di discussione per esporli in aula; discuteranno con i docenti e tra di loro su topics di attualità. Gli studenti saranno anche coinvolti nell’organizzazione di un cineforum di diritto pubblico comparato che tenderà ad avviare discussioni collettive, tramite l’utilizzo di noti film, sulle tematiche del corso.

modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione conclusiva terrà ampiamente conto del lavoro di ricerca svolto in aula e singolarmente nonché della partecipazione attiva ai dibattiti del cineforum comparato. L’esame finale sarà orale.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 115 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attiva partecipazione alle discussioni in aula e al cineforum; conoscenza approfondita di almeno una lingua straniera e disponibilità a compiere ricerche sul campo anche all’estero; buono svolgimento del paper individuale.

diritto sAnitArio (corso A sceltA)

Vincenzo Antonelli Donatella [email protected] [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Sanità e tutela della salute: evoluzione storica Profili costituzionali della tutela della salute Il diritto alla salute come diritto di libertà e come diritto a prestazioni. Il riparto delle competenze legislative ed amministrative e le forme di raccordo tra Stato ed enti territoriali. La determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in ambito sanitario: profili sostanziali e procedimentali.

I modelli sanitari regionali. Le amministrazioni del servizio sanitario nazionale. Le prestazioni assistenziali. L’intervento del privato nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. La dimensione europea ed internazionale della tutela della salute

testi di riferimento Oltre ad alcune letture integrative su specifici argomenti che saranno indicati dai docenti all’inizio del Corso, si farà riferimento ad un manuale aggiornato di diritto sanitario nonché ad alcune parti del volume D. Morana, La salute nella Costituzione italiana. Profili sistematici, Giuffrè, 2002.

obiettivi formativi L’obiettivo del corso è quello di far acquisire agli studenti una conoscenza di base della normativa in materia sanitaria, con particolare riguardo ai profili costituzionali ed amministrativi della tutela della salute, nonché di approfondire alcune tematiche di maggiore attualità anche con riferimento alle esperienze europee ed internazionali.

metodi didattici Lezioni frontali, integrate con esercitazioni ed interventi di esperti del settore.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione collegiale dell’apprendimento, qualitativo e quantitativo, degli argomenti costituenti il fondamento della disciplina e dei temi oggetto delle lezioni e delle altre attività didattiche.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Previo colloquio motivazionale e considerazione della partecipazione alle attività del corso.

economiA internAzionAle corso ACecilia Jona [email protected]

8 cFu

contenuti del corso 1. Introduzione Il Commercio internazionale: una panoramica del mondo attuale 2. Teoria pura del commercio internazionale Teoria ricardiana dei vantaggi comparati Modello con fattori di produzione specifici Teoria di Heckscher-Ohlin

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 117 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Economia di scala, concorrenza monopolistica e commercio internazionale Commercio internazionale, crescita economica e trasferimenti internazionali Mobilità internazionale dei fattori produttivi Investimenti diretti esteri e imprese multinazionali Politiche commerciali e integrazione economica 3. Economia monetaria internazionale Bilancia dei pagamenti e contabilità nazionale Tassi di cambio e mercati valutari Movimenti internazionali dei capitali Produzione, tasso d’interesse e tasso di cambio nel breve periodo Aspettative, dinamica del cambio e politica economica Equilibrio macroeconomico di lungo periodo con tassi di cambio flessibili Produzione, tasso d’interesse e politiche di stabilizzazione in un regime di cambi fissi Aggiustamento macroeconomico di lungo periodo con tassi di cambio fissi

testi di riferimento - Krugman P. R. e M. Obstfeld,

2007, Economia internazionale, voll. I (Teoria e politica del commercio internazionale) e II (Economia monetaria internazionale), Addison-Wesley, edizione italiana.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire le conoscenze e i metodi fondamentali dell’economia internazionale per comprendere gli effetti delle politiche economiche e delle trasformazioni economiche mondiali sul benessere degli agenti. La prima parte del corso sviluppa gli strumenti necessari per l’analisi delle determinanti, dei modelli e degli effetti del commercio internazionale e delle politiche commerciali. La seconda parte analizza la macroeconomia di un’economia aperta per comprendere i fattori che spiegano gli andamenti dei tassi di cambio, le conseguenze degli squilibri delle bilance dei pagamenti e delle politiche valutarie sul livello di attività economica, sull’occupazione e sul livello dei prezzi nel breve e lungo periodo. I sistemi monetari internazionali vengono analizzati anche in una prospettiva di storia economica. Durante lo svolgimento del corso, frequenti sono i

riferimenti ai dibattiti teorici, alle regolarità empiriche e alle problematiche attuali di politica economica internazionale. Particolare attenzione viene dedicata allo studio della realtà macroeconomica dell’Unione monetaria europea.

metodi didattici Lezioni frontali, discussioni di gruppo e presentazioni tematiche di esperti esterni.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame è scritto. La prova scritta prevede domande aperte e lo svolgimento di esercizi. Durante il corso vengono effettuate simulazioni della prova scritta di esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il secondo anno del corso di laurea magistrale.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 117 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA internAzionAle corso bGiuseppe De [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Concetti di base: introduzione all’economia internazionale; le istituzioni economiche internazionali; la bilancia dei pagamenti. Commercio Internazionale: i benefici del commercio internazionale; costi comparati e specializzazione produttiva; commercio internazionale e dotazioni fattoriali; concorrenza imperfetta, economie di scala e commercio internazionale; la politica commerciale; integrazione economica. Economia Monetaria Internazionale: introduzione ai mercati finanziari internazionali e al mercato dei cambi; tassi di cambio, tassi di interesse e prezzi; il modello Mundell-Fleming economia aperta; regimi di cambio e crisi di bilancia dei pagamenti; il dibattito cambi fissi-cambi flessibili; aree valutarie ottimali; unione monetaria: costi, benefici e funzionamento; banca centrale europea e politica monetaria

nell’Unione monetaria europea. Approfondimenti: formalizzazione del modello di Ricardo; formalizzazione del modello di Heckscher-Ohlin; il modello AD-AS in economia aperta.

testi di riferimento De Arcangelis, Giuseppe (2009), Elementi di Economia Internazionale, Mc Graw Hill Italia.

obiettivi formativi Obiettivo del corso è fornire allo studente sia le nozioni di base delle relazioni economiche tra paesi ed economie, sia le metodologie per comprendere le ragioni e i benefici degli scambi commerciali e dei flussi finanziari internazionali.

metodi didattici Le lezioni si prefiggono di presentare le diverse tematiche dell’economia internazionale in maniera dialogica, cercando di stimolare un dibattito critico sugli argomenti sviluppati in aula e tenendo presente l’analisi di casi empirici, di documenti ufficiali e di saggi scientifici particolarmente rilevanti. E’ prevista la predisposizione di materiali didattici integrativi e di approfondimento (tali materiali verranno inseriti sul sito della cattedra).

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame è scritto e orale. La prova scritta prevede domande a risposte multiple di ragionamento e lo svolgimento di esercizi. Durante il corso vengono effettuate simulazioni della prova scritta di esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il secondo anno del corso di laurea magistrale.

economiA pubblicA

Pierluigi Ciocca

8 cFu

contenuti del corso Il ruolo dello Stato: potenzialità e limiti.

testi di riferimento 1) Smith, A. La ricchezza delle nazioni (1776), Newton Compton, Roma, 1995 (Libro quinto, cap. 1, Parti I-II-III, IV e Conclusione). 2) Stiglitz, J.I., Economia del settore pubblico. Fondamenti

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 119 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

teorici, Vol. I, Hoepli, Milano, 2003 (capp. 1, 3, 5, 6, 7, 8, 9). Ovvero, in alternativa a Stiglitz: 2) Samuelson,P.A.- Nordhaus, W.D.-Bollino, C.A., Economia, 19^ ed., McGraw- Hill, Milano, 2009 (capp. 2, 14, 15, 16, 17, 31). 3) Ciocca, P.-Musu, I. (a cura di), Economia per il diritto, Bollati Boringhieri, Torino, 2006 (capp. 1, 2, 3, 14).

obiettivi formativi Comprensione critica del rapporto, di complementarità e contraddizione, fra politica pubblica ed economia di mercato.

metodi didattici Lezioni, seminari e supervisione degli studenti.

modalità di verifica dell’apprendimento Approfondito esame orale che verifichi le capacità critiche, oltre alla erudizione.

economiA pubblicA

Fabio [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso propone un’analisi

economica del settore pubblico. I temi trattati riguardano l’economia del benessere e la teoria dell’intervento pubblico; i fallimenti del mercato; l’economia dei beni pubblici e delle esternalità; le scelte collettive e la Political Economy; i principali settori del welfare state (assistenza, redistribuzione, sanità, sistemi pensionistici); la teoria delle imposte e la struttura del sistema fiscale italiano; la teoria del federalismo fiscale. Rispetto ad altri corsi analoghi, particolare enfasi è dedicata all’analisi positiva del funzionamento dei sistemi di prelievo e dei programmi di spesa e ai confronti con altri paesi.

testi di riferimento H.S. Rosen, Scienza delle finanze, 2a ed., Milano, McGraw-Hill, 2007. P. Bosi - M.C. Guerra, I  tributi nell’economia italiana, ult. ed., Bologna, Il Mulino

obiettivi formativi CONOSCENZE: analisi generale dell’economia del settore pubblico COMPETENZE: sapersi orientare sulle problematiche dei sistemi di finanza pubblica nei paesi industrializzati e in particolare nella realtà italiana CAPACITÀ ACQUISITE AL TERMINE DEL CORSO: Il

corso consente di leggere e commentare articoli della stampa specialistica e valutare le conseguenze dei provvedimenti di politica economica e finanziaria

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta – esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Colloquio con il docente

prerequisiti Sono vincolanti le conoscenze di base di microeconomia e macroeconomia e sono consigliate le conoscenze di matematica generale.

geogrAfiA economicA (corso A sceltA)Alfonso [email protected]

6 cFu

contenuti del corso

•Lo spazio geoeconomico. Espressioni del potere sul territorio, alleanze, interpendenze, confini e frontiere;

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 119 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Risorse, mercati, aree di crisi e conflitti territoriali;•Spazi agricoli e organizzazione territoriale globale;•Spazi industriali, multinazionali, localizzazione economica e diffusione spaziale dell’innovazione•Distribuzione e diffusione dei servizi sul territorio;•Reti di trasporto, nodi e flussi di comunicazioni mondiali;•Luoghi, cultura, simboli e mobilità turistica internazionale;•Stati e mondializzazione economica: i paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina);•Globalizzazione e regionalizzazione del commercio internazionale, flussi e poli finanziari;•Europa e sistema economico mondiale, Unione Europea e aree regionali di integrazione;•Centri e periferie, sviluppo economico e squilibri regionali, competizione territoriale e nuove frontiere.

testi di riferimento Dematteis G., Lanza C., Nano F., Vanolo A. (2010), Geografia dell’economia mondiale, UTET, Torino

obiettivi formativi Obiettivo del corso è fornire gli strumenti teorici e metodologici necessari per una analisi integrata e interdisciplinare delle interrelazioni tra i fattori ambientali, geografici, culturali,

politici ed economici in ambito internazionale, studiando poi gli effetti e le dinamiche di propagazione tra le diverse scale territoriali, da quella globale a quella regionale e a quella locale, e viceversa. Tale analisi verrà compiuta nell’ambito di uno scenario geoeconomico che è contraddistinto dall’esistenza di regole “oggettive”, vale a dire derivate dai meccanismi propri dell’economia, ma anche “soggettive” provenienti cioè da specifici accordi stipulati fra i vari Stati. Il corso intende quindi approfondire i mutamenti in atto nello scacchiere economico mondiale: il fenomeno della globalizzazione economica cui fa riscontro la crescente frammentazione politica; l’emergere di nuove aree produttive e l’accentuarsi della competizione commerciale internazionale; l’aumentata interdipendenza economica tra le varie regioni del globo ma anche la rottura di equilibri consolidati e la creazione di inedite alleanze; l’apertura di mercati globali alternativi e la rivalità per le risorse energetiche; l’incremento dei flussi di beni, servizi, capitali e persone che ha però evidenziato la maggiore permeabilità dei confini degli Stati-nazione; l’affermazione di altri attori non statali quali multinazionali, istituzioni

economiche internazionali, città globali e lobby economiche; l’emergere di nuovi fattori strategici di competizione come conoscenza, ricerca, innovazione, intelligence e cyberspazio; la formazione di altre gerarchie economiche e quindi la ridefinizione dei “centri” e delle “periferie” in un sistema-mondo non facilmente configurabile. Particolare attenzione sarà destinata all’evoluzione geoeconomica di alcune macro-aree mondiali quali per esempio l’Unione Europea e le altre organizzazioni regionali nonché i paesi BRIC: Brasile, Russia, India e Cina, al fine di delineare un quadro esplicativo dei rapporti tra le diverse forme dell’economia e gli spazi geografici del pianeta.

metodi didattici Lezioni frontali (con l’ausilio di documentazione di approfondimento) e seminari specialistici a cura di esperti di provenienza anche non accademica

modalità di verifica dell’apprendimento Colloquio finale orale. Valutazione sul testo obbligatorio, opportunamente integrato dai materiali didattici.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 121 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale - Interesse per la materia provato dalla partecipazione attiva al corso e dal voto conseguito all’esame di profitto; - Conoscenza ottimale delle lingue per l’eventuale stage all’estero; - Qualità della proposta e del progetto di tesi.

prerequisiti Il corso è di livello avanzato e non ha carattere descrittivo, richiede anzi che lo studente abbia già acquisito nel precedente triennio le conoscenze storico-geografiche, politico-economiche e statistico-demografiche di base

geopolitics (elective course)Giorgio [email protected]

6 cFu

course content International Relations Regional Approach to Global Governance

reference reading material Main text books from Oxford University Press, Springer Verlag

and multimedia manuals for comparative analyses; paper and articles by the Course Chair. Mandatory Textboooks: - Nayef R.F. Al-Rodhan, The Politics of Emerging Strategic Technologies- Implications for Geopolitics, Human Enhancement and Human Destiny, 2011, Palgrave Macmillan. - Peter Haldén, Stability without Statehood: Lessons from Europe’s History before the Sovereign State, forthcoming 2011, Palgrave MacMillan - Jackson R. and Sorensen G., International Relations, Theories and approaches, Oxford University Press 2007; - Daniel S. Hamilton and Joseph P. Quinlan, Transatlantic Economy 2011: Annual Survey of Jobs, Trade and Investment between the United States and Europe, Johns Hopkins University- SAIS Press, 2011

educational goals Presenting an advanced Course for professionals in International Relations from Policy, Economy, Finance and Security point of view

teaching method Frontal, with text books and papers on recent theories and applied cases; on line access to analyses from main worldwide think-tanks

assessment method Students will be examined with an interdisciplinary criteria and simulation will be a permanent test. Final exam will be individual without written testing due to the complexity of the issues and the knowledge implied.

criteria for deciding on subJect of final paper The area selected for the Course focused dissertation will be Mediterranean, Near East and Central Asia, with a period of research of the students at universities of the region selected by the Chair, in cooperation with the University dedicated structure

preparatory courses Perspective students should have passed the basic exams of International Relations, Contemporary History and European Union Affairs. Integrations and special seminars will cover the more crucial issues and topics.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 121 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

giornAlismo e sferA pubblicA nell’età contemporAneA

Giovanni [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso intende presentare i principali modelli nazionali di giornalismo, illustrando in forma monografica e approfondita alcune esperienze storiche di particolare rilievo. Speciale attenzione sarà data ai rapporti che il giornalismo intrattiene con lo spazio pubblico: dalla regolamentazione dell’attività giornalistica, all’impatto che quell’attività ha sullo sviluppo dei sistemi politici contemporanei, alla sua capacità/incapacità di emanciparsi dallo scontro fra i partiti. Le esperienze storiche sulle quali il corso intende concentrarsi sono: il giornalismo angloamericano del diciannovesimo secolo, in grado al termine del suo processo di sviluppo di proporsi come paradigma del giornalismo moderno, sia emancipandosi dai centri del potere

economico extra-editoriale, sia distaccandosi dalla politica e “inventando” il paradigma dell’oggettività giornalistica;

•il giornalismo francese fra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento, capace così come quello anglosassone di raggiungere una dimensione industriale di massa, restando però strettamente legato allo scontro partitico e alle dinamiche ideologiche presenti nello spazio pubblico nazionale;•il giornalismo italiano del Risorgimento, prodotto complesso del tentativo di importare i valori del liberalismo europeo in un contesto non ancora pronto ad assorbirli;•la Repubblica di Weimar, un ambizioso progetto democratico destinato a un rapido e rovinoso fallimento anche a causa della forma e delle modalità di funzionamento del sistema mediatico tedesco a lei contemporaneo;•il giornalismo dei regimi totalitari (o semitotalitari) nazista, fascista e sovietico, alla faticosa ricerca di un compromesso fra l’esigenza che i mass media siano ideologicamente attivi e allineati, e il bisogno di raggiungere e coinvolgere un pubblico più ampio possibile;•il giornalismo italiano dell’età repubblicana – considerato

nel contesto più generale del giornalismo europeo della seconda metà del ventesimo secolo –, come modello quasi del tutto opposto a quello anglosassone per i suoi legami col potere economico extra-editoriale e il suo coinvolgimento nella lotta politica nazionale.

testi di riferimento L’esame, oltre che sugli argomenti oggetto delle lezioni e sul materiale didattico presente nella cattedra ondine (http://docenti.luiss.it/orsina/didattica/storia-del-giornalismo-e-dei-media-elettronici/materiali/), verterà su: Un manuale a scelta tra: 1) O. Bergamini, La democrazia della stampa, Laterza 2) G. Gozzini, Storia del giornalismo, Bruno Mondadori più una monografia a scelta tra: 1) P. Murialdi, Storia del giornalismo italiano, il Mulino (solo per chi tra i due manuali sceglie quello di Gozzini) 2) F. Chiarenza, Il cavallo morente. Storia della Rai, Franco Angeli 3) A. Monticone, Il fascismo al microfono. Radio e politica in Italia 1924-1945, Studium 4) S. Basso – P.L. Vercesi, Storia del giornalismo americano,

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 123 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Mondadori Università 5) N. Tranfaglia – P. Murialdi – M. Legnani, La stampa italiana nell’età fascista, Laterza 6) G. De Luna, N. Torcellan, P. Murialdi, La stampa italiana dalla Resistenza agli anni Sessanta, Laterza 7) V. Castronovo – N. Tranfaglia (a cura di), La stampa italiana del neocapitalismo, Laterza più la lettura di: 1) W. Lippmann, L’opinione pubblica, Donzelli (o qualsiasi altra edizione, purché integrale) Gli studenti che non intendono svolgere l’esercitazione o impossibilitati a frequentare dovranno aggiungere una seconda monografia.

obiettivi formativi Il corso intende rendere gli studenti avvertiti della storicità, e quindi della natura contingente, dei principi metodologici e dei paradigmi professionali dai quali è ancora oggi regolata la professione giornalistica. Attraverso uno studio storico, osservando quali soluzioni i diversi modelli nazionali di giornalismo abbiano di volta in volta adottato o scartato nella definizione tanto del giornalismo in sé quanto dei suoi rapporti con gli ambiti politico, economico e culturale, si cercherà di portare gli

studenti a una comprensione più approfondita del mondo mediatico contemporaneo.

metodi didattici Le lezioni avranno in buona parte un andamento “tradizionale”. Almeno in parte, tuttavia, saranno dedicate ad approfondimenti di natura seminariale sulla copertura giornalistica di eventi politici di particolare rilievo. A tutti gli studenti sarà richiesto di partecipare a questi seminari, sia svolgendo ricerche in emeroteca, sia presentando i risultati delle ricerche in classe.

modalità di verifica dell’apprendimento Il giudizio sul lavoro seminariale svolto in emeroteca e in classe costituirà il 30% della valutazione finale. L’esame sarà orale, e costituirà il restante 70% della valutazione finale.

prerequisiti È essenziale una buona conoscenza di base della storia contemporanea.

il mondo delle religioni (corso libero)Samuele Sangalli

4 cFu

contenuti del corso Intendimento del corso è un’introduzione al fatto religioso inteso come indagine su questa particolare modalità di approccio dell’uomo alla domanda sul senso della vita e sulle manifestazioni che essa ha assunto dentro le grandi tradizioni spirituali dell’umanità. In particolare, dopo una panoramica storico-sociologica sulle principali religioni nel mondo, lo studente sarà introdotto, in una prospettiva dialogica, alla conoscenza dei tre grandi monoteismi attraverso la guida di un rappresentante religioso ebreo, di uno cristiano e di un islamico accademicamente qualificati. Questi saranno i passaggi dell’itinerario di studio proposti: 1. Introduzione: le religioni oggi, tra secolarizzazione e fondamentalismo.  2. La religione come modalità storica di tematizzazione della domanda sul senso e sul sacro.  3. Vie orientali di liberazione e immortalità: induismo, buddismo, taoismo, shinto.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 123 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

 4. I tre grandi monoteismi: storia, testi, teologia.  5. Dialogo e cooperazione tra le religioni: tra diritti umani ed etica mondiale.

testi di riferimento Sangalli S., Rendere ragione. Oggi è credibile l’atto di fede?, Leonardo International, Milano, 2007. Carucci Viterbi B., Le luci di Shabbat, Morcelliana, Brescia, 2009. AA. VV., Conoscere l’Islam e i musulmani, Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita, Roma, 1999. Filoramo G. - Massenzio M. - Raveri M. - Scarpi P., Manuale di storia delle religioni, Editori Laterza, Bari, 2006 AA.VV., Nuovo Dizionario delle Religioni, Edizioni Paoline, Roma, 2004. Potin J. -Zuber V. (Sotto La direzione di), Dizionario dei monoteismi, EDB, Bologna, 2005. Eliade M., Trattato di Storia delle Religioni, Universale Bollati Boringhieri Meinhold P., Manuale delle religioni, Queriniana Guerra M., Storia delle religioni, La Scuola Stefani P., Introduzione all’ebraismo, Queriniana Rizzardi G., Introduzione all’Islam, Queriniana Keown D., Buddismo, Einaudi D’onza-Chiodo M., Buddismo, Queriniana

Narayanan V., Capire l’induismo, Feltrinelli Oldstone-Moore J., Capire il confucianesimo, Feltrinelli Oldstone-Moore J., Capire il taoismo, Feltrinelli Il testo base per il corso è una dispensa del Prof. Sangalli, “scaricabile” dal sito del docente.

obiettivi formativi Introdurre lo studente alla conoscenza del fatto religioso come linguaggio specifico, pubblico e privato, di comprensione dell’uomo e del mondo e di interpretazione del loro significato.

metodi didattici Le lezioni, condotte con una didattica frontale e in uno stile dialogico, si avvarranno dell’utilizzo dei Testi Sacri delle varie tradizioni religiose considerate, nonché dell’ausilio di appropriato materiale audiovisivo.

modalità di verifica dell’apprendimento All’interno di uno stesso appello, si svolgerà un colloquio di tipo orale, preceduto da una breve test scritto di verifica delle conoscenze acquisite.

internAtionAl economicsJean Paul Fitoussi Marcello [email protected] [email protected];

8 cFu

course content The course is devoted to the macro- and micro-economics of the European integration from 1957 onwards. The first part of the course deals with the historical developments leading to today’s institutional architecture, and with the macroeconomic governance of the EU, notably the Stability and Growth Pact and the European Central Bank. After quickly describing the institutions per se – they have been presented in other courses-, the course aims at extensively covering their theoretical background. Seminal theoretical models will be presented and reproduced; their main analytical content will be summarized in an accessible manner. The second part deals with the microeconomics of economic integration, and tackles issues such as the common agricultural policy, competition policy,

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 125 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

and trade. The introduction of analytical tools will help to understand the reliance of prominent European actors, such as the European Commission but also European governments, on liberalism. The third part of the course deals with the reforms of the EU’s institutions which are under way in the current year. In particular, the focus is on four topics: (i) the European semester and the reform of the Stability and Growth Pact; (ii) the European semester and the macroeconomic co-ordination; (iii) the new rules and supervision in the European financial markets; (iv) the management of the European sovereign debt . These four topics refer to new issues which have not been analyzed yet in the current literature. Hence, the lessons will take the form of four seminars taught by different experts.

reference reading material Part 1 and 2: R. Baldwin and Ch. Wyplosz, The Economics of European Integration, 3rd Edition McGraw Hill, 2009. Part 3 The references for this part of the course will be specified at the end of the four seminars.

educational goals The course aims at familiarizing students with the macro- and micro-economic governance of the European Union, and with the challenges that face the Member states.

teaching method Lectures and Seminars

assessment method The final exam (80% of final mark) will be composed of multiple choice questions and short essay questions. Active participation (20%). Learning capacity: preparation of essay questions during the final exam.

internAtionAl orgAnisAtions (elective course)Andrea [email protected]

6 cFu

course content The course will explore the topics and issues related to the purpose, structure and operation of the main international organizations working in the field of political cooperation and peacekeeping. Particular

attention will be given to the United Nations and coordination with regional organizations, with a specific focus on conflict prevention activities and management of crisis situations in various parts of the world. In this perspective, the course will address the rules contained in the Charter of the United Nations concerning this subject matter (especially Chapters VII and VIII) and examine subsequent policy proposals within the High Level Panel. Considerations will be drawn on the status and role of the regional organizations operating in the three key areas of the world: the European-Atlantic, the African and the Inter-American regions. The course will feature an extensive analysis of practices and acts of organizations, with particular emphasis on the establishment and conduct of peacekeeping forces, peace-enforcement and peace-building.

reference reading material Margaret P. Karns and Karen A. Mingst, International Organizations: The Politics and Processes of Global Governance, 2nd Edition (Lynne Rienner, 2009). Material regarding practical cases will be offered during the lectures.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 125 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

educational goals The aim of the course is to enhance the understanding of [the phenomenon of] international organizations, and particularly of regional organizations, by analyzing their structure and functions and investigating specific working methods as set forth in the framework of political cooperation.

teaching method Lectures, interactive workshops with external experts.

assessment method Final oral exam.

criteria for deciding on subJect of final paper Adequate basic training; interest in the subject matter tested on attendance and active participation to the course; score achieved in the final exam; job opportunities expected from the student.

islAmic culture

Francesca Maria [email protected]

8 cFu

course content Introduction to the Islamic Civilization. The creation of the State: law, politics and institutions. From the desert to the city: Urban society under the Arab Caliphates. The emergence of non Arab dynasties: change in culture and politics, the Ottoman Empire and its reforms. The Islamic Cultural Renaissance. Intellectual trends and revolutions. Civil societies and the modern States.

reference reading material General Introduction: G. Endress, Islam. An Historical Introduction, N.Y., Columbia UP, 2002. Modern History: Albert Hourani, A History of the Arab Peoples, London, Faber & Faber, 2002. Contemporary Politics: - Reinard Schulze, A Modern History of the Islamic World, New York University Press, 2002. Culture (choose 2 books to read):

- Adonis, The black Ocean, Dar al-Saqi 2005; - Hasan Hanafi; Islam in the Modern World, Cairo, Dar Kebaa Bookshop, 2000; - Abdallah Laroui, The Crisis of the Arab Intelligentsia: Traditionalism or Historicism?, Berkeley, CA: University, 1976; - Fatema Mernissi, Islam and Democracy. Fear of the Modern World, Luchterhand, 1992 - Edward Said, Humanism and Democratic Criticism, Columbia University Press, 2004.

educational goals It will provide students with materials and readings on the Islamic civilization and the cultural renaissance, al-Nahda, from the 19th cent. until 2nd World War. A general knowledge of Human Rights and Gender issues in modern Arabic thought, and the role of civil society.

teaching method The general introduction will be taught by the instructor, with the help of slides that will be later available on the website. The seminarial section will involve the class participation, through reading assignments and debates that will be scheduled in the course of the first two weeks. The students will also be asked to deal with specific themes, individually

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 127 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

or in group, and to give a short presentation, both in written form and orally, during the last weeks, within the limits allowed by the students’ attendance. As a complement to the lecture course, historical documentaries and movies related to the course themes may also be shown, and lectures and encounters with area scholars and experts will be scheduled.

assessment method The exam, for the attending students, will consist of: a written presentation of 5-10 pages (line spacing 1.5) on one of the special themes that will be assigned in the last weeks of the course. The text of this presentation must be sent by e-mail within two weeks from the date of the first exam (the presentations given within the course are included in this part). The result of this presentation will account for 50% of the final vote. An oral exam, focusing on the textbooks and the contents of the course lectures. The oral exam will account for the 50% of the final vote. Given the course’s structure, attendance is strongly recommended and will be checked at the beginning of each class (attending students should be present to at least

two-thirds of the classes).

criteria for deciding on subJect of final paper Course attendance and final vote. Knowledge of at least two foreign languages. Being prepared to spend some time abroad, while studying for the dissertation.

istituzioni e storiA dei pAesi islAmici in AfricA e in AsiA (corso A sceltA)Bruna [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Il corso è articolato in due sezioni: una parte generale, relativa allo state e nation building nei principali paesi di fede islamica in Africa and Asia, ai conflitti religiosi e alla formazione delle ideologie laiche nazionali, sullo sfondo delle grandi crisi della storia mondiale del XX secolo, e fino all’inizio del XXI secolo; una parte di approfondimento, che sarà dedicata quest’anno all’analisi delle rivolte in Nord Africa e in Medio Oriente, alle loro cause remote e

prossime e alle prospettive della transizione democratica. Il calendario settimanale dettagliato delle lezioni sarà disponibile sul sito della cattedra prima dell’inizio del corso.

testi di riferimento Per la parte generale: James Gelvin, Storia del Medio Oriente moderno, Einaudi 2009, insieme a materiali e diapositive on-line, che saranno disponibili sul sito della cattedra dall’inizio del corso. Per la parte di approfondimento: Dato il carattere in progress del tema scelto, questa parte sarà svolta su articoli e saggi di riviste (in italiano, inglese e in francese), che saranno disponibili sul sito della cattedra o in fotocopia, e con l’ausilio di documenti reperibili on-line, indicati dalla docente all’inizio del corso.

obiettivi formativi Alla fine del corso, gli studenti avranno acquisito una conoscenza dettagliata dei principali lineamenti e problemi della storia dei paesi islamici, dalla fine del XIX secolo ad oggi; inoltre, avranno nozioni precise sui processi di formazione statale e sul costituzionalismo, sull’elaborazione delle ideologie nazionali e sull’influenza del fattore religioso, con particolare

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 127 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

riguardo al caso dei paesi presi in considerazione.

metodi didattici La parte generale sarà svolta dalla docente, con l’ausilio di diapositive che saranno quindi poste sul sito della cattedra; particolare attenzione sarà dedicata alla localizzazione geopolitica dei paesi in esame e alla cronologia degli eventi. Per la parte di approfondimento, saranno forniti settimanalmente agli studenti materiali di lettura, che saranno discussi secondo un calendario stabilito entro le prime due settimane del corso. Sarà inoltre richiesto di approfondire temi specifici, individualmente o in gruppo, sotto forma di relazioni scritte e discusse nel corso delle ultime settimane, entro i limiti permessi dal numero dei frequentanti. E’ prevista inoltre la proiezione di documentari storici attinenti ai temi trattati, e l’incontro con specialisti dell’area.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame, per i frequentanti si comporrà di: 1) una relazione scritta di 5-10 pagine (a spaziatura 1,5) su uno dei temi monografici che saranno assegnati dalla docente nelle ultime settimane del corso. Tale relazione andrà inviata, via

e-mail, entro due settimane dal primo appello dell’esame. Per coloro che avranno presentato relazioni durante il corso, varrà il testo dell’esposizione. L’elaborato concorrerà al 50% del voto finale. 2) un esame orale, che verterà sul libro di testo e sui contenuti delle lezioni sulla storia generale del mondo islamico contemporaneo, con domande sul timeline della storia del XX-XXI secolo e interrogazioni su cartine mute dei paesi di area. Data la struttura del corso, la frequenza è fortemente raccomandata e sarà rilevata all’inizio delle lezioni (saranno considerati frequentanti coloro che avranno seguito almeno due terzi delle lezioni). L’esame orale concorrerà al 50% del voto finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza del corso e voto di esame. Conoscenza di almeno due lingue straniere. Disponibilità a svolgere parte della tesi all’estero.

lA proprietà intellettuAle nellA società dell’informAzione (corso libero)

Ermanno Bocchini

4 cFu

contenuti del corso Il Corso si propone di trasferire agli allievi tutte le conoscenze necessarie per governare i processi in atto nella società dell’informazione con riferimento alla tutela del diritto di autore e, più in generale, dalla proprietà industriale, nella società dell’informazione. Il Corso muove dall’idea che il mercato è un sistema di informazioni che può fallire per asimmetrie informative, onde compito del diritto è quello di ridurre se non eliminare le incertezze del mercato e trasformare tutte le informazioni private in informazioni di pubblico dominio coperte, però, da esclusiva e ciò al fine di promuovere lo sviluppo socio-economico. In questo quadro la disciplina della proprietà intellettuale ha come scopo di trasformare tutte le informazioni private connesse alle opere dell’ingegno in strumenti di pubblica conoscibilità, tutelando gli

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 129 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Autori con la concessione di diritti di esclusiva sulle opere della proprietà intellettuale, per innescare  processi virtuosi di sviluppo socio-economico della comunità, che così gode della diffusione delle opere dell’ingegno, in una nuova e più moderna visione dei rapporti tra diritti di esclusiva e diritto della concorrenza. Il Corso si articola in quattro parti: I - Introduzione al diritto dell’economia nella società dell’informazione. II - Internet e la nuova proprietà intellettuale. III - La disciplina comunitaria (Direttiva CE 29/2001) e nazionale (Decreto legislativo 68/2003) del diritto di autore. IV- Il contenuto della disciplina con particolare riguardo a: •a)Il diritto di riproduzione delle opere dell’ingegno; •b)Il diritto di distribuzione; •c)La messa a disposizione del pubblico; •d)La disciplina antielusiva e le nuove norme in tema di tatuaggi elettronici.

 testi di riferimento Giorgio Jarach, Alberto Pojaghi, Manuale del diritto d’autore, Mursia, 2011 (1-172)

obiettivi formativi Il Corso si propone tre obiettivi: a) la formazione giuridica dei

futuri operatori nel campo del commercio elettronico e di new media, nel campo dell’editoria elettronica, nel campo radiotelevisivo, nel settore cinematografico, nel settore dello spettacolo ecc. E’ avvertita l’esigenza di una preparazione giuridica assente, quasi sempre, negli operatori della società dell’informazione, con conseguenze gravi sia per la mancata conoscenza dei propri diritti, sia per l’entità delle responsabilità alle quali gli operatori sono esposti. b) la preparazione culturale dei giovani chiamati ad operare negli uffici legali delle grandi case di produzione cinematografica o televisiva (RAI, Mediaset, Sky, ecc.); c) la specializzazione in un campo poco esplorato degli studiosi del diritto che intendono dedicarsi alla ricerca scientifica, conseguendo una specializzazione ad alto valore aggiunto per la scarsità dell’offerta formativa sul mercato.

metodi didattici Il metodo del Corso si caratterizza in una duplice direzione: A) Cross-fertilization tra allievi e dirigenza del sistema radiotelevisivo, con incontri con la dirigenza sia nella conduzione dei telegiornali, sia del sistema

cinematografico, sia del sistema SIAE, sia del sistema Internet, sia del sistema sportivo ecc.. B) Interattività tra docente e allievi con l’esame pratico dei casi giudiziari più famosi sul piano nazionale (Cassazione)  o internazionale (Corte Europea dei diritti dell’uomo)

modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento è affidata a due sistemi: a) il sistema “learning by doing” (“imparare, facendo”) che si traduce nella sperimentazione da parte degli allievi, sotto il controllo del docente, della applicazione  delle regole apprese, perché il migliore apprendimento è quello che nasce dalla sperimentazione; b) il sistema “And I teach” (che riecheggia il titolo di “And I Love” dei Beatles) nel quale un allievo è chiamato a introdurre la lezione con le sue curiosità e un altro a esprimerne la sintesi. La “lezione a tre punte” (per usare il linguaggio del gioco del Calcio) significa che l’allievo chiede, il docente spiega, altro allievo sintetizza quello che gli sembra di aver capito, utilizzando gli appunti. Gli appunti sono, poi, corretti e stampati per l’esame finale. Quest’ultimo è, sostanzialmente, solo l’ultimo anello di un

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 129 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

“permanent examination by cross-fertilization”

linguAggi e mercAti dell’AudiovisivoDario Edoardo Viganò[email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso intende offrire agli studenti una conoscenza dell’audiovisivo (in particolare del cinema) a partire da una duplice prospettiva: quella dei linguaggi e quella del mercato. La prima aduna competenze sociosemiotiche; la seconda si snoderà tra aspetti legislativi, produttivi e distributivi del film. Per quanto riguarda i Linguaggi il corso prenderà le mosse dalla figura del prosumer, che esibisce il senso della fruizione creativa dell’audiovisivo in rete. Seguiranno approfondimenti sulla scrittura per il cinema e per la televisione e sull’approccio sociosemiotico al dispositivo testuale. Per quanto attiene al Mercato il corso prenderà in esame alcuni temi connessi agli snodi della filiera cinematografica. In particolare le questioni attinenti alla produzione e quali

il quadro legislativo italiano a confronto con quello europeo; le società e le attività d’impresa, le coproduzione, le location (con il ruolo delle Film Commission) il product placement. Le questioni attinenti alla promozione sono: il marketing cinematografico, ruolo dei trailer e teaser, sia dal punto di vista comunicativo che del linguaggio. Al tema della promozione è legata la distribuzione sia nella sua declinazione tradizionale che nella declinazione digitale (nei vari formati).

testi di riferimento - G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggi, racconto, analisi, UTET, Novara 2007. - D. Borello, D. Dalli, G. Gistri, Marche alla ribalta. Il product placement cinematografico in Italia e la sua gestione manageriale, EGEA, Milano 2008. - Fondazione Ente dello Spettacolo, Il mercato e l’industria del cinema in Italia. Rapporto 2010, Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo, Roma 2011.

obiettivi formativi L’insegnamento intende offrire agli studenti i fondamenti della metodologia d’analisi del film, secondo l’approccio sociosemiotico, e la conoscenza delle specifiche attività

professionali del settore audiovisivo con le rispettive competenze (da quella legislativa a quella economico-finanziaria).

metodi didattici Accanto alle modalità tradizionali, il corso si avvarrà di interventi di professionisti e di protagonisti dell’industria culturale contemporanea: produttori, distributori, registi, attori e sceneggiatori, nonché soggetti di attività specifiche, come agenzie di product placement, uffici stampa, promozione e marketing cinematografico e televisivo.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

logicA (corso libero)

Ermanno Bencivenga

4 cFu

contenuti del corso La logica formale è lo strumento fondamentale di un pensiero corretto e cogente, e come tale compare in modo decisivo in molte delle prove attitudinali che le aziende richiedono ai candidati per

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 131 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

assumerli. Questo corso è un’introduzione autosufficiente e completa all’uso della logica formale. Esordisce con la definizione di argomentazione e con l’identificazione di argomentazioni nel discorso comune; motiva il ricorso a strumenti formali per l’analisi e la valutazione delle argomentazioni e quindi articola i due principali sistemi formali elaborati dalla logica formale contemporanea: il calcolo proposizionale e il calcolo predicativo del primo ordine. L’accento è sulla logica come pratica: in ogni lezione si introducono alcuni concetti teorici ma poi si passa molto tempo applicandoli e facendo esercizi, per acquisire la consapevolezza e l’abilità necessarie a risolvere problemi logici.

testi di riferimento Ermanno Bencivenga, Il primo libro di logica, Bollati Boringhieri.

obiettivi formativi Conferire agli studenti familiarità e abilità nell’uso dei principali strumenti della logica formale contemporanea.

metodi didattici Paziente esplicazione dei fondamentali concetti teorici

e costante pratica comune della loro applicazione.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritto e colloquio orale.

mediA production (corso A sceltA)Emiliana De [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Problemi e tecniche del media management, Media e Public Policies sulla comunicazione, Analisi e tendenze della produzione mediale, Media System e meccanismi di regolazione, Servizio pubblico e accesso universale, Logiche e mercati della produzione di contenuti per i media, Governance nazionale e globale della comunicazione, Operatori dei media, Internazionalizzazione dei media.

testi di riferimento Hesmondhalgh, D, a cura di (2007) Media Production. Milano: Hoepli.

obiettivi formativi Acquisizione di competenze teorico-pratiche nell’analisi e nella gestione della produzione mediale. Sviluppo di competenze analitiche di tipo manageriale sui media. Acquisizione di capacità progettuali sulla produzione mediale.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni, simulazioni.

modalità di verifica dell’apprendimento Project work.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per la materia, capacità di leggere in inglese.

politicA compArAtA corso ARaffaele De [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso può ritenersi un’estensione applicativa delle analisi di scienza politica

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 131 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

relativamente ad alcune “proprietà” dei sistemi politici contemporanei - regimi, forme di governo, struttura dei partiti, cultura civica, rappresentanza politica, procedure elettorali, meccanismi decisionali, produzione di policy, ecc. - considerate secondo le regole del metodo comparato. Una prima parte del corso si occuperà di approfondire le teorie generali, le procedure logiche, le tecniche empiriche della comparazione. Una seconda parte sarà dedicata alla teoria dei modelli di democrazia e all’analisi comparata dei casi empirici. In particolare, si tratterà di analizzare i processi di transizione dalle forme democratiche alle forme non democratiche (e viceversa) dei sistemi politici contemporanei, e il problema dei requisiti di “qualità” della democrazia in quanto empiricamente accertabili.

testi di riferimento - L. Morlino, Introduzione alla ricerca comparata, il Mulino, Bologna, 2005. - L. Morlino, Democrazia e democratizzazione, il Mulino, Bologna, 2003. - A. Lijphart - R. De Mucci - L. Di Gregorio, Democrazie in transizione, Luiss University Press, Roma, 2004. - Lijphart A., Le democrazie contemporanee, Il Mulino, 2001

obiettivi formativi Il corso ha lo scopo di predisporre una serie di strumenti teorici, logici e metodologici propri del metodo comparato nelle scienze sociali, e in particolare nell’analisi politica. Obiettivo ulteriore e conseguente è quello di portare gli studenti ad applicare questi strumenti di comparazione nell’ambito degli studi di politica internazionale

metodi didattici Lezioni frontali, discussion paper, workshop su relazioni prodotte dagli studenti, “testimonianze” esterne sui temi del corso.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova orale finale. Su scelta dello studente, parte del programma potrà essere oggetto di una breve presentazione in aula su specifici casi di studio precedentemente concordati con il docente

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver sostenuto e superato l’esame.

politicA compArAtA corso bLeonardo [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso sarà diviso in due parti. Una prima parte introduttiva in cui saranno presentati e discusse le modalità che caratterizzano il metodo democratico. Una seconda parte in cui quel metodo sarà concretamente applicato ai principali processi di democratizzazione avvenuti negli ultimi cinquanta anni, includendo anche i più recenti eventi del nord Africa e Medio Oriente.

testi di riferimento 1. L. Morlino, Introduzione alla ricerca comparata, Il Mulino. 2. L.Morlino, Changes for democracy, Oxford UP, 2011, chs 1-7 or L. Morlino, Democrazie e democratizzazioni, Bologna, Il Mulino, 2003.

obiettivi formativi Dare allo studenti i principali strumenti di metodo dell’analisi comparata e mostrare le relative applicazione a un macro-settore della disciplina.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 133 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni e seminari di discussione con la partecipazione degli studenti

modalità di verifica dell’apprendimento Frequenza obbligatoria. Esame scritto o relazione scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Discussione con il docente

politicAl communicAtion (elective course)Matthew Hibberd Michele Sorice [email protected] [email protected]

6 cFu

course content Politics, democracy and the media Mediatization and politcs Electoral communication and advertising Media management, spin doctoring, campaigning The effects of political communication The media as political actors Political communication and

web 2.0 Communication and participation

reference reading material Reference books

•McNair, B. (2011) An Introduction to Political Communication. London: Routledge•Negrine, R., Stanyer, J. Eds, (2007) The Political Communication Reader. London: Routledge•Powerpoint presentations and papers distributed in class

educational goals The course has two main goals: a) to provide a good knowledge of the main aspects and problems of political communication; b) to provide a basic understanding of the theoretical tools, methodologies and techniques for the analysis of the relationships between communication processes and political participation. These goals will be achieved through lectures, class activities, debating and case studies analysis. Prof. Philip Schlesinger (visiting professor) will be special guest of the course.

teaching method Lectures, focused debating, exercises, case studies analysis.

assessment method Test paper.

criteria for deciding on subJect of final paper Interest in Political Communication studies. Basic skills in the media research methods. Adequate knowledge of the basic theories of sociology, media studies and political science. It is required to submit a written research design, including methodology, draft table of contents and basic references

principi e tecniche del peAcekeeping (corso A sceltA)Alberto [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Il corso sarà articolato in tre moduli (all’erogazione dei quali parteciperanno anche vari esperti): - Inquadramento giuridico – con riferimento in particolare alla

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 133 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Carta delle NU - delle missioni di mantenimento della pace; distinzione rispetto quelle di imposizione della pace; - Evoluzione nel tempo delle missioni di mantenimento della pace dell’ONU: dottrina e pratica. Missioni al di fuori del quadro ONU e missioni “ibride”. Il ruolo delle organizzazioni regionali; - Assistenza ai Paesi che escono dai conflitti. Definizione e sviluppo del concetto di consolidamento della Pace. Sviluppi istituzionali e sul terreno. Durante tutto il corso saranno regolarmente analizzati, da un punto di vista giuridico, politico e strategico, gli avvenimenti internazionali correlati all’argomento del corso.

testi di riferimento - UN-DPKO, United Nations Peacekeeping Operations, Principles and Guidelines, New York, 2008. - A. Cutillo, Reviewing Fifteen Years of Peace Building, University of Trento, School of International Studies Working Papers, Trento, 2007. - Conforti Le Nazioni Unite. CEDAM, Padova, 2005 - settima edizione. Soltanto Cap. III Sezioni II - V (par. 49- 68) Il mantenimento della pace. Documenti vari che saranno distribuiti durante le lezioni.

obiettivi formativi Il corso mira a fornire ai partecipanti una visione complessiva delle molteplici problematiche di tipo giuridico, politico e organizzativo, legate al dispiegamento di missioni internazionali in contesti di crisi o post-conflitto.

metodi didattici La metodologia sarà estremamente interattiva con simulazioni, discussioni, etc. Agli studenti verrà chiesto di partecipare attivamente, anche con la presentazione di brevi memorie e la risposta a questionari.

modalità di verifica dell’apprendimento L’esame finale (orale) sarà preceduto da una prova scritta facoltativa, consistente in un questionario a risposta multipla e nella redazione di una breve memoria scritta su un tema affrontato a lezione.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento esame con punteggio non inferiore a 28/30, ottima conoscenza della lingua inglese, media degli esami nelle materie internazionalistiche non inferiore a 28/30.

public policy (elective course)Antonio La [email protected]

6 cFu

course content The course is about public policy analysis and evaluation. The first section is devoted to the following subjects: concept of public policy; types of policies; policy instruments; the policy cycle (agenda setting, formulation, decision, implementation, learning); globalization and public policy. The second section deals with evaluation research, with regard to issues to be addressed, good evaluation questions, problem definition, theory assessment, monitoring, outcomes.

reference reading material Texts: - Wilson, J.Q., Political Organizations, Princeton University Press, 1995 paper., chapter 16 only; - Moran, M., Rein, M., Goodin, R.E., The Oxford Handbook of Public Policy, Oxford University Press, 2006, chapters 11, 22, 29 only; - Fischer, F., Miller, G.J., Sidney, M.S., Handbook of Public Policy

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 135 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Analysis, Boca Raton, CRC Press Taylor & Francis, 2007, chapters 6 and 7 only; - Rossi, P.H., Lipsey, M.W. e Freeman, H.E., Evaluation. A Systematic Approach, Thousand Oaks, Sage, 2004, VII ed., chapters 1 and from 3 to 7 only. Optional reading: La Spina A. e Espa, E., Analisi e valutazione delle politiche pubbliche, Bologna, il Mulino, 2011.

educational goals The student is supposed to learn the basic notions of policy analysis.

teaching method Lectures, cases.

assessment method Oral examination.

criteria for deciding on subJect of final paper Relevance for the public policy field of the subject proposed by the student.

responsAbilità sociAle d’impresA (corso A sceltA)Valentina Gentile Domenico [email protected] [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Che rapporto c’è tra economia e etica? Che relazione c’è tra impresa e società? Cosa sono codici etici e bilanci sociali e perché sono diventati elementi così importanti nelle strategie di governance aziendale contemporanee? Il corso proposto intende rispondere a queste domande attraverso un percorso didattico multidisciplinare e innovativo che si articola in due sezioni. Nella prima parte si discuteranno le questioni fondamentali del rapporto tra riflessione etica ed economia prestando particolare attenzione a nozioni come diritti, libertà e utilità. La seconda parte si concentrerà sulla Responsabilità Sociale d’Impresa. La RSI descrive la relazione tra le imprese, intese come maggiori attori economici, e la società. In particolare, questa parte si concentrerà

sulla “stakeholder theory”. Quest’approccio estende la nozione di responsabilità nei confronti di tutti gli individui o gruppi che hanno un interesse legittimo o una pretesa legittima sull’impresa. 

testi di riferimento - A. K. Sen, Etica ed economia, Laterza, 2010 (8). - S. Maffettone, Etica pubblica, Il Saggiatore, 2006 (2), Capitolo 11. - R. Freeman e G. Rusconi, Teoria degli stakeholders, Franco Angeli, 2007, (parte I, passi scelti).

obiettivi formativi Il corso intende offrire gli strumenti analitici per comprendere a valutare le questioni fondamentali di responsabilità sociale di impresa e business ethics.

metodi didattici Lezioni teoriche frontali e discussione in aula. Gli studenti saranno coinvolti attivamente attraverso presentazioni e analisi di casi studio.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale. E’ prevista la possibilità di sostituire parte dell’esame orale con una tesina scritta su uno degli argomenti del corso.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 135 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver mostrato interesse per le questioni della disciplina.

semioticA dellA comunicAzione visivAPaolo [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il testo visivo: livelli di pertinenza e metodi di analisi. La dimensione narrativa. L’enunciazione. Logiche e forme. Il linguaggio plastico. L’approccio strutturalista. L’esperienza mediale in una prospettiva semiotica. Esercizi di analisi: l’articolo della stampa quotidiana, la grafica dei magazine, gli spot pubblicitari. Le forme non convenzionali del linguaggio pubblicitario. Strategie della comunicazione visiva nella pubblicità sociale non convenzionale: ambient marketing, guerrilla marketing, viral.

testi di riferimento - Eugeni, R., 2010, Semiotica dei

media. Le forme dell’esperienza, Roma, Carocci. - Peverini, P., Spalletta, M., 2009, Unconventional. Valori, testi, pratiche della pubblicità sociale, Roma, Meltemi (capitoli 2; 3). - Polidoro, P., 2008, Che cos’è la semiotica visiva, Roma, Carocci. Dispense segnalate dal docente.

obiettivi formativi Il corso mira ad approfondire l’impianto teorico e gli strumenti di metodo della semiotica della comunicazione visiva con una particolare attenzione all’ibridazione dei testi in una prospettiva intermediale. Durante le lezioni verranno esaminate, attraverso l’analisi di alcuni casi di riferimento, le strategie che assicurano sul piano visivo l’efficacia dei testi.

metodi didattici Lezioni frontali. Analisi di corpus testuali esemplari. Esercitazioni.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova scritta; esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza delle lezioni, solida preparazione nell’ambito della semiotica generale, reale interesse nei confronti

dell’impianto teorico e di metodo della semiotica del testo visivo.

semioticA dellA culturA (corso A sceltA)Paolo [email protected]

6 cFu

contenuti del corso La semiotica della cultura. Quadro teorico. La cultura come sistema modellizzante Culture testualizzate e culture grammaticalizzate. La nozione di semiosfera. Le dinamiche interne ai sistemi culturali

testi di riferimento Lorusso, A.M., 2011, Semiotica della cultura, Roma-Bari, Laterza. Collazione di saggi a cura del docente.

obiettivi formativi Il corso è dedicato all’approccio semiotico all’analisi della cultura. Durante le lezioni verranno illustrati i diversi contributi teorici e di metodo all’analisi della cultura come “oggetto” di pertinenza semiotica. In

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 137 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

particolare verrà esaminato il contributo fondamentale del pensiero di Jurij Lotman nell’elaborazione della teoria semiotica della cultura.

metodi didattici Lezioni frontali. Analisi di corpus testuali esemplari. Esercitazioni.

modalità di verifica dell’apprendimento Project work; esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Frequenza delle lezioni, solida preparazione nell’ambito della semiotica generale, vivo interesse nei confronti degli obiettivi, dell’impianto teorico e di metodo della semiotica della cultura.

sistemA politico itAliAno

Roberto D’[email protected]

8 cFu

contenuti del corso Competizione politica e democrazia. La crisi della Prima Repubblica. La Repubblica del

maggioritario. Il modello di governo italiano. I cambiamenti del comportamento di voto.

testi di riferimento - S. Cotta e L. Verzichelli, Il sistema politico italiano, Il Mulino. - R. D’Alimonte e A. Chiaramonte (a cura di), Propozionale se vi pare, Il Mulino. - P. Bellucci e P. Segatti (a cura di), Votare in Italia: 1968-2008, Il Mulino.

obiettivi formativi Comprendere i cambiamenti politici avvenuti in Italia negli ultimi venti anni e le prospettive per il futuro.

metodi didattici Lezioni e discussioni.

modalità di verifica dell’apprendimento Dieci domande a risposta aperta; tempo a disposizione: un'ora e mezzo.

sistemi compArAti di governo e AmministrAzioneGuido [email protected]

8 cFu

contenuti del corso 1. Introduzione al metodo comparato. 2. L’attualità delle nozioni di forma di Stato e di forma di governo nella prospettiva odierna del diritto comparato. 3. Le forme di governo e i sistemi di governo. 4. Le forme di Stato. 5. I processi di rappresentanza nelle democrazie pluralistiche, il ruolo dei partiti politici e delle assemblee elettive. 6. Autonomia e decentramento nello Stato composto. 7. Omogeneità e differenziazione nello Stato composto: a) nel sistema delle fonti; b) nella tutela dei diritti fondamentali. 8. Autonomia finanziaria e federalismo fiscale nello Stato composto. 9. Indirizzo politico e gestione amministrativa: la comparazione per sistemi di amministrazione. 10. Le nozioni di ordinamento composito e multilivello. 11. Sistemi di giustizia costituzionale. 12. Un banco di prova di tali categorie: l’ordinamento dell’Unione europea come sistema di governo e di amministrazione. 13. La governance economica nell’Unione europea: la strategia Europa 2020 nel quadro dei sistemi comparati di governo e amministrazione.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 137 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

14. Dalla comparazione per modelli alla comparazione per problemi nello Stato costituzionale delle democrazie pluralistiche.

testi di riferimento Testi consigliati - C. Pinelli, Forme di Stato e forme di governo. Corso di diritto costituzionale comparato, Napoli, Jovene, 2007. - C. Decaro (a cura di), I bicameralismi in discussione: Regno Unito, Francia, Italia. Profili comparati, Roma, Luiss University Press, 2008. - C. Decaro (a cura di), 2000-2010: dalla strategia di Lisbona ad Europa 2020, con Prefazione di C.A. Ciampi, Roma, Fondazione Adriano Olivetti, 2011, in corso di stampa. - R. Bifulco (a cura di), Ordinamenti federali comparati. vol. I Gli Stati federali “classici”, Torino, Giappichelli, 2010 (parti del testo saranno indicate durante il corso).

obiettivi formativi Assumendo il paradigma dello Stato costituzionale, il corso si ripropone di fornire, attraverso il metodo della comparazione tra ordinamenti, un inquadramento dei sistemi di governo e delle forme di Stato dei principali ordinamenti compositi e multilivello. Il corso si ripropone, tra

l’altro, di migliorare la capacità degli studenti di lavorare in gruppo e di partecipare attivamente alle discussioni in classe, nonché di acquisire gli strumenti per l’analisi degli ordinamenti giuridici.

metodi didattici Lezioni frontali, seminari e testimonianze di studiosi e operatori del diritto comparato. Gli studenti verranno coinvolti anche in esercitazioni di gruppo basate sull’analisi di casi concreti, in esito alle quali si prevede la stesura di brevi paper di discussione che saranno esposti in aula.

modalità di verifica dell’apprendimento La verifica dell’apprendimento terrà conto della partecipazione in aula e dell’attività di ricerca realizzata singolarmente e in gruppo, che gli studenti saranno chiamati a discutere in occasione dell’esame finale, congiuntamente alla verifica dell’apprendimento dei testi.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ai fini dell’assegnazione dell’elaborato finale sarà valutata la partecipazione attiva alle discussioni in aula, nonché la conoscenza approfondita di almeno una lingua straniera

e la disponibilità a compiere ricerche sul campo, anche all’estero. Sarà inoltre valutata la capacità di redazione del paper.

prerequisiti Si ritiene opportuna la conoscenza basilare del diritto pubblico.

storiA compArAtA dei sistemi politici europei corso AGiovanni Orsina [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso intende illustrare i caratteri e lo sviluppo dei sistemi politici europei del Novecento attraverso l’esame monografico e approfondito di alcuni specifici casi storici, che saranno analizzati tanto nelle loro particolarità, quanto in una prospettiva “modellistica” – ossia per il significato politico più ampio di cui la loro vicenda si è caricata, e per le questioni politiche più generali che nella loro vicenda hanno assunto forma concreta. I casi storici presi in considerazione si condenseranno

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 139 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

intorno a tre fasi di transizione politica e istituzionale: quella avvenuta all’indomani della prima guerra mondiale; quella avvenuta all’indomani della seconda guerra mondiale; e gli anni Sessanta del Novecento. Alcune lezioni introduttive si concentreranno sul diciannovesimo secolo, illustrando le radici storiche dell’instabilità politica europea del Novecento. Tenendo sempre presente il contesto internazionale, e i condizionamenti che quel contesto impone sui singoli sistemi politici nazionali, il corso analizzerà poi l’ascesa e crisi della liberaldemocrazia nell’Europa degli anni Venti e Trenta, soffermandosi in particolare sulla Germania di Weimar; la ricostruzione dei sistemi democratici in Francia e Germania (e, come caso di comparazione, Italia) dopo il 1945; i percorsi di trasformazione attraversati da quei sistemi nella mutazione economica, sociale e culturale degli anni Sessanta.

testi di riferimento

•Dan Diner, Raccontare il Novecento, Garzanti•Più, a scelta, uno dei seguenti libri o gruppi di libri:• G. Orsina (a cura di), Leadership e culture politiche

in Europa negli anni Ottanta, Rubbettino, in via di pubblicazione• H.A. Winkler, Grande storia della Germania, Donzelli: vol. I, parte su Weimar; vol. II, parte sugli anni 1933-1973• M. Fulbrook, The divided nation: a history of Germany : 1918-1990, 1992• M. Broszat, Da Weimar a Hitler, Bari-Roma, Laterza, 2000• J. Thomanek, La Germania dalla divisione all’unificazione, Bologna, Il Mulino, 2005• P. Clarke, Speranza e gloria. L’Inghilterra nel XX secolo, il Mulino• D. Childs, Britain since 1945. Routledge, 2006• David Marquand, Britain since 1918. The Strange Career of British Democracy, 2009• G. Quagliariello, De Gaulle e il gollismo, il Mulino. In alternativa:•IV Repubblica: pp. 17-432, e conclusioni pp. 683-726; oppure•V Repubblica: introduzione pp. 17-50 + 331-726• M. Winock, La febbre francese: dalla Comune al maggio ‘68, Laterza; insieme a R. Brizzi, M. Marchi, Charles de Gaulle, il Mulino• P. M. Williams, La Vie politique sous la IV République, Armand Colin, Paris, 1971, pp. 3-96; insieme a S. Berstein, La France de l’expansion. La République gaullienne, 1958-1969, Le Seuil, Paris, 1989

•Più, a scelta, una delle seguenti letture :• L. von Mises, Lo Stato Onnipotente, 1944• K. Polanyi, La Grande Trasformazione, 1944•B. Croce, Storia d’Europa nel secolo decimonono, 1932•F. Furet, Il Passato di un’illusione: l’idea comunista nel XX secolo•G. Ferrero, Potere, 1942

obiettivi formativi Il corso intende rendere gli studenti avvertiti di quali siano i caratteri fondanti dell’età politica contemporanea, considerata come un periodo unitario compreso fra la Rivoluzione Francese e la crisi del comunismo mondiale, alla fine del Ventesimo secolo. Intende inoltre, attraverso l’esemplificazione storica, fornire agli studenti una comprensione più approfondita delle dinamiche politiche europee, nei loro aspetti materiali, istituzionali, ideologici, e nell’interazione fra particolarità nazionali e dimensione internazionale.

metodi didattici Una parte delle lezioni sarà svolta con metodo frontale “tradizionale”. Un’altra parte avrà invece un andamento seminariale: discussione di testi che agli studenti sarà chiesto di leggere in anticipo,

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 139 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

e sui quali sarà chiesto loro di produrre degli elaborati scritti.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione degli elaborati scritti di cui al punto precedente, che peserà per il 30% sul voto finale. Esame orale “tradizionale”, che peserà per il restante 70%.

storiA compArAtA dei sistemi politici europei corso bMarc Lazar Lucia [email protected] [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Dopo un’introduzione metodologica incentrata sul problema della comparazione, il corso seguirà tre moduli. Il primo sarà dedicato allo studio comparato dei sistemi politici europei dal 1945 ai giorni nostri, con particolare riferimento ai casi francese e italiano: la IV Repubblica e la formazione della V Repubblica in Francia, la cosiddetta “prima Repubblica” in Italia e la “transizione” degli anni Novanta al giorno d’oggi. Si tratteranno anche i casi britannico e tedesco.

Il secondo modulo, sempre in una prospettiva comparata, sarà dedicato ai sistemi partitici italiano e francese dal 1945 ad oggi, poi a un’analisi dei mutamenti recenti dei partiti europei in generale. Saranno approfonditi in particolare alcuni casi concreti, collocati per lo più nell’area delle sinistre e delle destre europee. Il terzo modulo sarà dedicato a una riflessione storica e politologica sui mutamenti della democrazia: dalla nascita della “democrazia dell’opinione”, ai mutamenti della democrazia rappresentativa, dal diffondersi della cosiddetta “antipolitica” all’emergere della “democrazia partecipativa”.

testi di riferimento Pietro Grilli Di Cortona, Gianfranco Pasquino ( a cura di), Partiti e sistemi di partito nelle democrazie europee, Bologna, Il Mulino, 2007. Altri libri e articoli saranno specificati durante la prima settimana (dopo una verifica delle conoscenze degli studenti)

obiettivi formativi Approfondire la conoscenza dei sistemi e dei partiti politici in Europa occidentale dal 1945 ad oggi, focalizzando il discorso soprattutto sulla Francia e l’Italia, in una prospettiva al contempo di storia e di sociologia politica che consenta

di collegare l’evoluzione delle istituzioni politiche alle trasformazioni delle società. Tre domande sono al centro del corso: Come si formano i sistemi politici e come cambiano? Come si formano e come cambiano i partiti politici? Come cambiano le nostre democrazie?

metodi didattici Una parte delle lezioni sarà svolta con metodo “tradizionale”. Un’altra parte avrà invece un andamento seminariale: discussione di testi che agli studenti sarà chiesto di leggere in anticipo, e sui quali sarà anche chiesto loro di produrre degli elaborati scritti e/o presentazioni orali.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione degli elaborati scritti e/o delle esposizioni orali di cui sopra. Esame orale “tradizionale”.

storiA delle relAzioni internAzionAli corso AFrancesco [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso fornirà un

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 141 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

approfondimento sul ruolo della diplomazia italiana all’interno della storia nazionale dall’Unità ai giorni nostri. Partendo da un inquadramento preliminare delle evoluzioni della politica estera italiana nel periodo in questione, si valuterà il contributo dell’élite diplomatica al perseguimento degli obiettivi nazionali. Il corso analizzerà problemi e prospettive della diplomazia italiana anche in una prospettiva comparata con le altre principali esperienze europee.

testi di riferimento - E. Serra, Manuale di storia delle relazioni internazionali e diplomazia. - S. Romano, Guida alla politica estera italiana, Rizzoli, Milano 2004. - F. Perfetti (a cura di), La politica estera italiana dal Risorgimento ai giorni nostri, in corso di pubblicazione. - M. Luciolli, Palazzo Chigi anni roventi. Ricordi di vita diplomatica italiana dal 1933 ai 1948, Le Lettere, Firenze, in corso di pubblicazione.

obiettivi formativi Gli studenti accresceranno il loro bagaglio conoscitivo relativo alle strutture e alle pratiche diplomatiche, con particolare riferimento al caso italiano. Al termine del corso essi saranno in grado di comprendere i

problemi e le prospettive della diplomazia da un punto di vista storico e di attualità.

metodi didattici Lezioni e seminari integrativi per l’approfondimento di tematiche specifiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente che avrà validamente superato l’esame di profitto dovrà sostenere un ulteriore colloquio con il docente.

prerequisiti Il corso presuppone un’adeguata conoscenza della storia contemporanea.

storiA delle relAzioni internAzionAli corso bAndrea [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Il corso fornirà un

approfondimento sul ruolo della diplomazia italiana all’interno della storia nazionale dall’Unità ai giorni nostri. Partendo da un inquadramento preliminare delle evoluzioni della politica estera italiana nel periodo in questione, si valuterà il contributo dell’élite diplomatica al perseguimento degli obiettivi nazionali. Il corso analizzerà problemi e prospettive della diplomazia italiana anche in una prospettiva comparata con le altre principali esperienze europee.

testi di riferimento E. Serra, Manuale di storia delle relazioni internazionali e diplomazia. S. Romano, Guida alla politica estera italiana, Rizzoli, Milano 2004. F. Perfetti (a cura di), La politica estera italiana dal Risorgimento ai giorni nostri, in corso di pubblicazione. M. Luciolli, Palazzo Chigi anni roventi. Ricordi di vita diplomatica italiana dal 1933 ai 1948, Le Lettere, Firenze, in corso di pubblicazione.

obiettivi formativi Gli studenti accresceranno il loro bagaglio conoscitivo relativo alle strutture e alle pratiche diplomatiche, con particolare riferimento al caso italiano. Al termine del corso essi saranno in grado di comprendere i

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 141 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

problemi e le prospettive della diplomazia da un punto di vista storico e di attualità.

metodi didattici Lezioni e seminari integrativi per l’approfondimento di tematiche specifiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente che avrà validamente superato l’esame di profitto dovrà sostenere un ulteriore colloquio con il docente.

prerequisiti Il corso presuppone un’adeguata conoscenza della storia contemporanea.

studi strAtegici (corso A sceltA)

Lucio Caracciolo [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Analisi delle dimensioni strategiche e geopolitiche dei processi di formazione delle decisioni, con

particolare riferimento agli Stati Uniti e al loro rapporto con il resto del mondo

testi di riferimento - L. Caracciolo – America versus America – Laterza 2011; - A. Lieven and J. Hulsman, Ethical Realism, Vintage Books 2007; 1 volume di Limes da definire.

obiettivi formativi Si intende avvicinare lo studente ai meccanismi che determinano le scelte strategiche in campo geopolitico e geoeconomico.

metodi didattici Lezioni frontali, seminari di approfondimento con partecipazione di decisori e analisti. Uso di carte geopolitiche.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Da concordare con il docente.

sustAinAble developmentAntonio [email protected]

6 cFu

course content Introduction. Basic elements. Operational fields of sustainability. Demographic trends. Sustainable development, human mobility and internal/international migrations. Ethical issues in the fields of environment and population. Big issues in the fields of policy, environment, migrations. Analysis and prospects. Major actors of environmental and migratory policies. Regulation of environmental problems. Territorial scale and environment governance.

reference reading material - Lanza A., (2006), Lo sviluppo sostenibile, Il Mulino. - Golini, A. (2009), Il futuro della popolazione nel mondo, Il Mulino.

educational goals Goal of the course is provide theoretical and methodological instruments to analyze

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 143 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

the relationships between humans and environment.

teaching method Front class lessons, seminars and material prepared by pupils.

assessment method Evaluation of pupil preparation and knowledge throughout oral examination and discussion of eventual written material prepared by pupils.

criteria for deciding on subJect of final paper To be decided between the professor and any individual student.

tecniche del negoziAto internAzionAle (corso A sceltA)Miodrag [email protected]

6 cFu

contenuti del corso a) Dimensione negoziale in diplomazia Trattati bilaterali e multilaterali. Aspetti politici e tecnici La dialettica fra interessi, rapporti di forza e regole nel negoziato internazionale.

Realpolitik e legalità - Alla ricerca della compatibilità. Negoziati ufficiali e paralleli. “Negoziare” soluzioni imposte. Rinvio della soluzione in attesa di mutamenti nei rapporti di forza. Il ruolo dei mediatori internazionali nei negoziati per la soluzione dei conflitti interni. (La sfida dell’imparzialità.) I negoziati all’epoca della diplomazia moderna. I negoziati delle conferenze internazionali: le conferenze di Westfalia; il Congresso di Vienna; la conferenza di Versailles; Tre approcci nei negoziati tra alleati (Roosevelt, Stalin,Churchill). La Guerra fredda - La forza negoziale Il trattato di pace del 1947 (Il testo del trattato di pace con l’Italia) I diritti umani come strumento di negoziazione – Il caso del Sud Africa. La crisi degli ostaggi americani – Teheran 1979. Negoziazioni e ripercussioni. Gli accordi di pace – nel conflitto arabo israeliano. Le dissoluzioni della Jugoslavia e dalla Unione Sovietica – Gli accordi di pace Conflitti congelati La Bosnia - Gli accordi di Dayton Le diverse fasi della costruzione europea. I negoziati per l’allargamento.

L’ Unione Europea e i Balcani Occidentali. Patto di Stabilità e il Processo di Stabilizzazione e Associazione. Il nuovo Trattato europeo. I negoziati per la riforma dell’ONU. b) Caratteristiche della tecnica negoziale La comunicazione nelle trattative. La fase pre-negoziale: proposte, preparativi e logistica. Formulazione della proposta per l’apertura delle trattative. Tecnica e tattica negoziale. Tempi del negoziato. L’applicazione degli accordi: tecniche di monitoraggio. La Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati (1969).

testi di riferimento - Henry Kissinger, L’arte della diplomazia, Sperling & Kupfer. Harold Nicholson, Storia della diplomazia, Corbaccio. - Grammenos Mastrojeni, Il negoziato e la conclusione degli accordi internazionali, Cedam. Documenti diplomatici che saranno distribuiti durante il corso. (Eventuali modifiche saranno comunicate prima dell’inizio delle lezioni.)

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita della tecnica

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 143 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

del negoziato internazionale, sia su base bilaterale che multilaterale, attraverso un’adeguata serie di esempi. Sarà messa in luce la costante dialettica tra aspetti politici e tecnici nella conduzione dei negoziati, analizzando gli elementi fondamentali- interessi, rapporti di forza, regole del diritto internazionale.

metodi didattici Il Corso prevede la lettura di stralci dei più importanti trattati internazionali a partire dagli inizi del Novecento.

modalità di verifica dell’apprendimento La preparazione sarà verificata essenzialmente alla fine del corso mediante esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Per ottenere l’assegnazione della tesi lo studente dovrà aver seguito il corso di Tecnica dei negoziati ed essere in grado di utilizzare un’ampia bibliografia in lingua straniera.

tecniche e procedure finAnziArie delle istituzioni pubbliche (corso A sceltA)Vincenzo Antonelli Guido [email protected] [email protected]

6 cFu

contenuti del corso 1. I princìpi della Costituzione italiana sulla finanza e contabilità pubblica. 2. Contabilità e finanza delle autonomie territoriali L’autonomia finanziaria di regioni ed enti locali nel vecchio e nel nuovo quadro costituzionale. Finanza autonoma e finanza derivata nella giurisprudenza costituzionale. Il patto di stabilità interno e i rapporti con la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Contabilità regionale e degli enti locali: profili evolutivi. Il federalismo fiscale e la sua attuazione. Le risorse finanziarie e patrimoniali degli enti locali. 3. Il sistema dei controlli e le forme di accountability delle

pubbliche amministrazioni. Le trasformazioni dei controlli amministrativi. Autonomie, autocontrolli e sistema di garanzie esterne. Modelli ed esperienze di accountability nelle amministrazioni centrali e locali e nelle relazioni interistituzionali. La rendicondazione sociale e partecipata. Controlli, responsabilità e giurisdizione. 4. La decisione di bilancio tra Governo e Parlamento. Il ciclo di bilancio tra Governo e Parlamento Dalla legge di bilancio alla manovra di bilancio, alla luce della riforma della legge di contabilità del 2009. L’obbligo di copertura finanziaria e il ciclo di quantificazione degli oneri. 5. I princìpi della Costituzione economica europea nel governo dei conti pubblici. Il modello economico sociale dell’Unione europea. L’Unione economica e monetaria: i parametri del trattato di Maastricht e il patto di stabilità e crescita. I “vincoli” europei ai conti pubblici nazionali: l’adeguamento delle procedure di bilancio, il sistema statistico e di contabilità (Eurostat e Sec-95). Il bilancio dell’Unione europea: risorse, procedure, controlli.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 145 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento Libro di testo: - N. Lupo, Costituzione e bilancio. L’art. 81 della Costituzione tra attuazione, interpretazione e aggiramento, Luiss University Press, Roma, 2007. Ulteriori letture consigliate saranno indicate durante il corso, tra cui: - G. Rivosecchi, La legge delega sul federalismo fiscale e il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario: la difficile quadratura del cerchio, in Federalismo fiscale “learning by doing”: modelli comparati di raccolta e distribuzione del gettito tra centro e periferia, a cura di A. De Petris, Padova, Cedam, 2010, pp. 121-142. - G. Rivosecchi, Il Governo europeo dei conti pubblici tra crisi economico-finanziaria e riflessi sul sistema delle fonti, in www.osservatoriosullefonti.it, fasc. n. 1/2011.

obiettivi formativi Il corso si propone di fornire un orientamento sulle principali ed attuali tematiche concernenti la finanza e la contabilità pubblica, a livello europeo, nazionale, regionale e locale, in modo da consentire agli studenti di comprendere la rilevanza della dimensione finanziaria in tutte le attività dei pubblici poteri.

metodi didattici Lezioni frontali e testimonianze. Relazioni degli studenti su singoli argomenti e in base alla lettura di documenti di finanza pubblica.

modalità di verifica dell’apprendimento Eventuale verifica intermedia e prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse manifestato durante il corso e buon rendimento nelle prove finali.

prerequisiti Si ritiene opportuna la conoscenza basilare del diritto pubblico.

teorie e tecniche del lobbying (corso A sceltA)Pier Luigi [email protected]

6 cFu

contenuti del corso Prima parte - Cosa sono, come si formano e cosa fanno i gruppi di interesse - Gli approcci teorici all’analisi dei gruppi

-L’azione collettiva dei gruppi - L’influenza dei gruppi sui processi decisionali - Distinzione tra potere, influenza, accesso e lobbying - Cosa è il lobbying - Le tattiche di lobbying -Le strategie di lobbying - I gruppi di interesse nell’Unione Europea - I gruppi più influenti Seconda parte - Gruppi di pressione e decisori pubblici: tre modelli di regolamentazione a confronto - La regolamentazione-trasparenza in Gran Bretagna tra norme e casi - Thank you for smoking ovvero la regolamentazione-partecipazione negli Stati Uniti d’America - Mr Smith goes to Bruxelles: la regolamentazione-partecipazione tra Parlamento e Commissione europea - La regolamentazione strisciante ad andamento schizofrenico: il caso italiano Case study: Lobby, Ambiente e Parlamento Europeo Case study: Lobby, Finanziarie, Milleproroghe e Parlamento Italiano

testi di riferimento Per la prima parte: L. Mattina, Gruppi di interesse, Il Mulino 2010. Per la seconda parte: P.L.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 145 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

Petrillo, Democrazie sotto pressione, Giuffrè 2011 (nelle parti indicate a lezione)

obiettivi formativi I principali obiettivi del corso sono i seguenti: a) introdurre alla conoscenza dei gruppi di interesse il cui ruolo è tanto importante quanto spesso trascurato nell’analisi dei processi decisionali nelle democrazie contemporanee; b) identificare i contesti politico-istituzionali che maggiormente facilitano oppure ostacolano l’attività dei gruppi; c) esaminare le tattiche e le strategie attraverso le quali i rappresentanti dei gruppi (i lobbisti) tentano di influenzare (con differenti gradi di successo) i decisori pubblici (parlamentari, membri del governo, alti dirigenti e funzionari pubblici); d) esaminare la regolamentazione legislativa, più sviluppata in alcuni paesi e meno in altri, che disciplina l’attività di lobbying; e) interrogarsi sull’impatto (positivo, neutro, negativo) dell’attività di lobbying sul funzionamento della democrazia.

metodi didattici Lezioni frontali, analisi di casi, simulazioni in aula. Saranno organizzate anche testimonianze di direttori degli uffici lobbying di grandi aziende italiane

ed internazionali nonche missioni di studio presso centri decisionali pubblici. La prima parte del corso prevede un’attenta ricognizione sulla letteratura teorica e sulle ricerche empiriche che trattano i temi dei gruppi di interesse e del lobbying. Gli studenti saranno tenuti a leggere prima la parte del testo che costituirà di volta in volta l’argomento del giorno in modo da interagire attivamente con il docente durante lo svolgimento della lezione.

modalità di verifica dell’apprendimento La valutazione conclusiva, sulla base di un esame orale, terrà conto del lavoro svolto in aula e nei singoli gruppi di ricerca.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attenzione all’attualità, volontà di conoscere approfonditamente i meccanismi di funzionamento dei processi decisionali, predisposizione alla dialettica e alla negoziazione.

theories of globAlizAtionDavid Held Sebastiano [email protected];

8 cFu

course content The course explores a variety of approaches to the study of globalization (Realism, Constructivism, Cosmopolitanism, etc.) from a normative/philosophical as well as empirical point of view. It discusses globalization as a descriptive, explanatory, as well as prescriptive category, measuring its fit to current international affairs.

reference reading material - D. Held and A. McGrew: “Globalization Theory”, Polity Press, 2007. - D. Held: “Governing Globalization”, Polity Press, 2002. - D. Held: “Cosmopolitanism: Ideals and Realities”, Polity Press, 2010.

educational goals Providing students with the conceptual instruments necessary to read into the workings of one of the most epochal transformation ever

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 147 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

undergone by human society, and to explore the many angles, the menaces and promises, of such transformation, as well as the institutional architecture with which the international community is attempting to govern it.

teaching method Lectures and tutorials.

assessment method 2000-words mid-term written essay 50%; Final oral exam 50%.

criteria for deciding on subJect of final paper Individual consultations between the instructors and the students.

tutelA internAzionAle dei diritti umAni corso AUgo [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Origini ed evoluzione dei diritti umani; fonti in materia di diritti umani e loro caratteristiche generali; diritti umani e diritto internazionale

umanitario. I sistemi di tutela nelle Nazioni Unite. Aspetti regionali della pro tezione dei diritti dell’uomo: Europa, Americhe, Africa. Esame di casi concreti e di giurispru denza.

testi di riferimento C. Zanghì, La protezione internazionale dei diritti dell’uomo, II ed., Giappichelli, Torino, 2006 (con esclusione del cap. VIII), pp. 1-452; oppure, in alternativa, a scelta dello studente, L. Pineschi (a cura di), La tutela internazionale dei diritti umani. Norme, garanzie, prassi, Giuffrè, Milano, 2006.

obiettivi formativi Il corso intende fornire una ap profondita conoscenza dei si stemi di protezione internazio-nale dei diritti umani, sia univer-sali che regionali. La trattazione sarà estesa all’esame di casi pra tici, al fine di permettere agli studenti di combinare cono-scenze teoriche e analisi della concreta realtà giuridica.

metodi didattici Lezioni frontali, seminari con attiva partecipazione degli studenti e redazione di elaborati scritti.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione degli studenti

sulla base di una prova scritta, del loro contributo ai seminari e della prova finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ottimo risultato nell’esame e conoscenza di almeno due lingue straniere.

tutelA internAzionAle dei diritti umAni corso bFrancesco [email protected]

8 cFu

contenuti del corso Origini ed evoluzione dei diritti umani; fonti in materia di diritti umani e loro caratteristiche generali; diritti umani e diritto internazionale umanitario. I sistemi di tutela nelle Nazioni Unite. Aspetti regionali della protezione dei diritti dell’uomo: Europa, Americhe, Africa. Esame di casi concreti e di giurisprudenza.

testi di riferimento L. Pineschi (a cura di), La tutela internazionale dei diritti umani. Norme, garanzie, prassi, Milano, Giuffrè, 2006.

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Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 147 guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

obiettivi formativi Il corso intende fornire una approfondita conoscenza dei sistemi di protezione internazionale dei diritti umani, sia universali che regionali. La trattazione sarà estesa all’esame di casi pratici, al fine di permettere agli studenti di combinare conoscenze teoriche e analisi della concreta realtà giuridica.

metodi didattici Lezioni frontali, seminari con attiva partecipazione degli studenti e redazione di elaborati scritti.

modalità di verifica dell’apprendimento Valutazione degli studenti sulla base di una prova scritta, del loro contributo ai seminari e della prova finale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ottimo risultato nell’esame e conoscenza di almeno due lingue straniere.

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04il calendario accademico

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

settembre

1 gio

2 ven

3 sab

4 dom

5 lun inizio sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011

Apertura iscrizioni per la selezione degli studenti internazionali che intendono accedere ai corsi di laurea in lingua inglese per l'a.a. 2012 ⁄ 2013.

6 mar prova di ammissione lauree triennali in economia e scienze politiche e a ciclo unico in giurisprudenza Sessione di Settembre 2011

7 mer

8 gio

9 ven prova di ammissione lauree magistrali in economia e scienze politicheSessione di Settembre 2011

10 sab

11 dom

12 lun Termine presentazione pre-domande di trasferimento ed abbreviazione di corso da altra Università e passaggio interno tra Corsi di Laurea.

13 mar

14 mer Termine immatricolazione al I anno per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti ammessi il 6 settembre.

15 gio

16 ven

17 sab dipartimenti di economia: Termine sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011.

18 dom

19 lun dipartimenti di economia: Inizio lezioni di I semestre a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti iscritti al II e III anno (corsi di laurea triennale) e per gli iscritti al II anno (corsi di laurea magistrale).

20 mar termine immatricolazione ⁄ iscrizione alla frequenza al I anno per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti ammessi il 9 settembre.

21 mer

22 gio

23 ven

24 sab dipartimenti di scienze politiche e giurisprudenza: Termine sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 (per gli studenti di Economia si rimanda al termine del 17 settembre).

25 dom

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v

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04 | calendario accademico | 151

R 2011

settembre

26 lun giornata di "benvenuto" alle matricole ed inizio delle lezioni a.a. 2011 ⁄ 2012 (per gli studenti iscritti al II e III anno triennale ed al II anno magistrale di Economia si rimanda al termine del 19 settembre).

27 mar

28 mer

29 gio

30 ven

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

ottobre

1 sab

2 dom

3 lun inizio appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al V di Gurisprudenza ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

4 mar

5 mer

6 gio

7 ven

8 sab

9 dom

10 lun

11 mar

12 mer

13 gio

14 ven

15 sab

16 dom

17 lun inizio appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al III anno di Scienze Politiche ed Economia, al II anno delle Lauree Magistrali ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

18 mar

19 mer

20 gio

21 ven

22 sab

23 dom

24 lun

25 mar

26 mer

27 gio

28 ven

29 sab

30 dom

31 lun

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l

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04 | calendario accademico | 153

R 2011

novembre

1 mar Tutti i Santi

2 mer Sospensione delle lezioni

3 gio

4 ven

5 sab

6 dom

7 lun

8 mar

9 mer

10 gio

11 ven

12 sab termine appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al III anno di Scienze Politiche ed Economia, al V di Gurispurdenza, al II anno delle Lauree Magistrali ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

13 dom

14 lun

15 mar

16 mer

17 gio

18 ven

19 sab

20 dom

21 lun

22 mar

23 mer

24 gio

25 ven

26 sab

27 dom

28 lun

29 mar

30 mer termine consegna "assegnazione titolo tesi" per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011 ⁄ 2012 (luglio 2012); giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005 ⁄ 2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012); economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012).

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

dicembre

1 gio

2 ven

3 sab

4 dom

5 lun

6 mar

7 mer

8 gio Immacolata Concezione

9 ven

10 sab

11 dom

12 lun

13 mar

14 mer

15 gio termine presentazione domanda di iscrizione cautelativa per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti laureandi nella sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012).

16 ven

17 sab termine lezioni i semestre a.a. 2011 ⁄ 2012.

18 dom

19 lun Inizio vacanze di Natale

20 mar

21 mer

22 gio

23 ven

24 sab

25 dom Natale

26 lun

27 mar Chiusura dell'Ateneo per le festività natalizie.

28 mer

29 gio

30 ven

31 sab termine versamento i rata per l'iscrizione ad anni fuori corso a.a. 2011 ⁄ 2012.

termine per il perfezionamento dell'immatricolazione all'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli iscritti alla frequenza.

termine per l'inoltro della domanda di trasferimento ad altra Università per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s

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04 | calendario accademico | 155

R 2012

gennaio

1 dom Capodanno

2 lun Riapertura dell'Ateneo dopo le festività natalizie.

3 mar

4 mer

5 gio

6 ven Epifania

7 sab

8 dom Termine vacanze di Natale

9 lun inizio sessione esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 e 2011 ⁄ 2012 per gli insegnamenti di i semestre.

10 mar

11 mer

12 gio

13 ven

14 sab

15 dom

16 lun

17 mar

18 mer

19 gio

20 ven

21 sab

22 dom

23 lun

24 mar

25 mer

26 gio

27 ven

28 sab

29 dom

30 lun

31 mar termine versamento ii rata per l'a.a. 2011 ⁄ 2012

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

febbraio

1 mer

2 gio

3 ven

4 sab

5 dom

6 lun

7 mar

8 mer

9 gio

10 ven

11 sab

12 dom

13 lun

14 mar

15 mer

16 gio

17 ven

18 sab

19 dom

20 lun

21 mar

22 mer

23 gio

24 ven

25 sab termine sessione esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 e 2011 ⁄ 2012 per gli insegnamenti di I semestre.

26 dom

27 lun inizio lezioni di II semestre a.a. 2011/2012

28 mar termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005/2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011/2012 (luglio 2012).

29 mer

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m

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04 | calendario accademico | 157

R 2012

marzo

1 gio

2 ven

3 sab

4 dom

5 lun

6 mar

7 mer

8 gio

9 ven

10 sab

11 dom

12 lun

13 mar

14 mer

15 gio

16 ven

17 sab

18 dom

19 lun

20 mar

21 mer

22 gio

23 ven

24 sab

25 dom

26 lun

27 mar

28 mer

29 gio

30 ven termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012; economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011 ⁄ 2012 (luglio 2012).

termine per rinnovare l'iscrizione ad anni fuori corso (I e II rata) per gli studenti che - entro il 15 dicembre 2011 - hanno presentato domanda d'iscrizione cautelativa per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

31 sab

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

aprile

1 dom

2 lun

3 mar

4 mer Inizio vacanze di Pasqua

5 gio

6 ven

7 sab

8 dom

9 lun Lunedì dell'Angelo

10 mar Termine vacanze di Pasqua

11 mer Ripresa delle lezioni dopole vacanze pasquali

12 gio

13 ven

14 sab

15 dom

16 lun Termine versamento III rata per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

17 mar

18 mer

19 gio

20 ven

21 sab

22 dom

23 lun

24 mar

25 mer Festa della Liberazione

26 gio

27 ven

28 sab

29 dom

30 lun

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l

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04 | calendario accademico | 159

R 2012

maggio

1 mar Festa dei lavoratori

2 mer

3 gio

4 ven

5 sab

6 dom

7 lun

8 mar

9 mer

10 gio

11 ven

12 sab

13 dom

14 lun

15 mar

16 mer prova di ammissione ai corsi di laurea triennale in economia e scienze politiche e a ciclo unico in giurisprudenza per l'a.a. 2012 ⁄ 2013. Una seconda sessione si terrà il 4 settembre 2012.

17 gio

18 ven

19 sab

20 dom

21 lun

22 mar

23 mer

24 gio

25 ven prova di ammissione ai corsi di laurea magistrale in economia e scienze politiche per l'a.a. 2012 ⁄ 2013. Una seconda sessione si terrà il 7 settembre 2012.s

26 sab termine lezioni di ii semestrea.a. 2011 ⁄ 2012

27 dom

28 lun inizio sessione estiva esami di profitto a.a. 2011 ⁄ 2012

29 mar

30 mer

31 gio chiusura iscrizioni per la selezione degli studenti internazionali che intendono accedere ai corsi di laurea in lingua inglese per l'a.a. 2012 ⁄ 2013.

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g

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guida dello studente | scienze politiche | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

giugno

1 ven

2 sab Festa della Repubblica

3 dom

4 lun

5 mar

6 mer

7 gio

8 ven

9 sab

10 dom

11 lun

12 mar

13 mer

14 gio

15 ven

16 sab

17 dom

18 lun

19 mar

20 mer

21 gio

22 ven

23 sab

24 dom

25 lun

26 mar

27 mer

28 gio

29 ven Festa dei S.S. Pietro e Paolo patroni di Roma

30 sab

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s d l m m g v s

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04 | calendario accademico | 161

R 2012

luglio

1 dom

2 lun termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005 ⁄ 2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012; economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012 (ottobre-dicembre 2012).

3 mar

4 mer

5 gio

6 ven

7 sab

8 dom

9 lun

10 mar

11 mer

12 gio

13 ven

14 sab

15 dom

16 lun termine versamento I rata per rinnovo iscrizione in corso ad anni successivi al primo per l'a.a. 2012 ⁄ 2013 .

17 mar

18 mer termine sessione estiva esami di profitto a.a. 2011 ⁄ 2012

19 gio

20 ven

21 sab

22 dom

23 lun

24 mar

25 mer

26 gio

27 ven

28 sab

29 dom

30 lun

31 mar termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2011 ⁄ 2012 (marzo-aprile 2013)

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Per il sostegno ad alcune cattedre del

Dipartimento di Scienze Politiche si ringrazia:

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luiss Guido CarliDipartimento diSCIENZE POLITICHE

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