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Dipartimento di Economia e Finanza Dipartimento di Impresa e Management guida dello studente A.A. 2011 ⁄ 2012

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Dipartimento di Economia e Finanza

Dipartimento di Impresa e Management

guida dello studenteA.A. 2011 ⁄ 2012

idee chiareQuesta pubblicazione è pensata per te. La ricchezza di questo volume sta nell’accuratezza e nell’accessibilità delle informazioni: le informazioni chiare fanno crescere.

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Supervisione e coordinamento:Relazioni esterneluiss Guido Carli

Redazione:Ricerca e Didatticaluiss Guido Carli

Progetto editoriale, design e realizzazione:lola ∕ www.lolaetlabora.com ©2012 luiss ⁄ IV edizione

composto in: Officina Serif ITC Pro (Erik Spiekermann, Ole Schäfer, International Typeface Corporation 1998)

Carta Ecologica: La carta che hai in mano è Elementary Chlorine Free, cioè prodotta senza l’uso di cloro. Il rispetto per l’ambiente significa qualità della vita.

Dipartimento di Economia e Finanza

Dipartimento di Impresa e Management

guida dello studenteA.A. 2011 ⁄ 2012

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guida dello studente

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indice | 5

R indice generale

Prefazione 6

01 i dipartimenti 11 economia e finanza impresa e management

02 la didattica 25

03 l’ordinamento degli studi 39 04 il calendario accademico 241

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R prefazione

economia e finanza

La forte, sebbene recente, tradizione di eccellenza consolidata nella didattica negli ultimi anni e’ stata affiancata da un rilevante impulso dato all’attivita di ricerca universitaria di base e applicata. È su questo terreno, soprattutto, che i migliori atenei a livello mondiale si confrontano. È su questo terreno che il Dipartimento di economia e finanza intende continuare a crescere, in modo aperto al dialogo e al confronto con le più affermate e innovative Università nel mondo. I corsi di laurea triennale e magistrale, di cui alcuni interamente svolti in lingua inglese, offrono ad un numero chiuso di studenti italiani e stranieri selezionati in modo rigoroso l’opportunità di apprendere conoscenze e strumenti di analisi che saranno alla base del loro futuro successo professionale.Il Dipartimento ricerca e promuove il merito sia negli studenti che nei docenti e ricercatori. Il Dipartimento si sente responsabile, di fronte agli studenti, alla società civile, al Paese, della qualità e del rigore dei propri programmi formativi. Questi affiancano alle più avanzate conoscenze accademiche

Il Dipartimento di Economia e Finanza, come quello di impresa e management, nasce dalle competenze didattiche e di ricerca della Facolta di Economia della luiss Guido Carli e rappresentano, oggi, una importante realta nell’Accademia italiana e europea.

Giorgio Di Giorgio Dipartimento Economia e Finanza

prefazione | 7

R prefazione

disponibili il rilevante contributo dell’esperienza di molti “professionals” di alto livello, provenienti dal mondo delle finanza, delle autorità di politica economica e di regolamentazione e vigilanza, delle grandi aziende attive sui mercati internazionali. In questa guida si presentano obiettivi formativi, contenuti e modalita dei nostri corsi di laurea. Si tratta di uno strumento fondamentale per aiutare i nostri studenti (attuali e futuri) a scegliere in modo informato e consapevole il percorso di studi che ritengono più adeguato per raggiungere i propri obiettivi di crescita umana e professionale.

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R prefazione

dipartimento impresa e management

Il Dipartimento ha l’ambizione di creare il luogo in cui i saperi connessi alle problematiche dell’impresa, del sistema industriale e delle istituzioni siano integrati in una visione sistemica, con il fine di formulare programmi di formazione e di ricerca in grado di fornire soluzioni innovative ed efficaci ai problemi emergenti nell’ambiente economico globalizzato. Tale missione rappresenta un tassello fondamentale per il progetto culturale del nuovo Dipartimento, in cui trovano sede le competenze sulla gestione e sviluppo delle imprese, sulle politiche per il sostegno del sistema industriale e sul ruolo delle istituzioni nella regolazione del sistema economico. L’offerta formativa del Dipartimento, che in questa guida viene presentata è, a tal fine, costruita con l’intento di offrire agli studenti dei percorsi di studio fondati su solide competenze metodologiche e su competenze specialistiche, entrambe fondamentali per accedere ai numerosi segmenti del mercato delle imprese e delle professioni. A tale scopo i principi che hanno ispirato lo sviluppo dell’offerta formativa si richiamano a: • progettazione, per entrambe le tipologie di corso

Il Dipartimento Impresa e Management, nel solco della tradizione della luiss Guido Carli, si pone l’obiettivo di formare laureati con forte leadership manageriale, in modo da creare valore per le imprese (private e pubbliche) nei suoi diversi aggregati (settori, filiere, reti), nonché di assumere la missione di far crescere la competitività, anche nei mercati internazionali, delle imprese, dei settori, dei territori e delle istituzioni.

Gennaro Olivieri Dipartimento Impresa e Management

R prefazione

di laurea (triennale e magistrale), fondata sulla definizione di profili professionali tradizionali ed emergenti, attraverso l’interazione continua con il mondo delle imprese e delle professioni;• solida formazione di base nelle lauree triennali, ma con continui riferimenti, nell’insegnamento delle discipline giuridiche, finanziarie, economiche e quantitative, alle problematiche applicative in ambito aziendale;• formazione avanzata e specialistica nelle lauree magistrali in cui si privilegino metodologie didattiche basate su casi, simulazioni e risoluzione di problemi aziendali e ⁄ o professionali attraverso l’applicazione di tecniche sperimentali, di active learning e di learning by doing;• sviluppo di competenze funzionali allo svolgimento di attività economiche che siano potenzialmente rivolte al miglioramento del benessere della società e alla formazione di professionisti eticamente e socialmente responsabili. In definitiva, l’offerta formativa che risulta da questo sforzo , consente agli studenti, con una spiccata vocazione alla imprenditorialità e alla managerialità, di acquisire sia una solida preparazione sul contesto giuridico-economico sia una buona formazione metodologica per l’analisi e la gestione aziendale e, al contempo di accedere, in maniera flessibile, a competenze specialistiche e a profili professionali

prefazione | 9

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R prefazione

‘tagliati’ sulle esigenze delle imprese e del mondo delle professioni ad esse collegate. In questa guida sono presentati gli obiettivi formativi, i contenuti e le modalità di erogazione dei corsi di laurea del Dipartimento. Si tratta di uno strumento fondamentale per aiutare i nostri studenti (attuali e futuri) a scegliere in modo informato e consapevole il percorso di studi che ritengono più adeguato per raggiungere i propri obiettivi di crescita umana e professionale.

01i dipartimenti economia e finanza impresa e management

01 | i dipartimenti | 13 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

01 i dipartimenti economia e finanza impresa e management

La Storia 13

La Struttura Accademica 19

I Docenti 20

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la storiaR l’università

Il progetto scientifico-culturale che portò nel 1976 all’avvio della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali aveva un preciso obiettivo: creare un’Università in grado di soddisfare soprattutto le esigenze di capitale umano e di conoscenza delle aziende del nostro Paese.

Il progetto scientifico-culturale che portò nel 1976 all’avvio della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali aveva un preciso obiettivo: creare un’Università in grado di soddisfare soprattutto le esigenze di capitale umano e di conoscenza delle aziende del nostro Paese. In un’epoca in cui il “fare impresa” era un’attività da molti considerata per lo meno con sospetto, la luiss- acronimo fortunato con cui l’Università venne da subito chiamata - veniva creata con il dichiarato intento di creare nuova linfa vitale per il sistema imprenditoriale del nostro Paese. Fu naturale che al centro di questa ambiziosa iniziativa fosse posta la facoltà di “Economia e commercio”; era nell’ordinamento degli studi di una facoltà come questa che si poteva sviluppare una valida formazione per giovani destinati ad operare nei vari ruoli della gestione dell’impresa; ed era dai docenti di questa facoltà che poteva emergere una nuova e qualificata voce nel dibattito economico del nostro Paese. ad “economia e commercio” vennero da subito incardinati sei professori di ruolo, a testimonianza da un lato, dell’impegno messo dai promotori nel lancio del progetto; dall’altro, dell’attenzione che questo seppe riscuotere anche nel mondo accademico. Alla presidenza fu chiamato Mario di Lazzaro, insigne matematico, che mantenne la carica per molti anni, fino a quando l’assunzione di alte funzioni istituzionali lo costrinsero a lasciare l’Università. Con il preside di Lazzaro, la facoltà iniziò a

struttura originaria della facoltà di economia

Primi segni di consolidamento

R

Valida formazione R

R l’università

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consolidare una reputazione positiva e progressivamente sempre più diffusa. Prova ne fu, il numero di domande di ammissione largamente superiore ai posti disponibili (la luiss fu da subito impostata “a numero chiuso”); e anche l’elevata proporzione di studenti di provenienza non romana che si iscrivevano alla luiss, preferendola agli atenei delle rispettive città di residenza. L’attrattività della facoltà crebbe rapidamente anche nell’ambiente scientifico: in molti, anche tra i nomi più prestigiosi dell’Università italiana, iniziarono a insegnarvi; alcuni, decisero addirittura di trasferirsi nel nuovo ateneo di Viale Pola; esempi particolarmente significativi furono Carlo Scognamiglio prima, che a quarant’anni, lasciò la Bocconi di Milano, e poi Mario Arcelli, che si trasferì da La Sapienza. Entrambi sarebbero poi divenuti Rettori dell’Università.

a metà degli anni ottanta, grazie alla lungimiranza degli organi accademici sostenuta dall’impegno delle imprese riunite nell’Associazione “Amici della luiss”, venne lanciato un vasto programma di borse di studio per i migliori laureati dell’Università; le borse miravano a sostenere il perfezionamento scientifico anche all’estero di giovani brillanti, intenzionati a seguire una carriera accademica. Il programma ebbe successo: molti dei borsisti “Amici della luiss” erano laureati della facoltà di Economia e commercio, e diversi tra loro sono, oggi, apprezzati professori ordinari della stessa facoltà.

In quegli anni, “Economia e commercio” maturò quelle caratteristiche che ne avrebbero contraddistinto il funzionamento e l’“atmosfera” per lungo tempo in futuro. In primo luogo, la relazione sempre molto “diretta” tra docenti e studenti, facilitata innanzi tutto dall’elevata proporzione dei primi rispetto ai secondi; ma anche da una regola della casa a cui pochi facevano eccezione, secondo la quale il professore era sempre molto presente a lezione, come ai ricevimenti e alle sessioni di esame (e per quei tempi, era cosa affatto scontata). In secondo luogo, la caratura non solo scientifica ma anche professionale di gran parte dei

Il numero chiusoR

Un vasto programma di borse di studio

R

R l’università

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Il modello luiss R

Progetto Erasmus R

docenti; aspetto che garantiva alle lezioni un contenuto di concretezza ed esperienza reale fondamentali e sempre molto apprezzati dagli studenti. Del resto, un numero considerevole degli insegnamenti era affidato a personalità di prim’ordine del mondo delle imprese e delle istituzioni. Infine, il supporto garantito con professionalità dalle strutture amministrative allora guidate da un direttore, Giovanni Nocco, appassionato e infaticabile fino all’ultimo.

Secondo i buoni principi di un’evoluzione equilibrata, dopo la fase di impulso, arrivò un periodo di stabilizzazione, che ad “Economia e commercio” coincise con la guida di un nuovo preside, il noto giurista Giuseppe Patroni Griffi. Venne sviluppato uno dei pilastri fondamentali del modello luiss: la stretta interazione con il sistema economico - produttivo del Paese. In particolare, si lavorò alla strutturazione di un ufficio per gli stage e la diffusione dei curricula dei laureati; l’origine di quello che oggi è il “placement & career education office” dell’università. Si favorì il maggior coinvolgimento delle imprese nell’offerta formativa, attraverso l’organizzazione di seminari, presentazioni, conferenze, complementari alle attività didattiche. Infine, si rafforzarono gli scambi internazionali, con il pieno coinvolgimento nel programma europeo erasmus. A quel punto, “Economia e commercio” della luiss era ormai entrata nel novero delle facoltà di “ottimo livello” nel nostro Paese; fatte le dovute proporzioni in termini di storia e di dimensione, iniziava ad essere sostenibile il paragone con l’omonima facoltà del principale ateneo privato italiano.

la ferma volontà di essere tra i migliori, garantendo il massimo valore all’investimento fatto dagli studenti e dalle loro famiglie, non permetteva, però, di sedersi sui successi raggiunti. Del resto all’inizio degli anni Novanta, alcuni significativi segnali di dinamismo iniziarono a percorrere il sistema universitario del nostro Paese. Diversi tra gli atenei pubblici avviarono un rapido percorso di riorganizzazione della propria offerta, con l’esplicito obiettivo di recuperare attrattività; i concorrenti privati si

R l’università

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La meta è l’eccellenza R

rafforzarono ulteriormente, anche grazie a nuovi importanti investimenti; esplose la domanda di formazione post - universitaria che divenne subito un importante terreno di confronto competitivo tra le diverse università e una grande opportunità per le stesse di rafforzare la propria struttura e migliorare i conti. Ma, come spesso accade, fu un “segnale debole” a delineare i cambiamenti che avrebbero avuto maggiore impatto strategico: il diffondersi della percezione che il raggio d’azione di un’Università di prim’ordine dovesse essere non solo nazionale; l’eccellenza andava raggiunta ad una dimensione almeno europea. Era nuovamente il tempo di compiere un radicale salto di qualità. Alla presidenza della facoltà andò Franco Fontana, non ancora cinquantenne, che al curriculum accademico affiancava notevoli esperienze di governo in grandi Gruppi industriali. Probabilmente, non fu un caso che come nuovo preside fosse stato scelto un profondo conoscitore di organizzazioni e di gestione delle risorse umane, considerato il compito fondamentale che occorreva assolvere: sviluppare l’offerta formativa della facoltà e parallelamente la sua dimensione. Con il sostegno del Rettore Mario Arcelli e della Presidenza dell’Università e sfruttando appieno le condizioni poste da alcune importanti innovazioni della normativa universitaria, Fontana rinnovò in pochi anni l’intero impianto dei corsi di “Economia e commercio”. Il nuovo disegno era basato su tre principi essenziali: segmentare il più possibile l’offerta per rispondere al meglio alle esigenze fortemente differenziate dei diversi comparti e tipologie di imprese; aumentare il numero degli insegnamenti per dare spazio alla maggiore complessità delle competenze richieste dal mondo del lavoro; infine, rendere le diverse discipline sinergiche con l’obiettivo di fornire ai giovani una preparazione integrata e coerente. Al deciso allargamento dell’offerta formativa non poteva non corrispondere l’incremento del numero dei membri interni della facoltà; i meccanismi organizzativi dell’Università - come di quasi tutte le istituzioni pubbliche - rendevano questo compito particolarmente complesso. Venne affrontato con prudenza e avendo sempre presenti due

R l’università

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criteri essenziali: portare in facoltà i migliori certamente sul piano delle capacità scientifiche e didattiche, ma anche su quello delle qualità umane; garantire comunque la massima coesione della facoltà e il coinvolgimento di tutte le sue anime. Poi c’era da tener conto, ovviamente, dei vincoli di budget; il che diede al processo di acquisizione di nuovi professori di ruolo una progressione per così dire “meditata”. Comunque, al volgere del nuovo millennio la facoltà aveva raggiunto l’auspicata consistenza di numero e di competenze, con un mix equilibrato di “grandi nomi” e “giovani talenti”. La luiss era ormai considerata uno dei posti migliori dove studiare economia e management; la sua laurea era considerata un ottimo biglietto da visita il cui valore stava innanzi tutto nelle qualità che i laureati dimostravano di possedere, una volta entrati nel mondo del lavoro e nel progresso del loro percorso professionale. I notevoli cambiamenti vissuti dalla facoltà in quegli anni, dall’ampliamento del numero degli studenti e dei corsi alla maggiore complessità organizzativa, non alterarono per altro i valori portanti consolidati nei decenni passati: la coesione di fondo che rendeva l’organizzazione unita in modo quasi naturale; la serietà professionale a tutti i livelli; la continua attenzione alle aspettative degli utenti: gli studenti, le loro famiglie, le imprese, le istituzioni. La sofferta riforma degli studi universitari che sdoppiò il percorso di studi accademici in una prima fase triennale e in una successiva laurea “magistrale” chiamò, alla metà del decennio, la facoltà di “Economia e commercio” a compiere un nuovo, radicale ripensamento della sua struttura formativa. Supportato dai colleghi, il preside Fontana mise mano agli ordinamenti; la nuova offerta che uscì sul mercato ebbe il pregio di soddisfare le condizioni richieste dalla normativa, non alterando i principi di fondo che da tempo ormai caratterizzavano con successo la proposta scientifico-culturale della facoltà di “Economia e commercio”. Due questioni rimanevano ancora non risolte e, quasi paradossalmente, pesavano sempre di più proprio a causa del forte sviluppo della facoltà: le aule per gli studenti e la dimensione internazionale. Problemi che non riguardavano

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R l'università

Matteo CaroliOrdinario di Economia e gestione delle imprese internazionali

Nuove sfideR

certo solo “Economia e commercio” ed infatti furono posti al centro del programma strategico con il quale l’avvocato Luca di Montezemolo assunse la presidenza dell’Università. Dalla storia passiamo all’attualità: per affrontare le nuove sfide è stato chiamato a presiedere la facoltà di “Economia e commercio” Giorgio Di Giorgio, ordinario di economia monetaria e di analisi macroeconomica dei mercati monetari e finanziari, brillante allievo di Mario Arcelli. Negli anni precedenti era stato Delegato dal Rettore Adriano De Maio a promuovere le relazioni internazionali dell’Ateneo; un’esperienza che sarebbe risultata essenziale per traghettare la facoltà di “Economia e commercio” nel complesso teatro della competizione internazionale. Il nuovo preside ha coordinato la partecipazione della facoltà alla elaborazione del progetto strategico della luiss Guido Carli voluto dal nuovo rettore Massimo Egidi su impulso del Consiglio di amministrazione ora presieduto dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Siamo nell’anno in cui la struttura accademica dell’università evolve in maniera radicale, in attuazione della riforma dell’università del ministro Gelmini; un’evoluzione per la quale la facoltà di economia andrà ad integrarsi nel dipartimento di Economia e management. L'evoluzione della Facoltà giunge a compimento nel luglio del 2011 con la grande riforma della governance dell'Università luiss Guido Carli. sono creati due dipartimenti, quello di impresa e management e quello di economia e finanza, cui sono affidate nei rispettivi ambiti scientifico - disciplinari, le responsabilità sia delle attività didattiche che della ricerca. A dirigerli, rispettivamente, il prof. Rino Olivieri e il prof. Giorgio di Giorgio.

R l'università

01 | i dipartimenti | 19

la struttura accademica

dipartimenti Giorgio Di Giorgio Direttore Dipartimento di Economia e Finanza

Gennaro Olivieri Direttore Dipartimento di Impresa e Management

segreteria dipartimenti

Segreteria Dipartimento Economia e Finanza T 06 85 225 310 [email protected]

Segreteria Dipartimento Impresa e Management T 06 85 225 [email protected]

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R la struttura accademica

i docenti

docenti ordinariPierpaolo Benigno [email protected]

Matteo Giuliano Caroli [email protected]

Mario Comana [email protected]

Daniela Teresa Di Cagno [email protected]

Giorgio Di Giorgio [email protected]

Fabrizio Di Lazzaro [email protected]

Giuseppe Di Taranto [email protected]

Giovanni Fiori [email protected]

Franco Fontana [email protected]

Fausto Gozzi [email protected]

Gian Maria Gros-Pietro [email protected],

Lorenzino Infantino [email protected]

Stefano Manzocchi [email protected]

Alberto Marcati [email protected]

Alessandro Musaio [email protected]

Giuseppe Niccolini [email protected]

Gennaro Olivieri [email protected]

Roberto Pardolesi [email protected]

Pietro Reichlin [email protected]

Marco Scarsini [email protected]

Carlo Luigi Scognamiglio Pasini [email protected]

titolari di contratto (ex art. 1, comma 12. l230 ⁄ 05)

Peter Leeflang [email protected]

John A. Mathews [email protected]

associatiPaolo Boccardelli [email protected]

Marco Dall'Aglio [email protected]

Luca Giustiniano [email protected]

Fabio Marchetti [email protected]

Raffaele Oriani [email protected]

Mirella Pellegrini [email protected]

Eugenio Pinto [email protected]

Giovanni Ponti [email protected]

Simona Romani [email protected]

titolari di contratto (ex art. 1, comma 14. l230 ⁄ 05)

Nicola Borri [email protected]

Liliane Giardino-Karlinger

Paolo Giordani [email protected]

Enzo Peruffo [email protected]

Luca Pirolo [email protected]

Giuseppe Ragusa [email protected]

Andrea Renda [email protected]

Francesco Rullani [email protected]

Paolo Spagnoletti [email protected]

Giovanna Vallanti [email protected]

titolari di insegnamento (a.a. 2011 ⁄ 2012)

Gianluigi Albano

Fabio Antonelli

Giuseppe Arbia [email protected]

Francesco Baldi [email protected]

Marilena Barbieri [email protected]

Sergio Barile [email protected]

Emilio Barone [email protected]

Gloria Bartoli [email protected]

Paolo Bastia [email protected]

Michele Battisti [email protected]

Antonio Blandini [email protected]

Gaetano Bloise

Claudio Boido [email protected]

Carlo Andrea Bollino [email protected]

Sabrina Bruno [email protected]

01 | i dipartimenti | 21

R la struttura accademica

Pierpaolo Brutti [email protected]

Marianna Caccavaio [email protected]

Fabrizio Cacciafesta [email protected]

Carlo Cambini

Antonella Campana [email protected]

Eloisa Campioni [email protected]

Alessandra Carleo [email protected]

Matteo Caroli [email protected]

Giulio Antonio Carone

Nunzio Casalino [email protected]

Gaetano Casertano [email protected]

Ernesto Cassetta [email protected];

Cristiano Castelfranchi

Francesco Cerri [email protected]

Enrico Maria Cervellati [email protected]

Francesco Chiappetta [email protected]

Antonio Chirico

Riccardo Colangelo [email protected]

Gianluca Comin [email protected]

Giuseppe Conte [email protected]

Fulvio Conti [email protected]

Angelo Cremonese [email protected]

Gianluca Cubadda [email protected]

Paolo Cuccia [email protected]

Domenico Curcio [email protected]

Rita D’Ecclesia [email protected]

Stefano Dall’Aglio [email protected]

Lorenzo De Angelis [email protected]

Paolo De Angelis

Marcello De Cecco [email protected]

Massimo De Falco [email protected]

Livia De Giovanni [email protected]

Marco De Marco [email protected]

Sergio De Nardis [email protected]

Alessandro De Paolis [email protected]

Pier Luigi Del Viscovo [email protected]

Jurgen Dennert

Alessio Di Amato [email protected]

Alfonso Di Carlo [email protected]

Francesco Di Ciommo [email protected]

Francesca Di Donato [email protected]

Valerio Di Gravio [email protected]

Carmine Di Noia [email protected]

Gianfranco Di Vaio [email protected]

Vincenzo Donativi [email protected]

Mauro Draoli [email protected]

Pierpaolo D’Urso [email protected]

Silvia Faggian

Giovanni Farese [email protected]

Carlo Fei [email protected]

Massimo Ferrari [email protected]

Luigi Ferraris [email protected]

Marco Ferretti [email protected]

Giovanni Ferri [email protected]

Paola Fersini [email protected]

Alberto Festa

Giovanni Figà-Talamanca gfigà[email protected]

Luca Fiorito

Fabio Fortuna [email protected]

Gabriella Foschini [email protected]

Massimo Franchi [email protected]

Gabriele Gabrielli [email protected]

Alessandro Gaetano [email protected]

Giampaolo Galli [email protected]

Mauro Gatti [email protected]

Massimiliano Granieri [email protected]

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R la struttura accademica

i docenti

Gian Luca Gregori [email protected]

Luigi Gubitosi

Maximo Ibarra [email protected]

Alberto Incollingo [email protected]

Marshall Langer [email protected]

Alessandro Lanza [email protected]

Riccardo Lanzara [email protected]

Fabio Lazzerini [email protected]

Raffaele Lener [email protected]

Giancarlo Leone

Andrea Lipparini

Brunero Liseo [email protected]

Riccardo Losi

Fabio Marchetti [email protected]

Maria Martoccia [email protected]

John Mathews [email protected]

Gianluigi Me [email protected]

Alessandro Mechelli [email protected]

Marco Meneguzzo [email protected]

Mauro Micillo [email protected]

Michele Missikof [email protected]

Umberto Monarca [email protected]

Giancarlo Montedoro [email protected]

Ernesto Monti [email protected]

Simone Mori

Carlo Mottura

Alessandro Musaio [email protected]

Alessandro Muscio [email protected]

Anna Lucia Muserra [email protected]

Paolo Naticchioni

Maria Elena Nenni [email protected]

Fabio Neri [email protected]

Antonio Nicita

Giuseppe Niccolini [email protected]

Salvatore Nisticò [email protected]

Andrea North-Samardzic [email protected]

Gennaro Olivieri [email protected]

Tiziano Onesti [email protected]

Raffaele Oriani [email protected]

Giovanna Paladino [email protected]

Andrea Palma [email protected]

Gianmaria Palmieri [email protected]

Luca Panaccione [email protected]

Alessandro Pandimiglio [email protected]

Roberto Pardolesi [email protected]

Carmen Pasca [email protected]

Mirella Pellegrini [email protected]

Alessandro Peluso [email protected]

Giuseppe Perrone [email protected]

Enzo Peruffo [email protected]

Diego Piacentino [email protected]

Paola Pierri

Eugenio Pinto [email protected]

Elisa Pintus [email protected]

Luca Pirolo [email protected]

Lucio Potito [email protected]

Cesare Pozzi [email protected]

Andrea Prencipe [email protected]

Richard Priem

Silvia Profili [email protected]

Davide Quaglione [email protected]

Michele Quintano [email protected]

Giuseppe Ragusa [email protected]

01 | i dipartimenti | 23

R la struttura accademica

Pietro Reichlin [email protected]

Andrea Renda [email protected]

Riccardo Resciniti [email protected]

Edoardo Reviglio Ricci Sante

Yoseph Rinott [email protected]

Simona Romani [email protected]

Mauro Romano [email protected]

Claudio Rossano [email protected]

Enzo Rossi [email protected]

Francesco Rullani [email protected]

Salvatore Sarcone [email protected]

Alessandro Sarra [email protected]

Simone Sbaraglia [email protected]

Gianpaolo Scalia Tomba [email protected]

Marco Scarsini [email protected]

Simone Scettri [email protected]

Carlo Luigi Scognamiglio Pasini [email protected]

Marco Sepe

Vincenzo Sforza [email protected]

Marco Spallone [email protected]

Massimo Spisni [email protected]

rappresentanti studenti lauree triennali Alessio Silvestri [email protected] M 349 121 109 3

lauree Magistrali Francesco Prete [email protected] M 340 865 399 6

Per comunicazioni ai docenti il cui indirizzo di posta elettronica non è indicato: [email protected]@luiss.it

tutorato

La funzione principale del tutorato consiste nell’orientare e assistere lo studente lungo tutto il corso degli studi, rendendolo attivamente partecipe del proprio percorso formativo, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità, alle attitudini e alle esigenze del singolo.

L’elenco dei tutor, completo dei rispettivi recapiti, è disponibile nel sito internet dell’Ateneo.

Bruno Steve [email protected]

Alessandra Taccone [email protected]

Bruno Tassone [email protected]

Massimo Tezzon

Riccardo Tiscini [email protected]

Paolo Vitale [email protected]

Carlo Viviani [email protected]

Stefano Za [email protected]

Giuseppe Zadra [email protected]

Paolo Zaffaroni [email protected]

Luca Zamparelli

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02la didattica

02 la didattica

Appelli d’esame 27

Crediti formativi 27

Corsi liberi 27

Discipline a scelta 27

Domanda di Laurea 28

Doveri degli studenti 28

Erasmus 28

Esami di profitto 29

Frequenza ai corsi 30

Idoneità 30

Lingue 30

Lingue - Livelli 32

Media Ponderata Finale 33

Piani di Studio 33

Propedeuticità 33

Prova Finale Laurea Triennale 34

Prova Finale Laurea Magistrale 35

Stage e Tirocini 36

Voto di Laurea 36

02 | la didattica | 27

il glossario

Un piccolo dizionario dello studente per cercare, scoprire e trovare facilmente ogni informazione.

appelli d’esame il calendario degli esami di profitto viene fissato annualmente dal Senato Accademico; spetta invece al Consiglio di Dipartimento stabilire il numero degli appelli e la loro distribuzione nell’anno (con l’esclusione del mese di agosto). gli appelli non possono sovrapporsi ai periodi di lezione; per gli studenti fuori corso possono invece essere previsti appelli straordinari anche in coincidenza con lo svolgimento della didattica. gli appelli d’esame devono svolgersi nella data fissata. In nessun caso la data d’inizio di un appello potrà essere anticipata mentre, per motivate ragioni, essa può essere posticipata; in quest’ultimo caso, lo spostamento sarà tempestivamente comunicato al Direttore e reso noto agli studenti.

crediti formativi a ogni attività didattica corrisponde un preciso numero di crediti formativi (cfu). Ogni credito formativo equivale a 25 ore di impegno complessivo per lo studente, suddivise tra lezioni frontali e studio personale.

corsi liberi I corsi liberi sono insegnamenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dall’Offerta Formativa: possono essere inseriti successivamente alla

presentazione del piano di studi, tramite un’ esplicita e motivata richiesta al Direttore, da consegnare in Segreteria Studenti all’inizio dell’Anno Accademico. Il loro inserimento non obbliga lo studente a sostenere il relativo esame di profitto ed essi decadono automaticamente al momento della consegna in Segreteria Studenti del materiale di Laurea. Possono essere scelti come corsi liberi tutti gli insegnamenti attivati nell’ambito dell’Università ad eccezione dei corsi di lingua. In nessun caso la valutazione riportata nel corso libero aggiuntivo concorre a fare media. Tali corsi non danno diritto ad alcun punteggio aggiuntivo in sede di laurea. Ogni anno il Consiglio di Dipartimento delibera una rosa di corsi liberi aggiuntivi che possono essere inseriti nel piano di studi seguendo le modalità e le tempistiche indicate sul sito luiss. Gli studenti, a partire dagli immatricolti nell’a.a 2010-2011, potranno scegliere fino ad un massimo di due corsi liberi facenti parte delle rose di cui sopra, la votazione conseguita entrerà in media ponderata. Non è mai possibile svolgere l’elaborato finale in un insegnamento inserito nel piano di studi come corso libero.

discipline a scelta con la presentazione del piano di studi, lo studente indica quali insegnamenti a scelta intende frequentare e sostenere il relativo esame, sulla base di quanto previsto dall’offerta

aPP-dis

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guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

formativa del proprio anno di immatricolazione. La scelta avviene tramite la compilazione del piano di studi secondo le tempistiche e le modalità comunicate dalla Segreteria Studenti e non potrà essere modificato in seguito.Qualora un corso a scelta fosse scelto da un numero molto alto di studenti, il Consiglio di Dipartimento potrà valutarne lo sdoppiamento, suddividendo gli studenti in base ad un criterio temporale di adesione.

domanda di laurea la domanda di laurea deve essere compilata on line e consegnata in segreteria studenti. Per le lauree triennali la consegna della domanda di laurea vale anche come assegnazione dell’elaborato. Successivamente alla consegna della domanda di laurea, lo studente deve consegnare in Segreteria Studenti una copia dell’elaborato finale e ⁄ o della tesi di laurea su supporto magnetico e il modulo di ricevuta tesi, firmato dal docente Relatore e dal Correlatore (quest’ultimo solo per le lauree magistrali). Se, dopo aver presentato domanda di laurea, lo studente decide di rimandare la discussione dell’elaborato e ⁄ o della tesi ad altra sessione, deve darne comunicazione alla Segreteria Studenti per iscritto e rinnovare nei tempi stabiliti la domanda per la sessione successiva.

doveri degli studenti tutti gli studenti sono tenuti a soddisfare gli impegni assunti per l’iscrizione ai corsi di laurea. Sono inoltre tenuti a osservare comportamenti rispettosi del proficuo svolgimento delle attività didattiche e del regolare svolgimento delle prove di verifica del

profitto, dell’integrità personale, nonché della dignità altrui e dell’integrità e del decoro dei luoghi nei quali si svolge l’insegnamento, la ricerca e in genere la vita universitaria. la violazione di Questi doveri di comportamento implica la responsabilità disciplinare dello studente senza pregiudizio delle eventuali sanzioni di legge, con misure sanzionatorie che comprendono anche sospensione ed espulsione dall’Università

erasmus lo studente ammesso a trascorrere un periodo di studio all’estero (nell’ambito dei programmi di mobilità internazionale quali Erasmus, scambi extra-europei, ecc.) deve presentare un piano di studi che indichi il numero dei crediti da conseguire presso l’Università ospitante, le attività formative da svolgere e i settori disciplinari di riferimento. Il piano di studi deve essere approvato dal delegato del Consiglio di Dipartimento nella Commissione Relazioni Internazionali Studenti.al termine del periodo di studi all’estero, verificata la congruità e la regolarità della certificazione esibita, il Direttore autorizza il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero e dei crediti conseguiti. Tali crediti saranno inseriti nella carriera dello studente e la relativa votazione sarà tradotta secondo le modalità approvate dalla Commissione Relazioni Internazionali Studenti. i criteri generali per il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero sono: a) il piano di studi da svolgere all’estero deve rispondere al requisito della coerenza accademica; b) le attività formative di base e caratterizzanti

doM-era

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02 | la didattica | 29

possono essere sostituite solo dopo una attenta verifica della congruità delle attività da svolgere all’estero rispetto al piano di studio complessivo dello studente; c) tutte le attività formative a scelta, i tirocini e la preparazione della prova finale, possono essere svolte all’estero, sempre nel rispetto di quanto enunciato al punto a). allo studente che svolge un periodo di studio all’estero è garantito l’esonero da eventuali vincoli di propedeuticità e dalla freQuenza ⁄ partecipazione alle attività formative previste nello stesso periodo presso la luiss guido carli (per l’esonero dalla frequenza ai corsi di lingua si vedano le specifiche riportate nella parte relativa alle Lingue).

esami di profitto Per acquisire i crediti che l’ordinamento didattico riserva agli insegnamenti e alle attività linguistiche, lo studente deve sostenere il relativo esame, che può svolgersi in forma orale e ⁄ o scritta. tutte le prove orali di esame sono pubbliche. Qualora siano previste prove scritte, il candidato ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati dopo la correzione. Lo studente in regola con l’iscrizione e i versamenti relativi può sostenere, senza alcuna limitazione numerica, tutti gli esami e le prove di verifica, purché: a) siano presenti nel proprio piano di studi b) il docente sia quello indicato nello statone per la sessione di riferimento c) sia in regola con gli obblighi di frequenza; d) l’esame si riferisca a insegnamenti e ⁄ o attività la cui didattica sia conclusa; e) siano rispettate le propedeuticità (vedi

sezione apposita). tutti gli esami di profitto e le altre prove di verifica devono svolgersi in forma individuale e devono aver luogo in condizioni che garantiscano l’approfondimento, l’obiettività e l’equità della valutazione in rapporto con l’insegnamento o l’attività e con quanto esplicitamente previsto ai fini della prova. per nessun motivo possono essere sostenuti esami al di fuori delle sessioni d’esame previste dal senato accademico. la votazione degli esami di profitto viene espressa in trentesimi. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di 18 ⁄ 30; il voto massimo di 30 ⁄ 30, con eventuale lode. La valutazione di insufficienza non è corredata da votazione. In nessun caso l’esame verbalizzato con esito positivo può essere nuovamente sostenuto. nel caso di prove scritte, è consentito allo studente per tutta la durata delle stesse di ritirarsi. Nel caso di prove orali, è consentito allo studente di ritirarsi almeno fino al momento antecedente la verbalizzazione. allo studente che si sia ritirato, che non abbia superato l’esame o che ne abbia rifiutato il voto, il docente puo’ vietare di ripetere la prova nell’appello successivo della stessa sessione. per le discipline formate da due o piu’ moduli coordinati, i docenti fissano di comune accordo le date degli appelli d’esame, partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente e contribuiscono al voto finale in modo proporzionale ai crediti del proprio modulo.

esa-esa

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frequenza ai corsi la frequenza ai corsi è obbligatoria. Modalità e verifica di frequenza sono affidate al singolo docente. nel caso di prolungate assenze i docenti ne danno comunicazione alla Segreteria di Dipartimento. La rilevazione della presenza è rimessa all’autonomia della cattedra. Allo studente che non abbia seguito almeno il 50% delle lezioni il docente può impedire il sostenimento dell’esame nella sessione immediatamente successiva al semestre di svolgimento del corso.

idoneità Per acquisire i crediti che l’ordinamento didattico riserva ai laboratori e alle abilità informatiche e alle lingue, lo studente deve acQuisire la relativa idoneità, che si consegue con almeno il 70% delle frequenze.

lingue L’ordinamento didattico prevede lo studio obbligatorio della lingua inglese durante i tre anni di corso di laurea triennale a partire dal I anno. Lo studio della seconda lingua (francese ⁄ spagnolo ⁄ cinese), è opzionale in alternativa a stage ⁄ tirocini. L’eventuale scelta della seconda lingua va effettuata al termine del I anno di corso, al momento della compilazione del piano di studi, ed i corsi si svolgono a partire dal II anno. Le scelte effettuate non potranno essere successivamente modificate (non si potrà chiedere la cancellazione dal corso di lingua precedentemente scelto, il passaggio da una lingua all’altra, nè l’inserimento in un corso di

lingua fuori dai termini previsti). I corsi di lingua sono tenuti da docenti di prestigiosi istituti esterni presso le sedi luiss. Prima dell’inizio dei corsi di lingua lo studente sostiene un test in base al cui risultato viene inserito in un gruppo di lavoro omogeneo. La frequenza ai corsi di lingua (anche di seconda lingua, qualora venga scelta) è obbligatoria. Alla fine di ogni semestre il docente di riferimento esprimerà una valutazione complessiva su ciascuno studente del proprio gruppo, basandosi non solo sul rendimento ma anche sulle presenze in aula. Per ottenere un giudizio positivo, e quindi il passaggio ad un modulo didattico di livello superiore, lo studente dovrà avere un rendimento soddisfacente e non dovrà aver superato il 30% di assenze (anche giustificate) sul totale delle lezioni del semestre. Al termine dei corsi, previa comprovata frequentazione degli stessi, lo studente otterrà l’idoneità linguistica e l’acquisizione dei relativi crediti. Sebbene sia previsto il sostenimento di test intermedi e finali di valutazione da parte del docente, l’idoneità non suppone il sostenimento di esami né il conseguimento di un voto. Lo studente che, per mancanza di un numero adeguato di presenze o per profitto insufficiente, non ottenga l’idoneità linguistica prevista dovrà, al termine del corso di lingua, seguire ulteriori ore di lezione il cui numero ed periodo di svolgimento saranno determinati dal Dipartimento anche in considerazione del livello dello studente e della gravità delle insufficienze riportate. In qualsiasi momento del corso di studi lo studente dimostri di aver raggiunto un livello di competenza linguistica pari o superiore a

fre-lin

R il glossario

02 | la didattica | 31

c1 sarà esonerato dalla frequenza dei corsi a partire dal semestre successivo e gli verranno automaticamente riconosciuti i crediti previsti. A tal fine, oltre al giudizio dei docenti dei corsi di lingua, potranno essere accettate certificazioni internazionali (previa valutazione, da parte del Dipartimento, del tipo di certificazione presentata e della data di rilascio della stessa). Gli studenti in erasmus sono esonerati dalla frequenza ai corsi di inglese limitatamente al periodo che trascorreranno all’estero, e dalla frequenza ai corsi di seconda lingua per un unico semestre. Qualora il periodo in Erasmus fosse superiore al semestre lo studente dovrà sostituire la seconda lingua eventualmente scelta con altra attività (previa autorizzazione del Dipartimento). Per i corsi di laurea triennale in lingua inglese non sono previsti corsi di inglese. Sono previsti corsi obbligatori di seconda lingua (francese ⁄ spagnolo ⁄ cinese) e corsi opzionali di terza lingua (francese ⁄ spagnolo ⁄ cinese). La terza lingua eventualmente scelta deve essere diversa dalla seconda. Le modalità ed i termini delle scelte, così come l’acquisizione dei crediti e delle idoneità ed eventuali esoneri, sono i medesimi previsti per gli altri corsi di laurea triennale. Gli studenti in erasmus o ad utrecht sono esonerati dalla frequenza ai corsi di seconda lingua limitatamente al periodo che trascorreranno all’estero, e dalla frequenza ai corsi di terza lingua per un unico semestre. Qualora il periodo in Erasmus fosse superiore al semestre lo studente dovrà sostituire la terza lingua eventualmente scelta con altra attività (previa autorizzazione del Dipartimento).Gli Istituti di lingua, ai quali è affidata la didattica dei corsi in luiss, possono rilasciare

su richiesta degli interessati, certificato di partecipazione al corso con l’indicazione del livello raggiunto (equiparato al quadro di riferimento europeo). Per tutti i corsi di laurea magistrale il business english e la seconda lingua (spagnolo ⁄ francese) sono opzionali (in alternativa a stage, tirocini e seminari)*. Tale opzione va effettuata entro i termini stabiliti ogni anno dal Dipartimento e comunicati preventivamente agli studenti.Le scelte effettuate non potranno essere successivamente modificate (non si potrà chiedere la cancellazione dal corso di lingua precedentemente scelto, il passaggio da una lingua all’altra, nè l’inserimento in un corso di lingua fuori dai termini previsti). L’accesso ai corsi di lingua (inglese ⁄ francese ⁄ spagnolo) è consentito a tutti gli studenti indipendentemente dal livello linguistico (essendo previsti diversi livelli di insegnamento). L’attivazione dei corsi avverrà solo se si raggiungerà un numero adeguato di richieste che consenta la formazione di gruppi di livello omogeneo. Il periodo di svolgimento e la durata dei corsi di Business English ⁄ seconda lingua è di due semestri ( II semestre del I anno e I semestre del II anno). I corsi rispetteranno il livello linguistico degli studenti orientando, per quanto possibile, i programmi sia verso il linguaggio specialistico che verso l’ottenimento di certificazioni internazionali di vario livello. Al termine dei corsi, previa comprovata frequentazione degli stessi (70% delle presenze su ciascun semestre), lo studente otterrà l’idoneità linguistica e l’acquisizione dei relativi crediti. Sebbene sia previsto il sostenimento di test intermedi e finali di valutazione da parte del docente,

lin-lin

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guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

l’idoneità non suppone il sostenimento di esami né il conseguimento di un voto. Lo studente che, per mancanza di un numero adeguato di presenze o per profitto insufficiente, non ottenga l’idoneità linguistica prevista dovrà, al termine del corso di lingua, seguire ulteriori ore di lezione il cui numero ed periodo di svolgimento saranno determinati dal Dipartimento anche in considerazione del livello dello studente e della gravità delle insufficienze riportate. Non sono previsti esoneri per i corsi di lingua magistrali. Gli studenti in erasmus dovranno sostituire la lingua eventualmente scelta con altra attività (previa autorizzazione del Dipartimento). *Per gli studenti iscritti al DDIM esiste l’obbligo di frequentare un corso di Business English e non è prevista la possibilità di scegliere la seconda lingua come alternativa. Gli Istituti di lingua, ai quali è affidata la didattica dei corsi in luiss, possono rilasciare a richiesta degli interessati, certificato di partecipazione al corso con l’indicazione del livello raggiunto (equiparato al quadro di riferimento europeo).

lingue - livelli I corsi di Lingua inglese, francese, spagnola, hanno un duplice obiettivo: il primo è quello di offrire allo studente una competenza comunicativa nella lingua che gli permetta di agire con autonomia nelle situazioni quotidiane; il secondo è quello di metterlo in grado di svolgere determinate attività in contesti e su temi accademico-professionali.Per quel che concerne l’aspetto comunicativo delle lingue europee si fa riferimento al “Common European Framework of Reference”,

che definisce una serie di livelli di ingresso e di uscita. Questo schema, che esprime gli obiettivi linguistici in termini di ‘sapere fare’, tiene conto delle effettive capacità di comprensione e produzione di testi scritti ed orali. Per adattare tale schema europeo al contesto universitario italiano, il programma dei corsi prevede anche una componente linguistica accademico-professionale, che è trasversale a tutti i livelli di competenza. Tenendo conto anche della competenza accademico-professionale, i livelli di uscita previsti (differenziati in base al livello di entrata) possono essere schematizzati come segue: B1 (livello soglia): Può capire i punti principali di un input linguistico orale chiaro e in forma ”standard” riguardante questioni semplici e comuni nell’ambito del lavoro, della scuola o dell’università, del tempo libero, ecc. Può produrre un testo orale breve e semplice su argomenti familiari e di interesse personale. Può descrivere esperienze e avvenimenti e dare motivazioni e spiegazioni per le proprie opinioni o intenzioni. B2 (livello di indipendenza comunicativa): Può capire le idee principali di testi scritti e orali complessi su argomenti concreti e astratti, inclusi quelli dell’area di specializzazione. Può interagire con adeguata appropriatezza e spontaneità con parlanti nativi della lingua. Può produrre un testo chiaro e dettagliato su una certa gamma di argomenti e spiegare con motivazioni pertinenti e ben espresse un punto di vista. C1 (livello di completa competenza): Può capire testi scritti e orali estesi e specialistici, riconoscendo anche il loro significato implicito. Può esprimersi con appropriatezza e spontaneità, usando la lingua in modo

lin-lin

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flessibile e efficacemente per scopi sociali, accademici e professionali. Può produrre un testo orale chiaro e dettagliato su argomenti complessi, mostrando una buona comprensione dell’organizzazione di testi nella lingua studiata e degli aspetti linguistici della coesione e coerenza testuale. C2 (livello di padronanza): Può capire con facilità praticamente tutto ciò che sente e legge. Può riassumere informazioni provenienti da fonti orali o scritti diversi, ricostruendo l’argomentazione o altri aspetti dei testi in modo coerente e convincente. Può esprimersi in modo spontaneo, appropriato e preciso, distinguendo tra sfumature di significato, anche in situazioni o in testi complessi. Alcuni link utili: European Language Portfolio (Portfoglio Europeo per le Lingue che valorizza l’apprendimento linguistico e l’esperienza interculturale a tutti livelli): www.culture2.coe.int ⁄ portfolio. Common European Framework of Reference (Quadro Europeo Comune di Riferimento con la descrizione dei livelli di competenza linguistica riconosciuti in tutta l’Europa): www.culture2.coe.int ⁄ portfolio. Dialang (test che assegna i livelli europei di competenza linguistica in alcune lingue europee online): www.dialang.org. European curriculum vitae (facsimile per l’elaborazione di un curriculum vitae in inglese): www.europass.cedefop.eu.int ⁄ .

media ponderata finale Tutte le votazioni conseguite negli esami e i Crediti Formativi ad essi associati concorrono alla definizione della media ponderata finale. Non concorrono alla definizione della media

ponderata finale: a) le votazioni conseguite nei corsi liberi, se non quelli appartenenti alla rosa deliberata dal Consiglio di Dipartimento (vedi sezione CORSI LIBERI); b) le idoneità relative alle attività di laboratorio e ⁄ o altre attività formative/o ai corsi di lingua per i quali non è prevista l’attribuzione di voto.

piani di studio Lo studente è tenuto a presentare il proprio piano di studi sulla base di quanto previsto nella propria offerta formativa. Scadenze e modalità di presentazione sono pubblicate sul sito dell’Ateneo. nel piano di studi lo studente indica gli insegnamenti a scelta, tra Quelli attivati nell’ambito dell’ateneo, nonché gli eventuali corsi liberi. Tutti i piani di studio devono essere approvati dal Direttore. Eventuali modifiche, adeguatamente motivate, dovranno essere preventivamente autorizzate dal Direttore e dovranno essere presentate entro le tempistiche indicate dalla Segreteria Studenti.

propedeuticità Nella successione degli esami di profitto lo studente deve rispettare le propedeuticità deliberate dal Consiglio di Dipartimento, valide per l’Anno Accademico 2011-2012 e di seguito riportate:

Med-Pro

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Lauree Triennali Corso di laurea in Economia e Management

economia aziendale

è propedeutico a contabilità e bilancio

matematica è propedeutico a MateMatica finanziaria

diritto privato è propedeutico a diritto bancario

diritto coMMerciale

diritto del lavoro

microeconomia è propedeutico a econoMia industriale

MacroeconoMia e Politica econoMica

Politica econoMica

scienza delle finanze

informatica è propedeutico a organizzazione dei sisteMi inforMativi aziendali

statistica è propedeutico a introduzione all’econoMetria e all’econoMia aPPlicata

contabilità e bilancio

è propedeutico a finanza aziendale

analisi di bilancio e contabilità dei costi

macroeconomia è propedeutico a introduzione all’econoMetria e all’econoMia aPPlicata

econoMia del lavoro

econoMia internazionale

econoMia Monetaria

Politica econoMica

scienza delle finanze

Corso di laurea in Economics and Business mathematics 1 è propedeutico a MatheMatics 2

gaMes and strategies

microeconomics è propedeutico a MacroeconoMics

statistics è propedeutico a aPPlied statistics and econoMetrics

N.B. Si considera vincolante, sia per il vecchio che per il nuovo ordinamento, esclusivamente la propedeuticità in vigore nell’anno accademico di sostenimento dell’esame e, comunque, l’ultima deliberata dal Consiglio di Dipartimento. Per i corsi di Laurea Magistrale non sono previste propedeuticità.

prova finale laurea triennale La prova finale del corso di Laurea Triennale consiste nella realizzazione di un elaborato originale scritto in italiano e ⁄ o in lingua straniera, su un argomento attinente a una disciplina nella quale lo studente abbia sostenuto l’esame, ad esclusione dei corsi liberi. l’elaborato consiste in una trattazione organica di un argomento, di carattere anche multidisciplinare, ovvero in una bibliografia ragionata su un argomento di portata significativa. la dimensione orientativa dell’elaborato finale è fissata in 70 ⁄ 80 cartelle. L’argomento viene assegnato dal docente titolare di un insegnamento compreso tra le discipline della Laurea Triennale presenti nel piano di studi dello studente, ad esclusione

Pro-Pro

R il glossario

02 | la didattica | 35

dei corsi liberi. che, svolgendo il ruolo di Relatore, sarà anche il garante del lavoro svolto. L’elaborato può essere assegnato solo a studenti iscritti al terzo anno. È autonomia del docente fissare eventuali criteri selettivi per l’assegnazione dell’elaborato finale. Inoltre, al fine di garantire una ripartizione eQuilibrata del carico di lavoro, è stabilito un tetto massimo di sei tesi per insegnamento. La domanda di ammissione all’esame di laurea con l’indicazione dell’insegnamento, firmata del Relatore (che in questo modo assegna il titolo all’elaborato), deve essere compilata on line e consegnata alla Segreteria Studenti in base all’avviso di riferimento. L’elaborato, approvato dal Relatore, e consegnato nei termini e secondo le modalità previste dalla Segreteria Studenti, verrà valutato da una Commissione nominata dal Direttore. Il voto di laurea, espresso in centodecimi, con eventuale lode, viene attribuito dalla Commissione, su proposta del Relatore, in base ai contenuti. La lode viene proposta dal Relatore e deve essere approvata all’unanimità. La Commissione preposta avrà a disposizione per la valutazione: - il curriculum accademico dello studente laureando - una copia cartacea degli elaborati finali - la scheda di valutazione del relatore (trasmessa preventivamente alla Segreteria Studenti) con un giudizio sugli elaborati ed una proposta di punteggio. Il voto di laurea sarà trascritto dalla Commissione su apposito verbale predisposto dalla Segreteria Studenti e comunicato attraverso il sito internet.

La proclamazione con il titolo di “Dottore” avverrà durante la cerimonia del Graudation Day. La cerimonia si svolgerà in presenza di una Commissione composta da docenti del Dipartimento che consegnerà ai neolaureati il Diploma di Laurea. All’evento sono invitati a partecipare famiglie e amici.

prova finale laurea magistrale La prova finale del corso di Laurea Magistrale consiste nella realizzazione di una tesi scritta in italiano e ⁄ o in lingua straniera, su un argomento attinente a una disciplina nella quale lo studente abbia sostenuto l’esame, ad esclusione dei corsi liberi, e nella sua discussione orale, che può avvenire sia in italiano che in lingua straniera. la tesi di laurea deve manifestare la maturità critica, letteraria, tecnico-scientifica corrispondente alle figure culturali e professionali specifiche della laurea magistrale. Essa deve consistere in un lavoro organico su argomenti di rilevante portata per la disciplina, con un apporto critico personale; si deve far ricorso alle fonti primarie e secondarie, dando conto della completezza della bibliografia di base e specifica; la tesi deve presentare un rigore formale e avere una dimensione, orientativamente, di 150 cartelle. È autonomia del docente fissare eventuali criteri selettivi per l’assegnazione dell’elaborato finale. Inoltre, al fine di garantire una ripartizione equilibrata del carico di lavoro, è stabilito un tetto massimo di sei tesi per insegnamento L’argomento viene assegnato allo studente almeno quattro mesi prima della data prevista

Pro-Pro

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per la discussione da un docente titolare di un insegnamento compreso tra le discipline della Laurea Magistrale che, svolgendo il ruolo di Relatore, sarà anche il garante del lavoro svolto. La tesi non può essere assegnata prima dell’inizio del terzo semestre (secondo anno). La tesi si considera assegnata nel momento in cui lo studente consegna in Segreteria Studenti il relativo modulo, debitamente compilato e firmato dal docente Relatore. Successivamente il Direttore nomina, per ogni studente, un docente correlatore di cui si sottolinea l’importanza didattica e accademica. Lo studente dovrà quindi di prendere direttamente contatti con il docente designato al momento dell’inizio della stesura della tesi ed aggiornarlo sulle varie fasi evolutive dell’elaborato. Le tesi di laurea, una volta approvate dal Relatore, sono valutate da una Commissione nominata dal Direttore. La seduta di laurea è pubblica e pubblico è l’atto di proclamazione del risultato finale. Il giorno della discussione, lo studente deve consegnare al personale di Segreteria Studenti tre copie cartacee di un breve sunto della tesi di laurea (della lunghezza di 5-10 cartelle, cui si vanno aggiunti l’indice e la bibliografia). Le undici copie del riassunto saranno distribuite ai membri della Commissione.

stage e tirocini Durante il corso di studi, lo studente può svolgere stage e ⁄ o tirocini presso imprese, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati (compresi quelli del terzo settore), ordini e collegi professionali sulla base di apposite convenzioni. A ciascuno stage e ⁄ o tirocinio viene riconosciuto un numero di crediti variabile a

seconda della tipologia di attività svolta e delle ore di impegno. In linea generale, si riconosce un credito ogni 25 ore di impegno certificato in attività formative coerenti con il percorso formativo. Per poter beneficiare del riconoscimento dei crediti, lo studente deve chiedere preventiva autorizzazione al delegato del Direttore, il Prof. Marchetti, a svolgere lo stage e ⁄ o il tirocinio; nella richiesta devono essere indicati chiaramente la struttura ospitante, il responsabile alle cui dipendenze lo stage ⁄ tirocinio verrà svolto, la tipologia di attività che verrà svolta. A conclusione dello stage e ⁄ o del tirocinio, lo studente deve presentare al Direttore una relazione dell’attività svolta, oltre alla certificazione del responsabile della struttura in cui si è svolto lo stage ⁄ tirocinio da cui emerga la tipologia di attività svolta, il carico di lavoro, l’impegno giornaliero, gli eventuali risultati pratici (project work, ricerche, ecc.) conseguiti. Lo studente che svolge uno stage e ⁄ o un tirocinio, può essere esonerato dalla frequenza delle lezioni; la delibera spetta al Direttore.

voto di laurea il voto di laurea (triennale e magistrale), espresso in centodecimi, viene attribuito dalla commissione, su proposta del relatore. Esso tiene conto del lavoro scritto e della sua discussione orale, nonché del percorso di studi. Sino alla sessione di laurea prevista per Aprile 2012, per i laureandi triennali con un voto di partenza inferiore a 102 ⁄ 110, potranno essere attribuiti fino a 6 punti per la tesi; per gli studenti con un voto di partenza maggiore o uguale a 102 ⁄ 110 potranno essere attribuiti

sta-vot

R il glossario

02 | la didattica | 37

fino a 8 punti per tesi degne di lode. per i laureandi magistrali, in considerazione del diverso peso del lavoro, vengono attribuiti fino a 8 punti per le tesi più meritevoli. a partire invece dalla sessione di laurea prevista per giugno 2012 (per gli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale) e da Quella prevista per giugno 2013 (per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale), per ottenere la lode sarà necessario partire da un punteggio di almeno 105 ⁄ 110. in tutti i casi, la lode dovrà essere assegnata solo alle tesi che abbiano richiesto particolare impegno o di chiaro valore scientifico. inoltre, in sede di laurea potranno essere attribuiti al massimo 6 punti ed il punteggio di partenza non subirà più arrotondamenti (per eccesso o per difetto); verrà Quindi preso in considerazione il voto esatto di partenza ed il limite dei 6 punti si applicherà anche nel caso di tesi di laurea di particolare pregio. Inoltre, sia per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale che per quelli iscritti ai corsi di laurea magistrali, a partire dalla sessione di laurea estiva 2011 ⁄ 2012 (giugno 2012), verrà riconosciuto un bonus di 1 un punto per studenti che abbiano partecipato al programma ERASMUS o ad altre tipologie di Scambi Internazionali (come ad esempio DDIM, NOVA ed Utrecht) ed abbiano sostenuto – nell’ambito dello scambio - almeno un esame ed un ulteriore bonus di 1 punto per coloro che si siano laureati in corso. Ai fini del superamento dell’esame di laurea, il punteggio minimo è di 66 punti, il massimo di 110. In aggiunta al punteggio massimo di 110 ⁄ 110 può essere attribuita la lode, che viene proposta dal Relatore e deve essere approvata all’unanimità. Il Relatore può proporre, nel

periodo di stesura della tesi, una “speciale menzione” per lavori di argomento innovativo e sperimentale, inoltre, la Commissione di laurea può attribuire all’unanimità la “dignità di stampa” alla tesi che denota insieme chiarezza espositiva, rilievo nei contenuti e interesse metodologico.

vot-vot

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

03l’ordinamento degli studi A.A. 2011 ⁄ 2012

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

03 l’ordinamento degli studi A.A. 2011 ⁄ 2012

lauree triennali

dipartimento di impresa e management

economia e management 42

dipartimento di economia e finanza

economics and business 52 Programmi di studio 62

lauree magistrali

dipartimento di impresa e management economia e direzione delle imprese 144

dipartimento di economia e finanza economia e finanza 152

dipartimento di impresa e management general management 160

dipartimento di impresa e management economia, regole e mercati (law and economics) 168

Programmi di studio 172

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

Lauree Triennali Economiae Management

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

03 | ordinamento degli studi | 43

economia e management

Aree di specializzazione (*): Economia e mercati finanziari ⁄ Amministrazione, Finanza e Controllo di impresa ⁄ Gestione d’impresa ⁄ Marketing Primo Anno (Immatricolati A.A. 2011 ⁄ 2012)

primo anno insegnamenti fondamentali comuni a tutte le aree di specializzazione

insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m economia aziendale secs-p ⁄ 07 8 musaio fiori di lazzaro tiscini

m diritto privato ius ⁄ 01 8 pardolesi conte di ciommo di gravio

m informatica 6 olivieri spagnoletti draoli za

insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m contabilità e bilancio 8 onesti fortuna pinto sarcone

m microeconomia 8 spallone di cagno panaccione giordani

m diritto pubblico dell'economia

ius ⁄ 05 6 montedoro rossano sepe m.

insegnamento annuale ssd ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m matematica secs-s ⁄ 06 L cacciafesta gozzi ⁄ papi sbaraglia dall'aglio

(*) la scelta dell’area di specializzazione che si intende frequentare dovrà avvenire prima dell’iscrizione al terzo anno di corso

R insegnamenti lauree triennali

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree triennali

economia e management

Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno insegnamenti fondamentali comuni a tutte le aree di specializzazione

insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m matematica finanziaria

8 olivieri de angelis mottura foschini

m statistica 8 cubadda barbieri liseo de giovanni

m macroeconomia e politica economica

L vallanti giordani borri nisticò

03 | ordinamento degli studi | 45

economia e management

Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

R insegnamenti lauree triennali

secondo anno insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m economia e gestione delle imprese

J caroli pirolo giustiniano

m scienza delle finanze 6 piacentino pandimiglio taccone

m economia dei mercati e degli intermediari finanziari

8 borri cerri caccavaio barone

m diritto commerciale ius ⁄ 04 J marchetti de angelis lener palmieri

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree triennali

economia e management

Terzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

terzo anno - economia dei mercati finanziari insegnamenti i semestre ssd cfu docente

m politica economica secs-p ⁄ 02 6 neri

m storia economica secs-p ⁄ 12 8 di taranto

insegnamenti ii semestre ssd cfu docente

m economia dei mercati monetari e finanziari

secs-p ⁄ 11 8 paladino

m economia e finanza internazionale

secs-p ⁄ 01 8 manzocchi

03 | ordinamento degli studi | 47

economia e management

Terzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

R insegnamenti lauree triennali

terzo anno - amministrazione, finanza e controllo di impresa insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m organizzazione dei sistemi informativi aziendali

secs-p ⁄ 10 8 spagnoletti braccini

m banche e intermediari finanziari

secs-p ⁄ 11 8 comana curcio

insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b

m analisi finanziaria secs-p ⁄ 07 8 chirico sforza

m controllo di gestione secs-p ⁄ 07 8 de paolis bastia

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree triennali

economia e management

Terzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

terzo anno - gestione aziendale insegnamenti i semestre ssd cfu corso a corso b

m economia industriale secs-p ⁄ 06 8 martoccia cambini

m marketing secs-p ⁄ 08 8 romani peluso

insegnamenti ii semestre ssd cfu corso a corso b

m gestione della produzione (operations management)

secs-p ⁄ 08 8 de falco nenni

m analisi finanziaria secs-p ⁄ 07 8 di carlo mechelli

03 | ordinamento degli studi | 49

R insegnamenti lauree triennali

economia e management

terzo anno - marketinginsegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m marketing secs-p ⁄ 08 8 marcati

m economia industriale secs-p ⁄ 06 8 scognamiglio

insegnamenti di ii semestre ssd cfu docente

m marketing internazionale secs-p ⁄ 08 8 gregori

m marketing dei servizi secs-p ⁄ 08 8 ibarra

Terzo Anno (Immatricolati A.A. 2009 ⁄ 2010)

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree triennali

economia e management

Ulteriori crediti da altre attività- Esami a scelta: 16 crediti (la scelta dovrà essere effettuata al termine del II anno di corso) - Tesi: 4 crediti - Altre attività: 10 crediti così suddivise: - Lingua straniera (inglese) 6 crediti (da frequentarsi dal I anno di corso) -Tirocini o II lingua 4 crediti (l’eventuale scelta della II lingua sarà effettuata al termine del I anno di corso, lascelta dell’indirizzo e degli esami a scelta sarà effettuata al termine del II anno di corso)Potranno essere esonerati dal corso di lingua inglese o seconda lingua, ed ottenere così l’idoneità ed i crediti previsti, gli studenti che in qualunque momento del loro percorso di studi, raggiungano un livello di competenza

linguistica almeno pari a C1. Tale livello dovrà essere riconosciuto dal docente del corso oppure attestato da certificazioni internazionali ritenute adeguate dal Dipartimento.Potranno essere esonerati dal corso di seconda lingua (ma non da quello di lingua inglese), ed ottenere così l’idoneità ed i crediti previsti, gli studenti che certifichino di aver seguito esternamente presso istituzioni ritenute adeguate dal Dipartimento un corso di seconda lingua (anche diversa dal francese o dallo spagnolo) della durata almeno pari a quella dei corsi previsti in luiss.

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

03l'ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree triennaliEconomics and Businessin lingua inglese

03 | ordinamento degli studi | 53

R bachelor degree program in economics and business

Area of Interest(*): Business Management, Finance and EconomicsFirst Year (Enrolled A.Y. 2011 ⁄ 2012)

first Year - core courses commonfirst semester courses ssd credits teacher

m introduction to business economics secs-p ⁄ 07 8 di donato

m mathematics 1 secs-s ⁄ 06 J antonelli

m principles of civil law ius ⁄ 01 8 tassone

second semester courses ssd credits teacher

m microeconomics secs-p ⁄ 01 8 reichlin

m accounting secs-p ⁄ 07 8 di donato

m statistics secs-s ⁄ 01 J brutti

(*) To be chosen at the end of the second year

economics and business

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Business Management (luiss)Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m games and strategies secs-s ⁄ 06 8 dall’aglio

m business organization secs-p ⁄ 10 8 north samardzic

m io & competition theorY secs-p ⁄ 06 8 Karlinger

second semester courses ssd credits teacher

m econometrics secs-p ⁄ 05 8 ragusa

m macroeconomics secs-p ⁄ 01 8 vallanti

m corporate finance secs-p ⁄ 09 8 baldi

03 | ordinamento degli studi | 55

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Business Management (Utrecht *)Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m elective secs-p ⁄ 01 8  -

m essential of business and entrepreneurship – service for business organization

secs-p ⁄ 06 8  -

m competition theorY for io & competition theorY secs-s ⁄ 03 8  -

m elective 8

second semester courses ssd credits teacher

m econometrics secs-p ⁄ 05 8  -

m macroeconomics secs-p ⁄ 01 8  -

m corporate finance secs-p ⁄ 09  8  -

(*) The schedule of the courses for each semester for students at Utrecht is regulated by Utrecht University, for further information http: ⁄ ⁄ economia.luiss.it ⁄ info-didattica ⁄ double-degrees-and-partnerships ⁄ partnership-utrecht

(**) Course for students attending their second year(a.y. 2009 ⁄ 2010) at Utrecht

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Finance and Economics (luiss)Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m games and strategies secs-s ⁄ 06 8 dall’aglio

m mathematics 2 secs-s ⁄ 06 8 scarsini

m io & competition theorY secs-p ⁄ 06 8 Karlinger

second semester courses ssd credits teacher

m econometrics secs-p ⁄ 05 8 ragusa

m macroeconomics secs-p ⁄ 01 8 vallanti

m corporate finance secs-p ⁄ 09 J baldi

03 | ordinamento degli studi | 57

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Finance and Economics at (Utrecht *)Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m elective 8 -

m elective 8 -

m competition theorY for io & competition theorY secs-p ⁄ 06 8 -

m international financial management or international investment management for capital markets * (*anticipated from the third Year)

secs-p ⁄ 11 8 -

second semester courses ssd credits teacher

m econometrics secs-p ⁄ 05 8 -

m macroeconomics secs-p ⁄ 01 8 -

m corporate finance secs-p ⁄ 09 8 -

(*) The schedule of the courses for each semester for students at Utrecht is regulated by Utrecht University, for further information http: ⁄ ⁄ economia.luiss.it ⁄ info-didattica ⁄ double-degrees-and-partnerships ⁄ partnership-utrecht

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Business Management (luiss)Third Year (Enrolled A.Y. 2009 ⁄ 2010)

third Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m european economic historY and policies -  8 de cecco ⁄ viviani

m business organization - 8 north samardzic

m information sYstem - 6 me

second semester courses ssd credits teacher

m corporate finance ius ⁄ 05 8 cervellati

m law and economics secs-p ⁄ 09 L renda

03 | ordinamento degli studi | 59

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Business Management (students from Utrecht )Third Year (Enrolled A.Y. 2009 ⁄ 2010)

third Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m european economic historY and policies 8 de cecco ⁄ viviani

m business organization 8 north samardzic

m information sYstem 6 me

m management 8 boccardelli

second semester courses ssd credits teacher

m law and economics L renda

m marketing 8 marcati

m financial markets and intermediaries 8 vitale

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Major: Finance and EconomicsThird Year (Enrolled A.Y. 2009 ⁄ 2010)

third Yearfirst semester courses ssd credits teacher

m european economic historY and policies -  8 de cecco ⁄ viviani

m capital markets - 8 zadra

second semester courses ssd credits teacher

m corporate finance - 8 cervellati

m law and economics - L renda

m econometrics 8 ragusa

03 | ordinamento degli studi | 61

R bachelor degree program in economics and business

economics and business

Additional credits for learning activities for students enrolled in a.y. 2009 ⁄ 2010:- Optional exams 16 credits to be chosen at the end of the first year - Project work 4 credits - Other activities 16 credits divided as follow - Foreign language 6 credits to be chosen at the end of the first year and to attend at the third year - Internship or second language 4 credits all students wishing to opt for a second language course have to choose it at the end of the first year and to attend it at the third year - Information Systems 6 credits to be attended the third year

Exemptions from all language courses with recognition of language level and full accreditation can be requested by students:At any time during the course of studies if the student has reached at least the C1 level of ability. The level has to be recognized by the current course teacher at the luiss or through presentation of an international certificate recogni-zed by the Faculty Who can certify having undertaken an external langua-ge course at a language school that is recognized by the Department (this includes languages other than French and Spanish). The courses must be of at least the same duration as the courses at luiss.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 63 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Accounting

Francesca Di [email protected]

8 cfu

course content - The main concepts of financial statement: balance sheet, income statement, statement of cash flow. The purposes and the users of financial statement. - The preparation of financial statement: double entry bookkeeping. - From net income to Cash Flow: Cash Flow statement preparation and interpretation - The GAAP: International Accounting Standards (IAS ⁄ IFRS) and their application: - The Framework - IAS 1, IAS 2, IAS 7, IAS 16, IAS, 38, IAS 36… - US GAAP versus IFRS.

reference reading material - John Wild, Financial Accounting Fundamentals, McGraw-Hill 2009 Edition.

assessment method Written and oral exam.

AdvAnced corporAte FinAnceRaffaele [email protected]

8 cfu

course content Advanced Capital Budgeting - Free cash flow models - Sensitivity analysis - Real options Valuing Bonds And Stocks - Valuing bonds - Valuing stocks Risk And The Cost Of Capital - Capital markets and the pricing of risk - Portfolio choices - Capital asset pricing model - Alternative models of systematic risk Capital Structure And Valuation - Capital structure in a perfect market - The effect of debt and taxes - Valuation Introduction To M&A

reference reading material -Berk J., DeMarzo P., Corporate Finance, Pearson International Education, 2011.

teching method Methodological classes and case studies.

assessment method Written exam and Oral exam.

AnAlisi FinAnziAriA

Alfonso Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Le finalità dell’analisi finanziaria; - Le strutture dello stato patrimoniale e del conto economico e la relativa capacità informativa; - Gli schemi di riclassificazione del conto economico; - Gli schemi di riclassificazione dello stato patrimoniale; - L’analisi per indici: indici di composizione, margini di struttura e indici di correlazione; - L’analisi della solidità patrimoniale e finanziaria; - L’analisi della redditività operativa e netta; - L’analisi della liquidità; - L’analisi dello sviluppo e del suo grado di equilibrio; - L’analisi dei flussi finanziari e il ruolo del rendiconto finanziario nel sistema informativo di bilancio; - La costruzione del rendiconto finanziario: 1. La scelta della risorsa finanziaria

programmi di studio

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 63 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

2. La struttura del rendiconto La lettura della gestione per “aree di gestione”; Il rendiconto in forma scalare e i margini finanziari chiave; 3. Il flusso operativo corrente La determinazione in via diretta La determinazione in via indiretta I driver del flusso corrente 4. Il free cash flow operativo. La determinazione del CAPEX; - L’analisi e l’interpretazione del rendiconto finanziario: 1. Le zone monetarie della gestione Produzione, assorbimento e raccolta di moneta; 2. Un sistema di indicatori per l’analisi del rendiconto; 3. Indicatori di efficienza monetaria Indici di coverage e sistemi di rating; - I principi contabili internazionali e l’analisi finanziaria.

testi di riferimento - Ferrero-Dezzani-Pisoni-Puddu, Analisi di bilancio e rendiconti finanziari, Giuffrè 2006.

metodi didattici Lezioni d’aula.

modalità d’esame Esame finale orale.

AnAlisi FinAnziAriAAntonio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte I - Richiami alla nozione di reddito e patrimonio secondo la normativa italiana - Richiami alla struttura formale del bilancio secondo la normativa italiana Parte II - Finalità, metodologie e limiti delle analisi di bilancio - Riclassificazione degli schemi di bilancio ai fini dell’analisi per indici: logica finanziaria e gestionale - Gli indicatori di solidità, liquidità, redditività e sviluppo. Gli indicatori sintetici per le valutazioni delle società quotate in borsa - L’analisi integrata delle leve aziendali. L’analisi economico-finanziaria orientata al valore (cenni) - Modelli di previsione delle insolvenze aziendali Parte III - Nozione e funzione del rendiconto finanziario - Le finalità conoscitive del rendiconto finanziario - Le possibili grandezze oggetto

del rendiconto finanziario - La costruzione del rendiconto finanziario (cenni) Parte IV - La tecnica di costruzione dei preventivi finanziari (cenni) - La tecnica di costruzione dei bilanci pro-forma. - Gli strumenti della previsione finanziaria: il Business Plan - Il project financing.

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè, Milano, 2003 - F. Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli, Torino, 2003 - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè, Milano, 1993. - Materiali didattici (slides) e letture di approfondimento a cura del docente.

metodi didattici Le lezioni verranno svolte affiancando agli aspetti teorici esercitazioni di carattere pratico finalizzate ad applicare operativamente i concetti esposti.

modalità di verifica dell’apprendimento Esame scritto e prova orale. Durante il corso saranno organizzati gruppi di lavoro per la soluzione di un caso di analisi di bilancio assegnato dal

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 65 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

docente. La presentazione del lavoro di gruppo è obbligatoria ai fini del sostenimento dell’esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Il docente procederà all’assegnazione dell’elaborato finale tenendo conto: - del voto dell’esame - del curriculum dello studente.

AnAlisi FinAnziAriA

Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte I - Richiami alla struttura formale del bilancio - Richiami alla nozione di reddito e patrimonio Parte II - Finalità, metodologie e limiti delle analisi di bilancio -Riclassificazione degli schemi di bilancio ai fini dell’analisi per indici: logica finanziaria e gestionale - Gli indicatori di solidità, liquidità, redditività e sviluppo - L’analisi integrata delle leve del profitto - Modelli di previsione delle

insolvenze aziendali - Gli indicatori sintetici per le valutazioni delle società quotate in borsa - L’analisi economico-finanziaria orientata al valore Parte III - Nozione e funzione del rendiconto finanziario - Le finalità conoscitive del rendiconto finanziario - Le possibili grandezze oggetto del rendiconto finanziario - La costruzione del rendiconto finanziario (cenni) Parte IV - L’analisi finanziaria nei gruppi aziendali (cenni).

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè, Milano, 2003 - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè, Milano, 1993. I capitoli dei libri di testo da studiare verranno indicati durante il corso Altro materiale didattico (slides e letture) verrà indicato e distribuito dal docente durante il corso. Testi di utile consultazione - F. Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli, Torino, 2003 - A. Mechelli, Il rendiconto finanziario consolidato, Cedam, Padova, 2008.

metodi didattici Le lezioni verranno svolte affiancando agli aspetti teorici esercitazioni di carattere pratico, finalizzate ad applicare operativamente i concetti esposti.

modalità d’esame Esame scritto e prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Il docente procederà all’assegnazione dell’elaborato finale tenendo conto: - del voto dell’esame; - del curriculum dello studente.

BAnche e intermediAri FinAnziAriDomenico [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. La teoria dell'intermediazione e le funzioni degli intermediari finanziari 2. Struttura dei moderni sistemi finanziari: - Mercati - Strumenti - Intermediari 3. Gli intermediari

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 65 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

finanziari: gestione, rischi e regolamentazione - Banche commerciali e banche di investimento - Compagnie di assicurazione e fondi pensione - Schemi di investimento collettivo.

testi di riferimento - Nadotti L., Porzio C., Previati D. Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, Milano, 2010 - Saunders A., Cornett M.M., Anolli M., Economia degli intermediari finanziari, McGrraw-Hill, Milano, 2008 - Materiale didattico a cura del docente.

metodi didattici Lezioni frontali e seminari.

modalità d’esame Colloquio orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Gli studenti devono presentare una proposta di progetto, (max 3 pagine). Essa deve contenere un abstract, una chiara descrizione degli obiettivi dello studio, riferimenti alla letteratura e alle eventuali fonti di analisi empirica.

BAnche e intermediAri FinAnziAriMario [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. La teoria dell'intermediazione e le funzioni degli intermediari finanziari 2. Struttura dei moderni sistemi finanziari: - Mercati - Strumenti - Intermediari 3. Gli intermediari finanziari: gestione, rischi e regolamentazione - Banche commerciali e banche di investimento - Compagnie di assicurazione e fondi pensione - Schemi di investimento collettivo

testi di riferimento - Nadotti L., Porzio C., Previati D. Economia degli intermediari finanziari, McGraw-Hill, Milano, 2010 - Saunders A., Cornett M.M., Anolli M., Economia degli intermediari finanziari, McGrraw-Hill, Milano, 2008 - Materiale didattico a cura del docente.

metodi didattici Lezioni frontali e seminari.

modalità d’esame Colloquio orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Gli studenti devono presentare una proposta di progetto, (max 3 pagine). Essa deve contenere un abstract, una chiara descrizione degli obiettivi dello studio, riferimenti alla letteratura e alle eventuali fonti di analisi empirica.

Business orgAnizAtion

Andrea North [email protected]

8 cfu

course content Module One: The foundations of business and organizations - The evolution of management and organizational theory - Foundations of organizational behaviour: attitudes, perception, personality and learning Module Two: Organizations - Organizational structure and design - Organizations and information technology - Managing change and

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 67 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

innovation - Managing the external environment and organizational strategy - Corporate social responsibility and business ethics Module Three: Managing people - Leadership theory - Strategic Human Resource Management - Power, conflict management and negotiation - Recruitment and selection - Training and development - Motivation and rewards - Managing internationally

reference reading material - Daft, R., Organization Theory and Design, 10th Edition, 2010 - Additional readings will also be provided with lecture slides, handouts and other educational materials provided during the course and available on the course’s online learning platform.

teaching method The learning outcomes of this course are best achieved through active student participation and experiential learning. As such, all classes will be highly interactive with an expectation that students will come to classes prepared to participate in discussions. Active participation means asking relevant questions, expressing opinions

and engaging in exploration and debate. To ensure that students can provide informed contributions, it is necessary to have read the required readings before attending classes. Completing the required reading is essential for success in this course. This course is strongly informed by current academic research. Each week, the required reading provides an opportunity to review seminal contributions in management theory, and to examine current trends and future developments in organizational research. This teaching strategy seeks to cultivate students’ appreciation and understanding of research and how it informs management practice.

assessment method Class participation; mid-term written exam; final essay; oral exam during final exam session.

criteria for deciding on subJect of final paper Have passed all relevant assessment tasks. Students must present a project proposal including research question(s), outline of research project including potential methodology and references from the body of literature. Two pages maximum.

Business orgAnizAtion And humAn resources

Marco De Marco Angela [email protected]

8 cfu

course content - Introduction - Organizations and organizational effectiveness - Stakeholders, Managers and Ethics - Stakeholders, Managers and Ethics - Organizing in a Changing Global Environment - Organizing in a Changing Global Environment - Case Study - Basic Challenge of Organizational Design - Basic Challenge of Organizational Design - Case Study - Designing Organizational Structure: Authority and Control - Designing Organizational Structure: Authority and Control - Project Work - Designing Organizational Structure: Specialization and Coordination - Designing Organizational Structure: Specialization and

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 67 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Coordination - Case Study - Creating and Managing Organizational Culture - Creating and Managing Organizational Culture - Organizational Design and Strategy in a Changing Global Environment - Organizational Design and Strategy in a Changing Global Environment - Case Study - Organizational Design Competences and Technology - Organizational Design Competences and Technology - Case Study - Types and forms of Organizational Change - Organizational Transformation - Decision Making. Learning. Knowledge Management and Information Technology - Decision Making. Learning. Knowledge Management and Information Technology - Professional Testimony - Innovation Entrepreneurship and creativity - Case Study - Professional Testimony - From Mechanistic paradigm to flexibility: change management & people value – Kinky boots (movie) - HRM: logics and systems - Strategic HRM – Southwest Business Case - High Performance Work Systems

- HR Architectures – Performances, Competences & Motivational drivers - Final lesson

reference reading material - Gareth R. Jones, Pearson Prentice Hall, Organizational Theory, Design, and Change, 5th Edition. - David P. Lepak and Scott A., The Human Resource Architecture: Toward a Theory of Human Capital Allocation and Development, The Academy of Management Review, Vol. 24, No. 1 (Jan., 1999), pp. 31-48 Published by: Academy of Management Stable URL:http: ⁄ ⁄ www.jstor.org ⁄ stable ⁄ 259035 - Jeffrey Pfeffer; John F Veiga, Putting people first for organizational success, The Academy of Management Executive; May 1999; 13, 2; ABI ⁄ INFORM Global

assessment method The exam will consist of a multiple-choice test followed by an oral interview. Attending students can develop a group project, with guidance from the lecturers, and present it at the time of the exam.

cApitAl mArkets

Giuseppe [email protected]

8 cfu

course content The course is divided in two parts: - First: the operational aspects of financial markets and intermediaries (banks, insurance companies, brokers-dealers, asset managers, etc.) - Second: how the risk generated by their activities are producing the regulation which should avoid these risks. This part is strongly focused on the current re-regulation international debate.

reference reading material - Roy C. Smith, Ingo Walter, Global Banking, Second Edition, Oxford University Press, USA

teaching method Classroom lectures and case analysis

assessment method Oral examination

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 69 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

contABilità e BilAncioSalvatore [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte I^ - Il modello della Partita Doppia nella rilevazione delle operazioni di gestione e loro riflessi nel bilancio annuale. - Il Sistema Informativo Aziendale. - Le logiche di impostazione del principio di competenza economica. - La rilevazione delle principali operazioni di gestione e di quelle di chiusura secondo il modello della Partita doppia, ai fini della formazione del bilancio annuale . Parte II^ - Il bilancio d'esercizio nella disciplina civilistica ed i conseguenti riflessi contabili - La struttura formale dei prospetti contabili costituenti il bilancio d'esercizio nella disciplina giuridica. - I principi di redazione ed i criteri di valutazione ai fini della redazione del bilancio d'esercizio nella disciplina giuridica. Parte III^ - Il bilancio d'esercizio secondo i principi contabili nazionali ed internazionali ed i conseguenti riflessi contabili (inquadramento delle tematiche di fondo e rinvio ai corsi

specialistici) - Il processo di armonizzazione contabile: cause e finalità. - Il Framework dei principi contabili IASB. - Le tematiche più significative dei Principi contabili IAS ⁄ IFRS

testi di riferimento Parte I°: - C. Caramiello, Ragioneria Generale ed Applicata, Mursia In alternativa, materiale didattico a cura del docente, fornito durante il corso e reso disponibile sulla pagina web di Contabilità e bilancio; Parte II° e III°: - S. Sarcone, La formazione del bilancio annuale: disciplina giuridica e principi contabili, Cedam, 2011.

metodi didattici Le lezioni affronteranno sia gli aspetti teorici che quelli di carattere pratico, svolti mediante specifiche esercitazioni di approfondimento dei concetti esposti. Nel corso è prevista la presenza di testimonianze aziendali e la discussione di casi mediante la formazione di gruppi di studio.

modalità d’esame L’esame si compone di una prova scritta ed una prova orale.

contABilità e BilAncio Eugenio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Dalla contabilità generale alla formazione del bilancio d’esercizio. - I criteri di formazione del bilancio d’esercizio secondo le disposizioni nazionali (normativa civilistica e tributaria, principi contabili nazionali) e internazionali (principi contabili internazionali IFRS-IAS: principali profili comparativi): - le c.d. clausole generali; - i c.d. postulati di bilancio; - i criteri di valutazione, tra i quali: le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie; i costi di ricerca, sviluppo; impianto ed ampliamento e pubblicità; l'avviamento; le partecipazioni; le rimanenze; i crediti. - Il bilancio consolidato: cenni e rinvio ai corsi specialistici. - La rilevazione contabile nelle aziende pubbliche: cenni alla c.d. contabilità finanziaria e rinvio ai corsi specialistici. - Cenni alla contabilità analitica (o dei costi o direzionale) e rinvio ai corsi specialistici. - Cenni ai bilanci delle imprese

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 69 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

di particolari settori (banche, assicurazioni, ecc.) e rinvio ai corsi specialistici. - I principi contabili internazionali: cenni comparativi e rinvio ai corsi specialistici.

testi di riferimento - Ferrero, Dezzani, Pisoni, Puddu, Campra, Contabilità e Bilancio d’Esercizio, Giuffrè Editore (ultima edizione); In alternativa: - Cerbioni, Cinquini, Sostero, Contabilità e bilancio, McGraw-Hill (ultima edizione); - Principi contabili nazionali emanati dall’OIC-Organismo Italiano di Contabilità (www.fondazioneoic.eu) - Principi contabili internazionali IFRS-IAS emanati dallo IASB così come omologati dall’Unione Europea. - Materiale didattico (anche in lingua inglese) fornito durante il corso e reso disponibile nella sezione Materiali didattici del sito web della cattedra (http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ pinto). -Disposizioni che disciplinano la redazione del bilancio: - civilistiche (Libro V-Capo V- Sezione IX-Del Bilancio-artt. 2423-2435-bis del codice civile); - tributarie (TUIR-Capo II-Sez. I-Determinazione della base imponibile-artt. 81-110).

metodi didattici Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche durante tutta la durata

del corso. Durante il corso viene effettuata una rilevazione casuale delle presenze con appello nominale, identificazione e firma. Gli studenti possono sostenere l’esame scritto in un appello e sostenere l’esame orale in un altro appello purché della medesima sessione. Gli studenti possono, se respinti o se rifiutano il voto, sostenere l’esame nell’appello successivo. Gli studenti che risultano assenti 3 volte agli appelli nominali di rilevazione delle presenze non possono, se respinti o se rifiutano il voto ad un appello, tornare a quello successivo. Gli studenti che risultano assenti 4 o più volte agli appelli nominali di rilevazione delle presenze non possono sostenere l’esame nella sessione immediatamente successiva al corso, salvo casi eccezionali debitamente motivati e giustificati.

modalità d’esame Esame scritto e prova orale. L’esame scritto è strutturato in tre blocchi, per un totale di 30 punti su 30, da completarsi in due ore: - 7 domande a risposta chiusa (1 punto a domanda per un totale di 7 punti); - 5 domande a risposta aperta (2 punti a domanda per un totale di 10 punti); - 1 problema (max. 13 punti, graduabili).

I compiti dell’esame scritto sono personalizzati elettronicamente con nome, cognome, numero di matricola, set di domande e relativo problema sicché ciascuno studente è chiamato a svolgere un compito diverso da quello degli altri.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale La richiesta di assegnazione dell’argomento per l’elaborato finale deve essere fatta almeno sei mesi prima della sessione (stimata) di laurea.

contABilità e BilAncio

Fabio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Modulo 1 – La Contabilità generale: scritture d’esercizio La Contabilità generale nell’ambito dei procedimenti della rilevazione – Il piano dei conti – Il libro giornale e il libro mastro – La costituzione – L’acquisizione dei beni strumentali – L’acquisizione dei fattori produttivi a fecondità semplice – Le rettifiche relative agli acquisti – Le forme di regolamento dei debiti – Le

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 71 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

vendite di beni – Le rettifiche relative alle vendite – Le forme di regolamento dei crediti – La vendita di beni strumentali – Le operazioni con le banche – Il rinnovo delle cambiali – Le retribuzioni al personale dipendente – Le operazioni connesse all’IVA – Le locazioni attive e passive – La gestione straordinaria. Modulo 2 – La Contabilità generale: scritture di chiusura e di riapertura Finalità e classificazione delle scritture di chiusura: assestamento, riclassificazione, riepilogo al Conto Economico e chiusura generale dei conti – Determinazione del capitale (patrimonio) di funzionamento e del reddito d’esercizio – Le scritture di riapertura: riapertura generale dei conti, storno delle esistenze iniziali e dei risconti attivi e passivi, chiusura dei ratei attivi e passivi, utilizzo dei fondi. Modulo 3 – Il Bilancio d’esercizio: principi generali, norme e regole di redazione Dalla contabilità generale al bilancio d’esercizio – L’evoluzione del bilancio d’esercizio – Obiettivi e struttura del documento – La regolamentazione civilistica e i principi contabili nazionali – I postulati del bilancio: clausole generali e principi di redazione – Le deroghe obbligatorie e facoltative – Gli schemi di bilancio – Struttura e contenuto

dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico – La Nota integrativa – La Relazione sulla gestione e gli altri allegati al Bilancio d’esercizio – Il Bilancio d’esercizio in forma abbreviata. Modulo 4 – Il Bilancio d’esercizio secondo i principi contabili internazionali IAS ⁄ IFRS Il processo di armonizzazione contabile: le tappe fondamentali – Le peculiarità del bilancio redatto secondo gli IAS ⁄ IFRS – Il Framework: obiettivi e principi generali di redazione del bilancio – Gli schemi di bilancio previsti dallo IAS 1 – Richiami e approfondimenti in riferimento ai principali IAS ⁄ IFRS. Modulo 5 – Il Bilancio d’esercizio: le valutazioni Considerazioni sulla strumentalità della valutazione del capitale ai fini della determinazione del reddito – I criteri di valutazione previsti dalla normativa civilistica, dai principi contabili nazionali e internazionali in riferimento ai principali elementi patrimoniali – Le immobilizzazioni materiali – Le immobilizzazioni immateriali – I crediti – I titoli e le partecipazioni – Le rimanenze – I lavori in corso su ordinazione – Le attività e passività in valuta estera. Modulo 6 – L’imposizione fiscale I rapporti tra normativa civilistica e fiscale in materia di bilancio d’esercizio – La

fiscalità diretta nelle imprese e il Testo unico imposte sui redditi (TUIR) – Il reddito di bilancio e il reddito fiscale – I criteri fiscali di valutazione previsti dal TUIR – Le plusvalenze patrimoniali – Le rimanenze di magazzino – Gli interessi passivi – L’ammortamento dei beni materiali – Le spese di manutenzione e riparazione – I canoni di leasing – La svalutazione dei crediti – l’IRAP – Adempimenti fiscali e versamento delle imposte dirette. Modulo 7 – Altre tipologie di bilancio: aspetti fondamentali Il bilancio consolidato: obbligo di redazione, area di consolidamento, struttura e contenuto – I bilanci straordinari – Il bilancio sociale – Il bilancio ambientale.

testi di riferimento - Fabio Fortuna e altri, Con noi in azienda, vol. 3, Firenze, Le Monnier, ultima edizione - Testo da indicare sui bilanci d’impresa - Fabio Fortuna (a cura di), Raccolta di norme per l’esame di Stato, Firenze, Le Monnier, Edizione 2012 - Materiali didattici a cura del docente disponibili on line.

metodi didattici La metodologia didattica si basa sulle tradizionali lezioni frontali

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 71 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

arricchite dai moderni supporti tecnologici che ne migliorano la fruibilità. Sono inoltre previste frequenti esercitazioni che hanno la funzione di chiarire i concetti appresi e di costituire un collegamento con la realtà operativa. Il docente porrà sempre l’accento sull’interdisciplinarità esistente con materie affini e sull’importanza di prestare la massima attenzione al corretto utilizzo della lingua italiana che continua a rivestire un ruolo di assoluta centralità nello studio e, più in generale, nello sviluppo della personalità. Il corso vivrà momenti di approfondimento e riflessione grazie alla organizzazione di incontri con esperti e operatori del settore che, con l’esperienza maturata sul campo, potranno offrire suggerimenti utili allo studio e, in prospettiva più ampia, all’inserimento nel mondo del lavoro. Saranno poi predisposti lavori di gruppo con la finalità di favorire lo spirito aggregativo dei discenti e la connessa possibilità di confrontarsi sui temi oggetto di studio; in questo contesto, l’attenzione si concentrerà su casi aziendali tratti dalla realtà operativa.

modalità d’esame L’esame consisterà di norma nello svolgimento di una prova scritta a cui seguirà un colloquio

tendente ad accertare le capacità di analisi e rielaborazione dei concetti acquisiti.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avverrà sulla base di un colloquio con il docente in cui lo studente manifesterà i propri specifici interessi in relazione a qualche argomento che intende approfondire.

contABilità e BilAncio

Tiziano [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte 1: Il bilancio d’esercizio nella teoria e nella pratica a) Teoria del bilancio (cenni) Le funzioni fondamentali del bilancio. Le molteplici nozioni del reddito d’impresa. La natura del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Relazione tra valore del reddito, criteri di valutazione e fini assegnabili al bilancio d’esercizio. b) Il bilancio d’esercizio nel modello dei principi contabili IAS ⁄ IFRS e nel modello basato sulla normativa civilistica e sui

principi contabili nazionali Il processo di armonizzazione contabile: cause, finalità, iter seguiti (armonizzazione diretta e indiretta, il processo di convergenza in atto) ed effetti. Il modello di bilancio “neutrale” destinato a soddisfare le esigenze informative di tutti gli stakeholder ( c.d. modello civilistico) e il modello di bilancio destinato prioritariamente a soddisfare le esigenze degli investitori (c.d. modello IAS ⁄ IFRS):soggetti obbligati e fonti. Il quadro concettuale di riferimento (c.d. conceptual framework) nel modello civilistico e in quello dei principi contabili internazionali:finalità, postulati, modalità di rappresentazione e note al bilancio, criteri particolari di valutazione (rinvio). Approfondimento sugli schemi di bilancio nei due modelli. I criteri particolari di valutazione: l’orientamento al costo storico e l’orientamento al c.d. fair value. I criteri particolari di valutazione nel modello civilistico. I criteri particolari di valutazione nel modello IAS ⁄ IFRS. Riflessi fiscali nel bilancio, imposte correnti, imposte anticipate e differite. Note al bilancio e relazione degli amministratori sulla gestione.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 73 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Parte 2: Il bilancio consolidato (cenni) I gruppi aziendali: concetti generali. La formazione del bilancio consolidato di gruppo. Normativa domestica e principi contabili internazionali. Parte 3: Dalla rilevazione contabile delle operazioni d’esercizio alla formazione del bilancio. Le operazioni di costituzione. Le operazioni di esercizio. La formazione del bilancio di verifica. Le scritture di assestamento, di determinazione del risultato di esercizio e di chiusura generale dei conti. La riapertura dei conti e l’utilizzo dei conti transitori. Approfondimento della rappresentazione contabile di particolari operazioni.

testi di riferimento - T.Onesti, Il bilancio d’esercizio delle imprese, 2011 - Materiale didattico fornito durante il corso e reso disponibile on line.

metodi didattici Oltre alle lezioni frontali tradizionali, durante lo svolgimento delle lezioni sono previsti alcuni incontri di approfondimento delle tematiche trattate durante il corso con esponenti del mondo aziendale e professionale. Il corso prevede inoltre che vengano approfonditi

individualmente o a gruppi di studenti casi aziendali concordati precedentemente con il docente.

modalità d’esame Prova scritta ed esame orale. In alternativa all’unica prova scritta finale, potranno essere svolte due prove intermedie che si terranno a metà e a fine corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale verrà concordata direttamente con il docente.

controllo di gestione

Paolo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso di propone di sviluppare le logiche e le metodologie per il reporting a supporto delle corrette decisioni del management, sia sul piano dell’economicità che della sostenibilità finanziaria, anche con attenzione ai profili organizzativi e di corporate governance.

testi di riferimento - Paolo Bastia, Sistemi di pianificazione e controllo, Il Mulino - Analisi dei costi, CLUEB - Il Budget d’impresa, CLUEB

metodi didattici La didattica esporrà le basi teoriche e metodologiche per l’usi degli strumenti di controllo, anche esercitazioni e richiami costanti a casi pratici.

modalità d’esame Prova scritta a fine corso con test a risposte multiple.

controllo di gestione

Alessandro De [email protected]; [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Illustrazione delle principali tematiche del Controllo di Gestione con riferimento ai collegamenti con le strategie aziendali, al processo, agli strumenti validi per le decisioni aziendali, alle strutture organizzative.

testi di riferimento - L.Brusa “Sistemi manageriali di programmazione e controllo”

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 73 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- R.N. Anthony: “Sistemi di pianificazione e controllo: schema di analisi” - R.N. Anthony, D.F. Hawkins, D.M. Macrì, K.A. Merchant: “Sistemi di controllo: analisi economiche per le decisioni aziendali”. (In aula saranno assegnate allo studente le parti dei testi indispensabili per il sostenimento degli esami)

metodi didattici Lezioni in aula, testimonianze, casi pratici. Sarà disponibile tutta la documentazione illustrata in aula dall’insegnante.

modalità d’esame Valutazione dello stato di apprendimento degli studenti mediante esercitazioni in aula, verifica finale scritta e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Presentazione di un progetto che preveda l’approfondimento di un argomento trattato all’interno del corso e lo sviluppo di un caso pratico aziendale.

controllo di gestione AvAnzAtoFabrizio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Schemi di Bilancio: IAS ⁄ IFRS c ⁄ Italian gaap - Analisi della performance economico finanziaria - Conto finanziario e analisi dei flussi - Leve finanziarie e reddituali - Analisi del valore, driver del valore e diagramma del valore

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, Gianluca Musco, Esercizi svolti di metodologie e determinazioni quantitative d’azienda, Giappichelli. - Dispense a cura del docente

metodi didattici Lezioni, case studies.

modalità d’esame Scritto, orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

controllo di gestione AvAnzAtoAnna Lucia [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Schemi di Bilancio: IAS ⁄ IFRS c ⁄ Italian gaap - Analisi della performance economico finanziaria - Conto finanziario e analisi dei flussi - Leve finanziarie e reddituali - Analisi del valore, driver del valore e diagramma del valore

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, Gianluca Musco, Esercizi svolti di metodologie e determinazioni quantitative d’azienda, Giappichelli.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 75 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Dispense a cura del docente

metodi didattici Lezioni, case studies.

modalità d’esame Scritto, orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

controllo di gestione AvAnzAto Bruno [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Analisi del sistema integrato di pianificazione e controllo :struttura,processi e strumenti .I centri di responsabilità e la contabilità direzionale-(costi std. , controllo dei progetti ,A.B.C. analisi delle varianti. - Il budget dal master budget ai budget operativi, cassa investimenti. Il budget dei progetti. - Il reporting e sua evoluzione, dal Tableau de bord alla Balance scorecard. - La creazione del valore e

il sistema di controllo.

testi di riferimento - Brusa “Sistemi manageriali di programmazione e controllo” Giuffrè - R.Antony, Hawhins, Macrì, Merchant “Sistemi di controllo”Mc Graw-Hill. - Materiale didattico

metodi didattici Sviluppo di casi, esercitazioni, incontro con CFO E CEO.

modalità d’esame Prova scritta e colloquio orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Analisi e sviluppo di un progetto presso strutture aziendali.

corporAte FinAnce

Francesco [email protected]

8 cfu

course content See Course Outline Attached.

reference reading material - Thomas E. Copeland – J. Fred Weston – Kuldeep Shastri,

Financial Theory and Corporate Policy, 4th Edition, The Addison-Wesley Series in Finance

teaching method The teaching method applied in this course will be based upon four key principles: 1. Intuition of the problem; 2. Theory (e.g., theoretical background, formal model, theoretical issues involved); 3. Practical implications and applications to the real corporate world; 4. Real-time, in-class implementation (if applicable). All topics will be presented in this fashion so as to allow students to be exposed to both theoretical and practical issues and their interconnectedness. Following the above gradual steps would enable them to understand the theoretical background existing behind a specific corporate finance problem, appreciate the practical impact of such theoretical solution (as provided by academics and researchers) and be able to implement ⁄ replicate it in a real business case setting. The course will use a mixture of lectures and text reading assignments, supplemented with case analyses and presentations (both written and oral) to better understand the application of theoretical concepts and tools to various real world financial

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 75 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

situations. Selected chapter problems for practicing the concepts will be assigned for homework to provide regular progress feedback. Some tutorial sessions will be devoted to the solution of problems and other supplementary exercises.

assessment method The students’ performance in the course will be evaluated based on a written and oral exam as well as their overall classroom participation (quality rather than quantity). The relative weights of each are: Written Exam 40% Oral Exam 40% (*) Class Participation 20% Total 100% The oral exam may be substituted for a mid-term, written exam.

corporAte FinAnce

Enrico Maria Cervellati [email protected]

8 cfu

course content This is an undergraduate level course in corporate finance. It provides a framework for understanding and analyzing investment and financial decisions of corporations.

After an introduction to simple accounting concepts, financial statement analysis, financial planning and present value techniques, it presents topics regarding: risk-return tradeoffs, portfolio theory, capital budgeting, financial market efficiency, capital structure decisions, corporate cost of capital issues. Some basic notions of option theory may be given. After an introduction to behavioral finance, the course will analyze all the main topics both from a traditional and behavioral point of view. The focus of the course is on fundamental principles and quantitative tools of finance, so the approach of the course is rigorous and analytical.

reference reading material Traditional finance textbook (COMPULSORY): - Brealey, Myers and Allen, Principles of Corporate Finance, Concise, 2nd edition, McGraw Hill, 2011. (check for paperback) Behavioral finance textbook (COMPULSORY): - Shefrin, Behavioral Corporate Finance, 1st Edition, McGraw Hill, 2007.

teaching method Lectures, exercises, cases.

assessment method A compulsory written examination, (based on multiple choice questions, exercises, open questions), and an optional oral examination.

criteria for deciding on subJect of final paper High-level individual skills, (quantitative skills preferred); originality of the topic.

dAtA AnAlysis And QuAntitAtive methodsGianpaolo Scalia [email protected]

6 cfu

course content Descriptive statistics, basic probability, estimation and confidence intervals. Testing Hypotheses. Linear models. Basic use of software for data analysis.

reference reading material - Berenson, Levine and Krehbiel, Basic Business Statistics concepts and applications, Prentice Hall.

teaching method Lectures, homework, exercises, tests, textbook reading.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 77 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

assessment method Tests, exercises, discussions

criteria for deciding on subJect of final paper One midterm test, final test, homework grades.

diritto BAncArioMirella [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Fonti dell’ordinamento finanziario ed evoluzione della disciplina. La disciplina antiriciclaggio. Autorità di vertice. Il SEBC e la BCE. - Le forme di vigilanza. - Attività bancaria e finanziaria. L’autorizzazione all’attività. - I soggetti: intermediari bancari e finanziari non bancari. - Il gruppo. -Rapporto banca-industria. -Le procedure di crisi delle imprese bancarie.

testi di riferimento - AA.VV., L’ordinamento finanziario italiano, a cura di Capriglione, Padova, Cedam, 2010, con esclusione dei seguenti capitoli:2, sezione II; , 6, 7, 11, 13, 14, da 16 in poi.

diritto commerciAle Lorenzo De [email protected]

J cfu

contenuti del corso - Dal codice di commercio al codice civile del 1942: la disciplina giuridica dell’attività economica a scopo d’impresa. L’imprenditore: nozione generale. - Imprenditore commerciale e non commerciale. L’imprenditore agricolo. - Il piccolo imprenditore: nel codice civile, nella legge fallimentare e nella legislazione speciale. L’artigiano. - Lo statuto dell’imprenditore commerciale: capacità, rappresentanza, scritture contabili, registro delle imprese, crisi dell’impresa (cenni). - L’azienda. Le vicende traslative. I segni distintivi (cenni). - L’imprenditore individuale e collettivo (società, consorzi, g.e.i.e., altre figure associative a scopo d’impresa). - La società: nozione generale. Gli elementi del contratto di società. - Società di persone e di capitali. Soggettività giuridica e personalità giuridica. L’autonomia patrimoniale. La responsabilità patrimoniale

dei soci. - Le società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società tra professionisti): costituzione e vicende del rapporto sociale. La pubblicità legale. I rapporti tra i soci. La diversa graduazione dell’autonomia patrimoniale. Il regime della responsabilità dei soci. L’amministrazione e la rappresentanza. Le vicende del contratto sociale. Risoluzione del rapporto sociale limitatamente a un socio. Scioglimento e liquidazione. - La società per azioni. L’atto costitutivo. L’iscrizione. La nullità. Le azioni e gli altri strumenti finanziari e partecipativi. Il finanziamento della società. Le azioni proprie. Le operazioni “pericolose”. Le obbligazioni ordinarie e convertibili. I patrimoni destinati. - Nozioni di controllo e di collegamento. I gruppi. Attività di direzione e coordinamento. - I modelli di governance. In particolare, il modello tradizionale. L’assemblea. L’amministrazione: nomina, poteri, doveri, responsabilità degli amministratori. Le deleghe di poteri. La rappresentanza. - Controlli interni ed esterni sulla società per azioni. In particolare: il collegio sindacale, il controllo contabile, la revisione legale dei conti. La Consob e il mercato

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 77 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

finanziario (cenni). - I bilanci, d’esercizio e consolidato. - Le modificazioni dell’atto costitutivo. Il recesso. - La società a responsabilità limitata. In particolare, l’autonomia statutaria. - La società in accomandita per azioni. - Scioglimento, liquidazione, estinzione. Trasformazione, fusione, scissione, scorporo. - Le società mutualistiche: cooperative e consortili.

testi di riferimento - Codice civile (edizione a piacere, purché aggiornata); ed inoltre, per la miglior comprensione delle norme: Parte generale - Autori Vari, Diritto commerciale, III ediz., Monduzzi, Bologna, 2010. Parte speciale - L. De Angelis, Elementi di diritto contabile, Giuffrè, Milano, 2011.

metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni seminariali.

modalità d’esame Colloquio orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione non inferiore a 24 ⁄ 30 nell’esame di profitto.

diritto commerciAleRaffaele [email protected]; [email protected]

J cfu

contenuti del corso - L’impresa. - Lo statuto dell’imprenditore commerciale. - L’azienda e i segni distintivi. - I consorzi. La disciplina della concorrenza. - I titoli di credito. - I contratti bancari. - Le procedure concorsuali. - Le società di persone. - Le spa. - Le srl. - Le sapa. - Le società cooperative.

testi di riferimento Per la parte relativa alle società: - Associazione Disiano Preite, Il diritto delle società, Il Mulino, Bologna, 2010. Per le parti relative all’impresa, contratti bancari, titoli di credito e procedure concorsuali: - G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Utet, ultima edizione.

metodi didattici Lezioni in aula.

modalità d’esame Esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Predisposizione all’analisi giuridica delle fattispecie economiche.

diritto commerciAle

Gianmaria [email protected]

J cfu

contenuti del corso L'imprenditore - Le categorie di imprenditori - L'acquisto della qualità di imprenditore - Lo statuto dell'imprenditore commerciale - L'azienda - I segni distintivi - La disciplina della concorrenza - I consorzi tra imprenditori - Le associazioni temporanee d'imprese - Il GEIE - Le società in generale - La società semplice - La società in nome collettivo - La società in accomandita semplice - La società per azioni - La società in accomandita per azioni - La società a responsabilità limitata - Le società cooperative - Il mandato - I contratti bancari - L'intermediazione finanziaria

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 79 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- L'intermediazione mobiliare - Mercato mobiliare e contratti di borsa - La crisi dell'impresa- Il fallimento - Il concordato preventivo - La liquidazione coatta amministrativa -L'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi.

testi di riferimento Gian Franco Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, Quinta Edizione a cura di M. Campobasso, Utet, 2010.

metodi didattici Le lezioni saranno svolte con l’ausilio di slides. Sono previste esercitazioni scritte

modalità d’esame La valutazione sarà basata sulla completezza della preparazione e sul grado di approfondimento dello studio effettuato dallo studente. L’esame si svolge in unica sessione orale.

diritto commerciAle Fabio [email protected]

J cfu

contenuti del corso - Dal codice di commercio al codice civile del 1942: la disciplina giuridica dell’attività economica a scopo d’impresa. L’imprenditore: nozione generale. - Imprenditore commerciale e non commerciale. L’imprenditore agricolo. - Il piccolo imprenditore: nel codice civile, nella legge fallimentare e nella legislazione speciale. L’artigiano. - Lo statuto dell’imprenditore commerciale: capacità, rappresentanza, scritture contabili, registro delle imprese, crisi dell’impresa (cenni). - L’azienda. Le vicende traslative. I segni distintivi (cenni). - L’imprenditore individuale e collettivo (società, consorzi, g.e.i.e., altre figure associative a scopo d’impresa). - La società: nozione generale. Gli elementi del contratto di società. - Società di persone e di capitali. Soggettività giuridica e personalità giuridica. L’autonomia patrimoniale. La responsabilità patrimoniale

dei soci. - Le società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società tra professionisti): costituzione e vicende del rapporto sociale. La pubblicità legale. I rapporti tra i soci. La diversa graduazione dell’autonomia patrimoniale. Il regime della responsabilità dei soci. L’amministrazione e la rappresentanza. Le vicende del contratto sociale. Risoluzione del rapporto sociale limitatamente a un socio. Scioglimento e liquidazione. - La società per azioni. L’atto costitutivo. L’iscrizione. La nullità. Le azioni e gli altri strumenti finanziari e partecipativi. Il finanziamento della società. Le azioni proprie. Le operazioni “pericolose”. Le obbligazioni ordinarie e convertibili. I patrimoni destinati. - Nozioni di controllo e di collegamento. I gruppi. Attività di direzione e coordinamento. - I modelli di governance. In particolare, il modello tradizionale. L’assemblea. L’amministrazione: nomina, poteri, doveri, responsabilità degli amministratori. Le deleghe di poteri. La rappresentanza. - Controlli interni ed esterni sulla società per azioni. In particolare: il collegio sindacale, il controllo contabile, la revisione legale dei conti. La Consob e il mercato

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 79 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

finanziario (cenni). - I bilanci, d’esercizio e consolidato. - Le modificazioni dell’atto costitutivo. Il recesso. - La società a responsabilità limitata. In particolare, l’autonomia statutaria. - La società in accomandita per azioni. - Scioglimento, liquidazione, estinzione. Trasformazione, fusione, scissione, scorporo. - Le società mutualistiche: cooperative e consortili.

testi di riferimento - Codice civile (edizione a piacere, purché aggiornata); ed inoltre, per la miglior comprensione delle norme: Parte generale - Autori Vari, Diritto commerciale, III ediz., Monduzzi, Bologna, 2010. Parte speciale - L. De Angelis, Elementi di diritto contabile, Giuffrè, Milano, 2011.

metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni seminariali.

modalità d’esame Colloquio orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione non inferiore a 24 ⁄ 30 nell’esame di profitto.

diritto ed economiA dellA concorrenzARoberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso I. Disciplina antitrust in giro per il mondo - Principi economici di base - Origini della teoria della concorrenza - Da Friburgo a Chicago e oltre - Fini della disciplina della concorrenza - Principali leggi antitrust statunitensi - Disciplina europea - Disciplina italiana II: Teoria dei cartelli e problemi di caratterizzazione - Intese collusive - Parallelismo di prezzo - Plus factor e pratiche facilitanti - Restrizioni verticali - Diritti di proprietà intellettuale e disciplina della concorrenza: convergenza e conflitto. III. Monopolizzazione (US) e abuso di posizione dominante (UE) - Prezzi predatori - Rifiuto di contrattare - Vendite gemellate e bundling - Sconti fedeltà e sconti a pacchetto - Dominanza collettiva

- Potere di acquisto IV. Valutazione delle concentrazioni - Mezzi per l’acquisizione del controllo. - Il concetto di piena funzionalità - Effetti unilaterali - Effetti coordinati - Il ruolo delle efficienze - Disciplina dell’impresa in crisi - Concentrazioni vericali e conglomerali V. Intervento pubblico - Imprese pubbliche e private - Distorsioni indotte dall’intervento statale nell’economia - Il primato del diritto comunitario VI. Private ⁄ Public Enforcement

testi di riferimento - A.Frignani – R. Pardolesi, La concorrenza, in Trattato di diritto privato europeo, Giappichelli, 2006. - Ulteriori letture consigliate verranno fornite in aula.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni per l’approfondimento di alcune sentenze relative ai principali temi trattati durante le lezioni.

modalità d’esame Prova scritta e orale.

criteri per l’assegnazione

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 81 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

dell’elaborato finale Su richiesta dello studente, in ragione dei risultati dell’esame di profitto e della propensione a impegnarsi in una ricerca di carattere originale.

diritto privAto Roberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso I. Nozioni preliminari - Introduzione metodologica, storica e giuseconomica al diritto privato: il diritto privato nella teoria dell’ordinamento giuridico - Fonti del diritto II. Concetti fondamentali - Situazioni giuridiche soggettive e di mero fatto considerate dal diritto - Fatti ed atti giuridici - La pubblicità dei fatti giuridici - Prescrizione e decadenza III. I soggetti del rapporto giuridico - La persona fisica - La persona ficta IV. Proprietà, diritti reali minori e possesso V. Le obbligazioni - Le fonti delle obbligazioni

- La disciplina delle obbligazioni in generale - Il contratto in generale - I singoli contratti tipici più importanti - La responsabilità civile (precontrattuale, contrattuale ed extracontrattuale) - Altri atti o fatti fonti di obbligazione VI. La tutela giurisdizionale dei diritti VII. Famiglia, donazioni, successioni.

testi di riferimento - F. Di Ciommo – R. Pardolesi, Manuale di diritto privato, Giappichelli Editore, 2011 -Materiali distribuiti durante il corso.

metodi didattici Il corso si articola in un ciclo di lezioni e in un complesso di esercitazioni, che prevede l’approfondimento di alcune tematiche anche tramite l’esame di materiali giurisprudenziali, al fine di avvicinare i discenti allo studio pratico dell’applicazione delle norme di legge nelle aule di tribunale.

modalità d’esame Per la verifica dell’apprendimento è previsto un esame finale in forma orale da

svolgersi secondo il calendario fissato dal Dipartimento. Nel corso del colloquio il docente valuterà la conoscenza della materia da parte dello studente, nonché la sua capacità di comprensione ed applicazione dei meccanismi di funzionamento del diritto privato in funzione della risoluzione di problematiche concrete.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Su richiesta dello studente, in ragione dei risultati dell’esame di profitto e della propensione a impegnarsi in una ricerca di carattere originale.

diritto privAto Giuseppe [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Introduzione al diritto privato - processi di codificazione - rapporti tra diritto ed economia - Fonti scritte e non scritte del diritto - sistema nazionale e ordinamento comunitario - progetti di armonizzazione

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 81 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

del diritto privato europeo - interpretazione della legge - la legge nel tempo e nello spazio - Princìpi generali, clausole generali, concetti giuridici fondamentali - situazioni giuridiche soggettive e rapporto giuridico - Persona e mercato - persone fisiche ed enti collettivi - diritti della personalità - Bene - proprietà - possesso - diritti reali minori - Rapporto obbligatorio - fonti delle obbligazioni . attuazione, modificazione ed estinzione del rapporto obbligatorio - varie specie di obbligazioni – responsabilità patrimoniale e tutela del credito - Contratto - disciplina generale del contratto - contratti tipici e atipici - Atti unilaterali e altre fonti dell’obbligazione - Illecito e responsabilità civile - Famiglia e matrimonio (princìpi e nozioni generali) - Successioni mortis causa (princìpi e nozioni generali) - Imprenditore, azienda, vari tipi di società, concorrenza (princìpi e nozioni generali) - Tutela dei diritti

testi di riferimento - Alpa, Manuale di diritto privato, VII edizione, Cedam, 2011 in corso di pubblicazione; dal programma sono escluse le parti che riguardano: gli enti

pubblici; il lavoro autonomo e subordinato; il diritto sindacale; la tutela processuale; le parti riguardanti la famiglia, le successioni mortis causa e l’organizzazione delle attività economiche (imprenditore, impresa, azienda, società, concorrenza, fallimento) andranno studiate solo con riguardo ai princìpi e alle nozioni generali.

metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni.

modalità d’esame Esami orali, valutazione dell’apprendimento delle tecniche espositive e del ragionamento

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Reale interesse per la materia.

diritto privAto Francesco Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso I. Nozioni preliminari - Introduzione metodologica, stori-ca e giuseconomica al diritto privato: il diritto privato nella teoria dell’ordinamento

giuridico - Fonti e formanti del diritto privato II. Concetti fondamentali - Le situazioni giuridiche sog-gettive e di mero fatto considerate dal diritto - Fatti ed atti giuridici - L’autotutela privata - La pubblicità dei fatti giuridici - Prescrizione e decadenza III. I soggetti del rapporto giuridico - La persona fisica - La persona ficta IV. Proprietà, diritti reali minori e possesso V. Le obbligazioni - Le fonti delle obbligazioni - La disciplina delle obbligazioni in generale - Il contratto in generale - I singoli contratti tipici più importanti - La responsabilità civile (precontrattuale, contrattuale ed extracontrattuale) - Altri atti o fatti fonti di obbligazione VI. La Tutela giurisdizionale dei diritti. VII. Famiglia, donazioni e successioni

testi di riferimento - F. Di Ciommo – R. Pardolesi, Manuale di diritto privato, Giappichelli Editore, 2011 - Dispense giurisprudenziali distribuite dal docente tramite il sito Internet della cattedra.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 83 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Il corso si articola in un ciclo di lezioni e in un complesso di esercitazioni, che prevede l’approfondimento di alcune tematiche anche tramite l’esame di materiali giurisprudenziali, al fine di avvicinare i discenti allo studio pratico dell’applicazione delle norme di legge nelle aule di tribunale.

modalità d’esame Per verificar l’apprendimento del discente e consentirgli il superamento dell’esame finale è previsto un colloquio orale da svolgersi secondo il calendario fissato dal Dipartimento. Nel corso del colloquio il docente valuterà la conoscenza della materia da parte dello studente, nonché la sua capacità di comprensione ed applicazione dei meccanismi di funzionamento del diritto privato in funzione della risoluzione di problematiche concrete.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Il discente che intende svolgere l’elaborato finale in diritto privato deve aver dimostrato in sede di esame capacità di ela-borazione degli istituti giuridici e piena padronanza della materia.

diritto privAto

Valerio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Nozioni introduttive. La norma giuridica. Le fonti del diritto. La nozione di diritto privato. L’interpretazione della legge e l’analogia. - Profili generali del diritto delle persone, della famiglia e delle successioni. - I diritti reali: Proprietà, possesso, diritti reali di godimento. - Le obbligazioni: adempimento, inadempimento, vicende dell’obbligazione, obbligazioni pecuniarie e solidali, tutela del credito e garanzie dell’obbligazione. - Contratti: il contratto in generale, formazione e vicende del contratto, i singoli contratti nominati. - I fatti illeciti, le altre fonti delle obbligazioni. - La tutela dei diritti. La trascrizione, i diritti reali di garanzia, le azioni a difesa della garanzia patrimoniale, la prescrizione.

testi di riferimento - Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, ultima edizione.

- Zatti Colussi, Lineamenti di diritto privato, Cedam, ultima edizione. - Galgano, Istituzioni di diritto privato, Cedam, ultima edizione. - Torrente – Schlesinger, Manuale di diritto privato, Giuffrè, ultima edizione. - Autori vari, Dieci lezioni di Diritto Privato, UTET, 2006 (Cinque lezioni a scelta dello studente). - Lettura consigliata: Cooter, Mattei, Monateri, Pardolesi, Ulen, Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, Il Mulino, 2006.

metodi didattici Il metodo didattico consiste, principalmente, nella spiegazione orale, da parte del docente, delle principali nozioni della materia trattata. Si persegue, durante le lezioni, l’interazione con gli studenti, sollecitandoli a rispondere a domande ed a porne, anche al fine di verificarne il livello di comprensione dei temi trattati. Nelle ultime settimane di corso, alcune lezioni (due – tre) sono dedicate ad incontri con primari esponenti di grandi imprese (pubbliche e private).

modalità d’esame Esame orale.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 83 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto puBBlico dell’economiA (corso A)Giancarlo [email protected]

6 cfu

contenuti del corso - Parte generale: 1. Costituzione e costituzionalismo 2. Società civile, diritto, Stato 3. La divisione dei poteri 4. Le fonti del diritto 5. L’interpretazione 6. Il legislativo 7. L’esecutivo 8 Il Giudiziario 9. La pubblica amministrazione 10. La discrezionalità amministrativa - Parte speciale: 1.Profili storici dell'evoluzione dell'intervento pubblico dell'economia: dallo Stato guardiano allo Stato regolatore. Aspetti generali del ruolo economico dei soggetti pubblici nell'epoca della globalizzazione e della strutturazione federalistica o quasi –federalistica dei poteri pubblici. 2. I principi fondamentali in tema di rapporti economici nella Costituzione italiana e nel Trattato istitutivo della Comunità europea. La c.d. Costituzione economica.

3. Il mercato unico europeo. L'organizzazione e gli strumenti per la sua realizzazione: le quattro libertà di circolazione, la disciplina comunitaria della concorrenza e la limitazione degli aiuti di Stato alle imprese. 4. Il mercato interno e la disciplina nazionale della concorrenza. 5. L'intervento pubblico diretto in economia: il modello dell'impresa pubblica. Gli strumenti del diritto pubblico dell’economia all’epoca di Massimo Severo Giannini e l’evoluzione successiva. 6. I servizi pubblici. Concetto e regime tradizionale. Le discipline dei singoli settori: dai servizi nazionali ai servizi locali. Il nuovo paradigma del servizio universale. 7. I fenomeni: privatizzazioni, liberalizzazioni, regolazioni. Le autorità amministrative indipendenti.

testi di riferimento Per la parte generale occorre un manuale di - Istituzioni Di Diritto Pubblico Fra quelli che saranno indicati a lezione Per la preparazione dell’esame si consiglia per la parte speciale, a scelta , lo studio di: - S. Cassese, La nuova Costituzione economica, Bari - Roma, Laterza, II ult. ed ovvero

- G. Di Gaspare, Diritto dell’economia e dinamiche istituzionali, Padova, ult.ed.. - G. Montedoro, Mercato e potere amministrativo, Napoli, 2010 ( Editoriale scientifica). - Occorre anche il possesso di un codice amministrativo e del testo della Costituzione. - Altre letture e percorsi di approfondimento saranno consigliati a lezione.

metodi didattici Nell’ambito del corso verranno organizzate attività didattiche integrative aventi ad oggetto l’analisi di casi, materiali ed esperienze concrete attinenti ad alcuni aspetti attuali dell’intervento pubblico in economia. A tal fine, è previsto il coinvolgimento didattico di qualificati esperti di settore. Di tali attività verrà data tempestiva comunicazione agli studenti.

modalità d’esame L’esame sarà orale e verterà sul programma del corso.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 85 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto puBBlico dell’economiA (corso B)Claudio [email protected]

6 cfu

contenuti del corso Parte Generale: - Diritto e ordinamento giuridico. - Le fonti del diritto. - Le figure giuridiche soggettive. - Le situazioni giuridiche soggettive. - Lo Stato e i suoi elementi costitutivi. - La Comunità internazionale. - Le forme di Stato e la divisione dei poteri. - Le forme di governo. - Gli istituti di democrazia diretta e gli istituti rappresentativi. - Lo Stato italiano e le sue fonti. - I diritti e i doveri dei cittadini. - Il principio di eguaglianza e le libertà della Costituzione italiana. - I diritti politici e i sistemi elettorali. - I rapporti economici nella Costituzione. - L'iniziativa economica privata e i suoi limiti. - Il diritto di proprietà e i suoi limiti. - Il lavoro nella Costituzione. - Libertà e pluralismo sindacale. - Gli organi costituzionali e di

rilievo costituzionale. - Il Parlamento: struttura e funzioni. - Il Governo: struttura e funzioni. - Gli organi ausiliari. - Il Presidente della Repubblica: struttura e funzioni. - Le garanzie costituzionali. - Il sindacato di costituzionalità delle leggi e le altre competenze della Corte costituzionale. - Lo Stato comunità: le autonomie. - Le autonomie territoriali nella Costituzione. - La Regione: organizzazione, attribuzioni e controlli. - Gli enti locali infraregionali. - La Pubblica Amministrazione: princìpi costituzionali e attività. - Atto amministrativo. - Tutela in via amministrativa. - Princìpi generali sulla giurisdizione. - Le strutture giurisdizionali. - Tutela innanzi alla autorità giudiziaria ordinaria. - Tutela innanzi alla giurisdizione amministrativa. - Le giurisdizioni amministrative speciali.

testi di riferimento Parte generale: - Rossano, Manuale di diritto pubblico, Jovene, Napoli, 2011. Si consiglia che le parti relative agli atti amministrativi ed ai rimedi amministrativi e giurisdizionali siano approfondite con (parte

speciale): - Virga, Diritto amministrativo – Atti e Ricorsi, vol. 2, Giuffré, ultima ed.

metodi didattici Seminari ed esercitazioni sulle fonti del diritto.

modalità d’esame Esami orali

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento degli esami di Diritto e votazione almeno con punti 25 su 30 nella materia del Diritto Pubblico dell’Economia.

diritto societArio

Giovanni Figà[email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l'esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali - Società a responsabilità limitata - Società per azioni - Società ad azionariato diffuso e società quotate - Direzione e coordinamento di società

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 85 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Trasformazione, fusione e scissione, scioglimento e liquidazione.

testi di riferimento Lo studente potrà scegliere fra: - AA.VV., Diritto delle società, Manuale breve, Giuffrè, ult. ed. - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ed. - Associazione Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ed. Inoltre si raccomanda la lettura di: - G. Figà-Talamanca, Studi empirici sulle società di capitali, Piccin editore, 2009. Ulteriori indicazioni bibliografiche e di approfondimento saranno fornite a lezione.

metodi didattici In considerazione degli obiettivi che il corso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento critico e con riferimenti a materiale bibliografico e giurisprudenziale integrativo rispetto allo studio dei manuali, che sarà altresì disponibile, di volta in volta, nella “cattedra online”. Per favorire un apprendimento consapevole gli studenti saranno invitati a presentare in classe casi attinenti ai temi trattati a lezione.

modalità d’esame Prova orale. Tuttavia, ai fini della valutazione finale, si terra conto della partecipazione alle attività didattiche (lezioni ed esercitazioni), nonché dei risultati delle verifica scritta che si terra durante il corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Su richiesta – da concordare con il docente titolare

diritto societArio

Vincenzo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l’esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali - Società per azioni - Società a responsabilità limitata - Scioglimento e liquidazione delle società di capitali - Attività di direzione e coordinamento di società

testi di riferimento Un manuale scelta tra: - Associazione Preite, Il diritto

delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ediz.; - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ediz.

metodi didattici A ragione della natura del corso (“progredito”) e degli obiettivi che esso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento e saranno accompagnate dalla distribuzione di dispense e di materiale integrativo rispetto allo studio dei manuali. Le dispense saranno altresì rese disponibili nella “cattedra online” e degli estremi del materiale didattico integrativo distribuito in aula si darà conto negli “avvisi” della “cattedra online”. Per consentire, inoltre, un più proficuo ed agevole apprendimento della materia, durante il corso saranno organizzate delle esercitazioni.

modalità d’esame Prova orale. Tuttavia, ai fini della valutazione finale, saranno altresì rilevanti la frequenza, che formerà oggetto di verifica, così come la partecipazione attiva al corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 87 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Voto minimo conseguito all’esame 28 ⁄ 30.

diritto societArio

Alessio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l'esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali - Società per azioni - Società a responsabilità limitata - Scioglimento e liquidazione delle società di capitali - Direzione e coordinamento di società - Trasformazione, fusione e scissione - Società quotate

testi di riferimento Lo studente potrà scegliere fra: - Associazione Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ed. - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ed. - AA.VV., Diritto delle società. Manuale breve, Giuffré, ult. ed. - F. Di Sabato, Diritto delle società, Giuffré, ult. ed.

F. Galgano, Le società, Zanichelli, ult. ed.

metodi didattici In considerazione della natura del corso (“progredito”) e degli obiettivi che esso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento e saranno accompagnate dalla distribuzione di dispense e di materiale integrativo rispetto allo studio dei manuali. Il materiale didattico sarà altresì reso disponibile nella “cattedra online”.

modalità d’esame Prova orale. Ai fini della valutazione finale, saranno altresì rilevanti la frequenza, che formerà oggetto di verifica, così come la partecipazione attiva al corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Colloquio con il docente.

diritto societArio

Francesco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Società di capitali: profili generali; - Società per azioni in generale e società quotate in particolare; - Amministrazione e Controlli; - Operazioni di cd. finanza straordinaria (aumenti e riduzione di capitale, trasformazioni, fusioni e scissioni); - Il gruppo di società; - Informazione societaria; - Offerte pubbliche di acquisto e assetti proprietari delle società quotate.

testi di riferimento - Chiappetta, “Diritto del governo societario”, II Edizione, CEDAM, 2010 E un testo a scelta tra: - Associazione Preite, “Il diritto delle Società”, di Olivieri, Perassi, Presti, Vella, Ed. Il Mulino, 2009 - Presti, Rescigno, “Corso di Diritto Commerciale, Società”, Vol. II, IV Edizione, Zanichelli, 2009; - AA.VV., “Diritto delle Società, Manuale Breve”, Giuffrè, 2008; -Campobasso, “Diritto Commerciale, 2″, Diritto delle Società, VII Edizione, UTET, 2009

modalità d’esame Prova orale Frequenza obbligatoria: è richiesta la partecipazione ad almeno il 50% delle lezioni quale requisito di ammissione alla prova orale d’esame.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 87 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

econometrics Giuseppe [email protected]

8 cfu

course content 1. Linear Algebra; 2. Linear Regression Model 3. Generalized Linear Model 4. Instrumental Variables 5. System of Equations 6. Panel Data 7. Forecasting Time Series

reference reading material Required: - Stock, J.H. and M. W. Watson, Introduction to Econometrics, Addison Wesley; 3rd edition (December, 2010), ISBN: 0138009007 Optional: - Wooldridge, Jeffrey, Introductory Econometrics, South-Western College Pub; 3 edition (July 13, 2005), ISBN: 0324113641 - W. H. Green, Econometric Analysis, Prentice Hall; 6th edition, (August 17, 2007), ISBN-10: 0135132452

teaching method The course is structured in lectures and discussion sessions. A problem set is assigned at the beginning

of each week and discussed during weekly sessions.

assessment method The final grade is based on a written test, a research project, and an optional oral examination.

economiA AziendAle

Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’oggetto dell’Economia Aziendale - Gli elementi caratteristici delle aziende - Classificazioni e tipologie di aziende - I modelli di corporate governante - I gruppi di imprese - Gli effetti economici e finanziari della gestione - I principi fondamentali della rappresentazione del capitale e del reddito - Il principio della competenza economica - Il metodo della partita doppia - L’analisi delle condizioni di equilibrio economico e finanziario - L’analisi del punto di pareggio

testi di riferimento - Carlo Caramiello, L’azienda, Giuffrè, 1993 - Carlo Caramiello, Capitale e reddito, Giuffrè, 1993 -Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli, 2003

metodi didattici Lezioni e casi.

modalità d’esame Scritto e orale.

economiA AziendAle

Giovanni [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte prima: Introduzione alle Teorie dell’Impresa, la gestione e l’organizzazione delle aziende. - L'economia aziendale, il concetto di azienda e le relazioni tra aziende ed ambiente esterno. - Il ruolo delle scienze economiche nell'ambito delle scienze sociali Economia aziendale ed economia politica: i diversi ambiti di indagine. - Il ruolo dell'azienda nell'attività economica - Le diverse modalità di classificazione delle aziende.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 89 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- L'assetto istituzionale dell'azienda:le finalità del soggetto economico. - La corporate governance: un confronto a livello internazionale. - Le relazioni tra le aziende e l'ambiente esterno di riferimento:implicazioni politiche, sociali ed ambientali dell'attività aziendale - Le fasi della vita aziendale: istituzionale, di funzionamento e terminale - Fase istituzionale: le scelte fondamentali - Fase di funzionamento: lo schema fondamentale delle operazioni di gestione - Il finanziamento delle aziende: capitale di rischio e capitale di credito - Criteri di scelta della forma di finanziamento. - L'acquisizione dei fattori produttivi: immobilizzazioni e spese correnti - La funzione produttiva. - Il marketing. - Le condizioni di equilibrio, economico e finanziario, delle aziende. - Principi generali di organizzazione aziendale. - Le diverse forme di aggregazione tra aziende - Elementi di strategia e politica aziendale - La fase terminale: cessazione dell'attività - Cenni sulle operazioni

straordinarie Parte seconda: Le informazioni sulla gestione - Le informazioni sulla gestione aziendale, destinate all'esterno: finalità e strumenti - Le modalità tecniche di rilevazione delle operazioni di gestione: la dinamica dei valori" - La rappresentazione contabile delle operazioni di finanziamento - La rappresentazione contabile delle operazioni di acquisto - La rappresentazione contabile delle operazioni di vendita - La determinazione del reddito di esercizio e del patrimonio di funzionamento - Organizzazione e gestione della funzione amministrativa nelle aziende - Cenni sul metodo della partita doppia - I requisiti di efficacia dell'informazione esterna d'impresa - Le informazioni sulla gestione, destinate all'interno: il controllo di gestione Parte terza: La corporate governance - Corporate governance e rischio d'impresa - Modelli comparati di corporate Governance - Il sistema dei controlli - Corporate governance e tutela degli stakeholders esterni Parte quarta: Analisi della performance

- Analisi degli indicatori finanziari e non finanziari

testi di riferimento - Caramiello C., L’azienda (alcune brevi riflessioni introduttive), Milano, Giuffrè, 1993. - Cavalieri E., Lezioni di economia aziendale, Roma, Kappa, 1993. - Fiori G., Corporate governance e qualità dell’informazione esterna d’impresa, Milano, Giuffré, 2003

metodi didattici Didattica attiva e passiva, lavori di gruppo, analisi di casi di studio, interventi in aula.

modalità d’esame Esame scritto ed orale.

economiA AziendAle

Fabrizio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Introduzione all’Economia Aziendale 2. L’Azienda 3. Gestione e dinamica dei valori 4. Sistemi contabili e amministrativi 5. Le condizioni di svolgimento della gestione.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 89 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento - Carlo Caramiello, L’azienda, Giuffrè, 1993 - Carlo Caramiello, Capitale e reddito, Giuffrè, 1993 - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli, 2003 - Fabrizio Di Lazzaro, Paolo Malagrinò, Esercizi svolti di economia aziendale, Giappichelli, 2008 - Dispense a cura del docente

metodi didattici Lezioni, case studies.

modalità d’esame Scritto, orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

economiA AziendAle

Riccardo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Parte prima: L’economia aziendale, il concetto di azienda e le relazioni tra aziende ed ambiente esterno.

Il ruolo delle scienze economiche nell’ambito delle scienze sociali Economia aziendale ed economia politica: i diversi ambiti di indagine Il ruolo dell’azienda nell’attività economica Le diverse modalità di classificazione delle aziende L’assetto istituzionale dell’azienda:le finalità del soggetto economico La corporate governance: un confronto a livello internazionale Le relazioni tra le aziende e l’ambiente esterno di riferimento:implicazioni politiche, sociali ed ambientali dell’attività aziendale - Parte seconda: La gestione e l’organizzazione delle aziende:concetti generali Le fasi della vita aziendale: istituzionale, di funzionamento e terminale Fase istituzionale: le scelte fondamentali Fase di funzionamento: lo schema fondamentale delle operazioni di gestione Il finanziamento delle aziende: capitale di rischio e capitale di credito Criteri di scelta della forma di finanziamento L’acquisizione dei fattori produttivi: immobilizzazioni e spese correnti La funzione produttiva Il marketing Le condizioni di equilibrio,

economico e finanziario, delle aziende Principi generali di organizzazione aziendale Le diverse forme di aggregazione tra aziende Elementi di strategia e politica aziendale La fase terminale: cessazione dell’attività Cenni sulle operazioni straordinarie - Parte terza: Le informazioni sulla gestione Le informazioni sulla gestione aziendale, destinate all’esterno:finalità e strumenti Le modalità tecniche di rilevazione delle operazioni di gestione: la”dinamica dei valori” La rappresentazione contabile delle operazioni di finanziamento La rappresentazione contabile delle operazioni di acquisto La rappresentazione contabile delle operazioni di vendita La determinazione del reddito di esercizio e del patrimonio di funzionamento Organizzazione e gestione della funzione amministrativa nelle aziende Cenni sul metodo della partita doppia I requisiti di efficacia dell’informazione esterna d’impresa Le informazioni sulla gestione, destinate all’interno: il controllo di gestione.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 91 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento - Caramiello C., L’azienda (alcune brevi riflessioni introduttive), Milano, Giuffrè, 1993. - Cavalieri E., Economia aziendale,Vol. I, Roma, Giappichelli, 2010. - Set di slides e dispense del corso.

metodi didattici Lezioni frontali, lavori di gruppo, case-studies, testimonianze, discussioni di articoli.

modalità d’esame Esame scritto ed orali. La prova scritta comprenderà risposte a scelta multipla ed un esercizio pratico.

economiA comportAmentAle (BehAviorAl economics)Massimo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Il corso sarà articolato secondo i seguenti argomenti:I principali risultati sperimentali su cui si fonda la “Behavioral Economics” e le violazioni della teoria dell’utilità attesa. Rassegna della evidenza sperimentale

dal paradosso di Allais fino al “framing effect” ; discussione di alcune teorie alternative alla EUT, ed in particolare della Regret Theory e della Prospect Theory. - Incertezza e rischio: il paradosso di Ellsberg. Gli errori di decisione entro le organizzazioni e gli errori di decisione nei teams. - Il gioco Target The Two : sperimentazione , analisi dei dati statistici e simulazioni . - Il modello duale di ragionamento. - Behavioral Finance e Behavioral Law and Economics: esperimenti e discussione di applicazioni.

testi di riferimento - Kahneman D.(2002) “Maps of Bounded Rationality: a perspective on intuitive judgment and choice” Nobel Prize Lecture, December 8, disponibile anche su JSTOR in The American Economic Review, 1 December 2003, vol. 93, no. 5, pp. 1449-1475(27) trad. it in Motterlini e Piattelli - Palmarini, Critica della Ragione Economica, il Saggiatore pp. 79-130. - Tversky A. , Kahneman D., (1987) “Rational Choice and the Framing of Decisions” in Hogart R.M., Reder M. W. Rational choice - The Contrast between Economics and Psychology, Chicago, The University of

Chicago Press; traduzione Italiana in Egidi, M., Turvani, M., (1994) curatori, Le Ragioni delle Organizzazioni Economiche, Torino: Rosemberg e Sellier. - Evans (2003) - Dual process account of reasoning Trends in Cognitive Sciences vol.7 n.10 Oct 2003 - Thaler R.- Behavioral Finance (20 ⁄ 03 ⁄ 2006) fino a paragrafo 4; par 4 e 5 sono opzionali - Kahneman D. , Tversky A. (1979): Prospect Theory Econometrica, Vol. 47, No. 2. (Mar., 1979), pp. 263-292. pp.269-273 opzionali - Slides di presentazione del corso (si veda la pagina “Documenti”: “From Bounded Rationality to behavioral economics”; ”Introduzione ai fondament psicologici della decisione”; Lezione 20-01-07; Lezione 06-02-07) - Jolls C. Behavioral Law and Economics , NBER Working Papers from National Bureau of Economic Research, Inc No 12879,http: ⁄ ⁄ www.nber.org ⁄ papers ⁄ w12879.pdf - Articoli e papers necessari per svolgere l’esperimento TTT - Cohen M. D. and Bacdayan P. (1994) “Organizational Routines Are Stored as Procedural Memory: Evidence Form a Laboratory Study”, Organization Science, Vol.5, N.4, pp. 554-568. - Egidi, M. and Narduzzo, A.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 91 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

(1997) “The Emergence of Path Dependent Behaviors in Cooperative Contexts” in: International Journal of Industrial Organization; 15(6), October 1997, pp. 677-709. Ulteriori saggi tra i quali verranno scelte letture da discutere: - Selten R. (1999) What is Bounded Rationality? SBF Discussion Paper B-454 - Jolls C., Sunstein CR., Thaler R. A Behavioral Approach to Law and Economics Harvard Law School John M. Olin Center for Law, Economics and BusinessDiscussion Paper Series - Cooter R., Feldman M., Feldman, The Misperception of Norms: The Psychology of Bias and the Economics of Equilibrium http: ⁄ ⁄ repositories.cdlib.org ⁄ blewp ⁄ art206 ⁄ Gli articoli di riferimento, così come Ulteriori articoli e papers necessari per svolgere esperimenti specifici saranno resi disponibili nella pagina web del docente http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ egidi ⁄ alla sezione “Documenti” oppure, quando indicato, direttamente dai siti di riferimento. Nella stessa pagina, saranno rese disponibili letture di base sulla Teoria della probabilità attesa e letture utili al recupero di temi di statistica.

metodi didattici La didattica sarà realizzata attraverso lezioni frontali, sperimentazioni svolte in aula, svolgimento di simulazioni con l’utilizzo del computer.

modalità d’esame Gli studenti che avranno partecipato direttamente agli esperimenti, (ed in particolare all’esperimento “Target the Two” (TTT)), dovranno svolgere una prova scritta composta di due parti: parte prima, una discussione basata sugli articoli obbligatori in bibliografia ; parte seconda, una analisi dei dati sperimentali ed elaborazione delle statistiche rilevanti relativi agli esperimenti svolti nel corso. La prova orale consiste nella discussione dell’elaborato scritto. Essa potrà essere integrata, a richiesta dello studente, da una discussione che verterà, oltre che sulla bibliografia obbligatoria sopra indicata, su uno a scelta tra gli articoli opzionali. Gli studenti che non abbiano partecipato a qualche esperimento oppure non frequentanti dovranno seguire la stessa procedura; troveranno i risultati sperimentali da analizzare sul sito del corso, nella sezione dei documenti, insieme ai programmi per la elaborazione dei dati stessi e al manuale d’uso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Colloquio individuale, valutazione dell’esito dell’esame di profitto

economiA dei mercAti e degli intermediAri FinAnziAriMarianna [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso offre competenze in materia di mercati (monetari, obbligazionari, azionari, valutari e dei derivati), strumenti (titoli e derivati) e intermediari finanziari (banche commerciali e d’investimento, compagnie di assicurazione, fondi pensione, fondi comuni d’investimento, SIM). L'attenzione si concentra sui modelli di funzionamento dei mercati finanziari, sulle caratteristiche e funzioni degli strumenti finanziari, sulla natura e comportamento degli intermediari finanziari e sulle modalità di misurazione e gestione dei rischi (credito, liquidità, tasso d’interesse, etc.) a cui sono esposti.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 93 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento - Saunders Antony, Cornett Marcia Millon, Anolli Mario, Alemanni Barbara, Economia degli Intermediari Finanziari, 3a ed., McGraw Hill, gennaio 2011 - Saunders Antony, Cornett Marcia Millon, Financial Markets and Institutions, 4th ed., McGraw Hill, May 2009.

metodi didattici Lezioni frontali interattive integrate da esercitazioni pratiche e da sessioni in aula informatica.

modalità d’esame Prova scritta intermedia (50%) e prova scritta finale (50%)

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Non esistono sbarramenti formali. Assegnazione previa approvazione dell’argomento proposto dallo studente tramite presentazione di un sintetico progetto di tesi.

economiA dei mercAti e degli intermediAri FinAnziAriFrancesco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso offre competenze in materia di mercati (monetari, obbligazionari, azionari, valutari e dei derivati), strumenti (titoli e derivati) e intermediari finanziari (banche commerciali e d’investimento, compagnie di assicurazione, fondi pensione, fondi comuni d’investimento, SIM). L'attenzione si concentra sui modelli di funzionamento dei mercati finanziari, sulle caratteristiche e funzioni degli strumenti finanziari, sulla natura e comportamento degli intermediari finanziari e sulle modalità di misurazione e gestione dei rischi (credito, liquidità, tasso d’interesse, etc.) a cui sono esposti. Tali elementi sono inquadrati all’interno degli assetti normativi e regolamentari (es. Basilea 2 ⁄ 3) che caratterizzano il sistema finanziario.

testi di riferimento - Saunders Antony, Cornett

Marcia Millon, Anolli Mario, Alemanni Barbara, Economia degli Intermediari Finanziari, 3a ed., McGraw Hill, gennaio 2011 - Durante il corso, il libro sarà integrato da materiale riprodotto nelle slide usate durante le lezioni e messe a disposizione sul sito web del docente.

metodi didattici Lezioni frontali interattive integrate da esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti.

modalità d’esame Colloquio orale finale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Non esistono sbarramenti formali. Assegnazione previa approvazione dell’argomento proposto dallo studente tramite presentazione di un sintetico progetto di tesi.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 93 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA dei mercAti e degli intermediAri FinAnziAri

Nicola [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Funzionamento delle istituzioni e dei mercati finanziari. Mercati del credito e politica monetaria.

testi di riferimento Mishkin-Eakins-Forestieri, Istituzioni e mercati finanziari, Pearson.

metodi didattici Lezioni teoriche, esercitazioni e testimonianze di protagonisti del mondo finanziario.

modalità d’esame Esame scritto e orale

economiA dei mercAti e degli intermediAri FinAnziAriEmilio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso inizia con un’introduzione ai mercati e agli intermediari finanziari. Vengono definiti i vari mercati, interni ed esteri, e vengono descritte le funzioni specifiche degli intermediari finanziari. Quindi si passano in rassegna i mercati dei titoli: i mercati monetari, obbligazionari, azionari, valutari e i mercati dei derivati. Viene descritto ciascun mercato, i suoi partecipanti, i titoli che vi vengono negoziati, le procedure di negoziazione e le modalità con cui le variazioni dei tassi d’interesse, dell’ infla-zione e dei tassi di cambio si riflettono sulle decisioni dei managers finanziari in merito alla copertura dei rischi. Nella seconda parte del corso ci si occupa delle operazioni degli intermediari finanziari e del modo in cui essi gestiscono le loro esposizioni al rischio. Vengono descritte le principali caratteristiche e i trends più recenti nel settore delle banche commerciali. Si passa quindi a trattare le compagnie di assicurazione e i fondi pensione, i fondi comuni d’investimento, le SIM e le banche d’investimento. Il corso si chiude con una rassegna dei principali rischi cui sono esposti i moderni intermediari finanziari: il rischio di credito, il rischio di liquidità e il rischio d’interesse.

testi di riferimento - Saunders Antony, Cornett Marcia Millon, Anolli Mario, Alemanni Barbara, Economia degli Intermediari Finanziari, 3a ed., McGraw Hill, gennaio 2011

metodi didattici Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti. Alla fine di ciascun capitolo del libro sono riportati diversi problemi. Alcuni vengono trattati in aula, altri sono segnalati agli studenti perché provino a trovarne da soli la soluzione. La didattica in aula si avvale di numerose diapositive in PowerPoint, scaricabili dal web. Schema delle Lezioni: 1a sett.: Introduzione (Cap. 1) 2a sett.: Mercati monetari (Cap. 5) 3a sett.: Mercati obbligazionari (Cap. 6) 4a sett.: Mercati azionari (Cap. 7) 5a sett.: Mercati valutari (Cap. 8) 6a sett.: Mercati dei derivati (Cap. 9) 7a sett.: Banche commerciali (Cap. 10) 8a sett.: Compagnie d’assicu-razione e fondi pensione (Cap. 13) 9a sett.: Fondi comuni, SIM e banche di investimento (Cap. 14) 10a sett.: Introduzione ai rischi

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 95 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

degli intermediari finanziari (Cap. 15) 11a sett.: Rischio di credito (Cap. 16) 12a sett.: Rischio di liquidità e rischio d’interesse (Cap. 17)

modalità d’esame La verifica dell’apprendimento viene effettuata mediante una prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Criterio di merito che premia gli studenti più preparati.

economiA dei triButi

Angelo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Aspetti strutturali del sistema tributario italiano e raffronto con quelli dei principali paesi UE. Il processo di armonizzazione fiscale. - La tassazione del lavoro: “il cuneo fiscale e parafiscale” e il costo del lavoro. Effetti della progressività. - La tassazione dei redditi di capitale : effetti sul risparmio e sulle scelte delle forme di

finanziamento delle imprese. Il fattore fiscale delle decisioni di investimento. - La mobilità internazionale dei capitali. - Il modello della Dual Income Tax. - La tassazione del consumo: effetti economici differenziali rispetto alla tassazione del reddito. - Cenni alle politiche degli accertamenti; “ studi di settore” applicati a categorie di imprese ed attività professionali.

testi di riferimento - Ernesto Longobardi, Economia Tributaria, II edizione edito da Mc Graw-Hill. - Materiale di ausilio didattico sarà fornito direttamente agli studenti. - Singole letture specifiche saranno consigliate durante il corso.

metodi didattici Lezioni in aula con ausilio di letture bibliografiche, dati statistici e diapositive. Si apriranno dibattiti sui temi di maggiore rilevanza. Si proporranno anche alcune esercitazioni applicative.

modalità d’esame Durante il corso saranno effettuate alcune prove scritte di verifica in aula, propedeutiche per l’esame di

fine corso, che verrà sostenuto oralmente. Il criterio di valutazione terrà in massimo conto la capacità di ragionare e l’approccio al problema dimostrati dagli studenti.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Con votazione almeno non inferiore alla media delle votazioni ottenute negli altri esami.

economiA del mercAto moBiliAre Emilio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso inizia con un’introduzione sui mercati di futures e opzioni e sui possibili utilizzi dei derivati. Vengono descritti i contratti forward e viene dimostrata, con semplici argomentazioni di ar-bitraggio, la relazione tra prezzi a termine e prezzi a pronti. Viene poi spiegato l’utilizzo dei futures per fini di copertura. Dopo aver analizzato il mercato dei tassi d’inte resse e dei derivati su tassi d’in teresse (FRAs,

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 95 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

futures su T-bonds, ecc.), si passa all’analisi degli swaps, che possono essere considerati come portafogli di FRAs. Dopo aver descritto il funzionamento del mercato delle opzioni ed esposte le semplici relazioni che devono essere rispettate dai prezzi delle opzioni call e put affinché non esistano opportunità di arbitraggio, vengono spiegate alcune strategie operative (hedges, spreads e combinations). Successivamente si mostra come valutare le opzioni con gli alberi binomiali a uno e due stadi. Dopo aver trattato i processi di Wiener e il lemma di Itô, viene esaminato il modello di Black-Scholes-Merton. Vengono poi esposte le caratteristiche delle stock options assegnate a impiegati e dirigenti. Dopo aver esaminato le particolarità delle opzioni su indici azionari, valute e futures, vengono analizzati i parametri utilizzati nelle coperture mediante opzioni (delta, gamma, vega ecc.). Il corso si chiude con l’analisi dei volatility smiles.

testi di riferimento - Hull, John C., “Opzioni, Futures e Altri Derivati”, Pearson Italia, febbraio 2009 (7a ed.). - Hull, John C., “Opzioni, Futures e Altri Derivati - Manuale delle

Soluzioni”, Pearson Italia, febbraio 2009 (7a ed.). Materiali di supporto: - Hull, John C., “Note Tecniche”, web page del docente.

metodi didattici Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti. Alla fine di ciascun capitolo del libro sono riportati diversi problemi. Alcuni vengono trattati in aula, altri sono segnalati agli studenti perché provino a trovarne da soli la soluzione, prima di consultare quella riportata nel Manuale delle Soluzioni. La didattica in aula si avvale di numerose diapositive in PowerPoint, scaricabili dal web. Schema delle Lezioni: 1a sett.: Introduzione (Cap. 1) 2a sett.: Funzionamento dei Mercati dei Futures (Cap. 2), Strategie di Copertura mediante Futures (Cap. 3) 3a sett.: Tassi d’Interesse (Cap. 4) 4a sett.: Determinazione dei Prezzi Forward e dei Prezzi Futures (Cap. 5) 5a sett.: Futures su Tassi d’Interesse (Cap. 6) 6a sett.: Swaps (Cap. 7) 7a sett.: Funzionamento dei Mercati delle Opzioni (Cap. 8), Proprietà Fondamentali delle

Opzioni su Azioni (Cap. 9) 8a sett.: Strategie Operative mediante Opzioni (Cap. 10), Introduzione agli Alberi Binomiali (Cap. 11) 9a sett.: Processi di Wiener e Lemma di Itô (Cap. 12), Modello Black-Scholes-Merton (Cap. 13) 10a sett.: Stock Options per Impiegati e Dirigenti (Cap. 14), Opzioni su Indici Azionari e Valute (Cap. 15), Opzioni su Futures (Cap. 16) 11a sett.: Lettere Greche (Cap. 17) 12a sett.: Volatility Smiles (Cap. 18)

modalità d’esame La verifica dell’apprendimento viene effettuata mediante una prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Criterio di merito che premia gli studenti più preparati.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 97 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA del mercAto moBiliAre Claudio [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso si propone di esaminare il mercato obbligazionario e gli strumenti derivati. In particolare verranno analizzate la relazione rischio ⁄ rendimento al fine della gestione del portafoglio obbligazionario. Verranno analizzati gli strumenti derivati, soffermandosi sulle strategie operative e le modalità di valutazione degli strumenti esaminati. In particolare verranno trattati i seguenti argomenti: - Relazione rischio rendimento titoli obbligazionari - Analisi della curva dei tassi di interesse - Gestione attiva e passiva del portafoglio obbligazionario - Contratti futures: strategie di arbitraggio,speculazione e copertura - Swaps su tassi di interesse e valutazione - Opzioni: proprietà e strategie - Modelli di pricing:a) Binomiale b) Black Scholes Applicazioni operative - Greche

- Opzioni esotiche - Derivati creditizi

testi di riferimento - J.C.Hull, Fondamenti dei mercati di Futures e opzioni ( 6 edizione), ed Pearson Prentice Hall I capitoli 1-2-3- 4 (solo 4.7)5-6-7-8-9-10-11(escluso 11.7 -11.9)-12 -15-20-21 - F.Caparrelli, Gestire il portafoglio obbligazionario, ed EDIBANK - Il Sole 24 Ore sez Finanza e Mercati ( per le esemplificazioni sarà utilizzato il giornale della data indicata in aula) Testi consigliati: a) per funzionamento mercati, strumenti finanziari - F.Caparrelli “ Economia del mercato mobiliare “ ed McGraw Hill

metodi didattici Sono previste prevalentemente lezioni frontali, ed esercitazioni sulla valutazione degi strumenti. Il docente utilizza a supporto delle lezioni le diapositive contenute nel CD allegato al libro di testo.

modalità d’esame Gli studenti possono scegliere fra le seguenti opzioni: - Prova scritta intermedia e in caso di superamento prova orale sulla seconda parte - Prova orale sull’intero programma

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Gli studenti interessati allÀassegnazione della tesi devono evidenziare una buona capacità di ricerca di fonti bibliografiche e di gestione dei dati necessari per effettuare una verifica.

economiA dell’impresA (corso progredito)Davide [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L'impresa nel sistema teorico dei neoclassici. - Teoria della produzione. - Teoria dei costi di produzione. - Organizzazione e impresa. - Comportamento di mercato dell'impresa. - Organizzazione economica, efficienza esterna, interna ed efficacia. - Il concetto di imprenditore. - L’impresa come mix di diversi strumenti di coordinamento delle decisioni. - L'organizzazione interna, la teoria dei contratti e efficienza ⁄ efficacia dell'impresa. - Rapporti principale-agente,

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 97 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

motivazione, incentivi, efficienza ⁄ efficacia. - Proprietà e valore degli asset dell'impresa: il ruolo delle routine e delle strategie organizzative, il tema dei diritti di proprietà. - La teoria classica della finanza e degli investimenti. - Proprietà, controllo societario e obiettivi delle organizzazioni. - Progettazione e dinamica delle organizzazioni: crescita interna, crescita esterna e complessità organizzativa. - Globalizzazione, specializzazione produttiva e rapporti tra l’evoluzione dei sistemi economici e le imprese.

testi di riferimento - Migrom P., Roberts J., Economia, organizzazione e management, Il Mulino, Bologna: capp. 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 14, 15, 16. - Verranno inoltre segnalate alcune letture integrative durante le lezioni.

metodi didattici Lezioni frontali, discussioni, esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto e successivo esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale

Votazione nella materia; argomento proposto; media; esami mancanti.

economiA dell’incertezzA e dell’inFormAzioneDaniela Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Scelte individuali in condizioni di rischio e di ambiguità (teoria tradizionale, violazioni e teorie alternative) - Informazione e strutture informative (Moral Hazard ed Adverse selection, Herding e cascate informative) - I prezzi e la struttura dei mercati come veicolo di trasmissione delle informazioni (EMH, Le aste, La microstruttura dei mercati finanziari) - La finanza comportamentale - Network, rischio ed informazione(applicazioni alle crisi bancarie e finanziarie, microcredito)

testi di riferimento - I.Macho Stadler – J.D.Perez Castrillo, An Introduction to the Economics of Information, Oxford University Press, 2009. - M. O’ Hara, Market

Microstructure Theory, Blackwell, 1997. - A. Shleifer, Inefficient Markets- An Introduction to Behavioral Finance, Oxford University Press, 2000. - Allen, F – Gale D., Understanding Financial Crises, Oxford University Press, 2007. - Appunti del corso e letture di approfondimento disponibili online. Esempi degli esercizi per l’esame e casi di studio verranno distribuiti in classe.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni e casi di studio in laboratorio.

modalità d’esame Il corso verrà valutato sulla base di: - una presentazione di un paper di approfondimento (20%); - esame finale scritto e orale (80%)

economiA e FinAnzA internAzionAleStefano [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Commercio internazionale e

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 99 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

specializzazione produttiva - La convenienza degli scambi internazionali: i differenziali di produttività e le conseguenze per la specializzazione produttiva dei paesi. - Risorse nazionali e commercio internazionale: ulteriori conseguenze per la specializzazione produttiva nazionale. - Gli effetti del commercio internazionale sulla distribuzione del reddito nazionale tra fattori produttivi. - La concorrenza imperfetta e le economie di scala: i nuovi modelli di commercio internazionale. Macroeconomia delle economie aperte - Elementi di contabilità nazionale e bilancia dei pagamenti. - Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio. - Produzione, prezzi e tassi di cambio nel breve periodo. - Meccanismi di aggiustamento dei prezzi e politiche di intervento in regime di tassi di cambio fissi e flessibili.

testi di riferimento Il riferimento principale per le lezioni è il testo: - Paul R. Krugman, Maurice Obstfeld, Economia Internazionale, Pearson Education, Mondadori, Milano, edizione 2007; in particolare i

seguenti capitolo: dal volume 1: capp. I e II (sola lettura), IV, VI.; dal volume 2: cap. II (sola lettura), capitoli III, IV e VI; capitolo VII (esclusi par. 5.3.3, 5.4, 7.6, 7.7 e 7.8) e il cap. IX (esclusi par. 9.3, 9.4, 9.5). Sono escluse, se non espressamente indicato dai docenti, le appendici formali, i focus e le applicazioni. Si consigliano anche letture tratte da: - Gene M. Grossman, Kenneth Rogoff, a cura di, Handbook of International Economics vol. III, Elsevier Science, Amsterdam, 1995. - Stefano Manzocchi, Luca Papi, Economia dell’integrazione finanziaria, Carocci, Roma, 2008. - Giuseppe De Arcangelis, Economia Internazionale, McGraw-Hill, Milano, 2005.

metodi didattici Il corso prevede lezioni e esercitazioni e richiede necessariamente una frequenza continuata.

modalità d’esame Esame scritto ed orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ottima comprensione della materia del corso, e padronanza degli strumenti analitici anche in

corrispondenza con le tematiche dell’attualità internazionale.

economiA e gestione delle imprese Luca [email protected]

J cfu

contenuti del corso - Il sistema impresa e l’ambiente competitivo - L'impresa come insieme di risorse - Le strategie competitive - Le strategie di crescita - La pianificazione strategica - L’implementazione organizzativa delle strategie - La gestione strategica delle funzioni aziendali: - Marketing - Finanza - Operations - Ricerca e sviluppo

testi di riferimento - Fontana F., Caroli M.G., (a cura di), Economia e Gestione delle Imprese, McGraw-Hill, 2009.

metodi didattici Lezioni, seminari, business case e simulazioni.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 99 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

modalità d’esame - Prove intermedie - Prova scritta - Esame orale L’esame orale è facoltativo se si sono superate le prove intermedie e la prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Nessun criterio specifico, se non: l’aver superato l’esame; rispettare le disponibilità temporali indicate dal docente. Per ulteriori informazioni: http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ giustiniano ⁄ tesi ⁄

economiA e gestione delle imprese Matteo Caroli [email protected]

J cfu

contenuti del corso L’impresa come sistema e il rilievo della sua relazione con l’ambiente - Le basi teoriche - La relazione dell’impresa con l’ambiente - Le caratteristiche dell’ambiente competitivo L’impresa come insieme di risorse - Le risorse rilevanti e le

competenze - La strategia basata sulle risorse Le strategie competitive - Il vantaggio competitivo - Le strategie competitive - Le strategie cooperative La pianificazione strategica - Pianificazione corporate - Pianificazione di business - Scenario planning Le funzioni aziendali - La gestione delle operations - L’innovazione - il marketing - Finanza e creazione di valore

testi di riferimento - Caroli m.- Fontana F., Economia e gestione delle imprese – terza edizione, Mc Graw-Hill

metodi didattici Lezioni ex cathedra; analisi di casi reali di business; testimonianze aziendali.

modalità d’esame Partecipazione attiva in aula; esame scritto. Esame orale facoltativo

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento dell’esame con votazione minima di 27 ⁄ 30.

economiA industriAleCarlo Luigi Scognamiglio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Successione degli argomenti: - Introduzione all'economia industriale. - La nascita dell'economia industriale e le sue relazioni con altre discipline come la microeconomia, l'economia dell'impresa (e la "corporate governance") e l'economia della concorrenza. - Le forme di mercato: il monopolio e la regolamentazione, la concorrenza perfetta (o quasi), l'oligopolio e la concorrenza oligopolistica. - Il paradigma struttura - condotta - perfomance. - Il potere di mercato e la collusione, le strategie di prezzo e non di prezzo, le relazioni verticali e la pubblicità. - L'entrata e l'uscita dal mercato, i comportamenti strategici, la crescita esterna e le politiche per lo sviluppo. - La regolamentazione e la tutela della concorrenza. - Il contesto istituzionale: regole e concorrenza, il mercato rilevante, il potere di mercato

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 101 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

e la posizione dominante, la contendibilità dei mercati.

testi di riferimento - C. Scognamiglio Pasini, Economia Industriale, luiss University Press, 2009

metodi didattici Esercitazioni di microeconomia, seminario di casi antitrust e lezioni tradizionali.

modalità d’esame Esame orale sull’intero programma, compresi i richiami alla microeconomia, al termine del corso. La frequenza sarà certificata dalla semplice partecipazione ad almeno due delle tre prove di apprendimento svolte nel corso dell’anno. Solo gli studenti che hanno frequentato saranno ammessi a sostenere l’esame nella prima sessione utile.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Non ci sono criteri particolari per l’assegnazione dell’elaborato finale.

economiA industriAle Maria [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Introduzione all'economia industriale. La nascita dell'economia industriale e le sue relazioni con altre discipline come la microeconomia, l'economia dell'impresa e l'economia della concorrenza. 2. Il paradigma struttura - condotta - perfomance Le forme di mercato: il monopolio e la regolamentazione, la concorrenza perfetta (o quasi), l'oligopolio e la concorrenza oligopolistica. Il potere di mercato e la collusione, le strategie di prezzo e non di prezzo, le relazioni verticali e la pubblicità. L'entrata e l'uscita dal mercato, i comportamenti strategici. 3. La regolamentazione e la tutela della concorrenza. Il contesto istituzionale: regole e concorrenza, la definizione di mercato rilevante, il potere di mercato e la posizione dominante, la contendibilità dei mercati.

testi di riferimento - C. Scognamiglio Pasini, Economia Industriale, luiss University Press, 2006 - A.Biancardi (a cura di), L’eccezione e la regola: tariffe, contratti e infrastrutture, Il Mulino, 2009

metodi didattici Lezioni tradizionali Seminari: la regolamentazione delle public utilities. Progetti di gruppo: analisi di casi antitrust Esercitazioni: analisi settoriali e simulazioni.

modalità d’esame Esame orale sull’intero programma, compresi i richiami alla microeconomia, al termine del corso. Esami scritti durante il corso.

economiA industriAle

Carlo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso si propone di descrivere il comportamento strategico delle imprese e dei consumatori nei mercati oligopolistici, nonché analizzare in un

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 101 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

contesto italiano e comunitario gli strumenti e le finalità delle politiche per la concorrenza, per la regolazione e la liberalizzazione dei mercati. A questo scopo, il corso presenta una parte iniziale di introduzione alla teoria dell’equilibrio dei mercati, alla teoria dei giochi ed alla teoria dell’oligopolio (statico e dinamico), alla collusione, alla differenziazione di prodotto, alle esternalità di rete nei settori ad alta tecnologia. In seguito le tematiche analizzate saranno riviste in relazione al contesto istituzionale e di mercato italiano con applicazioni ed evidenze concrete.

testi di riferimento - Luis Cabral, Economia Industriale, Carocci Editore, 2009

metodi didattici Il corso è caratterizzato da lezioni frontali. Vi saranno poi sessioni di esercitazione su esercizi da esame che verranno risolti in aula.

modalità d’esame Esame scritto (a libri chiusi). Eventuale orale integrativo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale può riguardare l’analisi di alcuni mercati ⁄

settori industrali e connesse problematiche competitive. L’elaborato dovrebbe risultare di 40-50 cartelle circa.

economiA monetAriA e creditiziAGiorgio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso esamina le funzioni della moneta, il ruolo degli intermediari finanziari e la gestione e la trasmissione della politica monetaria nelle moderne economie industrializzate, con particolare enfasi dedicata al confronto tra la Banca Centrale Europea e la FED. Programma: - Parte A: Teoria Monetaria A.1. Introduzione al corso. Definizione di moneta. Economia di baratto ed economia monetaria. Il problema dell’introduzione della moneta nei modelli di equilibrio generale. Fondamenti microeconomici della teoria monetaria e la moneta nel modello OLG. A.2. La domanda di moneta nei modelli tradizionali. La Teoria Quantitativa e la Preferenza per

la Liquidità. Il modello delle scorte, le scelte di portafoglio e la domanda di moneta in Friedman. Studi empirici sulla domanda di moneta. - Parte B: L’Offerta di Moneta e la gestione operativa della politica monetaria. Richiami di macroeconomia: modello domanda e offerta aggregata, curva di Phillips e aspettative razionali. La funzione di perdita della banca centrale. Regole verso discrezionalità: il problema dell’incoerenza dinamica e del bias inflazionistico. Obiettivi e strumenti della politica monetaria. Aspetti istituzionali e modus operandi della Banca Centrale Europea ed un confronto con la Federal Reserve negli USA. L'innovazione finanziaria. Aggregati Monetari e Finanziari. Natura e Funzioni della Banca Centrale. Il Mercato della Base Monetaria. Il Mercato monetario e le operazioni di mercato aperto. Modalità di finanziamento del sistema creditizio. Il "corridoio" dei tassi ufficiali. Il regime di Riserva obbligatoria ed il mercato interbancario. Il sistema dei pagamenti. Scelta degli strumenti in condizioni di incertezza. - Parte C: Cenni alla teoria dell’intermediazione finanziaria e regolamentazione degli intermediari.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 103 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Le principali teorie relative all'intermediazione finanziaria e bancaria. Le asimmetrie informative e il razionamento del credito in equilibrio. Il problema della regolamentazione degli intermediari bancari. Obiettivi, teorie e pratiche della regolamentazione. Quali “architetture” per la regolamentazione finanziaria? La vigilanza prudenziale. L’assicurazione dei depositi. Il problema della separazione di responsabilità delle funzioni di politica monetaria e di vigilanza bancaria. - Parte D: La trasmissione della politica monetaria e le regole di condotta della banca centrale. Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e gli effetti sull'economia reale. Le visioni tradizionali in economia chiusa ed in economia aperta. Cenni al dibattito monetaristi-keynesiani. La politica monetaria in presenza di innovazione finanziaria. Il canale del credito nella trasmissione della politica monetaria. Il dibattito sulla non neutralità della moneta.

testi di riferimento - Di Giorgio G., Lezioni di economia monetaria, Cedam, Padova, ultima edizione (in particolare i capitoli 1-5) - Di Giorgio G., A. Pandimiglio e S. Nisticò, Problemi di Economia

e Politica Monetaria, Cedam, Padova. - Letture consigliate dal docente in classe

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni in classe, lavori di gruppo.

modalità d’esame Prova scritta eventualmente integrata da prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Profilo di studi coerente con approfondimenti in discipline economiche e finanziarie

economic growth And development

Gianfranco Di Vaio Luca [email protected] [email protected]

8 cfu

course content Basic facts on economic growth: rapid global growth in recent 2 centuries, and significant divergence across countries.Main theories: basic Solow model, endogenous growth, human capital and imperfect capital markets, technology

adoption, demographic trends.Empirical tests of theories: growth accounting, the Jones critique, convergence and growth regressions, development accounting, geography, institutions.

reference reading material - Weil, David N., Economic Growth (2nd Ed.), Boston: Addison-Wesley, 2008. The book is also translated to Italian.

teaching method Class presentations and home assignments. Home assignments will put emphasize on data search and processing.

assessment method Problem sets and a final exam.

criteria for deciding on subJect of final paper Professor authorization.

europeAn economic history And policiesMarcello De Cecco Carlo [email protected]

8 cfu

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 103 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

course content The main issues of the course are the European economic history and policies, focusing on selected topics: the Golden Age, the Common Market, the productivity slowdown, the Budget Policies, the EMS, the EMU, The Future of the European Model.

reference reading material - Barry Eichengreen, “The European Economy since 1945: Coordinated Capitalism and Beyond”, Princeton University Press, Paperback edition, 2008. - Richard Baldwin and Charles Wyplosz, “The Economics of European Integration”, McGraw-Hill, 3rd Edition, 2009.

teaching method Lectures and seminars

assessment method Final exam (written)

criteria for deciding on subJect of final paper Based on either students or teacher interests.

FinAnciAl mArkets And intermediAries Paolo [email protected]

8 cfu

course content - Introduction to Financial Instruments and Securities Markets - Portfolio Theory (Risk and Return; Diversification; the CAPM and the APT; Market Efficiency; Performance Evaluation of Portfolio Management) - Fixed Income Markets (Institutions and Characteristics; The Present Value; Bond Prices and Interest Rates; The Term Structure of Interest Rates; Properties of Bond Prices) - Equity Markets (Characteristics and Valuation; Equity Prices, Investment and Growth Opportunities) - Derivative Markets (Futures and Option Contracts; Risk Management and Risk Neutral Valuation)

reference reading material - Bode, Kane and Marcus (2010), Essentials of Investment, McGraw-Hill, 8th edition - Instructor’s Lecture Notes

teaching method Main lectures plus weekly tutorials with discussions of numerical exercises, case studies and homework.

assessment method Weekly evaluations of problem sets, assignments or case studies.

criteria for deciding on subJect of final paper Closed book final exam, with numerical and essay type questions

FinAnzA AziendAle AvAnzAtoRaffaele [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Capital budgeting e financial modelling - Costruzione di piani finanziari - Sensitivity analysis - Decision trees - Real options Stima del costo del capitale - CAPM: richiami - Modelli alternativi di rischio sistematico (multifactor models, APT, Three-factor models) - Analisi dell’evidenza empirica

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 105 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Problemi pratici nella stima del costo del capitale Valutazione d’azienda - Metodi di valutazione dell’azienda basati sui flussi di cassa (WACC, APT, FTE) - Multipli - Applicazioni ad operazioni (M&A, IPO)

testi di riferimento - Berk J. DeMarzo P., Finanza aziendale, Addison Wesley Italia, 2008

metodi didattici Il corso prevede sessioni di didattica frontale e analisi di casi di studio che richiedono applicazioni in Excel.

modalità d’esame Esame scritto ed esame orale (facoltativo)

gAmes And strAtegies

Marco Dall’[email protected]

8 cfu

course content - Games with perfect information: Nash equlibrium Theory Nash equilibrium: Illustrations Mixed strategy equilibrium

Extensive games with perfect information: Theory Extensive games with perfect information: Illustrations Coalitional games and the core - Plus possible something of: Bayesian games Extensive games with imperfect information Strictly competitive games and maximinimization Rationalizabilty Evolutionary equilibrium Repeated games: The prisoner’s dilemma Repeated games: General results Bargaining

reference reading material Martin J. Osborne, An introduction to game theory

teaching method Interactive

assessment method Written tests and oral exams

criteria for deciding on subJect of final paper They will be announced in the classroom.

gestione dellA produzione (operAtions mAnAgement)MariaElena [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Area di competenza e obiettivi dell’Operations Management. - Classificazione e caratteri distintivi dei sistemi produttivi di beni e di servizi. Matrice Volume ⁄ Varietà e selezione del processo produttivo. Flessibilità del sistema produttivo. Integrazione verticale e outsourcing: scelte di make or buy. Classificazione dei sistemi produttivi a tre assi. Classificazione di Wortmann e tipologie di interazione azienda-mercato. Inquadramento dei regimi di produzione nel contesto delle logiche push ⁄ pull. - Misure di prestazione dei sistemi produttivi. Capacità e potenzialità produttiva. Misure di produttività ed efficienza globale. Metodi di analisi di processo per la misurazione della performance. - Criteri di dimensionamento di capacità del sistema produttivo di beni e servizi. - Operations Management e

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 105 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

gestione della Supply chain. Previsione della domanda del mercato. Sviluppo dei piani di operations. Strategie di risposta alla domanda e adeguamento della capacità produttiva. Piano aggregato e principale. Pianificazione dei fabbisogni: sistemi Material Requirements Planning (MRP) e Just in Time. - Funzione logistica nei sistemi produttivi. La gestione delle giacenze in condizione di certezza e di incertezza. Tipologia e funzione delle scorte. Metodi di controllo delle scorte. Gestione degli approvvigionamenti. Logistica distributiva. - Total Quality Management. Approccio Six Sigma e logiche di Lean Production.

testi di riferimento - R.B. Chase et alii, Operations Management nella produzione e nei servizi, Ed. MacGraw-Hill. Milano, 2008. - A. Grando, Organizzazione e Gestione della produzione industriale, Ed. EGEA. Milano, 1993.

metodi didattici Lezioni con l’ausilio di presentazioni in Powerpoint, discussione di casi di studio e di esempi pratici

modalità d’esame Prova intermedia scritta.

Prova finale scritta e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’argomento dell’Elaborato finale deve essere concordato direttamente con il docente.

gestione dellA produzione (operAtions mAnAgement)Massimo De [email protected]

8 cfu

contenuti del corso I Sistemi Produttivi Caratteristiche Descrittive - Tipologie di processi produttivi - Tipologie di layout - Caratteri prestazionali Caratteristiche Progettuali - Dimensionamento - Analisi Tecnico-Economica Caratteristiche Funzionali - Analisi di Processo - Gestione delle Scorte - Programmazione e Controllo delle operations Approfondimenti - Project Management - Work Network Management - Logistica e Trasporti - Operations Strategy

testi di riferimento - N. Slack – A.Chambers – A.Betts – P. Danese – P. Romano – A. Vinelli, Gestione delle Operations e dei Processi, Pearson Education, 2007.

metodi didattici Lezioni frontali interattive integrate da seminari e testimonianze di manager, risoluzioni di casi didattici ed applicazioni.

modalità d’esame Esame scritto (risposte a domande aperte equivalenti alla prova orale) oppure Esame orale (valutazione tradizionale sui contenuti del corso)

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Riscontrato interesse ed attitudine all’approfondimento della materia.

gloBAl economic chAllenges

Liliane Giardino Karlinger Alessandro [email protected] [email protected] alanza@luiss@it

L cfu

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 107 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

course content This course consists of two blocks of 48 hours each. Block I, taught by Liliane Giardino-Karlinger, introduces students to key topics in Managerial Economics. Every day, managers have to decide where to draw the boundaries of their firms, and how to structure their relations with suppliers and customers. This class introduces advanced management students to selected contributions in modern economic theory that can help them make better choices, and understand the policy constraints they will face in making these choices. We will cover (i) Horizontal Mergers, (ii) Vertical Integration and Multinationals, (iii) Vertical Relations, and (iv) Price Discrimination. Block II, taught by Alessandro Lanza: The questions surrounding supply, access and reliability of access to energy have been determining factors in the security and wealth of the planet. According to the UN’s Intergovernmental Panel on Climate Change the whole energy geopolitical scenario has been made ever more critical thanks to the factor known as global climate change. The paradox is that while countries increasingly need to compete for energy, they are

required to radically rethink how their energy is used and conserved. Particular attention will be paid to the dissemination of new technology and to who will pay for it.

reference reading material Block I: Compulsory: - Paul Belleflamme & Martin Peitz, Industrial Organization – Markets and Strategies, Cambridge University Press, 2010. - Massimo Motta, Competition Policy: Theory and Practice, Cambridge University Press, 2004. Block II: to be decided.

teaching method Lecturing, hands-on exercises

assessment method Written final exam.

generAl mAnAgement

Liliane Giardino Karlinger [email protected] [email protected] alanza@luiss@it

L cfu

course content This course consists of two blocks of 48 hours each. Block I, taught by Liliane Giardino-Karlinger, introduces students to the foundations of modern trade theory. 1) Why should we import goods that we could produce ourselves? 2) How are the gains from trade distributed across countries and across households (rich and poor) within each country? 3) What are the patterns of international trade, i.e. what are the goods that your country is likely to import, and which ones is it likely to export, and why? 4) How much trade is good for your country, and how should governments intervene (if at all) to regulate international trade (e.g. through tariffs, quotas, export subsidies, etc). Block II, taught by Alessandro Lanza: The questions surrounding supply, access and reliability of access to energy have been determining factors in the security and wealth of the planet. According to the UN’s Intergovernmental Panel on Climate Change the whole energy geopolitical scenario has been made ever more critical thanks to the factor known as global climate change. The paradox is that while countries increasingly need to compete for energy, they are

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 107 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

required to radically rethink how their energy is used and conserved. Particular attention will be paid to the dissemination of new technology and to who will pay for it.

reference reading material Block I: Compulsory: - Paul R. Krugman, Maurice Obstfeld, Marc Melitz, International Economics: Theory and Policy, 9th Edition, Published by Prentice Hall, 2011 Block II: to be decided.

teaching method Lecturing, hands-on exercises

assessment method Written final exam

inFormAticA (corso A)

Gennaro Olivieri [email protected]

6 cfu

contenuti del corso - Sistemi di elaborazione e personal computer. Componenti e architetture HW. Sistemi operativi e software. Reti, servizi di rete e Web. DB, DBMS e DWH generalità. Introduzione alla

Programmazione. Interfaccia utenti e Web. Ciclo vita del SW. Gestione progetti IT e aspetti economici. Tecnologie informatiche e organizzazioni. Sicurezza informatica. - Software applicativi (Laboratorio). Caratteristiche e uso diretto in laboratorio dei più diffusi strumenti di automazione di ufficio e produttività individuale su PC, con particolare attenzione a: Elaborazione testi, Fogli elettronici, Sistemi di gestione di basi di dati e Internet.

testi di riferimento - Curtin D.P., Foley K., Sen K., Morin C. – Informatica di base – ed. McGraw-Hill Libri Italia, 2008; Laboratorio: - Dispense elaborate dal docente. Per ulteriori informazioni visitare http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ olivieri ⁄ informatica

metodi didattici Teoria. Le lezioni in aula tradizionale saranno arricchite con seminari finalizzati ad illustrare le caratteristiche dei principali software aziendali e le funzionalità avanzate per l’utilizzo degli strumenti di automazione d’ufficio. Laboratorio. Le dispense elaborate dal docente sono corredate da applicazioni ed esempi che verranno svolti

durante le esercitazioni in aula informatizzata. (Elaborazione testo, Fogli elettronici, basi di dati e internet)

modalità d’esame La valutazione si articola in due parti: - Teoria: Consiste in un questionario a risposte multiple per verificare la preparazione sia sugli argomenti trattati a lezione sia su quelli contenuti nel libro di testo. - Laboratorio: Richiede il superamento di una prova pratica che consiste nella risoluzione di problemi di Office Automation

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

inFormAticA (corso c)

Mauro [email protected]

6 cfu

contenuti del corso - Sistemi di elaborazione e personal computer. Componenti e architetture HW. Sistemi operativi e software. Reti,

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 109 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

servizi di rete e Web. DB, DBMS e DWH. Introduzione alla Programmazione. Interfaccia utenti e Web. Ciclo di vita del SW. Gestione progetti IT e aspetti economici. Tecnologie informatiche e organizzazioni. Sicurezza informatica. - Software applicativi (Laboratorio). Caratteristiche e uso diretto in laboratorio dei più diffusi strumenti di automazione di ufficio e produttività individuale su PC, con particolare attenzione a: Elaborazione testi, Fogli elettronici, Sistemi di gestione di basi di dati e Internet.

testi di riferimento - Introduzione alle tecnologie informatiche e ai sistemi informativi aziendali, Corso di Informatica – Laurea triennale in Economia e Management, Centro di Ricerca sui Sistemi Informativi, Università luiss Guido Carli, McGraw-Hill Create 2010 Laboratorio: - Moduli multimediali accessibili per gli studenti sul sito del CeRSI. Per ulteriori informazioni visitare http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ informatica-draoli ⁄

metodi didattici Teoria. Le lezioni in aula tradizionale e saranno arricchite con seminari finalizzati ad

illustrare le caratteristiche dei principali software aziendali e le funzionalità avanzate per l’utilizzo degli strumenti di automazione d’ufficio. Laboratorio. Autoformazione assistita da tutor. Il servizio di autoformazione assistita sarà erogato sia agli studenti che non siano già in possesso della patente ECDL sia a quelli che la abbiano conseguita, ma con programmi di formazione obsoleti (l’attuale programma in vigore è il Syllabus 5).

modalità d’esame La valutazione si articola in due parti: - Laboratorio: Richiede il superamento di una prova pratica che consiste nella simulazione dei seguenti moduli ECDL: M3 (“Elaborazione testi”), M4 (“Foglio elettronico”), M5 (“Base di dati”) e M7 (“Reti informatiche”). Le prove pratiche si svolgono in corrispondenza della “prova scritta” di ciascun appello d’esame. In alternativa alla prova pratica (simulazioni), gli studenti potranno sostenere i moduli ECDL presso il Test Center della luiss che mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ ecdl). - Teoria: Consiste in un esame orale per verificare la preparazione sia sugli argomenti

trattati a lezione sia su quelli contenuti nel libro di testo. Potranno accedere alla prova di teoria solo gli studenti che avranno superato le prove pratiche di laboratorio. In alternativa alla prova orale di teoria, gli studenti potranno sostenere il test Operate della certificazione EUCIP Core presso il Test Center della Luiss che mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ eucip).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

inFormAticA (corso B)

Paolo [email protected]

6 cfu

contenuti del corso - Sistemi di elaborazione e personal computer. Componenti e architetture HW. Sistemi operativi e software. Reti, servizi di rete e Web. DB, DBMS e DWH generalità. Introduzione alla Programmazione. Interfaccia utenti e Web. Ciclo vita del

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 109 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

SW. Gestione progetti IT e aspetti economici. Tecnologie informatiche e organizzazioni. Sicurezza informatica. - Software applicativi (Laboratorio). Caratteristiche e uso diretto in laboratorio dei più diffusi strumenti di automazione di ufficio e produttività individuale su PC, con particolare attenzione a: Elaborazione testi, Fogli elettronici, Sistemi di gestione di basi di dati e Internet.

testi di riferimento - Introduzione alle tecnologie informatiche e ai sistemi informativi aziendali, Corso di Informatica – Laurea triennale in Economia e Management, Centro di Ricerca sui Sistemi Informativi, Università luiss Guido Carli, McGraw-Hill Create 2010 Laboratorio: - Moduli multimediali accessibili per gli studenti sul sito del CeRSI. Per ulteriori informazioni visitare http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ spagnoletti ⁄ informatica

metodi didattici Teoria. Le lezioni in aula tradizionale e saranno arricchite con seminari finalizzati ad illustrare le caratteristiche dei principali software aziendali e le funzionalità avanzate per l’utilizzo degli strumenti di automazione d’ufficio.

Laboratorio. Autoformazione assistita da tutor. Il servizio di autoformazione assistita sarà erogato sia agli studenti che non siano già in possesso della patente ECDL sia a quelli che la abbiano conseguita, ma con programmi di formazione obsoleti (l’attuale programma in vigore è il Syllabus 5).

modalità d’esame La valutazione si articola in due parti: - Laboratorio: Richiede il superamento di una prova pratica che consiste nella simulazione dei seguenti moduli ECDL: M3 (“Elaborazione testi”), M4 (“Foglio elettronico”), M5 (“Base di dati”) e M7 (“Reti informatiche”). Le prove pratiche si svolgono in corrispondenza della “prova scritta” di ciascun appello d’esame. In alternativa alla prova pratica (simulazioni), gli studenti potranno sostenere i moduli ECDL presso il Test Center della Luiss che mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ ecdl). - Teoria: Consiste in un esame orale per verificare la preparazione sia sugli argomenti trattati a lezione sia su quelli contenuti nel libro di testo. Potranno accedere alla prova di teoria solo gli studenti che avranno superato le prove pratiche di laboratorio.

In alternativa alla prova orale di teoria, gli studenti potranno sostenere il test Operate della certificazione EUCIP Core presso il Test Center della Luiss che mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ eucip).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale nteresse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

inFormAticA (corso d)

Stefano [email protected]

6 cfu

contenuti del corso - Sistemi di elaborazione e personal computer. Componenti e architetture HW. Sistemi operativi e software. Reti, servizi di rete e Web. DB, DBMS e DWH generalità. Introduzione alla Programmazione. Interfaccia utenti e Web. Ciclo vita del SW. Gestione progetti IT e aspetti economici. Tecnologie informatiche e organizzazioni. Sicurezza informatica. - Software applicativi (Laboratorio). Caratteristiche e uso diretto in laboratorio

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 111 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

dei più diffusi strumenti di automazione di ufficio e produttività individuale su PC, con particolare attenzione a: Elaborazione testi, Fogli elettronici, Sistemi di gestione di basi di dati e Internet.

testi di riferimento - Introduzione alle tecnologie informatiche e ai sistemi informativi aziendali, Corso di Informatica – Laurea triennale in Economia e Management, Centro di Ricerca sui Sistemi Informativi, Università luiss Guido Carli, McGraw-Hill Create 2010 Laboratorio: - Moduli multimediali accessibili per gli studenti sul sito del CeRSI. Per ulteriori informazioni visitare http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ za ⁄ informatica-canale-d

metodi didattici Teoria. Le lezioni in aula tradizionale e saranno arricchite con seminari finalizzati ad illustrare le caratteristiche dei principali software aziendali e le funzionalità avanzate per l’utilizzo degli strumenti di automazione d’ufficio. Laboratorio. Autoformazione assistita da tutor. Il servizio di autoformazione assistita sarà erogato sia agli studenti che non siano già in possesso della patente ECDL sia a quelli

che la abbiano conseguita, ma con programmi di formazione obsoleti (l’attuale programma in vigore è il Syllabus 5).

modalità d’esame La valutazione si articola in due parti: - Laboratorio: Richiede il superamento di una prova pratica che consiste nella simulazione dei seguenti moduli ECDL: M3 (“Elaborazione testi”), M4 (“Foglio elettronico”), M5 (“Base di dati”) e M7 (“Reti informatiche”). Le prove pratiche si svolgono in corrispondenza della “prova scritta” di ciascun appello d’esame. In alternativa alla prova pratica (simulazioni), gli studenti potranno sostenere i moduli ECDL presso il Test Center della Luiss che mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ ecdl). - Teoria: Consiste in un esame orale per verificare la preparazione sia sugli argomenti trattati a lezione sia su quelli contenuti nel libro di testo. Potranno accedere alla prova di teoria solo gli studenti che avranno superato le prove pratiche di laboratorio. In alternativa alla prova orale di teoria, gli studenti potranno sostenere il test Operate della certificazione EUCIP Core presso il Test Center della Luiss che

mette a disposizione sessioni di test con periodicità mensile (www.cersi.it ⁄ eucip).

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

inFormAtion systemGianluigi [email protected]

6 cfu

course content The course will be divided in two main parts: Computer systems and networks and familiarity with Office tool. The former part will be focused on Computer systems, Computing Components and Architecture, Operating Systems, Communications and Networks, Databases, IT project management principles, Information security. The latter part will deliver the ability to be familiar with Office Automation tools.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 111 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

reference reading material Information regarding the book ⁄ books and further readings will be published on the course website.

teaching method Interaction with students represents the building block of the teaching method. Further experiences from companies will be presented during the course. The students have to attend the theory lessons and Lab session.

assessment method Assessment is divided in two parts: - Laboratory. A practical test on word processor, datasheet, database, presentation and internet is organized for each exam session. As an alternative students can provide the ECDL certificate. More information on ECDL are available at www.cersi.it ⁄ ecdl - Theory. Interview on the course contents. In order to access this part of the exam students are requested to pass the laboratory part. As an alternative to the interview students can provide a certificate related to the Operate part of the EUCIP Core certification (more information about this option on www.cersi.it ⁄ eucip) The grading could be improved with optional small-size team

projects or oral exams.

criteria for deciding on subJect of final paper Interest on the course contents.

introduction to Business economics Francesca Di [email protected]

8 cfu

course content First part: Introduction to the theory of the firm. - Economics and business administration as social sciences. - A taxonomy of different types of organizations; business goals and legal forms. - The firm and its environment: the role of business in the economic system; social and ethical implications of business. - Ownership structure and corporate governance models: an international comparison. - Corporate governance, business risk and stakeholders’ interests alignment. - Organizational networks and business combinations. Second part: Introduction to Business Management

- Basic choices for business start-up and business strategy principles. - Business as a going concern: basic operational and financial cycles. - Financial choices: equity and financial debt. - Production management: capital and operational expenses; value chain management. - Marketing management: new product development and product life cycle; pricing, distribution, promotion. - Organizational structures and human resources management. Third part: Business Information systems and financial reporting - Performance measurement principles: profitability and financial risk analysis. - Financial reporting and users decisions. - Financial statements for displaying business activities. - Accounting for financing, purchasing and sales activities. - Balance sheet and income statement. - Introduction to bookkeeping techniques. - Introduction to financial statements analysis: profitability ratios, financial risk ratios.

reference reading material - Robert N. Anthony – Leslie K. Breitner, Essentials of

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 113 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Accounting, Prentice Hall, 2007. - Slides set of the course.

teaching method Frontal lectures, practical team-work, case studies, guest speakers, financial chronicle discussion.

assessment method Written and oral exam.

io & competition theory

Liliane Giardino [email protected]

8 cfu

course content Industrial Organization studies the interaction of firms and consumers in markets that are characterized by imperfect competition. We will explore the sources and consequences of market power. The course will cover topics in monopoly, price discrimination, static and dynamic oligopoly models, cartel behaviour, product differentiation, and strategic entry deterrence. Each topic will be supplemented by case studies and problem sets.

reference reading material - Jeffrey Church and Roger

Ware, Industrial Organization: A Strategic Approach, McGraw Hill, 2000. I will focus on Chapters 2 - 15 The book can be downloaded from the author’s webpage: http: ⁄ ⁄ homepages.ucalgary.ca ⁄ ~jrchurch ⁄ page4 ⁄ page5 ⁄ files ⁄ PostedIOSA.pdf

teaching method Lecturing, hands-on exercises

assessment method Written final exam

lAw And economics

Andrea [email protected]

L cfu

contenuti del corso Birth and evolution of law and economics; elements of microeconomics and decision theory; theories of justice (Posner, Rawls, Harsanyi, Sen, Gauthier, etc.); neoclassical economics; bounded rationality and rational ignorance; behavioral economics; law and economics of property; property rules v. liability rules; optional law; intellectual property protection and digital rights management; law and economics of contracts; consumer

protection; abuse of economic dependence; tort law and economics; private enforcement and optimal deterrence; principles of regulatory impact analysis and cost-benefit analysis of legislation; nudging and new frontiers of behavioral law and economics; applications to financial services, IP, antitrust, telecommunications, climate change.

reference reading material Compulsory: - Cooter-Ulen, Law and Economics, Addison-Wesley - Renda, A., Impact Assessment in the EU. The State of the Art and the Art of the State, CEPS; Brussels, 2006. - Renda, A., Law and Economics in the RIA world, Intersentia, 2011. Further readings will be distributed by the teacher during the course. Optional readings will be suggested by the Teacher during the course.

teaching method Front teaching, interactive sessions, moot court.

assessment method Take-home written exam plus oral exam

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 113 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteria for deciding on subJect of final paper Inter-disciplinarity, relevance for current policy debate

mAcroeconomiA e politicA economicANicola [email protected]

L cfu

contenuti del corso Principi di macroeconomia.

testi di riferimento Mankiw-Taylor-Canton, Macroeconomia, Zanichelli. Ultima edizione.

metodi didattici Lezioni teoriche ed esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto e orale.

mAcroeconomiA e politicA economicAPaolo [email protected]

L cfu

contenuti del corso - Introduzione alla macroeconomia, nozioni di base di contabilità nazionale. - Il mercato dei beni. Il modello della croce keynesiana. La curva IS - I mercati finanziari. La teoria della domanda di moneta. L’offerta di moneta. La curva LM - Il breve periodo. Il modello IS-LM, gli effetti delle politiche monetarie e fiscali e la costruzione della curva di domanda aggregata. - Il modello IS-LM in un’economia aperta agli scambi con l’estero. - Il mercato del lavoro. La disoccupazione. - Il medio periodo. Il modello AD-AS, equilibrio di domanda e offerta aggregate. Implicazioni di politica economica. - Il modello AD-AS dinamico. Il trade-off tra inflazione e disoccupazione. La curva di Phillips. - Crescita della moneta e inflazione. Politiche di disinflazione. - La crescita economica. Il modello di Solow. Il progresso tecnologico. - Dinamica e sostenibilità del debito pubblico. - Analisi delle politiche di stabilizzazione del reddito aggregato: politica monetaria e fiscale

testi di riferimento - O. Blanchard, Macroeconomia: una prospettiva europea, ultima edizione, 2011, Il Mulino.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni in classe. Le slides delle lezioni e gli esercizi saranno disponibili anche sul sito personale del docente.

modalità d’esame L’esame è scritto e orale. Lo scritto consiste in una combinazione di domande aperte di teoria ed esercizi.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

mAcroeconomiA e politicA economicAGiovanna [email protected]

L cfu

contenuti del corso - Introduzione alla macroeconomia, definizione,

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 115 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

misurazione e analisi dei dati. - Il mercato dei beni e il mercato della moneta: modello IS-LM - Il mercato del lavoro - La curva di domanda aggregata e di offerta aggregata: modello AD-AS - Il tasso naturale di disoccupazione e la curva di Phillips - La moneta e l’inflazione. - La crescita economica - L’economia aperta nel breve periodo, i diversi regimi di tasso di cambio. - La politica monetaria e fiscale e gli effetti sulla performance economica

testi di riferimento - Blanchard, Amighini e Giavazzi, Macroeconomia, una prospettiva europea, nuova edizione 2011, ed. il Mulino - Olivier Blanchard di D. W. Findlay, Esercizi di macroeconomia. Guida allo studio del testo, ed. il Mulino

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni in classe.

modalità d’esame Esame scritto finale e discussione degli esercizi in classe.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Prova scritta di metà semestre e prova scritta finale nelle sessioni di esame

mAcroeconomiA e politicA economicASalvatore [email protected]

L cfu

contenuti del corso 1. Introduzione alla macroeconomia, definizione, misurazione e analisi dei dati. 2. Il reddito nazionale, la funzione di produzione, il mercato dei fattori e l’equilibrio di lungo periodo. 3. La moneta e l’inflazione. 4. L’economia aperta agli scambi con l’estero. 5. La crescita economica. 6. La disoccupazione. 7. Le fluttuazioni economiche, la vischiosità dei prezzi, la domanda e l’offerta aggregata. 8. Il modello IS-LM e gli effetti delle politiche monetarie e fiscali. 9. L’economia aperta nel breve periodo, i diversi regimi di tasso di cambio.

testi di riferimento - Gregory Mankiw, Macroeconomia, (Zanichelli, u.e.) - Olivier Blanchard, Macroeconomia, (Il Mulino, u.e.)

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni in aula. Assegnazione di Problem sets ed esercizi da svolgere a casa.

modalità d’esame Esami finali scritti integrati da eventuale prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Partecipazione attiva e proficua al corso.

mAcroeconomicsGiovanna [email protected]

8 cfu

course content - Introduction to macroeconomics: definitions, data and measurement - Goods and financial market: the IS-LM model - The labour market - The aggregate demand and aggregate - Supply: the AD-AS model - The Phillips curve - Money growth and inflation - Growth - The open economy: output, the interest rate and exchange - Monetary policy and fiscal policy: what policy can do to improve economic performance?

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 115 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

reference reading material - Oliver Blanchard, Macroeconomics Updated, 5th ed. Updated, Prentice Hal - David Findlay, Study Guide Macroeconomics, Pearson Prentice Hall, 5th edition, 2009

teaching method Lectures and written exercises which will be discussed in each class.

assessment method A two-hour written examination and problem sets to be discussed during the class.

criteria for deciding on subJect of final paper Grading will be mainly based on a midterm exam and a final exam. The two exams are based on the topics covered during the lectures and classes

mAnAgement Paolo [email protected]

8 cfu

course content 1. The strategy concept 2. The external environment and the Industry analysis 3. Analyzing the internal

environment: Resources and capabilities 4. The nature and Sources of Competitive advantage: the cost advantage 5. The nature and Sources of Competitive advantage: the differentiation advantage, leadership of costs, and focalization strategy 6. Knowledge management and learning organization 7. Innovation management 8. Organizational design 9. Operations management 10. Marketing management 11. Principles of management

reference reading material To be defined.

teaching method Lectures, case studies, and company presentations.

assessment method The course assessment consists of three parts: case studies presentation, further written and oral examination.

criteria for deciding on subJect of final paper The final project will be assigned on the basis of the presentation of a original and valid proposal one term before of the final delivery.

mArketing Alberto [email protected]

8 cfu

course content Marketing is about the management of relations in the marketplace, and is realized by providing an offer to clients whose value exceeds that provided by competitors. In order to do so, marketers have to understand needs and expectations of their clients and the way in which competitors are trying to meet those needs; they have to design a “value proposition” that meets those expectations; and, finally, they have to deliver such an offer, by devising the appropriate communication and distribution systems.

reference reading material - Armstrong, G., and Ph. Kotler, Marketing: An introduction, Pearson, latest edition

teaching method Lectures, exercises, case discussions, team projects.

assessment method Written exam.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 117 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

mArketingAlberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1) Il concetto di marketing e il processo di marketing; 2) Il mercato e il comportamento dei consumatori; 3) Strategia di marketing e marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione) ; 4) Applicazioni ⁄ esercitazioni su temi quali: segmentazione, posizionamento, piano di marketing

testi di riferimento - Dispense delle lezioni - Kotler, P. e Armstrong, G. (2009), Principi di Marketing, Prentice Hall: Milano - Ulteriori letture (articoli scientifici e ⁄ o da testate di settore)

metodi didattici Il corso prevede l’impiego di diversi metodi didattici: lezioni frontali, casi di studio, progetti di gruppo e seminari.

modalità d’esame Valutazione dei lavori di gruppo ed esame scritto.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale ’elaborato finale sarà assegnato previo superamento dell’esame.

mArketingSimona [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1) Il concetto di marketing e il processo di marketing; 2) Il mercato e il comportamento dei consumatori; 3) Strategia di marketing e marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione) ; 4) Applicazioni ⁄ esercitazioni su temi quali: segmentazione, posizionamento, piano di marketing

testi di riferimento - Kotler, P. e Armstrong, G. (2009), Principi di Marketing, Prentice Hall: Milano - Ulteriori letture (articoli scientifici e ⁄ o da testate di settore)

metodi didattici Il corso prevede l’impiego di diversi metodi didattici: lezioni frontali, casi di studio, progetti di gruppo e seminari.

modalità d’esame Valutazione dei lavori di gruppo ed esame scritto.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato previo superamento dell’esame.

mArketingAlessandro Maria [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1) Il concetto di marketing e il processo di marketing; 2) Il mercato e il comportamento dei consumatori; 3) Strategia di marketing e marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione) ; 4) Applicazioni ⁄ esercitazioni su temi quali: segmentazione, posizionamento, piano di marketing

testi di riferimento - Dispense delle lezioni - Kotler, P. e Armstrong, G. (2009), Principi di Marketing, Prentice Hall: Milano - Ulteriori letture (articoli scientifici e ⁄ o da testate di settore)

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 117 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Il corso prevede l’impiego di diversi metodi didattici: lezioni frontali, casi di studio, progetti di gruppo e seminari.

modalità d’esame Valutazione dei lavori di gruppo ed esame scritto.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato previo superamento dell’esame.

mArketing dei servizi

Maximo [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Servizi Vs Prodotti - Comportamento di consumo nei servizi - La Segmentazione nei servizi - Value & Selling proposition - Il Marketing Mix Integrato - Pricing dei servizi - Distribuzione ⁄ Comunicazione: Il modello push ⁄ pull - La qualitÀ percepita - Il Brand Management - Il Marketing Plan (una vista a 360°) - Casi Aziendali

testi di riferimento - Kotler, Marketing Management - Gremler; A. Zeithaml; Bitner, Marketing dei Servizi D. - Mc Donald, Marketing Plans

metodi didattici - Presentazione didattica con slide multimediali - Role playing - Lavori in gruppo - Case Studies

modalità d’esame - Lavori in Gruppo - Presentazioni individuali (metodo recap) - Prova scritta intermedia - Prova finale (scritta e orale)

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale media esami >=27 voto Marketing dei Servizi>=28

mArketing internAzionAle

GianLuca [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Sono analizzati il processo di pianificazione strategica per l’internazionalizzazione dell’impresa, le principali strategie di entrata delle

imprese nei mercati esteri, le politiche di marketing mix internazionale (prodotto, prezzo, distribuzione, comunicazione), i sistemi informativi a supporto dei processi decisionali di marketing internazionale

testi di riferimento - Pellicelli G., Il marketing internazionale, Etas, Milano, 2007.

metodi didattici Lezioni frontali, discussione di casi aziendali e testimonianze in aula di imprenditori e manager su diversi aspetti

modalità d’esame L’esame consiste in una prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Occorre avere sviluppato conoscenze adeguate sulla tematica.

mArketing mAnAgement

Peter [email protected]

8 cfu

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 119 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

course content Introduction to marketing; Consumer and buyer behaviour; Environmental trends; Managing marketing information; Corporate and marketing strategies; Strategic segmentation; Targeting and positioning; Products and brands; Pricing; Channels; Communication ⁄ advertising; Sales promotions; Role of marketing in firms; Metrics and accountability; Interfaces: marketing and sales, marketing and R&D, marketing and finance.

reference reading material - Kotler P. and Armstrong G. (2010), Principles of Marketing, 13th edition. Furthermore there are some articles that are required to study.

teaching method Lectures, exercises and team projects

assessment method Class participation, mid-term exam, group projects, final individual examination (written exam).

criteria for deciding on subJect of final paper Final paper (thesis) will be assigned upon passing the exam.

mArkets And strAtegiesGiovanna [email protected]

8 cfu

course content The course will focus on trying to flesh out a set of complicated answers to a very simple question: “what allows certain firms to persistently earn positive economic profits, while others deliver negative returns and ultimately are forced to exit the market?” The answers will involve analysing the basic competitive structure of different types of markets, and the managerial decision-making tools that allow a firm to make the best use of available resources and develop a sustainable competitive advantage. Topics covered will include: - Market structure and competition - Entry and exit - Technological change and network externalities - Path dependence and lock-in - Game theory and strategy - Resource based view of the firm - Value added analysis - Strategic groups and firm profitability - Competitive strategy in network and information industries

reference reading material Course material will consist in a mixture of classic and modern readings in the area of strategy to provide the necessary theoretical framework, plus a number of case studies to be discussed in class.

teaching method The course will include both frontal lectures, case discussions in class and (depending on class size) group project presentations.

assessment method Evaluation will be based on class participation, group project, and a final exam.

mAtemAticA (corso A)

Fabrizio [email protected]

L cfu

contenuti del corso - Algebra lineare: spazi vettoriali, algebra delle matrici, sistemi lineari - Successioni e serie numeriche. Funzioni continue di una e più variabili. - Derivate e loro applicazioni (massimi e minimi, liberi e vincolati).

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 119 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Introduzione al calcolo integrale.

testi di riferimento - F. Cacciafesta, Matematica Generale, ed. Giappichelli

metodi didattici Corso di lezioni, con esercitazioni in parallelo.

modalità d’esame Prova scritta (eventualmente sostituita da due prove parziali) e colloquio orale.

mAtemAticA (corso B)

Marco [email protected]

L cfu

contenuti del corso Funzioni, proprietà di base. Limiti di funzioni. Metodi per il calcolo di limiti. Continuità di funzioni di una variabile. Proprietà fondamentali delle funzioni continue. Teoremi sulle funzioni continue. Definizione di derivata. Derivate successive. Teoremi sulle funzioni derivabili. Massimi e minimi di funzioni e metodi per determinarli. Ricerca degli zeri. Successioni e serie numeriche. Introduzione al calcolo integrale. Vettori, operazioni sui vettori. Lineare dipendenza

e indipendenza. Teorema di Rouché-Capelli sui sistemi lineari. Metodi per il calcolo del rango e delle soluzioni di un sistema lineare: Gauss-Jordan e determinanti. Funzioni di più variabili: restrizioni, derivate parziali e direzionali, gradiente. Metodi per determinare massimo e minimo di funzioni a più variabili.

testi di riferimento - Peccati – Salsa – Squellati, Matematica per l’Economia e l’Azienda, ed. Egea, Milano. - Castellani – Gozzi, Matematica di base per l’Economia e l’Azienda – Esercizi e testi d’esame svolti, ed. Esculapio, Bologna.

metodi didattici Lezioni in aula. Sono previste esercitazioni in aula.

modalità d’esame Esame scritto e orale alla fine del corso. Si consiglia di seguire attivamente utilizzando gli orari di ricevimento studenti e di sostenere l’esame subito dopo la fine del corso. Date e regolamento delle prove d’esame saranno disponibili sul sito.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale consisterà di esercizi sul modello di quelli svolti in aula.

mAtemAticA (corso c)Simone [email protected]

L cfu

contenuti del corso - Funzioni, esempi proprietà di base. - Limiti e continuità - Calcolo differenziale ed applicazioni. Integrazioni. Successioni e Serie. Matrici, vettori e sistemi di equazioni lineari. Matrici e trasformazioni lineari. Determinanti. Sottospazi vettoriali e proprietà. - Funzioni di più variabili. Ottimizzazione libera e vincolata.

testi di riferimento - Peccati – Salsa – Squellati, Matematica per l’economia e l’azienda, ed. Egea, Milano. - Castellani – Gozzi, Esercizi di matematica per l’economia e l’azienda, ed. Esculapio, Bologna. - Dispense fornite dal docente

metodi didattici Lezioni in aula. Sono previste esercitazioni in aula a piccoli gruppi.

modalità d’esame Esame scritto e orale alla fine del corso. Si consiglia di seguire attivamente utilizzando gli orari di ricevimento studenti

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 121 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

e di sostenere l’esame subito dopo la fine del corso. Non sono previsti esoneri. Sono previste verifiche dell’apprendimento durante le esercitazioni. Date e regolamento delle prove d’esame saranno disponibili sul sito.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale consisterà di esercizi sul modello di quelli svolti in aula.

mAtemAticA (corso d)

Marco Dall’[email protected]

L cfu

contenuti del corso - I numeri naturali, interi, razionali e reali. Funzioni e loro proprietà; funzioni elementari. Successioni e limiti, forme indeterminate, infiniti e limiti notevoli. Il numero di Nepero. Limiti di successioni e funzioni, funzioni continue, infinitesimi e limiti notevoli. Derivata, calcolo e proprietà: massimi e minimi, monotonia, convessità, teorema de L'Hopital e polinomio di Taylor. Ricerca degli zeri. - Serie numeriche e criteri di convergenza: rapporto,,

confronto e Leibniz. Calcolo integrale. L'integrale definito e principali metodi di calcolo: per sostituzione e per parti. Integrale improprio. - Vettori e matrici: combinazione lineare, indipendenza lineare, dimensione e base. Determinante e caratteristica. Sistemi lineari e Teorema di Rouchè-Capelli. - Funzioni in più variabili: continuità e differenziabilità, gradiente e matrice hessiana. Calcolo dei massimi e minimi e studio della convessità. Moltiplicatori di Lagrange.

testi di riferimento - Testo di teoria: Matematica per l’economia e l’azienda, di Peccati, Salsa, Squellati, ed. EGEA - Testo di esercizi: Matematica di base per l’economia e l’azienda. Esercizi e testi d’esame svolti, di Castellani, Gozzi, ed. Esculapio - Testo per il precorso: Precorso di Matematica, di Castellani, Gozzi, Buscema, Lattanzi, Mazzoli, Veredice, ed. Esculapio.

metodi didattici Lezioni alla lavagna e proiezione di lucidi, esercitazioni settimanali.

modalità d’esame Prova scritta ed orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Saranno specificati in aula.

mAtemAticA FinAnziAriA (corso A)Gennaro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Operazioni finanziarie. Il mercato dei capitali. Struttura dei prezzi e dei tassi di interesse nel mercato dei capitali. Leggi e regimi finanziari. Tassi equivalenti. Tassi nominali. Rendimento a scadenza. - Operazioni finanziarie composte. Valore attuale e montante di una rendita. Classificazione di una rendita. Valori attuali e montanti nei differenti regimi finanziari. Problemi relativi alle rendite costanti: ricerca del valore attuale, della rata, del numero delle rate, del tasso di interesse. Indici temporali e di variabilità. - Costituzione di un capitale. Schema generale dell'operazione. Problemi tipici nella costituzione di capitale. - Ammortamento di prestiti. L'impostazione elementare e

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 121 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

quella finanziaria. I metodi di ammortamento. Usufrutto e nuda proprietà. - Valutazione e scelta di progetti economico-finanziari. - Criterio del R.E.A., del T.I.R. e del T.R.M.

testi di riferimento - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, Monduzzi Editore - II ed.1998;

metodi didattici Lezione frontale teorica. Esercitazione, in gruppi di studenti, per la soluzione di problemi pratici in aula informatizzata con Excel.

modalità d’esame Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

mAtemAticA FinAnziAriA (corso B)Paolo De [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Grandezze fondamentali della matematica finanziaria; operazioni finanziarie certe; principio di equivalenza finanziaria. - Regimi finanziari e teoria delle leggi finanziarie a due variabili e ad una variabile; scindibilità; valore capitale di un flusso di importi. - Operazione finanziaria di rendita: problemi di valutazione. Prestiti indivisi: ammortamento e valutazione di un prestito. Prestiti divisi: caratteristiche finanziarie di una obbligazione e problemi di valutazione. Criteri di scelta degli investimenti: operazione finanziaria di investimento; risultato economico attualizzato; tasso interno di rendimento. - Funzione valore, struttura del mercato finanziario e assenza di arbitraggio; struttura per scadenza dei tassi di interesse e sua evoluzione in condizioni di incertezza; indici temporali ed indici di variabilità di un flusso di importi; reddito di

periodo di un flusso di importi; rischio di tasso di interesse e tempo ottimo di smobilizzo.

testi di riferimento - F. Cacciafesta, Lezioni di matematica finanziaria classica e moderna, Giappichelli, 3^ edizione, 1997. - P.Bortot, U. Magnani, G.Olivieri, M. Torrigiani, Matematica Finanziaria, Monduzzi editore 1993. - F. Moriconi, Matematica finanziaria, il Mulino 1998. - S. Coppini, M. Micocci, F. Spandonaro, Esercitazioni di matematica finanziaria, CISU, Roma, 1997.

metodi didattici Lezioni teoriche in aula con ausilio di supporti, esemplificazioni ed esercitazioni su casi concreti.

modalità d’esame Accertamento finale strutturato su prova scritta ed orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale A cura del docente sugli argomenti trattati nel corso.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 123 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

mAtemAticA FinAnziAriA (corso c)Carlo Domenico [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - La valutazione di contratti finanziari. - Importi, tempo e rischi. Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse. I contratti, lo scambio, i prezzi. I rischi. - La valutazione in condizioni di certezza. La legge esponenziale. Rendite e piani d’ammortamento. Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. - Le operazioni finanziarie nel mercato. Funzione valore e prezzo di mercato. La struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Indici temporali e indici di variabilità. La misurazione della struttura per scadenza dei tassi d’interesse. Valutazioni di arbitraggio di piani a tasso variabile. L’evoluzione della struttura per scadenza.

testi di riferimento - Castellani G., De Felice M., Moriconi F., Manuale di finanza.

- vol. 1 Tassi d’interesse. Mutui e obbligazioni, Il Mulino, 2005

metodi didattici Lezione frontale teorica. Esercitazione, in gruppi di studenti, per la soluzione di problemi pratici in aula informatizzata con Excel.

modalità d’esame Prova scritta e prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse ad approfondire argomenti trattati nel corso.

mAtemAticA FinAnziAriA (corso d)Gabriella [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Operazioni finanziarie. Il mercato dei capitali. Struttura dei prezzi e dei tassi di interesse nel mercato dei capitali. Leggi e regimi finanziari. Tassi equivalenti. Tassi nominali. Rendimento a scadenza. - Operazioni finanziarie composte. Valore attuale e montante di una rendita.

Classificazione di una rendita. Valori attuali e montanti nei differenti regimi finanziari. Problemi relativi alle rendite costanti: ricerca del valore attuale, della rata, del numero delle rate, del tasso di interesse. Indici temporali e di variabilità. - Costituzione di un capitale. Schema generale dell'operazione. Problemi tipici nella costituzione di capitale. - Ammortamento di prestiti. L'impostazione elementare e quella finanziaria. I metodi di ammortamento. Usufrutto e nuda proprietà. - Valutazione e scelta di progetti economico-finanziari. - Criterio del R.E.A., del T.I.R. e del T.R.M.

testi di riferimento - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, Monduzzi Editore - II ed.1998;

metodi didattici Lezione frontale teorica. Esercitazione, in gruppi di studenti, per la soluzione di problemi pratici in aula informatizzata con Excel.

modalità d’esame Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 123 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso.

mAtemAticA FinAnziAriA (corso progredito)Gennaro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Problemi di ottimizzazione lineare: - soluzione analitica (metodo del simplesso); - soluzione grafica; - metodi di soluzione attraverso un foglio elettronico. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; -beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line. 3.Teoria dell’immunizzazione finanziaria: - Costruzione di portafogli immunizzati. 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni:

- i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - Pitacco- Matematica e Tecnica Attuariale delle Assicurazioni sulla Durata di Vita, Ed. Lint - Trieste; -Daboni, Luciano - Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, Ed. Lint - Trieste; - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, Monduzzi Editore - II ed.1998; - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità d’esame Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione per materie quantitative.

mAthemAtics 1

Fabio [email protected] [email protected]

J cfu

course content - Basic Mathematics Arithmetic operations, fractions, factorization. Factoring a quadratic form. Factoring formulas. First and second degree equalities and inequalities. Rational equalities and inequalities. Systems of equalities and inequalities. Absolute value. Exponential and logarithmic functions and their properties. - Sets Sets, inclusion relation, set rapresentation with Eulero-Venn diagrams, quantifiers and propositions using quantifiers. Intersection, union, difference. Complement operation and cartesian product. Properties of the set operations. Distributive properties and De Morgan rules. - Numeric Sets Natural numbers, sum and product of natural numbers. Neutral element and inverses. Relative numbers and rational numbers. Existence of incommensurables with proof that the diagonal of the unit square is not rational. Irrational

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 125 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

and real numbers. Intervals. Bounded sets, upper bounds and lower bounds, maximum and minimum. Accumulation points and isolated points. Internal and external points. Interior, exterior and boundary of a subset of real numbers. Open and closed sets. - Functions and Properties Function definition and function representation. Domain, codomain and range. Image and counterimage. Graph of a function, piecewise-defined functions. Symmetry and even and odd functions. Increasing and decreasing functions. Elementary functions: affine functions, absolute value, power functions with integer and rational exponent, power functions with irrational exponent, exponential and logarithmic functions, trigonometric functions. Determining the domain of a function. Function transformations: shifting, stretching, reflecting, sum, product and composition. Inverse functions. One-to-one and invertible functions. Determining the graph and equation of the inverse. - Sequences, Series and Limits Definition of a sequence, sup and inf of a sequence, limit of a sequence, operations with limits of sequences, indeterminate forms and computing limits.

Definition of a series, convergent, divergent, indeterminate series. Positive series. Absolute convergence. Some convergence criteria, - Limits and Continuity of functions Definition of limit and examples. Left and right limits, infinite limits and limits at infinity. Precise definition of limit. Properties of limits. Indeterminate forms and computing limits. Limit theorems: comparison and sign persistence theorems. Uniqueness of limit. Continuity, continuity from the left and from the right. Continuity of basic functions, continuity of composition. Intermediate value and root existence theorems. Continuity of the inverse function. - Derivatives Definition of derivative. Left and right derivatives, higher order derivatives. Necessary condition of differentiability. Nondifferentiable functions. Differentiation formulas Global and local maxima and minima. Rolle’s Theorem. Lagrange Theorem. Differentiability of the inverse function. Differentiability and monotonicity. Differentiability and local extremes. Concavity and inflection points. Necessary and sufficient conditions for the existence of inflection points.

Curve sketching. Higher order sufficient conditions for the existence of local extremes and inflection points. De l’Hospital Theorem. Linear approximation and differential. Taylor approximation. - Linear Algebra Vectors. Span of a set of vectors, generators and generating sets. Linear dependence and independence. Minimality of a system of generators. Linear independence and rank. Basis. Linear transformations. Matrices, scalars, Matrix and vector operations. Linear combinations. Matrix-vector product and scalar product. Determinants and inverse matrix. Systems of linear equations, consistency and uniqueness of solutions. Elementary row operations and equivalence theorem. Row-Echelon form and Reduced Row-Echelon Form. Gauss theorem and Gauss-Jordan elimination. Rank and nullity of a matrix. Uniqueness and existence of solutions of a linear system. Cramer’s Theorem. - Integration Definite integration. Riemann Sums and definition of the definite integral. Integrable and non integrable functions. Properties of the definite integral. Indefinite integration and antiderivatives. The fundamental theorem of calculus. Integration formulas.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 125 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Integration by part and substitution. If some additional time is left - Multivariate calculus - Continuity and differentiation of functions, local maxima and minima.

reference reading material -Hoy, Livernois, McKenna, Rees, Stengos, Mathematics for Economics 2nd edition, The MIT Press Advised (particularly if already owned) but not compulsory - James Stewart , Calculus (International Metric Edition) (Paperback), Brooks ⁄ Cole; International Edition (2008) Advised - Mendelson, Ayres, Schaum’s ouline of Calculus (paperback)

teaching method Lectures and recitation classes going over the main parts of the theory and many applications and exercises.

assessment method Written and possibly oral examination. During the course a partial may be administered and some sets of exercises to self assess progress in the subject.

mAthemAtics 2

Marco Scarsini

8 cfu

course content - Calculus - Sequences and Series - Introduction to sequences and series - Absolute convergence - Power series and representation of functions - Taylor and Maclaurin series - Functions of several variables - Limits and continuity - Polar coordinates and their properties - Partial derivatives, directional derivatives and the gradient vector - The chain rule - Maximum and minimum values - Lagrange multipliers - Integrals - Iterated integrals - Double integrals - Change of variables in multiple integrals - Stieltjes integral - First and Second Order Differential Equations - First order differential equations - Separable equations - Linear equations - Second order linear equations - Non-homogeneous linear equations

- Convexity - Convex structures -Separation of convex sets - Linear Algebra - Spaces and Subspaces - Bases and dimensions - Maximal sets - Abstract spaces and axiomatic approach - Eigenvectors and Eigenvalues - Diagonalization - Linear Operators - Linear transformations and matrix representations - Quadratic forms - Orthogonal operators - Inner product space

reference reading material - Lawrence E. Spence, Arnold J. Insel, Stephen H. Friedberg, Elementary Linear Algebra (Paperback), Paperback: 656 pages, Publisher: Pearson Education; 2 edition (2007) ISBN-10: 0131580345 ISBN-13: 978-0131580343 - James Stewart, Calculus (International Metric Edition) (Paperback), Paperback: 1368 pages, Publisher: Brooks ⁄ Cole; International Edition (2008) ISBN-10: 0495383627 ISBN-13: 978-0495383628

teaching method Interactive

assessment method Written tests

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 127 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodologiA delle scienze sociAliLorenzo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Parte generale. Critica dell’induttivismo e dell’osservativismo. La logica dei problemi. La creatività nella scienza. L’asimmetria logica tra conferma e smentita. La falsificabilità delle teorie come criterio di demarcazione fra scienza e non scienza. Il modello Popper-Hempel e la divisione delle scienze. Spiegazione e comprensione. Razionalismo critico (Popper) ed ermeneutica (Gadamer). Lineamenti di una teoria unificata del metodo. - Parte speciale. Mandeville, i moralisti scozzesi e la nascita delle scienze sociali. Le conseguenze inintenzionali delle azioni umane intenzionali come oggetto delle scienze sociali. La teoria evoluzionistica delle istituzioni sociali. Evoluzionismo e utilitarismo. La sociologia positivistica francese contro l’economia politica. La teoria dell’equilibrio economico generale e la critica “austriaca”. L’influenza “austriaca” sull’opera di Max Weber. Mercato e calcolo

economico. Conoscenza, mercato, imprenditorialità. Crescita delle razionalità e sviluppo economico.

testi di riferimento - L. Infantino L., L’ordine senza piano, Armando, Roma, 2008 - L. Infantino L., Individualismo, mercato e storia delle idee, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2008. - L. Infantino, Ignoranza e libertà, Armando, Roma, 1999 (solo i capitoli 1-2-3).

metodi didattici Lezioni frontali

modalità d’esame Esame finale orale

microeconomiA Panaccione [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Teoria del consumatore: - Reddito, prezzi e vincolo di bilancio. Preferenze, curve di indifferenza e saggio marginale di sostituzione. - Utilità e utilità marginale. - Determinazione del consumo ottimo. - Domanda individuale e analisi di statica comparata. Effetto di

prezzo ed effetto di sostituzione. Il sovrappiù del consumatore. Domanda di mercato ed elasticità. Scelta intertemporale e utilità scontata. Incertezza, utilità attesa e avversione al rischio. Teoria della produzione: - Rappresentazione della tecnologia. Prodotto marginale e saggio tecnico di sostituzione. Rendimenti di scala. Principio di massimo profitto nel breve e nel lungo periodo. Principio di minimo costo. - Costo economico totale, medio e marginale. Teoria delle forme di mercato: - Concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. Regime di monopolio, inefficienza e perdita netta. Comportamento monopolistico. - Concorrenza in regime di oligopolio. Equilibrio secondo Cournot, Bertrand e Stackelberg. Equilibrio economico generale (cenni): - La scatola di Edgeworth. - Equilibrio ed efficienza in senso paretiano. - Produzione e principio del vantaggio comparato.

testi di riferimento - H.R. Varian, Microeconomia, ultima edizione, Cafoscarina. - J.D. Hey, Microeconomia, ultima edizione, Aracne. - D.M. Kreps, Microeconomia per manager, ultima edizione, Egea.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 127 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni

modalità d’esame Esame finale in forma scritta e orale

microeconomiA Daniela Teresa Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Teoria del consumatore: - Reddito, prezzi e vincolo di bilancio. Preferenze, curve di indifferenza e saggio marginale di sostituzione. - Utilità e utilità marginale. - Determinazione del consumo ottimo. - Domanda individuale e analisi di statica comparata. Effetto di prezzo ed effetto di sostituzione. Il sovrappiù del consumatore. Domanda di mercato ed elasticità. Scelta intertemporale e utilità scontata. Incertezza, utilità attesa e avversione al rischio. Teoria della produzione: - Rappresentazione della tecnologia. Prodotto marginale e saggio tecnico di sostituzione. Rendimenti di scala. Principio di massimo profitto nel breve e nel lungo periodo. Principio di minimo costo.

- Costo economico totale, medio e marginale. Teoria delle forme di mercato: - Concorrenza perfetta nel breve e nel lungo periodo. Regime di monopolio, inefficienza e perdita netta. Comportamento monopolistico. - Concorrenza in regime di oligopolio. Equilibrio secondo Cournot, Bertrand e Stackelberg. Equilibrio economico generale (cenni): - La scatola di Edgeworth. - Equilibrio ed efficienza in senso paretiano. - Produzione e principio del vantaggio comparato.

testi di riferimento - H.R. Varian, Microeconomia, ultima edizione, Cafoscarina. - J.D. Hey, Microeconomia, ultima edizione, Aracne. - D.M. Kreps, Microeconomia per manager, ultima edizione, Egea.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni

modalità d’esame Esame finale in forma scritta e orale

microeconomiAMarco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Preferenze e scelta del consumatore: funzione di utilità; curve di indifferenza; massimizzazione dell’utilità e funzioni individuali di domanda; minimizzazione della spesa e funzioni di domanda compensata; elasticità della domanda. - I guadagni dello scambio: Scatola di Edgeworth ed efficienza Paretiana in diverse istituzioni di mercato. - Le scelte intertemporali: imperfezioni sul mercato dei capitali; il modello dell’utilità scontata. - Scelte in condizione di incertezza: il mercato delle assicurazioni; il modello dell’utilità attesa; avversione assoluta e relativa al rischio. - L’impresa e la tecnologia: funzione di produzione, prodotto marginale e medio; isoquanti e isocosti; rendimenti di scala; curve dei ricavi nelle diverse istituzioni di mercato; Curve dei costi di breve e lungo periodo; Massimizzazione del profitto; Minimizzazione dei costi e domanda dei fattori produttivi. - Le forme di mercato: concorrenza perfetta; monopolio, discriminazione dei prezzi; oligopolio.

testi di riferimento - Hey, J. (2007), Microeconomia, Aracne Editore.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 129 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Varian, H. (ult.ed.), Microeconomia, Cafoscarina, - Pandimiglio A. – Spallone M., problemi di Microeconomia, CEDAM

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni, esperimenti, predisposizione di materiale didattico di supporto e di approfondimento sul sito della cattedra, nonché di collegamenti utili.

modalità d’esame L’esame è scritto e orale. Lo scritto consiste in una combinazione di domande a scelta multipla, domande aperte ed esercizi.

microeconomiA Paolo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Preferenze e scelta del consumatore: Vincoli di bilancio; Funzione di utilità; Curve di indifferenza; Massimizzazione dell’utilità e funzioni individuali di domanda; Effetto Reddito ed Effetto Sostituzione; Scelta ottima con reddito in forma di dotazione; Elasticità della domanda. Equilibrio domanda-offerta.

- Le scelte intertemporali: Il modello dell’utilità scontata. - Scelte in condizione di incertezza: Il modello dell’utilità attesa; Avversione e propensione al rischio. - L’impresa e la tecnologia: Funzione di produzione, prodotto marginale e medio; Isoquanti e isocosti; Rendimenti di scala; Curve dei ricavi; Curve dei costi di breve e lungo periodo; Massimizzazione del profitto; Minimizzazione dei costi e domanda dei fattori produttivi. - Strutture di mercato: Concorrenza perfetta; Monopolio e Oligopolio (Betrand, Cournot e Stackelberg). - Introduzione alla Teoria dei Giochi: giochi simultanei e sequenziali, strategie dominanti, equilibrio di Nash ed equilibrio di Nash perfetto nei sottogiochi. - Equilibrio generale: Scatola di Edgeworth ed efficienza paretiana in diverse istituzioni di mercato, primo e secondo teorema dell’economia del benessere.

testi di riferimento - Varian, H. (ult.ed.), Microeconomia, Cafoscarina.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni, predisposizione di materiale didattico di supporto e di approfondimento sul sito

della cattedra, nonché di collegamenti utili.

modalità d’esame L’esame è scritto e orale. Lo scritto consiste in una combinazione di domande aperte di teoria ed esercizi.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale può essere effettuata soltanto dopo che l’esame è stato sostenuto e non prima che il richiedente abbia iniziato il terzo anno del corso di laurea.

microeconomics Pietro [email protected]

8 cfu

course content Part 1: Preliminary notions on markets, prices, demand and supply, demand elasticity, scope for regulation. Part 2: Consumer choice, price changes and consumer welfare, the household as a supplier, choice under uncertainty. Part 3: The firm and its goals, technology and production, cost. Part 4: The competitive model, price-taking firms and competitive markets,

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 129 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

competitive equilibrium and welfare. Part 5: Market power, monopoly, oligopoly and strategic behavior, game theory. Part 6: Missing markets, asymmetric information, externalities and public goods.

reference reading material - R. S. Pindyck, D. L. Rubinfeld, Microeconomics, Prentice Hall, 7th Edition.

teaching method combination of lectures, problem sets and exercise classes.

assessment method Midterm exam, problem sets and final exam. Final grade is a weighted average of grades obtained.

operAzioni di FinAnzA strAordinAriALucio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Acquisti e fusioni; conferimenti; scissioni; trasformazioni; liquidazioni; project financing: caratteristiche e struttura

finanziaria, elaborazione e contenuto del business plan; private equity: finalità e tecniche operative; IPO.

testi di riferimento - Potito, Le operazioni straordinarie nell’economia delle imprese, 3^ ed. Giappichelli, 2009. - Materiale integrativo e di supporto didattico inserito sul sito.

metodi didattici Approccio teorico ai concetti e alle problematiche gestionali con costante e attento riferimento alla concreta realtà delle imprese. Esposizione di casi.

modalità d’esame Esame scritto, eventualmente seguito da esame orale.

orgAnizzAzione dei sistemi inFormAtivi AziendAliPaolo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso inizia affrontando i fondamenti di un sistema informativo e le relazioni con

la teoria delle decisioni e con l’organizzazione, passa poi ad esaminare il rapporto sempre più stretto tra tecnologie della informazione e comunicazione (ICT) e ripensamento dei processi aziendali, e prende in considerazione l’impatto delle nuove tecnologie di relazione (Internet) sulle organizzazioni complesse. Sono inoltre introdotti gli elementi essenziali del project management.

testi di riferimento - Teti, Cipriano, EUCIP, Il Manuale per l’informatico professionista, edito da Hoepli, ISBN 8820334321 - Schgor, Franza ed altri, Professione Informatica – Volume unico (nuova edizione), edito da Franco Angeli, ISBN 978-88-464-8393-5 - Bigini, Brambilla, Cappiello, Plebani, Rizzo, EUCIP - Core Level. Guida alla certificazione per il professionista IT, edito da Tecniche Nuove, ISBN 978-88-481-1847-7 Ulteriori testi di approfondimento consigliati (Business Intelligence): - Bracchi G., Francalanci C., Motta G., Sistemi Informativi d’Impresa, McGraw-Hill, Milano, 2010 - Dispense ed altro materiale didattico è disponibile su una piattaforma online dedicata al corso (http: ⁄ ⁄ www.cersi.it ⁄ corsi)

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 131 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Per favorire l’acquisizione dei contenuti sarà stimolata la partecipazione attiva degli studenti. Durante il corso sono previsti seminari ed esami di casi aziendali. Inoltre, relativamente ad alcune parti di programma, sarà richiesto agli studenti di misurarsi nell’impiego delle tecniche e degli strumenti appresi a lezione lavorando in gruppo a project work coordinati dal docente. La frequenza del corso è obbligatoria ed è richiesto un impegno attivo nelle attività di project work.

modalità d’esame Durante il corso: valutazione della frequenza, del livello di apprendimento e del grado di partecipazione sia in aula che nello sviluppo del project work. In sede d’esame: interrogazione orale sugli argomenti trattati nel corso; discussione della relazione scritta con i risultati del project work. Il superamento dei test per i moduli Plan e Build della certificazione EUCIP (www.cersi.it ⁄ eucip) potrà essere scelto dallo studente come metodo alternativo di valutazione. Per ulteriori dettagli contattare il docente

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Aver superato tutti gli esami

della LT Aver superato almeno un test EUCIP (facoltativo)

orgAnizzAzione e gestione delle risorse umAne Gabriele [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Strategia, struttura organizzativa e funzione Risorse Umane. Il comportamento organizzativo e le sue principali determinanti. Le teorie motivazionali e le politiche di differenziazone. L’approccio del Total Rewards. La gestione del rapporto di lavoro tra iniziativa manageriale e tutele collettive; le sfide del diritto “dei lavori”. I principali processi di gestione delle risorse umane. La pianificazione delle risorse umane. Attrarre, trattenere e motivare. L’acquisizione delle risorse umane nel mercato interno e nel mercato esterno: il processo di reclutamento e selezione. Le politiche di employer branding. I sistemi di valutazione organizzativa e della persona (posizione, prestazione, potenziale, competenze). La valorizzazione delle persone: le attività di people value

mapping e i sistemi di sviluppo. Approcci e strumenti per la gestione della carriera. La gestione della remunerazione: le architetture retributive e le sue componenti. Retribusione fissa e variabile. L’incentivazione per obiettivi. Gli incentivi di medio-lungo termine. La partecipazione economica.

testi di riferimento - G.Gabrielli, People management. Teorie e pratiche per una gestione sostenibile delle persone, FrancoAngeli, Milano, 2010

metodi didattici Lezioni, Esercitazioni e discussioni di gruppo, Case history e Seminari con ospiti e testimoni esterni. Commento e discussione di articoli di stampa correlati ai temi affrontati attraverso lo strumento de “L’aula…in stampa”.

modalità d’esame Esame orale per verificare la capacità di cogliere e correlare dinamiche organizzative e personali nella gestione strategica ed operativa delle risorse umane.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Per ottenere l’assegnazione dell’Elaborato finale in “Organizzazione e gestione delle

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 131 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

risorse umane” è necessario presentare una breve relazione (max 3 pagine) contenente: - gli obiettivi di ricerca - gli elementi di interesse e, se presenti, di originalità del tema - la struttura dell’elaborato - una bibliografia di riferimento La relazione verrà valutata anche rispetto all’attinenza con le aree di ricerca segnalate sulla pagina web della cattedra. Per affrontare al meglio la predisposizione di questa breve relazione è opportuno contattare preventivamente uno dei collaboratori alla cattedra.

plAnning And control

Luigi Ferraris Giulio Antonio [email protected]

8 cfu

course content Illustration of the fundamental aspects of management control: tools, processes, roles and responsibilities, links to the organization and to the corporate decision making process. The Business Case Enel will be presented in order to make clearer the link with the business environment

reference reading material - Ray H. Garrison, Eric W. Noreen, Peter C. Brewer, Managerial Accounting, Mc Graw Hill Editor

teaching method Lessons and business case Enel

politicA economicA

Fabio [email protected]

8 cfu

versione italiana CONTENUTI DEL CORSO La politica economica fra localismo ed europeismo

testi di riferimento - R.Cellini, Politica economica (introduzione ai modelli fondamentali), McGraw-Hill - Altre letture potranno esser indicate durante il corso

metodi didattici lezioni con due o tre incontri con soggetti istituzionali

modalità d’esame L’esame consta di una prova scritta (obbligatoria) integrata, a scelta del candidato da una prova orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente interessato, dopo aver superato l’esame, proporrà un argomento di suo interesse che verrà vagliato assieme al docente, stabilendo le modalità della stesura della tesi.

principles oF civil lAw

Bruno Tassone [email protected]

8 cfu

course content - Notions of legal system, of legal rule and of source of law. Italian, EU and international sources of law. Issues of private international law. - Main features of the Constitution of Italy and of the Constitutions of other European countries. - Basic notions of comparative law and main features of Civil Law and Common Law families. - Fundamental rights. Legal capacity. Natural persons and entities. - Ownership, possession and other rights in property. Security and credit guarantees. - Obligation and contractual liability. Performance, non-

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 133 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

performance and impossibility. - Juridical acts and facts. Notion and formation of contract. Interpretation. Representation. Validity. Termination. Typical and atypical contracts. - Consumer law and European Directives thereto. - Principles of European Contract Law. - Extra-contractual liability and compensation for damages. - Principles of European Tort Law. - Main features of successions upon death and inheritance, marriage, separation and divorce, patrimonial regime of the family. - Basic notions about the Courts’ system.

reference reading material - G. Iudica e P. Zatti, Language and Rules of Italian Private Law: An Introduction, Cedam, Padova, last edition; - excerpts of J.S. Lena and U. Mattei (eds.), Introduction to Italian Law, Kluwer, 2002 (available online through the Luiss Library). - Further reading materials and slides will be made available during the course.

teaching method Oral explanation of the main topics of the program and presentations held during the course by students, if

agreed with the teacher.

assessment method Through questions asked during classes and the participation of students to the discussion on the issues raised during the course. The final exam will either oral or written, in both cases requiring students to answer at least three main questions about the program. The evaluation of students will take into account the active attendance to classes and the presentations held during the course, if agreed with the teacher.

processi stocAstici e ApplicAzioni AllA FinAnzAMarco Scarsini

8 cfu

contenuti del corso - Catene di Markov - Catene di Markov in tempo continuo - Martingale - Arresto Ottimo - Moto Browniano - Integrazione stocastica - Alcune applicazioni finanziarie

testi di riferimento - Gregory F. Lawler, Introduction to Stochastic Processes, Second Edition ISBN: 9781584886518 - Damien Lamberton, Bernard Lapeyre, Introduction to Stochastic Calculus Applied to Finance, Second Edition ISBN: 9781584886266

metodi didattici Interattivi

modalità d’esame Prova scritta

prospettive mAcroeconomiche gloBAliGianfranco Di Vaio Edoardo [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Introduzione: lo scenario macroeconomico globale; le economie avanzate; le economie emergenti. - Il breve periodo: il mercato dei beni; i mercati finanziari; il modello IS-LM; il mercato del lavoro; il modello AS-AD. - Il lungo periodo: il modello di crescita esogena; le teorie

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 133 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

della crescita endogena; la convergenza dei redditi. - Il commercio internazionale: i vantaggi comparati; la dotazione delle risorse; le economie di scala; la concorrenza imperfetta. - Le politiche: la politica economica; i regimi di cambio; le politiche monetarie e fiscali. - Le problematiche attuali: la crisi economico-finanziaria; la crisi fiscale degli Stati; gli squilibri delle partite correnti; i flussi internazionali di capitale; gli investimenti di lungo periodo; l’economia europea.

testi di riferimento Testo di base: - O. Blanchard, A. Amighini e F. Giavazzi, Macroeconomia. Una prospettiva europea, il Mulino, 2011. Letture di approfondimento: - P. R. Krugman e M. Obstfeld, Economia internazionale, Voll. 1 e 2, Pearson Education Italia, 2007; - articoli e dispense forniti dai docenti.

modalità d’esame Esame scritto e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Su approvazione dei docenti.

psicologiA ed economiACristiano [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso si articola in due filoni paralleli ed integrati. - Il primo (basato su dispense del Prof. Castelfranchi) è volto, da una parte, a comprendere cosa è il Cognitivismo e come ha rivoluzionato le scienze dell’uomo e come è avvenuto il “divorzio” della economia e delle Scienze Sociali dalla Psicologia qual è e che strade percorre il tentativo di riunificazione delle Scienze Cognitive, dall’altra, ad approfondire concetti e tematiche fondamentali nelle scienze cognitive, quali la mente e i processi cognitivi, la teoria della credenze, la loro organizzazione e le loro fonti, la teoria degli scopi, la loro organizzazione, il loro “valore”, la loro dinamica (con particolare attenzione ai processi decisionali e al concetto di “intenzione”). Inoltre, in questa parte del corso, verranno affrontate recenti evoluzioni di alcune fondamentali teorie cognitive, quali la teoria cognitiva delle “aspettative”, della loro dinamica (le profezie

autoavverantisi, speranze, timori, delusioni, sollievi, aspirazioni, ecc. ) e del ruolo che esse hanno nelle decisioni; la teoria della dipendenza (oggettiva e psicologica) e delle “reti” di dipendenza (con approfondimenti relativi allo scambio, alla cooperazione, ai ruoli, ai rapporti di “potere” ecc.); i concetti di “feeling” e di emozioni e loro influenza sulle decisioni e credenze (in particolare, le emozioni sociali quali invidia, vergogna, e la loro “anatomia”, il legame tra emozioni e norme ecc.); la metacognizione, il metainfluenmzamento, la volontà e le funzioni e le strategie di persuasione. Infine, si fornirà un percorso interpretativo che vada dall’individuo e le sue intenzioni e credenze alla mano invisibile e ordine spontaneo, per approfondire ulteriormente il legame tra cognizione e “norme” e per proporre una critica ai recenti sviluppi della teoria della “felicità” e del benessere. - Per quanto riguarda il secondo filone, l’obiettivo è, da una parte, fornire un’analisi di quei fenomeni economici in cui l’approccio cognitivo risulta fondamentale, dall’altra, introdurre allo studio di tali fenomeni attraverso la metodologia sperimentale, con sistematiche lezioni in

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 135 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

laboratorio. Tra le tematiche del secondo filone rientrano dunque la percezione e la categorizzazione (in particolare, i processi di categorizzazione e di attribuzione di significato nella pianificazione delle spese, i "conti mentali"); la formazione delle aspettative; l’avversione per il rischio e per le perdite (la “prospect theory”); l’effetto framing; le decisioni economiche e le euristiche; i processi affettivi come fattori che influenzano le decisioni economiche; gli aspetti motivazionali nelle decisioni sui consumi, sul risparmio e nelle dinamiche del mercato azionario; evoluzioni delle teorie delle interazioni economiche (in particolare della teoria dei giochi), l’influenza sociale, le norme sociali e la relazione fra cultura e comportamenti economici; la cooperazione, i dilemmi sociali e possibili soluzioni.

testi di riferimento Testi base: - Novarese M., Rizzello S. (2004), Economia Sperimentale, Bruno Mondadori; - Ruminati R., Rubaltelli E., Mistri M. (2008), Psicologia Economica, Carocci; - Motterlini, M. & Guala, F. (a cura di) (2005), Economia cognitiva e sperimentale, Università Bocconi Editore;

- Motterlini, M., Piattelli-Palmarini, M. (a cura) (2005), Critica della Ragione Economica, Il Saggiatore; - Castelfranchi C., Falcone R. (2010), Trust Theory, Wiley; - Kagel J.H., Roth A.E. (1997), The handbook of experimental economics, Princeton University Press. Letture Consigliate: - Camerer C. (2008), La neuroeconomia, Il Sole 24 Ore; - Mannetti L. (2004), Introduzione alla psicologia economica, Carocci.

metodi didattici Lezioni frontali; seminari di approfondimento; letture e discussione; lezioni di laboratorio.

modalità d’esame Prova scritta intermedia (opzionale), Tesina (opzionale), Esame Orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Partecipazione al corso, dimostrazione di interesse per la disciplina e propensione all’approfondimento delle tematiche affrontate. Superare l’esame con un punteggio non inferiore ai 28 ⁄ 30

revisione internA, compliAnce e gestione dei rischi AziendAli

Massimo Ferrari Sante [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Il sistema dei controlli interni nell’ambito della governance aziendale. Descrizione del ruolo, delle attività svolte e del funzionamento delle funzioni di presidio del sistema dei controlli interni anche a supporto delle decisioni manageriali. - Descrizione del quadro normativo e dei modelli organizzativi previsti dalla disciplina sulla responsabilità amministrativa degli enti e interrelazioni con il sistema dei controlli aziendali.

testi di riferimento Dispense a supporto delle lezioni

metodi didattici Lezioni, esercitazioni, analisi di casi pratici e test di verifica dell’apprendimento

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 135 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

modalità d’esame Test durante il corso

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Conoscenza e capacità di comprensione: fondamenti ed aspetti evolutivi del sistema dei controlli interni nell’ambito della governance aziendale. Conoscenze applicate e capacità di comprensione: disciplina, ruolo, attività e funzionamento delle funzioni di presidio del sistema dei controlli interni anche a supporto delle decisioni manageriali. La responsabilità amministrativa degli enti.

risk mAnAgement (in itAliAno)

Emilio Barone [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Questo corso si occupa dei metodi utilizzati dalle istituzioni finanziarie per quantificare e gestire i rischi. Tra gli argomenti trattati figurano la natura delle istituzioni finanziarie e la loro regolamentazione, il rischio di mercato, il rischio di credito, il

rischio operativo, il rischio di liquidità, il rischio di modello e la crisi creditizia del 2007. Vengono esaminati la natura della regolamentazione bancaria e i requisiti patrimoniali previsti da Basilea II. Tra gli altri argomenti trattati figurano i metodi per tenere sotto controllo volatilità e correlazioni, le copule, il calcolo del capitale economico e il RAROC.

testi di riferimento Libri di testo - Hull, John C., Risk Management e Istituzioni Finanziarie, Pearson Italia, aprile 2008 (1a ed.). Materiali di supporto - Hull, John C., Diapositive, web page del docente.

metodi didattici Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti. Alla fine di ciascun capitolo del libro sono riportati diversi problemi. Alcuni vengono trattati in aula, altri sono segnalati agli studenti perché provino a trovarne da soli la soluzione. La didattica in aula si avvale di numerose diapositive in PowerPoint, scaricabili dal Web. Schema delle Lezioni: 1a sett.: Introduzione (Cap. 1),

Banche (Cap. 2) 2a sett.: Compagnie d’Assi-curazione e Fondi Pensione (Cap. 3), Fondi Comuni d’Inve stimento ed Hedge Funds (Cap. 4) 3a sett.: Valore a Rischio (Cap. 8) 4a sett.: Volatilità (Cap. 9), Correlazioni e Copule (Cap. 10) 5a sett.: Regolamentazione: Basilea II e Solvency II (Cap. 11) 6a sett.: VaR di Mercato: Simulazioni Storiche (Cap. 12) 7a sett.: VaR di Mercato: Costruzione di un Modello (Cap. 13) 8a sett.: Rischio di Credito: Stima delle Probabilità d’Insol venza (Cap. 14) 9a sett.: Perdite su Crediti e VaR Creditizio (Cap. 15) 10a sett.: ABSs, CDOs e Credit Crunch del 2007 (Cap. 16) 11a sett.: Analisi degli Scenari e Stress Testing (Cap. 17), Rischio Operativo (Cap. 18) 12a sett.: Rischio di Liquidità (Cap. 19), Rischio di Modello (Cap. 20)

modalità d’esame La verifica dell’apprendimento viene effettuata mediante una prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Criterio di merito che premia gli studenti più preparati.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 137 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

scienzA delle FinAnze (corso A)Diego [email protected]

6 cfu

contenuti del corso Il corso si compone di due parti. 1) Introduce alla teoria normativa dell'intervento pubblico, vista nella prospettiva dell’economia del benessere e della concettualizzazione dei fallimenti del mercato; 2) Offre un approfondimento in ordine ai metodi e pratiche correnti in Italia in materia di tassazione.

testi di riferimento - B. Bosco-L. Parisio, Lezioni di scienza delle finanze, Torino, Giappichelli, 2009, cap. 2-7 (soltanto le sezioni non asteriscate). - P. Bosi-M.C. Guerra, I tributi nell’economia italiana, Bologna, Il Mulino, ult. ed.

metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni.

modalità d’esame Prova scritta e orale. La prova scritta consisterà di una domanda di teoria e di due esercizi.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Voto riportato nella prova di esame ≥ 24.

scienzA delle FinAnze (corso B)Alessandro [email protected]

6 cfu

contenuti del corso Il corso si compone di due parti. Parte generale.- Introduce alla teoria economica dell'intervento pubblico, con riferimento a tre basilari tematiche: - teoria dei fallimenti del mercato; - teoria delle scelte collettive; - teoria della tassazione. Parte speciale. - Offre un approfondimento dei principi, metodi e pratiche correnti in Italia in materia di tassazione.

testi di riferimento - H. S. Rosen, Scienza delle finanze, terza edizione, Milano, McGraw-Hill, capitoli: 1-8, 11-15; - P. Bosi-M. C. Guerra, I tributi nell’economia italiana, ult. ed., Bologna, Il Mulino.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni.

modalità d’esame Prova scritta e eventuale orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione all’esame finale di almeno 24 ⁄ 30, possesso di un argomento di particolare interesse e approvazione del docente.

scienzA delle FinAnze (corso c)Alessandra [email protected]

6 cfu

contenuti del corso 1. Principi generali 2. Il mercato e la scuola classica 2.1. Il liberismo francese: il pensiero di Bastiat 3. L’economia del benessere 3.1. La funzione del benessere sociale 4. Il fallimento del mercato e la motivazione dell’intervento pubblico 5. Keynes e la finanza congiunturale 6. I neo – Keynesiani e i monetaristi (Friedman e

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 137 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Modigliani). 7. Le evoluzioni del pensiero liberista - le posizioni più recenti – 8. Le critiche più recenti alle impostazioni neoclassiche 9. Il bilancio dello stato 9.1. Classificazione delle entrate 9.2. Classificazione delle spese 9.3. I saldi del bilancio 10. Il sistema tributario italiano 11. I programmi di spesa pubblica e il settore non profit 12. Il debito pubblico 12.1 Modalità e tecniche di emissione dei titoli del debito pubblico 12.2 Classificazione e forme dei prestiti pubblici 12.3 Modalità di estinzione del debito pubblico 13. Le imprese pubbliche 13.1 I motivi dell’esistenza delle imprese pubbliche 13.2 Forme di esercizio dell’impresa pubblica

testi di riferimento - Emanuele E.F.M., Lezioni di scienza delle finanze, 2005, ESI, Napoli; - Taccone A., Il dibattito sulla tassazione delle società, 2006, Quaderni DPTEA n. 143, Luiss “Guido Carli”. Testi consigliati per l’approfondimento: - Rosen H. S. , 2010, Scienza delle Finanze, McGraw-Hill. - Emmanuele F.M.E., 2008, Il terzo pilastro. Il non profit motore

del nuovo welfare, ESI, Napoli, .

metodi didattici Lezioni

modalità d’esame Esami scritti o orali

stAtisticA (corso A)

Gianluca [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Lezioni teoriche: Caratteri statistici e distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche. Indici di posizione. Indici di variabilità. Esperimento casuale ed eventi. Impostazione assiomatica e teoremi della probabilità. Probabilità condizionata. Eventi indipendenti. Variabili casuali univariate e bivariate discrete e continue. Modelli per variabili casuali. Il teorema del limite centrale. Introduzione al campionamento. Stima puntuale. Stima per intervallo. Test delle ipotesi. Correlazione e modello di regressione lineare semplice. - Esercitazioni: Gli studenti vengono sollecitati ad applicare le nozioni

teoriche al fine di risolvere problemi empirici di natura economica e aziendale.

testi di riferimento - A.C. Monti (2008), Introduzione alla Statistica, ESI.

metodi didattici Lezioni e Esercitazioni

modalità d’esame Prova scritta consistente in quesiti teorici ed applicativi sugli argomenti del programma d’esame

stAtisticA (corso B)

Maria Maddalena [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Caratteri statistici e distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche. Indici di posizione. Indici di variabilità. Esperimenti casuali, eventi, postulati e teoremi della probabilità. Probabilità condizionata ed eventi indipendenti. Variabili casuali univariate e bivariate. Principali famiglie di variabili casuali. Il teorema del limite centrale. Introduzione al

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 139 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

campionamento. Stima puntuale. Stima per intervallo. Test delle ipotesi. Correlazione e modello di regressione lineare semplice.

testi di riferimento - D.S. Moore, Statistica di base, Apogeo. 2005.

metodi didattici Le lezioni teoriche verranno accompagnate da esercitazioni pratiche, nelle quali si approfondiranno gli aspetti applicativi della disciplina.

modalità d’esame L’esame finale consiste in una prova scritta sugli argomenti dell’intero programma del corso. Eventuali prove intermedie possono fornire un credito parziale per il superamento dell’esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dimostrazione di interesse puro per approfondimenti scientifici nella disciplina

stAtisticA (corso c)

Brunero [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Caratteri statistici e distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche. - Indici di posizione. Indici di variabilità. Esperimenti casuali, eventi, postulati e teoremi della probabilità. Probabilità condizionata ed eventi indipendenti. Variabili casuali univariate e bivariate. Principali famiglie di variabili casuali. Il teorema del limite centrale. Introduzione al campionamento. Stima puntuale. Stima per intervallo. Test delle ipotesi. Correlazione e modello di regressione lineare semplice.

testi di riferimento - D.S. Moore, Statistica di base, Apogeo. 2005.

metodi didattici Le lezioni teoriche verranno accompagnate da esercitazioni pratiche, nelle quali si approfondiranno gli aspetti applicativi della disciplina.

modalità d’esame L’esame finale consiste in una prova scritta sugli argomenti dell’intero programma del corso. Eventuali prove intermedie possono fornire un credito parziale per il superamento dell’esame.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dimostrazione di interesse puro per approfondimenti scientifici nella disciplina

stAtisticA (corso d)

Livia De [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Lezioni teoriche: - Caratteri statistici e distribuzioni di frequenza. Rappresentazioni grafiche. Indici di posizione. Indici di variabilità. - Esperimento casuale ed eventi. Impostazione assiomatica e teoremi della probabilità. Probabilità condizionata. Eventi indipendenti. - Variabili casuali univariate e bivariate discrete e continue. Modelli per variabili casuali. Il teorema del limite centrale. - Introduzione al campionamento. Stima puntuale. Stima per intervallo. Test delle ipotesi. Correlazione e modello di regressione lineare semplice. Esercitazioni: - Gli studenti vengono sollecitati ad applicare le nozioni

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 139 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

teoriche al fine di risolvere problemi empirici di natura economica e aziendale.

testi di riferimento A.C. Monti (2008), Introduzione alla Statistica, ESI.

metodi didattici Lezioni e Esercitazioni

modalità d’esame Prova scritta consistente in quesiti teorici ed applicativi sugli argomenti del programma d’esame

stAtistics Pierpaolo [email protected]

J cfu

course content - PROBABILITY - Outcomes, events, and probability - Conditional probability and independence - Discrete random variables - Continuous random variables - Simulation - Expectation and variance - Computations with random variables - Joint distributions and independence - Covariance and correlation - The Poisson process - The law of large numbers

- The central limit theorem STATISTICS - Exploratory data analysis - Basic statistical models - The bootstrap - Unbiased estimators - Efficiency and mean squared error - Maximum likelihood - Bayesian estimators - The method of least squares - Confidence intervals for the mean & beyond! - Testing hypotheses - Comparing two samples

reference reading material - Sheldon Ross, Introductory Statistics, 3rd edition, Academic Press, 2010

teaching method Lectures and Labs

assessment method Homeworks and Final (written) exam.

storiA del pensiero economicoGiuseppe Di Taranto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Lo studio del pensiero

economico, dalle prime formulazioni teoriche all’economia della globalizzazione, attraverso gli economisti classici, i marginalisti, Marshall, Keynes ed i post-keynesiani, Schumpeter e la teoria dell’impresa, la critica sraffiana, i modelli di crescita e sviluppo, fino ai recenti apporti della micro e della macroeconomia.

testi di riferimento - A. Roncaglia, La ricchezza delle idee. Storia del pensiero economico, Roma-Bari, Laterza, 2001, oppure altro manuale da concordare con il docente all’inizio del corso.

metodi didattici Lezioni frontali e seminariali.

modalità d’esame Esame orale. La valutazione si baserà sul capacità degli studenti di comprendere le nozioni del pensiero economico e saperle interpretare alla luce delle evoluzioni storiche. Lo studente dovrà inoltre saper osservare, a partire da queste nozioni, il dibattito economico contemporaneo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato a seguito di una attenta valutazione sulla maturità di

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 141 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

apprendimento della disciplina da parte dello studente.

storiA dell’impresA e dell’ orgAnizzAzione AziendAleGiuseppe Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Il corso intende approfondire il ruolo dell’impresa nel processo di globalizzazione, attraverso le politiche di delocalizzazione sotto forma di Outsourcing, Offshoring, Nearshoring; nonché la figura dell'imprenditore, confrontando la tradizione continentale con quella anglosassone. - Saranno inoltre analizzate le sintesi proposte da Marshall, Knight e Schumpeter, e la concezione dinamica dell'impresa, sia nella formulazione di Chandler sia nell’approccio neo-keynesiano, e le recenti teorie manageriali e comportamentiste. - Attenzione sarà prestata alle variabili di contesto (istituzionali, finanziarie, culturali) e all'indagine sulla performance dell'impresa

rispetto alla dimensione multinazionale, transazionale e metanazionale, di fronte all'avanzare dell'economia della conoscenza e delle reti di impresa. - Saranno anche affrontate le tematiche relative all'organizzazione del lavoro - taylorismo, fordismo, toyotismo e forme flessibili di produzione - e le nuove forme di relazioni industriali nell’impresa globalizzata. - Sarà infine ulteriormente approfondito il rapporto tra impresa e attività di ricerca e sviluppo, di marketing e di preparazione alla sfida della transnazionalità del mercato. - Saranno mostrati alcuni casi aziendali esemplificativi.

testi di riferimento - Pier Angelo Toninelli, Storia dell’impresa, il Mulino, Bologna, 2006. Al testo verranno aggiunti alcuni casi aziendali. Su taluni argomenti saranno messe a disposizione degli studenti dispense integrative. Lo studente potrà concordare con il docente – all’inizio del corso - eventuale altro testo contenente gli argomenti indicati

metodi didattici Lezioni frontali e seminari su casi aziendali.

modalità d’esame La valutazione si baserà sul capacità degli studenti di comprendere le nozioni della storia imprenditoriale e dell’organizzazione dell’impresa e di saperle interpretare alla luce delle evoluzioni storiche.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato a seguito di una attenta valutazione sulla maturità dei apprendimento della disciplina da parte dello studente

storiA e teoriA dello sviluppo economicoGiovanni [email protected]

8 cfu

versione italiana CONTENUTI DEL CORSO Lo sviluppo economico e le sue determinanti negli ultimi due secoli con riguardo all’economia-mondo: fatti, dottrine, politiche.

testi di riferimento E. Grilli, Crescita e sviluppo delle nazioni, Utet, Torino 2005.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 141 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni e seminari

modalità d’esame Esame orale

storiA economicA Giuseppe Di Taranto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso L’analisi dello sviluppo dell’economia mondiale, dai primi processi di industrializzazione alla globalizzazione contemporanea.

testi di riferimento - AA.VV., Storia dell’economia mondiale, Monduzzi, Bologna. - G. Magnifico, L’Euro, ragioni e lezioni di un successo sofferto, Roma, Luiss University Press

metodi didattici Lezioni frontali e seminariali.

modalità d’esame Esame orale. La valutazione si baserà sul capacità degli studenti di rielaborare i processi storico-economici al fine di comprendere la realtà contemporanea.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato

a seguito di una attenta valutazione sulla maturità dei apprendimento della disciplina da parte dello studente.

strAtegie di comunicAzione e tecniche di puBBlicitàGianluca Comin Alberto Pastore [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Management e comunicazione - La comunicazione nel governo dell’impresa - Il processo di comunicazione 2. Le aree della comunicazione d'impresa - Comunicazione istituzionale; Comunicazione di marketing; Comunicazione organizzativa (cenni); Comunicazione economico-finanziaria. 3. Il brand management - Identità cultura e immagine aziendale - Marca e comunicazione; Strategie di marca; Branding tra globale e locale, Branding distributivo. 4. Il communication mix – Strumenti, mezzi e veicoli per la comunicazione d'impresa - Advertising; Pubbliche Relazioni; Media Relations

Sponsorizzazioni, Eventi; Direct Marketing; Promozioni; Forza vendita; Packaging; Punto vendita; Fiere; Comunicazione digitale; Aspetti emergenti del communication mix. 5.Approfondimenti - Le Relazioni Esterne - Sostenibilità e Green Vision - La misurazione dei risultati della comunicazione - La comunicazione di crisi - Il web 2.0 nella comunicazione aziendale - La comunicazione sociale 6. Pianificazione, organizzazione e controllo delle attività di comunicazione - Le competenze e i presidi organizzativi interni ed esterni; Le ricerche per la comunicazione di marketing; Il budget per la comunicazione, il piano di comunicazione.

testi di riferimento - Pastore A., Vernuccio M., Impresa e comunicazione. Principi e strumenti per il management, Seconda edizione, Apogeo, 2008. Ad esclusione dei capitoli 4, 6, 20. In aggiunta: - Articolo di approfondimento sulle Relazioni esterne: Il modello di comunicazione integrata in “La Comunicazione d’impresa” Umberto Collesei, Vittorio Ravà, 2008, pag 320-331.

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 143 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

strAtegie d’impresAFrancesco Rullani [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Elementi introduttivi - Analisi strategica a livello corporate - Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione - Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio - Strategie di innovazione - Innovazione di rete - Gestione della conoscenza - Valutazione delle strategie - Piano strategico

testi di riferimento - La lista dei testi di riferimento verrà distribuita a lezione

metodi didattici - Lezioni, testimonianze aziendali, case studies.

modalità d’esame - Lavoro di gruppo, presentazione, esame.

teoriA e politicA monetAriAGiorgio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso affronta, ad un livello medio - avanzato, tematiche rilevanti di teoria e politica monetaria. Una particolare attenzione sarà dedicata allo studio delle fluttuazioni cicliche, alle imperfezioni dei mercati dei beni e finanziari e alle implicazioni per la gestione della politica monetaria. Programma: 1) La politica monetaria nei modelli tradizionali. - Statica comparata e stabilità dinamica nei modelli del tipo IS-LM. 2) La politica monetaria nei modelli con aspettative razionali - La politica monetaria nei modelli con informazione imperfetta e con rigidità nominali. - La dinamica del cambio con aspettative razionali e il fenomeno dell’overshooting - Il dibattito rules versus discretion 3) Fatti stilizzati sul ciclo economico e nozioni introduttive sui processi stocastici - Modelli di business cycle reali.

- I modelli neokeynesiani e la politica monetaria ottima - La politica monetaria “ottima” e le regole a la Taylor 4) La politica monetaria nei modelli di crescita economica 5) Intermediazione bancaria e finanziaria, ciclo e regolamentazione - Asimmetrie informative, shocks di liquidità e intermediazione bancaria - Equilibri con razionamento del credito - Imperfezioni dei mercati finanziari e ciclo economico - Regolamentazione, vigilanza e politica monetaria

testi di riferimento - Di Giorgio, Lezioni di economia monetaria, Cedam, Padova, 2007. - Letture consigliate dal docente in classe

metodi didattici Lezioni frontali, lavori di gruppo, presentazioni e discussioni in aula.

modalità d’esame Prova scritta eventualmente integrata da prova orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dimostrazione di interesse puro per approfondimenti scientifici nella disciplina

Rprogrammi di studio lauree triennali

03 | ordinamento degli studi | 143 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

03l'ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree magistrali OrdinamentoLauree MagistraliEconomia e Direzionedelle Imprese

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

03 | ordinamento degli studi | 145

economia e direzione delle imprese

Aree di specializzazione(*): Finanza d’impresa, Imprenditorialità e mercati, Management, Marketing, Professionale Primo Anno (Immatricolati A.A. 2011 ⁄ 2012)

primo anno - insegnamenti fondamentali comuni a tutti gli indirizzi insegnamenti di i semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m metodi Quantitativi per l’economia e il management

secs-s ⁄ 06 8 campana carleo foschini fersini

m prospettive macroeconomiche globali

secs-p ⁄ 02 8 galli de nardis

bartoli di vaio reviglio

ferri

m economia dell’impresa (corso progredito)

secs-p ⁄ 06 8 gros- pietro

sarra pozzi quaglione

m diritto societario ius ⁄ 04 8 chiappetta donativi di amato niccolini

insegnamenti di ii semestre ssd cfu corso a corso b corso c corso d

m controllo di gestione avanzato

secs-p ⁄ 07 8 di lazzaro musaio incollingo muserra

m economia e gestione delle imprese internazionali

secs-p ⁄ 08 8 caroli giustiniano resciniti ferretti

m strategie di impresa secs-p ⁄ 08 8 lipparini pirolo peruffo peruffo

m organizzazione aziendale avanzato

secs-p ⁄ 10 8   casalino gatti marchiori

(*) la scelta dell’area di specializzazione dovrà essere effettuata al termine del primo anno di studi

R insegnamenti lauree magistrali

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e direzione delle imprese

Secondo anno - (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno - finanza d’impresa insegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m strategie d’impresa secs-p ⁄ 08 8 gubitosi

m economia del mercato mobiliare secs-p ⁄ 11 8 boido

m finanza straordinaria secs-p ⁄ 08 8 pansa

03 | ordinamento degli studi | 147

economia e direzione delle imprese

Secondo anno - (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno - imprenditorialità e mercatiinsegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m strategie d’impresa secs-p ⁄ 08 8 boccardelli

m economia e gestione del familY business

secs-p ⁄ 08 8 tiscini

m economia e finanza imprenditoriale

secs-p ⁄ 09 8 spisni

R insegnamenti lauree magistrali

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e direzione delle imprese

secondo anno - managementinsegnamenti di i semestre ssd cfu corso a corso b

m strategie d’impresa secs-p ⁄ 08 8 fontana conti-ferraris

m gestione delle operazioni e della supplY chain

secs-p ⁄ 08 8 perrone colangelo

m controllo di gestione (avanzato) secs-p ⁄ 07 8 steve basile

Secondo anno - (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

03 | ordinamento degli studi | 149

R insegnamenti lauree magistrali

Secondo anno - (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno - marketinginsegnamenti di i semestre ssd cfu corso a corso b

m comportamento del consumatore secs-s ⁄ 08 8 romani

m a scelta tra marketing industriale e marketing territoriale

secs-s ⁄ 08 8 lanzara caroli

m strategie d’impresa secs-s ⁄ 08 8 rullani

economia e direzione delle imprese

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e direzione delle imprese

Secondo anno - (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno - professionaleinsegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m diritto delle crisi d’impresa ius ⁄ 04 8 blandini

m revisione aziendale (corso progredito)

secs-p ⁄ 07 8 gaetano

m valutazioni di azienda secs-p ⁄ 07 8 romano

03 | ordinamento degli studi | 151

R insegnamenti lauree magistrali

economia e direzione delle imprese

Ulteriori crediti da altre attività (per gli immatricolati dall’a.a. 2009 ⁄ 2010 in poi):Esami a scelta 8 crediti (la scelta dovrà essere effettuata al termine del I anno di corso) Tesi 20 crediti Altre attività 4 crediti da scegliersi fra seminari, tirocini, ulteriori lingue, ecc. (l’eventuale scelta della lingua straniera dovrà essere effettuata al termine del I semestre del I anno di corso) Lo studio del Business English o della seconda lingua (francese, spagnolo) è opzionale ed è in alternativa a tirocini ⁄ seminari. I corsi si svolgono nel II semestre del I anno e nel I semestre del II anno.L’accesso al corso di Business English sarà consentito solo agli studenti con una buona conoscenza della lingua inglese.L’accesso ai corsi di seconda lingua (francese, spagnolo) è consentito a tutti i livelli.Al termine del corso di Business English ⁄ seconda lingua non è previsto un esame ma il conseguimento dell’idoneità linguistica sulla base della valutazione di ciascun modulo didattico seguito e l’acquisizione dei relativi crediti.

Potranno essere esonerati dal corso di seconda lingua (ma non da quello di Business English), ed ottenere così l’idoneità ed i crediti previsti, gli studenti che:- in qualunque momento del loro percorso di studi, raggiungano un livello di competenza linguistica almeno pari a C1. Tale livello dovrà essere riconosciuto dal docente del corso attivo in luiss oppure attestato da certificazioni internazionali ritenute adeguate dal Dipartimento - gli studenti che certifichino di aver seguito esternamente presso istituzioni ritenute adeguate dal Dipartimento un corso di lingua (anche diverso dal francese o dallo spagnolo) della durata almeno pari a quella dei corsi previsti in luiss. L’esonero dal corso di Business English si potrà ottenere solo seguendo un corso analogo (nell’oggetto e nella durata) a quello svolto in luiss presso istituti considerati adeguati dal Dipartimento.

03l'ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree magistrali OrdinamentoLauree MagistraliEconomia e Finanza

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

03 | ordinamento degli studi | 153

economia e finanza

Indirizzi: Banche e mercati finanziari ⁄ Financial Economics (in lingua inglese) Primo Anno (Immatricolati A.A. 2011 ⁄ 2012)

primo anno - banche e mercati finanziari insegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m metodi matematici per economia e finanza

secs-s ⁄ 06 8 gozzi

m economia dell’ incertezza e dell’ informazione

secs-p ⁄ 01 8 di cagno

m diritto dei mercati finanziari ius ⁄ 05 8 pellegrini

m economia del mercato mobiliare secs-p ⁄ 11 8 barone

insegnamenti di ii semestre ssd cfu docente

m principi contabili internazionali e ifrs

secs-s ⁄ 07 8 pinto

m matematica finanziaria (corso progredito)

secs-p ⁄ 06 8 olivieri

m teoria e politica monetaria secs-p ⁄ 01 8 di giorgio

m finanza aziendale avanzato secs-p ⁄ 09 8 oriani

R insegnamenti lauree magistrali

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e finanza

Primo Anno (Immatricolati A.A. 2011 ⁄ 2012)

primo anno - financial economics (in inglese)insegnamenti di i semestre ssd cfu corso a

m mathematical methods for economics and finance (mosec)

secs-s ⁄ 06 8 guizzi-faggian

m macroeconomic analYsis(mosec) secs-p ⁄ 01 8 reichlin-bloise

m microeconomic analYsis(mosec) secs-p ⁄ 01 8 panaccione-spallone

m econometrics theorY(mosec) secs-p ⁄ 05 8 rinott-ragusa

insegnamenti di ii semestre ssd cfu corso a

m advanced microeconomics (mosec)

secs-p ⁄ 01 8 albano-campioni

m advanced macroeconomics (mosec)

secs-p ⁄ 01 8 pistaferri

m advanced econometrics (mosec) secs-p ⁄ 05 8 ragusa-zaffaroni

03 | ordinamento degli studi | 155

economia e finanza

Indirizzo: Banche e intermediari finanziari ⁄ Finanza dei mercati e quantitativa ⁄ Financial Economics (in inglese) Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

R insegnamenti lauree magistrali

secondo anno - banche e intermediari finanziari insegnamenti di i semestre ssd cfu corso a

m finanza aziendale avanzato secs-p ⁄ 09 8 monti

m economia e gestione degli intermediari finanziari (corso progradito)

secs-p ⁄ 11 8 comana

m m&a and investment banking secs-p ⁄ 11 8 cybo ottone - dennert

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e finanza

secondo anno - finanza dei mercati e Quantitativainsegnamenti di i semestre ssd cfu corso a

m processi stocastici e applicazioni alla finanza

mat ⁄ 06 8 scarsini

m serie storiche ed econometria finanziaria

secs-p ⁄ 05 8 franchi

m international finance (in lingua inglese)

secs-p ⁄ 01 8 mut. gm benigno

Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

03 | ordinamento degli studi | 157

R insegnamenti lauree magistrali

economiaeconomia e finanza

Secondo Anno (Immatricolati A.A. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno - financial economicsinsegnamenti di i semestre ssd cfu corso a

m asset management secs-p ⁄ 11 8 mutuato dal corso di lm in gm- micillo

m company and business law ius ⁄ 04 8 mutuato dal corso di lm in gm- bruno

m performance measurement secs-p ⁄ 07 8 mut-fiori

m m&a and investment banking secs-p ⁄ 11 8 mutuato dal corso di lm in gm langer

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia e finanza

Ulteriori crediti da altre attività (per gli immatricolati dall’a.a. 2009 ⁄ 2010 in poi): - Esami a scelta 8 crediti (la scelta dovrà essere effettuata al termine del I anno di corso). Per gli studenti iscritti all’indirizzo di Financial Economics i crediti da maturare per esami a scelta sono 16 - Tesi 20 crediti - Altre attività 4 crediti da scegliersi fra seminari, tirocini, ulteriori lingue, ecc. (l’eventuale scelta della lingua straniera dovrà essere effettuata al termine del I semestre del I anno di corso) Lo studio del Business English o della seconda lingua (francese, spagnolo) è opzionale ed è in alternativa a tirocini ⁄ seminari. I corsi si svolgono nel II semestre del I anno e nel I semestre del II anno. L’accesso al corso di Business English sarà consentito solo agli studenti con una buona conoscenza della lingua inglese. L’accesso ai corsi di seconda lingua (francese, spagnolo) è consentito a tutti i livelli.

Al termine del corso di Business English ⁄ seconda lingua non è previsto un esame ma il conseguimento dell’idoneità linguistica sulla base della valutazione di ciascun modulo didattico seguito e l’acquisizione dei relativi crediti. Potranno essere esonerati dal corso di seconda lingua (ma non da quello di Business English), ed ottenere così l’idoneità ed i crediti previsti, gli studenti che: - in qualunque momento del loro percorso di studi, raggiungano un livello di competenza linguistica almeno pari a C1. Tale livello dovrà essere riconosciuto dal docente del corso attivo in luiss oppure attestato da certificazioni internazionali ritenute adeguate dal Dipartimento - gli studenti che certifichino di aver seguito esternamente presso istituzioni ritenute adeguate dal Dipartimento un corso di lingua (anche diverso dal francese o dallo spagnolo) della durata almeno pari a quella dei corsi previsti in luiss . L’esonero dal corso di Business English si potrà ottenere solo seguendo un corso analogo (nell’oggetto e nella durata) a quello svolto in luiss presso istituti considerati adeguati dal Dipartimento.

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree magistrali General Managementin lingua inglese

03 | ordinamento degli studi | 161

R insegnamenti lauree magistrali

general management

Area of Interest (*): Finance ⁄ International Business ⁄ Luxury and Fashion ⁄ Management of Innovation ⁄ E-Business and Management of Information Systems ⁄ Management of Tourism and Cultural Goods First Year (Enrolled A.Y. 2011 ⁄ 2012)

first Year - core courses common to all paths first semester courses sds credits teacher

m data analysis and Quantitative methods

secs-s ⁄ 06 6 scalia tomba

m performance measurement and financial reporting

secs-p ⁄ 07 8 fiori

m global economics challenges secs-p ⁄ 01 8 Karlinger-lanza

m company and business law ius ⁄ 04 L bruno

second semester courses sds credits teacher

m business organization and human resources

secs-p ⁄ 10 8 de marco

m corporate strategies secs-p ⁄ 08 8 priem

m advanced corporate finance secs-p ⁄ 09 8 oriani

m marketing management secs-p ⁄ 08 8 leeflang

(*) to be chosen at the end of the first year

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

general management

Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Year - financefirst semester courses sds credits teacher

m asset management secs-p ⁄ 11 8 micillo

m m&a and investment banking secs-p ⁄ 11 8 langer

m international finance secs-p ⁄ 01 8 benigno

03 | ordinamento degli studi | 163

R insegnamenti lauree magistrali

general management

Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

second Year: international businessfirst semester courses sds credits teacher

m international trade and commercial policies

secs-p ⁄ 01 8 manzocchi

m international marketing secs-p ⁄ 08 8 quintano

m international business secs-p ⁄ 08 8 mathews

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

second Year - luxurY and fashionfirst semester courses sds credits teacher

m luxurY management secs-p ⁄ 08 8 festa

m fashion management secs-p ⁄ 08 8 fei

m distribution and sales secs-p ⁄ 08 8 del viscovo

general management

Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

03 | ordinamento degli studi | 165

R insegnamenti lauree magistrali

second year - management of innovationfirst semester courses sds credits teacher

m economics and management of innovation

secs-p ⁄ 06 8 prencipe

m entrepreunership and vc secs-p ⁄ 09 8 oriani

m intellectual propertY rights and technologY transfer

secs-p ⁄ 06 8 granieri

general management

Second Year (Enrolled A.Y. 2010 ⁄ 2011)

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

general management

Additional credits for learning activities for students enrolled in a.y. 2009 ⁄ 2010 on: - Optional exams 8 credits to be chosen at the end of the first year - Master thesis 20 credits - Other activities 4 credits – internship, business English, foreign language*, etc… * all students wishing to opt for a foreign language course have to choose it at the end of the first semester of the first year. The courses in Business English or a second language (French or Spanish) are optional and are offered as an alternative to internship ⁄ seminars. The courses are held in the second semester of the first year and in the first semester of the second year. Students must have a good level of knowledge of the English language to enrol in the Business English course. Students of any level of language knowledge can enrol in the second language courses (French ⁄ Spanish). Evaluation of the Business English ⁄ Second Language Courses is not based on examination, the linguistic level is

evaluated after each teaching unit undertaken to reach the required accreditation level. Exemptions from the Second Language Courses (but not Business English) with recognition of language level and full accreditation can be requested by students: - At any time during the course of studies if the student has reached at least the C1 level of ability. The level has to be recognized by the current course teacher at the luiss or through presentation of an international certificate recognized by the Faculty - Who can certify having undertaken an external language course at a language school that is recognized by the Faculty (this includes languages other than French and Spanish). The courses must be of at least the same duration as the courses at the luiss. Exemption from the course in Business English can be granted only if the student has undertaken a similar course as the course at the luiss (in terms of contents and length) at a language school recognized by the Department. ddiM Chinese students must attend the Italian courses at luiss.

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

Lauree magistrali OrdinamentoLauree MagistraliEconomia, regole e mercati (Law and Economics)

03l’ordinamento degli studi a.a. 2011 ⁄ 2012

03 | ordinamento degli studi | 169

economia, regole e mercati (law and economics)

Aree di specializzazione(*): Law and Economics ⁄ Economia Industriale e dei settori regolati Primo Anno (Immatricolati A.A. 2011 ⁄ 2012)

primo anno insegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m economia dell’impresa (corso progredito)

secs-p ⁄ 06 8 muscio

m diritto societario ius ⁄ 04 8 figà talamanca

m economia pubblica e della regolamentazione

secs-p ⁄ 02 8 quintieri - iozzi

m statistica economica ed econometria di base

secs-s ⁄ 03 8 arbia

insegnamenti di ii semestre ssd cfu docente

m economia e gestione dell’innovazione e delle reti

secs-p ⁄ 08 8 rullani

m corporate governance ed internal auditing

secs-p ⁄ 07 8 tezzon-scettri

m diritto ed economia della concorrenza

ius ⁄ 05 8 renda

m strategie di impresa secs-p ⁄ 08 8 mut edi - lipparini

(*) La scelta dell’area di interesse dovrà essere effettuata al termine del primo anno di studi

R insegnamenti lauree magistrali

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R insegnamenti lauree magistrali

economia, regole e mercati (law and economics)

Secondo anno(immatricolati a.a. 2010 ⁄ 2011)

secondo anno insegnamenti di i semestre ssd cfu docente

m diritto ed economia della concorrenza

ius ⁄ 05 8 pardolesi

m economia e gestione dell’innovazione e delle reti

secs-p ⁄ 08 8 monarca

m strategie di impresa secs-p ⁄ 08 8 boccardelli

03 | ordinamento degli studi | 171

R insegnamenti lauree magistrali

economia, regole e mercati (law and economics)

Ulteriori crediti da altre attività (per gli immatricolati dall’a.a. 2009 ⁄ 2010 in poi): Esami a scelta 8 crediti (la scelta dovrà essere effettuata al termine del I anno di corso) Tesi 20 crediti Altre attività 4 crediti da scegliersi fra seminari, tirocini, ulteriori lingue, ecc. (l’eventuale scelta della lingua straniera dovrà essere effettuata al termine del I semestre del I anno di corso) Lo studio del Business English o della seconda lingua (francese, spagnolo) è opzionale ed è in alternativa a tirocini ⁄ seminari. I corsi si svolgono nel II semestre del I anno e nel I semestre del II anno. L’accesso al corso di Business English sarà consentito solo agli studenti con una buona conoscenza della lingua inglese. L’accesso ai corsi di seconda lingua (francese, spagnolo) è consentito a tutti i livelli.

Al termine del corso di Business English ⁄ seconda lingua non è previsto un esame ma il conseguimento dell’idoneità linguistica sulla base della valutazione di ciascun modulo didattico seguito e l’acquisizione dei relativi crediti.Potranno essere esonerati dal corso di seconda lingua (ma non da quello di Business English), ed ottenere così l’idoneità ed i crediti previsti, gli studenti che:- in qualunque momento del loro percorso di studi, raggiungano un livello di competenza linguistica almeno pari a C1. Tale livello dovrà essere riconosciuto dal docente del corso attivo in luiss oppure attestato da certificazioni internazionali ritenute adeguate dal Dipartimento - gli studenti che certifichino di aver seguito esternamente presso istituzioni ritenute adeguate dal Dipartimento un corso di lingua (anche diverso dal francese o dallo spagnolo) della durata almeno pari a quella dei corsi previsti in luiss . L’esonero dal corso di Business English si potrà ottenere solo seguendo un corso analogo (nell’oggetto e nella durata) a quello svolto in luiss presso istituti considerati adeguati dal Dipartimento.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 173 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

AdvAnced corporAte FinAnceRaffaele [email protected]

8 cfu

course content Advanced Capital Budgeting 1) Free cash flow models 2) Sensitivity analysis 3) Real options Valuing Bonds And Stocks 1) Valuing bonds 2) Valuing stocks Risk And The Cost Of Capital 1) Capital markets and the pricing of risk 2) Portfolio choices 3) Capital asset pricing model 4) Alternative models of systematic risk Capital Structure And Valuation 1) Capital structure in a perfect market 2) The effect of debt and taxes 3) Valuation Introduction To M&A

reference reading material - Berk J., DeMarzo P., Corporate Finance, Pearson International Education, 2011

teaching method Methodological classes and case studies

assessment method Written exam and Oral exam.

AdvAnced mAcroeconomics

Luigi [email protected]

8 cfu

course content - The life cycle hypothesis; saving and growth; empirical implications in the macro and in the micro data. - Consumption puzzles: Excess sensitivity, excess smoothness and excess growth. - The importance of the income process; Anticipated and unanticipated income changes; income risk, income inequality and consumption inequality. - Precautionary saving; liquidity constraints; buffer stocks model; durables with adjustment cost: (S,s) models. - Models of endogenous incomplete markets; Moral hazard and limited commitment; Empirical implications of private information Pareto optimality for asset pricing and real exchange rates. - Intertemporal labour supply models; non-separability; labour supply and labour market friction. - Job search: the standard

McCall-Mortensen model; the Diamond’s paradox; equilibrium wage posting models; empirical implications. - Reference reading material

reference reading material - Lecture notes. - Selected chapters from Jappelli and Pistaferri (in progress), Consumption: Theory and pplications.

teaching method Lectures.

assessment method Midterm written exam, Final written exam, Class participation.

criteria for deciding on subJect of final paper In consultation with the students.

Algorithmic trAdingEmilio [email protected]

8 cfu

course content - In computerized financial markets, algorithmic trading

programmi di studio

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 173 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

(also known as algo trading, automated trading, black-box trading or robo trading) is the use of applications which allow the automatic entering of buy or sell (market and ⁄ or limit) orders. It is the algorithm developed from programmers which decides crucial aspects of orders as timing, price and ⁄ or quantity. - Algorithmic trading is growing massively – it’s cheaper, faster and better to control than standard trading. It enables financial institutions to ‘pre-think’ the market, executing complex math in real time, and take the required decisions based on the strategy defined. - The cost alone (estimated at 6 cents per share manual, 1 cent per share algorithmic) is a sufficient driver to power the growth of algo trading. According to some estimates, high frequency trading firms alone account for 73% of all US equity trading volume. - To learn how securities are actually traded in financial markets, we will use trading cases (simulations) based on the Rotman Interactive Trader (RIT) platform (http: ⁄ ⁄ rit.rotman.utoronto.ca). - Finance theory will help us to understand the risk ⁄ return tradeoff inherent in particular trading strategies. - Excel applications linked to the real-time data-feeds from

the simulated market will guide our decision making and allow us to develop effective trading strategies. - These strategies will also be implemented by developing algorithms written in Visual Basic for Application (VBA).

reference reading material Textbook: - Schwarz, Robert A., Francioni, Reto and Weber, Bruce W., The Equity Trader Course, Wiley, 2006. Support Materials: - Mak, Kevin, Rotman Interactive Trader, Release Files (Case Brief, Trader’s Guide, Case Tutorial, Support Sheet). - Microsoft, Visual Basic Developer Center, http: ⁄ ⁄ msdn.microsoft.com ⁄ en-us ⁄ vbasic ⁄ ms789086

teaching method Lectures and exercises in computer lab (301 hall), with an “experiential learning” approach. In the lectures, arguments will follow the same order as in the textbook, to help improve students’ comprehension. Several PowerPoint slides, available on the web, will be used in classroom for teaching purposes. Schedule - 1st week: Getting a Grip on Trading (Ch. 1), order

arrival, bid-ask prices, Rotman Interactive Trader (RIT), TraderEx, criteria for selecting the luiss team for the Rotman International Trading Competition (RITC). - 2nd week: Social Outcry (live simulation), introduction to electronic trading simulations, RIT – market view, market depth view, order entry, short-cuts, random price close-out, Excel function RealTimeData (RTD) - 3rd week: All About Liquidity (Ch. 2), from information to prices, defining liquidity, liquidity and transaction costs. - 4th week: How to Use Limit and Market Orders (Ch. 3), handling large orders from institutional investors, an option trader’s view of limit orders, market microstructure case. - 5th week: Competition guidelines, exercises. - 6th week: Market Intermediaries: Nuts ’n’ Bolts and Challenges (Ch. 5), market maker operations, block trading, market impact, arbitrage case. - 7th week: Commodity case, weekly weather report, Department of Energy data, news of information vendors. - 8th week: Algorithmic Trading (Ch. 6), dynamic price and quantity discovery, algo history, Visual Basic for Application (VBA), algorithmic trading case. - 9th week: Market microstructure: competition.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 175 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- 10th week: Interest rates: competition. - 11th week: Commodity trading: competition. - 12th week: Algorithmic trading: competition.

assessment method Individual computer-based assignments, based on RIT (Rotman Interactive Trader) platform. Students will be ranked according to the scoring methodology used for the Rotman International Trading Competition. The main purpose of the system is to reward consistently high performance, i.e. a student who places 8th, 5th, and 10th will have a higher final score than a student who places 1st, 10th, and 35th. Ranks will be translated into grades on a 30-point scale [non passing (0 to 17), and passing grades (18 to 30 cum laude)]. Grading scale: 30 cum laude (top 5%), 29-30 (25%), 26-28 (30%), < 25 (40%).

criteria for deciding on subJect of final paper Merit criterion which rewards the better prepared students.

Asset mAnAgement Mauro [email protected]@eurizoncapital.com

8 cfu

course content - International and local regulatory frame work - Capital market theory and asset pricing - Security analysis & valuation - Asset management products and fund administration - Risk management practices - Additional topics reflecting the interests of the audience

reference reading material - Brown & Reilly - Investment Analysis and Portfolio Management - International edition, (2008 -9th edition) (required) - Litterman et al. - Modern Investment Management: An Equilibrium Approach (2003) (recommended) - A detailed syllabus will be distributed in class.

teaching method Lectures- homework will assigned on a regular basis but not collected.

assessment method Final test (closed book).

criteria for deciding on subJect of final paper Personal judgement

Business orgAnizAtion And humAn resourcesMarco De [email protected]

8

course content - Introduction - Organizations and organizational effectiveness - Stakeholders, Managers and Ethics - Stakeholders, Managers and Ethics - Organizing in a Changing Global Environment - Organizing in a Changing Global Environment - Case Study - Basic Challenge of Organizational Design - Basic Challenge of Organizational Design - Case Study - Designing Organizational Structure: Authority and Control - Designing Organizational

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 175 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Structure: Authority and Control - Project Work - Designing Organizational Structure: Specialization and Coordination - Designing Organizational Structure: Specialization and Coordination - Case Study - Creating and Managing Organizational Culture - Creating and Managing Organizational Culture - Organizational Design and Strategy in a Changing Global Environment - Organizational Design and Strategy in a Changing Global Environment - Case Study - Organizational Design Competences and Technology - Organizational Design Competences and Technology - Case Study - Types and forms of Organizational Change - Organizational Transformation - Decision Making. Learning. Knowledge Management and Information Technology - Decision Making. Learning. Knowledge Management and Information Technology Professional Testimony - Innovation Entrepreneurship and creativity - Case Study - Professional Testimony - From Mechanistic paradigm to flexibility: change management & people value – Kinky boots

movie) - HRM: logics and systems - Strategic HRM – Southwest Business Case - High Performance Work Systems - HR Architectures – Performances, Competences & Motivational drivers - Final lesson

reference reading material - Gareth R. Jones, Organizational Theory, Design, and Change, Pearson Prentice Hall, 5th Edition. - David P. Lepak and Scott A. Snell, The Human Resource Architecture: Toward a Theory of Human Capital Allocation and Development, The Academy of Management Review, Vol. 24, No. 1 (Jan., 1999), pp. 31-48 Published by: Academy of Management Stable URL: http: ⁄ ⁄ www.jstor.org ⁄ stable ⁄ 259035 - Jeffrey Pfeffer; John F Veiga, Putting people first for organizational success, The Academy of Management Executive; May 1999; 13, 2; ABI ⁄ INFORM Global

assessment method The exam will consist of a multiple-choice test followed by an oral interview. Attending students can develop a group project, with guidance from the lecturers, and present it at the time of the exam.

compAny And Business lAw Sabrina [email protected]

6 cfu

course content Features common to public companies limited by shares in main jurisdictions – Introduction to the various jurisdictions: common law vs. civil law systems – Ownership structures, financial systems and company law – Agency problems in public companies operating in different financial systems - Main provisions in UK, US, German, French and Italian law on: allocation of powers between directors and shareholders, directors’ duties and liabilities, minority shareholders’ protection.

reference reading material - Bruno S. – Ruggiero E. (edited), AA.VV., Public companies and the Role of Shareholders. National Models towards Global Integration, Kluwer, 2011. - Additional materials to be published on the course web site.

teaching method Traditional lectures; comments with students of different case law, by-laws, and codes

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 177 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

of conduct in the various jurisdictions; seminars held by international guests.

assessment method Written exam: short essays answers to six questions. Possible oral exam in case essays are not clear.

criteria for deciding on subJect of final paper High score at this exam; interest in analyzing case studies; comparative analysis of law.

comportAmento del consumAtore

Simona [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Parte 1: Introduzione al mondo del consumo - Parte II: Aspetti individuali del comportamento del consumatore (motivazioni, valori, apprendimento, atteggiamento, decisioni, etc.) - Parte III: Aspetti sociali del comportamento del consumatore (gruppi sociali e famiglia) - Parte IV: Aspetti culturali del comportamento del consumatore (cultura e subcultura)

testi di riferimento - Evans, M., Jamal, A., Foxall, G. 2009 Consumer behaviour, Second Edition, Wiley.

metodi didattici Il corso prevede l’impiego di diversi metodi didattici: lezioni frontali, casi di studio, progetti di gruppo e seminari.

modalità d’esame Valutazione dei lavori di gruppo ed esame scritto.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato previo superamento dell’esame.

controllo di gestione AvAnzAtoAlberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Schemi di Bilancio: IAS ⁄ IFRS vs Italian Gaap - Analisi della performance economico finanziaria - Conto finanziario e analisi dei flussi - Leve finanziarie e reddituali - Analisi del valore, driver del

valore e diagramma del valore

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè; - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli; - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè; - Fabrizio Di Lazzaro, Gianluca Musco, Esercizi svolti di metodologie e determinazioni quantitative d’azienda, Giappichelli. - Dispense a cura del docente

metodi didattici Lezioni, case studies

modalità d’esame Esame scritto e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

controllo di gestione AvAnzAto Bruno [email protected]

8 cfu

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 177 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

contenuti del corso - Analisi del sistema integrato di pianificazione e controllo :struttura,processi e strumenti .I centri di responsabilità e la contabilità direzionale-(costi std. , controllo dei progetti ,A.B.C. analisi delle varianti. - Il budget dal master budget ai budget operativi, cassa investimenti. Il budget dei progetti. - Il reporting e sua evoluzione, dal Tableau de bord alla Balance scorecard. - La creazione del valore e il sistema di controllo.

testi di riferimento - Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè - R.Antony, Hawhins, Macrì, Merchant, Sistemi di controllo, Mc Graw-Hill

metodi didattici Sviluppo di casi, esercitazioni, incontro con CFO E CEO:

modalità d’esame Prova scritta e colloquio orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Analisi e sviluppo di un progetto presso strutture aziendali.

controllo di gestione AvAnzAtoFabrizio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Schemi di Bilancio: IAS ⁄ IFRS c ⁄ Italian gaap - Analisi della performance economico finanziaria - Conto finanziario e analisi dei flussi - Leve finanziarie e reddituali - Analisi del valore, driver del valore e diagramma del valore

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, Gianluca Musco, Esercizi svolti di metodologie e determinazioni quantitative d’azienda, Giappichelli - Dispense a cura del docente.

metodi didattici Lezioni, case studies.

modalità d’esame Esame scritto e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

controllo di gestione AvAnzAtoAnna Lucia [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Schemi di Bilancio: IAS ⁄ IFRS c ⁄ Italian gaap - Analisi della performance economico finanziaria - Conto finanziario e analisi dei flussi - Leve finanziarie e reddituali - Analisi del valore, driver del valore e diagramma del valore

testi di riferimento - C. Caramiello – F. Di Lazzaro – G. Fiori, Indici di bilancio, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, La performance del valore, Giappichelli - C. Caramiello, Il rendiconto finanziario, Giuffrè - Fabrizio Di Lazzaro, Gianluca Musco, Esercizi svolti di metodologie e determinazioni quantitative d’azienda, Giappichelli

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 179 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Dispense a cura del docente.

metodi didattici Lezioni, case studies.

modalità d’esame Esame scritto e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla ricerca nella materia.

controllo di gestione AvAnzAtoMaurizio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’analisi e interpretazione del bilancio - I sistemi di misurazione e controllo dei costi - Le informazioni economiche a supporto dei processi decisionali - Il Budget -Particolari applicazioni del controllo di gestione (business plan, valutazione d’azienda, benchmarking)

testi di riferimento - Umberto Bocchino, La Guida del Sole 24 Ore al Controllo di Gestione, ed. Il Sole 24 Ore

- Dispense a cura del docente.

metodi didattici Sviluppo di casi con riferimento a dottrina, interviste a testimonial – Ceo e Cfo.

modalità d’esame Colloquio orale.

dAtA AnAlysis And QuAntitAtive methodsGianpaolo Scalia [email protected]

6 cfu

course content Descriptive statistics, basic probability, estimation and confidence intervals. Testing Hypotheses. Linear models. Basic use of software for data analysis.

reference reading material - Berenson, Levine and Krehbiel, Basic Business Statistics concepts and applications, Prentice Hall.(required text book)

teaching method Lectures, homework, exercises, tests, textbook reading.

assessment method Tests, exercises, discussions.

criteria for deciding on subJect of final paper One midterm test, final test, homework grades.

diritto dei mercAti FinAnziAri Mirella [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Analisi della disciplina degli intermediari finanziari con particolare riferimento alla regolazione delle banche e dei soggetti abilitati. Le regole di condotta. Esame dei mercati regolamentati, degli ATS e degli internalizzatori sistematici dopo il recepimento della MIFID. La vigilanza sul settore finanziario. - Parte Prima: Evoluzione della disciplina di settore. La struttura ordinamentale del settore finanziario. I soggetti (tipologie funzioni organizzazione), l’attività, la crisi. Le forme di vigilanza. - Parte Seconda: La Mifid e la tutela dell’investitore. Obiettivi della Mifid e suoi effetti

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 179 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

sulla governance bancaria. Le modalità di esecuzione delle operazioni su strumenti finanziari (best execution ed execution only). - Parte terza: La regolazione dei mercati. Dalla privatizzazione dei mercati all’abolizione dell’obbligo di concentra -trazione degli scambi azio-nari. I mercati non regolamentati.

testi di riferimento - AA.VV., L’ordinamento finanziario italiano, a cura di Capriglione, Cedam, 2010, con esclusione dei seguenti capitoli: 1, 3, 5, 8,9,10, 13, 14, 19. Letture consigliate: - Capriglione, Misure anticrisi tra regole di mercato e sviluppo sostenibile, Giappichelli, 2010

metodi didattici Lezioni, seminari, testimonianze.

modalità d’esame Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Colloquio.

diritto delle crisi di impresA Antonio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Crisi dell’impresa e procedure concorsuali: funzioni e finalità. - Il sistema delle procedure concorsuali. - I requisiti soggettivi ed oggettivi. - Il fallimento. La dichiarazione di fallimento. Fallimento e continuazione dell’attività di impresa; l’affitto e la vendita dell’azienda. Gli organi. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti, l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. Il concordato fallimentare. La chiusura del fallimento. L’esdebitazione. Il fallimento delle società. - Il concordato preventivo. - Gli accordi di ristrutturazione dei debiti. - Le liquidazioni coatte amministrative. - L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza.

testi di riferimento Uno dei seguenti testi, necessariamente in un’edizione aggiornata: - AA. VV., Diritto Fallimentare. Manuale breve, Giuffrè, Milano, - Amedeo Bassi, Lezioni di diritto fallimentare, Il Mulino, Bologna, nonché, per la sola parte relativa alla liquidazione coatta amministrativa ed alla amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, A. Nigro – D. Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese, Il Mulino, Bologna - S. Bonfatti – P.F. Censoni, Manuale di diritto fallimentare, Cedam, Padova - Lino Guglielmucci, Diritto Fallimentare, Giappichelli, Torino

metodi didattici Le lezioni si caratterizzeranno per l’approfondimento dei temi indicati quale contenuto del corso e per il costante utilizzo di riferimenti ad atti ed a casi reali, anche mediante lo svolgimento di esercitazioni.

modalità d’esame Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Capacità e competenza dimostrata durante il corso e verificata in sede di esame.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 181 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

diritto ed economiA dellA concorrenzARoberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso I. Disciplina antitrust in giro per il mondo - Principi economici di base - Origini della teoria della concorrenza - Da Friburgo a Chicago e oltre - Fini della disciplina della concorrenza - Principali leggi antitrust statunitensi - Disciplina europea - Disciplina italiana II: Teoria dei cartelli e problemi di caratterizzazione - Intese collusive - Parallelismo di prezzo - Plus factor e pratiche facilitanti - Restrizioni verticali - Diritti di proprietà intellettuale e discplina della concorrenza: convergenza e conflitto. III. Monopolizzazione (US) e abuso di posizione dominante (UE) - Prezzi predatori - Rifiuto di contrattare - Vendite gemellate e bundling - Sconti fedeltà e sconti a pacchetto - Dominanza collettiva

- Potere di acquisto IV. Valutazione delle concentrazioni - Mezzi per l’acquisizione del controllo. - Il concetto di piena funzionalità - Effetti unilaterali - Effetti coordinati - Il ruolo delle efficienze - Disciplina dell’impresa in crisi - Concentrazioni vericali e conglomerali V. Intervento pubblico - Imprese pubbliche e private - Distorsioni indotte dall’intervento statale nell’economia - Il primato del diritto comunitario VI. Private ⁄ Public Enforcement

testi di riferimento - A.Frignani – R. Pardolesi, La concorrenza, in Trattato di diritto privato europeo, Giappichelli, 2006. - Ulteriori letture consigliate verranno fornite in aula.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni per l’approfondimento di alcune sentenze relative ai principali temi trattati durante le lezioni.

modalità d’esame Prova scritta e orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Su richiesta dello studente, in ragione dei risultati dell’esame di profitto e della propensione a impegnarsi in una ricerca di carattere originale.

diritto processuAle triButArioFabio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. L’Attività di controllo dell’Amministrazione finanziaria - I poteri istruttori e le autorizzazioni - Accessi, ispezioni e verifiche - Le indagini bancarie - La conclusione dell’attività istruttoria: il processo verbale di constatazione 2. L’accertamento tributario - Avviso di accertamento: natura, requisiti e contenuto - Tipologie di accertamento - Prove documentali e presunzioni 3. La giurisdizione speciale tributaria - Criteri di riparto rispetto alle altre giurisdizioni - Caratteristiche tecniche dei

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 181 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

giudici tributari - La Commissione tributaria competente - Le imposte attribuite alla giurisdizione delle Commissioni tributarie - La difesa tecnica 4. Gli atti impugnabili 5. La notifica degli atti tributari 6. Il ricorso - Contenuto e caratteristiche previste a pena di nullità 7. Il ricorso contro il rifiuto, espresso o tacito, di restituzione del tributo o contro il diniego o la revoca di esenzioni o agevolazioni 8. Presentazione del ricorso e costituzione in giudizio del ricorrente 9. La costituzione della parte resistente - Litisconsorzio necessario e intervento 10. Memorie e documenti 11. L’udienza - Sospensione, interruzione ed estinzione del processo 12. La sospensione dell’atto impugnato 13. Le impugnazioni: appello principale e appello incidentale 14. Il contenuto e l’oggetto dell’atto di appello 15. La sentenza di appello 16. Il Giudizio di Cassazione 17. L’esecuzione delle sentenze tributarie - L’esecuzione da parte della Amministrazione finanziaria - L’esecuzione da parte del contribuente: il giudizio di

ottemperanza 18. Gli istituti deflattivi del contenzioso - Autotutela, accertamento con adesione, conciliazione 19. La riscossione - La società Equitalia S.p.A. - La riscossione mediante ruolo - Notifica e modi di pagamento dei ruoli: la cartella di pagamento - La riscossione coattiva - La difesa avverso la riscossione coattiva

testi di riferimento - Tesauro F., Istituzioni di diritto tributario, UTET, (2 volumi), Parte Generale, ultima edizione

metodi didattici Alla lezione frontale sarà affiancata la presentazione di casi giurisprudenziali.

modalità d’esame Esame orale, finalizzato ad a valutare sia la preparazione teorica generale che la capacità di ragionamento su singole fattispecie.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento dell’esame con la votazione minima di 26 ⁄ 30.

diritto societArioVincenzo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l’esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali - Società per azioni - Società a responsabilità limitata - Scioglimento e liquidazione delle società di capitali - Attività di direzione e coordinamento di società

testi di riferimento Un manuale scelta tra: - Associazione Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ediz.; - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ediz.

metodi didattici A ragione della natura del corso (“progredito”) e degli obiettivi che esso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento e saranno accompagnate dalla distribuzione di dispense e di materiale integrativo rispetto allo studio dei manuali. Le

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03 | ordinamento degli studi | 183 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

dispense saranno altresì rese disponibili nella “cattedra online” e degli estremi del materiale didattico integrativo distribuito in aula si darà conto negli “avvisi” della “cattedra online”. Per consentire, inoltre, un più proficuo ed agevole apprendimento della materia, durante il corso saranno organizzate delle esercitazioni.

modalità d’esame Prova orale. Tuttavia, ai fini della valutazione finale, saranno altresì rilevanti la frequenza, che formerà oggetto di verifica, così come la partecipazione attiva al corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Voto minimo conseguito all’esame 28 ⁄ 30.

diritto societArio

Alessio Di Amato [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l’esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali

- Società per azioni - Società a responsabilità limitata - Scioglimento e liquidazione delle società di capitali - Direzione e coordinamento di società - Trasformazione, fusione e scissione - Società quotate

testi di riferimento Lo studente potrà scegliere fra: - Associazione Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ed. - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ed. - AA.VV., Diritto delle società. Manuale breve, Giuffré, ult. ed. - F. Di Sabato, Diritto delle società, Giuffré, ult. ed. - F. Galgano, Le società, Zanichelli, ult. ed.

metodi didattici In considerazione della natura del corso (“progredito”) e degli obiettivi che esso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento e saranno accompagnate dalla distribuzione di dispense e di materiale integrativo rispetto allo studio dei manuali. Il materiale didattico sarà altresì reso disponibile nella “cattedra online”.

modalità d’esame Prova orale. Ai fini della valutazione finale, saranno altresì rilevanti la frequenza, che formerà oggetto di verifica, così come la partecipazione attiva al corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Colloquio con il docente.

diritto societArio

Francesco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Società di capitali: profili generali; - Società per azioni in generale e società quotate in particolare; - Amministrazione e Controlli; - Operazioni di cd. finanza straordinaria (aumenti e riduzione di capitale, trasformazioni, fusioni e scissioni); - Il gruppo di società; - Informazione societaria; - Offerte pubbliche di acquisto e assetti proprietari delle società quotate.

testi di riferimento - Chiappetta, Diritto del governo

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03 | ordinamento degli studi | 183 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

societario, II Edizione, CEDAM, 2010 E un testo a scelta tra: - ASSOCIAZIONE PREITE, Il diritto delle Società, di Olivieri, Perassi, Presti, Vella, Ed. Il Mulino, 2009 - PRESTI. RESCIGNO, Corso di Diritto Commerciale, Società, Vol. II, IV Edizione, Zanichelli, 2009; - AA.VV., Diritto delle Società, Manuale Breve, Giuffrè, 2008; - CAMPOBASSO, Diritto Commerciale, 2, Diritto delle Società, VII Edizione, UTET, 2009

modalità d’esame Prova orale.

diritto societArio

Giovanni Figà[email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso e l’esame verteranno sui seguenti argomenti: - Società di capitali: profili generali - Società a responsabilità limitata - Società per azioni - Società ad azionariato diffuso e società quotate - Direzione e coordinamento di società - Trasformazione, fusione

e scissione, scioglimento e liquidazione

testi di riferimento Lo studente potrà scegliere fra: - AA.VV., Diritto delle società, Manuale breve, Giuffrè, ult. ed. - G. Presti-M. Rescigno, Corso di diritto commerciale. Società, vol. II, Zanichelli, ult. ed. - Associazione Preite, Il diritto delle società, a cura di G. Olivieri, G. Presti e F. Vella, Il Mulino, ult. ed. Inoltre si raccomanda la lettura di: - G. Figà-Talamanca, Studi empirici sulle società di capitali, Piccin editore, 2009. Ulteriori indicazioni bibliografiche e di approfondimento saranno fornite a lezione.

metodi didattici In considerazione degli obiettivi che il corso si propone, le lezioni avranno carattere monografico e di approfondimento critico e con riferimenti a materiale bibliografico e giurisprudenziale integrativo rispetto allo studio dei manuali, che sarà altresì disponibile, di volta in volta, nella “cattedra online”. Per favorire un apprendimento consapevole gli studenti saranno invitati a presentare in classe casi attinenti ai temi trattati a lezione.

modalità d’esame Prova orale. Tuttavia, ai fini della valutazione finale, si terra conto della partecipazione alle attività didattiche (lezioni ed esercitazioni), nonché dei risultati delle verifica scritta che si terra durante il corso.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Su richiesta – da concordare con il docente titolare.

distriBution And sAles

Pier Luigi Del [email protected]

8 cfu

course content - Purpose and structure of distribution channels - Shopping behavior - Service outputs - Channel flows - Numerical and weighted distribution - Points of sale - International scenario - Assortment and commercial labels - Category management - Price, cost, mark-up and margin - Sales promotions

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03 | ordinamento degli studi | 185 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Trade marketing - Customer lifetime value - Sales force organization - Sales management - Incentive schemes for salesmen - Communication to sales force - Sales forecast and planning - Notions of casting and training of the sales force - Sales force management and control

reference reading material - Coughlan, Anderson, Stern, El-Ansary, Marketing Channels - Chris Noonan, Sales management

teaching method Lessons (mostly), practicing and testimonials (max 3)

assessment method Writing and oral examination

criteria for deciding on subJect of final paper High degree in the discipline Strong motivation to work in this field Speculation capacity

e-Business orgAnizAtionPaolo [email protected]

8 cfu

course content IT Strategies and Alignment - Technology Trends and Changing Landscape - Review of Network Economics - Information Economics - Disruptive Technology - The Analysis of Added Value - Strategic IS Planning - Adding Value through IT - Appropriating Value through IT IT security management - Information Risk Management - Secure e-Commerce ⁄ Cryptography - Security Governance And Policy - Incident Management ⁄ Business Continuity Service Management IS Project Management

reference reading material - Piccoli G., Information Systems for Manager: Text and Cases, Wiley and Sons, 2008 A part of the didactic material will be distributed during the course and will be available on-line on the e-learning platform (http: ⁄ ⁄ www.cersi.it ⁄ corsi)

teaching method Traditional lectures will be integrated with active participation of students who will be required to read the didactic material (for each lecture) in advance and discuss it, with the support of the teacher, in the classroom.

assessment method The course will be assessed: - by evaluating the attendance and degree of participation to the discussions during the course - by a 5,000 word essay on a topic assigned, to be presented and discussed during the exam session. Marks will be awarded for independent insight and analysis of the most recent scholarly contributions on the specific topic.

criteria for deciding on subJect of final paper Quality of the final essay

economiA del mercAto moBiliAre Emilio [email protected]

8 cfu

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03 | ordinamento degli studi | 185 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

contenuti del corso - Il corso inizia con un’introduzione sui mercati di futures e opzioni e sui possibili utilizzi dei derivati. - Vengono descritti i contratti forward e viene dimostrata, con semplici argomentazioni di arbitraggio, la relazione tra prezzi a termine e prezzi a pronti. - Viene poi spiegato l’utilizzo dei futures per fini di copertura. - Dopo aver analizzato il mercato dei tassi d’inte resse e dei derivati su tassi d’in teresse (FRAs, futures su T-bonds, ecc.), si passa all’analisi degli swaps, che possono essere considerati come portafogli di FRAs. - Dopo aver descritto il funzionamento del mercato delle opzioni ed esposte le semplici relazioni che devono essere rispettate dai prezzi delle opzioni call e put affinché non esistano opportunità di arbitraggio, vengono spiegate alcune strategie operative (hedges, spreads e combinations). - Successivamente si mostra come valutare le opzioni con gli alberi binomiali a uno e due stadi. - Dopo aver trattato i processi di Wiener e il lemma di Itô, viene esaminato il modello di Black-Scholes-Merton. - Vengono poi esposte le caratteristiche delle stock options assegnate a impiegati e dirigenti.

- Dopo aver esaminato le particolarità delle opzioni su indici azionari, valute e futures, vengono analizzati i parametri utilizzati nelle coperture mediante opzioni (delta, gamma, vega ecc.). - Il corso si chiude con l’analisi dei volatility smiles.

testi di riferimento Libri di testo - HULL, John C., Opzioni, Futures e Altri Derivati, Pearson Italia, febbraio 2009 (7a ed.). - HULL, John C., Opzioni, Futures e Altri Derivati - Manuale delle Soluzioni, Pearson Italia, febbraio 2009 (7a ed.). Materiali di supporto - HULL, John C., Note Tecniche, web page del docente.

metodi didattici Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti. Alla fine di ciascun capitolo del libro sono riportati diversi problemi. Alcuni vengono trattati in aula, altri sono segnalati agli studenti perché provino a trovarne da soli la soluzione, prima di consultare quella riportata nel Manuale delle Soluzioni. La didattica in aula si avvale di numerose diapositive in PowerPoint, scaricabili dal web.

Schema delle Lezioni: 1a sett.: Introduzione (Cap. 1) 2a sett.: Funzionamento dei Mercati dei Futures (Cap. 2), Strategie di Copertura mediante Futures (Cap. 3) 3a sett.: Tassi d’Interesse (Cap. 4) 4a sett.: Determinazione dei Prezzi Forward e dei Prezzi Futures (Cap. 5) 5a sett.: Futures su Tassi d’Interesse (Cap. 6) 6a sett.: Swaps (Cap. 7) 7a sett.: Funzionamento dei Mercati delle Opzioni (Cap. 8), Proprietà Fondamentali delle Opzioni su Azioni (Cap. 9) 8a sett.: Strategie Operative mediante Opzioni (Cap. 10), Introduzione agli Alberi Binomiali (Cap. 11) 9a sett.: Processi di Wiener e Lemma di Itô (Cap. 12), Modello Black-Scholes-Merton (Cap. 13) 10a sett.: Stock Options per Impiegati e Dirigenti (Cap. 14), Opzioni su Indici Azionari e Valute (Cap. 15), Opzioni su Futures (Cap. 16) 11a sett.: Lettere Greche (Cap. 17) 12a sett.: Volatility Smiles (Cap. 18)

modalità d’esame La verifica dell’apprendimento viene effettuata mediante una prova scritta.

criteri per

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03 | ordinamento degli studi | 187 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

l’assegnazione dell’elaborato finale Criterio di merito che premia gli studenti più preparati.

economiA del mercAto moBiliAre Claudio [email protected]; [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso si propone di esaminare il mercato obbligazionario e gli strumenti derivati. In particolare verranno analizzate la relazione rischio ⁄ rendimento al fine della gestione del portafoglio obbligazionario. Verranno analizzati gli strumenti derivati, soffermandosi sulle strategie operative e le modalità di valutazione degli strumenti esaminati. In particolare verranno trattati i seguenti argomenti: - Relazione rischio rendimento titoli obbligazionari - Analisi della curva dei tassi di interesse - Gestione attiva e passiva del portafoglio obbligazionario - Contratti futures: strategie di arbitraggio,speculazione e copertura - Swaps su tassi di interesse e

valutazione - Opzioni: proprietà e strategie - Modelli di pricing:a) Binomiale b) Black Scholes Applicazioni operative - Greche, - Opzioni esotiche - Derivati creditizi

testi di riferimento - J.C.Hull, Fondamenti dei mercati di Futures e opzioni, ( 6 edizione) ed Pearson Prentice Hall I capitoli 1-2-3- 4 (solo 4.7)5-6-7-8-9-10-11(escluso 11.7 -11.9)-12 -15-20-21 - F.Caparrelli, Gestire il portafoglio obbligazionario, ed EDIBANK - Il Sole 24 Ore sez Finanza e Mercati ( per le esemplificazioni sarà utilizzato il giornale della data indicata in aula) Testi consigliati: a) per funzionamento mercati, strumenti finanziari - F.Caparrelli, Economia del mercato mobiliare, ed McGraw Hill

metodi didattici Sono previste prevalentemente lezioni frontali, ed esercitazioni sulla valutazione degli strumenti. Il docente utilizza a supporto delle lezioni le diapositive contenute nel CD allegato al libro di testo.

modalità d’esame Gli studenti possono scegliere fra le seguenti opzioni: - Prova scritta intermedia e in caso di superamento prova orale sulla seconda parte - Prova orale sull’intero programma

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Gli studenti interessati allÀassegnazione della tesi devono evidenziare una buona capacità di ricerca di fonti bibliografiche e di gestione dei dati necessari per effettuare una verifica.

economiA dell’energiACarlo Andrea [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Lo svolgimento del programma è articolato in quattro parti. La prima e la seconda parte comprendono un approfondimento della teoria economica di riferimento necessaria per comprendere il funzionamento del sistema energetico. Nella terza parte si affronta l’analisi generale del

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03 | ordinamento degli studi | 187 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

sistema energetico in maniera sistematica: domanda, offerta, costi, organizzazione dei mercati, interventi istituzionali. Nella quarta parte sono trattati in maniera sintetica alcuni argomenti monografici e discussi alcuni spunti della letteratura corrente per ulteriori approfondimenti. 1. Teoria I: monopolio, monopolio discriminante, oligopolio, fallimenti del mercato, asimmetria informativa, esternalità, surplus, analisi di benessere, potere di mercato e benessere sociale. 2. Teoria II: Prezzo di Hotelling, target revenue, backstop technology. Teoria della tariffazione (costo medio, costo marginale, valore della fornitura). Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari e non lineari). Regolamentazione del tasso di rendimento e regolazione con contratti a prezzo fisso (price cap). 3. Il sistema energetico: Cenni storici su forme e fonti di energia. Contabilità, domanda, conservazione e risparmio energetico. Stime econometriche dei modelli di domanda di energia. Produzione e costo dell’energia: estrazione, trasporto, raffinazione,

generazione. La scelta del parco ottimo di generazione. Mercati dell’energia, liberalizzazione, regolamentazione delle utilities energetiche. 4. Approfondimenti: I mercati internazionali dell’energia, il mercato del petrolio, i mercati del gas naturale, prezzi spot, forward, futures e risk management. I prezzi dell’elettricità e del gas nei mercati liberalizzati. La liberalizzazione in Europa e in Italia, le autorità di regolazione, potere di mercato e azioni di contrasto. La politica energetica in Italia, l’incentivazione delle fonti rinnovabili (incentivi amministrati e incentivi di mercato)

testi di riferimento Testi fondamentali: - Pireddu G., Economia dell’energia. I fondamenti, Biblioteca delle Scienze, Pavia, 2009. Bollino C.A., Energia,. Rubbettino. 2010. - Slides fornite dai docenti. Testi consigliati: - Clò A., Il rebus enegetico, Il Mulino Contemporanea, Bologna, 2008. - De Paoli L., Lorenzoni A. (a cura di), Economia e politica dell’energia delle fonti rinnovabili e della cogenerazione, Milano, F. Angeli, 1999. - Marzi G., Prosperetti L., Putzu E., La regolazione dei servizi

infrastrutturali: Teoria e pratica, Il Mulino, Bologna, 2001. - Coiante D., Le nuove fonti di energia rinnovabile: Tecnologie costi e prospettive, Milano, Franco Angeli, 2004. - Kühtz S., Energia: management e modelli, Aracne Ed., Roma, 2005. - Di Gregorio P., Oro Nero d’Oriente, Donzelli Ed., Roma, 2006. - Lanza A., Lo sviluppo sostenibile, Il Mulino, Bologna, 2006. - Zorzoli G. B., Strano mercato quello dell’energia, Roma 2008. - Agnoli S., Pireddu G., Il prezzo da pagare, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2008. - Cassedy E.S., Grossman P., Introduction to Energy Resources, Technology Society Cambridge U Press, Cambridge, 1998. - Stiglitz J. E., Economia del settore pubblico, Vol. I, Milano, Hoepli, 2005

metodi didattici Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto e orale. Tesina facoltativa.

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03 | ordinamento degli studi | 189 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA dell’impresA (corso progredito)Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’impresa nel sistema teorico dei neoclassici. - Teoria della produzione. - Teoria dei costi di produzione. - Organizzazione e impresa. - Comportamento di mercato dell’impresa. - Organizzazione economica, efficienza esterna, interna ed efficacia. - Il concetto di imprenditore. - L’impresa come mix di diversi strumenti di coordinamento delle decisioni. - L’organizzazione interna, la teoria dei contratti e efficienza ⁄ efficacia dell’impresa. - Rapporti principale-agente, motivazione, incentivi, efficienza ⁄ efficacia. - Proprietà e valore degli asset dell’impresa: il ruolo delle routine e delle strategie organizzative, il tema dei diritti di proprietà. - La teoria classica della finanza e degli investimenti. - Proprietà, controllo societario e obiettivi delle organizzazioni.

- Progettazione e dinamica delle organizzazioni: crescita interna, crescita esterna e complessità organizzativa. - Globalizzazione, specializzazione produttiva e rapporti tra l’evoluzione dei sistemi economici e le imprese.

testi di riferimento - Milgrom P., Roberts J., Economia, organizzazione e management, Il Mulino, Bologna: capp. 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 14, 15, 16. -Verranno inoltre segnalate alcune letture integrative durante le lezioni.

metodi didattici Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali, discussioni, esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto (rispondere a due domande a scelta su quattro) e successivo esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione nella materia; argomento proposto; esami mancanti; media.

economiA dell’impresA (corso progredito)Davide [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’impresa nel sistema teorico dei neoclassici. - Teoria della produzione. - Teoria dei costi di produzione. - Organizzazione e impresa. - Comportamento di mercato dell’impresa. - Organizzazione economica, efficienza esterna, interna ed efficacia. - Il concetto di imprenditore. - L’impresa come mix di diversi strumenti di coordinamento delle decisioni. - L’organizzazione interna, la teoria dei contratti e efficienza ⁄ efficacia dell’impresa. - Rapporti principale-agente, motivazione, incentivi, efficienza ⁄ efficacia. - Proprietà e valore degli asset dell’impresa: il ruolo delle routine e delle strategie organizzative, il tema dei diritti di proprietà. - La teoria classica della finanza e degli investimenti. Proprietà, controllo societario e obiettivi delle organizzazioni.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 189 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Progettazione e dinamica delle organizzazioni: crescita interna, crescita esterna e complessità organizzativa. - Globalizzazione, specializzazione produttiva e rapporti tra l’evoluzione dei sistemi economici e le imprese.

testi di riferimento - Milgrom P., Roberts J., Economia, organizzazione e management, Il Mulino, Bologna: capp. 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 14, 15, 16. - Verranno inoltre segnalate alcune letture integrative durante le lezioni.

metodi didattici Lezioni frontali, discussioni, esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto e successivo esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione nella materia; argomento proposto; media; esami mancanti.

economiA dell’impresA (corso progredito)Gian Maria [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’impresa nel sistema teorico dei neoclassici. - Teoria della produzione. - Teoria dei costi di produzione. - Organizzazione e impresa. - Comportamento di mercato dell’impresa. - Organizzazione economica, efficienza esterna, interna ed efficacia. - Il concetto di imprenditore. - L’impresa come mix di diversi strumenti di coordinamento delle decisioni. - L’organizzazione interna, la teoria dei contratti e efficienza ⁄ efficacia dell’impresa. - Rapporti principale-agente, motivazione, incentivi, efficienza ⁄ efficacia. - Proprietà e valore degli asset dell’impresa: il ruolo delle routine e delle strategie organizzative, il tema dei diritti di proprietà. - La teoria classica della finanza e degli investimenti. - Proprietà, controllo societario e obiettivi delle organizzazioni.

- Progettazione e dinamica delle organizzazioni: crescita interna, crescita esterna e complessità organizzativa. - Globalizzazione, specializzazione produttiva e rapporti tra l’evoluzione dei sistemi economici e le imprese.

testi di riferimento - MILGROM P., ROBERTS J., Economia, organizzazione e management, Il Mulino, Bologna: capp. 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 14, 15, 16. - Verranno inoltre segnalate alcune letture integrative durante le lezioni.

metodi didattici Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali, discussioni, esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto (rispondere a due domande a scelta su quattro) e successivo esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione nella materia; argomento proposto; esami mancanti; media.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 191 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA dell’impresA (corso progredito) Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso ARGOMENTI: - La teoria dell’impresa - Organizzazione economica ed efficienza - Il coordinamento di piani ed azioni - Motivazioni ed incentivi - Incentivi efficienti - Struttura finanziaria, proprietà e controllo - Innovazione e crescita dell’impresa - I limiti dell’impresa

testi di riferimento - MILGROM P. & ROBERTS J. (2005), Economia, organizzazione e management, Il Mulino - Articoli distribuiti durante il corso

metodi didattici Spiegazione teoria, presentazione casi studio aziendali, presentazione

pubblicazioni empiriche, presentazioni degli studenti

modalità d’esame Presentazioni e esame finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse alla materia, voto esame.

economiA dell’impresA (corso progredito) Cesare [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’impresa nel sistema teorico dei neoclassici. - Teoria della produzione. - Teoria dei costi di produzione. - Organizzazione e impresa. - Comportamento di mercato dell’impresa. - Organizzazione economica, efficienza esterna, interna ed efficacia. - Il concetto di imprenditore. - L’impresa come mix di diversi strumenti di coordinamento

delle decisioni. - L’organizzazione interna, la teoria dei contratti e efficienza ⁄ efficacia dell’impresa. - Rapporti principale-agente, motivazione, incentivi, efficienza ⁄ efficacia. - Proprietà e valore degli asset dell’impresa: il ruolo delle routine e delle strategie organizzative, il tema dei diritti di proprietà. - La teoria classica della finanza e degli investimenti. - Proprietà, controllo societario e obiettivi delle organizzazioni. - Progettazione e dinamica delle organizzazioni: crescita interna, crescita esterna e complessità organizzativa. - Globalizzazione, specializzazione produttiva e rapporti tra l’evoluzione dei sistemi economici e le imprese.

testi di riferimento - MILGROM P., ROBERTS J., Economia, organizzazione e management, Il Mulino, Bologna: capp. 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 14, 15, 16. - Verranno inoltre segnalate alcune letture integrative durante le lezioni.

metodi didattici Il programma sarà svolto attraverso lezioni frontali,

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 191 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

discussioni, esercitazioni.

modalità d’esame Esame scritto (rispondere a due domande a scelta su quattro) e successivo esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Votazione nella materia; argomento proposto; esami mancanti; media.

economiA dell’incertezzA e dell’inFormAzione

Daniela Teresa Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Scelte individuali in condizioni di rischio e di ambiguità (teoria tradizionale, violazioni e teorie alternative) - Informazione e strutture informative (Moral Hazard ed Adverse selection, Herding e cascate informative) - I prezzi e la struttura dei mercati come veicolo di trasmissione delle informazioni (EMH, Le aste, La microstruttura dei mercati finanziari) - La finanza comportamentale

- Network, rischio ed informazione(applicazioni alle crisi bancarie e finanziarie, microcredito)

testi di riferimento - I.Macho Stadler – J.D.Perez Castrillo, An Introduction to the Economics of Information, Oxford University Press, 2009. - M. O’ Hara, Market Microstructure Theory, Blackwell, 1997. - A. Shleifer, Inefficient Markets- An Introduction to Behavioral Finance, Oxford University Press, 2000. - Allen, F – Gale D., Understanding Financial Crises, Oxford University Press, 2007. Appunti del corso e letture di approfondimento disponibili online. Esempi degli esercizi per l’esame e casi di studio verranno distribuiti in classe

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni e casi di studio in laboratorio.

modalità d’esame Il corso verrà valutato sulla base di: - una presentazione di un paper di approfondimento (20%); - esame finale scritto e orale (80%)

economiA e FinAnzA dei pAesi emergentiMarcello De Cecco Giovanni [email protected]; [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso esamina le caratteristiche principali e i problemi tipici legati alla crescita dei paesi emergenti e al funzionamento di sistemi finanziari in evoluzione, in un contesto di crescenti scambi internazionali sia commerciali che di capitali. Il corso è diviso in tre parti: 1) Le economie emergenti: definizione, panoramica delle performance recenti, problematiche tipiche; anatomia delle crisi finanziarie e confronto con la crisi subprime; prospettive globali a lungo termine dei BRICs; crisi finanziarie e valutarie, debito pubblico e debito estero; aiuti va ragioni di scambio; microcredito. 2) La crescita economica, con particolar eriguardo al ruolo delle istituzioni, del sistema giuridico e del sistema finanziario: rivisitazione del modello neoclassico; modelli di crescita endogena;

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 193 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

“growth accounting e growth regressions”; istituzioni e crescita; “law, finance and growth”. 3) Analisi di singoli paesi emergenti: Cina, Russia, Brasile, Economie dell’Europa Centrale e dell’Est, ecc.

testi di riferimento - V. Dapice, G. Ferri, Stabilità macroeconomica globale: Crisi e regole della finanza, Carocci 2011; - S. Chiarlone, G. Ferri, I sistemi bancari dei paesi emergenti, Bancaria, 2008; - D.N. Weil, Crescita economica, Hoepli, 2007; Altri materiali saranno distribuiti a lezione.

metodi didattici Lezioni e seminari.

modalità d’esame Esame scritto.

economiA e FinAnzA imprenditoriAleMassimo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso analizza le relazioni fra i modelli decisionali degli imprenditori e il ruolo svolto dai mercati finanziari nel finanziamento di nuovi business e di imprese in crescita. Nello specifico verranno analizzate le decisioni in contesti di asimmetrie informative, di preferenze individuali e di fabbisogni finanziari per lo sviluppo. Si tratta di un percorso di studio che sarà quasi integralmente basato sull’analisi di casi aziendali.

testi di riferimento Una raccolta di lettere sarà indicata in sede di presentazione del corso, così come l’elenco dei casi aziendali oggetto di discussione.

metodi didattici Il corso prevede la discussione di oltre 10 casi aziendali e la testimonianza di manager e consulenti

modalità d’esame L’esame finale verterà sulla conoscenza dei casi discussi nell’ambito del corso e alla risoluzione di uno o più esercizi di valutazione di azienda.

economiA e gestione degli intermediAri FinAnziAri (corso progredito)Mario [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Introduzione e panoramica del sistema bancario e finanziario - nazionale ed internazionale; -Tendenze evolutive di consolidamento e deconsolidamento del sistema bancario; - Strategie bancarie e nuovi entranti, minacce ed opportunità; - Gli intermediari non bancari: gestione, rischi e regolamentazione; - Misurazione delle performance in banca; - Gli IAS , Basilea 2 e i Key Performance Indicators: regolamentazione e valore; - Il sistema di Pianificazione e Controllo in banca

testi di riferimento Saranno indicate letture di approfondimento Materiale didattico a cura del docente.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 193 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezioni frontali e seminari

modalità d’esame Colloquio orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Gli studenti devono presentare una proposta di progetto (max 3 pagine). Essa deve contenere un abstract, una chiara descrizione degli obiettivi dello studio, riferimenti alla letteratura e alle eventuali fonti di analisi empirica.

economiA e gestione dei mediAGiancarlo Leone Giovanni Scatassa [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Operatività, modelli di business e prospettive del mondo dell’editoria, della televisione, della radio, del cinema e del web. Grande attenzione all’attualità economico-aziendale e ai relativi impatti sulle imprese dei media.

testi di riferimento 1. Dispense messe a disposizione dai docenti 2. Il testo facoltativo, per migliore comprensione e approfondimento: - Giancarlo Leone e Giovanni Scatassa, Economia e Gestione dei Media, protagonisti e tendenze tra rivoluzione digitale, crisi globale e nuovi modelli di consumo, Luiss University Press.

metodi didattici Esposizione degli argomenti guidata attraverso visualizzazione di slides e interazione continua con la gli studenti per vivificare la materia.

modalità d’esame Esame orale per verificare la comprensione dei modelli di business dei vari settori mediatici e la loro evoluzione nel tempo, utilizzando l’opportuno linguaggio specialistico.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale È richiesta un’approfondita conoscenza della materia, unitamente a un elevato voto all’esame e alla presentazione di un progetto di elaborato su uno specifico argomento del corso.

economiA e gestione del FAmily BusinessRiccardo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1) Le tipicità delle aziende di famiglia AdF - La diffusione in Italia e nel mondo - AdF piccole, medie e grandi - Rapporti famiglia-impresa 2) La criticità del ricambio generazionale - Strategie per la continuità dell’impresa - Strumenti per la transizione generazionale - Patti di famiglia e assetti societari 3) La governance delle AdF - Le teorie sulla corporate governance nelle AdF - Il ruolo del CdA e dei consiglieri esterni 4) La strategia nelle AdF - Crescita per vie interne per vie esterne (acquisizioni) - Internazionalizzazione - La famiglia come asset strategico e fattore di rischio 5) La finanza nelle AdF - Rapporti tra finanza familiare e finanza aziendale - L’apertura del capitale - Il ruolo di private equity e

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03 | ordinamento degli studi | 195 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

quotazione 6) Organizzazione e management nelle AdF - La professionalizzazione e la delega - Il ruolo dei manager non familiari - La formazione delle generazioni emergenti 7) L’informativa economico-finanziaria nelle AdF - Trasparenza e qualità dell’informativa nelle AdF di dimensione minore - Trasparenza e qualità dell’informativa nelle grandi AdF - Il costo del capitale di rischio nelle AdF - La valutazione delle AdF 8) Le operazioni straordinarie nelle AdF - Operazioni straordinarie per la gestione dei rapporti familiari (FBO, FBI, …) - Operazioni straordinarie per l’apertura del capitale (OPS, OPV, aumenti di capitale riservati, …) - Operazioni straordinarie per la cessione dell’AdF

testi di riferimento - G. Corbetta, Le aziende familiari. Strategie per il lungo periodo, Milano, Egea, 2010 - R. Tiscini, Le aziende di famiglia quotate. Teoria del governo d’impresa, Roma, Luiss University Press, 2008

metodi didattici La didattica prevede: - lezioni frontali interattive

- esemplificazioni pratiche e case studies - numerose testimonianze di imprenditori

modalità d’esame Prova orale ed eventuale project work

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per il family business

economiA e gestione delle imprese internAzionAliLuca [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - L’internazionalizzazione delle imprese: scenari e tendenze - Le strategie di entrata nei mercati esteri - I modelli organizzativi delle imprese internazionalizzate - L’internazionalizzazione delle PMI - Il sistema istituzionale a sostegno dell’internazionalizzazione - La gestione internazionale delle operations - Il marketing mix internazionale

- Il marketing globale - La gestione finanziaria delle imprese internazionali - L’innovazione tecnologica su scala internazionale

testi di riferimento - Caroli M.G., (a cura di), Economia e Gestione delle Imprese Internazionali, McGraw-Hill, Milano, 2011.

metodi didattici Lezioni, seminari, business case e simulazioni.

modalità d’esame - Project work (in gruppi) - Prova scritta - Esame orale L’esame orale è facoltativo se si è svolto il lavoro di project work e si è superata la prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Nessun criterio specifico, se non: - l’aver superato l’esame; - rispettare le disponibilità temporali indicate dal docente. Per ulteriori informazioni: http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ giustiniano ⁄ tesi ⁄

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03 | ordinamento degli studi | 195 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiA e gestione delle imprese internAzionAliMarco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso si propone di avvicinare gli studenti ai problemi che riguardano il processo di internazionalizzazione delle imprese. In particolare gli studenti si confronteranno con le fasi, gli aspetti critici, le difficoltà, e gli strumenti concettuali che caratterizzano l’espansione geografica della imprese al di là dei propri confini nazionali. Ampia attenzione verrà dedicata alle scelte localizzative. Il corso è incentrato sulle teorie e modelli che descrivono le forze che incidono positivamente e negativamente il processo di internazionalizzazione. Principali argomenti trattati: - L’internazionalizzazione delle attività economiche - Internazionalizzazione: teorie economiche e gestionali - Analisi dei principali drivers della globalizzazione. - Analisi di attrattività e di accessibilità dei Paesi - Strategie di ingresso nei

mercati internazionali - L’internazionalizzazione della catena del valore (R & S, produzione, vendita e distribuzione)

testi di riferimento - Matteo Caroli, Economia e Gestione delle Imprese Internazionali, McGraw Hill, 2007 I soli capitoli da escludere: 4 e 8

metodi didattici Lezioni frontali, casi aziendali, testimonianze aziendali

modalità d’esame 2 Prove intercorso, esame di profitto finale.

economiA e gestione delle imprese internAzionAli Riccardo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Globalizzazione e imprese. Il processo di internazionalizzazione dell’impresa. Le strategie di internazionalizzazione. La gestione delle funzioni aziendali nell’impresa internazionalizzata.

L’internazionalizzazione delle PMI.

testi di riferimento Testo Base: - Caroli M., Economia e gestione delle imprese internazionali, II edizione, McGraw-Hill, 2011. Testo Approfondimento - Resciniti R., Modelli di internazionalizzazione delle medie imprese industriali, in A.Nifo, L’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, ESI, Napoli, 2010.

metodi didattici I metodi didattici utilizzati durante il corso sono: lezione frontale, esercitazioni individuali e di gruppo, studio di casi . Saranno organizzati, inoltre, seminari di approfondimento con il supporto di testimonianze aziendali e materiale didattico ad hoc.

modalità d’esame Esame finale orale ed eventuale verifica intermedia scritta. Saranno inoltre considerati, dove svolti, elaborati e project work preparati dagli studenti.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato sarà assegnato sulla base di un progetto presentato dallo studente da cui si evincano: le finalità, le fonti

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03 | ordinamento degli studi | 197 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

bibliografiche, l’indice ⁄ struttura della tesi ed eventualmente le modalità di realizzazione della ricerca empirica.

economiA e gestione delle imprese internAzionAli Matteo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Globalizzazione e competitività delle imprese - Cause e fasi tipiche del processo di espansione estera - Le strategie di entrata nei mercati esteri - La gestione delle operations a livello internazionale - La gestione finanziaria a livello internazionale - La gestione di marketing a livello internazionale - Le specificità dell’espansione estera delle piccole e medie imprese

testi di riferimento - Caroli M., Management internazionale II edizione, Mc Graw-Hill

metodi didattici Lezioni ex-cathera: analisi e

discussione di casi; seminari.

modalità d’esame Partecipazione in aula, esame scritto. Esame orale facoltativo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Voto minimo all’esame: 27.

economiA e gestione dell’innovAzione e delle reti Umberto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso affronta, in una prima parte, le principali teorie che riguardano l’innovazione tecnologica, esaminando le due scuole di pensiero che più vi hanno contribuito: l’approccio evolutivo e quello neoclassico. Successivamente,il tema dell’innovazione tecnologica sarà approfondito grazie all’analisi teorica e applicata del funzionamento dei mercati a rete che costituiscono la network economy. I principi generali che ispirano il comportamento di imprese e consumatori in tali mercati verranno applicati a

settori quali quelli del software, delle telecomunicazioni, di internet e delle altre reti informative. La trattazione si accompagnerà costantemente alla discussione dei più noti esempi e casi di studio in materia. Principali argomenti trattati: - I fondamenti teorici: l’approccio neoclassico e quello evolutivo - Scienza, tecnologica e innovazione - L’impresa innovativa Patterns settoriali e dinamica industriale - Diffusione settoriale e spaziale dell’innovazione - I sistemi nazionali d’innovazione - La competizione tecnologica internazionale dell’Italia - Aspetti economici dei mercati a rete. La nozione di rete e teorie della complessità. - Lo studio delle reti e la loro finalizzazione. - Il mercato dei “beni informazione” e l’economia di Internet - Politiche comunitarie, nazionali e regionali a supporto delle reti tra imprese.

testi di riferimento - F. Malerba, Economia dell’Innovazione, Carocci, Roma (2010). - F. Malerba, N.S. Vonortas, Innovation Networks in Industries, Edward Elgar Publishing, (2011)

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03 | ordinamento degli studi | 197 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi didattici Lezione frontale e discussione di casi in aula

modalità d’esame Prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per la materia

economiA e gestione dell’innovAzione e delle retiFrancesco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso sviluppa il concetto di innovazione e si sofferma in particolare sulle modalità con cui questa viene gestita dalle imprese. Un’introduzione generale fornisce i concetti di base necessari per la discussione successiva. Vengono poi affrontati i temi legati all’organizzazione dei processi innovativi e alle strategie messe in campo dalle imprese per realizzarli. Particolare attenzione è quindi rivolta alle dinamiche innovative, sia a livello di singola

impresa che a livello di network.

testi di riferimento La lista dei testi di riferimento verrà distribuita a lezione

metodi didattici Lezioni frontale; Discussione in classe; Lavoro di gruppo; Presentazione sia di case studies che di analisi statistiche su grandi campioni.

modalità d’esame Discussione in classe; lavoro di gruppo; esame

economics And mAnAgement oF energy BusinessJohn [email protected]

8 cfu

course content Economics and Management of Energy Business is an elective course taught at the PG level at luiss. The course professor’s approach is to use the course to introduce students to the emerging business of renewable energy industries and low-carbon technologies, which promises to take over from the oil and gas industries as the

largest energy industry by the end of the 21st century. The course adopts a seminar format, with a series of topics being tackled through student presentations, both individual and in the form of group work. For each topic, a set of readings will be supplied, giving course participants a feel for the current literature on renewable energy options and low-carbon technologies, set within the context of international business, strategy and entrepreneurship as the features of economics and business to be brought out in the class discussions. The course pays particular attention to the rise of the BICs – Brazil, India and China – as latecomers but potential leaders in the field of renewable energies and low-carbon technologies. Some students will be given the option of pursuing an internship at the Italian Agency for Renewable Energies and Nuclear Energy, namely ENEA.

reference reading material The background text used to inform all topics tackled is - David Mackay, Sustainable Energy – Without the Hot Air (http: ⁄ ⁄ www.withouthotair.com). This gives a lively but authoritative approach to

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03 | ordinamento degli studi | 199 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

all topics associated with sustainable energy production, distribution and consumption. Readings will also be supplied so that the business issues associated with the topics tackled by Mackay can be identified and elaborated.

teaching method The teaching method combines direct lectures with student group and individual presentations, either on cases that are set in a context of different theoretical frameworks (e.g. competitive forces; national competitive advantage; resource leverage; latecomer strategy), or on projects completed by the student groups themselves. The seminar format will emphasize the close interaction between students themselves and with the course instructor.

assessment method Students will be assessed according to their group work (case presentation; project presentation; class participation) and according to individual work (minor assignment; and a major assignment or final paper). There will be no written exam for this course.

criteria for deciding on subJect of final paper The topic of the final paper will

be the subject of discussion between each individual student and the course instructor. Preference will be given to strategic analysis of specific renewable energy industries, either in their global setting (e.g. tracking the creation of intellectual property rights) or in the setting of the BICs, namely Brazil, India or China.

economics And mAnAgement oF innovAtion Andrea [email protected]

8 cfu

course content The course addressees the strategic, organizational, and operational dimensions of innovation with particular emphasis on technology-intensive firms. It systematically explores the challenge to building and maintaining an innovative organization, and how individuals can successfully innovate within organizations. The course is purposefully designed to expose students to as many organizational and industrial contexts as possible, requiring them to analyse

each situation, identify the key issues, and become more proficient at thinking through the possibilities and pitfalls of alternative approaches to manage innovation.

reference reading material For students who attend classroom sessions: reading list to be handed in at the beginning of the course. For students who do not attend classroom sessions: - Dodgson, M, Gann, D, Salter (2008) The Management of Technological Innovation: Strategy and Practice, Oxford: Oxford University Press (compulsory textbook).

teaching method The course adopts a three-pronged approach to teaching as it combines: - interactive lectures; - case-based discussions, with short individual and group assignments; - live case studies – managers are invited to class discussion to interact with students on real management problems.

assessment method Students’ grade is based on an oral exam (65%). An important part of the course’s learning approach is to enable students to reflect on the concepts discussed

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 199 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

in class and apply them to firms. Hence, active involvement in each classroom session – i.e. attendance, participation to case discussion, short case presentations – will add up to 35% of the final grade.

criteria for deciding on subJect of final paper I shall accept to supervise students for their final paper based on: - their grade for this specific course; - their willingness to work on a research project or pursue an internship in a firm.

entrepreneurship And vc

Raffaele Oriani Francesco [email protected]; [email protected]

8 cfu

course content The course is articulated into two main parts, tightly interrelated: Entrepreneurship and Venture Capital. The first part (Entrepreneuship) is about people and the processes related to launching

and building new ventures and transforming them into viable, sustainable and valuable enterprises. In addition, this course qualifies entrepreneurial firms as having peculiar strategic needs and facing peculiar problems, such as liability of smallness and newness. This course will not necessarily make you an entrepreneur but give you a clearer idea about the challenges you would face in launching a new business and what it means to create a new business, to work for an entrepreneurial firm. If you are planning to start a new venture or take over an existing one, this course can be an important preparation; it can also help you to understand the role of an investor in new ventures. The second part (Venture capital) has the objective to lead the students to understand what venture capital is, how it works and how it can help entrepreneurial initiatives.

reference reading material The references will be distributed during the course

teaching method Lectures, analysis of articles and of case studies

assessment method Presentation of final workgroup (business plan and investment summary) As an alternative, a written exam

FAshion mAnAgement

Carlo [email protected]

8 cfu

course content Fashion and Luxury successful brands stand for many different things in the minds of customers and they all succeed in generating consumer interest, advocacy, even passion and, above all, value for the companies. This course focuses on strategic and creative management of Brand, Retail, Customer Experience: 3 related essential and strategic tools in the luxury ⁄ fashion business. BRAND Brand as the most tangible of intangible assets: in the Luxury ⁄ Fashion Business they share between 30 to 80% of the total Company value. Where is the value? Which are the main contributing factors in the Brand valuation? How to maintain

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 201 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

and increase the value of this fundamental asset? Brand values as the Company commandments. The Brand Identity Model. RETAIL Retail strategy: different options for different objectives. An overview of different retail models in the luxury ⁄ Fashion market. Retail Management, Retailing indices. Retail as a communication tool. Retail innovation. CUSTOMER EXPERIENCE Customer Experience Management (beyond customer satisfaction): From Traditional Marketing to Experiential Marketing, Emotion as main human behavioural driver. Measuring the Customer Experience: the Customer Experience Audit (providing outdoor training and activities). Building the Customer Experience in all the touch-points Brand ⁄ Customer. How to build and manage it related to Fashion Companies, Maintain and enhance the Customer Experience through Benchmarking the Customer Experience with the “Out of the Box approach” to maintain an always innovative and surprising Customer Experience. THE FASHION MARKET The Fashion Pipeline Fashion seasons and turnover Trends: how trends start Style: creativity and inspiration

as fundamental elements in the fashion business Fashion Companies organizations and functions: who does what in a fashion company. Communication: from the product oriented to the lifestyle oriented communication in the Fashion ⁄ Luxury industry Consumer Behaviour: why people buy things they don’t need? Sustainability and CSR in the Fashion business The syllabus will not cover some basic analytics, marketing and financial issues as these topics are covered in more depth in other classes and are taken for granted.

reference reading material MANDATORY BOOK - Stefania Saviolo Erica Corbellini, Managing Fashion and Luxury Companies, ETAS ©2009 Other Suggested Books (if you really loved the matter here’s a way to deepen it): - Bernd Schmitt, Customer Experience Management, New York Free Press ©2003 - Mark Tungate, Fashion Brands: branding style from Armani to Zara, KOGAN PAGE © 2005-2008 - Tony Hines Margaret Bruce, Fashion Marketing, ELSEVIER LTD © 2007 - G. Zaltman, How Customers Think: Essential Insights into the Mind of the Market, Harvard

Business Press ©2003 - Shaun Smith, Managing The Customer Experience, Turning customers into advocates, FT Prentice Hall ©2002

teaching method Students are expected to attend class sessions, (mandatory) participate actively, complete assignments, and follow the honor code. Class sessions will combine: lectures, videos, exercises, web browsing, outdoor activities (in Rome Fashion ⁄ Luxury stores), industry speaker perspectives. Groups of 4 to 5 students will be assigned to develop a Fashion Brand study and presentation deepening the different subjects developed during our course. All students will be required to participate to the final presentation (20 to 25 minutes for each Brand) that will be held during the last days of our course.

assessment method METHOD OF EVALUATION Grade will be determined by the following: Group Assignment 30% - 40% Outdoor Activities, class and case participation 10% - 20% Final Exam (written or oral) 50%

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 201 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

FinAnzA AziendAle AvAnzAtoRaffaele [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Capital budgeting e financial modelling - Costruzione di piani finanziari - Sensitivity analysis - Decision trees - Real options Stima del costo del capitale - CAPM: richiami - Modelli alternativi di rischio sistematico (multifactor models, APT, Three-factor models) - Analisi dell’evidenza empirica - Problemi pratici nella stima del costo del capitale Valutazione d’azienda - Metodi di valutazione dell’azienda basati sui flussi di cassa (WACC, APT, FTE) - Multipli - Applicazioni ad operazioni (M&A, IPO)

testi di riferimento - Berk J. DeMarzo P., Finanza aziendale, Addison Wesley Italia, 2008

metodi didattici Il corso prevede sessioni di didattica frontale e analisi di

casi di studio che richiedono applicazioni in Excel

modalità d’esame Esame scritto ed esame orale (facoltativo)

FinAnzA AziendAle AvAnzAto Raffaele [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Capital budgeting e financial modelling - Costruzione di piani finanziari - Sensitivity analysis - Decision trees - Real options Stima del costo del capitale - CAPM: richiami - Modelli alternativi di rischio sistematico (multifactor models, APT, Three-factor models) - Analisi dell’evidenza empirica - Problemi pratici nella stima del costo del capitale Valutazione d’azienda - Metodi di valutazione dell’azienda basati sui flussi di cassa (WACC, APT, FTE) - Multipli - Applicazioni ad operazioni (M&A, IPO)

testi di riferimento - Berk J. DeMarzo P., Finanza aziendale, Addison Wesley Italia, 2008

metodi didattici Il corso prevede sessioni di didattica frontale e analisi di casi di studio che richiedono applicazioni in Excel

modalità d’esame Esame scritto ed esame orale (facoltativo)

FinAnzA immoBiliAre e di progetto Gaetano Casertano Paolo [email protected]; [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Profili generali del mercato immobiliare; - Il Business Plan immobiliare - Valutazione immobiliare; - Il Finanziamento di una operazione immobiliare; - Asset, Risk Management e Due Diligence immobiliare; - I Fondi Immobiliari - Real Estate Investment Trusts (Reits) e le Società di

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 203 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Investimento Immobiliari Quotate (Siiq); - Profili di Fiscalità immobiliare - Npl; - Project Finance: struttura, soggetti, case study

testi di riferimento - Materiale Didattico indicato e distribuito a lezione; - Peter Linneman, Real Estate finance & Investments: risks and opportunities, 2th edition, Piladelphia, 2004; ISBN 0-9744518-3-5; - O. Tronconi, A. Ciaramella, B. Pisani, La gestione di edifici e patrimoni immobiliari, Il sole24Ore editore, Milano, 2007; ISBN 88-324-6589-2; - AA.VV., Società di Investimento Immobiliare Quotate, Il Sole 24 Ore, Milano, 2007; ISBN 88-324-0442-7; - AA.VV., Real Estate: Economia, Diritto, Marketing e Finanza Immobiliare, EGEA, 2008; - eventuali ulteriori testi indicati nel corso delle lezioni.

metodi didattici Lezioni frontali, esercitazioni in aula informatizzata e seminari con la partecipazione di operatori del settore.

modalità d’esame Esame orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Partecipazione in aula e voto d’esame

FinAnzA strAordinAriA

Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Finanza Straordinaria: contenuti e finalità - Struttura del Mercato Finanziario - Valutazione delle Aziende - Struttura delle Imprese - Corporate Governance - Operazioni di Capital Market - Operazioni di Private Equity & Venture Capital; Leverage Buy-Out & Management Buy-Out - Operazioni di M&A - Crisi e Ristrutturazione d’Azienda Sezione Monografica - Crisi Finanziarie e Politiche di Gestione delle Crisi

testi di riferimento Struttura del Mercato Finanziario: - Monti E., Onado M., Il mercato monetario e finanziario in Italia,

2005, cap. 1, 2, 6, Il Mulino. Valutazione delle Aziende: - Bruner R. F., University Edition, Applied Mergers & Acquisitions, 2004, cap. 4, 9, Wiley Finance. - Forestieri G., IV Edizione, Corporate e Investment Banking, 2007, cap. 4, Egea. Struttura delle Imprese: - Dallocchio M., A. Salvi, II Edizione, Finanza d’Azienda, cap. 29, Egea. Corporate Governance: - Reinier R. Kraakman, P. Davies, H. Hansmann, G. Hertig, K. J. Hopt, H. Kanda, E. B. Rock, Diritto Societario Comparato, 2008, cap. 2, 7, Il Mulino. - Bianchi M, Bianco M., Giacomelli S., Pacces A., Trento S., Proprietà e controllo delle imprese in Italia, 2005, cap. 2, 4, 5; ed. Il Mulino - Roe M. J., Manager forti, azionisti deboli, 1998, parte I, parte II, ed Il Sole 24 Ore Operazioni di Capital Market: - Forestieri G., IV Edizione, Corporate e Investment Banking, 2007, cap. 7, Egea. Operazioni di Private Equity & Venture Capital; Leverage Buy-Out & Management Buy-Out: - Forestieri G., IV Edizione, Corporate e Investment Banking, 2007, cap. 5, 6, 12, Egea. Crisi e Ristrutturazione d’Azienda: - Forestieri G., IV Edizione, Corporate e Investment Banking, 2007, cap. 13, Egea.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 203 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Dispense. Sezione Monografica Crisi Finanziarie e Politiche di Gestione delle Crisi: - Onado M., I nodi al pettine, 2009, ed. La Terza - Di Noia C., Micossi S., Keep it Simple: Policy Responses to the Financial Crisis, 2009, Centre for European Policy Studies

metodi didattici Lezioni e case studies.

modalità d’esame Prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione della cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

gestione del prodotto e dellA mArcAAndrea [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Brand management - Brand Equity

- Posizionamento e valori della marca - Elaborazione di un piano di marketing - Progettazione strategie di branding - Estensione della marca - Gestione del brand nel tempo

testi di riferimento - Keller, Busacca, Ostillio, La gestione del brand. Strategie e sviluppo, EGEA Edizioni

metodi didattici Metodo misto basato su: - ciclo di lezioni; - approfondimento con workshop specifici; - svolgimento, da parte degli allievi, di un progetto di lancio del prodotto (projectwork); - testimonianze aziendali; - discussione di casi aziendali.

modalità d’esame Esame orale (con possibilità, in alternativa o a completamento, di test scritto a risposte aperte e ⁄ o multiple).

gestione delle operAzioni e dellA supply chAinGiuseppe [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il sempre crescente livello di concorrenza impone alle imprese manifatturiere e di servizi di capire (a) come rendere le attività operative allo stesso tempo efficienti ed efficaci, (b) come integrarne le attività in una rete più ampia di operatori. a) In questo corso le “Operazioni” aziendali sono considerate come un’area gestionale di cui vengono esplorate le interazioni con le altre funzioni aziendali. I contenuti comprendono l’acquisizione e l’allocazione delle risorse, la progettazione dei prodotti e dei processi, la gestione dei materiali, le tecniche di miglioramento dei processi e lo sviluppo delle tecnologie. Saranno prese in considerazione le attività della produzione sia di beni, che di servizi. b) Le Operazioni sono integrate nella catena di fornitura (Supply Chain) la cui attenta gestione migliora le performance

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 205 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

economiche di tutti i partner nella catena: fornitori, produttori, distributori, dettaglianti e i terze parti fornitrici di servizi. Il corso si concentra sui concetti piuttosto che sugli strumenti e le tecniche operative. Anche se saranno studiati gli strumenti di supporto alle decisioni, il corso focalizza le tematiche critiche delle Operazioni e della SC. Il corso si divide in quattro parti: Parte 1. Strategie finalizzate ad identificare le principali tipologie di Operazioni per i differenti clienti e per i diversi tipi di prodotti. Breve visione d’insieme degli acquisti ⁄ fornitori, della distribuzione e della logistica. Parte 2. Identificazione dei processi, progettazione ed esecuzione delle decisioni tattiche delle Operazioni, con attenzione al loro impatto sulle decisioni strategiche. Parte 3. Il nuovo modello di concorrenza fra le Supply Chain, basato sul disegno strategico di un gruppo d’imprese che supera la negoziazione vincitore ⁄ vinto. Il ruolo delle tecnologie e della conoscenza, dello sviluppo professionale. Parte 4. Pianificazione e controllo della Supply Chain per connettere domanda, giacenza e fabbisogno di materiali. Gestione delle capacità e localizzazione delle facility.

testi di riferimento Testo di base - Chase & Jacobs, Operations & Supply Management, 13th ed, McGraw Hill, 2011 Esiste anche una edizione precedente in italiano: - Chase, et alii, Operations Management nella produzione e nei servizi, 2.a edizione, McGraw Hill, 2007 Materiale didattico - Fornito dal docente e disponibile online

metodi didattici La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula, durante le quali i concetti teorici sono confrontati con le pratiche di business. Gli studenti apprendono con l’ausilio di simulazioni, discussioni di case study , lavori di gruppo ed esercitazioni.

modalità d’esame La comprensione della teoria avviene con un esame finale che può prevedere un test intermedio con domande aperte e chiuse. Gli studenti possono scegliere fra due alternative: a) Solo esame orale alla fine del corso, oppure b) Gli studenti che hanno partecipato almeno all’80 delle lezioni possono realizzare un progetto di studio sulle Operation di una organizzazione.

Qualità ed appropriatezza sono gli unici fattori di valutazione. L’elaborato finale pesa il 40% del voto finale. L’esame finale è parziale e vale il restante 60% del voto.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Lo studente dovrà individuare una azienda di produzione o di servizi ed analizzare la strategia della Supply Chain e la progettazione, tattica ed esecuzione delle Operation, in relazione agli argomenti trattati nel corso. L’impresa da analizzare può essere di tipo manifatturiero, di distribuzione, di commercio al dettaglio, oppure di servizi. Può trattarsi di una impresa consolidata o di una star-up, ma, in ogni caso, deva avere complessità e dimensione tale da consentire allo studente di valutare tutte le componenti della Supply Chain: acquisti, produzione, logistica, servizi, gestione degli ordini.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 205 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

gestione delle operAzioni e dellA supply chAinRiccardo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - La catena del valore e la gestione delle operazioni. Le componenti del processo operativo - Modelli di business e l’evoluzione dei modelli organizzativi - La transizione verso l’azienda estesa - La Supply chain. Il processo di fornitura nell’azienda estesa - La Supply chain interna e la Supply chain esterna - La Supply chain, le caratteristiche ed il modello SCOR - Le opportunità nei rapporti di fornitura - Problemi e strategie di gestione della Supply chain - L’organizzazione della Supply chain e la sua integrazione nei processi aziendali - I rischi nella Supply chain e la loro mitigazione - I fattori critici di successo - Il Procurement come sistema. Le variabili del sistema degli approvvigionamenti - I fattori critici ed i fattori di costo - La domanda interna - Il mercato dell’offerta - I processi di acquisto - La struttura operativa - La misura delle prestazioni

- Il modello organizzativo del Procurement. Ruoli e processi - I gradi di evoluzione del modello organizzativo - La rispondenza del modello organizzativo - Lo Spend management. Determinanti e leve di gestione della spesa - Le caratteristiche dello Spend management - Spend management e strategie di acquisto - L’analisi del portafoglio acquisti - La classificazione della spesa e la sua importanza - Domanda, offerta e formazione del prezzo - La domanda interna e lo Spend management. Domanda interna ed obiettivi aziendali - Il governo della domanda interna - La variabile ambientale ed il Green procurement - Il ciclo di business e la sua integrazione col ciclo degli acquisti - La determinazione dei fabbisogni - Il Total Life Cycle Cost e gli elementi probabilistici di costo - L’analisi dei rischi di acquisto e l’impatto sul costo - Il sourcing e la gestione dei fornitori. La conoscenza del mercato: modelli di business e politiche di prezzo - La gestione dell’offerta ed il sourcing - La valutazione delle opportunità di mercato - La struttura e l’organizzazione dell’albo fornitori - Dimensionamento del parco fornitori - La Vendor evaluation: la qualificazione dei fornitori e il Vendor rating, il loro uso per ridurre i rischi e

ottimizzare la spesa - Il processo di acquisto. Le strategie di acquisto: valutazione di alternative e opportunità di fornitura e delle modalità di acquisto – Le gare e la valutazione tecnica ed economica delle offerte - Le procedure di aggiudicazione: elementi sulle procedure pubbliche di appalto - Gli aspetti legali e la formazione del contratto - Gli strumenti abilitanti del processo di acquisto: e-procurement, marketplace, aste elettroniche, outsourcing

testi di riferimento - R. Colangelo – Spend management e Procurement management – Ed. Franco Angeli Milano 2005 Note didattiche e dispense integrative rese disponibili attraverso la pagina web della cattedra

metodi didattici Lezioni, applicazioni, testimonianze.

modalità d’esame La verifica sarà fatta attraverso un esame finale scritto ed orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Riscontrato interesse ed attitudine all’approfondimento della disciplina.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 207 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

gloBAl economic chAllenges Liliane Giardino Karlinger Alessandro [email protected] [email protected] [email protected]

L cfu

course content This course consists of two blocks of 48 hours each. Block I, taught by Liliane Giardino-Karlinger, introduces students to key topics in Managerial Economics. Every day, managers have to decide where to draw the boundaries of their firms, and how to structure their relations with suppliers and customers. This class introduces advanced management students to selected contributions in modern economic theory that can help them make better choices, and understand the policy constraints they will face in making these choices. We will cover (i) Horizontal Mergers, (ii) Vertical Integration and Multinationals, (iii) Vertical Relations, and (iv) Price Discrimination. Block II, taught by Alessandro Lanza: The questions surrounding supply, access and reliability

of access to energy have been determining factors in the security and wealth of the planet. According to the UN’s Intergovernmental Panel on Climate Change the whole energy geopolitical scenario has been made ever more critical thanks to the factor known as global climate change. The paradox is that while countries increasingly need to compete for energy, they are required to radically rethink how their energy is used and conserved. Particular attention will be paid to the dissemination of new technology and to who will pay for it.

reference reading material Block I: Compulsory: - Paul Belleflamme & Martin Peitz, Industrial Organization – Markets and Strategies, Cambridge University Press, 2010. - Massimo Motta, Competition Policy: Theory and Practice, Cambridge University Press, 2004. Block II: to be decided.

assessment method Written final exam

generAl mAnAgementLiliane Giardino Karlinger Alessandro [email protected]@eni.com [email protected]

L cfu

course content This course consists of two blocks of 48 hours each. Block I, taught by Liliane Giardino-Karlinger, introduces students to the foundations of modern trade theory. 1) Why should we import goods that we could produce ourselves? 2) How are the gains from trade distributed across countries and across households (rich and poor) within each country? 3) What are the patterns of international trade, i.e. what are the goods that your country is likely to import, and which ones is it likely to export, and why? 4) How much trade is good for your country, and how should governments intervene (if at all) to regulate international trade (e.g. through tariffs, quotas, export subsidies, etc). Block II, taught by Alessandro Lanza: The questions surrounding supply, access and reliability of access to energy have been

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 207 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

determining factors in the security and wealth of the planet. According to the UN’s Intergovernmental Panel on Climate Change the whole energy geopolitical scenario has been made ever more critical thanks to the factor known as global climate change. The paradox is that while countries increasingly need to compete for energy, they are required to radically rethink how their energy is used and conserved. Particular attention will be paid to the dissemination of new technology and to who will pay for it.

reference reading material Block I: Compulsory: Paul R. Krugman, Maurice Obstfeld, Marc Melitz, International Economics: Theory and Policy, 9th Edition, Published by Prentice Hall, 2011 Block II: to be decided.

teaching method Lecturing, hands-on exercises

assessment method Written final exam

intellectuAl property rights And technology trAnsFerMassimiliano [email protected]

8 cfu

course content The course deals with intellectual property rights (particularly patents) as legal tools as well as leverages managers have over intangible resources of the firm. How companies are able to gain and retain a competitive advantage through the management of R&D’s results is explained. An economic explanation for the existence of intellectual property rights and an overview of types are also provided. Furthermore, the course will focus on quasi-vertical inter-firm arrangements for the use of intellectual property rights, such as licensing and cross-licensing and other forms of exploitation.

reference reading material Intellectual property for managers, (reader prepared by M. Granieri)

teaching method Classic method, plus case-study analyses.

assessment method Written examination (take-home) for credits.

criteria for deciding on subJect of final paper Novelty or relevance of topics; consistency with overall pattern of students’ education; availability of stages or internships in high-tech industries.

internAtionAl Business

John [email protected]

8 cfu

course content The course will consist of a series of modules, each devoted to a specific theme. These will move through such topics as basic strategic analysis frameworks (e.g. competitive forces; resource-based view; national competitive advantage); through actual strategies employed by firms (accelerated internationalization; latecomer strategy); and through current topics in International Business (e.g. business process outsourcing; manufacturing outsourcing; global value chain formation; network creation). In each module, a case will be set,

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 209 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

and some readings on the topic drawn from the literature. The case will either be presented by a student group, or will be subject to a class discussion. In each module the course presenter will also provide an overview of the topic. The course will culminate in the presentation of projects completed by the student groups, that explore the themes of the course in relation to some specific industry. In 2010, the special topic for such presentations will be the rise of the BICs – namely the impact of China, India and Brazil on the global economy.

reference reading material The course participants will be provided with a set of reading materials (cases and articles) drawn from the current IB literature. There will also be reference to the research monograph published by the course presenter, viz Dragon Multinationals: A New Model of Global Growth (OUP 2002) (available from the luiss Library).

teaching method The teaching method will be to combine direct lectures with student group presentations, either on cases that are set in a context of different theoretical

frameworks (e.g. competitive forces; national competitive advantage; resource leverage; latecomer strategy), or on projects completed by the student groups themselves.

assessment method Students will be assessed according to their group work (case presentation; project presentation; class participation) and according to individual work (minor assignment; and either a major assignment or written exam).

criteria for deciding on subJect of final paper Criteria will be drawn from the themes in IB tackled in the course as well as their relevance to the special topic, namely the rise of the BICs.

internAtionAl FinAnce

Pierpaolo [email protected]

8 cfu

course content The aim of this course is to provide an integrated view of international financial

markets and the management of multinational firms. The focus will be on the markets for spot exchange, currency forwards, options, swaps, international bonds, and international equities. For each of these markets, students will study the valuation of instruments traded in these markets and, through cases, the application of these instruments to the following corporate decisions: (i) managing exposure to exchange rates and country risk, (ii) financing in international capital markets, and (iii) international capital budgeting in the presence of multiple currencies, international tax regulations, and sovereign risk Reference reading material - Bekaert, Geert and Robert Hodrick (2007), International Financial Management, unpublished manuscript. (BH) - Sercu, Piet (2007), International Finance: Putting Theory to Practice, unpublished manuscript. (S)

teaching method Lecture Notes, Exams, Exercises.

assessment method Exams.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 209 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

internAtionAl mArketing Michele [email protected]

8 cfu

course content Introduction to international marketing; Analysis of the international marketing environment; Segmenting international markets; Developing international marketing strategies; Entry strategies; Developing and managing the marketing mix in international markets

reference reading material - Czinkota M.R., Ronkainen I.A., International Marketing, Harcourt College Publisher

teaching method Marketing faculty will lecture on key aspects of international marketing management. The case method will be used to illustrate applications of the strategies analysed and simulate decision-making in international marketing.. Course participants will be divided into groups and required to prepare and present the case. Contributions to case discussions and active participation in classes will

account for an important part of their final grades.

assessment method For students who attend the course the final grade will be based on participation in class, presentation of case studies and final examination. For other students the final grade will be based on an examination.

criteria for deciding on subJect of final paper Special interest on the subject and predisposition to explore international aspects of marketing activities. Proposal of an interesting project.

internAtionAl trAde And commerciAl policiesStefano [email protected]

8 cfu

course content The focus will be on the role of technology, factor endowments, economies of scale, demand and transport costs in explaining the patterns of trade and

multinational activity. Another key issue will be that of the consequences of MNEs for wages, employment, and productivity. Some of the questions that will be addressed are: - Why do countries trade? And why do MNEs arise? - Who gains and who loses from MNEs and FDI? - What determines the actual behavior of contemporary MNEs? After sketching the main recent theories of the multinational firm, some empirical evidence and some case studies will be surveyed. Students will actively participate in presenting and comparing specific experiences of multinational activity

reference reading material Main Course References: - Frederick Guy, The global environment of business, Oxford U.P (2009). - Giorgio Barba Navaretti and Anthony J. Venables, Multinational Firms in the World Economy, Princeton University Press (2004). Other references and the slides of the lectures will be made available for students. Background Reference (not compulsory for students with some knowledge of International Economics) : - Paul R. Krugman, Maurice

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 211 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Obstfeld, International Economics, 2007.

teaching method Lectures, presentations by professionals, team work by the students.

assessment method Team presentations by students, written and ⁄ or oral exam.

criteria for deciding on subJect of final paper High grade, interest in the topic.

luxury mAnAgement

Alberto [email protected]

8 cfu

course content Luxury market definition, branding, communication and retailing, case study and testimonials from different segments

reference reading material - Michel Chevalier, Gerald Mazzalovo, Luxury Brand Management: A World of Privilege

teaching method Ex cathedra lessons, luxury industry testimonials and group project

assessment method Written examination with 6 questions. Group project results, in class participation Criteria for deciding on subject of final paper Questions related to the lessons

m&A And investment BAnkingMarshall [email protected]

8 cfu

course content In this course students learn how investment banks and investment bankers operate. M&A, public offerings, venture capital, sales and trading, merchant banking, debt financing, institutional research, among numerous other aspects of the investment banking field, are studied, analyzed, and discussed. Emphasis is on developing analytical tools and social skills necessary to succeed in the world of international

high finance. The role of a successful analyst and associate operating in such settings, and working on such transactions will be emphasized in particular.

reference reading material Textbook: (purchased by students) - Edwin Miller, Mergers and Acquisitions, A Step by Step Legal and Practical Guide, Wiley, 2008 - Coursepack: (Provided by professor) of required readings including case studies and pertinent articles to be distributed in class. Coursepack readings will include: Regulatory guidelines Debt and equity prospectus Select financial analyses Investment banking marketing materials Selling memorandum Term sheets Investment banking exhibit books Institutional research Business plans

teaching method - Active student participation in seminar-style class lecture. Classes are highly interactive. Instructor prompts students for response to questions posed and solicits his ⁄ her thoughts on issues discussed. Format is probing and direct. Additionally,

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 211 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

instructor provides concrete, real-world examples to illustrate concepts. Format reinforces appropriate methods for asking questions, gaining relevant insights, and making appropriate recommendation. - Discussion of readings. In class discussion of readings, instructor highlights most relevant reading topics and shows by example how to present data in a stimulating way, consistent with achieving course objectives. - Case Study and ⁄ or Article Presentation. Case studies and articles are used to further illustrate real-world examples of subject topics. For all assigned cases ⁄ articles, students should be prepared to answer questions about the case ⁄ article and be able to illustrate its subtler aspects. For select cases ⁄ articles an individual written submission is due. For select cases ⁄ articles students are assigned to make a presentation. In class discussion of case studies ⁄ articles serves to highlight analytical methods, indicating specifically, ways to discern the most relevant focal points. - Term Project. Individual assignment: research and opine on changes in a major aspect of the financial services industry. Specifically, you must 1) develop a research proposal; 2) conduct the relevant research; 3) present

your findings in both a writing submission of approximately 10 page length and make an oral presentation. - Types of research might include the effect of asset aggregation in private equity firms, the sub prime mortgage crises, misuse of equity research personnel in gaining banking business, etc.

assessment method - Exams. Exams will be composed of essay questions that test student’s ability to apply concepts discussed through the exam date. - Case ⁄ Article Analyses. All cases ⁄ articles should be prepared for class. For select cases ⁄ articles, where indicated, an individual written submission is due and is assigned based on the class schedule. Additionally, for select cases ⁄ articles students will be selected to make a presentation. Your grade for the presentation will reflect much new insight you teach the class (rather than repeat the facts). - Quizzes. Short, in-class quizzes will test your comprehension of course materials to date. - Class Participation. You will be graded on the quality of, and demonstrated insight of, your in-class comments, including comments related to answers to assigned problems. - Term project. Described above. 80% Final exam

15% Class participation and quizzes 5% Case study and ⁄ or article presentations 5% Project

m&A And investment BAnking (in linguA itAliAnA)Alberto Cybo-Ottone Jurgen [email protected]@unicreditgroup.eu

8 cfu

contenuti del corso Analizzare le attività, l’organizzazione e le operazioni effettuate dalle banche di investimento, con un focus speciale per l’attività di M&A. L’enfasi del corso è sulle attività viste dal lato della banca di inve-stimento, tenendo però conto della domanda della clientela. Le appli-cazioni saranno focalizzate per quanto possibile sul mercato Euro-peo e domestico. Il corso è diviso in due blocchi: Parte I: Investment Banking (Dennert) Il corso si apre con la definizione del settore. Si esaminano poi le principali linee di business

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 213 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Sell side: ottimizzazione della struttura finanziaria e reperimento di mezzi finanziari per aziende, banche ed enti pubblici; Buy side: Attività sui mercati secondari e prodotti per il buy side (asset management). Aspetti organizzativi e riorga-nizzazione del settore dopo la crisi. Parte II M&A and restructuring: (Cybo-Ottone) Attività di M&A e di restructuring: Gli operatori non finanziari; hedge funds e fondi di private equity ⁄ LBO e le loro relazioni con le investment banks e le banche universali. Cause dell’M&A; Organizzazione e tattica di un deal; Metodi di valatutazione per M&A Post merger M&A per le medie aziende La ristrutturazione del debito

testi di riferimento Non ci sono testi obbligatori di riferimento. Vale il materiale presentato a lezione nelle slides e le letture contrassegnata da (*) nella reading list. Tutto il materiale didattico è pubblicato sul sito web del corso. È previsto l’uso lingua inglese in buona parte del materiale didattico Per chi desiderasse acquistare comunque un manuale,

suggeriamo i seguenti testi (le parti obbligatorie tratte da questi tesi sono inserite nel materiale didattico). Parte I - G. Forestieri (a cura di), Manuale di Corporate & Investment Banking, V Ed. EGEA, 2010 - Michel Fleuriet, Investment Banking Explained, McGraw Hill 2008 Parte II - R.F. Bruner, Applied Mergers & Acquisitions; Wiley Finance, 2004 - V. Conca, Le acquisizioni, 3° ed; Ed. Egea, 2010

metodi didattici Slides PPT basate su papers di practitioneer ⁄ accademici sul singolo tema trattato a lezione. Alcune lezioni copriranno specifici case studies, altre utilizzeranno evidenza statistica.

modalità d’esame Il voto finale deriva dalla ponderazione dell’esame scritto e dell’esercitazione: - Peso esame scritto = 2 ⁄ 3 - Peso esercitazione di gruppo = 1 ⁄ 3 (con inizio a metà del corso e da completare entro fine del corso; su richiesta dello studente per motivi particolare si può essere esentati dall’esercitazione). È possibile richiedere una domanda orale integrativa che vale fìno ad un massimo

di ( -3 ⁄ 30 a +3 ⁄ 30) rispetto al voto dello scritto e dell’esercita-zione. Il range di variazione è inversamente legata al voto di partenza.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Valutazione della presentazione della ricerca, che in genere consiste di un case study. Ci sarà comunque una lezione dedicata ai risultati degli elaborati. Lo scorso anno le due esercitazioni sono state su Fiat-Chrysler e LTCM. Il materiale di supporto (letture e dati) è direttamente messo a disposizione del docente.

mArketing industriAle

Riccardo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Il marketing concept - I caratteri distintivi del Marketing B2B - Il concetto di prodotto - La distribuzione - Il prezzo - Il processo di acquisto - L’evoluzione della supply chain

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 213 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Strategie di Marketing E Strategie di Acquisto: la definizione del technology portfolio

testi di riferimento - R.Lanzara, S. Coiro (2005), Il marketing delle nuove tecnologie. La sfida dei prodotti e dei mercati inesistenti, Atti del Convegmo SIM, Trieste

metodi didattici Lezione frontale e case studies.

modalità d’esame Lavoro di gruppo e prova scritta o orale.

mArketing mAnAgement

Peter [email protected]

8 cfu

course content Introduction to marketing; Consumer and buyer behavior; Environmental trends; Managing marketing information; Corporate and marketing strategies; Strategic segmentation; Targeting and positioning; Products and brands; Pricing; Channels; Communication ⁄ advertising; Sales promotions; Role of

marketing in firms; Metrics and accountability; Interfaces: marketing and sales, marketing and R&D, marketing and finance.

reference reading material - Kotler P. and Armstrong G. (2010), Principles of Marketing, 13th edition. Furthermore there are some articles that are required to study.

teaching method Lectures, exercises and team projects

assessment method Class participation, mid-term exam, group projects, final individual examination (written exam).

criteria for deciding on subJect of final paper Final paper (thesis) will be assigned upon passing the exam.

mArketing territoriAle

Matteo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. La competizione tra territori:

inquadramento concettuale 2. La gestione strategica del territorio 3. Il metodo del marketing nella gestione del territorio 4. La costruzione del prodotto territorio 5. Le strategie di comunicazione del territorio

testi di riferimento - Caroli M., Marketing territoriale, Franco Angeli, 2006

metodi didattici Lezioni ex cathedra; analisi di casi reali di business; testimonianze aziendali.

modalità d’esame Partecipazione attiva in aula; esame scritt. Esame orale facoltativo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Superamento dell’esame con votazione minima di 27 ⁄ 30.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 215 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

mAtemAticA FinAnziAriA (corso progredito)Gennaro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Problemi di ottimizzazione lineare: - soluzione analitica (metodo del simplesso); - soluzione grafica; - metodi di soluzione attraverso un foglio elettronico. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; - beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line. 3.Teoria dell’immunizzazione finanziaria: - Costruzione di portafogli immunizzati. 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni: - i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - Pitacco - Matematica e Tecnica Attuariale delle Assicurazioni

sulla Durata di Vita, (Ed. Lint - Trieste); - Daboni, Luciano - Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni (Ed. Lint - Trieste); - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, (Monduzzi Editore - II ed. - 1998); - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità d’esame Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione per materie quantitative.

metodi mAtemAtici per economiA e FinAnzAFausto [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Parte 1: Algebra Lineare e Applicazioni alle equazioni differenziali e alle differenze lineari (ODE e DDE). Parte 2: Ottimizzazione statica e applicazioni.

testi di riferimento - Carl Simon e Lawrence Blume, Matematica per l’economia e le scienze sociali, (trad. it a cura di Alberto Zaffaroni), Volumi 1 e 2, Università Bocconi editore. - Dispense fornite dal docente

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni in aula. Se possibile esercitazioni al calcolatore.

modalità d’esame Esame scritto e orale. Esercizi da svolgere durante le lezioni o le esercitazioni.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 215 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

metodi QuAntitAtivi per l’economiA e il mAnAgementPaola [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Ricerca Operativa: - problemi di ottimizzazione lineare con applicazioni di carattere economico aziendale • soluzione analitica (metodo del simplesso); • soluzione grafica; • metodi di soluzione attraverso un foglio elettronico; - cenni di programmazione dinamica. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; - beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line. 3. Gestione della Tesoreria aziendale: - asset ⁄ liability manage ment; - portafogli di affari; - caratteristiche contrattuali degli strumenti derivati di base (interest rate swap, cap, collar), • loro uso ai fini della gestione del debito; • introduzione alla valutazione

finanziaria di questi strumenti 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni: - i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - Pitacco - Matematica e Tecnica Attuariale delle Assicurazioni sulla Durata di Vita, (Ed. Lint - Trieste); - Daboni, Luciano - Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, (Ed. Lint - Trieste); - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, (Monduzzi Editore - II ed. - 1998); - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità di verifica dell’apprendimento Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione

per materie quantitative.

metodi QuAntitAtivi per l’economiA e il mAnAgementGabriella [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Ricerca Operativa: - problemi di ottimizzazione lineare con applicazioni di carattere economico aziendale • soluzione analitica (metodo del simplesso); • soluzione grafica; • metodi di soluzione attraverso un foglio elettronico; - cenni di programmazione dinamica. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; - beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line. 3. Gestione della Tesoreria aziendale: - asset ⁄ liability manage ment; - portafogli di affari; - caratteristiche contrattuali degli strumenti derivati di base

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 217 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

(interest rate swap, cap, collar), • loro utilizzo ai fini della gestione del debito; • introduzione alla valutazione finanziaria 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni: - i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - Pitacco - Matematica e Tecnica Attuariale delle Assicurazioni sulla Durata di Vita, (Ed. Lint - Trieste); - Daboni, Luciano - Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, (Ed. Lint - Trieste); - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, (Monduzzi Editore - II ed. - 1998); - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità d’esame Prova pratica individuale sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale

Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione per materie quantitative.

metodi QuAntitAtivi per l’economiA e il mAnAgementAlessandra [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Ricerca Operativa: - problemi di ottimizzazione lineare con applicazioni di carattere economico aziendale • soluzione analitica (metodo del simplesso); • soluzione grafica; • metodi di soluzione su foglio elettronico; - cenni di programmazione dinamica. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; - beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line. 3. Gestione della Tesoreria aziendale: - asset ⁄ liability management;

- portafogli di affari; - caratteristiche contrattuali degli strumenti derivati di base (interest rate swap, cap, collar), • loro uso ai fini della gestione del debito; • introduzione alla valutazione finanziaria di questi strumenti 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni: - i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi (2005), Manuale di finanza, Vol.II, Teoria del portafoglio e mercato azionario, Il Mulino, Bologna. - M. Cenci, M. Corradini (2007), Metodi matematici per la gestione delle aziende, Giappichelli, Torino. - E. Pitacco (2002), Elementi di matematica delle assicurazioni, LINT, Trieste; - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni sia tradizionali sia svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità d’esame Prova pratica sul computer, test scritto e prova orale individuale.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 217 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione per materie quantitative.

metodi QuAntitAtivi per l’economiA e il mAnAgementAntonella [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Ricerca Operativa: - problemi di ottimizzazione lineare con applicazioni di carattere economico aziendale • soluzione analitica (metodo del simplesso); • soluzione grafica; • metodi di soluzione attraverso un foglio elettronico; - cenni di programmazione dinamica. 2. Modelli per la costruzione di effettivi portafogli quanto più possibile efficienti: - criterio media-varianza; - frontiera e frontiera efficiente; - beta e modello singolo indice; - Capital Market Line; - Security Market Line.

3. Gestione della Tesoreria aziendale: - asset ⁄ liability manage ment; - portafogli di affari; - caratteristiche contrattuali degli strumenti derivati di base (interest rate swap, cap, collar), • loro uso ai fini della gestione del debito; • introduzione alla valutazione finanziaria di questi strumenti 4. Tecnica attuariale delle assicurazioni vita e danni: - i contratti fondamentali; - la determinazione dei premi; - riserve matematiche e riserve tecniche.

testi di riferimento - Pitacco - Matematica e Tecnica Attuariale delle Assicurazioni sulla Durata di Vita, (Ed. Lint - Trieste); - Daboni, Luciano - Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, (Ed. Lint - Trieste); - Bortot, Magnani, Olivieri, Rossi e Torrigiani - Matematica Finanziaria, (Monduzzi Editore - II ed. - 1998); - Dispense predisposte dal docente.

metodi didattici Lezioni ed esercitazioni svolte in aula informatizzata, con lezioni “active learning”.

modalità d’esame Prova pratica individuale

sul computer e prova orale individuale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Interesse per l’approfondimento degli argomenti trattati nel corso; spiccata propensione per materie quantitative

metodologie AvAnzAte e nuove tecnologie per il mArketingPierpaolo D’Urso [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Metodologie avanzate e nuove tecnologie per il marketing: nuove frontiere del marketing, nuove tecnologie per la raccolta dei dati e metodologie statistiche per le ricerche di mercato. - L’analisi del comportamento del consumatore e le nuove frontiere del marketing: neuromarketing; web marketing; mobile marketing; consumer path analysis; geomarketing; altre analisi sul comportamento del consumatore (analisi longitudinale sui consumatori;

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 219 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

churn analysis, shopping compulsivo). - Metodologie statistiche e nuove tecnologie per la rilevazione dei dati: tecniche di campionamento; questionari elettronici e tecniche di somministrazione web-based; nuove tecnologie per la raccolta dei dati. - Metodi e modelli statistici per l’analisi dei dati: modello lineare generale; modello logistico; modelli per dati panel; metodi di clustering. - Applicazioni a casi reali con l’uso del software statistico open source R®. - Advanced statistical metodologies for marketing: new tecnologies for data collection and marketing data analysis. - Consumer behaviour analysis and new frontieres of marketing: neuromarketing; web marketing; mobile marketing; consumer path analysis; geomarketing; consumer longitudinal analysis; churn analysis; compulsive shopping analysis. - Statistical methodologies and new tecnologies for data collection: sampling techniques; electronic questionnaires and web-based surveys ; new technologies for data collection. - Statistical methods and models for marketing data analysis: general linear model; logistic model; models for panel data; clustering methods.

- Applications to real data using the open source statistical software R®.

testi di riferimento - Appunti delle lezioni (P. D’Urso). - Appunti su R® (R. Massari). - Econometria (M. Verbeek), Zanichelli, 2006 (Trad. di S. Pastorello). LETTURE CONSIGLIATE PER APPROFONDIMENTI - S. Zani, A. Cerioli, Analisi dei dati e data mining per le decisioni aziendali, Giuffrè Editore, 2007. - L. Petruzzellis, J.-C. Chebat, Comportamento del consumatore – Teoria e casi studio, Pearson, 2010. - R. East, M. Wright, M. Vanhuele, Comportamento del consumatore – Applicazioni per il marketing, Apogeo, 2009. - F. Babiloni, V.M. Meroni, R. Soranzo, Neuroeconomia, neuromarketing e processi decisionali, Springer, 2007. - L. Zurawicki, Neuromarketing – Exploring the brain of the consumer, Springer, 2010. - J. Nielsen, K. Pernice, Eyetracking web usability – Siti che catturano lo sguardo, Pearson, 2011. - D. Martone, R. Furlan, Online market research, F. Angeli, 2007. - C. Accoto, Misurare le audience in internet – Teorie, tecniche e metriche per la misurazione degli utenti in rete, F. Angeli,

2007. - D. Vasta, Web Analytics - Le metriche, gli strumenti, le analisi, Apogeo, 2009.

metodi didattici Lezioni teoriche, discussione di casi studio, applicazione delle metodologie statistiche a casi reali mediante l’uso del software statistico open source R®. Sono previsti seminari di approfondimento di esperti.

modalità d’esame Prova scritta e progetto. Sono previste verifiche durante il corso.

microeconomic AnAlysis

Luca Panaccione Marco [email protected] [email protected]

8 cfu

course content Consumer choice: preferences and utility, utility maximization and expenditure minimization, revealed preferences, aggregate demand, choice under uncertainty. Production: technology, profit maximization and cost minimization, cost

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 219 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

function, aggregation. Theory of games in strategic form with perfect and imperfect information. Games in extensive form. Solution concepts: Nash equilibrium, Bayesian equilibrium, sub-game perfect equilibrium, sequential equilibrium.

reference reading material - A. Mas-Colell, M.D. Whinston and J.R. Green, Microeconomic Theory, 1995, Oxford University Press - B. R. Gibbons, Game Theory for Applied Economists, 1992, Princeton University Press

teaching method Lectures and practice classes

assessment method Final written exam.

orgAnizzAzione AziendAle AvAnzAtoMauro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Nella parte iniziale saranno trattate le principali teorie

organizzative. In particolare l’influenza della teoria dei sistemi sulle organizzazioni, i sistemi socio-tecnici e le teorie delle decisioni, delle contingenze e dei costi di transazione. Si porrà inoltre attenzione al ruolo del cambiamento e dell’innovazione nelle dinamiche organizzative. Tale analisi sarà applicata alla progettazione delle organizzazioni e allo studio dell’impatto sulle dinamiche organizzative anche tramite l’introduzione delle tecnologie dell’informazione. Nel corso si procederà inoltre all’analisi delle tematiche caratteristiche del change management, della gestione delle risorse umane, dell’innovazione organizzativa, della leadership e del project management, oltre alla discussione di casi aziendali.

testi di riferimento Dispense ed altro materiale didattico fornito durante il corso e disponibile sulla piattaforma online dedicata al corso (http: ⁄ ⁄ www.cersi.it ⁄ corsi) Letture consigliate: - Bonazzi, G., Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, 2002 - Ciborra, C., Teams, markets and systems, Cambridge University Press, 1993 - Crotty, M., The foundations of

social research, Sage, 1998; - Yin, R., Case study research, Sage, 2003

metodi didattici Lezioni frontali integrate da una didattica attiva per la quale si richiede agli studenti la partecipazione in aula ad un dibattito sugli argomenti delle singole lezioni. Gli studenti sono tenuti alla lettura del materiale didattico oggetto di discussione prima dello svolgimento della lezione, e alla consegna periodica di un breve elaborato scritto (memo) nel quale formulare la propria analisi critica su alcuni argomenti.

modalità d’esame Durante il corso: valutazione della frequenza, della partecipazione attiva in aula e della qualità degli elaborati inviati prima delle lezioni (memo). In sede d’esame: prova scritta, discussione sugli argomenti trattati nel corso e delle memo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dopo aver sostenuto l’esame, contattare i docenti per valutare possibilità, oggetto e modalità del lavoro di tesi.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 221 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

orgAnizzAzione AziendAle AvAnzAto Nunzio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Nella parte iniziale saranno trattate le principali teorie organizzative. In particolare l’influenza della teoria dei sistemi sulle organizzazioni, i sistemi socio-tecnici e le teorie delle decisioni, delle contingenze e dei costi di transazione. Si porrà inoltre attenzione al ruolo del cambiamento e dell’innovazione nelle dinamiche organizzative. Tale analisi sarà applicata alla progettazione delle organizzazioni e allo studio dell’impatto sulle dinamiche organizzative anche tramite l’introduzione delle tecnologie dell’informazione. Nel corso si procederà inoltre all’analisi delle tematiche caratteristiche del change management, della gestione delle risorse umane, dell’innovazione organizzativa, della leadership e del project management, oltre alla discussione di casi aziendali.

testi di riferimento Dispense ed altro materiale didattico fornito durante il corso e disponibile sulla piattaforma online dedicata al corso (http: ⁄ ⁄ www.cersi.it ⁄ corsi) Letture consigliate: - Bonazzi, G. Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, 2002 - Ciborra, C. Teams, markets and systems, Cambridge University Press, 1993 - Crotty, M. The foundations of social research, Sage, 1998; - Yin, R. Case study research, Sage, 2003

metodi didattici Lezioni frontali integrate da una didattica attiva per la quale si richiede agli studenti la partecipazione in aula ad un dibattito sugli argomenti delle singole lezioni. Gli studenti sono tenuti alla lettura del materiale didattico oggetto di discussione prima dello svolgimento della lezione, e alla consegna periodica di un breve elaborato scritto (memo) nel quale formulare la propria analisi critica su alcuni argomenti.

modalità d’esame Durante il corso: valutazione della frequenza, della partecipazione attiva in aula e della qualità degli elaborati inviati prima delle lezioni (memo).

In sede d’esame: prova scritta, discussione sugli argomenti trattati nel corso e delle memo.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dopo aver sostenuto l’esame, contattare i docenti per valutare possibilità, oggetto e modalità del lavoro di tesi.

orgAnizzAzione e gestione delle risorse umAne Gabriele [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Strategia, struttura organizzativa e funzione Risorse Umane. Il comportamento organizzativo e le sue principali determinanti. Le teorie motivazionali e le politiche di differenziazone. L’approccio del Total Rewards. La gestione del rapporto di lavoro tra iniziativa manageriale e tutele collettive; le sfide del diritto “dei lavori”. I principali processi di gestione delle risorse umane. La pianificazione delle risorse umane. Attrarre, trattenere e motivare. L’acquisizione delle risorse

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 221 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

umane nel mercato interno e nel mercato esterno: il processo di reclutamento e selezione. Le politiche di employer branding. I sistemi di valutazione organizzativa e della persona (posizione, prestazione, potenziale, competenze). La valorizzazione delle persone: le attività di people value mapping e i sistemi di sviluppo. Approcci e strumenti per la gestione della carriera. La gestione della remunerazione: le architetture retributive e le sue componenti. Retribuzione fissa e variabile. L’incentivazione per obiettivi. Gli incentivi di medio-lungo termine. La partecipazione economica.

testi di riferimento Testo obbligatorio: - G.Gabrielli, People management. Teorie e pratiche per una gestione sostenibile delle persone, FrancoAngeli, Milano, 2010

metodi didattici Lezioni, Esercitazioni e discussioni di gruppo, Case history e Seminari con ospiti e testimoni esterni. Commento e discussione di articoli di stampa correlati ai temi affrontati attraverso lo strumento de “L’aula…in stampa”.

modalità d’esame Esame orale per verificare la capacità di cogliere e correlare

dinamiche organizzative e personali nella gestione strategica ed operativa delle risorse umane.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Per ottenere l’assegnazione dell’Elaborato finale in “Organizzazione e gestione delle risorse umane” è necessario presentare una breve relazione (max 3 pagine) contenente: - gli obiettivi di ricerca - gli elementi di interesse e, se presenti, di originalità del tema - la struttura dell’elaborato - una bibliografia di riferimento La relazione verrà valutata anche rispetto all’attinenza con le aree di ricerca segnalate sulla pagina web della cattedra. Per affrontare al meglio la predisposizione di questa breve relazione è opportuno contattare preventivamente uno dei collaboratori alla cattedra.

perFormAnce meAsurement And FinAnciAl reportingGiovanni [email protected]

8 cfu

course content The course focuses on the theoretical and practical processes of designing, implementing, and using performance measurement systems. It goes beyond financial and not financial measures introducing students to a series of practical tools and techniques that can be used to identify, analyze, manage, and implement a performance measurement system. The main themes include: - Measuring performance: theoretical foundations and main perspectives; - The performance measurement tools; - Financial versus non financial indicators; - How to use the measures in order to manage and improve performance: accounting, and organizational perspectives; - Performance as a mechanism for motivation and control

reference reading material - Neely A., Business Performance measurement, Cambridge University Press, 2004. - Harvard Business Review on Measuring Corporate Performance. Harvard Business Review Paperback Series.

teaching method Theoretical lessons, practical

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 223 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

lessons and case studies.

assessment method Oral and written examination (75%); Presentation of case study (25%)

plAnning And control

Luigi Ferraris Giulio Antonio [email protected]

8 cfu

course content Illustration of the fundamental aspects of management control: tools, processes, roles and responsibilities, links to the organization and to the corporate decision making process. The Business Case Enel will be presented in order to make clearer the link with the business environment

reference reading material - Ray H. Garrison, Eric W. Noreen, Peter C. Brewer, Managerial Accounting, Mc Graw-Hill Editor

teaching method Lessons and business case Enel.

principi contABili internAzionAli e iFrsEugenio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso esamina i Principi Contabili Internazionali IFRS-IAS emanati dallo IASB e omologati dall’Unione Europea come set unitario di principi. Cenni comparativi coi FAS americani emanati dal FASB. Preliminarmente, sono illustrate alcune nozioni di base ricorrenti tra le quali: 1) le c.d. operazioni «in conto capitale»; 2) le nozioni di controllo e collegamento; 3) gli ambiti complementari di applicazione dei principi; 4) la nozione di fair value. Sono poi trattati analiticamente quei principi contabili applicabili alla generalità delle aziende, tra i quali: - Framework; - IAS 1 - Presentation of Financial Statements (Presentazione del bilancio); - IAS 2 - Inventories (Rimanenze); - IAS 7 - Cash flows statements (Rendiconto finanziario);

- IAS 12 - Income Taxes (Imposte sul reddito); - IAS 16 - Property, Plant and Equipment (Immobili, impianti e macchinari); - IAS 17 - Leases (Leasing); - IAS 18 - Revenues (Ricavi); - IAS 21 - The effects of changes in foreign exchange rates (Effetti della variazione dei cambi delle valute estere); - IAS 23 - Borrowing costs (Oneri finanziari); - IAS 27 - Consolidated and separate Financial Statements (Bilancio consolidato e separato); - IAS 31- Interests in Joint Ventures (Partecipazioni in Joint ventures); - IAS 32 e IAS 39 Financial Instruments (Strumenti Finanziari); - IAS 36 - Impairment of Assets (Riduzione durevole di valore delle attività); - IAS 38 - Intangible Assets (Attività immateriali); - IFRS 2 - Share Based Payments (Pagamenti basati su azioni); - IFRS 3 - Business combinations (Aggregazioni aziendali).

testi di riferimento - Eugenio Pinto, Le operazioni in conto capitale (con particolare riferimento agli IFRS), Luiss University Press, 2008). - Principi contabili internazionali IFRS-IAS emanati dallo IASB omologati dall’Unione

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 223 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Europea. - Materiale didattico fornito durante il corso e reso disponibile nella sezione Materiali didattici del sito web della cattedra (http: ⁄ ⁄ docenti.luiss.it ⁄ pinto). Una parte del materiale didattico potrà essere in lingua inglese. È prevista l’illustrazione ed il commento di case studies.

metodi didattici Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche durante tutta la durata del corso. Durante il corso (sia lezioni sia esercitazioni) viene effettuata una rilevazione casuale delle presenze con appello nominale, identificazione e firma. Gli studenti possono, se respinti o se rifiutano il voto, sostenere l’esame nell’appello successivo.

modalità d’esame Esame orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale La richiesta di assegnazione dell’argomento per l’elaborato finale deve essere fatta almeno sei mesi prima della sessione (stimata) di laurea.

processi stocAstici e ApplicAzioni AllA FinAnzAMarco Scarsini

8 cfu

contenuti del corso - Catene di Markov - Catene di Markov in tempo continuo - Martingale - Arresto ottimo - Moto Browniano - Integrazione Stocastica - Alcune Applicazioni Finanziarie

testi di riferimento - Gregory F. Lawler, Introduction to Stochastic Processes, Second Edition ISBN: 9781584886518 - Damien Lamberton, Bernard Lapeyre, Introduction to Stochastic Calculus Applied to Finance, Second Edition ISBN: 9781584886266

metodi didattici Interattivi

modalità d’esame Prova scritta

prospettive mAcroeconomiche gloBAli Giampaolo Galli Sergio De [email protected]; [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Modulo A: Tendenze della globalizzazione; Prof. Sergio De Nardis - Commercio internazionale e specializzazione produttiva: le teorie tradizionali - Trasferimenti internazionali di reddito e crescita in economia aperta - Nuova teoria del commercio internazionale: economie di scala e concorrenza imperfetta e gusto per la varietà - Mobilità internazionale dei fattori della produzione - Politiche per limitare la globalizzazione - Discussione su libero commercio e limitazione degli scambi - Politica industriale - Imprese italiane nella competizione internazionale Modulo B: Dinamiche e prospettive del sistema finanziario internazionale; Prof. Giampaolo Galli - Contabilità nazionale e bilancia

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 225 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

dei pagamenti - Tassi di cambio e mercati valutari - Il controllo della liquidità in economie integrate - Prezzi, cambi e competitività - Finanza ed economia reale - Il sistema monetario internazionale in prospettiva storica - Il coordinamento internazionale delle politiche macroeconomiche - Le aree monetarie ottimali: l’esperienza europea fino alla crisi dei debiti sovrani - Il mercato globale dei capitali: performance e criticità - La crisi 2008-2009

testi di riferimento Modulo A: Prof. Sergio De Nardis, Tendenze della globalizzazione; - P. Krugman-M. Obstfeld Economia internazionale vol. 1: teoria e politica del commercio internazional,e(2007) Letture consigliate - ISAE (2007), Trasformazioni dell’industria italiana, Quaderni di discussione Isae, www.isae.it - S. De Nardis, C. Pappalardo, Imprese italiane nella competizione internazionale: modalità di un aggiustamento a lungo disconosciuto, Relazione presentata alla 51ma riunione della SIE; Catania 15-16 ottobre, www.sie.univpm.it ⁄ incontri ⁄ rsa51 Modulo B: Dinamiche e

prospettive del sistema finanziario internazionale, Prof. Giampaolo Galli - P. Krugman – M. Obstfeld, Economia internazionale, vol. 2: economia monetaria internazionale, (2007) Letture consigliate: - Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), 79° Relazione Annuale, Basilea, 29 giugno 2009 - Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), 78° Relazione Annuale, Basilea, 28 giugno 2008 - Acemoglu Daron, The Crisis of 2008: Structural Lessons for and from Economics, MIT January 6, 2009 - Ashcraft Adam B. and Schuermann Til, Understanding the Securitization of Subprime Mortgage Credit, Federal Reserve Bank of New York, Staff Report no. 318, March 2008 - Buiter Willem, Lessons from the global financial crisis for regulators and supervisors, Financial Times, May 26, 2009 - Cecchetti Stephen G., Monetary Policy and the Financial Crisis of 2007-2008, April 2008, Centre for European Policy Research, Policy Insight No. 21 - CSFB Note on Overnight Indexed Swaps, 11 December 2001 - Draghi Mario, Un sistema con più regole, più capitale, meno debito, più trasparenza, 21 aprile

2008, Audizione presso la 6a Commissione del Senato della Repubblica - Eichengreen Barry and O’Rourke Kevin H., A tale of Two Depressions, VOX. - Eichengreen Barry, Thirteen questions about the Subprime Crisis, January 2008 - Galbraith John K., Il Grande Crollo, BUR saggi, febbraio 2009 - Galli Giampaolo, Con le regole l’azzardo si riduce, Il Sole 24 Ore, 19 novembre 2008 - IMF, Fiscal implications of the Global Economic and Financial Crisis, IMF Staff Position Note, June 2009 - IMF, World Economic Outlook, October 2009 - IMF, World Economic Outlook, April 2010 - IMF, Global Financial Stability Report, January 2010 - Schlitzer Giuseppe, Il Fondo Monetario Internazionale. Il Mulino (Farsi un’idea), 2004 - Taylor John B., Così lo Stato ha creato la crisi finanziaria, Wall Street Journal, 9 febbraio 2009 - Trichet Jean-Claude, What lessons can be learned from the economic and financial crisis?, 17 marzo 2009 - Visco Ignazio, The global crisis: the role of policies and the international monetary system, 24-26 maggio 2009

metodi didattici Lezioni frontali ed esercitazioni.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 225 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

modalità d’esame Esame scritto (domande con risposte multiple) con possibilità di integrare con un esame orale.

prospettive mAcroeconomiche gloBAli

Gloria [email protected]

8 cfu

contenuti del corso La prima parte del corso verte sui problemi attuali quali gli squilibri macroeconomici globali e il debito pubblico. Si inizierà dalla crisi recente confrontandola ad altre crisi a partire dal 1929. Si analizzeranno i principali modelli macroeconomici, le politiche monetarie e fiscali in economia aperta e la gestione del tasso di cambio. Si approfondiranno le strategie di uscita dalle politiche anticrisi, con particolare attenzione all’Europa, USA e paesi emergenti. La seconda parte del corso analizza il ruolo dei Gruppi (G20, G7, etc…) e delle Istituzioni Internazionali –FMI, BIS, FSB, Banca Mondiale, WTO—nella prevenzione delle crisi economiche globali e

gestione delle stesse quando hanno luogo. Il corso valuterà l’efficacia con la quale hanno raggiunto gli obiettivi statutari, le carenze dimostrate, le numerose riforme post-crisi.

testi di riferimento Per la prima parte, si suggerisce un buon testo di riferimento come Blanchard o Burda & Wiplosz, alcuni capitoli di Reinhart & Rogoff e di Rajan , Fault Lines. Per la seconda parte, G. Bartoli, L’Araba Fenice ovvero la governance globale dopo la crisi, e articoli di R Kanbur, W. Easterly, e numeri di WEO e GFSR del FMI. Altri articoli saranno consigliati a lezione.

metodi didattici Lezioni, esercitazioni, interventi di rappresentanti delle istituzioni economiche internazionali.

modalità d’esame Esercitazioni, prova scritta finale e discussione dello scritto.

prospettive mAcroeconomiche gloBAliGiovanni [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1a e 2a globalizzazione, e crisi degli anni ‘80 ⁄ 90, crisi finanziaria globale del 2007-09, prospettive macroeconomiche future.

testi di riferimento - V. Dapice, G. Ferri, Stabilità macroeconomica globale: Crisi e regole della finanza, Carocci 2011. - Altri materiali saranno distribuiti a lezione.

metodi didattici Lezioni frontali, con utilizzo di slides; seminari, discussioni in classe.

modalità d’esame - tesina di gruppo. - esame scritto composto dallo svolgimento di tre brevi saggi a scelta tra una lista di cinque temi.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale La tesina e l’elaborato finale

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 227 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

dovranno appurare il grado di comprensione delle tematiche affrontate in classe.

revisione AziendAle

Alessandro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso A) Introduzione alla Revisione - La revisione aziendale: definizione e classificazione; - Caratteristiche, oggetto e finalità della revisione aziendale; - Definizione e caratteristiche della revisione gestionale e relazioni con la revisione legale dei conti; - Il sistema dei controlli interni: elementi costitutivi e struttura. - La normativa in materia di revisione aziendale: Evoluzione. - L’attuale normativa: Il D.Lgs 39 ⁄ 2010 - La responsabilità del revisore. B) L’attività di revisione : aspetti regolamentativi - I principi di revisione: presupposti, finalità ed ambito di applicazione, - Le fasi del processo di revisione legale dei conti; - Significatività e rischio di revisione, - La relazione di revisione:

forma, contenuto e tipologie di giudizio, - Relazione tra attività di controllo contabile e sistema dei controlli aziendali, - Rapporto tra revisione e organi di controllo: collegio sindacale, internal audit, risk management, compliance. C) L’attività di revisione : aspetti operativi - La revisione dei cicli aziendali e casi applicativi di ordine pratico: - Definizione dei cicli aziendali; - Il ciclo vendite-crediti-incassi: procedure e strumenti per la revisione; - Il ciclo acquisti-debiti-pagamenti: procedure e strumenti per la revisione; -Continuità aziendale - La revisione delle stime contabili; - La revisione dei Gruppi Aziendali. D) Revisione contabile e collegio sindacale. - Responsabilità e ruolo del collegio sindacale; - Disciplina delle società quotate e non quotate; - Esempi di lettura e interpretazione di relazioni di collegi sindacali

testi di riferimento - Cadeddu L., Portalupi A., (2010), La Revisione legale dei conti, Il Sole 24 Ore, Milano. - Dispense a cura del docente.

metodi didattici Lezioni frontali; incontri con primarie società di revisione; lavori di gruppo sui principi di revisione svolti dagli studenti e discussi in sede di esame

modalità d’esame L’esame si compone di una prova scritta e di una prova orale. La prova scritta riguarda l’intero programma del corso e risulta articolata in domande a risposte aperte e a risposte multiple.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Il docente si riserva di effettuare selezioni anche sulla base del voto finale dell’esame e del curriculum degli studenti.

risk mAnAgement (in itAliAno)

Emilio Barone [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Questo corso si occupa dei metodi utilizzati dalle istituzioni finanziarie per quantificare e gestire i rischi. Tra gli argomenti trattati figurano la natura delle

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 227 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

istituzioni finanziarie e la loro regolamentazione, il rischio di mercato, il rischio di credito, il rischio operativo, il rischio di liquidità, il rischio di modello e la crisi creditizia del 2007. Vengono esaminati la natura della regolamentazione bancaria e i requisiti patrimoniali previsti da Basilea II. Tra gli altri argomenti trattati figurano i metodi per tenere sotto controllo volatilità e correlazioni, le copule, il calcolo del capitale economico e il RAROC.

testi di riferimento Libri di testo - Hull, John C., Risk Management e Istituzioni Finanziarie, Pearson Italia, aprile 2008 (1a ed.). Materiali di supporto - Hull, John C., Diapositive, web page del docente.

metodi didattici Gli argomenti trattati a lezione seguono lo stesso ordine di esposizione del libro di testo, per una più agevole comprensione da parte degli studenti. Alla fine di ciascun capitolo del libro sono riportati diversi problemi. Alcuni vengono trattati in aula, altri sono segnalati agli studenti perché provino a trovarne da soli la soluzione. La didattica in aula si avvale di numerose diapositive in

PowerPoint, scaricabili dal Web. Schema delle Lezioni: 1a sett.: Introduzione (Cap. 1), Banche (Cap. 2) 2a sett.: Compagnie d’Assi-curazione e Fondi Pensione (Cap. 3), Fondi Comuni d’Inve stimento ed Hedge Funds (Cap. 4) 3a sett.: Valore a Rischio (Cap. 8) 4a sett.: Volatilità (Cap. 9), Correlazioni e Copule (Cap. 10) 5a sett.: Regolamentazione: Basilea II e Solvency II (Cap. 11) 6a sett.: VaR di Mercato: Simulazioni Storiche (Cap. 12) 7a sett.: VaR di Mercato: Costruzione di un Modello (Cap. 13) 8a sett.: Rischio di Credito: Stima delle Probabilità d’Insol venza (Cap. 14) 9a sett.: Perdite su Crediti e VaR Creditizio (Cap. 15) 10a sett.: ABSs, CDOs e Credit Crunch del 2007 (Cap. 16) 11a sett.: Analisi degli Scenari e Stress Testing (Cap. 17), Rischio Operativo (Cap. 18) 12a sett.: Rischio di Liquidità (Cap. 19), Rischio di Modello (Cap. 20)

modalità d’esame La verifica dell’apprendimento viene effettuata mediante una prova scritta.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Criterio di merito che premia gli studenti più preparati.

serie storiche e econometriA FinAnziAriAMassimo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Processi stocastici. Stazionarietà. - Processi VARMA. Identificazione, stima ed interpretazione. - Nonstazionarietà, random walk e martingale. - Radici unitarie e cointegrazione. - Misura e analisi della volatilità. - Modelli ARCH e GARCH. - Previsione. - Value at risk.

testi di riferimento TESTI di BASE: - Hamilton, Time Series Analysis, 1994 Princeton University Press. - Lutkepohl, New Introduction to Multiple Time Series Analysis, 2010 Springer. - Tsay, Analysis of Financial Time

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 229 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Series, 2006 Wiley. - Eventuali letture addizionali potranno essere definite durante il corso

metodi didattici Lezioni; esercitazioni al computer

modalità d’esame Esame scritto sulla teoria; discussione orale di una tesina empirica

sistemi di remunerAzione e gestione delle risorse umAneGabriele Gabrielli Silvia [email protected] [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Le principali “determinanti” del comportamento organizzativo - Le teorie motivazionali sul contenuto e sul processo - Attrarre, trattenere, motivare: l’approccio del Total Reward e i benefici non monetari - Valutare, differenziare e valorizzare le persone: gli strumenti - La remunerazione: quadro d’insieme delle politiche

retributive - Le componenti del compensation package - Posizionamento, struttura e dinamica retributiva - La gestione della “retribuzione fissa” - La retribuzione variabile: criteri di classificazione - L’incentivazione per obiettivi e il Management by Objectives - I sistemi di incentivazione di medio-lungo termine: variabili e tipologie - La “partecipazione economica” dei dipendenti - Gli schemi di funzionamento: formule di gain e profit sharing.

testi di riferimento - Gabrielli G. (2010), People management. Teorie e pratiche per una gestione sostenibile delle persone, FrancoAngeli, Milano

metodi didattici Lezioni; Esercitazioni e discussioni di gruppo; Case study; Seminari con ospiti e testimoni esterni.

modalità d’esame La valutazione dell’apprendimento sarà basata su: - una prova orale - la valutazione della partecipazione alle discussioni in aula e ai lavori di gruppo.

stAtisticA economicA ed econometriA di BAse Giuseppe [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Regressione semplice e minimi quadrati. Richiami di variabili casuali. L’idea di distribuzione campionaria. Metodo della massima verosimiglianza. Test di ipotesi. - Modello lineare di Gauss (Specificazione e stima) Modello lineare multiplo (Specificazione e Stima MV, Test di ipotesi, Collinearità) - Discussione delle ipotesi: Esogeneità. Restrizioni lineari. Mispecificazione. Normalità. Linearità. Invarianza temporale dei parametri. Autocorrelazione. Estensioni: Modelli non-lineari. Discussione delle ipotesi in relazione alle varie tipologie di dati empirici: 1. Serie storiche Variabili temporali ritardate. Modelli ARIMA e ARCH. Variabili di comodo. 2. Cross-section (cenni). 3. dati spaziali (cenni). 4. dati Panel (cenni)

testi di riferimento - Johnston J. (2003) Econometria, Franco Angeli TESTI CONSIGLIATI:

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 229 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

- Greene W (2008) Econometric analysis, Pearson International Edition

metodi didattici Lezioni frontali. Esercitazioni tradizionali. Esercitazioni nel laboratorio informatico in ambiente dedicato. Eviews.

modalità d’esame Prove scritte d’esonero in corso d’anno. Prove in laboratorio. Esame scritto finale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Attitudine alla materia. Buon risultato all’esame finale di verifica. Capacità informatiche.

storiA dellA FinAnzA e dei sistemi FinAnziAriGiuseppe Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Storia dei sistemi economici. La globalizzazione sistemica. La finanziarizzazione dell’economia. La nuova redistribuzione del reddito. Storia ed evoluzione dell’Eurosistema.

Dall’interventismo alla formazione del libero mercato. Genesi ed obiettivi della coesione economica e sociale. Asimmetrie e rigidità. La nuova divisione internazionale del lavoro e della produzione. Il ruolo dei fondi sovrani. Washington Consensus e Keynesian Consensus

testi di riferimento - AA.VV., Dai sistemi economici alla globalizzazione sistemica, Luiss University Press, Roma, 2007; - G. Guarino, Eurosistema. Analisi e prospettive, Giuffré, Milano, 2006. - P. Savona, Il ritorno dello Stato padrone. I fondi sovrani e il grande negoziato globale, Rubbettino, 2009. Lo studente potrà concordare col docente, a inizio corso, eventuali testi alternativi nel rispetto del programma

metodi didattici Lezioni frontali e seminariali.

modalità d’esame La valutazione si baserà sul capacità degli studenti di comprendere le nozioni della storia della finanza e dei suoi sistemi e di saperle interpretare alla luce delle evoluzioni storiche.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’elaborato finale sarà assegnato

a seguito di una attenta valutazione sulla maturità dei apprendimento della disciplina da parte dello studente.

strAtegie di impresA

Andrea [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Introduzione alla strategia - Strategia e teoria d’impresa Gli strumenti dell’analisi strategica - Obiettivi, valori e risultati - L’analisi di settore - Dall’analisi di settore all’analisi dei concorrenti. - Le risorse e le competenze come base della strategia L’analisi del vantaggio competitivo - La natura e le fonti del vantaggio competitivo - Il vantaggio di costo - Il vantaggio della differenziazione Strategie e contesti competitivi - L’evoluzione del settore - Tecnologia e gestione dell’innovazione - Il vantaggio competitivo nei settori maturi. Strategia di corporate - Reti tra imprese e outsourcing strategico - La strategia di diversificazione

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 231 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

testi di riferimento - Robert M. Grant, Contemporary Strategy Analysis (7th edition), John Wiley & Sons Inc, 2010. (Kindle Edition available)

metodi didattici Il corso utilizzerà diverse modalità di insegnamento e tecniche di apprendimento: letture, esercitazioni in gruppi, testimonianze di esperti di impresa. Il lavoro di gruppo consente allo studente di valutare la sua efficacia nell’affrontare problemi e prendere decisioni in un contesto molto simile a quello di un team di persone all’interno di un’impresa.

modalità d’esame 1.- Teamwork. Gli studenti, organizzati in gruppi, dovranno: a) analizzare il caso di volta in volta distribuito; b) mettere a punto un piano di implementazione. Il risultato è una presentazione in PPT e un report. La presentazione in PPT - circa 10-15 slides - deve convogliare i messaggi chiave ad un’ipotetica audience costituita da uomini di impresa. Il report contiene un massimo di 2500 parole (esclusi grafici e tabelle). Gli studenti decidono il formato e la struttura del rapporto. Il lavoro a livello di team contribuisce per un 50% alla valutazione finale.

2.- Prova scritta finale. La prova scritta finale coprirà tutte le letture assegnate ed utilizzate durante il corso. Il test contribuirà per un 50% alla valutazione finale. Se lo studente non parteciperà al teamwork, dovrà sostenere una prova orale.

strAtegie di impresA

Enzo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Elementi introduttivi 2. Analisi strategica a livello corporate 3. Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione 4. La gestione delle modalità di crescita esterna: M&A e Accordi 5. Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio 6. Strategie di disinvestimento 7. Valutazione delle strategie 8. Struttura di un piano strategico e reazione dei mercati finanziari 9. Business Case Studies

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill - D. Besanko, D. Dranove, M.Shanley, Economia dell’industria e strategie d’impresa, UTET Libreria, Torino - Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendale, Bologna, Il Mulino - Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill

metodi didattici Lezioni, testimonianze aziendali e case studies.

modalità d’esame Presentazione di un caso studio, prova scritta e orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione della cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 231 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

strAtegie di impresALuca [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Elementi introduttivi 2. Analisi strategica a livello corporate 3. Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione 4. La gestione delle modalità di crescita esterna: M&A e Accordi 5. Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio 6. Strategie di disinvestimento 7. Valutazione delle strategie 8. Struttura di un piano strategico e reazione dei mercati finanziari 9. Business Case Studies

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill - D. Besanko, D. Dranove, M.Shanley, Economia dell’industria e strategie d’impresa, UTET Libreria, Torino - Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendale, Bologna, Il Mulino

- Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill

metodi didattici Lezioni, testimonianze aziendali e case studies.

modalità d’esame Presentazione di un caso studio, prova scritta e orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione della cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

strAtegie di impresA

Luigi [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - 1. Elementi introduttivi 1.1. Corporate Strategy e Business Strategy 1.2. Visione, Missione, Crescita e Organizzazione 1.3. Vantaggio competitivo e performance - 2. Analisi strategica a livello

corporate 2.1. Approccio Porteriano 2.2. Resources Based View 2.3. Nuovi modelli di analisi - 3. Strategie di crescita 3.1. Diversificazione 3.2. Integrazione verticale 3.3. Internazionalizzazione - 4. Gestione delle imprese multi business 4.1. Strategie orizzontali 4.2. Matrici di Portafolglio 4.2. Modelli organizzativi - 5. Finanza strategica 5.1. Leva finanziaria 5.2. M&A e crescita per linee esterne 5.3. Leverage Buy Out - 6. Strategie di disinvestimento 6.1. Downsizing, Downscoping e disinvestimento strategico 6.2. Modalità di disinvestimento: spin off, sell off ed equity carve out 6.3. La creazione del valore nella strategia di disinvestimento - 7. Valutazione delle strategie 7.1. Principi e strumenti 7.2. Metodo dei multipli 7.3. Discounted Cash Flow 7.4. EVA 7.5. Metodo delle opzioni reali - 8. Business Case Studies

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill, 2007 - D. Besanko, D. Dranove, M.Shanley, Economia dell’industria e strategie

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 233 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

d’impresa, UTET Libreria, Torino, 2002 - Donna G., L’ impresa multibusiness. La diversificazione crea o distrugge valore?, Milano, Università Bocconi, 2003 - Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendale, Bologna, Il Mulino, 2005 - Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill, 2006 - Dispense e articoli distribuiti dalla cattedra Ulteriori materiali didattici e testi di studio saranno indicati durante il corso

metodi didattici Lezioni, esercitazioni e testimonianze

modalità d’esame Prova scritta e orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione delle cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

strAtegie d’impresAFranco [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Elementi introduttivi 2. Analisi strategica a livello corporate 3. Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione 4. La gestione delle modalità di crescita esterna: M&A e Accordi 5. Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio 6. Strategie di disinvestimento 7. Valutazione delle strategie 8. Struttura di un piano strategico e reazione dei mercati finanziari 9. Business Case Studies

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill - D. Besanko, D. Dranove, M.Shanley, Economia dell’industria e strategie d’impresa, UTET Libreria, Torino - Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendale, Bologna, Il Mulino

- Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill

metodi didattici Lezioni, testimonianze aziendali e case studies.

modalità d’esame Presentazione di un caso studio e prova orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione della cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

strAtegie d’impresA

Luigi Ferraris Fulvio [email protected]

8 cfu

contenuti del corso 1. Elementi introduttivi 1.1. La strategia aziendale: definizioni a confronto 1.2. L’individuazione dell’assetto strategico dell’impresa 1.3. Posizionamento competitivo e performance

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 233 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

2. Analisi strategica a livello corporate 2.1. Analisi dell’ambiente esterno 2.2. Analisi della situazione interna 3. Strategie competitive di base Leadership di costo - Differenziazione - Focalizzazione 4. Strategie di crescita Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione 5. Gestione delle imprese multi business 5.1. Contesto organizzativo 5.2. Interdipendenze 5.3. Creazione del valore e sinergie 6. Analisi e matrici di portafoglio 6.1. Attrattività, posizionamento e rischio 6.2. Matrice BCG 6.3. Matrice GE ⁄ McKinsey 6.4. Matrice ADL 6.5. Matrice di Marakon 7. Valutazione economica delle strategie 7.1. Elementi di Corporate Finance 7.2. Valutazione della strategia aziendale 7.3. Metodi di valutazione 8. Discussione Business Case in aula

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill, 2007

- Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill, 2006 - Dispense e articoli distribuiti dalla cattedra Ulteriori materiali didattici e testi di studio saranno indicati durante il corso

metodi didattici Lezioni, esercitazioni e testimonianze

modalità d’esame Prova scritta ed elaborato finale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione delle cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

strAtegie d’impresA

Paolo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Strategia e performance - La strategia aziendale: definizioni a confronto - L’individuazione dell’assetto

strategico dell’impresa - Posizionamento competitivo e performance - Analisi strategica a livello Corporate - L’analisi della evoluzione del settore - L’analisi dinamica delle risorse e delle competenze - I modelli di business - Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione - Interdipendenze (Porter) - Gestione impresa diversificata - Casi aziendali svolti in aula - Valutazione della strategia: principi e strumenti - metodo del DCF - metodo dei multipli

testi di riferimento - Collis, D.J, Montgomery C.A, Corporate Strategy, 2008 - Grant R; Contemporary Strategy Analysis, Blackwell Publishing

metodi didattici Il corso prevede lezioni, seminari, business cases e team works.

modalità d’esame 20% valutazione della partecipazione individuale in aula; 40% esame scritto individuale finale; 40% risultato di lavori di gruppo.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 235 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale La valutazione in merito all’assegnazione dell’elaborato finale è effettuata sulla base di un progetto presentato dallo studente. Il progetto (2 ⁄ 3 cartelle word) deve contenere un abstract dell’elaborato, le principali fonti bibliografiche, un indice ⁄ struttura ed, eventualmente, le modalità di approfondimento del caso analizzato.

strAtegie d’impresA

Enzo [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Elementi introduttivi - Analisi strategica a livello corporate - Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione - La gestione delle modalità di crescita esterna: M&A e Accordi - Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio

- Strategie di disinvestimento - Valutazione delle strategie - Struttura di un piano strategico e reazione dei mercati finanziari - Business Case Studies

testi di riferimento - D.J. Collis, C.A. Montgomery, Corporate Strategy, Milano, McGraw-Hill - D. Besanko, D. Dranove, M.Shanley, Economia dell’industria e strategie d’impresa, UTET Libreria, Torino - Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendale, Bologna, Il Mulino - Fontana F., Caroli M., Economia e Gestione delle imprese, Milano, McGraw-Hill

metodi didattici Lezioni, testimonianze aziendali e case studies.

modalità d’esame Presentazione di un caso studio, prova scritta e orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale L’assegnazione dell’elaborato finale avviene previa presentazione e, relativa accettazione della cattedra, di un sintetico progetto di tesi.

strAtegie d’impresAFrancesco Rullani [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Elementi introduttivi - Analisi strategica a livello corporate - Strategie di crescita - Diversificazione - Integrazione verticale - Internazionalizzazione - Gestione delle imprese multi business - Strategie orizzontali - Matrici di Portafoglio - Strategie di innovazione - Innovazione di rete - Gestione della conoscenza - Valutazione delle strategie - Piano strategico

testi di riferimento La lista dei testi di riferimento verrà distribuita a lezione

metodi didattici Lezioni, testimonianze aziendali, case studies.

modalità d’esame Lavoro di gruppo, presentazione, esame

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 235 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

teoriA e politicA monetAriAGiorgio Di [email protected]

8 cfu

contenuti del corso Il corso affronta, ad un livello medio - avanzato, tematiche rilevanti di teoria e politica monetaria. Una particolare attenzione sarà dedicata allo studio delle fluttuazioni cicliche, alle imperfezioni dei mercati dei beni e finanziari e alle implicazioni per la gestione della politica monetaria. Programma: 1) La politica monetaria nei modelli tradizionali. - Statica comparata e stabilità dinamica nei modelli del tipo IS-LM. 2) La politica monetaria nei modelli con aspettative razionali - La politica monetaria nei modelli con informazione imperfetta e con rigidità nominali. - La dinamica del cambio con aspettative razionali e il fenomeno dell’overshooting - Il dibattito rules versus discretion 3) Fatti stilizzati sul ciclo economico e nozioni introduttive sui processi stocastici - Modelli di business cycle reali.

- I modelli neokeynesiani e la politica monetaria ottima - La politica monetaria “ottima” e le regole a la Taylor 4) La Politica monetaria nei modelli di crescita economica 5) Intermediazione bancaria e finanziaria, ciclo e regolamentazione - Asimmetrie informative, shocks di liquidità e intermediazione bancaria - Equilibri con razionamento del credito - Imperfezioni dei mercati finanziari e ciclo economico - Regolamentazione, vigilanza e politica monetaria

testi di riferimento - Di Giorgio, Lezioni di economia monetaria, Cedam, Padova, 2007. - Letture consigliate dal docente in classe

metodi didattici Lezioni frontali, lavori di gruppo, presentazioni e discussioni in aula.

modalità d’esame Prova scritta eventualmente integrata da prova orale

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Dimostrazione di interesse puro per approfondimenti scientifici nella disciplina

tourism mAnAgementFabio Lazzerini Stefano Dall’[email protected]; [email protected]; [email protected] contenuti del corso Il corso si svolgerà approfondendo, in particolare, le seguenti aree tematiche: 1. Turismo, turista e prodotti turistici. Le componenti della struttura ecomonica del sistema turistico. Il Canale distributivo: le principali componenti della catena del Valore e della distribuzione dei prodotti turistici. 2. Le forze competitive strategiche per la differenziazione e l’incremento della competitività delle Aziende tursitiche 3. Il Marketing del Turismo. Caratteristiche del marketing dei servizi applicati al Turismo. Il comportamento di acquisto di Turismo: il processo decisionale dei Consumatori e il processo decisionale delle Organizzazioni. 4. La segmentazione della domanda tursitica ed il posizionamento. 5. La comunicazione nel Turismo: evocatività e concretezza. 6. L’evoluzione e lo sviluppo futuro del settore Tursistico

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 237 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

7. L’evoluzione tecnologica e il Turismo: effetti e prospettive dell’avvento dell’Era Digitale nel sistema turistico 8. Travel 3.0: come i social network stanno cambiando il profilo del viaggiatore e come sarà venduto il Turismo nel futuro 9. L’evoluzione dell’economia globale e le sue implicazioni in termini di domanda ed offerta turistica 10. L’internazionalizzazione del Turismo. Gli attori strategici del Turismo globale e strumenti di accesso ai flussi turistici internazionali. 11. Destination Management: la competitività della destinazione turistica: risorse del territorio e strumenti di promozione e valorizzazione. 12. La Politica del Turismo: Stato, Regioni, Province e Turismo. Le strategie per la promozione e la gestione del Turismo del soggetto pubblico

testi di riferimento - P.Kotler, J.Bowen, J.Makens, Marketing del Turismo, ed. McGraw Hill – 2a edizione 2007 - Francesco Giordana, La Comunicazione del Turismo tra immagine, immaginario e immigrazione, ed. Franco Angeli - ristampa 2008 - Mario Grasso, Le imprese di viaggio. Analisi strategica e politiche di marketing per il

vantaggio competitivo, ed. Franco Angeli - 6a edizione aggiornata 2006 - Carla Rossi, Il management delle imprese di viaggio e turismo. Strategie e marketing, ed. Franco Angeli – 2008 Come sotto riportato, si farà, inoltre, largo uso di pubblicazioni, studi di mercato e rapporti aggiornati pubblicati dalle principali organizzazioni del Turismo mondiali, nonché a dati e documentazioni aziendali.

metodi didattici Il Corso si avvarrà di alcuni testi di base e sarà implementato con pubblicazioni e con rapporti di strettissima attualità sull’evoluzione del settore, sia a livello nazionale che a livello internazionale. Si utilizzeranno, in tal proposito, ricerche di mercato internazionali, dati delle principali organizzazioni mondiali del turismo (WTO, IATA, etc.), nonché concreti casi aziendali con testimonianze dei principali attori del mercato, sia del privato che del pubblico. Gli studenti saranno, inoltre, coinvolti nell’elaborazione e discussione di alcuni casi.

modalità d’esame Si prevedono verifiche periodiche dello stato di avanzamento dell’apprendimento,

nonché la discussione in aula di casi aziendali.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Le modalità di esame si svolgeranno attraverso prova orale.

vAlutAzioni d’AziendA

Mauro [email protected]

8 cfu

contenuti del corso - Configurazioni di capitale e standard di valore Le valutazioni del capitale economico delle aziende: fini e posizioni soggettive. La nozione di capitale economico. Valori e prezzi del capitale d’azienda. Valori economici, valori strategici e valori potenziali. La “diffusione” del valore. - Introduzione ai metodi di valutazione delle aziende La Base Informativa. L’analisi patrimoniale, reddituale e finanziaria. L’analisi strategica. Le formule fondamentali teoriche: reddituale, finanziaria e dei dividendi. Dalle formule fondamentali teoriche a quelle semplificate: natura e riflessi

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 237 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

delle semplificazioni. Approccio levered (o equity side) e approccio unlevered (o asset side). Il tasso di sconto. Congrua remunerazione, rischiosità e oneri figurativi. I modelli di determinazione del costo-opportunità del capitale. - I metodi diretti di valutazione delle aziende L’applicabilità dei metodi diretti. La teoria dei mercati efficienti. La teoria dei multipli. I metodi diretti in senso stretto. I metodi basati su moltiplicatori empirici. Multipli equity side e multipli entity side. I multipli di transazioni comparabili. - I metodi indiretti di valutazione delle aziende Il metodo patrimoniale semplice. Il metodo patrimoniale complesso. Condizioni di applicabilità dei metodi patrimoniali. I beni immateriali non contabilizzati. Problematiche di classificazione e di valutazione dei beni immateriali ai fini della stima del capitale economico. Il metodo reddituale semplice. Il metodo reddituale complesso. I flussi finanziari levered e unlevered. Il Discounted Cash Flow Method: previsione analitica e previsione sintetica dei flussi. Metodi misti patrimoniali-reddituali. Il metodo del “valor medio”. Il metodo misto con stima autonoma del goodwill. L’Economic Value Added.

Ipotesi di convergenza tra EVA e Unlevered DCF. L’integrazione del risultato economico ai fini della misurazione della performance: il REI. Il valore del marchio. Il valore del capitale umano. Il valore dell’organizzazione di vendita. Il valore della tecnologia. Il valore del portafoglio lavori. Il valore delle testate editoriali. Il Dividend Discount Model. Le “zone d’ombra” della valutazione d’azienda: il terminal value, la valutazione della crescita, la determinazione del tasso di attualizzazione. - Il valore di acquisizione delle aziende La dinamica del valore nelle operazioni di M&A. Il capitale economico strategico. Il valore delle sinergie. Il valore delle opportunità incrementali. L’approccio delle opzioni reali. La rappresentazione del valore di acquisizione nel bilancio di esercizio e nel bilancio consolidato: i principi contabili sulle Business Combinations. - Casi particolari di valutazione La valutazione delle aziende e degli intangibili ai fini del bilancio di esercizio. Le valutazioni delle Cash Generating Unit ai fini dell’impairment test dell’avviamento: logiche e metodi. La valutazione di quote del capitale economico: premi di maggioranza, sconti di minoranza e sconti per

mancanza di negoziabilità. La valutazione delle banche. La valutazione delle imprese di assicurazione. La valutazione dei gruppi di imprese. La valutazione di aziende in disequilibrio economico. La valutazione della strategia e dei progetti strategici di investimento. Il supporto alle decisioni del management: misurazione delle performance d’impresa e scelte di convenienza tra più investimenti.

testi di riferimento Testi Consigliati - G. Zanda, M. Lacchini, T. Onesti, La valutazione delle aziende, Giappichelli, Torino, 2005. Per gli studenti che svolgono il programma il lingua inglese: - T. Koller, M. Goedhart, D. Wessels, Valuation: Measuring and Managing the Value of Companies, 5a ed., Wiley, New York, 2010. - È utile inoltre consultare la “Guida alla valutazione” di Borsa Italiana – 2004, scaricabile all’indirizzo: http: ⁄ ⁄ www.borsaitaliana.it ⁄ chisiamo ⁄ ufficiostampa ⁄ percorsiguidati ⁄ laquotazioneinborsa ⁄ guidaallavalutazione_pdf.htm Letture Consigliate - A. Rappaport, Strategic Analysis for More Profitable Acquisitions, in Harvard Business Review, July-August 1979, pp. 99-111. - S.N. Kaplan, The Market

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 239 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

Pricing of Cash Flow Forecasts: Discounted Cash Flow vs. The Method of “Comparables”, in Journal of Applied Corporate Finance, n. 4, 1996, pp. 45-60. - A. Damodaran, Dealing with Intangibles: Valuing Brand Names, Flexibility and Patents, January 2006, scaricabile all’indirizzo: http: ⁄ ⁄ pages.stern.nyu.edu ⁄ ~adamodar ⁄

metodi didattici Il corso si articola in lezioni ex cathedra e testimonianze aziendali (case history).

modalità d’esame L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale.

criteri per l’assegnazione dell’elaborato finale Ai fini dell’assegnazione dell’elaborato finale, è necessario aver sostenuto e superato l’esame di “Valutazioni d’Azienda”.

Rprogrammi di studio lauree magistrali

03 | ordinamento degli studi | 239 guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

04il calendario accademico

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

settembre

1 gio

2 ven

3 sab

4 doM

5 lun inizio sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011

Apertura iscrizioni per la selezione degli studenti internazionali che intendono accedere ai corsi di laurea in lingua inglese per l'a.a. 2012 ⁄ 2013.

6 Mar prova di ammissione lauree triennali in economia e scienze politiche e a ciclo unico in giurisprudenza Sessione di Settembre 2011

7 Mer

8 gio

9 ven prova di ammissione lauree magistrali in economia e scienze politicheSessione di Settembre 2011

10 sab

11 doM

12 lun Termine presentazione pre-domande di trasferimento ed abbreviazione di corso da altra Università e passaggio interno tra Corsi di Laurea.

13 Mar

14 Mer Termine immatricolazione al I anno per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti ammessi il 6 settembre.

15 gio

16 ven

17 sab dipartimenti di economia: Termine sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011.

18 doM

19 lun dipartimenti di economia: Inizio lezioni di I semestre a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti iscritti al II e III anno (corsi di laurea triennale) e per gli iscritti al II anno (corsi di laurea magistrale).

20 Mar termine immatricolazione ⁄ iscrizione alla frequenza al I anno per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti ammessi il 9 settembre.

21 Mer

22 gio

23 ven

24 sab dipartimenti di scienze politiche e giurisprudenza: Termine sessione autunnale esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 (per gli studenti di Economia si rimanda al termine del 17 settembre).

25 doM

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v

04 | calendario accademico | 243

R 2011

settembre

26 lun giornata di "benvenuto" alle matricole ed inizio delle lezioni a.a. 2011 ⁄ 2012 (per gli studenti iscritti al II e III anno triennale ed al II anno magistrale di Economia si rimanda al termine del 19 settembre).

27 Mar

28 Mer

29 gio

30 ven

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

ottobre

1 sab

2 doM

3 lun inizio appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al V di Gurisprudenza ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

4 Mar

5 Mer

6 gio

7 ven

8 sab

9 doM

10 lun

11 Mar

12 Mer

13 gio

14 ven

15 sab

16 doM

17 lun inizio appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al III anno di Scienze Politiche ed Economia, al II anno delle Lauree Magistrali ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

18 Mar

19 Mer

20 gio

21 ven

22 sab

23 doM

24 lun

25 Mar

26 Mer

27 gio

28 ven

29 sab

30 doM

31 lun

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l

04 | calendario accademico | 245

R 2011

novembre

1 Mar Tutti i Santi

2 Mer Sospensione delle lezioni

3 gio

4 ven

5 sab

6 doM

7 lun

8 Mar

9 Mer

10 gio

11 ven

12 sab termine appelli esami di profitto riservati agli studenti iscritti nell'a.a. 2010 ⁄ 2011 al III anno di Scienze Politiche ed Economia, al V di Gurispurdenza, al II anno delle Lauree Magistrali ed a tutti gli studenti iscritti fuori corso.

13 doM

14 lun

15 Mar

16 Mer

17 gio

18 ven

19 sab

20 doM

21 lun

22 Mar

23 Mer

24 gio

25 ven

26 sab

27 doM

28 lun

29 Mar

30 Mer termine consegna "assegnazione titolo tesi" per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011 ⁄ 2012 (luglio 2012); giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005 ⁄ 2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012); economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012).

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2011

dicembre

1 gio

2 ven

3 sab

4 doM

5 lun

6 Mar

7 Mer

8 gio Immacolata Concezione

9 ven

10 sab

11 doM

12 lun

13 Mar

14 Mer

15 gio termine presentazione domanda di iscrizione cautelativa per l'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli studenti laureandi nella sessione straordinaria 2010 ⁄ 2011 (marzo-aprile 2012).

16 ven

17 sab termine lezioni i semestre a.a. 2011 ⁄ 2012.

18 doM

19 lun Inizio vacanze di Natale

20 Mar

21 Mer

22 gio

23 ven

24 sab

25 doM Natale

26 lun

27 Mar Chiusura dell'Ateneo per le festività natalizie.

28 Mer

29 gio

30 ven

31 sab termine versamento i rata per l'iscrizione ad anni fuori corso a.a. 2011 ⁄ 2012.

termine per il perfezionamento dell'immatricolazione all'a.a. 2011 ⁄ 2012 per gli iscritti alla frequenza.

termine per l'inoltro della domanda di trasferimento ad altra Università per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s

04 | calendario accademico | 247

R 2012

gennaio

1 doM Capodanno

2 lun Riapertura dell'Ateneo dopo le festività natalizie.

3 Mar

4 Mer

5 gio

6 ven Epifania

7 sab

8 doM Termine vacanze di Natale

9 lun inizio sessione esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 e 2011 ⁄ 2012 per gli insegnamenti di i semestre.

10 Mar

11 Mer

12 gio

13 ven

14 sab

15 doM

16 lun

17 Mar

18 Mer

19 gio

20 ven

21 sab

22 doM

23 lun

24 Mar

25 Mer

26 gio

27 ven

28 sab

29 doM

30 lun

31 Mar termine versamento ii rata per l'a.a. 2011 ⁄ 2012

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

febbraio

1 Mer

2 gio

3 ven

4 sab

5 doM

6 lun

7 Mar

8 Mer

9 gio

10 ven

11 sab

12 doM

13 lun

14 Mar

15 Mer

16 gio

17 ven

18 sab

19 doM

20 lun

21 Mar

22 Mer

23 gio

24 ven

25 sab termine sessione esami di profitto a.a. 2010 ⁄ 2011 e 2011 ⁄ 2012 per gli insegnamenti di I semestre.

26 doM

27 lun inizio lezioni di II semestre a.a. 2011/2012

28 Mar termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005/2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011/2012 (luglio 2012).

29 Mer

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M

04 | calendario accademico | 249

R 2012

marzo

1 gio

2 ven

3 sab

4 doM

5 lun

6 Mar

7 Mer

8 gio

9 ven

10 sab

11 doM

12 lun

13 Mar

14 Mer

15 gio

16 ven

17 sab

18 doM

19 lun

20 Mar

21 Mer

22 gio

23 ven

24 sab

25 doM

26 lun

27 Mar

28 Mer

29 gio

30 ven termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012; economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione estiva 2011 ⁄ 2012 (luglio 2012).

termine per rinnovare l'iscrizione ad anni fuori corso (I e II rata) per gli studenti che - entro il 15 dicembre 2011 - hanno presentato domanda d'iscrizione cautelativa per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

31 sab

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

aprile

1 doM

2 lun

3 Mar

4 Mer Inizio vacanze di Pasqua

5 gio

6 ven

7 sab

8 doM

9 lun Lunedì dell'Angelo

10 Mar Termine vacanze di Pasqua

11 Mer Ripresa delle lezioni dopole vacanze pasquali

12 gio

13 ven

14 sab

15 doM

16 lun Termine versamento III rata per l'a.a. 2011 ⁄ 2012.

17 Mar

18 Mer

19 gio

20 ven

21 sab

22 doM

23 lun

24 Mar

25 Mer Festa della Liberazione

26 gio

27 ven

28 sab

29 doM

30 lun

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l

04 | calendario accademico | 251

R 2012

maggio

1 Mar Festa dei lavoratori

2 Mer

3 gio

4 ven

5 sab

6 doM

7 lun

8 Mar

9 Mer

10 gio

11 ven

12 sab

13 doM

14 lun

15 Mar

16 Mer prova di ammissione ai corsi di laurea triennale in economia e scienze politiche e a ciclo unico in giurisprudenza per l'a.a. 2012 ⁄ 2013. Una seconda sessione si terrà il 4 settembre 2012.

17 gio

18 ven

19 sab

20 doM

21 lun

22 Mar

23 Mer

24 gio

25 ven prova di ammissione ai corsi di laurea magistrale in economia e scienze politiche per l'a.a. 2012 ⁄ 2013. Una seconda sessione si terrà il 7 settembre 2012.s

26 sab termine lezioni di ii semestrea.a. 2011 ⁄ 2012

27 doM

28 lun inizio sessione estiva esami di profitto a.a. 2011 ⁄ 2012

29 Mar

30 Mer

31 gio chiusura iscrizioni per la selezione degli studenti internazionali che intendono accedere ai corsi di laurea in lingua inglese per l'a.a. 2012 ⁄ 2013.

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g

guida dello studente | A.A. 2011 ⁄ 2012

R 2012

giugno

1 ven

2 sab Festa della Repubblica

3 doM

4 lun

5 Mar

6 Mer

7 gio

8 ven

9 sab

10 doM

11 lun

12 Mar

13 Mer

14 gio

15 ven

16 sab

17 doM

18 lun

19 Mar

20 Mer

21 gio

22 ven

23 sab

24 doM

25 lun

26 Mar

27 Mer

28 gio

29 ven Festa dei S.S. Pietro e Paolo patroni di Roma

30 sab

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s

04 | calendario accademico | 253

R 2012

luglio

1 doM

2 lun termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati fino all'a.a. 2005 ⁄ 2006 che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012; economia e scienze politiche - laurea magistrale e quadriennale - studenti che intendono laurearsi a partire dalla sessione autunnale 2011 ⁄ 2012 (ottobre-dicembre 2012).

3 Mar

4 Mer

5 gio

6 ven

7 sab

8 doM

9 lun

10 Mar

11 Mer

12 gio

13 ven

14 sab

15 doM

16 lun termine versamento I rata per rinnovo iscrizione in corso ad anni successivi al primo per l'a.a. 2012 ⁄ 2013 .

17 Mar

18 Mer termine sessione estiva esami di profitto a.a. 2011 ⁄ 2012

19 gio

20 ven

21 sab

22 doM

23 lun

24 Mar

25 Mer

26 gio

27 ven

28 sab

29 doM

30 lun

31 Mar termine consegna assegnazione titolo tesi per: giurisprudenza - studenti immatricolati nell'a.a. 2006 ⁄ 2007 e 2007 ⁄ 2008 che intendono laurearsi a partire dalla sessione straordinaria 2011 ⁄ 2012 (marzo-aprile 2013)

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M M g v s d l M

000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000 000000000000000

Per il sostegno ad alcune cattedre dei Dipartimenti

luiss Guido Carli Dipartimento di ECONOMIA E FINANZA Segreteria di Dipartimento Viale Romania, 32 T. 06 85 225 310 [email protected]

luiss Guido Carli Dipartimento di IMPRESA E MANAGEMENT Segreteria di Dipartimento Viale Romania, 32 T. 06 85 225 310 [email protected]

Orari di Ricevimento lunedì, Mercoledì e venerdì 10.00 - 12.00 Martedì e giovedì 14.30 - 16.30

Segreteria Studenti Viale Romania, 32 T. 06 85 225 263 ⁄ 270 [email protected] [email protected]

Orari di Ricevimento lunedì, Mercoledì e venerdì 9.00 - 12.00 Martedì e giovedì 9.00 - 12.00 ⁄ 15.00 - 16.00