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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE Sezione San Luigi GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2015-2016 NAPOLI - Via F. Petrarca, 115 Sede provvisoria: NAPOLI - Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

Sezione San Luigi

GUIDA DELLO STUDENTE

Anno Accademico 2015-2016

NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

Sede provvisoria: NAPOLI - Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51

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Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale www.pftim.it

Sede Legale Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli tf 081/7410000 - fax 081/7437580

Sezione San Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli Sede provvisoria: Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 - 80131 Napoli www.pftim.it/sluigi

Segreteria della Vice Presidenza tf/fax 081/2460278 [email protected] Segreteria della Sezione tf 081/2460276 - 277 [email protected] Amministrazione tf 081/2460206 [email protected]

Presidenza della Facoltà Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 - 80131 Napoli - tf 081/2460230 [email protected]

Segreteria della Presidenza tf 081/2460264 [email protected]

Pontificio Seminario Interregionale Campano Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli

Sede provvisoria: Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 - 80131 Napoli

tf 081/2466017 [email protected] www.seminarioposillipo.it La presente Guida è edita dal COLLEGIUM PROFESSORUM SECTIONIS SANCTI ALOISII - Napoli

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Presentazione

Le circostanze e le conseguenze del complesso processo di “migrazione”, che in questi mesi ci ha portato alla Sede provvisoria di Viale S. Ignazio di Loyola, ci hanno indotto a procedere solo ora alla stampa della Guida. Siamo ormai alla ri-presa delle attività accademiche, in una Sede resa adeguata per vivere (Seminario e Comunità S.J.) ed operare normalmente nel tempo necessario alla ristrutturazione degli edifici di Via Petrarca. È l’occasione per ringraziare tutti coloro che in diversi modi hanno collaborato con il proprio impegno personale a rendere possibile e meno ardua l’impresa. Non è questo il luogo di fare l’elenco delle persone e di spiegare il lavoro fatto, ma penso che nessuno si meravigli se ringrazio in particola-re il P. Cesare Bosatra S.J. che ha curato e “portato” tutto questo passaggio.

La Guida ha lo scopo di presentare la proposta formativa della Facoltà Teolo-

gica, Sezione San Luigi, nelle sue linee generali e nelle sue determinazioni concre-te. Tale proposta continua ad essere riconsiderata ancora in questi anni, nel ripen-sare gli obiettivi e le modalità formative per una seria preparazione teologica nella nostra area ecclesiale e nel nostro tempo, in vista di un servizio sempre più adegua-to alla Chiesa.

Dopo una prima parte informativa su immatricolazioni e iscrizioni, la seconda parte presenta l’organizzazione degli studi, strutturati in un biennio filosofico e in un triennio teologico per il I Ciclo (Baccalaureato), in tre diversi ambiti di specializza-zione per il II Ciclo (Licenza) e in un itinerario di ricerca per il III Ciclo (Dottorato).

Abbiamo lasciato per il Quinquennio filosofico-teologico la precedente artico-

lazione dei programmi e dei loro criteri ispiratori, con le sole varianti operative già in vigore, anche se è già in fase avanzata la revisione avviata circa le aree, il loro rapporto con i settori, l’introduzione organica dei corsi opzionali. Circa i corsi op-zionali, nella parte normativa, viene indicato il criterio deciso dal Consiglio di Se-zione con l’introduzione dei corsi necessari al fine dell’insegnamento della religio-ne cattolica nelle scuole, insieme ad altri corsi opzionali che saranno offerti nell’arco del quinquennio e rispetto ai quali gli studenti dovranno scegliere fino a un determinato numero di ECTS. Nel contesto di tale organizzazione degli studi vanno consultati il quadro dei corsi, le descrizioni di essi e le relative bibliografie.

Per il II Ciclo sono già presenti le variazioni consolidate negli anni scorsi, nella

strutturazione specifica di ciascun Settore e nel rapporto tra loro, come appare nella presentazione dei bienni di Licenza: teologia biblica, teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiri-tualità). Lo scopo della Licenza è di integrare la formazione teologica di base e av-viare gli studenti alla ricerca scientifica. I diversi settori di specializzazione hanno

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una loro propria autonomia e specificità. Essi sono tuttavia connessi con gli studi di I Ciclo e tra loro. In particolare, con la programmazione di corsi comuni anche te-maticamente coordinati, si intende favorire una comprensione unitaria e prospettica dei principali temi presentati nel I Ciclo, aiutandone l’approfondimento con la ri-cerca interdisciplinare. La Guida presenta un piano generale degli studi e, all’inizio della descrizione di ciascun biennio, le norme e indicazioni generali per ogni settore di specializzazione. Segue il quadro dei corsi e poi la descrizione di essi.

Il III Ciclo è presentato nelle sue finalità di ricerca specifica nell’ambito della

specializzazione già acquisita con la Licenza. Sono indicate condizioni, modalità e procedure per l’iscrizione, per le varie fasi del percorso e per il conseguimento del grado accademico. La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata con le Licen-ze che offre.

Nel quadro della Sezione e come espressione di essa sono presenti gli Istituti di

Filosofia e di Storia della Chiesa. La loro attività non si configura in espressioni didattiche e perciò non sono presenti nella Guida. Le loro linee di ricerca, con le pubblicazioni e gli eventi che offrono, appartengono però all’azione formativa del-la Sezione e sono molto importanti per la vita della nostra comunità accademica.

Da un decennio è presente, nell’alveo della Sezione e sostenuto da essa, la “Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia”. Della sua attività didattica ripor-tiamo nella Guida qualche linea.

Il testo stesso della Guida dello Studente e le altre informazioni di rilievo per la

vita della Sezione sono reperibili nel sito della Facoltà (www.pftim.it). Confido che questa pubblicazione sia utile ai nostri studenti e a tutti coloro che

vogliono conoscere la nostra offerta formativa. Ringrazio tutti quanti hanno collaborato per la preparazione di questo sussidio

a noi necessario. Auguro a Docenti, Studenti e Collaboratori un buon anno acca-demico 2015/2016.. Napoli, 10 settembre 2015

Prof. SERGIO BASTIANEL S.J. Vice Preside per la Sezione

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Cenni storici

Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e ar-ricchito di scuole universitarie nell’anno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato.

Sospesa dall’anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno

delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nell’anno 1827 e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell’attuale sede del Colle-gio Massimo “San Luigi” a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le direttive del-la Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il 31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come “Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata”, annessa al Collegio Massimo San Luigi e retta quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.

In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dalla

Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica circa la pianificazione delle Facol-tà, nel 1969 è stata costituita la “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meri-dionale”. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione “San Tom-maso d’Aquino”, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggio-re Arcivescovile di Napoli, e la Sezione “San Luigi”, che corrisponde alla “Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum”. Gli Statuti Generali della Facoltà furo-no redatti in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità al-le norme della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati appro-vati in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95).

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Parte Prima

L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

ISTITUZIONE ACCADEMICA

DOCENTI

INFORMAZIONI

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L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

I. LA FACOLTÀ

DIREZIONE DELLA FACOLTÀ

Gran Cancelliere Card. Crescenzio SEPE Vice Gran Cancelliere Gianfranco MATARAZZO Preside Domenico MARAFIOTI Vice Preside Gaetano DI PALMA Segretario Generale Francesco DE LUCCIA Direttore Amministrativo Gianluca GENTILE

MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Domenico MARAFIOTI (Preside) Sergio TANZARELLA Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Antonio TRUPIANO Donatella ABIGNENTE Roberto DEL RICCIO Studenti Giuseppe GUGLIELMI Emanuele CAIAZZO Emilio SALVATORE Domenico LANDO

MEMBRI DELLA SEZIONE

AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FACOLTÀ

Domenico MARAFIOTI (Preside) Roberto DEL RICCIO (Consigliere) Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Gianluca GENTILE (Direttore Ammin.)

II. LA SEZIONE S. LUIGI

DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI

Vice Preside per la Sezione Sergio BASTIANEL Direttore del Settore filosofico Giuseppina DE SIMONE Direttore del Settore biblico Ettore FRANCO Direttore del Settore dogmatico Nicola SALATO Direttore del Settore vita cristiana Donatella ABIGNENTE Direttore Ammin. della Sezione Gianluca GENTILE Segretario della Sezione Francesco DE LUCCIA

Istituzione A

ccademica

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CONSIGLIO DI SEZIONE

Membri di diritto Domenico MARAFIOTI

Preside della Facoltà Sergio BASTIANEL

Vice Preside Giuseppina DE SIMONE

Dir. Settore filosofico Ettore FRANCO

Dir. Settore biblico Nicola SALATO

Dir. Settore dogmatico Donatella ABIGNENTE

Dir. Settore vita cristiana Francesco BENEDUCE

Rettore Pont. Seminario Campano Carlo CASALONE

Rettore Collegio Professori S.I.

CONSIGLIO DELEGATO

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Roberto DEL RICCIO (Sostituto) Donatella ABIGNENTE Pino DI LUCCIO (Sostituto) Ettore FRANCO Emanuele CAIAZZO (Studente) Nicola SALATO Luigi GARGIULO (Studente Sostituto)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Carlo MANUNZA (Docente) Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Sergio TANZARELLA (Docente) Antonio ORAZZO (Dir. Biblioteca) Giuseppe CUTILLO (Studente)

CONSIGLIO DI BIBLIOTECA

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Giuseppina DE SIMONE Antonio ORAZZO (Direttore) Ettore FRANCO Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Nicola SALATO Donatella ABIGNENTE Guido SANTAGATA (Studente)

Docenti

Luigi BORRIELLO Carlo CHIAPPINI Roberto DEL RICCIO Giuseppe DI LUCCIO Giuseppe GUGLIELMI Carlo MANUNZA Armando NUGNES Emilio SALVATORE Sergio TANZARELLA Antonio TRUPIANO

Studenti

Emanuele CAIAZZO (Segretario) Giovanni ANTONELLO Ovidiu-Ionut NITU

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COLLABORATORI

Anna CIARDI Filomena IORIO

Ilario D’AMATO Mariapia MANZONI

Maria Cristina DE RUGGIERO Marcella MARCHESE

Anna Maria DE RUVO Paola RIBATTI

Giovanni DRAGO Matilde TIDONE

ISTITUTO DI FILOSOFIA

Direttore: Antonio TRUPIANO

Consiglio di Istituto: Antonio TRUPIANO (Direttore) Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Giuseppina DE SIMONE Sergio FERRARO Saturnino MURATORE Antonio ORAZZO

Segreteria: Angelo Maria VITALE

ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

«CATALDO NARO - vescovo e storico della Chiesa»

Direttore: Sergio TANZARELLA

Consiglieri: Anna CARFORA Dario GARRIBBA Annalisa GUIDA Antonio IANNIELLO Giorgio JOSSA Sylwia PRONIEWICZ Marco VITELLI

Istituzione A

ccademica

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PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE

RASSEGNA DI TEOLOGIA Rivista trimestrale

Direttore: Roberto DEL RICCIO

Consiglio di direzione: Carlo CASALONE, Giuseppe GUGLIELMI, Emilio SALVATORE, Antonio TRUPIANO

Capo redattore: Giuseppe GUGLIELMI

COLLANE

Direttore: Sergio TANZARELLA

Comitato scientifico: Donatella ABIGNENTE, Giuseppina DE SIMONE, Giuseppe GUGLIELMI, Carlo MANUNZA

ALOISIANA Nuova Serie

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

AI CROCEVIA Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

COLLANA DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

Direttore: Sergio BASTIANEL - Condirettore: Giorgio AGNISOLA

LE FORME E LA LUCE Percorsi di Arte e Teologia

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

COLLANE DELL’ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

«CATALDO NARO - vescovo e storico della Chiesa» Direttore: Sergio TANZARELLA

OI CHRISTIANOI

Nuovi studi sul cristianesimo nella storia - Sezione antica

- Sezione medievale - Sezione moderna e contemporanea

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

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SEGRETERIA DEGLI STUDENTI

Emanuele CAIAZZO (Segretario Coordinatore) Luigi GARGIULO (Vice Segretario) Giovanni ANTONELLO Ovidiu-Ionut NITU Mario BRIANTE Alessandro NUNZIATA Filippo CAPALDO Rodolfo PALDETTI Vittorio CARPI Regjina PALUCA Enza CIAMPI Stefania PETRELLA Vincenza COTTUNI Emanuele PETRONE Giuseppe CUTILLO Giuseppe RICCIARDI Domenico LANDO Rosario RUSSO Ricardo LEITE GOMES Guido SANTAGATA Carlo MAZZELLA Dario VIVIS Giuseppe GUGLIELMI (Docente)

Rappresentanti del Quinquennio:

1° anno: Vincenza COTTUNI, Emanuele PETRONE, Dario VIVIS 2° anno: Enza CIAMPI, Giuseppe CUTILLO, Guido SANTAGATA 3° anno: Stefania PETRELLA, Giuseppe RICCIARDI, Rosario RUSSO 4° anno: Domenico LANDO, Ricardo LEITE GOMES, Rodolfo PALDETTI 5° anno: Filippo CAPALDO, Vittorio CARPI, Regjina PALUCA

Rappresentanti dei Bienni di Licenza:

Dogmatica: Carlo MAZZELLA Vita Cristiana Morale: Mario BRIANTE (anche Rappresentante unico) Vita Cristiana Spirituale: Alessandro NUNZIATA

Istituzione A

ccademica

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ORGANICO DEI DOCENTI ABIGNENTE DONATELLA

straordinaria Via Sibilla, 13a 80124 Napoli tf 081/6190295 [email protected]

AGNISOLA GIORGIO incaricato Viale delle Querce, 6 81100 Caserta tf 0823/342853 [email protected]

AMARANTE ALFONSO VINCENZO invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

ANSELMO VINCENZO assistente [email protected]

APPELLA VINCENZO ANDREA invitato Via Quercia, 3 85034 Fardella (Pz) tf 340/2538239 [email protected]

ASTI FRANCESCO ordinario (presso Sez. San Tommaso) Via dell’Abbondanza, 26 80145 Napoli tf 081/7402266 [email protected]

AUTIERO ANNAMARIA incaricata Via A. De Gasperi, 1 80035 Nola (Na) tf 081/8239974 [email protected]

BASTIANEL SERGIO ordinario Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

BORRIELLO LUIGI ordinario Via del Parco Regina Margherita, 6 80121 Napoli tf 081/414263 [email protected]

CARFORA ANNA incaricata Via Diaz, 182 80055 Portici (Na) tf 081/6076026 [email protected]

CASALONE CARLO associato Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

CHIAPPINI CARLO assistente Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

D’ALARIO VITTORIA invitata Via dell’Epomeo, 257 80126 Napoli tf 081/7673486 [email protected]

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Istituzione A

ccademica

DE GREGORIO VINCENZO invitato Via Speranzella, 86 80132 Napoli tf 081/413283 [email protected]

DE SIMONE GIUSEPPINA ordinaria Via E. Cantone, 104 80038 Pomigliano D’Arco (Na) tf 081/8035226 [email protected]

DEL GIUDICE UMBERTO ROSARIO incaricato Via Ripuaria, 48 80014 Giugliano in Campania (Na) tf 348/0843428 [email protected]

DEL RICCIO ROBERTO associato Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

DI FILIPPO CATERINA incaricata Viale delle Terme, 7 81035 Roccamonfina (Ce) tf 0823/920088 [email protected]

DI GENNARO GIACOMO invitato Via San Giacomo dei Capri, 41 80128 Napoli tf 081/7145289 [email protected]

DI LUCCIO PINO straordinario Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

DI NAPOLI GIOVANNI invitato Via S. Michele, 4 84050 Laureana Cilento (Sa) tf 0974/832235 [email protected]

DI SANTO GIUSEPPE assistente Via Scavi, 43 82037 Castelvenere (Bn) tf 0824/940389 [email protected]

FERRARO SERGIO emerito Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111

FRANCO ETTORE ordinario Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

GAROFANO CONCETTINA assistente Via Sannitica, 171 82037 Castelvenere (Bn) tf 349/3208365 [email protected]

GARRIBBA DARIO invitato Via G. Gigante 46 80134 Napoli tf 081/5449787 [email protected]

GIANFREDA FAUSTO assistente Collegio Internazionale del Gesù Piazza del Gesù, 45 00186 Roma tf 06/69205821 [email protected]

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GRECO CARLO emerito Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GUGLIELMI GIUSEPPE associato Via Marechiaro, 38 80123 Napoli tf 081/7690820 [email protected]

GUIDA ANNALISA assistente Corso Vittorio Emanuele, 110/1 80121 Napoli tf 081/7621499 [email protected]

LANZIERI ALFONSO incaricato Via Manzoni, 72 80040 Trecase (Na) [email protected]

MAJORANO SABATINO invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

MANUNZA CARLO associato Corso Vittorio Emanuele, 581 80135 Napoli tf 081/7049111 [email protected]

MARAFIOTI DOMENICO ordinario Corso Vittorio Emanuele, 581 80135 Napoli tf 081/7049111 [email protected]

NAPOLITANO ERASMO incaricato Largo Donnaregina, 22 80138 Napoli tf 333/2628705 [email protected]

NUGNES ARMANDO incaricato Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2466039 [email protected]

ORAZZO ANTONIO emerito Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 80131 Napoli tf 081/2460245 [email protected]

PAGLIARA COSIMO incaricato Via Colanton Fiore, 1 80023 Caivano (Na) tf 081/8319460 [email protected]

PAMPALONI MASSIMO invitato Pontificio Istituto Orientale Piazza Santa Maria Maggiore, 7 00185 Roma tf 06/4474170 [email protected]

PANZA VALERIO incaricato tf 380/7271009 [email protected]

PATAUNER ANDREA lettore Via A. Manzoni, 153/I 80123 Napoli tf 081/5755375 [email protected]

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Istituzione A

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PETITO VERONICA incaricata Salita San Nicola da Tolentino, 50 80132 Napoli tf 081/414789 [email protected]

PIVA GIUSEPPE incaricato Via Appia Nuova, 54 00040 Ariccia-Galloro (Roma) tf 06/9339191 [email protected]

PORRECA AGOSTINO incaricato Via A. Diaz, 27 81020 Casapulla (Ce) tf 333/3184671 [email protected]

PUCA BARTOLOMEO incaricato Via delle Palme, 13 80017 Melito di Napoli (Na) tf 081/7116386 [email protected]

PURCARO SALVATORE incaricato Via Seminario, 96 80035 Nola (Na) tf 081/8231411 [email protected]

SALATO NICOLA associato Piazza Sant’Eframo Vecchio, 21 80137 Napoli tf 081/7519371 [email protected]

SALVATORE EMILIO associato Via Roma, 164 81011 Alife (Ce) tf 0823/918102 [email protected]

TANZARELLA SERGIO ordinario Via Beneduce, 5 81100 Caserta tf 0823/471311 [email protected]

TODISCO VITO ANGELO incaricato Parrocchia Maria SS. di Montevergine - Rione Mazzini 83100 Avellino tf 329/5913658 [email protected]

TRUPIANO ANTONIO straordinario Corso Vittorio Emanuele, 18 80122 Napoli tf 081/7614170 [email protected]

VITALE ANGELO MARIA incaricato Via S. Passaro, 19 84134 Salerno tf 339/1268007 [email protected]

ZACCARIA FRANCESCO invitato Piazza Sant’Antonio, 38 70043 Monopoli (Ba) tf 080/4897304 [email protected]

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PROFESSORI EMERITI BARRUFFO ANTONIO CASALEGNO ALBERTO CATTANEO ENRICO DI PINTO LUIGI FERRARO SERGIO

GALANTINO NUNZIO GRECO CARLO MANCA GIUSEPPE MARRA BRUNO MURATORE SATURNINO ORAZZO ANTONIO

PIAZZA ORAZIO FRANCESCO PIZZUTI DOMENICO PROPATI GIUSEPPE

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informazioni

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INFORMAZIONI

STUDENTI

Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

– ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono ai gradi accademici;

– straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Presi-de, a frequentare corsi secondo particolari “piani di studio” che non con-ducono a gradi accademici;

– uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a frequentare solo determinati corsi;

– fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado accademi-co entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informa-zioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso.

IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI

Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, all’Anno pa-storale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso l’Ufficio di Segreteria dal 17 settembre 2015 al 7 ottobre 2015. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segrete-ria entro il 7 ottobre 2015.

La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e l’iscrizione al secondo semestre si effettuano dal 11 gennaio 2016 al 19 febbraio 2016. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segreteria entro il 19 febbraio 2016.

Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contempora-neamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili.

Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 30 ottobre 2015 (per il primo semestre) o entro il 4 marzo 2016 (per il secondo semestre) è richiesta la compilazione di una domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Au-torità competenti e l’approvazione per iscritto del Vice Preside.

N.B. Il pagamento delle tasse accademiche può avvenire mediante: – assegno circolare e/o bancario intestato a “Pontificia Facoltà Teologica

dell’Italia Meridionale - Sez. San Luigi”; – bonifico bancario intestato a “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridio-

nale - Sez. San Luigi”, codice IBAN: IT96Q 03359 01600 100000105514 (dall’estero aggiungere il codice BIC: BCITITMX).

Il pagamento in contanti è possibile solo per i diritti di Segreteria.

Istituzione A

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Immatricolazione o prima iscrizione

Documenti richiesti: 1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. 2. Certificato di nascita in carta semplice. 3. Titolo di studio tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà universitarie nella

propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste. 5. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-

patello nome e cognome).

6. Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i laici si richiede una lettera commendatizia dell’Autorità ecclesiastica.

7. Per l’iscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la documen-tazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano.

8. Studenti di lingua non italiana: per ottenere l’iscrizione è richiesto il supera-mento dell’esame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91).

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, corsi opzionali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

N.B. Al momento dell’iscrizione a ogni studente sarà fornito il nome utente e la password per poter accedere alla Pagina Personale dello Studente disponibile on line, a cui si accede dal sito della Sezione San Luigi (www.pftim.it/sluigi).

Rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

3. Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche degli anni precedenti.

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, corsi opzionali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Certificato di nascita in carta semplice.

3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-versitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore).

4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste.

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5. Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione San Luigi).

6. Documentazione degli studi espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede l’attestato del superamento di un e-same di ammissione, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione).

7. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-patello nome e cognome).

8. Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche.

Entro dieci giorni dall’inizio di ogni semestre gli studenti devono concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal semestre di iscrizione. Rinnovo semestrale dell’iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

Entro dieci giorni dall’inizio di ogni semestre ciascun studente deve concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche dei semestri precedenti. Iscrizione al terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale, un’adeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche.

L’accoglimento della domanda di iscrizione è condizionata all’effettiva possibi-lità di trovare un direttore di tesi nell’ambito del settore di specializzazione pre-scelto. Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che abbiano depositato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati da una commissione nominata dal Vice Preside e di cui fa parte anche il Vice Preside stes-so, e che siano in regola con il pagamento delle tasse d’iscrizione.

L’iscrizione avverrà quando la commissione e il Vice Preside avranno approva-to il progetto di ricerca e lo studente avrà effettuato il pagamento delle tasse acca-demiche stabilite. Dal momento dell’iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa ri-guardante il terzo ciclo).

Istituzione A

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CORSI

1. Le discipline si distinguono in obbligatorie ed opzionali. I piani di studio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercitazioni scritte e seminari.

2. I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 parteci-panti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1 credit) si concludono con una indicazione di “rite frequentavit” (R.F.), se svolti regolarmente. I seminari maggiori (di 2 o più credits) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazione concorre a determinare il voto del semina-rio. Questo elaborato è distinto dalla esercitazione scritta di filosofia o di teolo-gia (cf n. 3).

3. A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filoso-fia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dat-tiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme me-todologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Nel triennio teologico, quando la prova finale è il 1° modello, lo studente è tenuto a presentare una esercitazio-ne scritta di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientati-vamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Copia di questi due elaborati deve essere conse-gnata in Segreteria entro i termini stabiliti.

4. A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa al 1° modello, una dissertazione o tesi di almeno 60 cartelle dattiloscritte (cf Esami finali). Questa dissertazione è sostitutiva dell’esercitazione scritta di teologia (cf n. 3).

5. Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o seminari e ne abbiano ottenuto dal docente l’attestazione firmata.

ESAMI Esami di profitto

1. Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o dell’annualità, oltre all’attestazione di frequenza sul libretto accademico, una valutazione positiva, attestata sullo statino fornito dalla Segreteria.

2. La possibilità di prenotare esami è subordinata all’avvenuto versamento delle tasse accademiche. La prenotazione degli esami avviene on line, direttamente dalla Pagina Personale di ciascun studente. La prenotazione on line può essere effettuata sia da qualsiasi computer connesso a internet sia dal totem a disposi-zione nella Sezione San Luigi. Possono essere prenotati solo gli esami che

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facciano parte del Piano di studi dello studente. Il periodo di prenotazione de-gli esami è indicato nel Calendario accademico della Sezione San Luigi. Ogni irregolarità nella lista di appelli d’esame o qualunque difficoltà di preno-tazione va segnalata prontamente alla Segreteria.

3. Gli statini di esame vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti. 4. Non sono accettate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per

gravi motivi, prenotazioni agli esami oltre i termini di prenotazione stabiliti. In ogni caso, la prenotazione fuori da termini stabiliti può essere effettuata solo dalla Segreteria e comporta una tassa di mora per ogni esame (cf Tasse acca-demiche). L’ordine di prenotazione determina l’ordine con il quale l’esame ver-rà sostenuto nella data di appello scelta.

5. Le sessioni di esame sono indicate nel Calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei docenti e previo accordo con la Segreteria.

6. Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola vol-ta, o in sede di esame – il docente annoterà la ricusazione sullo statino – o in Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripetizio-ne dell’esame.

7. La ripetizione di un esame non può avvenire nella stessa sessione. 8. Fino a tre giorni prima dell’appello di esame prenotato (inclusi sabato, domenica

e giorni festivi), lo studente può cancellare on line la sua prenotazione, diretta-mente dalla Pagina Personale e deve comunicarlo alla Segreteria. La cancellazio-ne nei tre giorni immediatamente precedenti la data fissata per l’esame è assenza ingiustificata. In caso di assenza ingiustificata verrà applicata una penale per ogni assenza ingiustificata a un esame prenotato (cf Tasse accademiche).

9. Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libretto accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa.

10. Per sostenere ogni esame lo studente ha a disposizione tre sessioni d’esame, compresa la sessione al termine della frequenza. I corsi/seminari frequentati nel primo semestre di un anno accademico saranno considerati arretrati nella ses-sione invernale d’esami dell’anno accademico successivo. I corsi/seminari fre-quentati nel secondo semestre di un anno accademico saranno considerati arre-trati nella sessione estiva d’esami dell’anno accademico successivo. Per sostene-re un esame arretrato è necessario il versamento previo della tassa specifica sta-bilita dall’Autorità accademica (cf Tasse accademiche).

Esami finali

Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento del relativo ciclo di studi. Il modello di esame orale per la licenza è quello dell’anno accademico in corso (cf CdS 13.05.92).

Per essere ammessi alla sessione di giugno occorre aver superato l’ultimo esame entro e non oltre il venerdì della seconda settimana della sessione estiva di esami. Gli esami finali non possono essere sostenuti al di fuori delle sessioni indi-cate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside.

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1. Sessioni di esami finali nell’Anno Accademico 2015-2016:

26 - 30 ottobre 9 - 11 dicembre

15 - 19 febbraio 14 - 18 marzo 9 - 13 maggio

20 - 24 giugno 2. Baccalaureato

Con decisione del CdS del 26.5.2004 vengono proposti alla scelta dello studen-te due modelli di esame finale:

1° modello Si richiede: a) la partecipazione attiva a un seminario (2 cr. al 1° semestre e 2 cr. al 2° seme-

stre) avente per oggetto una categoria generale o una tematica teologica princi-pale, tenuto da tre docenti – rispettivamente, di area biblica, dogmatica e mora-le –, di cui uno fa da coordinatore;

b) una esercitazione scritta (20-30 pagine), conclusiva del seminario, come appro-fondimento di una delle prospettive trattate (biblica, dogmatica, morale), a scelta dello studente. La valutazione dell’esame finale risulterà dalla media del curriculum del Quin-

quennio, dal voto riguardante la partecipazione attiva al seminario e la esercitazio-ne scritta, dati dai tre docenti.

2° modello Si richiede in alternativa al seminario per l’esame finale (cf 1° modello): a) un corso tutoriale di 2/3 credits, preparatorio alla dissertazione, da svolgere con

il docente scelto come tutor; b) la dissertazione scritta di 60-100 pagine; c) la discussione del lavoro scritto in Commissione con un esame orale su una delle

tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico, morale) for-mulate dallo studente, d’intesa con il tutor, a partire dalla dissertazione stessa.

Per il 1° modello di esame finale, l’iscrizione a uno dei seminari proposti dovrà avvenire entro la prima settimana di lezioni del 5° semestre.

L’esercitazione scritta, che dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sini-stra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di di-mensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere consegnata in quattro copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta, unitamente al versamento delle tasse accademiche.

Per il 2° modello di esame finale, lo studente dovrà consegnare in Segreteria: (1) il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-

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ziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nella dissertazione; (2) l’indicazione del corso tutoriale di 2/3 credits, con relativo titolo, schema di svi-luppo e bibliografia essenziale, firmato dal docente con il quale lo studente effet-tuerà il corso tutoriale. Entrambi i documenti vanno consegnati in Segreteria:

entro la fine del mese di ottobre del 5° semestre per gli studenti che intendono sostenere l’esame finale al termine della sessione estiva;

8 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’in-terruzione estiva (luglio e agosto).

La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un massimo di 100 cartelle dattiloscritte (ogni cartella va redatta con margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interli-neari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Il te-sto finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegna-to in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta delle tre foca-lizzazioni tematiche (di carattere biblico, dogmatico e morale) e il versamento delle tasse accademiche. 3. Licenza di specializzazione

Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-ziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro l’ultima settimana del 3° se-mestre del Biennio per gli studenti che sostengono l’esame finale al termine della sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal com-puto i mesi dell’interruzione estiva (luglio e agosto).

Il testo finale rilegato della dissertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere conse-gnato in Segreteria unitamente alla domanda di esame finale, all’indicazione scritta del modello di esame orale scelto e all’attestazione del versamento delle tasse acca-demiche. La dissertazione deve essere redatta in quattro copie. Ogni copia della dissertazione deve recare la firma del docente e dello studente. Le quattro copie firmate vanno consegnate in Segreteria almeno un mese prima della sessione di e-sami finali prescelta. 4. Tesi dottorale

Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Sacra Teologia.

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CERTIFICATI E DIPLOMI

– Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, previo versamento dei diritti stabiliti per l’anno in corso. L’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di 7 giorni.

– Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono esse-re richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Sacra Teologia, di Anno Pastorale, di Licenza in Sacra Teologia. Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubbli-

cazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria, secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottorale è possibile ri-chiedere un attestato di Laurea.

All’atto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa acca-demica in vigore: l’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di un mese.

Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può av-venire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata.

INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO

1. Sono considerati in situazione d’interruzione solo gli studenti che hanno comu-nicato per iscritto l’esigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi. L’accettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside.

2. Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è ri-chiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comunica-zione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi.

3. Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (istituzionale) viene considera-to fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno dall’iscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive all’ultimo anno di iscrizione ordinaria sono assimilate all’anno accademico precedente.

4. Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori cor-so quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate all’anno ac-cademico precedente.

5. Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuori corso quando non consegue il titolo accademico entro il 2° anno dall’iscrizione.

6. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum so-no assimilate al semestre precedente.

7. Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dall’iscrizione al Dottorato.

8. Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione anche durante i “periodi assimilati”. Per sostenere gli esami arretrati, gli studenti fuori corso sono tenuti, all’atto del

rinnovo dell’iscrizione, al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei seme-stri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS 13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami di anni accade-mici precedenti.

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DECADENZA DEI CORSI

Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà con-sidera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (cf CdF 17.03.1993).

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta

dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Sta-tuti e dai programmi della Sezione San Luigi.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, soste-nendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per ca-so, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà.

4. Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte per il conseguimento di un grado accademico senza una regolare partecipazio-ne ai corsi accademici, da stabilirsi caso per caso.

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI PRESSO GLI ISSR

Il CdF del 24 novembre 2010 ha modificato i due articoli dell’Appendice II

(artt. 7-8) degli Statuti Generali come segue: 1. Attesa la distinta configurazione degli studi in una Facoltà Teologica e in un

Istituto Superiore di Scienze Religiose (cf Introduzione n. 2 e art. 21, Istruzione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educa-zione Cattolica, 28 giugno 2008), lo studente in possesso della licenza in Scienze Religiose (laurea magistrale) che volesse conseguire il baccalaureato in teologia, viene iscritto al 4° anno del ciclo istituzionale, con un apposito programma in-tegrativo di almeno due anni (cf art. 21, Istruzione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose), dopo attenta valutazione delle singole discipline del curricu-lum studiorum e un piano di studi approvato per ogni candidato.

2. La Facoltà si riserva di riconoscere e omologare dopo attenta valutazione delle singole discipline gli esami del curriculum degli studenti in possesso del bacca-laureato in Scienze Religiose (laurea) o eventualmente singoli esami di curricula incompleti.

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NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI

I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati dal-

la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari.

In Italia, in forza del D.P.R. 2.2.1994 n. 175, art. 2, a integrazione di quanto già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18.2.1984, art. 10, rat. Legge 25.3.1985 n. 121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue:

«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a ri-chiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il ri-conoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italia-no per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 an-nualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universita-rio, e pari a non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da ricono-scere come laurea. Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede».

Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il

riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dal-le competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. In particolare, il titolo di Dottore in Sacra Teologia è dichiarato equipollente al titolo di dottore di ricerca dell’ordi-namento universitario italiano istituito dal D.P.R. n. 382 del 11/7/1980 (cf L. n. 28 del 21/2/1980; art. 74 del D.P.R. n. 382 del 11/7/1980; L. n. 168 del 9/5/1989; L. n. 341 del 19/11/1990: artt. 1 e 5; L. n. 210 del 3/7/1998: artt. 4 e 6; D.L.vo n. 300 del 30/7/1999).

Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di “Dottore”, i Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili, consentono:

a) l’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Isti-tuti Universitari;

b) l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a di-screzione delle Autorità Accademiche.

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Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi l’uso che si intende fare del Diploma. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:

1. Congregazione per l’Educazione Cattolica (P.zza Pio XII, 3 - Roma). 2. Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico - Città del Vaticano). 3. Nunziatura Apostolica in Italia (via Po, 27 - Roma). 4. Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via Ostiense, 131 - Roma). 5. Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (P.le J.F. Kennedy, 20 -

00144 Roma EUR).

ORARIO DI SEGRETERIA

da lunedì a venerdì ore 8,45 - 12,30

ORARIO DELLE LEZIONI 1ª ora 9,00 9,45 2ª ora 9,55 10,40 3ª ora 10,50 11,35 4ª ora 11,45 12,30 5ª ora 14,30 15,15 6ª ora 15,25 16,10

ORARIO DI BIBLIOTECA

9,30 - 18, 30 (venerdì 17, 30) Sabato chiuso

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TASSE ACCADEMICHE

Quinquennio Immatricolazione € 251,00Iscrizione: I rata 546,00Iscrizione: II rata 546,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 491,00Esame di Baccalaureato 104,00Diploma di Studi Filosofici 60,00Diploma di Baccalaureato 93,00

Bienni di specializzazione

Immatricolazione 251,00Iscrizione semestrale 747,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 493,00Esame di Licenza 330,00Diploma di Licenza 198,00

Dottorato

Immatricolazione 251,00Iscrizione al Terzo Ciclo 1.009,00Esame di Laurea 493,00Diploma di Dottorato 285,00

Uditori

Immatricolazione 251,00Iscrizione semestrale 122,00

- (più) per ogni corso 33,00- (più) per ogni esame 28,00

Anno pastorale Immatricolazione 251,00Iscrizione: I rata 747,00Iscrizione: II rata 747,00Diploma di Anno pastorale 60,00

Diritti di Segreteria

Esame di anno accademico precedente 11,00Assenza ingiustificata all’esame 16,00Esame fuori sessione 22,00Attestati 6,00Attestati con punteggio 13,00Tassa mora per iscrizione in ritardo 29,00Tassa mora per prenotazione esame in ritardo 29,00Duplicato tesserino 11,00Duplicato libretto 24,00

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Parte Seconda

GLI STUDI

QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO) Piano di studi

Piano generale dei corsi Biennio filosofico

Triennio teologico

BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° CICLO) Biennio in teologia biblica

Biennio in teologia fondamentale Biennio in teologia dogmatica

Biennio in teologia della vita cristiana

DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° CICLO)

ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE)

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Piano di Studi

IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE

(1° ciclo)

PIANO DI STUDI

1. Impostazione generale

1.0. Il Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali: a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un migliore

apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dell’attuale pluralismo filoso-fico-teologico;

b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedrati-che e incrementando forme seminariali, gruppi di studio, ecc.;

c) diminuire il numero dei corsi e degli esami.

1.1. Aree e corsi

1.1.1. Il Piano si struttura attualmente in 7 aree: 2 per il biennio filosofico e 5 per il triennio teologico.

1.1.2. Con lo spostamento dei corsi di Storia della Chiesa nel triennio teologico (delibera del CdS del 26.5.2004) l’area storica resta sospesa. I corsi di Storia della filosofia vengono incorporati nell’area antropologica e i corsi di Storia della Chiesa in quella cristologico-fondamentale.

1.1.3. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi prin-cipali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni.

1.1.4. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una di-screta flessibilità, perché consente diversi accorpamenti e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di appro-fondimento.

1.1.5. Ogni area prevede un’introduzione generale in cui si spiegano i diversi nu-clei e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede un’introduzione specifica.

1.1.6. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più nuclei tematici può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze del-la Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside.

1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare l’unità dei contenuti e i tipi di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica.

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piano di studi

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1.2. I coordinatori

1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dell’applicazione del Piano, nomi-na un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dell’area stessa.

1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del lo-ro incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina.

1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi con-voca quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dell’insegnamento nel Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento.

1.2.4. Il coordinatore ha il compito di: a) coordinare la didattica attraverso incontri periodici con i docenti assegnati

all’area e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti; b) realizzare un raccordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel

semestre o nell’anno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi di cui la Sezione può disporre e favorire l’integrazione interdisciplinare;

c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o da creare.

1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la so-luzione al giudizio del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente dell’area stessa.

1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la pro-grammazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al Consiglio di Sezione un resoconto globale.

1.3. Didattica

1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, semi-nari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di ap-profondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali.

1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non dovrebbero superare il numero di ore assegnate all’insieme delle altre forme più at-tive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegetico-teologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svolger-si in forma cattedratica per circa i due terzi dei credits complessivi assegnati.

1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimila-re dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in

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piano di studi

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Piano di Studi

particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attraver-so una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno seguendo dei questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di appro-fondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nell’ambito dell’intera classe. Gli elaborati scritti mirano all’espressione chiara di alcuni punti particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o as-sembleare da parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi.

1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e ve-rifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elabo-rato scritto di approfondimento personale e la verifica finale.

1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli stu-denti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali:

a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi all’interno di ciascuna area e vengono decisi dall’area stessa;

b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due.

1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono: a) i seminari che le aree sono invitate a proporre nell’ambito dei credits asse-

gnati a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento; b) un seminario maggiore che introduce l’esercitazione scritta di filosofia, un

seminario di sintesi che introduce l’esercitazione scritta di teologia.

1.4. Le verifiche

1.4.1. Le verifiche sono finali o in itinere. Le verifiche finali corrispondono al nu-mero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e alla fine dell’anno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri conse-cutivi la verifica finale può avvenire in due tempi.

1.4.2. Il contenuto dell’esame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in forma cattedratica e viene determinato dall’area, in base a criteri di essenzialità e su proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee.

1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva l’unità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a un singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario.

1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso sviluppate in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimento del corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifiche ri-guardano sia i risultati dell’apprendimento, che l’impegno e la partecipazione attiva.

1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la votazione riguardante l’esame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere.

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piano di studi

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1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità: a) un seminario di sintesi, che richiede la partecipazione attiva e introduce

all’esercitazione scritta di teologia; b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali (cf art. 30,7).

1.5. Norme di applicazione

1.5.1. Il Piano è stato applicato con gradualità, a partire dall’anno accademico 2000-2001. L’applicazione è stata integrale iniziando con il primo anno di filosofia, per consentire la sperimentazione nell’arco di 5 anni. Il Consiglio di Sezione può operare modifiche parziali, in punti particolari, quando la sperimentazione lo ri-chieda. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e approvarlo definitiva-mente con le modifiche che l’esperienza avrà suggerito.

1.5.2. Negli anni del quinquennio nei quali non è entrato in vigore nella sua integra-lità, il Piano è stato applicato parzialmente. Sono rimasti i corsi, le verifiche, le didat-tiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si sono inseriti nelle aree, come previsto dal nuovo Piano. Sono entrate in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della impostazione generale.

1.5.3. Nella fase di applicazione parziale le aree hanno svolto il compito di: a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza

dei rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evi-tando anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca;

b) promuovere e gestire, d’intesa con il Vice Preside, sperimentazioni didatti-che circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto dell’utilità e delle possibilità concrete degli studenti.

1.6. Corsi opzionali (Delibera del CdS del 10.04.2013)

1.6.1. Per coloro che si iscrivono al I ciclo a partire dall’anno accademico 2013-2014 il Consiglio di Sezione ha deliberato in data 10.04.2013 una modifica del pia-no di studi che offre la possibilità di scegliere un certo numero di corsi opzionali per un minimo di 15 ECTS nell’arco del quinquennio tra le seguenti proposte: Ar-te sacra, Musica sacra, Ecumenismo, Ebraico B, un corso offerto dal Settore Bibli-co, un corso offerto dal Settore Vita cristiana, un’offerta formativa riconosciuta dalla Sezione (partecipazione a convegni e iniziative culturali di vario tipo secondo precise modalità prefissate), e – per quanti intendono accedere in futuro all’inse-gnamento della religione cattolica – Pedagogia e didattica, Metodologia e didattica dell’Irc, Teoria della scuola, Legislazione scolastica e tirocinio dell’Irc.

1.6.2. In base ai recenti accordi intercorsi tra la CEI e il MIUR, le ultime quattro discipline sono necessariamente richieste per l’insegnamento della religione catto-lica a partire da settembre 2017.

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piano di studi

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Piano di Studi

1.6.3. Per coloro che si sono iscritti al I ciclo nell’anno accademico 2012-2013, se interessati, saranno individuate nel corso del quinquennio istituzionale le modalità di inserimento facoltativo delle suddette discipline.

1.6.4. I corsi opzionali per Irc verranno proposti più volte nel corso del quinquennio.

2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO 2.1.0. Premesse

2.1.1. Il biennio filosofico si articola in due aree tematiche: area epistemologico-metafisica e area antropologica. Nell’area epistemologico-metafisica sono confluite le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisi-ca, Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica, Musica sacra, Arte sacra, Metodo-logia, il Seminario minore e il Seminario maggiore. Nell’area antropologica con-fluiscono l’Antropologia filosofica, l’Etica generale e speciale, la Filosofia della re-ligione e l’Introduzione alla storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia, la Storia della filosofia, il Seminario minore e il Seminario maggiore.

2.1.2. L’Area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area; quella antropologica si sviluppa attorno alla domanda “chi è l’uomo?” e coinvolge non so-lo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia.

2.1.3. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: (a) di offrire agli stu-denti un’adeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei corsi sistematici; (b) un contatto diretto con i testi in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); (c) mo-strare la valenza speculativa dell’evento Cristo come storicamente si dispiega nelle diverse figure teoretiche esaminate.

2.1.4. L’area epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascu-na un seminario minore di 1 credit e un seminario maggiore di 3 credits, per intro-durre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi possono essere ripresi e sviluppati nella prevista esercitazione scritta di filosofia.

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piano di studi

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2.1.5. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI

Introduzione alla filosofia Cr. 1 Metodologia Cr. 1 Logica Cr. 2 EpistemologiaCr. 5 Estetica Cr. 2 Musica sacra Cr. 2 Arte sacra Cr. 2 Ermeneutica Cr. 2 Filosofia della natura Cr. 2 Filosofia dell’essere Cr. 6

1. Lettura problematica del presente culturale

2. Quadro storico della

problematica

2.1. I principali mo-delli interpretatividel reale

2.2. I modelli

epistemologici contemporanei

3. Il problema della verità 4. Il dinamismo intenzio-

nale della coscienza co-me metafisica implicita

5. La metafisica esplicita

come integrazione conoscitiva

6. Alla ricerca del Fon-

damento ultimo 7. Il quadro metafisico

creazionista

8. Metafisica e teologia

Introduzione generale al biennio filosofico

L’attuale frammenta-

zione dei saperi Temi di estetica e teorie

della comunicazione La coscienza storica e la

ragione ermeneutica La koiné scientifica

e tecnologica Le nuove cosmologie Evoluzionismo

e creazionismo

Responsabilità per il creato

Il difficile rapporto fides/ratio

Dalla logica sillogistica alla

logica formale: i limiti dei formalismi puri

Ebraismo e filosofia Variazioni della nozione

di natura Le scienze cognitive:

il rapporto mente-corpo

Il problema del male

Seminario minore Seminario maggiore Avvio dell’esercitazione

scritta

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piano di studi

39

Piano di Studi

2.1.6. AREA ANTROPOLOGICA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia filosofica

Costanti filosofiche dell’universo personale

A. Dall’ontologia sostanzialista all’ontologia relazionale

B. Reciprocità (pericòresi, pros-simità e co-esistenza)

C. Storicità, morte e futuro dell’uomo

D. Incarnazione (corpo-corporeità, impegno, presenza e azione)

E. Vocazione (libertà - trascen-denza - interiorità)

1. Fondamenti epistemologici dell’antropologia filosofica

2. La parabola anti-umanistica contemporanea

5

Etica Libertà incarnata e responsabilità dell’essere per-sonale

Temi e problemi

di etica sociale

A. La dimensione morale della persona

B. L’essenza della moralità C. Fondamento ontologico e

oggettività del valore morale

1. Originalità e spe-cificità dell’espe-rienza morale

2. Fenomenologia del valore morale

3. Il dovere come esigenza incondi- zionata di moralità

6

Storia e Filosofia della religione

Trascendenza della persona ed espe-rienza del sacro

A. Le scienze della religione B. La storia delle religioni C. La fenomenologia storica delle

religioni D. Fenomenologia dell’esperienza

religiosa E. Ermeneutica dell’esperienza

religiosa F. Fondamento ontologico-veri-

tativo dell’esperienza religiosa

1. Le religioni universali

2. Secolarizzazione e nuove religioni

3. La questione ermeneutica

4. Teologia filosofi-ca e filosofia della religione

8

Psicologia Natura e struttura della personalità psichica

A. Natura della personalità B. Attributi e processi dell’Io C. Psicodinamica della personalità

1. Principali teorie della personalità

2. Psicologia della religione

2

Sociologia L’uomo nella vita sociale

A. Premesse storico-fenomenolo-giche

B. I concetti fondamentali della vita sociale

C. Stratificazione e disuguaglianze sociali

1. Mappa delle teo-rie macro e micro-sociologiche con-temporanee

2. Sociologia della religione

3

Seminario minore

1

Seminario maggiore

3

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piano di studi

40

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia del-la filosofia antica e medievale

1. Lo spirito e il pensiero dell’antichità pagana e cristiana

2. Lo spirito e il pensiero della cristianità me-dievale

A. Le origini della filosofia occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero greco

C. Cristianesimo e filosofia D. Sviluppo e figure del pensiero

medievale

Filosofia e religione Filosofia e mitologia Monografia: uno dei

grandi maestri medievali

6

Storia del-la filosofia moderna e contempo- ranea

1. La modernità e il suo pensiero

2. Tra moderno e postmodento: il contemporaneo

A. Genesi della modernità occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero moderno

C. Sviluppo e figure del pensiero contemporaneo

Monografie su auto-ri o testi del pen-siero moderno e contemporaneo

6

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piano di studi

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Piano di Studi

2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO 2.2.0. Premesse

2.2.1. Le aree del triennio teologico, a eccezione di quella biblica, sono di tipo te-matico.

2.2.2. L’area biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento (comprendente AT/1: Pentateuco, AT/2: Profeti, AT/3: Sapienziali e altri scritti) e Nuovo Testamento (comprendente NT/1: Sinottici-Atti, NT/2: Corpus Paulinum, NT/3: Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione ge-nerale alla Bibbia e di Lingue (Ebraico A - B e Greco A).

2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli studenti a “saper leggere” un testo e comporta perciò un’introduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso.

2.2.3. Le aree tematiche sono: l’area cristologico-fondamentale, l’antropologico-spi-rituale, l’ecclesiologico-sacramentale e la morale. Nell’area cristologico-fondamen-tale confluiscono l’Introduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fondamen-tale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, l’Unità e Trinità di Dio e la Storia della Chiesa. L’area antropologico-spirituale comprende: l’Antropologia teologica, la Grazia e le Virtù teologali, l’Escatologia e la Teologia spirituale. L’area ecclesiologico-sacramentale include l’Ecclesiologia e la Mariologia, la Liturgia, la Sacramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catechetica. L’area morale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale.

2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati: a) biblico b) storico o storico-dogmatico c) sistematico e proposte di teologia contemporanea.

2.2.3.2. L’area antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel ri-spetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e l’esperienza spirituale, che diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di ispirazione.

2.2.3.3. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: (a) fornire agli studenti quadri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; (b) offrire un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; (c) proporre una congrua metodologia per l’acquisizione di una consapevolezza critica in ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizza-zioni; (d) porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi.

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piano di studi

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2.2.4. AREA BIBLICA

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Introduzione generale alla Bibbia

1. Ambiente 2. Testo 3. Ermeneutica

1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele

2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT, Apocrifi)

2.2. Critica testuale (AT e NT) 3. Metodi, strumenti e sussidi

3

Antico Testamento

AT/1: Pentateuco AT/2: Profeti AT/3: Sapienziali e

altri scritti

1.1. I risultati della critica letteraria: composizio-ne, struttura e messaggio dei singoli libri

1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6 1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali 2.1. Storia dell’interpretazione e teologia ebraica

del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e l’apocalittica)

2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del Servo; la nuova alleanza

2.3. Teologia delle tradizioni profetiche 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composi-

zione, struttura, generi letterari; la sapienza in Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet; scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei Maccabei

3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni Salmi

3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e risurrezione alle soglie dell’era cristiana

4 4 4

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piano di studi

43

Piano di Studi

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Nuovo Testamento

NT/1: Sinottici e Atti

NT/2: Corpus

Paulinum NT/3: Corpus

Johanneum

1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre-tazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti; struttura e teologia di Mc, Mt, Lc-At

1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e della triplice tradizione

1.3. Cristologia dei Sinottici 2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizio-

ne, struttura e teologia delle singole lettere 2.2. La parola della croce e la risurrezione dai

morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Ada-mo, la vita nello Spirito

2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline 3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura

del IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e dell’Apocalisse

3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea; tematiche teologiche fondamentali

3.3. Esemplificazioni esegetiche

4 4 4

Corsi complementarie propedeutici

Greco classico Greco A (biblico) Ebraico A Ebraico B

4 2 2 2

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piano di studi

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2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Introduzione alla teologia e Patrologia

1. Modelli storici di intellectus fidei

2. Oggetto e meto-do della teologia sistematica

A. La teologia dei Padri B. La teologia medievale C. La teologia nell’epoca

moderna D. La teologia nell’epoca

contemporanea

Figure significative della Patrologia

5

Teologia fondamentale

3. La rivelazione

4. La credibilità della rivelazione

5. Rivelazione e tradizione

A. La rivelazione di Dio nella creazione e nella storia

B. La rivelazione in Gesù Cristo(singolarità di Gesù; la pie-nezza della rivelazione nel mistero pasquale)

A. La credibilità: problematica e criteri

B. Mediazione dell’universalità della rivelazione e sua fon-dazione teologica

A. Rivelazione, tradizione e Scrittura (Ispirazione e Canone biblico)

B. Tradizione e magistero C. Il dogma e il concetto di

sviluppo dogmatico

La rivelazione di Dio nelle religioni

1. Tradizione viva e sensus fidelium

2. La tradizione nel dibattito ecumenico

7

Cristologia e Trinità

6. Il Dio di Gesù Cristo

7. Cristologia pneumatologica

8. Soteriologia cristologica

9. Gesù, il Cristo, Figlio incarnato

10. Lo Spirito, do-no del Risorto

11. La comunione della Trinità

A. Unicità di Dio B. Il Padre di Gesù Cristo

A. L’evento dello Spirito dai profeti all’avvento del Regno di Dio

B. Lo Spirito Santo nell’evento di Cristo

A. La passione e morte di Gesù Cristo

B. Significato soteriologico ed escatologico di Gesù risorto

A. Preesistenza di Cristo e Incarnazione

B. La persona di Cristo

L’evento dello Spirito fino alla Parusia

A. Teologia trinitaria e cristologiaB. Modelli di teologia trinitaria

L’ebreo Gesù

La fede di Gesù

Solidarietà e univer-salità della salvez-za in Gesù Cristo

I titoli cristologici

Spirito di Dio Spirito di Cristo

8

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piano di studi

45

Piano di Studi

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia della Chiesa antica e medievale

1. Genesi, diffu-sione e struttu-ra del Cristia-nesimo antico

2. Occidente lati-no e germani-co. Incultura-zione, istitu-zioni

3. Sviluppi e crisi dell’universa-lismo

A. Rapporti Cristianesimo-Impero

B. Cristianesimo, ellenismo e giudaismo

C. Migrazioni germaniche ed evangelizzazione

D. Respublica christiana E. Riforma gregoriana F. Teocrazia medievale

Archeologia cristiana

5

Storia della Chiesa moderna e contempora-nea

1. Riforma e con-troriforma

2. La Chiesa nell’età dei lumi

3. La Chiesa nell’Ottocento

4. La Chiesa nel Novecento

A. L’età dell’assolutismo B. Giansenismo e GallicanesimoC. La questione romana D. Il Sillabo e il Vaticano I E. La questione sociale F. Il modernismo G. La Chiesa e i conflitti mon-

diali H. Il Vaticano II e il postconci-

lio

Chiesa e totalitarismi

4

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piano di studi

46

2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia teo-logica

1. L’uomo creatura A. Teologia della creazione B. Unità dell’uomo (anima-corpo;

uomo-donna) C. L’uomo come persona D. L’uomo immagine di Dio

La creazione tra scienza e cultura

3

Grazia 2. L’uomo figlio di Dio

A. La grazia originale B. Inabitazione della Trinità

e figliolanza divina

La figliolanza divina in differenti mo-delli teologici contemporanei

5

3. L’uomo come libertà liberata

A. Situazione di peccato (originale, personale e sociale)

B. Libertà e grazia (giustificazione, elezione e predestinazione, vo-lontà salvifica universale)

Figliolanza divina e libertà nel con-fronto con modelli culturali dell’Italia meridionale

Virtù teologali

4. La vita dei figli di Dio nella fede, speranza e carità

A. Distinzione e unità nella vita teo-logale di fede, speranza e carità

B. Vita teologale e impegno nel mondo

Speranza cristiana e speranze intra-mondane

Escato-logia

5. Il compimento della figliolanza divina e della libertà

A. L’uomo tra storia ed eschaton (Regno, Parusia, Morte, Giudi-zio, Purificazione)

B. Eschaton e possibilità di falli-mento (vita-morte eterna)

Immortalità e risurre-zione nella teologia contemporanea

2

Teologia spirituale

6. La vita spirituale A. La vita spirituale come espe-rienza della grazia

B. Dinamica verso la santità

La mistica 2

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piano di studi

47

Piano di Studi

2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Ecclesio-logia e Mario-logia

1. Identità origina-ria della Chiesa

2. Struttura della

Chiesa

3. Maria nel mi-

stero di Cristo e della Chiesa

A. Origine e natura teandrica B. Proprietà costitutive della Chiesa

A. La gerarchia B. I fedeli laici C. La vita consacrata

A. La madre di Dio nel rapporto

con Cristo e con la Chiesa B. I dogmi mariani

Modelli di rapporto Chiesa-mondo

Il dialogo ecumenico Indole escatologica

della Chiesa

Culto mariano

e pietà popolare

5

Liturgia e Sacramen-tologia

4. La liturgia della Chiesa

5. I sacramenti

dell’iniziazione cristiana

6. I sacramenti

della guarigione

7. I sacramenti del

servizio della comunione

A. Teologia del culto: simbolo e rito, parola e memoriale; litur-gia e storia salvifica

B. Struttura della celebrazione

A. La dinamica teologica

nell’economia sacramentale B. Il battesimo e la confermazioneC. L’eucaristia

A. Riconciliazione e penitenza B. Unzione degli infermi

A. Il ministero ordinato nella Chiesa B. Il matrimonio

Celebrare nel tempo e nello spazio

Il magistero della

lex orandi Proposte alternative

circa la genesi e la struttura della pre-ghiera eucaristica

Dottrina delle

indulgenze

Le preghiere

di ordinazione

Cultura del Mezzo-

giorno e teologia del matrimonio

3

5

2

2

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piano di studi

48

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Diritto canonico

8. Il diritto nella Chiesa

9. Funzioni

e potestà nel popolo di Dio

A. I fedeli laici B. I fedeli nel ministero sacro o

chierici C. I fedeli nella vita consacrata

A. Funzione e potestà di santificare B. Funzione e potestà di insegnareC. Funzione e potestà di governare

L’associazione dei fedeli

Gli organi di gover-

no della Chiesa universale e delle chiese particolari

5

Teologia pastorale

10. Teologia pastorale

11. Pastorale

giovanile

12. Catechetica

A. Questione epistemologica B. Modelli di teologia pastorale,

specialmente in area italiana C. I soggetti dell’azione pastorale

Progetti e prospettive di pastorale

giovanile, specialmente nell’Italia meridionale

A. Servizio della Parola e educa-

zione alla fede B. Contenuto, fonti, soggetto e

linguaggio della catechesi

L’insegnamento

della religione nelle scuole

2

1

1

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piano di studi

49

Piano di Studi

2.2.8. AREA MORALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Morale fonda-mentale e generale

1. Questioni fonda-tive di un’etica teologica

2. Principi etici

generali alla luce della fede cristiana

A. Carattere originario del feno-meno morale

B. Intelligenza nella fede dell’esperienza e della cono-scenza morale

C. Intelligenza dell’ethos e dell’etica

A. Norme morali: origine, signifi-

cato, valore e trasmissione B. Rapporto fra moralità personale

e opzioni concrete, tra dimensionesoggettiva e l’oggettività

C. Il peccato, la conversione, la vitacristiana

1. Carattere specifi-co della morale cristiana

2. Dialogo come virtù

1. Storicità delle

norme e plurali-smo culturale

2. Persona e strut-turazione della convivenza umana

5

Morale speciale

3. Etica della vita religiosa

4. Morale della

vita fisica

5. Morale della

vita sociale

A. La virtù della religione B. Culto e morale

A. La difesa della vita B. Problematiche morali della vita

sessuale e coniugale C. Temi di bioetica (aborto, euta-

nasia, trattamento dei malati terminali)

A. I principi etici dell’agire sociale

(sussidiarietà e solidarietà) B. Le virtù sociali: giustizia, carità,

verità C. Coscienza etica e istituzioni

politico-economiche

Religione ed evolu-zione della religio-sità nell’Italia me-ridionale

Razionalità morale

e biotecnologie

1. Diritti umani 2. Legalità, sviluppo

e occupazione nel meridione d’Italia

2

4

5

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50

PIANO GENERALE DEI CORSI

BIENNIO FILOSOFICO

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica

AEM Introduzione alla filosofia 1 2 AEM Epistemologia/1 2 3 AEM Metodologia 1 2 AEM Logica 2 3 AEM Estetica 2 3

Area antropologica

AA Psicologia 2 3 AA Sociologia 3 5 AA Storia della filosofia antica 3 5

IL Integrazione linguistica

—— —— 16 26

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Epistemologia/2 3 5 AEM Filosofia dell’essere/1 4 6

Area antropologica

AA Antropologia filosofica 5 8 AA Storia della filosofia patristica e medievale 3 5

SMI Seminario minore 1 2 CO Corsi opzionali 2 3

IL Integrazione linguistica —— ——

18 29

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Filosofia dell’essere/2 2 3 AEM Ermeneutica 2 3 AEM Filosofia della natura 2 3

Area antropologica AA Etica generale 4 6 AA Storia delle religioni 3 5 AA Storia della filosofia moderna 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 28

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piano generale dei corsi

51

Piano di Studi

credits ECTS 4° Semestre Area antropologica

AA Etica speciale 2 3 AA Filosofia della religione 5 8 AA Storia della filosofia contemporanea 3 5

Area biblica AB Introduzione alla Sacra Scrittura 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF Introduzione alla teologia 2 3

SMA Seminario maggiore/2 1 2 CO Corsi opzionali 2 3

IL Integrazione linguistica —— ——

18 29

Corsi integrativi

IL Lingua greca 4 6 IL Lingua latina 4 6 IL Lingua inglese 4 6 IL Lingua tedesca 4 6

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piano generale dei corsi

52

TRIENNIO TEOLOGICO

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB AT/1: Pentateuco 4 6 AB NT/1: Sinottici-Atti 4 6 LM Greco A 2 3 LM Ebraico A 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF Teologia fondamentale/1: rivelazione e fede 5 8 ACF Teologia fondamentale/2: tradizione e ispirazione 2 3 ACF Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana 3 5

—— —— 22 34

2° Semestre Area biblica

AB AT/2: Profeti 4 6 AB NT/2: Corpus Paulinum 4 6 CO Corso opzionale 2 3

Area cristologico-fondamentale AC Patrologia 3 5 AC Cristologia 5 8 AC Storia della Chiesa medievale 2 3

—— —— 20 31

II ANNO

3° Semestre Area biblica AB AT/3: Sapienziali e altri Scritti 4 6 AB NT/3: Corpus Johanneum 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF Trinità 3 5 ACF Storia della Chiesa moderna 2 3

Area antropologico-spirituale AAS Antropologia teologica/1: creazione e uomo 3 5

—— —— 16 25

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piano generale dei corsi

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Piano di Studi

credits ECTS 4° Semestre Area antropologico-spirituale

AAS Antropologia teologica/2: Grazia e virtù teologali 4 6 AAS Escatologia 2 3 AAS Teologia spirituale 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES Ecclesiologia e Mariologia 5 8

Area morale AM Teologia morale fondamentale e generale 5 8

Area cristologico-fondamentale ACF Storia della Chiesa contemporanea 2 3

—— —— 20 31

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima 2 3 AES Eucaristia 3 5 AES Liturgia 3 5 AES Diritto canonico/1 3 5

Area morale AM Teologia morale speciale/1: vita religiosa 2 3 AM Teologia morale speciale/2: vita fisica 4 6

SF Seminario per l’esame finale 2 3 —— —— 19 30

6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Penitenza e Unzione degli infermi 2 3 AES Ordine e Matrimonio 2 3 AES Teologia pastorale 4 6 AES Diritto canonico/2 2 3

Area morale AM Teologia morale speciale/3: vita sociale 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3

T Tesi/esercitazione scritta —— —— 17 26

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biennio filosofico

54

IL BIENNIO FILOSOFICO

Il piano di studi della Sezione San Luigi struttura il quinquennio istituzionale in un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pedagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologi-che. La distinzione intende, inoltre, rispettare l’autonomia metodologica delle due aree disciplinari: filosofica e teologica.

Ma “distinzione” non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se l’itinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere un’esperienza di fede. Per il cre-dente c’è sempre l’esigenza di far confluire il discorso filosofico nell’ambito più va-sto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli tro-verà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla tra-scendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visione di fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti ver-ranno messi in condizione di cogliere e di approfondire la rilevanza filosofica dell’evento Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occi-dentale senza complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti.

Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, l’esigenza di un autentico pensiero filosofico, connesso all’urgenza di dover rendere ragione della fede e dei suoi contenuti all’interno di un contesto culturale pluralistico e se-colarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teolo-gia e filosofia, l’esempio della scolastica medievale e di San Tommaso resta sempre attuale (cf Fides et ratio, n. 78).

Il principale obiettivo cui mira la formazione filosofica è, comunque, il rag-giungimento dell’autonomia critica. Tale autonomia è tutt’altro che un dato origi-nario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge at-traverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario:

1. attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, in-fatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si possono acquisire i rife-rimenti culturali indispensabili per il maturare di una coscienza critica, pie-namente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità;

2. affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni auten-tica e seria riflessione.

Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente possa giungere a elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teore-tici hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche du-rante gli studi di teologia.

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biennio filosofico

55

Biennio

Filosofico

Il piano di studi struttura il biennio filosofico in due grandi aree tematiche:

1) l’area epistemologico-metafisica;

2) l’area antropologica.

L’intero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica, inoltre, la pre-senza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali l’Introduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, l’Ermeneu-tica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi integrativi di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). In particolare nei seminari si avrà attenzione all’acquisizione di una adeguata metodologia, per lo studio personale e per la stesura di elaborati scritti.

Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a redigere e a discutere l’esercitazione scritta di filosofia, da presentare entro il mese di giugno del quarto semestre. Il tema dell’esercitazione verrà introdotto da un Seminario maggiore che si distende per due semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (cf art. 33,1).

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biennio filosofico

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QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2015-2016

I ANNO

credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM15011 Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM15021 Epistemologia/1 (A. Trupiano) 2 3

Area antropologica AA15011 Psicologia (C. Di Filippo) 2 3 AA15021 Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA15031 Storia della filosofia antica (V. Petito) 3 5 AA15041 Antropologia filosofica (G. De Simone) 5 8

IL Integrazione linguistica —— ——

16 26

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM15022 Epistemologia/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM15042 Logica (A. Lanzieri) 2 3 AEM15052 Estetica (A.M. Vitale) 2 3 AEM15062 Filosofia dell’essere/1 (A. Trupiano) 3 5

Area antropologica AA15052 Storia della filosofia patristica e medievale

(A. Orazzo) 3 5

SMI Seminario minore 1 2 CO Corso opzionale 2 3

IL Integrazione linguistica —— ——

16 26

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM15071 Filosofia dell’essere/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM15081 Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM15091 Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

Area antropologica AA15061 Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA15071 Storia delle religioni (V. Panza) 3 5 AA15081 Storia della filosofia moderna (A. Autiero) 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 19 30

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

credits ECTS 4° Semestre Area antropologica

AA15092 Etica speciale (V. Petito) 2 3 AA15102 Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA15112 Storia della filosofia contemporanea (A. Autiero) 3 5

Area biblica AB15012 Introduzione alla Sacra Scrittura (E. Salvatore) 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF15012 Introduzione alla teologia (C. Greco - F. Gianfreda) 2 3

SMA Seminario maggiore/2 1 2 CO Corso opzionale 2 3

IL Integrazione linguistica —— ——

18 29

Seminario minore

SMI15012 Miti e fiabe (S. Ferraro) SMI15022 Lettura e commento di testi filosofico-antropologici

del XII secolo (A. Orazzo)

Seminario maggiore

SMA15011- SMA15012 Il problema di Dio nella riflessione filosofica moderna e contemporanea (V. Petito)

SMA15021- SMA15022 Tra responsabilità e speranza: la questione dell’essere nell’età della tecnica (A.M. Vitale)

Corsi opzionali per il biennio filosofico (cf p. 36) credits ECTS

CO15011-CO15012 Metodologia e didattica dell’Irc (U.R. Del Giudice)

2 3

CO15022 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

Corsi integrativi credits ECTS

IL15011-IL15012 Lingua greca (D. Garribba) 4 6 IL15021-IL15022 Lingua latina (D. Garribba) 4 6 IL15041-IL15042 Lingua tedesca (A. Patauner) 4 6

Legenda codici Corsi:

Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio filosofico

58

DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(3 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

L’area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario che si distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline con-fluite nell’area, con una strategia che comporta: (1) un’introduzione generale all’in-tero percorso; (2) l’illustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto com-patte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per l’appropriazione dei principali temi (anche attraverso brevi scritti); (3) un certo numero di approfon-dimenti e, per quanti sceglieranno quest’area; (4) un elaborato scritto, di circa trenta pagine, introdotto dal seminario maggiore.

Nel primo semestre, dopo l’introduzione generale, tematica e metodologica, vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: (a) una lettura proble-matica del presente culturale; (b) un quadro storico sintetico dei principali modelli interpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi relativi a: (1) l’attuale preoccupante frammentazione dei saperi; (2) il rapporto fides/ratio; (3) la moderna koiné scientifica e tecnologica. Nel secondo semestre gli studenti vengono intro-dotti allo studio di temi di estetica in quanto connessi con la problematica episte-mologico-metafisica e allo studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico e di alcune delle più rilevanti problematiche teoretiche nel conte-sto degli studi teologici.

AEM15011. INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

Il corso, concentrato nella prima parte del semestre, intende introdurre gli stu-denti alla specificità della riflessione filosofica nel contesto della cultura contem-poranea e al rapporto della filosofia con i successivi studi teologici. Particolare at-tenzione sarà dedicata alle radici esistenziali e alla dimensione sapienziale del fare filosofia, sottolineando l’importanza della conoscenza di sé e del coinvolgimento personale. Durante le lezioni sarà presentato uno dei testi base di introduzione alla filosofia, con riferimento ad alcuni aspetti problematici del presente culturale, qua-li il fenomeno della frammentazione dei saperi e il predominio di un modello di razionalità puramente strumentale.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

BIBLIOGRAFIA

GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1983; J. ORTEGA Y GASSET, Cos’è filosofia, Marietti, Genova 1994; R. BODEI, Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia, Zanichelli, Bologna 2005; M. FOUCAULT, Discorso e verità nella Grecia an-tica, Donzelli, Roma 2005; P. HADOT, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005; K. JASPERS, Introduzione alla filosofia, Raffaello Cortina, Milano 2010; J.F. LYOTARD, Perché la filosofia è necessaria, Raffaello Cortina, Milano 2013. Dispense del Professore.

AEM15021. EPISTEMOLOGIA/1

(2 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

La riflessione sulla problematica della conoscenza, articolata in due semestri, è assunta quale momento fondamentale per la conoscenza di sé e per la comprensio-ne del proprio dinamismo intenzionale. Attraverso un itinerario sia storico che teo-retico, saranno presi in considerazione gli snodi salienti della riflessione occidenta-le sulla conoscenza con particolare attenzione al modello del realismo critico, sia in riferimento alla filosofia di Tommaso d’Aquino che alla luce delle principali istan-ze dell’epistemologia contemporanea.

Proponendo agli studenti di verificare in se stessi l’articolazione dinamica della struttura della conoscenza, si cercherà di prendere posizione rispetto ad alcune questioni fondamentali quali la relazione soggettività/oggettività, la differenza tra relatività e relativismo, il rapporto tra storicità e pluralismo. Le lezioni frontali sa-ranno accompagnate periodicamente da discussioni collettive e riflessioni di grup-po sui testi proposti. BIBLIOGRAFIA

B. LONERGAN, Ragione e fede di fronte a Dio, Queriniana, Brescia 1977; S. MURATORE, In-telligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, D’Auria, Napoli 1984; E. AGAZZI – F. MINAZZI – L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; M. POLANYI, La conoscenza personale. Verso una filosofia post-critica, Rusconi, Milano 1990; I. LAKATOS – A. MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1993; P. WATZLAWICK (ed.), La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, Milano 1992; G. BOCCHI – M. CERUTI (edd.), La sfida della complessità, Feltrinelli, Milano 1994; K. POPPER, Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica, Il Mulino, Bolo-gna 2009; D. GILLIES – G. GIORELLO, La filosofia della scienza nel XX secolo, Editori Later-za, Roma-Bari 2002; R. CORVI (ed.), La teoria della conoscenza nel Novecento, Utet Universi-tà, Novara 2007; M. DE CARO – M. FERRARIS (edd.), Bentornata realtà. Il nuovo realismo in discussione, Einaudi, Torino 2012; M. FERRARIS, Manifesto del nuovo realismo, Laterza, Ro-ma-Bari 2014. Dispense del Professore.

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biennio filosofico

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AREA ANTROPOLOGICA

AA15011. PSICOLOGIA

(2 ore sett., 1° sem.: C. DI FILIPPO)

Obiettivo Il corso si articola in tre parti che hanno tre obiettivi specifici ma collegati tra loro:

– inizialmente s’intende introdurre allo studio della Psicologia ed offrire agli stu-denti i concetti basilari per orientarsi tra i tanti differenti modelli, scuole, indi-rizzi ed approcci esistenti;

– successivamente ci si focalizza sullo studio della Personalità, con l’intento di of-frire una basilare conoscenza degli aspetti che strutturano la personalità e dei meccanismi di funzionamento che la caratterizzano;

– la parte seminariale riguarda il tema “Personalità ed esperienza religiosa”. A par-tire da alcuni contributi significativi s’intende evidenziare i collegamenti ed i parallelismi esistenti tra il percorso di formazione alla maturità religiosa ed il percorso di crescita che porta alla maturità della persona.

Argomenti Definizione, scopi e metodi della Psicologia. Scuole e Modelli: Psicoanalisi,

Comportamentismo, Cognitivismo, indirizzo Fenomenologico-Esistenziale. La Co-noscenza Simbolica e i diversi livelli di consapevolezza. La Personalità come struttu-ra: Razionalità, Fantasia, Emozioni, Corpo. Le Posizioni Relazionali: Genitore, A-dulto, Bambino. Meccanismi di Funzionamento. Personalità ed esperienza religiosa. BIBLIOGRAFIA

A. CENCINI – A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna 1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia. Studio interdisciplinare della personalità, EDB, Bologna 2006; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero, Piemme, Casale Monferrato 1995; G. ARIANO, Diventare uomo. L’antropologia della psicoterapia d’integrazione strutturale, Ar-mando, Roma 2000; D. BRUZZONE, Autotrascendenza e formazione. Esperienza esistenziale, prospettive pedagogiche e sollecitazioni educative nel pensiero di V.E. Frankl, Vita e Pensiero-Univ. Cattolica Sacro Cuore, Milano 2001.

Per la parte seminariale: E. FIZZOTTI, Introduzione alla Psicologia della Religione, Franco Angeli, Milano 2008; G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dell’esperienza religiosa, EDB, Bologna 1990; M. DIANA, Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psi-codinamici, EDB, Bologna 2004; S. MARCIANÒ – P. PELLICANÒ, «…secondo il mio cuore…». Sessualità, affettività e vocazione all’amore: un itinerario formativo, un cammino spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

AA15021. SOCIOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: G. DI GENNARO)

Il corso offrirà gli elementi fondamentali di conoscenza della formazione delle società umane attraverso l’assunzione e l’approfondimento delle elementari cate-gorie concettuali che definiscono e spiegano le forme attraverso cui si realizzano le istituzioni, i gruppi sociali, l’interazione sociale, le regole e i processi sociali che ca-ratterizzano e hanno scandito le trasformazioni delle società e reso più complessa quella contemporanea. Con attenzione alla dimensione teorico-concettuale dell’ana-lisi sociologica, si forniranno le nozioni e le varie interpretazioni maturate nel corso della storia della disciplina e che rimandano alle tradizioni teoriche classiche e con-temporanee, con particolare attenzione anche al fenomeno religioso sia conside-rando gli elementi strutturali che ne determinano la persistenza, sia processuali che ne configurano le modificazioni.

Inoltre, un’altra parte del corso sarà dedicata alle principali teorie sociologiche che configurano il contributo dei classici e dei contemporanei per spiegare la vita sociale e il funzionamento della società. Con attenzione ai modelli macro e micro così come sono andati formandosi, in quello che oggi risulta essere il contributo della sociologia alla conoscenza della realtà sociale, saranno tracciati i legami tra i vari modelli teorici e le altre scienze umane (filosofia, economia, antropologia, sto-ria, psicologia) collocando le differenti prospettive teoriche all’interno delle diver-se tradizioni storico-culturali. Per permettere una migliore comprensione degli e-lementi che caratterizzano l’attuale dibattito sociologico, sarà dato spazio ai più re-centi contributi di autori quali Giddens, Beck, Elster, Boudon. BIBLIOGRAFIA

H. REIMANN, Introduzione alla sociologia. Concetti fondamentali, Il Mulino, Bologna 2000; R.A. WALLACE – A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino, Bologna 2000, pp. 434 (escluso capp. 8 e 9); G. DI GENNARO, «Secolarizzazione/desecolarizzazione: ovve-ro il problema della modernità», in A. MILANO (ed.), La secolarizzazione in Italia nella se-conda metà del Novecento. Bilanci e prospettive, Morcelliana, Brescia 2010.

Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali saranno forniti durante il corso.

AA15031. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

(3 ore sett., 1° sem.: V. PETITO)

Il corso intende ripercorrere la storia della filosofia greco-romana privilegiando-ne, in particolar modo, alcune tappe fondamentali: la nascita della filosofia come nuovo paradigma culturale, lo sviluppo di alcune tematiche centrali quali il problema cosmologico e ontologico nel pensiero dei presocratici e la dialettica socratica. Sarà dedicata, inoltre, particolare attenzione alla filosofia platonica e aristotelica cercan-do di sviluppare, attraverso momenti seminariali, un approccio critico ai testi.

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biennio filosofico

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BIBLIOGRAFIA

G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; ID. (ed.), I presocratici. Testimo-nianze e frammenti, Bompiani, Milano 2006; PLATONE, Tutti gli scritti, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano 2010; ARISTOTELE, Metafisica, a cura di G. Reale, Milano 1998; P. HADOT, Che cos’è la filosofia antica?, Einaudi, Torino 2010; E. BERTI, In principio era la me-raviglia. Le grandi questioni della filosofia antica, Laterza, Roma-Bari 2008; H. KRÄMER, Pla-tone e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; K. GAISER, Platone come scrittore filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici, Bibliopolis, Napoli 1984; G. REALE, Autotestimonianze e rimandi dei dialoghi di Platone alle “dottrine non scritte”, Bom-piani, Milano 2008; E. BERTI, Studi aristotelici, Morcelliana, Brescia 2012; ID., Aristotele nel Novecento, Laterza, Roma-Bari 2008.

AA15041. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA

(5 ore sett., 1° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo Aiutare a scoprire la filosofia come via di comprensione dell’umano. Lascian-

dosi interrogare dalle sfide della contemporaneità, maturare un’intelligenza riflessa del vissuto per scorgere in esso le dimensioni che qualificano la nostra umanità: al-terità, relazionalità, trascendenza.

Programma Essere e divenire persona: relazionalità e storicità della natura umana. Il valore

del limite. Corpo e anima: la nozione di corpo soggettivo. Interiorità, oggettività, trascendenza: le vie dell’interiorità. Le emozioni, il pensiero, l’agire: la persona è ens amans. Le “magnifiche e progressive sorti” della tecnica: tra espansione e ridu-zione dell’umano. Una trama di legami: la libertà che è propria della persona. Ol-tre l’individualismo: solitudine, comunicazione, comunità. La capacità di trascen-denza e la “suprema dignità” dell’uomo. L’esperienza della morte: dalla rimozione alla riappropriazione. BIBLIOGRAFIA

E. MOUNIER, Il personalismo, a cura di G. Campanini e M. Pesenti, AVE, Roma 2004 (do-dicesima edizione riveduta e ampliata); R. SPAEMANN, Persone. Sulla differenza tra “qualco-sa” e “qualcuno”, Laterza, Roma-Bari 2005; N. GALANTINO, Sulla via della persona. La rifles-sione sull’uomo: storia, epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; A. AGUTI, Natura umana. Un’indagine storico-concettuale, Meudon, Portogruaro 2010; F. MIANO, L’uomo responsabile. AVE, Roma 2015; G. DE SIMONE (ed.), Le vie dell’interiorità. Percorsi di pensiero a partire dalla riscoperta contemporanea dell’interiorità, Cittadella, Assisi 2011; G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (ed.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (10 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO - A. LANZIERI - A.M. VITALE)

AEM15022. EPISTEMOLOGIA/2

(3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

Per la descrizione cf p. 59: AEM15021. EPISTEMOLOGIA/1

AEM15042. LOGICA

(2 ore sett., 2° sem.: A. LANZIERI)

Obiettivo Presentare gli elementi essenziali della logica formale. Mostrare le strutture lo-

giche fondamentali del discorso per favorire l’acquisizione di strumenti utili allo sviluppo della capacità critica e argomentativa dello studente, in relazione al più ampio contesto della filosofia della conoscenza.

Programma La prima parte del corso intende ripercorrere le tappe più significative della

storia della logica. Nella seconda parte saranno forniti gli strumenti essenziali per comprendere la logica del primo ordine: connettivi logici, tavole di verità, regole di inferenza. BIBLIOGRAFIA

I.M. COPI – C. COHEN, Introduzione alla logica, Il Mulino, Bologna 1999; W. KNEALE – M. KNEALE, Storia della logica, Einaudi, Torino 1972; D. MASSARO, Questioni di verità, Liguori, Napoli 2005; F. BERTO, Logica da zero a Gödel, Laterza, Roma-Bari 2010; G. PICCOLO, Il predicatore intelligente. Manuale di logica per la teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2014.

AEM15052. ESTETICA

(2 ore sett., 2° sem.: A.M. VITALE)

Articolato in due parti, il corso ha come obiettivo di chiarire la natura dell’estetica come scienza filosofica avente per oggetto la riflessione sul bello e sull’arte e, dunque, di spiegare la sua posizione all’interno della storia del pensiero filosofico-teologico dell’Occidente.

Nella prima parte verrà fornita una illustrazione di alcuni problemi fondamen-tali della storia dell’estetica: i rapporti tra arte e tecnica e tra arte e natura nell’estetica antica; il nesso arte-verità e il pulchrum come trascendentale nella tra-dizione speculativa medievale e rinascimentale.

Nella seconda parte verranno approfonditi alcuni aspetti dell’estetica musicale dall’antichità greca alla Controriforma. Ci si concentrerà, in particolare, sulla tradi-

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zione pitagorica e platonica; sulla eredità aristotelica; sulla riflessione musicale di Agostino e Boezio; infine sull’estetica della musica rinascimentale e post-tridentina. BIBLIOGRAFIA

Per la prima parte: W. TATARKIEWICZ, Storia dell’estetica, 3 voll., Einaudi, Torino 1979-1980; H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Una estetica teologica, I, La percezione della forma, Jaca Book, Milano 1975; ID., Gloria. Una estetica teologica, II, Stili ecclesiastici. Ireneo, Agostino, Dionigi, Anselmo, Bonaventura, Jaca Book, Milano 1978; ID., Gloria. Una estetica teologica, IV, Nello spazio della metafisica. L’antichità, Jaca Book, Milano 1977; ID., Gloria. Una este-tica teologica, V, Nello spazio della metafisica. L’epoca moderna, Jaca Book, Milano 1978; U. ECO, Arte e bellezza nel pensiero medievale, in ID., Scritti sul pensiero medievale, Bompiani, Milano 2012; L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di estetica, PFTIM, Napoli 20042.

Per la seconda parte: AGOSTINO, Ordine, musica, bellezza, Rusconi, Milano 1992; E. FUBINI, L’estetica musicale dall’antichità al Settecento, Einaudi, Torino 1976; ID., Estetica della musi-ca, Il Mulino, Bologna 2003; C. DAHLHAUS, L’estetica della musica, Ubaldini, Roma 2009; C. DAHLHAUS – H.H. EGGEBRECHT, Che cos’è la musica?, Il Mulino, Bologna 1988; M. CAMBI, Musica, medicina, magia, L’arca e l’arco, Nola 2010.

AEM15062. FILOSOFIA DELL’ESSERE/1

(3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

La prima parte del corso intende delineare, attraverso un itinerario storico, al-cuni snodi fondamentali della riflessione metafisica occidentale culminanti nel di-battito contemporaneo sulla crisi della modernità e sulla problematicità dell’interrogare metafisico. In un secondo momento il discorso teoretico, valoriz-zando l’itinerario proposto da B. Lonergan, si concentra sulla rilevanza della meta-fisica latente, identificata con la scoperta del dinamismo intenzionale e della radi-cale apertura del proprio interrogare. Preso atto del significato della svolta al sog-getto nella tradizione filosofica occidentale, la fondazione epistemologica della me-tafisica costituisce la base per la proposta di una filosofia dell’essere che tenga con-to adeguatamente del rapporto con gli altri saperi e affronti il compito di un’integrazione conoscitiva. BIBLIOGRAFIA

S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, In-sight. Uno studio del comprendere umano (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Roma 2007; ID., Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight (Opere di B.J.F. Lonergan 5), Città Nuova, Roma 1993; F.E. CROWE, B.J.F. Lonergan. Progresso e tappe del suo pensiero, Città Nuova, Roma 1995; M. HEIDEGGER, Essere e tempo, Longanesi, Milano 1976; K. JASPERS, Metafisica, Mursia, Milano 1972; J. ORTEGA Y GASSET, Metafisica e ragione storica, Sugarco Edizioni, Carnago 1994; A. TRUPIANO (ed.), Metafisica come orizzonte. In dialogo con Saturnino Muratore sj, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014.

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Biennio

Filosofico

AREA ANTROPOLOGICA

AA15052. STORIA DELLA FILOSOFIA PATRISTICA E MEDIEVALE

(3 ore sett., 2° sem.: A. ORAZZO)

Il corso intende percorrere la storia del pensiero filosofico medievale, a partire dalle sue origini patristiche. Esso si svilupperà in un arco di tempo che va da san Giustino a san Tommaso. L’ottica sarà quella della Fides et ratio, e tende a far ve-dere come il messaggio cristiano non solo non esoneri dal lavoro di ricerca intellet-tuale, ma lo stimoli e lo esiga. Fede e ragione sono fatte per collaborare, in vista di quell’intellectus fidei che ogni generazione è chiamata a costruire, se vuole presen-tare il messaggio cristiano in maniera significativa a credenti e non credenti. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a con-tatto diretto con alcuni tra i testi più eloquenti dei padri e degli autori medievali, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate. BIBLIOGRAFIA

É. GILSON, La filosofia nel Medioevo. Dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo (BUR Alta Fedeltà), Rizzoli, Milano 2011; G. REALE – D. ANTISERI – M. BALDINI, Antologia filo-sofica. I. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1990; G. REALE, Radici culturali e spiritua-li dell’Europa. Per una rinascita dell’“uomo europeo”, Cortina Editore, Milano 2003.

Altra bibliografia sarà data durante le lezioni.

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SECONDO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (7 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO - S. FERRARO)

Nell’attuale semestre la seconda parte del corso di Filosofia dell’essere si avvale dell’apporto di altri corsi teoretici, Filosofia della natura ed Ermeneutica. Saranno proposte all’attenzione degli studenti le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto l’arco della cultura occidentale e gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche. La centralità del problema dell’interpretazione, dal canto suo, sollecita la riflessione sugli apporti specifici dell’ermeneutica, che pone nuovi inter-rogativi alla filosofia occidentale e all’esigenza di integrazione tra i saperi.

AEM15071. FILOSOFIA DELL’ESSERE/2

(3 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Presupponendo la riflessione epistemologica sul realismo critico e sul rapporto tra le varie “figure” della razionalità, la seconda parte del corso segue lo sviluppo dell’itinerario teoretico indicato da B. Lonergan valorizzando la proposta di una metafisica esplicita, articolata dapprima in un metafisica del finito e successivamente in un metafisica dell’Essere Trascendente. La riflessione filosofica sull’evoluzione dell’uomo e del cosmo, la possibilità dell’affermazione razionale dell’esistenza di Dio e la considerazione del problema del male costituiscono gli elementi salienti dell’approfondimento teoretico del semestre. Lo sbocco dell’itinerario è il riaccredi-to di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. BIBLIOGRAFIA

S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, In-sight. Uno studio del comprendere umano (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Roma 2007; ID., Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight (Opere di B.J.F. Lonergan 5), Città Nuova, Roma 1993; A. TRUPIANO (ed.), Metafisica come orizzonte. In dialogo con Satur-nino Muratore sj, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antro-pologia. Per una scienza dell’uomo, EMP, Padova 1995; S. MURATORE, L’evoluzione cosmolo-gica e il problema di Dio, AVE, Roma 1993; ID. (ed.), Futuro del cosmo, futuro dell’uomo, EMP, Padova 1997; P. GIANNONI (ed.), La creazione. Oltre l’antropocentrismo?, Edizioni Messaggero, Padova 1993; S. BIOLO (ed.), Responsabilità per il creato, Rosenberg & Sellier, Torino 1998; H. JONAS, Il concetto di Dio dopo Auschwitz. Una voce ebraica, Il Melangolo, Genova 2007; D. BONHOEFFER, La fragilità del male, Piemme, Casale Monferrato 2015.

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Biennio

Filosofico

AEM15081. ERMENEUTICA (2 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Preso atto della svolta dell’ermeneutica contemporanea, il corso intende supe-

rare l’equivoco secondo cui l’interpretazione consista in una mera tecnica di lettura dei testi e aiutare a considerare le ragioni per le quali il comprendere costituisce la modalità di fondo dell’esistenza umana. Dopo una breve ricognizione storica del problema, si affronteranno alcuni nodi teoretici significativi quali il rapporto con la tradizione, il ruolo delle precomprensioni, la storicità dell’esistenza, la mobilità e la pluralità degli orizzonti, la dimensione etico-esistenziale inerente al carattere dialogico del comprendere. Gadamer e Habermas, i due principali autori di rife-rimento, aiuteranno a riflettere sulla dimensione intersoggettiva dell’esistenza e sulla fecondità insita nella comunicazione linguistica. BIBLIOGRAFIA

A. TRUPIANO, Sulle tracce dell’altro. Percorsi di ermeneutica, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014; H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Il problema della co-scienza storica, Guida, Napoli 1974; ID., La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e Pensiero, Milano 2002; ID., Linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2005; ID., Che cos’è la verità. I compiti di un’ermeneutica filosofica, Rubbettino, Soveria Mannelli 2012; D. DI CESARE, Ga-damer, Il Mulino, Bologna 2007; J. GRONDIN, L’ermeneutica, Queriniana, Brescia 2012; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 19974; L. PERISSINOTTO, Le vie dell’in-terpretazione nella filosofia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2002; D. DAVIDSON, Soggetti-vo, intersoggettivo, oggettivo, Raffaello Cortina, Milano 2003; K.O. APEL – H.G. GADAMER – J. HABERMAS, Ermeneutica e critica dell’ideologia, Queriniana, Brescia 1992; J. HABERMAS, Verità e giustificazione, Laterza, Roma-Bari 2001; G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015.

AEM15091. FILOSOFIA DELLA NATURA

(2 ore sett., 3° sem.: S. FERRARO)

La riflessione sul rapporto uomo/mondo oggi impone un confronto tra un complessivo modello interpretativo, affermato dalle scienze, gli impliciti epistemo-logici, e a volte ideologici soggiacenti, e le possibilità di una razionalità filosofica adeguata. Il corso propone un itinerario che: – attraverso il confronto con gli sviluppi dei modelli scientifici e filosofici della

lettura culturale occidentale, – riconfrontati con le attuali dimensioni spazio-temporali del modello cosmico-

evolutivo oggi prevalente, – raccogliendone consistenza, problemi, contrasti e ulteriorità prevedibili, – continui a ricercare una possibile fondazione critica, essa stessa consapevole

della propria dimensione euristica.

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BIBLIOGRAFIA

P. ROSSI (ed.), Storia della scienza moderna e contemporanea, 6 voll., TEA, Milano 2000, ried. 8 voll., L’Espresso-De Agostini, Roma-Novara 2006; I. PRIGOGINE, La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, Bollati Boringhieri, Torino 1997; L.A. RADICATI DI

BRONZOLO, Pensare la natura, Laterza, Roma-Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. L’evoluzione e l’origine dell’uomo, Einaudi, Torino 2000; S. ROSE, Il cervello del ventunesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice, Torino 2005. Ulteriori indicazioni bi-bliografiche, appunti e materiali, saranno presentati durante lo sviluppo del corso.

AREA ANTROPOLOGICA

AA15061. ETICA GENERALE

(4 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo Il corso intende proporre una trattazione dell’etica dal punto di vista della per-

sona, costruendosi come fenomenologia dell’esperienza morale che apre a una ri-flessione critica sui fondamenti dell’agire etico.

Programma In tal senso sarà delineato un percorso storico-teoretico che, nel confronto con

le principali teorie etiche, affronterà le questioni inerenti al rapporto tra coscienza e norma, verità e pluralità dei valori, virtù e felicità, ragione e sentimento nella vita morale, autorità e libertà. Particolare attenzione sarà riservata alla dialettica tra eti-ca dell’intenzione ed etica della responsabilità nell’attuale riscoperta della filosofia pratica e al rapporto tra storicità e oggettività dei valori nel concreto articolarsi dell’imprescindibile nesso che unisce etica, antropologia e ontologia. BIBLIOGRAFIA

A. DA RE, Filosofia morale, Bruno Mondadori, Milano 2003; C. VIGNA (ed.), Introduzione all’etica, Vita e Pensiero, Milano 2001; L. ALICI, Filosofia morale, La Scuola, Brescia 2011; A. FABRIS, TeorEtica, Filosofia della relazione, Morcelliana, Brescia 2010; L. GRION, Persi nel labirinto, Etica e antropologia alla prova del naturalismo, Mimesis, Udine 2012; J. DE

FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975; A. RIGOBELLO (ed.), Per-sona e norma nell’esperienza morale, Japadre, L’Aquila 1982; I. SANNA (ed.), Legge di natura e interculturalità, Studium, Roma 2006; G. CANTILLO, Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli 2005; F. MIANO, Responsabilità, Guida, Napoli 2009; G. Capograssi, In-troduzione alla vita etica, Studium, Roma 1976; P. PIOVANI, Posizioni e trasposizioni etiche, Morano, Napoli 1989; M. SCHELER, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, a cura di G. Caronello, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; R. GUARDINI, Etica (Opere di Romano Guardini), Morcelliana, Brescia 2003². Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date nello svolgimento del corso.

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Biennio

Filosofico

AA15071. STORIA DELLE RELIGIONI (3 ore sett., 3° sem.: V. PANZA)

Obiettivo Il corso intende introdurre gli studenti alla conoscenza della dimensione stori-

co-culturale dei fatti religiosi, anche tenendo conto delle problematiche emergenti nel contesto della globalizzazione.

Programma Allo scopo di fornire gli strumenti di base per lo studio delle diverse realtà reli-

giose, si inquadreranno preliminarmente i principali problemi metodologici con-nessi al sorgere e al progredire della Storia delle religioni come disciplina autono-ma nel contesto delle scienze umane:

a) definizione dell’oggetto: religione/religioni; b) la complessità del sacro; c) analisi dei principali schemi morfologici e tipologici di classificazione (in re-

lazione all’origine, alla diffusione e ai contenuti dei singoli sistemi religiosi).

La parte centrale del corso sarà dedicata al tema “Religione e salvezza, religioni di salvezza”, con particolare riguardo a:

d) monoteismi e dualismi; e) le vie di liberazione e di immortalità: India ed Estremo Oriente.

BIBLIOGRAFIA

U. BIANCHI, Problemi di storia delle religioni, Studium, Roma 1993; G. FILORAMO – M. MAS-SENZIO – M. RAVERI – P. SCARPI, Manuale di storia delle religioni, Laterza, Bari-Roma 1998.

N.B.: Durante le lezioni saranno suggerite ulteriori letture di approfondimento e saranno di-stribuiti ulteriori strumenti di supporto allo studio. All’inizio del corso saranno fornite le indicazioni dettagliate relative alle pagine dei testi da studiare ai fini dell’esame.

AA15081. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA

(3 ore sett., 3° sem.: A. AUTIERO)

Il corso si propone di ripercorrere la genesi e il farsi del pensiero moderno oc-cidentale dal XVI al XVIII secolo, attraverso i problemi e gli autori che ne hanno caratterizzato lineamenti e percorsi, con una costante sottolineatura del complesso rapporto uomo-mondo-Dio. Nella parte seminariale gli studenti saranno sollecitati alla conoscenza diretta degli stessi attraverso la lettura di pagine scelte da alcuni classici del pensiero moderno proposti al fine di favorire la necessaria autonomia critica e la capacità di leggere la profonda rilevanza filosofica dell’evento cristiano nella storia del pensiero occidentale. Durante il corso saranno proposti vari classici del pensiero moderno, la lettura di uno dei quali, a scelta degli studenti, sarà ar-gomento d’esame.

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BIBLIOGRAFIA

G. REALE – D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi. II, La Scuola, Brescia 1993; N. ABBAGNANO – G. FORNERO, La ricerca del pensiero. Storia, testi e problemi della fi-losofia. I-II (A-B), Paravia, Torino 2001; P. ROSSI (ed.), Dizionario di Filosofia, La Nuova I-talia, Firenze 2000; K. LÖWITH, Dio, Uomo e Mondo nella Metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000.

AREA ANTROPOLOGICA

AA15092. ETICA SPECIALE (2 ore sett., 4° sem.: V. PETITO)

Nel pensiero ebraico del ’900 il primato ontologico della tradizione filosofica

occidentale è ripensato o messo in questione dal primato della “relazione dialogi-ca” e della relazione etica. In particolar modo pensatori come Ferdinand Ebner, Martin Buber e Emmanuel Levinas hanno posto al centro della loro riflessione l’evento della relazione Io-Tu e il rapporto con l’Altro.

Il corso si propone di percorrere un itinerario che, a partire da una riflessione sull’etica kantiana, va dall’esperienza dell’altro uomo come relazione originaria al significato del concetto di responsabilità, esaminando principalmente due questioni:

- l’incontro con l’Altro come interrogazione radicale alla coscienza, che diventa “risposta, accoglienza, ospitalità”;

- l’accadere della relazione etica che dischiude il senso della responsabilità. BIBLIOGRAFIA

I KANT, Fondazione della metafisica dei costumi, tr. it. di F. Gonnelli, Laterza, Roma-Bari 1997; ID., Critica della ragion pratica, tr. it di F. Capra, Laterza, Roma-Bari, 1997; F. ROSENZWEIG, La stella della redenzione, tr. it. di G. Botola, Marietti, Genova-Milano 1985; F. EBNER, La parola e le realtà spirituali. Frammenti pneumatologici, tr. it. di P. Renner, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998; M. BUBER, Il principio dialogico e altri saggi, tr. it. di A.M. Pastore, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; E. LEVINAS, Di Dio che viene all’idea; tr. it. di G. Zennaro, Jaca Book, Milano 1983; ID., Umanesimo dell’altro uomo, tr. it. di A. Moscato, Il Melangolo, Genova 1985; ID., Etica come filosofia prima, tr. it. di F. Ciaramelli, Guerini e Associati, Milano 1989; ID., Tra noi. Saggi sul pensare-all’altro, tr. it. di E. Baccarini, Jaca Book, Milano 1998; ID., Difficile libertà, tr. it. di S. Facioni, Jaca Book, Milano 2004; J. DERRIDA, «Violenza e metafisica. Saggio sul pensiero di Emmanuel Levinas» in ID., La scrit-tura e la differenza, tr. it. di G. Pozzi, Einaudi, Torino 1971; R. BURGGRAEVE, «La buona e la cattiva coscienza nel pensiero di E. Levinas», in Salesianum 45 (1983) 311-334 e 593-622; E. LEVINAS – G. MARCEL – P. RICOEUR, Il pensiero dell’altro, tr. it di M. Pastrello, Edizioni Lavoro, Roma 1999; E. BACCARINI, La soggettività dialogica, Aracne, Roma 2000; V. COSTA, Giustizia, responsabilità e legge. Un percorso fenomenologico nella filosofia moderna e con-temporanea, Morcelliana, Brescia 2013.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

AA15102. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE (5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda all’esperienza religiosa,

intende accertare criticamente ciò che costituisce l’essenza della religione e il suo fondamento ontologico.

Programma Dopo un’introduzione dedicata alla definizione su base storico-critica dello sta-

tuto epistemologico della disciplina, l’itinerario si articolerà in tre momenti fon-damentali:

a) il momento fenomenologico, volto a rilevare l’essenza della religione (il lin-guaggio dell’esperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetri-ca, l’oggetto, il soggetto, l’atto religioso);

b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto del-le ermeneutiche e la fondazione di un’ermeneutica dell’esperienza religiosa in chiave di trascendenza);

c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica della esperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza.

Quale approfondimento monografico verrà proposta una riflessione sulla pa-ternità come paradigma per rileggere l’esperienza religiosa, riservando una partico-lare attenzione alle dinamiche di senso della religiosità contemporanea. BIBLIOGRAFIA

F. SCHLEIERMACHER, Discorsi sulla religione, a cura di S. Spera, Queriniana, Brescia 1989; G.W.F. HEGEL, Lezioni di filosofia della religione, a cura di I.R. Garaventa – S. Achella, Guida, Napoli 2003; W. DILTHEY, «Il problema della religione», in ID., Ermeneutica e reli-gione, Patron, Bologna 1970; M. SCHELER, L’eterno nell’uomo, a cura di U. Pellegrino, Lo-gos, Roma 1991; M. ELIADE, Il sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1984; R. OTTO, Il sa-cro, Feltrinelli, Milano 1987; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Mor-celliana, Brescia 1984; M. HENRY, Parole del Cristo, tr. it. di G. Sansonetti, Queriniana, Bre-scia 2003; I. MANCINI, Filosofia della religione, Marietti, Genova 19863; AA.VV., In lotta con l’angelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino1989; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. DE SIMONE, L’amore fa vedere. Rivelazione e cono-scenza nella filosofia della religione di Max Scheler, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., «Esperienza religiosa e filosofia della religione», in G. LORIZIO (ed.), Teologia Fondamenta-le-Contesto, III, Città Nuova, Roma 2005; J. GOETZ, L’esperienza di Dio nei primitivi. Saggi di etnologia religiosa, Morcelliana, Brescia 1983; E. BACCARINI, Il volto del padre. Tracce di una presenza lacerata (Quaderni di azione sociale 2), Editoriale Aesse, Roma 1999; M. RECALCATI, Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna, Raffaello Cortina Edi-tore, Milano 2011; ID., Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre, Feltrinelli, Milano 2013.

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AA15112. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA (3 ore sett., 4° sem.: A. AUTIERO)

Il corso si propone di ripercorrere il farsi del pensiero contemporaneo occiden-tale del XIX e del XX secolo, attraverso i problemi e gli autori che ne hanno carat-terizzato lineamenti e percorsi, con una costante sottolineatura del complesso rap-porto uomo-mondo-Dio. Nella parte seminariale gli studenti saranno sollecitati alla conoscenza diretta degli stessi attraverso la lettura di pagine scelte da alcuni classici del pensiero contemporaneo proposti al fine di favorire la necessaria autonomia critica e la capacità di leggere la profonda rilevanza filosofica dell’evento cristiano nella storia del pensiero occidentale considerata nella inevitabile frammentarietà e criticità della contemporaneità. Nella parte conclusiva del corso si affronterà, per una più esaustiva visione della filosofia del ’900, l’analisi di alcuni pensatori del pensiero ebraico e, tra questi, sarà dato particolare rilievo al tema della “violenza” ascoltando le voci di due pensatrici del “secolo breve”: Hannah Arendt e Simone Weil. Durante il corso saranno proposti vari classici del pensiero contemporaneo, la lettura di uno dei quali, a scelta degli studenti, sarà argomento d’esame. BIBLIOGRAFIA

G. REALE – D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, III, La Scuola, Brescia 1993; N. ABBAGNANO – G. FORNERO, La ricerca del pensiero. Storia, testi e problemi della fi-losofia, I-II-III (A-B), Paravia, Torino 2001; P. ROSSI (ed.), Dizionario di Filosofia, La Nuo-va Italia, Firenze 2000; F. ROSENZWEIG, «Il nuovo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991, 257-282; S.WEIL, L’Iliade o il poema della forza, A-sterios, Trieste 2013; H. ARENDT, Sulla violenza, Guanda, Milano 2008.

AREA BIBLICA

AB15012. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA

(3 ore sett., 4° sem.: E. SALVATORE)

Il corso, che funge da “portale di ingresso” allo studio della Bibbia all’interno del percorso accademico, si prefigge, pertanto di aiutare lo studente ad un corretto approccio alla Sacra Scrittura quale documento pluridimensionale (storico, religio-so, culturale e antropologico).

A tal fine, nel suo percorso, offre tre chiavi di lettura: 1. l’ambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele e del

mondo greco-romano); 2. il testo: formazione e trasmissione (AT, NT, Apocrifi); cenni alle principali

questioni di critica testuale; 3. l’ermeneutica (metodi, strumenti e sussidi).

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

Ad ognuna di queste parti corrisponde una prova “in itinere”, volta a facilitare un processo di acquisizione di mentalità e di una convinta motivazione dell’impor-tanza dello studio della Sacra Scrittura. BIBLIOGRAFIA

L. MAZZINGHI, Storia d’Israele. Dalle origini al periodo romano (Studi biblici 56), EDB, Bo-logna 2007; G. PEREGO, Atlante biblico interdisciplinare. Scrittura, storia, geografia, archeo-logia e teologia a confronto, Paoline, Cinisello Balsamo 1998; R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos 1), Elledici, Leumann 20062. G. THEISSEN, Motivare alla Bibbia. Per una didattica aperta della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 22), Paideia, Brescia 2005.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF15012. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: C. GRECO - F. GIANFREDA)

Obiettivo In vista del percorso formativo del triennio teologico, s’intende proporre agli

studenti del biennio filosofico una riflessione introduttiva di carattere storico-speculativo sulla teologia cristiana, che giunga a giustificare l’attuale pluralismo teo-logico.

Programma I. Storia e significato del termine «teologia». II. Illustrazione dell’evoluzione della teologia nelle diverse fasi storiche, con particolare attenzione al XX secolo. III. Necessità e giustificazione del pluralismo teologico nel XXI secolo. IV. Introduzione al metodo teologico. BIBLIOGRAFIA

COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, La Teologia oggi: Prospettive, Princìpi e Crite-ri, LEV, Città del Vaticano 2012; F. GIANFREDA, Il dibattito sulla «natura pura» tra H. de Lubac e K. Rahner, Pazzini, Villa Verucchio (RN) 2007; R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 2014; R. GIBELLINI (ed.), Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2011; J.-Y. LACOSTE (ed.), Storia della teologia, Queriniana, Brescia 2011; G. LORIZIO – N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004.

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SEMINARIO MINORE

SMI15012. MITI E FIABE (1 ora sett., 2˚ sem.: S. FERRARO)

L’accostamento seminariale attivo a due generi letterari classici, costanti e ubi-

quitari, insoliti ma non assenti nell’attenzione filosofica, permette una riflessione e una discussione in gruppo su strutture peculiari delle culture umane. Potrà inoltre invitare a riconoscere paralleli antropologici nella storia delle filosofie e religioni oc-cidentali, introducendo agli sviluppi più recenti nel mondo degli attuali mass-media. BIBLIOGRAFIA

J. GRIMM – W. GRIMM, Fiabe, a cura di I. Calvino, Einaudi, Torino 19703; K.C. ANDERSEN, Fiabe, a cura di K. BECH, 2 voll., Newton Compton, Roma 1994; M. ELIADE, Mito e realtà, Borla, Torino-Leumann 1966. Ulteriori materiali utili per lo studio saranno scelti e indicati durante gli incontri seminariali.

SMI15022. LETTURA E COMMENTO

DI TESTI FILOSOFICO-ANTROPOLOGICI DEL XII SECOLO (1 ora sett., 2˚ sem.: A. ORAZZO)

Il seminario si propone di introdurre alla lettura e alla comprensione di testi filo-

sofico-antropologici del secolo dodicesimo. Soffermandosi su autori significativi, es-so vuol far emergere la visione sapienziale dell’uomo e la valenza speculativa dei pensatori di questo secolo a partire dal commento alla Sacra Scrittura articolato nei suoi vari sensi. BIBLIOGRAFIA

S. BERNARDO, Il dovere di amare Dio, a cura di A.M. Piazzoni e E. Paratore, Paoline, Milano 1990; A. ORAZZO, «Nel IX centenario della nascita di San Bernardo: un’antropologia nel linguaggio dell’amore», in La Civiltà Cattolica 142 (1991) I, 121-135; E. BERTOLA, Introdu-zione a: San Bernardo, Trattati, Scriptorium Claravallense-Fondazione di Studi Cisterciensi, Milano 1984, 221-269.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

SEMINARIO MAGGIORE (2 ore sett., 3° sem. - 1 ora sett., 4° sem.)

I Seminari maggiori (a numero chiuso nel terzo e quarto semestre) forniscono

la base per la prevista esercitazione scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico.

SMA15011-SMA15012. IL PROBLEMA DI DIO NELLA RIFLESSIONE

FILOSOFICA MODERNA E CONTEMPORANEA (2 ore sett., 3 sem. - 1 ora sett., 4 sem.: V. PETITO)

Che cosa può dire la filosofia sul problema di Dio? E in che misura tale que-

stione interroga la riflessione filosofica in maniera ineliminabile? Il Seminario si propone l’obiettivo di ripensare il problema di Dio come questione centrale nella tradizione filosofica occidentale e, in particolar modo, in alcuni pensatori e pensa-trici dell’epoca moderna e contemporanea. Il percorso si articolerà attraverso lo sviluppo di alcuni temi fondamentali:

- Un’analisi della Terza meditazione metafisica di Cartesio e il significato della de-cisione di fede nel pensiero di B. Pascal e S. Kierkegaard.

- Lo sviluppo del concetto di noumeno nella filosofia kantiana sino alla questione della “morte di Dio” in F.W. Nietzsche.

- Le “forme dell’amore implicito di Dio” nella riflessione di S. Weil. - Il problema del rapporto tra “Metafisica e fenomenologia” nel percorso filoso-

fico di E. Husserl e E. Stein. - La possibilità di considerare il problema di Dio tra “Tu divino e Tu eterno” nel

pensiero di F. Ebner e M. Buber e la “struttura” dell’idea dell’Infinito nella ri-flessione di E. Levinas. Tali questioni saranno trattate, infine, alla luce delle istanze che animano il

pensiero postmoderno. BIBLIOGRAFIA

R. DESCARTES, Meditazioni metafisiche, Laterza, Roma-Bari 1997; B. PASCAL, Pensieri, Bom-piani, Milano 2000; S. KIERKEGAARD, «Postilla conclusiva non scientifica alle Briciole filo-sofiche» in ID., Opere, Sansoni, Milano 1993; I. KANT, Critica della ragion pratica, Laterza, Roma-Bari 1997; ID., La religione entro i limiti della semplice ragione, Bompiani, Milano 2001; F.W. NIETZSCHE, La gaia scienza-Idilli di Messina, BUR, Milano 2000; E. HUSSERL, Idee per una fenomenologia pura e una filosofia fenomenologica, I, Einaudi, Torino 2002; ID., La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Roma-Bari 1983; E. STEIN, Essere finito-essere eterno. Per una elevazione al senso dell’essere, Città Nuo-va, Roma 1988; S. WEIL, L’ombra e la grazia, Bompiani, Milano 2002; ID., Attesa di Dio, Adelphi, Milano 2008; F. EBNER, La parola e le realtà spirituali. Frammenti pneumatologici, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998; M. Buber, Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, Ci-nisello Balsamo 1993; ID., L’eclissi di Dio, Mondadori, Milano 1990; E. LEVINAS, Totalità e in-finito, Jaca Book, Milano 1980; ID., Scoprire l’esistenza con Husserl e Heidegger, Raffaello Cor-

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tina Editore, Milano 1998; A. ALES BELLO, E. Husserl. Pensare Dio – credere Dio, Edizioni Messaggero, Padova 2005; X. TILLIETTE, Filosofi davanti a Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., I filosofi leggono la Bibbia, Queriniana, Brescia 2003; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristiana, Editrice AVE, Roma 1994; S. VANNI ROVIGHI, Il problema teolo-gico come filosofia, Eupress, Varese 2004; G. LOHFINK, Dio non esiste. Gli argomenti del nuovo ateismo, S. Paolo, Cinisello Balsamo 2010; R. AUDI, La razionalità della religione, Raf-faello Cortina Editore, Milano 2014.

SMA15021-SMA15022. TRA RESPONSABILITÀ E SPERANZA:

LA QUESTIONE DELL’ESSERE NELL’ETÀ DELLA TECNICA (2 ore sett., 3 sem. - 1 ora sett., 4 sem.: A.M. VITALE)

Lo sviluppo della civiltà tecnologica, radicato nelle premesse teoriche della

modernità e attualmente caratterizzato da una forza apparentemente inesauribile di autoaffermazione e di autolegittimazione, pone in questione direttamente l’ontologia e le sue categorie di riferimento. Esso, infatti, non presenta aspetti pro-blematici soltanto sul versante etico e sociale.

Già a partire dalla radicale denuncia operata da Günther Anders, per il quale la potestas annihilationis della tecnica corrisponde ad una negazione non soltanto dei valori, ma dell’essere stesso, il nesso sviluppo tecnologico-ontologia appare centrale.

Prendendo le mosse proprio dalla denuncia di Anders, il seminario si propone di indagare in modo critico alcune prospettive teoriche che affrontano il tema dei rischi e delle prospettive del progresso tecnologico a partire dalla elaborazione, da taluni considerata anacronistica, di una ontologia aperta alla possibilità di restitui-re un senso a quello stesso sviluppo tecnologico. È il caso, ad esempio, dell’ontolo-gia della vita organica di Hans Jonas e dell’ontologia utopica di Ernst Bloch. BIBLIOGRAFIA

G. ANDERS, L’uomo è antiquato, 2 voll., Bollati Boringhieri, Torino 2003; ID., L’odio è anti-quato, Bollati Boringhieri, Torino 2006; E. BLOCH, Spirito dell’utopia, La Nuova Italia, Fi-renze 1980; ID., Il principio speranza, 3 voll., Garzanti, Milano 1994; ID., Sul progresso, Gue-rini e Associati, Milano 1994; H. JONAS, Il principio responsabilità, Einaudi, Torino 1993; ID., Organismo e libertà, Einaudi, Torino 1999; G. PONTARA, Etica e generazioni future, La-terza, Bari 1995; F. MIANO, Responsabilità, Guida, Napoli 2010; P.P. PORTINARO, Il princi-pio disperazione. Tre studi su Günther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003; N. RUSSO, La biologia filosofica di Hans Jonas, Guida, Napoli 2004; A.M. VITALE, «Disperazione re-sponsabilità speranza. La vita come Experimentum: Anders, Jonas, Bloch», in Filosofia e Teologia 1 (2007) 87-99. Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite durante lo svolgimento del seminario in relazione al tipo di percorso scelto dallo studente.

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Biennio

Filosofico

CORSI OPZIONALI

CO15011-CO15012. METODOLOGIA E DIDATTICA DELL’IRC (2 ore sett., 1° - 2° sem.: U.R. DEL GIUDICE)

Obiettivo Il corso ha come scopo la qualificazione professionale del candidato Insegnante

di Religione (IdR) nella Scuola italiana di ogni ordine e grado; al fine di disporre all’abilità didattico-pedagogica gli IdR, si propone di:

- dare una visione d’insieme circa i motivi che hanno generato in Italia l’Insegna-mento della Religione Cattolica (IRC);

- far conoscere i fondamenti didattico-pedagogici dell’IRC; - disporre all’uso delle diverse metodologie per l’IRC anche con l’ausilio degli

strumenti tecnologici; - preparare agli adempimenti dell’IdR; - formare all’impegno scolastico per l’IRC nel contesto contemporaneo.

Programma Per sua natura la didattica richiede una sapienza interdisciplinare; alla base del-

la funzione docente una visione personalistica attenta alle fasi dell’apprendimento nei vari momenti di vita contribuisce alla formazione delle competenze professio-nali. L’IdR, professionista della scuola italiana, assume dalle indicazioni nazionali in genere e da quelle delle Intese MIUR-CEI, i lineamenti immediati, pedagogici e normativi, che sono alla base dell’azione didattica della Scuola italiana e dell’IRC.

Le attuali competenze professionali dell’IdR si chiariscono anche attraverso un’analisi storica delle riforme della Scuola italiana ed uno studio delle tappe che hanno caratterizzato l’IRC: la storia aiuta a comprendere il rilievo dell’IRC nella formazione della personalità degli studenti e della loro cultura religiosa ed assiolo-gica europea. Il confronto con le teorie pedagogico-didattiche aiuterà l’elabora-zione delle competenze professionali oggi necessarie. La riflessione confluirà in un momento laboratoriale attraverso il quale realizzare Unità didattiche relative so-prattutto a tematiche impegnative per il contesto etico-sociale contemporaneo. Si delineano così alcuni moduli secondo la seguente scansione:

- Sintesi storica dell’IRC nel sistema scolastico italiano; - L’IRC: equivoco, curricolo ed epilogo fino all’Intesa MIUR-CEI; - Stili cognitivi, apprendimento e personalismo; - La Professionalità dell’IdR tra analisi del contesto famiglia/territorio e azione

didattica; - Azione didattica dell’IdR e POF; - La scuola delle competenze e l’IRC; - L’IRC e gli assi culturali per lo sviluppo delle competenze; - Dagli strumenti didattici alla valutazione dell’IdR; - Dall’integrazione all’inclusione fino ai programmi personalizzati; - Laboratori circa alcune Unità didattiche.

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BIBLIOGRAFIA

CEI – SERVIZIO NAZIONALE PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (ed.), L’insegnamento della Religione risorsa per l’Europa. Atti della ricerca del Consiglio delle Con-ferenze Episcopali d’Europa, LDC, Leumann 2008; F. ARICI – R. GABBIADINI – M.T. MOSCATO (edd.), La risorsa religione e i suoi dinamismi. Studi multidisciplinari in dialogo, Franco Angeli, Milano 2014; R. REZZAGHI, Manuale di didattica della religione, La Scuola, Brescia 2012; Z. TRENTI – C. PASTORE (edd.), Insegnamento della religione: competenza e professionalità. Prontuario dell’insegnante di religione, LDC, Leumann 2013

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno proposte durante il corso.

CO15022. MUSICA SACRA

(2 ore sett., 2°/4° sem.: V. DE GREGORIO)

Il Corso si riferisce alla storia dell’arte musicale con particolare attenzione all’uso della musica nella ritualità della Chiesa delle origini e alla organizzazione della musica nella liturgia sia in Oriente sia in Occidente e ai successivi sviluppi, in relazione con l’evoluzione dei linguaggi musicali nelle varie epoche e paesi do-ve è avvenuta l’inculturazione del Cristianesimo. L’inculturazione del linguaggio liturgico è motivo di rimando alle diverse prospettive teologiche e delle conse-guenti organizzazioni della vita ecclesiale. Sono esaminati i progressivi passaggi dal Canto Gregoriano alla nascita della Polifonia, alla prassi musicale adottata nella Chiesa Cattolica della riforma pre e post tridentina e nelle Chiese riformate e alla crisi dovuta all’adozione, nei riti, dei linguaggi musicali mutuati dal melo-dramma profano dal sec. XVII al XIX. L’ultima parte del Corso è dedicata allo studio dei movimenti di riforma della musica liturgica che nella seconda metà del XIX secolo preparano gli interventi del Magistero nel secolo XX e il decisivo ri-pensamento imposto, anche alla musica in chiesa, dalla costituzione Sacrosantum Concilium del Vaticano II. Gli esiti della riforma liturgica voluta dal Concilio so-no codificati nell’Ordinamento Generale del Messale Romano nel quale sono spe-cificati tutti i motivi di organizzazione del canto e della musica nella celebrazione eucaristica. Una sezione di studio è dedicata allo studio dell’uso degli strumenti musicali nel culto, in particolare l’organo. A questo strumento, poi, ed alle cono-scenze tecnologiche per l’acquisizione di competenze necessarie per la conserva-zione degli esemplari storici e alla prassi per la loro schedatura e per le procedure di restauro viene dedicata l’ultima parte del corso. BIBLIOGRAFIA

V. DONELLA, La Musica in chiesa nei secoli XVII-XVIII-XIX, Bergamo, Carrara 1995; S. CORBIN, La Musica Cristiana: dalle origini al gregoriano, Jaca Book, Milano 1987; F. RAINOLDI, Sentieri della Musica Sacra: dall’Ottocento al Concilio Vaticano II. Documentazio-ne su ideologie e prassi, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1996; J. GELINEAU, Canto e Musica nel Culto Cristiano: principi, leggi e applicazioni, LDC, Torino 1963; V. DONELLA, Musica in

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Biennio

Filosofico

chiesa nel terzo millennio, Urban, Saronno 2004; A.P. ERNETTI, Storia del Canto Gregoriano, Venezia 1990; P. ARCANGELI (ed.), Musica e Liturgia nella cultura mediterranea, Leo Ol-schki, Firenze 1988; M. FURST-WULLE, Il canto cristiano nella storia occidentale, Claudiana, Torino 1974; G. STEFANI, Musica e religione nell’Italia barocca, S.F. Flaccovio, Palermo 1975; G. BAROFFIO – A. EUN JU KIM, Introduzione al Canto Gregoriano, Urban, Saronno 2003; A. BUGNINI, La riforma liturgica, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1983; F. RAINOLDI, Tra-ditio Canendi. Appunti per una storia dei riti cristiani, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 2000; R.A. LEAVER – J.A. ZIMMERMAN (edd.), Liturgia e Musica, formazione permanente, LEV, Città del Vaticano 2002; F. RAINOLDI, Il miele dalla pietra, guida liturgico-pastorale al canto dei salmi, CLV- Ed. Liturgiche, Roma, 2002; V. SANSON, La musica nella liturgia, note storiche e pro-poste operative, Messaggero, Padova 2002.

CORSI INTEGRATIVI

IL15011-IL15012. LINGUA GRECA (2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale di brani del Nuovo

Testamento. Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura e l’analisi di alcune pericopi del Nuovo Testamento, scelte come specimina per un corretto approccio metodologico e linguistico ai testi.

Obiettivi – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

BIBLIOGRAFIA

B. CORSANI, Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 2005; Nuovo Testamento interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL15021-IL15022. LINGUA LATINA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale di alcune pericopi del Nuovo Testamento nella traduzione latina della Vulgata e di documenti del Magistero.

Obiettivi – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

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BIBLIOGRAFIA

F. CUPAIUOLO, Sermo Latinus (teoria ed esercizi), Loffredo, Napoli 2004; Nuovo Testamen-to interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL15041-IL15042. LINGUA TEDESCA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: A. PATAUNER)

Il corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali di comprensione e produzione scritta ed orale.

Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti a esprimersi in lingua tedesca con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti.

- Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva - Proposizioni principali e secondarie (introduzione) - Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni - Pronomi e voci interrogative - Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili e inseparabili - Numeri cardinali

Per favorire la comprensione della lingua parlata sarà integrato con materiali autentici e video che presentino la lingua tedesca nell’uso quotidiano. BIBLIOGRAFIA

C. CATANI --- H. GREINER --- E. PEDRELLI --- C. WOLFFHARDT, Kurz und gut!, 1. Libro digita-le multimediale (ebook multimediale + libro), Zanichelli, Bologna 2013.

Ulteriore materiale didattico verrà distribuito a integrazione nel corso dell’anno.

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Triennio Teologico

IL TRIENNIO TEOLOGICO Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica

di base attraverso l’esposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipli-ne teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione.

Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è l’anima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la qua-si totalità dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto mediante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chiesa la riflessione teologica.

La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e viene sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a tematiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, l’Antropologia teologica, l’Eccle-siologia. Mediante l’esercizio dell’intellectus fidei lo studente ha modo di appro-fondire la conoscenza dei misteri della salvezza e di cogliere l’intima connessione tra gli stessi e il fine dell’uomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per annunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La riflessione teologica è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecu-menica e delle problematiche inerenti al dialogo interreligioso.

Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della Teologia morale è introdotta da una riflessione sui “Fondamenti biblici della teolo-gia morale”; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: mora-le fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria.

La formazione specificamente sacerdotale è assicurata – a livello accademico – dall’ampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Diritto canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità sacer-dotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa for-mazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto “Anno pastorale”.

Per il conseguimento del primo grado accademico – Baccalaureato in Sacra Teo-logia – lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico, l’esame finale secondo uno dei due modelli proposti (cf Informazioni, p. 24). Gli studenti, infine, sono invitati a continuare lo studio delle lingue antiche e moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teologi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori). Per quanti hanno seguito fin dall’inizio il piano di stu-di della Sezione, l’ammissione al triennio teologico suppone il completo espleta-mento del biennio filosofico (cf SL 21,4).

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QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2015-2016

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB15021 AT/1: Pentateuco (V.A. Appella) 4 6 AB15031 NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM15011 Ebraico A (V.A. Appella - V. Anselmo) 2 3 LM15021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF15021 Teologia fondamentale/1: rivelazione e fede (C. Greco) 5 8 ACF15031 Teologia fondamentale/2: tradizione e ispirazione

(G. Guglielmi) 2 3

ACF15041 Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana (S. Tanzarella)

3 5

CO Corso opzionale (uno per anno) (2)* (3)* —— ——

22 34 2° Semestre Area biblica

AB15042 AT/2: Profeti (E. Franco) 4 6 AB15052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF15052 Patrologia (M. Pampaloni) 3 5 ACF15062 Cristologia (A. Nugnes) 5 8 ACF15072 Storia della Chiesa medievale (A. Carfora) 2 3

CO Corso opzionale (uno per anno) (2)* (3)* —— ——

18 28

II ANNO 3° Semestre Area biblica

AB15061 AT/3: Sapienziali e altri scritti (P. Di Luccio) 4 6 AB15071 NT/3: Corpus Johanneum (C. Manunza) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF15081 Trinità (A. Nugnes) 3 5 ACF15091 Storia della Chiesa moderna (A. Carfora) 2 3

Area morale AM15011 Teologia morale fondamentale e generale

(D. Abignente) 5 8

CO15011 [facoltativo] Metodologia e didattica dell’Irc (U. Del Giudice)

(2)* (3)*

—— —— 18 28

* I credits dei corsi opzionali – tra parentesi – non sono conteggiati nei totali qui riportati.

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Triennio Teologico

4° Semestre Area cristologico-fondamentale credits ECTS ACF15102 Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS15012 Antropologia teologica/1: creazione e uomo

(R. Del Riccio) 3 5

AAS15022 Antropologia teologica/2: grazia e virtù teologali (G. Guglielmi)

4 6

AAS15032 Escatologia (R. Del Riccio) 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES15012 Ecclesiologia e Mariologia (N. Salato) 5 8

—— —— 16 25

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale AES15021 Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima

(G. Di Napoli) 2 3

AES15031 Eucaristia (A. Porreca) 3 5 AES15051 Diritto canonico/1 (E. Napolitano) 3 5

Area antropologico-spirituale AAS15041 Teologia spirituale (L. Borriello) 2 3

Area morale AM15021 Teologia morale speciale/1: vita religiosa

(D. Abignente) 2 3

AM15041 Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Bastianel - S. Purcaro)

5 8

CO Corso opzionale (uno per anno) o crediti formativi (2)* (3)*

SF Seminario per l’esame finale 2 3 —— ——

19 30 6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES15042 Liturgia (G. Di Napoli) 3 5 AES15062 Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES15072 Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES15082 Teologia pastorale (F. Zaccaria) 2 3 AES15092 Diritto canonico/2 (V.A. Todisco) 2 3

Area morale AM15032 Teologia morale speciale/2: vita fisica (C. Casalone) 4 6

CO Corso opzionale (uno per anno) o crediti formativi (2)* (3)* SF Seminario per l’esame finale 2 3

T01 Tesi/esercitazione scritta —— ——

17 26

* I credits dei corsi opzionali – tra parentesi – non sono conteggiati nei totali qui riportati.

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Corsi opzionali per il triennio teologico (cf p. 36) credits ECTS 1° Sem.

CO15011 Metodologia e didattica dell’Irc (U. Del Giudice) 2 3 C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”.

Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel) 2 3

2° Sem. CO15012 Metodologia e didattica dell’Irc (U. Del Giudice) 2 3 CO15022 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3 LM15062 Ebraico B (P. Di Luccio) 2 3

C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3 D15072 La prassi umano/penitenziale della Chiesa nella Liturgia

(G. Di Napoli) 2 3

Seminario per l’esame finale

SF15011-SF15012 “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” (Sal 8,5). L’umano in teologia. Prospettiva morale (D. Abignente)

SF15021-SF15022 “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” (Sal 8,5). L’umano in teologia. Prospettiva sistematica (G. Guglielmi)

SF15031-SF15032 “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?” (Sal 8,5). L’umano in teologia. Prospettiva biblica (B. Puca)

Legenda codici Corsi:

Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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Triennio Teologico

DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA BIBLICA

AB15021. AT/1: PENTATEUCO (4 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge di introdurre lo studente nel vasto, variegato e affascinante

Corpus letterario dei primi cinque Libri della Bibbia, per conoscerne la prospettiva storica e letteraria e per scoprirne l’impianto teologico, tanto nel canone ebraico (la Torah nella TaNaK) quanto in quello cristiano (il Pentateuco nella LXX, nella Vulgata, fino alla Bibbia attuale).

Le prime lezioni si occuperanno della ricognizione diacronica del Pentateuco, fornendo lo status quaestionis della ricerca critica a suo riguardo, dal Medioevo, passando per l’ipotesi documentaria, fino ai tentativi dei nostri giorni.

In un secondo momento, le lezioni verteranno sulla visione sincronica del ples-so pentateucale (il macroracconto) e quindi sulla presentazione della struttura let-teraria e dei temi teologici dei suoi singoli Libri.

Infine, le lezioni offriranno letture ed esercitazioni esegetiche su sezioni e brani significativi dei singoli Libri (ad es. Es 20 [Dt 5]; Lv 16; Nm 13-14; Dt 10,12-22; ecc.), privilegiando l’incipit della Sacra Scrittura (Gen 1-11). L’approccio impiega-to si baserà sulla continua interazione tra metodologie di stampo storico-critico e di tipo narrativo. BIBLIOGRAFIA

Come manuale, uno dei seguenti testi a scelta: G. GALVAGNO – F. GIUNTOLI, Dai frammenti alla storia. Introduzione al Pentateuco, Elledici, Torino 2014; G. BORGONOVO (ed.), Torah e storiografia dell’Antico Testamento (Logos 2), Elledici, Leumann 2012; J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Queriniana, Brescia 1996; A. ROFÉ, La composizione del Pentateuco. Un’introduzione, EDB, Bologna 1999; J.-L. SKA, Introduzio-ne alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 2004 (edizione disponibile in varie lingue); F. GARCÍA LÓPEZ, Il Pentateuco, Paideia, Brescia 2004; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Bre-scia 2005, 91-307; T. RÖMER – J.-D. MACCHI – CH. NIHAN (edd.), Guida di lettura dell’Anti-co Testamento, EDB, Bologna 2007, 55-225. Resta valido per l’approfondimento: A. DE PURY – T. RÖMER (edd.), Le Pentateuque en question. Les origines et la composition des cinq pre-miers livres de la Bible à la lumière des recherches récentes, Labor et Fides, Genève 2002.

Altri testi saranno indicati in classe, come anche la bibliografia d’approfondimento. Schemi del docente.

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AB15031. NT/1: SINOTTICI-ATTI

(4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il corso si propone un accostamento ai Vangeli sinottici e agli Atti degli Apo-stoli secondo il seguente percorso:

1. questioni introduttive: dal kerygma al racconto: la prima predicazione cri-stiana; il genere letterario e la sua funzione, il problema sinottico e le diverse ipotesi, la storicità dei vangeli;

2. struttura e teologia dei vangeli di Marco e Matteo e dell’opera lucana; 3. esegesi di testi scelti (della triplice tradizione: la tempesta sedata, Mc 4,35-41;

Mt 8,23-27; Lc 8,22-25; della duplice tradizione: la similitudine dei fanciulli sulla piazza del mercato, Mt 11,16-19; Lc 7,31-35) seguendo un approccio che integri il metodo storico-critico con le nuove metodologie letterarie.

All’interno del Corso istituzionale vi sarà un laboratorio metodologico-didattico (della durata complessiva di 8 ore a cura della Prof.ssa Annalisa Guida) sui princi-pali generi letterari rintracciabili nei racconti di Marco, Matteo e nell’opera lucana. Ciascun laboratorio (della durata di 2 ore) sarà dedicato ad uno dei quattro testi e composto di tre momenti: presentazione di una tipologia di genere letterario carat-teristica del testo in esame (per il vangelo di Marco la parabola e il racconto di guarigione; per il vangelo di Matteo, la citazione di compimento; per il vangelo di Luca: il motivo del viaggio e la synkrisis; per gli Atti, i sommari); lavoro di gruppo; restituzione e sintesi dei risultati. BIBLIOGRAFIA

Per la parte preliminare: R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Bre-scia 2001 (orig. ingl. 1997); D. MARGUERAT (ed.), Introduzione al Nuovo Testamento, Clau-diana, Torino 2004; V. FUSCO, «Introduzione generale ai Vangeli sinottici», in M. LACONI (ed.), Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli (Logos. Corso di Studi Biblici 5), Elledici, Leu-mann 2002², 39-136; K.K. KRIEGER, I veri «detti di Gesù». Il messaggio della fonte Q, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. PROSTMEIER, Breve introduzione ai vangeli sinottici, Que-riniana, Brescia 2007.

Per i singoli testi: J.N. ALETTI, L’arte di raccontare Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., Il racconto come teologia, Dehoniane, Roma 1996; F. BOVON, Vangelo di Luca, I-III, Paideia, Brescia 2005-2013; C. FOCANT, Il vangelo secondo Marco, Cittadella, Assisi 2015; U. LUZ, Vangelo di Matteo, I-III, Paideia, Brescia 2006-2014; D. MARGUERAT, La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Gli Atti de-gli apostoli, I. At 1-12, EDB, Bologna 2011; ID., Gli Atti degli apostoli, II. Atti 13-28 (in cor-so di pubblicazione). Dispense del Professore.

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LM15011. EBRAICO A (2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA - V. ANSELMO)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-

te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base. BIBLIOGRAFIA

TH.O. LAMBDIN, Introduzione all’ebraico biblico, a cura di E.M. Obara (Subsidia Biblica 45), Gregorian and Biblical Press, Roma 2013.

LM15021. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e del-la sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esem-pi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. – F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia, I-II, tr. it. a cura di C. Rusconi, EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Biblical In-stitute Press, Romae 19666 [= M. ZERWICK – J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Exam-ples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testa-mento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE – K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Gramma-tical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

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AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato che si sviluppa lungo tre semestri e comporta: (1) un’introduzione storica e siste-matica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; (2) la teo-logia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); (3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

ACF15021. TEOLOGIA FONDAMENTALE/1:

RIVELAZIONE E FEDE (5 ore sett., 1° sem.: C. GRECO)

Obiettivo Nell’attuale contesto storico postmoderno, caratterizzato da una diffusa menta-

lità tecnico-scientifica, dalla secolarizzazione e dal pluralismo religioso, e sul piano sociale dalla povertà di due terzi dell’umanità, l’annuncio della fede è divenuto problematico. Il corso propone un percorso di approfondimento della rivelazione di Dio e della sua credibilità in modo da offrire allo studente gli elementi conosci-tivi e argomentativi per rendere ragione della fede in modo responsabile, com-prensibile e significativo, per gli uomini di oggi.

Programma Il corso si articola in due sezioni, ciascuna con un’adeguata metodologia: a) l’in-

dividuazione della rivelazione e della sua essenza come fondamento della fede (mo-mento fondativo); b) l’argomentazione della sua credibilità (momento apologetico).

La prima sezione – fenomenologico-ermeneutica – indagando nelle fonti bibli-che dell’AT e del NT e nel magistero conciliare (Vat. I e II), coglie l’essenza della rivelazione in una struttura costituita da parole ed eventi intimamente connessi nel quadro della creazione e della storia. Tale struttura conosce una singolare concen-trazione e intensificazione nella persona di Gesù Cristo, che nel suo particolare rapporto con il Padre, nei segni di misericordia e di potenza, e nel mistero pasqua-le, compie e completa tutta la rivelazione.

Accertato lo statuto antropologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano responsabile, la seconda sezione – critico-veritativa – si ripropone di argo-mentare la credibilità della stessa rivelazione di fronte a tre possibili istanze del de-stinatario: quella della ragione critica, determinando lo statuto ontologico, episte-mologico e teologico della relazione rivelativa; quella della ragione storica, fissando i criteri per il riconoscimento di un evento storico dal significato definitivo e uni-versale; quella della ragione etico-pratica, evidenziando l’efficacia salvifica della fe-de cristiana nel confronto con le altre offerte salvifiche.

Un’ultima sezione prende in esame alcune istanze del pluralismo religioso e af-fronta il problema della rivelazione e della sua verità nella prospettiva della teolo-gia delle religioni.

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BIBLIOGRAFIA

C. GRECO, Rivelazione di Dio e ragioni della fede. Un percorso di teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; M. ANTONELLI – M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesi-mo. Le questioni e gli interrogativi», in La Scuola Cattolica 125 (1997) 3-4; H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIÈ-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. MOINGT, Dio che vie-ne all’uomo. Dal lutto allo svelamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005; M. EPIS, Teologia fondamentale. La ratio della fede cristiana, Queriniana, Brescia 2009.

ACF15031. TEOLOGIA FONDAMENTALE/2:

TRADIZIONE E ISPIRAZIONE (2 ore sett., 1° sem.: G. GUGLIELMI)

Riflettendo sulla rivelazione, la Teologia Fondamentale affronta la questione

della sua “trasmissione” nella vita della Chiesa (cf DV II-III). Nello specifico, la Gnoseologia teologica (tradizione, ispirazione e magistero) si sofferma sullo studio della Parola di Dio scritta (ispirazione e canonicità della Scrittura) e trasmessa (re-lazione fra tradizione e Scrittura), quale “unico deposito” della Parola di Dio affi-data alla Chiesa. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; D. HERCSIK, Elementi di Teologia Fondamentale. Concetti, contenuti, metodi, EDB, Bologna 2006; F. SCANZIANI (ed.), Fare teologia nella tradizione, Glossa, Milano 2014.

Approfondimento monografico: Y. CONGAR, La tradizione e le tradizioni, II, Paoline, Roma 1965, 213-260.

ACF15041. STORIA DELLA CHIESA ANTICA

E ARCHEOLOGIA CRISTIANA (3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA)

Il Corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia

della Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della Chiesa-teologia e sull’uso pubblico della storia del cristianesimo antico. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristianesimo e alla sua distinzio-ne dal giudaismo e ai suoi rapporti con l’impero romano. Particolare attenzione sa-rà dedicata alla figura di Costantino, alla sua azione politica e alle conseguenze del-la sua politica religiosa.

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BIBLIOGRAFIA

Introduzione: S. ADAMIAK – S. TANZARELLA (edd.), L’uso pubblico della storia del cristiane-simo antico, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014;

Parte Generale: P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo nell’impero romano, Laterza, Roma-Bari 2009.

Parte Monografica: «Costantino e la teologia romana del XIX-XX secolo», in Costantino I. En-ciclopedia costantiniana sulla figura e l’immagine dell’imperatore del cosiddetto editto di Milano 313-2013, III, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2013, 377-389; S. ADAMIAK – S. TANZARELLA (edd.), Costantino e le sfide del cristianesimo. Tracce per una difficile ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013. Lettura integrale di alcuni scritti del cristianesimo antico.

AREA BIBLICA

AB15042. AT/2: PROFETI

(4 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)

Obiettivo In una prospettiva esegetico-teologica, il corso ha un duplice obiettivo: a. introdurre alla conoscenza critica della profezia e degli scritti profetici (la sto-

ria profetica: Gs-2Re, i libri profetici: Is Ger Ez Os-Ml, l’apocalittica: Dn); b. far acquisire un metodo di lettura esegetica che abiliti a comprendere e at-

tualizzare il messaggio teologico.

Programma L’introduzione generale e alcune questioni particolari saranno affrontate e di-

scusse in classe, mentre la lettura critica di una monografia sui profeti dal punto di vista ebraico e lo studio della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori e di Dn sono affidate allo studio personale e sa-ranno verificate con incontri seminariali.

Le esemplificazioni, orientate all’acquisizione di un metodo esegetico e di una sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 1-3); l’inizio e la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13–53,12); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di Sion (Is 62). BIBLIOGRAFIA

L. ALONSO SCHÖKEL – J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; A. NEHER, L’essenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento, II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele, Paideia, Bre-scia 1974; R. RENDTORFF, Introduzione all’A.T. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in e-poca biblica, Claudiana, Torino 20013; ID., Teologia dell’A.T., I. I testi canonici, Claudiana, Torino 2001; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, ed. it. a cura di F. Dalla Vecchia, Queriniana, Brescia 2005 (or. 1995, 20042).

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Triennio Teologico

AB15052. NT/2: CORPUS PAULINUM

(4 ore sett., 2° sem.: C. MANUNZA)

Obiettivo Il corso si prefigge di consegnare uno strumentario di base per entrare in con-

tatto con l’epistolario paolino accolto nel canone neotestamentario.

Programma Dopo alcuni cenni introduttivi sulle caratteristiche degli scritti epistolari neote-

stamentari e sulle modalità della loro fruizione, verranno presentati prima la figura di Paolo di Tarso, quindi i contesti e le coordinate delle diverse lettere del Corpus. Sarà poi offerta, soprattutto interagendo con diversi brani delle lettere c.d. “pro-topaoline”, la proposta di una “struttura portante” di teologia paolina, in dialogo con qualche elemento teologico del resto dell’epistolario. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà data nel corso delle lezioni. Si segnalano indicativamente: N.S. BRODEUR, Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo, I-II, GBP, Roma 2010-2013; R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001; A. SACCHI, Lettere paoline e altre lettere, Elledici, Torino 1995; C.M. MARTINI, Il Vangelo di Paolo, Àncora, Milano 2007; U. VANNI, L’ebbrezza nello Spirito (1Cor 12,13; Ef 5,18): una proposta di spiri-tualità paolina, AdP, Roma 2000; R. FABRIS – S. ROMANELLO, Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2009; B. PUCA, Una periautologia paradossale. Analisi retorico-letteraria di Gal 1,13-2,21, GBP, Roma 2011; E. FRANCO, Comunione e partecipazione. La koinônia nell’epistolario paolino, Morcelliana, Brescia 1986.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF15052. PATROLOGIA

(3 ore sett., 2° sem.: M. PAMPALONI)

Obiettivo Evidenziare lo sviluppo del discorso cristiano nelle sue varie articolazioni:

biblico-dogmatiche, istituzionali, ascetico-spirituali.

Programma (A) Il significato e l’importanza della Patrologia nella storia della teologia; lo

statuto epistemologico della Patrologia. (B) Profilo storico, dai Padri Apostolici a Giovanni Damasceno. (C) Le linee dello sviluppo della teologia patristica come serie di domande cor-

rettamente poste e risposte adeguate (ortodossia), oppure domande scorret-te e/o risposte non adeguate (eresia) alle conseguenze dell’Incarnazione.

Metodo Lezioni frontali con lettura e commento di testi scelti.

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BIBLIOGRAFIA

L. PADOVESE, Introduzione alla teologia patristica, Casale Monferrato, Piemme 1992; H.R. DROBNER, Patrologia, Casale Monferrato, Piemme 2002; Altra bibliografia puntuale sarà consegnata agli studenti durante il corso, insieme ai testi oggetto dello studio.

ACF15062. CRISTOLOGIA

(5 ore sett., 2° sem.: A. NUGNES)

Il corso intende ripercorrere ed esplicitare i principali aspetti del mistero di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

L’asse portante dell’itinerario proposto sarà rappresentato dall’interazione viva e biunivoca tra confessio e intellectus fidei. In questo modo, si cercherà di favorire una rilettura della fede in Gesù Cristo che metta al riparo di riduzioni di tipo intel-lettualistico o astrazioni del mistero, pur mantenendo il richiesto rigore metodolo-gico. In tale prospettiva, si cercherà di guardare alla Cristologia come ad un’ermeneutica teologica della confessione di fede della Chiesa: “Gesù è il Cri-sto”/ “Gesù è il Signore”.

Il percorso si articolerà in tre parti distinte, animate da una forte continuità che consentirà riprese e rimandi tra le diverse sezioni.

Una prima parte di tipo fondativo-ermeneutico, oltre ad affrontare le questioni metodologiche preliminari espliciterà i principi teologici portanti per la riflessione cristologica, affrontando alcune questione fondative, quali, ad esempio, il rapporto tra storia e fede, nell’ambito della cosiddetta ricerca sul Gesù storico. Inoltre, si ri-percorreranno i principali aspetti del mistero di Cristo così come esposti dai testi scritturistici, provando una prima enucleazione ed interpretazione di temi, schemi, e terminologie che rappresentano la base per la riflessione speculativa.

La seconda parte, storico-sistematica, seguirà lo sviluppo storico della riflessione cristologica nelle sue tappe principali avendo cura di evidenziare gli snodi tematici e speculativi che hanno delineato la fisionomia della nostra tradizione teologica.

Infine, nella terza parte, saranno ripresi in modo più puntuale alcuni dei temi emersi nelle precedenti sezioni per poterli rileggere anche alla luce del contesto at-tuale. In particolare si presterà attenzione ad alcune focalizzazioni tematiche tra cui: i modelli soteriologici, le questioni riguardanti la coscienza di Gesù, le possibi-li riletture della definizione di Calcedonia e gli interrogativi posti dal pluralismo re-ligioso contemporaneo. BIBLIOGRAFIA

Per la parte generale, un manuale a scelta tra: N. CIOLA, Gesù Cristo Figlio di Dio, Borla, Roma 2012; P. GAMBERINI, Questo Gesù, EDB, Bologna 2005; O. GONZÁLEZ DE

CARDEDAL, Cristologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; W. KASPER, Gesù il Cristo (BTC 23), Queriniana, Brescia 2010.

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Testi magisteriali ed altri documenti: CONCILIO DI NICEA I, Simbolo, DH 125-126; CONCILIO

DI COSTANTINOPOLI I, Simbolo, DH 150; CONCILIO DI EFESO, DH 250-266; LEONE MAGNO, Tomus ad Falvianum, DH 290-295; CONCILIO DI CALCEDONIA, Simbolo, DH 300-303; CONCILIO DI COSTANTINOPOLI II, DH 421-438; CONCILIO DI COSTANTINOPOLI III, DH 550-559; CONCILIO DI VIENNE, Fidei catholicae, DH 900-902; CONGREGAZIONE PER LA

DOTTRINA DELLA FEDE, Dominus Iesus. Dichiarazione circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, EV 19, 1142-1199; ID., Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione, AAS 100 (2008) 489-504; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONA-LE, «Alcune questioni riguardanti la cristologia»; «Teologia, cristologia e antropologia»; «La coscienza che Gesù aveva di se stesso e della sua missione» in ID., Documenti (1969-2004), ESD, Bologna 2006; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, «Bibbia e cristologia», in Enchiri-dion Biblicum, EDB, Bologna 1993, nn. 909-1039.

Per gli approfondimenti, saranno suggerite letture specifiche dal docente.

ACF15072. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE

(2 ore sett., 2° sem.: A. CARFORA)

Il corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle tematiche di storia della Chiesa in epoca medievale attraverso l’approccio alle fonti, la tratta-zione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Formazione della Christianitas nei suoi aspetti istituzionali e religiosi, conside-

rando la relazione tra potere spirituale e potere temporale, la spiritualità, la nascita e l’evoluzione della vita monastica e religiosa, la religiosità laicale.

Parte monografica: Francesco d’Assisi.

BIBLIOGRAFIA

Parte generale: G.G. MERLO, Il cristianesimo medievale in Occidente, Laterza, Roma-Bari 2012.

Parte monografica: G.G. MERLO, Frate Francesco, il Mulino, Bologna 2013.

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SECONDO ANNO

AREA BIBLICA

AB15061. AT/3: SAPIENZALI E ALTRI SCRITTI

(4 ore sett., 3° sem.: P. DI LUCCIO)

Le prime lezioni hanno carattere introduttivo e illustrano la categoria di “sa-pienza” in Israele e nel vicino Oriente antico. La parte fondamentale del corso ri-guarda i seguenti testi della letteratura sapienziale: Proverbi, Cantico dei Cantici, Salmi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza con particolare riferimento all’apporto critico di Giobbe e di Qohelet. La presentazione di ciascun libro affronta le pro-blematiche generali di ogni introduzione: autore, data di composizione, struttura letteraria, interpretazione e messaggio e prevede inoltre l’esegesi dei passi più signi-ficativi. Il corso si conclude con una rapida introduzione agli scritti midrashici.

L’approccio esegetico ai testi è finalizzato a introdurre lo studente nel lavoro di analisi e di metodologia e mira alla puntualizzazione dei principali temi della lette-ratura sapienziale: creazione, storia e quotidianità dell’uomo; giustizia di Dio e problema del male; immortalità e resurrezione. BIBLIOGRAFIA

A. BONORA – M. PRIOTTO E COLL. (edd.), Libri sapienziali e altri scritti (Logos 4), Elledici, Leumann 1997; L. MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale. Proverbi Giobbe Qohelet Siracide Sapienza. Caratteristiche letterarie e temi teologici, EDB, Bologna 2012; V. MORLA ASENSIO – A. ZANI, Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 5), Paideia, Brescia 1997; S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013; M. NOBILE (ed.), «La letteratura sapienziale», in ID., Teologia dell’Antico Testamento (Logos 8/1), Elledici, Leumann 1998, 143-172; G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975.

La bibliografia sui commenti e sui saggi esegetici sarà fornita durante il corso.

AB15071. NT/3: CORPUS JOHANNEUM

(4 ore sett., 3° sem.: C. MANUNZA)

Obiettivo Il corso si prefigge di consegnare uno strumentario di base per entrare in con-

tatto con gli scritti neotestamentari costituenti il Corpus Johanneum.

Programma Un’introduzione generale tratterà alcune coordinate di fondo necessarie per la

comprensione degli scritti trattati, sia di natura storico-critica, quali autore, conte-sto e sfondo culturale etc., sia di altra natura, quali organizzazione del testo, moda-lità di fruizione etc. Privilegiando il Vangelo, ci si soffermerà, poi sulle singole ope-

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Triennio Teologico

re, delineandone alcune caratteristiche essenziali. Si approfondiranno infine alcune tematiche, offrendo qualche saggio di esegesi. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà data nel corso delle lezioni. Si segnalano indicativamente: A. CASALEGNO, Perché contemplino la mia gloria (Gv 17,24). Introduzione alla teologia del Vangelo di Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 19913; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovan-ni, III voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS, Giovanni, Borla, Roma 1992; V. MANNUCCI, Giovanni. Il Vangelo narrante, EDB, Bologna 1993; Y. SIMOENS, Secondo Gio-vanni. Una traduzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 1997; R.A. CULPEPPER, Anatomy of the Fourth Gospel: A Study in Literary Design, Fortress Press, Philadelphia 1983; D. MOLLAT, Giovanni maestro spirituale, Borla, Roma 1980; R. VIGNOLO, Personaggi del quarto vangelo. Figure della fede in San Giovanni, Glossa, Milano 1994; Y. SIMOENS, Le tre lettere di Giovanni. Credere per amare: una traduzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 2012; J. BEUTLER, Le lettere di Giovanni. Introduzione, versione e commento, EDB, Bologna 2009; U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, Dehoniane, Bologna 20014; Y. SIMOENS, Apocalisse di Giovanni, Apocalisse di Gesù Cristo: una traduzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 2010; R. INFANTE, Le feste di Israele nel Vangelo secondo Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF15081. TRINITÀ

(3 ore sett., 3° sem.: A. NUGNES)

Il Corso intende presentare i fondamenti e le linee essenziali della dottrina tri-nitaria cattolica.

L’attenzione principale sarà rivolta alla comprensione della teologia trinitaria come tentativo di illustrare il mistero di Dio così come rivelato a noi in Gesù Cri-sto. In questo senso, si tratterà di ridare la giusta evidenza ad un approccio storico-salvifico che si guardi dal rischio di una speculazione fine a se stessa e del tutto staccata dal piano dell’esperienza battesimale del cristiano. Sarà proprio il ricorso allo Sitz im Leben privilegiato della dinamica battesimale a guidare lo snodarsi del-le due parti in cui si articola il percorso.

La prima parte tratterà dei principi fondamentali e delle categorie speculative più importanti per il discorso trinitario, avendo cura di approfondire i riferimenti scrit-turistici e i principali modelli teorici proposti in età patristica e medioevale, oltre ad un’attenta rilettura dei simboli di fede e delle principali definizioni magisteriali.

La seconda parte approfondirà alcune tematiche specifiche della questione tri-nitaria: la rivalutazione della teologia del Padre, il rilievo della pneumatologia con particolare riferimento alla questione del Filioque, il rapporto tra Trinità economi-ca e Trinità immanente a partire dall’ “assioma” di K. Rahner, la riscoperta della centralità del mistero trinitario per la vita cristiana e la prassi ecclesiale.

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BIBLIOGRAFIA

Per la prima parte: N. CIOLA, Teologia trinitaria, EDB, Bologna 1996; P. CODA, Dio Uno e Trino. Rivelazione, esperienza e teologia del Dio dei cristiani, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; P. GAMBERINI, Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2008; W. KASPER, Il Dio di Gesù Cristo (BTC 45), Queriniana, Brescia 2003; L.F. LADARIA, Il Dio vivo e vero, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; B. MONDIN, La Trinità mi-stero d’amore, ESD, Bologna 2010; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 2000.

ACF15091. STORIA DELLA CHIESA MODERNA

(2 ore sett., 3° sem.: A. CARFORA)

Il corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle temati-che di storia della Chiesa in epoca moderna attraverso l’approccio alle fonti, la trattazione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Problematizzazione dei concetti storiografici di riforma e controriforma nel

XVI secolo. Riforma Luterana. Concilio di Trento. Inquisizione, confessionalizza-zione e disciplinamento. Missione ed evangelizzazione in epoca moderna. Santità e forme di vita religiosa e laicale. La Chiesa nell’età dell’assolutismo. Gallicanesimo. Giansenismo. Chiesa, Illuminismo e Rivoluzione francese.

Parte monografica: Chiesa e povertà in Età Moderna.

BIBLIOGRAFIA

Parte generale: E. BONORA, La controriforma, Laterza, Roma-Bari 2001.

Parte monografica: M. GARBELLOTTI, Per carità. Poveri e politiche assistenziali nell’Italia mo-derna, Carocci, Roma 2013.

AREA MORALE

AM15011. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE

(5 ore sett., 3° sem.: D. ABIGNENTE)

I. Senso, fondamenti e criteri di un’etica teologica (A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla

Veritatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemo-logico della teologia morale. (B) Carattere originario della moralità. L’adesione di fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di sequela. (C) Intelligenza nella fede dell’esperienza e della conoscenza morale, dell’ethos e dell’etica: disegno storico-genetico dell’ethos biblico nei suoi impulsi

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Triennio Teologico

principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero.

II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana (A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, tra-

smissione. (B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e oggettività. (C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato.

Il corso prevede l’alternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio semina-riali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pensiero di moralisti contemporanei. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; D. ABIGNENTE – S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggetti-vità, storicità, intersoggettività, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009.

Le letture seminariali verranno indicate all’inizio del corso.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF15102. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 4° sem.: S. TANZARELLA)

Introduzione Metodo storico e conoscenza storica. Le politiche della memoria, le tentazioni

dell’oblio, i pericoli dei revisionismi e la purificazione della memoria. Uso pubbli-co della storia.

Programma Ricostruzione attraverso la lettura delle fonti di alcuni problemi storiografici re-

lativi ai secoli XIX e XX; la Chiesa cattolica nel processo della Restaurazione; Ro-smini e Delle cinque piaghe della Santa Chiesa; Pio IX e il Concilio Vaticano I; ge-nesi e sviluppi della “questione romana” e della “questione sociale”; Pio X e linee essenziali del modernismo; Benedetto XV e la I guerra mondiale; Pio XI, il fasci-smo e il nazismo; il sostegno della Chiesa italiana al fascismo e all’impegno colonia-le; Pio XII, la II guerra mondiale e la questione della Shoah; Chiesa e società italia-na negli anni ’50; Primo Mazzolari; Giuseppe Dossetti; don Zeno Saltini; Giuseppe Lazzati; Giorgio La Pira; Lorenzo Milani; Giovanni XXIII e la pace; il Concilio Vaticano II; Paolo VI e il dopo Concilio.

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BIBLIOGRAFIA

Parte generale: S. TANZARELLA (ed.), Il pericoloso mestiere dello storico. L’uso pubblico della storia del cristianesimo del XX secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014; S. TANZARELLA, «La Parrocchia: vita, morte e miracoli», in Cristiani d’Italia. Chiese, Società, Stato 1861-2011, I, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2011, 359-376.

Parte monografica: P. MAZZOLARI, Tu non uccidere (qualsiasi edizione); L. MILANI, Lettera ai cappellani militari – Lettera ai giudici (qualsiasi edizione); J. PEZET, Tu non ucciderai, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010; L. KOCCI – V. GIGANTE – S. TANZARELLA, La grande menzogna. Tutto quello che non vi hanno raccontato sulla I guerra mondiale, Dissensi, Viareggio 2015.

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

Nel piano di studi l’area comprende i corsi che venivano indicati precedente-mente come Antropologia teologica, Grazia e virtù teologali, Escatologia e Teolo-gia spirituale. Questo insieme di discipline vengono ora unificate in un corso unico interdisciplinare nel quale i temi di spiritualità si inseriscono nel percorso dogma-tico come ispirazione e modalità di realizzazione dell’uomo alla luce del Vangelo.

Il susseguirsi dei nuclei tematici, iniziando dall’uomo nella sua creaturalità, chiamata alla figliolanza divina, liberata dal peccato per vivere la libertà della fede, della speranza e dell’amore, tende a una pienezza escatologica. Le virtù teologali tendono perciò ad animare e a unificare l’insieme dello studio sia dogmatico che spirituale. A conclusione la teologia spirituale cercherà di esporre nella teologia mistica l’esperienza della grazia nella modalità più alta, collegandola tuttavia a quelle più ordinarie e sostanziali.

Ciascun nucleo tematico previsto dal Piano sarà sviluppato anzitutto secondo la struttura di ogni studio che cerca i fondamenti biblici, esamina la riflessione sto-rico-dogmatica in alcuni esponenti principali, si confronta con il Magistero della Chiesa e indica le linee sistematiche di teologia contemporanea. Questo percorso cercherà di evidenziare però non solo gli aspetti dinamici della trasformazione o-perata dalla Grazia nell’uomo e lo scopo ultimo cui lo indirizza, ma anche la situa-zione e il contesto concreto in cui vivono sia gli studenti, sia l’ambiente meridiona-le ed europeo. Il percorso inizierà perciò da un approccio di contestualizzazione, usufruendo di mezzi audiovisivi e letterari e cercando una ripresa rapida dei risul-tati raggiunti nello studio di antropologia svolto nel biennio filosofico.

AAS15012. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA/1:

CREAZIONE E UOMO

(3 ore sett., 4° sem.: R. DEL RICCIO)

Il corso intende offrire una sintesi organica dei principali nuclei dell’antropo-logia teologica (creazione e uomo) sia nella configurazione storico-dottrinale che in quella sistematica. Si procederà pertanto allo studio delle seguenti tematiche:

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1. Chiarificazione del concetto biblico-teologico di creatio ex nihilo 2. Creatio in sinu Trinitatis: libertà di Dio e gratuità della creazione 3. Unità e pluralità dell’essere umano 4. Lettura cristologica dell’imago Dei 5. Autopossesso e relazionalità: il fondamento cristologico-trinitario sotteso a

tale dinamica antropologica 6. Ripresa critico-sistematica

BIBLIOGRAFIA

L. RUIZ DE LA PEÑA, Teologia della creazione, Borla, Roma 1988; ID., Immagine di Dio. Antro-pologia teologica fondamentale, Borla, Roma 1992; L.F. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme-PUG, Casale Monferrato-Roma 1995; D. SATTLER – T. SCHNEIDER, «Dottrina della creazione», in T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di dogmatica 1. Queriniana, Brescia 1995, 145-279; A. GANOCZY, Teologia della natura, Queriniana, Brescia 1997; I. SANNA, L’antropologia cristiana tra modernità e postmodernità, Queriniana, Brescia 2001; CTI, Comunione e servizio. La persona umana creata a immagine di Dio, Città del Vaticano 2004; F.G. BRAMBILLA, Antro-pologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; A. WÉNIN, L’uomo biblico. Letture nel Primo Testamento, EDB, Bologna 2005; M. KEHL, «E Dio vide che era cosa buona». Una teologia della creazione, Queriniana, Brescia 2009; G. GUGLIELMI, «Crea-tio in sinu Trinitatis. Schizzo di ontologia trinitaria della creazione», in Ricerche Teologiche 20 (2009) 359-382; C. DI SANTE, L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico, Queriniana, Brescia 2010; G. GUGLIELMI, B.J.F. Lonergan tra tomismo e filosofie contemporanee. Coscienza, significato e linguaggio, EDI, Napoli 2011.

AAS15022. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA/2:

GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI

(4 ore sett., 4° sem.: G. GUGLIELMI)

In linea con la lettura della creazione e dell’uomo in Cristo (cf GS 22) avanzata dal precedente corso di Antropologia Teologica, si procederà all’approfondimento esplicito della grazia come offerta originaria e permanente di partecipazione alla fi-gliolanza divina di Cristo, e delle virtù teologali quali doni di Dio che costituiscono l’uomo nella condizione di vita nuova della giustificazione. Infine, la sezione mo-nografica che conclude il corso, approfondirà il rapporto tra colpa e auto-comunicazione perdonante formulato da K. Rahner. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: Il docente offrirà, come testo base, una sua sintesi personale effettuata sui lavori di: F.G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; S.P. BONANNI, L’amore che spera e crede. Nella traccia della storia fra antropologia e teologia, Gregorian & Biblical Press, Roma 2010.

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Approfondimento monografico: K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo, Paoline, Alba 1977, 127-183.

AAS15032. ESCATOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: R. DEL RICCIO)

L’escatologia non è una delle dimensioni del cristianesimo, ma è, «in senso as-soluto, il tramite della fede cristiana» (J. Moltmann), la traduzione in chiave critica dell’annuncio della fede circa il futuro definitivo dell’uomo e della sua storia, che agisce anche sul suo presente e passato. L’escatologia/escatologico rilegge il pre-sente-passato a partire dalla realtà futura, non è però solo una docta ignorantia fu-turi, bensì suprema promessa del Cristo Risorto. In questa prospettiva si situa il passaggio da un oggetto (cose ultime – De Novissimis) indefinito e non decifrabile, ad una realtà, quella dell’eschaton, che diventa uno spazio di libertà e di relazione. Così anche gli éschata – avvenimenti ultimi (morte, giudizio, inferno, purificazione, paradiso) sono dunque riconsiderati come éschaton – atteggiamento, stile (dimen-sione antropologica) e assumono in Cristo – éschatos (dimensione cristologico-trinitaria), una nuova ineludibile realtà. In questa prospettiva, la Chiesa, comunità escatologica (dimensione ecclesiologica), arricchita dei doni dello Spirito del Risor-to che segnano in lei l’irruzione dei tempi ultimi (LG 48-49), guarda a Maria «ico-na escatologica» (L. Bouyer) della Chiesa quale anticipazione della chiamata di tut-ti i credenti alla gloria futura. BIBLIOGRAFIA

Parte Generale: CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Alcune questioni concernenti l’escatologia (17maggio 1979), in EV 6/1528-1549; R. DE LA PEÑA, L’altra dimensione. Escato-logia cristiana, tr. it. E. Lasagna, Borla, Città di Castello 1981; J. JOSÉ TAMAYO-ACOSTA, L’esca-tologia cristiana, tr. it. B. Pistocchi, Città di Castello 1986; F.J. NOCKE, Escatologia, tr. it. E. Gatti, Queriniana, Brescia 19904; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Problemi attua-li di escatologia (1992), in EV 13/448-571; J. MOLTMANN, L’avvento di Dio. Escatologia cristia-na, tr. it. D. Pezzetta, Queriniana, Brescia 1998; O.F. PIAZZA, La speranza. Logica dell’impos-sibile, Paoline, Milano 1998; A. CASALEGNO, «Tempo e momento escatologico nel Vangelo di Giovanni», in ID. (ed.), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2002, 165-194; G. ANCONA, Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 20072.

Parte monografica: “L’ermeneutica delle affermazioni escatologiche”. H.U. VON BALTHASAR, I novissimi nella teologia contemporanea, Queriniana, Brescia 1967; K. RAHNER, «Principi teo-logici dell’ermeneutica di asserzioni escatologiche», in ID., Saggi sui sacramenti e sull’escato-logia, Edizioni Paoline, Roma 1965, 399-440.

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AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES15012. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA

(5 ore sett., 4° sem.: N. SALATO)

Obiettivo Il corso si prefigge di introdurre lo studente alle questioni ecclesiologiche,

maggiormente dibattute nel Novecento, a partire dallo studio della Costituzione dogmatica Lumen gentium.

Programma La proposta metodologica che verrà presentata intende avviare un percorso si-

stematico del trattato ecclesiologico, avendo come chiave ermeneutica la sacramen-talità. La Chiesa, infatti, non è solo uno dei mezzi di salvezza, un semplice stru-mento di cui Cristo si serve per manifestarsi agli uomini e comunicare la grazia, ma è la salvezza tout court nella sua forma sociale e visibile. Essa è un progetto di gra-zia realizzato dalla comunione trinitaria (de Trinitate) già prefigurata nella ebraica (AT), fino a raggiungere la piena e perfetta alleanza stipulata attraverso il sangue di Cristo (NT), che la chiama a costituire il nuovo popolo di Dio (J. Ratzin-ger). La Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica, quale destinataria dell’autocomu-nicazione definitiva di Dio in Gesù Cristo è segno sacramentale che ripresenta e at-tualizza il mistero trinitario nella storia, fino alla parousía. La mediazione ecclesiale non si limita all’annuncio o a mettere in atto l’autocomunicazione di Dio (K. Rah-ner), ma ne rende presente l’efficacia salvifica. In questo senso la Chiesa, Spiritui Sancti edocta, non è solo un segno esteriore, ma ri-presenta, in quanto ne è il sa-cramento, la realtà significata, comunità escatologica che proclama sacramental-mente il mistero di Cristo, tenendo insieme tensionalmente mistero e storia. Ed è a questo livello che si radica in essa la garanzia di Dio della sua indefettibilità e della infallibilità del suo magistero, nascendo dall’ascolto della Parola, in fedele obbe-dienza alla Rivelazione e alla sua trasmissione nella tradizione vivente della fede, diventando esclusivo punto di riferimento per la persona. In questa prospettiva, la Chiesa, arricchita dei doni dello Spirito del Risorto che segnano in Lei l’irruzione dei tempi ultimi, guarda a Maria, Virgo Ecclesia, Ecclesia Immacolata, Ecclesia As-sumpta – concetti utilizzati dai Padri per parlare della Chiesa – quale anticipazione della chiamata di tutti i credenti alla gloria futura.

Metodo Il corso prevede gruppi di studio, relazioni degli studenti, discussione comune,

lettura seminariale di testi magisteriali. BIBLIOGRAFIA

Sezione Ecclesiologica: CONCILIO VATICANO II, Lumen gentium, Costituzione dogmatica sulla Chiesa (21 novembre 1964), in Acta Apostolicae Sedis 57 (1965) 5-67 (EV/1, 284-456); Di-spensa del professore. Per ulteriori approfondimenti si consultino i libri di: O.F. PIAZZA (ed.), La Trinità e la Chiesa. In dialogo con Giacomo Canobbio, San Paolo, Cinisello Balsamo

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2006; S. PIÉ NINOT, Ecclesiologia. La sacramentalità della comunità cristiana, Queriniana, Brescia 2008; G. CALABRESE – PH. GOYRET – O.F. PIAZZA (a cura), Dizionario di Ecclesiolo-gia, Città Nuova, Roma 2010; S. DIANICH, La Chiesa Cattolica verso la sua riforma (Giornale di Teologia 368), Queriniana, Brescia 2014.

Sezione Mariologica: H. RAHNER, Maria e la Chiesa. Indicazioni per contemplare il mistero di Maria nella Chiesa e il mistero della Chiesa in Maria, Jaca Book, Milano 1974.

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TERZO ANNO

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES15021. SACRAMENTOLOGIA GENERALE. BATTESIMO E CRESIMA

(2 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)

La presentazione del differente approccio ai sacramenti sviluppatosi nell’epoca dei Padri e nella riflessione della Scolastica consentirà di collocare in un contesto di-namico e di ampio respiro l’insegnamento del Magistero sui Sacramenti (specifica-mente: Concilio di Firenze, Trento e Vaticano II). In questa direzione si offriranno i seguenti approfondimenti: (1) Mysterion e sacramentum alla luce della Scrittura e dei Padri; (2) il mistero pasquale e la domanda circa l’istituzione dei sacramenti; (3) il termine sacramento riferito a Cristo, alla Chiesa e ai sacramenti; (4) l’intimo rap-porto tra Parola e Sacramento; (5) il legame inscindibile tra fede-celebrazione-vita.

I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: i dati biblici; la prassi celebrativa: dalla Didaché al RICA; la riflessione sistematica. Alcuni approfondimenti: (1) il carattere sacramentale; (2) il battesimo dei bambini; (3) aspetti ecumenici del Battesimo. BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2001; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «Sacramen-tum» (Corso di teologia sistematica 8), EDB, Bologna 1990; M. AUGÉ, L’iniziazione Cristia-na. Battesimo e confermazione, LAS, Roma 2004; A. GRILLO – M. PERRONI – P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di sacramentaria. I. Metodi e prospettive; II. I sacramenti della salvezza, Queri-niana, Brescia 2000.

AES15031. EUCARISTIA

(3 ore sett., 5° sem.: A. PORRECA)

Il corso vuole esporre, alla luce della fede e sotto la guida della Tradizione e del Magistero della Chiesa, la dottrina cattolica sull’Eucaristia nella sua completezza, evidenziando le dimensioni irrinunciabili. Accogliendo l’invito di Papa Francesco a lasciarsi interpellare dalla necessità di un rinnovamento mistagogico (cf Evangelii Gaudium 166), il corso si propone inoltre di iniziare lo studente alle risorse della metodologia mistagogica, intesa come struttura permanente della pastorale e via maestra per una nuova evangelizzazione. Punto di partenza è l’approccio metodo-logico all’Eucaristia secondo l’indicazione conciliare (cf SC 48): problemi aperti e prospettive. Alla luce dell’esperienza «per ritus et preces», si scopre come per mezzo dell’Eucaristia veniamo ripresentati al mistero di Cristo morto e risorto se-condo i ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva trasformazione nel corpo ecclesiale. Infine, si procede ad un esame at-tento delle grandi conquiste della scolastica, delle definizioni tridentine e delle successive dichiarazioni del Magistero (in modo particolare dal Concilio Vaticano

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II fino alle Esortazioni Apostoliche post-sinodali di Benedetto XVI Sacramentum Caritatis (2007) e Verbum Domini (2010). Ampio spazio è dedicato allo studio e all’analisi storico-letterario-teologica delle anafore eucaristiche. Si metteranno in luce le diverse prospettive sulla genesi della preghiera eucaristica (C. Giraudo e E. Mazza), le principali fonti, la struttura dinamica e i ricchi contenuti teologici. La parte speciale del corso è dedicata alla questione della traduzione del pro multis e ai delicati risvolti liturgico-pastorali che ne possono derivare. BIBLIOGRAFIA

A. HÄNGGI – I. PAHL, Prex eucharistica, Éditions universitaires, Fribourg (Suisse) 19983; C. GIRAUDO, «In unum corpus». Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 20072; ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa «attraverso i riti e le pre-ghiere», LEV, Città del Vaticano 20112; ID., «Eucaristia e Chiesa», in G. CALABRESE – P. GOYRET – O.F. PIAZZA (edd.), Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 644-659; ID., «In persona Christi», «In persona Ecclesiæ». Formule eucaristiche alla luce della «lex orandi», in RdT 51 (2010) 181-195; E. MAZZA, La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, EDB, Bologna 2003; J. DRISCOLL, Cosa accade nella Messa, EDB, Bologna 2006; P. CASPANI, Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucari-stica, Cittadella, Assisi 2011; A. GRILLO, La forma rituale della fede cristiana. Teologia della liturgia e dei sacramenti agli inizi del XXI secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011; L. D’AYALA VALVA, Entrare nei misteri di Cristo. Mistagogia della liturgia eucaristica attraverso i testi dei padri greci e bizantini, Qiqajon, Magnano (BI) 2012; E. MALNATI, Eucaristia: Mi-stero della fede nel suo sviluppo teologico, Cantagalli, Siena 2012; F. PIERI, Sangue versato per chi? Il dibattito sul pro multis, Queriniana, Brescia 2014; M. FERRARI, La preghiera eucaristi-ca. Un “cantiere” riaperto dal Concilio, Centro Eucaristico, Milano 2014; E. MAZZA, Dall’Ultima cena all’Eucaristia della Chiesa, EDB, Bologna 2014; R. PENNA, La Cena del Si-gnore. Dimensione storica e ideale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2015; H. HOPING, Il mio corpo dato per voi. Storia e teologia dell’Eucaristia, Queriniana, Brescia 2015.

AES15051. DIRITTO CANONICO/1

(3 ore sett., 5° sem.: E. NAPOLITANO)

A. Introduzione: 1. il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto; 2. natura particolare del diritto nella Chiesa; 3. breve storia del diritto canonico.

B. Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del 1983. In particolare: 1. dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali; 2. dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei

membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture;

3. dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di comunicazione sociale e libri.

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BIBLIOGRAFIA

J.I. ARRIETA (ed.), Codice di Diritto Canonico e Leggi complementari Commentato, Coletti a San Pietro Editore, Roma 2013; D. CENALMOR – J. MIRAS, Il Diritto della Chiesa. Corso di Diritto Canonico (Sussidio di Teologia), Edizioni Universali della Santa Croce, Roma 2005.

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

AAS15041. TEOLOGIA SPIRITUALE

(2 ore sett., 5° sem.: L. BORRIELLO)

Identità e prospettive della teologia spirituale. La vita cristiana come oggetto della teologia spirituale. Superamento della frattura tra teologia e spiritualità. Dalla dogmatica alla spiritualità. Distinzione e legame tra teologia morale e teologia spiri-tuale. L’acquisizione dell’esperienza da parte della teologia spirituale. Fonti e meto-do della teologia spirituale. Apporto della teologia spirituale alla teologia. La spiri-tualità come disciplina teologica. Cambiamenti nell’impostazione dei trattati di teo-logia spirituale. Lo studio della spiritualità e della mistica: epistemologia e interdi-sciplinarità. Comunicazione della vita divina al credente. La mediazione delle virtù teologali, dei sacramenti e della preghiera. BIBLIOGRAFIA

AA.VV., La teologia spirituale, Atti del Congresso Internazionale ocd, Ed. OCD-Ed. Teresia-nuam, Roma 2000; AA.VV., Sentieri illuminati dallo Spirito, Ed. OCD, Roma 2006; AA.VV., Corso fondamentale di spiritualità, Queriniana, Brescia 2006; CH.-A. BERNARD, Teologia spiri-tuale, San Paolo, Cinisello Balsamo 20026; L. BORRIELLO, Esperienza mistica e teologia mistica, LEV, Città del Vaticano 2009; M.R. DEL GENIO, Breve storia della mistica, Ancora, Milano 2009; J.M. GARCÍA (ed.), Teologia e spiritualità oggi, LAS, Roma 2012; J.M. GARCÍA, Teologia spirituale. Epistemologia e interdisciplinarità, LAS, Roma 2013; G. GOZZELINO, Al cospetto di Dio. Elementi di teologia della vita spirituale, Elledici, Leuman 1989; J.M. GARCÍA, Teologia e spiritualità oggi, LAS, Roma 2012; F. RUIZ, Le vie dello spirito. Sintesi di teologia spirituale, EDB, Bologna 1999; G. MOIOLI, La teologia spirituale, Centro Ambrosiano-Glossa, Milano 2014; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella Editrice, Assisi 2007; M. SZENTMÁRTONI – F. PIERI, Spiritualità e Teologia, GBP, Roma 2010.

AREA MORALE

AM15021. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA

(2 ore sett., 5° sem.: D. ABIGNENTE)

La responsabilità morale in materia di fede richiede una particolare cura da parte del credente. L’incontro personale con Dio in Cristo è momento fondante di ogni percorso che sia riconoscibile come sequela. Nei trattati etici questo ambito è

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tradizionalmente ricondotto alla morale religiosa, il cui discorso ruota intorno alla “virtù di religione” per spiegare l’esigenza e il compito della preghiera, del culto, della veracità. Resta, comunque, da spiegare il senso e il valore della dimensione e-tica della fede nel suo carattere non scontato e bisognoso di esplicitazione soprat-tutto nei contesti odierni, spesso caratterizzati da crescente difficoltà di approfon-dimento, di riflessione, di personale ricerca critica, di superamento delle visioni parziali. Attraverso le lezioni e gli approfondimenti consigliati si tenterà di favorire una personale presa di coscienza dell’unità di esperienza implicata e affidata. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D. ABIGNENTE, «Discernere per decidere», in S. BASTIANEL (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012, 53-107; D. ABIGNENTE – S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

AM15041. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE

(5 ore sett., 5° sem.: S. BASTIANEL - S. PURCARO)

Il corso presuppone una riflessione precedente sul punto di vista della moralità personale che sarà considerato nella dimensione dell’efficacia storica del bene e del male, avendo una particolare attenzione al peso delle relazioni strutturate. Si farà riferimento alla responsabilità dei credenti a livello sociale, politico ed economico e ai problemi legati alle “strutture di peccato”, alla fame nel mondo e agli squilibri dello sviluppo. Il corso prevede lezioni cattedratiche circa le tematiche di base. Si prevede, tuttavia, anche il coinvolgimento attivo degli studenti per l’appro-fondimento dei singoli argomenti. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Moralità personale nella storia. Temi di morale sociale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; G. PIANA, Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi 2005; PONTIFICIO

CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Roma 2004; ID., Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, LAS, Roma 2005.

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AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES15042. LITURGIA

(3 ore sett., 6° sem.: G. DI NAPOLI)

Con uno sguardo attento alla Tradizione liturgica sia in chiave diacronica (la li-turgia attraverso le epoche culturali), sia in chiave sincronica (la diversificata pre-senza delle famiglie liturgiche), si accosterà la teologica del culto cristiano, attin-gendo alla ricchezza della dottrina conciliare. Si passerà poi ad evidenziare la natu-ra e le dinamiche proprie della struttura della celebrazione, facendo ricorso, come a modello paradigmatico, all’Ordo Missae. L’ambito dell’approfondimento sarà in-vece riservato ai ritmi (anno liturgico/liturgia delle ore) e spazi (arte/architettura) celebrativi. BIBLIOGRAFIA

J. LOPEZ MARTIN, “In Spirito e verità”. Introduzione alla liturgia, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; L.F. CONTI – G.M. COMPAGNONI, I praenotanda dei libri liturgici. Liturgia e preghiera. Anno Liturgico. Pastorale, Ancora, Milano 2009; C. GIRAUDO, «Irrepetibilità dell’evento fon-datore e iterazione del rito: la mediazione del segno profetico», in Rassegna di Teologia 24 (1983) 385-402; ID., «La celebrazione della Parola di Dio nella Scrittura», in Rivista Liturgica 73 (1986) 593-615; AA.VV., Anàmnesis 1. La Liturgia. Momento storico della salvezza, Mariet-ti, Casale Monferrato 1979 (2a ed., con ristampa del 1981); AA.VV., Anàmnesis 2. Panorama storico generale, Marietti, Casale Monferrato 1978; A.J. CHUPUNGO (ed.), Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, V, Piemme, Casale Monferrato 1998; ASSOCIAZIONE PROFESSORI DI

LITURGIA (ed.), Celebrare il mistero di Cristo. I, La celebrazione: introduzione alla liturgia cri-stiana, Ed. Liturgiche, Roma 1993; II, La celebrazione dei Sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1996; K.F. PECKLERS, Liturgia. La dimensione storica e teologica del culto cristiano e le sfide del domani (Giornale di Teologia 326), Queriniana, Brescia 2007.

AES15062. PENITENZA E UNZIONE DEGLI INFERMI

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Sacramento della Penitenza: Mistero del peccato nella vita del cristiano e neces-sità della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. Cristo morto e risorto, sor-gente inesauribile di perdono. I fondamenti biblici nell’AT e nel NT. La prassi penitenziale nell’epoca patristica e sua evoluzione storica. La Riforma e il Con-cilio di Trento. Il Vaticano II, Reconciliatio et Poenitentia. Il Nuovo Rito della Penitenza. Rapporti del sacramento della Penitenza col Battesimo e l’Eucari-stia. Gli orientamenti della teologia attuale.

II. Unzione degli infermi: La sofferenza e la malattia nell’esperienza umana e nella storia della salvezza. Guarigione fisica e guarigione spirituale. Cristo salvatore, aiuto nella vita presente e nel passaggio alla vita eterna. L’intercessione della Chiesa e il Nuovo Rito dell’Unzione degli infermi.

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BIBLIOGRAFIA

C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; M. MANZONI, La penitenza del cri-stiano. La radice sacramentale della riconciliazione, Cittadella, Assisi 2004; AA.VV., Riconci-liazione. Dono per la Chiesa, Ancora, Milano 1999; AA. VV., L’unzione degli infermi. Sacra-mento di guarigione e di vita, Massimo, Milano 2007; A. MAFFEIS, Penitenza e Unzione dei malati, Queriniana, Brescia 2012; A. BOZZOLO, Il rito di Gesù. Temi di teologia sacramenta-ria, LAS, Roma 2013; G. PERINI, I Sacramenti. La Penitenza e L’Unzione degli infermi, Ed. Verbo Incarnato, 2014; E. MIRAGOLI (ed.), Il Sacramento della Penitenza. Il ministero del Confessore, Ancora, Milano 2014. Dispense del Professore.

AES15072. ORDINE E MATRIMONIO

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Ordine: Attuale problematica sul ministero ordinato. Fondamenti biblici. La teologia del ministero nella storia della Chiesa. Il sacramento dell’Ordine se-condo il Concilio di Trento e il Vaticano II. Collegialità episcopale e presbite-rale. La riflessione teologica postconciliare.

II. Matrimonio: Elementi di antropologia e significato del matrimonio. Crisi e va-lore dell’istituto familiare. Dati biblici. Evoluzione storica e sistemazione teolo-gica. L’insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero.

BIBLIOGRAFIA

V. MAURO (ed.), Sacramento del Matrimonio e teologia. Atti del Convegno ATI, Glossa, Mi-lano 2014; C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; PH. GOYRET, Chiamati, consacrati, inviati. Il sacramento dell’Ordine, LEV, Città del Vaticano 2003; R. LAVATORI –

R. POLIERO, Mistero e identità del Presbitero. Ripresentazione sacramentale di Gesù Cristo, Urbaniana University Press, Roma 2002; A. VANHOYE – F. MANZI – U. VANNI, Il sacerdozio della Nuova Alleanza, Ancora, Milano 1999; AA.VV., Il Matrimonio (Quaderni del Semina-rio Teologico di Brescia), Morcelliana, Brescia 1999. Dispense del Professore.

AES15082. TEOLOGIA PASTORALE

(2 ore sett., 6° sem.: F. ZACCARIA)

Il programma e la relativa bibliografia verranno forniti ad inizio corso.

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AES15092. DIRITTO CANONICO/2

(2 ore sett., 6° sem.: V.A. TODISCO)

Il corso, naturale proseguimento del corso di “Diritto canonico/1”, segue lo schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in parti-colare: a) dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la

penitenza, l’ordine sacro, il matrimonio; b) dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione

dei beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria; c) dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico; d) dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico, i

processi matrimoniali, i ricorsi amministrativi. BIBLIOGRAFIA

Oltre la bibliografia indicata per il corso di “Diritto canonico/1” si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, Elledici, Leumann 1994; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano, EDB, Bologna 1992.

AREA MORALE

AM15032. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA (4 ore sett., 6° sem.: C. CASALONE)

Obiettivo Introdurre alla conoscenza complessiva del discorso di etica della vita fisica e

della sessualità umana, presentandone principi fondamentali in rapporto alle pro-blematiche odierne, considerate alla luce della fede cristiana.

Programma I. Morale della vita fisica: I.1 Concetto e presupposti. Etica della vita e della

corporeità: riferimenti biblici, indicazioni del Magistero e riflessione teologica. Principi morali tradizionali e sviluppi della bioetica odierna: dignità; divieto di uc-cidere; giustificazione dei fini; responsabilità per le conseguenze. I.2 Problemi etici principali: inizio della vita (statuto dell’embrione, tecniche artificiali della riprodu-zione, aborto, eugenetica e clonazione); vita adulta (salute e malattia, donazione e trapianti, sterilizzazione); fine della vita (proporzionalità e sospensione delle cure, eutanasia, suicidio assistito). I.3 Conclusione: per una cultura della vita.

II. Morale sessuale e matrimoniale: II.1 Natura e senso della sessualità umana, sue dimensioni e sviluppo. Corporeità e sessualità nella riflessione etica alla luce della fede: riferimenti biblici, indicazioni del Magistero ed elaborazione teologica. Formazione della persona verso la maturità psicoaffettiva: apertura di conoscenza e di relazione interpersonale. II.2 Temi particolari: rapporto eterosessuale, auto-

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erotismo, omosessualità, patologie sessuali. II.3 Integrazione della sessualità e stato di vita: vita coniugale – matrimonio (affettività e dialogo, procreazione responsabi-le, contraccezione), vita consacrata – celibato. II.4 Conclusione: verso una sessuali-tà tendenzialmente matura. BIBLIOGRAFIA

E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita. Un compendio teologico, Queriniana, Brescia 1997; C. ZUCCARO, La vita umana nella riflessione etica, Queriniana, Brescia 2000; CHIODI M., Etica della vita. Sfida della pratica e questioni teoriche, Glossa, Milano 2006; M.P. FAGGIONI, La vita nelle nostre mani. Corso di bioetica teologica, Ed. Camilliane, Torino 2009; C. ZUCCARO, Morale sessuale. Nuovo manuale di teologia morale, EDB, Bologna 2000; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; M.P. FAGGIONI, Sessualità matri-monio famiglia, EDB, Bologna 2010; S. LEONE, Sessualità e persona. Un’etica sessuale tra memoria e profezia, EDB, Bologna 2012.

CORSI OPZIONALI PER IL TRIENNIO TEOLOGICO

CO15011-CO15012. METODOLOGIA E DIDATTICA DELL’IRC (2 ore sett., 1°-2° sem.: U. DEL GIUDICE)

Per la descrizione cf p. 77.

CO15022. MUSICA SACRA

(2 ore sett., 2° sem.: V. DE GREGORIO)

Per la descrizione cf p. 78.

LM15062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: P. DI LUCCIO)

Dopo il discorso introduttivo sulla lingua ebraica, mediante gli elementi essen-ziali di fonetica e le prime nozioni di morfologia, si proseguirà, nel presente corso, con la sintassi del verbo. Saranno studiati i verbi forti e quelli deboli, nella forma qal, perfetto e imperfetto, nonchè i modi come l’imperativo, il congiuntivo, l’infini-to assoluto e costrutto. La lettura e la traduzione di brani come Is 6,1-13, Ger 1,1-1,19, Ez 1,1-28 completerà dal punto di vista linguistico ed esegetico l’approccio al corso di AT/2. BIBLIOGRAFIA

T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstif-tung, Stuttgart 1977.

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triennio teologico

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Triennio Teologico

C15021. “NUOVO UMANESIMO IN GESÙ CRISTO”. PROVOCAZIONI DAL CONCILIO VATICANO II

(2 ore sett., 1°/5° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 123

C15042. L’HUMANUM NELLA/DELLA CHIESA

(2 ore sett., 2°/6° sem.: A. PORRECA)

Per la descrizione cf p. 134

D15072. LA PRASSI UMANO/PENITENZIALE DELLA CHIESA

NELLA LITURGIA (2 ore sett., 2°/6° sem.: G. DI NAPOLI)

Per la descrizione cf p. 157

SEMINARIO PER L’ESAME FINALE

“CHE COSA È L’UOMO PERCHÉ TE NE CURI?” (Sal 8,5). L’UMANO IN TEOLOGIA

SF15011 - SF15012 Prospettiva morale (D. ABIGNENTE) SF15021 - SF15022 Prospettiva sistematica (G. GUGLIELMI) SF15031 - SF15032 Prospettiva biblica (B. PUCA)

(2 ore sett., 5° - 6° sem.)

Sono attivati tre gruppi, ognuno con il suo Direttore, nella prospettiva dell’area indicata. Ciascuno studente si iscrive ad uno di essi, fino ad un massimo di 10 stu-denti per gruppo. Le iscrizioni a questo seminario si fanno nel mese di ottobre, nei primi tre giorni di lezione. Il Seminario finale si propone di offrire agli studenti la possibilità di rileggere il cammino di studio compiuto nel quinquennio filosofico-teologico alla luce dell’esperienza dell’incontro di Dio, così come è stata declinata e articolata nell’area biblica, dogmatica e morale.

Le prime settimane del semestre saranno dedicate a lezioni introduttive, tenute dai tre Direttori a tutta la classe. Seguirà il lavoro seminariale nei gruppi, secondo un calendario stabilito all’inizio, in modo che buona parte del secondo semestre sia dedicata alla stesura dell’esercitazione scritta finale. Nel corso del Seminario sa-ranno fornite piste e indicazioni di contenuto e di metodologia. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia specifica verrà indicata all’inizio dei lavori del Seminario.

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I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° ciclo)

PIANO GENERALE DEGLI STUDI

Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli

studenti alla ricerca scientifica (cf SG 30,8). Di conseguenza, possono essere am-messi al Biennio per la Licenza in Sacra Teologia solo gli studenti che hanno con-seguito il Baccalaureato in Sacra Teologia – superando la mediocrità come media di tutti gli esami sostenuti (media di 24/30 o 88/110) – o, previo esame di ammis-sione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (cf SG 25,3). Nell’un caso come nell’altro, la Sezione si riserva di valutare l’effettiva atti-tudine dello studente a frequentare la specializzazione richiesta. Per l’ammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco – già richiesti per il triennio teologico – di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagno-lo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore.

Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza in Sacra Teolo-gia. Questo titolo abilita all’insegnamento della teologia nei Seminari e negli Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di apostolato.

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conferisce la Licenza spe-cializzata nei seguenti settori della teologia: (1) teologia dogmatica (indirizzo cristo-logico ed ecclesiologico), (2) teologia biblica, (3) teologia fondamentale, (4) teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), (5) teologia mora-le sociale (con indirizzo epistemologico e pastorale), (6) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi a uno solo dei settori e a un solo indirizzo.

Nella Sezione San Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia biblica, in teologia fondamentale, in teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una propria autonomia.

Per quanto riguarda gli studi, l’integrazione con il primo ciclo e l’interdipen-denza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare all’interno di ciascun set-tore. L’autonomia si attua con la programmazione di corsi e di seminari propri, offerti agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione.

Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata una discreta libertà nell’elaborazione di un proprio piano di studi. Questo “piano” deve essere approvato, all’inizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vi-ce Preside.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nell’elaborare il piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali:

– i corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o cre-dits. Un punto o credit corrisponde a un’ora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credits richiesto per la Licenza è di 48;

– ogni studente deve frequentare, nell’ambito del biennio scelto, almeno due se-minari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte del professore che avrà diretto il seminario;

– i credits dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8); – i credits dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione, posso-

no oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio di settore. Vengono compu-tati nei credits dei corsi propri anche i credits dei seminari e dei corsi tutoriali;

– i credits rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializ-zazione. Possono anche essere frequentati corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In quest’ultimo caso si esige l’autorizzazione previa del Vice Preside. Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse,

sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per “corso tutoriale” si intende una ricerca proposta dallo studente nell’ambito della specializzazione prescelta e condotta sotto la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal Direttore di settore e rimessa per l’approvazione al Vice Preside. Non è ammesso più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 credits. La dissertazione per la Licenza

La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. L’argomento scelto de-ve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma an-che di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto, con la firma del professore che ne ha accettato la direzione.

Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio cri-tico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado su-periore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato.

Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie in Segreteria un mese prima della sua discussione (cf Informazioni, p. 25). La sua ap-provazione da parte del professore che l’ha diretta e di un altro professore, desi-gnato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per l’ammissione all’esame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del se-condo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata ap-provazione in prima istanza.

Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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L’esame finale

Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esi-genze specifiche del settore stesso. All’esame finale sono ammessi gli studenti che abbiano superato tutte le prove previste dal secondo ciclo e la cui dissertazione sia stata approvata.

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore del-la dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. L’esame ha la durata di un’ora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di 110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla disserta-zione e 20/110 all’esame finale (cf SP 22,12).

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BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1. Presentazione

Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e all’acquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in vista dell’insegnamento biblico, dell’annuncio della Parola di Dio e della solu-zione, su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono all’ope-ratore pastorale.

A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dell’“ambiente”, e metodologici, come presupposto e in-troduzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo l’intero itinerario metodo-logico, lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono l’esplorazione di temi unitari, nell’ambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi dell’esistenza cristiana. 2. Prerequisiti

Oltre al Baccalaureato, si richiede la conoscenza di 2 lingue moderne (tedesco, inglese, francese, spagnolo) e dell’ebraico e del greco biblico almeno a livello base. Quest’ultimo si verifica all’inizio con un esame di qualificazione per ciascuna lin-gua. Chi non supera o non sostiene l’esame di qualificazione deve frequentare i corsi di Ebraico A e di Greco A e non può iscriversi ai corsi esegetico-teologici. 3. Finalità

Per integrare la formazione biblica di base e avviare alla ricerca scientifica, si propongono i seguenti obiettivi:

introduzione all’analisi filologico-esegetica di singoli testi biblici secondo i vari metodi e approcci;

studio di un genere letterario, di un tema e/o del messaggio teologico pro-prio di un singolo libro o di un corpus di scritti;

visione d’insieme o lettura unitaria dell’Antico e del Nuovo Testamento e reciproco rapporto;

approfondimento metodologico per lo studio analitico e sintetico dei testi;

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

confronto interdisciplinare tra messaggio biblico e cultura-ambiente nel passato e nel presente;

conoscenza della storia dell’interpretazione a partire dai Padri ebrei e cri-stiani.

4. Ambiti o aree

In continuità con l’articolazione dell’area biblica del Quinquennio, per favorire l’approfondimento e l’integrazione e per avviare alla ricerca scientifica, il Biennio si articola in tre ambiti o aree.

1. Area linguistico-metodologica (LM e SB). Articolata in 3 semestri con i corsi di ebraico e greco biblico, critica testuale, geografia-archeologia e storia, erme-neutica e i seminari (metodologico, storico-esegetico e teologico), costituisce la parte fissa del curriculum.

2. Area esegetico-teologica (ET). Ogni piano di studio individualizzato dovrà avere 8 corsi – di cui almeno uno in forma tutoriale – di esegesi e/o teologia bi-blica tra quelli annualmente proposti nei vari nuclei dell’AT (Pentateuco, Pro-feti, Scritti) e del NT (Sinottici-Atti, Paolo e altre lettere, Scritti giovannei) o nell’ambito della letteratura non-canonica e/o della storia dell’esegesi.

3. Area interdisciplinare (AI). Prevede quattro ambiti di confronto tra Bibbia e teologia fondamentale, dogmatica, morale e spiritualità, pastorale. Ciascun stu-dente dovrà scegliere nel proprio curriculum due corsi tra quelli proposti.

5. Didattica

Per favorire lo studio e l’approfondimento personale, ciascun alunno fin dall’inizio verrà affidato dal Direttore del Biennio, d’accordo col Vice Preside, a un tutor onde facilitare la scelta di un ambito specifico, l’organizzazione di un pia-no di studio individualizzato e l’elaborazione entro il primo anno di un’ipotesi di lavoro per la dissertazione finale.

Di conseguenza, le lezioni incideranno non più del 70% sull’intero monte ore (48 credits), mentre il restante 30% sarà riservato ai seminari e ai corsi tutoriali.

I corsi interdisciplinari sono offerti interagendo con gli altri settori (fondamen-tale, dogmatica, morale, spiritualità, pastorale) su temi e problematiche che, pro-vocando la riflessione teologica, interrogano la Scrittura.

La prova principale del biennio è la dissertazione scritta, discussa nell’esame finale. In essa il candidato deve manifestare una reale capacità di affrontare un te-ma, un genere letterario, un brano o un libro biblico con correttezza di metodo, buona conoscenza della relativa bibliografia, appropriata lettura critica, adeguata e coerente capacità di espressione.

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biennio in teologia biblica

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6. In sintesi

CURRICULUM

credits ECTS Area linguistico-metodologica (LM) 18 27

Ebraico A Ebraico B Ebraico C Greco A Greco B Greco C Geografia, archeologia e storia d’Israele Critica testuale dell’AT e del NT Ermeneutica biblica

Seminari (SB) 10 15

SBM Metodologico SBS Storico-esegetico SBT Teologico

Area esegetico-teologica (ET) 16 24

8 corsi di esegesi e/o teologia biblica scelti tra quelli proposti, di cui almeno uno in forma tutoriale

Area interdisciplinare (AI) 4 6

2 corsi comuni tra quelli proposti

Totale Aree e Seminari 48 72

Attività extracurriculari, stesura tesi e esame finale 48

Test iniziale di cultura biblica generale Viaggi di studio Partecipazioni a convegni e iniziative culturali Preparazione per stesura tesi Preparazione per esame finale

Totale 120

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

DISTRIBUZIONE SEMESTRALE

I semestre credits ECTS Ebraico A 2 3 Greco A 2 3 Geografia, archeologia e storia 2 3 Critica testuale dell’AT e del NT 2 3 SBM 2 3 Ermeneutica biblica 2 3 ET 2 3

II semestre

Ebraico B 2 3 Greco B 2 3 SBS 4 6 ET 2 3 ET 2 3 AI 2 3

III semestre

Ebraico C 2 3 Greco C 2 3 SBT 4 6 ET 2 3 ET 2 3

IV semestre

ET 2 3 ET 2 3 ET 2 3 AI 2 3

Totale Aree e Seminari 48 72

Attività extracurriculari, stesura tesi e esame finale 48

Totale 120

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS

C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...” (Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza)

2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM15011 Ebraico A (V.A. Appella - V. Anselmo) 2 3 LM15021 Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM15031 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3 LM15051 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3

SBM15011 Metodologia biblica (B. Puca) 2 3

2° anno LM15081 Ebraico C (P. Di Luccio) 2 3 LM15091 Greco C (C. Pagliara) 2 3

SBT15011 Koinônia e convivialità: nessuno tra loro era bisognoso At 4,34 (E. Salvatore)

4 6

Corsi propri - Area esegetico-teologica

1° e 2° anno ET15011 In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra

Gen 12,3 (V.A. Appella) 2 3

ET15021 Nel succo del grappolo una benedizione per tutti (cf Is 65,8) (E. Franco)

2 3

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Licenza B

iblica

2° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3 C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM15042 Critica testuale dell’AT e del NT (E. Franco) 2 3 LM15062 Ebraico B (P. Di Luccio) 2 3 LM15072 Greco B (C. Pagliara) 2 3

Corsi propri - Area esegetico-teologica

1° e 2° anno ET15032 “Fraternità” e “inequità” in Paolo (B. Puca) 2 3 ET15042 Un ponte tra due mondi: la Sapienza in tempo di crisi

(V. D’Alario) 2 3

SBS15012 Al cuore dell’umano... nel Padre Nostro

e in altre preghiere del NT (P. Di Luccio) 4 6

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia biblica

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C15011. “LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI. MA È GIUNTA L’ORA...” (GV 4,22-23): L’UMANO REDENTO IN GV

(2 ore sett., 1° sem.: C. MANUNZA) Obiettivo

Nel IV Vangelo s’intrecciano e s’intersecano le aree semantiche del vocabolario attinente all’“umano” e quello relativo al “mondo”, secondo un’intersezione in un qualche modo nota alla Bibbia ebraica, pur con la sua peculiare prospettiva.

Il vocabolario “mondo” a sua volta s’intreccia con quello che ruota intorno a “Giudei”, tema questo di numerosi studi, sui quali hanno pesato non poco gli eventi della seconda guerra mondiale e del decennio che l’ha preceduta.

Il corso, scorrendo sia alcuni testi sia la letteratura che sul punto ha studiato, proporrà una linea di sintesi che, partendo dall’umano come non “essenzialistica-mente” lo intende il IV Vangelo, riconosce, nella successiva elaborazione e chiari-ficazione del credere che dà la vita eterna, ciò che rivela l’“umano” come Dio lo ha redento e salvato in Gesù Cristo, che si è fatto carne in Israele e nella sua storia. BIBLIOGRAFIA

Bibliografia orientativa: M. ALCARO, Sull’identità meridionale. Forme di una cultura mediter-ranea, Bollati Boringhieri, Torino 1999; H. ALPHONSO, The Personal Vocation. Transforma-tion in Depth through the Spiritual Exercises, PUG, Roma 20069; R.E. BROWN, Giovanni. Commento al Vangelo spirituale (Commenti e studi biblici) Cittadella, Assisi 1979; R. BULTMANN, The Gospel of John. A Commentary, Blackwell, Oxford 1971; A. CASALEGNO, “Perché contemplino la mia gloria” (Gv 17,24). Introduzione alla teologia del Vangelo di Gio-vanni (Intellectus fidei 7) San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; ID., «I personaggi: i giudei e Gesù nel Quarto Vangelo», in D. GARRIBBA – A. GUIDA (edd.), Giovanni e il giudaismo. Luoghi, tempi, protagonisti (Oi christianoi 11), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 99-121; F.F. CLAVER, The Making of a Local Church, Orbis Book, Maryknoll (NY) 2008; R.A. CULPEPPER, Anatomy of the Fourth Gospel. A Study in Literary Design, Fortress Press, Phila-delphia 1983; H.Y. GAMBLE, Libri e lettori nella chiesa antica, Introduzione allo studio della bibbia (Supplementi 26), Paideia, Brescia 2006; D. GARRIBBA, «Il Vangelo di Giovanni e la fine del tempio», in ID. – A. GUIDA (edd.), Giovanni e il giudaismo. Luoghi, tempi, protago-nisti (Oi christianoi 11), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 89-97; C. GIRAUDO, Eucaristia per la chiesa. Prospettive teologiche sull’eucaristia a partire dalla “lex orandi” (Aloisiana 22), PUG-Morcelliana, Roma-Brescia 1989; S. GRASSO, Il vangelo di Giovanni. Commento esege-tico e teologico, Città Nuova, Roma 2008; A. GUIDA, «Tra segno ed evento. L’episodio del tempio nel Vangelo di Giovanni», in D. GARRIBBA – A. GUIDA (edd.), Giovanni e il giudai-smo. Luoghi, tempi, protagonisti (Oi christianoi 11), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 75-88; R. HAKOLA, Identity Matters. John, the Jews and Jewishness (NovTSup 118), Brill, Leiden 2005; M.L. HEANEY, Music as Theology. What Music Has to Say about the Word (Princeton Theological Monograph Series), Pickwick, Eugene (OR) 2012; S. HYLEN, Imper-fect Belivers. Ambiguous Characters in the Gospel of John, Westminster Knox Press, Louis-ville 2009; L. KIERSPEL, The Jews and the World in the fourth Gospel. Parallelism, Function, and Context (WUNT 2.220), Mohr Siebeck, Tübingen 2006; A. LE DONNE, «Memory,

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

Commemoration and History in John 2:19-22. A Critique and Application of Social Memo-ry», in ID. – T. THATCHER (edd.), The Fourth Gospel in First-Century Media Culture (Li-brary of New Testament Studies [ex JSNT.SS] 426), T&T Clark, London 2011, 186-204; V. MANNUCCI, Giovanni il Vangelo narrante. Introduzione all’arte narrativa del quarto Vangelo (Epifania della Parola 1), EDB, Bologna 1993; C.M. MARTINI, «Premessa», in Cattedra dei non credenti, Rusconi, Milano 1992, 5-9; F.J. MOLONEY, Il Vangelo di Giovanni, Elledici, Leumann 2007; G.R. O’ DAY, «Introducing Media Culture to Johannine Studies: Orality, Performance and Memory», in A. LE DONNE – T. THATCHER (edd.), The Fourth Gospel in First-Century Media Culture (Library of New Testament Studies [ex JSNT.SS] 426), T&T Clark, London 2011, 237-249; B. OESTREICH, Performanzkritik der Paulusbriefe (WUNT 296), Mohr Siebeck, Tübingen 2012; I. DE LA POTTERIE, La vérité dans Saint Jean. I. Le Christ et la vérité. L’Esprit et la vérité. II. Le croyant et la vérité (AnBib 73.1-2), Biblical In-stitute Press, Roma 19992; E. SALVATORE, «“Avete per Padre il diavolo” (Gv 8,44): la de-monizzazione di Giuda e/o dei giudei nel Quarto Vangelo», in D. GARRIBBA – A. GUIDA

(edd.), Giovanni e il giudaismo. Luoghi, tempi, protagonisti (Oi christianoi 11), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 147-160; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni (CTNT IV/1-4), Paideia, Brescia 1973-1987; Y. SIMOENS, Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpretazione (Testi e Commenti), EDB, Bologna 1997; T. THATCHER, «Giovanni e il giudaismo. Ricerca recente e questioni aperte», in D. GARRIBBA – A. GUIDA (edd.), Giovan-ni e il giudaismo. Luoghi, tempi, protagonisti (Oi christianoi 11), Il pozzo di Giacobbe, Tra-pani 2010, 13-38; D.F. TOLMIE, «The IOUDAIOI in the Fourth Gospel: A Narratological Perspective», in G. VAN BELLE – J.G. VAN DER WATT – P. MARITZ (edd.), Theology and Christology in the Fourth Gospel. Essays by Members of the SNTS Johannine Writings Semi-nar (BETL 184), Peeters, Louvain 2005, 377-398; A. VANHOYE, «Interrogation johannique et exégèse de Cana (Jn 2,4)», in Bib 55 (1974) 157-167; U. VANNI, L’uomo dell’Apocalisse (Bibbia e Preghiera), AdP, Roma 2008; ID., «La liturgia dell’Apocalisse», in RdT 55 (2014) 565-585; U.C. VON WAHLDE, «The Johannine ‘Jews’: A Critical Survey», in NTS 28 (1982) 33-60; ID., «The ‘Jews’ in the Gospel of John: Fifteen Years of Research», in ETL 76 (1998) 30-55; ID., The Gospel and the Letters of John, Eedermans, Grand Rapids (MI) 2010; H.-U. WEIDEMANN, «Eschatology as Liturgy. Jesus’ Resurrection and Johannine Eschatology», in C.R. KOESTER – R. BIERINGER (edd.), The Resurrection of Jesus in the Gospel of John (WUNT 222), Mohr Siebeck, Tübingen 2008, 277-310; K. WENGST, Il vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2005; R. ZIMMERMANN, «‘The Jews’: Unreliable Figures or Unreliable Narration?», in S.A. HUNT – D.F. TOLMIE – R. ZIMMERMANN (edd.), Character Studies in the Fourth Gospel. Narrative Approaches to Seventy Figures in John (WUNT 314), Mohr Siebeck, Tübingen 2013, 71-109.

C15021. “NUOVO UMANESIMO IN GESÙ CRISTO”.

PROVOCAZIONI DAL CONCILIO VATICANO II (2 ore sett., 1° sem.: S. BASTIANEL)

Obiettivo A distanza di 50 anni dal Concilio Vaticano II e collocandosi all’interno della

riflessione che la chiesa italiana sta conducendo sulla tematica del nuovo umane-simo in Gesù Cristo, il corso intende riprendere alcune significative istanze emerse

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dalle dichiarazioni conciliari per cogliere e sviluppare, in condizioni storicamente nuove, una riflessione etico-teologica capace di segnalare risorse e compiti affidati ai credenti all’interno dei contesti sociali ed ecclesiali contemporanei. Valorizzan-do sia il luogo biblico ed etico di nascita della chiesa nel ricordo condiviso del Si-gnore sia la tradizione della chiesa post-conciliare, si metterà a fuoco l’importanza di favorire l’assunzione di responsabilità nella ricerca di autenticità dell’umano, soprattutto in riferimento alla capacità di dialogo e al compito di formazione all’interno di diversi contesti etici e religiosi.

Programma Dopo uno sguardo globale al Concilio, condotto attraverso la lettura di alcuni

tratti dei diversi documenti, si cercherà di riconoscere, nel confronto con il testo biblico e la realtà presente, quali significati etico-teologici dell’umano possono es-sere individuati e proposti oggi in modo comprensibile. Le somiglianze, le diffe-renze, le specifiche prospettive, saranno interpretate in rapporto alla dimensione storica e culturale dell’onestà umana e della sequela cristiana.

Metodo Il corso procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso lezioni,

studi di documenti da parte degli studenti, discussioni in assemblea. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE – S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggettività, storicità, intersoggettività, Il poz-zo di Giacobbe, Trapani 2009; S. BASTIANEL, «Formare all’umano in Gesù Cristo», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 199-217; ID., «Pluralismo ético. La aportación específica de los cristianos», in Separata de Estudios Eclesiásticos vol. 86 (2011) 337, 267-289; S. BASTIANEL (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; E. CHIAVACCI (ed.), Gaudium et Spes. La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Studium, Roma 1967; J. FUCHS, «Continuità nell’insegnamento etico della chiesa? Esempio: la libertà religiosa», in ID., Il Verbo si fa carne, Piemme, Casale Monferrato 1989, 245-269; R. LATOURELLE (ed.), Vaticano II. Bilancio e pro-spettive venticinque anni dopo (1962-1987), Cittadella, Assisi 1987; K. RAHNER, «Religiosità ecclesiale e religiosità extraecclesiale», in ID., Teologia dell’esperienza dello Spirito (Nuovi Saggi 6), Paoline, Roma 1978, 711-729; B. SESBOÜÈ, Le magistère à l’épreuve. Autorité, vérité et liberté dans l’Église, Desclée de Brouwer, Paris 2001. Letture specifiche su tematiche ed autori verranno proposte con l’apporto di schede bibliografiche.

LM15011. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA - V. ANSELMO)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base.

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Licenza B

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BIBLIOGRAFIA

TH.O. LAMBDIN, Introduzione all’ebraico biblico (a cura di E.M. Obara), (Subsidia Biblica 45), Gregorian and Biblical Press, Roma 2013.

LM15021. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli e-sempi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un pun-to di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. – F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia. 1-2, tr. it. a cura di C. Rusconi, EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Biblical In-stitute Press, Romae 19666 [= M. ZERWICK – J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Exam-ples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testa-mento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE – K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK – M. GROSVENOR, A Gramma-tical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

LM15031. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA E STORIA D’ISRAELE

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Il corso, svolto in modo seminariale, riguarda le culture e il territorio siro-palestinese oggi e ieri e affronta questi nuclei tematici: (1) lo Stato d’Israele e l’atteso Stato Palestinese nella Terra che Dio diede ai nostri padri; (2) le civiltà del

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Vicino Oriente dall’alba al tramonto (Egitto, Mesopotamia, Canaan); (3) il pro-blema delle origini d’Israele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del Ferro; - Sinai, Negev e deserto di Giuda; (4) la monarchia o Israele u-nito e diviso; - Gerusalemme e dintorni; (5) Israele sotto le grandi potenze: dall’esi-lio all’età ellenistico-romana - la Samaria e la Galilea; (6) l’ambiente delle origini cristiane: siti e reperti, documenti e fonti, movimenti e istituzioni; (7) visione d’insieme: geografia, archeologia, storia, esegesi e teologia, ovvero la Parola sul po-sto. Ciascuno studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia d’Israele e uno dei sussidi tra quelli indicati. BIBLIOGRAFIA

A. Storie M. NOTH, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1975 (or. ted. Göttingen 1950, 19666); G. FOHRER, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1980 (or. ted. Heidelberg 1977); R. ALBERTZ, Sto-ria della religione dell’Israele antico, I-II, Paideia, Brescia 2006 [= A History of Israelite Reli-gion in the Old Testament Period, I. From the Beginnings to the End of the Monarchy, II. From the Exile to the Maccabees, Westminster-John Knox Press, Louisville 1994 (or. ted. Göttingen 1992)]; ID., Israele in esilio. Storia e letteratura nel VI secolo a.C., Paideia, Brescia 2009 [=Israel in Exile: The History and Literature of the Sixth Century B.C.E., Brill, Leiden 2003 (or. ted. 2001)]; J.A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 20022 (19841); I. FINKELSTEIN - N.A. SILBERMAN, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito (Saggi 14), Carocci, Roma 2002 (or. ingl. 2001); M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele (Storia e società), Laterza, Roma-Bari 2003.

B. Sussidi P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa, dir. e coll. E. Galbiati, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992-1996; Y. AHARONI – M. AVI-YONAH, Atlante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987 (or. ebr., ingl. 1968, 1977); Y. AHARONI, The Land of the Bible. A Historical Geography, Burns and Oates, London 1979 (ed. ted., Das Land der Bibel. Eine historische Geographie, Vorwort V. Fritz, Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1984); P. ARATA MANTOVANI, Introduzione all’archeologia palesti-nese. Dalla prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.), (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; ID., «L’archeologia siro-palestinese e la storia d’Israele. Ras-segna di studi archeologici IX», in Henoch 19 (1997) 95-113; M. AVI-YONAH, The Holy Land from the Persian to the Arab Conquest (566 B.C. - A.D. 640). A Historical Geography, Baker Books House, Grand Rapids 1979; V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia biblica, Paideia, Brescia 1991 (or. ted. 1985); I. FINKELSTEIN – A. MAZAR, The Quest for the Historical Israel. Debating Archeology and the History of Early Israel, edited by B.B. SCHMIDT (Society of Bi-blical Literature Archaeology and Biblical Studies 17), Society of Biblical Literature, Atlanta (GA) 2007; J. FONTAINE, La Bibbia nella sua terra. Metodo per leggere la Parola di Dio in Ter-ra Santa, Messaggero, Padova 2010; E.R. GALBIATI – A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dell’Antico Oriente. Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nell’anno 70 d.C., Massimo-Jaca Book, Milano 1983; E. LOHSE, L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19932; A. MARCHADOUR – D. NEUHAUS, La Terra, la Bibbia e la Storia, Jaca Book, Milano 2007 (or. fr. Paris 2006); J.P. MEIER, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, III. Com-pagni e antagonisti, (BTC 125), Queriniana, Brescia 2003 (or. New York 2001), 287-649; J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeologica, EDB-Eteria, Bologna 1996; R. NORTH, «Problemi cruciali della storia biblica archeologica (cronologia - geogra-

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

fia)», in C.M. MARTINI – L. PACOMIO (edd.), I libri di Dio, I, Marietti, Torino 1975, 366-494; IDA OGGIANO, Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del primo millennio, Carocci, Roma 2005; R. PENNA, «Che cosa significava essere giudeo al tempo e nella terra di Gesù. Problemi e proposte», in E. FRANCO (ed.), Mysterium Regni ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,4). Studi in onore di mons. V. FUSCO (RivBib.S 38), EDB, Bologna 2001, 137-156; M. PICCIRILLO, La Palestina Cristiana I-VII secolo, EDB, Bologna 2008; M. PICCIRILLO – R. CLEAVE (edd.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, Elledici, Leumann 1991; B.J. PRITCHARD ET AL., Atlante del mondo biblico, Elledici, Leumann 1991 (or. The Times Atlas of the Bible, Times Books Limited, London 1987).

C. Links Cf scheda ECTS relativa dalla Pagina Personale del Docente dal sito www.pftim.it/sluigi.

LM15051. ERMENEUTICA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il corso si propone di affrontare le principali istanze che concorrono al proces-so interpretativo del testo biblico, al fine di favorire da parte dello studente l’acquisizione di un quadro di riferimento concettuale, entro il quale collocare le opzioni metodologiche di tipo esegetico.

Il percorso prevede tre parti: - la prima, di natura storica, ripercorre le tappe salienti della storia dell’esegesi

ebraica e cristiana, attraverso il contatto diretto con testi esemplificativi; - la seconda, di natura più sistematica, dopo aver desunto una criteriologia dal

confronto con autori classici e con il documento della PCB (L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, 1983), propone esercitazioni pratiche secondo i di-versi metodi ed approcci;

- la terza, di natura più monografica, intende fare il punto quest’anno sull’interte-stualità biblica (nella vasta gamma delle sue sfumature: narrativa, esegetica, ad eco ecc.).

BIBLIOGRAFIA

Per la prima parte: A.M. ARTOLA – J.M. SÁNCHEZ CARO, Bibbia e Parola di Dio (Introduzio-ne allo studio della Bibbia 2), Paideia, Brescia 1994 (or. sp. 1989).

Per la seconda parte: P. BOVATI – P. BASTA, Ci ha Parlato per mezzo dei profeti. Ermeneutica biblica, Gregorian & Biblical Press, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; J.K. BROWN, Scrip-ture as Communication. Introducing Biblical Hermeneutics, Baker, Grand Rapids 2007.

Per la terza parte (a titolo esemplificativo): R.B. HAYS – S. ALKIER – A. L. HUIZENGA (edd.), Reading the Bible Intertextually, Waco, TX, Baylor University Press, 2009; G.D. MILLER, «Intertextuality in Old Testament Research», in Currents in Biblical Research 9 (2010/3) 283–309; D. MARGUERAT – A. CURTIS (edd.), Intertextualités. La Bible en échos (Le monde de la Bible 40), Labor et Fides, Genève 2000; L. MEEK RUSSELL, «Intertextuality, inner-biblical exegesis, and inner-biblical allusion: the ethics of a methodology», in Biblica 95 (2014/2) 280-291.

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biennio in teologia biblica

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SBM15011. METODOLOGIA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: B. PUCA)

Il seminario si propone, attraverso il coinvolgimento attivo dei partecipanti, di aiutare lo studente a sviluppare una familiarità con gli strumenti di lavoro della ri-cerca biblica, e ad apprendere un metodo di ricerca per elaborare uno studio criti-co dei testi, presentandolo secondo le norme metodologiche e grafiche corrette.

L’articolazione del lavoro del seminario sarà la seguente: - conoscenza dei principali strumenti di lavoro (testi biblici nelle lingue originali;

edizioni critiche; sinossi; concordanze; grammatiche, lessici e dizionari; repertori bibliografici, collane, riviste, ecc.), ed esercitazioni pratiche per verificarne l’uso;

- esempi di impostazione di una ricerca biblica di natura scientifica. BIBLIOGRAFIA

J.A. FITMEYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia Biblica 3), PIB, Rome 19903; S. BAZYLIÑSKI, Guida alla ricerca biblica (Subsidia Biblica 35), San Paolo-Gregorian & Biblical Press, Cinisello Balsamo-Roma 2009; V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO – N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 165-221.

LM15081. EBRAICO C

(2 ore sett., 1° sem.: P. DI LUCCIO)

Una volta acquisiti elementi sufficienti dal punto di vista grammaticale, ai fini di un primo approccio alla struttura della frase ebraica, nel presente corso si passe-rà alla Lectio Cursiva di alcuni libri dell’Antico Testamento, tenendo conto della differenza dei generi letterari. Attraverso la Lectio cursiva si cercherà di cogliere le sfumature necessarie ad una traduzione più appropriata: Gb 1-2, Qohelet, Rut, Dan 7, alcuni salmi da definire. BIBLIOGRAFIA

P. JOUON, Grammaire de L’Hebrèu Biblique, Pontificio Istituto Biblico, Roma 1996; T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1977.

LM15091. GRECO C

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il corso si propone di introdurre e avviare gli studenti a tradurre testi del Cor-pus Paulinum e a valutare i vantaggi e i limiti delle principali traduzioni italiane. Con l’analisi sintattica e stilistica di alcuni testi paolini s’intende esaminare da vici-no alcuni espedienti stilistici delle lettere paoline: metafore, similitudini, immagini,

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

antitesi e anacoluto, ecc.; e alcune forme letterarie, tipiche dell’epistolario: formule liturgiche tradizionali, invocazioni, preghiere, dossologie, inni, confessioni di fede, brani autobiografici, parenesi. Il procedimento di traduzione verrà favorito da uno specimen su di un testo del Corpus Paulinum preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione.

Inoltre, è prevista una breve ed essenziale trattazione della lingua della versione dei LXX in quei testi citati sia dai sinottici, sia da Paolo. La lingua greca del NT è debitrice dal punto di vista lessicale a quella dei LXX, specialmente per la termi-nologia tecnica teologica del giudaismo, e che il NT ha assunto e accresciuto di nuove accezioni. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE – K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS – A. DEBRUNNER – F. REHKOPF, Grammatica del Gre-co del Nuovo Testamento, Göttingen 197614; M. CIMOSA, Guida allo studio della Bibbia Gre-ca (LXX). Storia - Lingua - Testi, Società biblica britannica & forestiera, Roma 1995.

SBT15011. KOINÔNIA E CONVIVIALITÀ:

NESSUNO TRA LORO ERA BISOGNOSO AT 4,34 (4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il seminario si pone dal punto di vista tematico in prosecuzione del corso co-mune, previsto nella programmazione del precedente anno accademico sul vangelo di Luca (Convivialità di Gesù e dei suoi: dalla commensalità coi peccatori alla cena col Risorto) tenuto nello scorso anno accademico.

Dal punto di vista metodologico intende indagare la tematica della comunione dei beni:

- a livello delle forme narrative (sommari: 2,42-47; 4,32-35; 5,12-16; o sequenze: 4,32-5,11) al fine di esplorare la “retorica del racconto” e coglierne l’efficacia performativa sul lettore;

- a livello teologico, al fine di comprendere se il ritratto della comunità dei segua-ci di Gesù a Gerusalemme in termini di koinônia sia un modello utopico (in li-nea con le teorie di origine pitagorica e/o platonica); una prassi socio-culturale (sul modello dei tiasi e dei collegia) per tracciare un segnale demarcatore di i-dentità; o una realtà storica (come dimostrerebbero esperienze simili diffuse nel giudaismo del I sec. quali l’essenismo qumranico) reinterpretata nella logica unitaria dell’opera lucana alla luce della convivialità di Gesù con i peccatori.

Allo studente è richiesta: - la scelta di uno dei sommari intorno al quale attivare un progetto di ricerca, da

presentare in aula, sottoponendolo alla discussione; - la stesura di un elaborato personale, capace di tenere insieme il momento ese-

getico e quello teologico.

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biennio in teologia biblica

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BIBLIOGRAFIA

B.J. CAPPER, «Community of Goods in the Early Jerusalem Church», in ANRW II/26.2

(1995) 1730-1174; H. HAVELAAR, «Hellenistic Parallels to Acts 5:1-11 and the Problem of Conflicting Interpretations», in JSNT 67 (1997) 63–82; M.A. CO, «The Major Summaries in Acts, Acts 2,42-47; 4,32-35; 5,12-16. Linguistic and Literary Relationship», in EThL 68 (1992) 49-85; A. LINDEMANN, «The Beginnings of Christian Life in Jerusalem according to the Summaries in the Acts of the Apostles Acts 2,42-47; 4,32-37; 5,12-16), in J.V. HILLS –

R.B. GARDNER e ALL. (edd.), Common Life in the Early Church. Essays Honoring G.F. Snyder, Trinity Press International, Harrisburg 1998, 202-218; D. MARGUERAT, Gli atti degli apostoli. 1.1-12, EDB, Bologna 2011; C. MITCHELL, «The Social Function of Friendship in Acts 2:44-47 and 4:32-37», JBL 111 (1992) 255-272; E. SALVATORE, «Narrare la Chiesa: scene e sommari nel libro degli Atti», in A. BARRUFFO (ed.), Sul problema del metodo in ec-clesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, 127-151; ID., «Ecclesiologia primitiva», in G. CALABRESE – PH. GOYRET – F.O. PIAZZA (edd.), Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 569-579; G.E. STERLING, «“Athletes of Virtue”: An Analysis of the Summaries in Acts (2:41-47; 4:32–35; 5:12-16)», in JBL 13/4 (1994) 679-696; H. TAUSSIG, In the Begin-ning Was the Meal. Social Experimentation and Early Christian Identity, Fortress Press, Minneapolis 2009, 20-54; J. TAYLOR, «The Community of Goods among the First Chri-stians and among the Essenes», in D. GOODBLATT – A. PINNICK – D.R. SCHWARTZ (edd.), Historical Perspectives From the Hasmoneans to Bar Kokhba in Light of the Dead Sea Scrolls (Studies on the Texts of the Desert of Judah 37), Brill, Leiden 2001, 147-161; G. THEISSEN, «Urchristlicher Liebeskommunismus: Zum “Sitz im Leben” des Topos ¤panta koin£, in Apg 2,44 und 4,32», in T. FORNBERG – D. HELLHOLM, Text and Contexts. Biblical Texts in Their Textual and Situational Contexts, Essays in Honor of L. Hartmann, Scandinavian University Press, Oslo-Copenhagen 1995, 689-711.

ET15011. IN TE SI DIRANNO BENEDETTE

TUTTE LE FAMIGLIE DELLA TERRA GEN 12,3 (2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso prevede due momenti. Nel primo, ci si occuperà di approcciare dia-

cronicamente il ciclo di Abramo (Gen 11,27-25,18) e, constatando l’eterogeneità dei suoi brevi racconti, per lo più conclusi, aventi il patriarca quale protagonista principale, si risalirà all’ambiente post-esilico responsabile della sua ultima reda-zione. È probabile che il racconto biblico su Abramo sia cominciato, a livello lette-rario, con la versione sacerdotale. Prima d’essa, Abramo forse era una figura d’antenato intercomunitario, saldamente ancorato a Ebron. Su questa versione di base, si addensarono man mano dei racconti non sacerdotali, come escrescenze posteriori alla versione P. Con il momento successivo, il corso guarderà sincroni-camente al blocco narrativo così com’è, dentro il contesto largo della Genesi e del Pentateuco. Emergerà allora la sua teologia, con il suo punto di vista, e, in conti-nuità con il corso precedente (cf Guida dello Studente a.a. 2014-2015, pp. 129-130), se ne potrà cogliere la sua retorica preferenza per l’apertura di tipo universa-

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listico insieme alla sua volontà di custodire la propria specificità (cf la graduale “nazionalizzazione” del patriarca e il suo accostamento al ciclo di Giacobbe). L’Israele della ricostruzione dopo l’esilio avvertiva impellente la necessità di collo-care la sua identità nel più ampio orizzonte dei popoli e persino dell’universo, e di scoprire che il suo Dio era il Dio universale a cui sono soggetti sia l’intero cosmo che tutti i popoli del mondo. Soprattutto nel testo-chiave di Gen 12,1-3, una volta definito il “kerigma” del J (cf G. Von Rad), Abramo è messo in un contatto così intimo con Dio che, in un certo senso, Dio stesso gli delega alcuni suoi attributi e, in particolare, il potere di essere benedizione per tutte le famiglie della terra. Egli appare nei panni dell’antenato “ecumenico”: i partner esterni (Ismaele, Esaù, ecc.; cf i nomi citati in Gen 25,12-15) sono inclusi nell’alleanza. Il rifiuto dell’altro po-trebbe comportare la perdita di sé. Così è placata la tendenza all’entropia della tradizione patriarcale, mentre la vocazione “ecumenica” di Abramo continuerà a crescere nel corso dei secoli (cf le tre grandi religioni monoteistiche). Abramo di-venterà “il patriarca di tutti gli uomini”, visionario di un’umanità riconciliata. BIBLIOGRAFIA

Oltre ai commentari “classici” e di nuovo orientamento, G. DAL FERRO, Nel segno di A-bramo. Ebraismo e Islam a confronto con il Cristianesimo, Padova 2002; A. DE PURY, «A-braham: The Priestly Writer’s “Ecumenical” Ancestor», in S.L. MCKENZIE – TH. C. ROMER (edd.), Rethinking the Foundations. Historiography in the Ancient World and in the Bible. Fs J. Van Seters (BZAW 293), Walter de Gruyter, Berlin-New York 2000, 163-181; K.J. KUSHEL, La controversia su Abramo. Ciò che divide e ciò che unisce ebrei, cristiani e musulmani, Brescia 1996; E. NOORT, «Abraham and the Nations», in M. GOODMAN –

G.H. VAN KOOTEN – J.T.A.G.M. VAN RUITEN (edd.), Abraham, the Nations and the Ha-garite. Jewish, Christian and Islamic Perspectives on Kinship with Abraham, Brill, Leiden-Boston 2010, 3-31; A. PASSARO – A. PITTA (edd.), Abramo tra storia e fede. XLII Settimana Biblica Nazionale – Roma 10-14 Settembre 2012 (RStB 1-2), EDB, Bologna 2014; TH.C. RÖMER, «Qui est Abraham? Les différentes figures du patriarche dans la Bible hébraique», in ID. (ed.), Abraham. Nouvelle jeunesse d’un ancêtre (Essais Bibliques 28), Labor et Fides, Genève 1997, 161-172; ID., «Recherches actuelles sur le cycle d’Abraham», in ID. (ed.), Studies in the Book of Genesis. Literature, Redaction and History (BEThL 155), Brill, Leu-ven 2001, 161-172; ID., «Abraham Traditions in the Hebrew Bible outside the Book of Genesis», in C.A. EVANS – J.N. LOHR – D.L. PETERSEN (edd.), The Book of Genesis. Composition, Reception and Interpretation (VT.S 152), Brill, Leiden-Boston 2012, 159-180; J.-L. SKA, «L’appel d’Abraham et l’acte de naissance d’Israel. Genèse 12,1-4a», in M. VERVENNE – J. LUST (edd.), Deuteronomy and deuteronomic Literature. Fs C.H.W. Brekel-mans (BEThL 133), Brill, Leuven 1997, 367-389; ID., «Essai sur la nature et la signification du cycle d’Abraham», in A. WÈNIN (ed.), Studies in the Book of Genesis. Literature, Redac-tion and History (BEThL 155), Brill, Leuven 2001, 153-177; ID., Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico, EDB, Bologna 2002; W. VOGELS, Abraham. L’inizio del-la fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999 (or. francese 1996).

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ET15021. NEL SUCCO DEL GRAPPOLO UNA BENEDIZIONE PER TUTTI (cf Is 65,8)

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Nel quadro delle riletture dei cosiddetti “canti del Servo” nel rotolo di Isaia e nella tradizione profetica, il corso si propone di far emergere dal testo i tratti di-stintivi della “discendenza” dei “servi” (Is 53,10; 54,17; cf 61,9; 65,9.23; 66,22), alla ricerca dell’identità di quel «gruppo di testimoni che è, a sua volta, un gruppo di servi» (P. Beauchamp), chiamato a diventare, in tempo di crisi, “una benedizio-ne per tutti” (cf Is 65,8) condividendo con l’umanità intera l’attuazione della giu-stizia e della salvezza (Is 56,1-2; cf 61,6; 66,19). BIBLIOGRAFIA

P. BEAUCHAMP, «Lecture et relecture du quatrième chant du Serviteur. D’Isaïe à Jean», in J. VERMEYLEN (ed.), The Book of Isaiah. Le livre d’Isaïe. Les oracles et leurs relectures. Unité et complexité de l’ouvrage (BEThL 81), University Press, Leuven 1989, 325-355; W.A.M. BEUKEN, «Isaiah Chapters lxv-lxvi: Trito-Isaiah and the Closure of the Book of Isaiah», in J.A. EMERTON (ed.), Congress Volume. Leuven 1989 (VT.S 43), E.J. Brill, Leiden 1991, 204-221; ID., «Servant and Herald of Good Tidings. Isaiah 61 as an Interpretation of Isaiah 40-55», in J. VERMEYLEN (ed.), The Book of Isaiah. Le livre d’Isaïe. Les oracles et leurs relectu-res. Unité et complexité de l’ouvrage (BEThL 81), University Press, Leuven 1989, 411-442; ID., «The Main Theme of Trito-Isaiah. ‘The Servants of YHWH’», in Journal for the Study of the Old Testament 47 (1990) 67-87; J. BLENKINSOPP, «The “Servants of the Lord” in Third Isaiah: Profile of a Pietistic Group in the Persian Epoch», in R.P. GORDON (ed.), “The Place Is Too Small for Us”. The Israelite Prophets in Recent Scholarship (SBTS 5), Eisenbrauns, Winona Lake 1995, 392-412; ID., «The Servant and the Servants in Isaiah and the Formation of the Book», in C.C. BROYLES – C.A. EVANS (edd.), Writing and Reading the Scroll of Isaiah. Studies of an Interpretive tradition. Volume One (VT.S / FIOTL), Köln-Brill, Leiden-New York 1997, 155-175; R. DE HOOP, «The Interpretation of Isaiah 56:1-9: Comfort or Criticism?», Journal of Biblical Literature 127/4 (2008) 671-695; G. FISHER, «Riddles of Reference: ‘I’ and ‘We’ in the Books of Isaiah and Jeremiah: The Relation of the Suffering Characters in the Books of Isaiah and Jeremiah», in Old Testament Essays 25/2 (2012) 277-291; E. FRANCO, «La particolarità d’Israele nell’universalità della redenzione», in M. FARRUGIA (ed.), Universalità del Cristianesimo. In dialogo con Jacques Dupuis (RdT library 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, 117-125; ID., «L’universalità della profezia postesilica (Is 56-66)», in Biblia Notiziario 23 (2009/3) 7-10: approfondimenti culturali 48; J.T. HIBBARD, «From Name to Book: Another Look at the Composition of the Book of Isaiah with Special Reference to Isaiah 56-66», in E.F. MASON – S.I. THOMAS – A. SCHOFIELD – E. ULRICH (edd.), A Teacher for All Generations. Essays in Honor of James C. VanderKam (JSJ.S 153/I-II), Brill, Leiden-Boston 2012, 133-149; H.A.J. KRUGER, «Isaiah 61:1-3(4-9) 10-11. Transferor of privileges, an “identikit” of the servant of the Lord?», in Harvard Theological Studies 58/4 (2002), 1555-1576; R LACK., La Symbolique du Livre d’Isaïe, Essai sur l’image littéraire comme élément de structuration (AnB 59), Biblical Insti-tute Press, Rome 1973; E. OBARA, «Dalla vigna al grappolo. La metafora di Is 65,8 e la sua istanza comunicativa», in Rivista Biblica 54/2 (2006) 120-157; EAD., Le strategie di Dio. Di-namiche comunicative nei discorsi divini del Trito-Isaia (AnB 188), Gregorian & Biblical

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Press, Roma 2010; J.N. OSWALT, «The Nations in Isaiah. Friend or Foe; Servant or Part-ner», in Bulletin for Biblical Research 16/1 (2006) 41-51; ID., «Who were the addressees of Isaiah 40-66?», in Bibliotheca Sacra 169 (2012) 33-47; L.-S. TIEMEYER, «“The Haughtiness of the Priesthood” (Isa 65,5)», in Biblica 85 (2004), 237-244; EAD., Priestly Rites and Pro-phetic Rage. Post-Exilic Prophetic Critique of the Priesthood (FAT.2 19), Mohr Siebeck, Tübingen 2006.

C15032. VITA DI FEDE E CONVERSIONE UMANA

(2 ore sett., 2° sem.: D. ABIGNENTE)

Obiettivo Si intende sviluppare una riflessione sull’esperienza di coscienza, orientata al

riconoscimento del carattere umano della vita di fede e alla libera e consapevole assunzione di responsabilità di fronte al bene possibile affidato come via di com-pimento e di sequela.

Contenuto Il corso riflette sulla realtà della conversione morale vissuta e capita all’interno

dell’esperienza di fede, nel suo momento originario e nella sua maturazione storica. Sul fondamento della capacità e responsabilità umana di giustizia, nell’orizzonte dell’esperienza biblica, saranno considerati la realtà del peccato e gli elementi co-stitutivi di un cammino di conversione personale e sociale. La riflessione procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, a partire da narrazioni e figure bibliche.

Metodo L’esercizio della riflessione verrà condotto, in continuità di domanda e com-

prensione ermeneutica, attraverso lezioni e approfondimenti personali. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Greg. Univ. Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; D. ABIGNENTE – G. PARNOFIELLO (edd.), La cura dell’altro. Studi in onore di S. Bastianel sj, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014; S. BASTIANEL, «Conversione», in Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Paoline, Cinisello Balsamo 1990, 145-159; S. BASTIANEL (ed.) Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; I. ELLACURÍA, Conversione della Chiesa al regno di Dio. Per annunciarlo e realizzarlo nella sto-ria, Queriniana, Brescia 1992; A. FUMAGALLI, L’eco dello Spirito. Teologia della coscienza morale, Queriniana, Brescia 2012; K. GÖLSER, «I peccati che gridano verso il cielo. L’attualità di una categoria dimenticata», in Rivista di Teologia Morale 130 (2001) 223-236; M.M. LINTNER, Eine Ethik des Schenkens. Von einer anthropologischen zu einer theologisch-ethischen Deutung der Gabe, LIT, Berlin 2008; B. PETRÀ, Fare il confessore oggi, Dehoniane, Bologna 2012; P. SCHOONENBERG, La potenza del peccato, Queriniana, Brescia 1971.

Letture specifiche verranno proposte con l’apporto di schede bibliografiche.

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C15042. L’HUMANUM NELLA/DELLA CHIESA (2 ore sett., 2° sem.: A. PORRECA)

Obiettivo Nell’invito al V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze 2015 dal tema “In

Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, i Vescovi Italiani scrivono: «La Chiesa esiste non per parlare di sé né per parlarsi addosso, bensì per annunciare il Dio di Gesù Cri-sto, per parlare di Lui al mondo e con il mondo. La missione vive di questo “col-loquio” – come scriveva Paolo VI nell’enciclica Ecclesiam suam – tramite il quale la Chiesa comunica la ricapitolazione di tutti e di tutto in Cristo Gesù, decifrandone gli indizi nella storia degli uomini e argomentandone i motivi alla luce del Vange-lo». Si tratta della descrizione di una Chiesa attenta all’humanum, dal momento che il Vangelo annunciato dalla Chiesa illumina di senso il volto dell’uomo, svela all’uomo la verità profonda sull’uomo e permette di intuire le risposte meno scon-tate ai suoi interrogativi più profondi: «chiunque segue Cristo, uomo perfetto, di-venta anche lui più uomo» (GS 41). Il corso persegue il fine di illuminare l’huma-num – che include in sé il visibile, l’organizzativo, l’istituzionale, il giuridico – qua-le elemento non accessorio, ma coessenziale dell’essere (natura) e dell’agire (mis-sione) della Chiesa.

Programma Presentazione del V Convegno Ecclesiale di Firenze: “In Gesù Cristo il nuovo

umanesimo”. La Chiesa del Concilio Vaticano II. La Chiesa realtà teandrica, divino-umana. La Chiesa sacramento. Analisi teologica di SC 2; LG 1; LG 8. L’humanum “nella” Chiesa. L’humanum “della” Chiesa. La Chiesa serva. La Chiesa povera, dei poveri e per i poveri. La Chiesa ospitale, laboratorio di umanità. Quale modello di Chiesa per un nuovo umanesimo? BIBLIOGRAFIA

CEI, In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Una traccia per il cammino verso il V Convegno Ecclesiale Nazionale, Paoline, Milano 2014; N. GALANTINO, «Verso il Convegno Ecclesiale di Firenze: il senso e il percorso», in RdT 55 (2015/1) 7-20; A. DULLES, Modelli di Chiesa, Edizioni Messaggero, Padova 2005; E. CASTELLUCCI, «Non temere, piccolo gregge». Le «pic-cole comunità» per la nuova evangelizzazione, Cittadella Editrice, Assisi 2013; J.K. KOMONCHAK, Siamo la Chiesa? Qiqajon, Magnano (BI) 2013; J.M. CASTILLO, L’umanità di Dio, Ed. La Meridiana, Molfetta (BA) 2014. K.-H. MENKE, Sacramentalità. Essenza e ferite del cattolicesimo, Queriniana, Brescia 2015; M. BRUNINI, Volti di Chiesa. Rileggendo Papa Francesco, EDB, Bologna 2015. La prova d’esame prevede la discussione di un elaborato scritto su un tema da concordare con il docente.

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LM15042. CRITICA TESTUALE DELL’AT E DEL NT (2 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)

La critica testuale precede, nello studio di un testo biblico, ogni altra forma di in-

dagine e consiste nell’accertare il grado di attendibilità del testo di cui si dispone, de-terminando gli eventuali cambiamenti verificatisi nella trasmissione del documento.

Mediante lo studio e l’applicazione dei principi di critica interna e critica ester-na, il corso si propone di abilitare a stabilire il significato di questi cambiamenti e a ricostruire la forma del testo che ha maggiore probabilità di essere originale.

La prima parte sarà dedicata alla storia della trasmissione del testo biblico, la seconda invece a esercizi pratici sulle varianti del testo riportate nelle principali edizioni critiche dell’AT e del NT nelle lingue originali o nelle versioni antiche. BIBLIOGRAFIA

K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Editio quinta emendata, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1997; A. RAHLFS (ed.), Septuaginta Id est Vetus Testa-mentum graece iuxta LXX interpretes, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1935, 1979; E. NESTLE – K. ALAND, Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 201228; P.D. WEGNER, Guida alla critica testuale della Bibbia. Storia, metodi e risultati, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; E. TOV, Textual Criticism of the Hebrew Bible. Third edition revised and expanded, Fortress Press, Minneapolis 2012; P.H. KELLEY – D.S. MYNATT – T.G. CRAWFORD, The Masorah of Biblia Hebraica Stuttgartensia. Introduction and Annota-ted Glossary, Eerdmans, Grand Rapids 1998; E. WÜRTHWEIN, The Text of the Old Testa-ment, Eerdmans, Grand Rapids 19952; N. FERNÁNDEZ MARCOS, La Bibbia dei Settanta. In-troduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia: Supple-menti 6), Paideia, Brescia 2000 (orig. spagn. 1999); B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies’ Greek New Testament (Fourth Revised Edition), Leipzig 1994; K. ALAND – B. ALAND, Il testo del Nuovo Testamento (Commentario storico-esegetico dell’Antico e del Nuovo Testamento: Strumenti 2), Marietti, Genova 1987 (orig. ted. 1982); B.M. METZGER, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 1), Paideia, Brescia 1996 (orig. ingl. 1964); A. PASSONI DELL’ACQUA, Il Testo del Nuovo Testamento, Elledici, Leumann 1994.

LM15062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: P. DI LUCCIO)

Dopo il discorso introduttivo sulla lingua ebraica, mediante gli elementi essen-ziali di fonetica e le prime nozioni di morfologia, si proseguirà, nel presente corso, con la sintassi del verbo. Saranno studiati i verbi forti e quelli deboli, nella forma qal, perfetto e imperfetto, nonchè i modi come l’imperativo, il congiuntivo, l’infini-to assoluto e costrutto. La lettura e la traduzione di brani come Is 6,1-13, Ger 1,1-1,19, Ez 1,1-28 completerà dal punto di vista linguistico ed esegetico l’approccio al corso di AT/2.

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BIBLIOGRAFIA

T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstif-tung, Stuttgart 1977.

LM15072. GRECO B

(2 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)

Scopo di questo corso è d’introdurre alla teoria e alla prassi della traduzione del testo greco dei Sinottici e del vangelo di Giovanni. Il contatto col testo biblico inizia con la propria traduzione o quella degli altri. Pertanto il processo di tradu-zione dei testi sarà attento ad alcuni elementi della loro fisionomia stilistica (pre-senza di certe strutture grammaticali o sintattiche, uso di particolari risorse retori-che); alla funzione del verbo e al problema dei tempi e dei modi (i sinottici amano usare forme verbali passive, iniziare frasi con forme verbali non finite, ecc.). Inol-tre, nella traduzione dei Sinottici verranno suggeriti, mediante esercizi, principi-guida per capire le varie sfumature sinottiche (coincidenze, somiglianze, differen-ze) a livello formale e semantico. Tradurre è sempre un atto linguistico, un atto che presuppone l’esistenza di una lingua, ma anche l’esistenza di un testo. Il corso si prefigge di aiutare lo studente a praticare una traduzione fedele e leggibile: fedele al contenuto e, nei limiti del possibile, alla forma del testo originale; leggibile a tut-ti i destinatari. Il nostro tirocinio di traduzione verrà favorito da uno specimen su alcuni testi dei Sinottici e di Giovanni preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE – K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS – A. DEBRUNNER – F. REHKOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614. Per la teoria e la prassi della traduzione: W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi Biblici 16), EDB, Bologna 1989, 58-74; C. BUZZETTI, La Bibbia e la sua traduzione. Studi tra esegesi, pastorale e catechesi, Elledici, Leumann 1993; ID., Traduzione e traduzioni. La via dell’uso-confronto, EMP, Padova 2001.

ET15032. “FRATERNITÀ” E “INEQUITÀ” IN PAOLO

(2 ore sett., 2° sem.: B. PUCA)

Un passaggio dell’enciclica di papa Francesco: « […] Fino a quando non si e-liminano l’esclusione e l’inequità nella società e tra i diversi popoli sarà impossibile sradicare la violenza» (EG 59) ha dettato il titolo del nostro corso. Nel proseguire

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l’itinerario di ricerca sull’“uomo nuovo” nell’epistolario paolino, ci è sembrato in-teressante studiare, alla luce di alcuni passaggi delle sue lettere, la tensione “frater-nità-inequità” come chiave di lettura per cogliere i termini concreti attraverso cui il credente, vivendo la dinamica dell’“essere creatura nuova in Cristo” è chiamato a costruire oasi di fraternità in ogni situazione della vita, dalla casa al lavoro, passan-do dalla logica autoreferenziale ed esclusivita a quella di comunione e di servizio.

Il corso si propone di rintracciare nella riflessione dell’apostolo Paolo, segnata dalla sua personale esperienza, il significato dell’iniquità – di cui l’inequità è la mas-sima espressione – e la via concreta mediante cui si diviene capaci di vivere la fra-ternità, spinti dalla relazione con Cristo che ci giustifica e ci rende “creature nuove” in lui. Concentreremo il nostro studio su alcuni testi dell’epistolario di Paolo (Rm 1-3; 2Cor 8-9; Fil 4,10-20) analizzati mediante un approccio “retorico-letterario” che ci aiuterà a entrare nei testi, rispettandone la logica e il contenuto, per chiarificare i termini in questione e cogliere una possibile pista indicata dall’apostolo per espri-mere concretamente nelle relazioni comunitarie l’essere divenuti “nuova creatura” in Cristo Gesù. BIBLIOGRAFIA

R. PENNA, Lettera ai Romani. Introduzione, traduzione e Commento, volume unico, SC 8, EDB, Bologna 20103; ID., «Il Vangelo paolino fra tradizioni giudaiche e apertura ai gentili», in Rivista Teologica di Lugano (RTLu) 13 (2008) 187-203; ID., Paolo. Da Tarso a Roma, il cammino di un grande innovatore (farsi un’idea 137), il Mulino, Bologna [aprile] 2015, 79-88; A. PITTA, La seconda Lettera ai Corinzi, Borla, Roma 2006; J.-N. ALETTI, Épître aux Phi-lippiens. Introduction, Traduction et Commentaire, EB 55, J. Gabala et Cie editor, Paris 2005; P. SPITALER, «An Integrative, Synergistic Reading of Romans 1-3», in BibInt 19/1 (2011) 33-71; J.P. SAMPLEY, Pauline Partnership in Christ: Christian Community and Commitment in Light of Roman Law, Fortress Press, Philadelphia 1980; W. PETERMAN, «‘Thankless thanks’. The Social-Epistolary Convention in Philippians 4:10-20», in TynB 42 (1991) 261-270; R. DUPONT-ROC, «De L’hymne Christologique à une vie de Koinonia. Étude sur la Let-tre aux Philippiens», in EstB 49 (1991) 454-457; E. FRANCO, Comunione e Partecipazione. La koinônia nell’Epistolario Paolino, Aloisiana 20, Morcelliana, Brescia 1986; A. WODKA, Una teologia biblica del dare nel contesto della colletta paolina (2Cor 8-9), TGT 68, Pontificia Università Gregoriana, Roma 2000; R. IORI, «Uso e significato di ISOTHS in 2Cor 8,13-14», in RivBib 36 (1988) 425-438.

ET15042. UN PONTE TRA DUE MONDI:

LA SAPIENZA IN TEMPO DI CRISI (2 ore sett. 2° sem.: V. D’ALARIO)

Il libro della Sapienza, composto in un periodo di crisi (seconda metà del I sec.

a.C.), rappresenta un modello eccellente di inculturazione perché l’autore, pur ri-manendo fedele alle categorie del mondo giudaico, riesce a trasmettere con effica-cia il messaggio biblico utilizzando la lingua, lo stile e i generi letterari della cultura

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greca e romana. Nelle due digressioni (Sap 11,15-12,27 e Sap 13-15), che sono inse-rite nella terza parte del libro (Sap 10-19), si concentrano alcune tematiche che consentono di approfondire le modalità di un approccio interculturale non solo con la filosofia greca ma anche con le categorie religiose della cultura alessandrina: si passa dalla teodicea al tema della filantropia divina (Sap 11,15-12,27), dal pro-blema della conoscenza di Dio (Sap 13,1-9) all’idolatria e alle sue conseguenze (Sap 13,10-15,13). Da questi capitoli emerge un’analisi lucida e spietata della società ellenistico-romana, pervasa dal fascino del visivo e da un atteggiamento idolatrico che conduce al disprezzo della vita umana e al caos sociale e politico.

Partendo dall’analisi dei testi si mostrerà l’attualità del libro della Sapienza sia dal punto di vista teologico sia sul piano critico ed epistemologico. BIBLIOGRAFIA

G. BELLIA – A. PASSARO, Il libro della Sapienza. Tradizione, redazione, teologia, Città Nuova, Roma 2004; V. D’ALARIO, «Temporalità e racconto. Il midrash dell’Esodo in Sap 11-19», in E. SALVATORE – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teo-logia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 135-147; M. GILBERT , La critique des dieux dans le livre de la Sagesse (Sg 13-15), Pontificio Istituto Biblico, Rome 1973; ID., La Sagesse de Salomon. Recueil d’études, Gregorian & Biblical Press, Rome 2011; L. LUCCI – N. VALENTINI (edd.), Plasmati dalla Sapienza. Un confronto biblico, antropologico e filosofico del libro della Sapienza, Effatà, Cantalupa (To) 2012; L. MAZZINGHI, «Il libro della Sapienza: elementi culturali», in Ricerche Storico Bibliche 10 (1998) 1-2, 179-198; ID., «La barca della provvidenza: Sap 14,1-10 e la figura di Iside», in Vivens Homo 8 (1997) 1, 61-90; J.M. REESE, Hellenistic Influence on the Book of Wisdom, Pontificio Istituto Biblico, Rome 1970.

SBS15012. AL CUORE DELL’UMANO... NEL PADRE NOSTRO

E IN ALTRE PREGHIERE DEL NT (4 ore sett., 2° sem.: P. DI LUCCIO)

Durante lo svolgimento del seminario verranno esaminati i testi di alcune pre-

ghiere del NT, soprattutto quelli del Padre Nostro (Lc 11,2-4; Mt 6,9-13; Did 8,2). La ricerca esegetica sul Padre Nostro si è occupata principalmente a) di studiare

il significato delle parole e delle frasi di cui si compone la preghiera; b) di ricostruir-ne la storia, soprattutto in riferimento alla questione della versione e delle formula-zioni originali; e c) di chiarire l’escatologia delle richieste della seconda parte.

Lo studio del Padre Nostro e di altre preghiere del NT renderà familiare lo studente con il metodo contestuale per lo studio della storia della formazione delle tradizioni del NT. Questo metodo ricerca il significato del testo investigandone la storia, innanzitutto con la critica testuale. Poi con l’analisi della struttura del testo, di aspetti grammaticali e semantici delle parole del testo. Infine, lo studio di testi pertinenti – dalla Bibbia ebraica, dalla letteratura intertestamentaria, targumica e di Qumràn – contribuisce ad approfondire la comprensione della formazione e della composizione del testo e il suo significato, nel suo contesto storico e teologico.

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

Durante lo svolgimento del seminario si richiede la partecipazione attiva dello studente. Le modalità concrete saranno decise sulla base del numero degli iscritti al corso. BIBLIOGRAFIA

D.F. AUNE, «Prayer in the Greco-Roman World», in R.N. LONGENECKER (ed.), Into God’s Presence. Prayer in the New Testament, Eerdmans, Grand Rapids 2001, 23-42; J. CARMIGNAC, Recherches sur le ‘Notre Pére’, Letouzey et Ané, Paris 1969; J.H. CHARLESWORTH (ed.), The Lord’s Prayer and other Prayer Texts from the Greco-Roman Era, Trinity Press, Valley Forge 1994; F.H. CHASE, The Lord’s Prayer in the Early Church, reprinted and edited by J.A. Robinson, Gorgias Press, Piscataway NJ 2004; P. DI LUCCIO, «Il pane “quotidiano” e l’escatologia del Regno. Le parole del “Padre Nostro” come interpretazione dello Shemà», in Gregorianum 93/2 (2012) 261-291; C. DI SANTE, La preghiera di Israele, Marietti, Casale Monferrato 1985; I. ELBOGEN, Jewish Liturgy. A Comprehensive History, The Jewish Publication Society, Philadelphia-Jerusalem-New York 1993; J. HEINEMANN, Prayer in the Talmud: Forms and Patterns, De Gruyter, Berlin-New York 1977; R. HVALVIK – K.O. SANDNES (edd.), Early Christian Prayer and Identity Formation, Mohr Siebeck, Tübingen 2014; J. JEREMIAS, The Prayers of Jesus, SCM Press, Philadelphia 1967; C. LEONHARD – H. LÖHR (edd.), Literature or Liturgy? Early Christian Hymns and Prayers in their Literary and Liturgical Context in Antiquity, Mohr Siebeck, Tübingen 2014; J.J. PETUCHOWSKI – M. BROCKE, (edd.), The Lord’s Prayer and Jewish Liturgy, Burns and Loates, London-New York 1978; M. PHILONENKO, Il Padre Nostro. Dalla preghiera di Gesù alla preghiera dei discepoli, Einaudi, Torino 2003; H. SCHÜRMANN, Padre Nostro. La preghiera del Signore, Jaca Book, Milano 1983; SH. TALMON, «The Emergence of Institutionalized Prayer in Israel in the Light of the Qumran Literature», in M. DELCOR (ed.), Qumrân, sa piété, sa théologie et son milieu, Duculot, Paris-Gembloux 1978, 265-284; C.M. TUCKETT, «Q, Prayer, and the Kingdom», in Journal of Theological Studies 40 (1989) 357-376; W.O. JR. WALKER, «The Lord’s Prayer in Matthew and John», in New Testament Studies 28 (1982) 237-256.

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BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

Il Biennio è sospeso: non si accettano nuove iscrizioni. Coloro che già lo hanno incominciato possono comunque portarlo a termine regolarmente nelle modalità previste.

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Criteri ispirativi

Il biennio in teologia fondamentale intende rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla situazione attuale degli studi teologici (dimensione intraecclesia-le) e da quella della fede nell’attuale contesto storico (dimensione extraecclesiale).

Quanto al primo aspetto, occorre notare che il pluralismo teologico e la fram-mentazione disciplinare della teologia richiedono un maggiore dialogo e una reci-proca comprensione sulle stesse categorie fondamentali e sui modelli adottati nei diversi settori della riflessione teologica, così da ottenere una maggiore comunica-zione interdisciplinare e una più incisiva trasmissione della fede. Ciò esige che si sappia distinguere una fondazione della teologia in quanto tale (fondamentale ge-nerale) da una fondazione specifica che ciascuna disciplina o settore della riflessio-ne teologica deve costruirsi (fondamentale speciale). Questo biennio intende ap-profondire la fondamentale generale, centrata sulla credibilità della Rivelazione cristiana in quanto tale. La distinzione tra fondamentale generale e speciale emerge dal confronto delle categorie e dei modelli adottati nella fondazione specifica delle singole discipline.

Quanto al secondo aspetto è ormai chiaro che le profonde trasformazioni cul-turali in atto, caratterizzate da una tranquilla e silenziosa apostasia delle masse dal-la prassi ecclesiale (Instr. laboris X Sinodo dei Vescovi, n. 20) e che qualificano la nostra epoca come un’epoca postcristiana; il progresso scientifico e tecnologico, con la radicale trasformazione della visione dell’uomo, della sua identità e del suo destino; la crescente presenza di un pluralismo culturale e religioso, ecc., rendono sempre più urgente e necessario il dovere di riesprimere in maniera significativa l’annuncio cristiano (nuova evangelizzazione) e impongono alla teologia un rinno-vato impegno di giustificazione critica della fede. Ciò esige un dialogo profondo e critico con il destinatario del discorso teologico, che si esprime in particolare nella filosofia, nelle scienze, nel complesso artistico-letterario e mass-mediale e nelle re-ligioni non cristiane. Così la teologia stessa può comprendere in modo attuale e più ricco il messaggio cristiano di cui è portatrice. Poiché il nostro destinatario immediato e diretto vive nell’Italia meridionale, il dialogo dovrà assumere un ca-rattere di inculturazione in tale ambiente.

Per questi motivi il biennio in teologia fondamentale è interdisciplinare in sen-so intra ed extra teologico.

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biennio in teologia fondamentale

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II. Finalità e struttura

Il biennio di specializzazione in teologia fondamentale si ripropone tre compiti nei confronti della riflessione teologica, tenendo sempre conto del contesto in cui essa si svolge e dei destinatari cui si indirizza: la revisione e messa a punto delle ca-tegorie teologiche generali e speciali in uso nelle diverse discipline; l’elaborazione di nuovi modelli giustificativi della fede nell’attuale situazione storica e culturale; l’approfondimento critico di questioni controverse delle singole discipline o di pro-blemi di frontiera posti dall’attuale sviluppo culturale. In questo modo il biennio intende preparare lo studente a un servizio ecclesiale pastorale di più alto profilo e alla ricerca specificamente teologica.

Per brevità possiamo sintetizzare questi momenti in tre sezioni: contesto e de-stinatari, categorie e modelli, questioni controverse. A. Contesto e destinatari

1. Si studia il contesto socio-culturale, in particolare dell’Europa e dell’Italia e in modo specifico dell’Italia meridionale, in vista della ricostruzione della figu-ra culturale e religiosa del destinatario, che ci chiede ragione del senso della no-stra speranza (cf 1Pt 3,15) o che resta indifferente, perché, non credente o di altra religione, alla proposta cristiana.

2. A tale scopo si potranno seguire quattro piste privilegiate di indagine: (a) filo-sofica; (b) scientifica (ivi compresa la sociologia e la psicologia); (c) estetico-letteraria e massmediale; (d) religioni non cristiane, così da individuare catego-rie, mentalità, interrogativi, che favoriscono una nuova comprensione del mes-saggio cristiano o che mettono in questione la riflessione teologica e la fede.

B. Categorie e modelli

1. Identificazione delle categorie teologiche generali in uso nei diversi trattati (es. relazione, comunione, sostanza, intersoggettività, autonomia, immagine...), recu-perandone o accertandone i mutamenti di significato a causa delle trasformazio-ni culturali intervenute o dell’uso in contesti disciplinari diversi, e di quelle spe-ciali (es. rivelazione, grazia, sacramento, soprannaturale, resurrezione...).

2. Ricognizione e valutazione dei diversi modelli di giustificazione della credibi-lità della fede, a partire dall’avvento della modernità fino all’attuale fase po-stmoderna (modello neoscolastico, trascendentale, di correlazione, estetico, ermeneutico, contestuale...), indagando le precomprensioni storiche e teologi-che, le categorie e le procedure, attraverso lo studio diretto dei suoi principali autori. Questo lavoro previo è finalizzato a valorizzare gli elementi positivi di tali categorie e procedure e, al tempo stesso, a considerarne gli elementi ormai storicamente e culturalmente superati, in vista della costruzione di una metodo-logia giustificativa teologicamente e storicamente più adeguata.

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biennio in teologia fondamentale

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3. Il terzo momento sarà di sintesi, cioè l’elaborazione di uno o più modelli pre-ferenziali di giustificazione critica della fede per il contesto e i destinatari attuali, in particolare per il Sud Italia.

C. Questioni controverse

Tenendo conto dei punti precedenti, si approfondiranno nodi critici e que-stioni controverse nell’ambito della teologia o problemi posti alla teologia dall’attuale sviluppo storico, culturale e scientifico. Di fronte a questi problemi si mettono alla prova le categorie e i modelli antichi e nuovi che si vanno ap-profondendo.

III. Metodo e didattica

1. Il metodo è anzitutto induttivo. Si parte da un triplice ascolto: della fede che si vuole capire per poi trasmetterla, dei teologi che prima di noi hanno riflettuto su di essa e dei destinatari nel contesto storico culturale in cui viviamo.

2. Lo studio procede per integrazioni successive e viene verificato in questioni par-ticolarmente difficili. È importante perciò la dimensione storica nell’esame delle categorie e dei modelli e l’integrazione delle sezioni in cui il biennio si sviluppa.

3. Lo studio va concretizzato il più possibile attraverso il contatto diretto con Auto-ri, Teologi o Correnti rilevanti e ben determinati, con le loro opere più significative e tenendo sempre presente il contesto, specialmente contemporaneo e in particola-re quello italiano e meridionale.

4. Il metodo e la didattica sono prevalentemente attivi.

5. Per facilitare la personalizzazione:

a) All’inizio del secondo semestre lo studente individuerà il suo indirizzo prefe-renziale e al di dentro di esso sceglierà il tema della dissertazione scritta. A tale scopo e per aiutarlo nell’organizzazione degli studi, gli sarà assegnato un tutor. Tale scelta sarà concordata con il Direttore del biennio e il Vice Preside della Sezione alla cui gestione il biennio è affidato.

b) A partire dall’assegnazione del tutor e sotto la sua guida, lo studente seguirà un numero adeguato di corsi tutoriali per la preparazione della tesi finale. Ciò avverrà in accordo con il Direttore del biennio.

c) Nella scelta del piano personale di studio il tutor e le Autorità accademiche terranno presenti le concrete capacità dello studente e la destinazione dei suoi studi, così da permettere il perseguimento degli scopi del biennio a livelli diversi.

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biennio in teologia fondamentale

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IV. Norme per l’esame finale

La prova più qualificante del biennio è la dissertazione. Sulla scelta dell’argo-mento, la natura della dissertazione e la sua presentazione, cf il Piano generale de-gli studi (pp. 113-115) e le Informazioni (p. 25).

L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal re-latore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di Settore.

L’esame comprende: – la discussione della dissertazione (40 minuti); – l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei

modelli sotto indicati. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Diret-tore di Settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti mo-tivi, valutati dal Direttore di Settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede in ogni caso che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi (è possibile av-valersi di uno schema di punti da seguire).

MODELLI DI ESAME FINALE

I. Autori

Presentare la teologia fondamentale di un teologo contemporaneo in base ad una opera consistente o a più saggi significativi, evidenziandone sia i contenuti sia il metodo:

1. H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Estetica Teologica. La percezione della forma, I, Jaca Book, Milano 1975; ID., Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1977.

2. M. EPIS, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2009. 3. H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale,

Queriniana, Brescia 2001. 4. S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. 5. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Alba 1977. 6. R. LATOURELLE, Teologia della rivelazione, Cittadella, Assisi 1967; ID., A Gesù attra-

verso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 1979. 7. W. KERN – H.J. POTTMEYER – M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4, Que-

riniana, Brescia 1990. II. Tematiche teologico-fondamentali

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con sufficiente bibliografia (alme-no tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo. – La credibilità della rivelazione nel contesto attuale. – I principali modelli di giustificazione della fede. – Problematica e limiti della ricerca storica su Gesù di Nazareth. – Storicità e natura dei miracoli.

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biennio in teologia fondamentale

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– La risurrezione di Gesù e la genesi della fede pasquale. – La testimonianza, categoria della conoscenza storica e segno ecclesiale di credi-

bilità. – La questione cristologica nel dibattito della teologia delle religioni.

Bibliografia di riferimento

C. GRECO, Rivelazione di Dio e ragioni della fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; M. EPIS, Ratio fidei. I modelli della giustificazione della fede nella produzione manualistica catto-lica della teologia fondamentale tedesca post-conciliare, Glossa, Milano 1995; M. EPIS, Teolo-gia fondamentale, Queriniana, Brescia 2009; W. KERN – H.J. POTTMEYER – M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1990; G. LORIZIO (ed.), Teologia fon-damentale, Città Nuova, Roma 2004; G. THEISSEN – A. MERZ, Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999; G. RUGGIERI, Enciclopedia di Teologia Fondamentale. Storia - Progetto - Autori - Categorie, I, Marietti, Genova 1987; H. KESSLER, La risurrezione di Gesù Cristo. Uno stu-dio biblico, teologico-fondamentale e sistematico, Queriniana, Brescia 1999; B. KOLLMANN, Storie di miracoli del Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005; S. PIÉ-NINOT, La teolo-gia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. DUPUIS, Verso una teologia del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997.

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Licenza D

ogmatica

BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO

NORME E INDICAZIONI GENERALI

Il biennio di teologia sistematica, con indirizzo ecclesiologico, intende offrire

un percorso di approfondimento (metodologico e tematico) che sappia collocare la specializzazione nell’alveo della tradizione ecclesiale e dell’attuale contesto storico-culturale. Obiettivo prioritario è quello di aiutare lo studente a saper armonizzare, in modo consapevole e creativo, il patrimonio del depositum fidei e la necessità di contestualizzare, nell’oggi della Chiesa, il logos ecclesiale. La Chiesa, già prefigurata nella Q h l ebraica (LG 2) chiamata a costituire il nuovo popolo di Dio, presenta il disegno salvifico di Gesù Cristo, realizzato dalla comunione eterna della Trinità (de Trinitate), che raggiungerà il pieno e perfetto compimento alla fine dei tempi. La redenzione nella morte di Gesù abbatte il muro di separazione che divide il giudeo dal pagano, per formare un solo uomo nuovo (Ef 2,13-16) nel sangue di Cristo (1Cor 11,25). La Chiesa quale destinataria dell’auto-comunicazione definitiva di Dio in Gesù Cristo è segno sacramentale (veluti sacramentum) che ripresenta e attualizza il mistero trinitario nella storia, «è in Cristo come un sacramento o segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità del genere umano» (LG 1). La mediazione ecclesiale non si limita tuttavia ad annunciare o ad attualizzare l’auto-comunicazione di Dio, ma ne rende presente l’efficacia salvifica (prospettiva sacramentale). Essa è contemporaneamente soggetto e oggetto di fede che rimanda al destinatario ultimo dell’actus fidei, cioè a Dio; l’unità ecclesiale proviene dalla Trinità (da dove) e a Lei tende (verso dove), uno strumento nelle mani di Dio che si rivela al mondo, malgrado le sue inadempienze (ex hominibus): «Professiamo di credere una Chiesa Santa e non nella Chiesa, per non confondere Dio e le sue opere e per attribuire chiaramente alla bontà di Dio tutti i doni che egli ha riversato nella sua Chiesa» (CCC 750). In questo senso la Chiesa-sacramentum non è un segno esteriore, ma ri-presenta la realtà significata, perché è comunità escatologica che proclama il mistero di Cristo, tenendo insieme, tensionalmente, mistero e storia, fede e ragione.

In questa prospettiva la corretta acquisizione del dato dogmatico nei suoi numerosi risvolti, consentirà un discernimento della realtà ecclesiale per tracciare un’opportuna mediazione tra realtà sociale ed ecclesiale, al fine di offrire un contributo adeguato e originale per l’identificazione di scelte e progettualità pasto-rali mirate alle esigenze della comunità degli uomini raggiunti dalla proclamazione del Vangelo, comunità considerata nei suoi contesti spazio-temporali. Finalità e destinatari

La Licenza si propone di completare e aggiornare la formazione culturale degli studenti che hanno concluso con esiti positivi il primo ciclo istituzionale di

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biennio in teologia dogmatica

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teologia per aiutarli a vivere il servizio ecclesiale con un’adeguata formazione culturale e scientifica, coniugandola con il personale percorso di maturazione.

Il progetto di approfondimento prevede un attento studio dei grandi nuclei tematici dell’ecclesiologia insieme con quelli di acceso dibattito, come la Collegialità, l’esercizio del Primato, l’ecclesialità delle altre chiese. In questa prospettiva saranno considerate anche le possibili correlazioni con altre aree (teologia biblica, teologia fondamentale, teologia morale, patrologia, liturgia, spiritualità, diritto...). I contenuti del corso, oltre alla conoscenza del percorso storico del metodo e una sua più chiara definizione secondo i contenuti del Vaticano II, potrà costituire un terreno di dialogo e di confronto con altri settori del sapere filosofico, teologico e scientifico (filosofia, sociologia, arte, musica...). Un particolare interesse sarà rivolto alla storia del “Trattato di ecclesiologia” e alla stessa imprescindibile contestualizzazione storica, quale importante approfondi-mento per la comprensione della coscienza riflessa della Chiesa. L’intento princi-pale è quello di avviare una strategia formativa che favorisca l’interdisciplinarietà e la complementarietà dei saperi.

Il biennio di specializzazione prevede il monte di crediti formativi richiesto: 120 ECTS, da conseguire in quattro semestri. Nel percorso curriculare assumono particolare rilievo i due Seminari Maggiori, svolti nell’arco del biennio che affrontano temi ecclesiologici di rilievo e curano l’acquisizione del metodo, in vista anche della redazione finale della Tesi di Licenza. Inoltre è consentita la formula-zione di un corso tutoriale (3 ECTS) in vista della Tesi, con l’accompagnamento di un Tutor. Allo studente all’inizio del secondo semestre del primo anno sarà richies-ta la presentazione dell’argomento della Tesi di Licenza.

Nel corso del Biennio il candidato dovrà frequentare 4 corsi comuni (12 ECTS) che di anno in anno vengono proposti, espressione di un tema che scaturisce dalle diverse aree di competenza. I corsi potranno essere tenuti da ciascuno o da più docenti; il carattere interdisciplinare è assicurato dall’unità del tema che coinvolge le diverse specializzazioni e dal previo confronto tra i docenti stessi.

4 corsi comuni – Totale biennio 12 ECTS

Nell’arco del Biennio lo studente dovrà superare i due Seminari Maggiori, con elaborato scritto, che hanno il compito di consentirgli di affrontare i maggiori snodi e punti nevralgici dell’ecclesiologia (statuto epistemologico, metodo, categorie, modelli) attraverso un itinerario storico e teoretico che giunga fino alle tematiche postconciliari.

Ogni anno 1 Seminario, 4 ECTS – Totale biennio 8 ECTS

I corsi sistematici rappresentano il centro della ricerca e dell’approfondimento, sono pertanto caratterizzanti in quanto costituiscono l’ossatura della Licenza. Sono obbligatori 15 corsi propri dell’area sistematica.

Nell’arco del biennio 15 corsi – Totale Biennio 45 ECTS

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biennio in teologia dogmatica

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Licenza D

ogmatica

Lo studente dovrà completare il percorso presentando entro la fine del terzo semestre un corso tutoriale, che potrà orientarlo nella stesura della tesi; attestare il superamento di tre corsi di altro settore (9 ECTS) e conseguire i restanti crediti in attività formative elettive. I crediti assegnati alle attività formative elettive sono calcolati secondo i seguenti parametri: partecipazione certificata a congressi, convegni, giornate di studio: 0,25 ECTS per modulo di 4/5 ore (1/2 giornata); 0,50 ECTS per modulo di 8-10 ore (una o due giornate), per un massimo di 3 ECTS.

Alla tesi finale e al corrispettivo esame orale sono attribuiti 40 ECTS.

4 Corsi comuni = 12 ECTS 15 Corsi propri = 45 ECTS 2 Seminari (con elaborato) = 8 ECTS 3 Corsi di altri settori = 9 ECTS Attività formative = 3 ECTS Tutoriale (in vista della tesi) = 3 ECTS Tesi + esame orale = 40 ECTS

Totale = 120 ECTS

MODELLI DI ESAME FINALE

I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche

Presentare l’ecclesiologia di un teologo contemporaneo in base a un’opera con-sistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo.

1. H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, II, Morcelliana, Brescia 1970. 2. K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970. 3. Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; ID., Santa Chiesa. Saggi

ecclesiologici, Morcelliana, Brescia 1967; ID., Ministeri e comunione ecclesiale, EDB, Bo-logna 1973.

4. S. DIANICH, La Chiesa mistero di comunione, Marietti, Brescia 2011. 5. S. DIANICH – S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002. 6. A. DULLES, Modelli di Chiesa (Studi Religiosi), Messaggero, Padova 2005. 7. B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione,

San Paolo, Cinisello Balsamo 1995. 8. W. KASPER, La Chiesa di Gesù Cristo. Scritti di ecclesiologia (Biblioteca di Teologia

Contemporanea 152), Queriniana, Brescia 2011. 9. H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, Paoline, Roma 1965; ID., Cattolicismo, Jaca

Book, Milano 1978; ID., Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano 1979. 10. H. MÜHLEN, Una mystica persona. La Chiesa come il mistero dello Spirito Santo in Cri-

sto e nei cristiani: una persona in molte persone, Città Nuova, Roma 1968. 11. K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo come chie-

sa», in Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Roma 1978, 413-510. 12. J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio. Questioni ecclesiologiche, Queriniana, Brescia

19924; ID., La Chiesa, Paoline, Milano 1992. 13. J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989.

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biennio in teologia dogmatica

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II. Tematiche ecclesiologiche

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo.

a) La Chiesa mistero e sacramento. b) La Chiesa nella sua dimensione escatologica. c) La Chiesa come comunione. d) Collegialità episcopale e struttura sinodale della Chiesa. e) Chiesa universale e Chiesa locale. f) Carismi e ministeri. g) I ministeri nella problematica ecumenica. h) Magistero, sensus fidelium e teologia. i) Il rapporto Chiesa-mondo.

BIBLIOGRAFIA

J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chie-sa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistemati-ca, Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiolo-gia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; S. DIANICH – S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiolo-gia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; B.D. DE LA SOUJEOLE, Il sacramento della comunio-ne, Piemme, Casale Monferrato 2000; O.F. PIAZZA, «Collegialità episcopale», in G. CALABRESE – PH. GOYRET – O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 246-261.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...” (Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza)

2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

Corsi propri

D15011 Agostino, la Chiesa e l’umanesimo trascendente (D. Marafioti)

2 3

D15021 La Riforma nella Chiesa: storia, umanesimo e riflessione sistematica (A. Carfora)

2 3

D15031 La Chiesa “esperta in umanità” nel dialogo con le religioni non cristiane (A. Nugnes)

2 3

D15041 Chiesa e umanesimo dell’Evangelii gaudium (S. Tanzarella)

2 3

Seminario - Area metodologica

DS15011 Il volto umano della Chiesa (con elaborato) (N. Salato) 2 4

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biennio in teologia dogmatica

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3 C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

Corsi propri

D15052 Rivelazione, Chiesa e Religioni. Il contributo di J. Dupuis (C. Greco)

2 3

D15062 Il diritto nel mistero umano-divino della Chiesa (V.A. Todisco)

2 3

D15072 La prassi umano/penitenziale della Chiesa nella Liturgia(G. Di Napoli)

2 3

D15082 Il mistero umano-divino della Chiesa nella teologia del popolo (G. De Simone)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia dogmatica

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Licenza D

ogmatica

DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C15011. “LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI. MA È GIUNTA L’ORA...” (GV 4,22-23): L’UMANO REDENTO IN GV

(2 ore sett., 1° sem.: C. MANUNZA)

Per la descrizione cf p. 122

C15021. “NUOVO UMANESIMO IN GESÙ CRISTO”.

PROVOCAZIONI DAL CONCILIO VATICANO II (2 ore sett., 1° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 123

D15011. AGOSTINO, LA CHIESA E L’UMANESIMO TRASCENDENTE

(2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

Il post-moderno si configura come una crisi di civiltà, che investe l’economia, la politica, e la società con i suoi gruppi intermedi. Le sofferenze maggiori si vedono nella famiglia: divorzi, aborti, manipolazione genetica, fecondazione eterologa, se-lezione eugenitica, eutanasia... Ma per comprendere la radici della crisi bisogna risalire ancora più lontano e arrivare all’uomo stesso: l’Occidente attraversa una vera crisi antropologica in cui l’uomo non conosce più il proprio essere e il senso della propria esisenza, come dice lucidamente Evangelii Gaudium, n. 55.

Il corso si propone di rileggere l’antropologia di Gaudium et Spes, ricuperando gli elementi migliori dell’umanesimo greco-romano, che trova in sant’Agostino un momento di sintesi e uno degli esponenti più significativi. Seguendo il suo pensie-ro, si presenterà la struttura bipartita e tripartita dell’uomo, nel rapporto tra il cor-po e le facoltà spirituali.

Nell’orizzonte del Convegno di Firenze si vorrebbe raggiungere l’obiettivo di proporre un umanesimo universale e trascendente: universale, perché valido per tutti gli uomini e costruito con il contributo di tutte le culture; trascendente, per-ché aperto agli altri e a Dio. L’uomo infatti cammina nella storia, ma ha bisogno di una guida che gli consenta di superare la barriera della morte, per raggiungere la felicità e l’immortalità. BIBLIOGRAFIA

Alcuni articoli di D. Marafioti: D. MARAFIOTI, «Agostino e l’antropologia tripartita nel De Civitate Dei», in G. DI PALMA (ed.), Deum et animam scire cupio. Agostino alla ricerca del ve-ro su Dio e l’uomo, PFTIM-S. Tommaso, Napoli 2010, 227-266; ID., «Motus, affectiones, af-fectus, appetitus o inclinazioni della natura (bonum naturae): valenza antropologica delle pas-sioni», in Percorsi Agostiniani 4 (2011) 200-224; ID., «L’uomo e Dio, nella prospettiva agosti-

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biennio in teologia dogmatica

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niana», in A.V. NAZZARO – A. TUCCILLO, Fioretti patristici, Napoli 2015, 265-279; ID., «Il lessico dell’eros e dell’agape nel De Civitate Dei», in Asprenas 54 (2007) 73- 98; ID., «Aspetti dell’antropologia teologica di san Paolino di Nola» in G. LUONGO, Anchora Vitae, Mariglia-no (NA); ID., «Filosofia e teologia. Quale filosofia per quale teologia», in S. MURATORE (ed.) Teologia e Filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990, 59-78; ID., «La gra-zia, rapporto tra Dio e l’uomo nell’amore», in La Civiltà Cattolica 142 (1991) III, 243-255; ID., «Il ritorno della coscienza», in Religiosi in Italia, 17 (2012) 135-144; R. BODEI, Ordo a-moris. Conflitti terreni e felicità celeste, il Mulino, Bologna 1997; L. ALICI, L’altro nell’io. In dialogo con Agostino, Città Nuova, Roma 1999; D. PAGLIACCI, Volere e amare. Agostino e la conversione del desiderio, Città Nuova, Roma 2003; É. GILSON, Introduzione allo studio di sant’Agostino, tr. it. di V. Venanazi Ventisette, Marietti, Casale Monferrato 1983

D15021. LA RIFORMA NELLA CHIESA:

STORIA, UMANESIMO E RIFLESSIONE SISTEMATICA (2 ore sett., 1° sem.: A. CARFORA)

Obiettivo Il corso si propone di sviluppare una riflessione sul tema della riforma nella

Chiesa in prospettiva diacronica, approdando al pontificato di Papa Francesco, che metta in luce quanto ha caratterizzato nel corso del tempo i progetti e le azioni di riforma nella e della Chiesa.

Programma Alcune riforme emblematiche di età medioevale e moderna. Le riforme del

Novecento, in particolare quelle legate al Concilio Vaticano II e ai pontificati di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. La riforma come elemento signifi-cativo del pontificato di Papa Francesco. BIBLIOGRAFIA

S. DIANICH, La Chiesa cattolica verso la sua riforma, Queriniana, Brescia 2014; A. CARFORA – S. TANZARELLA, Il cristiano tra potere e mondanità. 15 gravi malattie secondo papa Francesco, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015; Y. CONGAR, Vera e falsa riforma nella Chiesa, Jaca Book, Milano 19942. Indicazioni per ulteriori materiali verranno fornite durante il corso.

D15031. LA CHIESA “ESPERTA IN UMANITÀ”

NEL DIALOGO CON LE RELIGIONI NON CRISTIANE (2 ore sett., 1° sem.: A. NUGNES)

Che cosa ha da dire la Chiesa nel contesto pluralista contemporaneo? A partire

da quale fondamento ha titolo per rivolgersi a tutti gli uomini? Quali possibilità di dialogo ed interazione con le altre tradizioni religiose?

Il corso tenterà di affrontare queste domande a partire dai principi che guidano l’azione della Chiesa e fondano i suoi atteggiamenti principali rispetto al comples-

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biennio in teologia dogmatica

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Licenza D

ogmatica

so panorama culturale e religioso contemporaneo, così come rintracciabili a partire dei documenti del Concilio Vaticano II. In particolare, si presterà attenzione al fondamento cristologico della dimensione “umana” della Chiesa. Inoltre, si appro-fondirà la prospettiva della Chiesa “esperta in umanità” (cfr. Paolo VI, Discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite) quale possibile terreno di incontro non solo per quanto riguarda il confronto sociale e culturale, ma anche in riferimento al contesto specifico del dialogo interreligioso. Infine, si avrà l’opportunità di una prima verifica delle linee tracciate dal Concilio alla luce dell’esortazione Evangelii Gaudium e dei criteri metodologici in essa suggeriti. BIBLIOGRAFIA

CONCILIO VATICANO II, Lumen Gentium; ID. Gaudium et spes; ID. Ad gentes; PAPA

FRANCESCO, Evangelii Gaudium; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dominus Iesus. Dichiarazione circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa, EV 19, 1142-1199; ID., Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione, AAS 100 (2008) 489-504; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, «Il Cristianesimo e le religioni» in ID., Documenti (1969-2004), ESD, Bologna 2006; W. KASPER, Chiesa Cattolica. Essenza, re-altà, Missione (BTC 157), Queriniana, Brescia 2012; P.F. KNITTER, Introduzione alle Teolo-gie delle Religioni (=GdT315), Brescia, Queriniana, 2005; S. PIÈ-NINOT, Ecclesiologia. La sacramentalità della comunità cristiana (BTC 138), Queriniana, Brescia 2008. Altre letture specifiche sui singoli argomenti saranno suggeriti dal docente durante il corso.

D15041. CHIESA E UMANESIMO DELL’EVANGELII GAUDIUM

(2 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA)

Il corso si propone, con metodo seminariale, di proseguire il lavoro di lettura dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, compiuto lo scorso anno, a partire dalle sue fonti, e il confronto storico con modelli ecclesiologici del passato e indi-viduando temi e prospettive per il futuro. La frequenza è obbligatoria e la parteci-pazione richiede un impegno di letture parallelo allo svolgimento del corso. BIBLIOGRAFIA

Fonti: PAOLO VI, Evangelii Nuntiandi; FRANCESCO, Evangelii Gaudium.

G. ALCAMO (ed.), La catechesi educa alla gioia evangelica. Riflessioni teologico-pastorali a partire dall’Esortazione Evangelii Gaudium, Paoline, Milano 2014; Y. M.-J. CONGAR, Per una Chiesa serva e povera, Qiqajon, Magnano 2014; V.M. FERNÁNDEZ – P. RODARI, Il pro-getto di Francesco. Dove vuole portare la Chiesa, EMI, Parma 2014; H.M. Yanez, Evangelii Gaudium: il testo ci interroga. Chiavi di lettura, testimonianze e prospettive, GBP, Roma 2014; A. CARFORA – S. TANZARELLA, Il cristiano tra potere e mondanità. 15 gravi malattie secondo papa Francesco, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

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biennio in teologia dogmatica

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DS15011. IL VOLTO UMANO DELLA CHIESA (CON ELABORATO)

(2 ore sett., 1° sem.: N. SALATO)

Obiettivo Il corso intende sviluppare una riflessione critica sul tema dell’humanum nella

Chiesa a partire dall’autocomprensione sacramentale che, come chiave ermeneuti-ca, favorisce l’analisi dell’origine, costituzione e destinazione della Chiesa.

Programma La questione dell’umanità della Chiesa verrà analizzata a partire dalla sua natura

teandrica. La Chiesa è ex hominibus (umana) ed ex Trinitate (divina) e può essere compresa solo come essa è: una realitas complexa (mistero di fede – realtà umana), analoga al mistero del Verbo incarnato (LG8); è divina e umana, non per unione ipo-statica in essa del divino e dell’umano, ma per l’azione di grazia trinitaria. Essa è in senso lato una comunità – aggregazione che vive il valore del sacro (motivazione fondativa) come costitutivo della sua stessa realtà; in senso stretto è una comunità costituita dall’azione trinitaria nella storia; sia in senso lato sia in senso stretto essa è una realtà che trova radice nel mistero trinitario e ad esso è orientata. Il suo essere mistero si fonda nell’origine trascendente (Trinità) e nell’origine umana (storia).

Metodo Nello svolgimento del corso sono previsti, oltre alle lezioni frontali, lavori di

gruppo, brevi relazioni degli studenti e discussione comune. BIBLIOGRAFIA

R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo», in J. DANIÈLOU – H. VORGRIMLER

(edd.), Sentire Ecclesiam. La coscienza della Chiesa come forza plasmatrice della pietà, II, Pao-line, Roma 1964, 47-120; G. THILS, «L’ecclesiologia del Vaticano I. Preparazione, risultati, problemi», in G. ALBERIGO (ed.), L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Brescia 1973, 7-25; A. ACERBI, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione nella Lumen Gentium, EDB, Bologna 1975, 1-105; R. AUBERT, «Le grandi cor-renti teologiche», in R. VANDER GUCHT – H. VORGRIMLER (edd.), Bilancio della Teologia del XX secolo, II. La teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 13-65; J. FRISQUE, «L’ecclesiologia nel XX secolo», in R. VANDER GUCHT – H. VORGRIMLER (edd.), Bilancio

della Teologia del XX secolo, III. La teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 211-240; A. ANTÒN, «Lo sviluppo della dottrina sulla Chiesa nella teologia dal Vaticano I al Va-ticano II», in A. ALBERIGO (ed.), L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Bre-scia 1973, 27-86; G. ZIVIANI – V. MARALDI, «Ecclesiologia», in G. CANOBBIO – P. CODA, (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio, II. Prospettive sistematiche, Città Nuova, Roma 2003, 287-381; G. CANOBBIO, «La Chiesa come sacramento di salvezza. Una categoria dimenticata», in M. VERGOTTINI, (ed.), La Chiesa e il Vaticano II. Problemi di ermeneutica e recezione conciliare, Milano 2005, 115-181; R. REPOLE, «Chiesa responsabile dell’umanità», in Gregorianum 86 (2005) 644-664; S. PIÉ NINOT, Ecclesiologia. La sacramentalità della co-munità cristiana (Biblioteca di Teologia Contemporanea 138), Queriniana, Brescia 2008.

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biennio in teologia dogmatica

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Licenza D

ogmatica

C15032. VITA DI FEDE E CONVERSIONE UMANA (2 ore sett., 2° sem.: D. ABIGNENTE)

Per la descrizione cf p. 133

C15042. L’HUMANUM NELLA/DELLA CHIESA

(2 ore sett., 2° sem.: A. PORRECA)

Per la descrizione cf p. 134

D15052. RIVELAZIONE, CHIESA E RELIGIONI.

IL CONTRIBUTO DI J. DUPUIS (2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO)

Obiettivo La teologia delle religioni è ormai da qualche tempo il cantiere di elaborazione

di nuovi percorsi teologici, che, nell’ascolto della tradizione biblica e magisteriale, siano in grado di riconoscere e giustificare il significato e il valore nel piano salvifi-co di Dio delle altre tradizioni religiose, che continuano ad animare la vita di mi-lioni di persone in ogni parte del mondo.

L’opera di J. Dupuis, per lunghi anni professore di teologia dapprima alla Fa-coltà Teologica di Dehli (India) e poi alla Università Gregoriana, rappresenta uno dei contributi più significativi e discussi, ma anche più equilibrati, per una nuova teologia del pluralismo religioso.

Programma Il corso si propone di approfondire gli aspetti più significativi dell’opera di J.

Dupuis, attraverso la lettura attenta e critica dei suoi scritti, e in particolare d’indagare in quale luce nuova appaiono i concetti di rivelazione, chiesa e salvezza nella prospettiva teologica del pluralismo delle religioni, allo scopo di valutare il suo reale apporto alla elaborazione di una teologia delle religioni. BIBLIOGRAFIA

J. DUPUIS, Gesù Cristo incontro alle religioni, Cittadella, Assisi 1992; M. FARRUGIA (ed.), Universalità del cristianesimo. In dialogo con J. Dupuis, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; J. DUPUIS, Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso (Biblioteca di Teologia Con-temporanea 95), Queriniana, Brescia 1997; J. DUPUIS, Il cristianesimo e le religioni. Dallo scontro all’incontro, Queriniana, Brescia 2001; C. GRECO, «Rivelazione, Chiesa e Religioni» in M. FARRUGIA (ed.), Universalità del cristianesimo. In dialogo con J. Dupuis, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, 149-165; C. GRECO, Rivelazione di Dio e ragioni della fede. Un per-corso di teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 479-556.

Testi magisteriali: COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Il cristianesimo e le religioni, in «Regno Do-cumenti» 3 (1997) 529-536; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Dominus Je-

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biennio in teologia dogmatica

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sus, in «Regno Documenti» 17 (2000) 529-536; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Notificazione a proposito del libro del P. Jacques Dupuis, S.J., «Verso una teologia del pluralismo religioso» (Ed. Queriniana, Brescia 1997), Città del Vaticano 2001; GIOVANNI

PAOLO II, Redemptoris Missio, in Regno Documenti 36 (1991/5) 129-155; PONTIFICIO

CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO E CONGREGAZIONE PER L’EVANGELIZZAZIONE

DEI POPOLI, Dialogo e Annuncio, in Regno Documenti 36 (1991/15) 464-477.

D15062. IL DIRITTO NEL MISTERO UMANO-DIVINO DELLA CHIESA (2 ore sett., 2° sem.: V.A. TODISCO)

Pio XII nella Mystici Corporis ri-evidenziò che la Chiesa non consta solo di

un’organizzazione esterna ma gode della vita di Cristo e del suo Spirito che «unus et idem numero, totam Ecclesiam replet et unit» (AAS, 35 [1943] 222). Il Vaticano II, sulle orme di questa profonda meditazione, ha proposto la Chiesa «in Christo veluti sacramentum seu signum et instrumentum intimae cum Deo unionis totiu-sque generis humani unitati» (LG 1). Sacramento di unità e di salvezza degli uo-mini, la Chiesa è insieme realtà pneumatica e istituzionale, corpo di Cristo misti-camente significato (LG 7). In questa prospettiva le sue istituzioni, il suo diritto, le sue leggi, sempre perfettibili, acquistano senso perché comunicano la Grazia divi-na e favoriscono la salus animarum.

«Il giuridismo preconciliare – afferma O.F. Piazza – che presentava la tendenza alla pura e semplice identificazione tra Chiesa e struttura istituzionale, viene sop-piantato, nel postconcilio, da un altro eccesso, l’estraneazione o dissociazione dei due elementi» (O.F. PIAZZA, «Dalla “Societas perfecta” alla “Chiesa-Mistero”...», in M. SIMONE (ed.), Il concilio vent’anni dopo, AVE, Roma 1984, 51).

Il corso, attraverso una lettura giuridica della teologia Conciliare, vuole riporta-re l’attenzione sull’unità di fondo di queste realtà intimamente complementari e-spressa nella concezione della Chiesa-Mistero; ed attraverso una lettura teologica della giuridicità del postconcilio vuole contribuire ad inverare quanto profetica-mente affermato da Paolo VI nel I Congresso Internazionale di Diritto canonico nel lontano 1970: «Se il Diritto della Chiesa ha il suo fondamento in Gesù Cristo, se ha valore di segno dell’azione interna dello Spirito, esso deve esprimere e favori-re la vita dello Spirito, essere strumento di grazia e vincolo di unità... Limitare il diritto ecclesiale ad un ordine rigido di ingiunzioni sarebbe far violenza allo Spirito che ci guida verso la carità perfetta nell’unità della Chiesa... Il vostro compito principale non sarà quello di stabilire un ordine giuridico permanente ma di ap-profondire l’opera dello Spirito che deve esprimersi anche nel Diritto della Chie-sa» (AAS, 61 [1970] 111). BIBLIOGRAFIA

Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, Series I, II, Typis Polyglottis Vaticanis, MCMLX - MCMLXIX; Y. CONGAR, «Si può definire la Chiesa Destino e valore di quattro nozioni che ci si offrono per farlo», in ID., Santa Chiesa, Morcelliana, Brescia

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1967; H. MÜHLEN, Una mystica persona. La Chiesa come il mistero dello Spirito Santo in Cri-sto e nei cristiani: una persona in molte persone, Città Nuova, Roma 1968; A. STICKLER, «Il mistero della Chiesa nel diritto canonico», in AA.VV., Il mistero della Chiesa, Edizioni Pao-line, Roma 1965; K. RAHNER, L’elemento dinamico nella Chiesa, Morcelliana, Brescia 1970; E. CORECCO, Sacramento e diritto: antinomia nella Chiesa?, Jaca Book, Milano 1971; G. ALBERIGO (ed.), L’ecclesiologia del Vaticano II: dinamismi e prospettive, EDB, Bologna 1981; J.D. ZIZIOLULAS, «Cristologia, pneumatologia e istituzioni ecclesiastiche: un punto di vista ortodosso», in ALBERIGO G. (ed.), L’ecclesiologia del Vaticano II: dinamismi e prospettive, EDB, Bologna 1981; O.F. PIAZZA, «Dalla “Societas perfecta” alla “Chiesa-Mistero”...», in M. SIMONE (ed.), Il concilio vent’anni dopo, AVE, Roma 1984; H. FRIES, «Mutamenti dell’immagine della Chiesa ed evoluzione storico dogmatica», in J. FEINER – M. LOHRER (edd.), Mysterium Salutis, VII, Queriniana, Brescia 1972; A. BALLESTRERO, «La “Lumen gentium”. Il volto della Chiesa», in Ambrosius, 67 (1991) 565-570; J. RATZINGER, «L’ecclesiologia della Costituzione “Lumen gentium”», in O.R. 4 marzo 200, 6-7; P.J. VILADRICH, «Il diritto canonico», in AA.VV., Corso di diritto canonico, Queriniana, Brescia 1975; S. LENER, «Il concetto di diritto e il diritto canonico. Norme, istituzioni, carità, cari-smi», in La Civiltà Cattolica 132 (1981) I, 326-342; ID., «Il diritto canonico e il mistero della Chiesa», in La Civiltà Cattolica 133 (1982) II, 15-30; D. COMPOSTA, La Chiesa visibile. La realtà teologica del diritto ecclesiale, Tipografia poliglotta vaticana, Roma 1985.

D15072. LA PRASSI UMANO/PENITENZIALE DELLA CHIESA

NELLA LITURGIA (2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI)

Il Sacramento della Riconciliazione ha subìto un vertiginoso calo negli ultimi decenni e anche se l’avvento di papa Francesco ha fatto registrare un qualche in-cremento, rimane comunque un ambito del vissuto ecclesiale fortemente in soffe-renza. Quali provocazioni da questo stato di cose per la riflessione teologico-liturgico-sacramentaria, nel contesto dell’Anno Santo Straordinario della Miseri-cordia? Il Corso, ripercorrendo i vari snodi storici della configurazione assunta dalla prassi sacramentale nel bimillenario cammino della Chiesa, si prefigge di ap-profondire l’Ordo Paenitentiae del 1974, per coglierne la portata nel quadro della riforma liturgica, le prospettive, eventuali carenze o reticenze e le potenzialità an-cora largamente latenti e poco valorizzate. BIBLIOGRAFIA

Oltre ai più noti manuali di liturgia e a testi ormai ritenuti classici (Rahner, Vogel...), si con-sigliano i seguenti testi: il fasc. 5 di Rivista Liturgica 78 (1991), dal tema “Il rinnovamento della Penitenza” e i fascicoli 5 e 6 di Rivista Liturgica 92 (2005) dal tema “Penitenza e Ri-conciliazione: le sfide di una rilettura...”; “...per celebrare in verità il sacramento del perdo-no”; G. CANOBBIO – F. DALLA VECCHIA – R. TONONI (edd.), Perdono e Riconciliazione (Quaderni teologici del Seminario di Brescia 16), Morcelliana, Brescia 2006; M. PALEARI

(ed.), Attori di Riconciliazione. Prospettive teologiche e pastorali per ripensare il sacramento della Penitenza, Ancora, Milano 2009.

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D15082. IL MISTERO UMANO-DIVINO DELLA CHIESA NELLA TEOLOGIA DEL POPOLO (2 ore sett., 2° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo Obiettivo del corso è mettere a tema la comprensione del mistero della Chiesa

che emerge dall’insegnamento di Papa Francesco.

Programma A tal fine sarà presa in esame in modo particolare la Evangelii Gaudium, soffer-

mandosi specificamente su ciò che motiva una “Chiesa in uscita”: l’iniziativa sempre eccedente di Dio che agisce nel cuore e nella storia degli uomini, il multiforme e imprevedibile fiorire della grazia, l’indefettibile senso di fede del popolo di Dio, il valore paradigmatico della mistica popolare, la scelta preferenziale per i poveri.

Di questa comprensione verranno ricostruite prima di tutto le radici conciliari, ma anche i riferimenti contestuali attraverso il confronto con la teologia del popolo maturata in Argentina negli anni del Concilio e del post-Concilio. BIBLIOGRAFIA

PAPA FRANCESCO, Evangelii Gaudium; CONCILIO VATICANO II, Lumen Gentium; ID., Gau-dium et spes; PAOLO VI, Evangelii Nuntiandi; G. LOHFINK, Dio ha bisogno della Chiesa? Sul-la teologia del Popolo di Dio, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; C.E. BIANCHI, Introduzione alla teologia del popolo, II, EMI, Bologna 2015; J.C. SCANNONE, Quando il popolo di Dio diventa teologo. Protagonisti e percorsi della “Teologia del Pueblo”, EMI (in corso di pubbli-cazione); L. BOFF, Liberare la terra, EMI, Bologna 2013; E. MASPOLI, Ignacio Ellacuría e i martiri di San Salvador, Paoline, Milano 2009; PAPA FRANCESCO, Poveri, introduzione di O.R. Maradiaga, Ave, Roma 2014; ID., Popolo, introduzione di S. Morra, Ave (in corso di pubblicazione); S. CALVANI, La realtà è più importante dell’idea. Per una nuova corresponsa-bilità globale, Ave, Roma 2014.

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BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ

Il biennio ha due indirizzi, morale e spirituale, secondo le istanze del Concilio

Vaticano II, di unità della vita di coscienza e di moralità intesa come ‘vocazione’ a portare frutti nella carità per la vita del mondo (OT,16).

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Finalità e destinatari La licenza si propone di completare la formazione accademica degli studenti

(seminaristi, sacerdoti, religiosi e laici) che hanno concluso bene il primo ciclo isti-tuzionale di teologia, per aiutarli a vivere oggi il servizio ecclesiale a cui sono chia-mati, interpretando teologicamente la nostra realtà pluralistica. Prevalentemente i destinatari sono sacerdoti diocesani appartenenti al contesto del meridione d’Italia che si impegnano ad acquisire strumenti di carattere scientifico, integrandoli in una riflessione e in una cura personale di formazione. Ciò comporta:

a. ottenere un livello di formazione teologica che renda capaci di continuarla per-sonalmente, in rapporto ai propri impegni ecclesiali;

b. acquisire, nel campo della vita morale e spirituale, uno sguardo sintetico che valorizzi lo studio fatto nel quinquennio assumendolo personalmente;

c. condurre, programmandola su base biennale, una “specializzazione” ragione-vole che possa preparare anche ad un lavoro propriamente scientifico e di ri-cerca nel proprio ambito.

II. Struttura

Volendo collegare in profondità i due indirizzi (Morale e Spirituale) con l’attenzione a un nucleo unitario per tutte le licenze, la struttura del biennio è così composta:

1. Nucleo di base 4 corsi comuni [interdisciplinari] per anno in cui convergono, a partire da un tema e da un punto di vista sintetico, la riflessione etica, spirituale, biblica, an-tropologica, cristologica, ecclesiologica, con attenzione a istanze filosofiche, sociali e culturali contemporanee. I corsi potranno essere tenuti ciascuno da uno o più docenti, il carattere interdisciplinare è tendenzialmente assicurato dall’unità del tema e dal confronto previo tra i docenti.

Ogni anno: 6 cr., 9 ECTS - Totale biennio: 12 cr., 18 ECTS

Il nucleo unitario scelto per il biennio 2013-2015 è: “Chiamati alla comunione col Figlio” (1 Cor 1,9). Il sottotitolo per il biennio di Vita cristiana è: “Assume-re l’intenzionalità dell’operare di Dio nella storia”. Il titolo e il sottotitolo de-termineranno le articolazioni tematiche dei singoli corsi

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2. Seminari propri 1 seminario Morale o 1 seminario Spirituale ogni anno, connessi alla proposta del “nucleo” di base.

Ogni anno: 2 cr., 4 ECTS - Totale biennio: 4 cr., 8 ECTS

3. Corsi propri 7 corsi per anno.

Ogni anno: 14 cr., 21 ECTS - Totale biennio: 28 cr., 42 ECTS

Ogni semestre uno di questi corsi è scelto per includere un elaborato, con ag-giunta di 1 ECTS (totale biennio: 4 ECTS)

4. Corsi altro settore

2 corsi nell’arco del biennio.

Totale biennio: 4 cr., 6 ECTS

5. Corso tutoriale In vista della tesi e in funzione di essa è previsto uno specifico corso tutoriale, di letture guidate, con il professore che guiderà la tesi (gli ECTS relativi ap-partengono a quelli attribuiti alla tesi).

6. Rimanenti ECTS

I rimanenti ECTS sono attribuiti alle prove finali (tesi ed esame orale).

Totale intera licenza: 120 ECTS

III. Criteri per i programmi

a. Nell’arco del biennio sono previsti almeno: 2 corsi di storia della morale, 2 corsi di morale fondamentale, 2 corsi di Sacra Scrittura e morale, 2 corsi di morale sociale, 1 corso di morale sessuale, 1 corso di bioetica, 2 corsi di spiritualità bi-blica/patristica, 2 corsi di spiritualità ignaziana, 2 corsi di teologia spirituale fondamentale, 2 corsi di antropologia e spiritualità;

b. una parte consistente dell’impegno previsto per i corsi è dedicata alla ripresa di nuclei tematici (teologici e filosofici) coordinati da un lavoro interdisciplinare dei docenti;

c. le modalità di svolgimento dei corsi/seminari possono prevedere articolazioni diverse, con partecipazione di più docenti ad uno stesso corso, con unità didat-tiche “modulari”, con forme tutoriali che permettano di seguire/verificare il la-voro personale.

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IV. Norme operative

a. Poiché il biennio in teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi (mora-le e spirituale) lo studente, all’atto dell’iscrizione, deve comunicare per iscritto l’indirizzo che intende frequentare;

b. nell’elaborazione del Piano di studi lo studente è tenuto a rispettare la specifici-tà dell’indirizzo scelto. Tuttavia, anche i corsi dell’altro indirizzo possono esse-re considerati come corsi “propri”;

c. la dissertazione è prova finale e qualificante del lavoro di licenza. L’argomento, scelto su proposta dello studente con il professore che ne accetta la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla discus-sione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che l’ha diretta e da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di set-tore;

d. l’esame finale comprende la discussione della dissertazione scritta e l’interroga-zione su un modello scelto dallo studente tra quelli proposti, notificato in Se-greteria all’atto di consegna della dissertazione.

MODELLI DI ESAME FINALE

1. Aspetti di teologia morale fondamentale

– Il rapporto tra la Sacra Scrittura e la teologia morale. – La specificità della morale cristiana: la legge morale naturale, autonomia - teo-

nomia - eteronomia, l’opzione fondamentale cristiana. – La storia della teologia morale [libera scelta di un periodo o un tema]. – La coscienza morale come unità interiore di consapevolezza, libertà e respon-

sabilità. – La genesi, il significato e il ruolo delle norme in campo morale. – La competenza del Magistero e della Tradizione in re morali. – Il peccato e la conversione nella dinamica della vita morale.

BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede. Una riflessione etico-teologica a partire da fi-gure di conversione del vangelo di Luca, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; A. AUER, Morale autonoma e fede cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1991; V. BALCIUS, Virtù e opzione fondamentale. Una riflessione a partire dal contributo di S. Pin-ckaers e J. Fuchs, PUG, Roma 2007; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente. Senso e motivazioni di un’attuale tendenza teologica, Morcelliana, Brescia 1980; P. CARLOTTI, Teo-logia morale e magistero. Documenti pontifici recenti, LAS, Roma 1997; ID., Veritatis Splen-dor. Aspetti della recezione teologica, LAS, Roma 2001; K. DEMMER, Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; ID., Fondamenti di etica teologica, Cittadella, Assisi 2004; G. DE VECCHI, Etica o Scito te ipsum di Pietro Abelardo.

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Analisi critica di un progetto di teologia morale, PUG, Roma 2005; J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; T. GOFFI – G. PIANA (edd.), Corso di mo-rale I. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1989; V. GÓMEZ MIER, La rifondazione della morale cattolica. Il cambiamento della matrice discipli-nare dopo il Concilio Vaticano II, EDB, Bologna 1998; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testa-mento. Un approccio paradigmatico, Claudiana, Torino 2004; E. LOHSE, Etica teologica del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1991; S. MAJORANO, La vita nuova in Cristo, EDB, Bo-logna 1988; ID., La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi 2001; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento, I. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989; ID., Il messaggio morale del Nuovo Testamento, II. I primi predicatori cristiani, Paideia, Brescia 1990; B. SCHÜLLER, La fondazione dei giudizi morali. Tipi di argomentazione etica in teologia morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockam a Sant’Alfonso de’ Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna. 1300-1787, Paoline, Cinisello Balsamo 1990; M. VIDAL GARCÍA, Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, EDB, Bologna 2004; H. WEBER, Teologia morale generale. L’appello di Dio, la risposta dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996.

Si raccomanda lo studio di un manuale di teologia morale fondamentale e delle voci attinen-ti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

2. Aspetti di teologia morale speciale

– La verità e la veracità a livello personale e interpersonale. – Il corpo e la vita: le responsabilità personali e sociali (espianto/trapianto di or-

gani, suicidio, uccisione, pena di morte). – Le questioni di bioetica teologica: aborto, procreazione umana, ingegneria ge-

netica, eutanasia. – Le problematiche generali e particolari sulla sessualità umana: matrimonio e

coppie di fatto, pianificazione familiare, sviluppo demografico. – La relazione tra la moralità e le attività economiche. – Le strutture della vita sociale, la politica e il bene comune. – L’etica dello sviluppo, della salvaguardia ambientale e della pace.

BIBLIOGRAFIA

G.L. BRENA (ed.), Etica pubblica ed ecologia, EMP, Padova 2005; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; D. GRACIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; W. HUBER – H.-R. REUTER, Etica della pace, Queriniana, Brescia 1993; G. MANZONE, Il mercato. Teorie economiche e dottrina sociale della Chiesa, Queriniana, Brescia 2001; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna 2005; ID., Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadel-la, Assisi 2005; L. LORENZETTI – F. MARZANO – A. QUAGLIO, Economia/finanza. Per un’etica

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degli affari, Cittadella, Assisi 2000; G. PIANA, Bioetica. Alla ricerca di nuovi modelli, Garzan-ti, Milano 2002; C.-J. PINTO DE OLIVEIRA, La dimensione mondiale dell’etica. Situazione e futuro del mondo umano, EDB, Bologna 1986; E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita. Un com-pendio teologico, Queriniana, Brescia 1997; D. TETTAMANZI, Nuova bio-etica cristiana, Piemme, Casale Monferrato 2000; A.F. UTZ, Etica economica. Filosofia, teologia, sociologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; A. VICINI, Genetica umana e bene comune, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale speciale e delle voci attinenti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magi-stero sui temi suddetti.

3. La dimensione spirituale e morale della vita cristiana

– La vocazione alla santità in Cristo. – La sequela di Gesù nel contesto contemporaneo. – La relazione tra preghiera, liturgia e carità. – L’esperienza mistica e l’esigenza etica. – Il rapporto tra la morale e la spiritualità quali dimensioni della vita teologale

dei credenti. – Il metodo della teologia morale e della teologia spirituale. – La convergenza tra la morale e la spiritualità, due discipline autonome e com-

plementari. BIBLIOGRAFIA

E. ANCILLI (ed.), La preghiera. Bibbia, teologia, esperienze storiche, Città Nuova, Roma 1988; G. ANGELINI - E. COMBI – B. MAGGIONI – C. VAIANI, La cattiva fama della morale. Forma morale e forma spirituale: due interpretazioni concorrenti della vita cristiana?, Glossa, Milano 2005; G. ANGELINI – M. VERGOTTINI, Invito alla teologia, II. Teologia morale e spirituale, Glossa, Milano, 1999; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cini-sello Balsamo 2005; CH.-A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Teologia mistica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D.J. BILLY – D.L. ORSUTO (edd.), Spirituality and Morality. Integrating Prayer and Action, Paulist Press, New York 1996; D. BONHÖFFER, Sequela, Queriniana, Brescia 2004; P. CARLOTTI, Le opere della fede. Spunti di etica cristiana, LAS, Roma 2002; M. COZZOLI, Etica teologale. Fede, carità, speran-za, San Paolo, Cinisello Balsamo 1991; S. FRIGATO, Vita in Cristo e agire morale. Saggio di teologia morale fondamentale, Elledici, Leumann 1994; T. GOFFI – G. PIANA (edd.), Corso di morale V. Liturgia. Etica della religione, Queriniana, Brescia 1995; R. GUARDINI, Fede, reli-gione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1995; ID., Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 2001; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo: nuova creatura in Cristo, LEV, Roma 2004; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Cittadel-la, Assisi 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992; A. NIEMIRA, Religiosità e moralità. Vita morale come realizzazione della fondazione

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cristica dell’uomo secondo B. Häring e D. Capone, PUG, Roma 2003; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Qiqajon, Magnano 2002; U. VANNI, Con Gesù verso il Padre. Per una spiritualità della sequela, AdP, Roma 2003; M. VIDAL, Morale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Cittadella, Assisi 1998.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale e di teologia spirituale e delle voci attinenti dei dizionari relativi, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Ma-gistero sui temi suddetti.

4. Visione sintetica della teologia spirituale nel novecento

– Sviluppi e trasformazioni dei temi della teologia spirituale durante il XX secolo. – La nozione di “esperienza” e la teologia spirituale. – Il problema del metodo nella teologia spirituale. – La teologia spirituale rivisitata agli inizi del XXI secolo. – Il modo di concepire oggi la teologia spirituale nel mondo anglosassone e

nell’ambito europeo (per esempio: Sorrentino e Waaijman). BIBLIOGRAFIA

AA.VV., La teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Teresianum, Roma 2001; CH.-A. BERNARD (ed.), La spiritualità come teologia. Simposio organizzato dall’Istituto di Spiritualità dell’Università Gregoriana, Roma 25-28 aprile 1991, Paoline, Milano 1993; A. BERTULETTI – E.L. BOLIS – C. STERCAL, L’idea di spiritualità, Glossa, Milano 1999; E. BOLIS, «La teologia spirituale nel ’900», in Servitium III (1999) 627-632; L. BORRIELLO, «La teolo-gia spirituale. Linee tematiche emergenti nel suo recente sviluppo bibliografico», in Tere-sianum 36 (1985) 189-202; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale, Ave, Roma 1991; E. JULIÀ, «Recenti studi di spiritualità», in Annales Teologici 5 (1991) 387-403; 6 (1992) 113-133; A.G. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vita spirituale cristiana, Paoline, Milano 1990; G. MOIOLI, Guida allo studio teologico della spiri-tualità cristiana. Materiali e problemi per la sintesi. Pro manuscripto, I, Grafiche Stefanoni, Lecco 1983; ID., L’esperienza spirituale. Lezione introduttive, a cura di C. Stercal, Glossa, Milano 1992; ID., «Teologia spirituale», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, San Paolo, Cini-sello Balsamo 19997, 1597-1609; J. MOUROUX, L’esperienza cristiana. Introduzione a una teo-logia, Morcelliana, Brescia 1956; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, Fondamenti, Metodi, Queriniana, Brescia 2007.

5. La teologia spirituale e la teologia mistica

– Individuazione dei percorsi storici: dai Padri ai nostri giorni. – Questioni metodologiche. – Nessi interdisciplinari. – Status questionis della problematicità del loro mutuo rapporto. – Mistica o spiritualità?

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BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Sentieri illuminati dallo Spirito. Atti del Congresso internazionale di mistica. Abbazia di Münsterschawarzach, 3-10 settembre 2003, Edizioni OCD, Roma 2006; F. ASTI, Spirituali-tà e mistica. Questioni metodologiche, LEV, Roma 2003; ID., Dalla spiritualità alla mistica, LEV, Roma 2005; ID., «Criteri fondanti della mistica cristiana secondo Ch.-A. Bernard, S.I.», in Rivista di ascetica e mistica 1 (2008) 125-162; G. STRZELCZYK, L’esperienza mistica come locus theologicus. Status quaestionis, Eupress-FTL, Lugano 2005; L. ZAK, «Esperienza spiri-tuale, mistica e teologia. Alcune questioni epistemologiche», in Rassegna di Teologia 47 (2006) 617-631; R. ZAS FRIZ DE COL, «A proposito del Congresso Internazionale di Mistica (Münsterschwarzach, 3-10 settembre 2003)», in Rassegna di Teologia 45 (2004) 761-774; ID., «Presente e futuro della pratica religiosa. Un’interpretazione», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268; ID., «Verso una nuova teologia mistica?», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 586-607; ID., «Teologia spirituale, mistica e filosofia. Il loro rapporto nella riflessione teologi-ca di Ch.-A. Bernard, S.I. (1923-2001)», in Mysterion 2 (2008) 94-121; ID., «Coscienza spiri-tuale e coscienza mistica. A proposito di due articoli di Charles André Bernard e della filoso-fia della mente», in AA.VV. Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane: primo convegno internazionale Charles-André Bernard, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, 241-262.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...” (Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza)

2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri VM15011 Storia della Teologia Morale e della Spiritualità

nel Primo Millennio (con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VM15021 Soggetto esistenziale e trascendenza. Una riflessione a partire da B. Lonergan (G. Guglielmi)

2 3

VM15031 Questioni etiche di fine vita (C. Casalone) 2 3

Seminario VMS15011 Teologia morale: temi fondamentali/1

(D. Abignente) 2 4

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri VM15011 Storia della Teologia Morale e della Spiritualità

nel Primo Millennio (con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VS15011 La Preghiera: Teologia e Pratica (G. Piva - C. Chiappini) 2 3 VS15021 Spiritualità ignaziana e mondo contemporaneo

(G. Piva - C. Chiappini) 2 3

Seminario VSS15011 Teologia spirituale: temi fondamentali/1 (L. Borriello) 2 4

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3 C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri VM15042 Morale e spirituale. Esperienza e teologia

(S. Bastianel - S. Purcaro) 2 3

VM15052 Morale e pastorale familiare alla luce del Sinodo 2015 (S. Majorano)

2 3

VM15062 Il fondamento “pastorale” della Gaudium et Spes. Magistero sociale e vita ecclesiale a partire dal Vaticano II(S. Purcaro)

2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri

VS15032 Il “sentimento religioso” di H. Brémond e la “pietà” di G. De Luca: due approcci diversi alla spiritualità e alla mistica (L. Borriello)

2 3

VS15042 Spiritualità e mistica (F. Asti) 2 3 VS15052 Dono e “dipendenza assoluta” nell’esperienza cristiana

secondo Schleiermacher e Rahner (R. Del Riccio) 2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C15011. “LA SALVEZZA VIENE DAI GIUDEI. MA È GIUNTA L’ORA...” (GV 4,22-23): L’UMANO REDENTO IN GV

(2 ore sett., 1° sem.: C. MANUNZA)

Per la descrizione cf p. 122

C15021. “NUOVO UMANESIMO IN GESÙ CRISTO”.

PROVOCAZIONI DAL CONCILIO VATICANO II (2 ore sett., 1° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 123

VM15011. STORIA DELLA TEOLOGIA MORALE E DELLA SPIRITUALITÀ

NEL PRIMO MILLENNIO (con elaborato) (2 ore sett., 1º sem.: A.V. AMARANTE)

Obiettivo La morale e la spiritualità sono due discipline autonome ma convergono e si

completano. A partire da questa premessa il corso si propone di seguire l’evoluzione del pensiero morale e della proposta spirituale così come si è sviluppa-ta nel primo Millennio della Storia della Chiesa.

Programma Durante il corso si darà risalto ad alcuni momenti della storia di queste due di-

scipline teologiche come: la recezione del vangelo da parte delle prime comunità cristiane; l’elaborazione dell’ethos primitivo; dalle catechesi mistagogiche alla elabo-razione dei padri; le grandi sintesi morali e spirituali dei Padri della Chiesa; l’affermarsi dell’oggettività; la proposta morale e spirituale della teologia monastica.

Metodo Lezioni frontali. Lettura di vari testi classici ed esposizione in classe dei lavori

di gruppo. L’esame finale verterà sul lavoro scritto e sul colloquio orale. BIBLIOGRAFIA

Per la Spiritualità: CH. A. BERNARD, Teologia spirituale, Paoline, Cinisello Balsamo, 20026; L. BOUYER – L. DATTRINO, «La Spiritualità dei Padri (II-V Secolo)», in Storia della spiritualità cristiana, L. BOUYER – E. ANCILLI – B. SECONDIN (edd.), III/A, EDB, Bologna 1984 (ristampa: EDB, Bologna 2008); L. BOUYER, «La Spiritualità dei Padri (III-VI secolo)», in Storia della spiri-tualità cristiana, L. BOUYER – E. ANCILLI (edd.), III/B, EDB, Bologna 1986; L. BORIELLO –

R. DI MURO, Breve storia della spiritualità cristiana, Àncora, Milano 2013; C. BURINI – E. CAVALCANTI, «La spiritualità della vita quotidiana», in Storia della spiritualità, L. BOUYER –

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Licenza VitaC

ristiana

E. ANCILLI – B. SECONDIN (edd.), III/C, EDB, Bologna 1988; P. CRESPI – G.F. POLI, Linea-menti di storia della spiritualità e della vita cristiana, Dehoniane, Roma 1998-2000; V. GROSSI (ed.), La spiritualità dei padri latini, Borla, Roma 2002; C. NOCE, Il martirio. Testi-monianza e spiritualità nei primi secoli, Edizioni Studium, Roma 1987; G. PENCO, Comple-menti alla Storia della Chiesa. Storia del monachesimo in Italia. Dalle origine alla fine del Me-dioevo, Jaka Book, Milano 1997; T. SPIDLÍK – I. GARGANO (edd.), «La spiritualità dei padri greci e orientali», in Storia della spiritualità, III/A, Borla, Roma 1983; M. SUSINI, Il martirio, esperienza di incontro con Cristo, EDB, Bologna 2002. (Per consultare la bibliografia in di-verse lingue si veda: J.M. GARCÍA, Teologia spirituale. Epistemologia e interdisciplinarità, LAS, Roma 2013, 24-26).

Per la Morale: R. GERARDI, Storia della Morale, EDB, Bologna 2003; T. GOFFI, «Per una fondazione storica dell'etica», in T. GOFFI – G. PIANA (edd.), Corso di morale, I, Brescia 19892, 174-200; S. LORICI, Storia delle dottrine morali, Gualandi, Vicenza 1981; J. ROHLS, Storia dell’etica, Il Mu-lino, Bologna 1995; L. VEREECKE, «Storia della teologia morale», in Nuovo Dizionario di Teo-logia Morale, Paoline, Cinisello Balsamo 1990, 1314-1338; E. DAL COVOLO – G. OCCHIPINTI – R. FISICHELLA (edd.), Storia della teologia, 3 voll., Bologna 1995-1996; A. DI BERARDINO – B. STUDER (dir.), Storia della teologia, I, Casale Monferrato 1993; W.A. MEEKS, Le origini della morale cristiana, Vita e Pensiero, Milano 2000; E. VILANOVA, Storia della teologia cristiana, 3 voll., Roma 1987-1995; M. VIDAL, La moral en el cristianismo antiguo (ss. I-VII), II. (Moral y Ética Teológica 23), PS Editorial, Madrid 2010; ID., Moral y espiritualidad en la cristiandad medieval (ss. VIII-XIV) (Moral y Ética Teológica 24), PS Editorial, Madrid 2011.

VM15021. SOGGETTO ESISTENZIALE E TRASCENDENZA.

UNA RIFLESSIONE A PARTIRE DA B. LONERGAN (2 ore sett., 1° sem.: G. GUGLIELMI)

Il percorso che B. Lonergan avviò dopo la pubblicazione di Insight (1953) e

che si concluse con Method in Theology (1972) può essere considerato come un ampliamento tematico rispetto alla precedente prospettiva speculativa. Pur sempre all’interno di un quadro fondativo di matrice metafisico-trascendentale, Lonergan estese i suoi interessi in altri campi quali il soggetto esistenziale, la centralità dell’esperienza religiosa, l’attenzione al mondo del significato e alla storiografia. Il corso si concentrerà soprattutto sul tema del soggetto esistenziale e sulla sua aper-tura alla trascendenza religiosa. Nella ripresa critica si procederà ad una valutazio-ne critica dell’antropologia religiosa prospettata da Lonergan in riferimento alla storicità della rivelazione cristiana. BIBLIOGRAFIA

Testo di studio: B. LONERGAN, Il Metodo in Teologia, Città Nuova, Roma 2001, 33-177; 299-325.

Testi integrativi: G. ROTA, «From the Historicity of Consciousness to the Ontology of the Person», in F.G. LAWRENCE (ed.), Lonergan Workshop, vol. 17, Boston College 2002, 175-

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195; G. GUGLIELMI, L’incontro con il passato. Storiografia e filosofia della storia in Bernard Lonergan, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 39-59; 205-208.

VM15031. QUESTIONI ETICHE DI FINE VITA

(2 ore sett., 1° sem.: C. CASALONE)

Obiettivo L’evoluzione della medicina e delle società occidentali ha profondamente cam-

biato le fasi finali della vita. Emergono situazioni inedite, come lo stato vegetativo, e possibilità nuove, come la rianimazione (neonatale) o i trapianti. Il corso si propone di esaminare le questioni etiche che si pongono circa la fine della vita e il ruolo della medicina, fornendo criteri di valutazione e di decisione.

Programma I. Evoluzione dell’esperienza e del senso del morire nella cultura occidentale: il

contributo della riflessione etico-teologica. II. Decisioni di fine vita e criteri di valu-tazione etica in situazioni limite: terapie palliative, proporzionalità e sospensione delle cure, eutanasia e suicidio (assistito). Dichiarazioni anticipate di trattamento e relazione tra medico e persona malata. III. Rapporti tra etica e diritto circa le que-stioni di fine vita nelle società pluraliste. BIBLIOGRAFIA

K. RAHNER, Il morire cristiano, Queriniana, Brescia 2009 (orig. 1976); E. KÜBLER-ROSS, La morte e il morire, Cittadella, Assisi 1982; P. VERSPIEREN, Eutanasia? Dall’accanimento tera-peutico all’accompagnamento dei morenti, Paoline, Cinisello Balsamo 1985; M. REICHLIN, L’etica e la buona morte, Ed. di Comunità, Torino 2002; C. ZUCCARO, Il morire umano. Un invito alla teologia morale, Queriniana, Brescia 2002; C. CASALONE ET AL., Salute e Salvezza. Possibilità tecniche, interrogativi etici e determinazioni giuridiche, Glossa, Milano 2008.

VMS15011. TEOLOGIA MORALE: TEMI FONDAMENTALI/1

(2 ore sett., 1° sem.: D. ABIGNENTE)

Obiettivo Il seminario prevede due parti, offerte alternativamente in due anni. Esso in-

tende favorire lo studio critico della teologia morale e lo sviluppo di un personale punto di vista dello studente, attraverso la conoscenza di autori e problematiche presenti nel rinnovamento conciliare e post-conciliare.

Programma Nell’affrontare i termini e concetti principali della disciplina, quest’anno verrà

dedicata una specifica attenzione alla fondazione del discorso etico teologico, con lettura del ruolo della esperienza di coscienza e della tradizione normativa, culturale e magisteriale, nel discernimento e nella realizzazione di scelte libere e responsabili.

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Licenza VitaC

ristiana

Metodo L’esercizio della riflessione verrà condotto, di volta in volta ed in continuità di

tematica, sulla base di letture di testi, brevi relazioni degli studenti, discussione comune. BIBLIOGRAFIA

Letture specifiche per ogni tematica e autore verranno proposte all’inizio del seminario.

VM15011. STORIA DELLA TEOLOGIA MORALE E DELLA SPIRITUALITÀ

NEL PRIMO MILLENNIO (CON ELABORATO) (2 ore sett., 1º sem.: A.V. AMARANTE)

Per la descrizione cf p. 168

VS15011. LA PREGHIERA: TEOLOGIA E PRATICA

(2 ore sett., 1º sem.: G. PIVA - C. CHIAPPINI)

Obiettivo Aiutare gli studenti ad acquisire una competenza teorica e pratica sul tema del-

la Preghiera, cristiana in particolare.

Programma A partire da una prima considerazione generica della fenomenologia della pre-

ghiera come atteggiamento religioso fondamentale attivo in tutte le religioni, il cor-so presenterà l’importanza, le condizioni e i diversi tipi della preghiera cristiana. Si accennerà, inoltre, anche al rapporto tra preghiera e sviluppo della vita spirituale cristiana, in riferimento a diverse tradizioni spirituali cristiane. BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel corso, si può consultare: E. ANCILLI (ed.), La pre-ghiera, 2 voll., Città Nuova, Roma 1988; J. CASTELLANO CERVERA, Pedagogia della preghiera. Mistagogia pastorale dell’orazione personale e comunitaria, Teresianum, Roma 1993; R. GUARDINI, Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 1948 (e molte edizioni successi-ve); J.M. MARTINEZ – P. MARTINEZ VILA, Abbà, Padre. Teologia e psicologia della preghiera, GBU, Roma 1998; A. PRONZATO, Pregare dove, come, quando, perché, Gribaudi, Torino 1992; B. CASPER, Evento e Preghiera. Per un’ermeneutica dell’accadimento religioso, CEDAM, Pado-va 2003; M. COSTA, Voce tra due silenzi. La preghiera cristiana, EDB, Bologna 2010.

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VS15021. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA E MONDO CONTEMPORANEO (2 ore sett., 1° sem.: G. PIVA - C. CHIAPPINI)

Obiettivo Fornire agli studenti una competenza minima nella Spiritualità Ignaziana, e in-

dicare alcune prospettive di incarnazione nel contesto contemporaneo.

Programma Il corso partirà da una breve analisi del contesto religioso, sociale e culturale

del XVI, per vedere a quali esigenze la Spiritualità Ignaziana, nel suo sorgere, vo-leva e poteva rispondere. Si cercherà di usare lo stesso metodo in riferimento al contesto religioso, sociale e culturale contemporaneo che, ovviamente, pone alla Spiritualità Ignaziana domande diverse rispetto al passato; nel Corso si cercherà di rispondere a tale questione: questa spiritualità ha in sé elementi che ancora posso-no accompagnare l’uomo contemporaneo nell’attuale contesto? BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel corso, si può consultare: Z. BAUMAN, Il disagio della modernità, Mondadori, Milano 2002; ID., Vita liquida, Laterza, Bari 2009; J.-C., DHÔTEL, La Spiritualità Ignaziana. Punti di riferimento, ADP, Roma 2004; J. PLAZAOLA (ed.), Ignacio de Loyola y su tiempo. Congreso Internacional de Historia, Mensajero, Bilbao 1991; R. REMOND, La secolarizzazione. Religione e società nell’Europa contemporanea, Later-za, Roma-Bari 2003.

VSS15011. TEOLOGIA SPIRITUALE: TEMI FONDAMENTALI/1

(2 ore sett., 1° sem.: L. BORRIELLO)

Obiettivo Il seminario intende guidare lo studente a un approfondimento della spirituali-

tà, prendendo in esame i principali nodi di discussione, quali il rapporto fra Dio che si autocomunica e l’attività sensibile del credente, la teo-logia come accoglien-za consapevole di Dio, l’esperienza spirituale e/o mistica (Mouroux-Moioli), la dif-ferenza tra spiritualità ascesi e mistica, la questione mistica (Stolz-P. Gabriele di S. Maria Maddalena), il linguaggio mistico, contemplazione-azione.

Programma Si prenderà in considerazione il passaggio dalla teo-logia (Dio che parla) alla ri-

flessione sul mistero di Dio vivente nell’intimo dell’uomo. Nel considerare l’unità tra esistenza teologica e “coscienza” dell’inabitazione divina, quest’anno saranno affrontati in particolare i temi dell’esperienza spirituale e della conoscenza per fe-de, natura della vita mistica.

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Licenza VitaC

ristiana

Metodo L’esercizio della riflessione sarà condotto, di volta in volta ed in continuità di

tematica, sulla base di letture di alcuni testi di mistici acclarati, brevi relazioni degli studenti, discussione comune. BIBLIOGRAFIA

Letture specifiche per ogni tematica e autore verranno proposte di volta in volta nel corso del seminario.

C15032. VITA DI FEDE E CONVERSIONE UMANA

(2 ore sett., 2° sem.: D. ABIGNENTE)

Per la descrizione cf p. 133

C15042. L’HUMANUM NELLA/DELLA CHIESA

(2 ore sett., 2° sem.: A. PORRECA)

Per la descrizione cf p. 134

VM15042. MORALE E SPIRITUALE. ESPERIENZA E TEOLOGIA

(2 ore sett., 2° sem.: S. BASTIANEL - S. PURCARO)

Obiettivo Nella pratica e nella riflessione teologica odierna si avverte l’esigenza di una ri-

flessione che colga e valorizzi, in prospettiva di formazione continua, l’unità della vita morale e spirituale. Si potrebbe ricordare che l’attenzione a tale unità è stata una delle istanze espresse dal Concilio Vaticano II che ha segnato il rinnovamento dello statuto epistemologico della teologia morale e della teologia spirituale, riconoscendo nell’esperienza di coscienza il luogo proprio della moralità e dell’accoglienza dell’operare dello Spirito. Ponendo l’accento sulla cura del rapporto con il Signore alla base del comprendere e decidere della persona, il corso vuole riflettere sulla re-altà del discernimento in riferimento al dia-logo in cui si fa riconoscibile il parlare di Dio e la risposta della persona nella sua oggettiva condizione storica, sociale, cultu-rale. La proposta intende favorire una personale esperienza riflessa della vita morale e spirituale che ponga in condizione di lasciarsi guidare dallo Spirito nella autono-ma determinazione delle scelte concrete, in fedeltà alla Parola del Signore e alla tra-dizione ecclesiale, nella prospettiva di una sequela da vivere nella comunicazione interumana all’interno dei contesti etici e religiosi contemporanei.

Programma Dopo una iniziale spiegazione dei termini implicati nell’esperienza morale e spi-

rituale, si porrà l’attenzione sui temi del discernimento e dell’accoglienza della vo-

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lontà di Dio e della sua chiamata, aiutando a distinguere la diversità di mozioni in-teriori, la verità di scelte e di vocazione. Sarà valorizzato l’essenziale riferimento a testi e “figure” della Scrittura insieme all’esperienza ignaziana degli Esercizi spiri-tuali, in chiave di rapporto con la cultura contemporanea.

Metodo Il corso procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le lezioni,

lo studio personale dei testi da parte di ogni studente, le discussioni in assemblea. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE – S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Gia-cobbe, Trapani 2013; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2005; ID., Figure di preghiera nella Bibbia, ADP, Roma 2005; ID., «Pluralismo éti-co. La aportación específica de los cristianos», in Estudios Eclesiásticos vol. 86 (2011) 337, 267-289; ID. (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002. R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1979; ID., Introdu-zione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 19796; IGNAZIO DI LOJOLA, Esercizi spirituali; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Cittadella, Assisi 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992.

Letture specifiche su tematiche ed autori verranno proposte con l’apporto di schede biblio-grafiche.

VM15052. MORALE E PASTORALE FAMILIARE

ALLA LUCE DEL SINODO 2015 (2 ore sett., 2º sem.: S. MAJORANO)

Il programma e la relativa bibliografia verranno forniti ad inizio corso.

VM15062. IL FONDAMENTO “PASTORALE” DELLA GAUDIUM ET SPES.

MAGISTERO SOCIALE E VITA ECCLESIALE A PARTIRE DAL VATICANO II (2 ore sett., 2° sem.: S. PURCARO)

Obiettivo La Costituzione pastorale Gaudium et Spes afferma la necessità di affrontare la

riflessione su alcuni problemi rilevanti della società contemporanea alla luce del Vangelo e dell’esperienza umana (cf GS, 46). Questa risulta ben più di una semplice asserzione: si può sintetizzare in queste coordinate lo spirito generale di un Concilio che ha introdotto contemporaneamente sia un nuovo stile di dialogo con il mondo, sia una nuova modalità di vivere l’esistenza da credenti intelligenti. Tale presuppo-sto consente di comprendere che la connotazione “pastorale” non significa con-trapposizione o diversità rispetto al pensare teologico. Il corso, pertanto, intende

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Licenza VitaC

ristiana

accogliere l’istanza conciliare, cercando di favorire l’assunzione del nuovo metodo di lettura etico-teologica introdotto e auspicato dal Vaticano II ed espresso in ma-niera chiara dall’aggettivo “pastorale”. In tale direzione sarà di aiuto la presentazio-ne della riflessione post-conciliare, in particolare del contributo di E. Chiavacci.

Programma Il corso cercherà di presentare, nella prima parte, le coordinate fondamentali

per inserire la Costituzione conciliare nell’ambito della riflessione etica maturata negli anni di preparazione al Vaticano II. Nella seconda parte, conseguentemente, si cercherà – con la lettura e l’approfondimento di testi di E. Chiavacci – di analiz-zare la ricezione del metodo della Gaudium et Spes nella prassi ecclesiale e nella vita credente del post-concilio. Il tentativo è cogliere la “nuova ecclesiologia” e la “nuova spiritualità” in chiave pastorale.

Metodo Il corso procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le lezioni,

lo studio personale dei documenti e degli articoli da parte dei partecipanti, le di-scussioni assembleari. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE – S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggettività, storicità, intersoggettività, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009; S. BASTIANEL (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; A. BONANDI, Il difficile rinnovamen-to. Percorsi fondamentali della Teologia morale postconciliare, Cittadella, Assisi 2003; E. CHIAVACCI, La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo ‘Gaudium et Spes’, Studium, Roma 1967; ID., «La teologia della Gaudium et Spes», in Rassegna di Teolo-gia 26 (1985), 97-120; ID., «La teologia della “Gaudium et Spes” e i grandi temi etico-sociali del nostro tempo», in Credere Oggi 15 (1995), 66-83; ID., «La nozione di persona nella “Gaudium et Spes”», in Studia Moralia 24 (1986), 93-114; E. PAVLIDOU, «La coscienza e il discernimento cristiano dalla “Gaudium et Spes” alla “Veritatis Splendor”», in Sapienza 47 (1994), 439-467; B. PETRÀ, «La Teologia morale italiana dal concilio Vaticano II a oggi», in Rivista di Teologia Morale 166 (2010), 165-180. R. TUCCI, «Introduzione storico-dottrina-le», in AA.VV., La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Elledici, Leumann 1968, 15-34; L. VEREECKE, «L’enseignement de la théologie morale du concile de Trente au concile Vatican II», in Seminarium 34 (1994), 22-30.

VS15032. IL “SENTIMENTO RELIGIOSO” DI H. BRÉMOND

E LA “PIETÀ” DI G. DE LUCA: DUE APPROCCI DIVERSI ALLA SPIRITUALITÀ E ALLA MISTICA

(2 ore sett., 2º sem.: L. BORRIELLO)

La mistica confina con altri termini con cui è stata identificata o anche sostitui-ta: “spiritualità”, “religiosità”, “pietà”, e per ognuna di queste scelte si sono trova-te giustificate motivazioni. Si pensi soprattutto allo studio di Henri Brémond, che

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biennio in teologia della vita cristiana

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aveva preferito a “spiritualità” il termine “sentimento religioso”, mentre don Giu-seppe De Luca quello di “pietà”.

Brémond trasmise il suo pensiero anche nella sua monumentale Histoire litté-raire du sentiment religieux en France depuis les guerres de religion jusqu’à nos jours. Il metodo impostato e sviluppato da Brémond parve innovatore all’epoca, visto che in effetti il risultato ottenuto fu una via di mezzo fra una storia religiosa della letteratura ed una storia della religione. Uno dei suoi obiettivi fu l’evidenziazione del sentimento religioso presente nei mistici descritti attraverso i loro scritti letterari. Di rilevanza furono pure la sua difesa del Romanticismo, nel 1924 con l’opera Pour le romantisme e la sua approvazione, in coppia con Paul Va-léry, della “poesia pura” fonte di simbiosi fra stato creativo ed estasi mistica (Priè-re et poésie, 1926).

La diffusione del nome di Brémond in Italia e la sua “scoperta” si devono so-prattutto a don Giuseppe De Luca, con cui il grande francese intrattenne una lun-ga corrispondenza. De Luca negli ultimi anni della loro amicizia mostrò alcune ri-serve sulla nozione di pietà di Brémond, come anche non si trovava nel suo “scavo troppo psicologico” dei mistici, intravedendo nell’indagine storiografica del fran-cese la presenza di una “teologia gesuitica troppo razionalistica” che ne faceva “un intellettuale troppo intellettuale”. Criticava altresì la sua “eccessiva” simpatia verso il movimento quietista o cripto-giansenista, anche se bisogna ammettere che l’Histoire rimase sempre un modello insuperato per De Luca.

Il pensiero di quest’ultimo nella cultura italiana e nella storia religiosa in genere resta ancora da approfondire, anche al di fuori della ristretta cerchia di storici ed eruditi. Egli, presentando il progetto dell’Archivio, precisava che lo studio della mistica doveva essere affidato allo storico, l’unico capace di ricostruire un testo, perché lo studio della pietà non va confuso o ridotto alle teorie della mistica sulla base delle quali leggere le testimonianze scritte conosciute. BIBLIOGRAFIA

H. BRÉMOND, Histoire littéraire du sentiment religieux en France, 5 voll., nuova edizione, Millon, Grenoble 2006; H. BRÉMOND, Preghiera e poesia, Ed. Storia e Letteratura, Roma 2010; G. DE LUCA, Introduzione alla storia della pietà. I, Archivio Italiano per la Storia della Pietà, Ed. Storia e Letteratura, Roma 1962; Don Giuseppe De Luca et l’abbé Henri Brémond (1929-1933). De “L’Histoire littéraire du sentiment réligieux en France” à l’“Archivio italiano per la storia della pietà” d’après des documents inédits, Ed. Storia e Letteratura, Roma 1963; A. SAVIGNANO, Preghiera e poesia. L’esperienza religiosa in Henri Brémond, Messaggero, Padova 2000.

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ristiana

VS15042. SPIRITUALITÀ E MISTICA (2 ore sett., 2° sem.: F. ASTI)

Obiettivo Chiarire la distinzione che storicamente ha prodotto due prospettive, una asceti-

ca e l’altra mistica.

Programma Il corso intende mostrare come l’ascetica e la mistica sono nella quotidianità

un’unica realtà spirituale percepita dal credente. Storicamente nella riflessione dei Padri della Chiesa entrambe erano identificative di un unico percorso, cioè la vita secondo lo Spirito. Solo con la rivoluzione soggettiva dell’Umanesimo anche la mi-stica assume connotazioni più psicologiche. L’attuale riflessione intende proporre un’unità capace di condurre il credente all’unione con Cristo in vista della vita eterna. Proporremo differenze di terminologia tra vita mistica ed esperienza mistica, tra ascetica e mistica, tra spiritualità e mistica. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Le odierne sfide della mistica cristiana, Aracne, Roma 2015; M.R. DEL GENIO – R. DI MURO (edd.), Ecco sto alla porta e busso. Atti del I Convegno Internazionale di mistica, Assisi 5-8 settembre 2013, LEV, Città del Vaticano 2014; L. BORRIELLO, Esperienza mistica e teologia mistica, LEV, Città del Vaticano 2009.

VS15052. DONO E “DIPENDENZA ASSOLUTA” NELL’ESPERIENZA

CRISTIANA SECONDO SCHLEIERMACHER E RAHNER (2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO)

Karl Rahner e Friederich Schleiermacher hanno esplicitamente posto al centro

della loro riflessione teologica la radicale e permanente dipendenza di ogni essere umano da Dio. Non meno del “sentimento di dipendenza assoluta” di Schleierma-cher, infatti, la concezione della grazia di Rahner quale “esistenziale soprannatura-le” rende manifesta questa assoluta dipendenza, in cui l’uomo, donato a se stesso, è chiamato ad accogliersi consapevolmente e liberamente dalle mani del donatore, al quale, riconoscendosi come dono, è chiamato a “restituirsi”. Il corso si propone, dunque, di fornire gli elementi base per un’analisi critica dell’apporto che Rahner e Schleiermacher, attraverso la suddetta opzione, hanno offerto alla comprensione dell’esperienza religiosa cristiana, mettendo in luce il rapporto dinamico esistente tra esperienza di Dio e fede cristiana, in cui lo Spirito Santo, attraverso la Rivela-zione offerta per la mediazione della Chiesa, dona all’esperienza di Dio «univocità di termini e di contenuti nel quadro dell’agape» (N. Galantino).

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biennio in teologia della vita cristiana

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BIBLIOGRAFIA

K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Roma 1977; ID., «Esperienza di Dio oggi», in Nuovi Saggi IV, Roma 1973; ID., «Teologia dell’esperienza dello Spirito», in Nuovi saggi VI, Roma 1978; F. SCHLEIERMACHER, Sulla religione. Discorsi a quegli intellettuali che la disprez-zano, Queriniana, Brescia 1989; ID., La dottrina della fede esposta sistematicamente secondo i principi fondamentali della chiesa evangelica, 2 voll., Paideia, Brescia 1981-1985; N. GALANTINO, «Esperienza», in G. BARBAGLIO – G. BOF – S. DIANICH (edd.), Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; I. SANNA, Teologia come esperienza di Dio: la prospettiva cri-stologica di Karl Rahner, Queriniana, Brescia 1997; ID., Karl Rahner, Morcelliana, Brescia 2000; A. RAFFELT – H. VERWEYEN, Leggere Karl Rahner, Queriniana, Brescia 2004; S. SORRENTINO, «Introduzione del curatore», in F. SCHLEIERMACHER, La dottrina della fede e-sposta sistematicamente secondo i principi fondamentali della chiesa evangelica, I, Paideia, Bre-scia 1981; ID., Ermeneutica e filosofia trascendentale. La filosofia di Schleiermacher come pro-getto di comprensione dell'altro, CLUEB, Bologna 1986; W. PANNENBERG, Storia e problemi della teologia evangelica contemporanea in Germania: da Schleiermacher fino a Barth e Tillich, Querininiana, Brescia 2000; A. RIZZI, «Introduzione», in F. SCHLEIERMACHER , Introduzione alla dottrina della fede cristiana, a cura di Armido Rizzi, EMP, Padova 2000; A.G. JORGEN-SON, The Appeal to Experience in the Christologies of Friederich Schleiermacher and Karl Ra-hner, Peter Lang, New York 2007; A.I. INMAN, Evidence and Transcendence. Religious Epi-stemology and God-World Relationship, University of Notre Dame Press, Notre Dame (In-diana) 2008.

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dottorato in sacra teologia

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Dottorato

DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° ciclo)

Il terzo ciclo – ad doctoratum – ha di mira il conseguimento di una vera maturi-

tà scientifica nell’ambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante l’elaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contri-buto al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dell’ultimo grado accademico (Dottorato in Sacra Teologia), che abilita all’insegnamento delle discipline teologiche – relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito – presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Su-periori a carattere accademico.

La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito del-le specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata.

Modalità del terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede:

1. La Licenza in Sacra Teologia, con votazione non inferiore al cum laude probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia presen-tato da due professori ordinari o straordinari della Sezione.

2. La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi.

3. Un colloquio col Vice Preside, previo all’iscrizione regolare al terzo ciclo pres-so l’Ufficio di Segreteria.

N.B. – Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza generica secondo la “Deus scientiarum Dominus”. Anche in questo caso si ri-chiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la vo-tazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre: a) devono scegliere, all’atto dell’iscrizione, uno dei settori di specializzazione

della Sezione; b) devono conseguire un minimo di 14 credits frequentando i corsi del rispet-

tivo settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al 27/30.

Per il conseguimento del Dottorato si richiede:

1. La scelta di un direttore di tesi tra i professori del settore di specializzazione nel quale si è iscritti.

2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio direttore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside. Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni.

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3. L’iscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente respon-sabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei pre-visti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (cf CdS 13.5.1992).

4. Che trascorrano non meno di due anni dall’iscrizione, durante i quali il candi-dato attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice Preside. Il piano può includere: a) un tirocinio didattico (corsi, seminari, ecc.) in cui il candidato dia prova di

attitudine all’insegnamento; b) la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre

Facoltà ecclesiastiche o statali; c) l’elaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri, comu-

nicazioni a convegni e congressi, ecc. 5. Che lo studente elabori, difenda nell’esame di Laurea, e pubblichi (almeno par-

zialmente) la tesi dottorale. La tesi dottorale

Previo consenso scritto del relatore, la tesi viene in un primo tempo depositata in Segreteria senza essere ancora rilegata. Il Vice Preside incarica due altri docenti i quali esprimono per iscritto il loro parere sull’ammissibilità della tesi stessa alla discussione. La decisione definitiva spetta al Vice Preside.

La tesi viene quindi presentata alla Segreteria della Sezione in cinque copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali.

La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri no-minata dal Vice Preside. La durata della difesa è di un’ora e un quarto. Il voto fi-nale viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo re-latore, 20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, even-tualmente, il coefficiente finale.

La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi – necessaria per il conseguimento del titolo dottorale – dovrà portare il nulla osta del direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e le correzioni che riterran-no opportune. Decadenza degli studi

Uno studente di terzo ciclo decade dagli studi se non discute la tesi entro il 5° anno dall’iscrizione. Lo studente perde ogni diritto a discutere la tesi, a meno che non abbia rinnovata l’iscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati opportuna-mente confermati titolo e progetto della tesi.

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ANNO PASTORALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI

A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione San Luigi offre il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compimento del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi accademici (cf SC 74,2).

L’Anno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (reli-giosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e nell’attività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di ri-qualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove pre-viste per l’Anno pastorale viene rilasciato un Diploma di pastorale.

Gli studenti dell’Anno pastorale, che intendessero in seguito proseguire gli studi accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti.

Nell’Anno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il ministero pastorale.

I corsi/seminari per l’Anno Pastorale potranno essere scelti nell’ambito dell’offerta formativa dei bienni di specializzazione del corrente anno accademi-co, previa autorizzazione del Vice Preside.

Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, supe-rando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credits; cf SL, art. 21,19). Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno un’esperienza pastorale guidata e discutere un elaborato scritto.

I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un semestre; i seminari sono di due ore settimanali per un semestre. Le ore di lezioni settimanali sono almeno 12 per semestre. I giorni settimanali di frequenza richie-sti sono almeno tre.

Il piano di studi degli studenti iscritti all’Anno pastorale verrà precisato,

singolarmente, dalle Autorità Accademiche.

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SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

1. Arte e teologia per i Beni Culturali

2. Proposte per una nuova architettura sacra

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia intende promuovere la cono-

scenza della dimensione estetica della teologia e della dimensione teologica dell’arte. È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra l’arte e la teologia.

DESTINATARI

La Scuola è aperta a coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipol-lente. In particolare, la Scuola si rivolge: – a quanti per motivi di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo lavora-

tivo sono interessati ad approfondire il rapporto tra arte e teologia; – ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici

diocesani; – ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Tecnici delle Diocesi; – ai responsabili e operatori delle strutture museali o a quanti sono a vario titolo

impegnati nella promozione e valorizzazione dei beni artistici e culturali, so-prattutto ecclesiastici;

– ai progettisti, tecnici, artisti, restauratori qualificati, impegnati o che intendono impegnarsi nel campo dell’arte sacra e della edificazione, ristrutturazione, ade-guamento dei luoghi di culto;

– agli operatori del turismo culturale e del turismo religioso, alle guide turistiche; – agli insegnanti di religione; – ai responsabili dell’orientamento nelle scuole medie e superiori e della forma-

zione dei docenti nelle Università.

Eventuali ulteriori richieste di iscrizione saranno valutate caso per caso dalla Direzione della Scuola.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Arte e

Teologia

PATROCINI

Da diversi anni la Scuola beneficia dei patrocini dei competenti uffici della Conferenza Episcopale Italiana. In particolare dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici, del Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto, dell’Ufficio Li-turgico Nazionale, dell’Ufficio Nazionale per il Turismo. I corsi beneficiano in gene-re anche di altri patrocini di organismi professionali e strutture universitarie.

DUE INDIRIZZI

Per l’anno accademico 2015-2016 sono previsti due indirizzi di studio:

1. Arte e teologia per i Beni Culturali

2. L’edificio sacro nella contemporaneità; un approccio conoscitivo e progettua-le: i luoghi liturgici

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

L’attività didattica, a seconda degli indirizzi, è articolata in corsi, moduli, lezioni specialistiche, visite guidate, incontri, tavole rotonde, attività laboratoriali. Sono al-tresì previste gite di istruzione. Le lezioni sono ordinariamente in sede, ma potran-no anche essere esterne.

Le lezioni avranno inizio con la cerimonia inaugurale, che si terrà nel mese di novembre 2015 e proseguiranno fino a giugno 2016. Si svolgeranno presso la Pon-tificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi (Viale Sant’Ignazio di Loyola, 51 - Napoli), di norma due volte al mese, il venerdì, dalle 15,15 alle 19,15 e il sabato mattina dalle 9.00 alle 12.45. Le lezioni del sabato si terranno nel giorno successivo alle lezioni del venerdì e saranno talora dedicate alle visite guidate. I docenti della Scuola sono professori universitari ed esperti delle specifiche discipline.

È previsto, tanto per i corsi annuali che per i moduli, un colloquio finale teso a evidenziare l’interesse e le ricadute culturali della Scuola, in relazione al personale curriculum di studi e alle specifiche competenze professionali.

GLI INDIRIZZI

A) Percorsi di arte e teologia Arte e teologia per i beni culturali La prospettiva diocesana e territoriale

I beni culturali, come è noto, sono la risorsa fondamentale del nostro Paese. In essi le testimonianze della fede cristiana sono centrali: nell’architettura, nella pittu-ra e scultura, negli arredi, in tutti gli aspetti e gli ambiti della cultura artistica.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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La scuola prosegue nel corrente anno accademico nel suo percorso formativo inerente al dialogo tra teologia e beni culturali, anche in chiave pratica e operativa, focalizzando in particolare il rapporto col territorio. Come conoscere, valorizzare, promuovere spiritualmente e sul piano organizzativo ed economico i beni culturali del proprio territorio e in particolare di quello diocesano? Quali strategie, quali competenze e percorsi operativi è necessario intraprendere? In tempi di crisi la ri-scoperta dei valori e delle risorse della propria terra, e in particolare della propria diocesi, in vista di uno sviluppo umano e sociale oltre che religioso, può essere una nuova chance anche per le giovani generazioni, foriera di grandi sinergie e coin-volgimenti ecclesiali e culturali. Ciò comporta tuttavia, da parte di coloro che in-tendono occuparsi di tale particolare impegno sociale ed ecclesiale, l’acquisizione di specifiche e riconosciute competenze. E’ questo l’obiettivo della Scuola, che è dunque rivolta, in particolare, a coloro che desiderano intraprendere attività lavo-rative connesse con le risorse culturali del territorio di appartenenza.

La Scuola, articolata in incontri bisettimanali, della durata complessiva di 110 ore di lezione, sviluppata in corsi fondamentali, moduli tematici, e altresì tavole rotonde, incontri con protagonisti, dibattiti e visite guidate, riguarderà nella prima parte del percorso di studi specifici approfondimenti di carattere generale della Teologia dell’arte e dell’architettura e mirate introduzioni all’Ecclesiologia, all’Archeologia cristiana, alla Storia del cristianesimo, all’Iconografia cristiana, bi-blica in particolare, all’estetica, alla storia e fruizione delle Arti visive, della musica sacra e delle arti in genere. Riguarderà, nella seconda parte, gli aspetti teorici e prati-ci della conoscenza, promozione, gestione dei beni culturali del proprio territorio. In questo contesto saranno attivati, in particolare, due percorsi:

1. La progettazione del Turismo Religioso di 30 ore Il Laboratorio di Progettazione del Turismo Religioso riguarda la formazione di

un passaggio fondamentale dell’attività turistica specifica: un passaggio peraltro non ancora normativizzato. Il progettista infatti non è la guida, caratterizzata da una pre-cisa e riconosciuta professionalità, ma è un’attività a monte, che presuppone compe-tenze specifiche, solo in parte differenti da quella dei tour operator, competenze che nel caso del turismo religioso acquistano contenuti propri, riguardando anche la vita ecclesiale e religiosa.

2. La progettazione di un Parco Ecclesiale Culturale di 30 ore Il laboratorio dei Parchi Ecclesiali Culturali riguarda l’acquisizione di una capa-

cità progettuale di uno dei più innovativi campi di applicazione delle attività connes-se con il turismo religioso. Il parco ecclesiale culturale è infatti una struttura che punta alla valorizzazione integrata dei beni culturali ed ecclesiali di un territorio im-plicando tanto gli aspetti organizzativi che produttivi. Saranno svolte anche attività sul campo per progettare un parco nelle sue linee essenziali.

Potranno essere attivate, limitatamente alle disponibilità economiche e organizza-tive, altre attività di ricerca e di laboratorio.

All’interno del percorso didattico verrà realizzato un apposito modulo riguardante specificamente l’insegnamento della religione con l’ausilio delle immagini artistiche.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

185

Arte e

Teologia

Agli allievi verranno forniti il materiale didattico della Scuola e le eventuali pubblicazioni distribuite dai docenti.

Tutte le comunicazioni, indicazioni e/o variazioni di programma, nonché ri-chieste di certificazioni fiscali o di altro genere verranno effettuate esclusivamente tramite e-mail. L’attività didattica sarà articolata in moduli più o meno estesi e le-zioni specialistiche per una durata complessiva di 80 ore.

B) Proposte di una nuova architettura sacra L’edificio sacro nella contemporaneità: un approccio conoscitivo e progettuale: i luoghi liturgici

Il modulo riguarderà l’analisi della progettazione di un luogo di culto in rela-zione alla sua destinazione liturgica.

Il corso è destinato ai tecnici e agli studiosi in genere che vogliano introdursi nelle problematiche tecniche e teologico-liturgico-artistiche inerenti alla progetta-zione, al recupero e all’adeguamento liturgico di un edificio di culto. Si terrà da Dicembre 2015 a Marzo 2016 ed avrà una durata minima di 32 ore di lezioni fron-tali, dibattiti, esercitazioni.

C) Altri corsi e iniziative

Limitatamente alle disponibilità economiche e organizzative, la Scuola, su pro-posta e approvazione del Comitato Scientifico, potrà promuovere durante l’anno:

a) Corsi compatti per insegnanti di religione presso le diocesi b) Incontri e seminari con artisti c) Attività laboratoriali inerenti all’architettura sacra contemporanea d) Laboratorio di critica d’arte e) Convegni, laboratori, stages formativi

PROGRAMMI

Le lezioni sono articolate in corsi, moduli e lezioni specialistiche, visite guidate,

attività laboratoriali. L’intero percorso di studi è diviso in due momenti, il primo inerente a tematiche generali e fondative della scuola e che interessarà la prima parte dell’anno accademico, il secondo riguardante l’approfondimento laboratoria-le prescelto.

Il dettaglio, l’articolazione dei moduli e l’indicazione dei docenti sarà resa nota prima dell’inizio dei corsi.

ISCRIZIONI

Le richieste di ammissione vanno indirizzate al Direttore della Scuola via posta

elettronica ([email protected]). L’iscrizione deve essere perfezionata me-diante la compilazione della scheda telematica rilevabile sul sito della Scuola (modu-lo sezione Istanze on-line sul sito) entro e non oltre il 30 ottobre 2015 mediante:

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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• La presentazione del certificato di laurea o di un titolo di studio equipollente e/o l’indicazione dell’ufficio professionale esercitato e/o di altri documenti che possano costituire titolo di ammissione; solo per coloro che hanno già frequen-tato la scuola è consentito di non ripresentare la documentazione già esistente in segreteria, che comunque può essere integrata da nuovi titoli.

• La presentazione dell’attestazione di pagamento della prima rata di € 200,00 per ciascuno degli indirizzi o corsi della scuola. Il pagamento andrà effettuato con: - assegno circolare e/o bancario intestato a “Pontificia Facoltà Teologica

dell’Italia Meridionale - Sez. San Luigi”; - bonifico bancario intestato a “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meri-

dionale - Sez. San Luigi”, codice IBAN: IT96Q 03359 01600 100000105514 (dall’estero aggiungere il codice BIC: BCITITMX).

• L’intera quota stabilita per la frequenza della Scuola ammonta a € 390,00 per il primo indirizzo Arte e Teologia per i Beni Culturali; € 300,00 per gli iscritti al percorso L’edificio sacro nella contemporaneità: un approccio conoscitivo e pro-gettuale, relativamente al secondo indirizzo.

• Per le quote di iscrizione inerenti agli altri corsi eventualmente promossi du-rante l’anno accademico verrà data all’occorrenza comunicazione specifica.

• Per gli allievi che hanno già frequentato la Scuola e intendono iscriversi di nuo-vo e per gli allievi delle due Sezioni (San Luigi e San Tommaso) della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, le quote di iscrizione sono ridotte e fissate in: € 290,00.

• È possibile frequentare la scuola anche da semplici uditori. In tal caso si richiede per la frequenza una somma di € 150, da versare all’atto della iscrizione.

• Particolari agevolazioni verranno riservate a coloro che risiedono ad una distanza da Napoli superiore ai 200 Km.

• Altre agevolazioni verranno attivate per coloro che intendono seguire più corsi e/o moduli. Speciali borse di studio saranno messe a disposizione delle Diocesi campane.

• La seconda rata dei versamenti deve essere effettuata in ogni caso, per tutti i corsi, moduli e indirizzi, entro e non oltre il 15 marzo 2016.

Non è consentita altra forma di frequenza ai corsi. In particolare non è ammessa la frequenza a coloro che non sono regolarmente iscritti.

Ai fini della validità della iscrizione e della inclusione nel numero dei posti di-sponibili (30 per il primo e secondo indirizzo) farà fede il momento in cui l’iscrizione sarà perfezionata presso gli uffici di Segreteria della Sezione San Luigi della Pontifi-cia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, con la consegna dei documenti richiesti per l’ammissione ai corsi e della ricevuta attestante il versamento della prima rata. La consegna può essere effettuata dal diretto interessato o da persona da lui delegata. Ai fini dell’iscrizione, hanno precedenza assoluta coloro che hanno già frequentato la Scuola di Arte e Teologia e sono in possesso dei titoli di ammissione richiesti.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Arte e

Teologia

FREQUENZA, ATTESTATO, VALIDITÀ DEI CORSI

Ai fini della validità dei corsi, per il conseguimento dell’attestato, si richiede la presenza inderogabile ai 2/3 del numero complessivo delle ore di lezione. In casi particolari, dietro approvazione della Direzione, può essere consentito il recupero delle assenze frequentando a titolo gratuito – corrispondendo le sole spese di Se-greteria (€ 30,00) – i corsi della Scuola dell’anno accademico successivo o i corsi di recupero eventualmente promossi dalla Scuola.

Per gli insegnanti, dietro richiesta, verrà rilasciata attestazione valida come ag-giornamento riconosciuto dal MIUR ai sensi del DM 177/2000.

La partecipazione alle attività didattiche della scuola consente la fruizione gra-tuita della Biblioteca della Facoltà.

La partecipazione alla Scuola verrà attestata da un diploma specifico. L’attesta-to è titolo significativo nel curriculum professionale.

Per gli allievi interni alla Facoltà/Sezione S. Luigi la partecipazione alle lezioni della Scuola da’ diritto all’acquisizione di crediti fino al conseguimento di 3 ECTS secondo i criteri di attribuzione della stessa Facoltà (da computare tra i corsi op-zionali). Gli allievi che intendessero acquisire questo diritto, presa visione del pro-gramma, formuleranno d’intesa con la Direzione e prima dell’inizio dei corsi un piano di studi e di frequenza di specifiche lezioni e/o moduli.

Lo studente che intendesse frequentare l’intero percorso di studio della Scuola può ottenere il riconoscimento fino a 10 ECTS.

L’elenco nominativo di coloro che avranno conseguito l’attestato finale verrà in-viato alle Soprintendenze e alle Diocesi di provenienza.

La frequenza alla scuola è riservata ai soli iscritti, a meno che non si tratti di manifestazione aperta al pubblico.

Coloro che frequentano la Scuola da più di un anno nello stesso indirizzo, po-tranno chiedere una certificazione integrativa del biennio o più di frequenza. Tale certificazione, dettagliata nel lavoro svolto nel percorso di studi in ciascun anno accademico, non sostituisce gli attestati annuali, ma testimonia la continuità del lavoro svolto presso la Scuola.

La Direzione della Scuola si riserva il diritto di apportare modifiche e variazio-ni del presente programma, che saranno comunque riportate sul sito ufficiale della Scuola.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Direzione della Scuola SERGIO BASTIANEL S.I.

Condirettore GIORGIO AGNISOLA [email protected]

Comitato Scientifico ORAZIO FRANCESCO PIAZZA, GIORGIO

AGNISOLA, VINCENZO DE GREGORIO, GIOVANNI LICCARDO, LILIANA MOSCATO

ESPOSITO, LUIGI RAZZANO, EMILIO

SALVATORE, ANDREA DALL’ASTA

Segreteria scientifica GIULIANA ALBANO [email protected]

Direttori di area Storica (GIOVANNI LICCARDO) Teologica (SERGIO BASTIANEL S.I.) Artistica (GIORGIO AGNISOLA) Filosofica (LILIANA MOSCATO ESPOSITO)

Ufficio stampa e comunicazione MARY ATTENTO

Sede e segreteria della Scuola Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi Viale S. Ignazio di Loyola, 51 - 80131 Napoli tel (dal lunedì al venerdì, ore 9-13/15-18) 338.1527842

Posta elettronica [email protected] [email protected]

Sito della Scuola: www.scuolaarteteologia.it

Pagina Facebook: www.facebook.com/pages/Scuola-di-Alta-For-mazione-di-Arte-e-Teologia/368888446516779

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Parte Terza

APPENDICE

STATUTI

NORMATIVE PARTICOLARI

TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO

PUBBLICAZIONI

QUADRI DEI CORSI

CALENDARIO ACCADEMICO

INDICE

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statuti generali

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Appendice

STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ*

Art. 1 Natura e finalità della Facoltà

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi acca-demici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità:

a. approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata; b. contribuire all’evangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; c. promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per l’inculturazione

del messaggio cristiano, soprattutto nell’Italia Meridionale, in stretta collaborazione con le Chiese locali;

d. curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana;

e. contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali.

Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi eccle-siastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità eccle-siali, con i non cristiani e i non credenti.

Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua a-zione specifica nell’area socio-culturale nella quale si trova inserita.

Art. 2

Struttura della Facoltà

La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata all’Archidiocesi di Napoli, e Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo “San Luigi”, affidata alla Compagnia di Gesù.

Art. 3

Articolazione e sede degli studi

La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione: a. Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S.

Tommaso; b. Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cri-

stiana, presso la Sezione S. Luigi.

Art. 6 La Comunità accademica

Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera Comunità ac-cademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità.

* Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono d’interesse più immediato e

concreto per gli studenti.

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statuti generali

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Art. 7 Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens”; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Genera-le della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”.

Art. 9

Le Autorità accademiche della Facoltà

1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14,1), il Vice Preside per la Sezione da cui proviene il Preside. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e S. Luigi.

2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le

modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari.

Art. 16

I vari ordini di Docenti

1. Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti. 2. I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati. 3. I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati. 4. Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti.

Art. 24

I vari ordini di studenti

1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici; b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non condu-

cono ai gradi accademici; c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso.

2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di Fa-

coltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per conti-nuarli come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa Sezione come straordinari.

3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente

straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà.

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statuti generali

193

Appendice

Art. 32 Descrizione dei gradi accademici

1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pon-tefice e secondo le indicazioni dell’art. 3 dei presenti Statuti, sono:

a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste nel primo ciclo;

b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui all’art. 3, a chi ha superato gli esami e le altre prove del secondo ciclo;

c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha discusso la dissertazione dottorale e l’ha pubblicata secondo le norme stabilite dal Consiglio di Facoltà.

2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara:

a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologi-che o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori;

b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teolo-giche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad esse-re assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente;

c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche, nell’ambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri Universitari.

3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della Sezione in cui sono stati conferiti. Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita.

4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle compe-tenti Autorità accademiche, secondo la prassi vigente. Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili.

5. Il Dottorato “ad honorem” può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze eccle-siastiche, in conformità con l’art. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana.

Art. 33

Altri diplomi universitari

1. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici.

2. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale (cf. art. 29,2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale.

3. L’istituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consi-glio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti.

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STATUTI PARTICOLARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI

Art. 1

Natura e finalità della Sezione San Luigi

1. La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù “San Luigi”, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale1. Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi acca-demici in Sacra Teologia2 e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà3.

2. La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della Com-pagnia di Gesù4, fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla Compagnia nella formazione dei suoi membri5 e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici6. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicita-mente gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica7.

3. Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici8, la Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dall’inculturazione della fede nell’area dell’Italia Meridionale e conserva vivo il senso dell’universalità della Chiesa, caratteri-stico della Compagnia di Gesù9.

Art. 3

Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

1. A norma degli Statuti Generali13 il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens” e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore exi-stens”. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali14.

2. La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran Cancelliere15. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione canonica o dell’autorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione, eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca del-la missione canonica e dell’autorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a norma degli Statuti Generali16.

3. Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8,1.6b; 16,3.5; 26,2; 28,1; 29,1 dei presenti Sta-tuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere:

1 Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2. 7 Cf. SG art. 1; NG n. 42. 2 Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33. 8 Cf. SG art. 1. 3 Cf. SG art. 1. 9 Cf. NG nn. 22-24. 4 Cf. SG Premesse storiche, III. 13 Cf. SG art. 7. 5 Cf. Normae Generales de Studiis (=NG),

nn. 3; 16.

14

15

Cf. SG art. 8. Cf. SG art. 8,4.

6 Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254; 229 par. 2.

16 Cf. SG artt. 8,5-6; 23,5.7.

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statuti particolari

195

Appendice

a) promuovere l’unione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità acca-demica della Sezione;

b) curare la formazione scientifica e l’incremento del Corpo docente della Sezione; c) vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente os-

servati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede; d) procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione

alle Diocesi dell’Italia Meridionale.

4. In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e all’Ordo Regionalis Formationis Provinciae Italiae.

Art. 4

Autorità accademiche della Sezione

1. Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autori-tà personali sono: il Vice Preside per la Sezione17, i Direttori dei settori Filosofico, Bi-blico, Dogmatico, Vita cristiana18. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione19, il Consiglio delegato20, il Consiglio dei Direttori di settore21, i Consigli dei settori Filo-sofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana22.

Art. 17

Condizioni per l’ammissione degli studenti

1. A norma degli Statuti Generali l’iscrizione come studente ordinario della Sezione è a-perta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano con-seguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università civili114.

2. La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono ai gradi accademici115, e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono ammessi a frequentare qualche corso116.

3. La Sezione esamina se dall’attestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per l’iscrizione. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispen-sabili dalla Facoltà117, la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestiva-mente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per l’iscrizione al se-condo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensabi-li, è condizione previa118.

4. L’iscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della forma-zione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli studi accademici119, comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico-teologico. L’Anno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma120.

17 Cf. SP art. 8. 115 Cf. SG artt. 24,1b; 25,1. 18 Cf. SP art. 10. 116 Cf. SG art. 24,1c. 19 Cf. SP artt. 5-6. 117 Cf. SG art. 25,1b. 20 Cf. SP art. 7. 118 Cf. SG art. 25,2; SP art. 21,7.14. 21 Cf. SP art. 10. 119 Cf. SG art. 29,2. 22 Cf. SP art. 9. 120 Cf. SG art. 33,2; SP art. 23,7. 114 Cf. SG artt. 24,1; 25,1.

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statuti particolari

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5. Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltanto gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali121, intendano iscriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata122.

6. Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e all’Anno pastorale si effettuano presso l’Ufficio della Segreteria, prima dell’inizio dell’Anno accademico. Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dal Vice Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche all’inizio del secondo semestre.

7. Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili123.

Art. 18

Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari

1. [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla con-clusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consi-glio dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al piano di studi124] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998).

2. Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti125, intendessero iscriversi come ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di settore.

Art. 19

Riconoscimento degli studi compiuti altrove

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede può essere ammesso a continuarli, senza l’obbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi di questa Sezione126.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore127.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Pre-side. In particolare:

a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzio-nale, con l’obbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;

121 Cf. art. 25,2-4. 125 Cf. SG art. 25,1. 122 Cf. SG art. 3; SP art. 2,1. 126 Cf. SG art. 26,1; SP art. 21. 123 Cf. SG art. 25,5. 127 Cf. SG artt. 26,2; 25,3; SP art. 8,6f. 124 Cf. SG artt. 24,3; 25,1.

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statuti particolari

197

Appendice

b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio, con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recupe-rare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero ade-guata corrispondenza negli studi compiuti;

c) per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi della Sezione, l’iscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero suf-ficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione;

d) il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del bi-ennio filosofico, da un seminario e dall’obbligo dell’esercitazione scritta in filosofia;

e) a norma dell’art. 26,3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, in-dipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del Vice Preside128, trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Se-zione. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.

4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi in considerazione per un’eventuale omologazione solo se dette Scuole o Istituti risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica129.

Art. 22

Gli esami

1. A norma dell’art. 31,2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al ter-mine del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale167. L’esame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria.

2. Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno che non sia stabilito altrimenti168.

3. Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di que-ste sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in via straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato169.

4. L’esaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo Assi-stente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esaminatrice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esa-minatrici anche membri esterni particolarmente qualificati170.

5. Gli esami possono essere orali o scritti171, a discrezione del Docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo iniziato l’esame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere l’esame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dell’art. 8,6g.

128 Cf. SP art. 8,6f. 169 Cf. SP art. 8,6g. 129 Cf. SG art. 42,3; Appendice 2a. 170 Cf. SP art. 8,6h. 167 Cf. SG art. 31,2. 171 Cf. SG art. 31,1. 168 Cf. SP art. 22,14.

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statuti particolari

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6. Nell’esprimere le votazioni sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri: a) capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni.

7. L’esame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi172, deve essere tra-scorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria.

8. Il programma dell’esame comprensivo orale173 include tre aree tematiche: bibbia, dogma, morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dell’inizio del secondo semestre.

9. La commissione per l’esame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si com-pone di tre membri, uno per ogni area tematica174. La commissione e il suo presidente so-no designati dal Vice Preside. La durata dell’esame è di circa 60 minuti. Nel caso sia pre-vista la discussione di una tesi175, la commissione risulta formata dal relatore, dal correla-tore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dell’esame è di un’ora.

10. Il punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue: a) quando la prova conclusiva è l’esame comprensivo orale:

80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 30/110: all’esame comprensivo;

b) quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi: 80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 20/110: all’elaborato scritto 10/110: alla discussione.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale176.

11. I bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui program-ma viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso. Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi e la cui dissertazione risulti approvata. L’esame, della durata di un’ora, si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di Sezione.

12. Il punteggio per la Licenza si articola come segue:

50/110: al curriculum del biennio 40/110: alla dissertazione 20/110: all’esame finale.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale177.

13. La difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura un’ora e un quarto.

172 Cf. SG artt. 29,1; 30,7; 31,8. 71,6 a 82,5 = bene probatus 173 Cf. SG art. 29,1; 31,8. 82,6 a 93,5 = cum laude probatus 174 Cf. SP art. 22,8. 93,6 a 104,5 = magna cum l. probatus 175 Cf. SP art. 22,7. 104,6 a 110 = summa vel maxima cum 176 Equivalenze con la dizione latina: laude probatus da 66 a 71,5 = probatus 177 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176.

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statuti particolari

199

Appendice

14. Il punteggio per il Dottorato si articola come segue: 50/110: al direttore della tesi 20/110: al primo relatore 20/110: al secondo relatore 20/110: voto collegiale sulla difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale178.

Art. 24

La ricerca scientifica

1. La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive im-partite dai Consigli di Facoltà e di Sezione189.

2. Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono co-stituiti “Istituti di ricerca”, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione190.

Art. 25

Le pubblicazioni

1. L’attività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione.

2. La Sezione favorisce l’attività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà192.

3. La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero par-ticolarmente meritevoli.

Art. 26

La Biblioteca

1. La Biblioteca della Sezione S. Luigi193 è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consi-glio di Biblioteca.

2. Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il Consiglio di Sezione.

3. Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Ammini-strativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti194.

4. La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consi-glio di Sezione.

5. Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deli-berativo nelle questioni di sua competenza195.

6. La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento196.

178 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. 193 Cf. SG art. 38.

189 Cf. SG art. 1; 11,1-b; SP artt. 2; 6,1. 194 Cf. SP artt. 10,1; 20,2.

190 Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2. 195 Cf. SP art. 5,6. 192 Cf. SP artt. 10,3c; 15,6; 24,2. 196 Cf. SG art. 38,3.

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statuti particolari

200

7. Le Autorità accademiche della Sezione assicurano l’incremento del patrimonio librario e delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo allo studio e alla ricerca scientifica197.

Art. 32

Attività culturale della Sezione

1. Nell’ambito dell’unica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi parte-cipa alla vita culturale dell’area nella quale è inserita207.

2. Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione.

197 Cf. SG art. 38,1

207 Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1,1.3.

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Appendice

NORMATIVE PARTICOLARI

REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA

(Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994)

Art. 1

Finalità e disciplina dell’attività degli studenti

Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La par-tecipazione si esplica mediante:

a) la Segreteria degli studenti; b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe; c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà.

Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento.

Art. 2

La Segreteria degli studenti

1. La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a ese-cuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui all’art. 1. Inoltre pro-muove iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa, culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione.

2. La Segreteria è composta da: a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario; b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del

2°ciclo e dell’anno pastorale (cf. art. 6); c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà; d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore.

3. La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore: a) all’inizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adem-

pimenti necessari al suo funzionamento; b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno; c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta.

L’ordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne tra-smette copia al Vice Preside per la Sezione.

4. Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due ter-zi dei membri.

5. Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni, da regolarsi secondo l’art. 9.

6. Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione, con funzione consultiva (cf. SG art. 27,2; SP art. 8,6d).

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normative particolari

202

Art. 3 Il Segretario coordinatore e il vice Segretario

1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dall’Assemblea generale (cf.art. 4,7) e restano in carica due anni.

2. Il Segretario coordinatore: a) promuove e coordina l’attività della Segreteria degli studenti; b) convoca e presiede le riunioni; c) ne stabilisce l’ordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo

rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione;

d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative decisionali ed esecutive nell’ambito delle competenze della Segreteria, col consenso del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione;

e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7,1); f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S. Tom-

maso su orientamento della Segreteria; g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione.

3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario.

Art. 4

Assemblea generale

1. L’Assemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione. Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari.

2. L’Assemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il Vice Preside per la Sezione.

3. L’indizione dell’Assemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione. Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare l’Assemblea in altra data.

4. Per l’Assemblea generale può essere utilizzata qualche ora dell’orario scolastico comune al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili.

5. L’Assemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti ordi-nari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione l’Assemblea è va-lidamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo.

6. L’Assemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. All’Assemblea viene invitato il Docente delegato (cf. SP 8,6d).

7. Ogni due anni l’Assemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con vo-tazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il vice Segretario (cf. art. 9).

8. Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dall’art. 9, le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice.

9. L’Assemblea per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP art. 5,3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. L’Assemblea generale elegge a questa funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti.

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normative particolari

203

Appendice

Art. 5 Assemblee di classe e rappresentanti di classe

1. Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le quali è prevista un’ora nell’orario scolastico settimanale.

2. L’Assemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno o quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convo-cata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti all’anno di corso.

3. Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguar-danti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo l’art. 9.

4. All’inizio dell’anno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentan-ti, dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari.

5. I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria de-gli studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono l’ordine del giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni semestre verificano con la classe l’andamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti.

Art. 6

Rappresentanza del 2° ciclo e dell’Anno pastorale

1. All’inizio dell’anno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dell’Anno di pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in un’unica Assemblea. Essi eleg-gono un rappresentante unico del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e all’Anno pastorale.

2. Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo delle istanze e dei problemi degli studenti.

3. Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti in corso, egli convoca e presiede l’Assemblea del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. L’Assemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo ac-cordo con il Vice Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dell’art. 5,3.

4. All’inizio dell’Anno accademico, nell’Assemblea di cui al primo comma, gli studenti in corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappresentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli stu-denti del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere.

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normative particolari

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Art. 7 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà

Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria degli studenti.

I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf. SG art. 10,3).

Art. 8

Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca, al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni

1. La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali e commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20,2).

2. Per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base all’art. 4,9.

3. Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore.

4. La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30,1). Essi durano in carica due anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di e-conomo della Segreteria degli studenti.

Art. 9

Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni

1. Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta.

2. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due vo-tazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5,3).

Art. 10

Durata in carica dei rappresentanti degli studenti

1. Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6,2), i rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e possono essere rieletti.

2. In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a me-no che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione.

Art. 11

Regime economico della Segreteria degli studenti

1. Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento delle attività di cui all’art. 2,1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Se-greteria degli studenti.

2. L’economo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende pubblico il bilancio.

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normative particolari

205

Appendice

Art. 12 Pubblicità

1. La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le va-rie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adegua-ti, il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti.

2. La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e ogni altra questione di interesse studentesco.

Art. 13

Modifiche al presente Regolamento

Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di Sezio-ne prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di un’Autorità accademica della Sezione (cf. SP art. 4).

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TESI DIFESE NELL’ANNO ACCADEMICO 2014-2015

TESI DI LICENZA

SETTORE BIBLICO

ALBINO Natale (dioc. Trani-Barletta-Bisceglie), Il racconto dell’esorcismo di legione (Mc 5,1-20). Tra sincronia e diacronia (pp. 162). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 16/12/2014.

CERULLO Marco (dioc. Aversa), L’interrogatorio di Gesù nella prospettiva di Marco (pp. 122). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 16/06/2015.

COSTANZO Caterina (laica), Il volto di Yhwh nella cornice in prosa del libro di Giobbe (Gb 1-2 e 42,7-14). Approccio narrativo (pp. 129). Relatore: Vittoria D’Alario. Difesa: 06/11/2014.

DE GOES Marcos Aparecido (dioc. Capua), “Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto” (Gb 42,5) (pp. 144). Relatore: Vittoria D’Alario. Difesa: 19/02/2015.

FIORE David (dioc. Crotone-Santa Severina), Dall’Egitto ho chiamato mio figlio (pp. 80). Re-latore: Ettore Franco. Difesa: 03/12/2014.

SCIANCALEPORE Angela (laica), “Oggi la salvezza è entrata in questa casa” (Lc 19,9). I pubbli-cani nel vangelo di Luca (pp. 108). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 28/10/2014.

SOLMONESE Cristian (dioc. Ischia), I due uomini al sepolcro: Mosè ed Elia? Analisi letteraria di Lc 24,1-12 (pp. 119). Relatore: Cosimo Pagliara. Difesa: 09/10/2014.

SETTORE FONDAMENTALE

CITARDA Francesco (relig. SI), La via antropologica a Dio in Edith Stein (pp. 125). Relatore: Carlo Greco. Difesa: 09/02/2015.

FONTANELLA Raffaele (laico), La tela di Penelope: rendere ragione tra contesti e libertà nel tempo contemporaneo (pp. 111). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa: 04/02/2015.

SETTORE DOGMATICO

ANASTASIO Paolo (dioc. Sorrento-Castellammare di Stabia), “Per amore di Dio e degli uomi-ni”. Il senso della Chiesa nel percorso di Bonhoeffer (pp. 148). Relatore: Antonio Trupiano. Difesa: 16/06/2015.

MASCIA Marco (dioc. Pozzuoli), Oltre i legami del maligno. Appunti di demonologia cristiana (pp. 125). Relatore: Nicola Salato. Difesa: 09/10/2014.

MOLINO Maurizio (dioc. Sorrento-Castellammare di Stabia), La vocazione sociale della Chie-sa attraverso l’opera di Giorgio La Pira (pp. 160). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 16/06/2015.

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Appendice

PICARIELLO Daniele (dioc. Avellino), L’idea di Chiesa in Paolo Manna. Dalle radici del suo pensiero al Concilio Ecumenico Vaticano II (pp. 113). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 16/06/2015.

SETTORE VITA CRISTIANA-MORALE

DI DONNA Raffaele (laico), Quale correlazione tra giustizia e misericordia? Una riflessione in ambito teologico-morale (pp. 143). Relatore: Giulio Parnofiello. Difesa: 13/02/2015.

SETTORE VITA CRISTIANA-SPIRITUALITÀ

BALESTRIERI Salvatore (laico), Discernimento e direzione nell’accompagnamento spirituale e vocazionale. L’esperienza del Beato Giustino Russolillo (pp. 100). Relatore: Sergio Bastianel. Difesa: 18/03/2015.

BEGHINI Alessandro (laico), “Ultima felicitas hominis consistit in contemplatione Dei”. La contemplazione in Tommaso d’Aquino. Il libro III della Summa contra Gentiles (pp. 156). Re-latore: Luigi Borriello. Difesa: 29/05/2015.

FERRENTINO Raffaele (dioc. Nocera Inferiore-Sarno), La “Spiritualità del Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo” negli scritti del Beato Tommaso Maria Fusco (pp. 107). Relatore: Giu-seppe Piva. Difesa: 05/02/2015.

LOPRESTI Giuseppe (dioc. Mileto-Nicotera-Tropea), La paternità spirituale in Don Lorenzo Milani (pp. 111). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 16/02/2015.

LUGOMI Ansgar Caspar (relig. CM), L’importanza della preghiera vincenziana nella missione in Tanzania. Un’analisi della preghiera e della spiritualità tradizionale Vincenziana - Diocesi di Mbinga (pp. 110). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 18/03/2015.

MONTI Luca (dioc. Avellino), Spiritualità della tenerezza a partire dalla rilfessione teologica di Carlo Rocchetta (pp. 105). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 21/04/2015.

TESI DI BACCALAUREATO

BARRA Biagio (dioc. Aversa), Teologia dell’errore (pp. 70). Relatore: Vincenzo Andrea Ap-pella. Difesa: 19/06/2015.

CIPOLLONE Giammaria (dioc. Cerreto-Telese-S. Agata de’ Goti), “Alleanza di popolo e luce delle nazioni” (Is 42,6) (pp. 84). Relatore: Ettore Franco. Difesa: 16/06/2015.

FARINA Raffaele (dioc. Teano-Calvi), Incontro e preferenza del debole in Tobia e At 8,26-40 (pp. 94). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 19/06/2015.

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PUBBLICAZIONI 2014-2015

I. Pubblicazioni della Sezione

Aloisiana Nuova serie E. SALVATORE – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione,

storia, teologia (Aloisiana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 163 pp.

G. GUGLIELMI, L’incontro con il passato. Storiografia e filosofia della storia in Bernard Lonergan (Aloisiana NS 4), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 224 pp.

N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di in-contro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015 (in corso di pubblicazione).

Ai Crocevia A. TRUPIANO, Sulle tracce dell’altro. Percorsi di ermeneutica (Ai Crocevia 11), Il

pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 216 pp.

Intellectus Fidei G. PICCOLO, Il predicatore intelligente. Manuale di logica per la teologia (Intellec-

tus Fidei 8), San Paolo, Cinisello Balsamo 2014, 192 pp.

Oi Christianoi - Sezione antica D. GARRIBBA – M. VITELLI (edd.), La tradizione di Gesù. Le tradizioni su Gesù (Oi

Christianoi SA 19), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 193 pp. M.B. DURANTE MANGONI – D. GARRIBBA – M. VITELLI (edd.), Gesù e la storia.

Percorsi sulle origini del cristianesimo. Studi in onore di Giorgio Jossa (Oi Christianoi SA 20), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 282 pp.

Oi Christianoi - Sezione moderna/contemporanea A. MANDREOLI, Vangelo e coscienza. Antifascismo e resistenza a Bologna (Oi Chri-

stianoi SMC 13), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 232 pp.

Le forme e la luce G. AGNISOLA, L’avvertimento dell’oltre in Morandi, Rothko e Manzù (Le forme e

la luce 6), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 112 pp.

II. Pubblicazioni dei Docenti

ABIGNENTE D., «“Non rubare”. Riflessione etico-teologica», in Atti del Convegno ATISM. Lecce, luglio 2012 (in corso di pubblicazione, pp. 28)

ID., «Fiducia nella coscienza», in A. AMARANTE (ed.), Fedeli alla chenosi del Redentore. Scritti in onore di S. Majorano, EDB, Bologna 2014, 85-112.

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Appendice

ID. – S. BASTIANEL, «Dottrina sociale della Chiesa e teologia morale», in Didaska-lia 44 (2014) 127-146.

ID., «Con il Signore nel mondo», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 219-248.

AGNISOLA G., L’avvertimento dell’oltre in Morandi, Rothko e Manzù, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014.

ID., «L’improbabile Afghanistan raccontato da Alys», in Avvenire, 27 giugno 2014, pagina Arte.

ID., «Vasarely - Fontana, le “affinità elettive” tra due mondi», in Avvenire, pagina Arte, 25 Luglio 2014.

ID., «Burri, materia redenta», in Luoghi dell’infinito, Novembre 2014. ID., «Il terremoto di Amelio», in Avvenire, 21 Novembre 2014, pagina Arte. ID., «Gemito, lo scultore degli scugnizzi», in Avvenire, 5 Dicembre 2014,

pagina Arte. ID., «Dalla terra alla luce», in Avvenire, 22 Ottobre 2014. ID., «Il Libano, la guerra e le ferite nell’arte di Walid Raad», in Avvenire, 31

Ottobre 2014, pagina Arte. ID., «Gemito, lo scultore degli scugnizzi», in Avvenire, 5 Dicembre 2014,

pagina Arte. ID., «Il realismo magico di Felice Casorati», in Studi cattolici, Dicembre

2014. ID., «Ritratto, Indagine sull’uomo», in Avvenire, 2 Gennaio 2015, pagina Arte. ID., «Gioia e gioco nell’ultimo de Chirico», in Avvenire, 9 Gennaio 2015,

pagina Arte. ID., «Rothko, Le lacrime della pittura», Avvenire, pagina Arte, 17 Gennaio

2015. ID., «Boldini, lo spettacolo della modernità», in Studi cattolici, marzo 2015. ID., «Ortega, una sacra famiglia che cura dal franchismo», in Avvenire, 24

Aprile 2015, pagina Arte. ID., «Nichilismo del vivere quotidiano», in Avvenire, 21 Febbraio 2015. ID., «Buren, installazioni che sono giochi per grandi e piccini», in Avvenire,

1 Maggio 2015, pagina Arte. ID., «Il mito di Pompei che ispirò Picasso e Le Corbusier», in Avvenire, 29

Maggio 2015, pagina Arte.

AMARANTE V.A. – WITASZEK G. (edd.): C. SANTORO, Il desiderio tra infinito e li-mite. Indagine etico-pedagogica sui disturbi alimentari in adolescenza, Te-si Accademia Alfonsiana 5, Lateran Univesity Press, Roma 2014.

ID. (ed.), Fedeli alla chenosi del Redentore. Scritti in onore di Sabatino Majorano, EDB, Bologna 2014.

ID., «La vocazione alla santità: aspetto storico», in G. DE VIRGILIO (ed.) La vocazione alla santità. Prospettive nel 50° della Lumen gentium, Editrice Rogate, Roma 2014, 51-68.

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ID., «Bibliografia di Sabatino Majorano», in A.V. AMARANTE (ed.), Fedeli al-la chenosi del Redentore. Scritti in onore di Sabatino Majorano, EDB, Bo-logna 2014, 219-234.

ID., recensione a: VIDAL MARCIANO, ¿Qué queda del Concilio de Trento? (1545-1563), PS Editorial, Madrid 2013, pp. 486, in Studia Moralia 52 (2014) 1, 171-176.

ID., recensione a: C. ZUCCARO, Teologia morale fondamentale (Biblioteca di teologia contemporanea 163), Queriniana, Brescia 2013, in Studia Mora-lia 51 (2014) 2, 464-470.

ID., «La vita al tempo delle… app», in In cammino con San Gerardo 114 (2014) 3, 19.

ID., «Frontalieri ai confini della realtà», in In cammino con San Gerardo 114 (2014) 4, 17.

ID., «A chi poco e a chi niente», in In cammino con San Gerardo 114 (2014) 5, 17. ID., «Così obbediamo agli abbandonati», in In cammino con San Gerardo

114 (2014) 5, 36. ID., «Ottanta di rabbia», in In cammino con San Gerardo 114 (2014) 6, 17. ID., «Il divorzio che va di fretta», in In cammino con San Gerardo 114 (2014)

7, 21. ID., «Ridatemi gli spaghetti aglio e olio», in In cammino con San Gerardo 114

(2014) 8, 17. ID., «Diversi i carismi ma unici progetti e la sfida», in In cammino con San

Gerardo 114 (2014) 8, 36-37. ID., «Wikipedia, basta la parola?», in In cammino con San Gerardo 114

(2014) 9, 17. ID., «Ma a chi serve l’articolo 18?», in In cammino con San Gerardo 114

(2014) 11, 13. ID., «Vivere la pace è possibile», in In cammino con San Gerardo 115 (2015) 1, 17. ID., «L’invasione dell’X-Factor», in In cammino con San Gerardo 115 (2015) 2, 15. ID., «Mi indigno quando voglio», in In cammino con San Gerardo 115 (2015)

3, 17. ID., «Senza alzare la polvere che annebbia la vista», in In cammino con San

Gerardo 115 (2015) 4, 17. ID., «La vicinanza di papa Francesco al carisma di sant’Alfonso», in S. Al-

fonso 28 (2014) 4, 4-5. ID., «Papa Francesco e s. Alfonso», in S. Alfonso 28 (2014) 5, 5-6.

APPELLA E., Il Governo di sé. A lezione del Siracide, Zaccara Editore, Lagonegro (PZ) 2015.

ID., «L’esodo organizzato: il racconto del libro di Nm», in E. SALVATORE – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia (Aloisiana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 45-57.

ID., «Torà e identità relazionale dell’umano», in Theologia Viatorum 20 (2015), 43-69.

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Appendice

ID., «Sulla frontiera del diluvio, la “conversione” di Dio (Gen 6-9)», (in cor-so di pubblicazione).

ID., «“La cattedra e il cammino”. Il Pentateuco spiegato dal professor Anto-nio Fanuli» (in corso di pubblicazione).

ASTI F., Le odierne sfide della mistica cristiana, Aracne, Roma 2015. ID. – E. CIBELLI, Scienza e fede in dialogo, PFTIM Sez. S. Tommaso d’Aquino,

Napoli 2014. ID., «Metodo teologico e sua applicazione», in F. ASTI – E. CIBELLI, Scienza e

fede in dialogo, PFTIM Sez. S. Tommaso d’Aquino, Napoli 2014, 107-146. ID., «Pellegrini della Gerusalemme celeste: l’esperienza mistica cristiana co-

me preludio della vita eterna», in V.A. AMARANTE, Fedeli alla chenosi del Redentore. Scritti in onore di Sabatino Majorano, EDB, Bologna 2014, 113-128.

ID., «Domine, fac precor me gustare per amorem quod gusto per cognitio-nem: “una” cognitio experimentalis Dei in S. Anselmo d’Aosta?», in A. SIMON (ed.), Conoscenza ed affectus in Anselmo d’Aosta. Atti del Simpo-sio internazionale in occasione del 900° anniversario dalla morte di S. An-selmo d’Aosta, Pontificio Ateneo S. Anselmo, Roma 2014, 51-87.

ID., Parola e vita mistica, in I. SCHINELLA – G. FALANGA (edd.), Verbum in mundo, PFTIM-Verbum ferens, Napoli 2015, 79-117.

ID., «Quale esperienza di Dio oggi? Sfide e motivi per rigenerare la vita spi-rituale della comunità nell’Evangelii Gaudium», in PATH 13 (2014) 275-286.

ID., «Liturgia, fonte della teologia spirituale secondo la Sacrosanctum Conci-lium», in Mysterion 7 (2014/2) 159-179.

ID., Presentazione a: C. PARASILITI CAPRINO, L’amore redentivo di Cristo. Il cuore della vita spirituale del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta (1914-1994), TauEditrice-Edizioni Pro Sanctitate, Roma 2015, V-VII.

BASTIANEL S., «Formare all’umano in Gesù Cristo», in N. SALATO – A. TRUPIANO

(edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Ge-sù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 199-217.

ID. – A. ABIGNENTE, «Dottrina sociale della Chiesa e teologia morale», in Didaska-lia 44 (2014) 127-146.

BORRIELLO L., cura di: A.F. GABRA BESHAY, La donna in Egitto. Per un dialogo tra la chiesa copta e la realtà arabo-musulmana, Àncora, Milano 2014.

ID. (ed.), Per una mariologia carmelitana, LEV, Città del Vaticano 2014. ID. – R. DI MURO (edd.), Dizionario dei fenomeni mistici cristiani, Àncora, Milano

2014. ID. – R. DI MURO (edd.), Sant’Angela da Foligno. Contemplativa, mistica, apostola,

Casa Editrice Miscellanea Francescana, Roma 2014. ID., Solo Dios basta. La teologia narrativa di Teresa d’Avila, Àncora, Milano

2015.

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CARFORA A. – S. TANZARELLA, Il cristiano tra potere e mondanità. 15 gravi malat-tie secondo papa Francesco, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015 (ISBN 978-88-612-4581-5).

ID., «Clero», in Caro Francesco. Venticinque donne scrivono al papa, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 25-28 (ISBN 978-88-6124-513-6).

ID., «Acta martyrum e risultanze archeologiche: alcuni confronti», in A. GIUDICE – G. RINALDI (edd.), Fonti documentarie per la storia del cri-stianesimo antico, Carocci, Roma 2014, 191-201 (ISBN 978-88-430-7200-2).

D’ALARIO V., «Between Misogyny and Valorization: Perspectives on Women in Qoheleth», in CH.M. MAIER – N. CALDUCH BENAGES (edd.), The Wri-tings and Later Wisdom Books, SBL, Atlanta 2014, 93-107.

ID., «Temporalità e racconto. Il midrash dell’Esodo in Sap 11-19», in E. SALVATORE – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Nar-razione, storia, teologia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 135-147.

DEL GIUDICE U., L’Uno o l’Altro nel pensiero di Bruno Forte: sistema teologico, e-sperienza mistica e differenza liturgica, TheoReMi, Napoli 2014

ID., Dalla fede di Maria al rosario. Saggio breve di mariologia tra francescanesimo, luteranesimo e preghiera del rosario mariano, TheoReMi, Napoli 20142.

ID., Ministerialità dei laici e culto eucaristico. Brevi note sulla ministerialità laica e riflessioni per i ministri straordinari dell’eucaristia, TheoReMi, Napoli 20142.

ID., «Il diritto matrimoniale e i diritti del matrimonio», in A. GRILLO – B. PETRÀ (edd.), “Per tutti i giorni della mia vita”. L’indissolubilità tra realtà e retorica, Cittadella, Assisi 2015, 87-92.

DE SIMONE G., traduzione e cura di: M. HENRY, L’essenza della manifestazione, II, Filema, Napoli 2014.

ID., «L’essenza della manifestazione: una filosofia del Wie originario», Post-fazione alla traduzione italiana di M. HENRY, L’essenza della manifesta-zione, II, a cura di G. De Simone, Filema, Napoli 2014, 403-433.

ID. – F. MIANO, «Per il Vangelo della famiglia una Chiesa in cammino», in Dialo-ghi (2014/4) 7-12.

ID. – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015.

ID. – A. TRUPIANO, «Dare a pensare: la fecondità della tradizione», introduzione a G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ra-gione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015, 5-21.

DI GENNARO G. (edd.), Le estorsioni in Campania. Il controllo dello spazio sociale tra violenza e consenso, Rubbettino, Soveria Mannelli 2015.

ID. – M. DI PASCALE, «La sospensione del processo con messa alla prova dell’imputato: l’esperienza del distretto di Napoli tra esiti, evoluzioni e involuzioni», in Diritto e Giustizia minorile, a. III, 1 (2015) 42-58.

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213

Appendice

ID. – A. LA SPINA, “Introduction. The Costs of Illegality: a Research Program”, in Global Crime, vol. 19, Issue 4, 2015 (in corso di stampa).

DI LUCCIO P., «Priestly Traditions in the Gospel», in Revue Biblique 122/1 (2015) 84-103.

ID., «La Resurrezione di Lazzaro», in La Civiltà Cattolica 166 (2015) II, 17-29. ID., «Qoèlet, Nicodemo e la vita eterna», in La Civiltà Cattolica 166 (2015)

II, 359-369. ID., recensione a: A. SHINAN, «Kutònet weTzeìf, Begadìm uSimlòt baMidra-

shìm al-Sippurèy Yosèf», in ID., Alfèy Shinàn. Mivchàr maamarìm utgù-vòt talmidìm, Yediyòt Sfarìm, Jerusalem 2014, 15-35. In Ibid., 36-37.

ID., «Il Tempio di Gerusalemme e il Tempio futuro», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 119-139.

DI NAPOLI G., «“Omnis honor et gloria”. La dossologia romana alla luce delle formule dossologiche neotestamentarie», in D. MEDEIROS (ed.), Sacrifi-cium et canticum laudis. Parola, eucaristia, liturgia delle Ore, vita della Chiesa, PATH/Itineraria 10, LEV, Città del Vaticano 2015, 18-26.

ID., «Da precibus finitis a ante confecta mysteria: la prima sostanziale meta-morfosi del bacio di pace», in Rivista Liturgica 101 (2014) 685-702.

ID., «L’umanità di Gesù nella liturgia e nei sacramenti», in COMMISSIONE

PRESBITERALE REGIONALE DI BASILICATA (ed.), In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Atti del corso speciale di teologia Pastorale e di aggiornamen-to, Potenza 2014, 37-55.

ID., «La prassi umano-liturgica del sacramento della riconciliazione», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacob-be, Trapani 2015, 183-191.

ID., «Editoriale», in Liturgia 98 (2014/6), 5-8. ID., recensione a: F. PIERI, Per una moltitudine. Sulla traduzione delle parole eu-

caristiche, EDB, Bologna 2012, in Rassegna di Teologia 55 (2014) 514-515.

FERRARO S., «Quis custodiet custodes?», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 59-64.

ID., «Tradizione ed evoluzione», in G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Citta-della, Assisi 2015, 155-163.

FRANCO E., «Antonio Fanuli», in R. FABRIS – G. GHIBERTI – E. MANICARDI (edd.), Al primo posto le Scritture. Biblisti italiani del Novecento (Studi del Centro “A. Cammarata” 81), Salvatore Sciascia Editore, Caltanisset-ta-Roma 2014, 107-111.

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214

ID., «“Sulle orme dell’Esodo”: confronto tra metodi storico-critico e analisi narrativa. Omaggio a p. Antonio Fanuli», in E. SALVATORE – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia (Aloi-siana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 31-43.

GARRIBBA D. – M.B. DURANTE MANGONI – M. VITELLI (edd.), Gesù e la storia. Per-corsi sulle origini del cristianesimo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID. – M. VITELLI (edd.), La tradizione di Gesù – Le tradizioni di Gesù, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID. – G. BELLIA (edd.), Trasmettere la parola. Verso la formazione di un corpus cri-stiano normativo. Atti del XV convegno di Studi Neotestamentari (Bolo-gna, 12-14 settembre 2013), in Ricerche Storico Bibliche (2015/2).

GIANFREDA F., Parzival. Il puro folle e il Graal. Percorso poetico-iniziatico ispirato al pensiero di Simone Weil, Pazzini, Villa Verucchio (RN) 2014.

ID., «I seminatori del Concilio», in Popoli, 10 (2014) 46-50.

GUGLIELMI G., «Significato e storia in B. Lonergan», in R. FINAMORE (ed.), Reali-smo e metodo. La riflessione epistemologica di B. Lonergan, Gregorian & Biblical Press, Roma 2014, 71-104.

ID., «La teologia e i manuali. Il rischio di una didattica che comunica un sa-pere generico», in Il Regno 2 (2015) 95-97.

ID., L’incontro con il passato. Storiografia e filosofia della storia in Bernard Lonergan (Aloisiana NS 4), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

GUIDA A. – E. SALVATORE – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia (Aloisiana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

MAJORANO S., «Coscienza e identità cristiana nel mondo, sviluppando le scelte della Gaudium et spes», in D. ABIGNENTE – G. PARNOFIELLO (edd.), La cura dell’altro. Studi in onore di Sergio Bastianel sj (Ai Crocevia 9), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 27-43.

MANUNZA C. – E. SALVATORE – A. GUIDA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia (Aloisiana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID., «La visione dell’umano del IV Vangelo nel progressivo rivelarsi di Dio», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 99-117.

ORAZZO A., «Il discernimento criterio di autentica tradizione», in G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a Pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015, 125-145.

PANZA V., «La sfida e lo scandalo dell’incontro etnografico. Su alcuni aspetti della rappresentazione etnografica negli inediti de La terra del rimorso», in La ricerca folklorica, aprile - ottobre 2013, 73-78.

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215

Appendice

PATAUNER A., «Frühes Deutsch in Italien - es bleibt noch viel zu tun!», in Frühes Deutsch Heft 33. Natur und Technik: DaF- und Sachgeschichten, Biele-feld 2014.

PAGLIARA C., «Il simbolo nuziale in Osea 2,4-25», in A. BASTIT-KALINOWSKA –

A. CARFORA (edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christianoi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 51-72.

PETITO V., «Una riflessione sull’umano nella prospettiva fenomenologica di Ed-mund Husserl e Edith Stein», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 39-50.

PORRECA A., Come ad amici (DV 2). Lezioni di Teologia Fondamentale, Aracne, Roma 2014.

ID., «Una bussola nelle nostre mani. Note sull’ermeneutica del Concilio Va-ticano II», in Capys 5 (2014) 17-40.

ID., «L’evangelizzazione “nuova” nello stile e nel linguaggio», in RdT 55 (2014/4) 533-563.

ID., «L’umano della/nella Chiesa sacramento», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 147-164.

ID., recensione a: G. GUTIÉRREZ – G.L. MÜLLER, Dalla parte dei poveri. Teo-logia della liberazione, teologia della Chiesa, Messaggero-EMI, Padova 2013, in RdT 55 (2014/3) 519-521.

ID., recensione a: D. VITALI, Popolo di Dio, Cittadella, Assisi 2013, in RdT 56 (2015/1) 168-169.

SALATO N. – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di in-contro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID., «Un cristianesimo non umano? Storicità e Umanesimo della Chiesa in Karl Rahner», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 165-182.

ID., recensione a: G. CARONELLO (ed.), Erik Peterson. La presenza teologica di un outsider (Pontificia Academia Theologica), LEV, Città del Vatica-no 2012, in Rassegna di Teologia 55 (2014/4) 696-699.

SALVATORE E. – A. GUIDA – C. MANUNZA (edd.), Il racconto biblico. Narrazione, storia, teologia (Aloisiana NS 3), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID., «Il “Figlio dell’Uomo” e i confini dell’humanum nel vangelo di Marco», in N. SALATO – A. TRUPIANO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come

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luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo (Aloisiana NS 5), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 71-97.

ID., «Pensare nella tradizione: la testimonianza della Scrittura», in G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015, 111-123.

ID., «Il Regno di Dio nella Sacra Scrittura», in Orientamenti pastorali (2015/4) 31-46.

TANZARELLA S., «Custodire la memoria. Archivi parrocchiali e visite pastorali», in E. GIORDANO, Visite pastorali alla Chiesa di S. Egidio in Latronico dal 1597 al 2006, I, Zaccara Editore, Lagonegro 2014, 17-22 (ISBN 978-88-9550-869-6).

ID., «L’Evangelii gaudium e i bisogni concreti della storia», in G. ALCAMO (ed.), La catechesi educa alla gioia evangelica, Paoline, Milano 2014, 54-81 (ISBN 978-88-83154-523-5).

ID., «Prefazione», in R. NOGARO, Peppino Diana. Il martire di Terra di Lavo-ro, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 5-25 (ISBN 978-88-6124-557-0).

ID., «L’Assemblea del Sinodo dei vescovi. Un discernimento in atto», in Vi-varium. Rivista di scienze teologiche, ns 12 (2014/1) 81-95.

ID., «Il Gesù di Baldassarre Labanca», in M.B. DURANTE MANGONI – D. GARRIBBA – M. VITELLI (edd.), Gesù e la storia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015, 113-132 (ISBN 978-88-6124-566-2).

ID., «Diritti negati in Campania: tutela della salute e dignità della persona umana (Evangelii gaudium 218)», in La rivoluzione della solidarietà, La scuola di Pitagora, Napoli 2015, 117-122 (ISBN 978-88-6542-411-7).

ID. – L. KOCCI – V. GIGANTE, La grande menzogna. Tutto quello che non vi hanno raccontato sulla I guerra mondiale, Dissensi, Viareggio 2015 (ISBN 97-88-89664-347-1).

ID. – A. CARFORA, Il cristiano tra potere e mondanità. 15 gravi malattie secondo pa-pa Francesco, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015 (ISBN 978-88-6124-581-5)

TRUPIANO A. (ed.), Metafisica come orizzonte. In dialogo con Saturnino Muratore s.j., Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014.

ID., «Metafisica ed ermeneutica: una possibile fusione di orizzonti», in ID. (ed.), Metafisica come orizzonte, 75-111.

ID., «La lettura della vita tra riflessione morale e fede», in D. ABIGNENTE – G. PARNOFIELLO (edd.), La cura dell’altro. Il rinnovamento della teolo-gia morale nella riflessione di Sergio Bastianel, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014, 21-37.

ID., Sulle tracce dell’altro. Percorsi di ermeneutica, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2014.

ID., recensione a: L. NICASTRO, Profezia e politica in Emmanuel Mounier. Nucleo strategico del pensiero utopico del Novecento, Il pozzo di Giacob-be, Trapani 2012, in Cristianesimo nella storia 36 (2014) 685-68.

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Appendice

ID. – G. DE SIMONE (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015.

ID. – G. DE SIMONE, «Dare a pensare: la fecondità della tradizione», Introduzione a G. DE SIMONE – A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cittadella, Assisi 2015, 5-21.

ID., «Libertà e responsabilità nell’ascolto della tradizione: una prospettiva ermeneutica», in G. DE SIMONE – ID. (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, 91-110.

ID. – N. SALATO (edd.), Il Verbo si fa carne. L’umano come luogo di incontro con Dio in Gesù Cristo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2015.

ID., «Recettività e dialogicità del comprendere. Una lettura filosofica dell’umano», in N. SALATO – ID. (edd.), Il Verbo si fa carne...

ID., «Del viver bene», in Rassegna di teologia 56 (2015) 77-85.

VITALE A.M., «Between ‘christiana religio’ and ‘gentilium doctrina’: Three Quae-stiones on Divine Nature by Girolamo Seripando», in Analecta Augusti-niana 76 (2013) 103-130.

ID., recensione a: R. SPAEMANN, Schritte ueber uns hinaus. Gesammelte Re-den und Aufsaetze II, Klett-Cotta, Stuttgart 2011, in Filosofia e Teologia 27 (2013) 336-337.

ID. – M. CHIABÒ – R. RONZANI (edd.), Egidio da Viterbo cardinale agostiniano tra Roma e l’Europa del Rinascimento. Atti del Convegno (Viterbo, 22-23 set-tembre 2012 - Roma 26-28 settembre 2012), Centro Culturale Agostinia-no-Roma nel Rinascimento, Roma 2014.

ID., «Il dinamismo analogico dell’anima in Egidio da Viterbo e Girolamo Seripando», in ID., Egidio da Viterbo..., 323-338.

ID., «Tra dialogo umanistico e teologia controversistica. Il De iustitia et li-bertate christiana di Girolamo Seripando», in M. COPPOLA – G. FERNICOLA – L. PAPPALARDO, Dialogus. Il dialogo tra le religioni nel pensiero tardo-antico, medievale e umanistico, Città Nuova, Roma 2014, 519-534.

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Norme redazionali per la sezione San Luigi 1. Per le citazioni dei volumi:

S. TANZARELLA, La purificazione della memoria. Il compito della storia tra oblio e revisionismi, EDB, Bologna 2001.

GIOVANNI PAOLO II, So che voi ci siete. Venticinque anni di magistero sull’Azione Cattolica 1978-2003, a cura di S. Tanzarella, Ave, Roma 2003.

D. ABIGNENTE – S. TANZARELLA (edd.), Tra Cristo e Gandhi. L’insegnamento di Lanza del Vasto alle radici della nonviolenza, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

2. Per le citazioni degli articoli si danno tre casi:

A. Quando la numerazione delle pagine è progressiva nella singola annata:

S. TANZARELLA, «L’oblio del millenarismo cristiano antico», in Rassegna di Teologia 45 (2004) 667-694.

B. Quando ogni annata prevede più volumi:

X. TILLIETTE, «Il centenario de “L’Action” di M. Blondel», in La Civiltà Cattolica 144 (1993) III, 388-393.

C. Quando è indicato solo il numero del fascicolo:

V. MANNUCCI, «Espressioni teologiche post-conciliari», in Concilium (1987/3) 27-56.

3. Per i saggi in miscellanee e gli articoli di Enciclopedie o Dizionari:

A. Se è possibile indicare il/i curatore/i si utilizzi ed. o edd. E si segua la se-guente modalità di citazione:

S. TANZARELLA, «Lanza del Vasto: dalla guerra d’Algeria alla Pacem in ter-ris», in D. ABIGNENTE – S. TANZARELLA (edd.), Tra Cristo e Gandhi. L’insegnamento di Lanza del Vasto alle radici della nonviolenza, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, 171-215.

B. Se si tratta di opere curate di qualcuno (edizione critica, introduzione, ecc.) si scriva cosi: A. HARNACK, Militia Christi. La religione cristiana e il ceto mi-litare nei primi tre secoli, a cura di S. Tanzarella, L’Epos, Palermo 2004.

Se si tratta di opere straniere tradotte in italiano si scriva così: J. MOLTMANN, Teologia della speranza. Ricerche sui fondamenti e sulle impli-cazioni di una escatologia cristiana, tr. it. a cura di A. Comba, Queriniana, Brescia 1970.

Se si tratta di nuova edizione, dopo l’anno, aggiungere in apice il numero dell’edizione. Ad esempio, nel caso di J. Moltmann (vedi qui sopra), si scriva: …, Brescia 19713.

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Appendice

4. Quando si cita più volte lo stesso autore o la stessa opera conviene far ricorso alle seguenti abbreviazioni: — stesso autore: ID., — stesso autore e stessa opera citati immediatamente prima: Ibidem, con il

numero della pagina o delle pagine di riferimento. — stesso autore, stessa opera, stessa pagina citata subito prima: Ibidem senza

ulteriore indicazione di pagina.

Onde evitare fraintendimenti è comunque necessario il titolo abbreviato del la-voro citato

S. TANZARELLA, «Lanza del Vasto: dalla guerra d’Algeria alla Pacem in terris», 171-215.

5. Per il confronta si usa sempre la sigla Cf o cf senza alcun segno di interpun-zione.

6. Le parole straniere vanno sempre in corsivo, qualora non siano acquisite nel vocabolario italiano.

7. Le sigle della Bibbia seguono il siglario CEI e vanno in corsivo, altre sigle (Va-ticano II, Catechismo della Chiesa cattolica, Codice di diritto canonico ecc.) vanno in tondo.

8. Uso delle virgolette: a) citazione testuali: «......» b) termini/espressioni in evidenza: “......” c) circa l’uso delle virgolette ‘….’ (a discrezione dell’autore)

9. Puntini di sospensione: se indicano lacune nelle citazioni si usino le parentesi quadre: [...]

10. Per il greco si usi esclusivamente il font greek. Citazioni in lingua straniera sono consentite ma si fornisca una traduzione a cura dell’Autore del volume.

11. In opere composte di più volumi non si utilizzi l’indicazione di vol. o v. ma si inserisca solo il numero del volume con numero romano.

______________________________________________ Rispetto alle precedenti norme metodologiche, le modifiche più rilevanti sono:

a) L’uso del corsivo anche nel sottotitolo di un libro. b) L’eliminazione della sigla cit. c) L’uso della sigla Cf o cf (e non di Cfr) senza interpunzione c) La menzione, nel caso di opere tradotte, del traduttore (dove è indicato).

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QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2015-2016

I ANNO

1° Semestre credits ECTS AEM15011 Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM15021 Epistemologia/1 (A. Trupiano) 2 3

AA15011 Psicologia (C. Di Filippo) 2 3 AA15021 Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA15031 Storia della filosofia antica (V. Petito) 3 5 AA15041 Antropologia filosofica (G. De Simone) 5 8

IL Integrazione linguistica

2° Semestre AEM15022 Epistemologia/2 (A. Trupiano) 2 3 AEM15042 Logica (A. Lanzieri) 2 3 AEM15052 Estetica (A.M. Vitale) 2 3 AEM15062 Filosofia dell’essere/1 (A. Trupiano) 3 5

AA15052 Storia della filosofia patristica e medievale (A. Orazzo) 3 5 SMI Seminario minore 1 2 CO Corso opzionale 2 3

IL Integrazione linguistica

II ANNO 3° Semestre

AEM15071 Filosofia dell’essere/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM15081 Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM15091 Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

AA15061 Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA15071 Storia delle religioni (V. Panza) 3 5 AA15081 Storia della filosofia moderna (A. Autiero) 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

4° Semestre AA15092 Etica speciale (V. Petito) 2 3 AA15102 Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA15112 Storia della filosofia contemporanea (A. Autiero) 3 5 AB15012 Introduzione alla Sacra Scrittura (E. Salvatore) 3 5

ACF15012 Introduzione alla teologia (C. Greco - F. Gianfreda) 2 3 SMA Seminario maggiore/2 1 2

CO Corso opzionale 2 3 IL Integrazione linguistica

Corsi opzionali per il biennio filosofico

CO15011-12 Metodologia e didattica dell’Irc (U.R. Del Giudice) 2 3 CO15022 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

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Appendice

QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° Semestre I ANNO credits ECTS AB15021 AT/1: Pentateuco (V.A. Appella) 4 6 AB15031 NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM15011 Ebraico A (V.A. Appella - V. Anselmo) 2 3 LM15021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

ACF15021 Teologia fondamentale/1: Rivelazione e fede (C. Greco) 5 8 ACF15031 Teologia fondamentale/2: Tradizione e ispirazione (G. Guglielmi) 2 3 ACF15041 Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana (S. Tanzarella) 3 5

CO Corso opzionale (uno per anno) (cf p. 84) (2) (3) 2° Semestre

AB15042 AT/2: Profeti (E. Franco) 4 6 AB15052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) 4 6

ACF15052 Patrologia (M. Pampaloni) 3 5 ACF15062 Cristologia (A. Nugnes) 5 8 ACF15072 Storia della Chiesa medievale (A. Carfora) 2 3

CO Corso opzionale (uno per anno) (cf p. 84) (2) (3)

3° Semestre II ANNO AB15061 AT/3: Sapienziali e altri scritti (P. Di Luccio) 4 6 AB15071 NT/3: Corpus Johanneum (C. Manunza) 4 6

ACF15081 Trinità (A. Nugnes) 3 5 ACF15091 Storia della Chiesa moderna (A. Carfora) 2 3 AM15011 Teologia morale fondamentale e generale (D. Abignente) 5 8

CO [facoltativo] Metodologia e didattica dell’Irc (U.R. Del Giudice) (2) (3) 4° Semestre

ACF15102 Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3 AAS15012 Antropologia teologica/1: creazione e uomo (R. Del Riccio) 3 5 AAS15022 Antropologia teologica/2: grazia e virtù teologali (G. Guglielmi) 4 6 AAS15032 Escatologia (R. Del Riccio) 2 3 AES15012 Ecclesiologia e Mariologia (N. Salato) 5 8

5° Semestre III ANNO

AES15021 Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima (G. Di Napoli) 2 3 AES15031 Eucaristia (A. Porreca) 3 5 AES15051 Diritto canonico/1 (E. Napolitano) 3 5 AAS15041 Teologia spirituale (L. Borriello) 2 3 AM15021 Teologia morale speciale/1: vita religiosa (D. Abignente) 2 3 AM15041 Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Bastianel - S. Purcaro) 5 8

CO Corso opzionale (uno per anno) o crediti formativi (cf p. 84) (2) (3) SF Seminario per l’esame finale 2 3

6° Semestre AES15042 Liturgia (G. Di Napoli) 3 5 AES15062 Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES15072 Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES15082 Teologia pastorale (F. Zaccaria) 2 3 AES15092 Diritto canonico/2 (V.A. Todisco) 2 3 AM15032 Teologia morale speciale/2: vita fisica (C. Casalone) 4 6

CO Corso opzionale (uno per anno) o crediti formativi (cf p. 84) (2) (3) SF Seminario per l’esame finale 2 3

T01 Tesi/esercitazione scritta

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222

QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° Semestre credits ECTS C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...”

(Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza) 2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

1° anno

LM15011 Ebraico A (V.A. Appella - V. Anselmo) 2 3 LM15021 Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM15031 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3 LM15051 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3

SBM15011 Metodologia biblica (B. Puca) 2 3

2° anno

LM15081 Ebraico C (P. Di Luccio) 2 3 LM15091 Greco C (C. Pagliara) 2 3

SBT15011 Koinônia e convivialità: nessuno tra loro era bisognoso At 4,34 (E. Salvatore)

4 6

1° e 2° anno

ET15011 In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra Gen 12,3 (V.A. Appella)

2 3

ET15021 Nel succo del grappolo una benedizione per tutti (cf Is 65,8) (E. Franco)

2 3

2° Semestre

C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3 C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

1° anno

LM15042 Critica testuale dell’AT e del NT (E. Franco) 2 3 LM15062 Ebraico B (P. Di Luccio) 2 3 LM15072 Greco B (C. Pagliara) 2 3

1° e 2° anno

ET15032 “Fraternità” e “inequità” in Paolo (B. Puca) 2 3 ET15042 Un ponte tra due mondi: la Sapienza in tempo di crisi

(V. D’Alario) 2 3

SBS15012 Al cuore dell’umano... nel Padre Nostro e in altre preghiere del NT (P. Di Luccio)

4 6

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223

Appendice

QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° Semestre credits ECTS

C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...” (Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza)

2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

Corsi propri

D15011 Agostino, la Chiesa e l’umanesimo trascendente (D. Marafioti) 2 3

D15021 La Riforma nella Chiesa: storia, umanesimo e riflessione sistematica (A. Carfora)

2 3

D15031 La Chiesa “esperta in umanità” nel dialogo con le religioni non cristiane (A. Nugnes)

2 3

D15041 Chiesa e umanesimo dell’Evangelii gaudium (S. Tanzarella) 2 3

Seminario

DS15011 Il volto umano della Chiesa (con elaborato) (N. Salato) 2 4

2° Semestre

C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3

C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

Corsi propri

D15052 Rivelazione, Chiesa e Religioni. Il contributo di J. Dupuis (C. Greco)

2 3

D15062 Il diritto nel mistero umano-divino della Chiesa (V.A. Todisco) 2 3

D15072 La prassi umano/penitenziale della Chiesa nella Liturgia (G. Di Napoli)

2 3

D15082 Il mistero umano-divino della Chiesa nella teologia del popolo (G. De Simone)

2 3

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

1° Semestre credits ECTS C15011 “La salvezza viene dai Giudei. Ma è giunta l’ora...”

(Gv 4,22-23): l’umano redento in Gv (C. Manunza) 2 3

C15021 “Nuovo umanesimo in Gesù Cristo”. Provocazioni dal Concilio Vaticano II (S. Bastianel)

2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri VM15011 Storia della Teologia Morale e della Spiritualità

nel Primo Millennio (con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VM15021 Soggetto esistenziale e trascendenza. Una riflessione a partire da B. Lonergan (G. Guglielmi)

2 3

VM15031 Questioni etiche di fine vita (C. Casalone) 2 3

Seminario VMS15011 Teologia morale: temi fondamentali/1 (D. Abignente) 2 4

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri VM15011 Storia della Teologia Morale e della Spiritualità

nel Primo Millennio (con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VS15011 La Preghiera: Teologia e Pratica (G. Piva - C. Chiappini) 2 3 VS15021 Spiritualità ignaziana e mondo contemporaneo

(G. Piva - C. Chiappini) 2 3

Seminario VSS15011 Teologia spirituale: temi fondamentali/1 (L. Borriello) 2 4

2° Semestre

C15032 Vita di fede e conversione umana (D. Abignente) 2 3 C15042 L’humanum nella/della Chiesa (A. Porreca) 2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri VM15042 Morale e spirituale. Esperienza e teologia

(S. Bastianel - S. Purcaro) 2 3

VM15052 Morale e pastorale familiare alla luce del Sinodo 2015 (S. Majorano)

2 3

VM15062 Il fondamento “pastorale” della Gaudium et Spes. Magistero sociale e vita ecclesiale a partire dal Vaticano II (S. Purcaro)

2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri VS15032 Il “sentimento religioso” di H. Brémond e la “pietà”

di G. De Luca: due approcci diversi alla spiritualità e alla mistica (L. Borriello)

2 3

VS15042 Spiritualità e mistica (F. Asti) 2 3 VS15052 Dono e “dipendenza assoluta” nell’esperienza cristiana

secondo Schleiermacher e Rahner (R. Del Riccio) 2 3

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225

Appendice

CALENDARIO ACCADEMICO 2015 - 2016

SETTEMBRE

1 M - Termine prenotazione esami2 M 3 G 4 V 5 S

6 D

7 L 8 M 9 M

10 G 11 V 12 S

13 D

14 L 15 M 16 M 17 G - Apertura iscrizioni 18 V 19 S S. Gennaro

20 D

21 L Esami - Sessione autunnale22 M Esami23 M Esami24 G Esami25 V Esami -26 S

27 D

28 L Esami29 M Esami30 M Esami

OTTOBRE

1 G Esami2 V Esami3 S

4 D

5 L6 M7 M - Termine ordinario iscrizioni 8 G Lezione - Inizio Anno Accademico 9 V Lezione

10 S

11 D

12 L Lezione13 M Lezione14 M Lezione15 G Lezione16 V Lezione -17 S

18 D

19 L Lezione20 M Lezione21 M Lezione22 G Lezione23 V Lezione24 S

25 D

26 L Lezione27 M Lezione28 M Lezione29 G Lezione30 V Lezione -31 S

Termine prenotazione esamiBaccalaureato e Licenza

Termine iscrizioni seminario finale 1° modello

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine iscrizioni con mora Termine consegna schemi 2° modello esame finale a giugno

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NOVEMBRE

1 D Tutti i Santi

2 L Commemorazione Defunti 3 M Lezione 4 M Lezione - Consiglio di Sezione 5 G Lezione 6 V Lezione - 7 S

8 D

9 L Lezione

10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V Lezione 14 S

15 D

16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione - Consiglio di Facoltà 19 G Lezione 20 V Lezione 21 S

22 D

23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Lezione 26 G Lezione 27 V Lezione 28 S

29 D I di Avvento

30 L Lezione

DICEMBRE

1 M Lezione - Inizio prenotazione esami 2 M Lezione 3 G Lezione 4 V Lezione 5 S

6 D II di Avvento

7 L * 8 M Immacolata 9 M Lezione

10 G Lezione 11 V Lezione - Termine prenotazione esami 12 S

13 D III di Avvento

14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V Lezione 19 S

20 D IV di Avvento

21 L Lezione 22 M Lezione 23 M 24 G 25 V Natale 26 S

27 D Sacra Famiglia

28 L 29 M 30 M 31 G

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per dicembre

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

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Appendice

GENNAIO

1 V Maria SS.ma Madre di Dio2 S

3 D

4 L 5 M 6 M Epifania 7 G - 8 V 9 S

10 D

11 L Lezione - 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V Lezione 16 S

17 D

18 L Esami - Sessione invernale19 M Esami20 M Esami21 G Esami22 V Esami -23 S

24 D

25 L Esami26 M Esami27 M Esami28 G Esami29 V Esami30 S

31 D

FEBBRAIO

1 L Esami2 M Esami3 M Esami4 G Esami5 V Esami6 S

7 D

8 L9 M

10 M11 G12 V13 S

14 D I di Quaresima

15 L Lezione - Inizio 2° semestre 16 M Lezione17 M Lezione18 G Lezione19 V Lezione - 20 S

21 D II di Quaresima

22 L Lezione23 M Lezione24 M Lezione25 G Lezione26 V Lezione 27 S

28 D III di Quaresima

29 L Lezione

Termine prenotazione esami diBaccalaureato e Licenza per febbraio

Apertura iscrizioni 2° semestre

Termine consegna schemiLicenza per giugno

Sessioni esami Baccalaureato e Licenza

Termine iscrizioni 2° semestre

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MARZO

1 M Lezione 2 M Lezione - Consiglio di Sezione 3 G Lezione 4 V Lezione - Termine iscrizioni con mora5 S

6 D IV di Quaresima

7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione

10 G Lezione 11 V Lezione 12 S

13 D V di Quaresima

14 L Lezione - 15 M Lezione 16 M Lezione - Consiglio di Facoltà 17 G Lezione 18 V Lezione 19 S

20 D Palme

21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S

27 D Pasqua

28 L dell’Angelo 29 M 30 M 31 G -

APRILE

1 V 2 S

3 D II di Pasqua

4 L Lezione 5 M Lezione 6 M Lezione 7 G Lezione 8 V Lezione 9 S

10 D III di Pasqua

11 L Lezione 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V Lezione 16 S

17 D IV di Pasqua

18 L Lezione 19 M Lezione 20 M Lezione 21 G Lezione 22 V Lezione 23 S

24 D V di Pasqua

25 L Ann. Liberazione 26 M Lezione 27 M Lezione 28 G Lezione 29 V Lezione 30 S

Sessione esamiBaccalaureato e Licenza

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per maggio

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Appendice

MAGGIO

1 D San Giuseppe lavoratore

2 L Lezione - Inizio prenotazione esami

3 M Lezione 4 M Lezione - Consiglio di Sezione 5 G Lezione 6 V Lezione 7 S

8 D Ascensione

9 L Lezione

10 M Lezione 11 M Lezione - Termine prenotazione esami12 G Lezione 13 V Lezione - 14 S

15 D Pentecoste

16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione - Consiglio di Facoltà 19 G Lezione 20 V Lezione 21 S

22 D SS. Trinità

23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Lezione 26 G Lezione 27 V Lezione 28 S

29 D Corpus Donmini

30 L Esami - Sessione estiva 31 M Esami

GIUGNO

1 M Esami 2 G Festa della Repubblica 3 V * 4 S

5 D

6 L Esami 7 M Esami 8 M Esami 9 G Esami

10 V Esami 11 S

12 D

13 L Esami 14 M Esami 15 M Esami 16 G Esami 17 V Esami 18 S

19 D

20 L Esami 21 M Esami 22 M Esami 23 G Esami 24 V Esami 25 S

26 D

27 L 28 M 29 M 30 G -

Termine prenotazione esamidi Baccalaureato e Licenza per giugno

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine consegna Elaborati di Filosofia

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SETTEMBRE 2016

1 G - 2 V 3 S - Termine prenotazione esami

4 D

5 L Esami - Sessione autunnale 6 M Esami 7 M Esami 8 G Esami 9 V Esami

10 S

11 D

12 L Esami 13 M Esami 14 M Esami 15 G Esami 16 V Esami 17 S

18 D

19 L San Gennaro 20 M Esami 21 M Esami 22 G Esami 23 V Esami 24 S Esami

25 D

26 L 27 M 28 M 29 G 30 V

Note Settimane di lezione: 13 (1° semestre) + 13 (2° semestre) Giorni di lezione: 56 (1° semestre) + 64 (2° semestre) Giorni di vacanza (segnalati con * ): 7 dicembre 2015 3 giugno 2016 Consiglio di Facoltà: 18 novembre 2015 16 marzo 2016 18 maggio 2016 Consiglio di Sezione: 4 novembre 2015 2 marzo 2016 4 maggio 2016

Inizio prenotazione esami autunnali Apertura iscrizioni A.A. 2016-2017

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INDICE Presentazione ................................................................................................. Pag. 3

Cenni storici ................................................................................................... 5 Parte Prima: L’Istituzione Accademica .................................................... 7 I. La Facoltà .................................................................................................... 9

II. La Sezione S. Luigi .................................................................................... 9 – Organico dei docenti ........................................................................... 14 – Informazioni ........................................................................................ 19 – Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati ......................... 28 – Tasse accademiche .............................................................................. 30

Parte Seconda: Gli Studi ............................................................................. 31 IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: PIANO DI STUDI ................................................ 33

1. Impostazione generale .......................................................................... 33 1.1. Aree e corsi ................................................................................... 33 1.2. I coordinatori ................................................................................ 34 1.3. Didattica ........................................................................................ 34 1.4. Le verifiche..................................................................................... 35 1.5. Norme di applicazione ................................................................. 36 1.6. Corsi opzionali .............................................................................. 36

2.1. Il biennio filosofico ........................................................................... 37 2.2. Il triennio teologico ........................................................................... 41

PIANO GENERALE DEI CORSI ................................................................................ 50

IL BIENNIO FILOSOFICO ..................................................................................... 54 – Quadro dei corsi ................................................................................. 56 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 58

Primo Anno.................................................................................... 58 Secondo Anno................................................................................ 66

IL TRIENNIO TEOLOGICO ................................................................................... 81 – Quadro dei corsi ................................................................................. 82 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 85

Primo Anno.................................................................................... 85 Secondo Anno................................................................................ 94 Terzo Anno .................................................................................... 103

I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA ..................................................... 113 – Piano generale degli studi.................................................................... 113

Biennio in teologia biblica .............................................................................. 116 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 116 – Quadro dei corsi ................................................................................. 120 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 122

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232

Biennio in teologia fondamentale .................................................................... 140 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 140

Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico .................................. 145 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 145 – Modelli di esame finale ....................................................................... 147 – Quadro dei corsi ................................................................................. 149 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 151

Biennio in teologia della vita cristiana: indirizzi di morale e di spiritualità ... 159 – Norme e indicazioni generali............................................................... 159 – Modelli di esame finale ....................................................................... 161 – Quadro dei corsi .................................................................................. 166 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 168

IL DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA ................................................................... 179 – Modalità del terzo ciclo ...................................................................... 179 – La tesi dottorale .................................................................................. 180 – Decadenza degli studi.......................................................................... 180

ANNO PASTORALE ............................................................................................. 181

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA ............................................ 182 – Organizzazione dell’attività didattica ................................................. 183

Parte Terza: Appendice ............................................................................... 189 Statuti Generali della Facoltà .................................................................. 191 Statuti Particolari della Sezione San Luigi .............................................. 194 Normative Particolari ............................................................................... 201

– Regolamento della partecipazione degli Studenti alla vita e al governo della Comunità accademica ............................. 201

Tesi difese nell’Anno Accademico 2014-2015 ........................................ 206 – Tesi di Licenza .................................................................................... 206 – Tesi di Baccalaureato .......................................................................... 207

Pubblicazioni 2014-2015 .......................................................................... 208 – Pubblicazioni della Sezione ................................................................ 208 – Pubblicazioni dei Docenti .................................................................. 208

Norme redazionali per la sezione San Luigi ............................................ 218

Quadri dei corsi ........................................................................................ 220

Calendario Accademico 2015-2016 ......................................................... 225

INDICE .............................................................................................................. 231

Tipolitografia “La Laurenziana” Via Luigi Lanza, 7 – Barra (Napoli)

Telefax 081.572.13.85 Finito di stampare il mese di settembre 2015