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Esame svizzero di maturità OS eco/dir Locarno, gennaio 2012 Pagina 1 di 25 Nome:……….…………………… Cognome:………………………. Gruppo:…………….Nr.:……….. OPZIONE SPECIFICA ECONOMIA E DIRITTO Gli orari indicati devono essere rigorosamente rispettati. Il candidato può disporre di edizioni non commentate e non annotate del Codice civile svizzero, del Codice delle obbligazioni, del Codice penale e della Costituzione federale Non è permesso l'uso in comune della calcolatrice e degli altri sussidi autorizzati. Se il tema lo richiede devono essere presentati i calcoli. La mancata presentazione implica una riduzione del voto. Il lavoro deve essere scritto con la penna stilografica o con la biro e presentato in modo decoroso e corretto dal profilo linguistico. La scrittura deve essere leggibile. La valutazione terrà conto anche della presentazione. Non è lecito utilizzare materiale privato: si useranno, anche per la brutta copia, i fogli ufficiali. L'uso di mezzi illeciti o altri comportamenti scorretti saranno segnalati per i provvedimenti del caso. Tutti i fogli usati devono essere riconsegnati con il tema e la soluzione, la quale deve figurare negli spazi previsti. BUON LAVORO Temi Punti Punti ottenuti 1 COMPRENSIONE DI UN TESTO 48 2 ECONOMIA AZIENDALE 2.1 CASH FLOW 34 2.2 Le Riserve Occulte 30 2.3 Interpretazione di un bilancio 32 3 4 IMPRESA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO STRUMENTI FINANZIARI 16 24 Totale 184

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Nome:……….……………………

Cognome:……………………….

Gruppo:…………….Nr.:………..

OPZIONE SPECIFICA ECONOMIA E DIRITTO

Gli orari indicati devono essere rigorosamente rispettati. Il candidato può disporre di edizioni non commentate e non annotate del Codice civile svizzero, del Codice delle obbligazioni, del Codice penale e della Costituzione federale Non è permesso l'uso in comune della calcolatrice e degli altri sussidi autorizzati. Se il tema lo richiede devono essere presentati i calcoli. La mancata presentazione implica una riduzione del voto. Il lavoro deve essere scritto con la penna stilografica o con la biro e presentato in modo decoroso e corretto dal profilo linguistico. La scrittura deve essere leggibile. La valutazione terrà conto anche della presentazione.

Non è lecito utilizzare materiale privato: si useranno, anche per la brutta copia, i fogli ufficiali. L'uso di mezzi illeciti o altri comportamenti scorretti saranno segnalati per i provvedimenti del caso. Tutti i fogli usati devono essere riconsegnati con il tema e la soluzione, la quale deve figurare negli spazi previsti.

BUON LAVORO

Temi Punti Punti ottenuti

1 COMPRENSIONE DI UN TESTO

48

2 ECONOMIA AZIENDALE

2.1 CASH FLOW 34

2.2 Le Riserve Occulte

30

2.3 Interpretazione di un bilancio

32

3

4

IMPRESA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO STRUMENTI FINANZIARI

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Totale 184

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1. COMPRENSIONE DI UN TESTO

Legga l’articolo fornito in allegato “Crisi del debito, un puzzle coi tasselli ancora sparsi “ di Daniele Mariani, www.swissinfo.ch e risponda alle seguenti domande 1.1 Descriva brevemente, senza pretendere di essere esaustivo, la natura della

crisi del debito che stanno vivendo alcuni paesi europei. Punti 6

1.2 Cos’è la borsa? Punti 4

1.3 Cos’è un indice di borsa ? Proponga degli esempi di sua conoscenza. Punti 5

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1.4 Cosa potrebbe spiegare il fatto che “i tassi d’interessi sui buoni del tesoro (obbligazioni di Stato italiane) italiani sono fortemente aumentati ”? Punti 5

1.5 Cosa vuol dire l’autore quando afferma che la borsa è in caduta

libera? Punti 3

1.6 Perché una crescita economica lenta dovrebbe influenzare

negativamente il valore dei buoni del tesoro italiani? Punti 4

1.7 Cosa sono i fondi d’investimento? Punti 4

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1.8 Che cosa vuol dire che un titolo è stato declassato? Punti 3

1.9 “Secondo una parte degli operatori, con questo atteggiamento non fanno che aggravare la situazione. Vi è poi la questione della loro indipendenza. Sono sostanzialmente controllate da fondi d’investimento, il cui scopo è anche di vendere e acquistare titoli. È legittimo quindi chiedersi se non vi sia un conflitto d’interesse.”

In che senso l’autore parla di un conflitto d’interesse? Punti 5

1.10 Come mai quando con la lira debole rispetto al franco vi erano dei problemi per quanto riguarda le esportazioni ed il turismo? Punti 3

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1.11 Naturalmente senza pretendere di fornire una risposta scientificamente ineccepibile proponga qualche possibile intervento che permetta l’uscita dalla crisi evocata nell’articolo. Punti 6

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2. ECONOMIA AZIENDALE

2.1 CASH FLOW

2.1.1Proponga una definizione del concetto di Cash Flow. Punti 4

. 2.1.2 Chiarisca come variano l’utile netto, il Cash Flow ed i fondi disponibili a

seguito delle operazioni commerciali seguenti: Punti 8 Indicare con un + l’aumento Indicare con un – la diminuzione Indicare con uno 0 se non vi è stata variazione

Utile netto

Cash Flow

Fondi disponibili

1 Ad esempio: Acquisto a contanti carburante per i veicoli

-

-

-

2 Vendita di un mobile al suo valore contabile 3 Si decide di costituire un conto delcredere perché si

teme che alcuni debitori non saranno in grado di onorare le loro obbligazioni.

4 Ammortamento dell’ipoteca tramite girata bancaria 5 Si decide di finanziarsi tramite l’emissione di

obbligazioni alla pari.

6 Conversione di creditori in un prestito a lungo termine.

7 Acquisto titoli tramite girata bancaria. 8 Aumento del capitale azione con agio (liberazione a

contanti).

9 Vendita di merce a contanti. 10 Aumento degli stock di merce. 11 Ammortamento indiretto dell’immobile.

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12 Perdita di cambio a seguito di una diminuzione del corso dei $ detenuti sul conto corrente.

13 Aumento del capitale azionario tramite l’apporto di un immobile

14 Utile straordinario sulla vendita (a contanti) di un immobile

15 Ammortamento immobili. 2.1.3 Determinazione del Cash Flow (metodo diretto ed indiretto). Punti 16

Partendo dal conto economico seguente determini il Cash Flow con i metodo diretto ed indiretto.

Tabella riassuntiva delle diverse operazioni commerciali Indichi la registrazione contabile appropriata

Numero Testo Montante Registrazione 1 Acquisti a contanti 300 .-

2 Ammortamento immobile

30 .-

3 Si costituisce un delcredere

5 .-

4 Pago tramite girata bancaria gli interessi passivi su un prestito

10 -

5 Pago tramite posta di Costi diversi

70.-

6 Versamento salari tramite ccp.

32.-

7 Vendita a contanti 450 .-

8 Rivalutazione titoli 10 ..-

Costi Conto economico Ricavi Utile aziendale

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Metodo diretto Metodo indiretto

Ricavi aventi un’influenza

sulle liquidità

Utile Netto

...................

............................ ......................... .........................

.................

.................

..................

Costi senza un influenza sulle liquidità .................

................

Costi aventi un’influenza sulla liquidità

.

...................... ....................

................ …….........

.......................... ..............................

..................

.................. ......................

.................... ................ …….........

............................. ................................. .................................

.........................

..................

..................

.................

.................

Ricavi senza un’influenza sulle liquidità

……………….. ………………..

……………. …………… …………… ……………

……………………. ………………………..

………….. ……………

...................... ....................

....................

.................... …………………….

……………………….. ………….. ……………

= Cash Flow = Cash Flow

2.1.4 Immagini di applicare il concetto di Cash Flow alla gestione economica di una famiglia. Punti 6 Quali potrebbero essere i vari flussi d’entrata ed uscita in questo caso?

Riconosce qualche utilità nell’applicare questo strumento contabile alla gestione economica di una famiglia?

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2.2 Le Riserve occulte

2.2.1 Cosa sono le riserve occulte? Qual è la loro funzione? Cosa le differenzia dalle riserve obbligatorie? Punti 8

2.2.2 Cosa prevede il diritto svizzero a proposito delle riserve occulte? Sono autorizzate?

Punti 6

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2.2.3 Registrazioni contabili relative alle Riserve Occulte Punti 12

Il titolare dell’azienda, considerato i buoni risultati dell’esercizio aziendale decide di costituire delle Riserve Occulte. Dal punto di vista contabile impartisce al responsabile della contabilità le seguenti indicazioni:

Creazione di riserve occulte sullo Stock di merci (magazzino) Lo Stock iniziale (31.12.2010) delle merci era di Frs 180'000.-. Lo Stock finale, secondo inventario al 31.12. 2011 è di Frs 150'000.-. La differenza dello Stock non è ancora stata contabilizzata. Il titolare vuole creare una Riserva Occulta (RO) di Frs 10'000.- sulle merci. Cosa bisogna contabilizzare? Indicare la scrittura contabile ed il montante.

Data Testo Dare Avere

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Creazione di riserve occulte sul conto Titoli

La situazione dei conti Titoli e Prodotto dei titoli si presentano come segue:

Titoli Prodotto dei titoli

125'610.- 28’060.- 160.- 3'900.-

Il corso medio nel dicembre 2011 dei titoli detenuti in portafoglio ammonta a Frs. 108'000.-: anche in questo caso il titolare decide di costituire delle RO di Frs. 10'000.-. Presentare i conti (unicamente sul mastro) secondo il desiderio del titolare.

Creazione di riserve occulte tramite ammortamenti L’ammortamento dell’immobile (metodo diretto) non è ancora stato registrato e normalmente ammonta a Frs. 20’000.-. Anche in questo caso il titolare ordina di costituire delle Riserve occulte di Frs 10'000.- Riportare unicamente a giornale la registrazione appropriata di questi ammortamenti.

Data Testo Dare Avere

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2.2.4 Richiesta di un chiarimento Punti 4

Il figlio del titolare viene a sapere che il padre ha costituito delle Riserve Occulte per un ammontare di Frs 30'000.- e di conseguenza vi chiede di dirgli dove si trovano queste riserve e se sono a contanti.

Risponda alla domanda, forse non del tutto disinteressata, del figlio del titolare.

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2.3 Interpretare il bilancio e il conto economico con aiuto di indici Sulla base delle informazioni riportate qui sotto, eseguire i compiti seguenti:

a) Presentare il bilancio analitico. b) Rispondere alle domande proposte.

Frs Frs CASSA 50.- DEBITORI SVIZZERI 1065.- STOCK PRODOTTI TERMINATI

400.- DEBITORI STRANIERI 3000.-

STOCK PRODOTTI SEMILAV. 20.- BANCA CONTO CORRENTE

1800.-

STOCK MATERIE PRIME 180.- DELCREDERE 150.- CREDITORI 4370.- CAPITALE AZIONARIO 6000.- DEBITO BANCARIO (CORTO TERMINE PASSIVO)

1725.- DIVIDENDI 420.-

OBBLIGAZIONI SVIZZERE 1000.- RISERVA LEGALE 980.- PRESTITO OBBLIGAZIONARIO (Passivo)

2000.-

UTILE RIPORTATO 20.-

POSTA 150.- MACCHINE 3700.- MOBILI 1100.- VEICOLI 1400.- IMMOBILE 5300.- FONDO AMM.

IMMOBILE 500.-

IPOTECA 3000.-

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2.3.1 Bilancio Analitico Punti 8

Attivo Bilancio analitico

Passivo

Sostanza circolante

Capitale dei terzi

Mezzi liquidi ……………… ……………… ……………… ………………

……. .……. ……..

………

A breve termine ………..………. ………..………. ………..………. ………..……….

………..………. ………. ……….

………..

………..

Crediti (DEBITORI) a breve termine ……………… ……………… ……………… ……………… ./.Delcredere

……….. ……….

……….. ……….

………..

..

………..

A lungo termine ……….……….. ……….……….. ……….………..

……….………..………..

………..

………..

Crediti a lungo termine (SCORTE) ……………… ……………… ……………… ………………

……….. ……….

……….. ……….

………..

...

………..

………..

Capitale Proprio ………………… ……………….. ……………….

……….. ….…..

………..

………..

Sostanza fissa

Di natura materiale IMMOBILI ./. Fondi Amm Immobile .MOBILI MACCHINE VEICOLI

……….. ………..….……. ………..………..

.

………..

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Compiti: 2.3.2 Sulla base del bilancio analitico calcolare i seguenti indici. Punti 6

Rapporti Formula Risultato

Tesoreria, Cash ratio (I grado)

Liquidità

Quick ratio (II grado)

Current ratio

(III grado)

2.3.4 A conseguenze per l’azienda potrebbe portare una cattiva gestione della

liquidità? Punti 5

2.3.5 Perché, per l’azienda, il detenere liquidità rappresenta un “costo” ? Punti 5

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2.3.6 Sulla base del bilancio analitico determini il grado di copertura della Sostanza

Fissa Punti 3

Rapporto Formula Risultato

Grado di copertura

della Sostanza Fissa

2.3.7 Spieghi l’importanza di questo indice nell’ottica di una sana gestione

contabile dell’azienda. Punti 5

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3. L’IMPRESA DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO 3.1 Per quali forme giuridiche la legge prescrive un capitale sociale minimo ? E per quali un capitale sociale massimo? Come mai il legislatore ha pensato di prescrivere un capitale minimo? Punti 6

3.2 “Nelle varie possibili forme giuridiche che il Codice delle obbligazioni mette a disposizione dell’imprenditore ci sono delle differenze significative per quanto riguarda la riguarda la questione del “Rischio/Responsabilità”.

Chiarisca meglio questa affermazione citando le forme giuridiche più significative riguardo questa problematica. Punti 6

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3.3 Le SA hanno molti vantaggi ma anche qualche svantaggio. Uno di questi è la doppia imposizione degli utili. Descriva la problematica. Punti 4

4. STRUMENTI FINANZIARI

4.1 Definisca i concetti proposti . Punti 6

Titolo di credito

Obbligazione

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4.2 Diritti e doveri degli azionisti. Punti 9

Quali sono i diritti degli azionisti? (Diritti sociali e patrimoniali) Quali sono i doveri degli azionisti?

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Cos’è il dividendo in natura? Come mai un’azienda potrebbe essere interessata a distribuire un dividendo in natura?

4.3 Calcolo del rendimento di un azione e di un’obbligazione.

Un’azione della Alfa SA è stata acquistata un anno fa a fr. 5'000.-. Il dividendo ottenuto è fr 80.- Qual è stato il rendimento annuo in % dell’investimento? Punti 3

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La stessa azione ( Alfa SA) acquistata un’anno fa è stata rivenduta per fr. 5'500.-. Il dividendo è stato incassato ed è di fr. 80.-. Quanto è il rendimento in % di questo investimento? Punti 3 Sono stati investiti fr. 8 '000.- in obbligazioni al 5% della città di Lugano al corso 105. Il prestito concesso ci verrà rimborsato 10 anni dopo l’acquisto al corso di 100. Quanto è il rendimento annuo? Punti 3

FINE

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Allegato

Crisi del debito, un puzzle coi tasselli ancora sparsi

Lunedì (luglio 2011) la borsa di Milano è sprofondata, con l'indice guida che ha perso oltre il 3,2% (Reuters) Di Daniele Mariani, swissinfo.ch Dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, la crisi del debito sembra ormai essersi propagata anche all’Italia. L’analisi dell’economista e giornalista Lino Terlizzi. Dopo il lunedì nero caratterizzato da una perdita record alla Borsa di Milano e da un forte aumento dei tassi d’interesse sui buoni del tesoro italiani, sui mercati finanziari sembra essere ritornata una certa tranquillità. La calma prima di una nuova tempesta? «Nessuno può dire se la crisi è destinata ad allargarsi», osserva Lino Terlizzi. Secondo il vicedirettore del quotidiano ticinese Corriere del Ticino e corrispondente per la Svizzera de Il Sole 24 Ore, «il puzzle è sul tavolo e tutti i vari tasselli sono ancora in ordine sparso». swissinfo.ch: La Borsa di Milano in caduta libera, i tassi di interesse sulle obbligazioni di Stato che schizzano a livelli record… Può spiegarci quello che sta succedendo? Lino Terlizzi: Il punto centrale per spiegare le tensioni degli ultimi giorni e settimane è l’eccessivo indebitamento non solo a livello italiano o europeo, ma di molte regioni sviluppate, Stati Uniti compresi. Negli scorsi anni, in molti paesi è stato fatto l’errore di accumulare una mole eccessiva di debiti, soprattutto pubblici ma anche privati, come nei paesi anglosassoni. Oggi il nodo sta venendo al pettine e si riflette ovviamente sulle obbligazioni pubbliche, che servono a rifinanziare il debito degli Stati. Per comperare obbligazioni di paesi che hanno già un indebitamento elevato, gli investitori chiedono interessi più alti perché ritengono che il rischio sia maggiore. Per questa ragione la differenza tra il tasso d’interesse che bisogna pagare per vendere sul mercato un’obbligazione pubblica

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italiana, greca o portoghese e il saggio applicato sul Bund tedesco (l’equivalente tedesco dei buoni del tesoro, ndr), considerato uno dei punti di riferimento vista la virtuosità delle finanze tedesche, è cresciuto molto. swissinfo.ch: Perché oggi a finire nel mirino è l’Italia e perché proprio in questo momento? L.T.: In Italia i problemi fondamentali sono due, uno è quello dell’indebitamento, l’altro è legato alla crescita economica, che ormai da anni è in media inferiore a quella degli altri principali paesi dell’Unione Europea. A questi due fattori, che non sono per nulla nuovi, se ne è aggiunto un terzo, ossia l’elevato tasso di incertezza politica. Nel 2008 il governo è partito con un’ampia maggioranza, poi strada facendo questa maggioranza si è ridotta e nelle ultime settimane lo stesso ministro Tremonti – che si è reso garante della stabilità dei conti pubblici – è stato messo sotto accusa all’interno della sua stessa coalizione. Questa incertezza si è riflessa soprattutto sulla manovra di riaggiustamento dei conti pubblici, su cui fin qui non c’è stata una grande chiarezza né sui tempi né sui modi. Sui mercati si è così innescato il timore che si andasse troppo per le lunghe, da un lato per l’approvazione in parlamento, dall’altro per il fatto che la manovra è diluita su più anni. swissinfo.ch: Da più parti si parla di un «attacco speculativo internazionale» contro l’Italia. È un’analisi che condivide oppure i mercati finanziari non fanno altro che reagire in modo del tutto normale a una situazione di incertezza? L.T.: A mio avviso la speculazione è solo la schiuma che si forma sopra un’onda. Se l’onda non c’è o non è abbastanza grossa, non c’è neppure la schiuma. Certo, la speculazione può aggravare le cose, ma il punto fondamentale è comunque l’indebitamento. swissinfo.ch: L’operato delle agenzie di rating, che danno i voti alle obbligazioni pubbliche e private, è molto criticato. Qual è la sua opinione? L.T.: Queste agenzie – Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch, che fanno il 95% delle valutazioni a livello mondiale – sono finite nell’occhio del ciclone per non aver lanciato allarmi sufficienti per la crisi dei mutui americani e di Lehman Brothers. Oggi queste stesse agenzie lanciano allarmi a ripetizione sui titoli di alcuni paesi europei. Molti hanno l’impressione che cerchino in questo modo di far

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dimenticare i precedenti mancati allarmi. E molti si chiedono anche se ha veramente senso lanciare ripetuti allarmi quando questi titoli sono già stati declassati. Secondo una parte degli operatori, con questo atteggiamento non fanno che aggravare la situazione. Vi è poi la questione della loro indipendenza. Sono sostanzialmente controllate da fondi d’investimento, il cui scopo è anche di vendere e acquistare titoli. È legittimo quindi chiedersi se non vi sia un conflitto d’interessi. swissinfo.ch: Cosa succederebbe se la nota dell’Italia dovesse essere abbassata? L.T.: L’allarme è già stato lanciato, ma è chiaro che ciò si tradurrebbe verosimilmente in altre turbolenze. Bisognerà vedere se il mercato vorrà andare fino in fondo, continuando a vendere e facendo crollare un po’ tutto. Oppure se si fermerà prima, stimando che tra gli Stati che soffrono ve ne sono alcuni che effettivamente hanno possibilità di rilancio assai remote, ma altri che hanno economie comunque importanti e che possono riprendersi. Considerare il problema dell’indebitamento è giusto, ma bisogna anche valutare le possibilità di rilancio. Per quanto concerne la Grecia, il cui prodotto interno lordo rappresenta meno del 2% di quello dell’insieme della zona euro, sussiste un grande punto di domanda. Altri paesi, come gli Stati Uniti e la stessa Italia, hanno invece qualche chance in più. swissinfo.ch: Quali potranno essere le ripercussioni di questa crisi sulla zona euro? L.T.: Nessuno può dire se la crisi è destinata ad allargarsi. È una sorta di braccio di ferro con il mercato. Per portare avanti un piano di ristrutturazione come quello greco o portoghese, ci vuole il consenso dei mercati, poiché se i mercati non comperano le obbligazioni pubbliche di questi paesi, il piano è destinato a naufragare. L’eurozona resisterà e tra un anno sarà la stessa? Per ora nessuno può avere una risposta certa. Il puzzle è sul tavolo e tutti i vari tasselli sono in ordine sparso. È possibile che tra 12 mesi l’eurozona rimarrà la stessa e che alla fine la Grecia, il Portogallo o l’Irlanda riescano a rimettersi in carreggiata. Un secondo scenario è che l’eurozona non ci sia più e che si ritorni alle monete nazionali. Una terza possibilità è che ci sia un’area euro ma non con gli stessi paesi. Gli Stati che non riescono a riportare ordine – e da questo punto di vista la prima candidata è la Grecia, poiché mi sembra che stenti a riorganizzarsi e che non vi sia nessun consenso sui piani di ristrutturazione – alla fine escano dall’euro. Dipenderà in

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definitiva dalla determinazione con cui l’UE e l’FMI riusciranno a far attuare i piani di ristrutturazione e dalle reazioni del mercato. swissinfo.ch: E alla Svizzera cosa converrebbe di più? L.T.: Da un punto di vista teorico e pratico, alla Svizzera converrebbe che l’euro continuasse ad esistere come oggi – o almeno che continuasse ad essere la moneta di un certo numero di paesi – e riacquistasse qualche punto, tornando ai livelli prima della crisi. Non bisogna dimenticare che per dieci anni l’euro è stata una moneta piuttosto stabile, ciò che ha permesso all’economia svizzera di esportare secondo flussi normali. L’ipotesi meno vantaggiosa è che tutti vadano per la propria via. Tornerebbero tutte quelle monete deboli come la dracma, la lira o la peseta, che in passato hanno creato molti problemi all’economia svizzera. Basti pensare al Ticino quando c’era la lira debole, alle difficoltà che vi erano ad esportare in Italia o ai problemi per il turismo.

Daniele Mariani, swissinfo.ch

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