GRUPPO ITALTEL SPA RELAZIONE SULLA GESTIONE … · virtualizzazione secondo la quale tutte le reti...

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GRUPPO ITALTEL SPA RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2015

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GRUPPO ITALTEL SPA RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2015

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SOMMARIO

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO ____________________________________________ 3

INTRODUZIONE _________________________________________________________________________ 5 Gruppo Italtel _________________________________________________________________________ 5 Key financial highlights _________________________________________________________________ 7 Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A.__________________________________________________ 8 Organi sociali _________________________________________________________________________ 9

RELAZIONE SULLA GESTIONE __________________________________________________________ 10 Fatti di rilievo relativi alla Società ________________________________________________________ 10 Base di presentazione __________________________________________________________________ 12 Scenario di mercato e posizionamento di Italtel ______________________________________________ 13 Sviluppo e innovazione ________________________________________________________________ 25 Corporate Governance e responsabilità d’impresa ____________________________________________ 30 Risorse umane e qualità ________________________________________________________________ 33 Sostenibilità in Italtel __________________________________________________________________ 35 Altri fatti di gestione dell’esercizio _______________________________________________________ 47 Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari __________ 49 Rapporti con parti correlate _____________________________________________________________ 53 Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ________________________________________________ 53 Evoluzione prevedibile della gestione _____________________________________________________ 53

BILANCIO _____________________________________________________________________________ 54 Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2015 e 2014 ____________________________________ 54 Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 _______________ 55 Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 _____ 56 Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 ___________ 57 Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015 ___ 58 Note del bilancio consolidato ____________________________________________________________ 59

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE ____________________________________________ 109

Lettera dell’Amministratore Delegato

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LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

Signori Azionisti, L’andamento dell’economia nei mercati dove operiamo è stato nel 2015, con la sola rilevante eccezione del Brasile, finalmente positivo. In Eurozona l’incremento del PIL di Italia e Francia è stato intorno all’1%, della Germania leggermente inferiore al 2%, della Spagna superiore al 3%. In America Latina l’Argentina è cresciuta intorno all’1% mentre Perù e Colombia sopra il 3%. Il Brasile, invece, ha subito una forte recessione chiudendo in diminuzione del 3,6%. Questi trend sono confermati per l’anno in corso, seppure con la necessaria cautela dovuta ai fenomeni del prezzo del petrolio, alla ridotta crescita dei paesi emergenti, alla tensione internazionale dovuta ai fenomeni terroristici ed ai conseguenti flussi migratori ed infine, nell’Eurozona, della situazione del settore del credito con le non trascurabili sofferenze ancora in essere. Il 2015 per la nostra Azienda è stato un anno positivo con un ulteriore importante incremento del volume di affari (+10% rispetto al 2014) con un margine operativo lordo sostanzialmente stabile. Per il terzo anno consecutivo l’azienda cresce con ritmo superiore al mercato dimostrando dinamicità, capacità di essere competitiva e buona relazione con i clienti. L’esercizio 2015 chiude con una perdita prima delle tasse ridotta a un decimo di quella del 2014 e che proietta l’Azienda verso l’utile dopo molti anni di risultati negativi. Ancora una volta poi la conduzione finanziaria è stata di estremo rigore consentendo, pur in un anno di notevole crescita, il miglioramento del livello d’indebitamento rispetto al precedente esercizio. Nel mercato nazionale il risultato delle vendite si è chiuso in crescita dell’8% e nei mercati internazionali, dove l’azienda opera ossia in Europa ed in America Latina, la crescita è stata addirittura del 13%. Oggi Italtel fattura in Italia il 55% dei propri ricavi ed il 45% all'estero, il che conferma la nostra forte vocazione internazionale. Un’altra leva di diversificazione è stata, oltre allo sviluppo internazionale, la crescita nel mercato domestico delle Aziende (Enterprise) e della Pubblica Amministrazione (Public Sector) che ha fatto registrare un incremento del 32%. I principali clienti con i quali l'Azienda ha operato nel 2015 sono stati il Gruppo Telecom Italia, il Gruppo Telefonica, Vodafone, Fastweb, British Telecom ed altri importanti nomi come in Belgio l’Operatore Proximus. Sono stati acquisiti nuovi clienti tra cui di particolare rilievo è Hub One che gestisce le telecomunicazioni per gli Aeroporti di Parigi. Nel mondo Enterprise e Public Sector i clienti sono stati molti tra cui Enel, Eni, Unicredit, Intesa, Poste Italiane, Rai e molti altri tra cui EXPO 2015 ove siamo stati insieme a Telecom Italia e Cisco gli artefici del successo tecnologico dell’evento. Il 2015 è stato un anno molto importante per la nostra offerta anche se non semplice dal punto di vista del rispetto degli impegni presi con i clienti. Il nostro portafoglio prodotti è stato infatti incrementato dai precedenti sette agli attuali dieci; le tre innovazioni più importanti sono state relative alla sviluppo della piattaforma Internet of Things, con la quale abbiamo già vinto una gara per il Gruppo Telecom, la piattaforma di Software Defined Network dedicata all'automazione controllo delle reti in tecnologie Cisco e infine il prodotto di comunicazione innovativa sul Web che chiamiamo “Embrace”. Tutta la nostra offerta di prodotti si muove sulla strategia della virtualizzazione secondo la quale tutte le reti di telecomunicazioni stanno mano a mano trasformandosi in reti di data center. Nonostante questa evoluzione del portafoglio i risultati di vendita sono stati però inferiori a quanto avevamo raggiunto nel 2014 ed inferiori rispetto alle previsioni di budget. Questo significa che sui nostri prodotti si dovrà porre particolare attenzione sia nella focalizzazione della forze di vendita, sia nel miglioramento della capacità di delivery e della qualità percepita dai clienti. Sono convinto che questo obiettivo sarà alla nostra portata nel 2016, confermando l’importanza del business dei prodotti proprietari. La nostra offerta si è sviluppata anche negli altri due segmenti vale a dire quello dei servizi professionali e quello dell'integrazione delle reti (system integration). Sui servizi professionali abbiamo confermato il risultato del 2014 lavorando su progetti importanti e complessi come per esempio il progetto “Multivendor” di Telecom Italia e più recentemente il progetto “Decommissioning” sia in Telecom Italia che con Proximus. L'offerta d’integrazione ha avuto importanti evoluzioni, con l’ulteriore miglioramento dei nuovi Centri di Competenza, in particolare: il Centro di Competenza “Data Center” dedicato ai progetti di infrastrutture informatiche che si stanno fortemente sviluppando in base all'approccio Cloud Computing, il Centro di Competenza per i servizi e

Lettera dell’Amministratore Delegato

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tecnologie di Cyber Security, che tanta importanza stanno ottenendo in un momento di forte accelerazione verso il digitale, il Centro di Competenza della progettazione sviluppo delle reti a banda ultra larga a partire dalle reti fisse in fibra ottica, ed infine il Centro di Competenza dell'Internet of Things che ha uno sviluppo molto importante nell'ambito delle iniziative di trasformazione competitiva digitale delle diverse industrie. Dal punto di vista della dinamica del personale abbiamo avuto un anno in leggera crescita rispetto al 2014, dovuta sostanzialmente al sostegno della crescita estera, mentre invece c'è stata una lieve contrazione in Italia in quanto siamo stati estremamente impegnati nel contenimento costi e nel miglioramento dell'efficienza come indicato nel nostro piano industriale. Tale obiettivo è stato raggiunto mantenendo costanti e costruttivi rapporti con i sindacati. L'Azienda ha fatto sempre delle relazioni industriali un fiore all'occhiello nella convinzione che la trasparenza e la correttezza nei più importanti fatti che riguardano gli aspetti industriali dell'azienda siano paganti per il miglioramento dei rapporti tra le persone e per il successo dell'Azienda nel rispetto dei reciproci ruoli. Questo atteggiamento ci ha dato fiducia nel proporre e nel realizzare un complesso piano di riconversione industriale che ha oggi riportato in attività, su circa 130 persone, che per molti anni sono state in cassa integrazione, circa il 40% del personale di cui più della metà a fronte di un ambizioso piano di certificazione nelle tecnologie di IP Networking Cisco. Infine nel 2015 abbiamo avviato, come richiesto dall’Accordo di Finanziamento del 2012, la cosiddetta procedura di M&A (Merger & Acquisition) dell'azienda orientata ad attrarre soggetti del mondo finanziario ed industriale ad investire nell'azienda rilevando quote del capitale in modo da costruire un futuro ancor più solido. La procedura ha portato alcune manifestazioni d’interesse da parte di aziende e fondi di investimento ed in particolare da parte di un'azienda industriale che opera nel settore dell’informatica prevalentemente in Italia. Proprio in queste settimane si stanno svolgendo le necessarie verifiche e negoziazioni per verificare la fattibilità per un ingresso nell'azionariato di Italtel. Al di là dell’esito di questa trattativa, io credo che il futuro di Italtel deve procedere verso l'information technology sia perché le telecomunicazioni stanno diventando reti informatiche sia perché la trasformazione digitale di molte attività economiche passa attraverso una forte integrazione tra le reti e l'informatica come fattore abilitante di successo. Per tutto questo io vedo con molto ottimismo l'anno 2016 ed il prossimo futuro proprio per quanto è stato costruito nei precedenti anni e per il nostro attuale posizionamento in un settore che sarà sempre più cruciale nel mondo del futuro. Desidero ringraziare le donne e gli uomini di Italtel che hanno creduto e che continuano a credere nell'Azienda impegnandosi a fondo in un momento di mercato non banale e puntando a un miglioramento continuo di risultati e di soddisfazione dei nostri clienti. A nome di tutto il management esprimo inoltre un sentito ringraziamento agli Azionisti ed ai nostri Stakeholder per aver confermato il loro appoggio ed aver saputo dare ulteriori e continuativi segnali di fiducia verso la nostra Azienda. Stefano Pileri

Introduzione

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INTRODUZIONE

Da sempre Italtel mette la propria competenza tecnologica al servizio dell’innovazione. Nella sua lunga storia ha dimostrato di saper innovare ed ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo delle telecomunicazioni in Italia ed in molti paesi nel mondo.

Oggi indirizza la sua attenzione verso le nuove frontiere dell’Information & Communication Technology che si chiamano Digital Transformation, Cloud, Virtualizzazione, Internet delle Cose, Industria 4.0. Le parole chiave delle nuove comunicazioni sono mobilità, collaborazione, virtualizzazione, integrazione, trasformazione verso il nuovo paradigma del protocollo IP. Ed i filoni tecnologici sono quelli della Network Functions Virtualization (NFV), del Software Defined Networking (SDN), della Real Time Communication (WebRTC).

Italtel si muove lungo queste direttrici per rendere disponibili prodotti, soluzioni e servizi che rispondono con la massima qualità alle specifiche esigenze dei clienti. Sviluppa prodotti per la migrazione e l’evoluzione delle reti, offre soluzioni IT in ambiti quali UC&C, IoT, Business Cloud Communication, propone servizi di consulenza ad alto valore aggiunto e attività di system integration grazie al proprio know-how unico ed a una rete di partner di primissimo piano in ambito IT.

Italtel affianca i service provider nella trasformazione del loro business alla ricerca di maggiore agilità, minori costi e soprattutto di nuove opportunità di ricavi. Al mondo delle imprese si propone quale vendor tecnologico e system integrator che aiuta a scegliere e realizzare le soluzioni più efficaci per la comunicazione interna ed esterna.

Far comunicare senza limiti persone ed oggetti e rendere interoperabili tecnologie, applicazioni e reti. Questa è la missione di Italtel.

Gruppo Italtel

Italtel progetta, sviluppa e realizza in Italia e nei principali paesi in EMEA e America Latina prodotti e soluzioni per reti e servizi di comunicazione basati su protocollo IP. Nel suo catalogo sono presenti numerose soluzioni, rivolte a service provider e imprese, basate su prodotti propri sviluppati secondo le logiche della Network Functions Virtualization (NFV) e del Software Defined Networking (SDN). A queste si aggiungono attività di system integration per la realizzazione e la trasformazione di reti complesse oltre a un ampio portafoglio di servizi di ingegneria e consulenza che spaziano dalla progettazione delle reti al loro mantenimento, dalla migrazione all’interoperabilità con diverse tecnologie. Dell’offerta fanno parte anche numerose soluzioni in ambiti come All IP Voice, Unified Communication & Collaboration, Data Center di Nuova Generazione, Internet delle Cose per segmenti verticali come Smart Grid, Structural Monitoring, Healthcare. Il know-how maturato nella gestione di reti complesse colloca Italtel in una posizione privilegiata per operare là dove ICT e telecomunicazioni confluiscono per definire nuove soluzioni in risposta alle esigenze di comunicazione delle persone sia nell’ambito privato che lavorativo. Italtel si avvale di una solida rete di partner: oltre alla partnership strategica con Cisco, l’azienda conta anche su numerose partnership tecnologiche o commerciali con aziende quali Tech Mahindra, Exprivia, SigFox, Telarix, IBM Italia. Nel 2015 è entrata a far parte del programma Intel® Network Builders come ulteriore passo nel continuo lavoro di accelerazione nella messa a punto di soluzioni innovative basate sul Software Defined Networking (SDN) e sulla Network Functions Virtualization (NFV). Italtel annovera tra i propri clienti quattro degli otto più grandi gruppi di telecomunicazione (Communication Service Provider) al mondo, la gran parte degli operatori incumbent europei e due dei tre principali operatori dell’America Latina. In Italia, è partner di riferimento di quasi tutte le più importanti imprese pubbliche e private ed opera con molte grandi aziende e enti della Pubblica Amministrazione nella realizzazione di reti IP di nuova generazione e nella messa a punto di servizi di comunicazione rivolti ai loro clienti.

Introduzione

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Italtel affianca alla posizione di rilievo nel mercato italiano, anche ha una forte presenza all’estero: opera in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Grecia, Polonia e in America Latina, dove nel corso del 2015 ha aperto una nuova sede nell’Ecuador e a Miami negli Stati Uniti, che si aggiungono a Argentina, Brasile, Colombia, Perù.

Introduzione

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Key financial highlights (migliaia di euro)

(1) Redditività a costi esterni: Primo margine / Ricavi (2) EBITDA normalizzato è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni al netto degli oneri di ristrutturazione e delle

componenti non ricorrenti (3) EBITDA è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni (4) EBIT è il risultato operativo (5) ROI – Return on investment = EBIT / CIN medio (6) Capex o capital expenditure è dato dalla sommatoria degli investimenti materiali e immateriali (7) Indebitamento finanziario netto è indicato nella Relazione sulla gestione a pag. 52 (8) Capitale Investito Netto (CIN) come descritto a pag. 51 (9) Capitale Investito Netto (CIN) rettificato per il Goodwill (10) Rendiconto finanziario a pagina 57 (11) 365 giorni / (Ricavi delle vendite / Crediti verso clienti) (12) 365 giorni / (Acquisti e altri costi operativi / Debiti verso fornitori) (13) 1305 al netto di uscite già formalmente concordate

2015 2014 IFRS IFRS Ricavi 441.074 400.190 Redditività a costi esterni (1) % 26,97 30,08 EBITDA normalizzato(2) 31.278 33.758 Margine % 7,09 8,43 EBITDA (3) 30.163 23.225 Margine % 6,84 5,80 EBIT (4) 10.363 636 Margine % 2,35 0,16 Utile / (Perdita) netto (18.764) (15.066) Margine % (4,25) (3,76) ROI (5) % 4,54 0,26 Numero degli addetti medi al netto della Cigs e del Cds 1.223 1.162 Al 31 dicembre 2015 Al 31 dicembre 2014 Capex (6) 18.268 16.453 Indebitamento finanziario netto (7) 172.585 182.834 Patrimonio netto 34.674 56.354 CIN (8) 207.259 239.188 CIN rettificato (9) 40.044 71.973 Flusso monetario dell’attività operativa (10) 32.193 19.019 Flusso monetario da / (per) attività di investimento (10) (22.922) (20.311) Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (10) 11.560 (1.970) Durata media clienti (giorni) (11) 72 81 Durata media fornitori (giorni)(12) 145 150 Numero degli addetti 1.366 1.334

di cui Italia (13) 1.107 1.129 di cui Estero 259 205

Introduzione

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Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A.

Italtel S.p.A. è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A., a sua volta detenuta da:

Clayton Dubilier & Rice Clayton Dubilier & Rice Investment III Sarl (che detiene una partecipazione del 48,77% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1) fa parte di uno dei maggiori gruppi di private equity americani, con una solida tradizione nel settore industriale, che gestisce fondi chiusi per conto di investitori istituzionali.

Telecom Italia Telecom Italia Finance S.A. (che detiene una partecipazione del 19,37% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A. tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1), è una società controllata da Telecom Italia S.p.A., uno dei principali gruppi industriali europei quotata alla Borsa Italiana. Oggi il Gruppo Telecom è presente all’estero con una significativa iniziativa in America Latina.

Cisco Systems Cisco Systems International B.V. (che detiene una partecipazione del 18,40% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1), appartiene al Gruppo Cisco, la cui capogruppo Cisco Systems, Inc., è quotata al NYSE ed è il leader mondiale nel networking per Internet. Il Gruppo Cisco è presente in Italia dal 1994.

Capita Trustees Limited Capita Trustees Limited, quale Trustee di Italtel Employees Benefits Trust, (che detiene una partecipazione complessiva del 10,81% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”)(1), è un Trust di diritto inglese costituito esclusivamente al fine di detenere e gestire azioni di Italtel Group S.p.A.

Cordusio Fiduciaria Cordusio Fiduciaria per Azioni (che detiene una partecipazione del 2,65% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1) è una società fiduciaria del Gruppo UniCredit incaricata di gestire i piani di azionariato diffuso e di stock option esistenti a favore dei dipendenti e degli Amministratori di Italtel. La sopraindicata quota di partecipazione rappresenta sia le azioni di dipendenti e Amministratori (o ex Amministratori), sia le azioni proprie della società.

(1) Il capitale sociale di Italtel Group S.p.A., sottoscritto e versato, è pari a Euro 825.695 al 31 dicembre 2015, diviso in n. 17.762.976 azioni

di cui n. 8.881.488 azioni “A” (aventi gli stessi diritti spettanti per legge alle azioni ordinarie, salvo quanto espressamente previsto dallo Statuto Sociale), detenute come sopra riportato, e n. 8.881.488 azioni “B” (azioni privilegiate e convertibili secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale). Gli azionisti Telecom Italia Finance S.A., Cisco Systems International BV e Cordusio Fiduciaria per Azioni sono titolari, oltre che di azioni “A” nelle percentuali sopra riportate, anche di tali azioni “B” nelle seguenti misure: Telecom Italia Finance S.A. n. 4.440.365; Cisco Systems International B.V. n. 4.440.365 e Cordusio Fiduciaria per Azioni n. 758.

Organi sociali

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Organi sociali

Consiglio di Amministrazione(1)

Presidente (2)

Tiziano Onesti (*)(***)

Amministratore Delegato (3)

Stefano Pileri (***) Consiglieri Gerardo Benuzzi (***)(****)

Stefano Carlino (4)(***)

Salvatore Spiniello (**)(***)

Segretario del Consiglio di Amministrazione Nicolò de’ Castiglioni

Collegio sindacale (5)

Presidente Mauro Romano Sindaci effettivi Giuseppe Benini Carlo Delladio Sindaci supplenti Monica Grassi Guido Paolucci

Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. (1)Nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2013 e in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 (2)Nominato Consigliere, su designazione dei titolari di SFP A, dall’Assemblea del 20 gennaio 2014 (e Presidente con delibera consiliare in

pari data), in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 (3)Nominato Amministratore Delegato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2013; componente del Comitato Vendita (4)Presidente del Comitato per il Controllo Interno nonché componente, su designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la

Remunerazione (5)Nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2015, in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 (*) Presidente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Vendita. Componente del Comitato per il Controllo Interno (**) Consigliere designato dai titolari di SFP B. Componente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato Vendita, nonché, su

designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la Remunerazione (***) Consiglieri muniti dei requisiti di indipendenza (ai sensi dell’art. 26.6, comma (i) lett. a), b), c), d), e), f), g) e h) dello Statuto) e di

professionalità (ai sensi dell’art. 26.6, comma (ii) lett. a) e b) dello Statuto) (****)Ricopre anche il ruolo di Chief Operating Officer

Relazione sulla gestione

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RELAZIONE SULLA GESTIONE I risultati economici e finanziari al 31 dicembre 2015 del Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo, confermano il percorso di miglioramento del business iniziato nel 2013 e proseguito nel 2014 e 2015: l’EBITDA (al lordo degli oneri di ristrutturazione) è sostanzialmente immutato, l’EBITDA (al netto degli oneri di ristrutturazione) è in crescita di 7 milioni di Euro, mentre la posizione finanziaria netta migliora di circa 10 milioni di Euro rispetto al 2014, principalmente per effetto dell’incremento delle operazioni di factoring pro soluto. Le azioni poste in essere dal management sono state dunque coerenti con il trend di miglioramento dei fondamentali delineato nel Piano Industriale 2012-2017. Ciò nonostante, anche in considerazione delle difficoltà economiche del settore di riferimento, i risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2015 hanno evidenziato, nel relativo periodo di riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, idonei a costituire il presupposto del mancato rispetto, alle relative date di verifica, di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Rispetto a quest’ultima circostanza sono quindi state tempestivamente assunte, da parte degli amministratori, adeguate misure volte a neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di seguito meglio illustrato. I risultati annuali del Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la principale società e Mutuataria, vengono monitorati da una società di consulenza incaricata da Italtel e il documento di analisi degli scostamenti dal Piano viene inviato ai soci.

Fatti di rilievo relativi alla Società

Si ricorda che in data 26 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato omologato dal Tribunale di Milano l’Accordo di Ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’Art. 182-bis della Legge Fallimentare sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2012-2017, la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania Chiaruttini e dal Prof. Enrico Laghi. Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste dall’Accordo di Ristrutturazione, incluse inter alia la conversione di parte dei crediti in Strumenti Finanziari Partecipativi, la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della transazione con Telecom Italia e la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco. A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione, il capitale sociale di Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, è pari a Euro 2.000.000 e si compone di n° 2.000.000 azioni, tutte di titolarità del socio unico Italtel Group S.p.A., costituite in garanzia a favore dei creditori così come identificati nell’Accordo di Ristrutturazione del debito. Italtel ha altresì emesso, anche a fronte della conversione dei rispettivi crediti, Strumenti Finanziari Partecipativi in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia Finance (nelle proporzioni e per gli importi infra specificati). Nell’ambito del piano di ristrutturazione e del relativo Accordo di Ristrutturazione a suo tempo sottoscritto, il socio unico della Società ed i titolari degli Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) hanno convenuto che la ristrutturazione ivi contemplata fosse finalizzata, oltre che al riequilibrio della situazione economico-finanziaria della Società, alla cessione delle azioni e degli SFP ad altri partner industriali e/o finanziari, e hanno assunto a tal riguardo specifici obblighi nel medesimo Accordo di Ristrutturazione volti far sì che tale operazione potesse essere perfezionata. Il socio unico e la Società, in conformità alle previsioni dell’Accordo di Ristrutturazione, hanno pertanto dato avvio al processo volto alla conclusione della suddetta operazione, e sono attualmente in corso negoziazioni che, laddove si concludessero favorevolmente, potrebbero comportare la cessione di una quota o dell’intero pacchetto delle azioni della Società e degli SFP in favore di uno o più partner industriali e/o finanziari. In particolare, alla data della presente relazione sono state presentate alcune manifestazioni di interesse ed un’offerta non vincolante, per la quale è in corso l’attività di due diligence.

Relazione sulla gestione

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I contratti di finanziamento sottoscritti tra Italtel S.p.A. e le banche finanziatrici in esecuzione dell’Accordo di Ristrutturazione del debito, prevedono, inter alia, il rispetto di alcuni parametri finanziari consolidati di Gruppo (covenant). I dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi nelle scorse settimane agli istituti finanziatori unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento, hanno evidenziato, in via potenziale, alle relative date di verifica, il mancato rispetto di alcuni dei covenant finanziari previsti nei contratti stessi. Poiché la verifica di tali covenant, per quanto riguarda le date di calcolo che cadono il 31 dicembre di ciascun anno, deve essere effettuata sulla base dei dati risultanti dal bilancio di esercizio, la Società si è tempestivamente attivata per adottare le misure opportune, come meglio illustrato nel prosieguo, affinchè al possibile disallineamento rispetto ai covenant non conseguisse una formale violazione dei contratti di finanziamento. Inoltre, si ricorda che le date di scadenza dei suddetti finanziamenti sono comprese tra il 30 giugno 2017 ed il 31 dicembre 2019. Pertanto, come del resto già previsto al momento della sottoscrizione dell’Accordo di Ristrutturazione, il relativo indebitamento finanziario e le relative linee di credito dovranno essere oggetto di estensione/rifinanziamento alla scadenza. A tal riguardo, la Società e le banche finanziatrici hanno tempestivamente avviato i contatti volti all’apertura di un tavolo negoziale ed effettuato alcuni incontri preliminari per definire le linee guida e i possibili termini economici relativi all’estensione e/o possibile rifinanziamento delle linee di credito concesse alla Società in base ai contratti di finanziamento, la cui scadenza avverrà in gran parte nel prossimo esercizio, in accordo con le proiezioni del piano industriale economico-finanziario 2016-2022 di cui sotto. Infatti, anche al fine di recepire i significativi mutamenti intervenuti nel contesto di mercato in cui opera la Società rispetto al 2012, nonché al fine di aggiornare il piano in precedenza adottato in considerazione del tempo trascorso, si è altresì resa necessaria la predisposizione di una versione rivisitata del piano industriale, economico e finanziario della Società e del Gruppo per il periodo 2016-2022 (il “Piano Industriale 2016-2022”) che si basa sulle seguenti direttrici strategiche: focalizzazione su Software e Servizi, coerentemente con la consapevolezza che il valore della digital

revolution è nel Cloud, nelle Applicazioni e nei Dati;

approccio a sei vertical markets, ossia Telecommmunications, ma anche Finance, Energy, Healthcare, Public Safety and Manufacturing, settori che saranno investiti fortemente dalla digitalizzazione;

proposizione di Soluzioni Integrate e Innovative , che ci consentano di estendere le nostre partnership e avvicinarci ai bisogni del cliente;

ulteriore crescita sui mercati esteri , estendendo la nostra forte presenza in America Latina ed Europa anche al Centro e Nord America e in altri mercati dell'est europeo.

Il Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società con delibera dell’8 giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) è stato altresì oggetto di un parere (comfort letter) da parte di un professionista esterno nell’ambito del quale è stata valutata la ragionevolezza delle ipotesi alla base del Piano stesso. In tale contesto, la Società e le Banche Finanziatrici hanno formalizzato in data 1° giugno 2016 un accordo, con durata fino al 1° gennaio 2017 (l’ ”Accordo di Standstill”), con il quale è stata sospesa l’applicazione delle clausole dei contratti di finanziamento relative alla verifica dei parametri finanziari, in maniera da neutralizzare, per tutta la durata dell’Accordo, gli effetti derivanti dal possibile mancato rispetto dei vincoli contrattuali durante il suddetto periodo. L’Accordo di Standstill è stato sottoscritto, oltre che per quanto poc’anzi indicato, anche con l’ulteriore finalità di consentire alla Società di portare avanti, da un lato, le trattative in corso con le banche finanziatrici relative all’operazione di estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito in essere in vista dell’approssimarsi della data di rimborso delle stesse, e in linea con il Piano Industriale 2016-2022 e, dall’altro, per consentire a Italtel Group S.p.A. di proseguire le trattative con un possibile partner industriale e/o finanziario per il trasferimento di una quota o della totalità delle azioni e degli SFP di Italtel S.p.A.. L’Accordo di Standstill prevede inter alia un impegno della Società a fare quanto possibile al fine di condividere con gli organi deliberanti delle banche finanziatrici una proposta relativa all’estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito entro il 30 settembre 2016.

Relazione sulla gestione

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Gli amministratori, valutate le significative incertezze di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione: del tempestivo avvio delle negoziazioni con le Banche Finanziatrici volte alla definizione di nuovi termini e

condizioni, che comprendano nuovi termini di scadenza e rimborso dei finanziamenti, che le parti intendono proseguire in buona fede;

che le Banche Finanziatrici sono anche titolari di Strumenti Finanziari Partecipativi; della sottoscrizione dell’Accordo di Standstill; del piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2016-2022, approvato dal Consiglio di

Amministrazione dell’8 giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) oggetto di una comfort letter da parte di un professionista esterno;

delle trattative in corso per il trasferimento di una quota delle azioni della Società e degli SFP in favore di uno o più partner industriali e/o finanziari;

del monitoraggio continuo della situazione finanziaria della Società; ritengono che la Società possa continuare a operare nel presupposto della continuità aziendale e su tale presupposto è stato redatto il Bilancio al 31 dicembre 2015.

Base di presentazione

Il bilancio di Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Il bilancio di Italtel S.p.A. comprende il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto di Conto economico, il prospetto del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle variazioni di Patrimonio netto e le Note del bilancio che contengono un elenco dei principi contabili rilevanti adottati e altre note, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS. Il bilancio di Italtel S.p.A. è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni. Tra le riserve di Patrimonio Netto risulta iscritta la Riserva Strumenti Finanziari Partecipativi per un valore originario di Euro 153.035.272. Tali strumenti, convertibili in azioni al verificarsi di determinati eventi, sono così rappresentati:

Creditore Numero

Strumenti Partecipativi sottoscritti

Percentuale Unicredit 52.642.905 34,40 BPM 14.482.770 9,46 GE Capital 27.015.412 17,65 Banco Popolare 1.464.728 0,96 Centrobanca 1.464.728 0,96 Banco di Brescia 1.464.728 0,96 Cisco 50.000.000 32,67 Telecom Italia Finance 4.500.000 2,94 Totale 153.035.272 100,00

Successivamente tale riserva è stata ridotta a Euro 98.728.489 per la copertura delle perdite degli esercizi precedenti.

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Scenario di mercato e posizionamento di Italtel

Scenario di mercato I principali indicatori macroeconomici1 hanno rilevato una crescita globale moderata intorno al 3,1% per il 2015 a causa di due tendenze generali che hanno visto una crescita in forte ripresa in USA, Gran Bretagna e prospettive di miglioramento nell’Eurozona e dall’altra parte un peggioramento delle condizioni in Cina mentre Brasile e Russia continuano ad essere in recessione. In particolare nei paesi BRIC soltanto per l’India si prevede un potenziale di crescita positiva nei prossimi anni. Ciononostante l’IMF prevede per il 2016 una crescita in rialzo rispetto al 2015 pari al 3,6% a livello mondiale. La crescita generale nel settore delle Telecomunicazioni continua a rallentare anche se i cinque maggiori Operatori Europei (Vodafone, Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e TIM) sono passati da un quinquennio di continua diminuzione delle loro entrate ad una moderata crescita a cui seguirà una fase di stabilizzazione per i prossimi anni. A livello mondiale, le entrate generate dai servizi di telefonia mobile costituiscono la spinta principale per la crescita nel settore Telco, sostenuta da una richiesta crescente di mobile broadband che in alcuni mercati non è sufficiente a contrastare la diminuzione dell’ ARPU (Average Revenue Per User). Nel mercato Telco, il 2015 ha rappresentato il picco di una lunga fase di investimenti sincroni nelle principali market region, dal 2016 in poi si assisterà a un nuovo ciclo in cui i principali investimenti saranno tra di loro asincroni e in media porteranno ad una fase di appiattimento nel mercato mondiale Telco dove fasi di crescita degli investimenti in alcune aree saranno bilanciati da fasi di decrescita in altre regioni. Gli investimenti totali (CAPEX) nel quinquennio 2015-19 sono valutati in 1,8 T$ con un CAGR pari all’ 1,3% in media anche se come già evidenziato con cicli non sincroni nelle diverse market region. Nell’area EMEA la crescita del CAPEX è principalmente sostenuta da Deutsche Telekom e da Vodafone, seguiti da TIM, EE e Virgin Media. In quella APAC il rallentamento di crescita del CAPEX in Cina è compensato da una crescita sostenuta di quello Indiano e da nuovi cicli di investimento in Corea del Sud e in Giappone grazie a nuovi progetti nelle tecnologie 5G. L’area CALA vedrà una crescita moderata del CAPEX a seguito di investimenti in Brasile e Messico seguiti da una fase di declino nel 2019: ciononostante il livello di investimenti in tutta l’area continua ad essere debole disattendendo le precedenti previsioni a causa del permanere di fattori di instabilità in diversi paesi come Argentina e Venezuela. Il Nord America è già entrato nella fase di rallentamento degli investimenti, valutata in una durata di circa due anni e seguita da una fase di ripresa nel 2017, generata dalla trasformazione delle reti verso il paradigma NFV. Le cinque principali economie europee (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna) spenderanno entro il 2017 30 B€ sull’evoluzione delle reti a banda larga con finanziamenti pubblici e privati, per un equivalente di 200 € per utenza domestica. Tuttavia, i capitali investiti nei cinque Paesi variano sensibilmente: Germania, Francia e Gran Bretagna ricoprono la maggior parte di questi investimenti. In Germania, Deutsche Telekom investirà 6 B€ per la copertura in fibra e VSDL del 65% dell’utenza domestica entro la fine del 2016 mentre, in Francia, un piano di circa 20 B€ in finanziamenti pubblici e privati sarà dedicato alla copertura del 50% della popolazione entro il 2017 con infrastrutture di rete fissa e mobile high speed. In Italia TIM ha riservato 2,7 B€ al potenziamento della sua rete fissa e mobile mentre Telefonica in Spagna investirà 1,3 B€ per la copertura con rete FTTH di circa sei milioni di utenze domestiche entro il 2017. Nel corso dei prossimi cinque anni l’area APAC rimarrà il principale investitore in area Telco, coprendo una percentuale intorno 33% del CAPEX mondiale, seguito da Nord America con circa il 32% e da EMEA con il 1 Fonti: Infonetics Global Telecom and Datacom Market Trends and Drivers, IMF World Economic Outlook

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26%. L’area CALA rimarrà intorno al 9% con il contributo principale generato dal Brasile e a seguire dal Messico. Le principali tendenze nel mondo Telco rilevate nel corso del 2015 sono: Un rafforzamento sempre più sostenuto del segmento mobile rispetto a quello delle reti fisse, con un totale di

utenza mobile broadband pari a circa 4 B€, rispetto a quella fissa valutata in circa 1 B€. Un aumento sempre più sostenuto del traffico dati determinato dalla crescita del traffico video, aumento degli

utenti e una maggiore penetrazione del M2M che richiede adeguamenti e upgrade delle reti. Crescita degli investimenti in ambito SDN per un controllo centralizzato delle reti degli operatori e NFV per

la migrazione delle funzionalità di rete da hardware dedicato a COTS server seguendo il paradigma della virtualizzazione.

Fenomeno del Big Data e Data Analytics in ambito Telco con la capitalizzazione dei dati di rete e d’utente per l’ottimizzazione di real-time policy management e strategie di charging.

Nel segmento Enterprise, le spese associate a communication, networking e security effettuate dalle aziende sono state nel 2015 pari a circa 59,3 B$, di cui circa 10,1 B$ sono attribuiti all’ambito communication, 36,4 B$ al networking e 12,8 B$ a security. L’intero settore è cresciuto del 3,4% in media con una diminuzione nella componente communication rispetto all’anno precedente del -2.4% compensata dall’area networking con il 3,0% e security 10,1%. La distribuzione associata ai volumi di spesa in ambito Enterprise sono ripartiti tra le varie Market Region vedendo al primo posto l’area nord americana con circa il 43%, il 30% nell’area EMEA, il 23% in APAC e solo il 4% nell’area CALA: nel corso del prossimo quinquennio questa suddivisione rimarrà costante per le quattro principali regioni. Le maggiori tendenze di questo segmento vedono: Crescita dell’eterogeneità dei principali devices usati in ambito lavorativo e affermazione del BYOD (Bring

Your Own Device) con necessità di un adeguamento delle reti, coperture wireless e problematiche di sicurezza.

Migrazione delle applicazioni aziendali verso piattaforme in cloud esterne: gli analisti prevedono una crescita di servizi su piattaforme cloud esterne in circa 234 B$ entro il 2019 con un CAGR pari al 32%.

Crescita dei deployment SDN in ambito enterprise con una completa affermazione entro il 2017. Crescita della domanda di soluzioni di sicurezza che nei tre ambiti del segmento enterprise è quello che ha

registrato una crescita superiore al 10% negli ultimi due anni.

Italtel nel corso del 2015 ha rafforzato la sua proposizione di servizi, soluzioni e prodotti nei due macrosegmenti Service Provider e Enterprise con il consolidamento su tre principali linee di offerta Service, Border e Management Layer completate dalla proposizione di attività di System Integration e Professional Services. Nel prossimo quinquennio è in atto una ridefinizione delle soluzioni proposte sul mercato e un loro ampliamento per poter adeguatamente indirizzare nuovi segmenti in ambito IT quali, oltre a quello consolidato delle Telecomunicazioni, Finance, Energy, Healthcare, Public Safety e Manufacturing.

Mercato domestico – Telecom Italia Domestic Il mercato ICT delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, come analizzato in precedenza, in Italia, ha sofferto, anche nel 2015, degli effetti della crisi internazionale iniziata nel 2008. Il persistere delle sfavorevoli condizioni macroeconomiche e delle dinamiche competitive e sostitutive tra telecomunicazioni ed internet ha determinato una ulteriore flessione negli investimenti degli operatori ed una attenzione sempre più marcata verso la riduzione del TCO (Total Cost Ownership) delle infrastrutture con forte impatto sui prezzi unitari e sulle marginalità. Relativamente al cliente Telecom Italia Domestic, nonostante la fortissima pressione competitiva, le attività di sviluppo commerciale hanno portato ad una sostanziale tenuta dei ricavi del Gruppo Italtel rispetto al 2014 con un fatturato pari a 130,2 milioni di Euro.

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Oltre al consolidamento nelle aree tradizionali (reti IP, reti VoIP, System Integration IT) nel corso dell’esercizio 2015 sono stati realizzati i seguenti progetti innovativi: Evoluzione della rete di Transito ed Interconnessione attraverso l’introduzione delle nuove logiche NFV

(Network Function Virtualization) e dei nuovi prodotti Netmatch-M per il potenziamento delle funzionalità di bordo IP-TDM della rete

Avvio del progetto Decommissioning della rete pubblica di commutazione (PSTN) con migrazioni massive dei clienti sulle piattaforme innovative VoIP

Sviluppo di progetti innovativi in ambito Network Management (Net OSS) per la semplificazione del layer degli OSS di rete, il monitoraggio proattivo della qualità dei servizi basato sul paradigma della QoE (Quality of Experience), l’analisi dei dati di traffico (Network Analitics)

Sviluppo del progetto “Intelligent Pipe” per la analisi dei dati di traffico di rete fissa e rete mobile (es banda utilizzata da ciascun protocollo, traffico per tipologia di accesso radio 3G/4G, monitoring del traffico nel tempo) ai fini di intervenire proattivamente sulla rete e sulla messa a punto di offerte innovative

Sviluppo del Smart Working per la realizzazione della infrastruttura ed dell’ambiente per la collaborazione aziendale

Sviluppo del progetto “Multivendor” Network Maintenance dedicato al supporto a Telecom Italia per l’assistenza tecnica e riparazione di tutti gli elementi di rete di ogni tecnologia

Evoluzione delle soluzioni per il mercato business (Nuvola Italiana) per l’interlavoro IP delle piattaforme Virtual PBX (Netmatch-S)

Avvio di nuovi progetti nelle aree delle infrastrutture tecnologiche di Telecom Italia e nell’information technology

Servizi professionali a supporto dei processi di trasformazione delle reti IP anche ai fini di risparmio energetico come Solution Design, Integration & Testing e Network Transformation

Il rapporto con Telecom Italia sta crescendo in termini di volume ed in termini di coinvolgimento di Italtel nei principali progetti. Nel Piano Strategico di Telecom Italia la trasformazione innovativa della Rete e l’utilizzo delle tecnologie Cloud per l’offerta dei servizi alle Aziende occupano un ruolo centrale e sono oggetto di forte investimento. Italtel è coinvolta in tali aree e sta ancora migliorando le proprie competenze e la propria offerta per continuare ad avere un ruolo centrale come Partner di Telecom Italia per il successo del nuovo Piano.

Mercato domestico – Altri Operatori di Telecomunicazioni L’anno 2015 ha confermato la tendenza negativa del mercato sia per quanto attiene ai volumi di investimento che per i livelli di prezzo. Nonostante ciò, Italtel è riuscita a confermare il proprio ruolo di player di rilievo attraverso l’acquisizione di importanti progetti strategici presso i principali operatori nazionali che hanno portato ad una crescita di 3,9 milioni di Euro dei ricavi rispetto al 2014 raggiungendo un totale di fatturato pari a 41,1 milioni di Euro. Nell’ambito della fornitura di prodotti e servizi proprietari, le attività più significative si sono registrate verso il Cliente BT Italia che ha scelto Italtel come system integrator per la realizzazione del progetto innovativo “Full MVNO” ed ha avviato un percorso di trasformazione della rete voce secondo le logiche della Network Function Virtualization basate sulla piattaforma iMCS e Netmatch-S. Altri successi significativi sono legati a progetti di system integration di soluzioni basate su tecnologia Cisco. Wind ha infatti scelto Italtel per la fornitura della rete di Mobile Backhauling, per la connessione in IP dei siti radio sul territorio nazionale attraverso un piano di sviluppo pluriennale, mentre Fastweb, ha confermato il ruolo chiave di Italtel nel campo delle reti IP, sia per l’ampliamento e la trasformazione dell’infrastruttura di IP Backbone esistente. Nel 2015 anche il Cliente Tiscali ha scelto Italtel per l’evoluzione di tutta l’infrastruttura IP dedicata a servizi per la connettività pubblica. Nell’ambito dell’Interconnessione IP dei servizi Voce di Rete Fissa Italtel è dunque fornitore di Fastweb e di BT Italia. Nei prossimi anni tale traffico di interconnessione crescerà e verrà affiancato, e superato, dal traffico di interconnessione IP Voce di Rete Mobile che diventa nativo sul protocollo IP con gli standard VoLTE. Dunque

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nel breve termine sarà importante consolidare ed arricchire il nostro posizionamento in modo da poter giocare il ruolo di player più importante sul mercato nazionale per i servizi di interconnessione IP tra reti (Fisse e Mobili).

Mercato domestico – Enterprise e Public Sector Nel corso del 2015 il mercato Italiano ICT ha continuato a risentire del generale clima di incertezza in cui il paese vive. I dati di mercato hanno mostrato una leggera ripresa degli investimenti nel settore Bancario/assicurativo (+ 3%) e delle Utility (+ 4.4%). Si è iniziata a intravedere la spinta generata dall’innovazione digitale che coinvolge impresa privata e Pubblica Amministrazione: nascono nuove opportunità grazie al ricorso alle tecnologie del Web, al mobile e al Cloud Computing, all’internet delle cose. Spending Review e Patto di Stabilità hanno continuato a frenare gli investimenti e le spese in Information Tecnology di Regioni ed Enti Locali e della Pubblica Amministrazione Centrale. Ciò nonostante, il 2015 si è chiuso per Italtel con un importante incremento del volume di affari sia per il segmento Enterprise (+ 21%) che per il segmento Publlica Amministrazione (+52%). La leggera discesa del margine percentuale è imputabile a scenari altamente competitivi che hanno penalizzato il livello prezzi delle soluzioni proposte. Il 2015 è stato un anno caratterizzato dall’estensione del parco clienti , da un incremento della quota di fatturato diretto, dal consolidamento delle relazioni con i principali clienti, dalla crescita nel campo dei servizi. Per il segmento Enterprise è continuata con successo l’attività per consolidare il posizionamento di Italtel nelle soluzioni e servizi per Smart Grid nei gruppi Enel e Terna. Importanti sono stati i risultati conseguiti in Rai, con una crescita del fatturato del 37% . In ambito Finance Italtel ha consolidato la propria posizione in particolar modo in Intesa, con il rafforzamento della strategicità del proprio prodotto Netmatch all’interno della rete VoIP, ed in Unicredit, con il progetto Smart Worker al cui centro vi è la soluzione Collaboration@Work Tra i nuovi clienti meritano di essere citati i progetti realizzati per Costa Crociere , BMW, Equens SE e Toscana Energia . Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione rilevante è stata l’attività di allargamento base cliente con rapporto contrattuale diretto e di rafforzamento sui grandi Enti Pubblici, in particolare Poste, IPZS e Ministero della Difesa. In Banca D’Italia molte sono le gare aggiudicate ad Italtel nel corso del 2015 e che verranno contrattualizzate nel corso del 2016: Assistenza sistemistica, Accordo quadro apparati LAN, Contact Center. Significativi sono stati i risultati ottenuti con il progetto EXPO che ci ha visto collaborare con Cisco nelle realizzazione e gestione delle infrastrutture fisse e mobili per la connettività di base, oltre ai sistemi di sicurezza e controllo per l'accesso alla rete, a supporto delle soluzioni di collaboration e servizi di telepresence, dei contenuti proiettati su totem ed e-wall di Expo, delle applicazioni di smart meter, delle funzioni di controllo ai tornelli di accesso e della biglietteria, dei sistemi di tracciatura logistica delle merci in entrata e uscita. Risultati positivi sono stati raggiunti anche nell’ambito della Sanità con il progetto di gestione dell’infrastruttura di telecomunicazioni delle Aziende Ospedaliere Niguarda, Istituto Nazionale dei Tumori, Ospedale Maggiore Mangiagalli, Istituto Ortopedico Gaetano Pini e con il Gruppo Humanitas per lo sviluppo e la messa in sicurezza delle proprie infrastrutture di rete fisse e mobili. Di particolare importanza la gara NATO aggiudicata ad Italtel per la realizzazione di 2 Data Center Campali, ingegnerizzati da Italtel, per l’utilizzo nei diversi teatri operativi in cui vengono impegnate le forze dell’Alleanza. Di rilievo i risultati ottenuti nelle sperimentazioni avviate in ambito IoT, mediante la realizzazione di una Piattaforma Servizi general purpose compliant con il modello M2M-ETSI, che hanno permesso a Italtel di presentare e dimostrare a Pubblica Amministrazione ed Aziende le competenze acquisite in campo di mobilità, logistica, smart grid, efficienza energetica ed e-Health.

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Mercato EMEA Nell’anno 2015 il mercato EMEA ha continuato ad avere una tendenza positiva nell’andamento dei ricavi Italtel, che crescono di circa il 41% rispetto al risultato 2014, seppure con una marginalità in lieve calo, a causa del prevalere delle attività di system integration di soluzioni basate su prodotti di terzi rispetto a quelle basate su prodotti proprietari Italtel. Per questi ultimi, comunque, si sono conseguiti importanti successi, in particolare nel Gruppo Telefonica e nel Gruppo Vodafone, entrambi in scenari altamente competitivi che hanno quindi penalizzato il livello prezzi delle soluzioni proposte. A conferma dell’esercizio precedente continua il posizionamento di Italtel all’intermo del Gruppo Telefonica e del Gruppo Vodafone. I ricavi all’interno del Gruppo Telefonica hanno visto un incremento del 137% soprattutto per attività di system integration dove Italtel si conferma impresa di riferimento internazionale per l’integrazione di progetti Unified Communication, in particolare su tecnologia Cisco HCS. Inoltre il gruppo Telefonica continua a investire su Italtel come fornitore strategico di riferimento della messa in produzione della piattaforma di Central Routing Engine del proprio traffico, proveniente da reti sia fisse che mobili, in tecnologia IP, sia per il mercato nazionale, tedesco che per quello internazionale sia europeo che latino-americano. Per quanto riguarda il Vodafone Group l’aggiudicazione del progetto International Voice Connect determinerà un maggiore posizionamento dei prodotti proprietari Italtel all’interno del gruppo stesso, essendo aggiudicataria della soluzione di transito internazionale, tale soluzione è composta dai prodotti proprietari iMCS e Netmatch M. Per quanto riguarda la Francia, si sono inoltre poste le basi per il posizionamento e il percorso di virtualizzazione degli elementi di rete Italtel installati nel Gruppo Orange (Orange France e OBS), anche se il cliente non ha ancora avviato il piano relativo di trasformazione (come invece è stato avviato in Vodafone), mentre continua il progetto di virtualizzazione della rete di SFR con il prodotto iMCS. Negli altri mercati europei di riferimento per Italtel, Francia e Germania, si sono inoltre poste le basi per una diversificazione del catalogo di offerta dell’attività rispetto alle soluzioni proprietarie, tramite l’avvio dei processi di certificazione e di acquisizione di progetti di system integration, in particolare verso gli operatori mobili virtuali MVNO (Mobile Virtual Network Operator). Nel 2015, in Francia e nel Benelux si è avviata una campagna per allargare la base clienti, rivolgendosi agli MVNO e MNO, conseguendo con successo l’acquisizione del cliente Hubone, fornitore di servizi di telecomunicazioni verso utenti corporate di grosse dimensioni. Italtel fornisce una soluzione chiavi in mano virtualizzata e innovativa basata su un’offerta completa di ALL IP. Tale esperienza sarà proposta e allargata come detto a nuovi clienti dei mercati Italtel europei e anche ai mercati dell’area Russa e CIS. Per quanto riguarda la fornitura di servizi professionali di ingegneria ad alto valore aggiunto, il progetto Mantra, condotto dal Team di Italtel in collaborazione con l’operatore belga Proximus (ex Belgacom) è proseguito superando gli obiettivi attesi dal Cliente (un milione di utenti già migrati sulle nuove piattaforme) consolidando il ruolo di Italtel stessa in previsione di ulteriori ampliamenti del progetto nei prossimi 3-5 anni. Il mercato greco ha risentito della profonda crisi finanziaria del paese: gli investimenti sono stati ridimensionati in tutti i settori e anche tra i Service Providers. Il cliente OnNet è stato costretto a sospendere i servizi. Ciò nonostante, Italtel è stata in grado di assicurarsi l’assegnazione dell’evoluzione della piattaforma NGN di Wind Hellas verso una soluzione completamente virtualizzata basata sul prodotto iMCS. L’intero progetto ha un orizzonte temporale di 4 anni. Infine il 2015 ha visto la partenza del Programma di Agenzie di Vendita per il mercato indiretto in EMEA con l’obiettivo di indirizzare sia nuovi clienti (Government, Enterprise e Service Provider) che nuovi territori. La definizione del selling model, la ricerca dei partner, la sigla dei primi accordi di rivendita e la risposta alle prime opportunità commerciali hanno costituito l’impegno del primo anno di questo nuovo Programma.

Mercato LATAM L’anno 2015 è stato uno dei più sfidanti per l’Italtel nel mercato LATAM. A parte la fortissima svalutazione valutaria iniziata nel 2014 e proseguita nel 2015 a livelli superiori al 30% in Colombia e Brasile, l’Argentina ha

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avuto un anno di attesa con riferimento alle elezioni politiche a fine 2015 e il Brasile è entrato in una fase recessiva molto significativa. Comunque, ancora sfruttando i benefici della riorganizzazione aziendale partita nel 2013, Italtel è cresciuta nella regione, arrivando a 140,4 milioni di Euro di fatturato, con una crescita pari al 4% rispetto ai 134,4 milioni di Euro di 2014, e, per quanto riguarda il margine, ha raggiunto il valore di 36 milioni di Euro, una crescita di circa l’11% rispetto all’anno precedente. Sicuramente lo scenario macroeconomico è stato critico per l’azienda e ha frenato la performance eccezionale avuta in Argentina, Brasile e Peru, per quanto riguarda l’attività di system integration Cisco, dove, cosi come negli anni precedenti, Italtel è confermata come uno dei pochi e principali partner per LATAM. Progetti grandiosi e di espressiva rilevanza sono stati realizzati, tale come: l’ampliamento di rete Core IP in Argentina per i due operatori incumbent; rete mobile di backhauling IP/MPLS per Tim, in Brasile; supporto logistico e infrastrutturale al “Centro convenciones de Lima” (Peru) per tutto l’evento del IMF

(International Monetary Fund). D’altra parte, specificamente sul Brasile, l’impatto cambio più gli altissimi interessi finanziari disponibili localmente sono stati oggetto di fortissima attenzione nella gestione del cash flow, per mitigare rischi operazionali nel business di system integration.

Oltre che l’attività di VAR (Value Added Reseller), 2015 è stato un anno dove Italtel ha spinto per avere più offerte di suoi prodotti nella regione, processo che ha permesso all’azienda di formare una massa critica di vendita che rafforzerà il market mix del suo catalogo. La massificazione dell’economia digitale è il fondamento che permette a Italtel di mantenere linee di prodotti come Embrace e NM-S, i quali riescono a gestire la transizione del paradigma economico attuale alla realtà di consumo digitale e, pertanto, necessarie alle aziende presenti in ogni una delle verticale di mercato. Il 2015 è stato anche un anno del ritorno all’ampliamento geografico, considerando l’inizio dell’operazione Italtel in Ecuador (Auso Italtel). Questo è sicuramente un punto chiave nella strategia, il quale permette all’azienda il rafforzamento della presenza con clienti e fornitori regionali e una migliore gestione di rischio dei paesi, quando considerati individualmente.

Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: i Prodotti Proprietari Il 2015 rappresenta un punto chiave nel contesto del mercato delle telecomunicazioni, perché segna la ripartenza di differenti modelli di rete, con nuove generazioni di rete fissa e mobile, passando dal Telco tradizionale al Telco Digitale con piattaforme Cloud multiservizio. Nel contempo sta crescendo la domanda di Cloud all’Edge della rete con la nascita e l’aggregazione di operatori locali che può diventare significativa. Il secondo elemento che sta cambiando profondamente lo scenario è l’affermazione progressiva dell’Internet delle cose che apre scenari nuovi di mercato, dal lato “accesso” in termini di sensori e aggregazione delle informazioni raccolte dalle varie sorgenti e dall’altro, al centro della rete, l’affermazione dei big data analytics, sulla quale stanno fiorendo piattaforme dedicate. Alla fine ma non ultimo, appare sempre più forte la vicinanza dell’utente, intesa come profonda conoscenza dei processi produttivi dell’organizzazione “utente”, con lo scopo di poterli modificare introducendo nuove soluzioni tecnologiche. Questo è il punto di chiusura del cerchio, dove la rete totale integrerà i tre aspetti sopraccitati, nuove architetture di rete 5G, la fibra, l’internet delle cose, il Cloud con modelli di servizio disruptive rispetto ai tradizionali. La proposizione dei Prodotti Proprietari ha creato gli abilitatori necessari per mantenere da un lato la posizione acquisita, con le linee di prodotto attuali, e dall’altro per creare nuove opportunità di piattaforme multiservizio, orientate in particolare modo a ribaltare il concetto di “offerta di transazione” ad offerta di “servizio”. In particolare, la strategia è stata indirizzata a garantire “stabilità” per le piattaforme dei prodotti in esercizio, in relazione al rafforzamento delle posizioni acquisite, e“innovazione” per ampliare il segmento di mercato, cercando di arrivare anche a cambiare le regole del gioco e cavalcare il cambio di paradigma a livello di offerta Telco. Le evoluzioni realizzate per Italtel Multimedia Communication Suite, Italtel Routing & Policy Server e per il prodotto Netmatch come Media&Signalling Gateway appartengono alla prima famiglia di interventi, mentre la strategia di evoluzione del prodotto Netmatch come Session Border Controller e del prodotto Embrace con relative soluzioni di rete associate rappresentano il salto tecnologico per la costruzione di piattaforme universali multiservizio.

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In particolare, il catalogo prodotti ha avuto un’evoluzione come di seguito dettagliato. Prodotto iMCS (Italtel Multimedia Communication Suite) Il prodotto iMCS, che realizza le funzioni dell’architettura IMS, IP Multimedia System, specificata nell’ambito del Gruppo di standardizzazione 3GPP del GSMA e le funzioni della architettura similare per le reti fisse, specificata nell’ambito ETSI appartiene alla famiglia di prodotti “core” che hanno contemplato un percorso di roadmap atto al consolidamento dell’attuale perimetro di mercato. In quest’ottica i principali step evolutivi si possono classificare come segue: Evoluzione della funzione di Load Balancer come elemento multi-farm, multi protocol, in grado di

supportare più protocolli (H248, SIP,) da un unico punti di ingresso. Adeguamento delle applicazioni basate su piattaforma di prodotto softswitch alle logiche di ridondanza

VMWare Introduzione di nuovi modelli di espansione in formato OVA per utilizzo in ambiente Cloud.

In breve, iMCS ha continuato il percorso di consolidamento da applicazione in ambiente virtuale verso l’ambiente VCloud su piattaforma commerciale VMWare, coniugando perfettamente le aspettative di mercato essendo una linea di prodotto, costituita perlopiù da applicazioni CPU based e quindi destinata ad un percorso di evoluzione che vede il traguardo su piattaforme datacenter-like, in ambiente Cloud. Prodotto iRPS (Italtel Routing & Policy Server) Il prodotto iRPS, come peraltro iMCS, segue il medesimo percorso di consolidamento del segmento di mercato dei Service Providers. Per ottemperare alle principali esigenze dei top-customers (Telefonica Global Solutions, Telefonica DE.) sono state realizzate alcune features in grado di applicare regole di routing avanzato, sono state inoltre potenziate le features di O&M con lo scopo di garantire elevate performance di provisioning e completa funzionalità di multi-homing. In linea con l’evoluzione strategica delle reti, descritta nel capitolo di introduzione, mirata alla convergenza delle reti fisso-mobile è stata realizzata l’introduzione del protocollo CAMEL per interfacciare nodi di rete in ambito mobile. È naturale che ciò che è stato realizzato nel contesto del 2015, in termini di protocolli supportati e una sempre più ampia gamma di servizi offerti, apre la strada ad una futura interazione tra questo sistema e gli SDN server per abilitare una nuova serie di servizi, che non si limitano ad una semplice azione di tuning della capacità dei flussi o a differenti politiche di instradamento sulla medesima rete, ma andare oltre e poter intervenire attuando modifiche della topologia della rete mediante azioni sul virtual networking. Prodotto NetMatch La famiglia dei prodotti Netmatch ha proseguito nel corso dell’anno 2015, il percorso di consolidamento per il parco di clienti acquisito, in particolar modo per il Netmatch come Media&Signalling Gateway, mentre ha segnato un cambio di roadmap per il Netmatch come Session Border Controller, dove alle versioni precedentemente attivate sul layer fisico e virtuale, è stata affiancata una linea completamente nuova mirata ad atterrare in ambiente Cloud (Prodotto Netmatch-S Cloud Inside). Il prodotto Netmatch come Media&Signalling Gateway, ha quasi completato la fase di improvement delle funzionalità di Operation&Maintenance, in linea con le aspettative dei clienti, che richiedevano procedure di gestione più veloci e snelle di fronte ad un significativo numero di oggetti del parco installato. Il prodotto Netmatch come Session Border Controller, esteso ai casi d’uso legati all’interconnessione di reti WebRTC e di connessioni video HD verso domini tecnologici eterogenei (Cisco, Microsoft), sviluppati durante l’anno precedente ha ulteriormente incrementato le features della roadmap, con una predisposizione dell’edizione di prodotto VerySmallEdition ad operare in ambiente pre-Cloud, con focalizzazione particolare sul cliente Telecom Italia. Sono state peraltro rimosse alcune limitazioni relative al limitato numero di Virtual Lan configurabili, adeguando i limiti dimensionali secondo i parametri di mercato. Infine ma non ultimo è stata realizzata la prima forma di integrazione della funzionalità P-CSCF orientata al solo use case Voice over WIFI, o anche detto, WIFI calling nell’ambito delle reti convergenti Fisso-Mobile di nuova generazione.

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Prodotto Embrace Il prodotto Embrace appartiene alla seconda famiglia di prodotti, dove l’evoluzione è mirata a realizzare gli enablers per abilitare il passaggio dal concetto di “offerta di transazione” a quello di offerta di “servizio”. Con questa prerogativa, è stata completata la piattaforma di corporate conferencing, seguendo inoltre il percorso verso l’offerta di webinar as a service. Da un punto di vista strettamente tecnologico, il prodotto è stato strutturato con tecniche di packaging tra le più uptodate (docker technology). È ancor più immediato e vero per Embrace, quanto citato in precedenza per iRPS, poiché il framework di riferimento con offerta di soluzioni ICT di video-comunicazione e video HD real-time da utilizzare come piattaforma collaborativa, permetterà di aprire nuovi “vertical use cases” che vanno dall’ambito sanitario (telemonitoring, tele riabilitazione, teleconsulting) ed Ambient Assistant Living (AAL) al campo dell’energy saving, per finire all’Intenet delle cose. Il framework avrà il compito di correlare le informazioni ricevute dai sensori con i flussi informativi di WebRTC, fornendo opportune API attraverso le quali consentire ai livelli di servizio di realizzare logiche di business per lo specifico settore applicativo. (Contextual communication). Prodotto NetMatch Cloud Inside

Nel segmento relativo all’interconnessione delle reti, è stata inserita in roadmap la nuova linea di prodotto NetMatch Cloud Inside, in tecnologia NFV/SDN capace di sfruttare i meccanismi di elasticità e riconfigurabilità delle risorse applicative e di networking in ambiente Cloud. Il prodotto permetterà di gestire in modo sicuro sessioni voce, video e multimediali sulle reti IP in ambienti virtualizzati. Collocato al bordo delle reti Enterprise e dei Service Provider, consentirà una piena interoperabilità delle reti grazie alle sue specifiche peculiarità di network interworking. E’ pensato per essere uno dei primi Session Border Controller specificamente progettato per l'impiego in Data Center e in ambienti Cloud. Supporta una vasta gamma di hypervisor e Cloud management system e consente una rapida integrazione con le soluzioni emergenti Cloud-based (Unified Communication & Collaboration, servizi di videoconferenza, servizi di contact center, sistemi di customer relationship management, ecc.) al fine di ridurre i costi dei beni strumentali, la complessità e i tempi di deployment del sistema in field e facilitare l'innovazione nelle imprese.

Inoltre, facendo leva sulla virtualizzazione, le aziende potranno fornire nuovi servizi con tempi sensibilmente inferiori rispetto agli attuali sistemi basati su soluzioni e tecnologie proprietarie. Il prodotto sarà infatti installabile su qualsiasi hardware commerciale (HW COTS) che soddisfi requisiti minimi di sistema in termini di CPU, RAM e storage. In linea con i più recenti trend tecnologici a livello mondiale (ETSI NFV, SDN), adotta il paradigma Cloud computing e fornisce meccanismi dinamici per l'allocazione delle risorse on-demand, a seconda delle effettive esigenze applicative, offrendo così massima flessibilità, configurabilità, scalabilità ed elasticità. Prodotto iQAC (Italtel Quality Access Controller) nell’ambito della suite Net OSS Il prodotto iQaC, quale elemento composto da agenti software che generano traffico artificiale per consentire la simulazione del comportamento di un cliente in reti complesse e la misurazione con precisione della qualità percepita end to end, ha completato il suo ciclo di sviluppo. Soluzione “Collaboration at Work” Questa architettura di rete, basata sulla combinazione delle funzionalità di adattamento e transcoding audio/video di NetMatch-S, unite alla capacità di Embrace di dialogare con endpoint basati sui browser, ha completato la fase di ingegnerizzazione per essere inserita finalmente nello scenario di mercato. Posta innanzitutto alla base della evoluzione della rete della stessa Italtel, secondo il principio di “use what you sell”, declinata secondo le specificità di ogni cliente, ha consentito di indirizzare le esigenze di alcune tra le Large Enterprise più importanti del Paese, tra cui, ENI, ENEL, UniCredit, Banca Intesa, Poste Italiane e Pirelli.

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Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi Professionali e System Integration

Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha operato alcuni cambiamenti all’interno del proprio catalogo di Servizi Professionali specialistici che caratterizzano il ciclo di vita completo delle Soluzioni più avanzate di Telecomunicazioni e Information Technology, a partire dalla progettazione delle architetture di rete, l’ingegneria degli apparati, includendo la realizzazione delle reti, il collaudo, il supporto all’esercizio e l’assistenza tecnica. In estrema sintesi, analogamente a quanto visto per i prodotti, anche nel contesto servizi sono stati inseriti e/o consolidati alcuni temi di avanguardia per le trasformazioni delle reti. E’stata mantenuta e rafforzata la capacità di servizio di Assistenza Tecnica delle reti con prosieguo del contratto con Telecom Italia denominato “Multivendor”, il cui oggetto consiste nella manutenzione di tutte le reti dell’operatore Telecom Italia (telefonia fissa e mobile, trasmissione e trasporto, accesso) attraverso il network care e la riparazione degli apparati di tutte le diverse tecnologie (Vendors). Accanto all’offerta tradizionale di Servizi Professionali per il ciclo di vita delle reti, l’azienda ha continuato ad arricchire e innovare l’offerta di System Integration con il consolidamento e l’incremento dei Competence Center, caratterizzati dalle più avanzate competenze specialistiche (confermate da un importante patrimonio di Certificazioni), da vari test plant, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti ed, infine, da alcuni software tools, che arricchiscono e completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel. Italtel ha confermato la sua expertise in una molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi di Unified Communications & Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti tutto il supporto specialistico e ingegneristico necessario per disegnare e implementare le soluzioni. In perfetta continuità con l’anno precedente Italtel ha proseguito gli sviluppi dell’offerta dei Sistemi di Support all’Esercizio (OSS) con la proposizione della suite NetOSS, costituita da un insieme di applicazioni totalmente proprietarie o integrate con componenti di terze parti che riguardano principalmente gli ambiti di Quality Assurance e di Network Managment. Infine ha proseguito le attività in ambito Decommissioning, avviando il progetto in Telecom Italia dopo il successo registrato in Belgio con il progetto MANTRA. Nel 2015 Italtel ha partecipato attivamente nel contesto della manifestazione mondiale EXPO 2015, tenutasi nell’hinterland di Milano, offrendo i propri servizi per la realizzazione delle soluzioni di Collaboration, Customer relationship, Networking e Security. Inoltre, in linea con il programma stabilito dall’agenda Digitale Italiana, Italtel ha attivato un nuovo Competence Center Ultra Broadband con il preciso obiettivo di entrare nel business della progettazione dei percorsi ottimali di rete e poter garantire una consulenza di alto profilo per mappare la fibra sul territorio nazionale. L’offerta di Soluzioni e Servizi si è nel 2015 dispiegata lungo l’asse tracciato dai seguenti Competence Center: Competence Center “Customer relationship” La vetrina di EXPO per i paesi partecipanti, ha costituito un contenitore di idee, esperienze e stimoli, una rassegna delle culture e dei popoli di tutto il mondo. In un contesto dove si discusso di innovazione e di nuove tecnologie, Italtel ha colto l’opportunità per mostrare le proprie capabilities anche negli ambiti più evoluti, , quali gli aspetti di ingaggio del cliente e l’instaurazione della relazione con tecniche di marketing proattivo. Nello specifico, Italtel si è promossa come expert nella fase di installazione delle soluzioni di Digital Signage. Questo rappresenta una tipologia di servizio d’avanguardia specializzata in una particolare forma di comunicazione, dove i contenuti video e multimediali in generale, vengono visualizzati in ambienti pubblici per dispensare informazioni con messaggi pubblicitari. Con un frequente aggiornamento delle informazioni mostrate, le campagne pubblicitarie possono essere pilotate da differenti drivers (tempo, luoghi, riconoscimento della tipologia di persone). Tutto questo nell’ottica di migliorare la soddisfazione del cliente da un lato e promuover il Corporate Brand dall’altro. Per rendere l’experience del cliente più vicina alla realtà, il Digital Signage viene spesso combinato con comunicazioni real-time e altre tecnologie innovative (ad esempio, biometria).

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Competence Center “Data Center and Virtualization” Nel corso dell’anno, Italtel ha incrementato con sempre maggiore decisione le proprie attività sui Data Center. L’iter per sfruttare al massimo un Data Center comprende molteplici aspetti e competenze, che vanno dall’ottimizzazione dei processi aziendali, alla consulenza ad ampio raggio e alla progettazione dell’infrastruttura adeguata, per supportare la migrazione di applicazioni e dati esistenti. Italtel vanta una posizione privilegiata nella guida delle Imprese e dei Service Provider lungo questo iter, sfruttando partnership e relazioni coi principali player del settore, quali Cisco, Citrix, EMC, F5, Microsoft, Netapp, VMware, e la comprovata esperienza, confermata da significativi progetti di successo e dalle certificazioni di eccellenza ottenute, come la Cisco Master Cloud Builder Specialization. Italtel è in grado di fornire servizi professionali di alto livello in ciascuna delle aree tecniche coinvolte in un progetto di Data Center: potenziamento della rete (valutazione, migrazione, passaggio a 40/100G), virtualizzazione e consolidamento di server e archiviazione (definizione e design delle infrastrutture, efficienza energetica), Data Center resiliency (Business Continuity, Disaster Recovery, Data Center interconnection), Software-Defined Data Center (con riferimento a Cisco ACI, Programmable Fabric), implementazione di infrastrutture (OSS Integration, Security and Facility creation). Competence Center “Collaboration” La globalizzazione richiede cambiamenti radicali nel mondo del lavoro. Per consentire un aumento della competitività, la natura dell’Impresa deve evolvere verso una maggiore flessibilità organizzativa e logistica. L’innovazione tecnologica è necessaria per supportare questo percorso evolutivo. Per un’Impresa che desidera adottare la Smart Collaboration, Italtel è il partner ideale per identificare i bisogni e le architetture progettuali, per selezionare le tecnologie più idonee, distribuirle sul campo, garantire l’operatività del servizio e l’ottimizzazione nel tempo (sfruttandone i servizi). Nella visione di Italtel, il call handler centralizzato costituisce il fondamento dell’architettura, fornendo servizi voce e di collaborazione avanzati, a partire dalla comunicazione video. Gli endpoint possono variare da sale immersive a device personali, su cui abilitare servizi di mobilità basati su client. L’Instant Messaging si arricchisce di servizi per la condivisione del desktop e per il trasferimento di file. Un servizio chiave è il Web Conferencing multimediale, inclusa la gestione dell’intero ciclo di vita del meeting. Le comunicazioni Web Real-Time possono consentire un’interazione efficace con stakeholder esterni. Italtel integra le tecnologie leader nel settore (oltre a prodotti proprietari, il catalogo Italtel contempla Cisco come partner principale) per garantire all’utente un’esperienza end-to-end di qualità. Inoltre, Italtel possiede le giuste competenze per sfruttare un approccio Software Defined Network (SDN) in modo da migliorare le Quality of Experience (QoE). Nel corso dell’anno, Italtel ha riconfermato la propria expertise nel realizzare e gestire soluzioni di Business Communication sia on premises per le Enterprise che Hosted/managed per i Service Provider, inclusi tutti gli aspetti di interconnessione con le reti core (IMS, NGN o PSTN). Competence Center “Internet of Things” Il nuovo Centro di Competenza, attivato nel corso del precedente anno, ha proseguito nel 2015 il suo percorso di crescita relativo all’Ingegneria ed alla System Integration delle Reti e delle tecnologie che abilitano il nuovo e promettente settore dell’Internet degli Oggetti. A fronte del riconoscimento del 2014 (l’award di “Partner of the Year” per Internet of Everythings nell’ambito dell’ecosistema mondiale di CISCO), Italtel ha continuato la collaborazione con Cisco con lo scopo di offrire tecnologie per numerosi settori verticali, dal Manufacturing, al Transportation, all’Oil and Gas. Tali tecnologie sono propedutiche a svariate applicazioni, quali ad esempio il controllo dei processi più efficiente (tracking di persone e asset critici) o la sicurezza dei lavoratori (es. controllo accessi). L’Internet of Things (IoT) è uno dei più importanti trend tecnologici degli ultimi anni. Si tratta della connessione in rete di miliardi di oggetti intelligenti e degli scenari che ne derivano in termini di servizi erogati ai cittadini, aumento del business delle imprese, benefici per tutta la comunità. Le stime del numero di connessioni IoT fatte dai diversi analisti sono molto eterogenee, ma tutte concordano nel prevedere una crescita imponente nel futuro prossimo. Sulla scia di tale considerazione, Italtel, parallelamente alla System Integration pura, ha iniziato a sviluppare competenze anche in ambito servizi a supporto dell’efficienza operativa delle aziende e della pubblica sicurezza nelle municipalità. Nello specifico, Italtel, presso la sua sede di Palermo, ha realizzato un proprio asset IoT dedicato alla raccolta ed elaborazione dei dati per monitoraggi energetici, infrastrutturali e ambientali e con il

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quale fornire servizi per la gestione efficiente delle risorse energetiche e per la gestione e il controllo di infrastrutture quali edifici, ponti, binari ferroviari, pipeline, etc. A completamento del quadro fin qui descritto, è necessario menzionare anche la partnership con Sigfox/Nettrotter e la relativa expertise che Italtel nel corso del 2015 ha iniziato a sviluppare in ambito reti low power, ossia le reti che nascono proprio per l’IoT e che consentono di connettere oggetti con bassi consumi energetici installati anche in luoghi impervi. Competence Center “Cyber Security” In linea di continuità con l’approccio seguito lo scorso anno, Italtel ha operato sia in ambito protezione degli asset fisici sia in quello della protezione delle informazioni. In questa accezione, Italtel permette alle organizzazioni di identificare, sviluppare e implementare soluzioni di Cyber Security basate su un ecosistema di partner strategici come Cisco Systems, Sourcefire, , Infoblox, F5, Radware. A completamento delle soluzioni del Competence Center Data Center and Virtualization, le soluzioni di Secure Data Center, consentono di ottenere la protezione costante di qualsiasi carico di lavoro nel corso dell’intero attacco. Sfruttando l’introduzione di una struttura programmabile SDN, i servizi di sicurezza possono essere forniti automaticamente con conseguente semplificazione e rafforzamento delle policy. Nell’Enterprise Protection vengono inclusi una serie di servizi a protezione delle aziende, fra cui il controllo unificato degli accessi con politiche granulari e coerenti per i dipendenti e i clienti che accedono alla rete aziendale, da remoto e da casa. Le soluzioni di DDOS Protection affrontano le crescenti minacce DDOS attraverso il rilevamento e l’attenuazione di un attacco alle infrastrutture dei Service Provider e delle Enterprise. In generale, Italtel fornisce servizi professionali di alto livello a partire dalla consulenza in ambito security, all’ingegneria della sicurezza applicativa e di rete, fino ad arrivare a servizi di testing e asssement per l’ottimizzazione delle infrastrutture e per l’analisi delle vulnerabilità. Servizi di Security Intelligence Operations (early warning, real time monitoring, gestione delle risorse e delle minacce) sono offerti tramite il nostro Cyber Security Operation Center (24x7x365), certificato ISO/IEC 27001, con sede in Italia. Competence Center “Network” L’esplosione del traffico basato su protocollo IP –guidato soprattutto dalla fruizione di contenuti video HD–, la grande diffusione di applicazioni e dispositivi mobili usati ovunque e in ogni momento per il lavoro e il tempo libero, l’accesso ai servizi in Cloud, le prime realizzazioni Internet of Things, sono tra i principali segnali di un grande cambiamento in corso. I Service Provider, le Grandi Imprese e le Pubbliche Amministrazioni stanno facendo evolvere le loro reti verso infrastrutture “all IP” utili per portare innovazione ed efficienza al loro business. Con la sua comprovata esperienza di Global Solution Provider, Italtel ha riconfermato nel 2015 la sua capacità di implementare reti IP di nuova generazione per Service Provider, Imprese e Pubblica Amministrazione. Le architetture di rete fissa per Service Provider sono costituite da reti di accesso, aggregazione e core basate sulle più recenti piattaforme: reti convergenti IP/Ottiche, ROADM (Reconfigurable Optical Add Drop Multiplexer), ricetrasmettitori DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing), piano di controllo dinamico correlato IP – DWDM. Le architetture per il Mobile Broadband comprendono: soluzioni VoLTE/VoWi-Fi, Mobile Backhaul, Evolved Packet Core, Policy Management, Small Cell. Sono inoltre disponibili soluzioni di distribuzione dei contenuti (Content Delivery Network e Transparent Caching) e di analisi del traffico (Deep Packet Inspection). Le soluzioni per le Imprese prevedono architetture LAN convergenti wired/wireless costituite da switch e controller di nuova generazione, la cui gestione può anche essere erogata da Cloud pubblico. Per ottimizzare l’interconnessione tra le sedi aziendali sono disponibili piattaforme che realizzano compressione del traffico, riduzione della latenza e routing intelligente. Competence Center “NFV All IP Multimedia” Nel contesto dell’attuale scenario di rete, alcuni servizi tradizionali (voce e messaggistica) vengono progressivamente offerti quasi gratuitamente dagli Over-The-Top (OTT) e di conseguenza i margini di profitto dei Service Provider sono in continuo calo. Inoltre, la competizione tra i Service Provider continua ad essere aggressiva, generando così una costante riduzione dei prezzi per l’utente finale. Per queste ragioni, il settore

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delle Telecomunicazioni sta affrontando numerose trasformazioni complesse e strategiche per la gestione di reti e servizi a costi inferiori. Per raggiungere questo obiettivo i Service Provider hanno bisogno di: Semplificare le reti e ottenere una solida automazione dei processi di distribuzione Semplificare e standardizzare le piattaforme hardware e software su cui vengono utilizzate le applicazioni

L’evoluzione tecnologica dei server e dei sistemi di archiviazione incoraggia l’abbandono dei sistemi embedded e l’adozione della tecnologia NFV che estende il Cloud Computing dal contesto IT alle Telco. In questo contesto, Italtel opera proponendo la propria soluzione NFV & All IP Multimedia: un framework All-IP completo che abilita gli operatori di telefonia mobile (VoLTE /ViLTE e chiamate WI-FI) e quelli di telefonia fissa, sia per l’offerta business (SIP Trunking e Virtual Enterprise Mobility) che residenziale. La stessa soluzione può essere applicata anche a operatori che utilizzano IP NNI per Interconnection e Roaming. La soluzione Italtel fornisce nuove funzionalità come voce ad alta definizione (HD) insieme a Presence, IM/Chatting, Video Communication e Web Real Time Communication, migliorando l’esperienza dell’utente e rendendola più simile all’offerta OTT, ma con un livello di affidabilità e qualità maggiore. Includendo infine WebRTC, è possibile aprire la Web Communication a legacy VOIP, slegando definitivamente i loro servizi dai dispositivi fisici. Questa ultima funzionalità, già integrata con le piattaforme di Cisco Unified Communication, offre un’infrastruttura molto flessibile, completamente interoperabile, da un lato con Legacy VoIP (IMS / NGN), dall’altro con diversi altri framework per multimedia e content sharing (Imprese). I prodotti Italtel, parte della soluzione NFV&All IP Multimedia, sono nativamente funzioni di rete virtuale, che compongono il dominio VNF del framework di riferimento ETSI NFV. Italtel è anche in grado di fornire Servizi di Migrazione end-to-end in contesti multi-vendor, mettendo a frutto una comprovata esperienza internazionale. Competence Center “Ultra Broadband” Il futuro della banda ultra larga italiana largamente discusso nel contesto dell’Agenda Digitale Italia è ora in fase di sviluppo secondo una strategia di diffusione che porterà a raggiungere gli obiettivi di download e upload performance dichiarati nell’Agenda stessa. Tale deployment, a valle degli accordi tra i vari attori per le installazioni previste, richiede un’attività di progettazione specialistica per la stesura della fibra ottica che presuppone l’attenta mappatura del territorio con le infrastrutture esistenti. Solo una ottimale combinazione tra la conoscenza delle caratteristiche del territorio e la mappa delle infrastrutture conduce al percorso ottimale e alla conseguente sostenibilità del progetto in termini di costi e tempi di realizzazione. Tutto ciò, deve essere unito alla esperienza in termini di Network Deployment e alla profonda conoscenza tecnologica, Italtel ha attivato questo Competence Center, con l’intento di costruire una sorta di Google map, per tracciare il percorso della fibra, in funzione delle mappe territoriali, e delle allocazioni delle infrastrutture fornite da utilities o amministrazioni comunali. Competence Center “Network Decommissioning” L’importante progetto di Decommissioning di Telecom Italia, che riguarderà la trasformazione di tutta la rete fissa nazionale dall’attuale tecnologia tradizionale TDM alla nuova architettura All IP, ha consentito di focalizzare in Italtel un gruppo di competenze specializzato nei progetti di trasformazione delle reti telefoniche. Questa specializzazione consente di aiutare gli Operatori nel processo, ormai non più rinviabile, di migrazione dei clienti di telefonia fissa dalle centrali di commutazione e nel medio termine anche di telefonia mobile 2G e 3G verso le nuove reti Ultra Broadband “All IP”. I tools automatici di migrazione dei dati dei profili clienti, il coordinamento delle attività impiantistiche di field, l’ingegneria necessaria per dismettere gli impianti e recuperare e liberare interi Building, spesso localizzati in posizioni centrali delle principali città, fanno del Decommissioning un’attività complessa e molto specialistica. Per gli Operatori di Telecomunicazioni tale attività è centrale per puntare nel medio – lungo termine a una posizione di costo più leggera e quindi competitiva rispetto a quella attuale. Competence Center “Managed Services” Alla luce del complicato scenario competitivo in cui si trovano oggi ad operare, Service Provider e Imprese hanno la necessità di preservare la propria profittabilità focalizzandosi sulle attività core e impegnandosi per ridurre e rendere più flessibili i costi. Reti di Telecomunicazioni e Servizi IT sono asset strategici per incrementare il valore competitivo, ma la loro crescente complessità rende necessarie competenze e capacità

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sempre più specialistiche che possono più efficacemente essere reperite all’esterno. Service Provider e Imprese possono quindi valutare l’opportunità di implementare una strategia di Servizi Gestiti, o assegnati in Outsourcing, migliorando così i processi e ottenendo una riduzione dei costi del personale. Identificando un partner affidabile ed efficiente, è possibile svolgere funzioni Operative, di Controllo, Sicurezza e Manutenzione, sia su infrastrutture di rete sia su sistemi IT, inclusi applicazioni e database. Italtel può offrire Servizi Gestiti in modalità H24, 7 giorni su 7, direttamente presso il NOC (Network Operation Center) del cliente oppure utilizzando il proprio Centro Servizi situato vicino a Milano. I servizi di rete sono aderenti allo standard ISO 27001 e i servizi IT allo standard ITIL v3. Per assicurare la disponibilità della rete e dei sistemi IT, la suite dei servizi di Assurance include: Monitoraggio e Sorveglianza Allarmi, Gestione Malfunzioni e Troubleshooting; Gestione dei Reclami, per tracciare e risolvere eventi di Customer Care; Supporto per attività on-site, compresa la fornitura di ricambi. Italtel può offrire anche attività di amministrazione dei sistemi applicativi e IT in termini di gestione di sistemi operativi, database, middleware. Il catalogo Italtel include anche altri Servizi Gestiti: creazione, pianificazione, ingegnerizzazione e verifica della qualità di reti e servizi; provisioning d’utente; gestione dei dati clienti per scopi di fatturazione; testing e validazione di nuovi apparati e servizi; gestione della sicurezza. I principali ambiti in cui i servizi gestiti di Italtel operano riguardano le infrastrutture wifi, le soluzioni HCS e le soluzioni di sicurezza. Competence Center “OSS/BSS” L’evoluzione delle reti moderne sta evidenziando il ruolo di una gestione intelligente e rapida per il controllo della rete stessa, dei servizi abilitati e delle operazioni e attività rilevanti connesse alle imprese. Si tratta di compiti di cui solitamente sono responsabili le piattaforme OSS e BSS, ma attualmente gli strumenti tradizionali si stanno evolvendo verso sistemi più integrati, flessibili e ricchi di funzionalità. Inoltre, la comparsa di nuovi concetti (ad esempio, Network Function Virtualization e Software Defined Networking, spesso coesistenti con le reti tradizionali), pone l’attività di Service Management globale di fronte a nuove sfide, con la necessità di fornire una visione end-to-end al fine di evitare un processo parziale inefficiente. Con la sua radicata esperienza nell’implementazione di reti e servizi, Italtel ha mantenuto e fatto evolvere le proprie capacità in ambito realizzazione di sistemi OSS/BSS, in modo da rispondere alle specifiche esigenze di trasformazione dei differenti clienti. Gli ambiti principali in cui Italtel opera sono di seguito descritti. Assurance. Le soluzioni proposte da Italtel sono tutte basate su una combinazione equilibrata di componenti

best-of-breed Commercial-Off-The-Shelf (IBM, Oracle, HP, Tibco, e altri) o Open Source, strumenti personalizzati da Italtel e capacità di System Integration. Alcuni esempi di soluzioni fornite comprendono: Multi-domain Fault e Performance Management; funzioni di mediazione basate su Service-Oriented Architecture (SOA) per migliorare l’interoperabilità tra rete e OSS/BSS; monitoraggio e controllo della Quality-of-Experience (QoE), utilizzando la piattaforma di prova basata su agenti Italtel.

Analytics. Italtel offre un approccio personalizzato end-to-end, con la consapevolezza che un sistema “one-fits-all” non risulta utile per affrontare contesti d’Imprese diversificati. Italtel vanta una lunga esperienza nel campo dello sviluppo di strumenti per la raccolta e l’elaborazione di dati, in grado di interfacciarsi con svariate fonti di dati, notevolmente diversificate in struttura, volume e velocità. Le principali tecnologie COTS, tra cui SAS, IBM, Qlik, o componenti Open Source possono essere utilizzate per la gestione in memoria di grandi gruppi di dati, con capacità statistiche complesse. Inoltre, Italtel sta collaborando con Data Scientist al fine di fornire un servizio a 360°.

Altre Soluzioni OSS e BSS. Italtel e i suoi partner possono soddisfare altre esigenze chiave di trasformazione di OSS (ad esempio: Fulfillment, Workforce Management) e BSS (ad esempio: CRM, Billing).

Sviluppo e innovazione

Progetti europei Le attività di ricerca e sviluppo di Italtel S.p.A. nel 2015 hanno riguardato sia iniziative nel nuovo Framework Horizon 2020, sia il proseguimento di attività attraverso progetti collaborativi contrattualizzati negli anni precedenti nel contesto del Settimo Programma Quadro - Cooperation - dell’Unione Europea, nell’area tematica ICT (Information & Communication Technologies).

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Nel corso del 2015, nell’ambito del Settimo Programma Quadro, sono proseguite le attività del progetto IP (Integrating Project) “MobileCloud”, coordinato da SAP AG in collaborazione con 18 partner, per l’evoluzione architetturale della rete mobile attraverso la ridefinizione delle funzionalità della rete di TLC core secondo i paradigmi del Cloud Computing e del progetto “T-NOVA”, coordinato dal centro di ricerca Demokritos in collaborazione con 18 partner, con l’obiettivo di promuovere e realizzare a livello prototipale il concetto di virtualizzazione delle funzionalità di una rete di TLC (NFV – Network Function Virtualization).

Nel mese di luglio, nell’ambito del Framework Horizon 2020 ha preso avvio il progetto “SESAME” (Small cells coordination for multi-tenancy and edge services), coordinato dalla società di telecomunicazioni greca OTE e con la partecipazione di 20 tra partner industriali e istituti di ricerca europei. L’obiettivo del progetto è la trasformazione delle risorse fisiche (Small Cells) dei singoli Operatori in risorse virtualizzate, sviluppando una architettura innovativa capace di rendere disponibile una copertura di small cells a diversi operatori nella modalità “as a service”, attraverso una piattaforma neutrale che sfrutta la logica dell’Edge Cloud e il paradigma della Network Function Virtualization (NFV). Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha presentato sei proposte di progetto nell’ambito del nuovo Framework Horizon 2020, denominate: “ARCTIC” (smARt objeCTs as a servICe); “DRONES” (Disaster Resilience Optimization by New technologies and Early-warning Systems); “ENTHALPY” (A Novel Applications Development Approach And Deployment Framework Over Low Power And Dynamically Configurable Infrastructure); “OVERScaN” (Dynamic Orchestration of Virtualized NEtwoRk Monitoring Functions in SDN-enabled eNvironments); “DeManTech” (Producer-centric Closed-loop Manufacturing Solutions supported by De-manufacturing Technologies, Systems and Strategies), “SMC” (Network for Sustainable Mobile Clouds), quest’ultimo nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie.

Finanziamenti agevolati e contributi per lo sviluppo e l’innovazione Nell’esercizio 2015 i proventi a conto economico Italtel S.p.A. sono stati pari a circa 5,55 milioni di euro, di cui 0,78 milioni di Euro relativi a progetti di ricerca capitalizzati in esercizi precedenti e soggetti a risconto. Gli incassi per contributi a fondo perduto sono stati pari a 8,2 milioni di euro e quelli per finanziamenti agevolati sono stati pari a 26,24 milioni di euro.

Gli incentivi hanno fatto leva sulle seguenti normative nazionali e internazionali:

Fondo MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) per la Competitività e per lo Sviluppo delle aree

tecnologiche di Innovazione Industriale: Efficienza Energetica, Mobilità Sostenibile e Made in Italy; Fondo del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013; Fondo rotativo FAR – Fondo Agevolazioni alla Ricerca MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca),

secondo la Legge 297/99 e DM 593/2000; Fondo rotativo FIT – Fondo Innovazione Tecnologica - MISE, secondo la Legge 46/82; FESR: Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale; Normative di attuazione della Commissione Europea sul Settimo Programma Quadro e Horizon2020.

Nel corso del 2015 si sono avute le erogazioni a saldo per tutti i partner del progetto “CAMP” (Context Aware Mobility Platform), coordinato da Italtel.

In ambito MIUR PON_04, sono terminate le attività relative ai progetti “i-NEXT” (aree tematiche Smart Mobility e Smart Grid), e“Cluster OSDH-SmartFSE-Staywell” (area tematica Smart Health). Per entrambi i progetti sono stati effettuati i sopralluoghi e le verifiche ispettive ministeriali.

Inoltre, in ambito MIUR PON_02, sono terminate le attività dei progetti “ENERGETIC” (Tecnologie per l’energia e l’efficienza energetica) e“HIPPOCRATES” (Sviluppo di micro e nano-tecnologie e sistemi avanzati per la salute dell’uomo), attraverso la collaborazione con il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi. Anche per questi progetti sono state svolte le verifiche ispettive ministeriali.

A valle di ulteriori accertamenti a cura Invitalia su mandato del MISE, sul programma “Contratto di Sviluppo CdS 0203Telecom Italia & Italtel”, concluso nel 2013, sono stati completamente incassati i contributi a saldo.

Relazione sulla gestione

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Nell’anno 2015 sono proseguite le attività del progetto “Contratto di Sviluppo CdS 0339 Ultra Broadband”, che ha come obiettivo la diffusione della banda ultra-larga nelle regioni della convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e al quale Italtel partecipa con un progetto di ricerca industriale finalizzato allo sviluppo di nuovi prodotti per le reti Ultra Broadband e con un progetto di investimento produttivo indirizzato all’industrializzazione dei prototipi sviluppati nel sito di Carini.

Nel 2015 sono proseguite le attività relative a progetti nazionali avviati in anni precedenti: si tratta dei progetti “Decision Theater” (nell’area tematica Cloud Computing), presentato nel 2012 in risposta al Bando MIUR SCN (Smart Cities Nazionali), e“Bigger Data”, co-finanziato dal MIUR secondo l’Avviso “Start-Up” con i fondi del Piano di Azione e Coesione.

Nel 2015 sono state avviate le attività per il progetto PON_03 “Servify” (SERVIce FirstlY), co-finanziato dal MIUR nell’ambito del consorzio Si-Lab, di cui Italtel è socio fondatore.

Inoltre ha preso avvio il progetto “ADVENT” (ADvanced Virtualization for Enabling Network Technology and applications), co-finanziato dalla Regione Lombardia a valere sulla Legge Regionale “Impresa Lombardia” – Accordi per la Competitività.

Nel 2015 è stata presentata istanza di accesso per il Contratto di Sviluppo “ALL IP”, progetto congiunto Telecom Italia e Italtel, sede di Carini, per il periodo 2016-2019 e attualmente in iter di approvazione MISE.

Partnership

Cisco Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha continuato ad evolvere ed espandere il proprio catalogo di Soluzioni per le Telecomunicazioni e l’Information Technology, basandosi principalmente su tecnologie Cisco, opportunamente arricchite da prodotti Italtel e da un insieme di Servizi Professionali di alta qualità.

Come già nel 2014, l’offerta è strutturata secondo linee guida, che corrispondono ad altrettanti Competence Center, caratterizzati dalle più avanzate Competenze Specialistiche (confermate da un importante patrimonio di Certificazioni), da Test Plant innovativi, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti, ed infine da alcuni Software Tool, che arricchiscono e completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel.

Italtel opera attivamente su una molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi di Unified Communications e Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti tutto il supporto specialistico e di ingegneria necessario per disegnare, implementare ed gestire il ciclo di vita delle soluzioni.

In particolare, l’offerta di Soluzioni e Servizi si è articolata nel 2015 secondo i Competence Center descritti nella sezione “Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi professionali e System Integration” della Relazione sulla gestione.

Nel corso dell’anno sono state intraprese alcune iniziative strategiche in stretta collaborazione con Cisco, atte a rafforzare la partnership e migliorare il posizionamento delle due aziende in specifici contesti di mercato:

“Enterprise SDN” – sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie di programmabilità delle reti attraverso controller, Italtel si pone l’obiettivo di creare delle applicazioni che possano garantire la piena armonizzazione tra rete e servizi. Nello specifico, nel 2015 Italtel, lavorando a stretto contatto con le Business Unit di Cisco, ha disegnato un’applicazione che sfrutta l’interazione con il controller APIC EM Cisco ed è in grado di allocare efficacemente le risorse di rete in funzione delle esigenze dei servizi di collaboration.

“Hosted Collaboration Solution” - nell’ambito della soluzione Cisco HCS, Italtel ha lavorato assieme alla Business Unit della Collaboration di Cisco per certificarsi come primo partner al mondo in grado di costruire la soluzione HCS nel data center del Service Provider. In aggiunta, Italtel ha lavorato per validare l’utilizzo del proprio SBC NetMatch come completamento della soluzione Cisco sia nel line side, in caso di interconnessione softphone terze parti, sia nel layer di aggregazione.

Relazione sulla gestione

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Alla base di quanto sin qua descritto, si pone la duplice capacità di Italtel di offrire un catalogo completo di Servizi Professionali e di incrementare il valore delle soluzioni con sviluppi e prodotti proprietari.

Italtel supporta Operatori e Aziende nel trovare le giuste risposte alle loro esigenze, consigliando al meglio le scelte tecnologiche (dimostrando il ROI delle iniziative), disegnando architetture scalabili, tracciando piani di migrazione a minimo impatto e diffondendo conoscenza e prassi tecnologiche. Inoltre, Italtel può supportare con successo i processi di certificazione per l’interconnessione tra Operatori e tra Operatori e Aziende.

Per quanto riguarda la realizzazione dei progetti, Italtel è in grado di offrire servizi che spaziano dalla Consulenza al Design, dall’Ingegneria all’Implementazione, dalla Gestione all’Ottimizzazione fino alla realizzazione delle relative facility, facendo leva sulle proprie competenze nella messa in campo di soluzioni multi-tecnologia Infine Italtel può farsi carico delle attività di gestione per soluzioni di rete e IT, erogare il necessario supporto tecnico ad ogni livello, ottimizzare il comportamento delle soluzioni testando e migliorando la Quality of Experience. I Network Operation Center (NOC) e Security Operation Center (SOC) sono importanti asset a supporto dei Servizi Gestiti in outsourcing.

Tech Mahindra Continua la collaborazione, iniziata nella seconda metà del 2014, con Tech Mahindra, società facente parte del Gruppo Industriale indiano Mahindra, operante nel mercato mondiale dell'Information Technology, sia ambito Service Providers che Enterprise e Public Sector. L'accordo mette a fattor comune le competenze e le referenze di Italtel nell'ambito dell'ingegneria e della realizzazione delle reti di telecomunicazioni con quelle di Tech Mahindra nei sistemi OSS e BSS nei servizi gestiti e nelle applicazioni IT. L’accordo è stata realizzato anche grazie alla cessione di risorse tecniche specializzate di Italtel alla stessa Tech Mahindra, al fine di facilitarne l'ingresso sul mercato Italiano.

NTT Communications Italtel ha stretto un accordo con NTT Communications, la divisione dedicata alle soluzioni ICT e di International Communication del Gruppo NTT (NYSE: NTT) per la Unified Communication nel Cloud. Il programma vede Italtel come primo channel partner in Europa a proporre la soluzione Arcstar Unified Communication as a Service (UCaaS) di NTT Com al segmento delle grandi imprese. Italtel opererà anche come Value Added Reseller (VAR) e installatore della soluzione Arcstar UCaaS sui propri clienti in Europa. La partnership farà leva sulla consolidata esperienza di Italtel come uno dei principali system integrator nell’area EMEA per accelerare diffusione della soluzione Arcstar UCaaS, che è un servizio di collaboration globale, senza limiti, cloud-based per la comunicazione anywhere e anytime. In qualità di Professional Services Partner, il supporto di Italtel si espliciterà nella fornitura dei servizi di procurement, installazione e manutenzione, in modo da facilitare il rilascio dei requisiti base delle implementazioni Arcstar UCaaS. Inoltre, in qualità di VAR Italtel può arricchire la propria offerta di servizi di comunicazione, con un accesso diretto a servizi di collaboration come Arcstar UCaaS, che integra diverse funzioni di communication, incluse le chiamate su IP, la messaggistica (voce, mail e messaggistica istantanea), telefonia, video e servizi di web conferencing.

Exprivia Nel mese di febbraio 2015, Italtel ed Exprivia, società leader nel campo dell'Information Technology in Italia e su alcuni mercati internazionali, hanno formalizzato la loro collaborazione, già attiva da tempo sul mercato domestico, tramite un accordo commerciale ed industriale. L'accordo siglato prevede: collaborazione commerciale sul mercato domestico dei Service Provider, a partire da Telecom Italia,

principalmente su soluzioni OSS e sui servizi professionali ad esse collegati, e sul mercato delle Enterprise e del Public Sector, con soluzioni relative ai Data Center di nuova generazione, all'Unified Collaboration & Communication, allo sviluppo di Portali e di applicazioni IT;

collaborazione internazionale, finalizzata alla promozione di soluzioni congiunte su mercati esteri presidiati da almeno una delle due parti (es. Brasile, Argentina, Messico, Perù, Turchia);

Relazione sulla gestione

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collaborazione industriale, mirata alla identificazione e realizzazione congiunta di soluzioni innovative in ambito rete e IT.

IBM Italtel ha inoltre finalizzato, sempre nel mese di febbraio 2015, un altro importante accordo con IBM, mirato alla commercializzazione congiunta di soluzioni e servizi di Unified Communication & Mobility per il mercato Enterprise in Italia. IBM porterà sul mercato la propria soluzione di Unified Communication “IBM Mobile First Collaboration”, arricchita della soluzione Italtel “Collaboration At Work”, basata sui prodotti Italtel Embrace e Italtel NetMatch. La soluzione IBM-Italtel permette alle aziende di realizzare la comunicazione integrata di voce, video e dati, anche in mobilità, preservando e valorizzando gli asset esistenti attraverso l’integrazione funzionale e la normalizzazione di piattaforme multivendor in cui l’azienda ha già investito. L'accordo prevede inoltre ulteriori sviluppi in altri campi, come ad esempio la sicurezza e i servizi in ambito Cloud.

Sigfox Italtel e Sigfox, operatore di reti in tecnologia cellulare a basso consumo principalmente rivolta al mercato delle imprese, hanno stipulato un accordo di partnership per lo sviluppo congiunto di soluzioni legate al mondo Intenet of Things (IoT) e Machine-to-Machine. Tali soluzioni, che vedono Italtel come system integrator, utilizzano la tecnologia Sigfox come elemento di connettività, specie in quelle applicazioni (es. controllo energetico, logistica, agricoltura) dove il basso costo di esercibilità e di manutenzione costituisce un fattore premiante.

Telarix Un altro importante accordo strategico, firmato nel 2015, riguarda la partnership di Italtel con Telarix, società leader mondiale nelle soluzioni di software per sistemi di interconnessione e instradamento di reti multinazionali. L’accordo in questione mette a disposizione delle Parti un Sistema di soluzioni integrate che coniuga la realizzazione dei link tra reti internazionali con le corrispondenti logiche di ottimizzazione di traffico, su criteri economici e operativi. Essendo inoltre Telarix un player con dimensione a livello mondiale, anche su aree tradizionalmente non presidiate da Italtel (Nord America, Asia Pacifico) l’accordo fornisce inoltre a Italtel un’importante opportunità di espansione del proprio mercato.

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Corporate Governance e responsabilità d’impresa

Consiglio di Amministrazione Conformemente all’Accordo di Ristrutturazione e con l’adozione di un nuovo testo di Statuto, avvenuto con delibera dell’Assemblea straordinaria di Italtel S.p.A. del 15 marzo 2013, sono state introdotte – inter alia – alcune modifiche alla composizione ed al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, entrate in vigore con la nomina del Consiglio attualmente in carica. La gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli Amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale. Al Presidente, munito dei poteri - non esecutivi – previsti per legge e per statuto per la carica di Presidente, nonché all’Amministratore Delegato, spettano, disgiuntamente, la firma e la rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in giudizio. Il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. si compone di cinque Consiglieri in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015. A norma dello statuto vigente di Italtel S.p.A. (art. 26.6), i Consiglieri designati dai titolari degli SFP ed un altro componente del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. devono essere muniti dei requisiti di indipendenza e professionalità. La dichiarazione circa il possesso di detti requisiti è stata resa, oltre che dai due consiglieri designati dai titolari degli SFP, da altri due componenti (CEO e COO, muniti di deleghe esecutive) del Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell’esercizio 2015, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. si è riunito con frequenza oltre che con la regolarità di legge e da statuto per esaminare gli argomenti sottoposti alla sua attenzione.

Compensi ad Amministratori e Sindaci Italtel S.p.A. L’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori per la carica e ai Sindaci di Italtel S.p.A. è il seguente:

(migliaia di euro) 2015 2014

Amministratori (1) 1.138 1.137 Sindaci 83 89 (1) Il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 20 gennaio 2014, ha (a) confermato Tiziano Onesti nella carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, (b) confermato Tiziano Onesti quale (i) componente del Comitato per il Controllo Interno (il compenso per tale carica è da ritenersi compreso nella remunerazione riconosciuta a Tiziano Onesti per il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione) e (ii) componente del Comitato per la Remunerazione nonché Presidente del medesimo (per tale carica non è previsto alcun compenso), (c) deliberato di attribuire al Presidente del Comitato per il Controllo Interno, Stefano Carlino, un compenso per la carica pari a Euro 10.000 per ogni esercizio sociale. Il Consiglio di Amministrazione che, con delibera del 25 luglio 2014, ha istituito il Comitato di Vendita, non ha previsto, per la partecipazione a detto Comitato, alcun emolumento aggiuntivo rispetto a quelli già riconosciuti a ciascuno degli Amministratori per le altre cariche ricoperte compenso, quale Amministratore, spettante al Chief Operating Officer, è da intendersi già ricompreso nella remunerazione dal medesimo percepita quale dirigente di Italtel S.p.A..

Comitati I comitati tecnici e/o consultivi, sono istituiti presso la controllata Italtel S.p.A. Qui di seguito vengono segnalate le principali attività svolte da tali Comitati.

Comitati speciali I comitati tecnici e/o consultivi attualmente in carica sono il Comitato per il Controllo Interno (che svolge anche le funzioni di Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate), il Comitato per la Remunerazione nonché il Comitato Vendita. Detti comitati sono stati istituiti in conformità all’art. 31.2 dello Statuto di Italtel S.p.A.

Comitato per il Controllo Interno In assenza di specifica previsione (nel Regolamento degli SFP di classe A) sulla composizione del Comitato per il Controllo Interno, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A., in sede di istituzione del comitato medesimo, ha fissato in tre il numero dei componenti.

Relazione sulla gestione

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Nel corso dell’esercizio 2015, il Comitato per il Controllo Interno si è riunito periodicamente deliberando, come di consueto, il piano di audit per l’anno 2015 e attivando misure di rafforzamento sia della Corporate Governance sia del Sistema di Controllo Interno. Con riferimento al Sistema di Controllo Interno, il Comitato ha proseguito nella predisposizione di attività di verifica dei processi ritenuti fondamentali, per il tramite della funzione Internal Audit. Nel corso dell’esercizio, sono stati intrattenuti, in via continuativa, rapporti sia con il Collegio Sindacale sia con la società di revisione per esaminare temi di reciproco interesse. In attuazione della Procedura sulle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società con delibera del 16 dicembre 2014, il Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate che è identificato con il Comitato per il Controllo Interno, si è riunito due volte per deliberare in merito ad operazioni con Parti Correlate inerenti al business della società. Nessun compenso è stato deliberato per i componenti del Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate.

Comitato per la Remunerazione Detto Comitato si compone di tre Amministratori (due amministratori designati da Italtel Group S.p.A. e un amministratore designato dai titolari degli SFP A) ed ha la finalità di trasmettere al Consiglio della Società il proprio parere non vincolante sulla remunerazione dei consiglieri di amministrazione della Società investiti di particolari incarichi nonché dei top manager. Il Comitato per la Remunerazione, istituito nel 2014, nel corso del 2015 si è riunito una volta.

Comitato Vendita Il Comitato Vendita, istituito in esecuzione di quanto previsto dall’Accordo di Ristrutturazione con deliberazione del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. in data 25 luglio 2014, è composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, dall’Amministratore Delegato e da un Amministratore designato dal Consiglio della Società. Ha la finalità di monitorare e supervisionare il processo e le attività preliminari relative alla vendita della Società e degli SFP, riportando periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Società medesima sul proprio operato. Il Comitato Vendita si è riunito quattro volte nell’esercizio 2015 in relazione alle attività di cui al relativo mandato.

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo Nel corso del 2015 è stato effettuato il riesame del Modello adottato dalla Società e finalizzato alla prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001. Il riesame ha comportato l’aggiornamento della Parte Generale del Modello e delle seguenti Parti Speciali:

Parte Speciale B – Reati societari

Parte Speciale E – Reati di riciclaggio

Parte Speciale K – Reati ambientali L’aggiornamento si è reso necessario allo scopo di recepire nel Modello 231 di Italtel S.p.A. i seguenti cambiamenti normativi:

Il reato di autoriciclaggio (ex art. 648 ter. 1 c.p.), introdotto dalla Legge 15 dicembre 2014, n. 186 tra i reati presupposti di cui all’art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/01;

I nuovi delitti contro l’ambiente (cosiddetti ecoreati) introdotti dalla Legge 68/2015 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015) "Disposizioni in materia di delitti control´ambiente”. Il provvedimento ha introdotto nel Codice penale il titolo VI-bis ("Dei Delitti control´ambiente”), con nuove fattispecie di reato contro l’ambiente. Alcune di esse, di seguito elencate, sono state infatti, incluse nel D. Lgs. 231/01:

l inquinamento ambientale (art. 452-bis) e la sua forma aggravata da morte o lesioni (art. 452-ter);

il disastro ambientale (art. 452-quater);

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i delitti colposi contro l´ambiente (art. 452-quinquies);

il traffico e l´abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies).

Modifica della fattispecie di False comunicazioni sociali art.2621 c.c., riformata dalla Legge n.69/2015 entrata in vigore il 14 giugno 2015, cosiddetta “Legge Anticorruzione” e presente tra i reati presupposto all’art.25-ter del Decreto 231 (Reati societari)

Sono proseguite le attività di informazione del personale relativamente al D. Lgs. 231/2001, al Codice Etico e al Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, tramite l’aggiornamento dei contenuti informativi del sito intranet aziendale dedicato alle attività del Compliance Office. Nel 2015 è stata completata la realizzazione di n. 5 moduli formativi rivolti alle Società controllate estere da erogare in modalità e-learning. I moduli formativi hanno avuto per oggetto i Principi di prevenzione dei reati e le Linee guida di comportamento approvate dal CdA il 15 Novembre 2013, e sono stati realizzati nelle lingue estere in uso nel Gruppo Italtel (inglese, francese, spagnolo, portoghese). L’erogazione dei moduli formativi avviata nel 2015 sarà completata nel 2016 ed è rivolta a tutto il personale che opera nelle aree a rischio. Si segnala che il Codice Etico di Gruppo è stato riesaminato prendendo come riferimento lo standard denominato “Global Compact” promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (https://www.unglobalcompact.org). Un gruppo di lavoro appositamente costituito ha elaborato un nuovo Codice Etico che è stato condiviso con i responsabili di tutte le funzioni aziendali, con il COO e con il CEO. Il documento è stato esaminato dall’Organismo di Vigilanza e dal Comitato per il Controllo Interno, e infine è stato approvato formalmente dal CdA di Italtel S.p.A. nella riunione del 15 novembre 2015. Il Compliance Officer ha inoltre condotto un audit volto a verificare la corretta applicazione di quanto previsto dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 per le attività connesse alla Ricezione dei contributi pubblici per attività di ricerca e sviluppo, inclusa tra le aree a rischio per i reati nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Il 25 febbraio 2015 L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha attribuito a Italtel S.p.A. il Rating di Legalità pari a due “stellette” e un “+” su un massimo di tre “stellette” ottenibili, identificando in tal modo Italtel tra le aziende maggiormente impegnate ad adottare principi etici nei propri comportamenti e a operare nel rispetto delle disposizioni di legge. Il Rating di Legalità è un parametro concepito con la finalità di favorire le imprese con elevati standard di trasparenza e legalità nel sistema dei finanziamenti pubblici e privati. Il Compliance Officer di Italtel S.p.A. ha tenuto costantemente aggiornato l’Organismo di Vigilanza, (costituito da un componente esterno con elevate competenze in materia bilancistica ed economico-finanziaria, dal già Presidente del Collegio Sindacale e dal responsabile dell’Internal Audit e Compliance Office) e i vertici aziendali in merito alle attività svolte per l’attuazione e la vigilanza del Modello. L’Organismo di Vigilanza ha inoltre:

verificato le risultanze dei flussi informativi ricevuti periodicamente in ottemperanza a quanto definito dai Protocolli 231;

approvato il piano di attività del Compliance Office per l’anno 2016 e del relativo budget di spesa.

Normativa per il conflitto di interesse Nel corso del 2015 è continuato il censimento dei casi di conflitto di interesse per il personale dipendente del Gruppo Italtel dotato di procure e deleghe.

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Risorse umane e qualità

Risorse umane I dipendenti del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2015 sono 1.366, dei quali 259 all’estero (al 31 dicembre 2014 erano 1.334 di cui 205 all’estero). Le persone assunte nel corso dell’anno sono state 119 (di cui 97 all’estero), 87 quelle uscite di cui 76 per dimissioni volontarie (in Italia 33). 2 dirigenti sono entrati in azienda mentre 4 sono usciti; al 31 dicembre 2015 sono 44 quelli in organico. Il personale risulta distribuito nelle seguenti funzioni: Ricerca & Sviluppo (28%), Operations (45%), Sales & Marketing (17%) e funzioni di Amministrazione e di Staff (10%). I laureati rappresentano il 49% degli addetti, mentre i diplomati ne costituiscono circa il 47%.

Organizzazione Il 2015 ha visto l’organizzazione di Italtel evolvere attraverso la creazione di una nuova Funzione aziendale di primo livello – Chief Marketing & Technology Officer – a costituire un presidio unico del Marketing e delle Tecnologie, con la gestione specialistica dei segmenti degli Operatori di Telecomunicazione e delle Aziende e Pubblica Amministrazione e con un approccio integrato allo sviluppo, realizzazione ed assistenza dei nostri Prodotti, Soluzioni e Servizi. L’evoluzione organizzativa mira così ad accompagnare nonché anticipare le evidenze di alcuni significativi cambiamenti di scenario che vedono i mercati delle telecomunicazioni e dell’information technology muovere verso una decisa convergenza tra le tecnologie di rete ed informatiche e che impone la necessità di esprimere una visione globale ma al tempo stesso di valorizzare specializzazione, esperienze e referenze cross country. In coerenza con questo stream evolutivo l’Azienda intende dare valenza organizzativa ad alcuni centri di eccellenza tecnologica considerati chiave per l’evoluzione del suo business - Competence Center - che operano a supporto ed in sinergia con le unità di Business Development & Offering delle Unità di Mercato (Data Center & Virtualization, Internet of Thing, Cyber Security, Unified Communication & Collaboration, Software, Network Transformation & Decommissioning, Managed Services, Ultra Broadband design).

Relazioni Industriali Il 2015 è stato caratterizzato dalla prosecuzione della gestione delle eccedenze al fine di conseguire gli obiettivi di costo del lavoro previsti per gli anni 2015-16 nel Piano Industriale. Il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali presso il Ministero dello Sviluppo Economico e in Assolombarda si è concluso il 12 febbraio 2015 con la firma di un accordo i cui punti qualificanti hanno riguardato:

un piano di riqualificazione professionale basato su corsi in ambito networking messo a disposizione da Italtel per 127 dipendenti in Cassa Integrazione Guadagni, con riassorbimento in servizio del personale dall’1 gennaio 2016 a valle del superamento del relativo esame;

l’utilizzo di ammortizzatori sociali, in continuità con il programma di CIGS in atto fino all’11 aprile 2015, con l’attivazione di una Cassa Integrazione ex art. 3, comma 1, legge 223/91 per un massimo di 1084 unità per 5 giornate nel corso del periodo, che si sono ridotte a 947 unità per ulteriori 5 giorni e con turni di rotazione al 10% per i restanti 127 dipendenti interessati dal piano di riqualificazione. Tale programma è stato in seguito formalizzato con l’accordo 11 maggio 2015 firmato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

l’intervento sul complesso degli istituti derivanti dalla contrattazione integrativa di secondo livello, con l’abolizione di alcuni trattamenti (indennità di pasto serale, ore viaggio con autovettura sociale, prestazioni straordinarie e ore viaggio al personale superiore al 6° livello), la sospensione per il biennio 2015-2016 di altre condizioni di miglior favore rispetto al Contratto Nazionale (ferie, premi aziendali, quota accantonata fissa) e la riduzione strutturale di alcune indennità (reperibilità, trasferte).

Prima della conclusione dell’anno, con l’accordo raggiunto in Assolombarda il 20 novembre 2015 è stato definito nuovamente l’utilizzo del Contratto di Solidarietà per il 2016, dopo la sospensione avvenuta per tutto il

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2015 avendo l’azienda raggiunto il 31 dicembre 2014 il limite massimo di 48 mesi consecutivi di utilizzo previsto dalla legge. L’accordo prevede dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 l’utilizzo del CdS verticale per 846 lavoratori con riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate e 30 minuti di riduzione giornaliera, corrispondenti ad altri 16 giorni equivalenti), del CdS verticale per 125 lavoratori per 8 giornate annue e il rientro al lavoro con una percentuale di CdS del 50% mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino CIGS 2015 che non hanno ancora sostenuto l’esame previsto dal piano di riqualificazione di cui sopra e fino al superamento dello stesso.

Formazione Nel 2015 sono state erogate 16.500 ore di formazione in Italia con 751 partecipazioni e 108 eventi formativi di varia natura. L’anno è stato caratterizzato da una focalizzazione delle attività formative verso gli aspetti tecnologici e da un impegno significativo per la riqualificazione del personale in CIG. In particolare, riguardo le tecnologie Cisco, sono stati assicurati i corsi necessari al mantenimento della Gold Certification, le ATP, l’operatività sui mercati in sviluppo e lo sviluppo delle competenze di Selling Business e Business Value Pratictioner. È proseguita la diffusione delle conoscenze legate alla virtualizzazione consolidando le competenze VMWARE e sviluppando le conoscenze Openstack/Red Hat. È stata garantita la formazione funzionale a nuove partnership come Sandvine. Nell’ambito della formazione manageriale è stato progettato ed erogato a 40 account il percorso formativo «Selling Skills in action» volto a sviluppare l’Approccio consulenziale alla vendita e a trasferire ai partecipanti strumenti e tecniche per ottimizzare la gestione della relazione con i clienti. L’aggiornamento permanente di Manager, Quadri e Professional è stato ampliato attivando la convenzione con Ruling Companies che consente la libera partecipazione a incontri di cultura di impresa ed economia. Inoltre sono state potenziate le competenze di Project Management sia con corsi di preparazione alla certificazione PMP sia con percorsi di consulenza d’aula. Per facilitare l’internazionalizzazione dell’impresa si è ulteriormente allargata la formazione sulle lingue straniere con modalità flessibile basata su Skype lessons e coaching individuale. La riqualificazione del personale in CIG ha previsto un significativo investimento in formazione e tutoring per acquisire le certificazioni CISCO CCNA Routing&Swiching, CCNA Data Center, PMP e Internal auditor Qualità. Tutte le persone coinvolte hanno avuto modo di fare un bilancio delle competenze prima di iniziare le attività d’aula. Da ultimo in tema di formazione sulla salute e sicurezza è stata erogata a tutte le persone che hanno svolto attività lavorative presso EXPO una formazione d’aula su D. Lgs 81/08 specifica per alto rischio. Alle stesse persone è stato erogato un corso di antincendio rischio alto e primo soccorso rischio alto. È stato garantito l’aggiornamento per RLS e RSPP. Anche nel 2015 si è fatto ricorso ai Finanziamenti alla Formazione che hanno consentito di coprire circa il 25% delle spese operative tramite Fondimpresa, Fondirigenti e fondi Cisco del Progetto Cloud Mdf.

Qualità Italtel da sempre pone particolare attenzione alle tematiche di qualità, sia rispetto ai prodotti, soluzioni e servizi che fornisce sia rispetto alle performance dei propri processi, correlandole ai requisiti inerenti l’ambiente, la salute e la sicurezza. Questo impegno continua attraverso il rinnovo della certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità secondo lo standard ISO 9001, che la Società detiene sin dal 1992. Il riesame puntuale dei processi aziendali costituisce, inoltre, uno degli strumenti per valutare e selezionare iniziative interne per il miglioramento delle performance aziendali. I prodotti sviluppati sono certificati secondo gli standard di compatibilità elettromagnetica di sicurezza e sono realizzati secondo criteri di minimizzazione dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo Italtel - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - garantisce quanto previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) in relazione allo smaltimento dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita. La grande attenzione, infine, che Italtel dedica alle esigenze del Cliente si realizza anche attraverso la conduzione di campagne di Customer Satisfaction che prevedono il coinvolgimento periodico dei clienti attraverso interviste che coprono l’intera sfera del rapporto cliente-fornitore.

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Sostenibilità in Italtel

Quest’anno, per la prima volta, Italtel intende dare evidenza del proprio impegno, non solo nel raggiungere gli obiettivi di business che si è posta, ma anche nel condurre le proprie attività nel pieno rispetto dei diritti delle persone, della concorrenza leale, della salvaguardia dell’ambiente, della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. I principi etici che ispirano questa iniziativa sono quelli sanciti dall’United Nations Global Compact ed afferiscono al rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro, alla tutela dell’ambiente e all’etica degli affari, temi che già costituiscono il riferimento del Codice Etico del Gruppo Italtel. Questa iniziativa intende rappresentare l’inizio di un percorso che vedrà Italtel sempre più concretamente impegnata nell’osservare, sostenere e promuovere tali principi che costituiscono il fondamento di uno sviluppo sostenibile.

Diritti Umani Italtel è presente in 11 Paesi nel mondo, in Europa e America Latina. I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2015 sono 1.366, dei quali 259 all’estero (al 31 dicembre 2014 erano 1.334 di cui 205 all’estero).

Dipendenti per Paese Dipendenti per nazionalità

La percentuale di donne in organico e in posizioni manageriali rispecchia la diffusione nel mondo femminile delle competenze richieste dalla tipologia del business Italtel. Ad esempio in Italia la percentuale di donne che nel 2014 ha conseguito una laurea in facoltà scientifiche e ingegneristiche è pari al 26% dei laureati, valore che scende al 14% se si restringe il campo alle sole lauree in ingegneria informatica e delle telecomunicazioni. [Fonte: MIUR]

Dipendenti per genere

15% posizioni manageriali

ricoperte da donne

Relazione sulla gestione

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Il dato, conosciuto come Gender Salary Gap (divario retributivo tra uomini e donne), colloca Italtel al di sopra della media delle aziende italiane ed anche di quelle delle principali nazioni europee. Il "Gender Gap Report 2016" (*) posiziona l'Italia all'8° posto (con -10,9%), la Francia al 18° (-15,3%), la Spagna al 25° (-18,8%) e la Germania al 28° (-21,6%). Inoltre nel settore delle telecomunicazioni il Gender Salary Gap in Italia è pari al -14,5%. (*) [Fonte: "Gender Gap Report 2016" realizzato da JobPricing con i dati forniti da Eurostat]

Salute e Sicurezza sul lavoro In ambito Salute e Sicurezza sul lavoro, le consolidate prassi di valutazione e gestione dei rischi, i programmi di sorveglianza sanitaria e i programmi delle misure di miglioramento, sono attuati con la costante consultazione delle rappresentanze dei lavoratori e con il supporto dei medici competenti, dei dirigenti e dei preposti e hanno consentito di eliminare o ridurre i fattori di rischio residuo presenti sia nelle sedi operative di Italtel in Italia, sia nelle attività svolte presso i clienti.

Gli indici infortunistici del 2015 si sono ulteriormente ridotti rispetto al 2014.

Indice di frequenza degli infortuni Calcolato secondo la formula: n° infortuni x 1.000.000 / n° ore lavorate (Norma UNI 7249/2007)

Indice di gravità degli infortuni Calcolato secondo la formula: n° gg di assenza dal lavoro x 1.000 / n° ore lavorate (Norma UNI 7249/2007)

Le giornate complessive di assenza dal lavoro per gli infortuni nel 2015 sono state 80 a fronte di 262 giornate nel 2014, pari a una riduzione del 69%. Tutti gli obblighi derivanti dall’applicazione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs.81/2008) sono stati assolti. In particolare, la totalità dei dipendenti in Italia è inserita nel programma di sorveglianza sanitaria e gli obblighi formativi sono stati espletati al 100%.

La retribuzione delle donne è inferiore del 7.6% rispetto a quella

degli uomini

-69% giornate di assenza per infortunio nel

2015 rispetto al 2014

Relazione sulla gestione

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Attività benefiche e solidali In Italia, nel corso del 2015, Italtel si è impegnata in diverse attività a tutela della persona, della salute o dello sviluppo sociale.

Emergency

A gennaio 2015 Italtel ha sostenuto le azioni di Emergency in Sierra Leone per la lotta contro l’epidemia di Ebola che ha colpito lo stato dell’Africa Occidentale; ciò a reso possibile l’apertura di due centri anti-ebola, un ospedale pediatrico e un ospedale chirurgico e un progetto di prevenzione e cura della malattia, affidato a persone locali.

Action Aid

In occasione delle festività natalizie Italtel ha acquistato, tramite Action Aid, biglietti augurali il cui ricavato va a sostegno di azioni e progetti che si propongono di contrastare la povertà, promuovere il diritto al cibo, i diritti delle donne e lo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo.

Cancro Primo Aiuto

Italtel è al fianco di Cisco nel percorso "Insieme per il Sociale", realizzato con la Onlus Cancro Primo Aiuto, e ha offerto il proprio sostegno al "Concerto di Natale" 2015. Questa iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere fondi per l'acquisto di un nuovo acceleratore lineare per il reparto di Radioterapia dell'Ospedale Niguarda di Milano, dove nel 2014 sono stati trattati più di 1.300 pazienti.

Elis

Grazie alla collaborazione con il consorzio Elis, Italtel ha sostenuto lo sviluppo di una App Salvabimbi tramite l’erogazione di due borse di studio. Questa app innovativa permette di scaricare documenti multimediali e di accedere a una gallery di file video che spiegano in diverse lingue le manovre da effettuare in caso di ostruzione delle vie aeree dei bambini, un fenomeno provocato dall’ingestione di piccole parti di giocattoli ma anche liquidi o cibi all’apparenza innocui.

Lavoro Il personale del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2015 è costituito per il 75% da impiegati, per il 22% da quadri e per il 3% da manager. I laureati rappresentano il 49% dei dipendenti mentre i diplomati ne costituiscono circa il 47%. Il personale è distribuito nelle seguenti funzioni: Ricerca & Sviluppo, Operations, Sales & Marketing e funzioni di Amministrazione e di Staff.

Dipendenti per categoria Dipendenti per titolo di studio Dipendenti per funzione

Relazione sulla gestione

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Trend di assunzioni negli ultimi 5 anni (numero) Turnover spontaneo

(% dimissioni volontarie sull’organico di riferimento)

Trend di assunzioni negli ultimi 5 anni (numero) Turnover spontaneo

(% dimissioni volontarie sull’organico di riferimento)

Attraverso l’utilizzo di un piano di ammortizzatori sociali conservativi e non espulsivi concordati con le organizzazioni sindacali, nel 2015 in Italia sono stati salvaguardati 124 posti di lavoro, dimostrando la responsabilità sociale di Italtel e la capacità di cogliere lo spirito di emergenza lavorativa diffuso a livello Paese. E’ stato infatti convenuto un percorso di riqualificazione con interventi di formazione finalizzati all’ottenimento di certificazioni principalmente su tematiche di networking, che consentirà al personale di essere reimpiegato sulle attività operative più importanti per l’azienda. Per quantità di risorse impiegate, numero di dipendenti coinvolti e obiettivi di reskilling del personale, il piano di riconversione rappresenta un esempio unico nella storia recente delle relazioni industriali in Italia.

Trend organico negli ultimi 5 anni (numero)

98%

dipendenti con un contratto a tempo

indeterminato

100%

dipendenti in Europa con un orario di

lavoro flessibile (^)

100%

dipendenti in Italia con retribuzione

maggiore del minimo contrattuale

(^) nelle società dell’America Latina non è presente la flessibilità di orario.

Relazione sulla gestione

[39]

Formazione Nel 2015 sono state erogate in Italia in totale 16.500 ore di formazione con 751 partecipazioni e 108 eventi formativi di varia natura. Le ore di formazione sono state pari all’ 1% delle ore lavorate.

Ambiente Anche nel 2015, l’impegno di Italtel in campo ambientale è stato rilevante ed ha permesso di ridurre gli impatti ambientali significativi, di rispondere rapidamente e con efficacia alle segnalazioni esterne - dimostrando e documentando la conformità aziendale alla normativa vigente - e di conseguire un sensibile risparmio dei consumi di energia elettrica e termica. L’attività di Energy Management si è ulteriormente consolidata, anche attraverso l’utilizzo della soluzione implementata internamente per il monitoraggio dei propri consumi energetici (iESC), ingegnerizzata per essere proposta e venduta sul mercato, in ambito “Smart City”.

Nel corso del 2015 è stato recepito il pieno beneficio del programma di ottimizzazione e riduzione delle aree operative utilizzate a Settimo Milanese con una sensibile riduzione dei consumi, pari al 7,2%. Sempre in occasione di questa concentrazione è stata installata una nuova centrale termica a condensazione che, oltre ad aver portato un abbattimento del consumo di metano del 55,4% sull’anno termico, ha consentito ad Italtel di ottenere il parere favorevole per il recupero dei Titoli di Efficienza Energetica.

Nel Comprensorio Industriale di Carini è stata confermata la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma ISO 14001, già detenuta dal 2001. Inoltre nel 2015 è stata riesaminata e pubblicata la nuova politica per l’ambiente.

24% crescita delle ore di formazione nel 2015 rispetto al 2014 (*).

37% dipendenti che hanno frequentato almeno

un corso di formazione (*) con un incremento del 18% rispetto al 2014

38 ore di formazione

pro-capite (*)

(*) esclusa la formazione obbligatoria (su salute e sicurezza).

Relazione sulla gestione

[40]

Nel corso del 2015, ai sensi del D. Lgs, 102/2014 “Efficienza Energetica”, Italtel ha fatto eseguire da una Società Certificata la Diagnosi Energetica dei siti di Castelletto e Carini. L’attenzione al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e al conseguente impatto ambientale, si è tradotta nella costante diminuzione delle emissioni atmosferiche dirette o indirette nel quinquennio 2010-2015. Le linee guida nel miglioramento della performance ambientale sono state:

Contenimento dei consumi e degli sprechi e conduzione ottimale degli impianti in relazione alla stagionalità.

Innovazione tecnologica attraverso la virtualizzazione di apparati IT nelle aree ad uso CED/Testplant, le pratiche di free-cooling e l’utilizzo di gruppi UPS e stazioni di energia ad alta efficienza.

Monitoraggio dei consumi (i-Energy Service Center) e implementazione di indicatori di performance.

Adozione di politiche di sensibilizzazione dei consumi e campagne di spegnimento di carichi ridondanti.

Investimenti tecnologici con attività di revamping di impianti di condizionamento e installazioni di nuove centrali termiche più efficienti. Abbandono di impianti inefficienti con impatto anche sui minori volumi di acqua utilizzati.

Utilizzo razionale degli spazi con attività di concentrazione industriale o cambio di sito, finalizzate all’ottimizzazione delle aree utilizzate e dei volumi climatizzati.

Attenzione al consumo di acqua e di carta.

Risultati e Trend di Consumo

L’Energia Elettrica è il vettore energetico primario con una quota pari all’88,4% corrispondenti a 14,2 GWh nel 2015. Seguono i combustibili (gas metano e GPL) e i carburanti.

Splitting Energia per tipo anno 2015 Di seguito il trend quinquennale del totale Energia in Italia, espresso anche in termini di emissioni:

2010 2011 2012 2013 2014 20155.022 4.611 4.014 3.519 3.263 3.008

TOTALE CO2eq EMESSA (ton) 11.910 10.930 9.519 8.344 7.729 7.129-8,2% -12,9% -12,3% -7,3% -7,8%-8,2% -20,1% -29,9% -35,0% -40,1%

TEP/CO2eq COMPLESSIVITOTALE TEP

Variazione%Var.% cumulata

Relazione sulla gestione

[41]

Trend CO2eq emessa e TEP 2010-2015

Di seguito il trend quinquennale delle varie componenti, con i risultati puntuali anno per anno:

Relazione sulla gestione

[42]

Acqua

I consumi di acqua mostrano un trend in diminuzione su entrambi i siti industriali di Castelletto e Carini. In particolare su Castelletto l’abbandono delle vecchie torri evaporative ha consentito a partire da metà 2012 di azzerare la quota parte di prelievo di acqua di pozzo e tutto lo scarico industriale, mentre su Carini il revamping impiantistico del condizionamento di comprensorio ha consentito la dismissione dei vecchi assorbitori e l’abbattimento del prelievo di acqua industriale del 51,5% dal 2008.

Prelievi/Scarichi Acqua 2010-2015

-7,8% riduzione complessiva

di Energia nel 2015 rispetto al 2014

-55,4% riduzione di Gas nell’anno termico

2014-2015

-40,1% riduzione cumulata

di Energia nel quinquennio 2010-2015

-100% Riduzione

prelievo/scarico industriale Castelletto

dal 2012

-65,5% / -62% Riduzione

prelievo/scarico complessivi nel

quinquennio 2010-2015

-71,2% riduzione cumulata

di Gas nel quinquennio 2010-2015

-5,7% riduzione di Energia

Elettrica nel 2015 rispetto al 2014

-35,0% riduzione cumulata di Energia Elettrica nel

quinquennio 2010-2015

Relazione sulla gestione

[43]

Carta per uso ufficio

I consumi di carta mostrano un trend in diminuzione sia in senso assoluto sia nel consumo pro capite. I minori consumi sono legati anche all’affinamento di progetti per centri di stampa multifunzione condivisi ad alte prestazioni, già attivati dal 2007. Pur essendo aumentato il consumo pro-capite nel solo 2015, la riduzione cumulata dal 2010 si attesta attorno al 15,9%.

Consumo Carta ad uso ufficio 2010-2015

Conformità alla normativa vigente

Relativamente ai prodotti sviluppati, le relative configurazioni sono certificate secondo gli standard di compatibilità elettromagnetica di sicurezza oltre ad essere realizzate secondo criteri di minimizzazione dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo l’Azienda - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -garantisce quanto previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) e recepito in Italia dal D. Lgs. 49/2014 “RAEE” (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), in relazione allo smaltimento dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita. Italtel dichiara trimestralmente le quantità di legno, plastica, carta ed acciaio costituenti gli imballi dell’immesso sul mercato italiano, versando alle Società della filiera CONAI il Contributo Ambientale ai sensi del D. Lgs. 152/06. Con riferimento al Regolamento Europeo

-53% Riduzione del

consumo di carta cumulato nel quinquennio 2010-2015

-15,9% Riduzione del

consumo di carta pro capite nel

quinquennio 2010-2015

Relazione sulla gestione

[44]

“REACH” 1906/2007 (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals), Italtel si accerta della conformità dei propri fornitori, chiedendo evidenza delle concentrazioni percentuali delle sostanze ad elevata pericolosità e della relativa Autorizzazione all’utilizzo proveniente dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA).

Fornitori Il Gruppo Italtel nel 2015 ha mantenuto una politica di fornitura sempre più attenta alle logiche di Corporate e Social Responsibility (CSR) utilizzando, in termini numerici, il 18% di fornitori che dichiarano di attuare politiche di CSR, mentre il volume dell’acquistato da tali fornitori ha raggiunto il 69%.

Italtel si è notevolmente impegnata nella logica di “Acquistare Bene”, valorizzando aspetti di qualità, tecnici, ambientali ed etico/sociali nel suo processo di acquisto, così da poter migliorare il suo Albo Fornitori, ottenendo che:

il 60% dei fornitori ha certificazioni ISO 9001, ISO 14001, ISO 27001;

il 24% ha certificazioni tecniche quali SOA, CAR, CEI, IEC ed ovviamente specializzazioni o certificazioni dei maggiori vendor di apparati per reti e data center quali: CISCO, VMWARE, NETAPP ecc.

Etica degli affari

Lealtà, fedeltà, conflitto d’interessi Italtel dispone da diversi anni di un sistema interno di segnalazione delle irregolarità che mette a disposizione dei dipendenti e di tutti coloro che operano per conto o in favore della Società. Tale sistema è costituito da linee telefoniche dedicate e da un indirizzo di posta elettronica attraverso cui comunicare eventuali violazioni al Codice Etico o, più in generale, illeciti di cui si è avuta conoscenza. Nel 2015, così come nel 2014, non è stata segnalata alcuna violazione del Codice Etico né sono stati segnalati illeciti perpetrati nell’ambito dell’attività lavorativa. Per quanto riguarda il conflitto d’interessi, Italtel utilizza una procedura interna per individuare e trattare le situazioni di potenziale conflitto. Nel 2015 e nel 2014 non si sono riscontrati casi di conflitto d’interessi.

Nessuna segnalazione di

violazioni al Codice Etico

nel 2015 e nel 2014

Nessuna segnalazione di

illeciti nell’ambito dell’attività lavorativa nel 2015 e nel 2014

Nessuna situazione di conflitto d’interessi riscontrata nel 2015 e nel 2014

69% Volume

dell’acquistato da Fornitori che

dichiarano di attuare politiche di CSR

18% Fornitori che

dichiarano di attuare politiche di CSR

60% Fornitori certificati ISO

24% Fornitori con

certificazioni tecniche specialistiche

Relazione sulla gestione

[45]

Concorrenza leale e rispetto della legalità Italtel opera con una molteplicità di soggetti (clienti, fornitori, partner, …) mantenendo rapporti improntati alla massima trasparenza e lealtà. La Società ha adottato fin dal 2002 un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e nel 2015 le è stato attribuito il Rating di Legalità (due “stelle” e un “più” su un totale di tre “stelle”) da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Questo importante risultato colloca Italtel tra quelle aziende impegnate ad adottare principi etici nei loro comportamenti e ad operare nel rispetto delle disposizioni di legge. A conferma di questo impegno, nel 2015 e nel 2014 non si sono registrati contenziosi per violazioni della legge a carico del personale dell'azienda nell'esercizio delle sue funzioni né sono state disposte sanzioni per violazioni delle normative sulla sicurezza dei prodotti, sulla privacy, sulla proprietà industriale e intellettuale, per pubblicità ingannevole o per comportamenti anti-competitivi di Italtel S.p.A. o di società del Gruppo.

Formazione sull’etica degli affari Nel 2014, in Italia, il 100% dei dipendenti che opera nelle aree a rischio ha ricevuto formazione in materia di prevenzione degli illeciti ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Nel 2015 è stato avviato un programma di formazione, attualmente in corso, a copertura di tutte le società estere del Gruppo sugli stessi temi. Al 31 dicembre il programma ha interessato il 34% dei dipendenti che operano all’estero nelle aree a rischio e si concluderà nel 2016.

Nessuna sanzione per violazioni delle normative,

per pubblicità ingannevole o per comportamenti anti-competitivi

nel 2015 e nel 2014

100% dei dipendenti che opera in Italia nelle

aree a rischio nel 2014

Nessun contenzioso per violazioni della legge a carico

del personale dell'azienda nell'esercizio delle sue funzioni

nel 2015 e nel 2014

34% dei dipendenti che opera nelle aree a

rischio delle società estere del Gruppo

nel 2015

“Rating di Legalità” attribuito dell’AGCM

Relazione sulla gestione

[46]

Controlli interni Italtel svolge una sistematica attività di auditing interno, parte della quale è rivolta all’etica degli affari. Gli audit interni afferenti a tale ambito sono stati 10 nel 2015 e 12 nel 2014.

L’attuazione delle azioni correttive e di miglioramento individuate nel corso degli audit è costantemente monitorata fino al definitivo completamento di ciascuna di esse. Italtel è inoltre sottoposta a audit esterni effettuati da terze parti con le quali intrattiene relazioni d’affari; nel 2015 ne sono stati eseguiti tre e, nel 2014, uno; essi hanno riguardato il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nell’utilizzo di software di terze parti. Tutti gli audit si sono conclusi positivamente.

Rapporti con la Pubblica Amministrazione Italtel intrattiene intensi rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ciò è testimoniato dalla rilevanza degli stanziamenti che la Società riceve a sostegno dell’attività interna di ricerca e sviluppo, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato. Inoltre, Italtel è presente nell’albo fornitori di 28 enti della Pubblica Amministrazione italiana. Infine, Italtel è in possesso dell’attestazione SOA (n.16819/4/00) per l’esecuzione di lavori pubblici ai sensi del D.P.R. n. 207/2010. L’attestazione SOA è la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, ovvero un documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a 150.000 Euro; tale attestazione garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore delle costruzioni di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori. Oltre alle capacità tecniche ed economiche, l’attestazione SOA prevede anche requisiti di moralità professionale, assenza di gravi violazioni nello svolgimento dell’attività d’impresa e regolarità nell’applicazione della disciplina sul diritto del lavoro.

22 audit interni effettuati sull’etica degli affari

negli anni 2014 e 2015

28 Presenze in Albo

fornitori di Amministrazioni

Pubbliche nel 2015

8,2M€ nel 2015 10,7M€ nel 2014

Contributi a fondo perduto

26,2M€ nel 2015 5,4M€ nel 2014

Finanziamenti a tasso agevolato

Relazione sulla gestione

[47]

Altri fatti di gestione dell’esercizio

Relazioni industriali Con l’accordo sindacale firmato al Ministero dello Sviluppo Economico il 12 febbraio 2015, Azienda e organizzazioni sindacali hanno concordato di proseguire il programma di CIGS fino al 31 dicembre 2015 per 127 dipendenti, con turni di rotazione pari al 10% del personale interessato. Sempre nello stesso periodo si concordato di ricorrere a due settimane di CIGS per un massimo di 820 lavoratori, mentre altri 137 dipendenti sono stati sospesi limitatamente a un periodo di 5 giornate dal 16 agosto al 31 dicembre 2015. In data 2 aprile 2015 e 11 maggio 2015 sono stati sottoscritti presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i verbali di accordo per il ricorso alla CIGS per ristrutturazione del debito ai sensi dell’art. 3 co. 1 legge n. 223/91 per il periodo 12 aprile 2015 – 31 dicembre 2015. Prima della conclusione dell’anno, con l’accordo raggiunto in Assolombarda il 20 novembre 2015 è stato definito nuovamente l’utilizzo del Contratto di Solidarietà per il 2016, dopo la sospensione avvenuta per tutto il 2015 avendo l’azienda raggiunto il 31 dicembre 2014 il limite massimo di 48 mesi consecutivi di utilizzo previsto dalla legge. L’accordo prevede dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 l’utilizzo del CdS verticale per 846 lavoratori con riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate intere più 30 minuti di riduzione giornaliera gli altri giorni, corrispondenti ad altri 16 giornate equivalenti), del CdS verticale per 125 lavoratori per 8 giornate annue e il rientro al lavoro con una percentuale di CdS del 50% mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino CIGS 2015 che non hanno ancora sostenuto l’esame previsto dal piano di riqualificazione di cui sopra e fino al superamento dello stesso.

Open Hub Med S.c.r.l. In data 5 novembre 2015 è stata costituita “OPEN HUB MED S.c.a.r.l. di cui Italtel S.p.A. detiene una partecipazione pari all'12,5% al 31 dicembre 2015. Scopo della nuova società è la messa in opera e la gestione di un HUB (ovvero di uno snodo trasmissivo) chiave per l’area del Mediterraneo che permetterà a tutti gli operatori nazionali ed internazionali di valorizzare le opportunità commerciali di servizi di telecomunicazione ed altri servizi connessi alla società dell’informazione.

Evoluzione di passività potenziali significative

Contenzioso fiscale in Italia Italtel S.p.A. (Italtel o la Società) ha in essere alcuni contenziosi fiscali pendenti che traggono origine dall’impugnazione degli avvisi di accertamento emessi dalla Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio Grandi Contribuenti (l’Ufficio) in relazione ai periodi di imposta 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009. L’Agenzia delle Entrate ha principalmente contestato ai fini IRES (i) l’omessa contabilizzazione di ricavi per una asserita prestazione di servizi svolta a favore di CD&R Investment III S.a.r.l. (socio al 48,77% di Italtel Group S.p.A.) quantificata in misura pari agli interessi passivi e costi connessi ai finanziamenti accesi in relazione all’operazione di Leveraged Buy Out con la quale nel corso del 2002 Italtel Group S.p.A. (già Italtel Holding S.p.A.) ha acquisito Italtel S.p.A. (per il tramite di Italtel Acquisition S.p.A.), riprendendo così a tassazione un importo pari a circa 19,5 milioni di Euro per il 2004, 18,9 milioni di Euro per il 2005, 17,5 milioni di Euro per il 2006, 16 milioni di Euro per il 2007, 14,6 milioni di Euro per il 2008 e 7,2 milioni di Euro per il 2009 (Rilievo LBO); ed inoltre (ii) l’indeducibilità di costi per servizi resi a favore di Italtel da società del Gruppo non residenti ai fini fiscali in Italia per difetto del requisito di inerenza ovvero di idoneo supporto documentale per un importo pari a circa 5,1 milioni di Euro per il 2004, 2,9 milioni di Euro per il 2005, 3,5 milioni di Euro per il 2006, 1,2 milioni di Euro per il 2007, 1,0 milione di Euro per il 2008 e 0,7 milioni di Euro per il 2009 (Rilievo Service Agreement). In relazione agli avvisi di accertamento notificati per il 2004 (in materia di IRES, IRAP e IVA) e all’avviso di accertamento notificato per il 2006 (in materia di IRES) la Commissione Tributaria Regionale di Milano (sentenze nn. 339 e 340 del 4 febbraio 2015) ha parzialmente accolto gli appelli dell’Ufficio e, con riferimento al Rilievo LBO, ha ridotto la ripresa a tassazione per il 2004 da circa Euro 19,5 milioni a circa Euro 9,5 milioni e

Relazione sulla gestione

[48]

per il 2006 da Euro 17,5 milioni a Euro 8,5 milioni. Con riguardo al Rilievo Service Agreement i giudici di secondo grado hanno ritenuto illegittima la relativa ripresa a tassazione. In data 4 settembre 2015 Italtel ha presentato ricorso per Cassazione impugnando i capi della sentenza a sé sfavorevoli. In data 6 ottobre 2015 l'Ufficio (rappresentato dall'Avvocatura di Stato) ha notificato il proprio controricorso senza tuttavia impugnare i capi della sentenza ad essa sfavorevoli. Tali capi della sentenza devono pertanto ritenersi passati in giudicato. Con riferimento all’avviso di accertamento relativo al 2006 in materia IRAP e IVA (riguardante il Rilievo Service Agreement), l’Avvocatura Generale dello Stato ha notificato in data 22 aprile 2014 il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Milano che ha integralmente accolto l’appello presentato dalla Società ed ha conseguentemente annullato il relativo avviso di accertamento. La Società ha notificato e depositato controricorso nei termini di legge. Relativamente agli avvisi di accertamento notificati per il 2005 e per il 2007 in materia di IRES, IRAP e IVA, la Commissione Tributaria Regionale di Milano (rispettivamente sentenza n. 1932 dell’8 maggio 2015 e sentenza n. 1880 del 6 maggio 2015) ha confermato l’annullamento del Rilievo LBO e del Rilievo Service Agreement. In data 2 novembre 2015 l’Ufficio ha presentato ricorso per Cassazione avverso le predette sentenze. In data 3 dicembre 2015 la Società ha presentato i propri controricorsi per Cassazione. Con riferimento agli avvisi di accertamento in materia di IRES, IRAP e IVA notificati per il 2008 e il 2009 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha depositato le sentenze n. 8651/2015 (riferita agli avvisi di accertamento IRES e IRAP) e n. 8652/2015 (relativa agli avvisi di accertamento IVA), con cui ha integralmente annullato gli avvisi di accertamento in oggetto. In data 4 aprile 2016 l’Ufficio ha notificato i ricorsi in appello davanti alla Commissione Tributaria Regionale di Milano avverso le sentenze di primo grado. Italtel si costituirà in giudizio nei termini di legge. In data 23 dicembre 2015 l’Ufficio ha notificato ad Italtel gli avvisi di accertamento in materia di IRES, IRAP e IVA relativi al 2010 con i quali, in relazione al Rilievo LBO, ha ripreso a tassazione maggiori imponibili per circa euro 7,5 milioni e, in relazione al Rilievo Service Agreement, ha disconosciuto costi per circa euro 0,9 milioni. In data 17 febbraio 2016 la Società ha depositato presso l’Ufficio istanza di accertamento con adesione in relazione a tutti gli avvisi notificati per il periodo di imposta 2010. Essendo trascorsi improduttivamente i termini per la definizione dell’adesione, Italtel ha proposto ricorso avverso agli avvisi di accertamento IRES IRAP e IVA, nei termini previsti dalla normativa vigente, in data 20 maggio 2016. Allo stato attuale Italtel, supportata da un parere di un proprio consulente fiscale, anche sulla base delle sentenze favorevoli di 2° grado relative ai periodi d’imposta 2005 e 2007, nonché dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare dello scorso 30 marzo n. 6/E, in merito al trattamento fiscale delle cosiddette “operazioni di acquisto con indebitamento”, ritiene che tali passività potenziali rappresentino un rischio possibile e non probabile e ha pertanto ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento.

Relazione sulla gestione

[49]

Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari

Nel presente capitolo sono fornite le analisi della situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014.

Risultati reddituali Nel seguito sono esposti i conti economici riclassificati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014

(migliaia di euro)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2015 ammontano a 441.074 migliaia di Euro ed evidenziano un incremento di 40.884 migliaia di Euro, pari al 10,2% rispetto all’anno 2014, che rilevava ricavi per 400.190 migliaia di Euro. All’interno del valore complessivo, solo i ricavi verso Telecom Italia mostrano una leggera flessione, diminuendo di 3.373 migliaia di Euro (-2,5%), passando da 133.526 migliaia di Euro dell’esercizio precedente a 130.153 migliaia di Euro nel 2015. I ricavi verso Altri operatori italiani ammontano a 41.072 migliaia di Euro, contro 37.213 migliaia di Euro del 2014, e segnano un incremento di 3.859 migliaia di Euro, pari al 10,4%. Tale incremento è dovuto prevalentemente ai ricavi verso Tiscali, non presente come cliente nel 2014. I ricavi verso Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione, che ammontano a 71.877 migliaia di Euro contro 54.328 migliaia di Euro del 2014, si incrementano di 17.549 migliaia di Euro, pari al 32,3% rispetto all’anno precedente. Tale incremento è dovuto principalmente alla fine dei lavori relativi all’Expo, oltre che ai maggiori ricavi verso Poste, Rai e Fiat. Anche i ricavi verso Operatori esteri evidenziano una crescita rispetto all’anno precedente, e raggiungono complessivamente un’incidenza percentuale pari al 44,9% sul totale dei ricavi (era il 43,8% nel 2014).

2015 2014 Variazioni

Ricavi delle vendite e prestazioni 441.074 400.190 40.884

Redditività a costi esterni/Primo margine 118.988 120.365 (1.377)

% sui ricavi 27,0% 30,1% Costo del lavoro (81.613) (79.198) (2.415) Spese operative nette (25.153) (29.052) 3.899 Contributi in conto esercizio 5.552 7.055 (1.503) Capitalizzazione costi Ricerca & Sviluppo 13.602 13.490 112 Altri costi e proventi (98) 1.098 (1.196)

EBITDA normalizzato 31.278 33.758 (2.480) % sui ricavi 7,1% 8,4%

Oneri straordinari del personale (576) (9.784) 9.208 Altri oneri e proventi non ricorrenti (539) (749) 210

EBITDA 30.163 23.225 6.938 % sui ricavi 6,8% 5,8%

Ammortamenti e svalutazioni (19.800) (22.589) 2.789 EBIT 10.363 636 9.727

Oneri finanziari netti (11.655) (10.606) (1.049) Risultato del periodo prima delle imposte (1.292) (9.970) 8.678

Imposte del periodo (17.348) (4.968) (12.380) Utile / (perdita) netto da attività cessate (124) (128) 4

Utile (perdita) del periodo (18.764) (15.066) (3.698)

Relazione sulla gestione

[50]

Più in dettaglio, l’area EMEA passa da 40.681 migliaia di Euro nel 2014 a 57.582 migliaia di Euro nel 2015 con un aumento di 16.901 migliaia di Euro, pari al 41,5% rispetto all’anno precedente dovuto interamente alla Spagna. All’interno dell’area LATAM, inoltre, i ricavi passano da 134.442 migliaia di Euro nel 2014 a 140.390 migliaia di Euro nel 2015, con una variazione positiva di 5.948 migliaia di Euro, pari al 4,4%, rispetto all’esercizio precedente, dovuto sostanzialmente ai maggiori ricavi in Perù. In sintesi, l’andamento dei ricavi 2015 comparati con quelli del 2014 è descritto nella tabella sottostante.

(migliaia di euro)

(a) Incidenza percentuale rispetto al totale (b) Variazione percentuale rispetto all’esercizio precedente La redditività a costi esterni diminuisce dal 30,1% del 2014 al 27,0% del 2015, a causa dei maggiori costi relativi alla System Integration che ha una marginalità inferiore all’anno precedente e alla diminuzione dei ricavi di prodotti proprietari. Il costo del lavoro ordinario al 31 dicembre 2015 ammonta a 81.613 migliaia di Euro contro un valore di 79.198 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014, aumentando, pertanto, di 2.415 migliaia di Euro, pari al 3,0%. Le spese operative nette dell’anno 2015 ammontano a 25.153 migliaia di Euro, risultando così in netto miglioramento (3.899 migliaia di Euro, pari al -13,4%) rispetto al valore di 29.052 migliaia di Euro registrato l’anno precedente. Ciò è sostanzialmente dovuto agli effetti del progetto “Relocation”, ovvero un’operazione di concentrazione industriale (trasloco, riqualificazione aree, nuova centrale termica dedicata, moving) che ha permesso il “compattamento” del personale di Milano Castelletto all’interno di unico edificio con conseguente sostanziale dimezzamento del costo di affitto. Tale operazione ha reso inoltre possibile un migliore utilizzo delle risorse energetiche e una più efficiente struttura di costi aziendali. I contributi in conto esercizio (relativi a erogazioni a fondo perduto concesse da enti pubblici a fronte di progetti di ricerca applicata) ammontano a 5.552 migliaia di Euro e diminuiscono, quindi, di 1.503 migliaia di Euro (-21,3%) rispetto all’esercizio precedente per ritardi in alcuni progetti. La capitalizzazione dei costi di sviluppo di R&D è superiore a quella dell’anno precedente per 112 migliaia di Euro. Gli altri costi e proventi operativi si decrementano nell’esercizio 2015 di 1.196 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2014. Dopo le suddette componenti, l’EBITDA normalizzato dell’esercizio 2015 si attesta a 31.278 migliaia di Euro (pari al 7,1% dei ricavi), in flessione di 2.480 migliaia di Euro (-7,3%) rispetto all’EBITDA di 33.758 migliaia dell’anno precedente. Gli oneri straordinari del personale ammontano, nell’anno 2015, a 576 migliaia di Euro, contro 9.784 migliaia di Euro dell’esercizio 2014, diminuendo, pertanto, di 9.208 migliaia di Euro (-94.1%). La voce Altri oneri e proventi non ricorrenti è negativa per 539 migliaia di Euro ed è inferiore di 210 migliaia di Euro rispetto all’anno precedente.

2015 % 2014 % Variazione %

(a) (a) (b)

Telecom Italia 130.153 29,5% 133.526 33,3% (2,5)%

Altri operatori italiani 41.072 9,3% 37.213 9,3% 10,4%

Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 71.877 16,3% 54.328 13,6% 32,3%

Operatori esteri - EMEA 57.582 13,1% 40.681 10,2% 41,5%

Operatori esteri - LATAM 140.390 31,8% 134.442 33,6% 4,4% Totale 441.074 100% 400.190 100% 10,2%

Relazione sulla gestione

[51]

I minori oneri non ricorrenti e oneri straordinari del personale sopra indicati, consente di pervenire ad un EBITDA di bilancio, per l’esercizio 2015, del valore di 30.163 migliaia di Euro (corrispondente al 6,8% dei ricavi), in aumento di 6.938 migliaia di Euro (+29,9%) rispetto all’EBITDA di 23.225 migliaia dell’anno precedente (e che corrispondeva al 5,8% dei ricavi). L’EBIT risulta positivo per 10.363 migliaia di Euro e si raffronta con il valore positivo di 636 migliaia di Euro dell’esercizio 2014, registrando, dunque, un incremento di 9.727 migliaia di Euro dopo ammortamenti e svalutazioni di 19.800 migliaia di Euro (22.589 migliaia di Euro nel 2014). L’ammontare degli oneri finanziari netti, pari a 11.649 migliaia di Euro, si raffronta con 10.602 migliaia di Euro del precedente esercizio, risultando in un peggioramento di 1.047 migliaia di Euro, pari al 9,9%. Vi è da considerare che rispetto al 2014 sono stati riclassificati dagli altri oneri e proventi operativi, gli oneri per operazioni di factoring di 980 migliaia di Euro. Il risultato del Gruppo prima delle imposte è negativo per 1.292 migliaia di Euro, in miglioramento rispetto al risultato negativo di 9.970 migliaia di Euro dell’esercizio 2014. L’onere per imposte dell’anno 2015 è di 17.348 migliaia di Euro di cui 9.735 conseguenti alla svalutazione delle imposte differite attive per la variazione del tasso d’imposta IRES dal 27,5% al 24% deliberato nella Legge di stabilità 2016 (Legge n. 208/15 all’art. 1, c. 61) a partire dall’esercizio 2017, mentre nel precedente esercizio ammontava a 4.968 migliaia di Euro. Il risultato netto del 2015, dopo una perdita netta da attività cessate pari a 124 migliaia di Euro (128 migliaia di Euro nel 2014) è negativo e ammonta a 18.764 migliaia di Euro. Esso si raffronta con il risultato negativo di 15.066 migliaia di Euro dell’esercizio precedente.

Sintesi patrimoniale Nel seguito viene esposta la sintesi patrimoniale al 31 dicembre 2015 e 2014.

(migliaia di euro) 31/12/2015 31/12/2014 Variazioni Attività e passività non correnti:

+ Avviamento 167.215 167.215 - + Immobili, impianti e macchinari e Altre attività immateriali 38.051 39.702 (1.651) + Altre attività 13.102 14.874 (1.772) + Imposte anticipate 74.016 83.739 (9.723) - Fondo per benefici ai dipendenti (19.423) (23.235) 3.812 - Fondi per rischi e oneri (6.577) (8.325) 1.748 - Altre passività (1.003) (415) (588) Attività e passività non correnti 265.381 273.555 (8.174) Capitale circolante: + Rimanenze 34.687 29.084 5.603 + Crediti commerciali 87.252 88.871 (1.619) + Altri crediti 20.901 28.579 (7.678) + Attività destinate alla cessazione 248 738 (490) - Debiti commerciali (143.491) (135.013) (8.478) - Altri debiti (57.327) (46.425) (10.902) - Passività destinate alla cessazione (392) (201) (191) Capitale circolante (58.122) (34.367) (23.755)

Totale capitale investito netto 207.259 239.188 (31.929)

Indebitamento finanziario netto 172.585 182.834 (10.249) di cui cassa (61.666) (44.437) (17.229) Patrimonio netto consolidato 34.674 56.354 (21.680)

Capitale sociale 2.000 2.000 - Altre riserve incluso risultato dell’esercizio 32.674 54.354 (21.680)

Totale indebitamento e Patrimonio netto 207.259 239.188 (31.929)

Relazione sulla gestione

[52]

Investimenti Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 18.268 migliaia di Euro, di cui 16.611 migliaia di Euro in immobilizzazioni immateriali e 1.657 migliaia di Euro in immobilizzazioni materiali. Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali, riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plant dei prodotti destinati al mercato, per un totale di 720 migliaia di Euro. Sono stati investiti inoltre 274 migliaia di Euro prevalentemente per la manutenzione straordinaria degli impianti e macchinari relativi alla sede di Castelletto e Carini e 565 migliaia di Euro prevalentemente in apparecchiature elettroniche e computer per il rinnovo tecnologico dei sistemi informatici e l’aggiornamento della rete dati della Società.

Risultati finanziari L’indebitamento finanziario netto risulta come segue:

(migliaia di euro) 31/12/2015 31/12/2014 VariazioniFinanziamenti bancari a breve termine 95.560 91.022 4.538 Finanziamenti a medio-lungo termine (bancario e agevolato) 153.385 138.151 15.234 Altri debiti finanziari 944 1.128 (184) Ratei e risconti passivi 120 142 (22) Indebitamento lordo 250.009 230.443 19.566 Denaro e valori in cassa (3.422) (3.573) 151 Banche conti correnti disponibili (58.244) (35.802) (22.442) Banche conti correnti vincolati (8.008) (5.062) (2.946) Crediti finanziari a breve termine (3.926) (3.056) (870) Ratei e risconti attivi (562) (116) (446) Altri titoli del circolante (3.262) - (3.262) Indebitamento netto 172.585 182.834 (10.249) L’indebitamento netto al 31 dicembre 2015 è pari a 172.585 migliaia di Euro e diminuisce di 10.249 migliaia di Euro rispetto a 182.834 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 per effetto dell’aumento delle disponibilità per 29.815 migliaia di Euro compensato dall’aumento dell’indebitamento lordo di 19.566 migliaia di Euro. I finanziamenti bancari a breve aumentano di 4.538 migliaia di Euro per nuove accensioni per 9.989 migliaia di Euro (di cui 4.999 finanziamenti a tasso agevolato) compensati da rimborsi pari a 9.682 migliaia di Euro (di cui 5.464 finanziamenti a tasso agevolato) e dalla rilevazione della quota a breve dei finanziamenti a medio e lungo termine per 4.231 migliaia di Euro. I finanziamenti a medio e lungo termine aumentano di 15.234 migliaia di Euro derivanti da 29.753 migliaia di Euro di nuove accensioni (di cui 18.114 finanziamenti a tasso agevolato), 10.288 migliaia di Euro di rimborsi e, come già indicato al paragrafo precedente, 4.231 migliaia di Euro per la quota riclassificata nel breve termine. Gli altri debiti finanziari diminuiscono di 184 migliaia di Euro e i ratei e risconti passivi diminuiscono di 22 migliaia di Euro. Il saldo delle banche conti correnti vincolati di 8.008 migliaia di Euro si riferisce a disponibilità liquide vincolate a garanzia dell’erogazione di due finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS, mentre l’importo di 5.062 migliaia di Euro vincolato al 31 dicembre 2014 è stato liberato nel corso del 2015. I crediti finanziari aumentano di 870 migliaia di Euro mentre i ratei e risconti attivi si incrementano di 446 migliaia di Euro. L’importo di 3.262 migliaia di Euro di Fondi monetari si riferisce ad investimenti in fondi costituiti da titoli del debito pubblico dello stato argentino liquidabili ed esigibili a brevissimo termine.

Relazione sulla gestione

[53]

Rapporti con parti correlate

La Società ha proseguito durante l’esercizio l’attività di monitoraggio delle operazioni con Parti Correlate a tutela degli azionisti di minoranza e degli altri portatori di interesse di Italtel S.p.A. da eventuali abusi, assicurando trasparenza informativa, nonché correttezza formale e sostanziale nell’esecuzione delle operazioni con Parti Correlate, sia nella fase istruttoria che nella fase esecutiva.

Italtel S.p.A. ha in essere una procedura interna riguardante le operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 16 dicembre 2014..

Con riferimento alle attività svolte con parti correlate nel corso dell’esercizio, si rimanda alla relativa sezione delle Note del bilancio.

Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio

Non si rilevano eventi successivi alla chiusura dell’esercizio oltre quelli già esposti nel capitolo Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. della Relazione sulla gestione.

Evoluzione prevedibile della gestione

Sul presupposto della continuità aziendale, come indicato nel relativo paragrafo, Italtel ritiene che le linee strategiche del Piano Industriale 2016-2022 possano costituire la base per un’ulteriore crescita della società Italtel S.p.A. e del Gruppo. Settimo Milanese, 9 giugno 2016 Per il Consiglio di Amministrazione L’Amministratore Delegato

Bilancio consolidato

[54]

BILANCIO

Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2015 e 2014 (migliaia di euro)

Nota 31/12/2015 31/12/2014 Attivo

Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari (7) 14.039 15.606 Avviamento (8) 167.215 167.215 Altre attività immateriali (9) 24.012 24.096 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto (10) 194 194 Attività finanziarie a medio e lungo termine (11) 10.587 2.132 Altre attività (12) 10.677 12.548 Imposte anticipate (13) 74.016 83.739

Totale attività non correnti 300.740 305.530 Attività correnti

Rimanenze (14) 34.687 29.084 Crediti commerciali (15) 87.252 88.871 Crediti per imposte correnti (16) 786 710 Altri crediti e attività (17) 20.115 27.869 Attività finanziarie a breve termine (18) 7.402 3.172 Banche conti correnti vincolati (19) - 5.062 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (19) 61.666 39.375

Totale attività correnti 211.908 194.143 Attività non correnti cessate (41) 248 738

Totale attivo 512.896 500.411 Patrimonio netto e Passivo Patrimonio netto

Capitale sociale (20) 2.000 2.000 Riserve (21) 98.728 98.728 Azioni proprie (22) - - Altre riserve inclusa perdita dell’esercizio (23) (66.054) (44.374)

Patrimonio netto di Gruppo 34.674 56.354 Capitale e riserve di Terzi - -

Totale Patrimonio netto 34.674 56.354 Passivo

Passività non correnti Fondi per benefici ai dipendenti (24) 19.423 23.235 Fondi per rischi e oneri (25) 6.577 8.325 Passività finanziarie a medio e lungo termine (26) 153.385 138.433 Altre passività (27) 1.003 415

Totale passività non correnti 180.388 170.408 Passività correnti

Debiti commerciali (28) 143.491 135.013 Debiti per imposte correnti (29) 1.829 1.155 Altri debiti e passività (30) 55.498 45.270 Passività finanziarie a breve termine (26) 96.624 92.010

Totale passività correnti 297.442 273.448 Passività non correnti cessate (41) 392 201

Totale passivo 478.222 444.057

Totale Patrimonio netto e Passivo 512.896 500.411

Bilancio consolidato

[55]

Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014

(migliaia di euro) Nota 2015 2014

Ricavi delle vendite e delle prestazioni (31) 441.074 400.190 Altri proventi (32) 18.432 24.792 Acquisti di materiali e servizi esterni (33) (353.955) (320.054) Costo del lavoro (34) (84.084) (89.018) Ammortamenti e svalutazioni (35) (19.800) (22.589) Altri costi operativi (36) (7.340) (8.475) Variazione delle rimanenze (37) 2.036 1.437 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (38) 14.000 14.353

Risultato operativo 10.363 636

Proventi finanziari (39) 24.623 16.763 Oneri finanziari (39) (36.278) (27.369) Proventi / (Oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto, netti - -

Risultato del periodo prima delle imposte (1.292) (9.970)

Imposte dell’esercizio (40) (17.348) (4.968)

Utile / (Perdita) dell’esercizio derivante dalle attività in funzionamento (18.640) (14.938) Utile / (Perdita) netto da attività cessate (41) (124) (128)

UTILE / (PERDITA) DEL PERIODO (18.764) (15.066) di cui Quota Gruppo (18.764) (15.066) di cui Quota di spettanza di Terzi - -

Bilancio consolidato

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Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014

(migliaia di euro) 2015 2014

Utile / (Perdita) dell’esercizio (18.764) (15.066) Utili / (Perdite) che si riverseranno a conto economico in futuro: Utili / (Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (3.727) (580) Utili / (Perdite) che non si riverseranno a conto economico in futuro: Rimisurazione piani per dipendenti (IAS 19): Utili / (perdite) attuariali 1.246 (1.844) Effetto fiscale (449) 507

Totale altri utili / (Perdite) imputati direttamente a Patrimonio netto (2.930) (1.917)

Totale utile / (Perdita) complessivo (21.694) (16.983) di cui Quota Gruppo (21.694) (16.983) di cui Quota di spettanza di Terzi - -

Bilancio consolidato

[57]

Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014

(migliaia di euro)

(1) Include il pagamento di imposte correnti per 5.462 migliaia di Euro e 6.301 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014. (2) Nel Risultato d’esercizio sono rilevati interessi passivi netti per 4.257 migliaia di Euro nel 2015 (1.011 migliaia di Euro nel 2014) non pagati alla chiusura

dell’esercizio.

2015 2014

A - Disponibilità monetarie nette iniziali (Indebitamento finanziario netto a breve) 44.437 48.254

B - Flusso monetario dall’attività operativa Perdita dell’esercizio (18.764) (15.066) Ammortamenti e svalutazioni 19.800 22.589 (Plusvalenze) / minusvalenze su dismissioni cespiti (17) 2 (Incremento) / Decremento imposte anticipate 9.274 (2.087) Incremento / (Decremento) dei fondi per benefici ai dipendenti (2.566) (4.816) Variazione di altri fondi (1.748) (1.653) Flusso monetario dell’attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante 5.979 (1.031) Variazioni del capitale circolante (Incremento) / Decremento dei crediti 2.109 31.737 (Incremento) / Decremento delle rimanenze (5.603) (186) (Incremento) / Decremento di altre attività 9.549 963 Incremento / (Decremento) dei debiti verso fornitori e altri 20.159 (12.464) Totale variazioni del capitale circolante 26.214 20.050 Totale (B) (1) 32.193 19.019

C - Flusso monetario da / (per) attività di investimento (Investimenti) e disinvestimenti in partecipazioni e titoli (447) (2.001) (Incremento) / Decremento altre attività finanziarie (4.230) (1.869) Disinvestimenti di immobilizzazioni 23 12 Investimenti in immobilizzazioni materiali (1.657) (1.714) Investimenti in immobilizzazioni immateriali (16.611) (14.739) Totale (C) (22.922) (20.311)

D - Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (2) Accensioni e (rimborsi) finanziamenti a breve termine 2.981 (4.587) Nuovi finanziamenti 34.740 14.308 Rimborso finanziamenti a terzi (19.915) (9.656) Riclassifica dei c/c vincolati nei crediti finanziari a lungo termine (8.008) - Accensione passività per locazioni finanziarie 95 23 Rimborso passività per locazioni finanziarie (53) (31) Variazione rapporti finanziari verso Italtel Group S.p.A. (231) (317) Incremento / (Decremento) altre passività finanziarie 1.951 (1.710) Totale (D) 11.560 (1.970)

E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) 20.831 (3.262)

Altre variazioni di Patrimonio netto (3.602) (555)

F - Disponibilità monetaria netta finale 61.666 44.437

Bilancio consolidato

[58]

Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015

(migliaia di euro)

Quota Gruppo Quota terzi

Totale Patrimonio

netto Capitale

sociale Riserve Azioni

proprie Altre

riserve incluso

risultato del periodo

Totale

Saldi al 1 gennaio 2014 2.000 98.728 -

(27.391) 73.337 - 73.337

Utile / (perdita) complessivo - - - (16.983) (16.983) - (16.983) Saldi al 31 dicembre 2014 2.000 98.728 -

(44.374) 56.354 - 56.354

Variazione area di consolidamento - - - 14 14 - 14 Utile / (perdita) complessivo - - - (21.694) (21.694) - (21.694) Saldi al 31 dicembre 2015 2.000 98.728 -

(66.054) 34.674 - 34.674

In concomitanza della prima applicazione dell’IFRS 10 dall’esercizio 2014 sono stati predisposti i dati comparativi dell’esercizio 2013. (1)La variazione dell’area di consolidamento di 14 migliaia di Euro si riferisce alla società Italtel Kenya Ltd che ha terminato il processo di liquidazione ed è

stata estinta. Al 31 dicembre 2014 l’apporto della società keniota al bilancio consolidato era un contributo negativo di 14 migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

[59]

Note del bilancio consolidato

Nota 1 Introduzione

Premessa Italtel S.p.A. (di seguito la Società Capogruppo) è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) ed è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A. Italtel Group S.p.A. è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) il cui capitale sociale, con riferimento alle azioni ordinarie con diritto di voto “A”, è detenuto come descritto a pagina 7, per il 48,77% da Clayton Dubilier & Rice Investment III Sarl, per il 19,37% da Telecom Italia Finance S.A., per il 18,40% da Cisco Systems International B.V., per il 10,81% da Capita Trustees Limited e per il 2,65% da Cordusio Fiduciaria per Azioni (di cui l’1,91% per azioni proprie e il restante 0,74% per azioni di manager e dipendenti). Tra le riserve di Patrimonio Netto risulta iscritta la Riserva Strumenti Finanziari Partecipativi per Euro 98.728.489, originariamente pari ad Euro 153.035.272. Tali strumenti, convertibili in azioni al verificarsi di determinati eventi, sono descritti in Relazione sulla gestione, nella Base di presentazione e nella Nota 21 – Riserve. La Capogruppo, attraverso le sue controllate (di seguito il Gruppo Italtel), offre soluzioni, prodotti e servizi prevalentemente per gli operatori di telecomunicazioni e anche per Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione. Tali soluzioni, prodotti e servizi vengono perlopiù proposti sotto forma di progetti per la convergenza voce-dati e fisso-mobile. Il presente bilancio consolidato annuale, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, è presentato in Euro, essendo l’Euro la moneta corrente nell’economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto e dalle Note del bilancio. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Rispetto al 31 dicembre 2014 ci sono state le seguenti variazioni dell’area di consolidamento: In data 27 aprile 2015 è stata costituita la società AUSOITALTEL S.A., con sede in Ecuador. Italtel S.p.A. ha sottoscritto il 99% del capitale sociale corrispondente a USD 495.000 e Italtel BV ha sottoscritto l’1% del capitale sociale corrispondente a 5.000 USD. Il capitale sottoscritto è stato versato il 4 agosto 2015. In data 23 dicembre 2015 è stata costituita la società Italtel USA LLC (così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. del 12 novembre 2015). Il capitale sociale è di USD 75.000 ed è stato interamente sottoscritto da Italtel S.p.A. Il versamento del capitale sottoscritto è avvenuto in data 9 febbraio 2016. Si sono concluse nel corso dell’esercizio 2015 le procedure di liquidazione delle società Italtel Kenya Ltd e Italtel Middle East Fz-LLC, che sono pertanto uscite dall’area di consolidamento. In data 4 marzo 2015 Italtel S.p.A. ha sottoscritto la Shareholder’s Resolution relativa alla messa in liquidazione della società controllata Italtel Middle East FZ-LLC e, in data 8 aprile 2015, il Board of Directors di Italtel Middle East ha deliberato di procedere con la chiusura della branch in Oman. In data 26 ottobre 2015 la società è stata sciolta definitivamente. In data 4 settembre 2015 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la notifica di avvenuta cancellazione di Italtel Kenya Ltd.

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Modalità di presentazione del bilancio La Società, con riferimento al 31 dicembre 2015, ha predisposto il bilancio d’esercizio in conformità ai principi contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"). Di seguito vengono indicate le principali variazioni apportate ai principi contabili internazionali Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2015: Con regolamento n. 1361/2014 emesso dalla Commissione Europea in data 18 dicembre 2014, sono state

omologate le disposizioni contenute nel documento “Annual Improvements to IFRSs - 2011–2013 Cycle”. Le previsioni in esso contenute hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 1 chiarendo che un “first time adopter” può, sebbene non obbligato, utilizzare nel primo bilancio redatto secondo gli IFRS, i documenti emessi dallo IASB ma non ancora in vigore se è consentita la loro applicazione anticipata; (ii) all’IFRS 3, chiarendo che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel bilancio della joint venture o joint operation; (iii) all’IFRS 13, chiarendo che la disposizione contenuta nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti (compresi i contratti non finanziari) rientranti nell'ambito dello IAS 39 o dell’IFRS 9; (iv) allo IAS 40, chiarendo che per stabilire quando l’acquisto di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell’IFRS 3.

Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° febbraio 2015: Con regolamento n. 2015/28 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, sono state

omologate le previsioni normative contenute nel documento “Annual Improvements to IFRSs - 2010–2012 Cycle”. Tali previsioni hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 2 Share-based Payments, chiarendo la definizione di “condizione di maturazione” e introducendo le definizioni di condizioni di servizio e di risultato; (ii) all’IFRS 3 Business Combinations, chiarendo che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico; (iii) all’IFRS 8 Operating Segments, richiedendo che venga data informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei segmenti operativi descrivendo i segmenti che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati valutati per determinare che i segmenti aggregati presentano caratteristiche economiche simili: (iv) allo IAS 16 “Property, plant and equipment” e IAS 38 “Intangible assets”, chiarendo la modalità di determinazione del valore contabile lordo delle attività, in caso di rivalutazione conseguente all’applicazione del modello della rideterminazione del valore; (v) allo IAS 24 Related Party Disclosures, stabilendo le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio.

Con regolamento n. 2015/29 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, sono state omologate le modifiche apportate allo IAS 19 dalle disposizioni contenute nel documento “Defined Benefit Plans: Employee Contributions (Amendments to IAS 19 Employee Benefits)”. Le modifiche apportate consentono la contabilizzazione in diminuzione del current service cost del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell’allocazione di tali contributi lungo l’arco temporale cui il servizio è reso.

Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016:

Con regolamento n. 2015/2173 emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, sono state omologate le modifiche apportate all’IFRS 11 “Joint arrangements”. La modifica richiede che un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”. Questo principio si applica sia per l’acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive di ulteriori interessenze. Tuttavia,

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una partecipazione precedentemente detenuta, non è rivalutata quando l'acquisizione di un'ulteriore quota ha come effetto il mantenimento del controllo congiunto (cioè l’acquisizione ulteriore non comporta l’ottenimento del controllo sulla partecipata).

Con regolamento n. 2015/2231 emesso dalla Commissione Europea in data 2 dicembre 2015, sono state omologate le modifiche apportate allo IAS 16 “Property, plant and equipment” e IAS 38 “Intangible assets”. La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. Secondo lo IASB, i ricavi generati da un’attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall’attività stessa.

Con regolamento n.2015/2441 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le modifiche

apportate allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”. Lo IASB ha introdotto la facoltà di valutare le partecipazioni in società controllate, collegate o in joint venture, nel bilancio separato, utilizzando il metodo del patrimonio netto. Tale facoltà che era prima preclusa si aggiunge quindi alle altre due opzioni che sono state mantenute: (i) metodo del costo; (ii) fair value in accordo allo IAS 39 o IFRS 9.

La Società Italtel S.p.A. si avvarrà della possibilità di adottare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, collegate o in joint venture dal 1 gennaio 2016.

Con regolamento n. 2015/2343 emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015, sono state

omologate le previsioni normative contenute documento “Annual Improvements to IFRSs - 2012–2014 Cycle”. Tali previsioni hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 5, chiarendo che quando un’attività non corrente (o gruppo di dismissione) viene riclassificata da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale; (ii) all’IFRS 7 “Service contracts” stabilendo che se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l’eliminazione contabile dell’attività, si richiede che venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora avere in relazione all’attività trasferita. In particolare, la modifica fornisce indicazioni su cosa si intende per “coinvolgimento residuo” ed aggiunge una guida specifica per aiutare la direzione aziendale a determinare se i termini di un accordo per la prestazione di servizi che riguardano l'attività trasferita, determinano o meno un coinvolgimento residuo; (iii) all’IFRS 7 “Interim Financial Statements” chiarendo che le informazioni integrative con riferimento alle compensazioni (“offsetting”) delle attività e passività finanziarie sono obbligatorie solo con riferimento al bilancio annuale. In caso di redazione dei bilanci intermedi, tali informazioni integrative andranno fornite solo se ritenute necessarie per far comprendere i cambiamenti avvenuti nella posizione finanziaria e nell’andamento economico di un’entità rispetto al suo ultimo bilancio annuale; (iv) allo IAS 19 ”Employee Benefits” richiedendo che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici; (v) allo IAS 34 “Interim Financial Reporting” chiarendo che le informazioni integrative richieste da tale principio possano essere incluse nelle note al bilancio intermedio oppure possano essere incluse, con specifici cross-references, in altre sezioni del fascicolo che include a sua volta il bilancio intermedio redatto in accordo allo IAS 34.

Con regolamento n.2015/2406 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le modifiche apportate allo IAS 1 “Presentation of financial statements”. Con il documento “Disclosure initiative (Amendments to IAS 1)” lo IASB ha chiarito alcuni aspetti con riferimento alla presentazione del bilancio: (i) enfasi sulla significatività delle informazioni integrative del bilancio (le disclosure non significative non devono essere fornite anche se richieste espressamente da uno specifico IFRS); (ii) ordine delle note esplicative al bilancio per le quali non è più previsto uno specifico ordine; (iii) aggregazione/disaggregazione delle voci di bilancio qualora si ritiene di fornire informazioni più chiare agli utilizzatori del bilancio. Le voci di bilancio previste come contenuto minimo dallo IAS 1 possono essere aggregate se ritenute non significative; (iv) sub-totali negli schemi di bilancio che devono rispettare specifici criteri; (v) informazioni richieste per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Si richiede esplicitamente di indicare anche la quota di OCI di pertinenza delle società collegate e joint venture contabilizzate con il

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metodo del patrimonio netto indicando anche per questi valori quali saranno o non saranno successivamente riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio.

Le nuove disposizioni si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, primo gennaio 2016 ed in base ad analisi preliminari del Management non genereranno impatti significativi sul bilancio del Gruppo Italtel, ad eccezione delle modifiche allo IAS 27 nel bilancio separato della Società Italtel S.p.A. come specificato sopra.

Nota 2 Principi contabili adottati

Considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale

Come indicato nella Relazione sulla gestione i risultati economici e finanziari al 31 dicembre 2015 del Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo, confermano il percorso di miglioramento del business iniziato nel 2013 e proseguito nel 2014 e 2015 pur rimanendo l’EBITDA (al lordo degli oneri di ristrutturazione) sostanzialmente immutato. Le azioni poste in essere dal management sono state dunque coerenti con il trend di miglioramento dei fondamentali delineato nel Piano Industriale 2012-2017. Ciò nonostante, anche in considerazione delle difficoltà economiche del settore di riferimento, i risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2015 hanno evidenziato, nel relativo periodo di riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, idonei a costituire il presupposto del mancato rispetto, alle relative date di verifica, di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Rispetto a quest’ultima circostanza sono quindi state tempestivamente assunte, da parte degli amministratori, adeguate misure volte a neutralizzarne gli effetti contrattuali. Poichè sulla base dei dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi alle banche finanziatrici nelle scorse settimane unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento, sarebbe emerso, sotto il profilo contrattuale, in occasione dell’approvazione del presente bilancio, il mancato rispetto di alcuni dei parametri finanziari previsti dall’Accordo di Ristrutturazione e dai contratti di finanziamento, a seguito delle azioni poste in essere dagli amministratori, la Società e le Banche Finanziatrici hanno formalizzato in data 1° giugno 2016 un accordo con durata fino al 1° gennaio 2017, che sospende l’applicazione delle clausole dei contratti di finanziamento relative alla verifica di tali parametri, e con il quale le banche finanziatrici si sono impegnate per tutto il periodo a non porre in essere alcuna azione prevista contrattualmente per l’eventuale violazione dei covenant finanziari e a non revocare, ridurre o cancellare gli affidamenti concessi (“Accordo di Standstill”). Inoltre al fine di recepire i significativi mutamenti intervenuti nel contesto di mercato in cui opera la Società rispetto al 2012, nonché al fine di aggiornare il piano in precedenza adottato, si è altresì resa necessaria la predisposizione di una versione rivisitata del piano industriale, economico e finanziario della Società e del Gruppo per il periodo 2016-2022 (il “Piano Industriale 2016-2022”) che si basa sulle seguenti direttrici strategiche: focalizzazione su Software e Servizi, coerentemente con la consapevolezza che il valore della digital

revolution è nel Cloud, nelle Applicazioni e nei Dati;

approccio a sei vertical markets, ossia Telecommmunications, ma anche Finance, Energy, Healthcare, Public Safety and Manufacturing, settori che saranno investiti fortemente dalla digitalizzazione;

proposizione di Soluzioni Integrate e Innovative , che ci consentano di estendere le nostre partnership e avvicinarci ai bisogni del cliente;

ulteriore crescita sui mercati esteri , estendendo la nostra forte presenza in America Latina ed Europa anche al Centro e Nord America e in altri mercati dell'est europeo.

Il Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società con delibera dell’8 giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) è stato altresì oggetto di un parere (comfort letter) da parte di un professionista esterno nell’ambito del quale è stata valutata la ragionevolezza delle ipotesi alla base del Piano stesso.

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Come già illustrato nella Relazione sulla gestione, nella nota riguardante i Fatti di rilievo relativi alla Società, l’Accordo di Standstill di cui sopra è stato sottoscritto anche al fine di consentire alla Società di portare avanti, da un lato, le trattative in corso con le banche finanziatrici relative all’operazione di estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito in essere in vista dell’approssimarsi della data di rimborso delle stesse, e in linea con il Piano Industriale 2016-2022 e, dall’altro, per consentire a Italtel Group S.p.A. di proseguire le trattative con un possibile partner industriale e/o finanziario per il trasferimento di una quota o della totalità delle azioni e degli SFP di Italtel S.p.A. L’Accordo di Standstill prevede inter alia un impegno della Società a fare quanto possibile al fine di condividere con gli organi deliberanti delle banche finanziatrici una proposta relativa all’estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito entro il 30 settembre 2016. In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli amministratori, valutate le significative incertezze di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione: del tempestivo avvio delle negoziazioni con le Banche Finanziatrici volte alla definizione di nuovi termini e

condizioni, che comprendano nuovi termini di scadenza e rimborso dei finanziamenti, che le parti intendono proseguire in buona fede;

che le Banche Finanziatrici sono anche titolari di Strumenti Finanziari Partecipativi; dell’Accordo di Standstill; del Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 giugno 2016 (in

aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) oggetto di una comfort letter da parte di un professionista esterno;

delle trattative in corso per il trasferimento di una quota delle azioni della Società e degli SFP in favore di uno o più partner industriali e/o finanziari;

del monitoraggio continuo della situazione finanziaria della Società; ritengono che la Società possa continuare a operare nel presupposto della continuità aziendale e su tale presupposto è stato redatto il Bilancio al 31 dicembre 2015.

Metodologia di consolidamento Il bilancio consolidato, redatto ai soli fini contrattuali, include i bilanci di Italtel Group S.p.A. e delle società del Gruppo Italtel S.p.A. I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2015 e sono quelli predisposti e approvati dai Consigli di Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo. Non sono state incluse nell’area di consolidamento, pertanto non sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale, le entità controllate il cui consolidamento non produrrebbe effetti significativi sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italtel. Tali entità sono contabilizzate al costo. I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i seguenti:

le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, dalla data in cui si realizza il controllo fino a quando il controllo è trasferito al di fuori del gruppo.

le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al valore equo (Fair Value) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile. La differenza tra il costo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, se positiva, è allocata alla voce dell’attivo Avviamento e, se negativa, contabilizzata a conto economico;

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gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;

gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di attività e passività cedute.

Le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo Italtel ha un’influenza notevole (di seguito Società Collegate), che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%, sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, a eccezione dei casi in cui risulta evidente che l’applicazione di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economico-finanziaria del Gruppo Italtel. In tali casi, la partecipazione è valutata al costo. Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento della acquisizione;

gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo Italtel sono contabilizzati nel conto economico consolidato dalla data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui per effetto delle perdite la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo Italtel è rilevata in un apposito fondo, solo nel caso il cui il Gruppo Italtel si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della collegata o comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società collegate non determinate dal risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve;

gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società Capogruppo/Società controllate e Società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo Italtel nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cui esse operano (la valuta funzionale). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei bilanci delle società espressi in valuta estera diversa dell’Euro sono le seguenti:

le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;

i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio; la “riserva di conversione valutaria” accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle

grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura, sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione;

l’avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal Fair Value correlati alla acquisizione di una entità estera sono trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;

nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per convertire i flussi di cassa delle società controllate estere.

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I tassi di cambio applicati sono riportati di seguito.

Media dei 12 mesi

al 31 dicembre 2015

Puntuale al31 dicembre 2015

Media dei 12 mesi al 31 dicembre 2014

Puntuale al31 dicembre 2014

Peso argentino 10,2599 14,0972 10,7718 10.2755Scellino keniota 109.066 111,299 116,779 110,05Real brasiliano 3,70044 4,3117 3,12113 3,2207Sterlina inglese 0,72585 0,73395 0,80612 0,7789Dollaro USA 1,10951 1,0887 1,3285 1,2141Zloty polacco 4,18412 4,2639 4,18426 4,2732Dirham Emirati Arabi 4,07334 3.99662 4,87957 4,45942Nuevo Sol peruviano 3,53237 3,70833 3,76781 3,63265Riyal Arabia Saudita 4,16201 4,08624 4,98307 4,55733Rial Oman 0,426715 0,418605 0,511258 0,467245

Nella Nota 46 sono riportati gli elenchi delle società partecipate direttamente o indirettamente dalla Capogruppo.

Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente descritti nelle note seguenti, per i quali è stato applicato il valore equo (Fair Value) e sono presentati, salvo ove diversamente indicato, in migliaia di Euro. Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A - Immobili, impianti e macchinari Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico. Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall’ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della stimata vita utile al netto del valore recuperabile residuo. La vita utile stimata dal Gruppo Italtel, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati industriali 33 anni Impianti e macchinari 5-10 anni Attrezzature industriali e commerciali 4 anni Altri beni 4-10 anni

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La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio. I terreni non sono ammortizzati. Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del component approach.

B - Beni in leasing Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo Italtel i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo Italtel al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicati per le immobilizzazioni materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione. Eventuali plusvalenze realizzate sulla cessione di beni retrolocati in base a contratti di locazione finanziaria sono iscritte tra le altre passività e imputate a conto economico sulla base della durata del contratto di locazione. Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

C - Attività immateriali Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile al netto del valore recuperabile residuo.

(i) Avviamento L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al Fair Value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Il test di impairment sull’avviamento avviene con cadenza almeno annuale. Tale test viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui attribuire l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il relativo Valore d’Uso (cfr. successivo punto D per maggiori dettagli circa la determinazione del Valore d’Uso). Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla cash generating unit l’eccedenza residua è allocata alle attività materiali e immateriali incluse nella cash generating unit in proporzione del loro valore di carico. Il valore contabile di ogni attività all’interno della cash generating unit non potrà essere svalutato al di sotto del più elevato tra:

il Fair Value dell’attività al netto delle spese di vendita; il valore in uso, come sopra definito; e zero.

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(ii) Costi di Ricerca e sviluppo I costi relativi all’attività di Ricerca e sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono sostenuti, a eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali laddove risultano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

il progetto è chiaramente identificato e i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera attendibile;

è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto; è dimostrata l’intenzione di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal progetto; esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l’utilità dell’immobilizzazione

immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto; sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

L’ammortamento dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali inizia a partire dalla data in cui il risultato generato dal progetto è commercializzabile. L’ammortamento è effettuato in quote costanti in un periodo di tre anni, che rappresenta la durata della stimata vita utile delle spese capitalizzate.

(iii) Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili Gli oneri relativi all’acquisizione di diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati sulla base dei costi sostenuti per il loro acquisto. L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

D Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali

(i) Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne sia interne al Gruppo Italtel, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del Valore Recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione a conto economico. Il Valore Recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo Fair Value ridotto dei costi di vendita e il suo Valore d’Uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati originati dall’utilizzo dell’attività e di quelli derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Nel determinare il Valore Recuperabile, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, ovvero della cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al Valore Recuperabile. Qualora vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati rilevati gli ammortamenti.

(ii) Avviamento e attività a vita indefinita Per le attività immateriali con vita utile indefinita, tra le quali rientra l’Avviamento, il principio contabile internazionale n. 36 (IAS 36) richiede la misurazione formale del Valore Recuperabile (c.d. impairment test) almeno annualmente e a prescindere dalla circostanza per la quale si rilevino indicazioni di possibili perdite di valore. La verifica viene svolta normalmente alla fine di ogni esercizio e, pertanto, la data di riferimento per tale valutazione è costituita dalla data di chiusura del bilancio. Il principio IAS 36 definisce i criteri e le regole da seguire per effettuare i controlli per riduzione di valore, indicando esplicitamente che tali criteri si applicano con riferimento sia a singole attività sia ai gruppi di attività denominati Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit o CGU).

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Se il valore contabile di un’attività o dell’unità generatrice di Flussi Finanziari (o del gruppo di unità) eccede il rispettivo Valore Recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di valore. Si intende per Valore Recuperabile di un attività il più alto tra il suo Fair Value netto dei Costi di Vendita e il suo Valore d’Uso. Il Valore d’Uso è definito dal principio IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede derivabili da un'attività. Il calcolo del Valore d’Uso di un'attività comporta la stima dei flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua dismissione finale e l’applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. La stima dei futuri flussi finanziari si basa sui più recenti budget e piani previsionali approvati dalla direzione aziendale. I flussi si riferiscono all’attività nelle condizioni d’uso attuali, senza includere effetti attesi da ristrutturazioni non impegnate o da miglioramenti delle condizioni d’uso attesi in futuro. Il tasso di attualizzazione riflette le valutazioni correnti di mercato del costo finanziario del tempo e dei rischi specifici connessi all'attività d'impresa. Nel caso in cui il Valore in uso risulti inferiore al valore contabile della cash generating unit, la differenza negativa viene in primo luogo imputata a riduzione del valore contabile dell’avviamento fino alla totale svalutazione dello stesso. L’ulteriore riduzione di valore viene imputata in maniera proporzionale alle altre attività della cash generating unit in proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del Valore Recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore contabile delle attività non viene ridotto mai al di sotto del maggiore tra il loro Valore Recuperabile e zero.

E - Strumenti finanziari

Attività finanziarie Le attività finanziarie sono al momento della prima iscrizione classificate in una delle seguenti categorie e valutate come segue:

Finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono inclusi nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l’attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Investimenti disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti finanziari sono valutati sin dalla prima iscrizione al Fair Value e gli utili o perdite da valutazione rilevati in una riserva di patrimonio netto che viene riversata a conto economico solo nel momento in cui l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si evidenzia che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata. Limitatamente ai titoli di debito se, in un periodo successivo, il Fair Value aumenta e l’incremento può essere correlato oggettivamente a un evento che si verifica dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata, con l’importo stornato rilevato a conto economico. Inoltre per i titoli di debito la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è iscritta in bilancio in contropartita del conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei cambi, mentre le variazioni dei cambi relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale negoziabilità della stessa; sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

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Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto e il Gruppo Italtel ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Passività finanziarie Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono valutate al momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo Italtel abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio. Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando vengono estinte, cioè quando l’obbligazione contrattuale è soddisfatta, oppure viene cancellata o scade.

Strumenti derivati Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al Fair Value. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del Fair Value degli strumenti oggetto di copertura (Fair Value hedge; es. copertura della variabilità del Fair Value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al Fair Value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del Fair Value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del Fair Value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione coperta. La soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell’hedge accounting è verificata periodicamente. Le variazioni del Fair Value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura contabile sono rilevate a conto economico.

Determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari Per la determinazione del Fair Value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un mercato attivo, il Fair Value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

F - Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, nonché dei prodotti finiti e merci è determinato applicando il metodo FIFO. I lavori in corso su ordinazione, qualora non completati alla data di bilancio, sono contabilizzati secondo il metodo della percentuale di completamento in base a quanto previsto dallo IAS 11. Nel caso in cui i lavori in corso su ordinazione presentino una perdita a finire la stessa viene contabilizzata integralmente alla chiusura dell'esercizio come previsto dai principi contabili.

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G – Crediti verso clienti e altri crediti I crediti sono iscritti inizialmente al fair value. Il valore così determinato viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile. Le svalutazioni sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l’esperienza storica accumulata. Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l’eliminazione dei crediti dall’attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dallo IAS 39.

H - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni). Gli elementi inclusi nella liquidità netta, se in Euro, sono iscritti al valore nominale corrispondente al Fair Value, se in altra valuta al cambio corrente alla chiusura del periodo. Ai fini della determinazione della liquidità netta, i conti correnti passivi, inclusi nella voce “Passività finanziarie a breve termine”, sono rilevati a riduzione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti sole se tale compensazione possa essere effettuata su base legale.

I - Patrimonio netto

(i )Capitale sociale Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione del capitale sociale, al netto dell’eventuale effetto fiscale differito.

(ii )Riserve Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo. In particolare include la Riserva legale movimentata attraverso accantonamenti rilevati ai sensi dell’art. 2430 del Codice Civile, ovvero è incrementata in misura pari alla ventesima parte degli utili netti realizzati dalla Capogruppo, fino a che la riserva in oggetto non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale della Capogruppo. Una volta raggiunto il quinto del capitale, qualora la riserva, per qualsiasi ragione, venga diminuita, la stessa è reintegrata con accantonamenti annuali nella misura minima pari a quella sopra indicata.

(iii) Azioni proprie Nel caso in cui la Capogruppo o un’entità del Gruppo Italtel acquistino azioni della Capogruppo il valore delle azioni acquistate è dedotto dal Patrimonio netto consolidato sino al momento in cui le azioni sono annullate o cedute. Il valore delle azioni proprie è rappresentato dal costo di acquisto determinato con il metodo FIFO (First In First Out). Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

(iv) Strumenti Finanziari Partecipativi All’interno delle riserve sono compresi gli strumenti finanziari partecipativi il cui dettaglio è esposto nel capitolo Base di presentazione della Relazione sulla gestione.

(v) Altre riserve incluso utile dell’esercizio Includono i risultati economici del periodo in corso e degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite), il Fair Value dei derivati di copertura su transazioni future al netto del relativo effetto fiscale (cfr. sopra punto E - Strumenti derivati), gli effetti derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere che hanno valuta funzionale diversa dall’Euro.

J – Fondi per benefici ai dipendenti Il Gruppo Italtel riconosce diverse forme di piani pensionistici a benefici definiti e a contribuzioni definite, in linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate nei paesi in cui svolge le proprie attività. I premi pagati a fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata nell’esercizio.

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I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni definite. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo Italtel. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo Italtel è effettuata con il “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell’ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti “benefici maturati”, considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l’Azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l’anzianità complessivamente raggiunta all’epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto metodo prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera, rinnovi contrattuali, ecc.), fino all’epoca di cessazione del rapporto di lavoro. Nell’esercizio 2013 Italtel ha applicato per la prima volta la nuova versione dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti” (di seguito “IAS 19 R”) emessa dallo IASB in data 16 giugno 2011 e omologata dell’Unione Europea in data 5 giugno 2012, con Regolamento n.475/2012. L’applicazione dello IAS 19 R ha comportato il riconoscimento immediato degli utili e perdite attuariali direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi, essendo venuta meno la possibilità di applicare il cosiddetto “metodo del corridoio” di cui Italtel si era avvalsa fino all’esercizio 2012. Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di TFR per il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso, la Legge Finanziaria 2007, con la quale è stata anticipata al 1° gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla previdenza complementare introdotta dalla Legge n. 296/2006, prevede il conferimento alla previdenza complementare del TFR maturando, con modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007. A seguito della pubblicazione dei decreti attuativi dei dettami della Finanziaria 2007 in merito alla riforma della previdenza complementare inerente al TFR, le situazioni patrimoniali redatte dopo la pubblicazione di detti decreti devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa. Si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in Azienda, poiché la quota maturanda viene versata a un’entità economica separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS), senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a carico dell’Azienda, connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente e vengono quindi considerati piani pensionistici a contributi definiti e contabilizzati di conseguenza. Anche per coloro che, con modalità esplicita, hanno deciso di mantenere il TFR in Azienda sotto la previgente normativa, il TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007 viene versato al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS e quindi considerato un piano a contributi definiti.

K - Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.

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I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell’esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento. Nelle note al bilancio e nella relazione sulla gestione sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

L – Debiti commerciali, altri debiti, altre passività I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritte inizialmente al fair value incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati, in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento. Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

M - Riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti tipici della proprietà. I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di avanzamento lavori. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

N - Contributi pubblici I contributi pubblici sono iscritti in bilancio quando sussiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste dagli Organi Governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati per competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti.

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati come ricavi differiti nella voce “Altre passività” delle passività non correnti e “Altri debiti e passività” delle passività correnti rispettivamente per la quota a lungo e a breve termine. Il ricavo differito è imputato a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è direttamente riferibile. I contributi diversi dai contributi in conto capitale vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri proventi”.

O - Riconoscimento dei costi I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.

P - Imposte Le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile dell’esercizio, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio. Le imposte differite/anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio separato. Le attività per imposte anticipate sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

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Le imposte differite sono calcolate tenendo conto nella formulazione dell’aliquota prevista per il periodo di riversamento, dell’aliquota applicabile o sostanzialmente applicabile alla data di bilancio. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come quelle sugli immobili, sono incluse tra gli “Oneri operativi”. Le imposte sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Q - Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzati a conto economico.

R - Dividendi Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. Il dividendo è rilevato nell’utile (perdita) dell’esercizio a meno che la società non opti per il metodo del patrimonio netto, nel qual caso il dividendo è contabilizzato a riduzione del valore contabile della partecipazione.

Nota 3 Uso di stime La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica e assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Nota 4 Principi contabili di particolare rilevanza Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati consolidati riesposti.

Riduzione di valore delle attività: in accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, le attività materiali e immateriali con vita definita e l’avviamento sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l’uso. Nel caso dell’avviamento tale verifica si effettua almeno una volta all’anno. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli Amministratori l’esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno del Gruppo e dal mercato, nonché dall’esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime tecniche valutative sono applicate in sede di verifica finalizzata alla determinazione della recuperabilità degli avviamenti in relazione ai quali tali verifiche sono svolte con cadenza almeno annuale. La corretta identificazione degli elementi indicatori

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dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli Amministratori.

Ammortamento delle attività materiali e immateriali: l’ammortamento delle attività materiali e immateriali costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli Amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è stata acquistata; essa è basata sull’esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia. Pertanto, l’effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Fondi rischi legali e fiscali: a fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti rappresentativi il rischio di soccombenza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla data operata dal management. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero, pertanto, avere effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli Amministratori per la redazione del bilancio consolidato del Gruppo.

Nota 5 Informativa sui rischi finanziari

Rischio di liquidità Il rischio di liquidità si manifesta qualora il Gruppo non detenga o incontri difficoltà a reperire le risorse necessarie per far fronte agli impegni finanziari futuri. Il rischio cui è soggetto il Gruppo è legato alle risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e alle difficoltà potenziali nell’ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie. Il Gruppo dispone dei fondi e delle linee di credito descritte nelle Note del bilancio consolidato che, unitamente ai flussi di cassa generati dall’attività operativa e di finanziamento, hanno consentito di soddisfare il pagamento dei creditori e, inoltre, consentiranno al Gruppo di soddisfare anche i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti , tenuto conto di quanto riportato nel paragrafo delle Considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale. La Società ha in essere alcuni covenant e al riguardo si rimanda a quanto descritto nel capitolo Fatti ri rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. della Relazione sulla gestione e nella Nota 26. I debiti verso fornitori scaduti al 31 dicembre 2015, sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente, sono 15,6 milioni di Euro, al netto dello scaduto tecnico (entro 30 giorni) ed eventuali contestazioni. Di questi, 8,4 milioni di Euro entro 60 giorni, 3,8 milioni di Euro entro 90 giorni e 3,4 milioni di Euro oltre i 90 giorni.

Rischio di credito Il rischio del credito è il rischio che un cliente o una controparte commerciale o finanziaria causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione di pagamento.

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La massima esposizione teorica al rischio di credito al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile delle Altre attività, dei Crediti commerciali delle Attività finanziarie a breve termine e delle Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali per complessivi 187.112 migliaia di Euro (176.897 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici. La direzione finanziaria del Gruppo monitora mensilmente il rischio di esigibilità del credito, scaduti e linee di credito affidate per i maggiori clienti di ciascuna società del Gruppo. L’esposizione più rilevante è quella relativa ai crediti commerciali verso clienti. Al 31 dicembre 2015 i Crediti commerciali per 87.252 migliaia di Euro (88.871 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) sono iscritti al netto di una svalutazione accumulata di 9.198 migliaia di Euro (9.267 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). Al 31 dicembre 2015 lo scaduto dei crediti commerciali al netto del fondo svalutazione è pari a 14,67 milioni di Euro (9 milioni di Euro al 31 dicembre 2014), di questi 1,93 milioni di Euro sono compensabili con debiti per forniture e 2,95 milioni di Euro sono relativi allo scaduto tecnico. Le disponibilità liquide del Gruppo sono depositate presso primarie controparti.

Rischio di tasso d’interesse Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi a vista. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessione di crediti derivanti dalla loro attività commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo.

Rischio di cambio Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute in quanto opera in un contesto internazionale. Il Gruppo Italtel conclude operazioni di acquisto e in misura minore di vendita in Dollari USA. Poiché l’Euro è la valuta di rappresentazione del bilancio consolidato del Gruppo, eventuali variazioni del rapporto di cambio tra l’Euro e il Dollaro USA determinano i seguenti effetti:

l’apprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente positivi sulla redditività operativa e negativi sui ricavi delle vendite e delle prestazioni;

il deprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente negativi sulla redditività operativa e positivi sui ricavi delle vendite e delle prestazioni.

Operazioni espresse in altre valute diverse dall’Euro sono poco significative rispetto alle attività del Gruppo Italtel; pertanto, gli effetti delle variazioni dei rapporti di cambio tra l’Euro e valute estere diverse dal Dollaro USA potrebbero influenzare, in modo marginale, il risultato d’esercizio del Gruppo. Il Gruppo, al fine di ridurre gli effetti delle variazioni di cambio tra Euro e Dollaro americano, è parte di contratti derivati con lo scopo di coprire i rischi di cambio sugli acquisti nominati in Dollari americani. Nei bilanci predisposti in accordo agli IFRS omologati dalla Commissione Europea i contratti derivati devono essere valutati al relativo Fair Value alla data di riferimento del bilancio. I nozionali di tali contratti derivati sono dettagliabili come segue:

(*) Controvalore al cambio del 31 dicembre

Forward(*) Altre forme(*) Totale 31 dicembre 2015 43.775 - 43.775 31 dicembre 2014 41.148 - 41.148

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Al 31 dicembre 2015 e 2014 il Fair Value dei contratti derivati in essere risultava come segue: 31/12/2015 31/12/2014

Coperture su rischi di cambio 4.697 1.517 Nel corso dell’anno 2015 la società Italtel Argentina ha stipulato dei contratti denominati in pesos argentini per tutelarsi dalle oscillazioni del cambio tra pesos e dollaro americano per un nozionale pari a 13.778 migliaia di Euro che hanno determinato un fair value positivo per 3.464 migliaia di Euro. Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini di valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici. Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva differenze da conversione.

Nota 6 Criteri seguiti per realizzare il passaggio dai Principi Contabili Italiani agli IFRS omologati dalla Commissione Europea

Modalità di presentazione degli schemi di bilancio Per lo schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio “non corrente/corrente”, mentre per lo schema di Conto economico è stato adottato lo schema che prevede la classificazione per natura delle componenti di costo. Per lo schema di Rendiconto finanziario è stato adottato il metodo indiretto.

Bilancio consolidato

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Nota 7 Immobili, impianti e macchinari La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili: 2014 Terreni Fabbricati

industriali Impianti e

macchinari Attrezza-

ture industriali

Altri beni Immobiliz-zazioni

in corso

Totale

Costo originario Saldo al 1° gennaio 2014 327 24.273 29.030 53.221 82.170 197 189.218 Incrementi - 67 306 754 514 73 1.714 Svalutazioni / ripristini - - - - (18) (18) Dismissioni - (55) (2.883) (1.238) (2.812) - (6.988) Differenza di traduzione - - (22) 3 5 - (14) Riclassifiche - - - 86 (64) (165) (143) Saldo al 31 dicembre 2014 327 24.285 26.431 52.826 79.813 87 183.769 Fondo ammortamento Saldo al 1° gennaio 2014 - (15.057) (25.721) (51.046) (79.942) - (171.766) Ammortamenti - (755) (839) (1.102) (796) - (3.492) Svalutazioni / ripristini - - - - - - Dismissioni - 55 2.880 1.238 2.801 - 6.974 Riclassifiche - - - 13 105 - 118 Differenza di traduzione - - 15 (3) (9) - 3 Saldo al 31 dicembre 2014 - (15.757) (23.665) (50.900) (77.841) - (168.163) Valore netto contabile Saldo al 1° gennaio 2014 327 9.216 3.309 2.175 2.228 197 17.452 Saldo al 31 dicembre 2014 327 8.528 2.766 1.926 1.972 87 15.606 2015 Terreni Fabbricati

industriali Impianti e

macchinari Attrezza-

ture industriali

Altri beni Immobiliz-zazioni

in corso

Totale

Costo originario Saldo al 1° gennaio 2015 327 24.285 26.431 52.826 79.813 87 183.769 Incrementi - 19 274 720 565 79 1.657 Svalutazioni / ripristini - - - - (29) (29) Dismissioni - (27) (94) (1.788) (3.095) - (5.004) Differenza di traduzione - - (42) - (225) - (267) Riclassifiche - - (17) 20 18 (43) (22) Saldo al 31 dicembre 2015 327 24.277 26.552 51.778 77.076 94 180.104 Fondo ammortamento Saldo al 1° gennaio 2015 - (15.757) (23.665) (50.900) (77.841) - (168.163) Ammortamenti - (705) (698) (989) (726) - (3.118) Svalutazioni / ripristini - - - - - - Dismissioni - 26 91 1.788 3.093 - 4.998 Differenza di traduzione - - 35 (1) 162 - 196 Riclassifiche - - - - 22 - 22 Saldo al 31 dicembre 2015 - (16.436) (24.237) (50.102) (75.290) - (166.065) Valore netto contabile Saldo al 1° gennaio 2015 327 8.528 2.766 1.926 1.972 87 15.606 Saldo al 31 dicembre 2015 327 7.841 2.315 1.676 1.786 94 14.039 Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono stati di 1.657 migliaia di Euro. Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali, riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti destinati al mercato, per un totale di 720 migliaia di Euro. Sono stati investiti inoltre 274 migliaia di Euro prevalentemente per la manutenzione straordinaria degli impianti e macchinari relativi alla sede di Castelletto e Carini e 565 migliaia di

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Euro prevalentemente in apparecchiature elettroniche e computer per il rinnovo tecnologico dei sistemi informatici e l’aggiornamento della rete dati della Società. Al 31 dicembre 2015, i terreni, i fabbricati industriali, gli impianti e i macchinari, le attrezzature industriali e gli altri beni, includono beni soggetti a ipoteche di primo grado, pegno e privilegio speciale, in relazione ai finanziamenti ricevuti da Italtel S.p.A. e descritti nella nota 26.

Nota 8 Avviamento La voce Avviamento e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili: 31/12/2015 31/12/2014 Valore al 1° gennaio 167.215 167.215 Incrementi - - Svalutazioni - - Valore al 31 dicembre 167.215 167.215 L’Avviamento si è originato conseguentemente all’assunzione del controllo totalitario della ex Italtel S.p.A. da parte dell’allora controllante Italtel Acquisition S.p.A., denominata Italtel S.p.A. dopo la fusione per incorporazione, e rappresenta la differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2000, al netto dell’ammortamento cumulato al 31 dicembre 2003 e della svalutazione rilevata al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2011. In conformità con lo IAS 36, l’avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Tale test viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (“cash generating unit”) sulla quale l’avviamento è allocato. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità generatrice dei flussi finanziari e il relativo Valore d’Uso. In base al principio IFRS 13 il Fair Value è definito come il prezzo che dovrebbe essere ricevuto per vendere un’attività o che dovrebbe essere corrisposto per estinguere una passività in una transazione normale tra partecipanti al mercato alla data della valutazione. Ne consegue che, per la stima del Fair Value, si può far riferimento agli indicatori di valore espressi da transazioni per attività similari effettuate all'interno dello stesso settore industriale, sui mercati regolamentati oppure in contesto privato. Gli indicatori di valore sono generalmente espressi in forma di coefficienti moltiplicatori riferiti a indicatori di redditività. Nel caso di Italtel le modalità applicative utilizzate per la misurazione del Valore Recuperabile dell’Avviamento possono essere riassunte come segue. Si precisa che il test è stato condotto con il supporto di una primaria società di consulenza. Relativamente al perimetro, data l’interdipendenza tra i flussi di cassa generati dalla capogruppo e dalle controllate estere, il gruppo di attività della CGU di riferimento per il controllo dell’Avviamento è stato identificato come corrispondente alla totalità delle attività operative del bilancio consolidato. Relativamente alle metodologie, le stime del Valore Recuperabile sono state condotte con riferimento all’approccio del Fair Value, come più sopra descritto, sulla base dei flussi di cassa scontati (metodo DCF) e di alcuni moltiplicatori di mercato. I dati finanziari prospettici per l’applicazione delle metodologie sono predisposti su base consolidata e denominati in valuta Euro, e sono stati derivati dai dati previsionali aggiornati 2016 - 2020 del Gruppo Italtel. Il piano è stato elaborato su un orizzonte temporale di sette anni, 2016 – 2022, ma ai fini dell’impairment test sono stati considerati solamente i primi cinque anni, in linea con i principi contabili. Tale Piano è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2016, in aggiornamento della riunione convocata il 27 maggio 2016.

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Relativamente alle modalità applicative, per il metodo DCF è stato adottato un modello con periodo esplicito di previsione dei flussi finanziari a cinque anni e valore residuo calcolato con algoritmo della rendita perpetua. Il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari e del valore residuo è il costo medio ponderato del capitale (WACC), calcolato con le modalità di prassi e sulla base della struttura finanziaria prevalente per le società del settore. Nel caso di specie il tasso utilizzato risulta dalla media ponderata dei tassi riferiti ai principali paesi di attività del Gruppo. Più in dettaglio i parametri relativi ai tassi finanziari medi utilizzati nella predisposizione dell’impairment test approvato dal Consiglio di amministrazione in data 8 giugno 2016 preliminarmente all’approvazione del bilancio, per la stima DCF del Valore Recuperabile delle attività della CGU su base consolidata sono i seguenti: costo del capitale di rischio (KE) stimato con il Capital Asset Pricing Model compreso in una forbice tra

l’9,6% ed il 20,8% a seconda dei mercati di riferimento ed inclusivo di un Execution premium del 3%; costo medio ponderato del capitale WACC corrispondente al tasso KE, in ipotesi di struttura finanziaria

interamente costituita da capitale proprio, e quindi pari all’ 11,6% (il WACC 2014 era pari all’11,1%); tasso di crescita nominale del flusso finanziario perpetuo (G-Rate) in linea con il tasso di inflazione di lungo

periodo atteso tendenziale negli otto principali paesi in cui il Gruppo Italtel opera e pari al 2,1%.

Per i moltiplicatori si è fatto riferimento agli indicatori di valore del capitale impiegato di alcune società quotate del settore. I moltiplicatori sono riferiti al risultato previsionale dell’anno 2016. Più in dettaglio si sono utilizzati un moltiplicatore EV/EBITDA pari a 8 volte. I moltiplicatori sono stati applicati ai dati previsionali di EBITDA del Gruppo Italtel per l’anno 2016 al netto dell’ammortamento degli oneri pluriennali di ricerca e sviluppo. Sulla base degli intervalli derivati dalla metodologia sopra descritta, il valore recuperabile delle attività operative del Gruppo è stato rivisto nell’intervallo tra 165,0 milioni di Euro e 177,9 milioni di Euro circa, a fronte di un valore contabile delle stesse pari a 152,7 milioni di Euro circa. Relativamente alla sensibilità dei risultati ottenuti con il metodo DCF si rileva che, a parità di ogni altro parametro, una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso WACC determinerebbe una variazione in diminuzione (aumento) del Valore Recuperabile degli attivi per 9,1 milioni di Euro (diminuzione) / 10,2, milioni di Euro (aumento). Ancora a parità di ogni altro parametro (incluso il tasso WACC), una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso G-Rate determinerebbe una variazione in aumento (diminuzione) del Valore Recuperabile degli attivi per 7,2 milioni di Euro (aumento) / 6,4 milioni di Euro (diminuzione). E’ stata calcolata anche la soglia di indifferenza dei risultati del controllo di valore dell’avviamento rispetto ad una riduzione dell’EBITDA in ciascun periodo di previsione esplicita e nel valore terminale. A parità di ogni altro parametro in sede di applicazione del metodo DCF, il valore attuale dei flussi di cassa del Gruppo si mantiene superiore al valore contabile delle attività operative nette se la riduzione dell’EBITDA, rispetto ai dati previsionali, per il periodo successivo al 2015 non supera il 3,9% circa. Si deve però far rilevare come si sia utilizzato un EBITDA medio ai fini della determinazione del Terminal Value, ipotesi che può essere considerata prudenziale, rispetto all’utilizzo dell’EBITDA dell’ultimo anno di Piano.. In caso infatti di un utilizzo puntuale (2020), anziché medio (2016-2020), si sarebbe venuto a creare un headroom del valore di 66 milioni di euro in lugo dei 12 milioni di Euro sopra indicati. Pertanto gli Amministratori ritengono confermato il valore dell’avviamento supportato dall’impairment test approvato dal Consiglio di Amministrazione del 8 giugno 2016.

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Nota 9 Altre attività immateriali La voce Altre attività immateriali e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Diritti di brevetto industriale

e di utilizzazione delle opere

dell’ingegno, licenze e diritti simili

Costi di sviluppo Immobiliz- zazioni

in corso

Altre Totale

Saldo al 1 gennaio 2014 2.000 26.350 74 - 28.424 Incrementi 492 14.114 133 - 14.739 Svalutazioni - - - - - Dismissioni - - - - - Differenze di conversione 4 - - - 4 Ammortamenti (1.209) (17.888) - - (19.097) Riclassifiche 100 - (74) - 26 Saldo al 31 dicembre 2014 1.387 22.576 133 - 24.096 Incrementi 909 15.450 252 - 16.611 Svalutazioni - - - - - Dismissioni (29) - - - (29) Differenze di conversione (13) - - - (13) Ammortamenti (1.069) (15.584) - - (16.653) Riclassifiche 24 - (24) - - Saldo al 31 dicembre 2015 1.209 22.442 361 - 24.012 Gli investimenti dell’esercizio in immobilizzazioni immateriali sono stati di 16.611 migliaia di Euro. In particolare sono stati investiti 15.450 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.161 migliaia di Euro in diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili, che riguardano principalmente software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo di software. Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 le attività di Ricerca e Sviluppo effettuate dal Gruppo Italtel risultano dettagliabili come segue: 31/12/2015 31/12/2014 Attività di Ricerca e Sviluppo effettuate 31.791 33.011 di cui: - capitalizzati 15.450 14.114 - rilevati a Conto economico dell’esercizio 16.341 18.897 Ammortamenti dell’esercizio su costi di sviluppo 15.584 17.888 Il valore netto di attività immateriali riferite ai Costi di sviluppo è risultato pari a 22.442 migliaia di Euro e 22.576 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014. I Costi di Sviluppo sono stati capitalizzati in quanto la Società ritiene tali investimenti recuperabili tramite i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, previsti nel 2016 e negli anni successivi. Tale valutazione è altresì supportata dall’analisi effettuata da un consulente esterno che ha preso in considerazione il mercato di riferimento dei prodotti proprietari, le caratteristiche dei singoli prodotti comparate con i principali competitors e la visibilità attuale.

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Nota 10 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto La voce Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto presenta la seguente movimentazione:

31/12/2015 31/12/2014 Valore al 1° gennaio 194 194 Adeguamento dell’esercizio - - Riclassifiche alla voce “Attività non correnti disponibili per la vendita” - - Valore al 31 dicembre 194 194 Al 31 dicembre 2015 nessuna delle entità collegate aveva titoli quotati in mercati regolamentati.

Nota 11 Attività finanziarie a medio e lungo termine La voce Attività finanziarie a medio e lungo termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Partecipazioni in altre

società

Titoli diversi dalle

partecipazioni

Crediti finanziari e altre attività non

correnti

Ratei e risconti finanziari

Totale

Saldo al 1 gennaio 2014 125 - 6 - 131 Acquisizioni / movimenti del periodo - - 2.001 - 2.001

Riclassifiche - - - - -

Alienazioni / liquidazioni - - - - -

Svalutazioni / rivalutazioni - - - - -

Saldo al 31 dicembre 2014 125 - 2.007 - 2.132 Acquisizioni / movimenti del periodo 100 - 2.945 348 3.393

Riclassifiche - - 5.062 - 5.062

Alienazioni / liquidazioni - - - - -

Svalutazioni / rivalutazioni - - - - -

Saldo al 31 dicembre 2015 225 - 10.014 348 10.587 Le partecipazioni in altre società sono tutte valutate al costo. L’incremento di 100 migliaia di Euro riguarda il 12,5% della partecipazione di Italtel S.p.A. in Open Hub Med S.c.r.l., costituita il 5 novembre 2015. Non si rilevano altre variazioni nelle partecipazioni in altre società. L’elenco è esposto nella Nota 46. I crediti finanziari e altre attività non correnti, oltre al conto corrente di 2.000 migliaia di Euro vincolato, a fronte dell’impegno della Società Italtel S.p.A. ad emettere, alla scadenza del 30 giugno 2017, una nuova fidejussione bancaria a copertura del pagamento dei canoni di affitto per il comprensorio di Castelletto-Settimo Milanese in sostituzione di quella già in possesso del locatore, si incrementano di ulteriori complessivi 8.008 migliaia di Euro relativi a due conti correnti vincolati a garanzia dei finanziamenti erogati da Banca Intesa San Paolo S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per le attività di ricerca e sviluppo per i progetti denominati PAIMS e SIS, aventi scadenza il 31/12/2020. Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

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Nota 12 Altre attività La voce Altre attività risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Depositi cauzionali 544 870 Crediti verso Erario 6.339 5.315 Crediti verso Erario chiesti a rimborso 6.398 6.732 Altri 290 4 Fondo svalutazione crediti diversi non correnti (2.894) (373) Totale 10.677 12.548 I Crediti verso Erario sono pari a 6.339 migliaia di Euro, di cui 5.137 migliaia di Euro riferibili a Italtel S.p.A. che includono 4.755 migliaia di Euro riferiti a crediti verso l’Erario per ritenute d’acconto subite all’estero la cui scadenza è prevista nel medio-lungo termine, in un periodo compreso fra 2 e 8 anni, mentre 1.202 migliaia di Euro sono costituiti da crediti per imposta ICMS della società Italtel Brasil. I crediti verso l’Erario di dubbia recuperabilità sono stati interamente svalutati per 2.894 migliaia di Euro. La variazione dell’esercizio, pari a 2.521 migliaia di Euro, è relativa alla svalutazione delle ritenute d’acconto subite in Brasile scadenti nel periodo 2017-2020 a seguito della variazione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24%. Sui crediti verso l’Erario chiesti a rimborso maturano interessi al tasso annuale del 2% (pari a 111 migliaia di Euro per l’esercizio 2015). La voce Altri include i risconti attivi a lungo termine per la sospensione di costi di competenza di esercizi successivi oltre i 12 mesi. Si ritiene che il valore contabile delle altre attività, al netto dei fondi, approssimi il loro Fair Value.

Nota 13 Imposte anticipate La voce Imposte anticipate risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Imposte differite attive 77.717 86.193 Imposte differite passive (3.701) (2.454) Totale 74.016 83.739 Il Gruppo ha compensato le attività e passività per imposte differite perché sussiste il diritto legale alla compensazione.

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Il dettaglio della composizione per natura delle imposte differite risulta come segue: Imposte differite attive Imposte differite passive 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 Differenze temporanee originate da: - Contributi in conto capitale e in conto esercizio - - 2.501 1.494 - Ammortamenti anticipati - - 119 134 - Fondo svalutazione crediti 2.287 2.620 - - - Fondo svalutazione rimanenze 12.083 15.441 - - - Ammortamenti beni materiali e immateriali 140 157 - - - Altri fondi per oneri e rischi 967 1.643 - - - Eccedenza interessi passivi riportabili 11.385 13.046 - - - Altre 28 401 381 - - Per differenze temporanee attinenti alla succursale estera colombiana in accordo con le leggi fiscali locali 402 619 - Per differenze temporanee attinenti alle società

controllate estere in accordo con le leggi fiscali locali 5.038 4.635 - - - Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali della Italtel

S.p.A. 44.379 46.392 - - - Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società

controllate estere 284 - - - Variazioni per adozione principi IFRS - Attualizzazione fondo TFR - - 688 812 - Attualizzazione fondo TFR Rivisto (1) 724 1.172 - - - Rettifica calcolo ammortamenti delle immobilizzazioni - - 12 14 - Rettifiche di consolidamento - 67 - - Totale 77.717 86.193 3.701 2.454 (1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8. Lo stanziamento delle imposte anticipate e differite è stato effettuato tenendo conto della prevista riduzione al 24% dell’aliquota IRES, a decorrere dal 2017, come definito dalla Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/15) all’art. 1, c. 61; l’effetto in termini di imposte differite sul conto economico ha generato maggiori imposte sul reddito per 9.735 migliaia di Euro mentre 106 migliaia di Euro sono state contabilizzate direttamente nel patrimonio netto. Al 31 dicembre 2015 il bilancio di Italtel S.p.A. presenta un ammontare di differenze temporanee pari a 281.232 euro in linea con il 2014, con imposte differite complessive pari a 68.694 migliaia di Euro (79.037 migliaia di Euro nel 2014) di cui 44.379 migliaia di Euro relative a perdite fiscali e 23.315 migliaia di Euro relative ad altre poste. Le previsioni di recuperabilità delle perdite fiscale sono in linea con il Piano Industriale 2016-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 giugno 2016, in aggiornamento della riunione convocata il 27 maggio 2016 e oggetto di comfort letter da parte di un professionista esterno. Al 31 dicembre 2015 Italtel S.p.A. presenta un ammontare di imposte anticipate non iscritte a bilancio, relative a differenze temporanee, per 21.947 migliaia di Euro. Le imposte anticipate relative al branch office Colombia sono generate da differenze temporanee attinenti la succursale e determinate in accordo con le leggi fiscali locali. Le imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società controllate estere dell’anno si riferiscono al Brasile. Al 31 dicembre 2014 non ne risultavano.

Bilancio consolidato

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Al 31 dicembre 2015 e 2014 le Imposte differite attive e le Imposte differite passive riferibili direttamente alla voce di Patrimonio netto “Perdite esercizi precedenti portate a nuovo” per prima adozione degli IAS/IFRS sono dettagliabili come segue: Differite attive Differite passive 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014 - Attualizzazione fondo TFR(1) 724 1.172 - - Totale 724 1.172 - -

(1)L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Nota 14 Rimanenze La voce Rimanenze e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili: 2014

Materie prime, sussidiarie

e di consumo

Prodotti in corso

di lavorazione e semilavorati

Prodotti finiti e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde Saldo al 1° gennaio 6.091 19.239 56.229 313 81.872 Variazioni dell’esercizio (1.553) (831) 2.447 (288) (225) Saldo al 31 dicembre 4.538 18.408 58.676 25 81.647 Fondo svalutazione rimanenze Saldo al 1° gennaio (6.091) (10.695) (36.188) - (52.974) (Accantonamenti) / Utilizzi 1.553 266 (1.408) - 411 Saldo al 31 dicembre (4.538) (10.429) (37.596) - (52.563) Rimanenze nette Saldo al 31 dicembre - 7.979 21.080 25 29.084 2015

Materie prime, sussidiarie

e di consumo

Prodotti in corso

di lavorazione e semilavorati

Prodotti finiti e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde Saldo al 1° gennaio 4.538 18.408 58.676 25 81.647 Variazioni dell’esercizio (464) 8.611 (8.007) 16 156 Saldo al 31 dicembre 4.074 27.019 50.669 41 81.803 Fondo svalutazione rimanenze Saldo al 1° gennaio (4.538) (10.429) (37.596) - (52.563) (Accantonamenti) / Utilizzi 464 87 4.896 - 5.447 Saldo al 31 dicembre (4.074) (10.342) (32.700) - (47.116) Rimanenze nette Saldo al 31 dicembre - 16.677 17.969 41 34.687 Gli acconti sono costituiti da anticipi contrattuali corrisposti per forniture non ancora avvenute di beni da iscrivere fra le rimanenze. Al 31 dicembre 2015 e 2014 i beni inclusi tra le Rimanenze sono costituiti a garanzia per finanziamenti in essere a tali date.

Bilancio consolidato

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Nota 15 Crediti commerciali La voce Crediti commerciali risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Crediti verso clienti 96.364 98.052 Crediti verso società collegate 86 86 Svalutazione cumulata crediti (9.198) (9.267) Totale crediti netti 87.252 88.871 La movimentazione delle svalutazioni cumulate dei crediti è dettagliabile come segue: 31/12/2015 31/12/2014 Saldo al 1° gennaio 9.267 9.235 Variazioni dell’esercizio: - Incrementi 68 668 - Utilizzi (137) (637) - Differenze di conversione valute estere - 1 Saldo al 31 dicembre 9.198 9.267 Gli incrementi delle svalutazioni cumulate dei crediti sono stati rilevati a conto economico alla voce Altri costi operativi. I crediti verso il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 – Rapporti con entità correlate. Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto in essere al 31 dicembre 2015 ammontano a 118,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2014 ammontavano a 69,2 milioni di Euro). Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro Fair Value. Di seguito si elencano i crediti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo:

(migliaia) 31/12/2015 31/12/2014 Valuta estera Euro Valuta estera Dollaro USA 35.637 32.733 28.237 Sterlina inglese 137 186 137 Real brasiliano 24.706 5.730 23.894 Nuevo Sol peruviano 39.333 10.607 33.186 Zloty polacco 2.552 599 648 Riyal saudita 763 187 1.297 Peso colombiano 1.899.620 550 1.909.174 Peso filippino 1.193 23 1.193 Rial Omanita - - 58 Dirham Emirati Arabi - - 404 Pesos argentino 15.682 1.112 14.517

Nota 16 Crediti per imposte correnti La voce Crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2015, pari a 786 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2014 era 710 migliaia di Euro) rappresenta l’eccedenza degli acconti d’imposta versati da alcune società estere (al 31 dicembre 2014 rappresentava l’eccedenza degli acconti d’imposta versati da alcune società estere per 448 migliaia di Euro e per Irap per 262 migliaia di Euro).

Bilancio consolidato

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Nota 17 Altri crediti e attività La voce Altri crediti e attività risulta così composta:

31/12/2015 31/12/2014 Crediti verso il personale 1.345 1.996 Crediti verso enti previdenziali 2.413 3.457 Ratei e risconti attivi 1.802 1.127 Crediti tributari a breve 2.545 8.883 Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi 10.367 11.246 Altri crediti diversi 3.053 2.570 Svalutazione cumulata crediti (1.410) (1.410) Totale 20.115 27.869 Le posizioni creditorie verso il personale dipendente si riferiscono principalmente ad anticipi erogati per trasferte di lavoro. I crediti verso enti previdenziali includono 2.261 migliaia di Euro riferiti ai crediti dell’Italtel S.p.A. verso l’INPS per le retribuzioni anticipate dall’azienda al personale in CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) per il periodo 12 aprile 2014-31 dicembre 2015 per le sedi di Roma e Carini e per il periodo 12 aprile 2015 -31 dicembre 2015 per la sede di Castelletto (Settimo Milanese). La Società ha ottenuto nell’esercizio 2015 l’autorizzazione dall’INPS per la compensazione di tali crediti con i debiti previdenziali per la sola sede di Castelletto. I ratei e risconti attivi includono i risconti dei costi di competenza dell’esercizio successivo. I crediti tributari di 2.545 migliaia di Euro sono composti da crediti verso l’Erario prevalentemente delle società estere, per IVA e imposte simili. I Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi si riferiscono a contributi in conto esercizio e in conto capitale per progetti di Ricerca e Sviluppo per i quali esiste la ragionevole certezza del loro riconoscimento come previsto dal paragrafo 7 del principio contabile internazionale IAS 20. Gli Altri crediti diversi sono pari a 3.053 migliaia di Euro. Si ritiene che il valore contabile delle altre attività approssimi il loro Fair Value.

Nota 18 Attività finanziarie a breve termine La voce Attività finanziarie a breve termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili: 31/12/2015 31/12/2014 Altri crediti finanziari 11 938 Ratei e risconti finanziari attivi a breve termine 214 116 Crediti finanziari verso controllate non consolidate 618 601 Fondi monetari 3.262 - Attività per derivati di copertura 3.297 1.517 Totale 7.402 3.172 Gli altri crediti finanziari si decrementano principalmente per la riclassifica negli Altri crediti diversi dei crediti per interessi maturati nei confronti di società di factoring con le quali sono stati stipulati in anni precedenti contratti di cessione di crediti d’imposta. L’importo di 3.262 migliaia di Euro di Fondi monetari si riferisce ad investimenti in fondi costituiti da titoli del debito pubblico dello stato argentino liquidabili ed esigibili a brevissimo termine.

Bilancio consolidato

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Le attività per derivati di copertura sono pari a 3.297 migliaia di Euro e rappresentano la valutazione al 31 dicembre 2015 dei contratti stipulati a copertura dei rischi di cambio. Al 31 dicembre 2014 si rilevava un’attività di 1.517 migliaia di Euro. Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

Nota 19 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti e Banche conti correnti vincolati I conti correnti vincolati, come indicato nella Nota 11, sono stati classificati nella voce crediti e altre attività finanziarie non correnti. Il saldo dei conti correnti vincolati di 5.062 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 si riferiva all’incasso nel corso del 2014 del finanziamento a tasso agevolato denominato “Asic”, già anticipato nell’anno 2013 da parte d’istituti finanziari e altri finanziatori e depositati in un conto corrente vincolato per l’utilizzo a fronte di costi di ristrutturazione sostenuti nel corso dell’anno 2014. La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:

31/12/2015 31/12/2014 Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 58.244 35.802 Assegni 3.334 3.509 Cassa 88 64 Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 61.666 39.375 Gli assegni sono principalmente detenuti dalla società Italtel Argentina S.A. per 3.334 migliaia di Euro e sono titoli incassabili entro sessanta giorni dalla data di bilancio. I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti a un rischio di variazione di valore non significativo.

Nota 20 Capitale sociale Al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 il capitale sociale di Italtel S.p.A. è pari a 2.000 migliaia di Euro diviso in nr. 2.000.000 azioni ordinarie del valore di Euro 1,00 cadauna.

Al 1 gennaio 2013, il capitale sottoscritto e versato ammontava a 116.858 migliaia di Euro.

In data 27 marzo 2013 l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Italtel S.p.A. ha deliberato di ripianare integralmente la perdita risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta ai sensi dell’art. 2446, comma 1 del Codice Civile e dettagliata anche nella Nota 23, pari a 169.165 migliaia di Euro, mediante l’utilizzo della Riserva da apporto di SFP, descritta nella Nota 21, per 54.307 migliaia di Euro e la riduzione del capitale sociale per 114.858 migliaia di Euro.

Al 31 dicembre 2015 tutte le azioni emesse risultano sottoscritte e versate, non risultano emesse azioni privilegiate.

Nota 21 Riserve La voce Riserve risulta così composta:

31/12/2015 31/12/2014 Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi 98.728 98.728 Totale 98.728 98.728

Bilancio consolidato

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La Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi è generata dalle operazioni straordinarie sul capitale poste in essere in conformità all’Accordo di Ristrutturazione. Tale riserva è stata costituita in data 27 marzo 2013 per effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi per complessivi 153.035.272 Euro, del valore nominale di Euro 1,00 ciascuno, convertibili in azioni della società Italtel S.p.A. al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento. Tali Strumenti Finanziari Partecipativi sono stati sottoscritti tramite il conferimento dei crediti nei confronti della società, per pari importo e sono così rappresentati:

Creditore Numero

Strumenti Partecipativi sottoscritti

Percentuale Unicredit 52.642.905 34,40

BPM 14.482.770 9,46 GE Capital 27.015.412 17,65 Banco Popolare 1.464.728 0,96 Centrobanca 1.464.728 0,96 Banco di Brescia 1.464.728 0,96

Cisco 50.000.000 32,67 Telecom Italia Finance 4.500.000 2,94 Totale 153.035.272 100

In data 27 marzo 2013 l’assemblea straordinaria dei soci di Italtel S.p.A., ha deliberato l’integrale copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 del Codice Civile mediante l’utilizzo della Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi per 54.306.783 Euro.

Nota 22 Azioni proprie Al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 non risultano Azioni proprie in portafoglio.

Nota 23 Altre riserve incluso Utile / (perdita) dell’esercizio e Riserve di Terzi La voce risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Perdite esercizi precedenti riportate a nuovo (40.577) (26.322) Riserva da conversione valutaria (6.713) (2.986) Utile / (perdita) dell’esercizio (18.764) (15.066) Totale (66.054) (44.374) Con riferimento alla ripatrimonializzazione della società controllata Italtel S.p.A, in data 27 marzo 2013 Italtel Group S.p.A., in qualità di socio unico della Italtel S.p.A., ha deliberato, in sede straordinaria, di ripianare integralmente la perdita di Euro 169.165.031 risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta dalla Società ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 Codice Civile come segue: per 114.858.248 mediante la riduzione del capitale sociale da Euro 116.858.248 a Euro 2.000.000; per Euro 54.306.783 mediante l’utilizzo della riserva di patrimonio netto di pari ammontare creatasi per

effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi ai sensi dell’articolo 2346, sesto comma, c.c., per complessivi Euro 153.035.272, del valore nominale di 1 euro ciascuno, convertibili in azioni della società

Bilancio consolidato

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al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento, sottoscritti tramite il conferimento dei crediti nei confronti della società per pari importo.

Al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 risultano Strumenti Finanziari Partecipativi di Italtel S.p.A. per 98.728 migliaia di Euro, al netto dell’attribuzione di quota delle altre riserve di patrimonio netto e del risultato del periodo. La Riserva da conversione valutaria rappresenta gli effetti originati dalla conversione in Euro dei bilanci delle controllate che redigono i propri bilanci in valuta funzionale diversa dall’Euro. La movimentazione della Riserva da conversione valutaria è dettagliabile come segue: 2015 2014 Saldo al 1° gennaio (2.986) (2.406) Conversione dei patrimoni netti di apertura e rettifiche di consolidamento (2.690) (644) Conversione Utile / (perdita) dell’esercizio (1.037) 64 Saldo al 31 dicembre (6.713) (2.986) Ai sensi del Revolving Facility e del Senior Facility, il Gruppo Italtel si è impegnato nei confronti delle banche finanziatrici a non deliberare, fino all’integrale rimborso delle somme finanziate, la distribuzione di utili d’esercizio al di fuori del Gruppo.

Nota 24 Fondi per benefici ai dipendenti La voce Fondi per benefici ai dipendenti risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Trattamento di Fine Rapporto 18.814 22.312 Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro 561 881 Fondi benefici differiti dipendenti società estere 48 42 Totale 19.423 23.235 Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) si riferisce solo a Italtel S.p.A. Con l’entrata in vigore nel corso del 2007 delle disposizioni previste dalla riforma previdenziale le situazioni patrimoniali redatte dopo tale riforma devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa, illustrata nella nota 2 – I – Benefici ai dipendenti, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato con la previgente normativa. Quanto maturato dopo la riforma previdenziale rappresenta un piano di retribuzione a contributi definiti in quanto tali versamenti non comportano ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

Bilancio consolidato

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In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del TFR è stata utilizzata la metodologia denominata “Projected Unit Credit Cost” utilizzando le seguenti ipotesi: 31/12/2015 31/12/2014 IPOTESI ECONOMICHE Incremento del costo della vita 1,75% annuo 1,75% annuo Tasso di attualizzazione 2,03% annuo 1,50% annuo Incremento retributivo - - Tasso annuo incremento TFR 2,81% annuo 2,81% annuo IPOTESI DEMOGRAFICHE

Probabilità di decesso

Dati della popolazione italiana rilevate dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte

per sesso

Dati della popolazione italiana rilevate dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte

per sesso Probabilità di invalidità Tabelle distinte per sesso, adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010. Tali probabilità sono state costruite

partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio

1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale

del ramo credito

Tabelle distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e

sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986

relative al personale del ramo credito

Probabilità di dimissioni

Sono state considerate delle frequenze annue del 3%

Sono state considerate delle frequenze annue del 3%

Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria

Si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria Probabilità di anticipazione

Si è supposto un valore annuo per anno del 3%

Si è supposto un valore annuo per anno del 3%

La movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto risulta dettagliabile come segue: 31/12/2015 31/12/2014 Saldo al 1° gennaio 22.354 24.710 Rettifica IFRS – perdite (utili)/ attuariali Italtel S.p.A. (1.246) 1.845 Incremento dell’esercizio S.p.A. 315 214 Incremento dell’esercizio società estere 6 6 Utilizzi dell’esercizio Italtel S.p.A. (2.567) (4.421) Utilizzi dell’esercizio società estere - - Saldo al 31 dicembre 18.862 22.354 L’utile attuariale calcolato per l’esercizio 2015 è di 1.246 migliaia di Euro, mentre nel precedente esercizio si rilevavano perdite attuariali per 1.845 migliaia di Euro. L’incremento dell’esercizio rappresenta essenzialmente solo gli oneri per “Interest cost” per 315 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (562 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La movimentazione del fondo Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro risulta dettagliabile come segue: 31/12/2015 31/12/2014 Saldo al 1° gennaio 881 1.497 Accantonamento dell’esercizio - - Utilizzi dell’esercizio (320) (616) Saldo al 31 dicembre 561 881

Bilancio consolidato

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Nota 25 Fondi per rischi e oneri La voce Fondi per rischi e oneri e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Garanzie

contrattuali Rischi diversi Totale

Saldi al 1 gennaio 2014 80 9.898 9.978 Variazioni dell’esercizio: - Incrementi 7 2.517 2.524 - Utilizzi / Rilasci - (4.177) (4.177) - Differenze di conversione 1 (1) - Saldi al 31 dicembre 2014 88 8.237 8.325 Variazioni dell’esercizio: - Incrementi - 1.663 1.663 - Utilizzi / Rilasci (7) (3.303) (3.310) - Differenze di conversione (15) (86) (101) Saldi al 31 dicembre 2015 66 6.511 6.577 Il fondo Garanzie contrattuali rappresenta il valore stimato dei costi da sostenere per l’assistenza tecnica garantita su impianti venduti. Il fondo Rischi diversi di 6.511 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (8.237 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) è relativo a rischi legati a contenziosi in corso per 1.847 migliaia di Euro, a perdite future sui lavori in corso per 1.531 migliaia di Euro e a rischi di natura fiscale, relativi ad attività di società estere, per 3.128 migliaia di Euro, oltre al fondo indennità suppletiva di clientela per 5 migliaia di Euro.

Nota 26 Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine

Le voci Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine risultano così composte:

I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, sono rimborsabili come segue: 31/12/2015 31/12/2014 - entro un anno 8.870 9.238 - tra uno e due anni 78.330 4.231 - tra due e tre anni 33.038 76.482 - tra tre e quattro anni 35.381 27.801 - tra quattro e cinque anni 6.636 28.807 - oltre cinque anni - 830 Totale 162.255 147.389

31/12/2015 31/12/2014 Breve Medio-lungo Totale Breve Medio-lungo Totale

Finanziamenti bancari con garanzia reale - 124.560 124.560 2.605 122.326 124.931 Finanziamenti senza garanzia reale - 3.041 3.041 206 538 744 Finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati 8.829 25.728 34.557 5.063 11.845 16.908 Finanziamenti da altri finanziatori - - - 1.309 3.442 4.751 Passività per locazioni finanziarie 41 56 97 55 - 55 Finanziamenti a medio-lungo termine 8.870 153.385 162.255 9.238 138.151 147.389 Finanziamenti bancari a breve 86.690 - 86.690 81.784 - 81.784 Totale debiti verso enti finanziatori 95.560 153.385 248.945 91.022 138.151 229.173 Altri debiti 944 - 944 846 282 1.128 Ratei e risconti passivi 120 - 120 142 - 142 Totale 96.624 153.385 250.009 92.010 138.433 230.443

Bilancio consolidato

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Al 31 dicembre 2015 i finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, presentano le seguenti caratteristiche: Tasso variabile Tasso fisso 31/12/2015 - entro un anno 41 8.829 8.870 - tra uno e due anni 69.885 8.445 78.330 - tra due e tre anni 26.491 6.547 33.038 - tra tre e quattro anni 30.027 5.354 35.381 - tra quattro e cinque anni 1.255 5.381 6.636 - oltre cinque anni Totale 127.699 34.556 162.255 I finanziamenti con garanzia reale, pari a 124.560 migliaia di Euro e con tasso d’interesse compreso tra lo 2,5% e 3,1%, sono composti come di seguito: 75.317 migliaia di Euro di due linee di credito (A2 e B2), interamente utilizzate, concesse da un pool di

banche il cui leader è UniCredit S.p.A. (di seguito le “Banche finanziatrici”), a seguito dell’operazione di rifinanziamento conclusasi il 27 marzo 2013. La linea di credito A2, pari a 72.663 migliaia di Euro, è rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31 dicembre 2017, mentre la linea B2, pari a 2.654 migliaia di Euro, andrà a scadenza il 31 dicembre 2019;

18.000 migliaia di Euro di una linea di nuova finanza con scadenza 30 giugno 2017; 5.709 migliaia di Euro di una linea di credito rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31

dicembre 2017; 4.000 migliaia di Euro di una linea erogata nel 2012, originariamente con scadenza nel breve termine, e

rinegoziata con scadenza 30 giugno 2017; 18.353 migliaia di Euro di una linea accesa per il finanziamento dei costi di ristrutturazione sostenuti, di cui

3.173 migliaia di Euro erogati nel 2013, 8.434 migliaia di Euro erogati nel 2014 e 6.746 migliaia di Euro erogati nel 2015 con data di scadenza finale 30 giugno 2017;

3.181 migliaia di Euro della linea di Credito B1, linea a medio-lungo termine per cassa con scadenza 30 giugno 2017.

I suddetti finanziamenti con garanzia reale includono 12.521 migliaia di Euro per interessi dovuti alle Banche finanziatrici e capitalizzati sulle linee di credito a medio-lungo termine come previsto dall’Accordo di Ristrutturazione. I finanziamenti senza garanzia reale a tasso ordinario per 3.041 migliaia di Euro sono costituiti da: 538 migliaia di Euro erogati da Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. e in essere per complessivi 4.178 migliaia di

Euro per le attività di ricerca relativi al progetto denominato “Asic” di cui 3.640 migliaia di Euro a tassi agevolati;

2.503 migliaia di Euro erogati dal Gruppo Intesa Sanpaolo per complessivi 25.033 migliaia di Euro per le attività di ricerca relativi ai progetti denominati PAIMS e SIS di cui 22.530 migliaia di Euro a tassi agevolati. A garanzia dell’erogazione è stato costituito un conto vincolato pari a € 8.008 migliaia di Euro.

I finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati, pari a 34.557 migliaia di Euro, sono costituiti da finanziamenti a tassi compresi tra lo 0,5% e lo 0,886% e si riferiscono alle agevolazioni finanziarie erogate in base alle leggi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione industriale. Suddetti finanziamenti si incrementano di 23.113 migliaia di Euro per l’incasso delle agevolazioni previste per i progetti PAIMS e SIS (22.530 migliaia di Euro) oltre alle quote a saldo dei progetti NAIN e PICO (583 migliaia di Euro), e si decrementano per 5.464 migliaia di Euro per i rimborsi previsti dai relativi piani di ammortamento. La voce Finanziamenti bancari a breve, pari a 86.690 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (81.784 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), include l’utilizzo delle linee di credito Revolving a breve termine. L’aumento di 4.906 migliaia di Euro è dovuto sostanzialmente a maggiori utilizzi delle linee messe a disposizione, che,

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nonostante tecnicamente a breve termine, si riferiscono a linee di credito “committed”, cioè a linee la cui possibile estinzione non potrà avvenire prima del 30 giugno 2017. Premesso che sono stati avviati e sono attualmente in corso negoziati con le Banche Finanziatrici volti alla definizione, prima della relativa data di rimborso, di nuovi termini e condizioni, che comprendano nuovi termini di scadenza e rimborso dei finanziamenti attualmente in essere, l'Accordo di Ristrutturazione e i contratti di finanziamento prevedono il rispetto di tre parametri finanziari (covenant), contrattualmente a suo tempo definiti in misura via via più stringente nel corso degli anni e misurati semestralmente su base annuale sul bilancio consolidato del Gruppo, a partire dal 30 giugno 2014. I tre parametri da rispettare sono: il Leverage Ratio: indica il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Ebitda; l’Interest Cover Ratio: indica il rapporto tra Ebitda e Oneri Finanziari Netti; il Capital Expenditure: si riferisce agli investimenti complessivi.

Nella tabella sottostante si riportano i valori dei tre parametri, previsti dall’Accordo di Ristrutturazione: Leverage Ratio Interest Cover Ratio Capital Expenditure al 30 giugno 2014 ≤15,8 ≥2,6 al 31 dicembre 2014 ≤11,2 ≥3,4 17.300.000 al 30 giugno 2015 ≤5,2 ≥4,7 al 31 dicembre 2015 ≤4,4 ≥4,3 17.900.000 al 30 giugno 2016 ≤3,6 ≥4,7 al 31 dicembre 2016 ≤3,5 ≥4,5 18.400.000 al 30 giugno 2017 ≤3,1 ≥4,6 al 31 dicembre 2017 ≤2,7 ≤5,6 18.900.000 al 30 giugno 2018 ≤2,7 ≤8,2 al 31 dicembre 2018 ≤2,1 ≤12,5 20.900.000 al 30 giugno 2019 ≤1,9 ≤13 Poiché sulla base dei dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi alle banche finanziatrici nelle scorse settimane unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento, sarebbe emerso formalmente, in occasione dell’approvazione del presente bilancio, il disallineamento rispetto ai parametri finanziari di cui sopra la Società e le Banche Finanziatrici hanno formalizzato in data 1 giugno 2016 un accordo con durata fino al 1° gennaio 2017, che sospende l’applicazione delle clausole dei contratti di finanziamento relative alla verifica di tali parametri, e con il quale le banche finanziatrici si sono impegnate per tutto il periodo a non far valere alcuno dei rimedi previsti contrattualmente a seguito dell’eventuale violazione dei covenant finanziari e a non revocare, ridurre o cancellare gli affidamenti concessi (“Accordo di Standstill”). Gli amministratori, anche sulla base di un parere pro veritate di un professionista esterno avente ad oggetto la classificazione dei debiti finanziari ai sensi dello IAS 1, paragrafo 74, hanno ritenuto di mantenere la classificazione degli stessi tra le passività non correnti. Ove tale debito fosse stato classificato a breve termine, le passività correnti sarebbero state pari a 221.184 migliaia di Euro anziché a 96.624 migliaia di Euro. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota 2 del Bilancio al paragrafo relativo alle Considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale.

Liquidità La liquidità netta al 31 dicembre 2015 e 2014 risulta così composta:

31/12/2015 31/12/2014Cassa e valori in cassa 3.422 3.573Banche conti correnti disponibili 58.244 35.802Banche conti correnti vincolati - 5.062Totale 61.666 44.437

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Di seguito sono sintetizzate le variazioni della liquidità netta del Gruppo: 31/12/2015 31/12/2014 Cassa generata / (assorbita) dall’attività operativa 32.193 19.019 Cassa generata / (assorbita) dall’attività d’investimento (22.922) (20.311) Cassa generata / (assorbita) dall’attività finanziaria 11.560 (1.970) Altre variazioni di patrimonio netto (3.602) (555) Variazione dell’esercizio 17.229 (3.817) Nell’esercizio al 31 dicembre 2015, il Gruppo ha generato liquidità per un ammontare pari a 17.229 migliaia di Euro contro un assorbimento di cassa di 3.817 migliaia di Euro nell’esercizio precedente, come di seguito esposto:

Cassa generata dall’attività operativa Il flusso monetario generato dall’attività operativa è pari a 32.193 migliaia di Euro. Al flusso monetario dell’attività d’esercizio prima delle variazioni del capitale circolante di 6.556 migliaia di Euro si accompagna la variazione del capitale circolante netto, che ha generato cassa per 25.637 migliaia di Euro, anche grazie al considerevole ricorso a operazioni di factoring.

Cassa assorbita dall’attività d’investimento Nel corso dell’esercizio al 31 dicembre 2015 l’attività d’investimento ha assorbito cassa per 22.922 migliaia di Euro principalmente per investimenti in immobilizzazioni materiali per 1.657 migliaia di Euro e in immobilizzazioni immateriali per 16.611 migliaia di Euro. Infine, sono stati investiti 3.262 migliaia di Euro in fondi costituiti da titoli del debito pubblico dello stato argentino liquidabili ed esigibili a brevissimo termine.

Cassa generata dall’attività finanziaria L’attività finanziaria nell’esercizio 2015 ha generato liquidità per 11.560 migliaia di Euro. Durante l’anno il saldo netto delle accensioni di finanziamenti a breve termine è stato di 2.981 migliaia di Euro, sono stati rimborsati anche finanziamenti a medio-lungo termine per 19.915 migliaia di Euro, mentre si sono registrate accensioni di finanziamenti a medio-lungo termine per 34.740 migliaia di Euro.

Nota 27 Altre passività La voce Altre passività risulta così composta: 31/12/2015 31/12/2014 Ratei e risconti passivi a medio-lungo termine 305 254 Cauzioni passive 112 161 Altri debiti ITL SPA 586 - Totale 1.003 415 I risconti passivi si riferiscono alla quota dei contributi pubblici in conto capitale il cui riconoscimento a conto economico è legato al piano di ammortamento degli investimenti rientranti nel Contratto di Sviluppo Telecom Italia & Italtel.

La voce Altre passività a medio lungo termine è riferita al debito verso FASI (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa) relativo al contributo d’ingresso una tantum per la confluenza a tale fondo. Il debito complessivo è dilazionato in rate trimestrali a partire dal 30 aprile 2015 e con scadenza finale 31 gennaio 2018. Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.

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Nota 28 Debiti commerciali La voce Debiti commerciali risulta così composta:

31/12/2015 31/12/2014 Debiti verso fornitori 143.319 134.841 Debiti verso società collegate 172 172 Totale 143.491 135.013 Al 31 dicembre 2015 non ci sono debiti differiti verso Cisco. Al 31 dicembre 2014, la voce includeva 7,9 milioni di Euro di debiti differiti verso Cisco, di cui 6 milioni di Euro con scadenza gennaio 2015. I debiti verso il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 - Rapporti con entità correlate. Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro Fair Value. Di seguito si elencano i debiti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo:

(migliaia) 31/12/2015 31/12/2014 Valuta estera Euro Valuta estera Dollaro USA 72.399 66.501 76.634 Sterlina inglese 188 256 195 Peso argentino 20.797 1.475 23.369 Real brasiliano 7.538 1.748 9.774 Zloty polacco 437 102 28 Peso colombiano 3.306.345 957 4.227.109 Nuevo Sol peruviano 30.931 8.341 6.105 Rial Omanita - - 3 Peso filippino 474 9 474 Franco svizzero 32 29 - AED Emirati Arabi - - 104

Nota 29 Debiti per imposte correnti La voce Debiti per imposte correnti, pari a 1.829 migliaia di Euro e 1.155 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, rappresenta il debito verso l’Erario per imposte sui redditi: 31/12/2015 31/12/2014 IRES - - IRAP - - Imposte sul reddito paesi esteri 1.829 1.155 Totale 1.829 1.155

Nota 30 Altri debiti e passività La voce Altri debiti e passività risulta dettagliabile come segue: 31/12/2015 31/12/2014 Debiti inerenti il personale 14.262 21.620 Debiti verso istituti previdenziali 4.024 1.875 Ratei e risconti passivi 12.905 7.467 IVA 8.943 2.657 Ritenute d’acconto da versare 2.257 2.825 Altri tributari 1.202 696 Anticipi da clienti 2.200 2.623 Altre passività 9.705 5.507 Totale 55.498 45.270

Bilancio consolidato

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I debiti inerenti il personale si decrementano di 7.358 migliaia di Euro per effetto principalmente del pagamento delle indennità, rilevate al 31 dicembre 2014, corrisposte nel corso dell’esercizio 2015 al personale della società Italtel S.p.A. con cui è stato sottoscritto individualmente un Verbale di Conciliazione in sede sindacale ex art.2113 IV comma Codice Civile e artt.410 e 411, III comma Codice Procedura Civile. Al 31 dicembre 2015 sono diminuiti i debiti per ferie e le retribuzioni differite. Il saldo dei Debiti verso istituti previdenziali al 31 dicembre 2015 si incrementa rispetto al 31 dicembre 2014 per 2.149 migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2014 la Società aveva compensato i crediti verso l’INPS per il recupero dei Contratti di solidarietà con i debiti per contributi da versare a gennaio 2015. I Debiti verso istituti previdenziali includono la quota a breve termine del debito verso l’istituto FASI come commentato nella nota 27. La voce Ratei e risconti passivi include ricavi sospesi di competenza dell’esercizio successivo. L’Iva a debito al 31 dicembre 2015, comprende l’importo di 6.700 migliaia di Euro di Italtel S.p.A. versata nel mese di gennaio 2016. L’incremento delle Altre passività di 4.198 migliaia di Euro, è determinata principalmente dalla rilevazione del debito verso il personale di Italtel S.p.A. per le retribuzioni del mese di dicembre pagate a gennaio 2016 (2.386 migliaia di Euro) e dall’incremento degli anticipi ricevuti da Enti pubblici nel corso dell’esercizio (1.122 migliaia di Euro).

Nota 31 Ricavi delle vendite e delle prestazioni Nelle seguenti tabelle sono rappresentati i ricavi delle vendite e prestazioni rilevati negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014, distinti per cliente e per area geografica.

i) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per cliente

ii) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per area geografica 2015 2014 Italia 238.509 222.377 Altri paesi europei 60.260 39.771 America Centrale e Latina 140.481 134.595 USA 896 574 Africa 239 1.506 Asia 689 1.367 Totale 441.074 400.190

Nota 32 Altri proventi La voce Altri proventi risulta così composta: 2015 2014 Contributi 5.552 7.055 Plusvalenze da alienazione 22 11 Altri 12.858 17.726 Totale 18.432 24.792

2015 2014 Telecom Italia 130.153 133.526 Altri operatori italiani 41.072 37.213 Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 71.877 54.328 Operatori esteri 197.972 175.123 Totale 441.074 400.190

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I contributi in conto esercizio per 5.552 migliaia di Euro sono relativi a contributi per costi sostenuti per attività di ricerca e sviluppo (7.055 migliaia di Euro nel 2014). La voce Altri si riferisce a sopravvenienze attive per 2.052 migliaia di Euro (5.054 migliaia di Euro nel 2014), per 5.949 migliaia di Euro a contributi Cisco sul contratto VIP Program e SRS Agreement (5.052 migliaia di Euro nel 2014) e al rilascio fondi per 1.550 migliaia di Euro (4.440 migliaia di Euro nel l’esercizio precedente).

Nota 33 Acquisti di materiali e servizi esterni La voce Acquisti di materiali e servizi risulta così composta: 2015 2014 Acquisti di materiali 243.368 203.889 Acquisti di servizi 110.587 116.165 Totale 353.955 320.054 Il dettaglio degli acquisti di materiali e servizi da società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco è riportato nella Nota 42 Rapporti con parti correlate alla quale si rimanda.

Nota 34 Costo del lavoro La voce Costo del lavoro risulta così composta: 2015 2014 Salari e stipendi 62.258 60.188 Oneri sociali 16.542 16.887 Trattamento fine rapporto e simili società estere 3.610 3.523 Mobilità e altri oneri non ricorrenti 576 7.259 Altri 1.098 1.161 Totale 84.084 89.018 Il costo del lavoro include oneri non ricorrenti di ristrutturazione per complessivi 576 migliaia di Euro (nel 2014 erano 7.259 migliaia di Euro) relativi a oneri di mobilità e di indennità per il personale uscito nel corso dell’esercizio e per il personale la cui uscita è prevista nell’esercizio successivo. Gli organici medi passano da n. 1. 489 nel 2014 a n. 1.348 nel 2015.

Nota 35 Ammortamenti e svalutazioni La voce Ammortamenti e svalutazioni risulta così composta: 2015 2014 Costi di sviluppo 15.584 17.888 Altri beni immateriali 1.069 1.209 Altre Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali 29 - Fabbricati industriali 705 755 Impianti e macchinario 698 839 Attrezzature industriali e commerciali 989 1.102 Altri beni 703 796 Altre Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali 23 - Totale 19.800 22.589

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Nota 36 Altri costi operativi La voce Altri costi operativi risulta così composta:

2015 2014 Oneri diversi di gestione 5.609 5.451 Accantonamenti per rischi 1.663 2.355 Svalutazione di crediti 68 669 Totale 7.340 8.475 Nella voce Oneri diversi di gestione sono incluse sopravvenienze passive per 1.145 migliaia di Euro (772 migliaia di Euro nell’esercizio 2014).

Nota 37 Variazione delle rimanenze Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto:

2015 2014 Materie prime, sussidiarie e di consumo 133 - Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 4.431 (230) Prodotti finiti e merci (2.528) 1.667 Totale 2.036 1.437 La variazione positiva di 4.241 migliaia di Euro relativa a lavori in corso valutati secondo il metodo della percentuale di completamento, è compresa nei ricavi verso Telecom Italia esposti alla Nota 31.

Nota 38 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni La voce Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni pari a 14.000 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 (14.353 migliaia di Euro nel 2014) è riferita a capitalizzazioni tra le immobilizzazioni materiali e immateriali del costo di produzione, non comprensivo di oneri finanziari. Nell’esercizio al 31 dicembre 2015 la voce si riferisce per 13.676 migliaia di Euro (14.114 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) alla capitalizzazione di costi di sviluppo aventi le caratteristiche descritte nel relativo principio contabile.

Nota 39 Proventi finanziari e Oneri finanziari Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto. 2015 2014

Oneri Proventi Oneri / (Proventi)

netti

Oneri Proventi Oneri / (Proventi)

netti Differenze cambio 22.811 18.600 4.211 20.728 14.250 6.478 Interessi 7.210 1.106 6.104 3.848 36 3.812 Altri 6.257 4.917 1.340 2.793 2.477 316 Totale 36.278 24.623 11.655 27.369 16.763 10.606 L’ammontare degli oneri finanziari netti pari a 11.655 migliaia di Euro si raffronta con 10.606 migliaia di Euro del precedente esercizio con un peggioramento di 1.049 migliaia di Euro. Vi è da considerare che rispetto al 2014 sono stati riclassificati dagli altri oneri e proventi operativi, gli oneri per operazioni di factoring di 980 migliaia di Euro.

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Le differenze cambio nette passive passano da 6.478 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a 4.211 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 con un miglioramento di 2.267 migliaia di Euro. Gli Interessi passivi netti passano da 3.812 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a 6.104 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 con un peggioramento di 2.292 migliaia di Euro. L’aumento è determinato sostanzialmente da maggiori interessi sui debiti verso banche per effetto dell’aumento dei tassi applicati a seguito dell’accordo di ristrutturazione del 2013, che prevedeva una riduzione per due anni della misura dei tassi applicati. Gli altri oneri netti passano da 316 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a 1.340 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 il Gruppo Italtel ha rilevato oneri finanziari netti derivanti da operazioni intrattenute con i possessori di SFP come di seguito dettagliato:

2015 2014 Unicredit 5.812 2.517 GE Capital 52 81 Banco di Brescia 698 652 Totale 6.562 3.250

Nota 40 Imposte dell’esercizio Nell’esercizio 2015 alla voce imposte si rileva un costo di 17.348 migliaia di Euro, rispetto al costo di 4.968 migliaia di Euro del precedente esercizio. Tale importo non include l’IRAP nell’esercizio in corso (950 migliaia di Euro nell’esercizio 2014) ed è composto da: imposte sul reddito estere per 6.742 migliaia di Euro (6.131 migliaia di Euro nel 2014), minori imposte relative a esercizi precedenti per 44 migliaia di Euro (minori imposte per 120 migliaia di Euro nel 2014), oltre al saldo netto delle imposte differite attive per 2.143 migliaia di Euro (il saldo netto positivo era di 1.993 migliaia di Euro nell’esercizio precedente). Il saldo netto positivo delle imposte differite attive è per intero riferito a società estere del Gruppo e alla succursale colombiana di Italtel S.p.A. Inoltre, a seguito della Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/15 all’art. 1, c. 61) che ha ridotto il tasso dell’IRES dal 27,5% al 24% dall’esercizio 2017, è stata rilevata nel conto economico dell’esercizio 2015 la riduzione di 9.735 migliaia di Euro di imposte differite attive. Infine, nel 2015 sono state accantonate a conto economico anche ritenute d’acconto subite all’estero per complessive 3.058 migliaia di Euro. Lo schema di riconciliazione dell’imposta effettiva relativa al Gruppo risulta così dettagliabile:

(a) Determinato applicando l’aliquota fiscale teorica del 27,5% al risultato d’esercizio prima delle imposte

2015 2014 Imposte teoriche (a) (410) (2.795) IRAP - 950 Ritenute d’acconto estere svalutate 3.058 - Riduzione imposte differite attive per cambio aliquota nel 2017 9.735 Differenza aliquota d’imposta su entità estere 709 960 Componenti non deducibili (esenti) fiscalmente 480 390 Differite non rilevate su perdite fiscali e differenze temporanee 4.822 6.151 Componenti positivi non soggetti a tassazione (540) (631) Altre variazioni (506) (57) Imposta effettiva 17.348 4.968

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Nota 41 Attività cessate Le attività e passività cessate al 31 dicembre 2015 si riferiscono alla società Italtel Arabia Ltd in liquidazione, mentre al 31 dicembre 2014 si riferivano oltre che alla società araba a Italtel Kenya Ltd in liquidazione. Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Spa del 15 marzo 2013 ha deliberato la messa in liquidazione della società Italtel Kenya Ltd. Conseguentemente è stato conferito al managing director l’incarico di espletare le necessarie attività in ottemperanza alla legge locale. In data 4 settembre 2015 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la notifica di avvenuta cancellazione di Italtel Kenya Ltd. Il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. del 16 dicembre 2014 ha deliberato la messa in liquidazione della società Italtel Middle East Fz-LLC, previa chiusura della Branch Office in Oman. In data 4 marzo 2015 Italtel S.p.A. ha sottoscritto la Shareholder’s Resolution relativa alla messa in liquidazione della società controllata Italtel Middle East FZ-LLC e, in data 8 aprile 2015, il Board of Directors di Italtel Middle East ha deliberato di procedere con la chiusura della branch in Oman. Il processo di liquidazione della società mediorientale e della sua branch si è concluso il 26 ottobre 2015 con la cancellazione della società. Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Spa del 24 luglio 2014 ha deliberato la messa in liquidazione della società Italtel Arabia Ltd. Conseguentemente è stato conferito a un legale locale l’incarico di liquidatore per espletare le necessarie attività in ottemperanza alla legge locale. L’attività di liquidazione della società è tuttora in corso. Le attività per complessive 248 migliaia di Euro (738 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) sono costituite da disponibilità liquide per 61 migliaia di Euro (450 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) e crediti verso clienti e diversi per 187 migliaia di Euro (288 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). Le passività di 392 migliaia di Euro (201 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014) sono, per 70 migliaia di Euro (140 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) debiti vari e per 322 migliaia di Euro debiti verso l’erario (61 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). La perdita netta da attività cessate dell’esercizio al 31 dicembre 2015 di 124 migliaia di Euro, è composta da un utile netto dalla liquidazione di Italtel Kenya Ltd di 47 migliaia di Euro, da un utile netto dalla liquidazione di Italtel Middle East Fz-Llc di 5 migliaia di Euro e dalla perdita netta del periodo della società Italtel Arabia Ltd di 176 migliaia di Euro. Nell’anno precedente la perdita netta si riferiva a Italtel Kenya Ltd per 50 migliaia di Euro e a Italtel Arabia Ltd per 78 migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

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Nota 42 Rapporti con entità correlate I rapporti con entità correlate sono dettagliabili come segue: 31 dicembre 2014 Crediti

commerciali Crediti

finanziari Debiti

commerciali Debiti

finanziari Altri

crediti/debiti Società controllate non consolidate: Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - 601 - - - Società collegate: Cored - Consorzio Reti Duemila in liquidazione 59 - - - (69) Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (103) Altre parti correlate: Italtel Group S.p.A. - - - (966) - Gruppo Telecom Italia 24.172 - (162) (4.751) (595) Gruppo Cisco Systems 2.293 - (54.823) (151) - Totale 26.551 601 (54.985) (4.902) (767) 31 dicembre 2015 Crediti

commerciali Crediti

finanziari Debiti

commerciali Debiti

finanziari Altri

crediti/debiti Società controllate non consolidate: Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - 618 - - - Società collegate: Cored - Consorzio Reti Duemila in liquidazione 59 - - - (69) Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (103) Altre parti correlate: Italtel Group S.p.A. - - - (735) - Gruppo Telecom Italia 22.993 - (86) - (1.094) Gruppo Cisco Systems 4.359 - (59.987) (37) - Totale 27.438 618 (60.073) (772) (1.266)

Bilancio consolidato

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Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015 il Gruppo Italtel ha avuto rapporti con entità correlate dettagliabili come segue:

31 dicembre 2014 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri) finanziari Altro

Società controllate non consolidate: Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - - 13 - Società collegate: Cored - Consorzio Reti Duemila in liquidazione - - - (4) Consorzio Hermes in liquidazione - - - (6) Altre parti correlate: Italtel Group S.p.A. - - (5) 1 Gruppo Telecom Italia 207.401 (1.490) (172) - Gruppo Cisco Systems 3.275 (165.089) - 5.052 Totale 210.676 (166.579) (164) 5.043

31 dicembre 2015 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri) finanziari Altro

Società controllate non consolidate: Consorzio Italtel Telesis in liquidazione - - 12 2 Società collegate: Cored - Consorzio Reti Duemila in liquidazione - - - - Consorzio Hermes in liquidazione - - - - Altre parti correlate: Italtel Group S.p.A. - - (6) 1 Gruppo Telecom Italia 213.745 (1.312) (100) - Gruppo Cisco Systems 35.969 (211.279) - 5.949 Totale 249.714 (212.591) (94) 5.952 I rapporti con il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco si riferiscono a transazioni relative all’acquisto e alla vendita di beni e servizi tipici dell’attività operativa del Gruppo Italtel e sono intrattenuti a condizioni di mercato. Per quanto riguarda i dirigenti aventi responsabilità strategiche, nel 2015 e nel 2014 gli stessi hanno maturato emolumenti per un ammontare complessivo rispettivamente pari a 2.497 migliaia di Euro e 2.388 migliaia di Euro. Tali emolumenti sono dettagliabili come segue: 2015 2014 Emolumenti con pagamento a breve termine 2.390 2.274 Benefici successivi al termine del rapporto (TFR) 107 114 Totale 2.497 2.388

Bilancio consolidato

[103]

Nota 43 Impegni Il Gruppo Italtel è parte di contratti di locazione a carattere operativo aventi a oggetto essenzialmente uffici, autovetture e apparati informatici. La tabella seguente riepiloga gli impegni in essere relativamente a tali contratti. 31/12/2015 31/12/2014 Da rimborsare - entro un anno 6.143 6.003 - tra uno e due anni 5.652 5.720 - tra due e tre anni 5.480 5.263 - tra tre e quattro anni 82 4.183 - tra quattro e cinque anni 32 15 - oltre cinque anni - - Totale 17.389 21.184 Il Gruppo Italtel ha in essere garanzie commerciali per 36.192 migliaia di Euro, di cui 707 migliaia di Euro relativi al cliente Telecom Italia S.p.A., suddivise in garanzie bancarie per 15.219 migliaia di Euro e garanzie assicurative per 20.984 migliaia di Euro. Si segnala l’esistenza di una ulteriore fideiussione bancaria di 12.000 migliaia di Euro a favore del locatore, a garanzia del pagamento dei canoni d’affitto del comprensorio di Castelletto – Settimo Milanese. Nel 2015 sono state inoltre accese fidejussioni finanziarie per 14.500 migliaia di Euro a garanzia dell’erogazione di due finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo.

Nota 44 Corrispettivi alla società di revisione Ai sensi dell’art. 37 comma 16 del Decreto legislativo n. 39/2010, recante modifiche al Codice Civile, che ha introdotto all’interno dell’art. 2427 del Codice Civile il numero 16-bis, il seguente prospetto riporta i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 per i servizi di revisione legale dei conti e per quelli diversi dalla revisione resi alle società del Gruppo Italtel da PricewaterhouseCoopers. Italtel S.p.A. Società controllate Gruppo Italtel Servizi di revisione 278 166 444 Altri servizi 48 24 72 Totale costi 2015 per servizi di revisione e altri 326 190 516

Nota 45 Eventi successivi Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2015 sono riportati nell’omonimo capitolo all’interno della Relazione sulla gestione.

Bilancio consolidato

[104]

Nota 46 Elenchi delle società partecipate A) Elenco delle società incluse nel consolidamento con il metodo integrale Denominazione sociale (attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute %

1) Italtel Group S.p.A. Settimo Milanese Euro 825.625 Controllate italiane

2) Italtel S.p.A. (sistemi e servizi di telecomunicazioni)

Settimo Milanese Euro 2.000.000 100 Italtel Group S.p.A.

Controllate estere

3) Italtel BV (commerciale e finanziaria)

Amsterdam (Olanda)

Euro 6.000.000 100 Italtel S.p.A.

4) Italtel S.A. (sistemi di telecomunicazioni)

Madrid (Spagna)

Euro 7.353.250 100 Italtel BV

5) Italtel Argentina S.A. (sistemi di telecomunicazioni)

Buenos Aires (Argentina)

P.A. 4.030.000 71,46 28,54

Italtel BV Italtel S.p.A.

6) Italtel Kenya Ltd Estinta a seguito cancellazione in data 4/9/2015 (per chiusura del processo di liquidazione)

Nairobi (Kenya)

Scellino keniota

500.000 99,98 0,02

Italtel BV Italtel S.p.A.

7) Italtel Brasil Ltda (sistemi di telecomunicazioni)

San Paolo (Brasile)

Real brasiliano

6.586.636 85,12 14,88

Italtel S.p.A. Italtel BV

8) Italtel Deutschland GmbH (commerciale)

Düsseldorf (Germania)

Euro 40.000 60 40

Italtel S.p.A. Italtel BV

9) Italtel France Sas (commerciale)

Courbevoie (Francia)

Euro 40.000 100 Italtel S.p.A.

10) Italtel Telecommunication Hellas EPE (commerciale)

Atene (Grecia)

Euro 18.000 100

Italtel S.p.A.

11) Italtel U.K. Ltd (commerciale)

London (Gran Bretagna)

Lira sterlina

26.000 60 40

Italtel S.p.A. Italtel BV

12) Italtel Belgium Sprl (commerciale)

Bruxelles (Belgio)

Euro 500.000 (versato 200.000)

60 40

Italtel S.p.A. Italtel BV

13) Italtel Poland Sp.Zo.O. (commerciale)

Varsavia (Polonia)

Zloty 400.000 100

Italtel S.p.A.

14) Italtel Middle East Fz-LLC Estinta a seguito scioglimento in data 26/10/2015 (per chiusura del processo di liquidazione)

Dubai (Emirati Arabi)

AED 2.500.000 100

Italtel S.p.A.

15) Italtel Arabia Ltd (commerciale) in liquidazione

Riyadh (Arabia Saudita)

SAR 3.287.980 90 10

Italtel S.p.A. Italtel BV

16) Italtel Perù S.a.c. (commerciale)

Lima (Perù)

Nuevo Sol

3.028.000 90 10

Italtel BV Italtel S.p.A.

17) Ausoitaltel S.A. (commerciale) costituita in data 27.4.2015

Quito (Ecuador)

USD 500.000 1 99

Italtel BV Italtel S.p.A.

18) Italtel USA LLC costituita in data 23.12.2015

Miami (Florida)

USD 75.000 100 Italtel S.p.A.

Bilancio consolidato

[105]

B) Elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto Denominazione sociale (attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute % Valore di carico

Società collegate italiane

19) Cored - Consorzio Reti 2000 in liquidazione (reti a larga banda)

Milano Euro 260.000 30 Italtel S.p.A. 76

20) Consorzio Hermes in liquidazione (sistemi di trasmissione)

Milano Euro 484.353 24 Italtel S.p.A. 118

C) Elenco delle altre partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo Denominazione sociale (attività)

Sede Divisa Capitale sociale

Quote possedute % Valore di carico

Società controllate italiane non consolidate valutate al costo

21) Consorzio Italtel Telesis in liquidazione (sistemi telematici integrati)

Settimo Milanese

Euro 516.456 100 Italtel S.p.A. -

Società controllate estere non consolidate valutate al costo 22) Italtel de Venezuela S.A. in

liquidazione (commerciale)

Caracas (Venezuela)

Bolivar Fuerte

940.000 95 5

Italtel S.p.A. Italtel BV

-

D) Elenco delle partecipazioni in altre società valutate al costo Denominazione sociale (attività)

Sede Divisa Capitale sociale

Quote possedute % Valore di carico

Altre società valutate al costo 23) Cefriel - S.c.r.l.

(formazione e ricerca) Milano Euro 1.115.596 5,1809 Italtel S.p.A. 36

24) Consorzio Milano Ricerche (progettazione e ricerca)

Milano Euro 172.456 8,3

Italtel S.p.A. 15

25) Consel - Consorzio Elis per la Formazione Professionale Superiore - S.c.r.l.

Roma Euro 51.000 2,5 Italtel S.p.A. 1

26) SISTEL - Comunicaçoes, Automaçao e Sistemas S.A. (sistemi di telecomunicazioni)

Monte de Caparica (Portogallo)

Euro 10.338.838 0,88 0,72

Italtel S.p.A. Italtel BV

29 7

27) Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia S.c.p.A. (ricerca)

Palermo Euro 7.626.733 0,04 Consorzio Italtel Telesis in Liquidazione(*)

-

28) MIP – Politecnico di Milano S.c.r.l.

Milano Euro 354.000 3,39 Italtel S.p.A. -

29) Consorzio Nazionale Imballaggi CONAI (gestione degli imballaggi)

Roma Euro variabile 0,005 Italtel S.p.A. 1

30) Consorzio COFRIDIP Padova Euro 28.402 9,09 Italtel S.p.A. 3 31) Distretto Tecnologico, Sicilia

Micro e Nano Sistemi S.c.a.r.l. Catania Euro 600.000 4,55 Italtel S.p.A. 27

32) SI-LAB Sicilia S.c.a.r.l Palermo Euro 30.000 18,50 Italtel S.p.A. 6 33) Open Hub Med S.c.a.r.l Milano Euro 800.000 12,50 Italtel S.p.A. 100 (*) la partecipazione è stata trasferita a Italtel S.p.A. il 18 aprile 2016

Bilancio consolidato

[106]

Nota 47 Dati patrimoniali ed economici sintetici delle società incluse nell’area di consolidamento

(migliaia di euro)

Stato patrimoniale

Italtel S.p.A.

Italtel BV

Italtel Belgium

Sprl

Italtel Deutschland

GmbH

Italtel France Sas

Attivo Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 13.624 - - 6 23 Avviamento 169.565 - - - - Altre attività immateriali 23.927 - - - 1 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 194 - - -

-

Attività finanziarie a medio e lungo termine 25.713 10.766 - - - Altre attività 8.947 - - - 341 Imposte anticipate 68.694 - - - -

Totale attività non correnti 310.664 10.766 - 6 365 Attività correnti

Rimanenze 27.742 - - 11 760 Crediti commerciali 66.533 - 694 1.392 3.151 Crediti per imposte correnti - - - 557 143 Altri crediti e attività 17.186 - 1 59 163 Attività finanziarie a breve termine 3.284 601 - 1.650 1.289 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 35.008 1.001 17 1.408 793

Totale attività correnti 149.753 1.602 712 5.077 6.299 Attività non correnti disponibili per la vendita - - - - -

Totale attivo 460.417 12.368 712 5.083 6.664 Patrimonio netto e Passivo Patrimonio netto

Capitale sociale 2.000 6.000 500 40 40 Riserve 98.728 3.802 12 2.769 4 Azioni proprie - - - - - Altre riserve incluso il Risultato dell’esercizio (77.364) 1.962 200 168 1.054

Totale Patrimonio netto 23.364 11.764 712 2.977 1.098 Passivo

Passività non correnti Fondi per benefici ai dipendenti 19.375 - - - - Fondi per rischi e oneri 5.882 282 - 24 510 Passività finanziarie a medio e lungo termine 153.385 - - - - Altre passività 1.003 - - - -

Totale passività non correnti 179.645 262 - 24 510 Passività correnti

Debiti commerciali 113.916 - - 1.969 1.888 Debiti per imposte correnti - - - - - Altri debiti e passività 43.321 8 - 113 993 Passività finanziarie a breve termine 100.171 314 - - 2.175

Totale passività correnti 257.408 322 - 2.082 5.056 Passività non correnti disponibili per la vendita - - - - -

Totale passivo 437.053 604 - 2.106 5.566 Totale Patrimonio netto e Passivo 460.417 12.368 712 5.083 6.664

Conto economico

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 296.302 - - 4.643 7.312 Ebitda 12.986 (135) (6) 218 1.612 Risultato operativo (6.532) (135) (6) 215 1.594 Risultato della gestione finanziaria (4.356) 2.050 - 30 (3) Risultato prima delle imposte (10.888) 1.915 (6) 245 1.591 Utile (Perdita) dell'esercizio (24.277) 1.962 (6) 168 1.054

Bilancio consolidato

[107]

(migliaia di euro)

Italtel S.A.

Italtel Tel. Hellas

EPE

Italtel U.K. Ltd

Italtel Poland Sp.Zo.O.

Italtel Argentina S.A.

Italtel Brasil Ltda

Italtel Perù S.a.c.

Ausoitaltel SA

Italtel Usa Llc

Italtel Arabia

Ltd

47 1 - - 31 180 85 42 - -

- - - - - - - - - - 6 - - - - 76 2 - - -

- - - - - - - - - - 5 - - - - - - - - -

43 5 - 21 17 1.202 101 - - - - - - - 3.972 446 904 - - -

101 6 - 21 4.020 1.904 1.092 42 - -

4.782 - - 704 592 989 2.386 135 - - 6.186 540 - 999 15.087 5.748 10.844 221 - -

- 86 - - - - - - - - 472 - 4 4 279 1.512 515 46 - -

7.497 - - - 5.546 - - - - - 5.583 496 - 243 3.660 4.736 8.415 306 67 -

24.520 1.122 4 1.950 25.164 12.985 22.160 708 67 - - - - - - - - - - 248

24.621 1.128 4 1.971 29.184 14.889 23.252 750 67 248

7.353 18 35 94 286 1.528 817 459 67 805

988 6 - - 2.670 181 163 - - - - - - - - - - - - -

1.480 (198) (740) (632) 3.446 1.030 2.447 (134) - (2.265) 9.821 (174) (705) (538) 6.402 2.739 3.427 325 67 (1.460)

- 48 - - - - - - - - - - - 192 227 43 - - - - - - 676 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 48 676 192 227 43 - - - -

5.887 433 25 2.113 19.669 6.812 12.896 382 - 1.316 259 - - - 1.374 - 196 - - -

8.654 103 8 204 1.299 2.445 1.726 43 - - - 718 - - 213 2.850 5.007 - - -

14.800 1.254 33 2.317 22.555 12.107 19.825 425 - 1.316 - - - - - - - - - 392

14.800 1.302 709 2.509 22.782 12.150 19.825 425 - 1.708 24.621 1.128 4 1.971 29.184 14.889 23.252 750 67 248

39.520 796 - 1.649 38.156 37.334 48.538 202 - -

1.775 (18) (13) (617) 6.670 2.391 5.187 (128) - - 1.751 (18) (13) (617) 6.647 2.273 5.093 (130) - -

301 (1) - (100) (1.013) (3.292) (1.408) (2) - - 2.052 (19) (13) (717) 5.634 (1.019) 3.685 (132) - - 1.478 (19) (13) (717) 3.761 (699) 2.534 (132) - (176)

Bilancio consolidato

[108]

Settimo Milanese, 9 giugno 2016 Per il Consiglio di Amministrazione L’Amministratore Delegato

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Timbro
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