GRIGLIA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO I.R.C IN...

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GRIGLIA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO I.R.C IN VISTA DELL'ESAME Scuola dell'Infanzia “Maria Immacolata” Piazza al Paradiso, 12 31030 Semonzo di Borso del Grappa a. PREMESSA 1. CHI SIAMO La nostra scuola parrocchiale dell'infanzia “Maria Immacolata” di Semonzo, frazione di Borso del Grappa, ha attualmente tre sezioni con bambini di età omogenea: piccoli, medi e grandi; il collegio docenti è formato da tre insegnanti a tempo pieno, Eva, Miriam e Angela, che accompagnano la propria sezione nell'intero percorso scolastico. La nostra esperienza lavorativa ci vede assieme ormai da più di 10 anni. In questo arco di tempo si è cercato di creare un clima di collaborazione, rispetto, e stima reciproca. Nel nostro istituto abitano quattro suore “Ancelle Missionarie del Santissimo Sacramento”, che pur non essendo parte attiva nel progetto educativo, testimoniano con la loro presenza l'ispirazione cristiana della nostra scuola. Nel corso del nostro cammino le maestre si sono sempre impegnate partecipando attivamente ai corsi di aggiornamento Fism e agli incontri docenti zonali. L'obiettivo principale è accrescere la professionalità in modo tale da garantire e sostenere i bisogni dei bambini. Le insegnanti sono pronte ad accogliere e interiorizzare nuovi e prospettive al fine di migliorare se stesse e la scuola. Quest'anno è presente inoltre una quarta insegnante (part-time), Elena, che è di supporto alla sezione dei piccoli e che ha frequentato i primi due anni del il corso I.R. C in un'altra scuola dell'infanzia. A settembre il team ha delineato e programmato le tematiche generali da affrontare nell'arco dell'intero anno; il collegio docenti poi si riunisce per la programmazione mediamente ogni 15 giorni; In questa fase vi sono aggiornamenti, approfondimenti, modifiche delle unità didattiche. Inoltre vi è scambio di opinioni e crescita . Quest'anno tutte le insegnanti sosterranno l'esame per ottenere l'idoneità all'insegnamento della religione cattolica.

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GRIGLIA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO I.R.C IN VISTA DELL'ESAMEScuola dell'Infanzia “Maria Immacolata”

Piazza al Paradiso, 12

31030 Semonzo di Borso del Grappa

a. PREMESSA1. CHI SIAMO

La nostra scuola parrocchiale dell'infanzia “Maria Immacolata” di Semonzo, frazione di

Borso del Grappa, ha attualmente tre sezioni con bambini di età omogenea: piccoli, medi e

grandi; il collegio docenti è formato da tre insegnanti a tempo pieno, Eva, Miriam e Angela,

che accompagnano la propria sezione nell'intero percorso scolastico. La nostra

esperienza lavorativa ci vede assieme ormai da più di 10 anni. In questo arco di tempo si è

cercato di creare un clima di collaborazione, rispetto, e stima reciproca.

Nel nostro istituto abitano quattro suore “Ancelle Missionarie del Santissimo

Sacramento”, che pur non essendo parte attiva nel progetto educativo, testimoniano con

la loro presenza l'ispirazione cristiana della nostra scuola.

Nel corso del nostro cammino le maestre si sono sempre impegnate partecipando

attivamente ai corsi di aggiornamento Fism e agli incontri docenti zonali. L'obiettivo

principale è accrescere la professionalità in modo tale da garantire e sostenere i bisogni

dei bambini. Le insegnanti sono pronte ad accogliere e interiorizzare nuovi e prospettive

al fine di migliorare se stesse e la scuola.

Quest'anno è presente inoltre una quarta insegnante (part-time), Elena, che è di supporto

alla sezione dei piccoli e che ha frequentato i primi due anni del il corso I.R. C in un'altra

scuola dell'infanzia.

A settembre il team ha delineato e programmato le tematiche generali da affrontare

nell'arco dell'intero anno; il collegio docenti poi si riunisce per la programmazione

mediamente ogni 15 giorni; In questa fase vi sono aggiornamenti, approfondimenti,

modifiche delle unità didattiche. Inoltre vi è scambio di opinioni e crescita . Quest'anno

tutte le insegnanti sosterranno l'esame per ottenere l'idoneità all'insegnamento della

religione cattolica.

2. VERIFICA

Alla fine dell'anno scolastico 2010-2011 abbiamo indiviaduato nei bambini il seguente

bisogno ovvero di creare relazioni postive con i pari e con l'adulto. Abbiamo notato la

diffifcoltà che i bambini hanno nel relazionarsi uno con l'altro, a condividere, a mettersi in

gioco.

3, CHI ABBIAMO COINVOLTO NELLA REALIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA?

Il collegio docenti e le suore nella scelta di alcuni brani biblici.

b. FONTI ALLE QUALI ABBIAMO ATTINTO PER LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA

AL PROGETTO EDUCATIVO:

Alla fine dello scorso anno scolastico nel collegio docenti abbiamo ritenuto necessario

riappropiarci del nostro progetto educativo, verificando che vi fosse espresso chiaramente

cio' che si propone la nostra opera educativa.

Alla luce dei due anni di corso IRC come scuola di ispirazione cristiana, abbiamo letto con

occhi nuovi il P.E.I. che esprime concretamente da dove veniamo e dove vorremmo

arrivare: ” La nostra scuola dell' infanzia di ispirazione cristiana affonda le proprie radici

negli ideali e nei valori proposti, testimoniati e diffusi dal Vangelo perciò si propone di

suscitare un risveglio dell' interiorità e di intimità con il sacro che il bambino naturalmente

vive e percepisce”.

ALLE INDICAZIONI NAZIONALI:

Le indicazioni nazionali ispirano la nostra offerta formativa perchè in modo chiaro ed

inequivocabile attribuiscono alla scuola d' infanzia”....una pedagogia attiva e delle relazioni

che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun

bambino, nella cura dell' ambiente, dei gesti e delle cose e nell' accompagnamento verso

forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli....”

In particolar modo nel campo d' esperienza IL SE' E L' ALTRO vengono indicati traguardi

di sviluppo della competenza che caratterizzano la nostra offerta formativa.

LA PAROLA DI DIO:

La parola di Dio alla quale abbiamo attinto è il Vangelo di Giovanni (10,9) nel versetto

Gesù dice :”IO SONO LA PORTA”.

ALTRE FONTI:

Commento al Vangelo di Giovanni (10,1-10) di DOMENICA 15 MAGGIO 2011 di DON

MARCO PEDRO (www.lambarene.it)

c. TEMATICA:La progettazione di quest' anno prende spunto dai bisogni espressi dai bambini durante

l' anno scolastico 2010/2011.

Nella verifica di fine anno abbiamo rilevato alcune difficolta' relazionali tra i bambini e tra

bambino e adulto (insegnante), che si manifestavano con atteggiamenti talvolta aggressivi

e poca considerazione degli stati d' animo dell' altro (pianto, dolore, disagio, rifiuto...).

Ci siamo per questo posti come finalità educativa di SVILUPPARE NEL BAMBINO UN

POSITIVO SENSO DI SE' E DELL'ALTRO E SPERIMENTARE RELAZIONI SERENE.

In questo percorso ci accompagna il Vangelo di Giovanni (10,3-9) dove Gesu' si definisce

la “PORTA”. Porta che ci accoglie per come siamo, svelandoci un mondo nuovo.

Gesù attende che noi varchiamo la porta, senza paura perche' c'e' Lui ad accoglierci,

aprendo la porta del nostro cuore per permettere a Lui e agli altri di entrare, per lasciarci

amare e donare il nostro amore.

Per questo il titolo che abbiamo dato alla progettazione è TOC TOC ...” CHI E' ?”.

Finalità del progetto TOC TOC... “CHI E'?”:

-far riscoprire il bambino come persona “unica” con qualità e potenzialità che possono

diventare dono per gli altri

-instaurare relazioni positive, rispettose dei bisogni degli altri

-vivere l'altro come dono per me

-vivere ed esprimere le proprie emozioni

-scoprire che Gesù ci conosce, ci ama e ci accoglie sempre

-accogliere Gesù come amico

d.MAPPA PROGETTUALE

TOC TOC...“ CHI E' ”

Questa mappa progettuale contiene solo le prime 3 unità, considerando le risposte e i

bisogni dei bambini, siamo naturalmente aperte a modifiche in itinere.

I titoli e i contenuti delle unità didattiche successive ,verranno definiti in seguito.

Anche i progetti proposti potranno subire delle modifiche durante l'anno.

UDA 2APRIAMO LA PORTA

DEL CUOREnovembre/dicembre

UDA 3APRIAMO LA PORTA

DELL'AMICIZIAgennaio/febbraio

UDA 1APRIAMO LA PORTA

DELLA SCUOLAsettembre/ottobre/novembre

PROGETTO “TANTE STORIE”4 anni

PROGETTO “TANTI COLORI”

2/3 anni

ANIMAZIONE ALLALETTURA

5 anni

PROGETTO EDUCAZIONEMOTORIA2/3-4-5 anni

ANIMAZIONE ALLALETTURA

5 anni

CON I SENSI CONOSCO IL MONDO2/3-4-5 anni

e.PRIMA UNITA' DIDATTICA

1 UDA TITOLO: Apriamo la porta della scuola

PAROLA DI DIO:Abbiamo scelto come provocazione iniziale il Vangelo di Giovanni

10,9: “Gesù dice: Io sono la porta” e nello sviluppo dell' UDA abbiamo anche

proposto il brano del Vangelo di Marco 10,13-16 “Lasciate che i fanciulli vengano a me”

FINALITA' E OBIETTIVI

(Le FINALITA' qui descritte non si esauriscono alla fine dell' UDA).

FINALITA' UDA N°1PER NOI INSEGNANTI

-accogliamo ogni bambino con attenzione al suo vissuto, alle sue attitudini, alle

insicurezze, ai modi di rapportarsi, allo stile di apprendimento

PER IL BAMBINO

-si sente compreso

-si sente accettato

-si sente parte importante

-si sente amato

OBIETTIVI UDA N°12-3 ANNI

-instaurare un rapporto di fiducia con l'insegnante

-superare le difficoltà del distacco

-orientarsi nello spazio scuola

-riconoscere le proprie cose e collocarle negli spazi adeguati

-scoprire e conoscere nuove regole di vita comunitaria

-entrare in relazione con gli altri e conoscerne il nome

-promuovere il senso di appartenenza al gruppo

-ascoltare messaggi e comunicazioni

4-5 ANNI

-ristabilire il rapporto con le insegnanti e riconquistare ambienti conosciuti

-inserirsi positivamente nel gruppo sezione

-riscoprire e condividere le regole di vita comunitaria

-rispettare le regole

-riordinare il materiale di uso comune negli adeguati spazi

-relazionarsi in modo positivo con gli altri

-promuovere il senso di appartenenza al gruppo

-partecipare alle attività

-ascoltare e comprendere messaggi e comunicazioni

ATTIVITA' PIU' SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO

-lettura del Vangelo di Giovanni 10,9 “Io sono la porta” e realizzazione insieme ai bambini

di una grande porta di carta dipinta con Gesù davanti e le Sue parole.

Abbiamo voluto terminare la porta con il mattoncino che ogni bambino ha realizzato a casa

con i genitori.

La porta realizzata dai bambini

Lasciamo ai bambini le ipotesi sul significato delle Parole di Gesù.

C'è chi dice “ Gesù ci apre la porta”, “ Gesù ci vuole abbracciare”....ma vuole essere

l'intero percorso dell'anno la risposta a questa frase.

Alcuni commenti dei bambini:

“Forse Lui vuole essere la porta per proteggerci dagli uomini cattivi”

“Gesù vuole essere la porta per far entrare le persone buone”

“Forse fa finta di essere una porta perchè scherza.”

In questo periodo di “prima accoglienza” a scuola vogliamo, sull'esempio di Gesù, dare ad

ognuno la possibilità di entrare ed essere accettato per come è.

-giochi di scoperta degli ambienti “Apriamo le porte della scuola”: durante il gioco i bambini

sono entrati in contatto con l'ambiente, scoprendo che è stato pensato per loro (con giochi,

materiali, disegni, addobbi...) e con il personale (maestre, cuoca, suore) pronto ad un

sorriso amichevole.

-situazione stimolo: ai bambini viene mostrato un grande pacco regalo. Dopo varie ipotesi

sul contenuto, decidiamo di togliere la carta e scopriamo così un grande quadro

raffigurante Gesù attorniato da bambini.

Il quadro è ispirato al testo del Vangelo di Marco 10, 13-16 e lo leggiamo in una versione

adattata per la lettura ai bambini. ( Vedi allegato)

Durante la conversazione con il gruppo concludiamo che Gesù è buono e accoglie tutti i

bambini, quindi anche tutti quelli della nostra scuola.

Sarebbe bello avere un quadro di Gesù insieme a tutti noi bambini della scuola e così

inviteremo i genitori di disegnare il proprio bambino su un grande quadro con Gesù.

-Drammatizzazione “Lasciate che i fanciulli vengano a me” (SEZIONE PICCOLI-

PICCOLISSIMI ) abbiamo realizzato una strada di mattoncini, che i bambini hanno

percorso per “raggiungere Gesù”.

Un bambino che “fa Gesù” accoglie ogni bambino con un abbraccio.

L'attività è stata da stimolo per i bambini per organizzarsi anche liberamente a costruire

altre strade con i mattoncini, favorendo così un clima di gruppo sereno e cooperativo.

“Interpretare Gesù che accoglie e abbraccia i bambini” è stato un aiuto fondamentale per

scoprire altre forme di contatto, soprattutto per quei bambini che hanno spesso un

atteggiamento aggressivo nei confronti dei compagni.

serata formativa con i genitori di tutte le sezioni.

I genitori vengono accolti in salone (è la prima volta che nella nostra scuola viene

organizzato un incontro di questo tipo).

La prima parte dell'incontro la dedichiamo ad una breve presentazione di ciascun genitore

e dopo un momento di preghiera viene esposto ai presenti il progetto dell'anno.

I genitori vengono invitati a realizzare il grande quadro, completo con il disegno di ogni

figlio.

Dopo alcuni momenti iniziali di imbarazzo i genitori si sono presto lanciati con matite,

tempere e la serata si è trasformata in un momento di comunità accompagnato da tanta

allegria. Alcuni genitori hanno espresso il loro entusiasmo chiedendo che si facciano più

spesso incontri di questo tipo.

Il capolavoro dei nostri genitori

COME E' STATA FATTA LA PROPOSTA

-DOVE: Nei momenti “forti” come la lettura del Vangelo o la scoperta del quadro ci siamo

incontrati in salone nel grande gruppo.

Ogni sezione ha poi sviluppato le tematiche adattando le attività al gruppo.

- TEMPI: Le attività del progetto si propongono 3 giorni alla settimana. Un altro giorno è

destinato all'attività motoria con insegnante esterna e l'ultimo giorno ad attività di

laboratorio specifiche per ogni classe.

Vogliamo comunque sottolineare che tutti i momenti della vita scolastica promuovono

sempre il raggiungimento delle finalità del progetto “TOC ...TOC...CHI E'?” e si presentano

come laboratori che completano l'offerta formativa.

-CHI COINVOLGE: La proposta coinvolge innanzitutto noi maestre, che nel momento di

programmare ci troviamo per prime a riflettere e condividere i sentimenti che la lettura del

Vangelo ci provoca, cercando inoltre di comprendere al meglio i significati, per poi tradurli

in proposta ai bambini: è sui loro bisogni educativi e formativi che noi volgiamo

l'attenzione. La nostra proposta si allarga poi ai genitori e alle famiglie, consapevoli che la

continuità e la collaborazione scuola-famiglia siano fondamentali.

f. VERIFICA DI FINE UNITA'

PUNTI CRITICI E PUNTI DI FORZA

in questa prima UDA noi insegnanti abbiamo trovato alcune difficoltà nel tradurre gli

obiettivi in attività per i bambini. Era inoltre nostra “preoccupazione” variare la

proposta didattica spaziando nei vari campi d'esperienza, per non fossilizzare la

nostra attenzione soltanto in alcuni ambiti del fare.

Mancanza di una figura guida che ci aiuti nella traduzione e nella comprensione del

testo biblico.

Maggiore attenzione al bambino come persona unica con bisogni,sentimenti,

emozioni proprie che ha maturato in noi un atteggiamento di accoglienza e

attenzione più consapevole.

maggiore continuità educativa tra scuola e famiglia.

attività di drammatizzazione dei testi evangelici insieme ai bambini hanno

permesso di “vivere” il brano in prima persona sperimentando quindi sentimenti,

sensazioni, emozioni.

MOMENTI QUALIFICANTI PER NOI INSEGNANTI

la riunione con i genitori e la partecipazione degli stessi al progetto ha dato valore e

arricchito il cammino che stiamo facendo con i bambini a scuola.

FASE SUCCESSIVA.. QUALE PASSO INTRAVEDI IMPORTANTE

Nella fase successiva del progetto prevediamo di preparare con più accuratezza le

proposte didattiche per non rischiare di lasciare in sospeso i messaggi dei brani evangelici.

COME CONTINUARE IL PERCORSO

Durante questa unità il bambino si è sentito accolto e il passo successivo sarà quello di

aprirsi e accogliere l'altro, usando come stimolo il Vangelo di Luca 2, 1-7 “...diete alla luce

il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo avvolse in una magiatoia, perchè non c'era

posto per lui nell'albergo.”.

SECONDA UNITA' DIDATTICA

2 UDA TITOLO: Apriamo la porta del cuore

PAROLA DI DIO: Abbiamo scelto come provocazione iniziale il Vangelo di Luca 2,

1-7 “...diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una

mangiatoia, perchè non c'era posto per loro nell'albergo.”

FINALITA' UDA N°2PER NOI INSEGNANTI

- Cogliere i momenti di difficoltà e i bisogni di ogni singolo bambino, cercando di

personalizzare gli interventi, dimostrando vicinanza e comprensione.

PER IL BAMBINO

- Riconoscere che le proprie emozioni-sensazioni sono anche quelle degli altri

OBIETTIVI UDA N°23-5 ANNI

- cogliere i bisogni, le difficoltà e le sensazioni degli altri

- intuire che le persone provano sensazioni diverse a seconda di come mi relaziono con loro (dolore, gioia, paura, rabbia, rifiuto, solitudine, impotenza, soddisfazione, gratificazione...)

-sviluppare atteggiamenti di aiuto

ATTIVITA' PIU' SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO

-Durante la lettura del Vangelo di Luca 2, 1-7 “Diede alla luce suo figlio primogenito, lo

avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perchè non c'era posto per loro

nell'albergo” , le insegnanti hanno drammatizzato il brano. Successivamente nel piccolo

gruppo ( cerchio) i bambini hanno commentato la rappresentazione, soffermandosi sulle

emozioni provate da Giuseppe e Maria, e sulle risposte date dagli albergatori (rifiuto e

accoglienza).

Alcuni commenti dei bambini:

“ Non mi piaceva che mandavano via Maria, che era triste, ci viene da piangere quando

qualcuno ci caccia via. Ci si sente male. Non si fa così, non si mandano via i bambini e le

persone.”

“ Possiamo dire all'albergatore: dai, falli entrare!”

“ Quando ci cacciano via, ci si sente male e si vuole la mamma”

“ Mi è piaciuto quando la maestra faceva quello buono ( l'albergatore), che ha detto che

c'era un posto per loro in una grotta”.

- I bambini grandi, ispirati dalla drammatizzazione delle insegnanti, hanno creato un

copione e si sono divisi le parti per la rappresentazione durante la Festa di Natale con le

famiglie. Questa attività ha permesso di affrontare e approfondire il tema dell'accoglienza

nel vissuto del bambino.

- Regalo di Natale: “Apri la porta del tuo cuore... ci sono io ad accoglierti”. Questo è il

messaggio del dono di Natale preparato per la famiglia.

- “ Un presepe davvero originale!” I bambini hanno preparato il loro cuore ad accogliere

Gesù che nasce. Assieme alla famiglia hanno costruito con originalità e fantasia una

statuina che li rappresenta per allestire il presepe a scuola.

- la visione del dvd e la drammatizzazione della storia di “Rudolph: la renna dal naso

rosso” ha permesso ai bambini di scoprire la diversità come un valore, una ricchezza, che

ci rende unici e speciali. Rudolph è diventato protagonista dei nostri addobbi natalizi, canti

e “travestimenti”.

VERIFICA DI FINE UNITA' PUNTI CRITICI E PUNTI DI FORZA

- Nello svolgimento delle attività in questo periodo abbiamo riscontrato più attenzione alle

emozioni provate dagli altri e i bambini hanno iniziato ad esprimere più spesso i propri stati

d'animo (mi sento triste perchè..., sono felice perchè...).

- Lo spettacolo di Natale in chiesa è stato parte integrante della programmazione, che i

bambini hanno vissuto più intensamente perchè nato dalla proposta tradotta in recita.

- Abbiamo vissuto un po' il distacco dalla prima unità, preoccupandoci di trovare nuove

proposte-stimolo per raggiungere nuovi obiettivi.

- Sarebbe stato utile iniziare la nuova unità continuando il lavoro dell'unità precedente, che

invece ci siamo sentite di dover concludere.

- Lo schema iniziale della programmazione ha limitato un po' la nostra flessibilità nella

stesura delle unità.

MOMENTI QUALIFICANTI PER NOI INSEGNANTI

- tempi e spazi dell' Avvento vissuti in modo più significativo, con maggior coinvolgimento

emotivo e approfondimento delle tematiche.

FASE SUCCESSIVA.. QUALE PASSO INTRAVEDI IMPORTANTE

Nella fase successiva del progetto ci proponiamo di continuare e approfonfondire le

tematiche intraprese coinvolgendo sempre più il bambino in prima persona.

COME CONTINUARE IL PERCORSO

Durante questa unità il bambino ha scoperto il valore dell'accoglienza e della diversità; il

passo successivo sarà quello di scoprire ciò che l'altro ha da offrirci, aprendo il nostro

cuore al sentimento dell'amicizia, usando come provocazione iniziale le parole

dell'Apocalisse 3, 20 : “ Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi

apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.”

TERZA UNITA' DIDATTICA

3 UDA TITOLO: Apriamo la porta dell'amicizia

PAROLA DI DIO: Abbiamo proposto ai bambini le parole dell'Apocalisse 3, 20 :

“Ecco sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io

verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”

FINALITA' UDA N°3PER NOI INSEGNANTI

- Cogliere ed apprezzare le qualità di ogni bambino, aiutandolo a farle emergere nel

gruppo.

PER IL BAMBINO

- Aprirsi all'altro

OBIETTIVI UDA N°33-5 ANNI

- scoprire ciò che l'altro “ha da offrirci”

- condividere le cose belle e buone che ognuno ha dentro di sè

- aumentare l'autostima

- scoprire tutte le emozioni positive che porta il sentimento di amicizia

ATTIVITA' PIU' SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO

- L'invito a scuola di un Missionario:

“ECCO STO ALLA PORTA E BUSSO. SE QUALCUNO ASCOLTA LA MIA VOCE E MI APRE LA PORTA, IO VERRO' DA LUI, CENERO' CON LUI

ED EGLI CON ME”

Padre Giovanni bussa alla porta della nostra sala mensa durante il pranzo e ci chiede di

entrare...

I bambini lo accolgono e Padre Giovanni, dopo essersi presentato, chiede il nome a tutti...

I bambini lo invitano a pranzo. Domenico si occupa del mantello di Padre Giovanni

Umberto e Sara portano un tavolo in sala mensa

Simone prende la sedia...

Tobia e Sofia si occupano della tovaglia

Nadia e Agnese invece, portano posate, piatto e acqua

Ora il nostro amico Padre Giovanni può mangiare con noi. Il nostro piccolo Giovanni gli

offre carne e verdura.

Dopo aver condiviso tutti assieme il momento del pranzo, Padre Giovanni racconta la sua

missione, e il suo volontariato. I bambini ascoltano con molta attenzione e stupore, e

fanno domande.

Con questa esperienza abbiamo voluto far vivere a pieno la Parola che introduceva l'unità

didattica. Abbiamo scelto la figura di un missionario, perchè è simbolo di chi bussa alle

porte del mondo per portare amore e far conoscere Gesù.

- Gioco di conoscenza: Busso alla porta e mi presento.

Ogni bambino in salone o in sezione a turno bussa ad una piccola porta di legno

(costruita in occasione della festa di Natale). I compagni lo invitano ad entrare e

ascoltano quello che ha da dire (invitiamo i bambini a raccontare un po' di sé, quello

che vogliono, senza forzare chi non se la sente: anche chi non dice niente racconta

già qualcosa di sé, riservatezza, timidezza, timore...)

- La storia di Arlecchino

Conversazione: dopo il racconto si riflette sulla generosità dei bambini, la sensibilità e

l'attenzione verso gli stati d'animo dell'altro, la capacità di fare il passo in più e cercare

soluzioni al disagio del compagno.

Chiediamo ai bambini di aiutare Arlecchino ad avere il vestito per Carnevale.

Ogni bambino porta a scuola un pezzo di stoffa, da incollare al grande cartellone con

disegnato Arlecchino, alla fine Arlecchino ha un vestito di tanti colori realizzato dai bambini

della scuola. (Con il piccolo contributo di tutti si ottiene un grande risultato!).

Per ricordare l'esperienza il giorno della festa di Carnevale i bambini hanno indossato i

costumi di Arlecchino realizzati da loro.

- Scuola/famiglia: a scuola riserviamo un momento speciale ad ogni bambino, leggendo le

qualità descritte dai genitori, riportate su un grande coriandolo colorato

- All'interno della giornata scolastica è previsto un momento di “cerchio” durante il quale

ogni bambino ha la possibilità di esprimere il suo stato d'animo, legato ad episodi vissuti a

casa o a scuola (sono triste perchè..., sono felice perchè..., mi sento arrabbiato,

spaventato...sto bene...etc), per facilitare l'attività si utilizzano degli smile delle emozioni.

- Stimolati da un racconto facciamo il pane insieme ai bambini: una grande pagnotta da

spezzare e condividere: è questo l'imput per introdurre il brano del Vangelo di Luca 22, 19

(L'ultima Cena): anche Gesù spezza il pane e lo condivide con i suoi amici. Visitiamo la

Chiesa di Semonzo che accoglie un grande dipinto raffigurante l'Ultima Cena: è qui che i

bambini rivedono il racconto ascoltato a scuola e commentano e descrivono la

rappresentazione.

Il simbolo del pane è stato scelto perchè ci aiuta ad introdurre quello che sarà poi il grande

dono d'amore che Gesù ci fa donando la propria vita per noi.

- Regalo di Pasqua: ogni bambino porta a casa in un sacchetto decorato da loro una

piccola pagnotta di pane da spezzare e mangiare insieme alla famiglia la sera del Giovedì

Santo

VERIFICA DI FINE UNITA' PUNTI CRITICI E PUNTI DI FORZA

- Nei lavori di gruppo i bambini hanno dimostrato di saper condividere uno spazio, il

materiale, e di rispettare i tempi

- Con l'aiuto del racconto di Arlecchino lo sviluppo delle attività durante il Carnevale è stato

carico di momenti significativi (utili per imparare a riconoscere le difficoltà dell'altro e a

porgere una mano per aiutare)

- In alcuni momenti tuttavia la preparazione dei vestiti e degli addobbi ha allontanato

l'attenzione verso le dinamiche dei gruppi

MOMENTI QUALIFICANTI PER NOI INSEGNANTI

Le attività che hanno favorito in modo attivo e coinvolgente momenti di

cooperazione e aiuto reciproco.

FASE SUCCESSIVA.. QUALE PASSO INTRAVEDI IMPORTANTE

Nella fase successiva del progetto ci proponiamo di continuare a coinvolgere sempre il

bambino in prima persona, cercando di fargli percepire di essere parte di un progetto

d'amore.

COME CONTINUARE IL PERCORSO

In questa unità il bambino ha scoperto il valore dell'amicizia. Il passo successivo sarà

scoprirsi dono e creare le occasioni per esprimere gratitudine.

QUARTA UNITA' DIDATTICA

4 UDA TITOLO: Apriamo la porta del grazie

PROVOCAZIONE INIZIALE: visione DVD della Morte e Resurrezione di Gesù

FINALITA' UDA N°4PER NOI INSEGNANTI

- considerare ogni bambino dono e cogliere le occasioni di crescita che ogni bambino ci

offre

PER IL BAMBINO

- sentire che sono parte del disegno di vita di Dio

OBIETTIVI UDA N°43-5 ANNI

- scoprire il dono d’amore che Gesù ci ha fatto: la sua vita

- scoprire i doni che abbiamo ricevuto

- saper dire Grazie

- Scoprire la famiglia come dono speciale

ATTIVITA' PIU' SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO

- Lettura della storia “Topazio e Pesce”, che introduce la tematica dei doni. I bambini poi

insieme a mamma e papà a casa ricercano figure, foto, disegni che rappresentano i propri

doni meravigliosi. Le immagini vengono raccolte in un grande cartellone.

I bambini commentano così i loro doni:

“ i doni per me più importanti sono: papà e mamma, mia sorella, i miei amici, i miei nonni,

zii, cugini, stare bene ( il mio papà è stato un po’ sfortunato ma adesso sta guarendo),

quello che fa Gesù per noi ogni giorno, i doni di babbo natale e la renna Rudolph, e infine

il pianeta terra”

“ i doni per me sono, la cioccolata che mi piace tanto, la mia bicicletta, la mia cameretta”

“ un dono sono i pianeti, l’allegria, la simpatia, la tenerezza e la generosità..”

- Festa della mamma : abbiamo organizzato una serata di giochi e di festa per le mamma e

i bambini. Durante la serata i bambini recitano la poesia e donano una collana , simbolo

del loro amore per la mamma. Nel primo momento (più rilassante) ogni bambino fa un bel

massaggio ai piedi della mamma con la crema profumata, dopodichè ci lanciamo tutti in

balli e giochi. Questo voleva essere un momento speciale di divertimento e aggregazione,

per riflettere sul dono speciale che la mamma rappresenta per ciascuno di noi.

- Serata formativa con i genitori:

I genitori vengono accolti nuovamente in salone.

Dedichiamo la prima parte ad una breve presentazione di ciascun genitore ed alla lettura

del decalogo : “ Dedicato ai genitori… per accompagnarli a crescere i loro figli:

promemoria da tuo figlio”. La lettura diventa stimolo per un confronto aperto di opinioni tra

genitori e tra genitori/insegnanti, facendo emergere idee educative, dubbi e consigli,

portando da esempio anche esperienze personali.

In un secondo momento proponiamo ad ogni coppia di genitori di scrivere una lettera al

proprio bambino, dove parlare in maniera semplice al figlio, esprimendo quello che

provano e sottolineando come rappresenti per loro un immenso dono. La lettera a fine

serata viene inserita in una busta, assieme alla foto della famiglia, poi chiusa. Resterà

una dichiarazione intima, personale tra genitori e figlio. Le buste vengono appese al

cartellone (realizzato dai genitori nel precedente incontro), e scoperte il giorno seguente

dai bambini; ognuno porterà a casa la propria busta e la aprirà insieme a mamma e papà,

che leggeranno così il contenuto al proprio figlio.

I giorni seguenti i bambini in maniera spontanea hanno espresso le cose belle che

ricordano di quel messaggio a loro dedicato.

Il cartellone con le buste appese vicino ai disegni dei bambini

- “Festa della famiglia”.

Come ogni anno si svolge nel mese di Maggio, nella piazza di fronte alla nostra scuola.

Iniziamo la festa con la presentazione di ogni famiglia, che passando attraverso una porta

si presenta davanti a tutti “gridando” il proprio nome. In un secondo tempo vengono

organizzati giochi che coinvolgono mamme, papà e bambini, il cui scopo principale non è

quello di vincere, ma divertirsi e stare in famiglia. Seguirà un ballo di gruppo ( bambini,

genitori e fratelli..) e la consegna dei diplomi a tutti i bambini.

In occasione della festa abbiamo chiesto alle famiglie di realizzare uno slogan con il titolo

“Famiglia è…”, tutti gli slogan appesi alle reti del cortile della scuola hanno abbellito e

impreziosito la festa con pensieri carichi di amore e affetto!

Alcuni dei bellissimi slogan preparati dalle famiglie

MOMENTO CONCLUSIVO

Abbiamo pensato di concludere il progetto annuale con un regalo simbolico ad ogni

bambino: una chiave con un messaggio:

“ Un regalo assai spaciale

questa chiave fenomenale.

E' l'augurio personale di usarla quando ti pare...

Apri la porta dell' accoglienza,

del cuore,

dell'amicizia

e del grazie!

Non stancarti di cercare

chi sempre lì dietro ti sta ad aspettare!”

VERIFICA DI FINE UNITA' PUNTI CRITICI E PUNTI DI FORZA

sarebbe stato utile approfondire la tematica dei doni, in particolare quelli del Creato

che hanno suscitato particolare interesse nei bambini.

i momenti di incontro e festa con i genitori sono stati partecipati e sentiti da noi

insegnanti e dalle famiglie.

il coinvolgimento attivo del bambino ha favorito maggiore consapevolezza del

percorso svolto

MOMENTI QUALIFICANTI PER NOI INSEGNANTI

E' stata significativa la nuova visione scuola - famiglia con un coinvolgimento e una

interazione insegnanti - genitori che hanno arricchito entrambe le parti.

g. VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROGETTO ANNUALE

Verifica delle finalità:

(vivere ed esprimere le proprie emozioni); abbiamo riscontrato che i bambini hanno

iniziato a esprimere più frequentemente le loro emozioni, sentire come ci si sente,

limitando momenti di panico, pianto o frustazione. ( di aiuto sono stati gli smile

delle emozioni e i momenti di drammatizzazione)

(far riscoprire il bambino come persona “unica” con qualità e potenzialità, che

possono diventare dono per gli altri); abbiamo valorizzato i momenti in cui il

bambino ha potuto raccontare di sé, diventando protagonista, soprattutto in

occasione del Carnevale, quando abbiamo collaborato con la famiglia per far

emergere le qualità, le potenzialità e l'unicità di ciascuno.

(scoprire che Gesù ci conosce, ci ama e ci accoglie sempre – Accogliere Gesù come

Amico); gli stimoli della Parola di Dio all'inizio delle unità didattiche sono stati

fondamentali per far scoprire che Gesù ci ama e ci accoglie sempre, scoprendo che

vuole essere nostro amico e che ci è sempre vicino. ( abbiamo ricevuto dai bambini

risposte, commenti, riflessioni spontanee quotidiane, in merito al Vangelo).

(Vivere l'altro come dono per me - Instaurare relazioni positive, rispettose dei

bisogni degli altri); è stato raggiunto in parte l'obiettivo di vivere relazioni rispettose

nei confronti dell'altro; ci proponiamo di proseguire anche nel prossimo anno con

attività ed esperienze che possano essere di aiuto per migliorare le relazioni.

Probabilmente avremmo dovuto curare le relazioni cercando nuove strategie.

Punti critici:

Le attività di conversazione in cerchio spesso sono diventate difficili da gestire;

probabilmente proposte con stimoli più accattivanti sarebbero state più effficaci e

avrebbero dato a tutti la possibilità di esprimere il proprio pensiero. (abbiamo

notato nei bambini il bisogno di esprimersi in maniera più “motoria” ).

Punti forti:

Progettare partendo dai bisogni dei bambini ha permesso di mantenere l'attenzione

sui veri protagonisti del progetto educativo didattico. Momento significativo è stato

la “Festa della Famiglia” con la partecipazione di tutta la comunità parrocchiale.

Prossimi passi:

Pensiamo sia utile organizzare momenti di formazione personale e con i genitori,

con tematiche religiose inerenti la progettazione.