"Green autobiography" di Duccio Demetrio, Conflitti - settembre 2015

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Il nuovo numero di Conflitti, rivista italiana di ricerca e formazione psicopedagogica, dedica al libro di Duccio Demetrio "Green autobiography" (Booksalad, 2015) un ampio e caloroso articolo.

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  • Massimo Recalcati

    LE MANI DELLA MADREFeltrinelli, Milano 2015

    Ho scritto questo libro perchvolevo essere giusto con la ma-dre. Bisognerebbe provare a es-serlo. Il nuovo lavoro di Massi-mo Recalcati, dopo tanta esplo-razione dei padri, parla dellemadri: da giustificare, amare,confortare, comprendere, per-donare. Citazioni di film, lette-ratura, musica, molto vienecolto da Recalcati come spuntoper raccontare delle madri.Un paio di cose mi hanno colpi-to pi di altre: la prima unacoincidenza. In apertura delRecalcati racconta la scena diun film del 1968, La madre diTorino. Non ricordavo pi quel film, ma leggendo il rac-conto di Recalcati mi sono rivista bambina angosciata daquella scena in cui la madre disperatamente trattiene lemani del figlio. Per un paio danni quel film era stato perme un richiamo ad alcune esperienze personali, poi senera andato nel dimenticatoio, fino a questa citazione:e ancora brucia la sensazione di allora. La seconda cosache mi ha particolarmente attratto stata la riflessionesulla madre ripresa da Franco Fornari, sulla teorizzazionenella figura della paranoia primaria: la relazione ma-dre-bambino pu essere generativa solo a condizione chelombra della morte che pesa sulla madre venga trasfe-rita su un oggetto esterno, solitamente incarnato dal pa-dre. Sono concetti molto studiati e ripresi dal CPP e per-sonalmente ho lavorato molto su questi temi. Fa piacereche Recalcati li riprenda toccando il difficile tema dellaparanoia, perch le madri narrate da Fornari non sonosolo le madri sufficientemente buone, come direbbeWinnicott, ma sono anche madri sole, talvolta disperate,madri che non sanno accogliere il proprio bambino per-ch incapaci di farlo, madri che non sanno stare nel lororuolo, oppure madri eccessive. Anche qui Recalcati ri-prende un tema caro a Fornari, quello del codice maternoe di quanto il perdurare di questo codice, al di l del pe-riodo giusto, possa esasperare i toni della funzione ma-terna. Ricorda lautore, citando Fornari: Messo sullin-salata lolio un ottimo elemento, messo su un vestitodiventa invece una macchia. Cos avviene per il codicematerno. Esso nel rapporto bambino-madre una cosapreziosa e insostituibile. Messo invece nei rapporti tra lepersone adulte li stravolge in senso pregenitale (p. 115).Lamore materno, questa preziosa componente di cui unessere umano non pu fare a meno, pu a volte diven-tare eccessivo, prorompente e creare situazioni difficilise non patologie serie. Non si pu dunque generalizzare

    sulle madri: le loro mani delle, da cui il titolo al libro,sono unottima metafora per dire che con le mani puoifare davvero tutto, accarezzare, cucinare, plasmare,soffocare.

    Paola Cosolo Marangon

    Duccio Demetrio

    GREEN AUTOBIOGRAPHY.LA NATURA UN RACCONTO INTERIORE Booksalad, Anghiari 2015

    Scrivere assomiglia al gestodi chi prima dissoda e ara unterreno incolto, asciutto,avaro, da molto tempo nontrattato, con lenergia chelaratro ci richiede e che sarestituire a qualcosa di im-mobile. Cos come questo at-to umano antichissimo, reli-gioso e ricco di simboli, offredivenire e vitalit - non sen-za affanno o nella docilit diuna superficie che altro nondesidera - a quanto appareormai inerte, la scritturasvolge la stessa funzione enoi siamo la terra (p. 47).Parole rubate al libro di Duccio Demetrio, filosofo, fe-condo autore di testi che aiutano a riappropriarsi del-la propria storia, con questo lavoro si mostra in sin-tonia con i tempi.Qualcuno la chiama ecologia narrativa, Demetrio parladi eco-narrazione, il green in realt interroga molto pidi tante questioni.Ho letto questo testo un pezzetto al giorno, dopo averdedicato allalba un paio dore al mio orto: mi ha gui-dato a leggere la fatica come atto fondamentale perraccogliere poi i frutti. Ho aspettato con trepidazione,dopo il lavoro, il tempo per concedermi un paio di pa-gine del libro ogni giorno. Demetrio propone di sondaredentro di noi alla ricerca delle parole che possono es-serci utili, ma non solo a noi se riusciamo a condividerle,per approfondire il nostro rapporto con i fiori, le piante,i sentieri del bosco o la rosa che fiorisce sul terrazzo.La natura si racconta e in questo suo raccontarsi aggan-cia la nostra storia, ci aiuta a parlare di noi, a relazio-narci con storie spesso lontane, a recuperare antichenarrazioni vicende forse non nostre ma che apparten-gono al nostro patrimonio genetico.Lestate il tempo giusto per leggere questo libro, perdialogare con noi stessi dinanzi alle meraviglie natura-listiche, partecipare con pi convinzione alla battagliaper la difesa della terra (p. 63) e magari approcciarcialla scrittura!

    PCM

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