Graphic Design Modulo1 Unita2revisionemax

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Introduzione al Graphic Design

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Introduzione alGraphic Design

Principi di Design

Utilizzando gli elementi formali, descritti nella prima unità didattica,nella realizzazione di una composizione grafica andremo ad applicaredei principi di design di base.

Infatti gli elementi formali non rappresentano altro che il“vocabolario” standard di ogni composizione: tuttavia tali elementibase vanno organizzati secondo dei criteri specifici che costituisconoproprio i principi formali di ogni realizzazione grafica.

I principi formali di base del design sono completamenteinterdipendenti. Ad esempio il bilanciamento riguarda la stabilità diuna composizione e serve a creare l’equilibrio tra le forme presenti; ilprincipio di unità serve a creare un insieme compositivo in cui leforme si relazionano le une alle altre; i principi di prossimità (formepiù vicine tra loro e che pertanto vengono percepite come uninsieme), similarità (forme più simili tra loro e che pertanto vengonopercepite come un insieme) e continuità (forme allineate e chepertanto vengono percepite come un insieme) costituiscono dei fattorichiave nella creazione di un senso di unità all’interno di unacomposizione grafica.

Il principio di enfasi, attraverso un’organizzazione visiva gerarchica,aumenta la chiarezza comunicativa di una composizione.

Il ritmo viene usato per conferire un senso di movimento e dinamicitàall’interno di una composizione grafica, altrimenti recepita comestatica.

Una buona conoscenza di tutti questi principi formali serve proprio arealizzare, ovviamente in relazione al risultato che si vuole ottenere,un design grafico ottimale.

Formato

Prima di esaminare singolarmente i principi formali di base,analizziamo il ruolo del “formato”, all’interno di una composizione.

Con il termine formato si indica il confine, o perimetro, di unacomposizione e l’area da questo racchiusa.

Ad esempio come formato, nel campo del Graphic Design, si puòindicare un foglio di carta, lo schermo di un dato dispositivo (unmonitor, il display di un cellulare): tutto ciò che costituisce la base diuna composizione grafica.

Inoltre, molto spesso, i graphic designer utilizzano lo stesso termineformato per descrivere la tipologia di realizzazione: un poster, lacover di un DVD/CD, ecc.

Pertanto, in base a quest’ultima definizione, i graphic designer sitrovano spesso a dover lavorare con una varietà di formati, proprio aseconda della composizione grafica da realizzare.

Ad esempio un annuncio pubblicitario strutturato su una singolapagina, avrà una forma rettangolare; una brochure di due o piùpagine avrà sempre una forma rettangolare ma più estesa, senzacontare che esiste una grande varietà di formati nella realizzazione di

brochure, a seconda delle dimensioni/forme scelte e delle modalità diapertura e visualizzazione.

Esistono tuttavia delle dimensioni standard per alcune tipologie diformati grafici. Ad esempio le cover dei CD e dei DVD hanno tutteuguali dimensioni.

Anche i Poster vengono generalmente realizzati secondo misure diformato precise; tuttavia in fase di stampa i poster possono essereprodotti in misure diverse da quelle di partenza.

In alcuni casi, la forma e la tipologia di un formato sono determinatee pertanto il graphic designer dovrà lavorare entro tali limitiprestabiliti.

Nella scelta di un dato formato di realizzazione grafica un elementoda considerare è senz’altro il costo di partenza. Forme, tipologie dicarta e dimensioni, tecniche speciali di stampa influenzanograndemente i costi di produzione di una data composizione grafica.

In particolare la carta scelta rappresenta nella maggior parte dei casi il50% del costo di stampa complessivo.

Le dimensioni della riproduzione sono determinate ovviamente dallefinalità del progetto e dal budget prestabilito.

Ora che abbiamo definito cosa costituisce il formato di una datacomposizione, indipendentemente dalla sua forma e dalle suedimensioni, tutti gli elementi formali scelti per la grafica dovrannorelazionarsi perfettamente al suo interno.

Ad esempio in una pagina in cui abbiamo inserito una singola formaavremo due elementi da gestire nella composizione: la forma tracciatae il suo formato di appartenenza, vale a dire quello spazio bianco (odi qualsiasi altro colore) su cui è stata tracciata.

Esempio di forma unica in un formato di riferimento A4(21x29,7 cm)

Bilanciamento

Il bilanciamento costituisce il principioformale da seguire per posizionare inmaniera armonica le forme nel loroformato di riferimento. Pertanto ilbilanciamento indica l’equilibriogenerato da una distribuzione delle formerispetto ad un dato asse, in base al loro

“peso” visivo.

Un design grafico ben bilanciato mostra una connessione armonicatra tutte le forme all’interno del piano di appartenenza: in questomodo la composizione comunicherà all’osservatore un senso distabilità.

Al contrario composizioni poco bilanciate, con elementi posizionatiin maniera inadeguata e disarmonica, suscitano molto spesso reazioninegative in chi osserva, a causa dell’instabilità della rappresentazionegrafica.

Pertanto il principio di bilanciamento è fondamentale nellarealizzazione di una composizione ma deve essere usato in sinergiacon altre tecniche formali di graphic design.

Esempio di Bilanciamento Armonico

Esempio di Bilanciamento Disarmonico

In questa illustrazione una parte della composizione appare come “vuota”,mentre le forme principali sono organizzate senza una particolare gerarchiavisiva nella restante area.

Fattori Visivi per il Bilanciamento

La corretta comprensione del bilanciamento comporta laconsiderazione di diversi fattori visivi, connessi a tale principio dibase: il peso visivo, il posizionamento e la disposizione.

In un graphic design bidimensionale, il peso costituisce una “forzavisiva”.

Pertanto il fattore “peso visivo” indica il potere attrattivo o forza diuna data forma all’interno di una composizione.

La dimensione, la forma, il colore, la texture sono tutti elementi checontribuiscono a definire il “peso visivo” di una data forma.

Ad esempio posizionando un logo differentemente all’interno di undato formato, il suo “potere visivo” verrà di conseguenza influenzato.

Infatti nella percezione visiva generale, differenti aree all’interno diun dato formato (in alto al centro, in alto a destra, in alto a sinistra, in

basso al centro, ecc.) conferiranno all’elemento posizionato al lorointerno, un “peso visivo” differente.

Il peso visivo di un dato elemento cambia anche a seconda del suo posizionamento all’interno di un formato

Bilanciamento Simmetrico e Asimmetrico

La simmetria in una composizione grafica comporta unadistribuzione uguale e omogenea dei “pesi visivi” su entrambi i latidel formato illustrativo.

Ad esempio il logo raffigurato nell’esempio a fianco è perfettamenteposizionato sull’asse principale della composizione. In questo modola rappresentazione del luogo si basa su un principio di perfettasimmetria riflessa.

Simmetria riflessa – il logo è perfettamente ripartito rispetto all’assecompositivo verticale principale.

Il principio di simmetria approssimativa funziona in maniera simile,come evidenziato dal poster illustrato nella slide successiva.

Nell’illustrazione un asse verticale immaginario divide il poster indue parti: i “pesi visivi” vengono disposti in maniera omogenea in entrambe le sezioni.

Esempio di simmetria approssimativa

Illustratori: Anet Froelich, David

Sebbah

L’asimmetria comporta invece un uguale distribuzione dei pesi“visivi”, ottenuta però attraverso il bilanciamento di elementicontrapposti.

Gli elementi in questo caso non saranno disposti simmetricamenterispetto ad un asse centrale.

Un posizionamento asimmetrico degli elementi principali, tenenteconto del “peso visivo” di ciascuno, creerà ugualmente unacomposizione armonica com’è il caso della seguente illustrazione.

Cover del New York Times Style Magazine (Autunno, 2004).

L’elemento “sedia” bilancia perfettamente (per “peso visivo”) l’elemento “logo”,posizionato nell’angolo opposto del formato di rappresentazione

Pertanto per ottenere un bilanciamento asimmetrico corretto bisognatenere conto delle forme usate, del loro colore e della lorodimensione: tutto per valutarne correttamente il “peso visivo” eorganizzarle di conseguenza per una soluzione grafica ottimale.

Il bilanciamento radiale permette di ottenere un effetto di simmetriaattraverso una combinazione di simmetrie orizzontali e verticali.

In questo modo gli elementi si dipartono da un punto centrale situatoal centro della composizione, come illustrato dagli esempi seguenti.

Gerarchia Visiva

Uno degli obiettivi principali del Graphic Design è la comunicazionedi un dato messaggio. Il principio di “Gerarchia Visiva” è il mezzoprincipale per organizzare l’informazione ed inviare uno specificomessaggio, attraverso le nostre illustrazioni.

Per guidare l’osservatore, il designer utilizza una gerarchia visiva alfine di organizzare tutti gli elementi grafici secondo il loro valoresemantico o enfasi.

L’enfasi rappresenta l’organizzazione visiva degli elementi secondola loro importanza: pertanto al fine della comunicazione all’interno diuna composizione avremo elementi principali e secondari.

In una gerarchia visiva il designer deve stabilire quali elementidovranno essere visti per primi dall’osservatore e quali invecedovranno essere visualizzati solo successivamente, in seconda e terzaistanza.

Per ottenere questo effetto visivo un graphic designer deve sapere inche modo enfatizzare e/o minimizzare tutti gli elementi all’interno diuna composizione.

Enfatizzando tutti gli elementi allo stesso modo – nessun elementorisulterà preponderante rispetto agli altri e nessun messaggio inparticolare verrà inviato all’osservatore.

Invece con una corretta enfatizzazione degli elementi, di tipogerarchico, il messaggio della nostra composizione verrà subitorecepito dall’osservatore.

Detto questo è chiaro che l’enfasi ci permette di creare un puntospecifico di focalizzazione all’interno della composizione: un focuspoint compositivo non rappresenta altro che l’elemento piùaccentuato e quindi più evidente all’interno della nostra illustrazione.

Il focus point dovrà pertanto contenere e inviare all’osservatore ilmessaggio principale della nostra composizione.

Una volta che è stato stabilito un focus point, il designer dovràguidare l’occhio dell’osservatore attraverso i restanti elementiall’interno della composizione.

La gerarchia di visualizzazione nell’illustrazione afianco è molto chiara.

In primis l’osservatore visualizzerà l’elemento centrale (oggetto specifico del numero della rivista), quindi visualizzerà la scritta relativa al tema principale (i modelli di wedding cake), il nome della rivista, i sottotitoli sul lato destro ed infine la scrittadiversificata sul lato sinistro della composizione grafica.

In questa composizione volutamente asimmetrica, l’effetto diarmonia generale viene conferito soprattutto da un uso sapiente dei

colori: le due tonalità di ceruleo sono perfettamente contrastate (sullosfondo e sui lati della torta) e allo stesso modo i colori dei caratteribilanciano adeguatamente il “peso visivo” delle diverse parti testuali.

Enfasi

Per stabilire una corretta gerarchia visiva è necessario definire unordine di importanza dei vari elementi. L’elemento con maggioreimportanza dovrà di conseguenza avere una maggiore enfasi.

L’enfasi può essere resa in modi diversi.

Enfasi per isolamento

Isolando una data forma all’interno di una composizione, attireremoimmediatamente l’attenzione dell’osservatore su di essa.

Tramite l’isolamento di una forma infatti quest’ultima avrà unmaggiore “peso visivo”.

Enfasi per posizionamento

Come abbiamo già accennato, generalmente determinate areeall’interno di uno spazio compositivo di base catturano in manieradiversa lo sguardo dell’osservatore.

Pertanto posizionando un’immagine al centro della composizione, piuttosto che nell’angolo in basso a sinistra, le conferiremo un gradodi enfasi maggiore.

Generalmente elementi posizionati al centro, al centro in alto oppurein alto a sinistra catturano con più facilità lo sguardo dell’osservatore.

Enfasi per dimensioni

Le dimensioni e le proporzioni di un dato elemento rispetto agli altrigiocano un ruolo importante nel conferimento dell’enfasi.

Inoltre il rapporto dimensionale tra due o più forme – la scalacompositiva – può creare degli interessanti effetti di movimento econvogliare lo sguardo dell’osservatore verso la direzione scelta.

Ovviamente forme di grandezza maggiore attirano più velocementegli sguardi; tuttavia anche gli oggetti più piccoli se messi in contrastocon quelli di dimensioni maggiori possono ugualmente acquisire unalto grado di enfasi.

Enfasi per Contrasto

Gli elementi possono essere enfatizzati anche attraverso il contrasto. Ad esempio una forma scura circondata da forme chiare o poggiata suuno sfondo ugualmente chiaro, risulterà subito come punto focaledella composizione.

Enfasi attraverso i puntatori

Alcune forme “nascono” già con un particolare grado di enfasi. Adesempio frecce e linee costituiscono di base degli elementi enfaticiall’interno di una composizione, che pertanto vengono

immediatamente visualizzati dall’osservatore, per la loro formacaratteristica ma soprattutto per il loro valore semantico.

Enfasi attraverso delle strutture

Strutture ad Albero e a Nido

Alcune composizioni, come ad esempio gli schemi gerarchici adalbero, presentano di base una gerarchia di forme prestabilita efacilmente intuibile. In strutture grafiche di questo tipo ognielemento, in base al suo posizionamento, possiede di base un

determinato grado di enfasi. L’elemento posizionato in cima algrafico costituirà l’oggetto principale della composizione.

Allo stesso modo nelle “strutture a nido” il grado di enfasi è datodall’ampiezza dei vari “livelli”.

Il livello principale, dotato di maggiore enfasi, potrà essere, a secondadel tipo di rappresentazione figurativa scelta, quello che contiene tuttigli altri, gerarchicamente dipendenti da esso o viceversa com’è il casodell’illustrazione seguente.

Nella rappresentazione schematica afianco l’elemento dotato di maggior enfasi è l’oggetto interno “città”che, come resa grafica tridimensionale, risulta più “vicino” a chiosserva.

Ritmo

Nel campo del Graphic Design, la ripetizione di un dato elemento odi un pattern, composto da due o più elementi, può conferire undeterminate “ritmo” alla composizione.

In questo modo è possibile guidare l’occhio dell’osservatore in unadeterminata direzione di movimento.

Il ritmo serve inoltre a conferire stabilità alla composizione, dalmomento che sequenze simili di elementi, a determinati intervalli, permettono di creare una struttura visiva coerente.

Considerare il fattore “ritmo” è utile soprattutto quando larealizzazione grafica complessiva è organizzata in più tavole opagine, come ad esempio in una brochure o in un sito web.

L’osservatore si aspetta infatti di trovare in entrambi i casi unleitmotiv grafico costante, con un ritmo ben definito.

Ripetizioni e Variazioni

La chiave per stabilire un dato ritmo nel graphic design sta nelcomprendere la differenza tra i concetti di ripetizione e la variazione.

Nel Graphic Design la ripetizione del ritmo viene spesso intervallatadalla variazione: questo per incrementare l’interesse visivo.

Una volta che è stato determinato un preciso ritmo compositivo, adesempio attraverso la ripetizione di un pattern, ogni variazione inquesta rappresentazione grafica costituirà una variazione del ritmo dibase.

In questo modo all’interno della composizione grafica, sarà possibileintrodurre delle pause di visualizzazione, affinchè il ritmo diventiefficace per una migliore caratterizzazione del lavoro.

Nell’illustrazione seguente uno stesso elementoripetuto verticalmente, in dimensioni diverse, va acreare un ritmo ben preciso in cui lo sguardodell’osservatore si sposta dagli elementi posti in altofino a quelli posizionati più in basso, soffermandosisull’elemento centrale, più grande e soprattutto piùilluminato dalla bande di colore orizzontale checreano una variazione significativa nella struttura.

Unità

L’unità indica il livello di coesione tra i vari elementi presenti in unacomposizione. In una composizione unitaria i singoli elementivengono percepiti come un insieme coeso.

Esistono ovviamente diversi modi per conferire “unitarietà” allenostre realizzazioni grafiche; questi metodi si basano sul metodo concui la mente umana prova a ricreare un senso di unità all’interno diuna composizione, stabilendo delle connessioni tra gli elementi.

I metodi per il raggiungimento dell’unità visiva si basano su delleleggi di organizzazione percettiva.

Leggi di organizzazione percettiva

Le leggi di organizzazione percettiva sonole seguenti, schematizzate anche nellaraffigurazione a fianco:

Similarità: quegli elementi checondividono determinate caratteristiche(forma, colore, dimensione, ecc.), vengonopercepite come un’unità.

Prossimità: quegli elementi vicini tra loro, in termini di spazio,vengono percepiti come un’unità.

Continuità: elementi che appaiono come una continuazione deiprecedenti, a formare un percorso di visualizzazione, vengonopercepiti come un’unità.

Chiusura: elementi complementari, anche se disuniti, vengonotendenzialmente recepiti dalla mente umana come un’unità

Direzione comune: quegli elementi organizzati in “percorsi” diversi,che sembrano comunque muoversi in una direzione comune, vengonopercepiti come un’unità.

Linea continua: le line vengono sempre percepite comerappresentazioni di semplici percorsi all’interno di una composizione.Un’interruzione all’interno di un percorso generato da una linea noninficia la visione complessiva e unitaria della rappresentazione dalmomento che l’osservatore tenderà comunque a visualizzare ilpercorso generato dalla linea piuttosto che l’interruzione singola.

Oltre a queste leggi principali è possibile seguire degli ulteriori criteriper la realizzazione di composizioni grafiche unitarie.

Corrispondenza: Ripetendo un dato elemento (una forma, un colore,una texture, ecc.) si stabilisce sempre anche una connessione visiva o“corrispondenza” tra gli elementi.

La legge di continuità è strettamente legata al principio dicorrispondenza. La continuità viene infatti usata per creare dellefamiglie di elementi, con specifici tratti in comune.

Ad esempio nella seguente illustrazione i contenitori, anche se concaratteristiche specifiche diverse (contenuto, parti di testo), sonopercepiti per posizionamento e forme come un’unità.

Esempio di Package Design unitario, dove ogni elemento ha la propria individualità e allo stesso tempo è parte diuna composizione unitaria.

Struttura e Unità

L’osservatore percepisce un maggiore senso di unità all’interno diuna composizione quando riesce a visualizzare le connessioni diallineamento tra gli elementi e i “limiti” del formato di riferimento.

Dal momento che la mente dell’osservatore ricerca di base l’ordineall’interno di un’illustrazione, gli occhi cattureranno in primis quellerelazioni che stabiliscono delle connessioni spaziali specifiche tra leforme.

Per allineamento compositivo generale si intende il posizionamentodei vari elementi visivi tra loro, in modo che i bordi e i verticirisultino più o meno allineati.

Ad esempio nella seguente illustrazione del package design realizzatoe fotografato per la Tesco, le forme, appartenenti visivamente adun’unica famiglia, sono tutte orientate e allineate secondo una stessadiagonale, per conferire volutamente un senso di maggiore unità eallo stesso tempo un ritmo preciso.

Esempio di Package Identity

Designer: John Rushworth

Cliente: Tesco

FINE LEZIONE