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1/12 Copia omaggio SERENA ROSSI Dan Black - Luca Dotti - Manuel Frattini - Valeria Graci - Irene Maiorino

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SERENAROSSI

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Per anni è stata una delle attricipiù apprezzate in “Un posto alsole”. Adesso si sta dedicandoad altri importanti lavoritelevisivi come “Caruso” e“Il clan dei camorristi”

ANDALUSIA

ROSARIOFIORELLO20

E’ stato il più visto del 2011 dopo il Festival di San-remo e prima del “Commissario Montalbano” edella Nazionale di calcio

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LUCADOTTI

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VALERIAGRACI

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MANUELFRATTINI

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In questa intervista, LucaDotti, figlio nato durante il se-condo matrimonio di AudreyHepburn, parla del libro de-dicato a sua mamma, uscitoin occasione del cinquante-simo compleanno del film“Colazione da Tiffany” E’ una delle protagoni-

ste dell’ultimo cinepanet-tone “Vacanze aCortina”. Per lei sichiude un 2011 eccezio-nale che ha visto la na-scita di suo figlio

Sta per approdare al Si-stina di Roma con lospettacolo “Peter Pan”.Manuel è considerato ilre del musical italiano

L’abbiamo vista all’azionee ammirata in “Baciatidall’amore”, dove ha inter-pretato Luisa, accanto aGiampaolo Morelli

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EDITORIALE

di Alessandro Cerreoni

6 GP MAGAZINE

www.gpmagazine.itAutorizzazione del Tribunale di Roman. 421/2000 - del 6 Ottobre 2000

DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILEAlessandro Cerreoni - [email protected]

REDAZIONEVia V. Pacifici, 20 00019 Tivoli (Roma)Tel. e fax 0774.314093 e-mail: [email protected]

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONESimone Ruiti - [email protected]

REDAZIONEFabiola Di Giov AngeloSilvia GiansantiFrancesca De Carlo

HANNO COLLABORATOCostanza Cambriani, Cristiano De Masi, Marco De Murtas, Bibi Gismondi, Véronique Haentjens, Ettore Luttazi, Camilla Rubin Si ringraziano: Alessio Piccirillo, Sara Battelli, Mara Fux,Kika Press (crediti fotografici)

PUBBLICITA’Info spazi e costi: [email protected] Testi - [email protected] A. Mattioli - [email protected] Della Ratta (wedding) - [email protected]

STAMPAFotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (Roma)info 0774.381922 - 0774.382426 - Fax [email protected] Chiuso in redazione il 27/12/2011Copie distribuite 20.000

Nessuna parte di “GP Magazine” puo’ essere riprodotta. “GP Magazine”è un mensile a distribuzione gratuita a servizio dei lettori. Salvo accordiscritti le collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito. Il materialescritto e fotografico non verrà restituito salvo specifica richiesta scritta. Ibanner pubblicitari degli inserzionisti, da noi realizzati, sono di proprietàdella Mediacommunications Srl; qualsiasi utilizzazione, anche parziale,al di fuori di “GP Magazine”, se non autorizzata, sarà perseguita ai ter-mini di legge.

L’anno delle profezie e del risvegliodella coscienza. L’anno dei sacri-fici e delle vessazioni. L’anno del

dopo Berlusconi e del peggio deve ancora venire.L’anno dei buoni propositi e del solito film già visto. Il2012 sarà tutto qui. Inutile sprecare altre righe per que-sto mio primo editoriale del nuovo anno. Rischierei dinon aggiungere nulla di nuovo a quanto hanno dettoe scritto altri. Voglio invece scrivere due righe su di noi. GP magazineè ancora qui, con tanta voglia di vivere e di farsi leg-gere e guardare, mentre illustri testate si lamentano peri tagli all’editoria (finalmente!). La difficile situazioneeconomica rischia di avere ripercussioni sull’andamentopubblicitario, fondamentale per chi, come noi, viveesclusivamente sulle inserzioni e non beneficia delle ro-yalty delle edicole e dei contributi dello Stato, pagatidai cittadini. Potremmo guardarci intorno e paventareun ridimensionamento o una trasformazione della no-stra attività. Invece no, continuiamo sulla strada intra-presa con entusiasmo diversi anni fa. Senza peccare di presunzione, possiamo dire che GPmagazine è uno dei più belli e interessanti free press inassoluto. Non abbiamo i brillanti e i diamanti di altri il-lustri competitor ma abbiamo i contenuti che loro nonhanno. Non riempiamo la rivista di macchine, barchelussuose, destinazioni esotiche e immagini “vuote” peressere i numeri uno. Quelle sono cose naif e banali. E’come voler abbordare una donna solo perché guidiuna Ferrari quando poi ti manca tutto il resto. Il nostropubblico lo seduciamo con ciò che realizziamo e conla passione che mettiamo nelle nostre interviste e neinostri articoli. E alle aziende proponiamo una vetrinapubblicitaria di grande visibilità perché sulle nostre pa-gine il pubblico gli occhi ce li butta davvero. Per questola pubblicità non la regaliamo o non la svendiamo apochi spiccioli come fanno altri. Abbiamo perso clientiattratti da contratti di poche centinaia di euro l’anno (!),ma siamo felici lo stesso perché siamo certi che tantoprima o poi ritorneranno da noi. Chi regala o svendela pubblicità lo fa perché sa di poterlo fare, grazie acontenuti scarsi e a tirature da “edizioni limitate”. Nes-suno ti regala niente. Noi la stampa, la distribuzione, icontenuti, i servizi e le immagini li paghiamo il giustoproprio per dare il meglio ai nostri lettori e alle nostreaziende partner. Convinti più che mai che il 2012 saràil nostro anno. Perché noi siamo noi…

Noi Siamo Noi

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COVER STORY

di Silvia Giansanti

Serena è una ragazzapuntigliosa, decisa,molto seria nel suo la-

voro e piena di valori che la sua famiglianapoletana le ha trasmesso, in particolareil nonno, un gran lavoratore della terra.Non ha grilli per la testa e conservaquella parte eclettica tipica degli artisti.Siamo in una giornata di fine novembre,

c’è un elevato tasso di umidità nell’aria diRoma, oltre al solito smog. Lei mi viene in-contro tranquillamente con i capelli rac-colti, guanti viola, scooter e tanto di cascoper condurmi in un locale in zona Pira-mide, senza conoscere però la mia avver-sione alle due ruote. Per lei tutti i giornalistisono dotati di scooter. Ma il giro fortuna-tamente termina dopo un paio di minuti.

Forse è l’elemento che l’ha colpita più dime, oltre al fatto di aver scoperto che la-voro, oltre che per GP magazine, nellasua radio preferita. Mi trovo davanti aduna ragazza seria, pimpante e loquace,felice del momento che sta attraversandoe molto fiera della sua città natale.Serena, quando hai deciso di intrapren-dere questo difficile mestiere, hai avuto

SERENA ROSSIPRONTAA SPICCAREIL VOLOPer anni è stata una delle attrici più apprezzate in “Un postoal Sole”. Adesso si sta dedicando ad altri importanti lavoritelevisivi come “Caruso” e “Il clan dei camorristi”, che siannuncia come una delle fiction più attese del 2012 e che stafinendo di girare. Ottima la sua performance nelle puntatedi “Che Dio ci aiuti”, andate in onda di recente

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paura del classico salto nel buio?“Il fatto è che non ho scelto io di fare que-sto mestiere ma è il lavoro che ha sceltome. La cosa è avvenuta in modo abba-stanza naturale, visto che provengo dauna famiglia in cui si canta, si suona, si di-pinge e si recita e fin da piccola ho ini-ziato a prendere parte agli spettacolidella scuola e della parrocchia. Facevo

piano bar nei locali dove cantavo con miopadre, poi ho debuttato a sedici anni conuno spettacolo in teatro. Ecco, la paurami è venuta quando Gianfranco Albano,un regista che cercava una protagonistaper un film in tv, dopo avermi vista al-l’azione in teatro, mi ha fatto fare dei pro-vini e mi ha scelta. Ricordo che, mentremio padre mi accompagnava, non ci vo-

levo più andare perché non mi sentivopronta e perché nella vita volevo cantareo fare l’animatrice turistica”.Un approccio casuale quindi.“Ma anche violento perché ero una li-ceale e mi sono trovata a cambiar vitaall’improvviso. Mi sono innamorata diquesto mestiere, però oggi mi rendo contoche, avendo debuttato giovanissima, non

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ho avuto il tempo di vivere molte cose cheadesso vorrei recuperare, ma è un po’tardi!”.Hai fatto molti lavori per la tv e per moltotempo sei stata nel cast di un “Posto alSole”. Poi hai detto stop?“Sì, mi sono messa alle spalle un ambientemolto casalingo per compiere un altrosalto nel buio, lasciando Napoli e trasfe-rirmi a Roma. Interpretare lo stesso perso-naggio, tutti i giorni per sei anni, diventapesante. Ad un certo punto si sente la ne-cessità di crescere e di misurarsi con altresituazioni, trovando mentalmente energiae stimoli nuovi. Così mi sono buttata fortedel fatto che non avevo un mutuo da pa-gare e una famiglia da mantenere. La miadeterminazione è stata premiata e da al-lora non mi sono più fermata con le pro-duzioni”.Hai preso parte anche in “Ma dove latrovi una come me?”. Ecco, l’hai mai dettoa qualcuno?Ride “Ma certo! Lo dico spesso al mio fi-danzato, visto che lamenta la mia preci-sione tipica del segno della Vergine”.Ti sei trovata a tuo agio nei panni del per-sonaggio interpretato nella fiction “CheDio ci aiuti”?“E’ stato un po’ difficile, perché per laprima volta mi è stato richiesto di nonavere un accento partenopeo. Ho semprelavorato nel mio dialetto e, invece, doverimpostare un lavoro sulla dizione e sulla‘pulizia’, rischia di farti perdere un po’ dispontaneità. Il personaggio interpretato èbellissimo, si tratta di Giulia che ha una fi-glia di otto anni di nome Cecilia e per cre-scerla ha rinunciato a tutto. Il padrel’aveva mollata all’epoca della loro storiae quindi lei non ha creduto più nell’amore.Giulia è un personaggio diverso a quellifatti finora in cui mi è stata richiesta la fem-minilità. Qui non ho dovuto mostrare il miocorpo, non ho dovuto sculettare e ho do-vuto cambiare look tagliando i capelli”.Com’è stato lavorare accanto a ElenaSofia Ricci?“Lei è stupenda. E’ diventata una speciedi zia, ha avuto la capacità di mettere aproprio agio le attrici più giovani. Hacreato un bel gruppo con l’obiettivo difare un bel lavoro. E’ molto affettuosa.Una volta sono andata a trovarla sul setde ‘I Cesaroni’ e Claudio Amendola mi hadetto che Elena non faceva altro che par-

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largli di me”.Stai girando un’altra fiction per Canale 5intitolata “Il clan dei camorristi” e “Ca-ruso” per Rai Uno. “L’ultima che hai nominato è una miniserie per la regia di Stefano Reali, doveGianluca Terranova, il famoso tenore, in-terpreta Caruso. Nel cast ci sono VanessaIncontrada e Martina Stella, che sono ledue sorelle Giachetti, due soprani che sisono contese l’amore per il tenore. Io hoavuto un cameo dove interpreto una delleprime fidanzatine di Caruso. E’ un perso-naggio piccolo ma molto carino e intornoruotano mille intrecci. Invece ‘Il clan deicamorristi’, prodotta da Mediaset, ha untaglio completamente diverso sia di regiache di recitazione. E’ roba cruda e veracon una recitazione asciutta, niente facce,tutto di pancia e di cuore. Ci sono degliattori napoletani che interpretano i camor-risti in maniera talmente perfetta da sem-brare veri”.Com’è stato finora il rapporto con i regi-sti? “Buono e abbastanza paterno soprat-tutto con Alberto Sironi che è il regista de‘Il Commissario Montalbano’. Un consi-gliere e un papà”.Visto che sai cantare, qual è il tuo mito mu-sicale di sempre?“Oddio, mi metti in imbarazzo dato chela musica mi piace tutta. Adoro tutto ciòche mi emoziona. Non sono però una roc-kettara, ho gusti soft. Ascolto Battisti, maNorah Jones per me è un riferimento”.Immaginati senza tecnologia. Riusciresti afarne a meno? “Guarda, l’iPhone, Sky eFacebook sono una droga, per il restonon sono una patita delle applicazioni edei programmi da scaricare. In questonoto una differenza tra me e mia sorelladi sei anni più piccola. Mentre io sono cre-sciuta nel giardino del nonno, lei si è tro-vata subito nell’era dei computer e deivideogiochi. Il cellulare è arrivato quandoero adolescente”.Qual è l’obiettivo che ti sei prefissata?“Giusto per tenere fede al mio nome,quello di essere serena e restare salda inquello che la mia famiglia mi ha tra-smesso, specie mio nonno, un autenticocontadino, un uomo con veri valori”.In cosa crede maggiormente SerenaRossi?“Nella sincerità, nell’onestà e nella mora-lità. Ho i piedi ben saldi a terra”.

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Serena Rossi è nata a Napoli il 31agosto del 1985 sotto il segno dellaVergine con ascendente Toro. Ca-ratterialmente si definisce positivae malinconica. Adora la pizza e tuttii piatti a base di pesce. Tifa per ilNapoli e ha come hobby l’ascoltodella musica. La sua radio preferitaè Dimensione Suono Due. La suacittà è la Capitale dove vive già datempo. Qui possiede una cagnolinameticcia di nome Emma. Serena èfidanzata con Davide. Il 2002 è statol’anno della sua vita, in quanto c’èstata la svolta artistica. Il suo per-corso è iniziato con lavori per la tvcome “Salvo D’Acquisto”, “Rosafu-ria”, “Un posto al sole” e “Virginia,la Monaca di Monza”, per poi pro-seguire nel 2004 con “La moglie ci-nese”, “Andata e Ritorno”,“Sant’Agostino”, “Giacomo Puc-cini”, “Il Commissario Montal-bano”, “Eroi per caso”, “Dove latrovi un’altra come me?”, “Ho spo-sato uno sbirro 2”, fino all’ultimo la-voro “Che Dio ci aiuti”. Attualmentesta finendo di girare “Caruso” e “Ilclan dei camorristi”, prossima-mente in onda in tv su Mediaset. Nelcinema ha preso parte nel 2005 nelfilm “Ho imparato a sognare(corto)” e nel 2007 in “Figli di unarivoluzione minore”. Ha avutoanche esperienze teatrali in “C’erauna volta scugnizzi” e “Mal’aria”.

CHI È SERENA ROSSI

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MAPPAMONDO

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di Vèronique Haentjens

ANDALUSIAUNA TERRACALOROSA,FESTOSAE PIGRA

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servizio fotografico di Véronique Haentjens

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GRANADAGranada è senza dubbio una delle piùbelle città Andaluse dove lasciare unpezzo di cuore. Circondata dallaSierra Nevada, il paesaggio è gran-dioso e la città è piena di fascino.- L’Alhambra domina la città dall’altodi una collina e a giusto titolo richiamanumerosi visitatori. Maestosa ma nonsolo, l’Alhambra è l’unico palazzoarabo edificato nel medioevo e ancoraintatto. Inutile tentare di descriverla, civorrebbe un capitolo a parte conside-rando la grandiosità dell’opera e lasua estensione. Una città cinta da muracon palazzi, moschea e giardini mera-vigliosi compreso quelli del Generalife(la residenza estiva dei re di Granada)con le sue vasche. Oltre alle guide tu-ristiche esaustive in merito, consiglio dileggere “Racconti dell’Alhambra” diWashington Irving che ebbe la fortunadi alloggiare negli appartamenti delgovernatore nel 1829. Un libro riccodi storia e poesia che narra leggende

e tradizioni arabe e spagnole del-l’epoca. Ultimata la visita, una discesaripida ma breve porta direttamente alcentro città (non è poi così terribile). Imeno coraggiosi possono usufruire diun bus che percorre una strada piùlunga ma meno faticosa.- La Cattedrale venne edificata sui pila-stri della moschea maggiore e i tre stiliche la compongono (gotico, baroccoe rinascimentale) convivono in perfettaarmonia. All’interno, cinque grandi na-vate con l’altare maggiore che troneg-gia al centro e un bellissimo organoseicentesco. Sui lati, varie cappelleconsacrate ai padri della chiesa catto-lica.- la Cappella Reale, annessa alla Cat-tedrale, custodisce le spoglie di Isa-bella di Castiglia e Ferdinandod’Aragona, di Giovanna la Pazza e disuo marito Filippo il Bello. In una salaadiacente sono esposti oggetti reali in-teressanti.- l’Albaicìn, in cima alla collina Sabika,

è decisamente il quartiere più affasci-nante ed emozionante. Dalla terrazzadi San Nicola, la visione dell’Alham-bra è spettacolare, soprattutto la seraquando è illuminata. In stile arabo, l’Al-baicìn rievoca l’atmosfera della me-dina con vicoli stretti, scale e piazzettelastricate. Scoprire le chiese, i bagniarabi e i palazzi è sempre un incanto.Indossare scarpe comode: passeg-giare sui ciottoli appuntiti diventerebbeuna vera tortura! - Terminare la serata nel Sacromonte,il quartiere gitano, assistendo ad unospettacolo di zambras nelle grotte im-biancate a calce. Un po’ troppo turi-stico per i miei gusti ma sedersi ad unaterrazza di un ristorante dove non èraro incontrare una tavolata di gitaniche suonano e cantano renderà piùautentica la loro cultura… e la serata.

CORDOVA- La Mezquita, (la moschea-cattedrale)è una delle più grandi al mondo.

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Un’autentica meraviglia da vedere assolu-tamente! Persino Carlo V si pentì di avereautorizzato la distruzione della parte cen-trale. Quando la vide esclamò “se avessisaputo la meraviglia che avevate nonavrei mai permesso di mettervi mano, poi-ché quello che avete fatto si può costruireovunque, ma voi avete distrutto una cosaunica al mondo”. Entrando nella Sala diPreghiera si rimane senza fiato. Una mol-titudine di arcate sovrapposte che, da qua-lunque parte le si guardi, offrono unaprospettiva straordinaria, con sorgenti diluce che danno un senso di infinito. Biso-gna camminare tra le colonne in marmodai colori incredibili, di origine e aspettodifferenti, così come i capitelli per rendersiconto della grandiosità del luogo. La Cap-pella principale presenta un miscuglio distili che non intacca per nulla la sua bel-lezza. L’altare maggiore, il transetto e lecolonne sono gotici, la navata è baroccae la cupola principale è rinascimentale. IlMirab è rivolto verso la Mecca e quindirappresenta il luogo più sacro. Solo il ca-

liffo e la sua corte potevano accedervi eda lì l’Imam dava il segnale della finedella preghiera. La sua cupola è strabi-liante ed è ricoperta da migliaia di tesserein oro, ceramica e cristallo. Non mancaredi entrare nella Cappella di Santa Teresache custodisce il Sepolcro del CardinaleSalazar, un ostensorio in oro e argento eun Cristo in avorio di rara fattura. Lungo ilperimetro, non tralasciare le numerosecappelle funebri.- La Juderia, l’antico quartiere ebraicocinge la Moschea. Da scoprire a piedi de-ambulando nelle viuzze acciottolate, avolte così strette che si deve passare in filaindiana. Case bianche con muri ricopertidi vasi di fiori colorati che danno un sensodi allegria e calore. Una moltitudine dibar-ristoranti dove gustare i famosi tapas(assaggini di ogni sorta) o la paella op-pure la coda di toro e…tantissimi nego-zietti dove soddisfare ogni capriccio,dall’artigianato all’oreficeria! Nelle vici-nanze si può visitare la Sinagoga, antece-dente all’espulsione degli ebrei del 1492,

appartenuta ad un privato cittadino.- L’Alcazar de los Reyes Cristianos è unafortezza trecentesca che domina il Gua-dalquivir. Palazzo dei re cattolici che fuanche sede dell’Inquisizione per più di300 anni. Stupenda la vista del Guadal-quivir osservato a strapiombo dai bastioni.Scendendo si raggiungono i giardini concipressi a forma di sculture. Cordova èdavvero una cittadina incantevole che me-rita una permanenza prolungata dove c’èmolto altro da vedere.

RONDAUna delle città più antiche della Spagna,edificata in cima ad una falesia a picco sulfiume Guadalevin, separata in due da unagola profonda “El Tajo”- Il Puente Nuevo, simbolo della città cherisale alla metà del XVIII secolo, è unponte a tre arcate che scavalca la gola a100 metri di altezza e che offre una ve-duta mozzafiato. Sulle pareti si possononotare ancora alcune abitazioni troglodi-tiche disabitate. Il ponte ha anche una va-

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lenza storica tragica: durante la guerra ci-vile, gli oppositori del regime franchista ve-nivano scaraventati vivi nel burrone. ErnestHemingway ne fu impressionato a talpunto che riferì quegli episodi nel suo libro“Per chi suona la campana”. Si può seguire un percorso fino al fondodella gola. Un’esperienza emozionanteche porta a più punti di osservazione conun panorama impressionante sul fondodella gola e sulla cascata o alzando gliocchi si scorge Ronda appollaiata sullerocce con case costruite sull’orlo del di-rupo. - L’Arena e il Museo Taurino. Al di là delponte, si incontra la Plaza de Toros conl’Arena più antica della Spagna e unadelle più belle. In origine, i tori servivanoper allenare la destrezza dei cavalieri el’agilità dei cavalli dell’esercito reale. Pra-tica che è diventata in seguito spettacolosotto il regno di Carlo I. A settembre, mesedella grande Feria, si svolgono le CorridasGoyescas, famose in tutto il paese. Per as-sicurarsi un biglietto, bisogna pensarci al-

meno tre mesi prima, sempre che si abbiauna risposta a questa domanda: la corridaè un rito barbaro o un’arte sublime? Unpiccolo museo ricorda i 300 anni di storiadella corrida con foto dell’ ultimo combat-timento di Manolete, di Hemingway chesoggiornò a Ronda e di Orson Welles cheè sepolto in un villaggio vicino. Ed è pro-prio in quell’arena che Francisco Romerorinnovò l’arte della tauromachia inven-tando la “muleta” (cappa rossa usata dalMatador nell’ultimo tercio).- La Casa di Don Bosco è interessante davisitare più per il giardino terrazzato sotto-stante con una stupenda vista panoramicasulla vallata che per l’arredamento moltosemplice degno dei salesiani.- La Chiesa Santa Maria de la Encarna-ciòn è un’antica moschea trasformata incattedrale all’epoca dei re cattolici con uncampanile costruito sui resti di un minareto.Due religioni e due culture che si mesco-lano e che si possono notare in quasi tuttal’Andalusia. Infine, passeggiare nelleviuzze del centro storico scoprendo vec-

chie dimore e patio fioriti. Spingersi fino al-l’Alcazaba, la fortezza araba: rimangonosolo alcuni tratti di mura che racchiudonostradine tra le più antiche.

SIVIGLIACome tutte le grandi città, Siviglia apparemeno attraente. Merita comunque una vi-sita per ammirare il vecchio quartiere diSanta Cruz con la Cattedrale e la suatorre la Giralda e il Palazzo dell’Alcazar.Più a sud, passeggiare nella famosa Plazade Espana e nel Parco di Maria Luisa(sede dell’Esposizione Iberoamericana nel1929). Molto rilassante! Evitare la minicrociera sul Guadalquivir: è di nessun in-teresse mentre assistere ad un buon spet-tacolo di flamenco non è certo tempoperso. Se i ballerini sono bravi, trasmette-ranno sentimenti e passione come neltango argentino. Nonostante sia un po-polo dalle molteplici origini, si scopreun’anima Andalusa omogenea conun’ospitalità radicata nel più profondo.Una bella regione tutta da scoprire!

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LO SAPEVATE CHE

di Cristiano De Masi

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QUEL RE MIDACHIAMATOFIORELLO

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Lo sapevate che… Rosario Fiorello è natoa Catania e cresciuto ad Augusta. Ha ini-ziato la propria carriera lavorando nei vil-laggi turistici della Valtur a Brucoli, primacome aiuto cuoco, poi come barman e in-fine come animatore. Sul finire degli anni’80 Bernardo Cherubini (fratello di Jova-notti) gli presenta Claudio Cecchetto, cheaffida a Fiorello, poco tempo dopo, unprogramma su Radio DeeJay.Lo sapevate che… Conosciuto nel pro-gramma televisivo "Una Rotonda sulMare” presentato da Massimo Boldi, TeoTeocoli e Red Ronnie, continuò poi nellapopolare e fortunata trasmissione “Ka-raoke” su Italia 1, che iniziò la program-mazione nel 1992, della quale il suolungo codino divenne un simbolo.Lo sapevate che… Nel libro “Fenomeno-logia di Fiorello” il critico televisivo AldoGrasso (Mondadori 2008) spiega il "Fe-nomeno Fiorello". Un fenomeno che in te-levisione è stato raccontato per la primavolta da Caterina Stagno in una puntatade “La storia siamo noi”. Lo sapevate che… Dal 2001 al 2008 hacondotto, insieme a Marco Baldini, la tra-smissione radiofonica “Viva Radio 2”, ar-

tefice del rilancio radiofonico dell’aziendadi Stato, e durante il quale il conduttoresfoggia le sue doti di cantante. Dal2003 ad oggi sono stati pubblicati anche4 CD che raccolgono il meglio del pro-gramma radiofonico. È stato inoltre pubblicato un DVD dalnome “Fiorello e Baldini visti da dietro”che raccoglie video inediti sul suo pro-gramma “Viva Radio2”.Lo sapevate che… Nell’aprile 2007 haregistrato con Giorgia la canzone “Più”(cover del brano cantato da Ornella Va-noni e Gepy&Gepy) come colonna so-nora del film “Voce del Verbo Amore”.I Lo sapevate che… il 4, 5 e 7 luglio Fio-rello si è esibito al Teatro antico di Taor-mina in una speciale tranche del suospettacolo “Volevo fare il ballerino”, ap-posta per il pubblico della sua amata terrad'origine, la Sicilia. Entrato in scena vestitoda borghese siciliano, con coppola egilet, mentre trainava un carretto sicilianosulle note di "Ciuri Ciuri", insolitamente loshowman ha imitato solo due personaggi(Mike Bongiorno e, a richiesta, l'avvocatoMessina), lasciandosi, per lo più, a unlungo monologo di tre ore, intervallato

ogni tanto da qualche nuova canzone.Lo sapevate che… Suo fratello minore,Giuseppe Fiorellodetto anche Beppe (edin passato Fiorellino), ha intrapreso conbuon successo la carriera di attore; la so-rella Catena Fiorello è invece un'affer-mata giornalista. È, inoltre, il cognato dellacantante Marjorie Biondo.Lo sapevate che... Fiorello ha "vinto" finoad oggi 17 Tapiri d’Oro, classificandosicosì nel 2009 primo tra gli "attapirati" dalprogramma “Striscia la notizia”.Lo sapevate che… Fiorello è stato il piùvisto del 2011 dopo il Festival di Sanremoe prima dei film del Commissario Montal-bano e della Nazionale di calcio.Lo sapevate che… Fiorello alla quarta pun-tata lo share è schizzato a 50% e Fiorelloè diventato in assoluto il re degli ascolti disempre. Lo spettacolo dei record di RaiUno “Il più grande spettacolo dopo il wee-kend”, condotto e ideato da Rosario Fio-rello in collaborazione con il suo nutritoteam di lavoro, ha dimostrato a certastampa, ma soprattutto ad una certa fasciadi invidiosi, che contro il puro talento di in-trattenitore di questo animale da palconulla si può…

E' una rubrica che ha lo scopodi farvi conoscere in manieradiversa i personaggi che ognigiorno sono acclamati da folledi ammiratori. Questa voltadedichiamo il nostro spazioal più grande showman delnuovo millennio

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@ Foto gentilmente concesse da Kika Press

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STORIE E PERSONAGGI

di Fabiola Di Giov Angelo

LUCA DOTTI“MIA MAMMA AUDREY”In questa intervista, Luca Dotti, il figlio nato duranteil secondo matrimonio di Audrey Hepburn, parla del librodedicato a sua mamma, uscito in occasione del 50esimocompleanno del film “Colazione da Tiffany”

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AUDREY HEPBURN SUL SET DELFILM “GUERRA E PACE” - 1955Pierluigi Praturlon © Reporters Associati

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Una mostra allestita a di-cembre all’Ara Pacis hacelebrato il grande mito

del cinema Audrey Hepburn. Un volume,pubblicato da poco da Mondadori, hascelto di raccontarla nel 50° compleannodel film ‘Colazione da Tiffany’ attraversoscatti inediti del periodo in cui l’attrice vissea Roma. Un’intervista, rivolta a Luca Dotti,il figlio nato durante il secondo matrimoniodella Hepburn, ci regala un’immaginemolto bella della madre, un racconto lu-cido, narrato con discrezione ed eleganza,la stessa che ha contraddistinto la vita dellagrande diva di Hollywood. E’ uscito dapoco il volume dal titolo “Audrey a Roma”,curato da lei e Ludovica Damiani. Non è ilprimo libro che riguarda sua madre, maforse è il primo che lei le dedica. Come è nata questa idea?

“È sempre un grandissimo onore vederetante nuove pubblicazioni su mamma,spesso però si concentrano su immaginimolto note, iconiche. Quest'anno si festeg-gia il 50° compleanno del film ‘Colazioneda Tiffany’ dal quale deriva l'immagine piùconosciuta di mamma, la silhouette in tu-bino nero, che talvolta appare una sempli-ficazione un pò riduttiva, poco emotiva eforse irreale. L'idea nasce dalla volontà dirompere con i soliti canoni e mostrare at-traverso un tema in fondo quasi restrittivo,foto ‘rubate’ dai reporters e paparazzi equasi mai posate, come la persona e l'ele-ganza siano tutt'uno, malgrado le mode egli anni che passano”.Come ricorda il periodo in cui la vostra fa-miglia visse a Roma?“Più che ricordarlo lo vivo ancora. Moltospesso ho la fortuna, il regalo direi, di rice-

vere da vecchi amici, ma anche da per-sone incontrate per caso, attraverso i lororicordi uno scorcio di vita condiviso conmamma a Roma. Momenti ancora vivi, unastoria e quasi sempre un sorriso”. Come è stato essere il figlio di una donnacelebre come Audrey Hepburn?“Sinceramente non lo so o almeno non nesono stato consapevole fino al momentodella sua morte all'inizio del '93. Mammaaveva la capacità di parlare del suo pas-sato senza glorificarlo né sminuirlo. Ave-vamo sempre l'impressione che si parlassedi una carriera normale, di un lavoro fattodi tanti amici, riusciva a farsi scivolare ad-dosso la fama come fosse pioggia a prima-vera. È un grande onore sentire quantoamore c'è ancora per lei, sopratutto tra legiovanissime generazioni, tra quei giovaniche hanno l'età dei nostri figli e di quei ni-

AUDREY HEPBURN - Roma - 1960Pierluigi Praturlon © Reporters Associati

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poti che purtroppo non ha mai conosciuto.Soprattutto a loro per noi è importante spie-gare chi fosse veramente mamma”.Che ricordi ha di quegli amici di famiglia,che erano poi miti del cinema, come Gre-gory Peck e Cary Grant? “Proprio così, è un ricordo di amici, non distar. Mamma ha avuto il grandissimo privi-legio di lavorare in un’epoca favolosa.Dopo tanti anni di guerra, genio creativoed entusiasmo si ritrovavano attorno allacamera da presa. Registi, scrittori, costumi-sti, truccatori, fotografi a cui il destinoaveva permesso di ricostruire un sogno edi condividerlo, diventavano amici, spessoper il resto della vita”.Per che cosa ha ammirato di più suamadre? E per che cosa la ricorderà semprecome figlio?“Per tantissimi aspetti che forse apprezzosolo ora, tanti dettagli e ricordi. Forse il piùsignificativo è il rispetto assoluto per la vita,per quella altrui e la propria. Mammaaveva una devozione totale per la natura,per il modo con cui una pianta o un ani-male accettano il fato senza troppe do-mande ma aggrappandosi alla vita. Cipossono essere un inverno rigido o unabrutta carestia, ma ci sarà sempre una pri-mavera per i fortunati che ce la faranno.Resta il dovere di ricordare e di ridare ap-pena possibile”.Quale è il film di sua madre che preferisce?E perché?“Sono nato nel 1970, la mia generazioneè forse quella più immune al mito dellecommedie romantiche. Forse per questo‘Gli occhi della notte’, 1967, dello stessoTerence Young di tantissimi e fantasticiBond movies resta il mio preferito. Pratica-mente girato in una sola stanza è stato unodei film più impegnativi per mamma, per-ché ha dovuto imparare ad essere cieca etrascorrere così moltissimo tempo in un isti-tuto per non vedenti. Non voleva usaredelle lenti ma è stato difficile immobilizzarelo sguardo, perché la tendenza di chi vedeè invece quella di seguire il movimento.Alla fine ci riuscì e ne andava molto fiera”.Ad un giornalista che chiese a sua madredi definirsi con una parola lei rispose “sof-fio”. Quale è la parola che lei userebbeper definirla?“Credo che questa definizione venga ori-ginariamente da un contesto più com-

plesso sul senso della sua vita. Mamma dabambina durante la guerra passò ad unfilo dalla morte, il cuore si fermò e poi rico-minciò a battere. Da questa secondachance nasce la sua forza, malgrado lafragilità. Peter Bogdanovich la definì ‘far-falla di ferro’, una definizione perfetta perlei”.Oltre al cinema il grande impegno di suamadre è stato quello di ambasciatricedell’Unicef. Lei lo ha portato avanti con suofratello alla “Audrey Hepburn Children’sFund”. Ce ne vuole parlare?“Avevo circa 18 anni e da poco avevo so-stenuto gli esami di maturità. Espressi a miamadre il desiderio di partire e dare il miocontributo all'umanità. Mamma sorrise e midisse ‘ci penso io tesoro’. Mi organizzò unappuntamento con un direttore di Terre des

Hommes, un uomo severo che mi pose su-bito alcune domande su quanto ne sapessidi medicina e di alimentazione e se fossi ingrado di insegnare o di guidare un ca-mion. Ovviamente io non avevo alcun tipodi esperienza e quando mi chiese quali fos-sero i miei interessi gli risposi la grafica. Al-lora mi invitò a continuare gli studi. Per ognicosa c'è il suo tempo. Oggi questa mostrae questo libro hanno lo scopo di aiutare ipiù deboli, le madri e i bambini e sono ilfrutto del lavoro e delle esperienze di tan-tissime persone che hanno offerto la loroprofessionalità per questo progetto dedi-cato a UNICEF. Approfitto di questo spa-zio per ricordare che probabilmente acausa della crisi noi perderemo qualcheprivilegio, ma moltissimi in Africa o altroveperdono la vita”.

AUDREY HEPBURN - A passeggioper via Bissolati, Roma - 1968Elio Sorci © Camera Press/Photomasi

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HOME & DESIGN

di Fabiola Di Giov Angelo

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COMBINAZIONICHE TRASFOR-MANO LA CASA

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Tende per separare gli spazi. Divani e letti con comodi cassettoni portabiancheria. Angoli relax, studio e lettura

www.maiuguali.it

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Colori

Veloce, mutante e contemporaneo, l’ar-redamento assume caratteristiche sem-pre più moderne, per un consumatorealla ricerca di oggetti e complementiche si adattino allo stile della sua casae alle sue esigenze di spazio e ditempo. www.twils.it

Spazi

Colori, combinazioni, intrecci di stile,ambienti unici e spazi aperti che siaprono alle esigenze delle famiglie edegli amici, alla vita domestica e alrelax. Atmosfere intime e suggestive,ma anche stanze capaci di trasformarsirapidamente in ambienti funzionali eoperativi. www.twils.it

Ambienti

Un mix di prodotti e stili che interpre-tano gusti diversi, che arredano angolie aree della casa con suggestioni cheprovengono da ogni parte del mondo,si confrontano, si contaminano, cam-biano velocemente, interpretano i nostritempi. www.twils.it

Figure

Un nuovo modo di fare casa che coglieil carattere della modernità, complessae contraddittoria, intima e accogliente,minimal e sofisticata, un insieme di ele-menti da combinare in maniera semprediversa, veloce e divertente. www.twils.it

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Lo stile riveste sempre piùun’importanza crescenteche contraddistingue le

persone in una società che privilegia l’ap-parire all’essere. Il miglioramento del-l’aspetto e del comportamento, laconoscenza del galateo, diventano centraliper chi opera nel mondo dello spettacolo,della cultura, della politica, ma non solo...Questa aspirazione per contare di più do-vrebbe passare attraverso un percorso dieducazione alle buone maniere e dellaconseguente capacità di essere all’altezzain qualsiasi situazione, senza dover sfigu-rare o sentirsi a disagio.Mi domanderete: “Che cosa significa es-sere veramente eleganti e raffinati in ognioccasione? E come sono le donne ele-ganti? Sono femminili, gentili e graziosenelle maniere in tutti i rapporti sociali, sem-plici nell’ immagine e nel presentarsi. Maallo stesso tempo incisive. Sanno “dialo-gare” anche con gli occhi, oltre che con lelabbra, sanno comunicare con le movenzedel proprio corpo come fossero ispirate dauna grande grazia interiore. Sono donnespigliate e sofisticate nel mangiare, nelbere, nel sedersi, nel truccarsi, nel vestirsi,nell’allestire una tavola, nel saper sceglieregli accessori giusti, nel scegliere il proprioprofumo.Sono “uniche” in tutto ciò che fanno, e gra-

zie a dei giusti suggerimenti, ogni donnapotrebbe “imparare” ad essere elegante. La prima impressione è quella checonta: sia nel lavoro che in società, comeci si presenta è importante per relazionarsicon professionalità. E’ la percezione ini-ziale che determina l’imprinting vincente.Ricordatevelo sempre!Migliorare la propria immagine può con-tribuire al raggiungimento delsuccesso sia professionale che personale.Sono convinta che la differenza tra un in-dividuo comune e una persona di successo

non sta unicamente nella mancanza diforza o di conoscenza ma soprattutto nellamancanza di volontà di volersi migliorare.

ALCUNI SUGGERIMENTIVi suggerisco alcuni spunti da seguire perun personal style d’effetto: adeguate il vo-stro look alla situazione e al luogo; ade-guate il vostro look all’orario dellagiornata; adottate uno stile alla moda oclassico in base al vostro gusto.Tutto questo viene trattato nella mia Scuoladi Portamento, dove lo stile, la buona edu-cazione non sarà più un mistero. Anzi, quisarete guidate in tutto e per tutto da espertidell’Immagine. Insegneremo Portamento,Galateo, Dizione, Recitazione, seminari sul-l’Autostima, Teorie e Tecniche del Linguag-gio Radio Televisivo, Storia del Costume edella Moda. Il Corso di PortamentoAdriana Soares Studios si rivolge a tutti, edin questo è veramente innovativo, quindinon solo agli operatori del mondo dellospettacolo e della moda ma a chiunque siaconsapevole e desideroso di migliorare leproprie capacità relazionali per ottenereuna crescita professionale in qualsiasi am-bito operi.

Info: 06.3337309 Presso Flaminia Sette(Zona Corso Francia, Roma)www.adrianasoares.com

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MODA

“Nelle questioni di grande importanza è lo stile,non la sincerità, a essere vitale”. (Oscar Wilde)

L’ELEGANZACOME CHIAVENEI RAPPORTISOCIALI

di Adriana Soares

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MODA

Homewear non è sino-nimo di trascuratezza,anzi l’abbigliamento

per la casa è sempre più oggetto di curae attenzione. Moltissimi brand d’abbiglia-mento, spesso low cost, ma anche moltibig della moda, dedicano spazio a que-sto settore, lanciando vere e proprie lineeestremamente versatili e giovani, adatte atutti e perfette per chi desidera essere sem-pre in ordine, anche in casa. Basta sce-gliere capi morbidi e confortevoli, comeleggings abbinati a canotte e giacchinicon dettagli particolari e sovrapporre

strato su strato in modo tale da adattare ilproprio abbigliamento alla temperatura eal momento. Per cui capi pratici e velocida lavare, ma anche completi coordinati,per accogliere con un abbigliamento sem-pre curato, anche gli amici e gli invitati acena. E non bisogna mai tralasciare discegliere la calzatura giusta, appropriatae mai sciatta, dalle ballerine in tinta conl’insieme, agli stivaletti imbottiti, moltotrendy ed assolutamente caldissimi. Sempre più aziende hanno fatto dell’ho-mewear il loro punto di forza, da Tezenis,a Zara, Intimissimi e Yamamay, e aziende

come Rosso Regale che hanno affiancatoalla scelta degli oggetti per la casa anchequella per l’abbigliamento, fino a com-prendere marchi consolidati come LaPerla e stilisti famosi da Dolce Gabbanaad Armani. Per cui l’homewear, liberatosidal grigiore che lo ha sempre contraddi-stinto, è diventato fantasioso e molto chic,grazie a colori vivaci, fantasie coordinate,accessori e modelli accattivanti, per unabbigliamento che regala energia anchealle giornate trascorse in casa, perchépensato per rendere piacevole e confor-tevole la quotidianità.

di Fabiola Di Giov Angelo

Basta con le tutone sformate e le pantofoleconsumate, la tendenza è quella di avereun abbigliamento sempre più curatonei dettagli anche in casa

VESTIRSICHICIN CASA

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MODA

Ecco cinque novità nel campo della cosmeticache non potranno mancare nel vostro beautycase. Cinque prodotti che stannorivoluzionando il mondo del benesseree che potrebbero rivoluzionare anche il vostro

di Costanza Cambriani

LA TOP 5DELLACOSME-TICA

Il set di ricostruzione del ca-pello di Hairmed: preparare,ricostruire e nutrire. Queste le

3 fasi del trattamento alla cheratina di Hair-med che promettono di ridare corpo lucen-tezza e volume anche ai capelli piùdanneggiati.Magic leverag: stanno spopolando neglistati uniti ed ora sono disponibili anche danoi. I magic leverag sono una specie di bi-godini facili da usare che renderanno i vostricapelli ondulati senza bisogno di usarephon o piastra. Rivoluzionari nella loro sem-

plicità e dall’effetto garantito.La collezione di Karl Lagerfeld per Sephora:una collezione limited edition che puntamolto sul packaging. Questa la nuova av-ventura in cui si è imbattuto Karl Lagerfeldrealizzando per Sephora palette di ombrettidai colori più di tendenza. Da collezionare!Smalti glitter: eccessivo o no quest’anno losmalto deve brillare! E non solo di “luce pro-pria” ma di veri e propri brillantini. Must au-dace sì ma di grande effetto. Le novità infatto di beauty vedono infatti mani prezioseed abbaglianti. Nessuna limitazione di co-

lore, chiari scuri fluo e chi più ne ha più nemetta, hanno tutti un comun denominatore:il glitter.La spazzola sciogli nodi di Michel Mercier:spazzola dal design innovativo che districai capelli senza spezzarli. Sembra un sognoinvece è realtà. Una particolare distribu-zione geometrica delle 428 setole di varielunghezze permette alla spazzalo di scivo-lare tra i capelli senza provocarne la rottura.Disponibile in tre diversi modelli a secondadella tipologia del capello. Grazie Mon-sieur Mercier.

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ART&faShIoN

Photo: Corrado PinciModel: Giorgia MinzocchiAir style: Federica AmbrogioniAssistenti: Edoardo Pelliccione, Gino Del ferraro

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IL MONDODI GIÓNell'affascinate palazzo Colonna di Genazzano, il fo-tografo Corrado Pinci ripercorre il tempo andato, attra-verso una serie di scatti d'autore tra le meraviglie dellanatura e meravigliosi giochi di luce naturale. E' con questielementi che ha dato vita al progetto fotografico "Il

mondo di Giò". Desiderio di ricerca di luoghi e creazioneuniche, tutto nel contesto si è sposato benissimo, gli abiti,il paesaggio, l'architettura. La giovane modella GiorgiaMinzocchi con il suo prezioso contributo interpretativoha reso meravigliose queste immagini.

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EROsdi Fabiola Di Giov Angelo

AQUALCUNOPIACESEMPREPer alcune persone il sesso è una vera e pro-pria ossessione, un pensiero fisso che condi-ziona e talvolta distrugge la vita affettiva e direlazione. Ne parliamo con il dottor MarcoRossi, sessuologo e psicoterapeuta

Come al solito gli ameri-cani fanno le cose ingrande. Uno show dedi-

cato dal titolo “Bad sex”, un film bestsellere tanti testimonial famosi da Michael Dou-glas, Tiger Woods e Charlie Sheen, tuttischierati come rappresentanti di una sin-drome che da oggi ha una diagnosi uffi-ciale: “sex addiction epidemic”, epidemiadi dipendenza da sesso. Un problema cheaffligge oltre nove milioni di persone, quasiil 5% della popolazione Usa e che non ri-guarda più soltanto il prototipo del sesso–dipendente, di genere maschile che haun’età compresa tra i quaranta e i cinquan-t’anni, ma anche moltissime donne, adole-scenti e anziani. Il ritratto di un’America chenell’era di internet, secondo alcune inchie-ste, rimane emotivamente fredda e social-mente isolata ma contemporaneamente èossessionata dal sesso, responsabile an-cora una volta la rivoluzione digitale. Percurare questo che sembra esser diventatoun vero e proprio disturbo comportamen-tale a cui oggi si dedicano 1500 terapistiè necessario che il paziente abbia consa-pevolezza della malattia e che desideriuscirne parlandone apertamente. “Innanzitutto possiamo parlare di patolo-gia – spiega il dottor Rossi – quando lapersona che ne è affetta non riesce a stare

lontana dal sesso e se non ha rapporti ses-suali sta male. Questo riguarda sia gli uo-mini che le donne, anche se nel caso degliuomini è dalle 3 alle 5 volte maggiore ri-spetto alle donne. Importante è distinguerepoi la ninfomane dalla sexual addiction, in-fatti nel primo caso si parla di una personache non prova piacere dal sesso, è perquesto che lo cerca continuamente, al con-trario nel secondo caso l’ossessione derivaproprio dal piacere provato. Spesso que-

sta patologia – aggiunge Rossi – ha delleripercussioni sulla vita privata e personalee provoca disastri matrimoniali oppure fi-nanziari per quelle persone che fannosesso a pagamento. Ritengo che l’avventodelle nuove tecnologie – conclude il dr.Marco Rossi – ha sicuramente facilitato de-terminati tipi di rapporti, ma non ha aumen-tato il numero di persone affette da sexaddiction”. www.marcorossi.tv

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ANTROPOLOGIA CULTURaLE

di Marco De Murtas

Si sente spesso dire che gliitaliani sarebbero osses-sionati dallo scrivere un

libro ed in molti celano la loro speranzaeditoriale dietro un cassetto. Irrita moltosentire “gli spargitori d’inchiostro ufficiali”(intellettuali, scrittori, notoriamente tali) irri-tarsi contro questa tendenza. Quanto sonoidioti a prendersela con chi ha sì coltohobby. Chi sogna di pubblicare, leggemolto (anche forse i loro pessimi libri) edha una passione che lo spinge a crescereculturalmente. Semmai la domanda do-

vrebbero essere questa: cosa muove gli uo-mini a dispetto della fatica e,spesso, del mi-sconoscimento del loro lavoro a persisterenello sforzo di rappresentare?

IL RAPPRESENTARE COME PULSIONEBIOLOGICA I primi uomini preistorici, nonostante i gi-ganteschi problemi quotidiani, spesero unaparte della loro breve vita a rappresentare,tanto fecondamente che ancor oggi, nono-stante il notevole tempo trascorso, riman-gono in un discreto stato di conservazione,

numerose “opere d’arte”. L’uomo è animato da una pulsione cosìforte, il rappresentare, che sembra esserein controtendenza con la necessità evolu-tiva di sopravvivenza. Allo stesso modo, loscrittore-sognatore, invece che riposarsi oa fare altro di più immediatamente godi-bile, dedica così parte del suo tempo nel-l’intensa ricerca a scrivere qualcosa cheriesca a fargli comunicare… Qui sta il punto: questa pulsione del rap-presentare, fu ed è un fattore evolutivo distraordinaria importanza. Così, in tutti noi,c’è una certa spinta a rappresentare, cosìcome a mangiare e accoppiarci. In ognipulsione c’è il premio del piacere, ad ognidesiderio di piacere c’è un piacere del de-siderio… Questo è il loro demone.

L’ACCUMULARE COME PULSIONEBIOLOGICA“Spargitori d’inchiostro professionisti ed in-tellettuali arroganti” invece il vostro princi-pale demone che vi spinge a temere emaledire aspiranti scrittori: la spinta ad ac-cumulare (denaro) e la paura della con-correnza dei nuovi.

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IL MANO-SCRITTONEL CASSETTOSogno di scrivere un libro: anatomia sociale di un fenomenosempre più diffuso e della voglia di rappresentare.Un fenomeno temuto e criticato dagli intellettualie dagli scrittori contemporanei

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CURIOsITA’ DaL MoNDo

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di Cristiano De Masi

Primo video come regista per Lady Gaga che harealizzato un vero e proprio cortometraggio di 14minuti nel suo ultimo singolo “Marry The Night”.Il video in parte è ambientato in una clinica psi-chiatrica dove la cantante appare anche senzaveli.

LOS ANGELES:LADY GAGAREGISTADI SE STESSA

Se il classico abete natalizio viha stancato potete chiedereconsulenza al gioielliere giap-ponese Ginza Tanaka, che hacreato un albero di natale com-pletamente d'oro. L'opera valeoltre 1,5 miliardi di yen, quasidue milioni di dollari, è alta duemetri e mezzo e ogni partico-lare è caratterizzato da metalloaureo. La sola stella cometa incima all'opera ha un valore disessantacinque mila dollari. Lacreazione del gioielliere èesposta nella vetrina del nego-zio Tanaka Kikinzoku, diven-tando una vera attrazione diTokyo.

Le Sierra Towers di Los Angeles sono la residenzapreferita dalle star. Nel complesso residenziale sulSunset Strip, si possono incontrare personaggi hol-lywoodiani del calibro di Cher, Courteney Cox,Joan Collins, Elton John e Ozzy Osbourne con lamoglie Sharon, tutte attratte dalla possibilità di averea loro disposizione un servizio di sicurezza 24 oreal giorno, una palestra, una piscina e una Spa. Inpassato, il grattacielo era stato la residenza di Sid-ney Poitier, Rachel Zoe, Matthew Perry e di LindsayLohan che, nonostante nel 2005 pagò oltre un mi-lione e mezzo di dollari per un appartamento dicirca 200 metri quadrati trascorse molte delle suenotti all'hotel Chateau Marmont.

LOS ANGELES:SIERRATOWERS,LA CASADELLE STAR

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3TOKYO:L’ALBEROD’ORO

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Curiosa scoperta all'Helston Community Hospital, inCornovaglia da parte dell'infermiera Kate Perry. Do-vendo portare una banana dalla cucina dell'ospedalead un paziente è rimasta scioccata quando ha scopertoche all'interno della buccia le banane erano due. Unportavoce dell'associazione esportatori di banane deiCaraibi ha espresso la sua sorpresa dicendo di nonaver mai visto una banana doppia. Tuttavia, la quantitànon significa necessariamente qualità. "Non ha un buonsapore", ha riportato l'infermiera Perry.

CORNOVAGLIA:LE BANANESIAMESI

Nonostante Adolf Hitler raccomandasse ai tede-schi uno stile di vita sobrio e severo in modo daconformarsi alle spartane abitudini degli antenatigermanici, lui amava invece il lusso. Lo dimostrala sua biancheria da letto, che si ritiene facesseparte del “corredo” del suo appartamento di Mo-naco di Baviera in Prinzregentstrasse. Federe elenzuola in candido lino orlate e ricamate con lesue iniziali, divise da una svastica e sovrastate dal-l'aquila simbolo del Terzo Reich e della We-hrmacht. La biancheria da letto di Adolf Hitlerverrà messa all'asta dalla casa d'aste Dreweattsa Bristol la settimana prossima per un valore sti-mato in 3000 sterline, circa 4000 euro, ancheperché “è estremamente raro trovare la bianche-ria di Hitler all'asta,” come conferma l'esperto inreperti di militari di Dreweatts, Malcolm Claridge.

MONACO:LABIANCHERIADI HITLERALL’ASTA

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sOLIDARIETÁ

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Per richiedere il calendario www.confidonelcuore.com

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GUSTO

ITALIALICIOUSTHINK, CLICK,ENJOYLa nuova frontiera del regalo online. Bastano tre clickper regalare in ogni parte del mondo, in 72 ore, il topdella cucina italiana in lussuose confezioni

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Un evento speciale? Ilcompleanno di unamico che vive dall'al-

tra parte del mondo? Un cliente da coc-colare? Scegliere un regalo unico,originale, che rispecchi fedelmente le in-tenzioni di chi lo acquista, è un'arte chepuò richiedere tempo e creatività, special-mente se il destinatario vive in un altroPaese del mondo.Da questa crescente esigenza nasce Ita-lialicious: il top della cucina italiana in lus-suose confezioni regalo. Ampia scelta trapasta, dessert, sughi, olio, confetture e vinidi altissimo prestigio. Un innovativo servi-zio che copre ogni distanza del globoentro le 72 ore dalla spedizione dell'or-dine. Entrare nel sito Italialicious significa poterscegliere tra i regali più originali e ricercatinell'ambito della gastronomia italiana. Po-

chissimi click vi consentono di personaliz-zare il box scelto, aggiungere un messag-gio e preoccuparsi unicamente dirispondere alla telefonata o e-mail di rin-graziamento da parte del destinatario!Chi riceve un packaging Italialicious ri-ceve poesia e non potrà non pensare aquanta cura, tempo e dedizione abbiatededicato alla ricerca di un pensiero cosìoriginale. Il tutto comodamente gestito nel-l'intervallo tra un appuntamento e l'altro odalla poltrona di casa.Il progetto nasce con l'obiettivo di promuo-vere in tutto il mondo, il massimo dellaqualità artigianale italiana attraverso unservizio espresso ed impeccabile. Italiali-cious inizia la propria avventura tra Ve-

tralla, paese della Tuscia Viterbese, e Pa-sadena (uno dei quartieri più prestigiosi diLos Angeles) sotto la guida dei tre impren-ditori Valentino Bacocco, Stefania Maz-zotta e Maureen McGillan Sklar (nellafoto), che insieme alla direzione marketingdi Giorgio Onorato Aquilani, stanno giàgodendo di un meritatissimo successo."Il sito www.italialicious.com - spiega l'am-ministratore Valentino Bacocco - funzionaperché è semplice ed intuitivo da utiliz-zare. Ogni persona può infatti scegliere epersonalizzare qualsiasi confezione e spe-dirla dove vuole in soli tre click!". Regalare e regalarsi il piacere della cu-cina italiana non è mai stato così semplicee veloce. www.italialicious.com

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TEMPO LIBERO

Situato a due passi dalla Cittàdi Celano e a pochi chilome-tri dai Campi di Sci di Ovin-

doli , dal Parco Naturale Sirente Velino edal Parco Nazionale d'Abruzzo, sorge il com-plesso residenziale Feudo Pierleoni. 16 appar-tamenti con entrate indipendenti, tra bilocali etrilocali, 5 suite armonicamente arredate, spazicomuni, bar, giardino, sala slot, sala convegnie area espositiva per mostre artistiche. Un’of-ferta completa che propone soluzioni persona-lizzate e formule residence, albergo e

multiproprietà, studiate e pensate per un ospiteche ama rilassarsi, avvolto dalla tranquillità eda un’atmosfera familiare, pur avendo a dispo-sizione a pochi passi spunti di divertimento epanorami entusiasmanti. Il feudo Pierleoninasce accanto alla realtà alberghiera Hotel IlRifugio già ampiamente sperimentata che offreai propri ospiti camere accoglienti,confortevolie silenziose. Inoltre a disposizione della clien-tela il Ristorante Il Rifugio, dove riscoprire i sa-pori dell'Abruzzo, grazie a prodotti delterritorio, piatti a base di carne e selvaggina e

una carta dei vini di sicuro successo. Un’oasi ditranquillità per week end, settimane bianche,vacanze estive, punto di partenza per incante-voli escursioni, passeggiate a cavallo e moun-tain bike o per itinerari d’arte, storia e cultura.

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68 GP MAGAZINE

ECONOMIA

Il testo della Manovra è compostodi 50 articoli che trattano moltifronti, ma con lo scopo comune

di accrescere la crescita economica del paese,la sua equità ed il consolidamento dei conti pub-blici. Il Decreto “Salva-Italia” inciderà nelle taschedegli italiani per 20 miliardi netti e 30 lordi. LE TASSEIl tema che più preoccupa gli italiani è sicura-mente quello delle tasse, poiché sono state inse-rite imposte che erano entrate in disuso come l’Icied imposte ex novo. Ci saranno tasse sui beni dilusso, si parla di 20 euro per ogni Kw eccedentei 170 per il mondo auto e arriverà una nuovatassa sulle barche oltre i 10 metri mentre per aereied elicotteri la nuova tassa sarà regolata dal pesodel velivolo. Aumento accise benzina: le Auto-rità/Enti regionali potranno "finanziare" il tra-sporto del proprio territorio con aumento del

costo carburante pari ad 1 cent al litro. Ritornal’Ici sulla prima casa: l’imposta sarà dello 0,4%,prevista una detrazione sui primi 200 euro. Dallaseconda casa in poi l’imposta sarà dello 0,75-0,76%. Dal 1° settembre 2012 scatterà un au-mento del 2% dell’Iva (che passa quindi al 23%),ma solo se non ci saranno gli introiti previsti dalriordino delle agevolazioni fiscali.LE PENSIONIIn seguito sono state modificate le pensioni e lemodalità per stabilire gli anni per il pensiona-mento. Per andare in pensione dal 2012 l’età mi-nima sarà di 66 anni per gli uomini e di 62 (66dal 2018) per le donne. Le pensioni di anzianitàsaranno possibili con 42 anni e 1 mese di contri-buti per gli uomini e 41 anni e 1 mese per ledonne. Abolita la “finestra mobile” e le quote dianzianità. Uomini e donne potranno lavorare finoa 70 anni con una fascia di uscita flessibile incen-

tivata. Penalizzazioni per chi pensiona prima dei63 anni: 1% detratto per ogni anno di anticiposulla pensione. Dal 1° gennaio 2012 estensionea tutti del metodo contributivo per il calcolo dellepensioni. Una volta in pensione si riceverà quantosi è accumulato con i contributi versati anno dopoanno. Le pensioni non saranno più rivalutate ri-spetto all’inflazione, a eccezione di quelle al disotto dei 1.400 euro mensili, che saranno indiciz-zate al 100%. E’ previsto un contributo di solida-rietà per le pensioni più ricche. LA TRACCIABILITA’Per quanto riguarda la parte finanziaria ci saràuna tracciabilità a mille euro, ossia divieto di usaredenaro contante per pagamenti superiori ouguali ai 1.000 euro. Si vuole cercare così di ri-durre al minimo l’evasione. Il bollo attualmenteprevisto per i conti correnti viene esteso ai contisui titoli, alle polizze vita e ai fondi mobiliari.I FARMACIL’articolo 32 invece prevede nuove norme per lavendita di particolari farmaci. Pertanto nelle pa-rafarmacie e nei corner della grande distribu-zione che si trovano in comuni superiori ai 15 milaabitanti possono essere venduti i farmaci di fasciaC, ossia quelli che richiedono prescrizione me-dica ma non sono rimborsati dal servizio sanitarionazionale. Viene data pertanto facoltà sia allefarmacie che alle parafarmacie di applicaresconti sui prodotti venduti, in modo tale da esserefacilmente visibili da tutta la clientela.Aggiornato al 20 dicembre 2011

COSA SUCCEDEALL’ECONOMIAITALIANA?In questo breve testo cercheremo di spiegarecosa cambierà nei conti e nelle tasche degli italianialla luce della famosa “Manovra Monti” ufficializzata sulla Gazzetta il 6 dicembre

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a cura dello studio Cicolani

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LIBRI DEL MESE

di John Grisham – Ed. MondadoriJohn Grisham conferma le sue straor-dinarie doti di scrittore nel raccontareda vero maestro una storia di piccoliavvocati alle prese con un grandecaso giudiziario, e lo fa aggiungendoai classici e inconfondibili elementi dellegal thriller unpizzico di umori-smo. Il diverti-mento ègarantito —Oscar Finley eWally Figg sonodue avvocati diChicago soci davent’anni in unpiccolo studio le-gale sempre sul-l’orlo delfallimento. Liti-giosi come una vecchia coppia, cer-cano di rimediare clienti comepossono, perlopiù offrendo la loroconsulenza “su misura” in divorzilampo o alle vittime dei frequenti inci-denti d’auto all’incrocio vicino al loroufficio. I due tirano avanti più o menodignitosamente nella speranza di fareprima o poi il colpo grosso e di imbat-tersi in una causa che li renda final-mente ricchi...

IL QUADERNODI MAYA

di Piero Angela – Ed. MondadoriNel nostro paese oggi c’è un forte ri-sentimento contro la classe politicaper i suoi troppi privilegi, per il malco-stume diffuso, per i costi, l’arroganzae la corruzione. Ma in realtà esisteuna questionemolto più pro-fonda, che que-sto libro intendeaffrontare, e cheriguarda il ruolostesso della poli-tica nella so-cietà. È infattiradicata l’ideache sia la poli-tica a determi-nare il benessere di un paese. E checambiando maggioranza, o cam-biando leader si possono ottenerecose che in realtà non dipendonodalla politica.

di Milena Agus – Ed. NottetempoIl quinto romanzo della scrittricesarda. Nel palazzo di Sottosopra vi-vono ricchi e poveri che s’incontranosulle scale, si scambiano servizi e fa-vori. Al piano nobile abita un anzianoviolinista ameri-cano, Mr. Joh-nson, che halasciato le scenee il successo pernaturale ritrosia.Al piano bassoAnna, unadonna delle pu-lizie, acciaccatadalla vita maprodiga di fidu-cia e tenerezzache distribuisceagli altri abitanti, Giovannino, un bam-bino così giudizioso da essersi edu-cato da solo, Natascia, tanto gelosada vivere nell’incubo costante di per-dere il fidanzato, Mrs. Johnson, cheaspira solo alle impossibili cose nor-mali e Alice che vuole diventare unamacchina del sesso per evitare la so-litudine, ciascuno con la sua mania, lasua pazzia piccola o grande, la suapaura.

di Isabelle Allende - Ed. Feltrinelli

“C’è sempre una donna a cui dire Grazie”.Isabel Allende torna a raccontare la vitadi una donna coraggiosa in unromanzo cheaffronta con grande delicatezza le relazioniumane: le amicizie incondizionate, le storied’amore palpabili come quelle più invisibili,gli amori adolescenziali e quelli lunghi unavita. Un ritmo incalzante, una prosadisincantata per questa nuova provanarrativa che si tinge di noir e per l’ennesimaeccezionale galleria di donne volitivee uomini capaci di amare — Maya Vidal,l’adolescente protagonista del nuovoromanzo di Isabel Allende, caduta nel circuitodell’alcol e della droga, riesce a riemergeredai bassifondi di Las Vegas e, in fuga daspacciatori e agenti dell’Fbi, approdanell’incontaminato arcipelago di Chiloé.

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I CONTENDENTI A COSA SERVONOI POLITICI? SOTTOSOPRA

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Angelo Pasquarell i

Visita il sito del famoso pittore Pop-Art romano ed ammira le sue opere

ed il suo inconfondibile stile!

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FILM DEL MESE

Cobra è Piefrancesco Favino, Negro è Filippo Nigro e Mazinga è MarcoGiallini. Sono tre "celerini bastardi". "Celerini" più che poliziotti, cosìsi sentono. Hanno imparato a proprie spese ad essere bersaglio per-ché vivono immersi nella violenza. In una violenza che diventa lo spec-chio deformante di una società esasperata, di un mondo governatodall'odio che ha perso le regole e che loro vogliono far rispettareanche con l'uso spregiudicato della forza. Nel momento forse più de-licato delle loro esistenze, quando la vita privata arriva alla resa deiconti, incontrano "il futuro" in una giovane recluta, Adriano (DomenicoDiele), appena aggregata al loro reparto. L'educazione di Adriano allalegalità, all'ordine, all'applicazione anche violenta della legge è lalente per raccontare il controverso "reparto mobile" con un ineditosguardo dall'interno, sullo sfondo dei più sconcertanti episodi di vio-lenza urbana accaduti in Italia negli ultimi anni, dal G8 di Genova finoalla morte di Gabriele Sandri.Cast: Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini, Andrea Sar-toretti, Roberta Spagnuolo, Domenico DieleRegia: Stefano SollimaDistribuzione: 01 DistributionUscita: 27 gennaio

A.C.A.B.

Sono passati circadue anni, Alberto eMattia sono in crisicon le rispettivemogli. Silvia (AngelaFinocchiaro) detestaMilano a causa dellepolveri sottili e del-l’ozono troposfericoe accusa Alberto (Claudio Bisio) di pensare soloal lavoro e poco a lei. Così, per risvegliarel’amore, prende una seconda casa in montagnadove trascorrere romantici weekend. Peccato cheAlberto abbia accettato di guidare un progettopilota delle Poste che lo impegnerà per un anno,sabati compresi. Intanto Mattia (AlessandroSiani), il solito irresponsabile, vive con la moglieMaria (Valentina Lodovini) e il figlio Edinson acasa della madre, lavora poco e proprio non rie-sce a pronunciare la parola "mutuo". Cast:Clau-dio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro,Valentina Lodovini, Nando Paone, GiacomoRizzo, Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano, Salva-tore Misticone, Paolo Rossi Regia: Luca MinieroDistribuzione:Medusa Uscita:20 gennaio

BENVENUTI AL NORD MISSION IMPOSSIBLEPROTOCOLLO FANTASMA

Il nuovo filmdella serie, cheha incassato 2miliardi di dol-lari in tutto ilmondo, avràuna nuova squa-dra: Tom Cruise,Jeremy Renner,Paula Patton e Simon Pegg. Questanon è soltanto un'altra missione.Quando l’IMF viene accusato di averorganizzato un complotto terroristicoglobale, il governo degli Stati Uniti at-tiva il "Protocollo Fantasma" e EthanHunt e la sua squadra dovranno agiredi nascosto per difendere il nomedel’organizzazione.Cast: Tom Cruise, Jeremy Renner,Simon Pegg, Paula Patton, Léa Sey-doux, Josh Holloway, Ving Rhames,Tom Wilkinson, Michael NyqvistRegia: Brad BirdDistribuzione: Universal Picture ItaliaUscita: 27 gennaio

I MUPPET

In vacanza a LosAngeles con i suoiamici Gary (JasonSegel) e Mary(Amy Adams) daSmalltown, Walter,il più grande fan deiMuppet, scopre ilmalvagio piano delpetroliere Tex Richman (Chris Cooper) di ra-dere al suolo il teatro dei Muppet per scavarenel suo sottosuolo e recuperare il petrolio sco-perto di recente. Per mettere in piedi il piùgrande Muppet Telethon di sempre e racco-gliere i 10 milioni di dollari necessari per sal-vare il teatro, Walter, Mary e Gary aiutanoKermit a riunire i Muppet, che hanno intra-preso strade diverse. Cast: Mila Kunis, AmyAdams, Emily Blunt, Zach Galifianakis, JasonSegel, Rashida Jones, Chris Cooper, SelenaGomez, John Krasinski, Neil Patrick Harris,Jack Black, Danny Trejo, Rashida Jones, KatyPerry Regia: James BobinDistribuzione:Walt Disney Studios Motion Pic-tures Italia Uscita: 3 febbraio

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di Costanza Cambriani

CINEMA 

VALERIA GRACI“SOGNODE NIRO EMERYL STREEP”E’ una delle protagoniste dell’ultimo cinepanettone“Vacanze a Cortina”. Per lei si chiude un 2011eccezionale che ha visto la nascita di suo figlio

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Classe 1980, milanese dinascita e romana di ado-zione. Valeria Graci ha le

idee chiare e il suo desiderio di fare l’attricela porta a 18 anni a frequentare l’Accade-mia dello Spettacolo di Milano, diretta daLuca D’Amico. Da questo momento la car-riera di Valeria inizia a prendere la stradada lei tanto voluta. Molto teatro, tra cui ricor-diamo il “Rocky Horror Picture Show” perquattro stagioni, e tante soddisfazioni, finoad arrivare al 2001, anno in cui Valeria ini-zia il suo sodalizio artistico con Katia Follesa.Il feeling che si instaura tra le due attrici leporta a calcare palcoscenici ambitissimi eda riscontrare un fortissimo ritorno da pubblicoe critica. Ma L’ambizione di Valeria cresceinsieme a lei e il mondo del cinema le riservatantissime sorprese. Recita infatti in “Ex2” alfianco di Anna Foglietta e Alessandro Gas-sman, diretto da Carlo Vanzina; Paolo Co-stella la vuole in “ Baciato dalla Fortuna” alfianco di Vincenzo Salemme; la nuova serietv “E.band”, in onda al momento su DisneyChannel; fino ad arrivare al nuovo cinepa-nettone “Vacanze a Cortina” dove la Graciè protagonista dell’episodio insieme a RickyMemphis.Il 2011 è stato un anno pieno di avvenimentie di cambiamenti. Qual è stato quello che tiha dato maggior soddisfazione?“Sicuramente la nascita di mio figlio è statol’avvenimento più clamoroso della mia vita,non solo del 2011! E allo stesso tempoanche il cambiamento più marcato. È l’em-blema rappresentativo di come muta la vitae il modo di pensare di una persona. Anchesul piano lavorativo le soddisfazioni sonostate molte, il mettermi in gioco da sola èstata una sfida ed un desiderio che mi ha re-galato tantissime emozioni”.Il sodalizio con Katia Follesa riguarda il pas-sato ormai, o vi rivedremo presto insieme?“Non lo so. Posso dirti solo che ci sono de-terminate cose che voglio fare io, da sola,per crescere in prima persona. Certo se mivenisse prospettata l’ipotesi di affiancarmi aqualcuno non potrei farlo con nessun altrose non con lei. È come se fossero due per-corsi paralleli. Lei per prima ha avuto il desi-derio di esprimersi come singola entità, edanche io appoggio e condivido questo per-corso”.Com’è avvenuto il passaggio dal palcosce-nico al set cinematografico?“Fin da piccola sognavo di fare l’attrice ed

ho messo tutta me stessa per realizzare que-sto mio desiderio. Il passaggio è stato sem-plice: ho trovato un bravo agente. Il resto èvenuto tutto naturale. Bisogna però avereanche la fortuna di trovarsi al posto giustonel momento giusto con le persone giuste”.Il cinepanettone ti vede tra le protagoniste.Che esperienza è stata?“Con Ricky Memphis siamo protagonistidell’episodio che vede una coppia ‘buona’ed una ‘cattiva’. Mi sono divertita ed è stataun’esperienza che mi ha dato molto. Il bravoattore deve saper fare tutto, sia cinepanettoniche altro. Il bagaglio di esperienze te lo faisul campo”.Nel tuo percorso hai lavorato con grandi delcinema italiano. Ti sei mai intimidita?“Gli attori più grandi sono spesso i più umili.Ho avuto l’onore di lavorare con Remo Gi-rone, una persona semplice. Anche RaffaellaCarrà, benché sia la più grande della televi-sione italiana, è una persona tranquilla e pa-cifica con la quale è piacevolissimo lavorare.Poi magari ti ritrovi a lavorare con personeche non sono nessuno e se la ‘tirano’ comenon mai”.Con chi ti piacerebbe lavorare in futuro?“Ferzan Ozpetek. E’ un regista turco famososu tutto il panorama internazionale, che ioamo alla follia. Castellitto è un altro dei mieisogni. Poi se mi dici di volare alto ti dico DeNiro e Meryl Streep”.Un figlio piccolo, un compagno ed una car-riera avviata. Come fai a fare tutto?“Ho due nonne meravigliose ed una baby-sitter. Mi aiutano molto e ci dividiamo i ruoli.Mia madre mi dice sempre che sono super-

fortunata, ai tempi suoi le cose erano diverse,ed obbiettivamente ha ragione. Magari ri-nuncio a gratificarmi in qualcosa pur di avereuna persona vicino che possa darmi unamano a vivere il tempo con i miei cari nel mi-glior modo possibile”.Come ti vedi tra dieci anni?“Con altri due bimbi, con i miei affetti vicinoe con tante altre soddisfazioni nel lavoro. In-somma felice”.Chiudiamo con una battuta?“Ho rivisto proprio pochi giorni fa un videomio e di Katia dove facevamo la paradia di‘Uomini e Donne’ e mi sono fatta due risatenel pezzo in cui Katia mi dice: ‘Valeriana fattifurba, fidati fatti furba!’. Ed io: ‘No no, iosono castana e mi piace castana!’.

© Le foto di Valeria Graci sono di Azzurra Primavera

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CINEMA 

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Agerola è un paese inprovincia di Napoli na-scosto sopra i monti

della costiera amalfitana. Vicino allapiazza principale si trova la tabaccheriadi Sabato Cuomo, fine pensatore, tenacefumatore, ironico commentatore del quo-tidiano e osservatore dell’animo umano.Nel negozio di Sabato passa quotidiana-mente la gente del paese: chi compragiornali o sigarette, chi tenta la fortuna allotto, chi si siede per due chiacchiere, chiper acquistare un quaderno. Sabato ci introduce nelle vite di alcune diqueste persone e ci permette di cono-scerle meglio: Marilena la postina, Ste-fano il creatore di moda, Lello il cantanteneomelodico, Marinella l’ex calciatrice,Geremia il pensionato, Angelo il tassista,Nick l’emigrato, e altri. Ageroland è il ritratto di un paese e deisuoi personaggi. Un film-documentarioche evidenzia la passione per la pellicolaabbinata alla realtà.Guardare questo film vuol dire scoprirequesto paese di circa 18.000 anime at-traverso il racconto di alcuni suoi paesani,che si sono improvvisati attori per un do-cumento cinematografico che resterà persempre. Il film è un diario di piccole storie

che s’intrecciano all’interno della tabac-cheria di Sabato Cuomo. E’ uno spaccatodi Agerola ma potrebbe esserlo di qual-siasi altra cittadina. Qui, a differenza dialtri posti, c’è la magia di un luogo mera-viglioso situato tra la montagna e la bel-lezza della costiera amalfitana. Il tuttocondito dalla perfetta regia di CarlottaCerquetti, per un film che ha ottenuto unimportante riconoscimento all’Ischia FilmFestival.

AGEROLANDRACCONTIDI VITAAGEROLESE Il film-documentario di Carlotta Cerquetti raccontale vicende e le storie che s’intrecciano all’internodella tabaccheria di Sabato Cuomo. Gli attori sonogli stessi abitanti del paese

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SCHEDA TECNICARegia: Carlotta CerquettiCon: Sabato Cuomo, Geremia Avitabile,Lello Marino, Maria IovineProduzione: Rean Mazzone, MarisellaMazzaroli per Dream FilmPatrocinio: Film Commission RegioneCampaniaMusiche: Moby, Megaridea,Lello Marino, CFF e il NomadeVenerabile, Ciccio Merolla, Black EraDurata: 50 minuti

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TEATRO

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Dopo il trionfale suc-cesso milanese, dovelo scorso anno ha su-

perato i 200.000 spettatori attestandosicome lo spettacolo numero uno in Italia,“Mamma Mia!” sta conquistando il pub-blico della Capitale, che ha la possibi-lità di ammirarlo per tutta la stagione (8spettacoli alla settimana al Teatro Bran-caccio.Un successo, che ha già travolto il pub-blico di 270 città nel mondo e che dal1999 – anno del debutto londinese –ad oggi, ha stracciato tutti i record fa-cendo ballare i teatri dei cinque conti-nenti sulle note delle celebri canzonidegli ABBA. “Mamma mia!”, tradotto in oltre 10 lin-gue, è stato visto da 45 milioni di per-sone nel mondo incassando oltre 2miliardi di dollari. Recentemente è statarealizzata anche una versione in cineseper l’edizione mandarina che ha debut-tato con grandissimo successo questaestate a Pechino.

LA STORIA“Mamma mia!” è una divertente comme-dia ambientata in una piccola isolagreca. La ventenne Sophie sta per spo-sare Sky, il ragazzo che ama, e sogna

di farsi accompagnare all’altare dalpadre che non ha mai conosciuto. Dopoaver scoperto dal diario di Donna, suamadre, che i potenziali padri sono tre,decide di invitarli tutti alle sue nozze perscoprire chi di loro sia quello vero. Uno show unico e un’adrenalina che sitrasmette contagiosamente dal palcosce-nico al pubblico, grazie al talento di uncast d’eccezione e alle canzoni senzatempo degli ABBA.

IL CASTA interpretare la stravagante e diverten-tissima Donna, ruolo che fu di MerylStreep nell’adattamento cinematogra-fico, troviamo Chiara Noschese. La figliadi Donna, Sophie, è interpretata dallagiovane Elisa Lombardi. Lisa Angelillo(Tanya) e Giada Lorusso (Rosie) portanosul palco l’estro e l’allegria delle duestoriche amiche di Donna con la quale,in passato, formavano il trio delle Dy-namo. I tre possibili padri di Sophie cheapproderanno sull’isola per le suenozze saranno interpretati da MicheleCarfora che da quest’anno interpreta ilruolo di Sam, Roberto Andrioli (Marco)e gipeto (Giò). La parte di Sky, il gio-vane promesso sposo di Sophie è inter-pretato da Giuseppe Verzicco.

Francesca Taverni interpreta Donna inalternanza.Le liriche italiane delle canzoni degliABBA sono curate da Stefano D’Oraziomentre l’adattamento del testo in linguaitaliana è di Alice Mistroni.“Mamma mia!” è prodotto in Italia daStage Entertainment in accordo conJudy Craymer, Richard East e Björn Ul-vaeus per Littlestar in associazione conUniversal. Le musiche e le liriche origi-nali di MAMMA MIA! sono di BennyAndersson e Björn Ulvaeus, i testi di Ca-therine Johnson, la regia di PhyllidaLloyd e le coreografie di Anthony VanLaast. Scene e costumi sono di MarkThompson, le luci di Howard Harrison, ildisegno fonico di Andrew Bruce eBobby Aitken, la supervisione musicale,le musiche aggiunte e gli arrangiamentisono di Martin Koch.Stage Italia, consociata italiana dellamultinazionale olandese fondata daJoop Van den Ende, è il primo produt-tore di spettacoli dal vivo in Italia conoltre 800.000 biglietti venduti in duestagioni. Nel 2011 i due musical dipunta di Stage sono risultati in testa allaclassifica ufficiale di tutti gli spettacoliteatrali italiani (fonte AGIS) con“Mamma mia!” e “La Bella e la Bestia”.

MAMMA MIA!UN SUCCESSOMONDIALEUna Madre. Una figlia. Tre possibili padri.Ed un cammino verso l'altare che non dimenticheretemai. Dopo Milano, lo spettacolo sta conquistandoRoma e il Teatro Brancaccio

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TEATRO

di Alessandro Cerreoni

MANUELFRATTINIINGUARIBILEPETER PANSta per approdare al Sistina di Roma con l’applauditissimospettacolo “Peter Pan”. E’ considerato il re del musical in Italiagrazie al suo talento nel saper ballare, cantare e recitaresul palco. Intanto si è riposato a New York ed ha appenaricevuto un premio alla carriera

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Andare a New York efare una puntatina aBrodway è un obbligo,

soprattutto per chi vive e lavora per il musi-cal. New York nel periodo natalizio è ma-gica, colorata e luminosa. Una metropoliche si trasforma e che sa regalare emozioniuniche. Una vacanza, un momento di ri-poso speciale per “staccare” durante unastagione teatrale intensa e piena di suc-cessi. E’ stato così per Manuel Frattini, pro-tagonista dello spettacolo “Peter Pan” chesta per approdare al Sistina di Roma (23gennaio). Un musical che ha debuttato nel2006 e che ha ottenuto due “Bigliettod’oro”, il premio dato agli spettacoli piùvisti. In questa stagione “Peter Pan” ha de-buttato a settembre all’Arena di Verona da-vanti a 5000 persone sognanti. ManuelFrattini da anni è considerato il re del musi-cal italiano. Un riconoscimento frutto dellasua bravura nell’essere ballerino, attore ecantante, da “Pinocchio” a “Robin Hood”,da “Aladin” a “Peter Pan”. Un successo die-tro l’altro. La sua carriera è iniziata nel 1991 con laCompagni della Rancia. Da lì negli anni cisono state varie performance molto apprez-zate, che hanno aiutato Manuel a consa-crarsi come un grande talento del musical.La svolta decisiva è arrivata tra il 1999 e il2001, quando ha diviso il palcoscenicocon Christian De Sica, Paolo Conticini, Lo-renza Mario e Monica Scattini nell’applau-ditissimo “Un americano a Parigi”. Oral’approdo al Sistina con “Peter Pan”… In-tanto, approfittando della pausa, Manuelsi è concesso questo fantastico viaggio aNew York, una città che a Natale è mera-vigliosamente più stupenda del solito.Manuel, parliamo di te. Sei nato a?“Milano, il 25 maggio del 1965”.Astrologicamente parlando sei un gemelli.“Sì, con ascendente gemelli!”.Ti rispecchi nel tuo segno?“Mi ci ritrovo in alcune caratteristiche per ilsenso artistico che contraddistingue i natisotto questo segno”.A teatro hai interpretato quattro personaggiche sono nel cuore di tutti noi: Pinocchio,Robin Hood, Aladin e Peter Pan. Cosa si-gnifica questo per te?“Negli ultimi anni sono i personaggi che mihanno accompagnato e dato tantissimo.Quello di Peter Pan è un ritorno”.Tra questi qual è il personaggio che senti

più tuo?“Peter Pan e Pinocchio. Posso dire che ilPeter Pan che è in me ha aiutato Pinocchioad uscire. Sono affetto da questa sindromee forse non ne guarirò mai. Pinocchio, in-vece, ha segnato l’incontro con i Pooh econ Stefano D’Orazio”.E Aladin? “E’ stato un grande successo emolto divertente. E poi ho goduto di quellecanzoni realizzate proprio dai Pooh”.Dopo la pausa natalizia, “Peter Pan” èpronto ad approdare al Sistina, e poi?“Faremo molto sud, a partire dalla Sicilia,ed andremo avanti fino ad aprile”.Il vostro, come tanti altri spettacoli, è ungruppo di lavoro itinerante. Vi sentite unafamiglia? “E’ una bellissima convivenza perchi lavora e gira l’Italia insieme per tantotempo. Si crea complicità e si condividetutto. In questo mi sento privilegiato”.Quante ore al giorno dedichi alle prove?“Diciamo che il maggior tempo viene dedi-cato durante la fase di allestimento, chedura non meno di cinque settimane, pernon meno di 8-9 ore al giorno. Una voltapartiti con lo spettacolo c’è poi il manteni-mento”.Ti senti di più ballerino, attore o cantante?“Ballerino. Ho iniziato con la danza, poi hoscoperto il fascino del canto e della recita-zione. Comunque oggi mi sentirei incom-

pleto se mi mancasse una delle tre arti”.C’è un progetto tutto tuo su cui stai lavo-rando? “Posso dire solo che sono pronto adun cambiamento rischioso e coraggioso.Pronto anche a fare altro. Ma il mio sognonel cassetto resta fare un musical per il ci-nema”.Che sensazione ti provoca sapere di essereconsiderato il personaggio principe del mu-sical italiano? “Mi onora e mi responsabi-lizza, oltre a farmi vivere ciò con sorpresa.Il 25 novembre mi hanno consegnato unpremio alla carriera e questo mi ha spaven-tato anche. ‘Come un premio alla carrieraa me?’. Il segreto è aver mantenuto lo stessoentusiasmo di prima”.Che momento sta attraversando il musicalitaliano? “Intanto diciamo che non è unamoda. Il primo musical l’ho fatto nel 1991.Poi è arrivato ‘Grease’ ed è stata la svolta.Se n’è parlato sempre di più e negli anniabbiamo apprezzato dei bellissimi spetta-coli”.A che punto è la tua carriera?“Solo ultimamente tocco con mano la re-sponsabilità di aver ottenuto la fiducia delpubblico, dei teatri e dei produttori. E ‘ bel-lissimo sentirsi dire: sei una garanzia!”.Che 2011 è stato per te?“Bellissimo! Si è concluso con un meravi-glioso viaggio a New York. E poi è entratol’amore nella mia vita…”.

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TELEVISIONE

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di Silvia Giansanti

IRENEMAIORINOBACIATADALL’AMOREL’abbiamo vista all’azione e ammirata in “Baciati dall’Amore”,dove ha interpretato Luisa accanto a Giampaolo Morelli. La serieè stata dedicata a Pietro Taricone: “Non ho girato con lui tantescene, ma da quelle poche che abbiamo fatto insieme, è emersatanta allegria. E’ stato un personaggio carino nei modi e diver-tente, soprattutto quando prima di girare una scena molto triste,si è messo a fare una specie di show”

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Irene Maiorino è una delle gio-vani attrici italiane dotate di ot-timismo, voglia di vivere

intensamente la vita assaporando le piccolecose ma soprattutto un talento che ha vogliadi sudare su un palco e cha ama tornare lasera a casa distrutta. Proprio l’esatto contrariodi tanti giovani della sua età che vorrebberolavorare in tv solo per una questione di imma-gine. E’ nata a Napoli il 6 settembre del 1985sotto il segno della Vergine. Ha la dote dellascrittura. Proviene da una famiglia in cui siopera nel campo medico, ma il destino ha de-ciso diversamente per lei. Prima di effettuare ilsuo primo lungometraggio, ha fatto talmentetanti corti che il padre la prendeva spesso ingiro, dicendole: “Corti, corti, corti, ma aquando un lungo? E tutti questi corti non fannoun solo lungo?”. Irene, da dove nasce il tuo percorso artistico?“Ho iniziato a frequentare a Cava de’ Tirreniun laboratorio teatrale professionale durantel’ultimo anno di liceo e da lì ho avuto la spintaper questo mestiere. A dir la verità ero ancheindecisa per un paio di facoltà che volevo fre-quentare, dato che in famiglia ci sono personeche operano in campo medico. Una voltapresa questa decisione diversa dal solito, misono recata a Roma dove mi sono laureata alDAMS. Ho frequentato varie scuole di cinemae il mio approccio è avvenuto con la teleca-mera, fino ad approdare all’AccademiaBracco che mi ha formato definitivamente.Questa in breve è la mia storia”.Come hanno reagito in famiglia davanti aquesta scelta insolita? “Tutto sommato bene,poiché è stata una decisione molto di pancia,difficile da motivare in quel momento. A miamadre è spettato il compito di scardinare que-sta volontà diretta, allo scopo di capire se cifosse in fondo qualcosa di serio. Ho cercatodi essere convincente il più possibile per nonsembrare una sprovveduta o una ragazzinache voleva andare a Roma in cerca chissà dicosa”.Com’è stato l’approccio con la Capitale?“Buono, anche se ho capito che dietro l’an-golo c’erano proposte che sarebbero state bu-fale. Roma è una città che affascina ma tantecose sono molto finte soprattutto nel campodello spettacolo”.Per quali tipi di ruoli ti senti più portata?“Non saprei dire esattamente per quali. Lacommedia è nel mio sangue e nelle mie corde.Mi è stata sempre riconosciuta una recitazionemolto intimista. Mi piacerebbe misurarmi

anche con qualcosa di diverso e intenso e conpersonaggi più grandi di quello di Luisa, inter-pretato in ‘Baciati dall’Amore’”.Cosa vorresti che si dicesse di te come attricetra qualche anno? “Che mi si riconosca sem-pre una grande umiltà e che si intraveda in mela felicità dello sforzo. Il mio motto è tornare acasa stanca ma felice. Adoro sfidare le diffi-coltà di un palco, respirare la polvere di unteatro e cercare di restare concentrata nel castdi un set. Vorrei che la gente si ricordasse dime come una persona sempre pronta al la-voro. Poter dire: con Irene si lavora bene”.Hai un mito, un modello di ispirazione?“Veramente no, ma tengo a dire che ho par-tecipato più volte al Giffoni Film Festival,un’esperienza che mi ha segnata, dato che inquell’occasione mi si sono aperte alcuneporte. Ricordo che ero molto piccola e c’eraMeryl Streep. Senza aver chiesto il permessoal moderatore, mi sono alzata, ho preso il mi-crofono e ho fatto una domanda a quest’at-trice che ho sempre ammirato. Quindi

riconduco a lei la mia scelta”.Con chi sogni un giorno di poter lavorare in-sieme? “Aspetta, non mi viene. Ecco, ci sono...Benicio del Toro, Sergio Castellitto e Toni Ser-villo. Loro sono il top. Osservo molto il loromodo tecnico di lavorare”. Nelle tue primeesperienze cinematografiche, hai preso partein “Io non ci casco”. Ecco, giusto per trarre spunto dal titolo del film,sei mai caduta in un tranello nella vita? (Ride)“In passato ho avuto una bellissima storia cheè durata tanto, nata da un incontro puramentecasuale. Poi è finita, sono caduta, mi sonoanche fatta male, ma è stata una botta che mi

ha fatto piacere ricevere”.Parliamo della tua più grande esperienza:“Baciati dall’Amore”. “Quest’esperienza è ar-rivata in un momento particolare perché nellamia sfera privata era accaduta una cosa chemi aveva buttato giù di morale e io nel frat-tempo avevo fatto una serie di provini inizial-mente per Camilla, un personaggio ancorapiù piccolo di Luisa, ma molto simpatico. Il pro-vino è piaciuto molto e così mi hanno richia-mata allo scopo di verificare se fossi in gradodi interpretare Luisa, visto che per Camilla erotroppo grande. Avevo capito che il personag-gio era un pò il brutto anatroccolo della situa-zione e allora mi sono presentata a sostenerequel provino in tuta. Ricordo che un giornomentre ero nel traffico, mi hanno chiamata edè andata. E’ stato il mio primo grande setsuper professionale e mi sono sentita moltogratificata dal regista che ha riposto in memolta fiducia, nonostante la mia giovane età.Ha riconosciuto una personalità interessantesu cui poter lavorare. Mi sono trovata a mio

agio con tutto il set, una specie di seconda fa-miglia”.Secondo la tua visione, che significato ha laparola amore? “Non ho una definizione spe-cifica, però credo sia fondamentale riceverloe soprattutto essere disposti a riceverlo. Moltepersone purtroppo senza esserne consape-voli, nella vita si difendono molto e non rie-scono a vivere in positivo e di conseguenzaassorbono meno le piccole cose belle. E’ im-portante a livello energetico agire e pensarepositivo. Per prima cosa c’è l’amore per sestessi per capire cosa ci fa bene e cosa ci famale”.

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MUSICA

Rispettoso della magia diuna comunicazione live re-ciproca, nasce il primo la-

voro live dell’artista: ‘Live From Milan’ (etichettaGlance/Sony) un dvd e un doppio cd dal 15novembre scorso nei negozi. Fotografia di tutti ipercorsi effettuati da Cacciapaglia, sino allachicca di un inedito piano solo attorniato da co-reografie. Il tutto senza tradire la concezionemusicale dell’artista.Un lavoro così concepito spiega nella praticaquanto il potere del suono che lui studia da anninon sia mera astrazione, bensì dato dei sensicui giungere con lavoro e rispetto. Insomma, facondividere a chi guarda il suo lavoro il risultatoconcreto della sua arte dal vivo. Concedeteviuna pausa dal mondo. Entrerete in un altromondo, necessario forse più del primo. Forse èpiù importante permettere alla musica di en-trarci dentro, darle una chance di farci parlare.Perché un percorso dentro e oltre la musica nonè mai finito, se valorizzando l’intelletto nell’ac-cettare la sfida dell’emozione il pensare musicasi fa azione, materia, dialogo. Infine, vita.Roberto Cacciapaglia riparte con una serie didate dove sarà possibile ripercorrere la tramadei suoi lavori più acclamati: da Ten “Direc-tions” a “Quarto Tempo” fino a “Canone degliSpazi”, in un nuovo live che arriva a Roma ilprossimo 27 gennaio all’Auditorium Parco dellaMusica di Roma.

BIOGRAFIA DI UN GRANDE ARTISTARoberto Cacciapaglia è nato a Milano, dovesi è diplomato in composizione presso il Con-servatorio “Giuseppe Verdi”, studiando anchedirezione d’orchestra e musica elettronica. Halavorato allo studio di Fonologia della Rai edha collaborato con il CNR (Centro Nazionaledelle Ricerche) di Pisa studiando le applicazionidel computer in campo musicale.Pianista e compositore, per lungo tempo hacondotto una ricerca sui poteri del suono in Ita-lia e all’estero, nella direzione di una musicasenza confini, al di là delle divisioni. La sua mu-sica trae ispirazione da queste esperienze epassa attraverso l’emozione più che da regolee strutture.Sue opere sono state rappresentate: Teatro Me-

tastasio di Prato, Teatro Comunale di Bologna,Conservatorio di Milano, Accademia di SantaCecilia in Roma, Aterforum di Ferrara, BerlinerFestspiele di Berlino, Festival di Tel Aviv, Festivaldi Campinas-Brasile, Passatge de la Pau-Barcel-lona, Congresso Internazionale di Antipsichia-tria-Parigi, Cantiere Internazionale d’Arti diMontepulciano, Festival di Spoleto, Lingotto-To-rino, Festival “Il Violino e la Selce”, “La Milane-siana”, Festival “Sconfinando”, Musica nei cieli,Duomo di Milano, Teatro San Carlo di Napoli,Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatrodegli Arcimboldi di Milano, Teatro Puccini di Fi-renze, Teatro Camploy di Verona.

www.robertocacciapaglia.comwww.facebook.com/RobertoCacciapaglia

ROBERTOCACCIAPAGLIAAPPUNTAMENTOALL’AUDITORIUMIl 27 gennaio è annunciata la data a Romaall’Auditorium Parco della Musica del grande pianistae compositore. Un nuovo tour che fa seguitoalla pubblicazione del suo primo live

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Èstato definito da molti unodei fenomeni più ecletticidegli ultimi dieci anni nel

panorama della discografia italiana ed eu-ropea. È venuto prepotentemente alla ri-balta grazie alla collaborazione con iPlanet Funk per l'album “Non Zero Sum-ness”, per il quale ha firmato come autoreben tre pezzi conquistando insieme allaband il Disco di Platino. Nel 2004 ha por-tato al successo in Italia e in Francia i TheServant con l'omonimo album che ha ven-duto oltre 300.000 copie nei due Paesi.

Dopo aver lasciato anche questo band eaver collaborato ancora con i Planet Funke ad altri progetti discografici, nel 2011 hadebuttato come solista con l'album cheporta il suo nome, anticipato lo scorsomarzo dal singolo “Symphonies” che vedela partecipazione del rapper Kid Kudi.Come direbbero gli inglesi “ Dan Black isback” . Noi gli abbiamo chiesto come stavivendo questo ritorno sulla scena e qualisono i suoi progetti per il futuro. Dan in “Symphonies”, il singolo che ha pre-ceduto l'uscita del tuo primo album da soli-

sta, collabori con Kid Kudi, noto rapperamericano. Com'è nata la vostra collaborazione ecome è stata?“È successo tutto per caso. Dopo aver regi-strato l'album un nostro amico comune gliaveva fatto sentire alcuni miei pezzi. A luipiacque molto ‘Symphonies’, ne era rimastomolto colpito e mi chiese di spedirgli laparte strumentale . Naturalmente io lo feci.Lui era a Ne York ed io a Parigi. Due giornidopo mi rimandò la sua parte e io la trovaifortissima. Così è nata questa versione che

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MUSICA

di Ettore Luttazi

DAN BLACK:“ITALIAASPETTAMI”Ha collaborato con i Planet Funk e i The Servant,collezionando grandi successi. E’ uscito con il suo primoalbum da solista che ha ottenuto ottimi riscontri negliStati Uniti. Spera di tornare presto in Italia…

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poi è stata quella definitiva. Sorprendente-mente semplice”.Sei venuto alla ribalta con i Planet Funkcome autore di tre pezzi dell'album, Discodi Platino, “Non Zero Sumness”. Cosa ri-cordi di quel momento?“Bellissimi ricordi. Non mi aspettavo quelsuccesso quando li avevo scritti, era soloqualcosa che volevo fare, una piccola cosaper me. È stata un'esperienza nuova e di-vertente scrivere con loro e quello che è ve-nuto dopo è stato davvero gratificante. El'Italia è stata una magnifica scoperta.Quello è stato un periodo davvero intenso”.Con i Planet Funk hai collaborato più voltee in tempi diversi, ma nel 2004 hai portatoal successo in Italia e in Francia i “The Ser-vant” con l'album omonimo che ha vendutooltre 300.000 copie. Come ti sei trovatocon loro e in cosa questa esperienza si dif-ferenziava dalla precedente? “Sono stati due momenti molto diversi traloro. Quando ho lavorato con i The Servantai nuovi pezzi , c' era un modo di affrontareil lavoro sempre molto tranquillo, misurato ,lento in cui nessuno rendeva visibile la pro-pria emozione. O almeno cercava di con-tenerla. Con i Planet Funk invece era sempretutto veloce e concitato, con persone visibil-mente entusiaste ed eccitate per quello chestavano facendo quando erano in studio .Le differenze sono state e sono davvero

forti”. Nel 2010 sei stato protagonista di un fortu-natissimo tour negli Stati Uniti in cui hai di-viso il palco con Robyn e Kelys, oltre adessere stato protagonista dei festival di Gla-stonbury e Coachella. Quanto è importantel'esperienza live per un'artista dei nostrigiorni? “Credo che con l'avvento del download lamusica abbia perso qualcosa. Non tantodal punto di vista economico, ma soprattuttosul piano emozionale. Nulla, però, puòcambiare l'importanza e l'emozione che dàa un artista l'esperienza live. Sarà semprela cosa più importante per chi fa musica”.E invece che stato d'anima si vive quandoci si chiude in studio per dare alla luce il suonuovo album o singolo che sia?“Un vero e proprio mix di inferno e para-

diso! Far musica è come dipingere o scri-vere, può succedere che ci si soffermi perlunghissimo tempo su una minima cosa, ma-gari per mesi su uno stesso. È paradossaleperché è come provare simultaneamenteuna sensazione di liberazione e prigionia.Ti liberi di quello che hai dentro, ma seichiuso nello stesso posto per ore, giorni emesi!”.Cosa c'è di nuovo nel tuo primo album soli-sta? “Dipende dl significato che si dà allaparola nuovo. Credo piuttosto di aver ru-bato qualcosa, di essermi ispirato per que-sto lavoro a un gusto diverso dai precedenti,qualcosa che sta fra Missy Elliot e TheSmiths”.Com'è stato accolto dai tuoi fans e in qualePaese sta andando meglio?“È andato molto bene negli Stati Uniti. Hoavuto l'opportunità dopo due anni di parte-cipare a dei festival sorprendenti e di sco-prire un Paese dal quale ero moltoaffascinato. Tra l'altro ho conosciuto tantiamici speciali”.Per chiudere: i prossimi appuntamenti live inItalia e altrove?“Proprio ora sono tornato in studio per la-vorare come un pazzo al mio secondoalbum. Ma spero di essere in Italia al piùpresto. Sono successe tante cose dall'ultimavolta che ci sono stato e spero davvero ditornarci il prima possibile”.

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TOP TEN U.S.A.

1 “IT WILL RAIN” – BRUNO MARS2 “THE ONE THAT GOT AWAY” – KATY PERRY3 “NIGGAS IN PARIS” – JAY-Z FT. KANYE WEST4 “WE FOUND LOVE” – RIHANNA FT. CALVIN HARRIS5 “THESE DAYS” – FOO FIGHTERS6 “5 O’CLOCK” – T-PAIN FT. WIZ KHALIFA & LILY ALLEN7 “BOTTOMS UP” – NICKELBACK8 “LONELY BOY” – THE BLACK KEYS9 “HEADLINES” – DRAKE10 “WORK OUT” – J.COLE

OLLY MURS E’ divenuto noto par-tecipando all’edizione britannicadel talent show X-Factor. Nato nel1984, adesso ci ha regalato unpezzo molto giovane e fresco,tratto dal suo secondo album.AVICII E’ un dj svedese registratoall’anagrafe come Tim Berling. Ildisco, uscito nel mese di novem-bre, ha già trovato grande seguitoin tutta Europa, non a caso è ap-prezzato dal mitico dj Tiesto.

T-PAIN Il noto rapper ventiseiennequesta volta è alle prese con il suoquarto cd. Bellissimo pezzo softR&B che ha anticipato l’uscita di“Revolver”. J.COLE Ecco un altro interessanterapper dell’attuale panorama mu-sicale statunitense, entrato a farparte della scuderia di Jay-Z. Nona caso ha anche collaborato conBeyoncé. Il suo album s’intitola“Cole world”.

SUBSONICA Si sono riuniti duegrandi protagonisti della musicaitaliana. Il pezzo è contenuto nel-l’album “Eden”. Complessiva-mente la band torinese ha vendutopiù di 400.000 copie e ha ottenutoprestigiosi riconoscimenti.ADRIANO CELENTANO E’ tornatoil re. Il nuovo pezzo è estratto dal-l’album “Facciamo finta che siavero”, in cui c’è la firma di ManuChao per la musica. Sono coinvoltianche Giuliano Sangiorgi, FrancoBattiato e Jovanotti.

TOP TEN ITALIA

1 “LA DIFFERENZA TRA ME E TE” – TIZIANO FERRO2 “ORA E ALLORA” – LUCIANO LIGABUE3 “ORA” – JOVANOTTI4 “TAPPETO DI FRAGOLE” – MODÀ5 “INEVITABILE” – GIORGIA FT. EROS RAMAZZOTTI6 “CONTROSENSO” – RAF7 “UP PATRIOTS TO ARMS” – SUBSONICA FT. F. BATTIATO8 “BRUCERÒ PER TE” – NEGRITA9 “NON HO MAI SMESSO” – LAURA PAUSINI10 “NON SO PIÙ COSA FARE” – ADRIANO CELENTANO

TOP TEN EUROPA

1 “DANCE WITH ME TONIGHT” – OLLY MURS2 “DEDICATION TO MY EX” – LLOYD FT. A. 3000 & LIL WAYNE3 “5 O’CLOCK” – T-PAIN FT. WIZ KHALIFA & LILY ALLEN4 “PARADISE” – COLDPLAY5 “WISHING ON A STAR” – THE X-FACTOR FINALISTS6 “LEVELS” – AVICII7 “FAIRYTALE OF NEW YORK” – THE P. FT. K. MACCOLL8 “GOOD FEELING” – FLO.RIDA9 “WE FOUND LOVE” – RIHANNA FT. CALVIN HARRIS10 “LEGO HOUSE” – ED SHEERAN

CLASSIFICHE

MUSICA

CHARTS

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E’registrato all’anagrafe come Stephen PaulManderson ed è nato a Londra il 27 novem-bre del 1983. Il giovane rapper è cresciuto

ad Hackney con la madre, visto che i sui genitori si sono separatipresto. Per via del suo look, molti lo hanno accostato inevitabil-mente ad Eminem. Ha iniziato a farsi notare dal pubblico in-glese, conducendo uno show sulla BBC Radio 1. La suapromettente carriera di rapper è iniziata nel 2006 con la pub-blicazione di un mixtape. Successivamente a questa prima espe-rienza, è riuscito ad ottenere un contratto con una celebreetichetta discografica fino al 2008. In seguito ha partecipato altour internazionale di Lily Allen e nel 2010 ha firmato un altrocontratto questa volta con la Virgin Records, grazie alla qualeha potuto dare vita al singolo “I Need You Tonight”, basato suun campionamento del famoso pezzo anni ’80 degli INXS. Aseguire, il pezzo “Just be Good to Green”, con la featuring diLily Allen e la pubblicazione dell’album d’esordio intitolato“Alive Till I’m Dead”, uscito sempre nel 2010. L’anno successivoè stata la volta di “At Your Inconvenience”, in cui è incluso il sin-golo di successo “Read All About It (Tutto quello che devi sa-pere)” in collaborazione con Dolcenera.

I Subsonica per festeggiare i loroquindici anni di carriera hanno annun-ciato cinque date previste per il pros-simo mese di aprile. L’intenzione dellacelebre band torinese è quella di esi-birsi nei palazzetti.Lady Gaga sta progettando un megatour di 450 date, con il quale vor-rebbe superare ogni record, toc-cando terre come l’India e l’Asia.L’intenzione è quella di superare il“360° World Tour” degli U2.Gli Hanson lanceranno in questo ini-zio 2012 la loro birra. Si chiamerà“Mmmbop Beer”, un marchio ispiratoal loro pezzo d’esordio anni ’90“Mmmbop”, che li rese idoli delle ra-

gazzine. La bevanda sarà dal saporeesotico e per il momento non si hannonotizie su un nuovo disco.I Coldplay saranno in Italia perun’unica ed imperdibile data del 24maggio allo Stadio Olimpico di To-rino. La nuova tournée della band in-glese è a supporto dell’ultimo album“Mylo Xyloto” che ha raggiunto lavetta delle classifiche in molti Paesi.I Litfiba escono in queste settimanecon il nuovo disco intitolato “GrandeNazione”. L’album è disponibile nellaversione classica CD, in quella CDDeluxe e in vinile 180 grammi. Ad an-ticipare l’uscita, c’è il singolo “LoSqualo”.

NEWS

PROFESSORGREENIL RAPPERDALLO SGUARDOCINICO

di Silvia Giansanti in collaborazione con la Foxy John Production - www.foxyjohnproduction.com

CHARTS SPECIAL GUEST

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EVENTI

E’prosperosa. Sguardofiero, deciso e cattivo.Incute timore e sogge-

zione. E’ opulenta e cinica. Non ha vergo-gna e ritegno. Difficile rappresentare lamafia in un unico quadro ma Davide Pumaci è riuscito. La sua opera s’intitola “Io”. E nonaggiunge altro. “Io” è la rappresentazionedella mafia, una donnona seduta e che aguardarla mette paura. Proprio come lamafia. “Io” è una delle opere che rientra nel pro-getto artistico “Cultura+Legalità=Libertà.L’arte contro le mafie”, promosso dall’asso-ciazione Arte Indivisa, formata da artisti-po-liziotti che rispondono al nome di GiorgioBisanti, Claudio Lia, Maurizio Geraci, An-gelo Langè, Antonio Scarpelli, Giulio Car-dona, con l’organizzazione di Roberta DiChiara. La mostra è stata ospitata presso ilMuseo Regionale di Scienze Naturali di To-rino ed è stata inaugurata il 24 novembreabbinata al convegno “Le mafie oggi”. Unincontro che ha vissuto due momenti partico-larmente sentiti ed importanti. Il primo conl’intervento del dottor Gian Antonio Tore,della Divisione Investigativa Antimafia di To-rino, che ha fatto una fotografia della pre-senza mafiosa in Piemonte e non solo,attraverso cifre da brividi. E’ risaputo comela presenza della mafia in molti settori del-

l’economia, dell’imprenditoria, della politicae della società civile, ormai condizioni qual-siasi cosa accada in questi ambiti. Il volumed’affari è impressionante, superiore a sva-riate centinaia di miliardi di euro.Il secondo momento che ha destato grandeattenzione è stato quando Pino Masciari, im-prenditore edile e testimone di giustizia, hapreso il microfono e ha raccontato la suavita, partendo dalla sua ribellione contro leleggi della ‘ndrangheta e la fuga notturna

verso una destinazione ignota per sfuggire,lui e la sua famiglia, da una morte certa. Lamafia non perdona, la mafia mette a tacere.Ma Pino Masciari non è stato zitto. Ha rea-gito con vigore e da solo ha sfidato un co-losso come la ‘ndrangheta. Oggi vive inPiemonte e il suo sogno sarebbe quello ditornare come cittadino libero nella sua Ca-labria. Ma non può. Ha urlato la sua rabbiae ha esortato tutti coloro che vivono sottoscacco della mafia a denunciare.

L’ARTENON TEMELA MAFIAE’ stata inaugurata il 24 novembre scorso, pressoil Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino,la mostra “Cultura+Legalità=Libertà. L’arte controle mafie”. Tra gli interventi quello di un testimonedi giustizia, l’imprenditore calabrese Pino Masciari

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EVENTI

di Camilla Rubin

“VACANZEDI NATALEA CORTINA”AL WP STOREIl film “Vacanze di Natale a Cortina” di Aurelioe Luigi De Laurentiis, distribuito da Filmauro, vede la partecipazione di Woolrich John Rich & Bros., fornitore dell’abbigliamento invernale indossato durantele riprese da una parte del cast

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Woolrich ha fornitol’abbigliamento in-vernale, dal parka

ad altri capi spalla, e per l’occasione haorganizzato per il 13 dicembre a Roma,presso il WP Store di via San Sebastia-nello 6/b (piazza di Spagna), un cocktailparty nel corso del quale sono statiestratti alcuni biglietti per assistere all’an-teprima del più divertente film di Natale2011.Per l’occasione l’estrazione è stata fattada Patricia Varvari, giovane attrice, verae propria rivelazione del film accanto aChristian De Sica (interpreta la figlia dilui nel film). Presenti alla serata anche il“collega” di set Alessio Chiodini, già notoal grande pubblico per aver interpretatoil figlio di Veronica Pivetti nella fiction dienorme successo “La ladra”, e poi PaoloConticini, storico compagno di film di Na-tale di Christian De Sica, Andrea Ron-cato, che ha intrattenuto i vincitori, ifratelli Tommaso e Maria Marconi con ilcugino Michele, i campioni della nazio-nale di tuffi che presto saranno impegnatinelle qualificazioni per Londra 2012 ma

anche Roberta Beta, la showgirl Lore-dana Miele e Christian Frasacco, il gio-vane interprete di David Copperfield. Laserata è stata presentata da Christian Flo-ris, scrittore, conduttore televisivo e spea-ker radiofonico di grande personalità cheha al suo attivo interviste a personaggicome Maurizio Costanzo e Dario Fo.

WP StoreVia San Sebastianello, 6/b(Piazza di Spagna) - Roma

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Da sinistra: Patricia Varvari e Christian Floris premiano un vincitore;Roberta Beta; Patricia Varvari e Alessio Chiodini;Alessio Chiodini, Paolo Conticini, Patricia Varvarie Christian Floris; un altro vincitore durantela premiazione; Paolo Conticini e Andrea Roncato

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VITA DI NOTTE

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di Roberto Gismondi

Sebbene le tempera-ture non siano state propria-mente del tutto “invernali”, ilmese appena trascorso ciha regalato innumerevoli“freschezze”. Le novitàhanno riguardato tutti oquasi, e come ogni fined’anno qualche ciclo sichiude e lascia spazio aventi provenienti da altre di-rezioni.Presso lo spazio espositivo di via Borgo-gnona, concesso dalla famiglia Fendi, siè svolto il “Natale dei 100 alberi d’au-tore”. Per l’evento benefico i numerosis-simi ospiti hanno trovato ad accoglierliSergio Valente e la madrina della serata,Anna Fendi, che li hanno guidati in unmondo fantastico fatto di cristalli, tessuticolorati, materiali preziosi e sfere deco-rate. La serata, introdotta da Paola Sa-luzzi, ha visto la presenza di numerosipersonaggi del mondo della moda, dellospettacolo, delle istituzioni e dell’alta so-cietà romana: Matilde Brandi, FrancoCiambella, Tosca D'Aquino, Dani DelSecco d’Aragona, Giada Desideri, le so-relle Anna Franca e Paola Fendi, Elisa-betta Ferracini, Giuseppe Ferrajoli, IreneFerri, Marina Fiordaliso, GiulianoGemma, Laura Lattuada, Didi Leoni, Elet-tra e Guglielmo Marconi, il Vice Procura-tore Generale di Roma Antonio Marini,

Mita Medici, Eliana Miglio, la PrincipessaNicoletta Odescalchi, Schulamit Orvieto,Elena Ossola, Silvana Pampanini, MarinaRipa di Meana, Claudia Rispoli, RitaRusic, Patrizia Ruspoli Visconti di Mo-drone, Paola Saluzzi, Marco Simeon,Pino Strabioli, Alessandro Tersigni, EnricoVanzina.

Al Teatro dell’Opera diRoma, si è tenuta una serataindimenticabile nel segnodel balletto: l’ITALIA-RUS-SIA GALA 2011, organiz-zato nell’ambito “Annodella cultura e della linguarussa in Italia”.Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno èintervenuto per un saluto ufficiale all’Am-basciatore della Federazione Russa in Ita-lia, Alexej Meshkov e a quello dellaColombia Juan Manuel Prieto, ricevuti en-trambi da Olga Balakleets, organizzatricedell’evento e dalla pr Camilla Morabito.Oltre 1200 gli spettatori che hanno ap-plaudito le straordinarie esecuzioni dellestelle della danza. Tra questi: LudovicaRossi Purini, Presidente della Compagniaper la Musica in Roma nel Palco Presiden-ziale, con Renato Balestra, il PremioOscar Francesca Loschiavo, Luca Barba-reschi con la compagna Elena Monor-chio, Lella Bertinotti, Mario e MarisaStirpe,

Rossella Brescia, Kledi Kadiu, Anbeta To-romani, Chantal Montanarella, AntonioRomano con Laura Pellegrini, Massimi-liano Dona, Claudio Strinati, Raffaella eLuigi Chiariello, Donatella Visconti, PaolaUgolini, Silvana Ratti, Laura e Teresa Ema-nuele. Il programma, sotto la direzione ar-tistica di Vladimir Vasiliev, ha ripreso igrandi classici del balletto come Don Chi-sciotte, Le Fiamme di Parigi e Shéhéra-zade ma anche suggestive pièces diJerome Robbins, John Cranko, MauriceBejart, Roland Petit e Asaf Messerer.Nell’intervallo 500 invitati hanno potutostuzzicare il palato grazie ad un raffinatococktail nella Sala Grigia che prevedevaun mix di sapori italiani e russi: salmonecon sesamo ma soprattutto degli sceno-grafici cocktail “Russian Standard elite Im-peria Vodka” con petali di rosa e blenddi melograno.

Nella splendida Chiesa Epi-scopale di San Paolo Entrole Mura in Roma, ha presoil via la nuova edizione di"RomaFashion White", unamanifestazione ideata perpromuovere il lavoro dellepiù qualificate realtà del set-tore “Wedding - Made inItaly”.Antonio Falanga, ideatore per la societàTogether Eventi produttrice dell'evento,

PARTY DIFINE ANNO E NON SOLO

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anche quest’anno ha presentato per l'edi-zione 2011, l’originale e felice intuizioneavuta cinque anni fa, che lo ha portato aprogettare e ad organizzare in una Chiesa,la presentazione di esclusive creazioni diAlta Moda Sposa.A condurre l'edizione di "RomaFashionWhite" 2011, patrocinata dalla RegioneLazio, dalla Provincia di Roma, da RomaCapitale e da AltaRoma, anche quest’annoè stata Cinzia Malvini, una delle giornalistepiù esperte del fashion system, nota al pub-blico per il suo programma "M.O.D.A" suLa7, che in un contesto architettonico esclu-sivo, dichiarato monumento nazionale dalloStato italiano, ha scandito i tempi di una sfi-lata di moda che in riferimento alla sua for-mula, si propone essere unica a livellonazionale. Premiati per l’occasione perso-naggi della moda,dello spettacolo e delleistituzioni come: Anna Di Risio, Franco Fa-tone, Beppe Convertini, Alessia Mancini,Youma Diakite, Elisa Torrini.

Dall’alto:Alessia Mancini, Rita Rusic,Giovanni Alemanno eOlga Balakleets, Elisa Torrini, LucaBarbareschi ed Elena Monorchio,Franca e Paola Fendi

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WEDDING

di Claudia Della Ratta

UN MATRIMONIOCONI FIOCCHI

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Cosa c’è di più romantico di un matrimonio durante le feste o con la neve?

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La magia del periodo na-talizio e/o invernale nonha eguali. L’atmosfera di

pace, le feste, le serate con gli amici, il ca-mino acceso e le decorazioni, tutto nel-l’aria sembra sussurrare solo amore egioia…allora perchè non rendere tutto ciòla scenografia per il giorno più bello dellavostra vita di coppia?Ricordate sempre che si tratta di un matri-monio e non della festa di Natale: imman-cabile un albero natalizio ma cercate dinon esagerare con le decorazioni a tema.Scegliete di concentrarvi su un colore, cheper il periodo potrebbe essere il bianco,argento o oro con dei tocchi rossi o bor-deaux, e l'aiutino per creare la giusta at-mosfera sono le candele e le piccole lucinatalizie che adorneranno la sala del ri-cevimento. Solitamente gli sposi scelgonodi sposarsi di mattina in questi mesi, pergodere della luce naturale e poi perchéfarà anche meno freddo per il servizio fo-tografico; ma non sono pochi quelli chenon rinunciano anche ad una festa serale,piena di charme e di luci soffuse.Organizzare le nozze in questo periodoconsente di unire l'atmosfera festosa del-l'evento al clima del Natale e avere lapossibilità di partire per un viaggio versolocalità tropicali e assolate.Oltre al viaggio di nozze, in inverno c'è

la possibilità di risparmiare notevolmentesui servizi, proprio perché la maggiorparte dei matrimoni ha luogo tra aprile eottobre.

IL LOOKL'abito degli sposi può essere sofisticatoquanto quello estivo, se non di più: en-trambi potranno sbizzarrirsi con diversi ac-cessori, come mantelle, sciarpe, stole opolsini di pelliccia, (per la sposa), gilet dilana, cappelli e cappotti (per lo sposo).Per il look della sposa dovrete prima ditutto tenere conto delle rigide tempera-ture; scegliete quindi un abito che potreteabbinare anche con un cappottino, unpellicciotto o una cappa in cachemire. In-vece del velo potrete indossare un cappel-lino chic in lana per essere bellissime e

per non soffrire troppo il freddo.Sia la sposa che lo sposo, potranno ag-giungere un tocco di rosso al proprio ve-stito (il bouquet per lei e il fioreall'occhiello per lui, ad esempio).

LE BOMBONIERE E LA TORTAUn'idea per la bomboniera può essereuna decorazione in vetro per l'albero op-pure, visto che il clima lo permette, unascatola di cioccolatini artigianali.Anche il menu dovrà adeguarsi alla sta-gione: meglio quindi piatti sostanziosi,come paste ripiene, sughi rossi e selvag-gina. Per i centrotavola potete utilizzarepigne colorate, stelle natalizie, baccherosse, rametti impreziositi da qualchespruzzata di argento, candele rosse in va-setti trasparenti. Puntate molto sulla tortanuziale che sarà di grande impatto ma so-prattutto illuminata da mille luce di can-dele. Ormai e cake designer creano dellevere e proprie opere d’arte, con piccolifiocchi di neve in zucchero o che potreteabbellire con fiori freschi e rami di agrifo-glio.Infine, oltre alla torta, si possono offrirecioccolata calda e vin brulé. Ovviamente questi consigli sono per ilprossimo Natale, per questo iniziate apensarci sin da ora. Buon matrimonio e fe-lice futuro!

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