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GMDSS - SRC GUIDA ALL’ESAME per il conseguimento del Certificato di Operatore Radio VHF-DSC Giuseppe Accardi Edizioni il Frangente

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GMDSS - SRCGUIDA ALL’ESAME

per il conseguimento del Certificato di Operatore Radio VHF-DSC

Giuseppe Accardi

Edizioni il Frangente

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CONTENUTO

6 Ringraziamenti 7 L’Autore 10 Prologo 12 Introduzione 13 Il VHF: la radio di bordo 13 Gli apparati radio con funzione DSC 20 Procedure 20 La chiamata di Soccorso - MEDÉ 21 La procedura cui attenersi in caso di ascolto di una chiamata di soccorso o di urgenza 24 Distress Flow Chart 25 La chiamata di Urgenza - PAN PAN 25 La chiamata di Sicurezza - SECURITÉ 26 La chiamata di Servizio o di Routine 27 Comunicazioni radio con gli uffici marittimi della Capitaneria di Porto 31 La propagazione delle onde radio 33 Elenco dei canali e delle frequenza VHF – ITU Appendix 18 34 EPIRB 38 SART 39 La rete GMDSS 43 Riepilogando 45 L’esame per l’ottenimento dei certificati GMDSS 50 Un esempio della procedura di cancellazione di un errato invio di Distress 50 Cosa si deve fare in caso di ricezione di un’ALLERTA di soccorso 53 La prova pratica d’esame sull’apparato radio VHF-DSC 54 Il ricetrasmettitore SAILOR mod. RT-5022

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58 APPENDICE E APPROFONDIMENTI

58 Radio elettronica - Nozioni tecniche di base 60 La trasmissione del segnale, frequenza e modulazione 63 Schema a blocchi di un apparato radio ricetrasmittente 63 Comunicazioni Simplex e Duplex 64 L’antenna 65 Batterie (accumulatori) 66 Spelling fonetico per le comunicazione radio 67 Facsimile “Domanda per la richiesta dell’identificativo MMSI” 68 Facsimile “Scheda di registrazione EPIRB” 69 Facsimile “Domanda per la partecipazione all’esame SRC” 70 Facsimile “Domanda per il rilascio del certificato RTF” 71 Le trasmissioni radio in MF/HF 73 Stazioni costiere italiane MF-HF 74 Masterplan delle stazioni costiere italiane VHF 76 Rete stazioni radio costiere italiane impianti VHF 77 Rete SRC Telecom Italia - Impianti OMC 78 Il sistema COSPAS-SARSAT 79 Il sistema LEOSAR (satelliti ad orbita polare bassa) 80 INMARSAT 84 Il sistema satellitare THURAYA 85 AIS – Automatic Identification System 86 NAVTEX 88 Uffici territoriali costieri delle Capitanerie di Porto, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, elencati in senso antiorario 99 Organizzazione S.A.R. Centrale operativa N.I.S.A.T. 101 GMDSS e diporto - La burocrazia prevarica spesso la sicurezza e il buon senso 106 Acronimi e glossario 111 Bibliografia

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GMDSS – SRC

Introduzione

Da sempre l’uomo ha sentito l’esigenza di comunicare con gli altri per avvisare di un pericolo o chiedere aiuto.

Ricordiamo i segnali di fumo delle torri di avvistamento, il tam tam delle popolazioni africane o lo scampanio per allertare la popolazio-ne d’inondazioni o terremoti.

Nella navigazione si è sempre cercato il mezzo più efficace per comunicare a grande distanza o in situazioni di scarsa visibilità, di notte o in presenza di nebbia.

Ecco arrivare la grande scoperta risolutiva: la trasmissione attraver-so le emissioni radio. Prima con sistemi in codice Morse, in seguito con una comunicazione in chiaro (fonia), grazie all’invenzione della radio nelle sue più diverse, continue evoluzioni.

Fin dalle prime installazioni (con sistemi piuttosto approssimativi) l’uso della radio di bordo ha avuto un ruolo essenziale e risolutivo. Basti pensare all’affondamento dell’Andrea Doria nel corso del quale il salvataggio di molte vite fu possibile solo grazie all’aiuto dato da questa tecnologia.

La radio di bordo è quindi lo strumento che, primo tra tutti, concor-re alla sicurezza in mare, permettendoci efficacemente di chiedere soccorso, di evitare abbordi in mare e ricevere informazioni inerenti la sicurezza della navigazione.

Dobbiamo però rilevare che inaspettatamente sono davvero pochi coloro che ne hanno ben chiara l’utilità e il corretto impiego tanto che, in navigazione, la maggior parte dei diportisti neppure accende la radio di bordo.

È invece essenziale comprendere quanto questo strumento possa concorrere alla nostra salvezza, quanto sia doveroso, per sé e per gli altri, fare ascolto sul canale 16 VHF (e 2182 kHz se si dispone di un apparato in media frequenza), per ricevere messaggi di sicurezza o eventuali richieste di aiuto da parte di altre unità in navigazione.

La tecnologia è in continua evoluzione, siamo oramai avvezzi a

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Gli apparati radio con funzione DSC

usare il telefono cellulare, a comunicare su internet, a scambiarci foto con il Bluetooth, ma poco ci dedichiamo a comprendere lo stato dell’arte delle comunicazioni marittime.

Questo testo vuole fornire al navigante le indicazioni essenziali di uso e modalità d’impiego degli apparati radio di bordo, fino a condur-lo per mano alla necessaria preparazione per sostenere con successo l’esame per il conseguimento del Certificato Short Range (SRC) per l”AbilitAzione All’esercizio di stAzioni rAdio di nAve in tecnologiA dsc”, obbligatorio qualora a bordo sia installato un apparato radio VHF-DSC, sul quale sia stato inserito il codice MMSI ovvero siano attivati il tasto di DISTRESS e le relative configurazioni.

Il VHF: la radio di bordo

Tutti i possessori d’imbarcazioni e di natanti da diporto, per la con-dotta dei quali è necessaria la patente nautica, sono in possesso del “Certificato Limitato di Radiotelefonista per Navi” (RTF) ) e hanno installato a bordo un apparato radio VHF, ma ben pochi conoscono le corrette procedure, l’effettiva utilità o i concetti tecnici di base per garantire l’efficienza dell’apparato.

Gli apparati radio con funzione DSC

Come vedremo più avanti, oggi tutti gli apparati radio VHF reperibili sul mercato sono muniti della funzione DSC (Digital Selective Call – Chiamata Digitale Selettiva). Questa funzione permette di chiamare direttamente la stazione radio desiderata componendo il corrispon-dente numero sulla tastiera, così come si fa con un normale telefono. Questo numero è attribuito direttamente dal Ministero delle Comu-nicazioni alla stazione radio che ne fa richiesta e si chiama MMSI (Maritime Mobile Service Identity – Identificativo del Servizio Mobile Marittimo).

Gli apparati radio in tecnologia DSC si distinguono in diverse ca-

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GMDSS – SRC

tegorie, le più diffuse sono “Classe A” riservata alle unità assoggettate alla normativa SOLAS e “Classe D” riservata alle unità non assogget-tate alla normativa SOLAS.

Le differenze fra le due categorie, oltre ad una minore funzionalità degli apparati, è quella che, per gli apparati radio in classe A si devo-no istallare due antenne una delle quali riservata alle comunicazioni DSC (in quanto vi è un ricetrasmettitore dedicato - di guardia), men-tre gli apparati radio in classe D sono collegati ad un’unica antenna

È facile comprendere come questa interessante funzione sia tesa a fare diminuire drasticamente il traffico sul canale 16, di soccorso e servizio.

La tecnologia di questi apparati, associa automaticamente l’identi-ficativo MMSI della nave, la sua esatta posizione GPS, il tipo di emer-genza e altri dati opzionali immessi nell’apparato.

L’attivazione del tasto rosso “DISTRESS” (Emergenza - Pericolo) di cui gli apparati VHF-DSC sono dotati, invia nell’etere l’allerta di ri-chiesta di aiuto, attivando immediatamente la macchina dei soccorsi verso il punto nave comunicato, assieme ai dati identificativi dell’uni-tà e della specificità dell’emergenza occorsa.

Questo sistema GMDSS (Global Maritime Distress and Safety Sy-stem – sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare) è stato emendato dalla conferenza dei Paesi contraenti la convenzione inter-nazionale SOLAS 74 (Safety Of Life At Sea – sicurezza della vita uma-na in mare), tenutasi a Londra nel 1988, e oggi in piena applicazione.

Ben si comprende come l’inappropriato e o doloso invio di una richiesta di soccorso attivi inutilmente e onerosamente la complessa macchina del SAR.

Questo reato è punito con sei mesi di reclusione e un’ammenda molto salata.

Al fine di evitare che un messaggio di Distress sia inoltrato acciden-talmente, per utilizzare gli apparati che interagiscono con il sistema GMDSS, è obbligatorio conseguire un attestato di operatore abilitato all’utilizzo degli apparati in tecnologia DSC, sostenendo uno specifi-

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Gli apparati radio con funzione DSC

co esame presso il MISE - Ministero dello Sviluppo Economico - Co-municazioni.Si precisa che:1. Il certificato di operatore GMDSS non deve essere necessariamente

conseguito da chi comanda il mezzo nautico, ma dalla persona preposta all’esercizio dell’apparato, che può quindi essere un qual-siasi membro dell’equipaggio.

2. Per utilizzare un apparato radio VHF-DSC o SSB-DSC sui quali non è stato inserito il codice MMSI e quindi il tasto DISTRESS e le fun-zioni tipiche per l’accesso al sistema GMDSS sono disabilitate, non è necessario avere il certificato di operatore GMDSS ma è sufficien-te il comune certificato RTF.

Se la radio SSB ha una potenza superiore a 60 W o è munita e confi-gurata con le funzioni DSC, rientrando così nel sistema GMDSS allora non sarà più sufficiente il certificato SRC, ma si dovrà conseguire il certificato LRC (Long Range Certificate).

In tutti gli apparati di bordo: Radio, VHF, MF e HF, EPIRB ed AIS, l’identificativo MMSI è sempre il medesimo.

In questo testo, pur senza mancare di fornire qualche riferimento a tutti i diversi apparati radio, affronteremo specificatamente le pro-blematiche relative al conseguimento del certificato GMDSS-SRC che abilita all’esercizio dei soli apparati VHF-DSC, AIS attivo ed EPIRB, su unità nautiche non assoggettate a SOLAS.

Nel mercantile vige l’obbligo di annotare sull’apposito “Giornale Radioelettrico” tutte le comunicazioni radio inerenti comunicazioni di soccorso e messaggi di sicurezza, anche tramite Navtex, oltre alle eventuali anomalie riscontrate. Nel diporto non vige quest’obbligo.

Come vedremo più avanti, sono molteplici gli strumenti in grado di interfacciarsi con il sistema GMDSS, con funzionalità, potenza e portata diverse. Per ciascuna di queste diverse “Famiglie” di apparati sono stati predisposti 4 diversi certificati di abilitazione.

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GMDSS – SRC

GMDSS-SRC (Short Range Certificate) obbligatorio per i diportisti che navigano a bordo di unità da diporto sulle quali è installato un appa-rato VHF-DSC, un AIS attivo od un EPIRB.

GMDSS-LRC (Long Range Certificate) obbligatorio per i diportisti che, oltre a quanto sopra, intendono utilizzare radio MF/HF di potenza superiore a 60W (Limite RTF) o con funzioni DSC o INMARSAT.

GMDSS-ROC (Restrict Operator Certificate): obbligatorio per i marit-timi demandati alla guardia in plancia con limite di navigazione in area A1 e Yacht Master Off-Shore endorsato MCA.

GMDSS-GOC (General Operator Certificate): obbligatorio per i ma-rittimi demandati alla guardia in plancia senza limiti di navigazione e Ufficiale di navigazione del Diporto e Master 200 Ocean MCA.

Per esercire un apparato radio VHF-DSC è necessario sostenere e superare l’esame per il conseguimento del:

CERTIFICATO SHORT RANGE (SRC) PER L’ABILITAZIONE ALL’E-SERCIZIO DI STAZIONI DI NAVE E DI STAZIONI TERRENE DI NAVE CHE UTILIZZANO LE FREQUENZE E LE TECNICHE DEL GMDSS (D.M. 25/07/2002 N° 214).

Il VHF di bordo è utilizzato in fonia sul canale 16, per le seguenti attività:1. MEDÉ Chiamata di Soccorso: quando vi sia l’immediato pericolo

per la vita in mare.2. PAN PAN Chiamata di Urgenza: quando vi sia un’imminente even-

tualità di dover lanciare una richiesta di soccorso.3. Securité Chiamata di Sicurezza: per comunicazioni di avvisi ri-

guardanti la sicurezza della navigazione.4. Routine Chiamata di Servizio: per comunicare con un’altra unità o

una stazione radio costiera commutando, dopo la risposta, su un altro canale concordato.

Il Canale 16 VHF è quello sul quale iniziano tutte le comunicazioni e sul quale si dovrebbe continuativamente fare ascolto.

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Gli apparati radio con funzione DSC

Al fine di non ostacolare (coprire) eventuali comunicazioni di soc-corso o urgenza, si deve rispettare il silenzio radio di tre minuti dopo ogni mezz’ora (es. dalle 11.00 alle 11.03, dalle 11.30 alle 11.33 ec-cetera). Questi intervalli sono adeguatamente evidenziati sugli orolo-gi nautici, con zone di colore diverso.

È utile sapere che: se siamo a 10 miglia nautiche a ovest da una stazione radio di terra e utilizziamo l’apparato VHF, il nostro segnale arriverà alla stazione di terra con forte intensità. L’eventuale messag-gio di soccorso inoltrato da un’unità distante 30 miglia a ovest della medesima stazione di terra arriverà molto fievole. Se viene rispettato il silenzio radio, la stazione di terra riuscirà a ricevere con successo il messaggio di soccorso, pur se debole, altrimenti questo sarà coperto dalle nostre comunicazioni.

In ogni caso, in presenza di una comunicazione di soccorso o di urgenza, deve essere rispettato il Silenzio Radio (SEELONCE).

Nell’ambito professionale della navigazione marittima e aerea ci si riferisce a una fraseologia standard ICAO (acronimo di International Civil Aviation Organization), organizzazione che si prefigge di svilup-pare metodologie che riconducano le comunicazioni aeree e navali alla massima chiarezza e brevità, eliminando ogni possibile rischio di ambiguità.

Le comunicazioni radio marittime devono essere effettuate secon-do uno specifico protocollo (RTF Standard), tenendo presente che la cattiva interpretazione di un messaggio errato è la causa primaria del ritardo o dell’inefficacia dei soccorsi.

Ci si deve impegnare affinché un messaggio sia chiaro e conciso, verificando che sia stato ricevuto correttamente, senza esprimersi con termini inappropriati che potrebbero innescare ambiguità. Il proto-collo esplicita che i segnali di soccorso e urgenza, così come il no-minativo del destinatario e del chiamante siano ripetuti tre volte in sequenza, al fine di ovviare a problemi dovuti a interferenze o, ad esempio, di scambiare un messaggio di MEDÉ con una comunicazio-ne di servizio riguardante un MEDÉ.

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GMDSS – SRC

Le corrette procedure di comunicazione radio sono sancite dal re-golamento ITU, capitolo 7, consultabile alla pagina http://life.itu.int/radioclub/rr/chapt-7.pdf

Il Capitolo VII delle “World Radiocommunication Conference 2012 ” definisce quanto segue:Sezione I Comunicazioni di Soccorso (MEDÉ) 32.1 § 1 Le comunicazioni di soccorso si basano su radiocomunica-

zioni MF, HF e VHF e con l’utilizzo di tecniche satellitari. Le comu-nicazioni di soccorso devono avere la priorità assoluta su tutte le altre trasmissioni. Si adottano le seguenti definizioni:

a) Distress Alert (Allerta di Soccorso) è una chiamata selettiva digitale (DSC) utilizzando un formato di chiamata di emergenza, nelle ban-de utilizzate per la radiocomunicazione terrestre, o un formato di messaggio di soccorso, nel caso venga trasmesso attraverso stazioni spaziali.

b) Distress Call (Chiamata di Soccorso) è l’iniziale richiamo in fonia o il testo (Radio Telex) della procedura iniziale.

c) Distress Message (Messaggio di Soccorso) è il successivo messag-gio in fonia o il successivo messaggio di testo (Radio Telex).

d) Distress Alert Relay (Allerta Relé di Soccorso) è la trasmissione in DSC di un allerta di soccorso per conto di un’altra stazione in pericolo.

e) Distress Call Relay (Chiamata Relé di Soccorso) è l’iniziale richiamo in fonia o la procedura di testo (Radio Telex) per conto di un’altra stazione in pericolo.

Sezione II Comunicazioni di Urgenza (PAN PAN)33.7C § 1A Si adottano le seguenti definizioni:a) Urgency Announcement (Annuncio urgenza) è una chiamata di-

gitale selettiva utilizzando un formato di chiamata d’urgenza, nelle bande utilizzate per le radiocomunicazioni terrestri, o un formato di messaggio di urgenza, nel caso venga trasmesso attraverso stazioni spaziali.

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Gli apparati radio con funzione DSC

b) Urgency Call (chiamata di urgenza) è l’iniziale richiamo in fonia o di testo.

c) Urgency Message (messaggio di urgenza) è la successiva procedu-ra in fonia o di testo (Radio Telex).

Sezione IV Comunicazioni di Sicurezza (Securité)33.30A § 14A Si adottano le seguenti definizioni:a) l’annuncio di sicurezza è una chiamata selettiva digitale che utiliz-

za un formato di chiamata nelle bande utilizzate per la sicurezza in radiocomunicazione terrestre, o un formato di messaggio nel caso venga trasmesso attraverso stazioni spaziali;

b) la chiamata di sicurezza è la voce o la procedura di testo iniziale;c) il messaggio di sicurezza è la successiva voce o procedura di testo

(Radio Telex).

Per meglio comprendere:Ogni comunicazione, che sia Distress, Urgenza o Sicurezza, può

avere inizio con la sola procedura tradizionale in fonia, in cui ricono-sciamo due fasi: la CHIAMATA ed il MESSAGGIO. Ciascuna di queste comunicazioni può tuttavia essere preceduta da una procedura in Di-gital Selective Calling (DSC). Avremo allora una prima fase automa-tizzata in DSC il cui contenuto prende il nome di ALERT nel caso di Distress e di ANNOUNCEMENT nel caso di Urgency o Safety.

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GMDSS – SRC

Procedure

La chiamata di soccorso – MEDÉ (May Day): il termine Medé deriva dal francese “m’aidez” (aiutatemi). Rappresenta un’incondizionata richiesta di soccorso e pertanto il suo invio inappropriato si confi-gura quale procurato allarme. Deve essere inoltrato solo su ordine del comandante, quando vi sia l’immediato pericolo per la vita in mare in primis nel caso in cui un uomo cada in mare o si proceda al recupero di naufraghi, si sia vittime di un incendio importante, del concreto rischio di affondare, di una lesione o di un malore gravi che pregiudichino concretamente la vita di un membro dell’e-quipaggio (es. ferite profonde, trauma cranico o della colonna, o un infarto eccetera).

La modalità d’inoltro della Richiesta di Soccorso in fonia è la seguente:

Trasmissione di un Distress in fonia o dopo avere ricevuto l’ACK a seguito di un invio di un Distress Alert.

MEDÉ, MEDÉ, MEDÉ

THIS IS: Azzurra, Azzurra, Azzurra (tre volte)CALL SIGN IO 3996 oppureMMSI 247666666 (se alert iniziale in DSC)

Tra la Call ed il Message si deve attendere un breve tempo affinché chi ascolta possa prendere appunti.

M MEDÉ

I Azzurra (una sola volta), CALL SIGN IO 3996 o MMSI 247666666 (se alert iniziale in DSC)

P MY POSITION IS: 41° 35’ Nord 010° 27’ Est, at 1200 UTC

D NATURE OF DISTRESS: Flooding

A I REQUIRE IMMEDIATE ASSISTANCE

N 4 persons on board

I IDENTIFICATION OF VESSEL: Sail vessel, Blue hull, 10 meters

O OVER

In sostanza la “Distress Call” è l’avviso di soccorso in fonia e com-prende unicamente il segnale MEDÉ e l’identificativo della nave cia-scuno ripetuti 3 volte.

DISTRESS

CALL

DISTRESS

MESSAGE

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La procedura cui attenersi in caso di ascolto di una chiamatadi soccorso o di urgenza

Il “Distress Message” è il contenuto di un format “M-I-P-D-A-N-I-O” in cui:M = MEDÉI = Identificativo nave in pericoloP = Posizione e eventuale orarioD = Tipo DistressA = Assistenza richiestaN = Numero PersoneI = Informazioni (Colore, Propulsione, Lunghezza)O = Over (Passo)

La procedura cui attenersi in caso di ascolto di unachiamata di soccorso o di urgenza

Le norme internazionali prevedono che la stazione radio (intendendo con questo termine sia la stazione di terra sia quella di una nave), ov-vero il soggetto che accusa la ricezione di una chiamata di soccorso, sarà quella che si dovrà occupare di sovrintendere ogni attività con-nessa al salvataggio.

Quanto sopra al solo scopo di stabilire un livello gerarchico.Con questo presupposto appare assai improbabile che noi in mezzo al

mare con la nostra imbarcazione potremmo, con i mezzi a disposizione e le nostre competenze, assumerci una simile impegnativa incombenza.

Di fatto non dobbiamo rispondere (almeno in prima battuta) a un’eventuale ricezione di un messaggio di soccorso, anzi dovremo rispettare il totale silenzio radio, rimanendo in ascolto sul canale 16, prendendo nota dei dati del messaggio: posizione, nominativo e tipo di emergenza, eccetera, per un eventuale, successivo reinoltro.

In assenza di accusa di ricezione della chiamata di soccorso da parte di qualcuno, l’unità in difficoltà ripeterà la richiesta più volte in cicli di 2-3 minuti.

È intuibile come sia ovvio attendersi la risposta da parte di una stazione di terra o in mare della Guardia Costiera, demandata in ap-punto a tutte le attività di soccorso in mare (SAR).

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Al contempo dovremo riportare sulla carta nautica la posizione della nave in difficoltà e verificare se si possa ipotizzare che questa sia tanto distante dalla costa o in una zona oscurata da non poter es-sere udita da una stazione di terra e se noi, trovandoci magari in una posizione più favorevole, possiamo essere utili e fare da ponte.

Dopo 5 minuti, non registrando un ACK o traffico radio inerente il Distress o ricevendo il secondo inoltro del Distress Alert dovremo innanzitutto comunicare alla nave in pericolo che abbiamo ricevuto la sua comunicazione inoltrando, solo in fonia, al suo indirizzo, il messaggio “MEDÉ RECIVED”.

Messaggio da trasmettere ad un nave che abbia inoltrato un Distress Alert rimasto senza Acknowledgement.

MEDÉ (Una sola volta)

Ambra (una sola volta)

MMSI: 247222222

THIS IS: IUMAMMSI: 247666666MEDÉ RECEIVED

Successivamente o in fonia o tramite DSC, rilanciare (RELÉ) il mes-saggio di soccorso a tutte le stazioni o navi in ascolto con la seguente procedura di chiamata:

Distress Call Relé: da trasmettersi in fonia alla nave che abbia inoltrato un Distress cui non ha fatto seguito alcun ACK i traffico radio.

M MEDÉ RELÉ, MEDÉ RELÉ, MEDÉ RELÉ

Nome della Stazione Costiera più vicina o All Ships (Ripetuti 3 volte)

THIS IS: IUMA, IUMA, IUMAMMSI: 247666666 O Call Sign

Distress Message Relé: messaggio di soccorso Relé deve, per quanto possibile, ripetere le in-formazioni contenute nella richiesta di soccorso originale o nel messaggio di soccorso.

M MEDÉ

I AMBRA, MMSI 247222222 o Call Sign

P POSITION: 42° 25’ Nord 010° 34’ Est, 1200 UTC

D NATURE OF DISTRESS: Fire

A Immediate Assistance Needed

N 4 persons on board

I Sail Vessel Blue hull 20 meters

O OVER

MEDÉ

RECEIVED

DISTRESS

CALL

RELÉ

DISTRESS

MESSAGE

RELÉ

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A questo punto potremmo essere contattati dalla Guardia Costiera la quale potrà chiederci di fare da ponte o, se fossimo nelle immediate vicinanze dell’unità che ha chiesto MEDÉ, di prestarle assistenza.

Va precisato che l’obbligo di soccorso vige incondizionatamente qualora fossimo direttamente coinvolti in una collisione. In tutti gli al-tri casi, l’obbligo può venire meno qualora l’intervento pregiudicasse la sicurezza del nostro equipaggio o del mezzo, a fronte di giustifica-bili motivazioni.

Nell’eventualità che si fosse inavvertitamente inoltrato un Distress Alert DSC dovremo immediatamente provvedere ad attivare la proce-dura per la sua cancellazione.

A tale fine è importante verificare sul manuale dello specifico ap-parato radio, se siano previste precise procedure di cancellazione in DSC e quindi attivarle. In ogni caso deve fare seguito il messaggio di cancellazione in fonia, come segue:

Messaggio da trasmettersi in fonia a fronte dell’inoltro inappropriato di un Distress Alert DSC

All stations, All stations, All stations,

THIS IS: IUMA, IUMA, IUMAMMSI: 247666666

PLEASE CANCEL MY DISTRESS ALERT OF time in UTC

La procedura cui attenersi in caso di ascolto di una chiamatadi soccorso o di urgenza

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GMDSS – SRC

Al fine di fornire una più ampia visione d’insieme del traffico delle comunicazioni di soccorso riportiamo, a titolo esemplificativo, uno schema grafico di flusso.

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La chiamata di urgenza - PAN PAN

La chiamata di urgenza – PAN PAN: dall’acronimo Possible Assistan-ce Needed. Ripetuto tre volte (PAN PAN – PAN PAN – PAN PAN), viene inoltrata al manifestarsi di una situazione di emergenza che non costituisca un immediato pericolo di vita per qualcuno, ovvero in caso di una situazione per la quale c’è la possibilità di soluzione con mezzi propri, ma che in ogni caso allerti i soccorsi per l’assi-stenza qualora la situazione dovesse degenerare al peggio. Esem-pio: richiesta di assistenza medica per un malore fisico o lesione non gravissimi (PAN PAN medico), una via d’acqua che si suppone non porti all’immediato affondamento, un guasto all’unità che ne pregiudichi la governabilità ma che non produca imminente peri-colo per la vita umana o per l’unità.

La modalità d’inoltro della chiamata d’urgenza PAN PAN è simile a quella del MEDÉ, aggiungendo le parole “All Stations” ripetute tre volte. Il modo corretto di effettuare questa chiamata è:

Trasmissione in fonia di una comunicazione d’urgenza o dopo aver inviato un Urgency An-nouncement in DSC.

PAN PAN, PAN PAN, PAN PANAll stations, All stations, All stations,

THIS IS: Azzurra, Azzurra, AzzurraCALL SIGN IO 3996 oppureMMSI 247666666 (se announcement iniziale in DSC)

Tra la Call ed il Message si deve attendere un breve tempo affinché chi ascolta possa prendere appunti.

M PAN PAN

I Azzurra (una sola volta), CALL SIGN o MMSI (se announcement iniziale in DSC)

P MY POSITION IS: 41° 35’ Nord 010° 27’ Est, at 1200 UTC

D NATURE OF URGENCY: MOTOR FAIL

A I REQUIRE Towling

N 4 persons on board

I IDENTIFICATION OF VESSEL: Sail vessel, Blue hull, 10 meters

O OVER

La chiamata di sicurezza – SECURITÉ: è un messaggio inerente a contenuti di sicurezza della navigazione, solitamente inoltrato dal-le Stazioni Radio Costiere per la lettura dei bollettini meteo, degli

URGENCY

CALL

URGENCY

MESSAGE

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GMDSS – SRC

avvisi ai naviganti o per la comunicazione di Avvisi di Burrasca. Il messaggio, inoltrato sempre sul canale 16, avvisa che su un canale specificato verrà data lettura del relativo comunicato.

Se saremo noi ad inoltrare un messaggio di Securité, ad esempio per segnalare un oggetto galleggiante pericoloso per la navigazio-ne, una particolare emergenza meteo eccetera, effettueremo la chiamata specificando “All Ship – All Ship – All Ship”, la natura del pericolo, la posizione e successivamente “Switch on Channel 13”, per evitare di intralciare il canale 16 di soccorso.

La chiamata di servizio o Routine: come detto, è quella effettuata per comunicare con un’altra unità o una stazione radio a terra com-mutando, dopo la risposta, su un altro canale concordato. Il tipico esempio è quando si chiede l’autorizzazione per entrare in un por-to o marina, per chiamare l’autorità marittima al fine di ottenere specifiche informazioni (meteo, ordinanze, fondali) o per comuni-care con un altro mezzo nautico in navigazione.A differenza dei messaggi di Soccorso, Urgenza e Sicurezza, che vengono indirizzati a chiunque sia in ascolto, le chiamate di ser-vizio devono essere indirizzate ad un ricevente correttamente specificato.Tutte le navi durante la navigazione devono mantenere un ascol-to permanente sul canale 16 anche per mezzo del “dual watch”, un’impostazione presente sugli apparati VHF che, se attivata, con-sente di tenere l’apparato su un canale di lavoro ma commuta la ricezione alternativamente dal canale di lavoro al canale 16, fer-mandosi su quest’ultimo quando sia presente traffico. La potenza utilizzata deve essere la minima necessaria per la comunicazione, allo scopo di evitare disturbi ad altre comunicazioni in corso; per questa ragione tutti gli apparati sono dotati di un comando di ridu-zione della potenza da 25 Watt a 1 Watt, che va usato in tutti i casi in cui la potenza ridotta è sufficiente per comunicare.

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Comunicazioni radio con gli uffici marittimi dellaCapitaneria di Porto

Se desideriamo chiamare uno specifico ufficio della Capitaneria di Porto dobbiamo conoscerne esattamente il nome e la tipologia del comando.

Il litorale del territorio italiano è ripartito in 15 Direzioni Marittime (Zone) e 54 Capitanerie di Porto (Compartimenti) e altri uffici periferici.

In Appendice è riportato l’elenco dei comandi:•15 Direzioni Marittime (Zone) → “DIREZIOMARE”;•55 Capitanerie di Porto (Compartimenti) → “COMPAMARE”;•51 Uffici Circondariali Marittimi  → “CIRCOMARE”;•128 Uffici Locali Marittimi  → “LOCAMARE”;•61 Delegazioni di spiaggia  → “DELEMARE”.

Se vogliamo comunicare efficacemente con un Ufficio marittimo delle Capitanerie di Porto, la chiamata deve essere fatta citando l’esat-ta qualifica dell’ufficio marittimo (Compamare, Circomare, eccetera) riferendosi, come detto, alla tabella pubblicata in appendice, assieme al nome della postazione (Palermo, Gaeta, Giglio Porto eccetera).

Di seguito riportiamo una tipica comunicazione in fonia di una co-municazione di servizio sul canale 16, ipotizzando di essere l’imbar-cazione Azzurra:

Azzurra:- CircoMare Ischia, CircoMare Ischia, CircoMare Ischia; da imbar-

cazione Azzurra, Azzurra, Azzurra; Mi rispondete, Passo.

Se ci ricevono, dopo qualche attimo sentiremo rispondere canoni-camente:

C.P. Ischia:- Chi chiama CircoMare Ischia? Passo.

Comunicazioni radio con gli uffici marittimidella Capitaneria di Porto

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GMDSS – SRC

A questo punto risponderemo:Azzurra:

- CircoMare Ischia, CircoMare Ischia, CircoMare Ischia; da imbar-cazione Azzurra, Azzurra, Azzurra; chiediamo autorizzazione ad entrare in porto; passo.

Come risposta otterremo:

C.P. Ischia:- Azzurra, Azzurra, Azzurra da CircoMare Ischia, passiamo canale

10, chiedo conferma; passo.

Risponderemo come segue:

Azzurra:- Azzurra Conferma Canale 10; passo.

Una volta commutato sul canale 10, essendo noi il chiamante ori-ginario, ripeteremo la chiamata:

- CircoMare Ischia, CircoMare Ischia, CircoMare Ischia; da imbar-cazione Azzurra, Azzurra, Azzurra mi rispondete, passo.

C.P. Ischia:- Azzurra avanti da CircoMare Ischia; Passo.

Azzurra:- CircoMare Ischia buongiorno, qui l’imbarcazione a vela Azzurra,

chiediamo autorizzazione all’ingresso per fare carburante; passo.

C.P. Ischia:- Azzurra, dovete prima attendere l’uscita della Motonave Fauno

e l’entrata dell’aliscafo Aldebardan e del catamarano Achemar, per entrare vi accodate a quest’ultimo; in ogni caso stand By su questo canale; passo.

Azzurra:- Ricevuto, seguiremo istruzione e restiamo sul canale. Grazie per

la collaborazione, buon lavoro. Passo e chiudo.

La maggior parte degli apparati radio funzionano con comunicazione in Simplex, ovvero mentre stiamo trasmettendo (tasto PTT premuto)

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non possiamo contemporaneamente ricevere. Quindi è inutile parla-re mentre l’altro interlocutore sta trasmettendo, perché non ci potrà ascoltare. Per poter comunicare efficacemente si deve quindi parlare uno per volta, alternandosi e dandosi esplicitamente il cambio, ap-punto con la parola “Passo”, (“Over” in inglese).

Il tasto che attiva la trasmissione è chiamato PTT (Push To Talk – Premere Per Trasmettere). A seconda degli apparati il suo effetto non è immediato pertanto, dopo aver premuto il tasto, si deve attendere qualche secondo prima di parlare. Alla medesima stregua, dopo avere udito la parola “Passo”, è opportuno attendere qualche istante prima di parlare, per dare il tempo al nostro interlocutore di rilasciare il pro-prio tasto di trasmissione.

Altrettanto importante, quando si chiede la commutazione su di un altro canale, è chiedere conferma della corretta ricezione del mes-saggio e attendere la ripetizione da parte dal nostro interlocutore che potrebbe invece indicarci una frequenza alternativa. Se commutassi-mo autonomamente sul nuovo canale, qualora il nostro interlocutore avesse compreso in modo errato il numero del canale (es. 69 con 79), interromperemmo ogni possibilità di dare seguito alla comunicazione.

Può capitare che, avendo deciso di passare ad esempio sul canale 10, questo sia occupato da altre trasmissioni così da non permetterci di comunicare agevolmente (al contempo sarebbe sciocco sovrap-porsi a una conversazione in atto). In questo caso la procedura vuole che si ritorni entrambi sul canale 16 e si concordi un canale diverso.

Con il nostro apparato radio possiamo anche chiamare le “Stazioni Radio Costiere” (Roma Radio, Civitavecchia Radio Cagliari Radio ecc.).

Queste sono gestite dalla Telecom. Pur non essendo dipendenze della Guardia Costiera, lavorano con essa in stretta sinergia, sono in ascolto 24 ore su 24, hanno apparati molto potenti e sofisticati.

Spesso raccolgono e amministrano meglio di chiunque altro le chiamate di soccorso, registrano tutte le comunicazioni di emergenza ed effettuano servizi commerciali, come mettere in comunicazione

Comunicazioni radio con gli uffici marittimidella Capitaneria di Porto

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GMDSS – SRC

una chiamata Radio-Marittima con un telefono di rete fissa o mobile di terra.

Quando ancora non esistevano i telefoni cellulari, dal mare si po-teva parlare con i propri familiari a casa, proprio tramite il servizio Telemar.

Questi servizi commerciali sono a pagamento, a fronte della stipula di un abbonamento a canone fisso, oltre alla tariffa di conversazione.

Prima del 1996, installando un radiotelefono a bordo si era obbli-gati a stipulare un contratto oneroso con una delle due società eser-centi: Telemar e Siremar. Dopo quell’anno, in ragione dell’art. 18 del Decreto Legislativo 436 del 14/8/1996 viene previsto l’obbligo del canone, solo per l’effettuazione del traffico commerciale, in altre pa-role si esentano alla stipula di tale contratto le stazioni radio di bordo che dichiarano di farne uso solo per comunicazioni di sicurezza.

Ricordiamo che è anche venuto meno l’obbligo del collaudo (da parte degli uffici del MISE - Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni) delle Stazioni Radio di Bordo fisse per il diporto, che effettuano traffico rivolto unicamente alla sicurezza.

In ogni caso si deve fare richiesta al Ministero dello Sviluppo Eco-nomico – Comunicazioni Ispettorato Regionale Territoriale, del rila-scio del Certificato limitato di radio telefonista per navi (RTF), pratica prettamente burocratica (Il modello di domanda è pubblicato in ap-pendice).

Per poter essere installato a bordo, un apparato deve ovviamente essere munito di regolare certificato di omologazione ministeriale. Si deve presentare presso la Capitaneria di Porto di competenza la “Domanda per il rilascio della licenza di esercizio per stazione radio-telefonica” indirizzata al Ministero dello Sviluppo Economico – Co-municazioni Ispettorato Regionale Territoriale che provvederà all’attri-buzione dell’Identificativo Internazionale “Call Sign” che sarà trascritto sulla licenza di navigazione dell’imbarcazione.

Gli apparati portatili, purché omologati, possono ottenere ugualmen-te un identificativo internazionale e il rilascio della licenza di esercizio.

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La propagazione delle onde radio

La propagazione delle onde radio

Si deve tener presente che gli apparati VHF (Very High Frequency) lavorano su onde radio cortissime che si propagano in linea retta con caratteristiche “ottiche”, cioè raggiungono solo i punti “visibili” intor-no alla barca.

Non sono in grado di seguire la curvatura terrestre e sono bloccate da eventuali ostacoli.

In linea retta le onde radio VHF sono poco attenuate dalla distanza. Le onde radio VHF sono però facilmente bloccate da un ostacolo

come montagne o palazzi.Di massima un VHF portatile (3-5 W), utilizzato al livello del mare,

ha una portata di circa 5 miglia. Un VHF installato a bordo da 25 W con l’antenna posizionata al livello del mare ha una portata di 7 mi-glia. Se l’antenna è installata in testa d’albero su una barca a vela, la comunicazione con una Stazione Radio Costiera (CRS) la cui antenna è posta a grande altezza, può superare le 50 miglia di portata.