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LA FAMIGLIA

L’ articolo “Le Note Aromatiche degli oli essenziali” di Barbara Burroni, apparso nell’Aro-matario n. 14 è, per uno stu-

dioso di Aromaterapia, la prima fondamen-tale lezione. Questo linguaggio, preso dalla profumeria e che fa pensare alla musica, è la sintassi con cui si costruiscono le frasi aromatiche. Nelle mie esperienze in aula con gli studenti, stimolo spesso l’esperien-za della scala olfattiva, partendo dalla nota più bassa e tenebrosa dell’olio essenziale di Vetiver, sino alla nota più alta e più lumi-nosa del Pompelmo, il susseguirsi di un olio

GLI OLI ESSENZIALIE LE LORO 3 NOTE OLFATTIVE

di Carla RibechiniLA NOTA DI BASE, stabilisce il contatto

con noi stessi e

infonDE autostima!

essenziale alla volta, come si farebbe con un tasto alla volta, ascoltando la scala su un pianoforte o altro strumento musicale.Forte è lo stupore degli studenti, che osservano come cambi l’umore, la con-centrazione, come in alcuni momenti l’aula sia silenziosa e in altri ciarliera e

SI LA SOL FA MI RE DO

CuoreTesta Base

La sinfonia colorata degli oli essenziali

...in 3 numeri della rivista

parteprima

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rumorosa, come le varie note degli oli essenziali respirati abbiano proprietà rilassanti, armonizzanti ed euforizzan-ti. All’interno di questa esperienza, in 25 anni di scuola, ho visto che le note di CUORE e di TESTA sono sempre accettate e riconosciute, mentre invece le note di BASE incontrano più diffidenza, più resistenza, sono meno gradite, nella maggior parte dei casi solo perché ancora sconosciute. In seguito, parlandone ed evidenziandone i requisiti, gli studenti ne diventano curiosi e dopo qualche prova olfat-tiva in aula e a casa, scelgono proprio gli oli essenziali di base, come bagaglio irrinunciabile.

QUALI SONO LE NOTE DI BASE?Nell’articolo della collega Barbara Burroni (nel numero 14), c’è un elenco circostanziato ma, per non procedere in maniera mnemonica, ci è di aiuto pensare ad una pianta.Le note di BASE non provengono dai frutti, dai pe- tali, dalle foglie leggere ma, dalla parte sotterranea, la radice, che in alcune piante ci dona oli essenziali pre- ziosi, come il Vetiver, o dal legno, dalla corteccia ro-busta, come nel caso del Sandalo, o dalle resine, tradizionalmente intrecciate ai nostri riti di purifica-zione, con oli intensi, penetranti, come l’incenso e la mirra. Il loro aroma è profondo, evapora lentamente, in un profumo è l’ultima nota aromatica a lasciare la pelle, a volte anche dopo 24 ore.Sul piano fisico, anche solo attraverso l’inalazione tramite un diffusore per aromi, è percepibile immediatamente come la respirazione diventi più profonda.Questo perché la maggior parte di questi oli essenziali ha un’azione diretta sui polmoni. Si pensi all’abete, al pino mugo, al pino marittimo: sono oli che purificano l’aria, perfetti d’inverno, quando l’aria negli uffici e in casa è stagnante, o dove ci siano fumatori o persone malate. Le conifere, che appartengono a questa nota di BASE, diffuse in una stanza, fanno anche da supporto psico-logico, dandoci un rinnovato senso di forza, di corag-gio e di resistenza.

COME USARE LE NOTE DI BASE?Sono oli essenziali che aggiunti in piccole dosi agli oli da massaggio e ai profumi, rendono più stabile la mi- scela, “catturando” le note che tenderebbero a scomparire, come le note di testa. In questi tempi di incertezza è utile, soprattutto negli ambienti dove soggiorniamo a lungo, diffondere gli oli di base, che ci stabilizzano, creando ambienti sereni. Possiamo quindi metterli nella lampada, anche miscelandoli con le altre note, calcolando all’incirca 1 goccia per metro quadro.

Da un punto di vista energetico, che è il mio specifico campo di intervento, le note di BASE hanno l’effetto di “radicarci”, ci “tirano giù dalle nuvole”, ci rendono corporei, concreti, stabili e calmi. La nostra radice, energetica e psichica, si amplia quando viene messa in contatto con gli oli che hanno la nota di base. “Senza radici non si vola”... il noto assunto delle Costellazioni Familiari, è una verità biologica, psichica, energetica...una pian-ta senza radice non ha più sostegno, il nostro campo energetico privato del supporto del Centro della Radice, del Chakra Ba-sale, ci fa sentire indifesi e insicuri. (Il Centro basale è localizzato tra l’orifizio anale e gli organi genitali, nel breve segmento del perineo).

La nostra radice è il Centro, dove esprimiamo la nostra natura biologica, il nostro diritto biologico che si contrae fino a perdere forza quando subiamo uno spavento, un abuso, cioè quando viene minacciato il nostro diritto alla vita. La paura, l’indeci-sione, la mancanza di concretezza nascono su un retroterra di debolezza della nostra radice. Lavorare con gli oli di BASE ci rinforza, come ci rinforzano le attività di Grounding. Essere radicati (grounded) significa essere in contatto sereno, fisica-mente ed emotivamente, con la realtà e con il proprio corpo.

Per gli studenti: Mettere nel diffusore 5 gocce di olio essenziale di rosmarino. Aiuta a me- morizzare e diminuisce la stanchezza, ottimo sostituto di bevande contenenti caffeina, senza interferire con il riposo notturno.

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Negli stati ansiosi e debilitanti2 o 3 gocce di olio essenziale di Patchouli in un cucchiaio di olio di mandorle.Massaggiare la colonna vertebrale delicatamente, partendo dal basso per salire verso l’alto. Se non possiamo ricevere un massaggio, possiamo diluire 4 gocce di Patchouli in mezza tazza di aceto di mele (il Patchouli è molto denso) e successi-vamente sciogliere questa miscela nell’acqua calda della vasca da bagno.Restare immersi massimo 15 minuti, poi avvolgere il corpo in un grande asciugamano e coricarsi nel letto almeno 20 minuti. E’ un bagno serale, quindi molto adatto prima di andare a dormire.

Apparentemente meno seducen-ti delle note di cuore, gli oli di BASE in realtà partecipano al risveglio delle nostre energie più profonde, più ancestrali.Per esempio, l’olio essenziale di Vetiver (1 sola goccia in 100 ml di olio vegetale) scioglie le tensioni profonde, ci rimette in contatto con la parte terrena, femminile e nutritiva. Le note di BASE, sa- pientemente miscelate alle note di cuore, ci aiutano a esprimere una fisicità relazionale, renden-doci capaci di accogliere l’altro. Miscela afrodisiaca: Oli essen-ziali di Sandalo 2 gocce, Vetiver 1 goccia, Gelsomino 2 gocce. Si può mettere nella lampada per aromi, o diluita in 50 ml di olio vegetale, per un reciproco massaggio. In entrambi i casi l’atmosfera è profondamente sen-suale.

Per le coppie

Per trovare sollievo nelle malattie daraffreddamento:mettere in una bacinella di acqua bollente. 4 gocce di olio essenziale di abete bianco. Coprire con un asciugamano e respirare solo con il naso, a bocca e occhi chiusi.

Suffumigi

Tosse seccaDa 5 a 10 gocce di olio essenziale di Elicriso nel diffusore.In una lampada per aromi mettere 4 gocce di cannella foglie e 10 gocce di aran-cio amaro. La cannella stimola, energizza, rinnova la carnalità e la passionalità e l’arancio mette di buon umore, scalda, rende attivi e creativi. Questa miscela è adatta nelle giornate fredde e grigie, è di buona accoglienza in casa e con 1 goccia di vaniglia dona anche un senso di protezione.

AROMATERAPIA SOTTILEUn metodo semplice di usare gli oli BASE attinge alla tecniche dell’Aroma-terapia sottile, ovvero all’Aromaterapia che non sfrutta le qualità chimiche e farmacologiche degli oli, ma la loro frequenza vibratoria... un piacevole dia-pason su cui ri-accordare le nostre frequenze.

Per i viaggiatori In areo spesso l’innaturale innalzamento da terra fa contrarre il Centro Basale. Quando si scende, il contatto dei piedi con la terra mediamente riporta il centro in equilibrio, naturalmente. Se questo non accade, i sintomi del jet lag possono persistere per molto tempo, con nausea, giramenti di testa, gambe e caviglie gon-fie. In questo caso è molto utile prendere 5 batuffoli di cotone idrofilo.

ricette speciali!

Mettere una goccia di un olio essenziale a scelta tra Cedro Atlante, Chiodi di Garofano, Rosmarino e Vetiver su ogni batuffolo.Ciascuno può trovare il suo olio ideale fra quelli di BASE, però in tanti anni ho constatato che il Cedro atlante funziona nel 99% dei test in aula (ricordarsi che è un olio vietatissimo in gravidanza).Appoggiare ciascun batuffolo (senza togliere gli indumenti) sui 5 punti che sostengono l’equilibrio del Centro Basale: da-vanti al perineo, sulle ginocchia, sotto i piedi. Attendere da 10 a 20 minuti. Quando il Centro va in equilibrio, i sintomi sgradevoli scompaiono. Si può ripetere due volte nello stesso giorno.Questa tecnica è molto utile anche nelle situazioni psicolo- giche dove ci sentiamo “mancare il terreno sotto i piedi”. Pediluvio per stimolare la radice dei piedi e per scaricarela stanchezza: - In una bacinella di acqua calda (temperatura gradevole)- 4 pugni di sale grosso - 1 goccia di olio essenziale di Vetiver- 2 gocce di SandaloPrendere il sale grosso, aggiungere gli oli essenziali, spargerli nella bacinella di acqua calda e immergere i piedi.Attendere immersi da 10 a 20 minuti, aggiungendo acqua

calda se la temperatura si abbassa e diventa sgradevole.Asciugare i piedi tamponando con una salvietta di cotone. L’aromaterapeuta Micheline Arcier ha definito il Vetiver “l’olio essenziale della tranquillità”, mentre il Sandalo è uno stimolante del rene, che simboleggia la nostra riserva ener-getica e si indebolisce negli stati di paura.Quando si lavora in Aromaterapia sottile è bene usare dosag-gi minimi, l’effetto è più rilevante sul piano energetico.L’Aromaterapia sottile, che non implica applicazioni sulla pelle, può essere usata con le dovute accortezze, anche con i bambini senza effetti collaterali.Buon radicamento!!!

Carla RibechiniDocente di Aromaterapia nei Master di I e II livello inMedicine Naturali della Facoltà di Medicina e Chirurgia,Università Tor Vergata, Roma

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Nei prossimi numeri 23 e 24 della rivista,verranno trattate le note di cuore e le note

di testa degli oli essenziali.