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GLI ENTI PROPRIETARI AUGURANO AGLI UTENTI DELLA STRADA “VACANZE COI FIOCCHI”: DAI UN PASSAGGIO ALLA SICUREZZA. SE CE LA FAI. “Amore ce sta a cascà uno in testa.” powered by zone30 e monorotaie x tutti Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA onlus

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GLI ENTI PROPRIETARI AUGURANO AGLI UTENTI DELLA STRADA

“VACANZE COI FIOCCHI”: DAI UN PASSAGGIO ALLA SICUREZZA.

SE CE LA FAI.

“Amore ce sta a cascà uno in testa.”

powered by zone30 e monorotaie x tuttiAssociazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA onlus

Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA onlus

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AIFVS

FATALITA’ O OMISSIONI COLPEVOLI? • Il 2 maggio del 2006 un’Audi A4 dopo aver abbattuto 12 m di barriera e 5 pannelli di rete metallica della A20 in provincia di Messina, è volata nel vuoto per 52 metri, i quattro occupanti hanno perso la vita.• Nella notte tra il 14 e 15 gennaio 2007 una Volvo Station Wagon con a bordo quattro amici precipita sull’A1 dal cavalcavia autostradale nel comune di Castelfranco (MO): i quattro occupanti rimangono gravemente feriti;• Il 16 Luglio 2007 una BMW con due persone, di 52 e 49 anni, precipita dal medesimo cavalcavia, finendo sulla sottostante autostrada A1: il sinistro provoca il decesso di entrambe;• Il 4 dicembre 2010 un Mazda guidata da un 23enne precipita dal medesimo cavalcavia, finendo sulla autostrada A1; il conducente rimane ferito;• Il 5 marzo 2011 un 43enne, a bordo di una Opel Astra precipita dal medesimo cavalcavia; il conducente muore;• Il 22 giugno 2011 provinciale Botteghelle a Ponticelli di Napoli: un ragazzo di vent’anni precipita e muore sull’A1;• Il 23 giugno 2012 una ragazza di 27 anni precipita sull'A1 dal ponte della strada provinciale 10 a Parma e muore, travolgendo altre due persone, che muoiono anch'esse; altre otto rimangono ferite.

Tutti i ponti erano sprovvisti di idonee barriere di protezione Gli Enti gestori sono tenuti ad effettuare periodiche verifiche sulla sicurezza delle strade esistenti, anche attraverso l’analisi della incidentalità, e, conseguentemente, ad attivarsi concretamente. Nel caso dei cavalcavia autostradali, vista la concentrazione, la frequenza e la gravità dei sinistri, gli Enti gestori avrebbero dovuto migliorare l’efficacia delle barriere di contenimento, aumentando così la sicurezza passiva.Se gli Enti gestori non hanno effettuato le dovute periodiche analisi sulle condizioni di efficienza e di sicurezza della rete e dei cavalcavia autostradali, e non sono intervenuti nei punti più critici nonostante i numerosi incidenti, anche mortali, allora hanno violato specifiche norme e, in particolare, gli art. 1 e 14 del Codice della Strada che li obbligano a garantire la sicurezza degli utenti, attraverso una adeguata manutenzione delle strade e pertinenze e il controllo tecnico della efficienza delle stesse.Fin dal 2004 esiste una precisa Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, prot. 3065/2004, che si riporta di seguito: “Si richiama l’attenzione degli Enti proprietari e gestori di strade sull’art. 2 del D.M. 223/92 che ha assunto forza cogente dal 30.1.99. Per le strade esistenti, si richiama l’attenzione degli Enti proprietari e gestori sui compiti agli stessi assegnati dall’art. 14 del nuovo Codice della strada in merito al con-trollo dell’efficienza tecnica della strada e delle pertinenze stradali tra le quali sono compresi tutti i dispositivi di ritenuta. Pertanto, si invitano gli enti in indirizzo a verificare lungo la rete stradale le condizioni di efficienza e di manutenzione dei dispositivi di ritenuta , provvedendo, laddove tali condizioni non siano ritenute sufficienti, a programmarne l’adeguamento alle disposizioni del D.M. 223/92”.

Ulteriori omissioni non sono più tollerabili.Chiediamo che le Autorità Pubbliche e la Magistratura intervengano in maniera decisa, a tutela dei

cittadini – utenti