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Anno XXXII - Supplemento al N. 5 ottobre 2014

PiemonteArtigianato

GLI ARTIGIANICONTINUANO A RESISTEREMA HANNO BISOGNODI MISURE CONCRETE

4° Trimestre 2014INDAGINE CONGIUNTURALESULLE IMPRESE ARTIGIANE DEL PIEMONTE

ANNO XXXII - N. 5 OTTOBRE 2014SUPPLEMENTO

Direttore ResponsabileSilvano Berna

Comitato di redazioneMassimo Bondì (Federazione)

Mario Arosio (Alessandria)Nunzio Grasso (Asti) - Franco Volpe (Biella)

Daniela Bianco (Cuneo) - Renzo Fiammetti (Novara-Vco)Michela Frittola (Torino) - Luigi Crosta (Vercelli)

Segreteria di redazione - Massimo Bondì

Fotografie - Archivio Confartigianato

CollaboratoriMassimo Avena - Alessio Cochis - Lino Fioratti

Carlo Napoli - Cesare Valvo - Rosy Marrazza

EditoreConfartigianato Imprese Piemontewww.confartigianato.piemonte.itinfo@confartigianato.piemonte.it

Stampa - Tipografia Commerciale SrlVia Emilia, 10 - 10078 Venaria R. (To)Tel. 011.4553888 - Fax 011.4532158

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DirezioneRedazione, Amministrazione

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Grafica e realizzazione editorialeConfartigianato Imprese Piemonte

RegistrazioneTribunale di Torino n. 3286 del 19 aprile 1983

Questo numero è stato chiuso in tipografiail 10 Ottobre 2014

La mancanza di imprese che investonomette in luce la necessità di avereun più facile accesso al credito

confartigianato--1014 supplemento ottobre:layout 08/10/14 10:48 Pagina 1

Adelio Ferrari

Il perdurare della crisi si riflette sulleprevisioni delle imprese artigianepiemontesi, espresse nella quartaindagine trimestrale congiunturaledi Confartigianato Imprese Piemon-te. I segnali di disagio e di criticità sirafforzano, infatti, rispetto ai mesiprecedenti.Per quanto riguarda la produzionetotale, la negatività del saldo siaccentua, passando dal –23,38% al–25,13%. Analogamente, peggio-ra il saldo dei nuovi ordini chepassa dal –67,66% al –68,71%.Le stime di carnet ordini superioriai tre mesi permangono sullo0,00% come nei quattro trimestriprecedenti. Il dato è particolarmen-te preoccupante in quanto denotal’impossibilità, che pare purtroppodiventare cronica, ad una program-mazione che vada oltre l’immediato.I nuovi ordini per esportazionipresentano un saldo leggermentepiù negativo, che passa dal –8,26%al –8,68%.Coloro che prevedono regolaritàdegli incassi scendono dal 33,39%al 33,09%, mentre le previsioni diritardi salgono dal 64,85% al65,10%.Confermando i quattro sondaggiprecedenti, sia le previsioni di inve-stimenti per ampliamenti, siaquelle per sostituzioni permango-no sullo 0,00%.Il saldo relativo all’andamentooccupazionale si posiziona sul–0,53%, valore invariato rispetto alsondaggio precedente.Le previsioni di assunzione dimanodopera specializzata si col-locano ancora sullo 0,00%, comenei quattro ultimi sondaggi, mentrele imprese che intendono assumeremanodopera generica rimangono

Il commento del Vicepresidente vicario Adelio Ferrari sui risultati

dell’indagine congiunturale degli artigiani

I DATI SONO ANCORA NEGATIVIGLI ARTIGIANI CHIEDONOPIÙ FRUIBILITÀ AI FONDI EUROPEI

sullo 0,18%, come nel trimestreprecedente.

Gli intervistati intenzionati ad assu-mere apprendisti si attestano sullo0,18%, valore identico a quellodella rilevazione precedente, confer-mando lo scarso interesse degli arti-giani verso un’impostazione dell’ap-prendistato che non risponde allenecessità produttive ed organizzati-ve della piccola impresa.“Gli artigiani –commenta AdelioFerrari, Vicepresidente Vicariodi Confartigianato Imprese Pie-monte– continuano a fare la loroparte, ma hanno bisogno, come delresto le altre componenti del mondoproduttivo piemontese, di misureconcrete di supporto. Priorità impre-scindibile per il rilancio della compe-titività del sistema è la riduzionedelle incombenze burocratiche, nonsolo per semplificare la vita degliimprenditori, ma anche per recupe-rare risorse da destinare ad investi-menti e sviluppo. La perdurante,grave mancanza di propensione agliinvestimenti da parte delle nostreimprese, messa in luce dalla nostra

indagine, evidenzia anche la neces-sità di un più agevole accesso al cre-dito, poiché gli artigiani non posso-no essere costretti a ricorrere aipropri patrimoni familiari per conti-nuare attività che generano ricchez-za reale ed occupazione a beneficiodi tutta la collettività”.”Per quanto riguarda il Piemonte–conclude Ferrari– auspichiamoche nella nuova programmazionedei Fondi europei 2014 – 2020 cheprevede un miliardo di euro per ilFESR, (Fondo Europeo di svilupporegionale) ed un miliardo per il FSE(Fondo Sociale Europeo), venganodefinite misure realmente fruibili daparte delle imprese artigiane. Alriguardo Confartigianato ImpresePiemonte è assiduamente impegna-ta nel dialogo con la Regione”.L’Ufficio Studi di ConfartigianatoImprese Piemonte ha raccolto i datiper l’elaborazione della quarta inda-gine trimestrale 2014 medianteun’intervista telefonica rivolta ad uncampione di circa 2500 imprese arti-giane piemontesi, operanti nei set-tori di produzione e servizi maggior-mente significativi.

La Congiuntura Confartigianato

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SALDI TRIMESTRALI % OTTIMISTI/PESSIMISTI (serie storica dall’anno 2002)

QUADRO DI SINTESI - VALORI MEDI REGIONALI - 4° Trimestre 2014

Ufficio Studi Confartigianato Imprese Piemonte

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Piemonte

Confartigianato La Congiuntura

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SEGNALI DI DISAGIO SI RAFFORZANORISPETTO AI MESI PRECEDENTI

CLASSE DI FATTURATO

Le imprese che ipotizzano un fattu-rato fino a 25 mila euro salgono dal32,16% all’attuale 33,09%; ancheil segmento da 25 a 50 mila è increscita, passando dal 16,70% alpresente 17,00%; quello da 50 a150 mila scende dal 10,72% al10,67%; quello da 150 a 400 miladiminuisce dal 3,16% al 3,07%;quello oltre 400 mila si attesa sullo0,18%, valore identico a quello deltrimestre scorso.

Gli intervistati che non hanno datorisposta scendono dal 37,08% alpresente 35,99%.

DIPENDENTI OCCUPATI

Le ditte con organico da 1 a 3 dipen-denti salgono dal 40,77% al42,31%; la classe da 4 a 5 scendedal 17,05% al 16,64%; anchequella da 6 a 15 diminuisce, passan-do dal 19,86% al 19,53%; quellaoltre i 15 dipendenti sale dall’1,05% all’ 1,08%. Le aziende privedi dipendenti scendono dal 7,03% al6,69%.

ANDAMENTO OCCUPAZIONALE

Le previsioni di aumento occupazio-nale scendono dall’ 1,23% all’1,08%; le imprese che ipotizzanodiminuzioni salgono sensibilmentedall’ 1,76% al 3,80%. Le stime di occupazione costantescendono dall’ 85,06% all’ 83,91%.Il saldo, negativo, si posiziona sul–0,53%, valore invariato rispettoal sondaggio precedente.

PRODUZIONE TOTALE

Gli intervistati che prevedono unaumento della produzione totalescendono dall’ 1,58% all’1,27%;coloro che temono diminuzioni sal-gono dal 24,96% al 26,40%.

Le stime di produzione costantescendono dal 72,58% al 71,43%.La negatività del saldo si accentua,passando dal – 23,38% al presente–25,13%.

NUOVI ORDINI

Le previsioni di acquisizione dinuovi ordini scendono dall’ 1,58%all’1,27%; le imprese che ipotizza-no diminuzioni salgono dal 69,24%al 69,98%. Coloro che prevedonoordini costanti scendono dal 25,48%al 25,14%.Si accentua la negatività del saldoche passa dal –67,66% al–68,71%.

ORDINI PER ESPORTAZIONI

Coloro che prevedono di acquisirenuovi ordini per esportazioni si posi-zionano nuovamente sullo 0,00%,come nei quattro trimestri prece-denti.Le aziende che prevedono diminu-zioni salgono dall’ 8,26% all’8,68%. Le stime di esportazioni costanti sal-gono dallo 0,70% allo 0,72%. Gli intervistati che non esportanoscendono dal 91,04% al 90,60%.Si accentua, anche se in misura con-tenuta, la negatività del saldo chepassa dal –8,26% al –8,68%.

INVESTIMENTI PER 12 MESIConfermando i quattro sondaggiprecedenti, sia le previsioni di inve-stimenti per ampliamenti, sia quelleper sostituzioni permangono sullo0,00%.

ANDAMENTO INCASSI

Coloro che prevedono regolaritàdegli incassi scendono dal 33,39%al 33,09%; le previsioni di ritardisalgono dal 64,85% al 65,10%.

CARNET ORDINI

Le previsioni di carnet ordini inferio-re al mese salgono dal 62,74% al62,75%; quelle di carnet da uno atre mesi scendono dal 37,26% al37,25%; le stime di carnet ordinisuperiori ai tre mesi permangonosullo 0,00%, come nei quattro tri-mestri precedenti.

ASSUNZIONE DI MANODOPERA

Le imprese intenzionate all’assun-zione di manodopera specializzata siposizionano ancora una volta sullo0,00%, come nei quattro trimestriprecedenti; le aziende che non nehanno necessità salgono dal97,19% al 97,47%. Coloro che intendono assumeremanodopera generica si attestanosullo 0,18%, come nel sondaggioprecedente. Gli intervistati che nonne hanno bisogno scendono dal96,84% al 96,75%.

REPERIMENTO MANODOPERA

Poiché non vi è stata alcuna rispostaaffermativa alla domanda precedenterelativa alla manodopera specializza-ta, nessuno ha risposto a questoquesito. Invece, in merito alla manodoperagenerica, tutti gli intervistati chehanno dato risposta alla domandaprecedente (0,18%), temono diffi-coltà nel reperimento di tale perso-nale, come nel precedente trimestre.

ASSUNZIONE DI APPRENDISTIGli intervistati intenzionati ad assu-mere apprendisti si attestano sullo0,18%, valore identico a quellodella rilevazione precedente, confer-mando lo scarso interesse degli arti-giani verso un’impostazione dell’ap-prendistato che non risponde allenecessità produttive ed organizzati-ve della piccola impresa.

La Congiuntura Confartigianato

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LE PREVISIONI DI 2.499 AZIENDE ARTIGIANEPER LA NOSTRA INDAGINE TRIMESTRALE

Confartigianato La Congiuntura

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All’ottantanovesima indagine tri-mestrale sull’andamento congiun-turale dell’artigianato piemontesehanno risposto 2.499 artigiani,pari a circa il 97,50% del campio-ne di imprese adottato per le rile-vazioni.L’indagine è stata condotta telefo-nicamente, con metodo CATI(Computer Assisted TelephonicInterviewing), nel corso dei giornilavorativi compresi tra il 3 dicem-bre 2013 e il 13 gennaio 2014,contattando, con l’ausilio di inter-vistatori esperti ed adeguatamen-te formati sui contenuti del son-daggio, le imprese facenti partedel campione, il quale vieneaggiornato all’inizio di ogni annoin base agli ultimi dati ufficialidisponibili sulle variazioni delleiscrizioni agli Albi delle impreseartigiane piemontesi. Il campione per l’anno in corso ècomposto da 2.563 impreseestratte da 18 settori produttivi e

di servizio (acconciatura ed este-tica; alimentaristi; trasporto;ceramica; chimica; edilizia; grafi-ca; lapidei; legno; metalmeccani-ca, impiantistica, riparazioneautoveicoli; occhialeria; odonto-tecnico; orafi; panificazione; puli-tintolavanderie; servizi di pulizie;tessile abbigliamento e calzaturie-ro; attività varie).Vengono incluse nel campionesolo imprese che, al momentodella rilevazione, sono attive daalmeno 18 mesi e non prevedonola cessazione dell’attività nei suc-cessivi 6 mesi. Nella tabella sono indicate la com-posizione del campione e la consi-stenza degli universi a cui ci siriferisce.L’universo è stato suddiviso in trefasce con tre diverse percentualidi campionatura:1 settori merceologici compostida più di 10.000 aziende: 1.5%2 settori merceologici composti

da 3.000 a 10.000 aziende: 2.5%3 settori merceologici compostida meno di 3.000 aziende: 4.0%.Si evidenzia inoltre che: scopodell’indagine è di valutare lo statodi salute dell’economia artigiana,analizzando le previsioni relativeal trimestre successivo su: livellioccupazionali, fatturato, acquisi-zione nuovi ordini, investimenti,esportazione, produzione totale,incassi, reperimento manodoperagenerica e specializzata.I giudizi sulla congiuntura si trag-gono ponendo a confronto i valoridell’ultima rilevazione con quellianaloghi dei periodi precedenti.I risultati non sono quantitativi erappresentano il clima delle opi-nioni degli artigiani intervistati.Le risposte non sono ponderatecon le dimensioni dell’impresa.Per maggiore rapidità di consulta-zione, viene riportato un quadroriepilogativo dei valori medi dellerisposte delle imprese interpellate.


ARTICOLAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE C/O EBAP

Via Arcivescovado n. 3, 10121 - Torino

Tel. - Fax 011/5617282, e-mail: [email protected]


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