Gli aristogatti

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Gli aristogatti nei francobolli A cura di Mariagrazia De Ros

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Con gli aristogatti nei francobolli

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Gli aristogattinei francobolli

A cura diMariagrazia De Ros

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Un’anziana attrice designa quali suoi eredi la sua amatissima gatta Duchessa e i suoi cuccioli Minou, Bizet e

Matisse.

Il maggiordomo, erede solo in caso di morte dei gatti, tenta in più modi di eliminarli ma alla fine grazie all’intervento

del randagio Romeo, sarà lui a togliere il disturbo.

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Proprio a causa dell'età avanzata, Madame Adelaide decide di fare testamento, lasciando ogni suo bene ai gatti ed in successione, alla morte

di quest'ultimi, al maggiordomo Edgar. Ma sfortunatamente, quando convoca l'Avvocato George Hautecourt per redigere il testamento, la loro

conversazione viene casualmente ascoltata da Edgar, che dopo un iniziale sconforto decide di sbarazzarsi dei gatti.

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Così, mentre Duchessa e i gattini si esercitano nella pittura, nel canto e al pianoforte, Edgar prepara loro una cena a base di

sonnifero che in breve li fa cadere in un sonno profondo assieme al loro amico, il topolino Groviera

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Nella notte poi, quando anche Madame dorme, carica Duchessa e i gattini su di un sidecar che guida fuori Parigi con l'intento di

abbandonarli il più lontano possibile. Lungo la strada, però, incontra due cani, Napoleone e Lafayette, specializzati

nell'assalire chiunque passi dalle loro parti.

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Nella colluttazione che ne nasce, la culla contenente Duchessa e i gattini viene sbalzata via e termina sotto ad un ponte, in mezzo ai prati, mentre Edgar, in qualche maniera,

riesce a sfuggire ai due cani. Nel frattempo scoppia un temporale e Madame, preoccupata che i gatti possano aver paura, realizza che sono scomparsi. Groviera,

risvegliatosi, li va a cercare per la strada ma senza successo.

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L'indomani ecco apparire a Duchessa un grosso gatto rosso. Canta e si muove con un ritmo musicale originale e accattivante. È Romeo, ed è stato attratto dalla bellezza di Duchessa, anche perché, in un primo

momento, non aveva notato i gattini nella culla. L'incontro con Romeoè provvidenziale. Romeo e gli altri strampalati personaggi che gli Aristogatti incontreranno nel loro viaggio accompagnano grandi e piccini al godimento di un classico divertimento, con dolce finale

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Romeo, dopo aver appreso da Duchessa che sia lei che i gattini devono ritornare da Madame Adelaide, decide di accompagnarli e poi li ospita in una vecchia casa abbandonata, occupata dal gatto trombettiere Scat Cat e la sua gang di gatti randagi jazzisti, i quali poi vanno di notte a

suonare per strada, per poter lasciare libero il letto ai gattini.

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Strada facendo incontrano anche due sorelle oche inglesi (con il cappellino in testa) di nome Adelina e Guendalina Bla Bla, che tentano di insegnare a Romeo come si nuota, quando questi si tuffa nel fiume

per salvare la piccola "Minou", caduta dal ponte della ferrovia

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Quando gli Aristogatti riescono a tornare a casa, Romeo decide di ritornare alla sua vita di gatto girovago, mentre Duchessa e i gattini finiscono in un sacco per mano del maggiordomo Edgar e poi in un forno spento, quando Madame Adelaide li sente miagolare, ma poi si convince di aver sognato. Nel frattempo, il topolino Groviera avverte Romeo dell'accaduto, che si

precipita al salvataggio, dopo aver mandato il topino a chiamare Scat Cat e i suoi compagni (con grande rischio per la sua specie animale). Quando

questi arrivano a destinazione, fungono da rinforzo per Romeo (alle prese con Edgar che tentava di inforcarlo), assalendo Edgar e insieme alla cavalla Frou Frou, riescono a far finire il maggiordomo nel baule destinato ai gatti,

così quando arrivano gli addetti ai traslochi, lo caricano per Timbuctù

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Alla fine del cartone animato, Madame Adelaide decide di adottare Romeo, (facendogli indossare un colletto bianco e un papillon nero) e di fondare una casa di riposo per tutti i gatti randagi di Parigi, quindi entreranno nella casa dell'anziana signora anche Scat Cat e i suoi compagni. Il finale del cartone

animato vede proprio tutti i personaggi animali della storia (compresi il topino Groviera, le oche Adelina e Guendalina con il loro zio Reginaldo, la cavalla Frou Frou e il duo canino "Napoleone-Lafayette") in una stanza al

piano di sotto che cantano tutti insieme "tutti quanti voglion fare jazz".

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