Gli Archetipi del femminile Studies... · (Pier Paolo Pasolini, 1962) Mamma Roma è una prostituta...
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TRANSMEDIA STUDIES LABORATORIO DI ANALISI
DELL’IMMAGINARIO E DELLO STORYTELLING
Prof.ssa Silvia Leonzi
A. A. 2019-2020
Gli Archetipi del femminile
Grande madre
Strega Madre terribile
Anima
LA «GRANDE MADRE»
Madre Buona
Carattere
Trasformatore
Positivo
Carattere
Trasformatore
Negativo
Madre Terribile
GIOVANE STREGA
Madre Buona
Iside
Demetra
Carattere Trasformatore Positivo
Sophia
Le Muse
Carattere Trasformatore Negativo
Lilith
Circe
Madre Terribile
Kali
Ecate
Madre - Vergine
Giovane Strega – Vecchia Strega
Gli assi
M: Carattere Elementare :- generare e liberare (+)- trattenere, fissare, catturare (-)
A: Carattere Trasformatore- dare:proteggere, riscaldare, nutrire (+)- privare:trattenere, catturare (-)
Erich Neumann, La Grande Madre. Fenomenologia delle configurazioni femminili dell’inconscio
A+
Kore, la Fanciulla
Sofia, la saggezza
M+
Demetra, Madre Buona
Maria, Vergine
A-
Lilith, i fantasmi
Circe e Medea
Dee primordiali
M-
Kali, Madre Terribile
Iside, Dea dei morti
Furie, le Streghe
I QUADRANTI
Parte superiore:
nascita, formazione, ampliamento e trasformazione della
coscienza (misteri della vegetazione e dell’ispirazione,
Madre Buona, Sofia-Vergine)
Parte inferiore:
dissoluzione dell’individuo e della coscienza (follia, orgia,
misteri di morte, Madre Terribile, Strega Seducente)
Erich Neumann, La Grande Madre.
Fenomenologia delle configurazioni femminili dell’inconscio
L'autore Michael Crichton nel suo romanzo fantascientifico, Mangiatori di morte, descriveva un popolo, gli Wendol
(termine che indicava in realtà la "bruma nera" ossia la nebbia che accompagnava questa tribù nel compimento di
razzie e massacri) i quali veneravano un culto di natura matriarcale, poiché guidati nelle loro azioni dal volere di
una donna, la cui simbologia coincideva con la figura della Venere di Willendorf i cui reperti venivano rinvenuti
nei luoghi delle loro incursioni. La Venere di Willendorf appare nel videogioco Far Cry Primal.
Nella serie The Young Pope il cardinale Voiello è attratto dalla statua presente in Vaticano
Venere di WillendorfAttualmente in esposizione al Naturhistorisches Museum di Vienna
Simbologia del vaso:
involucro vegetale che libera il
seme, si apre per dar spazio al
frutto maturo, prototipo di un
contenuto vitale
Simbologia del crepaccio:
in cui precipita il viaggiatore
smarrito, fissazione, divoramento,
morte
Jacques Bril, Lilith. L’aspetto inquietante del femminile
Le figure femminili nei simboli
dell’immaginario
L’ARCHETIPO DELLA MADRE
CARL GUSTAV JUNG
Il concetto della Dea Madre è un elemento basilare nella
mente umana: la Dea madre fondatrice e la relativa sacralità
sono presenti nella mente di ciascuno ancora prima della
nascita, fanno parte dell’inconscio collettivo
Carl Gustav Jung, Gli aspetti psicologici
Dell’archetipo della Madre (1938)
In senso letterale: la madre, la matrigna, la nutrice, la bambinaia
In senso lato, la Chiesa, la Patria, il Cielo, la Terra, il Bosco, il Mondo
sotterraneo, la Luna
L’archetipo della Dea madre fondatrice e la relativa sacralità sono presenti nella mente di ciascuno ancora prima della nascita, fanno parte dell’inconscio collettivo
L’Archetipo della Madre
Il concetto della Dea Madre è un elemento basilare nella mente umana, un archetipo che si definisce in relazione al rapporto madre-figlio
Carl Gustav Jung, Gli aspetti psicologicidell’archetipo della Madre (1938)
IL LEGAME CON LA TERRA
Donne che mantengono vivo il legame con ciò che
da sempre le accomuna al dare la vita, alla fertilità
(Gea, Rea, Era)
IL LEGAME CON LA TERRA
Beyoncé
La famiglia Kardashian
Famiglia Tyrell, Game Of Thrones (2011-in corso)
Famiglia Ferraro, Tutto può succedere (2015-in corso)
Religiosa cattolica albanese, fondatrice dell'ordine religioso delle Missionarie della Carità
Il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta le è valso il Premio Nobel per la Pace nel 1979
In seguito alla sua morte, nel 1997, la Santa Sede ha intrapreso il processo di beatificazione, il secondo passo verso la santità.
DISCENDENZA DELLA MADRE BUONA:
MADRE TERESA DI CALCUTTA
MADRI MEDITERRANEE: ANNA MAGNANIBellissima
(Luchino Visconti, 1951)Maddalena Cecconi ha un'unica figlia, Maria, una
bambina di otto anni. Per organizzarle un luminoso
avvenire, Maddalena decide di farla partecipare ad
un concorso indetto dal regista Alessandro Blasetti.
Quando però raggiunge il suo scopo, al provino
vede la piccola Maria impacciata e piangente tra le
risate del regista sdegnata, rifiuta la parte che
viene offerta alla figlia.
Mamma Roma
(Pier Paolo Pasolini, 1962)Mamma Roma è una prostituta romana decisa a cambiare vita per suo figlio Ettore. Quando il suo protettore la lascia libera, si trasferisce col figlio inun appartamentino, Ettore trova un lavoro rispettabile, e i sogni di riscatto di Mamma Roma sembrano avverarsi, ma il protettore torna a sfruttarla.Il ragazzo, si dà a piccoli furti di strada. Finito in carcere, Ettore trova la morte in un incidente. Mamma Roma tenta il suicidio.
La ciociara
(Dino Risi, 1960)1943. Durante la seconda guerra mondiale, Cesira,
una giovane ragazza rimasta vedova, scappa da
Roma per sfuggire ai bombardamenti e si rifugia in un
paesino della Ciociaria insieme alla figlia tredicenne.
Quando arrivano gli alleati, le due donne fanno
finalmente ritorno a Roma, ma durante il tragitto,
vengono violentate dai soldati marocchini che
accompagnano gli alleati. La loro semplice vita é stata
violata per sempre.
Matrimonio all’italiana
(Vittorio De Sica, 1964)Per convincere Domenico, l'uomo del quale é stata l'amante per tanti anni, Filomena si finge in fin di vita. Ottenuto ciò che voleva però, l'uomo scopre di essere stato ingannato e tenta in tutti i modi di far annullare il matrimonio, ma Filomena ha un altro asso nella manica, gli confessa infatti che lui é il padre di uno dei suoi tre figli...
MADRI MEDITERRANEE: SOFIA LOREN
Tutto su mia madre
(1999)
Dopo la morte del figlio
Esteban, Manuela decide di
partire per Barcellona alla
ricerca del suo ex
compagno, un transessuale
che ora si fa chiamare Lola e
che il ragazzo, all’oscuro di
tutto, aveva sempre
desiderato incontrare.
Così, per soddisfare l'ultimo
desiderio del figlio, Manuela
intraprende un viaggio più
difficile di quanto pensi.
MATERNITÀ VISCERALE
“Alcuni pensano che i figli si facciano in un giorno. Ma ci vuole
Molto di più. Molto. Per questo è così atroce vedere il sangue di
un figlio versato per terra. Una fonte che scorre per un minuto e
a noi è costato anni. Quando ho scoperto mio figlio, era disteso
in mezzo alla strada. ho bagnato le mani nel suo sangue e le ho
leccate. Perché era mio. Gli animali li leccano, no? non mi
disgusta mio figlio. tu non sai cosa significa. In uno scrigno di
cristallo e topazi metterei la terra intrisa del suo sangue.”
Lluis Pasqual, Haciendo Lorca, basato su Nozze di sangue di Federico García Lorca, 1961
La madre oggetto
The Handmaid's Tale, Bruce Miller 2017 – in corso
Le amiche
Gilmore girls 2000-2007
Le casalinghe
Desperate Housewives (2004-2012)
Big Little Lies (2017-in corso)
Claire, Modern Family, (2009-in corso)
Nancy, Weeds (2005-2012)
Le lavoratrici
Cheryl, La vita secondo Jim (2001-2009)
Le coscienziose
Marge, I Simpson (1989-in corso)
Le matriarche
Fiona, American Horror Story, Coven (2014)
Imma, Gomorra (2014-2018)
Biancaneve e i sette nani (1937)
Biancaneve (2012)
La vera storia di Biancaneve (2001)
Medea, da Sposa abbandonata
a Madre Terribile
Il suo nome in greco significa "astuzie, scaltrezze", la tradizione la descrive come una maga dotata di poteri divini.
Si innamora di Giasone, arrivato in Colchide alla ricerca del Vello d'oro, e per aiutarlo uccide il fratello Absirto, spargendone i poveri resti dietro di sé.
Quando Giasone la lascia per sposare la figlia del re di Corinto, ella prima invia in dono alla sposa un mantello stregato, per farla morire avvelenata, poi uccide i suoi stessi figli per impedire a Giasone di avere una discendenza.
La Medea di PasoliniLa Medea di Pasolini è una
trasfigurazione del mito
tragico descritto nella Medea
di Euripide, un impasto di crudeltà
e innocenza, di barbarie e senso
del sublime.
L’intento del regista non è quello di
narrare la storia di Medea
attraverso gli eventi della
tragedia, ma di tradurre in
immagini le “visioni” di Medea,
lacerata di fronte al rapporto
irrisolto tra passato e presente,
che coincidono con due epoche
Distinte della stessa civiltà
Discendenza della Madre Terribile
nell’immaginario disneyano
Malefica
Drammatica e terrificante ne “La
bella addormentata nel bosco”, rimane una delle più memorabili
figure di malvagità
La Regina Cattiva
Misto di bellezza e cattiveria, in
“Biancaneve e i sette nani” è
ossessionata dal desiderio di
essere la più bella del reame
Discendenza della Madre Terribile
nell’immaginario disneyano
Crudelia De Mon
Arcinemica di ogni amante degli
animali, tenta di rapire i cuccioli
di dalmata per poterne fare una
pelliccia di lusso
Lady Tremaine
Quintessenza della cattiveria nei
confronti dei più deboli. Aspira
disperatamente a far sposare
una delle sue figlie al Principe, e
umilia continuamente la figliastra
Cenerentola
Psycho (1960)
Marion Crane insoddisfatta
impiegata di Phoenix taglia i ponti
con il suo passato: ruba
quarantamila dollari dal
suo ufficio e fugge in auto. Si ferma
al motel gestito da Norman Bates,
un giovane timido e impacciato che
vive con la madre in una sinistra
casa accanto al motel e che ha una
collezione di animali da lui stesso
impagliati. Mentre Marion fa la
doccia qualcuno la uccide. Il giorno
dopo il fidanzato e la sorella si
mettono alla sua ricerca, affiancati,
a un certo punto, dal detective
Arbogaste.
Discendenza della Madre
Terribile:
Mammina Cara (1981)
È la vita dell'attrice Joan
Crawford, vista con gli
occhi della figlia adottiva
Christine.
Siamo di fronte a una
nevrotica, alcolizzata, ora
isterica, ora paranoica,
scatenata a volte sui figli
con esplosioni di collera e
anche sevizie che
sfiorano il sadismo.
Joan Crawford con la figlia Christine
Arrivata a New York, dopo essersi laureata ed aver trascorso una vita in una
cittadina di provincia, Andy, trova lavoro come assistente di Miranda Priestly,
l'editrice di una delle più conosciute riviste di moda. Chiunque al suo posto si
riterrebbe fortunato, se non fosse per il carattere del suo capo che sa renderle
la vita talmente difficile. Dopo il primo colloquio, però Andy, si rende conto che
non saranno sufficienti ambizione e determinazione per sfondare nel mondo
della moda, così lontano dal suo stile, ma non si darà per vinta ed accetterà la
sfida...
Discendenza della Madre Terribile:
Il diavolo veste Prada (2006)
Madre Buona
Carattere
Trasformatore
Positivo
Carattere
Trasformatore
Negativo
Madre Terribile
GIOVANE STREGA
Madre Buona
Iside
Demetra
Carattere Trasformatore Positivo
Sophia
Le Muse
Carattere Trasformatore Negativo
Lilith
Circe
Sirene
Madre Terribile
Kali
Ecate
Madre - Vergine
Lilith: la prima donnaIl femminile ribelle
Lilith è la “prima Eva”: con Adamo,
rappresenta la prima coppia di esseri
umani, creati per rispondere a un
disegno divino di sottomissione della
donna all’uomo.
Jacques Bril, Lilith. L’aspetto inquietante del
femminile (1981)
Tra di loro nacque presto un conflitto
per la supremazia sociale; quando
Lilith si accorse che Adamo non
avrebbe mai riconosciuto la loro
eguaglianza, invocò il nome di Dio,
che le donò delle ali con cui fuggire
dall’Eden.
Lilith è associata alla sua natura selvaggia della femminilità: sensualità pericolosa e predatoria.
Stereotipo della donna-felino: • la donna-pantera• la donna-gatto
Donne-vampiro: succhiano la linfa vitale dell’uomo.
Lilith: la prima donnaIl femminile ribelle
Lilith: la prima donnaIl femminile ribelle
“Il bacio della pantera” (1942), la storia
di una giovane slava che non può
sopportare i rapporti carnali a causa di
un’ossessione per i felini: crede che
l’eccitazione sessuale possa
trasformarla in pantera seconda
un’antica leggenda Serba.
Come Lilith, che per una sua
autonomia da Adamo dovette
fuggire dal paradiso terrestre e
diventare un demone, così la
donna-pantera paga con la vita
la propria anomalia.
CATWOMAN
Batman Returns,
1992
Catwoman,
2004
Il cavaliere oscuro - Il
ritorno, 2012
Le vampire
Bella Swan, Breaking Dawn parte II (2012)
Elena, The Vampire Diaries (2009-2017)
Sookie, True Blood (2008-2014)
LE VAMPIRE
Vamp Vampiro
“A fool there was” di Frank J. Powell,
ispirato a una poesia vampiresca di Rudyard Kipling
Theda Bara: vero nome Theodosia de Coppet gli uffici
stampa dell’epoca inventarono la sua origine egiziana e
aristocratica per avvalorare l’immagine di ammaliatrice a
fosche tinte il suo nome è l’anagramma di Arab Death
(morte araba)
Donna fatale cinematografica: distrugge e manipola gli uomini
si trasforma in tigre (The tiger woman, 1917), in diavolessa
(The she-devil, 1918), Carmen (1915), Cleopatra (1917)
Il sabba delle streghe, F. Goya (1823)
Il combattimento delle amazzoni, P. P. Rubens (1620) La donna tentatrice, Cappella Sistina, Michelangelo (1473)
STREGHE, TENTATRICI E AMAZZONI
LE STREGHE
La seduzione come incantesimo
La donna che attrae e corrompe l’eroe:
• distogliendolo dal suo obiettivo;
• istigandolo a compiere azioni delittuose;
• rendendolo incapace di distinguere il bene dal male.
Potere narcotizzante della
seduzione: magia, misticismo,
stregoneria.
Maga Circe: tramuta gli uomini in
maiali. Corrompe Ulisse, simbolo
della razionalità strumentale
moderna.
«E tu forse giungi qui per liberare
loro? Io ti dico che nemmeno tu
farai ritorno, ma rimarrai là con gli
altri».
(Omero, Odissea, Libro X, Versi 284-306)
LE STREGHE
Medioevo: caccia alle streghe.
Bruciate sul rogo.
Le presunte streghe appartenevano
per lo più alle classi popolari ed
erano di solito vedove, prostitute,
levatrici, donne con una vita
famigliare infelice o irregolare.
Il marchio d’infamia spesso
si estendeva anche alla prole,
soprattutto se di sesso femminile.
LE STREGHE
Le streghe di Eastwick, (George Miller, 1987)
Daryil Van Horne, un facoltoso e misterioso uomo d'affari newyorkese, si trasferisce nella cittadina di Eastwick. L'uomo, grazie al fascino, seduce subito tre donne del luogo, Alexandra, Jane e Sukie. Ma ben presto le donne scoprono che Van Horne altri non éche una creatura diabolica venuta sulla terra per procreare eredi. Aiutate dai loro poteri paranormali e da pratiche magiche, Jane, Alexandra e Sukie rispediscono Van Horne da dove é venuto ma daranno poi alla luce tre bimbi, figli del demonio.
CHOCOLATLasse Hallström, 2000
Un giorno, nel minuscolo villaggio francese di
Lansquenet, arrivano la giovane Vianne con sua
figlia Anouk. Madre e figlia, appena arrivate, aprono
un negozio di cioccolata che, con la sua vetrina
scintillante e ben fornita, risveglia gli appetiti
nascosti o repressi della sparuta comunità.
In breve Vianne si costruisce una solida reputazione
ma... anche un nemico: il conte di Reynaud, convinto
che la cioccolata alla lunga causerà la rovina della città e del codice morale
che la governa. Alla lunga il dualismo sfocia in confronto aperto fra due
fazioni: favorevoli e contrari al negozio. Fra la schiera di sostenitori di Vianne
anche il giovane e misterioso Roux, che vive su una barca lungo il fiume. Roux
è in grado a sua volta di risvegliare il desiderio più sopito della giovane:
quello di essere amata da qualcuno.
Le terrificanti avventure di SabrinaRoberto Aguirre-Sacasa, 2018
Sabrina Spellman è all'apparenza una normale quindicenne con una vita
routinaria: va a scuola, esce con le amiche e con il suo ragazzo. Nasconde
però un'altra parte di sé: in realtà Sabrina è per metà umana e per metà
strega e per questo deve conciliare la sua duplice natura e combattere le
forze del male che la minacciano.
Incantatrici omeriche: le SireneNell’antica Grecia avevano corpi di uccello tanto maschili quanto femminili, profetizzavano il futuro e leggevano nel passato
Omero riferisce di due Sirene, ma ne nomina una soltanto: Imerope,“volto attraente»”
In Italia, erano al servizio di Persefone, dea della morte, con l’incarico di portarle le anime dei marinai, che facevano sfracellare sulle rocce con i loro canti melodiosi
Sul grande schermo sono figure
femminili in-cantano:
• Rita Hayworth (Gilda, 1946)
• Jessica Rabbit (Chi ha incastrato
Roger Rabbit?, 1988)
• Nicole Kidman (Moulin rouge!, 2001)
LE SIRENE
Yara e Irene, Sirene (2017)
Zucchero, A qualcuno piace caldo (1959)
Tokio, La casa di carta (2017)
Lolite, ragazzine ingenue
e, nello stesso tempo,
corrotte, acerbe ninfette
che ossessionano uomini
adulti con la loro spudorata
ed elettrica esistenza.
Queste vamp,
fatali a causa della loro
giovanissima età, sono
ben rappresentate da
Carrol Baker e Sue Lyon
Le lolite
Sue Lyon: la quindicenne interprete di “Lolita” (1962)
Puella
È l’archetipo della donna bambina e prostituta, che sa essere dolce e spietata, eternamente volubile, insoddisfatta, egoista,
con il fascino irresistibile della sua giovane età
LE LOLITE
Léon (Luc Besson, 1994)
Leon è un killer spietato ed efficientismo usato dalla mafia italiana: analfabeta, beve solo latte e
vive come una talpa con la sua pianta e la sua solitudine. Ma un giorno si imbatte in Matilde,
una ragazza dodicenne, figlia di un coinquilino, che vive con la matrigna prostituta, la sorellastra
ed il fratellino di quattro anni. Costoro vengono sterminati, per una partita di droga trafugata dal
padre di Matilde, da una squadra di agenti antidroga comandata da Stanfield un poliziotto
corrotto e tossicomane appassionato di Beethoven. Adottata la ragazza, Leon ne subisce il
fascino, e lei, infatuata dalla grezza semplicità e terribile efficienza di lui decide di imitarne i
metodi per vendicare il fratellino.
Louise Brooks: archetipo di tutte
le donne fatali del cinema
Una letale seduttrice può nascondersi
anche sotto l’aspetto dolce e ingenuo di
un viso pulito, come nel caso di Louise
Brooks nel film Lulù – il vaso di Pandora
(1928): la protagonista che si mostra
infantile nei modi e nei sentimenti, è
invece consapevole dell’attrazione che
involontariamente suscita negli uomini
che incontra.
La figura di Louise Brooks ispirerà anche
il disegnatore Guido Crepax, che
modellerà la sua spregiudicata
Valentina su immagine e somiglianza
dell’attrice.
Femme Fatales
Negli anni 30 la vamp
americana diventa
androgina, mascolina:
Marlene Dietrich,
Greta Garbo e Joan
Crawford
Attrici celebrate dai media
dell’epoca star dee (divine)
Femme Fatales
Greta Garbo: proclamata
“donna divina”, mito vivente
“dea” dominatrice e
pericolosa
“La tentatrice” (1926): porta
gli uomini alla distruzione,
ma si rovina per l’amore di
un uomo
“La carne e il diavolo”
(1927): nel ruolo di
un’adultera
Femme Fatales
Marlene Dietrich: seduzione
inquietante, dagli
atteggiamenti mascolini,
anticipa la moda
dell’ambiguità sessuale
“L’angelo azzurro” (1929):
interpreta Lola, una ballerina
di caffè che porta alla rovina
un professore di mezza età,
fino a costringerlo ad
umiliarsi in un amore senile
senza speranza
Femme Fatales
Seduzione subdola, rifiuto della maternità e potere della
sessualità utilizzata per piegare gli uomini al proprio volere.
La dark lady non è solo una fredda calcolatrice che
inganna unicamente per il proprio piacere, ma rappresenta il simbolo e il sintomo di un’evoluzione, della donna che
comincia a scoprire il proprio corpo non più solo come oggetto muto, ma come soggetto pensante.
LE DARK LADY
Gli anni Quaranta vedono
dilagare il cinema noir
americano e con esso la
figura della dark lady: la
donna pericolosa, perversa
e misteriosa, che convince
a delinquere uomini
sprovveduti o innamorati
La dark lady riduce gli
uomini a pupazzi manovrati
dai suoi intenti e perduti
nelle sue spire
LE DARK LADY
“La fiamma del peccato”
(1944): la S. interpreta una
cinica bionda che convince
un giovane sprovveduto a
ucciderle il marito per
incassare la polizza
assicurativa sulla vita, dopo
averlo sedotto
In seguito interpreterà spesso
il ruolo della vittima,
mantenendo però intatto
l’atteggiamento seduttivo e
affascinante
LE DARK LADY
LE DARK LADY
Dark lady: anni ‘40, donna sinuosa e
letale, come un serpente. Nascoste
dietro le forme avvolgenti di
casalinghe già allora disperate,
come Lara Turner ne Il postino
suona sempre due volte, si
nascondono donne forti e
determinate, disposte a tutto,
anche all’omicidio, pur di
ottenere la libertà e
l’affermazione.
Spesso a commettere il crimine è materialmente l’amante di passaggio, irretito dall’innocua, quanto letale, bellezza della vittima/carnefice.
Queste figure femminili, che compaiono soprattutto nel genere noir,popolano con forza un immaginario alimentato dalle vicende belliche, dauna mutazione antropologica che vede le donne prendere il posto nellefabbriche degli uomini andati in guerra, rimpiazzare egregiamente i giocatoridi baseball nel campionato (Ragazze vincenti),donne che hanno assaporato il potere dell’autonomia e ora non vogliono più tornare dietro i fornelli.
LE DARK LADY
La fiamma del peccato(Billy Wilder, 1944).
Il film, come in una sorta di
costante flash-back, ripercorre le
vicende dell’agente assicurativo
Walter Neff, circuito dal fascino di
una donna tanto bella quanto
dannata al punto da uccidere il
marito di lei.
LA DARK LADY
Per indicare quanto potesse essere devastante l’effetto seduttivo delle vamp cinematografiche si cominciò a parlare di bellezze “atomiche”
Rita Hayworth: inizia la sua carriera di donna fatale con “Sangue e arena”, in cui porta alla rovina un torero. Nel film che l’ha resa immortale, “Gilda” (1964), grazie anche alla celebre sequenza del ballo in cui la H. si sfila sensuale i lunghi guanti, è una donna crudele che sminuisce la virilità maschile.
LA DARK LADY
Orson Welles ne intuisce la malizia e la perfidia e le affida il ruolo di donna infedele e assassina ne “La signora di Shanghai” 1948.
Il nome del personaggio interpretato da R.H. , Elsa Bannister, sarà il cognome di una dark lady del fumetto italiano degli anni 60, Satanik
LA DARK LADY
Lana Turner: bionda platinata
dalla sensualità torbida, che
interpretò anche ruoli brillanti, ma
che resta famosa soprattutto
come dark lady, grazie al film “Il
postino suona sempre due volte”
(1946)
Nel film è Cora Smith, sensuale
moglie di un benzinaio che
convince un giovanotto, dopo
averlo sedotto, ad ucciderle il
marito. Ma dopo l’omicidio la
coppia scivola nel baratro del
crimine
LA DARK LADY
Oltre l’horror anche il giallo, il drammatico e il nero tornano a essere generi scelti per dare vita a indimenticabili figure di dark lady.
Appare sugli schermi in quegli anni Faye Dunaway, l’affascinante Bonnie in “Gangster story” (1967), ma è un film di Roman Polanski, “Chinatown” (1974), a consacrarla quale dark lady degli anni settanta. Indimenticabile nel ruolo della misteriosa donna che nasconde e protegge una figlia-sorella.
LA DARK LADY
Dan Gallagher, procuratore legale,
felicemente sposato e padre
affettuoso, incontra a un party Alex
Forrest, dirigente editoriale, la quale lo
cattura, ossessiva e insaziabile,
facendolo sua preda per un intero
week-end. Reduce dal non
programmato adulterio, che ritiene
un'avventura passeggera, Dan crede
di poter riprendere indisturbato la sua
vita. Ma Alex non gli dà tregua: tenta il
suicidio; gli telefona in ufficio e a casa;
dice di aspettare da lui un figlio
pretendendo che se ne assuma la
responsabilità; gli sottrae per lunghe
ore la figlioletta; e infine tenta di
assassinare la moglie convalescente
nella sua stessa abitazione.
Attrazione fatale
Adrian Lyne, 1987
Il detective Nick indaga su un omicidio compiuto con un punteruolo da
ghiaccio. Principale sospettata è una scrittrice di successo dai particolari e
scandalosi gusti sessuali. Tra i due nasce anche una contorta e perversa
relazione, che a poco a poco si complica a causa della
presenza di Beth, una psicologa del Distretto legata a Nick. Il caso va risolto
scavando nel passato che lega patologicamente le due donne.
Personalità narcisistiche: individui che riconoscono il proprio Io solo attraverso il
consumo di oggetti sé che puntellano e rafforzano la loro autostima. La persona
narcisista colleziona oggetti-sé. perdendo ogni capacità d’amare.
L’individuo affetto dalla patologia narcisistica lancia messaggi ambigui: da un lato il
continuo bisogno degli altri è profondo, ma, dall’altro, il suo amore per l’altro è
meramente strumentale; la ferita narcisistica spinge a una ricerca continua di
affermazioni che tuttavia non sono mai sufficienti a riempire un vuoto incolmabile.
Cersei, Game of Thrones (2011-in corso)
Le api simboleggiano l’operosità incessante e provvidenziale
tipica del femminile, il continuo prodigarsi per nutrire e
accudire
Le Amazzoni vivono in
una condizione sociale
simile alle api:
solo la regina è
fecondata dal maschio,
poi allontanato o ucciso,
le altre conducono una
vita virginale e pura
Le Amazzoni
Discendenza delle Amazzoni:
Elisabetta I
Chiamata la Regina Vergine, Elisabetta fu la quinta ed ultima monarca della dinastia Tudor
La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra provocò forti tensioni religiose nel regno; ci furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui fu coinvolta anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare
La sua epoca fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Cristopher Marlowe, Francesco Bacone
Discendenza delle Amazzoni:
Frida Kahlo
Pittrice dalla vita quanto mai travagliata
Nata nel 1910, figlia della rivoluzione messicana e del Messico moderno
Ebbe numerosi amanti, di ambo i sessi: il rivoluzionario russo Leon Trotsky il poeta André Breton, la militante comunista e fotografa Tina Modotti
Sposata con il pittore Diego Rivera, il suo rimpianto maggiore fu quello di non aver avuto figli
Jessica JonesXena
Arya Stark Wonder Woman
Dolores
Madre Buona
Iside
Demetra
Carattere Trasformatore Positivo
Sophia
Le Muse
Carattere Trasformatore Negativo
Lilith
Circe
Sirene
Madre Terribile
Kali
Ecate
Madre - Vergine
Musa - Sophia
Donne in grado di
costituire, al di là della
sessualità, un punto di
riferimento per la vita
degli uomini
Le Muse e Sophia
Figlie di Zeus e di Mnemosine, protette da Apollo, le Muse
rappresentavano l'ideale supremo dell'arte, ed erano
depositarie della memoria e del sapere.
Essenza ispiratrice e
creatrice, simbolo della
Filosofia e della Torah,
Sophia è saggezza
femminile che richiede
partecipazione; è vitale,
presente, sempre pronta
ad intervenire.
BeatriceDonna amata da Dante Alighieri e sua musa ispiratrice: si
dice che lui la vide solo una volta e non le parlò mai, per
alcuni si tratta di una figura inventata.
Storicamente, si pensa sia
Beatrice Portinari (1266-
1290), e che gli eventi
della sua vita siano legati
alla produzione del poeta.
Nella Divina Commedia
diviene una creatura
celestiale che
accompagna il pellegrino
nel Paradiso.
Discendenza della Musa:
King Kong (1933)
Confinato in un'isola preistorica denominata
Isola del Teschio, l'ultimo appartenente alla
sua specie, il gigantesco scimmione King
Kong, venerato come una divinità dagli
indigeni di una remota isola, viene scoperto
da una equipe cinematografica, catturato e
portato a New York in qualità di attrazione
turistica. Innamoratosi della bionda Ann,
esasperato dalla cattività, King Kong si libera
dalle enormi gabbie che lo contengono e
rapisce la giovane.
Salito sulla sommità dell’Empire State Building, terrorizza la città
con i suoi mostruosi ruggiti, finché non viene ucciso dai colpi di
mitra da alcuni biplani a motore.
In realtà, la Bestia vorace e distruttrice, colpita al cuore dalla Bella
gentile
La dottoressa ConstancePeterson, una giovane psicologa, s'innamora del dottor Edwards, nuovo direttore della clinica in cui lavora, ma dopo un po’si rende conto che lui ha dei problemi psicologici: spesso si comporta in modo strano e ha delle amnesie. L'uomo le racconta che in realtà è un ricercato e si chiama John Ballantine. Ma Constance, grazie ad una seduta ipnotica scopre la verità...
Discendenza della Musa:
Io ti salverò (1945)
Donna e musa
Shakespeare in love
(1998)
Londra, 1593. Un giovane
Shakespeare a corto di
ispirazione, incontra una
ragazza figlia di ricchi
borghesi, Viola De
Lesseps, che trascorre le
notti a sognare di poter un
giorno far parte di una
compagnia di teatro,
vietato alle donne.
Donna e musa
Shakespeare in love (1998)
Inseguendo quel che crede
essere il suo perfetto Romeo,
in realtà Shakespeare trova
la sua Giulietta.
Nel finale, le convezioni del
teatro e della vita vengono
rotte: non possono
condividere la vita, ma
recitano insieme nei panni
dei due tragici amanti.