GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI - unite.it · dinamiche sociali si caratterizza per un ricco...

23
1 PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003). ALLEGATO n. 1 al verbale di seconda seduta GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI CANDIDATO: dott. Ernesto Albanello Giudizio del Prof. Umberto Margiotta Il candidato presenta 24 pubblicazioni, in prevalenza articoli, di cui 2 saggi, in generale attinenti alle tematiche dell’orientamento scolastico e universitario e alle tematiche della relazione educativa e della costruzione del sé. Le sue attività didattiche si sviluppano prevalentemente nell’ambito dei corsi di perfezionamento e dei corsi di formazione degli adulti. Il candidato, di formazione psico- pedagogica, non rivela abito critico scientifico pedagogico né manifesta struttura metodica di ricerca in pedagogia generale e sociale. Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta Le pubblicazioni del dott. Albarello testimoniano un’attività di ricerca non occasionale nella quale prevalgono, in particolare, l’analisi di problematiche e questioni scolastiche, di pedagogia della comunicazione e di psico-pedagogia. Si tratta di una ricerca condotta con discreta conoscenza e sensibilità, in cui si segue un percorso teso a indagare i risvolti e l’apporto delle discipline psicologiche in campo educativo. La sua attività di ricerca, maturata in parallelo agli incarichi didattici svolti presso l’Università degli Studi di Teramo e accompagnata dalla pubblicazione di contributi scientifici, risulta nel complesso riconducibile all’area psico-pedagogica. Giudizio del Prof. Franco Cambi Il candidato presenta due volumi significativi legati alla pedagogia dell’ascolto e delle emozioni (Le qualità che sono in noi – 2003; A scuola di emozioni – 2003); sviluppati anche – e soprattutto – in direzione operativa. Il programma di ricerca del dottor Albanello attende di essere meglio identificato o sulla pedagogia generale o sulla didattica. Giudizio del Prof. Felice Rizzi Il curriculum rivela un’intensa attività didattica nell’ambito dell’orientamento scolastico e professionale. Le pubblicazioni denotano interessi culturali e di ricerca riguardanti lo sviluppo del potenziale umano e la figura del docente counselor. Giudizio del Prof. Angela Chionna Il Candidato ha una laurea in Pedagogia e svolge attività di psicologo e psicoterapeuta. La sua produzione scientifica attiene a temi di apprendimento dell’ambito professionale e si colloca nell’area della discipline psicologiche. In quanto tale essa non è possibile che sia presa in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

Transcript of GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI - unite.it · dinamiche sociali si caratterizza per un ricco...

1

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003). ALLEGATO n. 1 al verbale di seconda seduta

GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI

GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI

CANDIDATO: dott. Ernesto Albanello

Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

Il candidato presenta 24 pubblicazioni, in prevalenza articoli, di cui 2 saggi, in generale attinenti alle tematiche dell’orientamento scolastico e universitario e alle tematiche della relazione educativa e della costruzione del sé. Le sue attività didattiche si sviluppano prevalentemente nell’ambito dei corsi di perfezionamento e dei corsi di formazione degli adulti. Il candidato, di formazione psico-pedagogica, non rivela abito critico scientifico pedagogico né manifesta struttura metodica di ricerca in pedagogia generale e sociale.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

Le pubblicazioni del dott. Albarello testimoniano un’attività di ricerca non occasionale nella quale prevalgono, in particolare, l’analisi di problematiche e questioni scolastiche, di pedagogia della comunicazione e di psico-pedagogia. Si tratta di una ricerca condotta con discreta conoscenza e sensibilità, in cui si segue un percorso teso a indagare i risvolti e l’apporto delle discipline psicologiche in campo educativo. La sua attività di ricerca, maturata in parallelo agli incarichi didattici svolti presso l’Università degli Studi di Teramo e accompagnata dalla pubblicazione di contributi scientifici, risulta nel complesso riconducibile all’area psico-pedagogica.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

Il candidato presenta due volumi significativi legati alla pedagogia dell’ascolto e delle emozioni (Le qualità che sono in noi – 2003; A scuola di emozioni – 2003); sviluppati anche – e soprattutto – in direzione operativa. Il programma di ricerca del dottor Albanello attende di essere meglio identificato o sulla pedagogia generale o sulla didattica.

Giudizio del Prof. Felice Rizzi

Il curriculum rivela un’intensa attività didattica nell’ambito dell’orientamento scolastico e professionale. Le pubblicazioni denotano interessi culturali e di ricerca riguardanti lo sviluppo del potenziale umano e la figura del docente counselor.

Giudizio del Prof. Angela Chionna

Il Candidato ha una laurea in Pedagogia e svolge attività di psicologo e psicoterapeuta. La sua produzione scientifica attiene a temi di apprendimento dell’ambito professionale e si colloca nell’area della discipline psicologiche. In quanto tale essa non è possibile che sia presa in considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

2

CANDIDATO: dott. Gabriella Aleandri Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

La candidata è dipendente amministrativo della Facoltà di Medicina e Chirurgia e dal 1995 svolge attività di orientamento universitario con attenzione alle attività di Programmazione didattico-pedagogica del corso di laurea specialistica di Medicina e Chirurgia. Docente del corso integrativo di Pedagogia sperimentale presso la Scuola per educatori e comunità dell’Università di Roma 3 nel 1997/1998, dichiara di essere docente di Pedagogia Generale e sociale del corso integrato di Scienze umane nel corso di laurea in Logopedia dal 2001/2002 fino al 2003/2004, e docente di strategie didattiche e tecnologiche per l’integrazione dei disabili dall’a.a. 2003/2004. Presenta numerose traduzioni e curatele, 4 articoli e saggi tutti dedicati al tema della relazione d’aiuto e alle disabilità, 4 volumi dedicati: 1 al rapporto tra formazione e le dinamiche sociali, 1 all’analisi dei sistemi formativi nella prospettiva del lifelong learning, 1 infine consistente nella cura, aggiornamento e integrazione di un classico della pedagogia dello sport. Descrive 4 attività di ricerca di cui 1 nell’ambito degli indicatori dell’istruzione, e le altre tre dedicate alla relazione d’aiuto e alle nuove figure professionali nella formazione al lavoro dei disabili. La candidata presenta una indubbia quantità di lavori, caratterizzata tuttavia da una forte disomogeneità di interessi. L’analisi di merito, poi, delle singole opere, fatte poche eccezioni, rivela una indubbia capacità organizzativa di fonti informative diverse, una copiosa azione di traduzione di certo collegata alle fini responsabilità editoriali, ma non evidenzia né originalità né innovatività della sua produzione scientifica; scarsa continuità temporale della sua produzione scientifica rispetto al profilo del concorso in atto e nessuna significativa attività di ricerca collegata al profilo del concorso medesimo.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

Le tematiche di studio sviluppate nel corso dell’attività di ricerca evidenziano solide basi scientifiche e originalità nell’approfondimento di taluni filoni principali della Pedagogia generale. In particolare, la dott.ssa Gabriella Aleandri ha approfondito problematiche educative e formative relative alla filosofia dell’educazione e all’analisi dei sistemi formativi, della loro complessità e multiforme articolazione, nella contemporanea realtà sociale. In parallelo agli incarichi didattici ricoperti presso l’Università degli Studi “La Sapienza” e “Roma Tre”, ha svolto in particolare corrispondenti studi su aspetti specifici della Pedagogia generale e sociale, della Sociologia educativa, dei costumi didattici e delle strumentazioni tecnologiche per l’integrazione dei disabili, come risulta dalla cospicua pubblicazione di saggi. L’analisi della notevole e qualificata produzione scientifica fa risaltare la prospettiva di ricerca seguita dalla dott.ssa Aleandri, sviluppata con rigore di metodo e con puntuale approfondimento scientifico alimentato dalla conoscenza delle più moderne teorie socio-psico-pedagogiche. La Pedagogia generale si colloca al centro dei suoi interessi quale macro-ambito di cui prendere in esame gli aspetti più specifici del fare pedagogico che, trattati con altrettanta attenzione e propositivo spirito progettuale, vengono sempre ricondotti alla Pedagogia generale in quanto propria matrice di origine. Nel complesso sia l’attività didattica, sia quella di ricerca e di produzione scientifica del candidato, sviluppate con continuità sul piano temporale, sono congruenti con il settore scientifico-disciplinare M-PED/01.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

La candidata ha dedicato molto parte del suo lavoro scientifico alla edizione e presentazione di opere di autori, soprattutto stranieri (da Reboul a Hoefele, da Shapiro a Lî Thàn Khôi, a Ulmann),

3

che hanno apportato sollecitazioni significative nel dibattito pedagogico italiano. Si è occupata, in opere collettanee, come Studi di psicologia dell’educazione o i tre volumi su L’operatore dei servizi sociali, di aspetti centrali della pedagogia sociale (la relazione d’aiuto, in particolare). Le due opere più impegnative e organiche della Aleandri si collocano sulla frontiera, ancora, della pedagogia sociale, ma ne sviluppano, in modo organico e attento, aspetti legati all’“economia globale” e all’“evoluzione dei sistemi di formazione”. Il volume su I sistemi formativi risulta originale sulla sua ottica pedagogico-economica, sostenuta con ricchezza di riferimenti e confrontandosi col panorama internazionale degli studi in materia; dedicato a Formazione e dinamiche sociali si caratterizza per un ricco confronto con i classici della sociologia e per i densi riferimenti alla società tecnologica in atto. Per la collocazione su una frontiera così attuale della ricerca pedagogica e per la complessità e significatività del lavoro svolto, la candidata risulta idonea a ricoprire un posto di professore associato di pedagogia generale e sociale.

Giudizio del Prof. Felice Rizzi

La produzione scientifica evidenzia una ricchezza di tematiche culturali riguardanti in generale il rapporto tra la formazione e lo sviluppo economico e sociale e in modo più specifico, la relazione d’aiuto nella professione dell’operatore dei servizi sociali. Interessanti anche i contributi contenuti nel testo dell’Ulman. Il rigore metodologico e la chiarezza espositiva garantiscono la qualità degli scritti.

Giudizio del Prof. Angela Chionna

La candidata è laureata in Scienze dell’Educazione. Ricopre l’incarico di docente di Pedagogia Generale presso il Corso di laurea delle Professioni sanitarie dell’università “La Sapienza”. E’ direttrice della collana “Armando Scuola” dell’Armando Armando Editore e per la stessa collana ha curato la pubblicazione di molti volumi e di altri è stata traduttrice. La sua attività scientifica attiene alla Pedagogia del lifelong learning e alle questioni attinenti al rapporto tra formazione e scolarizzazione. I lavori relativi alla sua linea di ricerca presentano una corretta organizzazione pedagogica ed una coerenza dell’impianto di ricerca.

CANDIDATO: dott. Guido Benvenuto Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

Il candidato è dottore di ricerca in Pedagogia dal 1989/90 e ricercatore confermato dal 1999. Ha partecipato, fin dal 1985, ad una intensa attività di ricerca educativa e pedagogia sia in ambito nazionale che internazionale, collaborando sia con la IEA che con il Censis. A partire dall’a.a 1999/2000 ha tenuto corsi ufficiali di Pedagogia Generale prima e poi di Docimologia e di Pedagogia sperimentale (dall’a.a 2001/2002 fino ad oggi) in prevalenza presso l’università “La Sapienza” di Roma. Il candidato presenta numerose pubblicazioni scientifiche prevalentemente orientate ad indagare i temi della verifica e integrazione, del successo e insuccesso scolastico, della dispersione scolastica, dei risultati dell’apprendimento scolastico con particolare riferimento all’analisi delle abilità e delle competenze linguistiche. L’insieme delle pubblicazioni, se pur apprezzabile per il rigore metodico dell’analisi, la continuità e la rilevanza della collocazione nazionale e internazionale della ricerca prodotta, non appare congruente con il settore M-PED/01 e ancor meno con il profilo del concorso in atto.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

L’attività di ricerca del dott. Guido Benvenuto risulta orientata in due direzioni. Le tematiche educative, in particolare, sono sviluppate da un punto di vista didattico e sotto il profilo

4

docimologico. Così come emerge dalle pubblicazioni, per lo più articoli e saggi, e dalle attività didattiche, scolastiche e universitarie, la questione delle problematiche emergenti nella formazione dei giovani si interseca con gli aspetti più particolari dell’educazione, dell’educazione linguistica nello specifico, esaminati nella prospettiva di fornire strumentazioni e itinerari didattici tali da realizzare apprendimento e da rilevarne, attraverso una logica e adeguata impostazione docimologia, le incongruenze. L’osservazione della realtà scolastica e dei bisogni formativi conduce la ricerca verso l’analisi della condizione giovanile e delle modalità comportamentali dei giovani di fronte all’istruzione. Si tratta, dunque, di tematiche importanti, supportate da un discreto e propositivo lavoro di ricerca, che prende spunto in particolare da un contatto diretto con la moderna realtà scolastica. Tuttavia, la dimensione prettamente pedagogica risulta esaminata parzialmente, privilegiando di contro una impostazione di natura psicologica, didattica, docimologica dell’evento educativo.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

I volumi presentati dal candidato delineano un’area di ricerca psicopedagogia e scolastica organica e significativa, anche se da sviluppare secondo linee più personali.

Giudizio del Prof. Felice Rizzi

Le pubblicazioni sviluppano riflessioni ben fondate, soprattutto nell’ambito della didattica. Giudizio del Prof. Angela Chionna

Il candidato presenta una ricerca scientifica relativa al settore didattico e docimologico e perciò non congruenti con il concorso in oggetto.

CANDIDATO: dott. Anita Gramigna

Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

La candidata è ricercatrice confermata in Pedagogia generale dal 2000 ad oggi, presso l’università di Ferrara, e ha tenuto, per affidamento, sempre corsi di Pedagogia sociale prima presso l’università di Ferrara, poi presso le SSIS dell’Emilia Romagna e del Veneto. La candidata presenta 13 volumi, 4 curatele, 28 contributi in volumi collettanei e 4 articoli, di cui alcuni significativi contributi in lingua spagnola pubblicati su riviste latino-americane. Il quadro complessivo della sua attività scientifica appare originato da una sensibile attenzione ai temi della marginalità trattata con rigore epistemologico e acribia critica che integra continuamente e fecondemente la verifica storiografica e la ricostruzione storica con la tematizzazione pedagogica delle problematiche pedagogico-sociali di volta in volta affrontati. La qualità e l’originalità sia dei contributi come degli approcci è indubbia, così come evidenzia la rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e la loro diffusione all’interno della comunità scientifica (con particolare attenzione alla pedagogia dell’America Latina). Per la solidità e l’originalità dell’argomentazione e dei contributi di ricerca prodotti, il giudizio sulla maturità scientifica della candidata è pienamente positivo.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

Gli interessi che hanno caratterizzato la vasta attività di ricerca svolta dalla dott.ssa Anita Gramigna sono molteplici e rivolti principalmente all’analisi e allo studio dei fattori e delle problematiche inerenti il processo storico-educativo. Il suo lavoro di scavo ha privilegiato l’aspetto sociale delle vicende educative, attraverso una puntuale opera di ricostruzione storica, di reperimento e di esame delle fonti, nonché mediante una rassegna delle metodologie e dei

5

significati epistemologici di concetti e di modelli di analisi storica. L’ampio lavoro di ricerca, cronologicamente costante e svolto in concomitanza ad una intensa attività didattica universitaria, ha prodotto numerosi contributi scientifici sia in volumi monografici che in pubblicazioni collettanee in cui emerge un contributo notevole nella ricostruzione della scuola italiana nel XIX secolo, per comprenderne i processi atropo-culturali e le dinamiche riproduttive di se stessa e, specularmene, della società. Sebbene la candidata abbia condotto con rigorosa e precisa attività metodologica una mole non indifferente di studi e ricerche, quasi sempre coronate da esiti scientifici molto apprezzabili, pochi sono stati gli studi di carattere squisitamente pedagogico. Nel complesso, dunque, sia l’attività didattica, sia quella di ricerca e di produzione scientifica del candidato, sviluppate con continuità sul piano temporale, sono congruenti con il settore scientifico-disciplinare della storia della educazione e dei processi di formazione culturale.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

La candidata presenta una vasta produzione, di buona qualità scientifica, collocata su due diversi raggruppamenti disciplinari (MPED01 e MPED02). Sul primo di questi “fronti” si collocano, soprattutto, il Manuale di pedagogia sociale (un lavoro maturo e organico), tutto di mano della candidata, più alcuni volumi di cui ha la una curatela e due elaborati con Marco Righetti (con 50 pp. nel volume su Multimedialità e società complessa e 69 in quello dedicato alla “pedagogia della marginalità”). Sul secondo “fronte” si collocano le opere più organiche e personali della candidata (su De Amicis e sulla Storia della maleducazione). Pur apprezzando la qualità del lavoro svolto fin qui, si sottolinea l’ambiguità ancora presente della sua collocazione disciplinare e si attende una scelta esplicita di campo e, nell’ambito della pedagogia generale, un’ulteriore messa a punto del programma di ricerca.

Giudizio del Prof. Felice Rizzi

Il lavoro di ricerca si sviluppa su due approcci: uno nell’ambito della didattica e l’altro nell’ambito della pedagogia sociale. La produzione scientifica denota originalità nelle scelte tematiche (vedasi in particolare la storia della mala educazione e per una pedagogia della marginalità) e una metodologia di ricerca matura.

Giudizio del Prof. Angela Chionna La candidata è ricercatrice e si presenta con un’esperienza didattica maturata in ambiti disciplinari eterogenei, incluso quello della Pedagogia Generale e Sociale. La sua produzione scientifica è ampia, non sempre congruente nel settore e solo negli ultimi anni affronta questioni attinenti al settore scientifico per il quale è indetta la valutazione comparativa. Nell’ambito degli ultimi interessi di ricerca congruenti con il settore MPED/01 la candidata avvia la ricerca su questioni epistemologiche della Pedagogia Sociale e su problemi specifici relativi all’approfondimento tra educazione/multimedialità/società complessa. Nel complesso l’attività di ricerca e di produzione scientifica è apprezzabile e si propone maggiormente congruente con la storia dell’educazione, ma con buone aperture verso la dimensione della pedagogia generale e sociale.

6

CANDIDATO: dott. Paola Liporace

Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

La candidata è ricercatrice confermata in Pedagogia generale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della università di Chieti; ha ricoperto numerosi incarichi di docente nei corsi ufficiali pedagogici presso l’università di Chieti dal 1978/79 ad oggi. Nelle attività di ricerca focalizza, in particolare, la sua attenzione sul rapporto tra psichiatria e pedagogia nell’ambito delle scienze dell’educazione, con riferimento particolare ai temi della genitorialità e delle funzioni educative nella scuola. Le pubblicazioni comprendono numerosi saggi sugli stessi temi, di cui si distinguono le prime due ai temi della genitorialità e due ai temi del docente specializzato e all’integrazione scolastica del disabile. La candidata manifesta capacità di argomentazione e di analisi critica dei problemi esaminati, in tutti i suoi scritti, sebbene stupisca registrare una oscillazione tematica tra interessi propri della Pedagogia speciale e interessi della Pedagogia sociale, non assicurando quella continuità temporale della produzione scientifica che ci si aspetterebbe.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

L’analisi della produzione scientifica della candidata evidenzia un’attenta attività di ricerca su principali tematiche della Pedagogia generale. In particolare, il lavoro di ricerca si è sviluppato seguendo alcuni filoni principali, quali il ruolo della Pedagogia nella società odierna, la riflessione sul rapporto scuola-famiglia, la funzione dell’insegnante, la sua formazione e il suo aggiornamento, le modalità di lettura e comprensione del testo narrativo nella scuola media, e in ultimo l’elaborazione e la realizzazione dei processi di integrazione, intesi come una delle espressioni più significative della riflessione pedagogica. Le pubblicazioni, che cronologicamente coprono il periodo dal 1980 sino al 2002, risultano essere il risultato di quanto approfondito durante l’intensa attività didattica e di ricerca e, quindi, rappresentano il frutto di una riflessione scientifica puntuale e completa. In altri termini, il merito e il valore dell’attività scientifica della dott.ssa Liporace stanno nell’aver inquadrato all’interno del vasto pianeta della Pedagogia generale gli aspetti più specifici e le tematiche più particolareggiate. In particolare, il tema relativo all’integrazione trova il suo proprio e naturale inserimento nell’ambito della Pedagogia generale, venendosi a determinare come uno degli aspetti più qualificanti di tale disciplina. Nel contempo, durante gli anni di ricerca la candidata, oltre all’espletazione di attività didattiche universitarie, è stata docente e coordinatrice delle attività di Laboratorio nella SSIS di Chieti-Pescara. Nel complesso sia l’attività didattica, sia quella di ricerca e di produzione scientifica del candidato, sviluppate con continuità sul piano temporale, sono congruenti con il settore scientifico-disciplinare M-PED/01.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

La candidata presenta una serie di volumi (tre di cui è curatrice, con altri; uno scritto con Eide Spedicato; uno tutto suo: Una prova difficile per la scuola: l’integrazione dell’adolescente disabile) in cui si viene a delineare con precisione un modello di pedagogia sociale, dedicato soprattutto a tre aspetti cruciali della disciplina: la famiglia, la terza età, la disabilità. I volumi risultano ben organizzati, costruiti con chiarezza concettuale, orientati verso un modello di “pedagogia del sostegno” che risulta centrale ed efficace in tale settore dell’indagine pedagogica. Per la precisa sensibilità teorica e per la matura qualità del lavoro la candidata risulta idonea a ricoprire un posto di professore associato di pedagogia generale.

7

Giudizio del Prof. Felice Rizzi Il lavoro di ricerca si sviluppa soprattutto nell’ambito della pedagogia sociale. Le pubblicazioni evidenziano sicurezza metodologica e una profonda conoscenza delle tematiche dell’integrazione scolastica e familiare e della formazione degli insegnanti.

Giudizio del Prof. Angela Chionna

La candidata è ricercatrice di Pedagogia Generale dal 1980. Presenta un’attività didattica svolta prevalentemente nell’ambito disciplinare della Pedagogia Generale e Sociale. La sua produzione scientifica, congruente al settore, si presenta costante e continuativa, mette a fuoco alcuni nodi di interesse attuale della riflessione pedagogica. Ha indirizzato i propri interessi di ricerca su questioni di Pedagogia scolastica e Pedagogia degli adulti, con particolare attenzione ai problemi della formazione del docente, dell’integrazione scolastica, dell’educazione degli anziani. Di particolare interesse è l’attività di ricerca relativa ai problemi della marginalità condotta con continuità dal 1995 ad oggi, secondo approfondimenti condotti con successivi livelli di valutazione critico-interpretativa di questioni relative al piano pedagogico ed educativo-formativo. Il percorso di ricerca della candidata mostra ipotesi di lavoro interessanti e di buon livello teorico.

CANDIDATO: dott. Ivana Maria Padoan

Giudizio del Prof. Umberto Margiotta

La candidata, ricercatrice confermata dal 2004 presso l’università Ca’Foscari di Venezia, ha svolto didattica come docente ufficiale di corsi pedagogici presso lì’università Ca’ Foscari dal 1997, interessandosi costantemente dei rapporti tra psicologia, pedagogia e scienze sociali nella formazione degli educatori. A partire dal 1997 la sua intensa attività di ricerca-azione nei settori dell’intervento formativo e dell’azione sociale ha maturato una progressiva e originale riflessività critica e scientifica, esaminando la candidata le fonti delle scienze della formazione nella ricerca educativa e la cifra epistemica dell’agire comunicativo in ambito formativo e sociale. Il giudizio sulla maturità scientifica è, quindi, pienamente positivo.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

La dott. ssa Padoan presenta un cospicuo numero di saggi e articoli, oltre a monografie e a diverse pubblicazioni curate direttamente o in collaborazione, che testimoniano come tutta la sua produzione scientifica sia il frutto di un impegno continuativo e particolarmente approfondito indirizzato sui temi didattico-sperimentali, sebbene non siano trascurati gli aspetti pedagogici fondativi. In particolare, sono oggetto di studio e di ricerca le questioni relative agli aspetti tecnici e didattici degli insegnamenti e della formazione del docente. Argomenti di studio, questi, che accompagnati da una intensa attività didattica svolta presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia, hanno prodotto esiti scientifici apprezzabili nell’area scientifica della ricerca didattica e psico-pedagogica.

Giudizio del Prof. Franco Cambi

La candidata presenta una serie di volumi e di articoli, fra cui L’agire comunicativo (Roma, 2000), ampi e significativi, che vengono a delineare un maturo programma di ricerca in pedagogia generale.

Giudizio del Prof. Felice Rizzi

Le pubblicazioni evidenziano fondatezza di riferimenti scientifici e sicura competenza metodologica.

8

Giudizio del Prof. Angela Chionna

La candidata presenta una produzione scientifica cospicua, con articoli, saggi e monografie curate direttamente e in collaborazione. Si è interessata di temi attinenti gli aspetti didattici e sperimentali, con un primo abbozzo della ricerca pedagogica. Si apprezza l’impegno di ricerca, condotto con continuità e coerenza di contenuti, ma la produzione scientifica si colloca più opportunamente nell’are di M-PED/03.

9

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003).

ALLEGATO n. 2 al verbale di seconda seduta

GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI

GIUDIZI COLLEGIALI

CANDIDATO: dott. ALBANELLO ERNESTO

Si apprezza il programma di ricerca, pur rilevando una certa immaturità e una insufficiente congruenza con il s.s.d. della presente valutazione comparativa.

CANDIDATO: dott. ALEANDRI GABRIELLA

La candidata presenta con organicità il proprio progetto di ricerca che risulta ben orientato, pur manifestando esigenze di ulteriori approfondimenti.

CANDIDATO: dott. BENVENUTO GUIDO

Si apprezza l’impegno di ricerca svolto fin qui, pur nella constatazione della non congruenza con il s.s.d. della presente valutazione comparativa.

CANDIDATO: dott. GRAMIGNA ANITA Il profilo della candidata risulta significativo e ben orientato in Pedagogia Sociale, seppure ancora da approfondire.

CANDIDATO: dott. LIPORACE PAOLA La candidata ha sviluppato un programma di ricerca preciso e maturo, qualificato in ambito soprattutto psicopedagogia.

CANDIDATO: DOTT. PADOAN IVANA MARIA PADOAN La candidata svolge una interessante linea di ricerca con maturità.

10

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI

N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL

SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale)

PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI

DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^

serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003).

ALLEGATO “A” al verbale di terza seduta

DISCUSSIONE TITOLI SCIENTIFICI

GIUDIZI SULLA DISCUSSIONE DEI TITOLI SCIENTIFICI ESIBITI

GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI

CANDIDATO: dott. Albarello Ernesto

Giudizio del prof. Umberto Margiotta Il candidato non esprime alcun programma di ricerca e appare lontano dal possesso dei temi e delle metodologia della ricerca pedagogica.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta Il candidato espone in maniera chiara le sue motivazioni e le sue strumentazioni metodologiche nell’area di ricerca socio-psico-pedagogica.

Giudizio del prof. Franco Cambi Il candidato esprime con proprietà e chiarezza il suo programma di ricerca, manifestando un’attenzione prevalentemente orientata in senso psicologico.

Giudizio del prof. Angela Chionna IL candidato incentra la presentazione della sua linea di ricerca sul tema delle “emozioni” e la questione del “couseling scolastico” in relazione alla definizione di nuove figure professionali all’interno della scuola. Come si era già evidenziato dalla lettura delle pubblicazioni, la ricerca si colloca nell’ambito psicologico con una scarsa attenzione alla specificità della pedagogia.

Giudizio del prof. Felice Rizzi Il candidato esprime con chiarezza la linea di ricerca sulla “tematica emozionale”, evidenziando adeguata coerenza argomentativi-

11

CANDIDATO: dott. Aleandri Gabriella

Giudizio del prof. Umberto Margiotta

La candidata, invitata a presentare le linee peculiari del programma di ricerca sviluppato con le pubblicazioni, manifesta informazione diffusa, capacità di organizzazione e di collocazione dei suoi interessi nell’ambito della ricerca educativa nazionale e internazionale. Ma, sebbene sollecitata ad esplicitare il suo programma di ricerca, mostra di non riuscire ad esprimere ipotesi significative e originali alla ricerca pedagogica, pur individuando possibili punti di approccio.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

La candidata esprime con chiarezza e proprietà linguistica il suo percorso di ricerca, particolarmente interessante. Dall’individuazione e illustrazione dei nodi teorici attuali, determinati e caratterizzati da istanze educative passa all’esposizione in modo organico alle “soluzioni pedagogiche”, quali quelle legate al controllo e alla valutazione dei processi formativi. La sua prospettiva di lavoro scientifico appare particolarmente credibile e sostenuta da una ricco patrimonio teorico. I suoi risultati di ricerca e la sua attuale vocazione scientifica appaiono congruenti con il SSD MPEDO1.

Giudizio del prof. Franco Cambi La candidata espone con competenza e maturità il suo iter di ricerca, presentandolo anche con buona proprietà linguistica e finezza concettuale. In ragione di ciò, la sua ricerca è coerente con il settore scientifico M-PED/01.

Giudizio del prof. Angela Chionna

I suoi ambiti di ricerca nascono all’interno della Facoltà di Medicina in cui la candidata ha evidenziato una carenza di saperi pedagogici, soprattutto entro l’ampia area dell’assistenza medica. Esprime la necessità di concettualizzare la pedagogia nelle scienze umane; sviluppa la sua analisi nel più ampio contesto di analisi delle dinamiche formative, per la migliore attestazione della pedagogia della formazione lungo tutto l’arco della vita.

Giudizio del prof. Felice Rizzi La candidata espone con chiarezza le linee di ricerca e mette in luce buone capacità di contestualizzazione unite a competenze metodologiche.

12

CANDIDATO: dott. Gramigna Anita

Giudizio del prof. Umberto Margiotta

La candidata presenta in modo equilibrato, esplicito e argomentato il suo programma scientifico di ricerca in pedagogia sociale, argomentando in modo convincente sia l’originale tema della marginalità, sia i nodi problematici del rapporto tra pedagogia e pedagogia sociale, sia l’esplicita e continua cifra metodologica del suo lavoro di ricerca che coniuga la ricerca storica e storiografica con quella teorica ed epistemologica in pedagogia sociale.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta

La candidata illustra il suo percorso di ricerca che muove essenzialmente dalla ricostruzione di paradigmi storici consolidati, quali la marginalità, per pervenire in maniera incerta e audace soltanto a istanze teoriche per capire e intervenire nei processi educativi della società complessa. I suoi apparati metodologici di esclusiva estrazione storico-sociologica non le permettono una sicura navigazione nei problemi attuali della pedagogia.

Giudizio del prof. Franco Cambi

La candidata ricostruisce con organicità e precisione il suo programma di ricerca anche in campo più strettamente pedagogico, rispondendo, se pure in modo un po’ generico, ai quesiti relativi alla discontinuità nell’evoluzione di tale programma che le sono stati posti.

Giudizio del prof. Angela Chionna La candidata presenta una linea di ricerca volta ad indagare i rapporti tra formazione e società. Parte da ricerche di tipo storiche, nell’approfondimento del fenomeno della marginalità e secondo analisi di tipo empirico-osservative con prospettive di concettualizzazione di frontiera, tra pedagogia, antropologia culturale, interpretazioni di fenomeni comunicativi. Nella presentazione della sua linea di ricerca, la candidata conferma una collocazione nel settore storico, con l’accenno di uno sviluppo di tipo pedagogico che deve ancora trovare sicure linee di caratterizzazione epistemologica.

Giudizio del prof. Felice Rizzi

La candidata presenta le linee di ricerca evidenziando solide basi culturali, sicurezza nell’argomentare, nell’esporre. +

13

CANDIDATO: dott. Liporace Paola

Giudizio del prof. Umberto Margiotta

La candidata espone sull’evoluzione delle sue linee di ricerca, manifestando padronanza della loro collocazione nel quadro della ricerca pedagogica italiana e solida riflessività sulle implicazioni sociali ed educative dei temi focali assunti dalla sua ricerca. Suscita tuttavia qualche perplessità della discontinuità evidenziata nel passaggio dai temi della genitorialità alla formazione degli insegnanti.

Giudizio del Prof. Gaetano Bonetta La canditata espone con particolare chiarezza e sicura padronanza della disciplina il suo lungo itinerario di ricerca. A partire dagli interessi verso uno dei luoghi primari dell’educazione, la famiglia, fino a all’educazione dei diversamente abili e alla formazione degli insegnanti, illustra con proprietà linguistica e sicura dottrina una intesa attività che si avvale di studi ed esperienze fra le più qualificate del panorama accademico italiano. I suoi risultati di ricerca e le sue tendenze scientifiche attuali sono coerenti con il SSD MPED01.

Giudizio del prof. Franco Cambi

La candidata presenta con molta precisione concettuale e linguistica il proprio programma di ricerca, manifestando un’organica consapevolezza teorica di esso, come pure una sua costante curvatura verso gli aspetti empirico-sperimentali e pratico-educativi. La sua ricerca in tal modo è decisamente coerente con il settore scientifico M-PED/01.

Giudizio del prof. Angela Chionna La candidata presenta la sua linea di ricerca prevalentemente orientata ad approfondire il rapporto educazione e famiglia con particolare attenzione ai temi del disadattamento. Sottolinea la sua attenzione al rapporto tra pedagogia e le neuroscienza come atteggiamento solistico nei riguardi dell’uomo. Un aspetto di particolare interesse è quello dei modelli della formazione del docente di scuola secondaria e delle figure degli educatori, nella specifica questione dell’integrazione delle diversità. La candidata dimostra chiarezza nella organizzazione concettuale della sua ricerca ed esplicita un buon impianto di teoria pedagogica.

Giudizio del prof. Felice Rizzi La candidata presenta le linee di ricerca e rivela una solida preparazione culturale, sicurezza metodologica e chiarezza espositiva

14

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003).

ALLEGATO n. B al verbale di terza seduta

GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI

GIUDIZI COLLEGIALI

CANDIDATO: dott. ALBANELLO ERNESTO

Sviluppa con sufficiente organicità il proprio programma, pur nella scarsa attenzione alla specificità delle tematiche pedagogiche.

CANDIDATO: dott. ALEANDRI GABRIELLA La candidata presenta con sicurezza il proprio ambito di ricerca , che risulta efficace seppure da sviluppare ulteriormente.

CANDIDATO: dott. GRAMIGNA ANITA

La candidata espone con decisione e precisione la propria area di ricerca, che risulta ancora in sviluppo.

CANDIDATO: dott. LIPORACE PAOLA La discussione è stata efficace, ben condotta con sufficienti riferimenti teorici.

15

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003). ALLEGATO “A” al verbale di quarta seduta

GIUDIZI SULLA PROVA DIDATTICA DEI CANDIDATI

GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI

CANDIDATO: dott. Albanello Ernesto

Il dott. Albanello Ernesto, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di

lezione, per il tema contrassegnato con il n. 2 dal titolo “Pedagogia e psicologia:quale rapporto?”. Il dott. Albanello Ernesto ha iniziato la lezione alle ore 9,30 ed ha terminato alle ore 10,05. Giudizio del Prof. Cavallini Graziano Svolge una trattazione ampiamente sbilanciata sul versante psicologico con riferimenti inadeguati

alla pedagogia e nessuna considerazione della natura progettuale della pedagogia. Si disperde su una casistica sparsa trascurando i concetti fondamentali della pedagogia. Nessun riferimento al ruolo delle culture nella formazione umana e all’esigenza di tenere conto dei tipi di cultura nella valutazione degli esiti educativi.

Giudizio del Prof. Bonetta Gaetano Il candidato denota buone capacità espositive e riesce a sviluppare tempestivamente gli argomenti

della sua lezione. La conoscenza del tema non è del tutto soddisfacente, perché non è messo in luce il rapporto teorico fra le due discipline nell’ambito delle scienze dell’educazione. Prevale nell’esposizione una attenzione particolare alla psicologia scolastica, di tipo descrittivista e psicometrico.

Giudizio del Prof. Cambi Franco Il candidato manifesta, nella lezione, una competenza prevalentemente psicologica. La pedagogia

viene “ridotta” soprattutto a pedagogia scolastica e il rapporto tra pedagogia e psicologia viene risolto in direzione applicativa: la pedagogia appare un po’ come “ancilla” della psicologia. L’esposizione è vivace e chiara. Il riferimento a Baden Powell, in conclusione della lezione medesima, risulta un po’ estrinseco, se pure interessante.

Giudizio del Prof. Chionna Angela Il candidato muove dall’approfondimento del rapporto tra la pedagogia e la psicologia, partendo

dalla tesi che ambedue derivano da un sapere comune e che quindi possono essere definite “scienze misurabili”. Sviluppa una ricostruzione storica del rapporto e richiama il pensiero di Dewey passando a questioni di applicazioni psicopedagogiche all’interno della scuola. La “misurazione” è la categoria comune su cui il candidato costruisce e sviluppa il rapporto, orientando la pedagogia sullo sviluppo dei processi educativi e sottolineando il contributo della psicologia scolastica all’azione del docente. La lezione è articolata e si sviluppa con continuità e vivacità espositiva.Il linguaggio e il lessico appaiono adeguati all’impostazione della lezione e soprattutto a un’idea di Pedagogia Generale come ambito sperimentale e debolmente individuata nell’autonomia del suo piano fondativi e storico.

16

Giudizio del Prof. Rizzi Felice La lezione è esposta con chiarezza. I contenuti hanno riguardato soprattutto gli approcci

applicativi delle due discipline. Buone le capacità didattiche.

CANDIDATO: dott. Aleandri Gabriella Il dott. Aleandri Gabriella, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di

lezione, per il tema contrassegnato con il n. 5 dal titolo “La scolarizzazione nella società di massa: sviluppi sociali ed economici”.

Il dott. Aleandri Gabriella ha iniziato la lezione alle ore 10,20 ed ha terminato alle ore 11,00. Giudizio del Prof. Cavallini Graziano Ha svolto una trattazione di sociologia, economia e politica dell’educazione che non rivela alcuna

competenza specificamente pedagogica. Si è dispersa nella citazione di una miriade di dati senza essere riuscita a pervenire a una sintesi pedagogica. Non ha fatto alcun accenno ai problemi di definizione culturale dei progetti formativi, se non con citazioni marginali e considerazioni superficiali banali.

Giudizio del Prof. Bonetta Gaetano La candidata denota una buona capacità espositiva. Si esprime con proprietà di linguaggio e con

costanti riferimenti alla letteratura scientifica. Conosce molto bene l’argomento della lezione e riesce a svilupparlo con il necessario concorso interdisciplinare.

Giudizio del Prof. Cambi Franco La candidata muove da un’ampia, molto ampia, ma efficace e significativa contestualizzazione

della scolarizzazione, richiamando categorie importanti (razionalizzazione etc……) sia pure di scorcio della modernità e della contemporaneità. Sviluppa, poi, la condizione più specificamente attuale della scolarizzazione, tra post-industriale, massificazione della società, lifelong learning, presentandone con precisione le innvazioni epocali. La lezione viene svolta con linguaggio sicuro e con un argomentare organico che manifestano buona padronanza e anche sicura conoscenza della bibliografia più qualificata, nei vari ambiti disciplinari (dalla sociologia all’economia, alla pedagogia).

Giudizio del Prof. Chionna Angela La lezione si propone articolata e coerente nella trattazione e nello sviluppo, fra analisi storiche,

sociali e prospettive progettuali, con un ricco sostegno bibliografico e un’ampiezza di riferimenti alle scienze sociali e umane (antropologia, sociologia e filosofia politica) e un’analisi descrittiva e ricostruttiva del fenomeno della scolarizzazione e a spiegare gli sviluppi più evidenti e più direttamente attinenti ai diversi processi formativi. La candidata riconduce in ambito pedagogico l’ampiezza dei contributi di analisi sociale, concentrando la sua analisi sull’idea di “educazione per tutta la vita” e sugli sviluppi concettuali e pratico-operativi della stesa idea, in relazione alla speculare metafora di “società della conoscenza” e in relazione alle politiche nazionali ed europee e alle più accreditate indagini internazionali (INES, SIALS, OCSE, ISTAT, UNESCO, PISA). Il linguaggio e il lessico si presentano elaborati e appropriati e rendono la lezione specifica e congruente con il tema.

Giudizio del Prof. Rizzi Felice L’esposizione è chiara e ben strutturata. Ha utilizzato le fonti di documentazione degli organismi

internazionali e ha saputo individuare i principali filoni di ricerca delle politiche educative e i loro sviluppi.

17

CANDIDATO: dott. Gramigna Anita

Il dott. Gramigna Anita, in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di lezione,

per il tema contrassegnato con il n. 4 dal titolo “Il rapporto tra pedagogia e politica”. . Il dott. Gramigna Anita ha iniziato la lezione alle ore 11,35 ed ha terminato alle ore 12.15. Giudizio del Prof. Cavallini Graziano Ha inquadrato con molta proprietà e precisione, e in maniera esauriente e appropriata, il quadro

pedagogico e della letteratura pedagogica relativi al tema trattato. Rilevante la specificità del taglio pedagogico e il suo livello elevato concettualmente, in armonia con l’aggiornatezza fino all’attualità ultima della letteratura utilizzata. Attenta all’impianto metodologico e alle esigenze di rigorosa fondazione epistemologica. Apertura critica al confronto con l’evoluzione della consapevolezza epistemologica nell’ambito delle scienze naturalistiche. Sottolineatura della complessità e dell’utilità di una pluralità di chiavi di lettura dei processi educativi. Ben calibrata l’individuazione del rapporto tra teoria e prassi. Ottima sensibilità al ruolo dei contesti nella determinazione dei processi educativi e della credibilità dei progetti educativi. Particolarmente apprezzata la visione critica equilibrata del significato pedagogico delle nuove tecnologie. Dimostra ottima preparazione specifica, grande capacità di penetrazione e vastità di concezione.

Giudizio del Prof. Bonetta Gaetano La candidata, nello svolgimento della lezione, si serva dell’illustrazione di un corso di pedagogia

sociale destinato a studenti di un terzo anno di corso di studio della classe XVIII. Pertanto svolge il tema del rapporto politica/pedagogia nell’orizzonte operativo quasi esclusivo della pedagogia sociale e in particolare in riferimento ad un uso della politica nella pedagogia e nella sua progettualità educativa. La candidata, alla fine, non fa altro che illustrare un curriculum di educazione civica. Il nesso concettuale della “totalità” del rapporto fra pedagogia e politica rimane non svolto. Pertanto la trattazione non è coerente con l’enunciazione tematica. L’esposizione spesso ricca e forbita dal punto di vista del lessico disciplinare risulta a volte frammentaria e confusa, pregiudicando la comprensione di chi ascolta. Buoni i riferimenti bibliografici e la tensione di ricerca di nuove frontiere della conoscenza pedagogica.

Giudizio del Prof. Cambi Franco La candidata presenta con linguaggio sciolto e sicuro un iter storico-teorico della pedagogia

dell’emancipazione, soprattutto nell’epoca attuale. Delinea per sommi capi una analisi simmetrica di politica e pedagogia, seguendo una varia bibliografia da Dewey a Morin. La politica viene, però, ridotta a “ontologia relazionale”, da un lato, mentre la pedagogia viene riletta in chiave genericamente ermeneutica dall’altro. Ciò che viene rilevato nell’esposizione è, soprattutto, un quadro un po’ generico del pedagogico, concentrandosi poi sulla pedagogia sociale. Questa frontiera complessa (anzi ipercomplessa) viene trattata in modo teoreticamente debole e strategicamente unilaterale. Le competenze pedagogico-generali appaiono, nel percorso di ricerca della candidata, ancora in via di maturazione. Manca poi un più coerente e organico faccia- a- faccia tra pedagogia e politica. La lezione è costellata, inoltre, da alcune asserzioni generiche e da slogan “d’annata” senza vero e proprio approfondimento. La candidata ha fatto, però, uno sforzo intelligente per entrare nell’orizzonte teorico della pedagogia, sforzo che va considerato finora incompiuto. Buona la bibliografia usata, tutta attuale e di qualità, se pure attraversata in modo un po’ rapsodico.

Giudizio del Prof. Chionna Angela La candidata imposta la sua lezione indagando il senso pedagogico della politica, trascurando di

presentare le identità disciplinari delle due discipline e rendendo difficile ogni valutazione di relazione teorica e pratica dei due ambiti di sviluppo del pensare l’uomo e i suoi processi formativi. Prevale

18

un’analisi storica dell’idea di politica e pone la tematitazzione dell’educazione nello sviluppo, deriva/dall’idea di politica, piuttosto che nel pensare pedagogico. Presenta una sua idea di pedagogia attraverso l’enunciazione di categorie esplicabili in relazione al contesto sociale e soprattutto coerenti con gli sviluppi della sociologia e delle scienze pedagogiche, aventi connotazioni di tipo sperimentale. L’uso di termini e di questioni più propriamente afferenti al piano della filosofia dell’educazione sono usati con libertà interpretativa e riportati a uno sviluppo del discorso che si muove in maniera rapsodica e con incertezza d’uso fra i contributi che a diverso livello disciplinare e legittimazione del rapporto fra politica e formazione. Il linguaggio appare ridondante , non sempre puntuale, e scarsamente congruente con un’adeguata trattazione pedagogica del tema.

Giudizio del Prof. Rizzi Felice La lezione, esposta con linguaggio chiaro e appropriato, evidenzia padronanza dei contenuti,

capacità di coerenza argomentativi e notevoli capacità didattica.

CANDIDATO: dott. Liporace Paola Il dott. Liporace Paola in seguito a sorteggio e successiva scelta, ha optato, come prova di

lezione, per il tema contrassegnato con il n. 5 dal titolo “Le ricerche della pedagogia della famiglia oggi”.

Il dott. Liporace Paola ha iniziato la lezione alle ore 12,30 ed ha terminato alle ore 13,10. Giudizio del Prof. Cavallini Graziano Trattazione perfettamente pertinente, di buon livello e aggiornata rispetto a certe iniziative

pedagogiche, ma basata su una letteratura poco aggiornata. Apprezzato il tentativo di inquadrare la tematica affrontata in una visione interdisciplinare di ampio respiro: resta tuttavia la sensazione di un livello modesto di capacità di teorizzazione che delimita la possibilità di sintesi e di approfondimento. L’esposizione ha comunque il pregio dell’attinenza all’ambito pedagogico.

Giudizio del Prof. Bonetta Gaetano La candidata espone con chiarezza, con sobrietà e pertinenza linguistica la trattazione del tema.

Servendosi della saggistica e della bibliografia del settore svolge l’ampio e complesso argomento con ammirevole rigore scientifico e con efficace pertinenza metodologica, attraverso una esposizione articolata, coerente e sintetica. In tal modo riesce a dare un quadro esauriente e completo di quanto negli ultimi tempi è stato prodotto dal punto di vista teorico ed empirico nell’ambito della pedagogia della famiglia.

Giudizio del Prof. Cambi Franco La candidata sviluppa un’analisi attenta sulla complessità della famiglia attuale, svolgendola con

viva sensibilità e con precise problematicità. Si sottolinea, in particolare, un nuovo approccio necessario per costruire un’autentica “pedagogia della famiglia”, che è in votis nella ricerca contemporanea. Il lessico e le argomentazioni usati dalla candidata sono efficaci, appropriati e organici. La concettualizzazione, poi, di questo ambito sub-disciplinare della pedagogia si caratterizza per l’adeguatezza alla sua ricchezza e, appunto, alla sua stessa complessità. Buona la bibliografia usata e usata con riferimenti non “erratrici” o pienamente esornativi. Si apprezza, infine, il modello integrato di educazione familiare che la candidata è venuta a fissare, con precisione, nella sua trattazione del tema prescelto per la prova didattica, la quale risulta pienamente felice per chiarezza e densità ad un tempo.

Giudizio del Prof. Chionna Angela

19

La candidata elabora l’idea di Pedagogia della famiglia partendo da un’analisi storico-culturale dell’evoluzione della famiglia del persistente valore formativo del contesto familiare. Con puntualità concettuale pone l’ambito teorico di elaborazione della Pedagogia della famiglia oltre gli studi europei che e che si limitano alla elaborazione e allo sviluppo di progetti di educazione parentale. Si muove tra contesti pluridisciplinari e da essi trae indicazioni utili a ricomporre un’idea di famiglia aperta alla funzione educativa e propone un’identità disciplinare costruita intorno al paradigma al paradigma della relazionalità. Attraverso tale paradigma la candidata sviluppa un’analisi critico-interpretativa dell’esperienza di educazione di educazione familiare presenti nell’attuale contesto sociale e prospetta dinamiche educativo-formative coerenti con l’idea di pedagogia della famiglia. La trattazione, condotta con codice disciplinare appropriato, rivela la padronanza della letteratura scientifica dell’ambito pedagogico e la capacità di ricondurre nello stesso ambito i contributi delle scienze umane.. L’organicità, la chiarezza dell’esposizione e la puntuale articolazione dei temi qualificano il carattere pedagogico della trattazione.

Giudizio del Prof. Rizzi Felice La candidata ha esposto con padronanza e completezza il tema proposto, dimostrando interesse

per la ricerca e notevoli capacità didattiche.

20

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003). ALLEGATO “B” al verbale di quarta seduta

GIUDIZI SULLA PROVA DIDATTICA DEI CANDIDATI

GIUDIZI COLLEGIALI

CANDIDATO: dott. Albanello Ernesto La lezione, seppur articolata con linguaggio ed esposizione adeguati, è risultata assai sbilanciata in

senso esclusivamente psicologico, senza un adeguato approfondimento dell’identità e del ruolo della pedagogia.

CANDIDATO: dott. Aleandri Gabriella

La maggioranza dei Commissari, quattro su cinque, ritiene che la candidata abbia svolto una lezione di efficaci esiti espositivi, perfettamente coerente con le enunciazioni tematiche, di chiaro carattere pedagogico, in cui si rivela una considerevole conoscenza del tema che sviluppa in maniera articolata e interdisciplinare con rigore scientifico, ricchezza metodologica, con capacità di sintesi e utilizzando la letteratura internazionale. Resta l’osservazione di un Commissario “ che la candidata non ha svolto alcuna considerazione pedagogica” così come testualmente affermato dal prof. Graziano Cavallini.

CANDIDATO: dott. Gramigna Anita

All’unanimità viene riconosciuto il buon livello della trattazione, rilevando tuttavia immaturità e incertezze disciplinari.

CANDIDATO: dott. Liporace Paola

La Commissione apprezza la chiarezza e pertinenza dell’esposizione, come pure il modello interpretativo elaborato per una pedagogia della famiglia da parte della candidata. Si apprezza altresì la ricognizione storica e socio-culturale fatta, riconducibile a questo ampio problema della pedagogia. Un Commissario, il prof. Cavallini, rileva tuttavia che la letteratura utilizzata non è aggiornata.

21

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003).

ALLEGATO “A” al verbale di quinta seduta

GIUDIZI COMPLESSIVI COLLEGIALI FINALI

CANDIDATO: dott. Albanello Ernesto

Il candidato presenta competenze in campo psicologico che tenta di applicare alla pedagogia con risultati, finora, non soddisfacenti. Il prof. Cavallini precisa che il candidato non avrebbe potuto essere valutato in quanto la sua attività e la lezione svolta risultano essere estranee all’ambito e al settore scientifico disciplinare M-PED 01.

CANDIDATO: dott. Aleandri Gabriella La candidata presenta un’attività di ricerca pedagogica orientata prevalentemente alle tematiche

della pedagogia sociale, svolta in chiave economico-politica. I risultati della ricerca, così come la discussione dei titoli e la lezione consentono di apprezzare una sicura maturità scientifica e didattica, tale da ritenerla idonea a ricoprire un insegnamento di II fascia nel settore scientifico disciplinare M-PED 01. Il prof. Cavallini è convinto che la candidata non avrebbe potuto essere valutata in quanto i suoi titoli e la lezione svolta sono totalmente estranei al settore scientifico disciplinare M-PED 01.

CANDIDATO: dott. Gramigna Anita La candidata presenta un programma di ricerca orientato verso la pedagogia sociale che è in via di

maturazione e che, comunque, manifesta sviluppi interessanti. L’ambito in cui il lavoro scientifico della candidata si è maggiormente impegnato e distinto risulta essere quello relativo al settore scientifico disciplinare M-PED 02.

Il prof. Cavallini dissente dal presente giudizio che ritiene fuorviante e ingiustificatamente negativo, tenendo conto dell’ottimo livello sia della produzione scientifica, sia della lezione svolta e, in particolare, della continuità, della rilevanza nazionale e internazionale della suddetta produzione.

CANDIDATO: dott. Liporace Paola La candidata ha manifestato nei titoli scientifici, così come nella loro discussione e nella lezione

svolta, un significativo impegno di ricerca nell’ambito della pedagogia generale, con attenzione specifica alla pedagogia sociale e della famiglia. In tale ambito manifesta risultati di rilievo che esprimono maturità scientifica e capacità didattica. Pertanto, la si ritiene idonea a ricoprire un posto di docente di II fascia nel settore scientifico disciplinare M-PED 01.

22

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1 PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ASSOCIATI - NEL SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale) PRESSO LA FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO ( D.R. n. 574/P del 15 settembre 2003, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 74 del 23 settembre 2003). ALLEGATO “C” al verbale di quinta seduta

RELAZIONE FINALE

La Commissione, nominata con D.R. n. 166 del 17 maggio 2004, reso noto per via telematica e pubblicato nella G.U. -4^ serie speciale- n. 42 del 28 maggio 2004, così composta:

- Prof. Graziano Cavallini - Presidente - Prof. Gaetano Bonetta - Componente - Prof. Franco Cambi - Componente - Prof. Felice Rizzi - Componente - Prof. Angela Chionna - Segretario ha svolto i suoi lavori secondo il seguente schema:

- Seduta preliminare giorno 14 ottobre 2004 dalle ore 16.00 alle ore 18.00; - Prima seduta giorno 24 febbraio 2005 dalle ore 8.00 alle ore 9.15; - Seconda seduta giorno 24 febbraio 2005 dalle ore 9.15 alle ore 13.00; - Terza seduta giorno 24 febbraio 2005 dalle ore 11.00 alle ore 14.00; - Seduta preliminare/bis giorno 28 settembre 2005 dalle ore 11.00 alle ore 16.57; - Terza seduta/bis giorno 23 novembre 2005 dalle ore 8.30 alle ore 16.30; - Quarta seduta giorno 24 novembre 2005 dalle ore 9.15 alle ore 14.00; - Quinta seduta giorno 24 novembre 2005 dalle ore 14.30 alle ore 16.45;

La Commissione ha tenuto complessivamente n. 8 riunioni, iniziando i lavori il 14 ottobre 2004 e

concludendoli il 24 novembre 2005. Nella seduta preliminare (verbale seduta preliminare con allegato 1) la Commissione ha stabilito i

criteri di massima per la valutazione comparativa dei titoli presentati dai candidati. Nella prima seduta (verbale prima seduta) ha provveduto ad esaminare le pubblicazioni ed i titoli

presentati dai candidati. Nella seconda seduta (verbale seconda seduta con allegati n. 1 e n. 2) ha provveduto alla

enunciazione dei giudizi individuali (allegato n. 1) e poi di quelli collegiali (allegato n. 2) per ogni candidato e a stabilire il calendario per la discussione dei titoli e per l’espletamento della prova didattica.

Nella terza seduta (verbale terza seduta con allegati A e B) la Commissione ha proceduto alla discussione dei titoli per ciascun candidato ed alla successiva formulazione dei giudizi individuali (allegato A) e collegiali (allegato B) dei candidati; la Commissione ha fatto effettuare, inoltre, il sorteggio dell’argomento della prova didattica per ogni singolo candidato.

Nella seduta preliminare /bis la Commissione ha riavviato i lavori dopo la sostituzione del prof. Margiotta e la nomina del Prof. Cavallini.

Nella terza seduta/bis la Commissione ha proceduto al sorteggio dell’argomento della prova didattica per ogni singolo candidato (con Allegati 1 a-d e Allegato 2).

23

Nella quarta seduta (verbale quarta seduta con allegati A e B) la Commissione, eseguite le singole prove didattiche, ha provveduto alla valutazione delle stesse ed ha proceduto alla formulazione dei giudizi individuali (allegato A) e collegiali (allegato B) delle stesse.

Nella quinta seduta (verbale quinta seduta con allegati A, B e C) la Commissione si è riunita per procedere alla valutazione comparativa dei candidati sulla base dei giudizi collegiali già espressi al fine di formulare i giudizi complessivi finali (allegato A) per ognuno dei partecipanti alla procedura e, sulla base della valutazione comparativa, a dichiararne le idoneità nelle persone dei dott.ri Liporace Paola e Aleandri Gabriella.

Il prof. Cavallini ha presentato una relazione di minoranza (allegato B) La Commissione, ha, quindi, elaborato la relazione finale (allegato C). Il Prof. Cavallini, Presidente della Commissione, delega il prof. Bonetta a consegnare tutti gli atti

(costituiti da n. 2 copie dei verbali delle singole riunioni, dei quali costituiscono parte integrante i giudizi individuali e collegiali espressi su ciascun candidato e n. 2 copie della relazione finale riassuntiva dei lavori svolti), nonché un floppy disk al Responsabile amministrativo del procedimento.

La Commissione, all’unanimità, precisa che per puro errore materiale dovuto a correzioni

automatiche del word processor utilizzato nella redazione dei verbali, il dott. Albanello risulta essere in alcuni casi “Albarello”, mentre il dott. Aleandri risulta essere in alcuni casi “Oleandri”.

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante. Chieti, 24 novembre 2005 - Prof. Graziano Cavallini - Presidente

- Prof. Gaetano Bonetta - Componente

- Prof. Franco Cambi - Componente

- Prof. Felice Rizzi - Componente

- Prof. Angela Chionna - Segretario