WIZ - WaterIZe spatial planning: "Acquifichiamo" la pianificazione territoriale
GIS per la Pianificazione Territoriale e l’Analisi Ambientale · 2 Pianificazione Territoriale...
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GIS per la Pianificazione Territoriale e l’Analisi Ambientale
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Pianificazione Territoriale
gli enti locali sono chiamati a convertire in GIS i propri strumenti urbanistici
definendo le aree a rischio, le aree di salvaguardia, le aree di sviluppo urbanistico, i vincoli territoriali,
la zonizzazione acustica, le aree protette, ecc.
vedremo cosa occorre per il trattamento dei dati territoriali:
la raccolta, l’archiviazione e organizzazione delle informazioni, la costruzione del geodatabase, la
gestione dei piani informativi
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VIA Impatto Ambientale
Matrici d’impattoIndicatori
Valutazioned’Incidenza
VAS Stato dell’Ambiente
CriticitàAmbientali
ModellisticaAmbientale
Certificazione Iso14001 registrazione europea EMAS
Analisi Ambientale
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Applicazioni GIS e Cartografie
Agronomia, Pedologia, Scienze Forestali, Uso del Suolo, Mappa Colturale, Classificazione dei Suoli
Monitoraggio delle Aree percorse da Incendio, Stato di Salute delle Foreste, Inventario Forestali
Geologia, Idrografia, Idrogeologia, Geomorfologia
Studio di Bacino, Monitoraggio dei Fenomeni Franosi, Evoluzione dei Versanti, Dinamica Costiera e delle Zone Umide
Urbanistica, Studio del Paesaggio, Ingegneria Ambientale
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GIS
Geographical Information System
Sistema Informativo Geografico
sistema indica l’insieme degli strumenti utilizzati
informativo indica le informazioni contenute nel
sistemageografico si riferisce alla
rappresentazione dei dati in coordinate geografiche
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sistema informativo geografico
un GIS è un sistema informativocomputerizzato che permette
l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di
informazioni geografiche(geo-riferite)
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funzionalità GIS
. acquisizione dati
. georeferenziazione
. digitalizzazione
. query
. geoprocessing
. interpolazione
. layout cartografico
. site analysis
. webGIS
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modello dei dati
i dati vettoriali sono costituiti da punti, linee o poligoni: il punto viene individuato attraverso le sue coordinate reali (x1, y1) linea e poligono attraverso la posizione dei nodi (x1, y1; x2, y2; ...)
a ciascun elemento è associato un record nel database, che contiene gli attributi dell'oggetto rappresentato
la cartografia vettoriale è particolarmente adatta alla rappresentazione di dati che variano in modo discreto
pozzi
strade
uso del suolo
città
confini amministrativi
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il modello dei dati
i dati raster rappresentano il mondo reale attraverso una matrice di celle, o pixel,
generalmente di forma quadrata
a ciascun pixel sono associate le informazioni del tema
la dimensione del pixel, unità di misura (metri, chilometri etc.), è strettamente legata
alla precisione del dato
la cartografia raster è adatta alla rappresentazione di dati con variabilità continua
(modello digitale del terreno, acclività del versante, pH del suolo)
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dati raster
l’immagine raster ha forma regolare
(somma dei vari pixel)
laddove non c’èinformazione si ha un
“no data”
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dati raster
il formato raster èparticolarmente
utilizzato per rappresentare le
variazioni:
- temperatura dell’aria e dell’acqua,
- quota del terreno,
- livello di inquinamento nel
suolo,
- campi elettromagnetici
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foto aerea – immagine satellitare
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classificazioni
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interpolazione
i piani informativi raster sono ottenuti per interpolazione di dati puntuali, la loro risoluzione dipende dal numero
di punti (misure): es. un censimento di pozzi
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raster analysis
geostatistica:predire il valore di una variabile in un punto, a partire
dalla misurazione diretta di valori in altri punti
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DEM - DTM
nel DEM (Digital Elevation Model) ogni cella porta dentro di sé il valore numerico relativo alla quota media
all’interno dell’area coperta dalla cella stessa la dimensione della cella è definita come
“risoluzione” del DEM
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DEM - DTM
il modello digitale del terreno trova applicazione in numerosi casi:
progettazione di strade, dighe, cave
architettura del paesaggio, specialmente nell’analisi di visibilitàper determinare l’impatto ambientale di certe opere
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drappeggio di ortofoto sul DEM
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analisi di bacino
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studio dei fenomeni - indicatori
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matrici
possono essere rappresentate nella forma di matrice di celle regolare
grandezze, quali:
· l’ altezza della falda,
· la temperatura dell’aria o dell’acqua,
· la quantità di precipitazioni,
· il livello di inquinamento del suolo
1 2 8 3
4 6 5 5
7 3 9 6
8 8 4 3
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combinazione di matrici - map algebra
ovvero l’uso di equazioni
matematiche sui valori dei pixel di due o più
raster
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map algebra
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map algebra
misura dei parametri dell’infiltrazione potenziale
nei suoli:
pendenza dei versanti
+
uso del suolo
+
permeabilità del suolo
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parametri: A = R * K * LS * C * P
A quantità media di suolo erosa annualmente per unità di superficie t/(ha*year)
R fattore di erosività della pioggia (MJ * mm)/(h*ha* year)
K fattore di erodibilità del suolo (t * ha * h)/(ha * MJ * mm)
LS è il fattore topografico (adimensionale)
C fattore di copertura del suolo (adimensionale)
P fattore delle pratiche agricole (adimensionale compreso tra 0 e 1)
erodibilità dei suoli
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Progetto Agrieco – Forlì Cesenatutela ambientale, gestione integrata e tipicità del territorio
criticità ambientali
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criticità ambientali
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criticità ambientali
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criticità ambientali
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criticità ambientali
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criticità ambientali
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L'organizzazione e il trattamento dei dati GIS
Geodatabase, query e geoprocessing
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Prima di iniziare...brevi cenni sui database
Un database è una raccolta di dati consistenti, organizzati e persistenti, gestiti da un Sistema di Gestione di DataBase (o DBMS)
Un DBMS è un software o un insieme di software dedicato all'amministrazione di un database nel rispetto di alcuni requisiti, quali:La sicurezza;L'affidabilità;L'integrità;L'indipendenza dei dati;La prestazione;La gestione degli accessi concorrenti.
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I database relazionali
Fra i vari modelli di database sviluppati dagli anni '50 dello scorso secolo in poi, quello RELAZIONALE è tuttora il più utilizzato, tantoda divenire praticamente uno standard anche per la gestione dei
dati geografici in un GIS
La caratteristica vincente del modello relazionale sta nella sua estrema semplicità:
Un database relazionale è costituito da una o più relazioni (tabelle) le relazioni costituenti il database possono essere messe in
relazione fra loro
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PARTICELLA
NUM_PART NUM_FG USO AREA VAL
25 15 Seminativo semplice 2,5 1034,65
26 15 Seminativo semplice 3,1 1270,34
27 15 Bosco di latifoglie 10,4 850,86
25 14 Oliveto 1,7 2166,52
34 18 Seminativo semplice 4,6 2395,47
Tab. 1
Particella (NUM_PART intero;NUM_FG intero;USO testo;AREA reale;VAL reale)
La relazioneSchema della relazione:
Istanza della relazione (anche detta tabella):
record
Campo (attributo)
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I database geo-relazionali
Il modello relazionale, descritto nei paragrafi precedenti, è molto potenteper la rappresentazione e manipolazione di basi di dati tradizionali, maquando si vanno a trattare dati di tipo geografico, esso non possiede gli
strumenti sufficienti per fornire una efficace modellazione della parte geometrica di tali dati.
Per ovviare a questo inconveniente, sono state concepite estensioni specifiche per la gestione dei dati geografici.
Il modello relazionale tradizionale è stato in questo modo trasformato in un modello geo-relazionale.
Attualmente, il modello di riferimento a livello europeo per i databasespaziali è
ISO TC211 DIS 19125- 1 “Geographic Information – Simple feature access”
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I database geo-relazionali, cont.Un database geo-relazionale è un GEODATABASE e viene gestito da
un geo DBMS. Le sue caratteristiche principali sono:
essere un DBMS;
possedere un modello dei dati che preveda anche dati spaziali(usando l'ISO TC211 DIS 19125- 1) ed un linguaggio di interrogazione capace di manipolarli;
Quindi un geoDBMS deve poter gestire dati geografici ed alfanumerici assieme; deve inoltre poter gestire le relazioni esistenti fra elementi
geografici.
Esempio: il geoDBMS deve poter rispondere a domande del tipo: “quanti sono i pozzi privati nel territorio del Comune di Firenze?”,oppure:“quali edifici si trovano a meno di 120 metri dalla linea ad alta tensione?”
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Le query sugli attributi
Le query rappresentano operazioni di interrogazione sui piani informativi geografici. Esse, attraverso la selezione di recordall'interno della tabella degli attributi, così come attraverso la
selezione di elementi spaziali, sono capaci di rispondere aparticolari richieste dell'utente di mostrare sottoinsiemi di dati sulla
base di condizioni imposte.
Per esempio, attraverso una query, si può rispondere alla seguente domanda: “Quanti sono i pozzi con profondità maggiore di 30metri?”. Oppure: “Quali sono i comuni italiani con popolazione inferiore a 10.000 abitanti?”. O anche: “Quante sono le stazioni
meteorologiche presenti nel comune di Pisa?”
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Una query sugli attributi applicata ad un piano informativo GISseleziona un certo numero di record nella tabella degli attributi di
quest'ultimo e, contestualmente, gli elementi geografici (ogeometrie) legati ai suddetti record. Una volta eseguita la query,sarà quindi possibile vedere quanti e quali record saranno stati selezionati nella tabella ed i corrispondenti elementi nello spazio
geografico.
Effetti di una query
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Espressione della query
Record selezionati
Geometrie selezionate
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Linguaggi di interrogazionePer effettuare una query in un database (geografico e non) è
necessario scrivere un comando in un particolare linguaggio. Già dadiversi anni il linguaggio standard per le query è SQL (Structured
Query Language).
La sintassi di query è, nella forma più semplice:
SELECT [Campi] FROM [Tabella] WHERE [Condizione]
ad esempio, nella diapositiva precedente la query mostrata aveva
espressione:
SELECT * FROM dati_nord dorgali_n_poly WHERE [UDS] = 321
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Le query nei software GISil caso di ARCGIS 9.x
In ArcGIS 9.x lo strumento pereffettuare le query sugli attributi si chiama Select by Attributes
Elenco dei campi della tabella
Operatori
Valori ammissibili per un dato campo
Espressione della query
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Esempi di query semplici
1.In un layer di pozzi si selezionino tutti i quelli ad uso domestico;
2.nel solito layer di pozzi, si selezionino tutti quelli che hanno profondità
superiore a 20 metri;
3.in un layer di viabilità, si selezionino i record corrispondenti ad una certa
strada (p.es. Via Garibaldi) per sapere di quanti segmenti stradali è
composta;
4.in un layer rappresentante edifici, si selezionino i record corrispondenti a
tutti i fabbricati presenti ad una certa data;
5.in un layer dell'uso del suolo, si selezionino tutti i poligoni corrispondenti
ad oliveto, ne si registri il numero e si determini l'area in ettari.
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Esempi di query multiple
1.in un layer di viabilità, si selezionino le strade (attualmente asfaltate) che esistevano già ad una certa data;2.individuare, all'interno di un layer dell'uso del suolo, tutte le aree siadi oliveto, sia di vigneto, che superano una determinata estensione;3.in un layer di pozzi, selezionare tutti i pozzi domestici e domestici ad uso irriguo e calcolare la media della portata;4.in un layer rappresentante gli hotel, selezionare quelli a quattro stelle che hanno anche la piscina.
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La query spaziale ha struttura analoga a quella già vista per la querysugli attributi, con la differenza che, in questo caso, le condizioni
interessano la componente geometrica del dato e comportano l’utilizzo diproprietà e relazioni spaziali. Come per le query sugli attributi, anche le query spaziali selezionano contestualmente sia la parte geografica, sia
quella tabellare del dato.
La query spaziale
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1.selezione attraverso puntatore
2.selezione sulla base della distanza
3.selezione sulla base di elementi che contengono
4.selezione sulla base di elementi contenuti
5.selezione sulla base di elementi che si intersecano
Le query spaziali basate sui quattro criteri 2, 3, 4 e 5 vengono effettuate utilizzando particolari operatori, detti geo-relazionali, che sono contemplati nei geoDBMS
La selezione può avvenire fondamentalmente secondo cinque criteri,che individuano altrettanti tipi di query spaziali:
Modalità di selezione spaziale
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Selezione attraverso puntatore
Questo tipo di interrogazione è quello più semplice ed immediato.Richiede che l'utente individui personalmente gli elementi geografici da
selezionare sulla base di un criterio visivo.
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Selezione sulla base della distanza
Questo tipo di selezione èpiù articolato e complesso.
Riguarda elementi(puntuali, lineari o areali)
di un dato layer che si trovano entro od oltre una certa distanza rispetto aduno o più elementi di un
piano informativo diriferimento.
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Selezione sulla base di elementi che contengono
Partendo da un elemento dato (puntuale, lineare o areale), questa operazione consente di identificare l’elemento areale che lo contiene.
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Selezione sulla base di elementi contenuti
Dato un elementoareale, si vogliono
selezionare gli elementi in esso contenuti. Questi ultimi possono essere di tipo
puntuale, lineare oanche poligonale.
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Selezione sulla base di elementi che si intersecano
Un ulteriore caso èquello dell’intersezione(intersect). In questo modo si selezionano tutti quegli elementi lineari o areali che
intersecano elementi lineari o areali di un layer di riferimento.
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Le query spaziali nei software GISIl caso di ArcGIS 9.x
In ArcGIS 9.x lo strumento pereffettuare le query spaziali si chiama Select by Location
Elenco dei layer su cui eseguire laselezione
Operatori geo-relazionali
Layer di confronto
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Esempi di query spaziali
1.Quali e quanti edifici all'interno del Comune di Lastra a Signaintersecano zone a pericolosità per frana estremamente elevata;2.selezionare tutte le strade asfaltate che attraversano corsi d'acqua;3.nel contesto del monitoraggio del rischio idraulico, selezionare quali edifici si trovano entro 10 m da un corso d'acqua;4.selezionare tutte quelle particelle che hanno al loro interno pozzi ad uso domestico;5.localizzare i pozzi, sia pubblici, sia privati, che si trovano in zone dove la vulnerabilità della falda è molto alta.
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Con il termine geoprocessing, traducibile in “geo-elaborazione”, si intende l'insieme di tutti i processi che permettono di elaborare i dati (nello specifico quelli vettoriali) o crearne di nuovi attraverso funzioni
analitiche basate sulle relazioni spaziali esistenti tra gli elementi geografici. Questi processi di trasformazione generano nuova
informazione a partire da dati esistenti.
Il geoprocessing
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Se si vuole calcolare l'area di rispetto di un pozzo, in un GIS questa operazione è condotta come funzione di geoprocessing definita
“buffer” rispetto ad un punto.
Essa calcola la superficie definita dal cerchio di raggio r avente il suo centro sul punto in questione.
Esempi di funzioni di geoprocessing
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Se si ha la necessità di limitare l'estensione di un dato vettoriale ad una specifica area di interesse (p. es. ad una circoscrizione
amministrativa), si deve utilizzare uno strumento che “ritagli” il dato inquestione secondo i limiti dell'area.
La funzione di geoprocessing apposita si chiama “Clip” (“tagliare” ininglese) e che appunto usa i limiti della regione di interesse per
tagliare al suo interno il layer vettoriale
Esempi di funzioni digeoprocessing, cont.
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Le funzioni di geoprocessing, tipicamente, prendono uno o più dati diingresso (input), vi applicano una operazione e restituiscono il risultato
come dato(i) di uscita (output).
Nei GIS (p.es. ArcGIS), lefunzioni di geoprocessingsono gestite attraverso icosiddetti wizard, ossia una serie di finestre didialogo estremamente
“amichevoli” che guidano l'utente attraverso i vari
passi necessari all'esecuzione del processo
di elaborazione.
Le funzioni di geoprocessing nei software GIS:l'esempio di ArcGIS 9.x
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Le principali funzioni di geoprocessing
•Dissolve;
•Append;
•Clip;
•Buffer;
•Overlay – Intersezione;
•Overlay – Unione;
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La funzione “dissolve” agisce su elementi di tipo poligonalee serve ad eliminare (dissolvere) le polilinee in comune fra
due poligoni sulla base di un criterio, allo scopo diaggregare i suddetti poligoni ottenendone uno solo. Tale
criterio può essere, ad esempio, l'uguaglianza di uno o piùattributi.
Esempio di applicazione: aggiornamento dell'uso del suolo.Nuovi poligoni aggiunti, aventi la sigla uguale ad altripoligoni adiacenti vengono dissolti con questi ultimi
Dissolve
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Esempio di dissolve
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Append
La funzione di append, la cui traduzione in italiano è“aggiungere” o “annettere”, è quella di creare un nuovo
layer a partire da due o più layer adiacenti (in senso spaziale). Va da sé che i layer adiacenti devono essere costituiti dalle medesime primitive geometriche (punti,
linee o poligoni) e devono essere riferiti allo stesso sistema geodetico-cartografico.
Esempio di utilizzo: layer tematici tagliati rispetto a formati cartografici (p.es. CTR) devono essere combinati
spazialmente per formare un unico layer
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Esempio di append
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La funzione clip viene utilizzata quando si vuole ritagliarela parte spaziale di un piano informativo utilizzando un
altro layer come un'astratta “formina per biscotti”.
Il risultato di questa operazione sarà un terzo pianoinformativo, che, da un punto di vista spaziale, ha
assunto la forma esterna del layer di taglio, mentre da un punto di vista alfanumerico, possiede il medesimo
schema della tabella di partenza, ma con un numero di record pari agli elementi presenti all'interno della
“formina”.
Esempio di applicazione: limitare l'estensione di un layertematico ad una certa area di interesse
Clip
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BufferIl buffer è una funzione di geoprocessing che permette didefinire aree di rispetto di elementi geografici attraverso lacreazione, attorno a questi ultimi e ad una certa distanza,
di un nuovo layer poligonale, definito appunto pianoinformativo di buffer.
Utilizzo molto ampio nell'analisi ambientale
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Overlay topologico
Le funzioni di overlay topologico rappresentano strumenti dianalisi estremamente potenti, senza i quali un GISmancherebbe di indispensabili capacità di analisi
Concettualmente, l'overlay topologico consiste in unincrocio fra due piani informativi, e coinvolge sia la parte
spaziale, sia la parte tabellare del dato.
Questo incrocio non è però solamente una semplice sovrapposizione visiva, ma una segmentazione degli
elementi grafici, che influenza anche la parte alfanumerica.
Si tratteranno qui i due operatori di overlay:L'unione e l'intersezione
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Unione
L’unione di due piani informativi A e B (A U B) consiste in un terzo piano informativo U, contenente gli elementi
grafici e gli attributi dei due layer di input, la cui estensione spaziale è pari all’estensione di A e B messi insieme e i cuiattributi sono costituiti da tutti i record che appartengono
ad A o a B o ad entrambi
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Intersezione
l’intersezione di due piani informativi A e B (A ∩ B), si ottiene un terzo layer I che contiene gli elementi grafici e
gli attributi dei due layer di input, la cui estensione spaziale è pari alla superficie in comune sia agli elementidi A che a quelli di B e i cui attributi contengono i record
appartenenti sia ad A che a B
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•L'overlay topologico può essere di tre tipi diversi, aseconda di quali tipologie di elementi geografici vengono sovrapposti. Si possono avere:
punti su poligoni,
linee su poligoni
poligoni su poligoni
Queste tre combinazioni sono tutte ammissibili perl'intersezione, mentre per l'unione è possibile avere solo ilcaso poligoni su poligoni
Tipi di overlay
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Il geoprocessing neisoftware GIS. Il caso di
ArcGIS 9.xLe funzioni di geoprocessing si trovano in ArcToolbox,l'applicazione avente come icona una cassetta degli attrezzi
La finestra di ArcToolbox si apre all'interno di ArcMap o ArcCatalog e contiene una serie dioggetti a forma di cassetta degli attrezzi chiamati“Toolbox” che descrivono i principali temi dielaborazione. All'interno delle Toolbox sono presenti altri oggetti a forma di scatola chiamati“Toolset”, suddivisi per tipologia di elaborazione.Nei Toolset sono presenti i “Tools”, ossia gli strumenti (le funzioni) di elaborazione. Ogni funzione di geoprocessing corrisponde ad unpreciso Tool. Ad ogni Tool è associata una finestradi dialogo tipo wizard.
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Esempi di geoprocessing:dissolve
Dato il layer delle particelle catastali del Comune di Lastra a Signa, si effettui l'operazione di dissolve basata sul campo che rappresenta il numero di foglio
catastale.In questo modo si otterrà unnuovo layer che raffigurerà i
fogli catastali.
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Esempi di geoprocessing:clip
Dato il layer tematico della geologia ed il layer dei confini
di un consorzio di aziende agricole, si riduca l'estensionedel primo utilizzando i limiti delsecondo, attraverso la funzione
di clip
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Esempi di geoprocessing:buffer
Dato il layer degli elettrodotti che attraversano il Comune di
Lastra a Signa, si determini con un buffer l'area di rispetto di
120 metri definita dal tracciato delle linee ad alta tensione.
Considerando anche il layerdelle aree costruite, selezionare tutti gli edifici che intersecano
le aree di rispetto ricavate.
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Esempi di geoprocessing:intersezione linee su poligoni
Si analizzino le relazioni fra rete viaria e zone di pericolosità perfrana nel Comune di Lastra a Signa. In particolare, dati i
layer della viabilità attuale edella pericolosità per frana, si
determini il numero e la lunghezza complessiva dei tratti
stradali interessati dallapericolosità massima.
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La presentazione dei dati GIS via WebIl webGIS del comune di Lastra a Signa
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Ammettendo di conoscere il significato sia di WEB che di GIS darne una prima definizione è piuttosto semplice.
Sono infatti detti, se vogliamo banalmente, WebGIS i sistemi informativi geografici (GIS) pubblicati su web.
Un WebGIS è quindi l'estensione verso il web degli applicativi nati e sviluppati per la gestione della cartografia numerica.
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Un progetto WebGIS si distingue da un progetto prettamente GIS per le specifiche finalità di comunicazione e di condivisione delle informazioni con altri utenti consentendo l'interazione attraverso internet con la cartografia e con i dati ad essa associati.
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Le applicazioni webGIS permettono la distribuzione di dati geo-spaziali, in reti internet e intranet, per mezzo di classiche funzionalitàClient-server, in una classica Architettura Web:
Il client è un qualsiasi browser, come ad esempio Mozilla Firefox, il lato server consiste in Web-server (ad esempioApache) e un software webGISche si occupa di fornire lefunzionalità di visualizzazione /interrogazione di dati georeferenziati e alfanumerici associati.
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Gli esempi più noti di WebGIS sono gli applicativi web per la localizzazione cartografica come gli stradari e gli atlanti on-line che vengono proposti da un numero sempre crescente di testate internet (praticamente ogni grande portale web ha la sua una applicazione per la ricerca stradaria).
Altro motivo della grande diffusione dei WEBGIS ècostituito dal fatto che queste applicazioni sono utilizzabili, per la maggior parte delle volte, attraverso i browser internet senza l'impiego di specifici plugin (anche se a volte vengono invece richiesti).
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Esistono poi casi molto evoluti di webgis in cui il normale browser risulta insufficiente ed è necessaria l’installazione di veri e propri software distinti.
esempi illustri
Google Earth http://earth.google.it/
NasaWorldWind http://worldwind.arc.nasa.gov/
Microsoft Virtual Earth http://dev.live.com/virtualearth/
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Cos’e’ un WEBGIS ?
Altri esempi tipici di applicazioni GIS pubblicate in versione WebGIS sono i sistemi informativi territoriali (SIT) delle Regioni e dei Comuni.
Questi hanno lo scopo di rendere accessibili ai cittadini informazioni di carattere ambientale, urbanistico, e territoriale in genere.
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
Il Comune di Lastra a Signa (FI) fa parte dunque di quel ristretto elenco di comuni “illuminati” che ha deciso di investire in un progetto WEBGIS e rendere così un servizio moderno e utilissimo alla sua comunità
La piattaforma è raggiungile al seguente indirizzo
http://sit.comune.lastra-a-signa.fi.it
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
Altro elemento da sottolineare nel progetto WEBGIS del Comune di Lastra a Signa è stata la scelta di dotarsi di un software webgis opensource :
UMN MAPSERVERhttp://mapserver.gis.umn.edu/
MapServer è stato sviluppato dalla University of Minnesota (UMN) nell’ambito del progetto ForNet sostenuto dalla NASA insieme al Minnesota Department of Natural Resources; lo sviluppo è inseguito continuato con un altro progetto NASA, il progetto TerraSIP. Il progetto MapServer è in continua crescita, con diversi ricercatori ed enti nel mondo che si stanno occupando del suo sviluppo.
MapServer è un valido strumento per la costruzione di sistemi web di navigazione, può essere utilizzato direttamente, come eseguibile CGI, oppure ci si può appoggiare anche al MapScript APIche permette di richiamare le funzioni da MapServer all'interno di diversi linguaggi (PHP, Python,Perl, Ruby, Java, e C#).
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
UMN MapServer è una CGI il cui funzionamento base èlegato ad un file ASCII di indicizzazione dei dati geografici disponibili su server, che ha estensione .map (equivalente del .apr di arcview3.x o del .mxd di arcmap9).
Nel file .map i dati sono organizzati in layers, a loro volta divisi in una o più classi, per ognuna delle quali si possono definire diversi stili di visualizzazione.
Questa struttura permette la generazione di cartografiecon ampia flessibilità di definizione della simbologia .
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
In particolare per il WEBGIS di Lastra a Signa è stato scelto di abbinare al software UMN Mapserverl’interfaccia pmapper
pmapper è un client abbinato all'estensione phpMapscript di Mapserver che offre molte funzionalitàGIS, fra le quali:- ricerca elementi con query sulla tabella degli attributi
- misuratore delle distanze (lineari e areali)
- stampa in pdf e creazione dei geotiff
infine, cosa che certo non guasta, ha un'interfaccia molto gradevole e intuitiva.
Di seguito alcune videate del WEBGIS del Comune =>
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)SUBSISTEMI
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
CARTA GEOLOGICA
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
CARTA USO DEL SUOLO
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
CARTA VINCOLI SOVRAORDINATI
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ll WEBGIS di LASTRA A SIGNA (FI)
CARTA DELLE CRITICITA’