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IX www.gazzettino.it Sabato 10 Marzo 2018 LA DELIBERA UDINE Stretta della Regione sulla caccia alla selvaggina adulta prove- niente da allevamento e individua- zione dei territori dove è possibile il rilascio di tale selvaggina senza li- mitazioni. Sono i contenuti della delibera approvata ieri dalla Giun- ta regionale su proposta dell’asses- sore competente, Paolo Panontin, dopo che il Consiglio delle autono- mie ha espresso parere favorevole al provvedimento. Si tratta di un documento che fis- sa i criteri per la differenziazione del prelievo venatorio relativo a quella tipologia di selvaggina, un atto che «si è reso necessario», in attesa «dell’aggiornamento del Pia- no faunistico regionale». Inoltre, esso «sostituisce» le previsioni indi- viduate nei Piani venatori distret- tuali approvati riguardo alle im- missioni di fauna in stagione vena- toria, cioè pronta-caccia. QUAGLIE E PERNICI La specie per cui è consentita l’attività di immissione e prelievo – legge regionale 6/2008 – sono il fa- giano comune e relative sotto spe- cie e varietà, nonché la quaglia co- mune. Per quanto riguarda la star- na, considerato che lo stato critico delle residue popolazioni regiona- li, «sono da escludere immissioni nel corso della stagione venatoria, con l’eccezione delle Aatv e Zone ci- nofile», specifica il documento del- la Giunta. Per quanto riguarda la pernice rossa, che in Friuli Venezia Giulia non trova ambiti corrispon- denti alle sue aree naturali di distri- buzione, non sono ammesse im- missioni di specie pronta-caccia. I nuovi criteri stabiliscono inoltre che tutti gli esemplari immessi sia- no «sottoposti a verifica dello stato sanitario» e, considerato «lo stato precario» della quaglia comune «vanno assolutamente vietate» le immissioni di ibridi quaglia comu- ne o quaglia giapponese. RISERVE DI CACCIA Per le Riserve di caccia si dispo- ne che le immissioni e il prelievo «devono prioritariamente interes- sare le zone cinofile», per le quali non si applicano le limitazioni di immissione. Al di fuori di queste aree, o in assenza di esse, l’attività di immissione è limitata alle super- fici meno vocate per la specie, escludendo comunque i territori interessati da iniziative destinate a ripristinare popolazioni naturali di fagiani o ricadenti in aree di Natu- ra 2000. Di conseguenza, restando alle Riserve di caccia, le immissio- ni di selvaggina adulta proveniente da allevamento potranno essere ef- fettuate esclusivamente nelle zone di scarso valore faunistico in cui è difficile ottenere popolazioni vitali in grado di autosostenersi. La superficie di queste zone non potrà superare il limite del 40% del territorio relativamente alle Riser- ve di caccia della zona di pianura e del 20% del territorio nelle Riserve di caccia della zona faunistica delle Alpi. Queste zone dovranno essere puntualmente individuate nei Pia- ni venatori distrettuali. CINQUANTA CAPI La Regione, non da ultimo, ritie- ne che «non esistano in ambito re- gionale» territori ove sia possibile il rilascio senza limitazione, fatte salve le zone per le attività cinofile. Quindi, conclude il provvedimento regionale, nelle Riserve di caccia «le immissioni di selvaggina adulta proveniente da allevamento non potranno superare il quantitativo di quelle previste al di fuori della stagione venatoria o in alternativa non potranno superare i 50 capi per chilometro quadrato rispetto all’intero territorio agro-silvo-pa- storale assegnato a ciascuna riser- va». Infine, «il prelievo massimo consentito è del 75% dei capi im- messi». Immissioni e prelievi devo- no essere rendicontati nella rela- zione consuntiva annuale delle Ri- serve. SPAZI FINANZIARI La Giunta, ancora su proposta di Panontin, ha approvato i criteri per la cessione ai Comuni di spazi fi- nanziari pari a 10 milioni, un prov- vedimento resosi necessario a fron- te della richiesta di spazi per oltre 19 milioni da parte di 45 Comuni. È stato inoltre approvato il Regola- mento per l’assegnazione a favore degli enti locali del fondo di antici- pazione delle spese legali a seguito di contenziosi il cui esito appaia molto incerto. Il limite massimo di assegnazione è fissato in 100mila euro. Antonella Lanfrit © RIPRODUZIONE RISERVATA ` Escluse starne e pernici, ammessi i fagiani e le quaglie Ma almeno un esemplare su 4 dovrà essere lasciato vivere Giro di vite sulla “pronta caccia” Cinema e teatri, i giovani spendono 26 euro al mese Il friulano resta curricolare in asili e scuole elementari SULLE TERRE ALTE TARVISIO Si chiama “PassoPass” ed è un progetto transfrontalie- ro che vede partner italiani e au- striaci uniti per il raggiungi- mento di un unico obiettivo: la valorizzazione dal punto di vi- sta culturale, educativo e turisti- co la zona compresa tra il Passo di Monte Croce Carnico e il Pas- so Pramollo. Inserito nell’ambi- to del Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 e dall’importo complessivo di cir- ca 180mila euro, “PassoPass” si articola in diverse azioni che permetteranno lo sviluppo e il miglioramento dei valori natu- ralistici, storici e alpinistici che si trovano nell’area. Il progetto sarà suddiviso in due grandi aree di intervento: una prettamente materiale, un’altra legata alla necessità di aumentare la consapevolezza delle popolazioni locali riguar- do i valori di un territorio unico al mondo dove si possono trova- re sia bellezze naturalistiche co- me la Wulfenia carinthiaca, raro fiore presente in una fascia ri- stretta di territorio di circa dieci chilometri quadrati nella zona di Passo Pramollo, sia siti pa- leontologi o memorie storiche come quelle legate ai manufatti alpini realizzati durante il pri- mo conflitto mondiale. Tra le azioni materiali ci sono la ma- nutenzione e la segnatura soste- nibile della fitta rete sentieristi- ca, tra cui la Via alpina Itinera- rio rosso, la Traversata carnica o i tanti sentieri di collegamento tra Italia e Austria, senza dimen- ticare le vie alpinistiche traccia- te da grandi scalatori e le vie fer- rate. Prevista anche la “sostituzio- ne” del bivacco Ernesto Lomasti realizzato nel 1979 sulla sella d’Aip (Alpi Carniche) in prossi- mità del confine austriaco per i cinquant’anni dall’istituzione della Sezione Cai di Pontebba. Saranno inoltre sviluppate le cartografie digitali e i tracciati Gps, ma è prevista anche la rea- lizzazione di pannelli e brochu- re. Tutte queste azioni puntano ad aumentare, attraverso una fruizione turistica sostenibile, l’attrattività di questi luoghi. Partner del progetto Interreg so- no tre sezioni del Club alpino italiano (Moggio Udinese, Pon- tebba e Ravascletto), due au- striache (Hermagor e Obergail- tal-Lesachtal), oltre al Diparti- mento di Scienze agroalimenta- ri, ambientali e animali dell’Uni- versità di Udine a cui si aggiun- gono quali partner associati il Cai del Friuli Venezia Giulia e l’Österreichischer Alpenverein carinziano. Tiziano Gualtieri © RIPRODUZIONE RISERVATA FAGIANI Al pari dellew quaglie possono essere liberati per finalità venatorie, ma la Regione emana un regolamento con precise limitazioni a tale pratica ` Nuove e più restrittive regole dall’assessore Panontin sulla liberazione di animali allevati per scopi venatori SI CHIAMA “PASSOPASS” ED È IL FRUTTO DI SINERGIE FRA IL CAI REGIONALE E IL CLUB CARINZIANO (EB) Il budget mensile che gli universitari della regione riservano alla cultura è di 26,5 euro pro capite. Il valore più basso si registra tra gli studenti che frequentano le attività culturali a Pordenone (21,60 euro). È il risultato di un sondaggio a cui hanno aderito 1.600 universitari realizzati da Ires Fvg. I giovani che non frequentano le lezioni o che risiedono nella stessa città in cui studiano spendono di più (35 e 28 euro), i pendolari sono quelli con meno risorse (24,50). Concerti e teatro le tipologie per cui sono disponibili a spendere di più (20 e 14 euro). Cinema, concerti e musei le proposte culturali più apprezzate: ci si informa tramite materiale pubblicitario e social network. I giovani chiedono il coinvolgimento di artisti internazionali ed eventi interattivi. Indagine Ires PRESIDIO AL CONFINE Il Bivacco Ernesto Lomasti realizzato nel 1979 sulla sella d’Aip. Ora sarà completamente ricostruito IN GIUNTA TRIESTE Riconfermato l’inse- gnamento della lingua friula- na anche per l’anno scolastico 2018/2019 nelle scuole dell’in- fanzia e primarie situate nei comuni friulanofoni. Lo ha sta- bilito ieri la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’istruzione Loredana Pana- riti, chiarendo che «anche per il prossimo anno scolastico le iniziative di insegnamento del- la lingua friulana proposte dal- le scuole secondarie di primo grado saranno sostenute nell’ambito del piano annuale di interventi per lo sviluppo dell’offerta formativa delle isti- tuzioni scolastiche statali e pa- ritarie». Tra le decisioni assun- te dall’Esecutivo anche quella di assegnare, su proposta del vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, un milione di euro alle Camere di com- mercio da destinare alla con- cessione di contributi in conto capitale a sostegno di progetti di imprenditoria femminile. Le nuove risorse consentiran- no di scorrere la graduatoria delle domande presentate nel 2017, rendendo possibile il fi- nanziamento di ulteriori pro- getti, che si aggiungeranno ai progetti che hanno già benefi- ciato di contributo grazie agli iniziali 2 milioni di euro stan- ziati a tale scopo. Le risorse so- no state assegnate in propor- zione alla ripartizione provin- ciale del numero complessivo delle imprese iscritte al regi- stro delle imprese in Friuli Ve- nezia Giulia al 31 dicembre 2017: all’area di Udine vanno 486.737,08 euro, a quella di Pordenone 255.200,91, a quel- la di Trieste 156.633,40 e a quella di Gorizia 101.428,61. Be- neficeranno dei contributi le Pmi femminili con sede legale o unità operativa in Friuli Ve- nezia Giulia, iscritte da meno di 36 mesi al registro delle im- prese. Si va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 30 mila euro che le imprese fem- minili utilizzano sia per la rea- lizzazione di investimenti sia per la costituzione e il primo impianto dell’azienda. E.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA MOLTE LE AREE ESCLUSE DA QUESTA ATTIVITÀ PREFERENZA DELLA REGIONE ALLE ZONE CINOFILE Regione Progetto Interreg senza confini per valorizzare le Alpi Carniche (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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www.gazzettino.itSabato 10Marzo2018

LA DELIBERA

UDINE Stretta della Regione sullacaccia alla selvaggina adulta prove-niente da allevamento e individua-zione dei territori dove è possibileil rilascio di tale selvaggina senza li-mitazioni. Sono i contenuti delladelibera approvata ieri dalla Giun-ta regionale su proposta dell’asses-sore competente, Paolo Panontin,dopo che il Consiglio delle autono-mie ha espresso parere favorevoleal provvedimento.Si tratta di un documento che fis-

sa i criteri per la differenziazionedel prelievo venatorio relativo aquella tipologia di selvaggina, unatto che «si è reso necessario», inattesa «dell’aggiornamento del Pia-no faunistico regionale». Inoltre,esso «sostituisce» le previsioni indi-viduate nei Piani venatori distret-tuali approvati riguardo alle im-missioni di fauna in stagione vena-toria, cioèpronta-caccia.

QUAGLIE E PERNICILa specie per cui è consentita

l’attività di immissione e prelievo –legge regionale 6/2008 – sono il fa-giano comune e relative sotto spe-cie e varietà, nonché la quaglia co-mune. Per quanto riguarda la star-

na, considerato che lo stato criticodelle residue popolazioni regiona-li, «sono da escludere immissioninel corso della stagione venatoria,con l’eccezione delleAatv e Zone ci-nofile», specifica il documento del-la Giunta. Per quanto riguarda lapernice rossa, che inFriuli VeneziaGiulia non trova ambiti corrispon-denti alle sue aree naturali di distri-buzione, non sono ammesse im-missioni di specie pronta-caccia. Inuovi criteri stabiliscono inoltreche tutti gli esemplari immessi sia-no «sottoposti a verifica dello statosanitario» e, considerato «lo statoprecario» della quaglia comune«vanno assolutamente vietate» leimmissioni di ibridi quaglia comu-neoquaglia giapponese.

RISERVE DI CACCIAPer le Riserve di caccia si dispo-

ne che le immissioni e il prelievo«devono prioritariamente interes-sare le zone cinofile», per le qualinon si applicano le limitazioni diimmissione. Al di fuori di questearee, o in assenza di esse, l’attivitàdi immissione è limitata alle super-fici meno vocate per la specie,escludendo comunque i territoriinteressati da iniziative destinate aripristinarepopolazioninaturali difagiani o ricadenti in aree di Natu-

ra 2000. Di conseguenza, restandoalle Riserve di caccia, le immissio-ni di selvagginaadulta provenienteda allevamento potranno essere ef-fettuate esclusivamente nelle zonedi scarso valore faunistico in cui èdifficile ottenere popolazioni vitaliin gradodi autosostenersi.La superficie di queste zone non

potrà superare il limite del 40% delterritorio relativamente alle Riser-ve di caccia della zona di pianura edel 20% del territorio nelle Riservedi caccia della zona faunistica delleAlpi. Queste zone dovranno esserepuntualmente individuate nei Pia-ni venatori distrettuali.

CINQUANTA CAPILa Regione, non da ultimo, ritie-

ne che «non esistano in ambito re-gionale» territori ove sia possibileil rilascio senza limitazione, fattesalve le zone per le attività cinofile.

Quindi, conclude il provvedimentoregionale, nelle Riserve di caccia«le immissioni di selvagginaadultaproveniente da allevamento nonpotranno superare il quantitativodi quelle previste al di fuori dellastagione venatoria o in alternativanon potranno superare i 50 capiper chilometro quadrato rispettoall’intero territorio agro-silvo-pa-storale assegnato a ciascuna riser-va». Infine, «il prelievo massimoconsentito è del 75% dei capi im-messi». Immissioni e prelievi devo-no essere rendicontati nella rela-zione consuntiva annuale delle Ri-serve.

SPAZI FINANZIARILaGiunta, ancora supropostadi

Panontin, ha approvato i criteri perla cessione ai Comuni di spazi fi-nanziari pari a 10 milioni, un prov-vedimento resosi necessario a fron-te della richiesta di spazi per oltre19milioni da parte di 45 Comuni. Èstato inoltre approvato il Regola-mento per l’assegnazione a favoredegli enti locali del fondo di antici-pazione delle spese legali a seguitodi contenziosi il cui esito appaiamolto incerto. Il limite massimo diassegnazione è fissato in 100milaeuro.

AntonellaLanfrit

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`Escluse starne e pernici, ammessi i fagiani e le quaglieMa almeno un esemplare su 4 dovrà essere lasciato vivere

Giro di vite sulla “pronta caccia”

Cinema e teatri, i giovanispendono 26 euro al mese

Il friulano restacurricolarein asili e scuoleelementari

SULLE TERRE ALTE

TARVIS IO Si chiama “PassoPass”ed è un progetto transfrontalie-ro che vede partner italiani e au-striaci uniti per il raggiungi-mento di un unico obiettivo: lavalorizzazione dal punto di vi-sta culturale, educativo e turisti-co la zona compresa tra il Passodi Monte Croce Carnico e il Pas-so Pramollo. Inserito nell’ambi-to del Programma Interreg V-AItalia-Austria 2014-2020 edall’importo complessivo di cir-ca 180mila euro, “PassoPass” siarticola in diverse azioni chepermetteranno lo sviluppo e ilmiglioramento dei valori natu-ralistici, storici e alpinistici chesi trovanonell’area.

Il progetto sarà suddiviso indue grandi aree di intervento:una prettamente materiale,un’altra legata alla necessità diaumentare la consapevolezzadelle popolazioni locali riguar-do i valori di un territorio unicoalmondo dove si possono trova-re sia bellezze naturalistiche co-me laWulfenia carinthiaca, rarofiore presente in una fascia ri-stretta di territorio di circa diecichilometri quadrati nella zonadi Passo Pramollo, sia siti pa-leontologi o memorie storichecome quelle legate ai manufattialpini realizzati durante il pri-mo conflitto mondiale. Tra leazioni materiali ci sono la ma-nutenzione e la segnatura soste-nibile della fitta rete sentieristi-ca, tra cui la Via alpina Itinera-rio rosso, la Traversata carnica

o i tanti sentieri di collegamentotra Italia eAustria, senza dimen-ticare le vie alpinistiche traccia-te da grandi scalatori e le vie fer-rate.Prevista anche la “sostituzio-

ne”del bivaccoErnestoLomastirealizzato nel 1979 sulla sellad’Aip (Alpi Carniche) in prossi-mità del confine austriaco per icinquant’anni dall’istituzionedella Sezione Cai di Pontebba.

Saranno inoltre sviluppate lecartografie digitali e i tracciatiGps, ma è prevista anche la rea-lizzazione di pannelli e brochu-re. Tutte queste azioni puntanoad aumentare, attraverso unafruizione turistica sostenibile,l’attrattività di questi luoghi.Partner del progetto Interreg so-no tre sezioni del Club alpinoitaliano (Moggio Udinese, Pon-tebba e Ravascletto), due au-striache (Hermagor e Obergail-tal-Lesachtal), oltre al Diparti-mento di Scienze agroalimenta-ri, ambientali e animali dell’Uni-versità di Udine a cui si aggiun-gono quali partner associati ilCai del Friuli Venezia Giulia el’Österreichischer Alpenvereincarinziano.

TizianoGualtieri

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FAGIANI Al pari dellew quaglie possono essere liberati per finalità venatorie, ma la Regione emana un regolamento con precise limitazioni a tale pratica

`Nuove e più restrittive regole dall’assessore Panontinsulla liberazione di animali allevati per scopi venatori

SI CHIAMA“PASSOPASS”ED È IL FRUTTODI SINERGIE FRA IL CAIREGIONALEE IL CLUB CARINZIANO

(EB) Ilbudgetmensile chegliuniversitaridella regioneriservanoalla culturaèdi26,5europrocapite. Il valorepiùbassosi registra traglistudenti che frequentano leattivitàculturali aPordenone(21,60euro). È il risultatodiunsondaggioacuihannoaderito1.600universitari realizzatidaIresFvg. I giovani chenonfrequentano le lezioniocherisiedononella stessacittà incui studianospendonodipiù(35e28euro), i pendolari sonoquelli conmenorisorse(24,50).Concerti e teatro letipologiepercui sonodisponibili a spenderedipiù(20e 14euro). Cinema,concerti emusei leproposteculturalipiùapprezzate: ci siinformatramitematerialepubblicitarioesocialnetwork.Igiovani chiedonoilcoinvolgimentodiartistiinternazionaliedeventiinterattivi.

Indagine Ires

PRESIDIO AL CONFINE Il Bivacco Ernesto Lomasti realizzato nel 1979sulla sella d’Aip. Ora sarà completamente ricostruito

IN GIUNTA

TRIESTE Riconfermato l’inse-gnamento della lingua friula-na anche per l’anno scolastico2018/2019 nelle scuole dell’in-fanzia e primarie situate neicomuni friulanofoni. Lo ha sta-bilito ieri la Giunta regionale,su proposta dell’assessoreall’istruzione Loredana Pana-riti, chiarendo che «anche peril prossimo anno scolastico leiniziative di insegnamento del-la lingua friulana proposte dal-le scuole secondarie di primogrado saranno sostenutenell’ambito del piano annualedi interventi per lo sviluppodell’offerta formativa delle isti-tuzioni scolastiche statali e pa-ritarie». Tra le decisioni assun-te dall’Esecutivo anche quelladi assegnare, su proposta delvicepresidente della RegioneSergio Bolzonello, un milionedi euro alle Camere di com-mercio da destinare alla con-cessione di contributi in contocapitale a sostegno di progettidi imprenditoria femminile.Le nuove risorse consentiran-no di scorrere la graduatoriadelle domande presentate nel2017, rendendo possibile il fi-nanziamento di ulteriori pro-getti, che si aggiungeranno aiprogetti che hanno già benefi-ciato di contributo grazie agliiniziali 2 milioni di euro stan-ziati a tale scopo. Le risorse so-no state assegnate in propor-zione alla ripartizione provin-ciale del numero complessivodelle imprese iscritte al regi-stro delle imprese in Friuli Ve-nezia Giulia al 31 dicembre2017: all’area di Udine vanno486.737,08 euro, a quella diPordenone 255.200,91, a quel-la di Trieste 156.633,40 e aquella di Gorizia 101.428,61. Be-neficeranno dei contributi lePmi femminili con sede legaleo unità operativa in Friuli Ve-nezia Giulia, iscritte da menodi 36 mesi al registro delle im-prese. Si va da un minimo di2.500 euro a unmassimo di 30mila euro che le imprese fem-minili utilizzano sia per la rea-lizzazione di investimenti siaper la costituzione e il primoimpiantodell’azienda.

E.B.

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MOLTE LE AREEESCLUSE DA QUESTAATTIVITÀPREFERENZADELLA REGIONEALLE ZONE CINOFILE

Regione

Progetto Interreg senza confini per valorizzare le Alpi Carniche

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BRACCIO DI FERRO

UDINE Ore tese e sospese nelCentrodestra, perché la soluzio-ne per il candidato presidente del-la Regione per le elezioni del 29aprile non si è ancora trovata. An-zi, la Lega avrebbe ulteriormentetirato la corda nei confronti diForza Italia, mentre Fratelli d’Ita-lia è uscita allo scoperto manife-stando il proprio fastidio per unastoria che sta diventando troppolunga.Sarebbe stato il leader naziona-

le del Carroccio, Matteo Salvini,ieri a mettere giù un asso che, seconfermato, potrebbe provocaretempesta piuttosto che bonaccia:ribadito il «no» al capogruppo de-gli azzurri in Consiglio regionaleRiccardo Riccardi, il segretarionazionale avrebbe deciso diman-dare in pista il neo-rieletto depu-tato Massimiliano Fedriga, capo-gruppo della Lega alla Cameranellapassata legislatura.Nonsolo, il nomesarebbe stato

accompagnato da un messaggioper il resto della coalizione chesuonerebbe più o meno così: ilcandidato è lui, chi ci sta ci sta,pazienza per gli altri. Insomma,la novità delle ultime ore sarebbe

unaLega pronta addirittura a cor-rere in autonomia, forte del quasi17% a livello nazionale che inFriuli Venezia Giulia è salito addi-rittura al 26%, una cifra mai vistae, come ha riconosciuto proprioFedriga a risultati ancora caldi,persino inaspettata.La mossa salviniana, tuttavia,

non trova conferme ufficiali emen che meno in casa forzista,dove ai vertici si assicura di nonsaperne assolutamente nulla.Che anzi, la giornata sarebbe sta-ta afona. Senza notizie. A scansodi equivoci, tuttavia, Forza Italiaguidata dalla coordinatrice San-dra Savino, sul presidente nonmolla. Il quadrato attorno a Ric-cardi non si smonta, anche se neigiorni scorsi è spuntata l’ipotesialternativa proprio con Savino incampo. Figurarsi ora che a con-tendere il posto sarebbe un leghi-sta.La partita è complessa e l’irrigi-

dimento della Lega cozza ormaisemprepiù con i tempi stretti cherestano per raccogliere le 5milafirme che servono a diversi parti-ti della coalizione (Fi, Fdi e Pen-sionati) per potersi presentare al-le elezioni. Una situazione che ie-ri ha spinto in campo anche Fra-telli d’Italia, sino ad ora in attesa

di aggiornamenti. «Ritengo inac-cettabile lo stallo che si è creato eche ci vede attori protagonisti main attesa», ha tuonato ieri il depu-tato riconfermato Walter Rizzet-to. «Fdi – ha proseguito – ha sem-pre dimostrato correttezza e ri-spetto delle regole della coalizio-ne di Centrodestra, ma arrivati aquesto punto sollecitiamo, perl’ultima volta, un’intesa che portientro le prossime ore all’indivi-duazione del nostro candidatopresidenteallaRegione».Per uno che sollecita la soluzio-

ne «entro le prossime ore» c’è chinel Centrodestra attende ormaisolo «il verdetto degli dei» dopotanta tensione e chi pensa che giàoggi, o al massimo domani, si do-vrà giungere a una conclusione.Anche perché il territorio freme,pronto a prendere iniziative inproprio per dimostrare una certareattività rispetto alle consulta-zioni da conclave. A Codroipo,per esempio, terra d’origine diRiccardi e presidiata da suoi fede-lissimi, si starebbero giàmeditan-do azioni di protesta nelle urne(voti in libertà), se i forzisti doves-sero ingurgitare un “prendere olasciare” leghista.

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

Pd, SpitaleritraghettatoreLeU apreall’alleanza

DOPO CINQUE ANNI

TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia èla Regione italiana che spendedi più nell’ambito della cultura,in proporzione al numero di re-sidenti.Lo ha evidenziato ieri a Trie-

ste l’assessore regionale alla cul-tura,GianniTorrenti tracciandoil bilanciodella legislatura in viadi conclusione. Dal 2013 al 2017l’impegno della Regione è passa-to da 24,5milioni a 47,8 arrivan-do all’1,25% del bilancio regiona-le: un raddoppio della posta che,secondo Torrenti, è «merito diuna politica che ha convinto icolleghi della giunta a cedere ri-sorse davanti a un programmadi pulizia, riordino e meritocra-

zia nel settore». Un approccioche ha permesso di superarel’obiettivo iniziale dell’esecutivocondotto da Debora Serracchia-ni, intenzionato a spendere perle attività culturali almeno l’1%dei 3,8miliardi delle risorse libe-redel bilancio regionale.«Ho realizzato – prosegue l’as-

sessore - tutto quanto pensavodi fare. Confido di lasciare unabuona eredità a chi mi succede-rà». Dunque è stato ricordatoche la precedente giunta di cen-trodestra «cinque anni fa, avevalasciato stanziamenti alla cultu-raper 14milioni.Ne lasciamo47e confermiamo la cifra per tuttoil prossimo triennio».Secondo Torrenti, in questo

modosi dà «sicurezza alle realtàculturali del Friuli Venezia Giu-

lia, che con il nostro approcciopossono ora operare senza inde-bitamenti e dunque senza il pe-so degli interessi». Il sistema vo-luto dalla giunta Serracchiani,ha concluso l’assessore, «preve-de che tutti gli enti siano liquida-ti al 100% senza così creare soffe-renze di cassa. A oggi, il 65% deisoggetti ha già ottenuto l’interofinanziamentoper il 2018».

Ridotti anche gli impegni plu-riennali, e quindi l’indebitamen-to, passando da 17,3 a 14,1 milio-ni: «Sono invece cresciuti i fondistatali passati nel quinquennioda 9,4 a 17milioni». Le risorse in-vestite su teatro, musica, cine-ma, festival, divulgazione uma-nistica e giovani sonopassate da18,5 milioni del 2013 ai 30,8 del2017: «Siamo la Regione che in-veste di più in assoluto su cori,bande, teatro, amatoriale e fol-klore ovvero oltre 1,2 milioniall’anno».Epoi lamessa in sicurezzadei

palcoscenici (oltre un milione),interventi di manutenzione per390 mila euro, quasi 5 milioniper Villa Coronini a Gorizia, ol-tre 4 per Villa Manin e più di 1,5milioni per il bando per il restau-

ro degli archivi e degli affreschidelle chiese e 400 mila per la si-stemazione degli organi storici.Aumentati del 50% gli stanzia-menti per le biblioteche, mentreper i sette musei di interesse re-gionali si passerà dai 480 milaeuro annui a 850mila nel 2018 ea 1,4milioni nel 2019 e 2020.Sul fronte dello sport, dal 2015

la Regione ha investito quasi 17milioni nel rinnovamentodell’impiantistica sportiva. Dal2014 al 2017 sono stati sostenutiunmigliaio di eventi sportivi in-vestendo 10 milioni di euro. Perla prima sono stati emessi bandiper acquistare attrezzature spor-tiveper 1,5milioni.

ElisabettaBatic

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL PARTITO DI SALVINISAREBBE ARRIVATOA MINACCIAREUNA CORSA SOLITARIAVERSO TRIESTE

Sortita della Lega per imporre Fedriga`Presidenza della Regione Fvg: un “veto” nei confrontidel forzista Riccardi, ma gli azzurri reagiscono duramente

`Alta tensione nella coalizione vincente del CentrodestraSandra Savino difende il punto, ma il Carroccio non molla

IL BILANCIO DI FINEMANDATO DELL’ASSESSOREGIANNI TORRENTI:«INVESTITI 47 MILIONICIOÈ IL DOPPIO DELLAPRECEDENTE GIUNTA»

RIZZETTO (FDI): «GRAVELO STALLO, RIVOLGIAMOUN ULTIMO APPELLOA TROVARE SUBITOUN ACCORDO»

FUORI DALL’ANGOLO

UDINE Da presidente dell’assem-blea Pd a segretario del partito,per richiesta unanime dei Dem.È ciò che è toccato ieri sera a Sal-vatore Spitaleri nel corso dell’as-sise chiamata a designare il nuo-vo segretario Fvg dopo le dimis-sioni di Antonella Grim. Un ap-puntamento con qualche sobbal-zo, perché la partita è iniziata adue: c’è chi ha puntato sul presi-dente Spitaleri, nome presentatodai quattro presidente provincia-li e persona che conosce tutte lepieghe del partito, in grado quin-di di essere subito operativo; echi ha deciso di sostenere la can-didatura di Paolo Coppola, l’exdeputato he già si era propostocome segretario del partito quan-do la spuntòGrim.Ultimo iscritto a parlare, ieri

sera, il candidato allapresidenzadella Regione Sergio Bolzonello,chenella sua corsapresidenzialeha scelto Spitaleri per tessere latela della coalizione. A metà as-semblea si è palesato il timore diuna frattura, con un Pd spaccatosulla segreteria. Alla fine, però,Coppola ha ceduto il passo, riti-randosi. «Ringrazio per la fidu-cia, è un impegno chemi onora euna responsabilità che assumocon orgoglio», ha detto il neo se-gretario, consapevole che lo at-tende«una fase impegnativa».Intanto Leu sta vivendo «ore

complicate», dopo la lettera chegli ha inviato il Pd ieri pomerig-gio indicando per iscritto i puntisu cui è possibile il ravvicina-mento. Si dovrebbe andare versola firma dell’accordo per la coali-zione, anche se Liberi e Ugualiprima della coalizione sembraabbia un’altramission cui ottem-perare: non spaccare il partitoappenanato.

A.L.

Regione

ALTA TENSIONE FRA ALLEATI Sopra: la coordinatrice azzurra in Fvg Sandra Savino e il candidato sostenuto da Forza Italia Riccardo Riccardi. Sotto: il segretario della Lega Massimiliano Fedriga

«Friuli campione d’Italia per spesa culturale»