GIOVANI INNOVAZIONE CRESCITA · nel prossimo futuro» Mobilità, banda larga e cloud Entro il 2021...

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www.corcom.it 15 XVII° EVENTO ANNUALE ERICSSON 2016 Anno XII n.11 - luglio 2016 Il presidente e Ceo del gruppo svedese: «Se i cambiamenti tecnologici sono sembrati veloci negli ultimi anni, non saranno niente a confronto di quello che succederà nel prossimo futuro» Mobilità, banda larga e cloud Entro il 2021 si connetteranno alla rete mobile altri 2,5 miliardi di persone raddoppiando la cifra attuale e portando il totale dei connessi al mobile a 5 miliardi N el 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agen- da Globale per lo sviluppo sostenibile, fissando 17 obiettivi, i “Global Sustainable Development Goals,” da raggiungere entro il 2030. Una sfida importante, che richie- de il contributo di tutti affinché lo sviluppo globale si incammini su un sentiero sostenibile. Durante l’evento annuale Ericsson, che si è tenuto il 6 luglio a Roma, presso il Senato della Repubblica, al centro del dibattito è stato messo l’obietti- vo numero 8, con un focus sui gio- vani, per incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile. L'evento ha fornito l'occasione per mettere a confronto rappresentan- ti del mondo delle industrie, delle università, delle start up e delle istituzioni e analizzare come possa l'Italia garantire una sostenibilità economica alle aziende che investo- no nel territorio; come la trasfor- mazione digitale impatti il mondo del lavoro; e come possiamo aiutare i nostri giovani a trovare un lavoro adeguato nel nuovo mondo digitale. "Sono qui per parlare delle trasfor- mazioni che sono in atto nel mon- do", ha sottolineato il Presidente e Ceo del gruppo svedese Hans Vestberg nel suo keynote speech, intervenendo anche come board member della UN Foundation. Ma ha subito chiarito: non ci sarà cambiamento e sviluppo nel mondo senza l'Ict e i tre elementi cardine di mobilità, banda larga e cloud. Sono questi i tre abilitatori che stanno dando vita a quella che il Ceo di Ericsson non ha esitato a definire la "quinta rivoluzione tec- nologica", imprimendole un'acce- lerazione senza precedenti perché, assicura Vestberg, se i cambiamenti tecnologici ci sono sembrati veloci negli ultimi anni, non sono niente in confronto a quello che succederà nel prossimo futuro. Qualche esem- pio? I telefonini sono diventati lo strumento principe per fare tutto tranne telefonare, mentre la Tv si trasforma in un nuovo modello di fruizione su molteplici dispositi- vi e piattaforme: "Le innovazioni che prenderanno vita nei prossimi cinque anni faranno apparire len- ti i progressi fatti finora", ha detto Vestberg. Tanto per cominciare, entro il 2021 si connetteranno alla rete mobile altri 2,5 miliardi di perso- ne, raddoppiando la cifra attuale e portando il totale degli utenti mobili mondiali a 5 miliardi. Molti saranno giovani che non hanno co- nosciuto altri device hitech se non quelli connessi. È vero, ci saranno ancora 1,7 miliardi di persone che non accedono a Internet, non per- ché non raggiunte da rete mobile (solo 300 milioni di persone non avranno copertura mobile nel 2021) ma perché non in grado di acqui- stare un telefono o prive di accesso un esempio, passerà da 70 milioni a 700 milioni di utenti su mobile. Aziende disruptive come Airbnb e Uber saranno all'ordine del giorno, si moltiplicheranno, preannuncia E se da un lato la tecnologia mette a rischio tanti posti di lavoro di vec- chia generazione, dall'altro ne crea innumerevoli di nuovi: Vestberg svela che ogni mille connessioni a banda larga c'è un effetto moltipli- catore che si traduce in 80 posti di lavoro creati e che, se nel 2030 in Europa il 90% dei lavori dovrà pre- vedere competenze hi-tech, questa è un'opportunità, prima che un ri- schio. E intanto, grazie a mobilità e banda larga, si potranno affrontare in modo più efficace temi urgenti quali la povertà, il cambiamento cli- matico, la diffusione dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione. L'importante è che in questo cammino verso i 17 obiettivi delle Nazioni Unite si proceda in sinergia tra pubblico e privato: gli operatori, Patrizia Licata all'elettricità. Eppure quei 2,5 miliardi di utenti mobili in più sono pronti a rivo- luzionare il mondo, con innova- zioni, servizi, contenuti, modelli di business. L'Africa, solo per fare che mettono in campo grandi inve- stimenti e tecnologie, e i governi, che pure stanziano finanziamenti e competenze, dovranno lavorare in partnership per rendere reale e fru- ibile per tutti la rivoluzione digitale. La sfida di Vestberg Vestberg. È la rivoluzione della Net- worked society, dove la connettività è il motore del progresso, e di cui Ericsson, proprio sotto la guida di Vestberg, si è fatta uno dei grandi paladini. "L'Ict è il motore di ogni settore della vita economica e sociale", ha sottolineato Vestberg: non ci po- tranno essere trasporti, energia, sicurezza, servizi pubblici, sanità, scuole, industrie degni del futuro senza le tecnologie di mobilità, ban- da larga e cloud; tutti i settori pro- duttivi saranno impattati dall'Ict. E anche la società ne sarà trasforma- ta, perché Ict vuol dire abbassare le barriere di ingresso ai mercati e ai servizi, far entrare tutti nella com- petizione, dare uguali opportunità di benessere e sviluppo. «L'Ict è il motore di ogni settore della vita economica e sociale: non ci potranno essere trasporti, energia sicurezza, sanità, scuole e servizi senza cloud banda larga e mobilità» GIOVANI INNOVAZIONE CRESCITA #OBIETTIVO8

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www.corcom.it

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XVII° EVENTO ANNUALE

ERICSSON 2016

Anno XII n.11 - luglio 2016

Il presidente e Ceo del gruppo svedese: «Se i cambiamenti tecnologici sono sembrati veloci negli ultimi anni, non saranno niente a confronto di quello che succederà nel prossimo futuro»

Mobilità, banda larga e cloud

Entro il 2021si connetterannoalla rete mobile altri 2,5 miliardi di persone raddoppiando la cifra attualee portando il totale dei connessi al mobilea 5 miliardi

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agen-da Globale per lo sviluppo

sostenibile, fissando 17 obiettivi, i “Global Sustainable Development Goals,” da raggiungere entro il 2030. Una sfida importante, che richie-de il contributo di tutti affinché lo sviluppo globale si incammini su un sentiero sostenibile. Durante l’evento annuale Ericsson, che si è tenuto il 6 luglio a Roma, presso il Senato della Repubblica, al centro del dibattito è stato messo l’obietti-vo numero 8, con un focus sui gio-vani, per incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile.

L'evento ha fornito l'occasione per mettere a confronto rappresentan-ti del mondo delle industrie, delle università, delle start up e delle istituzioni e analizzare come possa l'Italia garantire una sostenibilità economica alle aziende che investo-no nel territorio; come la trasfor-mazione digitale impatti il mondo del lavoro; e come possiamo aiutare i nostri giovani a trovare un lavoro

adeguato nel nuovo mondo digitale."Sono qui per parlare delle trasfor-

mazioni che sono in atto nel mon-do", ha sottolineato il Presidente e Ceo del gruppo svedese Hans Vestberg nel suo keynote speech, intervenendo anche come board member della UN Foundation. Ma ha subito chiarito: non ci sarà cambiamento e sviluppo nel mondo senza l'Ict e i tre elementi cardine di mobilità, banda larga e cloud.

Sono questi i tre abilitatori che stanno dando vita a quella che il Ceo di Ericsson non ha esitato a definire la "quinta rivoluzione tec-nologica", imprimendole un'acce-lerazione senza precedenti perché, assicura Vestberg, se i cambiamenti tecnologici ci sono sembrati veloci negli ultimi anni, non sono niente in confronto a quello che succederà nel prossimo futuro. Qualche esem-pio? I telefonini sono diventati lo strumento principe per fare tutto tranne telefonare, mentre la Tv si trasforma in un nuovo modello di fruizione su molteplici dispositi-vi e piattaforme: "Le innovazioni che prenderanno vita nei prossimi cinque anni faranno apparire len-ti i progressi fatti finora", ha detto Vestberg.

Tanto per cominciare, entro il 2021 si connetteranno alla rete mobile altri 2,5 miliardi di perso-ne, raddoppiando la cifra attuale e portando il totale degli utenti mobili mondiali a 5 miliardi. Molti saranno giovani che non hanno co-nosciuto altri device hitech se non quelli connessi. È vero, ci saranno ancora 1,7 miliardi di persone che non accedono a Internet, non per-

ché non raggiunte da rete mobile (solo 300 milioni di persone non avranno copertura mobile nel 2021) ma perché non in grado di acqui-stare un telefono o prive di accesso

un esempio, passerà da 70 milioni a 700 milioni di utenti su mobile. Aziende disruptive come Airbnb e Uber saranno all'ordine del giorno, si moltiplicheranno, preannuncia

E se da un lato la tecnologia mette a rischio tanti posti di lavoro di vec-chia generazione, dall'altro ne crea innumerevoli di nuovi: Vestberg svela che ogni mille connessioni a banda larga c'è un effetto moltipli-catore che si traduce in 80 posti di lavoro creati e che, se nel 2030 in Europa il 90% dei lavori dovrà pre-vedere competenze hi-tech, questa è un'opportunità, prima che un ri-schio. E intanto, grazie a mobilità e banda larga, si potranno affrontare in modo più efficace temi urgenti quali la povertà, il cambiamento cli-matico, la diffusione dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione.

L'importante è che in questo cammino verso i 17 obiettivi delle Nazioni Unite si proceda in sinergia tra pubblico e privato: gli operatori,

Patr iz ia L icata

all'elettricità.Eppure quei 2,5 miliardi di utenti

mobili in più sono pronti a rivo-luzionare il mondo, con innova-zioni, servizi, contenuti, modelli di business. L'Africa, solo per fare

che mettono in campo grandi inve-stimenti e tecnologie, e i governi, che pure stanziano finanziamenti e competenze, dovranno lavorare in partnership per rendere reale e fru-ibile per tutti la rivoluzione digitale.

La sfida di Vestberg

Vestberg. È la rivoluzione della Net-worked society, dove la connettività è il motore del progresso, e di cui Ericsson, proprio sotto la guida di Vestberg, si è fatta uno dei grandi paladini.

"L'Ict è il motore di ogni settore della vita economica e sociale", ha sottolineato Vestberg: non ci po-tranno essere trasporti, energia, sicurezza, servizi pubblici, sanità, scuole, industrie degni del futuro senza le tecnologie di mobilità, ban-da larga e cloud; tutti i settori pro-duttivi saranno impattati dall'Ict. E anche la società ne sarà trasforma-ta, perché Ict vuol dire abbassare le barriere di ingresso ai mercati e ai servizi, far entrare tutti nella com-petizione, dare uguali opportunità di benessere e sviluppo.

«L'Ict è il motore di ogni settore della vita economica e sociale: non ci potranno essere trasporti, energiasicurezza, sanità, scuole e servizi senza cloud banda larga e mobilità»

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