Giovani e scuola in Trentino Corso di formazione per esperti in dinamiche e politiche giovanili 21...
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Giovani e scuola in TrentinoCorso di formazioneper esperti in dinamiche e politiche giovanili
21 febbraio 2013
di Anna [email protected]
ProgrammaA. L’offerta: caratteristiche del sistema formativo in provincia di Trento
Aspetti legislativi del sistema scolastico provinciale: riforme e sviluppi recenti
L’offerta formativa nella secondaria di II grado e all’Università
B. L’inclusione: partecipazione scolastica e universitaria
Alcune tendenze nel tempoil Trentino nel panorama nazionale e internazionale
C. Le prospettive: temi attuali e nodi problematici
Le competenzeLe disuguaglianze educative
D. I servizi: orientamento “in entrata” e “in uscita” nella scuola secondaria di II grado
I bisogni espressi dal mondo giovanile
Le risposte del territorio
A. L’offertaCaratteristiche del sistema
formativo in provincia di Trento
Aspetti legislativi generali«Ognuno ha diritto ad un'istruzione. L'istruzione dovrebbe essere gratuita, almeno a livelli elementari e fondamentali.
L'istruzione elementare dovrebbe essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale, dovrebbero essere
generalmente fruibili, così come pure un'istruzione superiore dovrebbe essere accessibile sulle basi del merito»
(ONU 1948 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, art. 26)
«La scuola è aperta a tutti.L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita» (Costituzione italiana, diritto all’istruzione, art. 34)
«I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi,hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi»
(Costituzione italiana, diritto allo studio, art. 34)
Aspetti legislativi del sistema italiano
Obbligo scolastico e obbligo formativo in Italia
Legge 30/2000 (Ministro Berlinguer)Legge 53/2003 (Ministro Moratti)Legge 296/2006 (Ministro Fioroni)Legge 133/2008 (Ministro Gelmini)
Riordino della Secondaria di II grado
Legge 133/2008 (Ministro Gelmini)
Processo di Bologna e Riforma dell’Università in Italia
Decreto 509/1999 (Ministro Zecchino)
Il sistema formativo italiano
Fonte: Miur
Obbligo scolastico16 anni
Obbligo formativo
18 anni
LICEO /I. TECNICO
Fonte: Indire
Il sistema formativo in Finlandia
Il sistema formativo trentino
Fonte: http://www.vivoscuola.it/Cd-Orientamento/
Legge provinciale sulla scuolaLegge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (1)Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino(b.u. 16 agosto 2006, n. 33, suppl. n. 2)
Titolo ISistema educativo di istruzionee formazione nella provincia di TrentoCapo IFinalità e principi generali
Art. 1Ambito di applicazione1. Questa legge disciplina il sistema educativo di istruzione e formazione nella provincia di Trento, e in particolare:a) le finalità e le funzioni del sistema educativo, nell'ambito del sistema educativo nazionale;b) l'organizzazione nonché la tipologia delle funzioni e delle prestazioni del servizio educativo, compresi gli interventi per l'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione;c) gli ordinamenti e i relativi piani di studio;d) le risorse umane e strumentali;e) i rapporti tra i soggetti del sistema educativo provinciale, la comunità e le sue istituzioni.2. Il sistema educativo di istruzione e formazione della provincia di Trento è di seguito denominato "sistema educativo provinciale".
Cambiamenti recenti nel sistema trentino
Con delibera di Giunta n° 2220 dell’11 settembre 2009, in forza delle competenze secondarie in materia di istruzione, la
provincia di Trento ha recepito in chiave trentina la recente «riforma Gelmini» realizzata a livello nazionale: il sistema
secondario di II grado ha un nuovo assetto su tutto il territorio italiano a partire dall’a.s. 2010/11.
Punti principali della cosiddetta «riforma Dalmaso»:
è stato introdotto un biennio comune, teso a rendere i primi due anni della secondaria di II grado più omogenei in termini di competenze sviluppate;
sono stati eliminati gli istituti professionali statali (IPSCT), confluiti in parte nell’istruzione tecnica e in parte nella formazione professionale;
risultano ora attivi 6 licei (oltre al liceo ladino), 2 istituti tecnici (articolati in 8 indirizzi), l’istituto professionale per il settore dei servizi (soltanto al “Don Milani”) oltre ai 6 settori dell’istruzione e formazione professionale.
L’offerta formativa nel sistema trentino
Il sistema secondario di II grado dal 2010/11LICEI ISTITUTI TECNICI
1. classico
2. scientifico
(con l’opzione scienze applicate)
3. delle scienze umane
(con l’opzione economico-sociale)
4. linguistico
5. musicale e coreutico
6. artistico
economico:
1. amministrazione, finanza e marketing
2. turismo
tecnologico:
3. meccanica, meccatronica ed energia
4. trasporti e logistica
5. elettronica ed elettrotecnica
6. informatica e telecomunicazioni
7. chimica, materiali e biotecnologie
8. costruzioni, ambiente e territorio
ISTITUTI PROFESSIONALI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
1. servizi socio-sanitari
1. servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale
2. servizi per la manutenzione e l'assistenza tecnica
3. servizi socio-sanitari
4. servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera
5. servizi commerciali
6. produzioni artigianali e industriali
Il cambiamento al liceo Il liceo scientifico continua con la tradizionale impostazione
culturale che coniuga conoscenze di carattere scientifico con una solida preparazione umanistica. La riforma amplia la base matematico-scientifica del curricolo quinquennale, mentre riduce le lingue straniere: l’inglese è sempre presente per cinque anni, la seconda lingua straniera in provincia di Trento - per scelta della Giunta provinciale - è obbligatoriamente il tedesco fino alla seconda classe.
Il liceo scientifico delle scienze applicate è una nuovissima istituzione, approvata dal Consiglio dei Ministri il 4 febbraio 2010, ed entra a far parte dell’offerta formativa. Si tratta di un’opzione del liceo scientifico a forte ancoramento alle scienze biologico-chimico-fisiche e all’informatica, con un curricolo dedicato a chi si sente versato nelle scienze matematico-fisiche. L’insegnamento del latino scompare.
Il cambiamento al liceo Il liceo delle scienze umane raccoglie l’eredità del liceo socio-psico-
pedagogico (e del vecchio istituto magistrale) con un percorso liceale quinquennale di profilo culturale umanistico. Il riferimento è a un quadro di materie di carattere linguistico-letterario. Ventiquattro ore su trenta nel biennio iniziale sono comuni, come previsto dalla delibera, agli altri licei e istituti tecnici. Le sei ore specifiche del corso nei due anni iniziali sono dedicate a lingua e cultura latina e scienze umane (cioè pedagogia e psicologia). Nel secondo biennio e nell’anno finale, le materie di indirizzo sono le scienze umane.
Il liceo delle scienze umane economico-sociale rappresenta la versione rinnovata del liceo delle scienze sociali. Rispetto al liceo delle scienze umane, le differenze riguardano il latino, che qui non c’è e viene sostituito dalla prima alla quinta da diritto e economia; inoltre scienze umane è sostituita da scienze sociali e metodologia della ricerca (sociologia e statistica). Non è prevista musica, mentre per il restante le materie sono le stesse del liceo delle scienze umane.
Il liceo linguistico acquisisce titolarità piena con la nuova scuola Liceo linguistico Città di Trento (istituita nella sede dell’ex-I. Battisti) accogliendo gli studenti degli ex-indirizzi linguistici dell’I. Da Vinci e dell’I. Rosmini.
Il cambiamentonell’istruzione tecnica
Il settore economico presenta un biennio iniziale con una base di materie comuni, per facilitare eventuali ri-orientamenti e garantire la possibilità di successivo accesso a corsi diversi. La prosecuzione dal terzo anno è possibile con due percorsi: il corso di Amministrazione, finanza e marketing (che rinnova la precedente ragioneria), l’indirizzo per il turismo (es. a Trento l’I. Battisti viene accorpato all’I. Tambosi);
Anche nel settore tecnologico troviamo ora un biennio iniziale comune. Il biennio si sviluppa poi in direzioni diverse: nei vari percorsi dell’ex-ITI o nelle costruzioni, ambiente e territorio (ex-geometri).
Guida all’orientamento vs la scuola secondaria in Trentino: http://www.vivoscuola.it
L’offerta della scuola secondaria di II grado in Trentino
L’offerta dell’Ateneo Trentino
CIBIO (CENTRO DI BIOLOGIA INTEGRATA) Scienze e tecnologie biomolecolari* (L2)
DIP. FISICA Fisica (L30)
DIP. INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE E MECCANICA Ingegneria civile (L7) Ingegneria per l'ambiente e il territorio (L7) Viticoltura ed Enologia (L25)- corso interateneo con
l'Università di Udine Ingegneria edile/architettura* (LM4 c.u.) - Corso di
laurea magistrale a ciclo unico
DIP. INGEGNERIA E SCIENZA
DELL’INFORMAZIONE Informatica (L31) Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni (L8) Ingegneria dell'informazione e organizzazione
d’impresa (L8)
DIP. INGEGNERIA INDUSTRIALE Ingegneria industriale (L9)
DIP. MATEMATICA Matematica (L35)
DIP. ECONOMIA E MANAGEMENT Amministrazione aziendale e diritto* - percorso per
commercialisti (L18) Economia e management* (L18, L33) Gestione aziendale* (disponibile anche in modalità
part-time) (L18)
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Giurisprudenza*(LMG/01) - Corso di laurea
magistrale a ciclo unico
DIP. LETTERE E FILOSOFIA Beni culturali* (L1) Filosofia (L5) Lingue moderne* (L11, L12) Studi storici e filologico-letterari (L10)
DIP. SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Servizio sociale* (L39) Sociologia (disponibile anche in modalità part-time)*
(L40) Studi internazionali* (L36, L40)
DIP. PSICOLOGIA E SCIENZE COGNITIVE Educazione professionale* - in collaborazione con
l’Università di Ferrara (2/SNT) Interfacce e tecnologie della comunicazione (L20) Scienze e tecniche di psicologia cognitiva* (L24)
Corsi di laurea e corsi di laurea a ciclo unico a.a. 2012/2013 *: corsi a numero programmato
Guida all’offerta formativa nell’ateneo Trentino:http://www.unitn.it/ateneo/1929/corsi-di-laurea-e-corsi-di-laurea-ciclo-unico
Guida all’orientamento «Uno sguardo verso il futuro»: http://www.vivoscuola.it
Guida all’offerta degli atenei italiani: http://offf.miur.it/pubblico.php/ricerca/show_form/p/miur
L’offerta degli atenei italiani
B. L’inclusionePartecipazione scolastica e universitaria in provincia di
Trento
La «strategia di Lisbona»Per fare dell’UE una delle economie più competitive
nel 2000 il Consiglio europeoaveva fissato alcuni obiettivi irrinunciabili:
entro il 2010 tutti i Paesi membri dovevano intervenire su…
abbandono scolastico prematuro: ridurre la percentuale di abbandoni scolastici almeno del 10%;
completamento del ciclo di istruzione secondaria superiore: arrivare almeno all’85% dei ventiduenni che abbiano completato tale ciclo di istruzione;
matematica, scienze, tecnologie: aumentare almeno del 15% il totale dei laureati in matematica, scienze e tecnologie, diminuendo nel contempo la disparità di genere;
competenze di base: ridurre la percentuale dei quindicenni con scarse capacità di lettura almeno del 20% rispetto all’anno 2000;
apprendimento permanente: innalzare almeno al 12,5% la partecipazione degli adulti in età lavorativa (25-64 anni) all’apprendimento permanente.
L’urgenza di riforme per l’«Agenda di Lisbona»
«Nonostante gli sforzi compiuti in tutti i paesi europei per adottare i sistemi educativi e di
formazione connessi alla società e all'economia della conoscenza, le riforme avviate non
risultano all'altezza della posta in palio ed il loro ritmo attuale non consentirà quindi all'Unione di
raggiungere gli obiettivi che essa ha stabilito. La presente comunicazione fa il punto della situazione e propone le misure urgenti da adottare al fine di accelerare la transizione dell'Unione europea verso
un'economia ed una società fondate sulla conoscenza, come previsto dalla strategia di
Lisbona.»
Fonte: UE, http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/general_framework/c11071_it.htm
Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) in Europa
Fonte: Eurostat, Labour force survey, % di giovani 15-29 anni, anno 2011
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Totale Uomini Donne
Ue27
RegioniQuota di
giovani NEET
Piemonte 16,4Valle d'Aosta 15,2Liguria 15,1Lombardia 15,3Bolzano/Bozen 9,2Trento 13,3Veneto 15,6Friuli-Venezia Giulia 15,7Emilia-Romagna 15,3Toscana 16,4Umbria 15,8Marche 15,6Lazio 21,6Abruzzo 17,6Molise 22,8Campania 35,2Puglia 29,2Basilicata 26,9Calabria 31,8Sicilia 35,7Sardegna 27,6
Italia 22,7Ue27 15,4
Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) in Italia
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 15-29 anni, anno 2011
Giovani che non lavorano e non studiano (Neet) in Italia
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 15-29 anni
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 20110
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Trento Italia
(a) Il dato relativo alle donne non è disponibileFonte: Eurostat, Labour force survey, % di giovani 18-24 anni, anno 2011
Giovani che abbandonano senza qualifica/diploma in Europa
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Totale Uomini Donne
Ue27
RegioniQuota di giovani
Early school leavers
Piemonte 16,0Valle d'Aosta 22,4Liguria 15,0Lombardia 17,3Bolzano/Bozen 18,2Trento 9,6Veneto 16,8Friuli-Venezia Giulia 13,9Emilia-Romagna 13,9Toscana 18,6Umbria 11,6Marche 13,1Lazio 15,7Abruzzo 12,8Molise 13,1Campania 22,0Puglia 19,5Basilicata 14,5Calabria 18,2Sicilia 25,0Sardegna 25,1
Italia 18,2Ue27 13,5
Giovani che abbandonano senza qualifica/diploma in Italia
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 18-24 anni, anno 2011
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 18-24 anni
Giovani che abbandonano senza qualifica/diploma in Italia
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 20110
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Trento Italia
Giovani nel sistema formativo in Europa
(a)Dati sottostimati a causa della propensione dei giovani residenti a studiare nei paesi limitrofi(b)Fonte: Istat, elaborazioni su dati Ocse, %, anno 2010
0
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70
80
90
15-19 anni 20-29 anni
RegioniPartecipazione
al sistema formativo
Piemonte 76,2V. d'Aosta 72,9Liguria 79,3Lombardia 75,3Bolzano/Bozen 57,5Trento 71,2Veneto 76,2Friuli-Venezia Giulia 82,4Emilia-Romagna 85,5Toscana 85,2Umbria 86,0Marche 88,2Lazio 82,8Abruzzo 84,6Molise 83,5Campania 76,8Puglia 77,4Basilicata 82,0Calabria 77,0Sicilia 75,1Sardegna 80,1
Italia 78,6Ue21 86,7
Fonte: Istat, elaborazioni su dati UOE (Unesco, Ocse, Eurostat), % di giovani 15-19 anni, anno 2010
Giovani nella secondaria di II grado in Italia
Fonte: Rielaborazioni su dati Rapporto 2010 CPVSE (Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento)
Scolarità in Trentino
14-18enni
in Istruzione: 78,6%
14-18enni nella
Formazione
Professionale: 18,2%
Non iscritti al II grado: 3,2%
Fonte: http://www.statweb.provincia.tn.it/INDICATORISTRUTTURALI/Indicatore.aspx?idInd=362&idSet1=23
Andamento della scolarità in Europa
b) Il tasso di partecipazione dei 20-29enni risulta sottostimatoin quanto i dati non includono i 5.167 altoatesini iscritti nell'a.a. 2009/10 presso università austriache Fonte: Istat, elaborazioni su dati UOE (Unesco, Ocse, Eurostat), % di giovani 20-29 anni, anno 2010
Giovani nel sistema universitario in Italia
RegioniPartecipazione
al sistema universitario
Piemonte 19,0Valle d'Aosta 5,6Liguria 20,2Lombardia 20,1Bolzano/Bozen (b) 4,2Trento 20,8Veneto 17,1Friuli-Venezia Giulia 23,7Emilia-Romagna 27,5Toscana 26,8Umbria 26,5Marche 22,0Lazio 29,7Abruzzo 30,2Molise 18,2Campania 20,7Puglia 16,5Basilicata 9,9Calabria 16,7Sicilia 18,7Sardegna 18,9
Italia 21,2Ue21 27,4
Fonte: http://www.statweb.provincia.tn.it/INDICATORISTRUTTURALI/Indicatore.aspx?idInd=109&idSet1=23
Giovani nel sistema universitario in Italia
Fonte: http://www.statweb.provincia.tn.it/INDICATORISTRUTTURALI/Indicatore.aspx?idInd=313&idSet1=23
Giovani transitati all’Università in Italia
Fonte: Rapporto Opes 2011
Giovani transitati all’Università in Trentino
Giovani laureati in Europa
Fonte: Eurostat, Labour force survey, % di giovani 30-34 anni che hanno ottenuto un titolo universitario, anno 2011
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Totale Uomini Donne
RegioniQuota di 30-34enni
con istruzione universitaria
Piemonte 20,4Valle d'Aosta 18,0Liguria 23,5Lombardia 22,4Bolzano/Bozen 23,7Trento 26,7Veneto 21,0Friuli-Venezia Giulia 20,7Emilia-Romagna 23,8Toscana 21,9Umbria 25,5Marche 23,8Lazio 23,1Abruzzo 25,8Molise 23,9Campania 14,7Puglia 15,5Basilicata 17,1Calabria 17,2Sicilia 15,5Sardegna 17,6
Italia 20,3Ue27 34,6
Giovani laureati in Italia
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 30-34 anni che hanno ottenuto un titolo universitario, anno 2011
Giovani laureati in Italia
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, % di giovani 30-34 anni che hanno ottenuto un titolo universitario
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 20110
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Trento Italia
Scuole trentine Sede Iscritti 2010/11
Istruzione - Scuole provinciali a carattere stataleL Vittoria Bonporti Depero Trento 1.043
L A. Rosmini (+ L Linguistico) Trento 1.605
L G. Prati Trento 474
L A. Da Vinci Trento 1.282
L G. Galilei Trento 929
ITE Tambosi-Battisti Trento 901
ITT A. Pozzo Trento 596
ITT M. Buonarroti Trento 1.114
Ex-IPC Battisti Trento 510
L A. Rosmini Rovereto 862
L F. Filzi Rovereto 523
ITT G. Marconi Rovereto 863
ITET F&G. Fontana Rovereto 661
I Don Milani Rovereto 904
I Marie Curie Pergine Valsugana 794
I A. Degasperi Borgo Valsugana 855
I M. Martini Mezzolombardo 582
L B. Russel Cles 1.018
I C.A. Pilati Cles 761
I G. Floriani Riva del Garda 732
L A. Maffei Riva del Garda 821
I L. Guetti Tione di Trento 887
I La Rosa Bianca Cavalese Cavalese 757
I Comp. Primiero Transacqua 275
I Comp. Ladino di Fassa Pozza di Fassa 316
Istruzione - Scuole paritarieL Arcivescovile Endrici Trento 342
L Arcivescovile Dame inglesi Rovereto 159
I Sacro Cuore Trento 262
I Ivo De Carneri Oxford Civezzano 260
Fond. Edmund Mach I. Agrario S. Michele a/Adige 796
I Gardascuola Riva del Garda 192
Scuole trentine Sede Iscritti 2010/11
Formazione Professionale - Scuole provincialiIfp Alberghiero Levico 312
Ifp Alberghiero Rovereto 354
Ifp Legno Trento 476
Formazione Professionale - Scuole paritarieUpt Trento Trento 214
Centromoda Canossa Trento 178
Cfp Veronesi Rovereto 282
Enaip Arco Arco 151
Enaip Borgo Valsugana Borgo Valsugana 280
Enaip Cles Cles 183
Enaip Ossana Ossana 137
Enaip Primiero Transacqua 73
Enaip Tesero Tesero 192
Enaip Tione Tione di Trento 328
Enaip Varone Varone 196
Enaip Villazzano Trento 571
Cfp Barelli Levico 227
Cfp Barelli Rovereto 379
Cfp Artigianelli Trento 226
Upt Arco Arco 166
Upt Cles Cles 123
Upt Tione Tione di Trento 97
Totale IstruzioneTotale Formazione Professionale
22.0765.145
Totale servizi diurno e serale 27.221*Le istituzioni scolastiche si contraddistinguono per l’appartenenza ad un canale formativo, tranne l’Istituto agrario di San Michele e dell’Oxford di Civezzano, dove sono presenti percorsi relativi sia all’istruzione, sia alla Formazione professionale.Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
N=27.221, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Caratteristiche della frequenza scolastica in Trentino
56.9%
43.1%
Trento o Rovereto
Altre scuole in periferia
94.0%
6.0% Diurni Serali
N=25.593, solo diurni, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
44.9%
20.9%
14.6%
11.4%8.2%
Est Europa
Paesi sviluppati
America Latina
Africa e Medio Oriente
Asia
79.9%
9.6%
10.5%
Provincia di Trento
Altre province italiane
Estero
Provenienza di nascita degli studenti trentini
N=6.359, solo diurni in 1°classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte scolastiche dei giovani trentini
Frequenze a inizio anno (%)
Saldo a fine anno (%)
Liceo 36,7 -0,9
I. Tecnico 31,6 -0,9
I. Prof./artistico 6,2 +0,1
F.P. 25,5 +1,7
Totale 100
% N=6.359, solo diurni in 1°classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte scolastiche dei giovani trentini
FP Agricoltura
FP Ristorazione
FP Industria e artigianato
FP Servizi
I.Professionale
I./L.artistico o musicale
I.Tecnico Economico
I.Tecnico Tecnologico
Liceo delle scienze umane
Liceo linguistico
Liceo scientifico
Liceo classico
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
1.0
6.9
8.4
9.1
1.1
5.1
13.7
18.0
9.1
6.9
17.4
3.3 -0,1
-0,8
-0,1
+0,1
-0,8
-0,2
--
+0,1
+0,5
+0,9
+0,3
+0,1
Frequenze a inizio anno Saldo a fine anno
%, N=5.751; 1.145; 490; 3.792, solo diurni, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Risultati scolastici dei giovani trentiniVoto esame di licenza media Voto di qualifica FP
Voto di diploma FP Voto di maturità Sec. II grado
Negativ
o
60 61-69
70-79
80-89
90-99
1000
10
20
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1.05.3
25.1
32.9
21.3
9.64.8
Negativo
60 61-69
70-79
80-89
90-99
10005
101520253035
2.56.5
20.7
28.425.3
12.6
4.0
Negativo
60 61-69
70-79
80-89
90-99
1000
10
20
30
0.23.9
20.4
29.2 27.9
15.1
3.3
6 7 8 9 1005
101520253035 32.4
25.119.6
14.8
8.1
N=25.593, solo diurni, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Percorsi scolastici dei giovani trentini
49.8
14.9
1.3
21.2
0.18.1
1.80.7 1.9 0.3Mai disperso
Non disperso quest'anno ma in ritardo
Trasferito con successo a fine anno
Con carenze ma continua il percorso
Con carenze e abbandona in estate
Bocciato ma continua il percorso
Bocciato e abbandona in estate
Drop-out in corso d'anno ma ritorna l'anno successivo
Drop-out in corso d'anno senza ritorno l'anno successivo
Promosso regolare ma abbandona in estate
N=14.824, % sugli iscritti, anno 2009/10Fonte: Annuario Statistico 2010 – Provincia Autonoma di Trento
Giovani trentini iscritti all’Università in Italia
60.32.3
19.1
7.0 5.9 5.4Trento
Bolzano
Veneto
Emilia-Romagna
Lombardia
Altre regioni
N=2.522, % sugli immatricolati, anno 2009/10Fonte: Annuario Statistico 2010 – Provincia Autonoma di Trento
Scelte dei giovani trentini immatricolati all’Università in Italia
15.4
14.1
11.7
11.410.1
5.6
5.1
4.7
4.44.3
4.14.0
2.2 1.8 1.3 0.1
Area Medica
Area Economico-Statistica
Area Politico-Sociale
Area Ingegneria
Area Letteraria
Area Giuridica
Area Linguistica
Area Scientifica
Area Insegnamento
Area Architettura
Area Geo-Biologica
Area Psicologica
Area Chimico-Farmaceutica
Area Agraria
Area Educazione Fisica
Area Difesa e Sicurezza
N=15.931, % sugli iscritti, anno 2010/11Fonte: Annuario Statistico 2010 – Provincia Autonoma di Trento
Iscritti nell’Ateneo Trentino
20.9
18.1
17.9
16.7
11.8
8.65.4 0.7
Ingegneria
Giurisprudenza
Economia
Lettere e Filosofia
Sociologia
Scienze matematiche fisiche e naturali
Scienze cognitive
Interfacoltà - Studi Internazionali
N=9.051-15.931, % sugli iscritti, anno 2010/11Fonte: Annuario Statistico 2010 – Provincia Autonoma di Trento
Trend iscritti nell’ateneo di Trento
1990/1991
1994/1995
1999/2000
2003/2004
2004/2005
2006/2007
2007/2008
2008/2009
2009/2010
2010/2011
0
5
10
15
20
25
30
Ingegneria
Economia
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Sociologia
Scienze matem-atiche, fisiche e naturali
Scienze cognitive
Studi internazionali
Fonte: Almalaurea, Il profilo dei laureati, N=2.429; 199.449, anno 2011
Percorsi degli universitari in Trentino e in Italia
Trento Italia
Durata degli studi 4,4 anni 4,8 anni
Voto di laurea 101,1/110 102,9/110
Punteggio agli esami 26,2/30 26,3/30
Laureati in corso 40,9 38,9
Hanno frequentato regolarmente 71,7 67,6
Hanno studiato all’estero 13,7 6,9
Hanno svolto tirocini 55,4 55,3
Sono decisamente soddisfatti dei loro studi 36,4 34,1
Fonte: Almalaurea, Il profilo dei laureati, N=2.429, anno 2011
Percorsi degli universitari in Trentino
Ingegneria
Scienze matematiche, fisiche e naturali
Giurisprudenza
Lettere e Filosofia
Sociologia
Economia
Scienze cognitive
Studi internazionali
0 1 2 3 4 5 6 7
4.7
3.5
5.9
4.6
4.4
3.7
3.3
2.9
Durata media degli studi (anni)
C. Le prospettiveTemi attuali e nodi
problematici
La valutazione in prospettiva storica
dalla valutazione degli alunni (student assessment)
alla valutazione di sistema
(school assessment)
La valutazione in prospettiva storica
dall’alfabetizzazione strumentale(leggere, scrivere, far di conto)
all’alfabetizzazione funzionale
(sviluppare competenze trasversali)
La valutazione in prospettiva storica
UNESCO 1956: introdotto un nuovo concetto
«è funzionalmente alfabetizzato ogni individuo che ha acquisito le conoscenze e le capacità di lettura e di scrittura che gli consentono di impegnarsi efficacemente in tutte le attività nelle quali l’alfabetizzazione è normalmente raggiunta nel suo ambiente culturale o nel suo gruppo»
(Gray, W., 1956, The Teaching of Reading and Writing, Paris, Unesco).Vedi altre definizioni in Cornali, F. (2004), Proprio analfabeti no, ma quasi, Roma, Bonanno Editore.
La valutazione in prospettiva storica
Letteratismo o literacy (meno stigmatizzante)
«Insieme di competenze di cui una persona ha bisogno per elaborare ed usare le informazioni tratte dal materiale stampato comunemente diffuso nei luoghi di lavoro, nella vita domestica e in quella sociale. Si tratta in sostanza, delle competenze di lettura, di scrittura e di calcolo necessarie per agire quotidianamente nella società, per conseguire i propri obiettivi, per sviluppare il proprio sapere e ampliare le proprie potenzialità».
(Oecd, 1995, Literacy, economy and society: Results of the First International Adult Literacy Survey, Paris, Oecd).
Le indagini comparative dei sistemiIEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement)
OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
IEA- PIRLS e TIMSS online:http://timss.bc.edu/isc/publications.htmlOCSE-PISA online:www.pisa.oecd.org
Progetto Rilevazioni LiteracyGrado del sistema
educativo
IEA-PIRLS (Progress in International Reading
Literacy Study)
2001; 2006;2011 Lettura Sc. primaria
IEA-TIMSS (Trends in International Mathematics
and Science Study)
1995; 1999; 2003; 2007;
2011
Matematica e scienze
Sc. primaria e sec. di I grado
OCSE-PISA (Programme for International Student
Assessment)
2000; 2003; 2006;2009
Lettura, matematica e scienze
Sc. sec. di II grado
Obiettivi di OCSE-PISA
VALUTARE : mettere a punto indicatori delle prestazioni degli studenti quindicenni comparabili a livello internazionale.
MONITORARE: fornire dati sui risultati dei sistemi di istruzione in modo regolare e periodico, per consentire un monitoraggio che ne segua gli sviluppi nel tempo.
COMPARARE: confrontare le performance dei diversi sistemi formativi in termini di livello medio delle prestazioni e di dispersione dei punteggi.
COMPRENDERE: individuare gli elementi che possano contribuire a spiegare le diversità di performance, in termini individuali, di scuola, di sistema.
Ciclicità in OCSE-PISA
Per analisi secondarie:http://pisa2003.acer.edu.au/downloads.phpI dati sono in formato file ASCII, scaricabili: si lancia il file di controllo sas oppure spss (data list), secondo il software di utilizzo, e si ottiene la matrice dati.Vengono prodotti dei report sia a livello internazionale, nazionale e locale, accessibili in rete, per il 2006: http://www.oecd.org/document/2/0,3343,en_32252351_32236191_39718850_1_1_1_1,00.html http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2006.php?page=pisa2006_it_05 http://www.iprase.tn.it/attivit%C3%A0/studio_e_ricerca/indagini_internazionali/indagineOcse_Pisa.asp
Anno dell’indagine
2000 2003 2006 2009 2012 2015
Competenze valutate
LetturaMatematica
Scienze
LetturaMatematica
Scienze
LetturaMatematica
Scienze
LetturaMatematica
Scienze
LetturaMatematic
aScienze
LetturaMatematica
Scienze
Variabili rilevate
Contesto familiare, scolasticoe metacognizione
Crescita dei Paesi partecipantiad OCSE-PISA
2000 2003 2006 20090
10
20
30
40
50
60
70
80
32
41
57
67
Paesi partencipanti all'indagine OCSE-PISA
OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
OCSE-IALS, ALL e PIAAC online:http://www.oecd.org/document/2/0,3343,en_2649_39263294_2670850_1_1_1_1,00.htm
Progetto Periodo di riferimento Literacy Popolazione
OCSE-IALS (International Adult Literacy Survey) 1994-1998
Lettura, matematica,problem
solving
16-65 anni
OCSE-ALL (Adult Literacy and Life skills) 2002-2006
Lettura, matematica,problem
solving
16-65 anni
OCSE-PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult
Competencies)
2008-2013
Lettura, matematica,problem
solving
16-65 anni
Le indagini comparative tra gli adulti
L’analfabetismo di ritorno
Le indagini evidenziano il processo di decadimento cognitivo che ha inizio dopo
l’uscita dal sistema formativo (disparità di età nei risultati)
L’istruzione è tuttavia un importante elemento di differenziazione nelle competenze rilevate
in età adulta e presenta un carattere cumulativo
Una prospettiva di lifelong learning
Il focus della valutazione sulle competenze fa riferimento ad un modello dinamico di apprendimento permanente
La capacità di continuare ad apprendere lungo l’arco di tutta la vita è cruciale
nella società della conoscenza
La «strategia di Lisbona»Per fare dell’UE una delle economie più competitive
nel 2000 il Consiglio europeoaveva fissato alcuni obiettivi irrinunciabili:
entro il 2010 tutti i Paesi membri dovevano intervenire su…
abbandono scolastico prematuro: ridurre la percentuale di abbandoni scolastici almeno del 10%;
matematica, scienze, tecnologie: aumentare almeno del 15% il totale dei laureati in matematica, scienze e tecnologie, diminuendo nel contempo la disparità di genere;
completamento del ciclo di istruzione secondaria superiore: arrivare almeno all’85% dei ventiduenni che abbiano completato tale ciclo di istruzione;
competenze di base: ridurre la percentuale dei quindicenni con scarse capacità di lettura almeno del 20% rispetto all’anno 2000;
apprendimento permanente: innalzare almeno al 12,5% la partecipazione degli adulti in età lavorativa (25-64 anni) all’apprendimento permanente.
La ricerca valutativa in Italia
INVALSI(Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)
http://www.invalsi.it/invalsi/ric.php?page=tutteRI
IRRE (Istituti Regionali Ricerca Educativa)Uno per ogni regione d'Italia, tali istituti, in precedenza IRRSAE (Istituti di
Ricerca Regionali, di Sperimentazione e Aggiornamento Educativi), istituiti con D.P.R. 31.05.1974, sono stati enti "tecnici" promossi dal Ministero della Pubblica Istruzione fino al 2007, anno in cui stati stati soppressi per essere assorbiti in
unaAgenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (ANSAS) (ex
INDIRE).
IPRASE Trentino(Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa)
“ha il compito di promuovere e realizzare la ricerca, la sperimentazione, la documentazione, lo studio e l’approfondimento delle tematiche educative e
formative(comma 1, articolo 42, legge provinciale 7 agosto 2006, n.5).
http://www.iprase.tn.it/iprase/
Le competenze degli italiani
Tra gli adulti:
Due terzi della popolazione italiana non dispone di competenze alfabetiche adeguate ad avvalersi delle informazioni necessarie alla vita in una società avanzata.
Un adulto ogni tre del nostro Paese non è in grado di comprendere un semplice messaggio scritto considerato di livello 1 (il più basso), sia che riguardi un testo in prosa oppure un documento.
Lo svantaggio degli italiani si acuisce ulteriormente quando si tratta di effettuare alcuni calcoli numerici.
Invalsi (2006), Letteratismo e abilità per la vita. Indagine nazionale sulla pop. italiana 16-65 anni, Roma, Armando Editore
Le competenze degli italianiTra gli studenti:
L’Italia risulta in fondo alle classifiche internazionali in particolare a livello Isced (International Standard Classification of Education) 3 (sec. di II grado).
Nel 2009 i risultati sono stabili in lettura e solo lievemente migliorati in matematica e scienze rispetto al 2000.
Il dato si aggrava di fronte al fatto che a queste indagini partecipano soltanto gli studenti, mentre non è compresa la popolazione giovanile che ha già lasciato la scuola e che in Italia rappresenta una quota di gran lunga superiore a quella della media degli stessi Paesi partecipanti.
Invalsi (2008), Le competenze in scienze lettura e matematica degli studenti quindicenni. Rapporto nazionale Pisa 2006, Roma, Armando EditoreMartini, A., Rubino, F. (2011) I risultati degli studenti trentini in Lettura. Rapp. provinciale Pisa 2009, Iprase TrentinoVedi tutta la documentazione e i microdati OCSE-PISA italiani (in formato .dat con file di sintassi spss) su:http://www.invalsi.it/invalsi/ri/pisa2006.php?page=pisa2006_it_05
Le competenze degli studenti trentini
In Trentino, le performance della popolazione, tra gli adulti come tra gli studenti, risultano migliori che nel resto d’Italia, un Paese caratterizzato da sempre da una grande e radicata disparità sul territorio e in modo particolare tra Nord e Sud.
Le ottime performance degli alunni trentini posizionano le scuole della provincia, a tutti i livelli, di gran lunga al di sopra della media internazionale, affiancando Paesi come Corea, Giappone, Finlandia ai primissimi posti delle classifiche.
Nel 2009 rispetto al 2006 i risultati sono stabili, mentre rispetto al 2003 c’è stato un peggioramento dovuto all’inclusione degli allievi della formazione professionale. Il dato stabile va letto positivamente per via della crescita degli studenti stranieri nel sistema e della diminuzione dello status sociale.
Invalsi (2006), Letteratismo e abilità per la vita. Indagine nazionale sulla popolazione italiana 16-65 anni, Roma, Armando EditoreIprase Trentino (2005), IEA TIMMS 2003, Trento, Iprase TrentinoInvalsi (2005), Il livello di competenza dei quindicenni italiani in matematica, lettura, scienze e problem solving. Pisa 2003, risultati del Trentino, Roma, InvalsiIprase Trentino (2010), Rapporto interno su IEA TIMMS 2007, Trento, Iprase TrentinoGentile, M. (2009) (a cura di), Rapporto provinciale PISA 2006, Trento, Iprase TrentinoMartini, A., Rubino, F. (2011) I risultati degli studenti trentini in Lettura. Rapp. provinciale Pisa 2009, Iprase Trentinohttp://www.iprase.tn.it/attivit%C3%A0/studio_e_ricerca/indagini_internazionali/index.asp
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Oecd, %, anno 2009
Giovani per livello di competenza in lettura in Europa
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Oecd, %, anno 2009
Giovani per livello di competenza in matematica in Europa
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Oecd/Invalsi-Pisa, %, anno 2009
Giovani per livello di competenza in lettura in Italia
Fonte: Istat, elaborazioni su dati Oecd/Invalsi-Pisa, %, anno 2009
Giovani per livello di competenza in matematica in Italia
PISA 2006: Punteggio medio di scienze in Trentino e in Italia
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino.
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
OCSE-PISA 2006: i risultati della provincia nel contesto internazionale
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino.Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
OCSE-PISA 2006:% di studenti sugli estremi della
scala complessiva di scienzeSistema
Sotto il livello 2 Sopra il livello 5
Finlandia4,1 20,9
Trentino12,7 11,8
OCSE19,3 9,0
Italia25,3 4,6
Rielaborazioni da: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino.
Distribuzione studenti trentini nelle competenze in lettura per scuola
Fonte: Martini, A., Rubino, F. (2011) I risultati degli studenti trentini in Lettura. Rapp. provinciale Pisa 2009, Iprase Trentino
OCSE-PISA 2006: effetti della canalizzazione nei sistemi
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
Le disuguaglianze di opportunità in istruzione
• di genere• di status sociale
• di provenienza etnica
% giovani in età 19-25 anniFonte: Sartori, F., elaborazioni Istat su dati Miur
Scelta universitaria in Italia: il sorpasso delle femmine
29,3 31,2
7
14,8
20,5
21
6
38,1
40,4
9,2
2,6
20,816
2,1
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50-51 60-61 70-71 80-81 90-91 00-01 2001-2002
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Maschi Femmine
%, N=6.359, solo diurni in 1° classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte e genere nel sistema trentino
Liceo I. Tecnico I. Professionale F. Professionale0
10
20
30
40
50
60
25.4
41.7
8.6
24.3
53.5
18
13.115.3
Maschi Femmine
%, N=6.359, solo diurni in 1° classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Segregazione di genere nel sistema trentino
FP Agricoltura
FP Ristorazione
FP Industria e artigianato
FP Servizi
I.Professionale
I./L.artistico o musicale
I.Tecnico Economico
I.Tecnico Tecnologico
Liceo delle scienze umane
Liceo linguistico
Liceo scientifico
Liceo classico
0 5 10 15 20 25 30 35
1.8
9.2
14.3
5.1
.7
4.0
10.7
29.7
1.9
2.4
18.1
2.1
0.1
4.5
1.9
13.6
1.5
6.3
17.1
4.8
17.1
12.0
16.4
4.8 Femmine Maschi
Fonte: N=1.268, Ress, A. (2010) Convenzioni e convinzioni. L’apprendimento della matematica nel sistema formativo trentino, Tesi di Dottorato Università degli Studi di Trento.
Stereotipi di genere in Trentino
Maschi Femmine Maschi FemminePiù portati i maschi Più portate le femmine
0
10
20
30
40
50
60
70
80
21.2 17.8 15.610.3
3.8 1.8
60.165.3
76.1
63.3
1.5 1.3
Matematica Materie umanistiche Tecnologia
Studente:«Sono abbastanza distinti i miei genitori, perché mio papà è più portato è per la matematica, invece in italiano è negato, invece mia mamma è più portata per l’italiano, storia, cose… più da studiare insomma.» (sic)
Fonte: N=1.268, Ress, A. (2010) Convenzioni e convinzioni. L’apprendimento della matematica nel sistema formativo trentino, Tesi di Dottorato Università degli Studi di Trento.
Giudizi sulla matematica in Trentino
Negativi18.1%
Preval. negativi21,7%
Contra-stanti14,3%
Neutrali15.9%
Preval. positivi20,5%
Positivi5.5%
n.r.4.0%
Voci di studenti:«La matematica non mi piace, non sono brava e mai lo sarò. Non mi interessa nemmeno esserlo.»«Ci ho provato molte volte ad andare bene, a studiare ed impegnarmi, ma poi andavo comunque male... quindi mi sono inculcata in testa che in matematica sono negata.»«Per me è impossibile la matematica.»«Non ce la farò a migliorare in matematica, perché ho sempre fatto fatica e non ci capisco un tubo.»«Non migliorerò, perché sono negata. Faccio del mio meglio e i risultati sono scarsi, quindi più di così non so che fare.» «Non sono mai andata bene in questa materia… non andrò mai bene in matematica.»«La matematica non la capirò mai!» «La matematica per me è sempre stata un casino e lo sarà sempre.»
OCSE-PISA 2006Punteggi medi del campione trentino per genere
Literacy Maschi FemmineDifferen
za
Lettura 486 531 -45
Scienze 522 520 +2
Matematica 520 497 +23
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
Punteggio OCSE-PISA in Trentinoindici di capacità di lettura per genere
Fonte: Martini, A., Rubino, F. (2011) I risultati degli studenti trentini in Lettura. Rap. provinciale Pisa 2009, Iprase Trentino
%, N=6.359, solo diurni in 1° classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte e istruzione dei genitori nel sistema trentino
Liceo I. Tecnico I. Professionale F. Professionale0
10
20
30
40
50
60
70 68.3
20.8
6.3 4.6
46.6
32.8
8.612
31.535.0
10.9
22.624.3
30.3
12
33.4
Laurea o equivalenti Diploma Qualifica professionaleLicenza media
%, N=6.359, solo diurni in 1° classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte e classe sociale nel sistema trentino
Liceo I. Tecnico I. Professionale F. Professionale0
10
20
30
40
50
60 58.4
26.5
6.38.8
45.9
32.9
9.311.9
37.2
32.4
10.4
20
26.830.2
11.4
31.6
Classe dirigente Impiegati Autonomi
Operai e/o assimilati
Fonte: Almalaurea, Indagine sui diplomati di scuola media superiore, anno 2010
Disuguaglianze sociali all’Università in Italia
Occupazione genitori: Classe dirigente vs Operai
OCSE-PISA 2009: prestazione in lettura e status sociale
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino. Fonte: Martini, A., Rubino, F. (2011) I risultati degli studenti trentini in Lettura. Rapp. provinciale Pisa 2009, Iprase Trentino
OCSE-PISA 2006: punteggio di scienze e percentuale di varianza nei risultati spiegata dall’indice dello status socio-economico e culturale
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
Percentuali di voto “ottimo” ottenuti all'esame di stato nell’a.s. 1995/96, Istat - I Percorsi di studio e di lavoro dei diplomati 2004. I dati fanno riferimento alla regione Trentino-AA; scelta del liceo dei 15-19enni che hanno completato la scuola secondaria di primo grado. ISTAT -Indagine continua sulle Forze di Lavoro 2005-2011. I dati fanno riferimento alla regione Trentino-AAFonte: Ress & Azzolini, Quanto incidono gli effetti secondari nella scelta della scuola secondaria di secondo grado? Il ruolo degli effetti primari e secondari nelle disuguaglianze di opportunità di istruzione, work in progess 2013
Istruzione genitori:Laurea vs Licenza media
Occupazione genitori: Classe dirigente vs Operai
OttimoLiceo
OttimoLiceo
0
10
20
30
40
50
60
Trentino Italia
Disuguaglianze sociali nella secondaria in Trentino e in Italia
Punteggi di Rasch calcolati su dati Invalsi-SNV 2009/10La media dei due punteggi di Rasch è stata fissata a circa .067 e la deviazione standard è 1.04Fonte: Ress & Azzolini, Quanto incidono gli effetti secondari nella scelta della scuola secondaria di secondo grado? Il ruolo degli effetti primari e secondari nelle disuguaglianze di opportunità di istruzione, work in progess 2013
Test matematica Test italiano
Test matematica Test italiano
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
Trentino Italia
Istruzione genitori:Laurea vs Licenza media
Occupazione genitori: Classe dirigente vs Operai
Disuguaglianze sociali nella secondaria in Trentino e in Italia
Trend delle disuguaglianze educative in Trentino
Variazione per coorte di nascita dell’associazione tra titolo di studio e classe d’origine a parità di istruzione familiare e genere. Distanza tra i figli di imprenditori, liberi professionisti e dirigenti (categoria di riferimento) e i discendenti di altre classi sociali. Parametri logit di modelli di regressione log. ord. Fonte: Rapporto Opes 2011
%, N=6.359, solo diurni in 1° classe, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Scelte e status migratorio nel sistema trentino
Liceo I. Tecnico I. Professionale F. Professionale0
5
10
15
20
25
30
35
40
4542.3
31.2
10.2
16.3
34.6
27.2
13.1
25.2
22.1 22.6
13.6
41.7Provincia di Trento Altre province italiane Estero
OCSE-PISA 2006Punteggi medi del campione trentino per status immigratorio
Literacy Nativi StranieriDifferen
za
Lettura 515 439 +76
Scienze 527 454 +73
Matematica 514 444 +70
Fonte: Gentile, M. (2009), Rapporto provinciale Pisa 2006, Trento, IPRASE Trentino
*Variabili significativeCoeff. di regressione logistica binomiale, N=5.751, solo diurni in 1° classe transitati dal sistema trentino, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Disuguaglianze sociali nel voto di licenza media
Africa e Medio OrienteAsia
America LatinaEst Europa
Paesi sviluppatiGruppo etnico familiare (Rif. Italia)*
Stranieri di 1° generazioneStranieri di 2° generazione
Status migratorio (rif. Italiani)Famiglia incompleta
Struttura familiare (rif. Due genitori)*Operai
AutonomiImpiegati
Classe sociale (rif. Classe dirigente)*Licenza media
Qualifica professionaleDiploma
Titolo di studio dei genitori (rif. Laurea)*Femmina
Genere (Rif. Maschio)*
-1.2 -1 -0.8 -0.6 -0.4 -0.2 0 0.2 0.4 0.6
*Variabili significativeCoeff. di regressione logistica binomiale, N=5.751, solo diurni in 1° classe transitati dal sistema trentino, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Africa e Medio OrienteAsia
America LatinaEst Europa
Paesi sviluppatiGruppo etnico familiare (Rif. Italia)
Stranieri di 1° generazioneStranieri di 2° generazione
Status migratorio (rif. Italiani)Famiglia incompleta
Struttura familiare (rif. Due genitori)Operai
AutonomiImpiegati
Classe occupazionale familiare (rif. Classe dirigente)*
Licenza mediaQualifica professionale
DiplomaTitolo di studio dei genitori (rif. Laurea)*
FemminaGenere (Rif. Maschio)*
10987
Voto all'esame di licenza media (Rif. 6)*
-2 -1 0 1 2 3 4
Disuguaglianze sociali nella scelta del liceo
*Variabili significative; il gruppo etnico presenta celle con numerosità scarsa e margini di errore elevatiCoeff. di regressione logistica binomiale, N=5.751, solo diurni in 1° classe transitati dal sistema trentino, a.s. 2010/11Fonte: Anagrafe Unica degli Studenti – Provincia Autonoma di Trento
Disuguaglianze sociali nel voto di maturità
I. Prof./artisticoI. Tecnico
Tipo di scuola (Rif. Liceo)*Africa e Medio Oriente
AsiaAmerica Latina
Est EuropaPaesi sviluppati
Gruppo etnico familiare (Rif. Italia)*Stranieri di 1° generazioneStranieri di 2° generazione
Status migratorio (rif. Italiani)Famiglia incompleta
Struttura familiare (rif. Due genitori)Operai
AutonomiImpiegati
Classe sociale (rif. Classe dirigente)*Licenza media
Qualifica professionaleDiploma
Titolo di studio dei genitori (rif. Laurea)*Femmina
Genere (Rif. Maschio)*In ritardo
Regolarità carriera scolastica (Rif. Regolari)*
-8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2
La classe, un film di Laurent Cantet, 2008Palma d’oro al 61° Festival di Cannes:«Un film che non vuole dare risposte, ma che pone tante domande.» Sean Penn, Presidente della giuria
Multietnicità e linguaggi a scuola
D. I serviziOrientamento in entrata e in
uscita
Fonte: Ress, A., Caporusso, L. (2011) Contesti, azioni e professionalità per l’orientamento, promosso da: Tavolo per l’Orientamento – Rete su Scuole Comunità delle Giudicarie; Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella
Che cos’è l’orientamento?
(a) un’attività svolta da un servizio,(b) rivolta ad un ampio target che non si
limita ai giovani in età scolastica, (c) che affianca l’individuo nella conoscenza
e valorizzazione del sé,(d) al fine di individuare un obiettivo da
perseguire (e) e sostenerlo in tutto il corso di vita.
Fonte: Ress, A., Caporusso, L. (2011) Contesti, azioni e professionalità per l’orientamento, promosso da: Tavolo per l’Orientamento – Rete su Scuole Comunità delle Giudicarie; Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella
Che cos’è l’orientamento a scuola?
L’orientamento a livello scolastico si realizza nell’attivazione di progetti declinati per età e ordine di scuola:
• primaria - sviluppo della capacità di fare scelte e accettarne le conseguenze;
• secondaria di I grado - sviluppo della capacità di riconoscimento, accettazione e gestione delle proprie emozioni;
• secondaria di II grado - orientamento verso una professione che implichi o meno la scelta dell’Università.
Fonte: Ress, A., Caporusso, L. (2011) Contesti, azioni e professionalità per l’orientamento, promosso da: Tavolo per l’Orientamento – Rete su Scuole Comunità delle Giudicarie; Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella
Cos’è importante nell’orientamento formativo?
Per orientare dal punto di vista formativo occorre considerare anche:
• le iniquità del sistema - permangono oggi disuguaglianze di opportunità formative fondate sul genere e sull’origine sociale ed etnica;
• il rendimento del titolo di studio - l’accesso all’istruzione corrisponde all’accesso a posizioni sociali più prestigiose e remunerative;
• le esigenze del mercato del lavoro - il territorio è frammentato in distretti occupazionali che richiedono competenze diversamente spendibili e sempre più complesse.
Le scelte: orientamento in entrata e in uscita
scuola secondaria di II grado
circa 5.000studenti in
transito
circa 2.500studenti in
transito
Ottenere il diploma non è scontato!
Il tasso di abbandoni (in tutto il percorso) è abbastanza elevato in Italia, ma incide
anche in Trentino… il consiglio è:
non seguite troppo l’amico del cuore!
Fonte: Almalaurea, Indagine sui diplomati di scuola media superiore, anno 2010
Giudizi sulla propria scelta formativa Italia
Attenti alla scelta, senza troppe illusioni!
In Italia, più elevati livelli di disoccupazione (superiori al 34%) si registrano tra i diplomati che hanno
ricevuto una formazione artistica, liceale o magistrale, mentre i più bassi si rilevano
tra i diplomati tecnici (22,4%) e quelli degli istituti professionali (21,4%).
Poco più dell'80% degli occupati svolge un lavoro di tipo continuativo, mentre il 19%
lavora in modo occasionale o stagionale. Gli occupati con contratti a termine sono il 34,6%: il 27,3% ha un contratto a tempo determinato e il
7,3% ha un lavoro a progetto.Fonte: Istat, I percorsi di studio e lavoro dei diplomati, Indagine 2011 sui diplomati 2007
Ottenere la laurea non è scontato!
Il tasso di abbandoni (part. 1° e 2° anno) è abbastanza elevato in Italia… per
arginare questo rischio è necessario:
• avere una buona preparazione
• essere molto motivati
• decidere con ampio anticipo il proprio percorso (test anticipati)
Fonte: Buzzi, C., Indagine sui diplomati trenini 2011
Attenzione! Quando si sceglie l’Università?
durante il V anno29%
subito dopo il diploma
31%
a settembre14%
dopo settembre5%
prima del V anno21%
Fonte: Istat, I percorsi di studio e lavoro dei diplomati, Indagine 2011 sui diplomati 2007
Il rischio di abbandono all’Università…
In Italia, a quattro anni dall’immatricolazione all’università, poco meno del 14% ha già conseguito una laurea di I livello, mentre
quasi il 9% ha interrotto e abbandonato gli studi.
L’abbandono degli studi universitari avviene più frequentemente tra i giovani che si sono
diplomati negli istituti tecnici e nei corsi dell’istruzione umanistica (oltre l’11%),
mentre tra i liceali la percentuale di interruzione degli studi è inferiore al 6%.
Ci sono anche altri percorsi post-diploma!
• percorsi di formazione non universitaria brevi e professionalizzanti (es. educatore per la scuola dell’infanzia)
• i percorsi IFTS (durata 1 anno, organizzati da alcune Regioni, formano tecnici specializzati di alto livello (es. marketing, ristorazione)
(http://www.bdp.it/ifts/2003/iftsmain.php)
• gli Istituti Tecnici Superiori (appena istituiti)
Fonte: Almalaurea, La condizione occupazionale dei laureati, %, N=609; 44.931, anno 2011
La condizione occupazionale dei laureati in Italia
Dopo 3 anni dalla laurea
Trento Italia
Partecipano o hanno partecipato ad attività formative post-laurea
62,9 62,9
Lavorano 75,5 69,7
Occupati in modo stabile 54,3 54,3
Sono disoccupati 3,7 8,9
Ritengono la propria laurea efficace per il proprio lavoro
58,6 56,9
Guadagno mensile netto 1.333 euro 1.223 euro
Fonte: Rapporto Opes 2011
I rendimenti dell’istruzione al primo impiego in Trentino
Fonte: Rapporto Opes 2011
I rendimenti dell’istruzione nel tempo
«I rendimenti dell’istruzione (a parità di altre condizioni) si notano anche in termini di reddito netto percepito. I differenziali di rendimento economico dell’istruzione diventano, infatti, con l’evolvere dell’età, via via più
rilevanti. Ad esempio, a 40 anni, un laureato percepisce mediamente 7.000 euro in più all’anno di un soggetto con la stessa età con al più la licenza media
e circa 4.000 euro all’anno in più rispetto ad un coetaneo diplomato. Inoltre, un’elevata scolarità
garantisce anche minori rischi di disoccupazione.»
I rendimenti dell’istruzione a tre anni dal titolo in Trentino
Diplomato
Giurisprudenza
Sociologia
Lettere e Filosofia
Scienze cognitive
Scienze matematiche, fisiche e naturali
Studi internazionali
Economia
Ingegneria
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600
900
1,084
1,199
1,204
1,251
1,334
1,356
1,402
1,498
Guadagno mensile netto (in Euro)
Dati sui laureati in Trentino;la stima dei diplomati riguarda l’Italia e può risultare lievemente più bassa rispetto al TrentinoFonte: Almalaurea, La condizione occupazionale dei laureati, %, N=609; anno 2011
Fonte: Almalaurea, La condizione occupazionale dei laureati, %, N=609; anno 2011
La condizione occupazionale a 3 anni dalla laurea in Trentino
Lettere e Filosofia
Sociologia
Scienze cognitive
Giurisprudenza
Economia
Scienze matematiche, fisiche e naturali
Ingegneria
0 10 20 30 40 50 60 70
28.8
35.3
37.5
54.8
60.9
63.3
66.4
Occupati in modo stabile (%)
La condizione occupazionale a 3 anni dalla laurea in Italia
Fonte: Buzzi, C., su dati Almalaurea, La condizione occupazionale dei laureati, %, anno 2011
Il rendimento della laurea non è sempre garantito!
Consigli utili per i giovani:
• non prendere alla lettera le indicazioni offerte dai siti web di alcuni corsi di laurea in merito agli sbocchi occupazionali
• costruirsi il proprio cv (stage, competenze chiave – inglese e informatica, esperienze all’estero)
• attenzione, soprattutto per le ragazze, alle lauree deboli
L’istruzione non è solo un investimento economico…
Stile di vitaSalute
Reddito e occupazion
ePartner
Rete sociale
Prospettive di vita
Un laureato vive in
media 3,5 anni in più di
un diplomato!
Le risorse orientative
Oltre alla scuola, esistono altre esperienze di orientamento formativo, offerte da:
• Centro per l’Impiego (che promuove la formazione continua)
• Università (porte aperte, iniziative, altro, ad es. http://www.almalaurea.it/lau/orientamento)
• Privato sociale
• Provincia, ad esempio con i Piani di Zona o con Ad Personam, lo sportello che informa anche sui corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e consegna i buoni per la riqualificazione professionale
(http://www.fse.provincia.tn.it/contatti/)
• e così via…
Orientare…
La classe, un film di Laurent Cantet, 2008Palma d’oro al 61° Festival di Cannes:«Un film che non vuole dare risposte, ma che pone tante domande.» Sean Penn, Presidente della giuria
Graziee
Buon lavoro!Corso di formazione
per esperti in dinamiche e politiche giovanili
21 febbraio 2013
di Anna [email protected]