Giovani, donne e volti nuovi nel PD di Correggio · 2008. 4. 11. · 2 Adele Bartoli coordinatrice...

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Mensile correggese di informazione e confronto di idee Edito dal Circolo Culturale Primo Piano Finanziaria 2008: una medicina contro il rischio di declino. Il Piano Strutturale Comunale: pensare la Correggio del futuro Moschea Assalam: un luogo di preghiera e di aggregazione A Prato e Lemizzone inizia la raccolta porta a porta 1 febbraio 2008 Giovani, donne e volti nuovi nel PD di Correggio Giovani, donne e volti nuovi nel PD di Correggio Gli organi dirigenti locali del Partito Democratico di Correggio sono stati scelti da 687 elettori. Adele Bartoli coordinatrice con oltre il 96% dei consensi Gli organi dirigenti locali del Partito Democratico di Correggio sono stati scelti da 687 elettori. Adele Bartoli coordinatrice con oltre il 96% dei consensi Via Gramsci, 23 Correggio - Tel. 694989 Esperienza e serietà al vostro servizio Utilizzo di nuove tecniche computerizzate

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Mensile correggese di informazione e confronto di ideeEdito dal Circolo Culturale Primo Piano

Finanziaria 2008: una medicinacontro il rischio di declino.

Il Piano Strutturale Comunale:pensare la Correggio del futuro

Moschea Assalam: un luogodi preghiera e di aggregazione

A Prato e Lemizzone iniziala raccolta porta a porta

1 febbraio 2008

Giovani, donne e volti nuovinel PD di Correggio

Giovani, donne e volti nuovinel PD di Correggio

Gli organi dirigenti locali del Partito Democratico di Correggio sono stati sceltida 687 elettori. Adele Bartoli coordinatrice con oltre il 96% dei consensi

Gli organi dirigenti locali del Partito Democratico di Correggio sono stati sceltida 687 elettori. Adele Bartoli coordinatrice con oltre il 96% dei consensi

Via Gramsci, 23 Correggio - Tel. 694989

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Adele Bartoli coordinatricee tanti volti nuovi nel PD correggese

Dal 25 al 27 gennaio si sono svolte le elezioni degli organi dirigenti locali del PD.A Correggio si punta sui giovani e sulle donne per rinnovare la politica.

Finalmente buone notizie!Una buona partenza per la costru-zione del Partito Democratico nel

territorio.Il 25, 26 e 27 gennaio in tutti iComuni della Provincia si votavaper l’elezione degli organismi diri-genti del PD: segretario comunale,

coordinamento comunale, delegatiall’Assemblea provinciale.La grave e drammatica crisi digoverno in cui alcuni irresponsabiliparlamentari hanno trascinato ilPaese, non ha tolto forza ed ener-gia al nuovo partito.Le persone non hanno abdicatoalla speranza: vogliono provarciperché vedono nel Partito Demo-cratico una straordinaria occasio-ne di rinnovamento e di cambia-mento, per ridare alla politicadignità , un nobile ruolo, al serviziodelle persone e delle future gene-razioni.La voglia di partecipazione è unbisogno che si tocca con mano,anzi, ora più che mai, di fronte aglienormi rischi che la Repubblica ele sue istituzioni stanno correndo.Le centinaia di persone che sonovenute a votare e che hanno ade-rito al PD, ci chiedono di ” nonmollare”, di fare sul serio.E il Partito Democratico èl’occasione per fare sul serio!Questo è quello che vogliono lepersone .L’alta e appassionata partecipa-zione, la discussione ed il confron-to che si è tenuto nelle varie as-semblee costitutive ne sono unaprova.A Correggio non partiamo dazero, abbiamo un bel patrimonio

su cui contare.In questi mesi abbiamo portatoavanti un percorso appassionante,mosso da ideali nobili che hannopermesso di sviluppare nuovo sen-so di appartenenza, più esteso eben disposto agli scambi di espe-rienze, culture e sensibilità.Tante nuove persone, tanti giovani,donne, volti nuovi si sono candidatiper il coordinamento locale, rap-presentativi delle varie anime,culture e sensibilità della nostracittà, segno di motivazione, vogliadi impegno.Veramente una ricchezza umana,sociale e culturale di cui esserefieri.Ci sono davvero le condizioni perfare un partito su basi nuove!Un partito accogliente, apertoall’ascolto, alla raccolta di idee econtributi.Un partito capace di mobilitarel’entusiasmo di tante donne cherappresentano una fonte di ener-gia, creatività e cultura, e di tantigiovani della cui soggettività eprotagonismo abbiamo assolutobisogno.Un partito capace di indicare pos-sibili obiettivi comuni che garanti-scano una buona qualità della vitaper tutti e di far crescere tra icorreggesi il comune sentiredell’importanza della politica come

Adele Bartoli

Il coordinamento comunale del PD di Correggio, nominatodall’assemblea del 25 gennaio, è composto da 56 persone (lametà sono donne). Ne fanno parte Cecilia Anceschi (54 anni,impiegata al Comune di Carpi), Francesca Baboni (34, criticad’arte), Manuela Bertolini (32, microbiologa), Claudia Bonini(40, impiegata), Rita Carrozza (26, libero professionista), EnricaCattini (26, impiegata), Marzia Cattini (31, dirigente comuneBoretto), Luisa Cigarini (34, impiegata), Tosca Covezzi (48,impiegata), Cinzia Delbue (30, Adb), Emanuela Gobbi (39,assessore alla scuola e sport a Correggio), Elisa Guerra (26,educatrice), Sonia Lugli (40, impiegata), Ilaria Maioli (34,educatrice), Monica Maioli (40, funzionaria Confesercenti),Francesca Manzini (25, impiegata), Angela Mariani (58, pen-sionata), Ombretta Martelli (48, impiegata), Irma Martinelli(54, impiegata), Emanuela Nicolini (49, modellista), MariaPaparo (24, assistente sociale), Gianna Radeghieri (50, educa-trice), Ofelia Ruozi (27, impiegata), Maria Cristina Santini (46insegnate scuole superiori), Maria Grazia Santini (47, insegnanteelementari), Barbara Tedaldi (36, libero professionista), Giorgia

Vergnani (33, impiegata), Annamaria Zini (27, insegnante),Franco Bellelli (54, funzionario coop), Ahmed Ben El Issaouia(43, dipendente Duna), Emiliano Bertani (33, artigiano), MarcelloBulgarelli (35, assessore Lavori Pubblici Correggio), Carlo Casoli(60, neurologo), Gianni Catellani (62, pensionato), Marco Denti(24, studente), Davide Folloni (25, collaboratore FondazioneFossoli), Matteo Gaccioli (34, avvocato), Eves Guandalini (60,pensionato, presidente Auser), Dario Ibattici (47, geometra),Andrea Manzotti (47, bancario), Gabriele Moroni (20, studente),Carlo Paltrinieri (56, libero professionista), Celestino Pantaleoni(60, imprenditore), Stefano Paterlini (40, ingegnere), GuidoPelliciardi (48, impiegato), Fabrizio Pelosi (45, operaio), MassimoPinotti (53, dirigente coop), Claudio Prandini (52, impiegato),Edo Sacchi (53, imprenditore), Pietro Saccozzi (52, odontoiatra),Gabriele Santi (57, tecnico agricolo), Giulio Tagliavini (48,Professore di Economia Univ. di Parma), Gabriele Tesauri (39,regista e attore teatrale), Lorenzo Tesauri (49, libero professio-nista), Fabio Testi (35, resp. di settore comune S.Martino inRio), Marco Truzzi (33, dipendente comunale).

Il nuovo coordinamento comunale del PD di Correggio

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straordinario strumento per guar-dare al futuro con ottimismo, persentirsi parte di una comunitàunita, solidale, civilmente avanzata,ricca di persone attive e respon-sabili, una società consapevole eprotagonista del proprio progettodi vita e pronta ad affrontare unfuturo in continua evoluzione.Non è un’impresa semplice, néfacile.Sento tutta la difficoltà del momen-to e la responsabilità della situa-

zione, ma come tanti di voi hodeciso di farmene carico.Questo partito nuovo non lo si fanei salotti, non lo si fa in televisio-ne, o con fiumi di parole che ali-mentano il dibattito che rischia diavvitarsi su se stesso.Lo facciamo noi, insieme, qui edora, con la nostra azione quotidia-na, a fianco delle persone.Non è un impegno che ho assuntoa cuor leggero, ma so che possofare affidamento sulle tante per-

sone che come me hanno decisodi farsene carico e su tanti altriche vorranno unirsi a noi in questoimpegnativo cammino.La differenza la potremo fare in-sieme, soltanto insieme.So di avere buoni compagni diviaggio e sono fiduciosa che sa-premo, giorno dopo giorno, farebuone cose e riscrivere una bella,nuova storia.

Adele Bartoli

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In queste settimane si sono sentitidiversi commenti sulla Finanziaria,sulla sua “lievitazione” rispettoall’impostazione originaria del Go-verno, sugli aspetti fiscali, sulladimensione della spesa pubblica,sull’equità e sui problemi di com-petitività del Paese.In una fase dove la politica e leistituzioni non sono certo al centrodelle benevolenze del Paese, vainnanzitutto sottolineato che ilParlamento non ha peggiorato laFinanziaria dal punto di vista degli

effetti sulla finanza pubblica. Anzi,l’ha migliorata. Ha ridotto di 400milioni il saldo netto da finanziaree si sono ampliate le questioniaffrontate, trovando le risorse at-traverso modifiche alle entrate ealle uscite. Non vi è stato, insom-ma, l’assalto alla diligenza, sebbe-ne non siano mancati gli interventilocalistici e microsettoriali, confer-mando la famosa definizione diAmato “Finanziaria come ultimotreno per Yuma”.Procedure e pesantezza dell’ar-

ticolato sono certo da riformare.Tutto ciò però non può oscuraregli aspetti positivi di questa Finan-ziaria.

TASSE, LOTTA ALL’EVASIONE,LE MISURE PER I REDDITI PIU’ BASSISi parla tanto di tasse. Il centrodestra ne ha fatto un cavallo dibattaglia, ma la pressione fiscaleal termine dei suoi cinque anni digoverno non è calata né per leimprese (se non in piccolissimaparte per l’IRAP) né per i cittadini,salvo quelli con i redditi più alti.Ovviamente si sono chiusi entrambigli occhi sull’evasione fiscale e difatto la si è favorita con i condoni.Il centro sinistra sta recuperandoin misura rilevante, circa 20 mi-liardi, una parte dell’evasione fi-scale e questo permette di avviareun’azione di riduzione fiscale.Per i cittadini: riduzione dell’IRPEFper i redditi più bassi con la Finan-ziaria 2007; aumento delle pen-sioni più basse con il decreto leggedi luglio; interventi per gli incapienticon il decreto legge collegato allaFinanziaria 2008; riduzione dell’ICI,detrazioni fiscali per l’affitto e peri giovani che escono dalle famiglied’ origine, detrazioni per le famigliecon quattro o più figli, altre detra-zioni in vari campi, tra cui quellepiù rilevanti riguardano le ristruttu-razioni edilizie e l’efficienza energe-tica degli edifici, con la Finanziaria2008. Sempre la Finanziaria haprevisto che tutte le maggiori entra-te andranno a costituire un fondoper ridurre le imposte ai lavoratoridipendenti. Non è una vaga promes-sa, è il corrispondente di quantosuccesso quest’anno per le pensio-ni più basse e gli incapienti. Occorreora accelerarne l’attuazione, consi-derate le spinte inflazionistiche chedanno un ulteriore colpo al poteredi acquisto di salari e stipendi.Per le imprese: va ricordato che4

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* Prima metà del mese:numeri di febbraio, marzo,aprile, maggio, giugno,luglio.

* A fine mese: numeri disettembre ottobre,novembre, dicembre.

Finanziaria 2008: una medicinacontro il rischio di declino

Prima di Natale si è conclusa la maratona di approvazione della Finanziaria,un’altra spinta per il risanamento, la lotta all’evasione e l’equità.

Romano Prodi.

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tra il 2007 e 2008 si operail più grande taglio dell’IRAPdegli ultimi anni conl’intervento sul cuneo fi-scale, a cui segue una ri-forma di IRES e IRAP conla Finanziaria 2008, cheabbassa le aliquote, ampliala base imponibile convantaggi sia fiscali che diminor burocrazia per leimprese. Alla Camera ab-biamo migliorato le normesull’indeducibilità degli in-teressi passivi, che ave-vano creato qualche ap-prensione anche nellanostra provincia. Vi sonopoi le semplificazioni perle imprese marginali,l’uscita di fatto dagli studidi settore per le impresemanifatturiere che svolgonoattività per conto terzi al-meno per il 90%, detrazionifiscali e credito d’impostaper vari aspetti, dalla ri-cerca agli interventi relativi allasicurezza.Tremonti dice che facciamo regalialle banche, perché si riducono lealiquote IRES e IRAP anche perloro. Fa finta di scordarsi che quan-do non abbiamo previsto il tagliodel cuneo fiscale per le banche,l’Unione Europea è intervenutaaffinché rientrassero nel regimedelle riduzioni.Il taglio delle tasse, quindi, c’è edè parte fondamentale della politicadel Governo Prodi, insieme al con-trasto all’evasione fiscale e allavoro nero.

LA SPESA PUBBLICA:CONTENIMENTO DELLE SPESE

E CONTROLLO DELLE SINGOLE USCITELa spesa pubblica non sta crescen-do. Questo è successo tra il 2001e il 2005. Dal 2006 la stiamocontenendo, pur nell’esigenza dimettere più risorse in settori stra-tegici come la sicurezza o il tra-sporto pubblico locale o per gliinvestimenti. Queste le sceltedella Finanziaria. Soprattutto, però,si sta intervenendo, con una poli-tica di medio termine, per rivedereogni singola voce di spesa. E’ unlavoro avviato, richiede tempo, ma

è l’unico modo (si definisce“spending review”) per riqualifica-re, contenere e anche ridurre laspesa pubblica. Due settori sonoancora in sofferenza dopo la Fi-nanziaria: Enti locali e Università.Sull’Università vi sono stati peg-gioramenti conseguenti alle deci-sioni dell’ultimo momento primadell’approvazione della Finanziaria,come quel le de l l ’accordosull’autotrasporto. Peggioramentiche andranno recuperati in seguito.Per gli Enti Locali la Camera haprodotto diversi miglioramenti siarispetto al primo testo del Governoche a quello approvato in primalettura dal Senato. Restano peròserie difficoltà, in un quadro che

è migliorato rispetto al2007 per i meccanismi delpatto di stabilità interna,ma peggiorato per alcunitagli al fondo dei trasferi-menti.

UNA FINANZIARIA CHE DA’A CHI HA PIU’ BISOGNO

Nel complesso è una Fi-nanziaria che dà soprat-tutto a chi ne ha più biso-gno. Da una par te aicittadini a più basso red-dito, per un problema diequità e per attenuare al-cuni effetti negativi chederivano dai recenti au-menti dei prezzi e dei costidei mutui. Dall’altra alleimprese, per aiutarle adessere più competitive inun quadro internazionalesempre più complesso.E’ più visibile, rispetto allaFinanziaria dello scorsoanno, l’insieme degli

obiettivi: risanamento, crescita,equità. Non è però una Finanziariadiversa da quella del 2007, ma lanaturale conseguenza di un’azioneforte che ha permesso un risana-mento dei conti pubblici superioreagli obiettivi prefissati.E’ anche una reazione ai rischi deldeclino dell’ItaliaIo sono convinto che, grazie alleFinanziarie 2007 e 2008, e dopola crisi di questi giorni, potrà es-serci una continuità d'azione conquella del Governo Prodi, l’Italiapotrà riprendere un cammino vir-tuoso, di ripresa e di superamentodel declino.

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Quello aperto dal Sindaco nella seratadi mercoledì 16 gennaio è un percor-so progettuale con il quale “dise-gnare” insieme ai cittadini e ai rap-presentati delle associazioni e delsistema economico locale una nuovaidea di futuro, un progetto di sviluppoconcertato e condiviso, per arrivaread un piano (PSC) strutturale e altempo stesso strategico.Sono intervenuti, nel merito dellariforma urbanistica regionale, deinuovi strumenti di pianificazione edel le anal is i special ist iche,l’assessore all’urbanistica PaoloPozzi, il responsabile dell’ufficio dipiano Fausto Armani, il responsabiledel percorso di analisi e propostasul sistema economico locale AldoBonomi direttore di A.A.STER.Un percorso orientato alla partecipa-zione e al confronto. Anche in questaoccasione, come è stato a suo tempoper l’ultimo PRG con l’iniziativa“Ascoltare Correggio”, l’Amministra-zione Comunale presta particolareattenzione al confronto e alla parte-cipazione, al punto di vista dei citta-dini e degli attori dello sviluppo localee lo fa attivando tre specifici percorsi:• focus tematici sul sistema econo-mico locale• laboratori tematici su Correggiocittà e comunità locale• laboratori tematici su Correggiocittà dei bambini e delle famiglie.I percorsi dovrebbero concludersi

entro la primavera con iniziative pub-bliche di presentazione dei risultatiraggiunti; gli esiti costituiranno unimportante contributo all’elabo-razione del Documento Preliminare.La modalità introdotta dalla riformaurbanistica, recepita e valorizzatadall’amministrazione comunale, pre-vede il confronto su obiettivi e stra-tegie nella fase iniziale del percorso.Gli esiti costituiscono riferimento perl’elaborazione tecnica del piano eper verificare la coerenza del pianonella fase finale. È una novità sostan-ziale, come ha evidenziato il Sindaco,un’ opportunità da sfruttare.È l’occasione per riflettere su quelloche siamo e quello che saremo neiprossimi anni accettando un trendinerziale; per immaginare ciò chevorremmo essere e decidere quantosiamo disposti a cambiare e a spen-derci per farlo. Si potrebbe affermareche la domanda è quella di sempre– cosa siamo e cosa vogliamo essere– così come lo è l’obiettivo generaleda perseguire – migliorare la qualitàdella vita e dell’ambiente in cuiviviamo. Vecchia è la domanda. Nuovigli scenari di riferimento, nuove lesensibilità e le aspettative. Nuovedevono essere le risposte e le stra-tegie.In questo periodo, rappresenta inoltreuna importante occasione per“spostare” il dibattito politico suiproblemi veri della gente, per offrire

risposte e una idea di futuro migliore,di opportunità in cui credere ed inve-stire.E nella consapevolezza che non pos-siamo chiuderci all’interno dei confinicomunali e delle scelte locali, è fon-damentale attivare più tavoli di con-fronto.

CONCERTAZIONE SU AREA VASTAÈ fondamentale promuovere la con-certazione istituzionale per definireazioni e strategie di area vasta. Ladecisione di predisporre il PSC informa associata con Rio Saliceto eSan Martino in Rio va in questadirezione ma non è abbastanza. Coni Comuni del distretto dovremo co-struire le condizioni per completarela direttrice nord sud fino al caselloautostradale di Rolo-Reggiolo. ConCarpi dovremo definire strategie ericercare sinergie per qualificare ledue città come centri di servizio perla media pianura reggiana e modene-se. Con il Comune capoluogo dovre-mo definire strategie e linee di inter-vento per qualificare il polo produttivodi Prato -Gavassa come eccellenzanel sistema economico reggiano eper attrezzarlo come Area ProduttivaEcologicamente Attrezzata; dovremoinoltre concordare tempi e modi perallestire collegamenti moderni traCorreggio e la nuova stazione TAV.Dovremmo impegnarci nel promuove-re un tavolo di confronto interprovin-ciale con il quale definire obiettivi eazioni in materia di logistica e tra-sporto delle merci per ottimizzare ilsistema, migliorare i servizi alle im-prese, aumentare la quota delle mo-dalità di trasporto alternative allagomma.

SCELTE DI WELFARE,NUOVE POLITICHE PER LA CASA

Sarà inoltre fondamentale attivareun tavolo di confronto politico perconcordare obiettivi e strategie inmateria di welfare e fiscalità locale.Rimanendo alle tematiche urbanisti-

Il Piano Strutturale Comunale:pensare la Correggio del futuro

In un Salone delle Capriate pieno di cittadini il Sindaco Marzio Iotti ha presentatoil percorso “Disegnare il Cammino” per arrivare al nuovo Piano Strutturale Comunale

Da sinistra: il prof.Aldo Bonomi, l’ing.

Fausto Armani,l’assessore PaoloPozzi, il Sindaco

Marzio Iotti.

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che, è necessario aprire una nuovastagione di politiche per la casa o,come si usa dire oggi, di HousingSociale per agevolare l’accesso albene casa e aiutare le famiglie conil problema mutui. E non lo dovremofare parlando di emergenza. È fonda-mentale aumentare in modo straor-dinario le risorse finanziarie ordinarie,promuovere la formazione professio-nale degli operatori di settore, costi-tuire un patr imonio di aree“strumentali”, coinvolgere gli operatoriprivati. Il tavolo sulla fiscalità localeandrebbe attivato orientando il con-fronto al principio di sussidiarietà,alle esigenze degli Enti Locali di risor-se per il governo e la manutenzionedel territorio e delle città. Non èpensabile continuare sulla falsarigadegli anni passati: una fiscalità localeincentrata sul patrimonio edilizio,sulla edificabilità dei suoli e sulletrasformazioni urbanistiche può aversenso in momenti straordinari, manon è sostenibile e neppure redditizianel medio e lungo periodo.

VALORI E OBIETTIVI:UN PRIMO PROMEMORIA

Su scala locale, nei prossimi mesi ipercorsi prospettati dal Sindaco e ilconfronto politico dovrebbero deline-are i valori e gli obiettivi della Comu-nità Locale Correggese. Quello chesegue è un primo e non esaustivoindice di temi tra i quali selezionarequelli rilevanti e prioritari da inserirein un documento zero che dovrà sin-tetizzare gli esiti del dibattito e anti-cipare e guidare la redazione delDocumento Preliminare.La sostenibilità ambientale da decli-nare avendo riguardo: al risparmiodella risorsa suolo privilegiando letrasformazione e la riqualificazionepiuttosto che l’espansione; alla pro-mozione di tecniche, materiali e so-luzioni a minor impatto e la mitigazio-ne degli impatti non riducibili; allabiodiversità del territorio e alla fun-zionalità ecologica da ricercare prio-ritariamente nell’allestimento dellaRete Ecologica Locale e nella costi-tuzione di aree di compensazioneambientale; alla dotazione eall’efficienza di reti e impianti per lasostenibilità degli insediamenti; alrisparmio energetico e alla produzionedi energia da fonti rinnovabili.La sostenibilità sociale da declinare

avendo riguardo: ai tempi e modi di“assimilazione” delle trasformazionisociali, culturali ed economiche; ailuoghi per l’identità e la coesionesociale; alla perequazione urbanisticadel progetto di sviluppo; alla sicurezza,alle criticità oggettive e alla sicurezzapercepita; ai luoghi del degrado so-ciale; alle politiche per agevolarel’accesso al bene casa (housing so-ciale).Una mobilità sostenibile da declinareavendo riguardo: alla funzionalità esicurezza degli itinerari di rilievo terri-toriale; alla mobilità e logistica per lemerci; ai luoghi e percorsi della mo-bilità locale e delle relazioni di vicinato;alla sicurezza degli utenti deboli; altrasporto pubblico e alle modalitàalternative al traffico veicolare.La qualità dei paesaggi urbani e ruralida declinare avendo riguardo: ai luo-ghi, manufatti e paesaggi della me-moria collettiva; ai servizi di quartierie di frazione; alla città pubblica costi-tuita da attrezzature e servizi pubblici,da luoghi per l’identità e la coesionesociale.Il sistema economico locale e le sueprospettive da declinare con riguardo:al centro storico da qualificare comepolo funzionale e polo commerciale;

alle aree produttive da qualificarecome Aree Produttive EcologicamenteAttrezzate; ai servizi e alle infrastrut-ture di supporto alle imprese locali;alle opportunità insediative perl’innovazione produttiva; alla sicurezzadei luoghi di lavoro; ai prodotti tipicidella produzione agricola.Il rango urbano di Correggio Città dadeclinare avendo riguardo: alle eccel-lenze quali il polo sanitario, il sistemascolastico superiore, le strutture cul-turali, gli impianti sportivi: agli spazie alle attrezzature per iniziative emanifestazioni; alle opportunità perlo sport, il tempo libero, la cultura.

Sarà una sfida impegnativa e difficileche potremo affrontare attingendonon solo dal programma di mandato“perché nessuno rimanga solo”, dagliimpegni assunti con i cittadini, maanche da una tradizione amministra-tiva che vede da decenni Correggioin prima linea nell’innovare e speri-mentare nuovi strumenti di governodel territorio, nel progettare e offrirenuovi servizi e nuove opportunità disviluppo, nel credere ed investire inun futuro migliore.

Dario Ibattici

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Principali novità introdottedalla riforma urbanistica

La Sussidiarietà nel governo del territorioLa Sostenibilità ambientale e sociale delle previsioniLa Perequazione urbanistica tra i soggetti attuatoriLa Conferenza di pianificazione principale luogo di confronto e concertazioneGli Accordi di pianificazione e con i privatiLa Partecipazione dei cittadini al processo decisionaleLa Valutazione ambientale strategica (valsat) delle condizioni d’ambientee delle trasformazioni

I nuovi strumenti urbanisticidella riforma regionale

Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è lo strumento che definisce i valori ele sensibilità ambientali e delinea un progetto di sviluppo di lungo periodoIl Piano Operativo Comunale (POC) seleziona gli interventi da attuare nell’arcodi 5 anni e li inserisce in una programmazione coordinata con gli investimentipubbliciIl Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) disciplina i tessuti insediativiconsolidati, ricompone e aggiorna il sistema normativo e procedurale orientandoloalla semplificazione amministrativa.

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Il 27 Dicembre 2007 è stata as-sassinata Benazir Bhutto, la leaderdell’opposizione pachistana.Ricordiamo tutti le immaginidell’attentato che il 18 ottobre,durante il suo primo comizio inpiazza ha causato 138 vittime ealmeno 600 feriti. Questa datasegna l’inizio di una storia chesembra già scritta. Il giorno se-guente l'ex Premier accusa il go-verno del presidente Musharraf dinon aver preso provvedimentipreventivi affinché la strage, dellaquale era stato dato l'allarme daparte dei servizi segreti prima delleesplosioni, fosse scongiurata e neigiorni successivi gli attentati sisusseguono, a caccia di morti, enel tentativo di eliminare fisica-mente la stessa Bhutto. L’obiettivoviene centrato il 27 dicembre. Conla morte di Benazir Bhutto si spe-gne anche la principale speranzadi una via politicamente democra-tica all’interno del Pakistan.I telegiornali e le radio per qualchesettimana hanno dato molto risaltoagli eventi in corso in questa zonadel mondo, ma sembra che la forzadella cronaca nera e del gossip sistiano riprendendo lo spazio tempo-raneamente perso.Anche a Correggio come in molteparti del pianeta, lo sconforto inizialedella notizia ha lasciato posto allacompleta assenza di quella memoriastorica che consente di comprende-re il mondo e il suo evolvere.Correggio, per quanto piccolo e lon-tano, è infatti strettamente legataagli eventi pachistani grazie ai suoiimmigrati che con ansia e paurahanno guardato alle notizie chedall’altra parte del globo giungevanonelle nostre case, e continuano afarlo nonostante l’indifferenza deipiù.Mahmood Asghar, presidente dellacomunità pachistana della nostraprovincia e residente a Correggio

da molti anni, è tra coloro che nondimenticano quello che sta succe-dendo e quello che è successo nelpassato: “La sfortuna del mio paeseè stata l’alternanza tra democraziae dittatura che da ormai 60 anniraffigura il modello pachistano”.Da 11 anni in Italia, laureato inmatematica in Pakistan, Mahmoodè stato prima operaio metalmecca-nico per due anni, poi collaboratoredella CGIL dal 2002 al 2006 ed oraè il responsabile dell’Ufficio immi-grati della Camera del Lavoro diCorreggio e Guastalla. Entro l’annoin corso Mahhmood prenderà lacittadinanza italiana, i suoi figli (didue e cinque anni) sono nati e vannoa scuola in Italia, è dunque piena-mente inserito nella realtà italiana,ma questo non significa chel’omicidio della Bhutto non provochiin lui angoscia e disperazione.“Il sistema politico, da quando c’èMusharraf è molto grave. Noi aveva-mo speranza nella Bhutto e nellapolitica che cercava di portare avanti.Lei ha rappresentato la speranza didemocrazia dal 1999 per milioni dipachistani”.

Non è facile riuscire ad immede-simarsi in Mahmood, riuscire acomprendere cosa significhi lasciareil proprio paese per cercare unanuova vita qui tra noi. Le difficoltàincontrate nel dover apprendereuna lingua sconosciuta andandoalle scuole serali, dover studiareper farsi riconoscere almeno laterza media dopo 10 anni di studiin patria, ma ancor di più, non èfacile capire cosa significhi provaretristezza per il proprio passato epaura per il futuro dello stato in cuisi è nati e in cui si sono lasciatitanti ricordi e tanti amici.rismo spaventa e preoccupa tuttinoi -dice Mahamood- Questi atti diviolenza sono il frutto di decisionisbagliate prese dai governi prece-denti, ma sono anche il sintomo diuna popolazione frustrata, che nonriesce più a capire quello che accadefuori dalle loro porte. La paura e lastanchezza portano a derive perico-lose, la stessa mancanza di demo-crazia è il principale colpevole diquello che accade, è quello il veroproblema”.Su questo punto insiste molto Mah-mood. La ricerca della democraziae la lunga strada che bisogna per-correre perché essa si instauri nellamentalità delle persone.“Il vero problema del Pakistan –continua Mahmood – è che da quan-do ha ottenuto l’indipendenza nel

L’uccisione di Benazir Bhuttovista da un pakistano correggese

Le speranze di libere elezioni e di democrazia nel racconto del Presidentedella comunità pakistana della nostra provincia, il correggese Mahamood Asghar.

Mahaood Asghar

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’47 non è riuscito a mantenere unsistema democratico. Spesso non èriuscito nemmeno a comprenderequali condizioni politiche comporti ilsuo esistere. Un esempio è lo stessoMusharaff, che in sfregio al buonsenso, per lunga parte del suo man-dato da presidente ha deciso di man-tenere anche la sua carica militaree tutti i poteri che ne derivavano.Questo stato di cose del resto è statoappoggiato da molti partiti politiciche non vedevano di buon occhiol’ascesa del PPP. Fin tanto che lapolitica e il potere dell’esercito nonsi divideranno in modo netto, credoche sarà difficile trovare una viacompletamente democratica”.La situazione futura ora è oscura,gli scenari che si potrebbero pro-spettare sono tanti, lo stesso PPPdovrà affrontare la mancanza di unleader carismatico come Benazir, ela carta del figlio diciannovenneBilawal Bhutto Zardari a capo delPartito non è altro che l’estremotentativo di evitare scissioni. Comemi spiega Mahmood, la grandezzadel partito della Bhutto era “la suacapacità di unire grandi parti etero-genee di popolazione”. L’inusitatacapacità (in uno stato musulmano)di saper rappresentare e unire levariegate anime che rappresentanole differenti aree del paese. Se sidovesse perdere questa peculiarità,la strada verso uno stato più moder-no diverrebbe molto più lunga etortuosa.“L’importante però, non è tanto chevinca un partito piuttosto che unaltro. L’unica vera possibilità per unfuturo meno incerto e oscuro è che

la cultura democratica si afferminella mentalità della popolazione.Questo lo si potrà ottenere se lapolitica riuscirà a prendere il soprav-vento sulla paura e sulla grande forzadell’esercito”.Del resto non è un caso che l’unicavolta che in Pakistan, seppur in unasua regione e non a livello nazionale,

si è instaurato un governo di solireligiosi lo si sia dovuti proprio aMusharaff. “Musharaff ha oscuratola forza del dialogo insegnando lacultura opposta” conclude Mahmo-od. Speriamo che non sia troppotardi per tornare indietro.

Davide Folloni

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Chi era Benazir BhuttoFiglia primogenita deldeposto Primo Ministropakistano Zulfiqar AliBhutto e di Begum Nu-srat Bhutto, è stata unadelle figure chiave dellapolitica democratica inPakistan. Per lungotempo costretta all’esilioin Inghilterra (stato in cui,oltre all’America, avevasvolto gli studi universi-

tari) era tornata in Pakistan come leader del Partito del Popolo Pakistano (PPP),già presieduto dal padre.Il 16 Novembre del 1988 il PPP ottenne la maggioranza relativa all'AssembleaNazionale e Benazir entrò in carica come Primo Ministro il 2 dicembre, dopo laformazione della coalizione di governo, diventando così, all'età di trentacinqueanni, la persona più giovane, ma anche la prima donna, a ricoprire l'incarico inun paese musulmano contemporaneo.A seguito di accuse poco chiare di corruzione nei suoi confronti e verso il marito,fu destituita nel 1990 dall'allora presidente della Repubblica e il PPP perse leelezioni tenutesi nell'ottobre dello stesso anno. Restò a capo dell'opposizione algoverno di Nawaz Sharif, leader della Lega Musulmana, fino al 1993, quando unanuova consultazione decretò la vittoria del suo partito e l'inizio del suo secondomandato da Premier. Tale mandato fu nuovamente segnato da accuse di corruzioneche condussero a una seconda destituzione nel 1996. Dopo questa data e finoalla modifica della Costituzione da parte di Pervez Musharraf (2002) non potéricandidarsi, essendo esclusa per legge la possibilità di un terzo mandato.Benazir trascorse otto anni in esilio volontario tra Dubai e Londra, fino al suoritorno in patria per prepararsi alle elezioni nazionali del Febbraio 2008.

L’omicidio di BenazirBhutto ha causatouna violenta ondatadi proteste in tuttoil Pakistan.

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Forse non tutti ricordano che da pocopiù di due anni la moschea di Correggioha trovato una nuova e definitiva siste-mazione in via Ardione, e che vienegestita dall’Associazione MoscheaAssalam di Correggio. Per saperne dipiù, abbiamo deciso di rivolgere alcunedomande a Abderrahmane Bourmine,conosciuto dai più come il signor Abdù,che in questo momento ricopre il ruolodi presidente dell’Associazione.“Sì, in questo momento sono io ilpresidente” spiega subito il signor Abdù,“ma questo incarico viene affidato arotazione, all’incirca annuale, ai tre pre-siedenti delle tre associazioni musulma-ne. Adesso sono io il portavoce, e ipresidenti delle altre due comunità miaffiancano e mi aiutano nelle vesti divice-presidenti, perché il lavoro di gestio-ne insieme al lavoro di ognuno e allafamiglia, sarebbe un impegno troppopesante per una sola persona”.

Detto questo, facciamo un passo indie-tro e cerchiamo di capire meglio.Cos’è questa Associazione cui accen-nava prima e perché è stata costituita?“L’Associazione Moschea Assalam diCorreggio” risponde Bourmine ”è for-mata da tre associazioni diverse:l’Associazione araba di cultura islamica,di cui sono presidente, l’Associazione

pakistana e l’Associazione di culturaislamica. Ognuna è autonoma dalle altre.Nel 2006, anno in cui il Comune haaffittato i locali di via Ardione alla comu-nità islamica, i presidenti delle tre asso-ciazioni, si sono accordati e hanno fir-mato un atto costitutivo per fondaregiuridicamente l’Associazione Assalam,anche se quest’ultima, seppur non an-cora costituita, aveva da tempo rapporticon l’Amministrazione e il Comune diCorreggio. A questo proposito, vorreiapprofittare dell’occasione per augurare,anche se un po’ in ritardo, un buonNatale e un buon anno nuovo al Sindaco,all’amministrazione comunale e allacomunità cattolica presente a Correggio.In quei giorni mi trovavo in pellegrinaggioe non sono riuscito…”

Certamente non mancheremo! Maproseguiamo con l’illustrazione delleattività dell’Associazione“Abbiamo già organizzato due feste, mal’inaugurazione vera e propria non c’èancora stata. Ci piacerebbe riuscire afarla verso primavera, se non addiritturain coincidenza con la Festa Etnica! Madi questo dobbiamo ancora discutere…”.

Potrebbe spiegarci un po’ le attivitàche vengono svolte all’interno dellamoschea, oltre ovviamente alla pre-

ghiera?“Certo! La moschea, in quanto luogo diculto, è principalmente un luogo di pre-ghiera, ma non solo. E’ anche uno spazioin cui ritrovarsi per bere tè e chiacchie-rare, ed ora stiamo aspettando la bellastagione per attrezzare uno spazio soloper i bambini. Qui si incontrano anchele nostre mogli e figlie quando hannovoglia di stare tra loro e chiacchierareun po’; qui si trovano anche per scam-biarsi delle “sorprese”, cioè piatti prove-nienti da altre culture: riso pakistano,specialità marocchine..! Un’altra attivitàche si fa all’interno della moschea, è ilcorso di lingua araba per i bambini inetà scolare. I genitori che lo desideranopossono accompagnarli qui la domenicamattina, e far loro seguire lezioni tenuteda volontari che nel Paese di originelavoravano come maestre o insegnanti.E questo per noi è molto importanteperché la scuola purtroppo non insegnaloro questa lingua...”.

Quanti fedeli si radunano nella mo-schea nei momenti di preghiera? “Tanti!” afferma sorridendo il signorAbdù “Ora poi che gli immigrati a Cor-reggio sono aumentati così tanto diven-ta difficile riuscire a stare tutti dentrola stanza nei momenti di preghiera.Ultimamente succede addirittura chele donne debbano rimanere fuori, per-ché gli uomini sono diventati troppi perstare tutti nello stesso locale. Ci siamodovuti dividere e alcuni sono andatinella stanza che prima era riservataalle donne. Di questo problema peròdovrà occuparsi l’Amministrazione per-ché rientra nel diritto ad avere un luogodi culto. Finché c’è la bella stagione,basta mettere un gazebo, ma ora conquesto freddo non è davveroproponibile…”

Se qualcuno volesse visitare la mo-schea, a chi dovrebbe rivolgersi ocome potrebbe fare?“Basta chiederlo a chi la gestisce. Spes-so si è portati ad immaginarla come

Moschea Assalam: un luogodi preghiera e di aggregazione

Da due anni nella nuova sede, la moschea di Correggio è luogo di preghiera e diaggregazione e l’associazione che la gestisce invita i correggesi a visitarla

L’edificio divia Ardione

che ospita laMoschea

Assalam diCorreggio.

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un posto chiuso; in realtà la moscheaè aperta a chiunque volesse visitarla,e per chi lo desiderasse, previ accordi,è possibile farsi accompagnare al suointerno e ricevere spiegazioni precisesulla distribuzione degli spazi, gli arre-di… Chi non conosce bene la nostrareligione e si trovasse a visitare unamoschea da solo, credo perderebbemolti dei significati che si nascondonodietro la sua architettura. Un po’ comeentrare in una chiesa senza conoscerenulla del Cattolicesimo e dei suoi riti.La moschea è aperta a tutti, ovvio chebisogna entrare con grande rispetto”.

In questo periodo si parla spesso diterrorismo e delle varie cellule chevengono scoperte in giro per l’Italiama non solo…“Sì, leggevo l’altro giorno delle minaccearrivate a Berlusconi firmate da islami-ci… Personalmente e come presidentedell’Associazione Moschea Assalam,condanno fortemente qualunque attodi tipo terroristico, perché non ci appar-tengono. Purtroppo però la gente èvittima di questi pregiudizi e, ad esem-pio, le conseguenze dell’attentato alleTorri Gemelle del 2001 le abbiamopagate tutti, anche qui in Italia. Credonella magistratura italiana, e credo chelavori bene, per questo so che le sen-tenze che emette in queste occasionisono il frutto di indagini approfondite,ma finché quest’ultima non viene pro-nunziata, nessuno per me è colpevole”.

Quale clima si percepisce qui a Cor-reggio?“Qui si sta bene, anche perché io e miamoglie abbiamo deciso di crescere quii nostri figli, e non lo avremmo mia fattoin altre circostanze. Con l’Amministra-zione e il Sindaco c’è un buon rapportodi collaborazione, e anche con la comu-nità cattolica devo dire che c’è un buondialogo e un profondo rispetto…Quandoè venuto a mancare Papa GiovanniPaolo II, siamo andati nella basilica diSan Quirino per porgere le nostre con-doglianze a tutta la comunità dei fedeli,proprio per il sincero rispetto che pro-viamo nei loro confronti.”Ringraziamo il signor Abdù perl’intervista, e rinnoviamo l’invito a visi-tare la moschea, semmai durantel’inaugurazione!

Elisa Guerra

I bambini del Gramsciin visita alla MoscheaI bambini del nido Gramsci hanno trascorso una mattinanel luogo di culto dei loro compagni Musulmani.

…E qualcuno, l’invito a visitare la Moscheadi Correggio, non se l’è fatto ripetere duevolte…!La sezione “grandi” del Nido d’Infanzia“A. Gramsci”, ha colto al volo la disponibilitàdel signor Abdù.“In sezione abbiamo un bambino e unabambina di origine musulmana” raccontanole educatrici della sezione, Elisa Massari,Sara Martinelli e Rita Rabitti, “e il papàdi quest’ultima, il signor Redouane Hichami,è il presidente dell’Associazione di culturaislamica e uno dei responsabili della mo-schea. Abbiamo così pensato di chiederglila possibilità di visitare la moschea con ibambini e lui ha accettato con piacere!”La visita rientra nel progetto “Accogliereil territorio”, il cui scopo è proprio quellodi far conoscere Correggio “oltre”: oltre lapropria casa, oltre il Nido, il parco pubblicoo il supermercato, ambienti che i bambiniconoscono come luoghi di vita e di gioco.L’idea pedagogica che sottostà a questascelta è infatti quella di considerare comefondamentale il fatto che i bambini e lebambine imparino ad appropriarsi e adutilizzare il proprio paese, come territorioricco di stimoli e sollecitazioni, di conoscen-za e cultura, per crescere, arricchire esostenere la formazione della propria per-sonalità. Uno dei compiti principali del Nidoè quello di porre il bambino e la sua famigliain rete con le realtà che il territorio offre,poiché è esso stesso luogo di scambiosociale e culturale. “Abbiamo quindi ritenutoimportante portare il Nido fuori dal Nido, eaccogliere il territorio come luogo privilegiatodi conoscenza” spiegano le tate. Che perpreparare i bambini alla gita hanno raccon-tato loro storie interculturali, tratte da libri

appartenenti ad altre culture, e mostratoloro immagini sulla moschea e realtà ine-renti la vita islamica.E finalmente il giorno tanto atteso….La mattina della visita, l’11 dicembre scor-so, appena scesi dal pullmino, i bambinihanno ricevuto il benvenuto alla moscheada entrambi i genitori della loro compagnache, dopo aver aiutato bambini ed educatricia togliere le scarpe, hanno accompagnatoil gruppo all’interno dei locali da vericiceroni! Dopo un breve momento di acco-glienza e presentazione da parte del signorHichami e di sua moglie, ai bambini e alleinsegnanti sono stati offerti tè alla mentae biscottini. Ad ognuno è stato inoltredonata una pergamena con scritta la tra-duzione del proprio nome in caratteri arabie caramelle. Un’accoglienza davvero contutti gli onori..!!!“Le reazioni dei bambini sono state più chepositive” continuano le educatrici “l’interessee la curiosità, stimolati dal nuovo ambiente,hanno permesso loro di dare il meglio disé!”.La testimonianza che ci hanno regalatoquesti bambini e queste insegnanti, capacidi andare “oltre” uscendo dal proprio nidoper conoscere un pochino della cultura edella religione di due loro amichetti, potreb-be aiutare e incoraggiare anche noi adultiad evitare grossolani luoghi comuni, stupidipregiudizi, pericolose generalizzazioni. Per-ché, come scriveva un noto pedagogistaitaliano, Piero Bertolini: “È il “nuovo” checi stimola ad andare oltre, è il “nuovo” eil “non-previsto” che ci obbliga a sceglieree quindi ad essere più intensamente noistessi.”

Elisa Guerra

I bambini del ni-do Gramsci in vi-sita alla moscheadi Correggio.

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Il metodo con cui abbiamo raccolto irifiuti fino ad oggi sta per cambiare.Ormai è questione di pochi mesi: dallaraccolta differenziata domestica, chestiamo praticando ora, cui fa seguitoil trasferimento del pattume nei cas-sonetti stradali che tutti conosciamo,si passa ad una raccolta “integrata”che prevede dove possibile il sistemaporta a porta.Abbiamo chiesto al Sindaco di spie-garci il come e il dove del “porta aporta”.

Sindaco, ci spiega come avverrà que-sta raccolta?“Per il momento sarà applicata a tregeneri di rifiuti e solo in alcune zone diCorreggio. Ma andiamo per gradi, par-tendo dall’oggi. Per quel che riguardala capacità di differenziazione dei rifiuti,il nostro comune è, a livello provinciale,ma non solo, uno dei più virtuosi, inquanto riesce a separare oltre il 50%dei rifiuti prodotti. Già da alcuni anni,la raccolta differenziata si assesta suvalori che vanno dal 52 al 54%. Lalinea di pensiero attuale, però, è quellache si propone di migliorare sempre dipiù i risultati ottenuti, mandando agliimpianti di smaltimento la minor quan-tità possibile di indifferenziato.Come ulteriore considerazione su que-sto dato, occorre tenere presente chea Correggio, come in altri comuni italia-ni, ogni cittadino produce circa un kilo-grammo di pattume al giorno ma, a

conti fatti, risultano più di 800 i kilo-grammi prodotti pro capite, ogni anno.Ciò significa che nei rifiuti urbani fini-scono anche quell i di origineproduttiva”.

Ma non è già abbastanza consistentela quota di raccolta differenziata diCorreggio?“Le direttive del Piano provinciale digestione dei rifiuti attualmente in vigore- precisa il Sindaco - sostengono cheoccorre raggiungere il 60% di raccoltadifferenziata media, su scala provinciale:i comuni che hanno le maggiori possi-

bilità di mettere in atto soluzioni voltead incrementare la propria capacità didifferenziazione, per caratteristichegeografiche del proprio territorio o perdotazione di strutture presenti, sonotenuti a farlo. Il sistema di raccoltaattualmente applicato – continua Iotti– riteniamo non consenta di raggiungererisultati più elevati qualitativamente,ed è per tale motivo che abbiamo presoin considerazione varie ipotesi, valutan-do anche soluzioni adottate da altrerealtà diverse dalla nostra, riducendoil dibattito a due soluzioni possibili:quella degli eco-punti e quella del porta

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A Prato e Lemizzone iniziala raccolta dei rifiuti porta a porta

A partire da giugno, nelle frazioni a sud di Correggio cambierà il sistema di raccoltadei rifiuti. Umido, carta e indifferenziato saranno raccolti a domicilio.

aperto anche a mezzogiorno

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a porta mirato”.

Ce le può spiegare?“La prima soluzione prevedeva la rea-lizzazione di punti di raccolta dislocatisul territorio, dotati di tutti i tipi diraccoglitori, cui si poteva accederetramite tessera magnetica consenten-do di applicare la tariffazione puntuale,cioè in base ai rifiuti conferiti. Ledifficoltà legate a questo tipo di solu-z i one av rebbero r i gua rda tol’allontanamento dei luoghi di conferi-mento dei rifiuti dalle abitazioni ed unnotevole costo di realizzazione dellearee attrezzate, da parte del Comune.La seconda ipotesi, invece, contempla-va la raccolta differenziata porta aporta per tre tipi di rifiuti: organico,carta ed indifferenziato. Vetro e lattine,plastica avrebbero dovuto essere de-positati nelle consuete campane stra-dali. Questo secondo tipo di soluzionecomporta lo stoccaggio di parte deirifiuti a domicilio, conseguentementealla raccolta a scadenza fissa ed unaumento dei costi del servizio, in baseal numero di passaggi per il loro ritiro”.

Perché la scelta del porta a porta?“Valutati tutti gli aspetti positivi enegativi di entrambe le idee – spiegail sindaco – abbiamo scelto di metterein atto la seconda soluzione per varimotivi, tra cui il fatto che può esserereversibile senza essere particolarmen-te onerosa per la comunità e si integracon una recente proposta dell’Agenziadi ambito territoriale, l’ente che curai rapporti tra le amministrazioni localie le aziende che si occupano dellosmaltimento dei rifiuti. Tale propostaconsiste nella richiesta di raggiungereil 65% di raccolta differenziata, daparte dei comuni virtuosi della provin-cia, tra cui Correggio. A questi comuni

viene consigliato di adottare le migliorisoluzioni per ottenere tale risultato e,ogni volta sia possibile, praticare ilsistema porta a porta. I costi di questotipo di metodo saranno, però, condivisida tutti i comuni della provincia”.

Nei prossimi mesi il progetto descrit-to prenderà il via nelle frazioni diLemizzone e Prato: perché si parteda lì?“La scelta di questa zona non è ca-suale – conclude Iotti – ma dettatada esigenze di ottimizzazione dellerisorse. Prato e Lemizzone, infatti,confinano con le zone di Reggio in cuisi effettua già la raccolta porta a porta.A questa prima fase del progetto do-vrebbe prendere parte anche il comu-ne di San Martino in Rio, nella frazionedi Gazzata. Non è escluso che, una

volta verificato il funzionamento delsistema, lo si possa estendere ad altrezone di Correggio. Saranno da valutare,di volta in volta, le caratteristiche degliinsediamenti presenti. Naturalmente,il progetto sarà preceduto da unaopportuna campagna d’informazio-nedei cittadini e sarà a loro disposizioneuna sorta di “tutor”, un esperto chepossa consigliare le soluzioni deglieventuali problemi, nella fase di asse-stamento. Ci aspettiamo di avere unabuona adesione”.Aggiungiamo che in parallelo si stastudiando il metodo per attribuire ilgiusto costo allo smaltimento deirifiuti derivanti dal comparto produt-tivo, aziende o attività commerciali,che operano sul territorio di Correggio.

Luisa Cigarini

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Sarà realizzata da En.Cor., la societàpubblica che si occupa a Correggio diproduzione di energia da fonti rinnova-bili, una centrale dimostrativa cheprodurrà energia da fonti rinnovabili eposta a fianco della Stazione EcologicaAttrezzata in via Pio La Torre. I lavori dicostruzione inizieranno già dal 2008ed entro due anni la centrale disporràdi impianti per la cogenerazione, perla produzione cioè di energia elettricacon il recupero di calore, alimentatida fonti rinnovabili. Le diverse soluzionitecnologie saranno visionabili da stu-denti e cittadini per promuovere ladiffusione di produzione ecosostenibiledi energia.

IMPIANTO A BIOGASIl biogas è il gas prodotto dalla fermen-tazione di sostanze organiche. Possonoesser impiegati come “materia prima”i liquami degli allevamenti di bovini esuini nonché l’insilato (trinciato di maiso sorgo colti acerbi).“Il biogas – spiega il direttore di En.Cor.,ing. Davide Vezzani - viene prodotto invasconi di cemento del diametro di 20-30 metri chiamati digestori, chiusi erme-ticamente in sommità da tendoni elastici.All’interno si sviluppa un processo difermentazione anaerobico (che avvienein assenza di ossigeno) del materiale

organico che genera il biogas compostoessenzialmente da metano (50% circa)e anidride carbonica”. Il materiale im-piega circa un mese per fermentarecompletamente, ma il processo funzio-na a ciclo continuo ed il volume deidigestori è calcolato in modo che iltempo medio di permanenza del mate-riale organico all’interno sia di 30-50giorni.Per purificarsi dallo zolfo, il gas passaattraverso una rete posizionata sottoi tendoni che toglie lo zolfo dal biogasin modo naturale.Il biogas prodotto viene raccolto econvogliato ad un cogeneratore cheprodurrà 0,5 megawatt di energia elet-trica e calore, quest’ultimo recuperatodal circuito di raffreddamento del radia-tore e dai gas di scarico.In questo tipo di cogeneratori è presen-te anche un sistema di sicurezza perevitare dispersioni di gas metano.Il materiale di scarto sarà conservatoin un serbatoio di stoccaggio per poiessere utilizzato come ammendanteagricolo. “Questo concime – continuaDavide Vezzani - presenta il vantaggiodi poter essere steso nei campi anchea coltura già nata, perché non è cosìfortemente aggressivo come invece è illiquame. Altro vantaggio del digestatorispetto ai liquami è l’assenza di odore,

la “puzza” infatti che si sprigiona dallafermentazione dei liquami nei serbatoichiusi è proprio il biogas che viene tuttorecuperato per alimentare i motori dicogenerazione e non viene quindi disper-so nell’atmosfera. In pratica questo,oltre che un impianto energetico, diventaanche un ottimo sistema per eliminareil problema della puzza nelle fasi didispersione in campagna dei liquamizootecnici.”

GENERATORE AD OLIO VEGETALEDue megawatt di energia elettrica sa-ranno prodotti da due macchine ali-mentate con olio vegetale, olio dipalma di importazione e olio di colzaproveniente da produzione locale. “Perlocale – chiarisce l’ing. Vezzani - inten-diamo produzione nazionale o europea.Infatti nonostante En.Cor. abbia avviatola produzione di colza anche a Correggio,appare evidente che, almeno al momen-to, non basterà per alimentare il funzio-namento del generatore. I nostri terreninon sono infatti particolarmente produt-tivi nelle coltivazioni di questo tipo. Alcontrario la produttività per ettarodell’olio di palma, proveniente dai tropici,è circa 10 volte maggiore. E’ un prodottofacilmente trasportabile e l’incidenzadei costi di trasporto è molto bassa (3-4%), perché il trasporto avviene via marein navi cisterna grandi e simili alle pe-troliere generalmente alimentate con ilprodotto stesso che trasportano e cioèl’olio di palma”.Dal mare arrivano anche i generatoriad olio vegetale, una tecnologia parentestretta dei motori diesel marini, carat-terizzati da bassi consumi ed elevatirendimenti.Se dal lato dei costi di investimentol’intervento, pur se costoso, non pre-senta particolari problemi tecnici, cisono invece alcune incertezze di ordineetico. Le produzioni di olio di palmaavvengono in altri continenti, rendendodi fatto impossibile il controllo sullasostenibilità della produzione. “D’altraparte – spiega il direttore di En.Cor. –

Tante fonti rinnovabili diverseIn un’unica centrale energetica

Con il progetto della centrale energetica di via Pio La Torre continua l’approfondimentosulle politiche per il risparmio energetico e la produzione da fonti rinnovabili.

Una centrale abiogas.

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comincia ad esserci una certa richiestadel prodotto ed è interesse anche deiproduttori ripiantare gli alberi abbattuti,per garantirsi una continuità della pro-duzione. Un'altra incertezza risiede nellastabilità dei prezzi, che potrebbero subirebrusche impennate dato che la coltiva-zione è in mano a pochi produttori. Perquesti motivi stiamo cercando di stipu-lare contratti di fornitura a lungo termineche garantiscano prezzi concordati.Risulta comunque interessante andareavanti fin da ora con questa tecnologiaperché sono già in fase avanzata distudio gli oli vegetali di seconda gene-razione che potranno essere prodotti(si stima entro 5 anni) con ottimi rendi-menti sia da alghe marine che da so-stanze legnose. Tali prodotti sarebberoabbondanti già a livello regionale, percui una volta disponibili potrebberosostituire l’utilizzo dell’olio di palma.”Sul fronte della sostenibilità ambientaleil bilancio di anidride carbonica è co-munque in pareggio, perché si emettela anidride carbonica che prima erastata prelevata dall’atmosfera nelprocesso di crescita delle palme o dellacolza.

DISSOCIATORI MOLECOLARIDI SOSTANZE LEGNOSE

“I dissociatori molecolari o sublimatori– illustra Vezzani - sono specie di caldaienelle quali la combustione di sostanzelegnose avviene in carenza di ossigeno,questa combustione genera il syngas,una miscela gassosa combustibile com-posta per il 50% da metano e per ilrestante 50% da altre sostanze princi-palmente anidride carbonica.”I dissociatori sono alimentati da essen-ze legnose triturate in scaglie. Possonoessere utilizzati legnami ottenuti daalberi appositamente coltivati e scartilegnosi come le potature di vigneti, difrutteti, di parchi pubblici o giardiniprivati.“Proprio a tal fine ha preso vita il nuovoservizio "Legno Service", nato dallacollaborazione tra En.Cor. e CAT Correg-gio, Cooperativa Agroenergetica Territo-riale, per il recupero delle potature divigneti e frutteti”. L'iniziativa, che vedeil patrocinio del Comune di Correggioe della Provincia di Reggio Emilia, daràla possibilità ai soci di CAT che aderi-ranno al progetto di smaltire corretta-mente i sarmenti che, troppo spesso,vengono invece bruciati in campagna

in modo irregolare.Prodotti residui del processo di produ-zione del syngas sono cenere e carbo-nella. La cenere deve esser smaltitain discarica, la carbonella può essereriutilizzata come combustibile nel dis-sociatore stesso oppure usata perprodurre carbonella da barbecue.I generatori utilizzati per la produzionedi energia elettrica con syngas sarannoquattro normali motori da camion digrossa cilindrata, in grado di produrrein totale 0,5 megawatt di energia elet-trica. L’unica emissione di tutto il cicloproduttivo saranno gli scarichi emessidal tubo di scappamento dei motori.

“Ad ogni impianto per la produzione dicombustibile – precisa Vezzani - colle-gheremo un generatore perché in Italiaa differenza della Germania, non è an-cora possibile immettere il gas metanoprodotto nella rete di metanodotti, a

differenza di quanto avviene per l’energiaelettrica che può esser rivenduta algestore nazionale.” Il calore prodottodai circuiti di raffreddamento e dai fumidi scarico degli impianti di cogenera-zione non sarà disperso ma recuperatoper alimentare un circuito di teleriscal-damento che verrà costruito per servireutenze sia pubbliche che private, nellazona sud-est di Correggio.Sulle coperture dei fabbricati sarannoinstallati infine 500 mq di pannellifotovoltaici amorfi a film sottile, cheprodurranno 25KW di energia elettricae 450 mq di pannelli cristallini cheprodurranno 50KW. Infine per comple-tezza, dato che la centrale sarà sfruttataanche a fini didattici, saranno posizio-nati pannelli fotovoltaici cristallini coninseguitore solare (1,5 KW), pannellisolari termici ed un impianto geoter-mico.

Marzia Cattini

GLI INVESTIMENTI PER LA CENTRALE

Capannone e impianti fotovoltaiciGeneratore ad olio vegetale

Impianto a biogasDissociatori molecolari

Altri impiantiTOTALE

2.500.0004.000.0003.000.0001.500.000

500.00011.500.000

Un motorediesel a oliocombustibile

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Per tutti coloro che nelle freddeserate autunnali ed invernali amanoritrovarsi in qualche locale perascoltare buona musica e incontra-re altre persone, Correggio offrealcuni luoghi di ritrovo che, nelpanorama provinciale dei localiserali e notturni, sono ormai notiper la qualità della loro propostamusicale e gastronomica e che daalcuni anni sono in grado di attirare,oltre ai ragazzi correggesi che lihanno scelti quali loro punti diritrovo, anche molti giovani da fuoriprovincia.

I VIZI DEL PELLICANOMa quali saranno mai? Lo scopria-mo parlando con uno dei fondatoriQuest’anno il panorama si è arric-chito di un nuovo locale, natodall’idea e dal lavoro di alcuni ra-gazzi di Correggio che, in una excasa colonica di via Ronchi Fosdon-do, hanno dato vita al circolo Arci“I vizi del Pellicano”. Dal 31 otto-

bre 2007, data di apertura,il locale ha conosciuto unnotevole numero di fre-quentatori, che il mercoledì,il venerdì e il sabato serapossono trovare nel circoloun luogo accogliente perincontrarsi e trascorrerepiacevoli serate.“L’idea del circolo è natadiversi anni fa, nell’estate2003, quando abbiamoorganizzato tre feste chesono state un tale successodi pubblico da spingerci atrasformare quegli avveni-menti nel progetto di unvero e proprio locale. Il no-stro obiettivo è quello dicreare un luogo d’incontro,di intrattenimento ma an-che di scambio di idee e diconfronto sui temi di at-tualità che riteniamo piùimpor tanti”, raccontaEdoardo Cagarelli, unodegli ideatori e fondatoridel locale.“Un progetto nasce come

sempre da un bisogno e, nel nostrocaso, il risultato è lo specchio dellepassioni dei soci fondatori che vo-gliono essere promosse e condivisecon gli altri: con coloro che sannoapprezzare buona musica, un piattotipico della nostra zona, che sonocapaci di apprezzare la qualità,caratteristica che si è andata per-dendo ultimamente da quando trop-

po spesso si è puntato sulla“quantità”. Abbiamo a disposizionedei soci un bar molto fornito, conparticolare attenzione per la sceltadelle birre, e una cucina ben attrez-zata diretta con professionalità dauno dei fondatori. La sera del mer-coledì il locale è un tranquillo ritrovo,un vero circolo, dove gustare qual-che birra tra una chiacchiera el’altra in compagnia. Il venerdì ècaratterizzato da dj set molto ricer-cati a base di funk e jazz del nostrodj t-Robb e da ottime cene su pre-notazione. Il sabato sera il circoloapre i battenti verso le 22,00 perospitare il concerto live della setti-mana. Si esibiscono esclusivamentemusicisti selezionati e con materialeoriginale. Abbiamo infatti deciso diescludere dalla programmazionecover bands di qualsiasi tipo cosìda incentivare la musica in ogni suaforma. Dj Taver in consolle dà coloread un suggestivo e ristrutturatoandrone di una ex casa colonica,con un’attenta selezione di branicon cui amalgama perfettamentel’atmosfera del prima e dopo con-certo. Il tutto si svolge all’interno diuna grande casa di campagna com-pletamente riportata al suo vecchiosplendore ma con accorgimentiarchitettonici attuali ed originali cheuniscono lo stile rustico a quellomoderno. Il circolo ospiterà ancherassegne, cineforum e mostre dipittura ed arti visive. Sul nostro sitowww.ivizidelpelli cano.org si posso-

Locali nuovi e rinnovatiper la “movida” correggese

Alla ricerca di originali proposte musicali, enogastronomiche, culturalie non solo per giovani e meno giovani di fuori e dentro Correggio.

Un concerto jazza “I vizi delpellicano”.

di Bonini Lorenzo & C.

ABBIGLIAMENTODONNA

dalla tg. 46 alla 60

vi aspettiamo con le nuovecollezioni autunno-inverno

Corso Mazzini, 44/CCORREGGIO

Valli e Guidetti

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no trovare tutte le informazioni sullenostre iniziative e tutti i contattiper rimanere sempre aggiornati”.Il Circolo ha suscitato l’interessedi un pubblico molto variegato pergusti musicali e per età, che rima-ne per ora al di sopra dei 25 anni.“La sera del sabato è quella doveabbiamo registrato un maggior af-flusso di pubblico, richiamato daglieventi musicali; molte persone ar-rivano anche da paesi limitrofi pergodere di questi spettacoli chesuscitano un evidente interesse. Ibuoni risultati di questi primi tremesi di apertura ci hanno già por-tato a progettare uno spazioall’aperto nel retro della casa, doveun ricco e verdeggiante giardinoospiterà i soci nel periodo estivo eche aprirà sicuramente nel mesedi maggio per proseguire poi pertutta la bella stagione”, concludeEdoardo.

LA GALERACambia la gestione, incrementanole proposte musicali e si preparail ristorante.Locale invece già affermato e doveda alcuni anni si danno appunta-mento molti ragazzi correggesi, èil Circolo La Galera, ospitato nelsuggestivo interrato della Rocchet-ta di Corso Cavour. Da gennaio diquest’anno, due ragazzi di Correg-gio, Roberto Di Feo e StefanoLigabue, si sono avvicendati aiprecedenti gestori nella conduzio-ne del locale. Nonostante sianoalla prima esperienza di gestione“in proprio” di un locale, hannointrapreso questa nuova esperien-za professionale con serietà, im-pegno e molta carica, riproponendole caratteristiche che in questianni ha fatto amare il locale alpubblico che lo frequenta, ma an-

che innovando la programmazioneculturale e concertistica e l’offertagastronomica.“Dal primo febbraio di quest’anno,la Galera terrà aperto tutti i giornidalle 18,30 alle 1,00 nelle seredella settimana e fino alle 2,00 nelweek-end”, spiega Roberto. “Tuttele domeniche sere sarà in program-mazione un concerto dal vivo blueso comunque in acustico. Il primoe il terzo giovedì del mese si esibi-ranno musicisti jazz e ospiteremoalcuni concerti inseriti nel cartello-ne della ormai più che riuscitarassegna jazz del Teatro Asioli diCorreggio, da anni all’insegna dellaqualità e diventata uno dei piùinteressanti appuntamenti per gliamanti di questo genere musicale.I lunedì sera organizzeremo invecedelle degustazioni di vini, abbinatia stuzzicherie o a piatti della nostracucina. L’intento è quindi quello dicreare degli appuntamenti fissi, inmodo che il pubblico si “affezioni”

e che sappia che anche durantela settimana può trovare nel nostrolocale una ricca offerta culturalee musicale”.Una delle novità più importantidella nuova gestione è l’offertagastronomica; se fino ad ora LaGalera è stata soprattutto un lo-cale per il dopo-cena dove potergustare qualche stuzzicheria ogolosità, in futuro offrirà un’ampiagamma di proposte per vere eproprie cene con primi piatti appe-titosi e ricercati. “Vogliamo cimen-tarci anche nel settore della risto-razione, contribuendo a far crescerenei nostri frequentatori la culturadel mangiare bene, abbinando ipiatti ai vini più adatti, puntandosulla diversificazione dei prodottiofferti ma sempre nell’ottica dellaqualità e a prezzi accessibili a tutti.Vogliamo anche proporre ai fre-quentatori vini sempre diversi, pro-ponendo ogni settimana un prodot-to nuovo, in modo che il pubblico,accanto ai vini tradizionali, possaanche assaporare qualche gustonuovo; oseremo, insomma, anchequalche sperimentazione”.Le novità, quindi, nell’ambito deilocali e dei divertimenti notturni,non mancano, speriamo che questicircoli riescano ad offrire seratedi divertimento e di intrattenimentoin modo che Correggio si possacaratterizzare sempre di più ancheper la capacità di essere centroattrattivo per i giovani e meta delleloro serate.

Rita Carrozza17

nuova mostra interna

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I nuovi gestori de“La Galera” Robertodi Feo e StefanoLigabue.

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Sono le 10 e 53 minuti di una mattinanuvolosa di metà gennaio.La troupe arriva nel paese conl'acciottolato nelle vie del centro con ilpreciso intento di filmare qualcosa diutile per un documentario di grandeattualità: il giovane del P.D.Che già in redazione il solo cercare didenominare questo argomento ha creatoimbarazzi e scompiglio: come diavolosi chiamano i giovani del P.D.? Pidini(ma fa troppo Puffi)? Piduisti (lasciamostare)? Pidiesi (c'è qualcosa che nontorna)? La “forza nuova” del Paese(mmmmmmh, meglio di no)? Pidisti (farima con laicisti, non convince)?Fino a quel punto, tra gli incaricati deldocumentario, pare prevalere la lineache denomina l'aderente under del P.D.come “Giovane Compagno e Amico CheSi Fa Portabandiera Della Migliore Tradi-zione Riformista e SocialmenteImpegnata”.Un G.C.A.C.S.F.P.D.M.T.R.S.I., dunque.La troupe monta l'attrezzatura e si ap-presta a girare.Non è mica un'impresa facile filmareun soggetto di G.C.A.C.S.F.P.D.M.T.R.S.I.che, come Superman, si nasconde sottoi civili e anonimi abiti quotidiani di unClark Kent comune. Dietro ogni ragazzoimpegnato in attività sociali, solidali,culturali, ludiche, creative e artistiche,

annidato in una parrocchia o volontarioin un circolo ARCI, valido aiuto di suorebisognose o portavoce di nonni partigia-ni, beh, dietro ognuna di queste figure,i n fa t t i , po t rebbe ce la r s i unG.C.A.C.S.F.P.D.M.T.R.S.I.Un buon sistema per individuare ungiovane aderente al P.D. è quello dipedinare gruppi di ragazze sole, sottoi portici. Questo la troupe lo sa bene,ma il motivo non è quello che comune-mente si potrebbe supporre. Tutto, in-fatti, ruota intorno alle “quote rosa”,per cui i Piddi (chiamiamoli così, perbrevità) stanno spesso alle costole didonne e ragazze sensibili e magaridisponibili ad essere inserite in qualchelista.Poi c'è la questione dell'età.

Per essere un vero G.C.A.C.S.F.P.D.M.T.R.S.I. occorre avere meno di 30anni, secondo una logica tutta italianaper cui: se hai meno di 80 anni puoiessere un giovane presidente di fonda-zione; con meno di 70 anni un giovanedocente universitario – attenzione – diruolo; con meno di 60 anni un intellet-tuale e attento osservatore della mo-dernità; under 50 una promessa dellapolitica; sotto i 40 un discreto portieredi serie A. Ma sotto i 30 si può esseresolo un giovane del P.D. o un ex prota-gonista di un programma della De Filippiin cerca di occupazione.Va bene.La troupe sa che questo sarà un durolavoro, ma sa anche che qualcuno devepur farlo. Attaccano i microfoni, le spiesono tutte sull'ON.I giovani del P.D. rappresentano unasperanza. E le speranze, come soste-neva Lucy Van Pelt (la sorella di Linus)“sono esili come le promesse”. Perquesto il videomaker del gruppo sbar-cato nel paese con l'acciottolato nellevie del centro, si appunta sul baverodella giacca una spilla. Sopra c'èl'immagine di un giovane con la scrittaP.D.Le promesse non solo vanno mantenute.Vanno anche protette.Come i panda.Sono le undici esatte di una mattinanuvolosa di metà gennaio.

f.to Uno dei G.C.A.C.S.F.P.D.M.T.R.S.I

Alla ricerca del giovane del PD... o come lo si voglia chiamare

Una riflessione semi seria, o tragicomica, sulla presenza,o meglio, sull’ assenza dei giovani nel Partito Democratico

Giovani del P.D.sull’acciottolato

delle vie del centro.

RINGRAZIAMENTI PARTICOLARIRiceviamo e pubblichiamo questa bella lettera da una signora che ci chiede dipoter esprimere pubblicamente i suoi ringraziamenti al personale di servizio alSalone delle Feste per il cenone di capodanno. Ai ringraziamenti ci uniamo anchenoi della redazione che apprezziamo tutta la passione e la fatica che i nostricompagni mettono nella loro “militanza” nel servizio al Salone.

Vorrei sottolineare come, durante il Cenone di Capodanno al Salone delle Feste,il personale mi abbia riservato un trattamento inaspettato per quanto riguardail mio “problema” alimentare, in quanto io sono celiaca.Volevo congratularmi poichè non mi aspettavo tanto tatto e comprensione delproblema, sottolineando che il personale è completamente volontario.Sabrina.

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Chi è Barak Obama? Da dove viene,come è arrivato a sfidare la potente“macchina da guerra” elettorale deiHillary Clinton? E a vincere, almenola prima tappa, quella dello Iowa,della sfida delle primarie, quel lungoed estenuante ( e costosissimo)viaggio negli stati americani per lascelta del candidato alle elezionipresidenziali? E qual è l’America chelo esprime e lo vota? E soprattutto,cosa pensa delle numerose e dram-matiche questioni all’ordine del gior-no della più grande potenza mondia-le?A queste e a molte altre domanderisponde il libro “Barak Obama Larock star della politica americana”scritto a quattro mani da Guido Mol-tedo e Marilisa Palombo. Il libro èmolto più di un istant book, un librocioé scritto e pubblicato in pochissi-mo tempo, su un argomento di gran-de attualità, sicuro interesse e presamediatici.Guido Moltedo è un giornalista dilunga esperienza, da anni segue lapolitica statunitense. Dopo esserestato vicedirettore del Manifesto edaver collaborato con “Le monde di-ploma-tique”, oggi è capo redattoreesteri del quotidiano Europa. AncheMarilisa Polumbo lavora nella reda-zione esteri dello stesso giornale econ Guido Moltedo ha pub-blicato“L’altra America. Kerry e la nuovafrontiera”.

Scritto con stileagile e pieno dianeddoti, molto“dentro” allecose di cui parla,il libro traccia lastoria di questouomo politicoche innegabil-mente costitui-sce una signifi-cativa novità nelpanorama poli-tico non soloamericano.Tanto che vienedefinito “…<ilfenomeno>. Ba-rak Obama èl’uomo delle de-finizioni fuorimisura. Per imed i a è l a“rockstar” dellapolitica statuni-tense. Per i pa-lazzi di Washin-gton, è l’uomonuovo per il tanto atteso rinnovamentodella cultura politica e della classedirigente, in un paese profondamentecambiato nell’ultimo ventennio, al suointerno e nel rapporto con il mondo.Padre keniota e madre bianca delKansas, cresciuto nel crogiolo multiet-nico delle Hawaii e in Indonesia, Baraknon è figlio dell’America in bianco enero, ma della nuova america multi-colore. Senatore dell’Illinois, non èuna meteora nell’universo politicostatunitense, ma, al di là dell’esitodella corsa presidenziale che lo vedeprotagonista, è destinato comunquea essere per lungo tempo uno degliattor i pr incipal i del la scenawashingtoniana”.Il libro diventa ancora più interessanteoggi, dopo il confronto con HillaryClinton nello Iowa e nel New Hamp-shire, dove, nel primo stato, ha vintocon grande distacco e, nel secondo,

ha perso con pochi punti di differenza.La gara alla nomination è apertissi-ma, e ciò rende tanto più interessanteed utile questo libro che ci presentaquesto giovane senatore che, comeha scritto Furio Colombo all’indomanidella vittoria dello Iowa “ …ha vintoperché…appare coerente, nuovo,estraneo all’establishment. E con l’ariadi promettere qualcosa non ancoraenunciato, ma che viene percepitocome diverso”. Vedremo come questoscontro dentro il partito democraticoamericano andrà a finire. E non c’èdubbio che il suo esito è molto, moltoimportante anche per noi.

Il libro “Barak Obama la rock stardella politca americana” di GuidoMoltedo e Marilisa Palumbo è editoda Utet.

Cecilia Anceschi 19

Un ritratto di Barak Obamail volto nuovo della politica americanaNel panorama sociale, culturale e politico degli USA per capire come è cambiatal’America e come è possibile che un giovane di colore si candidi alla Casa Bianca.

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2022

La terza edizione del Darwin Day a Cor-reggio propone una seria riflessione sutemi di grande attualità, che stannoproducendo animati confronti e che sonodi fondamentale importanza per il nostrofuturo. L’evoluzione della scienza e dellatecnica ci consentono di ottenere risultatiper certi aspetti straordinari, ma spessoaffrontiamo questi temi delicati con unamentalità inadeguata, con vecchi schemimentali.Pensiamo a temi come l’energia nucle-are, o lo smaltimento rifiuti tramitetermovalorizzatori, piuttosto che le grandipotenzialità di produrre organismi gene-ticamente modificati (OGM). Dalle bio-tecnologie nasce anche la possibilità didebellare le più gravi malattie o di miglio-rare la qualità della vita e di prolungarnela durata. Il tema delle risorse coinvolge

l’intero pianeta e ci si chiede sel’aumento della popolazione e dei relativiconsumi possa reggere o portare al col-lasso. Proprio dalle nuove scoperte edalle nuove tecniche può venire unarisposta ai tanti interrogativi sul futuro.Vecchi schematismi ci fanno entrarenel futuro “a marcia indietro”.La nostra sta ormai diventando una so-cietà della conoscenza. A fronte di questarapida evoluzione la nostra visione delmondo e di noi stessi resta ancora quellatradizionale.

Siamo ancora impreparati a governarele sfide che abbiamo di fronte.S’impone, perciò, un profondo espregiudicato ripensamentodell’intera cultura della mo-dernità, prendendo le di-stanze, in generale, dabuona parte del nostromodo abituale di pensare.Un modo di pensare chespesso si traduce in unacontrapposizione netta, dasuperare risolutamente,quella tra una visione positi-vistica e una negativistica. Ilprof. Cerroni ha individuato eraccolto queste diverse visioni as-sociandole a figure mitologiche greco-romane.Questi veri e propri miti, li ha distintirispettivamente, in tecnofrenici (ac-cettazione semplicistica) e tecnofobici

(paura irragionevole). Vediamoli insintesi.

MITI TECNOFOBICIMito di Gaia: il pianeta (laNatura) è visto come ungrande organismo

vivente in equilibriodelicato. Invecenon vi ènulla

di più “fuori-equilibrio” delle forme divita: infatti, prima o poi, cedono tutte inmodo... definitivo.Mito della Chimera: gli Organismi Gene-ticamente Modificati (OGM) sarebberodelle contaminazioni di essenze naturali.Invece, non vi è un solo essere viventeche non sia un organismo geneticamentemodificato... dall'evoluzione.Mito di Crono: un presunto “ordinenaturale” regnava un tempo garantendouna sorta di Età dell'Oro. Invece il passatoera senz'altro peggiore del nostro pre-

sente. Dunque, l'unico ordine da rispet-tare non è quello (preteso)

della natura, ma quello(progettabile) che

possiamo cercaredi costruire con-sensualmente.

MITI TECNO-FRENICI

Mito di Mercu-rio: la tecnica èirrefrenabile eautonoma, comela “ logica” delmercato. Invece latecnica è e devecontinuare a es-sere progettata,a n z i c o -determinata egovernata.Mito di Prome-teo: le personeavrebbero pauradelle tecnologiesolo perché sa-rebbero ignoranti.

Invece sono deci-sivi gli atteggiamenti

culturali e affettivi,l'educazione civica e la

fiducia nelle istituzioni.Mito di Minerva: le specia-

lizzazioni scientifiche rispec-chiano le diverse facce della realtà.

Invece sono solo modi approssimatie transitori con i quali la comunitàumana, di tempo in tempo, riesce aprodurre modelli interpretativi della realtàper i propri scopi, date le sue conoscenzee i suoi mezzi.Mito dell’occhio di Zeus (Horus): quelladella scienza è una conoscenza da nes-sun luogo, neutra, pura e disinteressata.Sarebbe dunque oggettiva perché di unsoggetto ideale. Invece, questa è sem-plicemente un’idealizzazione: si tratta diun soggetto della pura immaginazione.Ogni nostra conoscenza è di fatto semprelocalizzata, parziale e interessata, incor-porata nella nostra natura biologico-evolutiva e storica. Dunque, è conoscenzadi un “oggetto” evolutivamente e storica-mente determinato: e proprio per questopuò essere considerata “oggettiva”.

Tino Pantaleoni

Nucleare, OGM, Biotecnologie:soluzioni o pericoli per il futuro?

Sabato 9 febbraio a Palazzo dei Principi, il professor Andrea Cerroni presenterài più diffusi modi sbagliati di ragionare su questi temi.

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PROSAgiovedì 7 e venerdì 8 febbraio ore 21IL DUBBIOdi John Patrick Shanleyregia Sergio Castellittocon Stefano Accorsi, Lucilla Morlacchi

mercoledì 20 febbraio ore 21LA SIRENAdal racconto ”Lignea” di Giuseppe To-masi di Lampedusa, elaborazione dram-maturgia di Luca Zingaretticon Luca Zingaretti

TEATRO RAGAZZIDomenica 10 febbraio ore 16LA STANZA DEI SEGRETIcon Fabrizio Pallara, Dario Garofanodrammaturgia Simone Giorgi, FabrizioPallara. Scene e regia Fabrizio PallaraEtà consigliata: dai 4 anni

Domenica 24 febbraio ore 16PINOCCHIOcon Anna Amadori, Cristiano Fabbri,Claudio Guain, Morello Rinaldi, GiadaMelleyregia Letizia QuintavallaEtà consigliata: dai 5 anni

STAGIONE CONCERTISTICALunedì 11 febbraio - ore 21Trio della Filarmonica Arturo Toscaniniviolino Mihaela Costea, violoncello Di-ana Cahanescu, pianoforte Victor De-iankoMusiche di F. Liszt, P.I. ajkovskij

OPERETTAdomenica 17 febbraio ore 16Compagnia Corrado Abbati - InscenaEVAmusica di F. Lehárlibretto di A. M. Willner e R. Bodansky

RASSEGNA TEATRO DIALETTALESabato 9 Febbraio ore 21,00Compagnia “Amici di Mandrio”“Che fadiga mariderla”(omaggio a Gilberto Goti)Commedia dialettale in due atti di EttoreImparato

Sabato 16 Febbraio ore 21,00Compagnia “Arcobaleno” di Fosdondo"La fòla l'è finida"Commedia dialettale in 2 atti di ToninoTirabassi

Sabato 23 Febbraio ore 21,00La compagnia di Fazzano“La forsa dl’interèsi”Commedia dialettale in tre atti di PioBosi

L’iconografia del cibo e della culturaconviviale nella pittura fra 1400 eprima metà del 1600.Correggio Art Home propone per feb-braio-aprile una serie di 5 conferenze(alla domenica pomeriggio) intese adindagare le diverse tipologie iconogra-fiche che raccontano la cultura (al tem-po stesso materiale ed intellettuale)del cibo, dei suoi tempi e modi di ela-borazione nelle botteghe e nelle cucine,della cerimonialità e ritualità (comeanche dei gesti più essenziali) nel con-sumo individuale e conviviale, attraversol’insieme di arti e pratiche della mensa.

Domenica 17 febbraioLe risorse alimentari: la terra ed il cibotra devozione e celebrazione (i soggettiprofani)prof. Tommaso Lucchetti

Domenica 24 febbraioArti del Banchetto: cibo e convivialitànei soggetti vetero e neotestamentariprof. Tommaso Lucchetti

Domenica 2 marzoLo spazio della cucina: la raffigurazionedei luoghi del cibo e della sua prepa-razioneprof. Tommaso Lucchetti

AL CINEMA

Martedì 5 e giovedì 7 febbraioPARANOID PARKRegia: Gus Van Sant - Durata: 90’ -FRANCIA, U.S.AAlex, un giovane skateboardista di 16anni, uccide accidentalmente una guar-dia giurata e decide di non dire nulla.Ma intanto le indagini sulla morte dellaguardia continuano ed il ragazzo finiscein un brutto giro...

Martedì 12 e giovedì 14 febbraioL’ABBUFFATARegia: Mimmo Calopresti - Durata: 101’- ITALIAQuattro giovani amici appassionati dicinema trovano il coraggio di girare unfilm e, così, di sconvolgere la vita delborgo Diamante (Calabria) dove vivono.

Martedì 19 e giovedì 21 febbraioLASCIA PERDERE JHONNYRegia: Fabrizio Bentivoglio - Durata:104’ - ITALIACaserta 1976. Faustino Ciaramella hadiciotto anni e se non trova un lavoroa fine anno dovrà partire per il serviziomilitare. Per adesso suona la chitarranell'orchestra del maestro DomenicoFalasco, trombettista e bidello...

Martedì 26 e giovedì 28 febbraioL’ETÀ BARBARICARegia: Denys Arcand - Durata: 110’ -CANADANei suoi sogni, Jean-Marc è un cavalieredall'armatura scintillante, una star delpalcoscenico e dello schermo, e unautore di successo: le donne cadonoai suoi piedi e finiscono regolarmentenel suo letto, ma... 21

Teatro per tutti i gusti all’Asioli...... il gusto e il convivio all’Art HomeTra gli appuntamenti culturali di febbraio, il teatro abbonda di offerte di tutti i generi.L’iconografia del cibo protagonista delle conferenze del Correggio Art Home.

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IL PUNTO DELLA SITUAZIONEAndiamo a fare il consueto punto dellasituazione delle diverse compagini cor-reggesi impegnate nei campionati ama-toriali Uisp, partendo questa volta dallacategoria “amatori” dove troviamo bentre squadre a darsi battaglia nel gironeG.

GIRONE GAl comando del girone svetta l'A.S.D.San Prospero Correggio che, con 19punti in 8 gare, 12 reti segnate e solo3 subite, si candida seriamente al pas-saggio di categoria soprattutto se riu-scirà a tenere testa alle agguerrite in-seguitrici, Gegraf Novellara e Delta BarGlennys, staccate al momento di trelunghezze. A ridosso delle prime, con13 punti in 8 gare, si trova l'A.S.Decòmentre in ultima posizione con soli 6punti rimane staccato il San MartinoPiccolo.

GIRONE ESalendo di categoria, passando pertantonei dilettanti e per l'esattezza nel gironeE, incontriamo ben tre squadre.La GS Budriese, con 17 punti in 8 gare,frutto di 5 vittorie 2 pareggi ed una solasconfitta, si trova ad un solo punto dallavetta e con una partita da recuperaree non può pertanto più nascondere lesue ambizioni di promozione; dovràpertanto mantenere lo stesso passonel girone di ritorno se vorrà avere lameglio nei confronti dell'U.S. CervoMassenzatico, ora in vetta a 18 punti,dell'A.P.D. Villarotta, a 17 punti ma con9 gare disputate e della mai doma A.S.D.

Fatima che con 15 punti può ancoradire la sua ed ambire alle prime dueposizioni per avere diritto, il prossimoanno, a disputare i “seniores”. Nelmedesimo girone ma con diversa ambi-zione troviamo il Dribbling Prato, posi-zionato al penultimo posto e che quindidovrà fare di tutto per evitare l'ontadella retrocessione a cui sono destinatele ultime tre formazioni classificate.

SENIORESNei “seniores” girone C dove comandala Coviolese con 23 punti in 11 gare,abbiamo quattro formazioni correggesiraggruppate in soli 5 punti e posizionatedalla settima all’ultima posizione inclassifica. La prima di queste è il G.S.D.Lemizzone, settimo con 13 punti in 11partite, quindi segue in ottava posizionel’A.S.D. Correggese con un punto inmeno; all’undicesimo posto, anche secon 11 punti, è posizionato l’A.S. IlQuadrifoglio, formazione che lo scorsocampionato militava nella categoria“eccellenza” e che ora si trova immi-schiata nella lotta per evitare una se-conda retrocessione. Infine chiude laclassifica con 8 punti in 11 incontri laPolisportiva La Canolese - Bi & Bi chedovrà fare importanti progressi nel gironedi ritorno se vuole evitare di scenderenei dilettanti, destino dell’ultima classi-ficata nei seniores.Anche l’A.C.D. Mandrio B C.S.C. nonnaviga in buone acque nel girone B deiseniores dove, alla fine del girone diandata, si attesta in decima posizionecon 11 punti, ma con l’attenuante ditrovarsi in un gruppetto di ben 6 squadre

in soli 4 punti e quindi con buone pos-sibilità di poter risalire evitando i play-out a cui sono destinate la decima edundicesima classificata.

ECCELLENZAChiudiamo con il campionato di maggiorprestigio per il calcio UISP, l’eccellenza,che in un unico girone a 12 squadreracchiude l’elite degli amatori reggiani.Dopo la prima di ritorno è in vetta conben 31 punti in 12 gare la Plaza F.C.,neopromossa ma da tutti indicata comela formazione più forte e quindi la piùtitolata per la vittoria finale e che haconquistato ben 10 vittorie ed 1 pareggioe rimediando una sola sconfitta in virtùdi 23 reti fatte e sole 5 subite. Al se-condo posto si insedia l’A.C.D. MandrioA Locatelli che ha racimolato in 12partite 22 punti grazie a 6 vittorie, 4pareggi e due sole sconfitte, entrambe,non a caso, ad opera della capolista.Chiude la classifica la G.S.B.Maris LadyJane, campione in carica, penalizzataquest’anno con un pesante -10 ad iniziocampionato in seguito ad un presuntotesseramento irregolare nella finaledello scorso campionato, e che grazieai 14 punti con 3 vittorie, 5 pareggi e 3sconfitte si è portata a +4, inseguendouna difficile ma non impossibile salvezza.Luglio sarà tempo di verdetti e si sapràcome si sono comportate le numerosesquadre amatoriali correggesi a cuimandiamo un grosso in bocca al lupoper il proseguo dei rispettivi tornei, nelsegno, si spera, della massima sporti-vità.

Fabio Testi

Dopo la pausa natalizia riprendonole sfide del calcio dilettanti

Ricominciano gli allenamenti in vista della ripresa dei campionati e soprattuttoper smaltire i chili di troppo acquisiti a suon di cotechini e panettoni.

La formazione dell’A.S.D. Fatima che milita nel girone E.

Page 23: Giovani, donne e volti nuovi nel PD di Correggio · 2008. 4. 11. · 2 Adele Bartoli coordinatrice e tanti volti nuovi nel PD correggese Dal 25 al 27 gennaio si sono svolte le elezioni

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Probabilmente l'hockey correggese cela farà a mantenere la categoria e aconfermarsi anche per il prossimo annoai nastri di partenza della serie A2.Mentre scriviamo se ne sono andate13 delle 19 giornate della prima fasedel campionato e la squadra di AntonioCaricato occupa il sesto posto in clas-sifica, con dieci punti di vantaggiosull'ultima posizione, l'unica che portadiritti in serie B.Di certo, però, in casa Correggio Hockeynon si aspettavano una stagione tantodifficile come quella che i biancorosso-blù stanno attraversando.In casa Azeta Artprint possono bendire che non ne è andata bene una,almeno fino ad oggi. L'incubodell'hockey correggese sono gli infortuniche hanno colpito duro e senza esclu-sione di colpi. Ne hanno fatto le spesea turno Mattia Carboni (fuori quattroturni per un trauma ad una caviglia),Fabio Gelati (out per la prima partedella stagione per problemi ad unamano), Massimo Villani (appiedato perdue turni da una frattura ad un dito),Sebastiano Ferrari (ancora a riposoper problemi ad un ginocchio). Persinol'allenatore Caricato è riuscito a frattu-rarsi un perone e da due turni dirigela squadra con la gamba ingessata!Di emergenza in emergenza l'AzetaArtprint ha dovuto provvedere anchealla sostituzione di Federico Fattori,fermato a fine novembre da problemidi lavoro e sostituito dal bassaneseGianmarco Lanaro, ventenne difensoresubito a proprio agio nello spogliatoiocorreggese.Con formazioni da reinventare ad ognipartita, l'Azeta Artprint Correggio ha

fatto moltissima fatica abarcamenarsi in uncampionato equilibratoe di grande qualità, conalmeno quattro squadrepronte al salto di cate-goria e nessuna verasquadra materasso. Gliuomini di Caricato hannopagato a caro prezzol'impossibilità di allenarsicon regolarità e con tuttol'organico; molte partitesono state perse per lascarsa precisione in at-tacco e per grossolanierrori difensivi che hannocompromesso moltepartite.I quattro successi rac-colti fin qui e il pienorecupero di tutti gli atletidella rosa, bastano atenere accese le spe-ranze di qualificazionealla seconda fase.Il vero campionato diserie A2, infatti, inizierà sabato 8 marzo.Fino ad allora, l'unica cosa importanteè evitare le ultime due posizioni altermine della fase regolare che si con-cluderà l'1 marzo. Infatti, delle diecisquadre di A2, otto saranno ammessealle due poule promozione: prima, terza,quinta e settima classificata compor-ranno la poule A; seconda, quarta,sesta e ottava la poule B. Saranno lesei giornate della seconda fase a defi-nire le due squadre promosse in serieA1 (le vincenti delle due poule) e ledue squadre ammesse ai play outcontro le squadre di A1 (le secondeclassificate delle due poule).

SERIE BDa questa stagione Correggio Hockeypartecipa ai campionati senior condue squadre. Oltre alla formazione diserie A2, c'è la Da-Bo Narcisi Correg-gio che milita nel campionato di serieB e che, nonostante l'età media deci-samente molto bassa, sta facendodecisamente bene. Dopo i primi passiin coppa di Lega (un solo successo etre sconfitte), la squadra di Juri Ialacciha iniziato alla grande il campionatocadetto con due successi nelle primedue partite, seguiti però da altrettante

sconfitte nelle prime gare del 2008.L'obiettivo della squadra è quello divalorizzare i tanti giovani hockeysticorreggesi e far fare loro una signifi-cativa esperienza in categoria, puntan-do ad arrivare al terzo posto dellaclassifica, alle spalle delle corazzateScandiano e Mirandola.

SETTORE GIOVANILESe le squadre senior del CorreggioHockey vanno avanti a ritmo altalenan-te, lo stesso non si può dire per ilsettore giovanile del Correggio Hockeyche viaggia con il vento in poppa versole finali nazionali. La stagione in corsopotrebbe essere quella dei record peril club biancorossoblù che punta aconquistare un posto in finale conquattro squadre. Ha già la qualificazio-ne in tasca la squadra allievi dellaHelesi, che ha trionfato nella coppaItalia regionale. Con buone possibilitàdi accedere alla finale c'è anche laConad Correggio nel campionato pri-mavera, mentre la squadra juniorespotrebbe riuscire a strappare un postoalle finali di coppa Italia. Più che pro-babile, infine, la qualificazione dellasquadra under 23, campione d'Italiain carica.

L'Azeta Artprint verso i play offtra alti e bassi e tanta sfortunaL’A2 di hockey si avvicina alla conclusione della prima fase con l'Azeta Artprintad un passo dai play off nonostante l’accanimento della sfortuna .

officina autorizzata

GianmarcoLanaro, ultimoarrivato in casaAzeta Artprint.

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Direttore ResponsabileArmando CocconcelliDirettore: Adele BartoliSegretaria di redazione: Tosca CovezziPubblicità: La Bussola scrl, via Rosmini,1, Reggio Emilia - Tel. 0522-323373Redazione: Cecilia Anceschi, MarcelloBulgarelli, Rita Carrozza, Marzia Cattini,Luisa Cigarini, Luca Dittamo, Davide Folloni,Elisa Guerra, Maria Paparo, GuidoPelliciardi.xxxxxxxxxxxxAbbonamento annuale: 16,00estero e sostenitore: 26,00Effettuare il versamento sul c/c postalen. 10505428 intestato a Primo Piano,via Conciapelli 9/G - 42015 Correggio.Aut. Trib. di RE. n. 437 del 23/05/79.Fotocomposizione e stampa:Artprint - Reggio Emilia.

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