Giornata di Studio Materiali geopolimerici per i Beni Culturali. 21 Marzo 2012 - Area di Ricerca CNR...
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Giornata di Studio “Materiali geopolimerici per i Beni Culturali”. 21 Marzo 2012 - Area di Ricerca CNR di Firenze
Malte e geopolimeri per il restauro. Quale normativa?
Michele MacchiarolaCNR – ISTEC, Faenza
www.istec.cnr.it
www.istec.cnr.it
Materiali geopolimericiValutazione proprietà meccaniche
Normativa calcestruzzo
Materiali geopolimerici per i Beni Culturali
Normativa malte da restauro ?
NO !!!!!!
Non esiste alcuna norma nazionale o europea specifica per le malte da restauro
Attualmente vi sono diverse norme elaborate dal gruppo UNI Normal
(GL 2 “materiali” sottogruppo malte, ex gruppo di lavoro “metodologie
per la caratterizzazione di malte storiche e da restauro”) riguardanti lo
studio e la caratterizzazione delle malte storiche.
Alcuni esempi:• UNI 10924 Beni Culturali. Malte per elementi costruttivi e decorativi.
Classificazione e terminologia.
• UNI 11305 Beni Culturali. Malte storiche - Linee guida per la caratterizzazione
mineralogico-petrografica, fisica e chimica delle malte.
• UNI 11139 Beni culturali - Malte storiche - Determinazione del contenuto di
calce libera e di magnesia libera.
• UNI 11140 Beni culturali - Malte storiche - Determinazione del contenuto di
anidride carbonica.
Quali caratteristiche deve avere una malta da restauro?
Quali sono i parametri da prendere in considerazione per sviluppare e valutare l’idoneità di una malte da restauro?
Linee guida per la classificazione, per la definizione della composizione e delle caratteristiche prestazionali delle malte da restauro
Normativa UNIRevisione Racc. Normal 26/87 IN STAMPA
Compatibilità con i materiali costituenti il manufatto
Funzione da assolvere(stuccatura, iniezione, allettamento, ecc.)
Condizioni ambientali del manufatto (interno, esterno, elevato tasso di inquinamento atmosferico, ecc.)
Caratterizzazione materiali antichi e valutazione del loro stato di conservazione.Conoscenza della composizione e delle proprietà meccaniche delle malte da restauro.
In relazione alle funzioni, si possono distinguere le seguenti classi di malte
da restauro:
Malte da restauro per muratura (allettamento di elementi murari, stilatura,
riempimento di vuoti o di discontinuità del sistema murario, protezione di
parti sommitali o aggetti)
Malte da restauro per intonaci
Malte da restauro per l’applicazione di rivestimenti (riposizionamento di
pavimentazioni, rivestimenti di pareti e di altri elementi architettonici)
Malte da restauro per decorazioni
Malte da restauro per stuccatura o sigillatura
Malte da iniezione.
Normativa UNIRevisione Racc. Normal 26/87 IN STAMPA
Normativa UNIRevisione Racc. Normal 26/87 IN STAMPA
Composizione delle malte da restauro
Il Produttore delle malte da restauro, nel caso di premiscelati, deve fornire la
composizione del prodotto e, in particolare, il contenuto come percentuale in
massa dei seguenti componenti: Legante, specificando la o le tipologie presenti aggregato (natura mineralogico/petrografica, fuso granulometrico, forma,
arrotondamento) additivi organici/inorganici, indicandone il tipo aggiunte organiche/inorganiche (es. tipo di materiale a comportamento
pozzolanico se naturale o artificiale, tipologie di fibre presenti quantità di acqua consigliata per realizzare l’impasto.
In caso di malte preparate a piè d’opera Il Progettista e/o il Direttore dei Lavori
deve fornire gli stessi dati richiesti al produttore nel caso di premiscelati
(legante/i, aggregato, addtitivi, aggiunte, acqua d’impasto).
Attualmente in Italia le malte più utilizzate nel
restauro di strutture archeologiche o
architettoniche (es. murature, mosaici e
pavimentazioni) sono sicuramente quelle a base
di calce idraulica.
Purtroppo la norma italiana ed europea (UNI EN 459-1) relativa
alle calci da costruzione identifica il grado di idraulicità delle
calci idrauliche non in base alla composizione (indice di
idraulicità), ma essenzialmente in riferimento ad una proprietà
meccanica: resistenza a compressione.
I.i = SiO2 + Al2O3 + Fe2O3
CaO + MgO
Calce idraulica (HL)Calce idraulica naturale (NHL)Calce formulata (FL): calce aerea e/o NHL + materiale a comportamento idraulico
EN 459-1 2010
Calci da costruzione. Parte 1: Definizioni, specifiche e criteri di conformità
Grado di idraulicità Resistenza a compressione MPa
7 giorni 28 giorni
2 - ≥2 to ≤7
3,5 - ≥3,5 to ≤10
5 ≥2 ≥5 to ≤15
Solo le NHL sono ottenute dalla calcinazione e successivo spegnimento di calcari marnosi; invece sia le HL che le FL possono essere una miscela di calce aerea e cemento.
NHL 2 > 35 % Ca(OH)2
NHL 3,5 > 25% Ca(OH)2
NHL 5 > 15% Ca(OH)2
Normativa materiali geopolimerici per i beni culturali
Compatibilità
Funzione
Condizioni ambientali
Non si può far riferimento alla normativa vigente sulle malte da restauro
Normativa che obbliga il produttore (kit predosati) o Direzioni lavori/responsabile
tecnico (preparazione in loco) a fornire la composizione del composto
geopolimerico
In particolare dovranno essere indicate in percentuale in peso:
Soluzione alcalina (idrossido di Na o K) – silicato di Na o K
Polvere reattiva (metacaolino, silice amorfa, fly ash, ecc.)
Additivo/i reattivo/i (fly ashes, argille scistose, ecc.)
Additivo no reattivo (fibre, sabbia, terracotta, ecc.)
Una Norma Generale (linee guida) seguita da una serie di
norme specifiche in base alla “Funzione” che i
geopolimeri sono chiamati ad assolvere, che identificano
in maniera chiara le caratteristiche (composizionali e
prestazionali) che questi materiali devono possedere nei
diversi campi di applicazione:
stuccatura, sigillatura
iniezioni
consolidamento di strutture murarie
riproduzione e integrazioni mobili di elementi decorativi
e architettonici
…….
………….
Geopolimero Malta da restauro
Vista la tragica situazione normativa, si auspica di poter avere
quanto prima delle norme specifiche per entrambe le tipologie di
materiali, indispensabili per assicurare una corretta conservazione
di manufatti archeologici, architettonici e artistici.