Giornalino Parrocchiale a cura del Gruppo Giovani N. 3 ......Cosa porteranno a casa i nostri...

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Tutti buoni per Natale. Tutti a messa, e si fa anche l’offerta. Siamo cristiani: Auguri! Auguri! Forse si è meno laici di quarant’anni fa’, quando l’Italia ne fece legge di un costume che si andava diffondendo nella sommessa accettazione dei fatti? Si trattava di divorzio, di aborto; cose che ora non fanno più problema. Adesso come siamo messi in Italia? Vediamo, è interessante; c’è da sceglier- si un posto, una sponda. Stando all’anagrafe, i cattolici sfiorano in Italia il 98%; solo il 12% dice di con- fessarsi con quella regolarità minimale, quasi tributarista che ha riferimento al comando pasquale; un 20% va in chiesa per l’Eucarestia; la maggioranza dichiara con disinvoltura di non crederci, in fon- do, alle cose che si sentono in Chiesa; e che dopotutto c’è qualcosa di vero in tutte le religioni, così che l’una vale l’altra. E dunque dove sta il problema? Non sarebbe ora di porcelo seriamente il problema dal momento che in realtà siamo sempre più laici, indifferenti, superstiziosi, emancipati da una religiosità vecchia che non cambia la vita più a nessuno? Chi è realmente il mio Dio? Bella domanda! Eppure questo interrogativo di verità con se stessi, ci si affianca anche davanti al presepio, dove sor- ridiamo ai piccoli insegnando loro a riconoscere la stella di Gesù, la Madonnina, il pastorello, l’acqua che si muove a cascata sotto a un ponte sempre traballante, e tante cose curiose. Cosa porteranno a casa i nostri bambini, che per Natale avranno fatto con noi una passeggiatina in chiesa a cercare un bel presepio da vedere? Adriano Frate Parrocchia SS.Annunziata Parma Giornalino Parrocchiale a cura del Gruppo Giovani N. 3 - 22/12/2013

Transcript of Giornalino Parrocchiale a cura del Gruppo Giovani N. 3 ......Cosa porteranno a casa i nostri...

Tutti buoni per Natale. Tutti a messa, e si fa anche l’offerta.

Siamo cristiani: Auguri! Auguri!

Forse si è meno laici di quarant’anni fa’, quando l’Italia ne fece legge di un costume che si andava

diffondendo nella sommessa accettazione dei fatti?

Si trattava di divorzio, di aborto; cose che ora non fanno più problema.

Adesso come siamo messi in Italia?

Vediamo, è interessante; c’è da sceglier-

si un posto, una sponda.

Stando all’anagrafe, i cattolici sfiorano

in Italia il 98%; solo il 12% dice di con-

fessarsi con quella regolarità minimale,

quasi tributarista che ha riferimento al

comando pasquale; un 20% va in chiesa

per l’Eucarestia; la maggioranza dichiara

con disinvoltura di non crederci, in fon-

do, alle cose che si sentono in Chiesa; e

che dopotutto c’è qualcosa di vero in

tutte le religioni, così che l’una vale

l’altra.

E dunque dove sta il problema?

Non sarebbe ora di porcelo seriamente il problema dal momento che in realtà siamo sempre

più laici, indifferenti, superstiziosi, emancipati da una religiosità vecchia che non cambia la

vita più a nessuno? Chi è realmente il mio Dio? Bella domanda!

Eppure questo interrogativo di verità con se stessi, ci si affianca anche davanti al presepio, dove sor-

ridiamo ai piccoli insegnando loro a riconoscere la stella di Gesù, la Madonnina, il pastorello, l’acqua

che si muove a cascata sotto a un ponte sempre traballante, e tante cose curiose.

Cosa porteranno a casa i nostri bambini, che per Natale avranno fatto con noi una passeggiatina in

chiesa a cercare un bel presepio da vedere? Adriano Frate

Parrocchia SS.Annunziata

Parma

Giornalino Parrocchiale a cura del Gruppo Giovani N. 3 - 22/12/2013

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(…) In alto si fermò la luminosa stella che aveva guidato i tre Re nel loro cammino: uno di essi veniva dalla Persia, uno dalle Indie e uno dall’Abissinia. E con le loro ric-chezze vennero a inginocchiarsi da-vanti al khan di Betlemme (…)

(…) E gli animali che erano lì nei

pressi videro il Piccolo Figlio e

presero a riscaldarlo con il fiato

caldo (…)

Propr

io pe

r que

sto è

venuto

:

per l

e peco

re sm

arrit

e!

E’ evidente che Gesù è nato in un khan. Il khan non è neanche una locanda, è molto meno. E’ un edificio con soltanto le mura grez-ze, senza tetto, in piena campa-gna. Quando è magnifico possiede una mezza tettoia. E’ luogo di riposo, fatto per i muli, per i ca-valli, per gli asini. Eppure Nostro Signore è nato in un khan. (…)

“Il Natale per me è speranza e tenerezza…

La Chiesa spesso si imbriglia nelle ideolo-

gie e diventa una Chiesa fredda, ma i

Cristiani non devono essere così, l’incontro

con Gesù va vissuto in semplicità.” Papa Francesco

Proviamo a lasciarci sedurre da Dio. Un Dio che facendosi uo-mo si è messo in discussione davanti agli uomini. Guardiamo ad Oriente senza essere disorien-tati, ma certi del fatto che Dio ci ama, ama ogni uomo.

Tu

che

ne dici

SIGNORE se

in questo Natale

faccio un bel albero

dentro il mio cuore, e ci

attacco, invece dei regali,

i nomi di tutti i miei amici: gli

amici lontani e gli amici vicini, quelli

vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior-

no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo

sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti

e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire

e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che

conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi

devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei

amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.

Un albero con radici

molto profonde, perché

i loro nomi non escano

mai dal mio cuore; un

albero dai rami molto

grandi, perché i nuovi

nomi venuti da tutto il

mondo si uniscano ai già

esistenti, un albero con

un’ombra molto gradevole

affinché la nostra amicizia,

sia un momento di riposo

durante le lotte della vita.

A cura di Alessandro Corradi, Eliana Sessa, Bianca Maria Roccon

(...) Il Natale non è un periodo o una stagionalità, ma uno stato della mente. Deve portare tra la gente pace e buoni propositi, essere

pieni di misericordia significa avere il vero spirito natalizio. Se pensiamo a queste cose, dentro di noi rinascerà il Salvatore e su di

noi brillerà il raggio di una stella che porterà un barlume di speranza per il mondo. (Calvin Coolidge)

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Un dono nell’ Epifania del Signore

Carissimo/a,

come Comunità francescana e parrocchiale della SS. Annunziata, ti proponiamo

quest’anno di arricchire fattivamente il significato della Solennità dell’Epifania, portando ‘un dono’

per i più bisognosi. Del resto sono loro che ci conducono a riconoscere anche nella nostra vita co-

me il Signore si manifesta. Sono i poveri che ci apriranno le porte del cielo: “Avevo fame e mi hai

dato da mangiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero forestiero e mi hai ospitato, ero in

carcere e mi sei venuto a visitare.”

Un modo per testimoniare la nostra fede, è rendersi disponibili nel nostro ‘piccolo’ di questi atti di

amore e di giustizia. Da questi piccoli gesti si costruisce insieme una solidarietà senza retorica!

Potrai lasciare il tuo dono davanti al presepio in chiesa, a partire dalla mes-

sa delle 18,30 del 5 gennaio e nelle successive messe del giorno

dell’Epifania, 6 gennaio, alle ore 9,11 e 18,30.

Con riconoscenza, il Signore ti benedica e ti doni pace!

I Frati della SS. Annunziata e la Comunità parrocchiale

Corteo dei Magi

Ritorna anche quest’anno la manifestazione del Corteo dei Magi, inserito nella rassegna natalizia

Natale all’Annunziata ed organizzato dall’Associazione Italiana Amici del Presepio Sezione di Parma

e Parrocchia SS.Annunziata, in col-

laborazione con il Centro Sportivo

Italiano.

Oltre centocinquanta figuranti in

costume sfileranno da Piazza Duo-

mo alla Chiesa dell’Annunziata, ac-

compagnati dal suono delle zampo-

gne della Compagnia del Lorno e dalle

voci dei Cantori del Mattino. Non

mancheranno nemmeno gli animali:

cani, galline, caprette e anche oche

faranno visita alla Natività, per la

gioia dei più piccoli.

Fondamentale è - però - l’arrivo dei Re Magi che, seguendo i figuranti, giungeranno all’Annunziata

per portare i doni alla Natività vivente.

Appuntamento il 6 gennaio, alle 15,30 in Piazza Duomo.

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Messe di Natale

24 DICEMBRE

Ore 24.00: Messa della Notte

25 DICEMBRE

Sante Messe ore 9 - 11 - 18.30

CALENDARIO RIPRESA

ATTIVITà PARROCCHIALI

Giovedì 9 dicembre ore 21.00:

Adorazione Eucaristica

Venerdì 10 Gennaio ore 21.00:

Gruppo Under Ninetyfive

Sabato 11 Gennaio ore 15.30:

Catechismo Under 8

Lunedì 13 Gennaio ore 19.30:

Gruppo Giovani

Martedì 14 Gennaio ore 18.00:

Consiglio Pastorale

Interparrochiale

Domenica 19 Gennaio ore 9.45:

Catechismo 4/5 Elementare e

1 Media

Lunedì 20 Gennaio ore 19.30:

Incontro Missionario: P. Guido

incontra i giovani

Lunedì 27 Gennaio ore 21.00:

Incontro Zonale delle Parroc-

chie c/o Parrocchia di San

Marco. Il tema è la pastorale

giovanile.

Orari S. Messe

Feriali: 8 - 9 - 18.30

Festivi: 9 - 11 - 18.30

Tenete d’occhio la bacheca in fondo alla Chiesa per gli Avvisi!

Edizione straordinaria. Wow. Siamo solo al

secondo numero e già siamo alle prese con

un extra. Beh, che dire? Nel nostro piccolo è

sicuramente una bella soddisfazione. Ci ac-

contentiamo di poco - direte - ed è effettiva-

mente così: realizzare questo giornalino par-

rocchiale, in fondo, ci diverte anche e vedia-

mo nel sorriso della gente che lo riceve che il

nostro lavoro è apprezzato...e richiesto, tan-

to che spesso alla fine della Messa ci doman-

dano: “Quando esce il prossimo numero?”.

Non potevamo quindi mancare di un numero

natalizio, dove porvi qualche riflessione - in

primis quella del nostro P.Adriano, che nono-

stante la durezza (ma a volte bisogna essere

crudi, per rendere l’idea) è sicuramente con-

divisibile e ottimo spunto per una bella medi-

tazione - aggiornarvi sui principali appunta-

menti del periodo natalizio. Ma soprattutto

per farvi i nostri auguri:

Siediti ai piedi del monte, fai silenzio dentro di te,

e fai silenzio fuori di te.

Stai. Poniti in ascolto, cerca di sentire la voce del Signore.

Verrà un vento fortissimo, da spaccare le rocce,

ma non sarà la voce del Signore.

Verrà un terremoto, potrà distruggere tutto,

ma non sarà la voce del Signore.

Verrà un fuoco, potrà bruciare il mondo,

ma non sarà la voce del Signore.

Poi verrà una brezza, fresca, lieve,

come l'alito di vita di un uomo, di ogni uomo.

L'alito di vita di un bambino, di ogni bambino, di questo

bambino che oggi nasce, e che per primo soffiò questo alito.

E' inutile cercare il Signore nelle grandi cose,

nelle esperienze forti, nelle grandi adunanze.

Pieghiamoci umilmente al quotidiano, dove il Signore è vivo

celato nel volto di chi vive sotto il nostro stesso tetto, lavora

nella scrivania vicino alla nostra, nell'amico che sembra non

aver mai problemi, negli occhi di questo bambino che è nato

per sempre.

AUGURI!

Chiara Corradi

e la Redazione di Oltretorrente 2.0

Prossima Uscita Oltretorrente 2.0 26 Gennaio 2014