GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN...

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GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA - CERVO Periodico - ANNO XXIV - APRILE 2010 In Cammino

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GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA - CERVOPeriodico - ANNO XXIV - APRILE 2010

In Cammino

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• Carissimi...didonMaurizioMassabò. . . . . 3

• AtupertuconlaParola . . . . . .. . . . . 5

• Fede,Tradizione,ArteeStoria . . .. . . . . 7

• Riflessioni . . . . . .. . . . . . . .. . . . . 17

• Attualità . . . . . .. . . . . . . . . . . . . 21

• EventiCulturali . . .. . . . . . . .. . . . . 30

• BenedizionedelleFamiglie . . . . .. . . . . 31

• ComunitàAttiva . . .. . . . . . . .. . . . . 32

Redazione Amministrazione Proprietà: Parrocchia di S. Giovanni Battista di Cervo

Via 2 Giugno - tel. e fax 0183/408095 - CERVO - Dir. Resp. Prof. Osvaldo Contestabile

Autoriz. Tribunale di Imperia n. 4/87 del 17-9-1987

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DOMENICA 28 marzo

DOMENICA DELLE PALME

Ore9,30 InS.Nicola:S.Messa

ore10,45 InS.Caterina:benedizionedelle

palme,processioneeS.Messasolenne

MARTEDÌ 30 marzo

ore18,00 OratorioMariaSS.IanuaCaeli

(OP):CelebrazionecomunitariadellaRi-

conciliazione/Confessioneconlapresenza

ditreconfessori

GIOVEDÌ 1 Aprile

GIOVEDI’ SANTO

ore18,00 InS.Giovanni:messa“nella

CenadelSignore”

ore21-22 Adorazioneall’altaredellaDe-

posizione

VENERDÌ 2 APRILE

VENERDI’ SANTO

ore18,00 InS.Giovanni:Commemorazio-

neliturgicadellaPassionedelSignore

ore21,00 Processione-ViaCrucisperle

viedelpaesecol“Cristomorto”

SABATO 3 APRILE

SABATO SANTO

dalle15,30alle18,00inS.Nicola:ilparro-

coèpresenteperleconfessioni.

Ore21,00 inS.Giovanni:“VegliaPasquale-

battesimi”-S.MessasolennedellaRisurre-

zione.

DOMENICA 4 APRILE

PASQUA DI RISURREZIONE

ore9,30-18,00inS.Nicola:S.Messa

ore11,00 inS.Giovanni:S.Messasolenne

LUNEDÌ 5 APRILE

LUNEDI’ DELL’ANGELO

ore9,30 inS.Nicola:S.Messa

ore11,00 inS.GiovanniS.Messa

MARTEDÌ 25 MAGGIO

PENTECOSTE

ore9,30 inS.Nicola:S.Messa

ore11,00 inS.GiovanniS.Messasolenne

ore16,30 partenzaprocessionedaS.Gio-

vanniperl’oratoriodiS.Bernardodoveci

saràlabenedizionedelmare,dellecampa-

gne,delpaese(Rogazioni)elacelebrazione

dellaS.Messa

Celebrazioni Pasquali

ORARI CELEBRAZIONI PASQUALI

SOMMARIO

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CARISSIMI

arissimi,

laPasquachesirinnovaognidomenicaciponeda-vanticonforzailmisterodiCristomortoerisorto.Misterocolqualesiamoinvitatiadincontrarcisetti-manalmente,perchéattraversoquestoincontronoipossiamocontinuareaviveredapersonenuove,ri-sorte,capacidiportareagliuomini,neinostriam-bienti,nellenostrefamiglie,fiduciaesperanza.Ognidomenicanellamessanoicelebriamoquestomisterodimorteedivita,veniamoimmersiinque-stomareimmensodiamoreinfinitocheDiomani-festaeattuapernoinellacrocediGesù.Abbiamobisogno sempredi sentirequestoamorecheciavvolge, ci riempiedi sé, ci rendecapacidiveraeautenticalibertà.Cirendecapacidiamareglialtridellostessoamoreconcuicisentiamoesiamoamati,diamarepersinoinostrinemici.IlVangelo(Luca6,27-39)ciraccomandal’amoreperinemici,perchéèproprioquestochequa-lificailcristiano:“Amateivostrinemici...Ciòchevoletegliuominifaccianoavoi,anchevoifa-teloaloro...SiatemisericordiosicomeèmisericordiosoilPadrevostro...Nongiudicateenonsaretegiudicati...”.All’inizioc’èperòsemprel’amorediDiochesièdatototalmenteanoinellacrocediGesù.E’proprioquest’amoreaccolto,corrispostochecirendecapacidiamareancheinemici.Diocihaamatiquandoancoraeravamoinopposizionealui,quandoancoraeravamopeccatori,CristoèmortopernoiscriveSanPaolo.Seicredentinonentranoinquest’otticanonsonosaleelievitoperl’umanità.Lalorovocazioneemissioneèfallita.MaquestoèpossibileconlagraziadiDio,graziachevienedatainsovrab-bondanzanellacelebrazionedeidivinimisteri.LamorteerisurrezionediGesùèilcuoredellastoriadellaSalvezza.LarisurrezionedelSigno-reGesùèilfondamentodellafede.SeCristononfosserisortonoisaremmoipiùfollidituttigliuomini.MarazionalmentequestadellarisurrezioneèlaspiegazionepiùlogicadelsepolcrovuotoedellatestimonianzadeidiscepolidiGesù.Ilpapaciinvitacontinuamenteadusarelaragioneanchenellequestionidifedeedimorale.Gliapostolinonhannopredicatounamoraleounadottrinateologicamahannopredicatounfatto:Cristoèrisorto.Nonsimuorepertene-reinpiediunamenzognaegliapostolietanticredentichehannovistoGesùrisortosonomortipropriopertestimoniareilfattodellaRisurrezione.Epropriol’esperienzadelRisortohacam-biatoilorodubbi,timoriinunaaudaciasenzalimitinelcontinuareapredicarenonostantelepersecuzionisubitoscatenatedaicapidelpopoloebraico.NellavitadellaChiesalaPasquaèilcuoredell’anno,eladomenicaèilcuoredellasettimana.Ladomenicaèlasintesidellavitacristiana.Lasuacelebrazionedeveesseresentitacomeun’esigenzainscrittanellaprofonditàdell’esistenzacristiana.Nonsipuòviverelafedesenzaparteciparealmomentocentraledellavitadellacomunità.E’ilrisortocheciconvocaperdonarcilalucedellasuaParolaeilsuoCor-pocomeperennesorgentedisalvezza.Postaasostegnodellavitacristiana,ladomenicaacqui-staancheunvaloreditestimonianzaediannuncio.Giornodipreghiera,dicomunione,digio-ia,essariverberasullasocietà,irradiandoenergiedivitaemotividisperanza.Essaèl’annunciocheiltempo,abitatodacoluicheèilRisortoeilSignoredellastoria,nonèlabaradellenostreillusioni,malaculladiunfuturosemprenuovo,l’opportunitàchecivienedatapertrasforma-

Cdi don Maurizio

Carissimi

Particolare della statua del Cristo morto

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reimomentifugacidiquestavitainsemidieternità.Ladomenicaèinvit

oaguardareavanti,è

ilgiornoincuilacomunitàcristianagridaaCristoilsuo“MaranaTha:vie

nioSignore!”(1Cor

16.22).Inquestogridodisperanzaadiattesa,essasifacompagniaesostegn

odellasperanzade-

gliuomini.Edidomenicaindomenica,illuminatidaCristo,sicamminave

rsoladomenicasenza

finedellaGerusalemmeceleste,quandosaràcompiutaintuttiisuoilineam

entilamisticaCittà

diDio,che“nonhabisognodellalucedelsole,nédellalucedellalunaper

chélagloriadiDiola

illuminaelasualampadaèl’Agnello”(Ap.21,23).

IlcuoredellaBuonaNovellaaffermacheinGesùdiNazarethmortoerisus

citatoscopriamoche

gliuominisonoamatiesalvatidaDioinmanierainimmaginabile.InGesù

Cristolasalvezzaèof-

fertaadogniuomocomedonodigraziaedimisericordiadiDiostesso.InC

ristocrocifisso,mor-

toerisortosicompielapienaeautenticaliberazionedalmale,dalpeccato

edallamorte;inlui

Diodonalavitanuova,divinaedeterna.E’questalaBuonaNovellacheca

mbial’uomoelasto-

riadell’umanitàechetuttiipopolihannoildirittodiconoscere.Lasalvezz

aelaliberazioneche

Cristohaportatoriguardanol’interavitadell’uomoneltempoenell’etern

ità,cominciandoqui

egiàoraetrasformandolavitadellepersoneedellecomunitàconlospir

itoevangelico.Cristo

rispondeatutteleattesedelcuoreumano,anzilesuperainfinitamente.Pe

rquestochisegueil

Cristoèunapersonarealizzata,felicegiànellasuavitaterrena,perchésisa

amatoinfinitamente

daDiochehadatosuofigliopersalvarci,esisaincamminatoversolasua

personalerisurrezio-

nenellaeternità.

Nonmipare,comunque,chequestapseudoeticaindividualisticaeutilit

aristicaabbiaportato

felicitàall’uomocontemporaneo.Anzimiparechepiùl’uomopossiedeep

iùèinfelice.Noiche

apparteniamoallagenerazionedellaguerraecheandavamo,molti,conle

pezzenelsedere,mi

parechefossimopiùfelicideigiovaniedeiragazzidioggichehannotutto

oquasi.Perché?Per-

chénonsisapiùqualèilsensoultimodellavita,chisiamo,perchéviviamo.

Versoqualedirezio-

nedobbiamoandareperrealizzarcicompletamente.

E’urgenteeindispensabileunaradicaleinversionedimarcia,unaconver

sionecuicirichiama

continuamenteiltempoquaresimale.Comeèaccadutoalfiglioscapestra

todellaparaboladel

Padremisericordioso.Andatoviadacasasièritrovatonelladegradazionep

iùtotale.Pensadiri-

tornareacasaperchéhafame,èsporco,devepascolareiporci,animaliim

puripergliebrei.Ve-

ramentenonèpentitodeldispiacerearrecatoalpadre,nonèunpentimen

toperfettoilsoloche

puòredimereesalvarci.Manell’abbracciodelpadrecapiscel’enormitàdi

quantohafatto,ildi-

spiacerechehaarrecatoalpadre.

Laparaboladelpadremisericordiosoèl’illustrazioneperfettadelsacram

entodellaconfessio-

ne.Nellaabiezionepiùtotaleciricordiamodellagioia,dellapacecheerain

noiquandoeravamo

nellanostracasa,laChiesa.Decidiamociaritornareacasa.Forsenonsarà

unpentimentoper-

fettoilnostro,saràunvolerritornareperchécisentiamofrustati,delusi,

amareggiati,falliti.Il

Padreciaspettaattraversol’accoglienzadelsacerdotecheèinter-

mediariotraDioenoiecifasentirelamisericordiael’amoreinfi-

nitodelPadrecelestechenongiudica,nonrimproveramaabbrac-

ciaeriammettenellasuaamicizia,nellafamigliadiDio.Lapersona

umana,essendospiritoemateriahabisognodiconcretezza,dise-

gnisensibilicheoperanoerendonopresenteedefficace‘amoreela

misericordiadiDio.PerquestoilSignorehalasciatoisacramenti,

luistessosacramentodelPadre.Perchéfinoallafinedeitempichi

crede,chivuolepossaincontrareefarecomunioneconDioamore

infinito.AuguroatuttichedavveroilRisorto,

chepossiamoincontrareogni

domenica,rinnovilavostravitaevifacciaritrovarelestrutturedi

fondodelviverepercamminarenellaserenitàenellagioiaversola

pienezzadellavita,nell’eternitàfeliceconDio.

DonMaurizio

Carissimi

Il Risorto nella Chiesa di S. Nicola

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A tu per tu con la Parola

Schiacciato tra la tragica solennità del VenerdìSantoeilfestososcampaniopasqualestailsabatosanto,unaspeciedinon-giorno,senzaritiproprinéprocessioniconimpattomediatico.Unanticoomileta scriveva: “Oggi sulla terra c’èungrandesilenzio,silenzioesolitudine.Grandesilenzio perché il Re dorme. La terra è rimastasbigottitaetaceperchéilDiofattocarnesièad-dormentato”.“Addormentato” lo dice chi ha una buona dosedifede.Istintivamenteverrebbedacorreggere:èstatomessofuoricombattimento.E’costrettoalsonnodelvinto.ChissàcomeesultanoCaifaecompagni!Ancheperivivi,èlacalmainnaturale,sospesa,delgiornodopo:quando,finitevisiteecondoglianze,crollatalatensionedelleesequie,scomparsitutti,seisolo.ChissàcomepassòilsabatolaMadre.IlsabatoSantoèilgiornodellariflessione,adattoa saggiare la consistenza delle cose dalla partedelleradici,adaffrontarequelchedisolitoeludiperchéminaccioso.Vuoiapprofondireil“sonnodelRe”CheDiosisia”addormentato”-pensi-nonèconsueto.Ilsettimogiornosierariposato,cheècosadiversa.Adessodorme.EquandoDiodorme,l’uomoconoscel’angoscia:Svegliati,perchédormi,Signore?Desta-ti!Perchénascondiiltuovoltoedimentichilanostramiseria?(Salmo44)OquandoGesùdormecolmareintempesta,isuoigliurlanosenzatanticomplimenti:“Nont’importachemoriamo?”(Mc4,38).Sisentonoinbaliadiqualcuno,minacciatieinsidiati.

NoidelDuemilastiamoattraversandoillungosabatodelsonnodelRe.Abbiamocominciatoquasicent’annifaadomandargli:Dovesei,mentreipotentipro-grammanol’inutilestrage.Abbiamoproseguito,ancorapiùsmarriti,colgridodiAuschwitz:Chefai,mentreilfumoacreenerosalealcielo?Nonsentilosfrigoliodallecave(Montale)?Nonvedilesvasticheconlascrittasacrilega?Mentre i tuoifiglisipervertononell’asssurdogiocodiCainoeAbeletudoveguardi?Econtinuiamosenzaposaoggi,conlavocerocaesfiancatadeidenutriti,deiviolentati,degliabortiti,delleetniesoppresse,cheguardanoaduncielochiusoedapparentementeassente.

SABATO SANTOdi don Martino Pellegrino

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A tu per tu con la Parola

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A tu per tu con la Parola

Duemilaottocentoannifa,EliaselaridevadeiprofeticheinvocavanounB

aalinconclu-

dente:“Gridatepiùforte...forseèsovrappensierooindaffarato,oinviagg

io;casomai

fosseaddormentatosisveglierà”(1Re18,27).

Adesso lo proviamo sulla nostra pelle, il

sonnodelnostroDio,enonridiamopiù.

Dobbiamofermarciqui,desolatiedisperati?

Cisoccorreancoral’omiletaperilpassodel

riscatto: “IlRe si è addormentatoper sve-

gliarequellichedasecolidormivano”.

Eccoscopertoilsuogioco:èentratonelson-

nodellamorteperdarelasveglia.

Nonglibastavaesserescesodaicieliinter-

ra;haproseguito,èsprofondatosottoterra

perscovareilnemicoincasasua.

E’entratonelregnodelletenebreperstana-

reimostriacquattatinell’ombra.

E’ penetrato di soppiatto nei domini della

mortepersnidarla,sfidarlaavisoapertoe

farlasloggiare.

E’andatodaleiperavvelenarla,comescrive

unanticomonaco.

Aquestopuntocomprendiamoilsonnodel

Re:nonèimpotenza,odisinteresse.

Piùchedormire,staprogrammandolamos-

sa successiva.Staaffilando learmi.Rilassa imuscoliper sottoporli subi

todopoallo

sforzogigantescodiliberarelacolombadellavitadallatombascoperchiata

.

Entratodasconfitto,vuoleuscirevittorioso.Perdeunabattaglia,pervincer

elaguerra.

AvevanodettodiLui,sarcastici:Eccol’uomo,el’avevanocoronatoperbur

la,epoitra-

fitto.Maprestoloacclameranno:Kyrios,Signore,ilVivente.

Bisognasoltantodaretempoaltempo.

Perluièquestionediore.

Pernoipuòesserepiùdura,conunsabatodidecenni,un’incubazioneche

sembranon

finiremai,unarianimazionecosìprolungatadaparereaccanimento.

Madall’abissoiniziailriscatto,ilpuntopiù

bassocoincideconl’iniziodellarisalita,seè

veralaleggecheLuihainaugurato.

Chi possiede nervi saldi, chi sa “sperare

contro ogni speranza” (Romani 4,18), chi

coltiva la lungimiranza dei tempi lunghi,

vedràtramontareilsabato.

Eperlui,insiemeconisepoltineisotterra-

neidellastoria,conidiseredati,isilenziati,

arriveràl’albadelgiornodopo.

BuonaPasqua!

G. de Chirico, “Cristo e la tempesta”

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Siamoamarzo,tempodi“rogazioni”...ritiantichiconperegrinazionipropiziatoriechechiede-vanoprotezioneperilpaese,periraccolti,perlapesca,perglianimali…dicuiorasièperdutal’usanza.

Ricordo che si andava in chiesa enel laprimarogazionelaprocessionerimanevasul“bausu”,piazzadellaChiesadoveilParrocoinlatinore-citavapreghiereaffinchèilSignoreproteggesseilpaese.Ilsecondogiorno,sempreinprocessione,sian-davanellazonadiLevante,ViaNaviganticerve-si”edavantialMaresiinvocavaDiocheproteg-gessedallemareggiateedalletempesteecheimarinaiinnavigazionepotesserotornaresaniesalviallelorofamiglie.Ilterzogiornocisirecavanellecampagnedietroilpaese(efasceduCristu)equisipregavaaffin-chèilbuonDiomandassepioggemanongrandi-neesiinvocavalabenedizionedelSignoreperpoteravereunbuonraccolto.QuandosieraviciniallaS.Pasquaaspettavamo,tuttientusiasti,iritidellasettimanaSanta.Pertemposiseminavailfrumentoelelenticchie,coltivandolialbuioaffinchècrescesserobianchiepoisideponevanonelSepolcro.Icommentinonmancavano...“Lemieciotolesonolepiùbel-le”!Ilmiogranoèpiùbiancodeltuo”!Quantoentusiasmoequantapassioneavevamotuttinelmantenereviveletradizionicheinostrigenitoriciavevanotrasmesso!IlVenerdìSantoeraperCervoungiornodiparticolareimpegnoedevozione:laseraallenovelasolenneprocessionecolSignoremorto,precedutadallatradizionaleasta“messaall’incantu”dellastatuachevenivaportatadaimiglioriofferenti.Lungoilpercorsochesisnodavaneicar-rugilefinestreeranoaddobbateconpalloncinicoloraticontenentidentrounacandelaaccesaeifedeliinprocessioneavevanociascunoun“flambeau”formatodaunacandelapostaincimaadunbastoneconintornounparalumedi

cartabianca.Tutto andava bene se la serata non eraventilata,masec’eraunpo’d’ariettaipal-loncinieiparalumibruciavanolasciandola candela spenta,ma la funzione conti-nuava.LacassadelSignoremortoeraaddobbatasolodifioridicalleeramettidi fogliedinespoli.Allascortadelcorteoeamante-nerel’ordineprovvedevanodeigiovanottivestiticonunlungocamicebiancoedunamantellina(tabarin)colorbordòeprovvi-stidiunbastonechiamato“bastundupi-

RICORDI... CON UN PIZZICO DI NOSTALGIAdi Janna Saccaro

Fede, Tradizione, Arte e Storia

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Fede, Tradizione, Arte e Storia

sciu”.Dopoaverfattoilgirodelpaesecantandoinnimalinconicidellatradi

zionepopolarecer-

veseilcorteorientravainchiesaperl’omeliaeilbacioallareliquiachecons

ervaunframmento

dellaCrocedelcalvario.Questacerimoniaeramoltosentitaepartecipatad

atuttiicervesida”

simma”edu“fundu”

Altraprocessionesolenneedimportanteeraquelladel“CorpusDomini”ch

esisvolgevasuun

percorsopiùbreve,dovelastradaeraadornataconfiori,soprattuttodig

inestra.IlSacerdote

indossavaunapesantepivialeecamminavaconl’Ostensoriosottounbalda

cchinosorrettoda

seiuominicheaduncertopunto,giuntiinviaRomanadavantiapalazzo

Ballaydierdovec’è

unapiccolacappellettaallestitaperl’occorrenzasidavanoilcambio.Qui

venivaimpartitala

BenedizioneEucaristicaeilcorteoproseguivasempreintonandocantifino

inchiesa.

Intutteleprocessionieancheneifuneralisidistinguevanodeigruppidife

delicheindossava-

nounadivisa:leconfraternitequellafemminilediSantaBrigidaformatad

adonnepiùanziane

equellamaschilediSantaCaterinacollorostendardo.C’eranoleragazzede

ll’AzioneCattolica:

Beniamineeaspirantivestitedibianco,lefigliediMaria,vestitedibianco

conunafasciablu.

VoglioinfinericordareunSignorediCervodinomeAngeloBottinodetto“An

gin”,ilquale,avendo

persounafigliainteneraetà,havolutodedicarleunaltarenellaChiesadiS

anGiovanni,ilpri-

moentrandoasinistradovesonovisibiliidanniprovocatidall’umidità.

Ultimamentepareche,nellanostraParrocchia,cisiaunrecuperodiquelle

antichetradizioni

checostituisconocomunqueun’occasioneperavvicinarealSignore:sièri

costituitalaconfra-

ternitadiSantaCaterinachehaavvicinatounbelgruppodiuomini.Inoltr

e,graziealrestauro

dellachiesettadiS.Bernardo,sièrecuperatainpartelatradizionedellero

gazioni.Ognianno

nelmesedimaggiocirechiamoinprocessioneinquestoincantevoleluogo

perparteciparealla

S.Messaeallabenedizionedellecampagne,delmare,deglianimali.

Vorreicheigiovanitornasseroacredereneivalorichecontanoeperson

almentevivoserena

grazieall’educazione,aisaniprincipicheimieigenitorimihannotrasmes

soesoprattuttoalla

moltafede.

Celebrazione delle Sacre Ceneri

9

IL SACRO SEPOLCRO, UN ATTO DI FEDE E AMORE

Qualche tempo fami trovavoaduna riunioneparrocchialequandodopolacatechesisiparladeipreparativiedellafun-zioniPasquali.Tuttobene,buonapartecipazionedeipresen-ti,maquandosirendenecessariotrovarenuovivolontariperilsantoSepolcro,ilsilenzioèimbarazzante.Purtroppo i problemi pressanti di lavoro, salute,famiglia,nonlascianotempoedisponibilità.Dallamiaposizionediparrocchianacoinvolta,manontrop-po,pensochetuttoquestononabbianullaachefareconme.Iohogiàimieipiccoliimpegni,perlecosepiùimportanticisonoaltrino?tanti?Ricordoinannipassati,moltiormai,quandosiincontravanogruppidipersonegiuliveche,conbracciatedifiori raccoltinelle“fascie”,neigiardinialla“Villadellerose”,salivanover-solachiesaperaddobbareilSantoSepolcro.Orailnumerodipersonedisponibilièsemprepiùesiguo.Infattinellariunionedicuitrattasimiritrovoadesserelaso-laaborbottare,miomalgrado,undebolesi,vabene,possoprovare...Questoatteggiamentoègiàsufficienteadattirarealtrivolontarieparoled’incoraggiamento,consigli….Oraètuttocosìsemplice...nonrestachetrovarel’ispirazione,ma...dove?...Come?Ecco,nellamemoriadellagioventù,dovesiassopisconoiricordipiùbelli,èlìchebisognafru-gareefartornareallalucenitideimmaginidelpassato!RicordocheGenovaavevagranditradizionieperPasquatutteleChieseallestivanodeiSepol-cricheeranoautenticicapolavori.Alloraerad’obbligovisitarnealmenotre.Ricordounagran-dequantitàdicandelechetoglievanoilrespiro,tuttaviaunodiquestidovevaesseredavveroparticolaretantocheagiudiziodimiamammasembravaundipintodiRaffaello.Erastatoese-guitodaundecoratorelocalecheavevalavoratoancheacasanostra.Quandolamammaglichiese:“Comel’hafattounsimilecapolavoro?”Lasuasemplicerispostadialloraèproprioquellachestocercandoora...“L’hofattoconfedeeamore”!

di Vittoria Fossati

Fede, Tradizione, Arte e Storia

SPECIALE SEPOLCRI 2006-2009A cura della redazione

LaComunitàdeicredenti,chesifondasuicarismidiognisuomembro,hailpreciso“compito”diinco-raggiareciascunoamettereafruttoipropritalenti,perché,insieme,sicostruiscalaChiesa.(Ecclesia-Assemblea)viva,partecipe,attiva.AquestopropositoricordounepisodiodelConsiglioPastoralePar-rocchialedel2006,allargatoatuttiicollaboratori.SifaticavaatrovarevolontarichesiimpegnasseronellarealizzazionedelSepolcro.Pacatamente,comenelsuostile,Vittoria,siresedisponibilee,purcon-sapevoledelgravosoimpegno(edeicommentisel’operarealizzatafossestatadiscarsogradimento),disseconmoltasemplicità:-Proveròacombinarequalcosa...-Barbaraleaccordòsubitoilsuosostegnoperifioridell’altareegiàeranodue...Quellaseraqualcunotiròunsospirodisollievo!...DaalloraogniannoVittoriacontinuaastupirciconlerealiopered’artecheriescearealizzareutilizzan-doilmaterialepiùimpensato.Vericapolavoridefinitineidettagli,nellesfumatureeperchéilrisultatosiatalecivoglionoproprioingredientispeciali:FedeeAmorecomeleiscrive.MachisapevacheVittoriaavesseunsimiletalento?Nessunol’avevamaicoinvolta.E’stataleiadandareincontroallacomunitàindifficoltà,rendendosidisponibile!

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Fede, Tradizione, Arte e Storia

Sepolcro 2006

Sepolcro 2008

11

Fede, Tradizione, Arte e Storia

Sepolcro 2007

Sepolcro 2009

Sepolcro 2008

12

La storia

Il ritodelle rogazioni, oraquasi del

tutto scomparso, è uno dei tanti

esempi di una specifica religiosità

cheèvicinasoprattuttoalleesigenze

deisemplicifedeli.

Rogare in latino ha il significato di

“pregare”.Nelcultocattolico,nomi-

nataalplurale,le“Rogazioni”erano

pubbliche processioni di supplica

accompagnate da litanie, che si fa-

cevanoperpropiziareilraccolto.Su

qualcheterritorioquesteprocessioni

sonoancorapraticateedhannoluo-

goneitregiornicheprecedonolafe-

stadell’AscensionediGesùCristo.

LeRogazionimedievali riprendeva-

nocerteprocessioniesistentifindal-

laprofondaantichità,chiamate“am-

barvales”, che venivano compiute

alloscopodipropiziareilbuonesito

dell’annataagraria.Ovidio,neiFasti,

(IV,901-36)nedescriveuna,lapiùcelebre,chesisvolgevaaRomail25a

priledallaviaFlaminiafinoa

PonteMilvio,oveinunboschettodedicatoaldio“Robigo”(Ruggine)veniva

nosacrificatiunacagnaeuna

pecora.AllafinedelVIsecolo,conilpapatodisanGregorioMagno,laChies

acristianizzòdefinitivamente

questeprocessioni;definendo,nelsuo“Sacramentario”,questoritocome

“Litaniamaggiore”.(Litania

quaemaiorappellatur).

EsisteancheunaltrotipodiRogazionioLitanie,detteMinori,cheebberoin

izioinFrancia,nelDelfinato.

Essefuronoistituitenel470dalvescovodiVienne,sanMamerto,asegui

todiungraveterremotoedi

altrecalamitànaturalicheavevanocolpitoquellaregione.Nel511,ilsinod

odiOrléansprescrissequesti

tregiornidiprocessionepenitenzialeintuttol’ImperoFranco.Daallorala

praticaritualedelleRogazioni

minoripreseadiffondersiovunquee,all’iniziodelIXsecolo,sotto

ilpontificatodiLeoneIII,siradicòancheaRoma.

Laprocessioneerasostenutadalcleroconl’intonazionedipartico-

larilitanieallequaliilcorodelpopolorispondevaatonocondevo-

zionepartecipe.Quandosiarrivavaincertipuntistabiliti,uguali

ognianno, il celebrantealzava lacrocee rivolgendosiaiquattro

venti,aprivalacerimonia:“Afulgureettempestate”cuiilpopolo

inginocchiato sulla nuda terra rispondeva:”Libera nosDomine”,

“Apeste,fameetbello”“LiberanosDomine”.Ilsacerdoteconti-

nuavapoiadelencarealtrieventinegativiperl’agricolturaedife-

deli seguitavanoa rispondere: “LiberaciSignore”;per arrivarea

concludere“Utpacemnobisdones”“Terogamus,audinos”.

Siriprendevapoiilcamminofinoallapieveprevista,conlesoste

dovuteeseilcelebrantesifossedimenticatodisostareinunodei

luoghitradizionalmenteconvenuti,iproprietariinteressatiaquei

terrenichedaquelpuntosipotevanovedere,sipreoccupavanodi

fermare la processione. Col tempo,per evitare dimenticanze, si

collocherannoinqueipuntidellecrociinlegnoche,nell’occasione,

sarannoornateconfiorieramiverdi.Giuntiallapieve,lacerimo-

LE ROGAZIONIdi Anna Maria Carnevale

Fede, Tradizione, Arte e Storia

Nevina, la Campanara

13

niaeraseguitadaun’opportunabenedizione,poilaprocessioneriprendevalaviadelritorno,sgombradisosteequindiparteci-patadalpopoloassaidistrattamente.

Le Rogazioni a Cervo

ACervo leRogazioni sono state fattefinoal 1967/68. Anchequivenivanoeffettuatedelleprocessionipertregiornicontinui,primadell’Ascensione,perimplorareDioalfinediottenereunbuonraccolto.Dal2008,amaggionelgiornodiPentecostesisvolgeunapro-cessioneconmetalacappelladiS.Bernardo,recentementeri-strutturatapermeritodelComandantePippoCordone,dovealterminedella processione viene celebrata lamessa e come inpassatovienedatalabenedizioneallacampagnaalmare,alpa-ese,aisuoiabitantieaglianimali.E’consuetudine,infatti,por-tareconséancheipropricani.E’suggestivalacerimoniachesisvolgeaS.Bernardoedèunmomentomoltosimpaticoedimportantediaggregazione,per-chéalterminedellafunzionec’èsempreunpiacevoleintrattenimentoorganizzatodallabravaedeffi-cienteNevina“sagrestanadiS.Bernardo”.Questoattesomomento,vissutonellospazioesternoattornoall’oratorioinmezzoaifioriealverde,vienecaratterizzatodallaletturadibraniriguardantilastoriaelarealtàlocale,dipoesieinitalianoeindialettochesonoveramentepreziosiperlaculturadelterritorio.Altermine,unamichevolebrindisie…perchéno?qualchefettadellebuonetortecasalingheconfezionatedalleassiduepartecipantiallafunzione.

Maxè(Una delle poesie lette a S. Bernardo)

di Lia De Ferrari

Parolaastrusaperchinonsaildialettonoi,losappiamo,chevuoldirmuretto!Difficileafarsi,questosì!Nonc’enessunchedica:“amufassudami!”Sonpietrevive,belle,bensquadrate,daabilmani,aregola,posate,nonc’ècalcina,maltaodaltroimpasto,aprotezionedelnostrobelterreno:le“fasce”dico,chepoi,sonterrapieno…Enelmaxè,inognisuafessura,tupuoivederlavita,lanatura…Sepiove,neescefuorlalumachinalenta,portaconsè,comeunsentordimenta…Seilsolebrucia,findallamattina,vediguizzarunalucertolinavedipassare,sullapietraantica,infilaindiana,piùdiunaformica!Esulmaxè,s’intreccial’ederatenace,s’intrecciaforte,avvinta,acercarpace,l’edera,chevuoldirefedeltà…equesto,forse,ancheilmaxè,losa!...

Fede, Tradizione, Arte e Storia

Fede, Tradizione, Arte e Storia

14

LaincontroognivoltachetornoaCervo.Cisalutiamocongioia,maconbr

evità.

QuestavoltaAngiolinaèstataconmeparticolarmenteespansiva:“Brava,

brava...haiscrittodi

tantepersonechenoncisonopi!Lehorivistetutte!

Perònonhaiscrittonientedelletuezie...(equiisuoiocchitantoespress

ivihannounalucedi

rimprovero).NientedellaSciàVincenza,dellasciàFlora,dellasciàBice,de

llasciàMaria.

Hotentatodidirlechenonvolevoesseretroppopresuntuosaoinvadente,m

adavantialsuorin-

crescimentolehofattounapromessa...SechidirigeilperiodicodellaParr

occhiamiconcederà

ancoraposto,scriveròdellepersonechehanominatoconnostalgiaecomm

ozione.

Perciòincominciosubito.

ZIA VINCENZA

Eraaltaemagrissima,avevaunnasoimportante.Aquestopropositocita

vasempreinfrance-

seundettochesuonavapress’apococosì:“Unnasogrossononhamaires

obruttounbelviso”!

Avevabellissimiocchiazzurri,verdi,grigichesiaccendevanodibagliorism

eraldinineimomen-

tid’irritazione.Dapiccinaavevachiestoalsuopapàdichecolorefosserois

uoiocchi.Elui…“Del

coloredellaMessagrande!”Pensosiriferisseaicolorideiparamentisacerd

otalidellaMessadel

tempoordinario.Sidicecosì?

ZiaVincenzaabitavalabellacasacheguardasulla“Ciassadufundu”.Potr

eidirechedallafine-

stralasorvegliavaconautoritàeconunacertaariadipossesso.Avevaunca

rattereansiosissimo.

InpensieroperlesuenumerosinipotipuntavailcannocchialeversoilPort

eghetto,specialmente

neigiornidimaregrossoecisorvegliavadalontano.

Nonamavaitemporali.“Sononatanell’87,l’annodelterremoto,etuttociòc

heèfrastuonoedisor-

dinemispaventa”.Quelsuocaratteresensibilissimosipacificavaaccantoazi

oBeppe,suomarito,il

CapitanoTerrizzanocheeraequilibratissimo,semprese-

renoedottimista.Nonavevanofigli,maunostuoloin-

numerevoledi“figliocci”,tuttiamatieseguitiilpiùpos-

sibile.ZiaVincenzaeramoltogenerosa,nelmodopiùsi-

lenziosoenascosto:”Nonsappialadestraquelchefala

sinistra”!EracustodeattentadellaLiggia;nonmelari-

cordocurvaacurareisuoifiori,mapiuttosto,colsuona-

soimportantealzatoversoilgrossofico,orascomparso,

generosissimonellaproduzionedi“mescighe”(fioroni)

oversoilciliegiodiSpagna,oancheversoiduemandor-

li,semprecarichidifrutti.C’eranellaLiggiauntrogolo:

meloricordobrulicantedigiriniesentoancoralavoce

diziavincenzachesiimprovvisava,perme,insegnan-

tedibiologia…Leggeva,ingenere,libriperl’infanziae

soprattuttoilcapolavoromanzonianochetenevasulco-

modino.“Inquestolibroc’ètutto”-diceva.ZiaVincen-

zaeratroppofrettolosaeimpazienteperessereunabra-

vacuoca,maperzioBeppelacosapiùimportanteerala

puntualità,apranzoeacena(mezzogiornoeore19)in

questoziaVincenzaeracronometrica!Eraperòbravis-

simanelprepararelatortadimeleconcannella.Cene

regalavasempresempreuna,pernoi,sulfiniredelleva-

canze...”PerrenderemenotristeilvostroritornoaGe-

nova”diceva.Pensochenonamasselastagioneestiva.

FAMILIAdi Lietta Defferrari

Fede, Tradizione, Arte e Storia

15

Allaprima“burrasca”diceva:“Oramai,l’estè,al’èbellalesta”!ErapiuttostodiffidenteLepia-cevacitareunafrasedell’Otello“Seingannòilpadre,puòingannaretepure”!EraperòfedelissimanelleamicizieLasignoraLinaGlorio,lasignoraMauraGalliano,lasigno-raAnnaGhironlasignorinaLindaGuerzoni,sonostatedaleiamatedasempreefinoall’ultim-nogiornodellasuavita.Ritornosemprecolpensiero,conprofondodolore,agliultimigiornidellasuaesistenza.Nonhomaisentitonessunoragionaresullapropriafinecontantadignitosaserenità.Quandolaspingevoanutrirsi,mirispondeva:“Perché?Sonotuttidilàchemiaspet-tano!Madicevaanche:“Sonocontentadimorired’estate,così,carinipoti,vihotuttiintorno,vicini”.IlsuocolloquiocondonVita,parrocodiallora,èstatodiunaluciditàcommovente.HachiestodirecitarelasuaultimaAveMariainlatino,perchécosìavevasemprepregato.Pensoaleispessissimo,maspecialmenteentrandoinChiesa...Pensoaisuoiocchicolordella“Messagrande”.

ZIA FLORAZiaFloraerabella,soprattuttodentro.Avevauncaratteredolcevolitivoaltempostesso;unafedesaldaeprofonda,unasconfinatafiducianellaDivinaProvvidenza.Findallaprimaadole-scenzacominciavalagiornataconlaMessadellesette,netraevagioiaeforza,lodicevasempre.Amavamoltoibambiniconiqualiavevaun’inesauribilepazienza.Eralaterzadiquattordicifratelli;sapevaguidareipiùpiccoliconfermezzaedallegria;ognimattinascrivevaunoscher-zoso“ordinedelgiorno”,fogliettiaffissiallecameredeifratellinicheleggevanoe...ubbidivano!Avrebbevolutodiventareunamaestrad’asilo.MalaScuolaperMaestregiardiniere,comesidicevaallora,eraaSanRemo…-Troppolontano!-avevadecretatoilnonno.ZiaFloraavevaunabellavoce,(dagiovanesuonavalachitarra).DaleihoimparatotantiInniSacriLaziacucivaecantavaemihainsegnatoadareiclassici“duepunti”,manonsonomaiandataoltre.Hopersotroppoprestolamiamaestradicucito...ZiaFloraavevaunafervidafantasia;raccontavaanoinipotinelunghefiabeinventatedlei,leillustravaeravvivavae immaginiconpochi,cortipastelli,inpiccolescatolegialle:“reclams”dell’OlioSasso.

Mirendocontodiscrivereinmododiscontinuo,mairicordimivengonoincontrocomebrevifascidiluce che penetrano d’improvviso in una stanzabuia...ZiaFloraamavaogniSacraricorrenza,mapredili-gevalafestadelCorpusDomini.Rivedoilcestinocolmodipetali,diginestre,geraniemargherite.Lesuemagreabilissimemani,sceglievano,sicuree nascevano, nel “caruggiu du fundu” (dove leiabitava) e sul nostro portone,lunghe ghirlandedi e cuori profumati ,in onore del passaggio dinostroSignore.Avevo,quiincasa,unlibricinodipreghiere, un piccolo libro speciale. Erano pre-ghierescrittedaziaFlora,sgorgatedalsuocuoreedallasuamenteLepaginettefittedellasuaalta,chiarascrittura,contenevanoumilirichieste,mapiùspesso il “grazie”piùdolceperciòche ilSi-gnoreleavevadonato.Nonletrovopiù...Lecercosempreconaffannoecondolore.ZiaFloraèmortaall’inizio dellaguerra:risentolasuacaravoce:“Diodiclemenza,DioSalvator,Salvatel’ItaliaeRomapelnostrosacrosuol”.

16

Fede, Tradizione, Arte e Storia

Vorreiconfutarecertecritichemosseanoicervesi,peraltrobenevole,da

partedegli immigratisetten-

trionaliemeridionaliquali“sparagnini,tirchi,egoisti...“Noicervesinonsi

amomaistatirazzisti,perché,

comemarinai,appenalasciatoCervoabbiamosemprevissutoinunambie

nteinternazionale.Vogliorac-

contarediversiepisodidicivismodinoicervesi.Leguerre,sisa,producono

solodanniedolori.

Apaceconclusainizial’operadiricostruzionesiamoralechemateriale.Fu

cosìche,appenaappenater-

minatalaguerra,rinacquecontantoentusiasmo,lagloriosasquadradicalc

io“U.S.Cervese”magliaaran-

cione,sponsorizzatadauncervo-torineseconl’immancabile“griffe”delce

rvocornuto.

Asuotempoperdemmolabattagliaper ilnomediS.Bartolomeosulla

stazione ferroviaria:adessosi

trattavadiriportareilComuneaPalazzoMorchio.Certeforzepoliticheso

ttosottogradivanoilComune

centralizzatoaSanBartolomeo:LapopolazionediCervolorivolevanelp

aese.Chiscrive,indirizzòuna

pateticasupplicaall’On.leViale,dioriginecervesechebenevolmenterecep

ìinsiemeatuttelesollecita-

zionidialtricervesieilnostropaeseriebbeilsuogloriosoComune.

Nellospiritodellaricostruzionelapopolazionecapìcheiltempodella“ba

rì”ediDamianochecoisuoi

mulipulivatuttiipozzineridelleabitazionierafinito.Volevamolefogne.

ChihacostruitoCervosuquestacollinettaeragentecapaceedilargheved

ute.Infattituttelestradesono

statecostruiteconpendenzaversoilmaredovedovevasfociaretuttal’acq

uapiovanaraccoltanelledue

principalistrade:ViaRomanaeViaMatteotticheconvergevanonellosca

ricodellafontanellachenoi

cervesidenominavamo“dellaCarlotta”unagentilesignoramadredinume

rosifigli.

Daquestopunto,l’acquasiincanalavainunacloacamassimaaltaoltreun

metro,bencostruitaesfocia-

vainmareinzonaPilone.Oraperfortunanonpiùperchétuttoilliquame

biancoeneroconvergenella

cloacadiS.Bartolomeo.

FucosìchegliabitantidiViaromana,inperfettoaccordo,costruirono,apr

opriespese,lafognacheparti-

vadallacasadiAngeloDellepianefinoaconfluirenelloscaricodellafontane

llaCarlottaequindiinmare.

AquestopuntogliabitantidiCervoalta,lacuipendenzastradalegravitavav

ersoponente,vollerocostrui-

relalorofognaaggiungendosiconquelladiViaRomanaicuiabitanticonc

esserol’attaccogratuito.Iofui

incaricatodiinteressarmene.MirivolsialladittaNovarodiDianoCastello

,giàdatempoimpegnatasul

postoperriparareidannidellaguerraebenvistadallapopolazioneche,co

nfermatalasuaserietàecapa-

cità,costruìtuttalafognaturaerelativiallacciprivatidiCervoaltaversante

ponenteinmanieraimpecca-

bileetuttorafunzionante.Tuttelefamigliedellazonaaderirono,erano22,t

uttemipagaronoincontanti

iconticheiopresentailoro.Tuttimenouno,cheahimènoneradicervo.Ges

tivaunapiccolaattività-indu-

strialeesiattaccòdinotte.Lapopolazioneloseppeecongrandeclasselope

rdonò.Consegnaituttiiconti

al segretario del Comune

di San Bartolomeo, dove

dovrebbero essere ancora

conservati.Anche la popolazione che

gravitavasuviaMatteotti,

costruìlafognaturaapro-

priespese.Così il civismodeicervesi

offrìgratuitamentealpro-

priopaeselefognecheser-

vivanol’80%degliutenti.

Qualcheannodopo,conil

contributodelloStatoedel

finalmente libero comune

di Cervo, veniva comple-

tata l’opera che è tuttora

funzionante.

CERVO... BRAVA GENTEdi Pippo Cordone

17

Riflessioni

ScriveilCardinalMartini:“L’attivitàcatechisticadeveser-virsidiparoleedisegnicomprensibiliagliuominid’oggiedesigeunafortecapacitàdialogica”.Risultadunquefacilecogliereilmotivodellaformateatra-leche,conparoleemimica,introduceinundinamismodirelazione,coinvolgegliattorianchenellalorocorporeità,provocagli spettatoriaprendereposizione, tendeaqueldialogocostruttivosenzailqualenonpuòdarsiveracate-chesi.CondividopienamenteleaffermazionidelCardinalMarti-ni,miconsolanoemiconfermanochetuttolosforzoope-ratoinquestadirezioneneglianni,proponendoairagazziletturemimate,drammatizzazionisuifattiesulleparabo-ledelVangelo,abbiaavutolasuaefficacia.Forseèpiùimpegnativoedifficiledagestire,maquandoiragazzisicalanonelruolodelpersonaggio,colgonomegliolapregnanzadelmessaggio,chemiauguro,asuotempo,possadarefruttipositivi.Inquestianniqualcosasièfatto,matantissimoancorasipuòfarepertrasmettereinformaaccessibile,caldaecoin-volgenteilVangelodiGesù.In preparazione alla Settimana Santa coi ragazzi abbia-molettoecommentatolaPassionediGesùanalizzandoilmessaggioneisuoicontenutireligiosi,moraliesociali.Lamessainscenasaràvolutamentepo-vera,breve,essenziale,tenendobenpresentelefinalitàevangeliche,catechisticheededucative:• AnnunciareilVangelonellasuaconcretezzaedattualità;• Provocareintutti,partecipantiattoriespettatori,ildesideriodirevisionedivita;• RisvegliareneibambinienellefamiglielaricercadiDio;• Favorireesollecitarel’incontrod’amoreconlapersonadiGesùCristoattraversolasuaParola.

LA DRAMMATIZZAZIONE:un’efficace metodologia per interiorizzare i contenutidi Iose Cha

La Sacra rappresentazione della Passione di Gesù da parte dei ragazzi del Catechismo

18

Ilmotivopercuinonriusciamoadaccettareipacs,osimilia,comenuovafi

guragiuridicanonè

etico,mapolitico.

Nondiciamo:leconvivenzesonocontrolamoralecattolicaequindisiamoc

ontrariariconoscer-

legiuridicamente.Diciamoinvece:leconvivenzesonorischioseperilben

edellasocietàeper

questosiamocontrariaunalorolegalizzazione.Perchériteniamocheunr

iconoscimentogiuri-

dicodelleconvivenzesiacontrarioalbenedellasocietàitaliana?Perchéun

talericonoscimento

diminuisceedeformalaposizionedellafamiglianelsistemasociale.Ilragi

onamentoprocedein

questomodo:lafamigliasvolgeunafunzionepreziosaedelicatanellacost

ruzionedelbenessere

dellasocietà.Qualsiasisceltacheindeboliscaquest

afunzioneèpericolosaevasoppesataconattenzione.Ora,

lasceltadilegalizzareleunionidifattocollocalafamigliainunacondizio

nedioggettivadebo-

lezza.Attenti,quindi;c’èilrischioditagliar

eilramosucuisiamoseduti.Vediamoseilragionamento

fila.Lafamigliarisponde,nellanostrasoc

ietà,aunafunzioneprimaria:quelladellaprocreazione,del

mantenimentoedellafondamentaleeducazionedeifigli.Naturalmente,laf

amigliasvolgeanche

altrefunzionia livelloaffettivo,culturaleoeconomico;maquesta(quella

dellagenerazionee

dell’educazionedeifigli)èunafunzionesquisitamentesocialechelafamig

liasvolge;dalmodo

incuiquestafunzionevienesvoltadipendeingranparteilbenesseredellas

ocietàeilsuostesso

futuro.Chisisposaassumedeidoveriedelleresponsabilitàchenonsono

affattoleggerimache

permettonoallafamigliadisvolgereilsuocompitonellasocietà.

Questoèilmotivopercuilaleggechiedeunacertastabilitàdellafamiglia:

riconosceildivorzio,

certo,maloratificasolodopolaverificadialcunecondizionipostedallegis

latore.LoStatocerca

direnderestabilelafamiglianonpermotivieticimaperchériconosceche

ilpropriobenessere

dipende(anche)dalbuonfunzionamentodell’istitutofamiliare.Giàorala

famigliaèevidente-

menteincrisiequestacrisièpagataacaroprezzodallasocietà.Seifigli

cresconopiùinsicuri

eaggressivièperchénonhannoallespallelasicurezzaaffettivaesociale

dellalorofamiglia.Il

disagioènotevole:anzituttoperloro,ifigli,maancheperlasocietànels

uocomplesso.Nonè

maistatofacile,nelmondomoderno,superarelacrisidell’adolescenza,imp

arareadaccettarese

stessi,entrareinrapportofiduciosoeleale,dicollaborazioneconglialtri.

Maquestopassaggio

diventaancorapiùdifficileseunragazzononsisentesicuroaffettivamen

te:setemecheisuoi

genitorisipossanodividere,seimmaginadidoverfarelaspolatraungen

itoreel’altro,senon

saqualeatteggiamentotenereneiconfrontidiciascunoenonèsicurod

ell’atteggiamentodei

genitorineisuoiconfronti.

Èunprezzoaltissimocheigiovanisonocostrettiapagare.

Nonècertamenteestraneoaquestasituazioneilfattocheigiovani-cidico

no-vedonoilfuturo

piùcontimorecheconsperanza.Enonèsoloperlaprecarietàdellavor

o;èperlaprecarietà

affettivachenondàlorochepoche,incertesperanzediessereveramente

accettatieamatiper

sempre.Lasofferenzachesipagaperquestas

ituazioneèanzituttopersonale,maèanchesocialeperché

questainsicurezzagenerapauraesospetto,quindidiffidenzaeaggressività

;rendeirapporticon

glialtriproblematici,nonsereni;rischiadifarpercepirelapresenzadeglia

ltricomeunpericolo

anzichécomeunaricchezza.Ora,sesidelineaunafiguragiuridicadeipa

cs(osimilia)inevita-

bilmentesi lede laposizioneche la famigliahaogginelsistemagiuridico

italiano.Famigliae

pacssonoalternativi(o...o....)equestaalternativavienepropostaaigiov

ani.Piùomenocosì:

«Haidavantiatelavita:scegliliberamentesevuoiimpegnartinelvinco

lofamiliareosevuoi

SOCIETÀ IPOCRITA SE INDEBOLISCE LA FAMIGLIA

di Luciano Monari (Vescovo di Brescia)

«Attenti, quindi, alla scelta di legalizzare le unioni di fatto:

c’è il rischio di tagliare il ramo su cui siamo seduti»

Riflessioni

19

unirtisenzaimpegnocoltuopart-ner; per me, società, questa scel-ta è indifferente; ti tratterò nellostesso modo qualunque strada tupreferisca».Una simile alternativaè socialmente distruttiva perchécontiene surrettiziamente un ra-gionamento del tipo: «Se non seisciocco,scegliipacs:avrailestessegaranzie della famiglia e non do-vraisubirneivincoli».Selasocietàconsidera la famiglia un bene perla società (e cioè concretamenteun “meglio”) deve evidentementefavorirla;senonlafavorisce,devesaperechenepagheràilprezzo.Èunprezzoilcuipagamentosembralontanoneltempo,esoprattuttoèunprezzochepagherannoglialtri(ifiglieifiglideifigli);perciòap-parepreferibile,dalpuntodivistapersonale,scegliereinquestadire-zione. Ma non possiamo illuderciche questo possa avvenire senzadelleconseguenzesociali,cioèsen-zadellerealisofferenze.Unadelleleggidell’economiadicechelamonetapeggiorecaccialamigliore;nonsoseesistaunaanalogaleggedellasociologiapercuil’istituzionepiùfacile(ipacs)caccerebbequellapiùdifficile(lafamiglia).Masembralogicoe, inognimodo,nonvorreidoververificareilfunzionamentodiquesta legge.Obiezione:di fattoesistononumeroseconvivenzeenonsipuòfareamenodiprenderneatto.Questeconvivenzenonsonofamigliemasvolgonopurealcunefunzionisociali(sostegnoreciproco,integrazioneaffettiva,avolteanchelaprocreazione).Dobbiamofarfintadiniente?Oilbenedellasocietàsuggeriscecheancheaquesteunionivenganogarantitealcuneprotezionisociali?

Seilproblemaèquellodioffrirecertegaranzieancheachinonselasentedicostituireunafamiglia,lastradaesisteedèquelladeldirittodellapersona.Sipossonofareleggichegaranti-scanoallepersonequestooqueldirittochesiritienenecessario(outile)perloro.Peresempio:aigenitorinonsposatisiriconosconodiritti-doverianaloghiaquellichehannoigenitorisposati;ocasisimili.Macostituireperquestounanuovafiguragiuridica(unioneliberadiadul-ti)nonènecessario.Eselosiritienenecessariononèpergarantirecertidiritti(chepossonoes-seregarantitialtrimenti)maproprioperchésivuolecollocareaccantoallafamigliaunafiguragiuridicaalternativa.Certo,èpossibilesceglierequalsiasialternativa.Maessendobenconsapevolideglieffettichelenostresceltehanno.Sarebbestupidopensarecheunascelta,qualechesia,nonabbiaconseguenze.Eamesembraevidentecheunadiminuzionedelprimatodellafamigliaporterebbe(forse)aunaccentuarsidelproblemademografico,ma(certo)aunaggravarsidellacrisieducativadellenuovegenerazioni.Rischiamodiessereunasocietàipocrita,chesiscandalizzaperglieffettidellesuesceltemanonvuoleconfessarediavereprovocatoessastessaquestieffettienonac-cettadimettereindiscussionelesuescelte.Unproverbiovecchioinsegnavache«nonsipuòvolere labottepienae lamoglieubriaca».Traduzione:nonsipuòvolereunavitapersonaleliberadaognivincoloenellostessotemposperarechelasocietàsiaordinataesolidale;nonsipuòvolerelasicurezzachevienedalsensodiresponsabilitàdiciascunoenellostessotempopretenderelalicenzachevienedalnonvolerevincoloalcuno.

(C)Avvenire,10-2-2007

Riflessioni

20

Riflessioni

NEL TEMPO DEL CERCHIO... IL RACCONTO DI UNA STORIA VERA

di Bianca Debernardi

ConAdria, l’insegnantedireligione,oggiabbiamoraccontatounastoria

veraGesùe i

suoidiscepoli,cioègliamicicheloseguonodatantotempo,sonoincamm

inoversoGe-

rusalemme,lacittàpiùgrandeeimportantedelloropaese.Primadiarrivar

e,Gesùsifer-

mavicinoaunpiccolovillaggio,chiamaduediscepoliediceloro:«Entrat

enelvillaggio

etroverete,legatiaunalbero,un’asinaconilsuopiccolo.Slegatelieport

ateliqui».«E

sequalcunoprotesta?»chiedonoidiscepoli.Gesùrisponde:«Ditecosì:è

ilSignoreche

nehabisogno,mapoilirimandaindietrosubito».Idiscepolivanno,slegan

ogliasinieli

portanofuoridalpaese.Sull’asinellomettonocomesellailoromantelli,G

esùvisaleso-

praeilviaggioriprende.SullastradacheportaaGerusalemmec’èunagra

nfollaperché

èvicinaunafestaimportanteemoltivoglionotrascorrerlanellacapitale.Ge

sùavanzasul

suopiccoloasino.C’èchiloriconosceerivolgealuileparolediunanticoc

antochedice:

«BenedettocoluichevienenelnomedelSignore!».Moltisitolgonoimant

ellielistendo-

nosullastrada,altritaglianodaglialberifoglieeramielimettonointerraa

formarecome

untappeto.Sonogestidiaccoglienzachedimostranorispetto,gestichesi

fannoquando

arrivaunre.MachestranoreèGesù!Nonvanemmenoacavallo,siaccont

entadiunasi-

nopiccolinoeperdipiùnonsuo.Nonha

unesercito,nonèarmato,nonhadenaro

enonpossiedeneppureunacasa!Eppure

quandoGesùentrainGerusalemme,tut-

ta la città è in agitazione. La gentechie-

deainuoviarrivati:«Machièquell’uomo

sull’asino?».Lafollarisponde:«ÈGesùdi

Nazaret!Ilprofeta!L’uomodiDio!».

Abbiamochiestoaibimbidirappresentare

lescenedelraccontoattraversoildisegno

e abbiamo avuto delle piacevoli sorprese

chevogliamocondividere.

La domenica delle Palme vista dai bambini della scuola dell’infanzia

di Cervo dopo il racconto tratto dal Vangelo di Matteo (21, 1-11)

Attualità

21

Comenoncondividereimmaginidiscorcicosìsuggestividelnostroamatoemeravigliosoborgo,doveac-cantoallabellezzadelluogo,trasparel’arteelapassionedelfotografo,sicuramenteinnamoratodiCervo!Queste“preziosità”lehoricevutedall’amicoBrunoBairdicheharicercatoefotografatoangoliparticolaridelcentrostoricoquando,intempodifioritura,lebouganville,orarampicantiependule,oraraccolteinordinaticespugli,valorizzanoancorpiù,conlelorointensemacchiedicolorfuxia,ilborgoantico.Aquestopuntodovreiappellarmiallaconsulenzadiunagronomoperspiegarecomelanostraterrasiaunhabitatparticolarmentefavorevoleallacrescitaesviluppodiquestirampicanti!A lumedinaso, salvosmentite,dicochesonopianteche hannobisognodimolto soleediun luogoventilato,ingredientidavverotipicidelnostroclima!BastipensareallepiantesullaViaAurelia,all’altezzadiVilladellerose,che,senzaalcunapretesa,continuanoavegetareancheconleradicisottol’asfalto.Comelamaggiorpartedellepianteadoranouna”messainpiegacontaglio”gradita,perquestoarbusto,nelperiodoautunnale,ealtrononchiedonosenonlaclemenzadiinverninontropporigidi.Maora“bandoalleciance”…lasciamotuttoilmeritatospazioatantameraviglia!

BOUGANVILLE A CERVOdi Lina Cha

22

Attualità

Credocheperspiegareinbreveedinmanieraefficacelospiritoconcuiè

nata,operaecresce

lagiovaneformazionedelcorodiCervononcisianoparolemiglioridique

lledelnostroamato

PapaGiovanniPaoloIInellesueindicazioniperlaLiturgiacantata:

(...) “Nelle formesuggeritedallasaggezzapastoraleedagliusi locali inar

moniacon lenorme

liturgiche,bisognaassicurareallacelebrazionequelcaratterefestosoches’a

ddicealgiornocom-

memorativodellarisurrezionedelSignore.Atalescopoèimportantededica

reattenzionealcanto

dell’assemblea,poichéessoèparticolarmenteadattoaesprimerelagioiad

elcuore,sottolineala

solennitàefavoriscelacondivisionedell’unicafedeedelmedesimoamore”

(...)GiovanniPaoloII

IlcorodiCervonascedall’entusiasmodiungruppodimammegiovanidi

Cervochehannonel-

lostessotempoispiratoeaccoltolapropostadiformareuncorochepot

esseguidareilcanto

dell’assembleadeifedelidurantelecelebrazionipiùsolennidell’Annolitu

rgico.Unaformazio-

nequindiilcuiservizioprincipaleèaggregarel’assembleatuttanell’espres

sionemusicaledella

spiritualità,dellameditazione,dellapreghieragioiosaecontemplativa.Ed

inquest’otticaviene

operatalasceltadeicantichetuttelesettimaneconcurapassioneedentu

siasmovengonopre-

parati;siattingeaicantiliturgicichevengonoeseguitiintuttaItaliaeche

permettonoquindi,

atuttiifedeli,ancheturisti,dipartecipareallapreghieracantatadurante

lacelebrazionedella

SantaMessa.Oltreaquesticantilacoralesiadoperapermantenerevival

atradizionedelcanto

gregoriano,perquantononsiaimpresasempliceaffrontareuntalereper

torioconilrispettoe

cheglicompete.

Oltreallefinalitàlegateallapartecipazioneallefunzionimipiacesottolinea

reancordipiùlospi-

ritocomunitariocheanimaecheanimeràsempreilserviziocheabbiamoin

trapreso,eperfarlo

mirimettoalleparoledichilamusicalafa,comeme,ancheperprofession

e:

“Ilcoroècomeunostrumento,dicuilesingolevoci–lepersone–sono

delleparti.Ununico

strumentodunque,enonlasemplicesommatoriadellediversevoci.Ovvero

qualcosadipiùdella

sommadellepartichelocompongono,dellasommadellevoci.Ilcoroc’ès

ec’èquestoqualcosa

dipiù,sesicomportacomeununicum.Sec’èinqualchemodounordineint

erno,enonlacasua-

leaggregazionedellevocidiciascuno”.(M°SimoneFaraoni)

Cosìcomeinuncoroelesingolevoci,ognunaconilsuotimbroparticola

re,ognunaconlasua

estensione,ognunaconilsuocolore,anchelacomunità,laChiesa,èlostru

mento,eifedelisono

lesingolevoci,,ognunoconilsuotalentoparticolare,ognunoconilsuoc

arattere,ognunocon

lesueparticolaiattitudini;cosìcomeognicantoèilrisultatodeisingolich

esiunisconoedanno

vitaadunrisultatomusicalenuovo,cosìqualsiasiattivitàoiniziativadella

comunitànasceecre-

scegrazieallaricchezzarisultatodeisingolicontributi.Quindianchenell’

esperienzadelcorosi

faesperienzadicomunità,diChiesa,dicorpoemembra.

Perquantomiriguardasonofelicedipotermetterelamiaprofessionalità

aserviziodellamia

comunitàeapprofittoperringraziaretuttiicoristielecoriste…eliringrazi

oprincipalmentenon

perchésonopresentialleprove,perchésonoligialdovereestudianolapa

rteoperchésaranno

presentiepuntualiallecelebrazioni,perchétuttoquestofapartedellasce

ltacheognunodinoi

hacompiutoinpienalibertàeautonomia;liringraziopersonalmenteesing

olarmenteperilloro

entusiasmo,perlavogliadianimarequestacomunità,perl’impegnoched

edicanoall’educazio-

nedeilorofiglieallacreazionediunambientechepossatrasmettereivalo

riportantiperunfu-

turosereno,chepossavederequestifiglidioggidiventaregenitori,coristi

,animatori,educatori

(echilosachenonciscappiancheunsacerdote)didomani,inunacomuni

tàdovesisentiranno

acasaedallaqualeattingerannolalinfaperpotertestimoniareivaloridelV

angelo….Perquesto

liringrazio…Lacomunitàhabisognodelcontribut

oditutti,cosìesortochièamantedelcantoadaggregarsial

LA CORALE PARROCCHIALE: COME E PERCHÈ

di Linda Gaglianone

Un momento delle prove dicanto in preparazione allaSanta Messa solenne di Pasqua

Linda Gaglianone e Alex Boero

23

AttualitàpiùprestoallacoraleperpreparareadoverelacelebrazionedellaSantaMessadiSanGiovanni.MipiaceconcluderequestointerventoconleparolediDavidMariaTuroldo,perchélaprimavoltache leho lettehopensatocheesprimesseroallaperfezioneciòchesento, spero,vivo,quandocantoequandovedoicoristioibambinioifedelisedutinellepanchesorridereoemo-zionarsimentrepreganocantando.“Nullac’èpiùnobiledelcanto,virtùsalvatricediumanità.Perquestoquandounpopolocantac’èdasperareancora.Nullafondeanimiecaratteriquantouncoro,quandoèverocoro;quantosentirsicomponentidiuncoro,alloral’appuntamento,ilritrovarsieilsentirsipresenzaneces-sariaacantare,ècomeunconvenirediinnamorati.Allorailsacrificiodiventaspontaneagioiaestimapervivere!Ilcantocimostraunarealtàchemeritadiesseredesiderata,cimostranoistessicomedovremmoesserese fossimomeritevolidelmondo.Lavoceumana,elevatanelcanto,creal’occasionedisciogliereperunistanteicatenaccidell’universo,permettendocidiscorgereunframmentodiciòchenascondono:unlampodell’ineffabile.”DavidMariaTuroldo

Attualità

24

PerchélaConfraternitadiSantaCaterinad’Alessandriahaavutocomepri

moobiettivoquellodi

realizzaredeiprogettilegatialsimbolodella“Croce”?

E’stataunadecisionepresainsiemedaicomponentichefannopartedella

ConfraternitadiS.C.

daAlessandriaperrenderevisibilemaggiormenteilsimbolochepereccell

enzaraffigurailCri-

stianesimo:“laCroce”.Abbiamoiniziatoquestopercorsoprogettandoeco

struendol’imponente

crocepostasulpiazzaledellaChiesadiS.Nicola,successivamentesièass

emblataquelladepo-

stanellaChiesadiS.Bernardoeperultimasièrestaurataquellavolutadai

nostriVecchiCervesi

sullapiazzadellaChiesadiS.GiovanniBattista.Occuparsidiquestetrecr

ocièstataunaespe-

rienzachehapermessoaiconfratelliditrascorreremoltesereinsiemecon

dividendodeibeimo-

mentiincuitutti,inbaseallapropriaesperienza,hannocollaboratoper

lamiglioreriuscitadi

taliopere.Lacostruzionediquestestruttureinlegnoèstataanimatadal

desideriodiricordare

ColuichecihadimostratoilsuoAmoreeindicatoqualepuòessereilperco

rsochesipuòintra-

prenderecongioiaeserenità.

Ilmomentostoricochelanostrasocietàstaattraversandoècaratterizzatod

aunaambiguamora-

litàchevienespessoconfusaconlalaicitàdovetuttovienegiustificatoinn

omedel“progresso”.

Ciòhacreatoconfusionesiaincampopoliticochereligiosoatalpuntoche

nonsireagiscepiùdi

fronteaquellerichiesteespressedapartedicertepersoneogruppireligios

ichenonhannonien-

teincomuneconlastoriadellanostraculturaedelnostrocredo.Ilrischioè

chesistravolganoo

diminuiscanoicapisaldidellanostrareligionecomeilS.Natale,laCroce,

ecc.,riducendoiltut-

toadunconcettodilibertàdeipopoli.Ilrisultatoè,comedicevanoinostr

ivecchi,mescolareil

Sacroconilprofano!

Noicristianiabbiamodimenticatol’insegnamentodiGesù:“dateaCesareq

uelcheèdiCesaree

aDioquellocheèdiDio”.Infattinonsièvistaunarispostaincisivaindife

sadelsimbolocheci

contraddistingue:“laCroce”.Questodimostracomesonofinitineldiment

icatoioqueivaloriche

sonostatiperinostripadriilmotoretrainantechedavalorosperanzaefo

rzapermigliorarela

societàcristiana.

Noioggidobbiamoravvivarequestiprincipichecihannotramandatocong

ioiaefiduciainostri

predecessoririprendendoilcultodell’adorazionedellaCrocecomemome

ntodiraccoglimento,

disilenzioemeditazioneperrecuperareilnostrorapportoconDio.Questo

percorsoèindispen-

sabileperrinforzareilnostropensierospiritualeaffinchéfiduciosidelleno

streradicipossiamo

darneunacontinuità.

InoltrecomeConfraternitaabbracciamociòchecivienetramandatodaL

ucanelversetto9.23

“Sequalcunovuolveniredietrodime,rinneghisestesso,prendalasuacr

oceognigiornoemi

segua”.Inquestafraseèracchiusolospirito

divitachecontraddistingueuncristianoeancorpiùun

confratello:rinnegaresestessialrisvegliodelmattino,reprimereilproprio

egolimitandolonel-

lasuasuperbiaenutrendoloconamoreneldonarealprossimosenzaaspet

tarsinullaincambio.

RiceveregioianeldenunciarelapropriaappartenenzaaCristochecidaco

raggioesperanzanel

futuro.Lanostraprotettrice,SantaCaterina

daAlessandria,èperlaConfraternitaunesempiodifer-

mezzaedeterminazione,infattilastoriacitramandacheinoccasionediun

agrandecelebrazione

sacrificaleaglideivolutadall’imperatore,sirifiutòdiaderireeavrebbecos

ìapostrofatoilsovra-

no:“Perchévuoiperderequestafollaconilcultodeglidei?Imparaacono

scereDiocreatoredel

mondoesuoFiglioGesùCristocheconlacrocehaliberatoilmondodall’i

nferno”.

AuspichiamochelavisionedelleCrociposteinpuntiparticolarmentesugge

stividelnostropaese

siaun’occasionepernoieperitantivisitatoridiammirarelosplendorepae

saggisticorivolgendo

unpensieroalCreatoreperunringraziamentoeunaeventualepreghiera.

CONFRATERNITA DI S. CATERINA D’ALESSANDRIAun impegno nella Comunità Parrocchiale

a cura del Priore Lino Macrì

Attualità

25

La posa della Croce a S. Nicola

La benedizione della Croce durantela stazione della Via Crucis

Osservatori attenti alle manovre di posa

Attualità

26

IL PARCO COMUNALE DEL CIAPÀ:il giardino di tutti, un polmone di verde che respira alle spalle del Borgo

Attornoall’anticonucleourbanodiCervo,siestendeunazonacollinareco

npineteeuliveti,in

unpaesaggiocaratterizzatodaitipicimurettiaseccodovesipossonoosser

vareantiche“casel-

le”,costruzioniinpietracheservivanountempocomedepositodiattrezzia

gricoliecostituiva-

nounsicuroriparopericontadiniincasodimaltempo.QuellodiCervoè

certamentel’entro-

terrapiùsuggestivoeincontaminatodelGolfodianese.

Adimpreziosirequestoscenariopittorescoèil“ParcoComunalediCiapà”,

spazioverdedicirca

2ettariditerrenosituatoaestdelcentrostoricodelborgoanticodiCervo:u

necomuseoacielo

aperto,ilgiardinoditutti,lametaambitaeconosciutadagliamantidellan

atura.

Recuperatodalle sterpaglie , dopoun incendio che lodevastòametàde

gli anni ’70, grazie

all’operadivolontariatoditanticervesiesoprattuttodeglialunni,genito

rieinsegnantidella

Scuolaelementare“ANTONIOFERRARI”diCervo,oggiilParcooffreaiv

isitatori,splendide

pianteadaltofusto,fioritipicidellamacchiamediterranea,orchideeselvati

che,piantearoma-

ticheeofficinalidaiprofumiirresistibili,ampipanoramimozzafiatoapicc

osulmaredelPor-

teghettoescenaripiùampiedistesisulGolfodelladeadianafinoaldecliv

iodiCapoBerta.

NelcorsodegliannilafattivacollaborazionetraScuolaeComunehatrasfor

matoilParcoinun

centrodiEducazioneambientaleattraversoilprogetto“Piccolifioricresco

no”chedaoltreun

decennioattivainiziativedidattichevolteafarconoscereedapprezzareil

territoriopromuo-

vendoneglialunnidituttoilComprensoriodianesecheaderisconoall’inizia

tiva,comportamenti

responsabiliecriticineiconfrontidellasostenibilitàambientale.

Ognianno,ilProgetto“PiccoliFioricrescono”cartadeiprincipidelParco,po

rgemessagginuovi

che,neltempo,hannofocalizzatol’attenzionesu:

• Lefasce”,antichimonumentidellanostraculturaconitipicimurettias

ecco,pietreviveche

parlanodellastoriadiunpopolotenace;

• Lepiantearomaticheedofficinali,saporidellacucinamediterraneaeant

ichirimedinaturali

perlasalute;• Ifioritipici,fossiliviventidellanos

trasplendidaflora;

• Glialberidanondimenticare,perchérischianodiestinguersi;

• L’eternoulivo,ecodiantichimestieri,cassadi risonanzadifiliereecon

omicheriassumibili

nellatramadensadell’olio;

• l’acquaelerisorseidrogeologichedelterritorio;

DavverobenspesesonostateleenergieelerisorsecheilComunediCervoh

aimpiegatonell’at-

tuazionediunpianodieducazioneambientalechemetteinrelazionel’att

enzioneallanatura

elostudiodelletraccestorichedelterritorio.

Sullabasediquantogiàcostruitosidovrebbeprocedeream-

pliando i percorsi realizzati,elaborando una proposta inte-

gratadicomunicazione eanimazionedel territorioche in-

cludecategorienuovenellapromozioneeconomico-culturale

esocialedelluogoconparticolareriferimentoaglioperatori

etecnicidell’ospitalità.

Occorretesaurizzarelericchezzadelterritorio,spostandoil

mareallacollina,lasalsedinealleradicidegliulivi,perimple-

mentare le risorse economiche,attraverso risposte concrete

allacrescenteschieradiquegliospitichechiedonoalternati-

veall’affollamentodellacosta.

IlCiapà,mondodiessenze,diarbusti,diulivicentenari,luo-

go incui lanaturasi incontraconilinguaggidell’arte,può

essereconsideratounatelieracieloapertodacontinuarea

valorizzare,proteggereecurare,raccogliendoquellacheèla

vocazionediunanicchiaterritorialesplendidaperrisorseve-

getaliemicroclima.

di Lina Cha

Cervo è... Un tuffo nell’azzurro del mare e... nel verde della collina

Attualità

27

Attualità

28

L’idea di un ComuneUnico in Valle Steria per Cervo San

Bartolomeo alMare e Villa Faraldiè una proposta del neo

elettoprimocittadinoDiegoDiviziadellaclasse2^Mediadi

SanBartolomeoalMarecheora,dovràconfrontarsiconben

treSindaci:AdrianoRagni,GianPaoloGiordanoeGiacomo

Chiappori.I206elettori delle9classidiScuo

lamediae dellequinte

diCervoeSanBartolomeoalMare,hannovotatogiovedì25

marzoscegliendotraquattroagguerritiepreparatissimican-

didati:AldoCollaku,DiegoDivizia,LuisaRossiCassanieFi-

lippoMartini.Iquattrocapolistahannosostenuto

un’impegnativa“campa-

gnaelettoralecontantodiprogramma,sloganesantini...

Azzeccatiancheiloromotti:

Listan°4:“PerlaScuola...oltrelascuola:igermoglidioggisonoifruttidid

omani”

Listan°3:“Ilnostroimpegnofaladifferenza”

Listan°2:“UnitiperlaValleSteria”

Listan°1:“Perinnovarebisognacambiare”

E’stataperglialunniunasignificativaesperienzadicittadinanzaattivaep

artecipatachelihacoinvolti

attraversoassembleediplesso,discussioniedibattitiinclasse.

DaiProgrammipresentatisievincecomeigiovaniamministratoriabbiano

leideechiareevogliadiim-

pegnarsiseriamenteoccupandosi,comeprevedel’art.3delRegolamentoC

CR,di:

• Politicaambientaleeterritorio

• Scuola-culturaespettacolo

• Sport,tempoliberoegiochi

• Saluteesicurezza

• CollaborazioneconEntiedAssociazionipresentisulterritorioeconl’Unice

f

Traletanteproposteespresseneiprogrammibalzaall’attenzioneilrifer

imentoallerisorsedelnostro

pianetachedevono“bastare”ancheallefuturegenerazioni,quindiemerg

elanecessitàdipromuovere

ilrisparmioenergeticoattraversoprimadituttouncorrettocomportam

entoedanchel’interventoa

scuoladiespertiinmateria.

Curiosalaricercatoponomasticapropostaperconoscere,inrelazioneall

adenominazionedellavia,il

personaggio o l’evento legato

alla scelta del nome da parte

delle Amministrazioni Comu-

nali.Edinfinelacollaborazionecon

EntiedAssociazioniperporta-

re avanti progetti interessanti

già in corso come Safety Sco-

ol- a scuola di sicurezza con-

dottodaWalterGranerimilite

dellaCroced’OrodiCervocon

ilpatrociniodelComunediSan

BartolomeoalMare.

Nonrestacheaugurare,alneo

sindaco e all’intera Ammini-

strazione delCCRdeiragazzi,

buonlavoro!

ELETTO IL SINDACO DEL CCR DELLA VALLE STERIA

di Lina Cha

Si festeggia il neo-eletto sindaco

La stretta di mano fra due dei candidati

Attualità

29

13 febbraio 2010Untimidosolesbucadallenuvoleregalandounpomeriggiopiacevoleperstareall’aperto.Sonoledueeunquarto;traunarisataeunamanciatadicoriandolimischiatiallafarina(ahimè!!!!!)lemamme,Iose,LindainsiemeaimiticieducatoridiCervoeSanBartolomeo(cheormaihannosurclassato“Puccio”),sistemanoledecorazionielepentolacceinoccasionedelcarnevale.Tuttoèprontoealletresidàilviaallafesta...Sfilanomascherecoloratissime,costumifantasiosifruttodiun’ottimacollaborazionetramammeefigli...Manoementeedeccounfeliceconnubiochemetteinbellamostrailmassimodellacreatività.Unospettacolomozzafiato;ibambinientusiastiedivertitisfoggianoilorobellissimicostumi;tantefati-ne,principesse,personaggideicartonianimati..insommadituttoedipiù..Perqualcheora,dietroadunamaschera,tuttisisentonoimportantiegareggianoadinterpretarealme-glioillororuoloChedirepoidellepentolacce.Unaveralibidinepermammeebambinichecontantoentusiasmohannopartecipatoanimatamenteallaritualescena.Eccoipiccolichebrandisconoibastonipercolpire,decisi,itropporesistenti involucridicartaneltentativodi aprireunabrecciacheliberinell’arialeallettantisorprese!Efinalmenteunapioggiadicoriandoli,dolcettiecaramellee,anchefarina,investelemascheri-ne.Imbiancati,comepescioliniprontiperlapadella,ipiccolinonsiarrendono,siprecipitano,corrono,raccolgonoapiùnonpossodolciecaramelle.Unriccobottinopertutti,conditoancoradatantedeliziepreparate, concomprovataartepasticcera,dallemanined’orodellemammechesi sonosbizzarriteacucinare:bugieallamarmellata,allanutella,torte,pizze...Unadeliziaperilpalato...dipiccoliegrandi.Quandotuttisonobenrifocillati,entranoinazioneglianimatorichecontantapassionesisonopreparatiperproporregiochinuovieentusiasmantiperintrattenereancorailgruppoeconcludereilpomeriggioinbellezza…tuttiallaSantaMessa!

Una grande giornata grazie all’impegnodi unmiticoSTAFF.

TEMPO DI CARNEVALEdi Veronica Raimondo

A carnevale ogni scherzo vale... però... non vale!!! Gridano in coro le mascherine! Ma perchè? Perchè, perchè, perchè...“La pentolaccia birichina ci ha imbrattati di farina”

3030

Eventi Culturali

MUSEO ETNOGRAFICO “FRANCO FERRERO”

a cura del Sindaco Gianpaolo Giordano

Unsaluto e un calorosobenvenuto a tutti inmodo

particolare alla famiglia dell’amicoFranco Ferrero,

allaSignoraLucianaallafigliaLaraalgenero.

Vorreiiniziarelamiabreveriflessioneconunacita-

zioneche,mipare,siaintonataallacircostanza.

“Sevuoiessereuniversale-dicevaBalzac-parladel

tuopaese”.Francononerasolouncervesed’ado

zioneerauncer-

veseveroedhaseguitoallaletteraquantoBalzacdi-

ceva.Il nostro è un piccolo territorio, un

paese arroccato

sullacollina,chesiaffacciasulmare,unpaesedima-

rinaiecontadini,dovetuttihannosvoltoillorolavoro

confatica,siasolcandoimarichelavorandolaterra,

tanto che il loro operare i loro strumenti sono stati

raccolticonpassionecertosinadall’amicoFranco,inquestomuseoetnografi

co.

Oggettiedocumentichericordanolanostraciviltàilnostroviveremistofr

amareecampagna,naviganti

econtadini,quellochenoieravamo40/50annifa.

Oggisiintitolaquestomuseoallapersonachelohafortementevoluto,all’

ideatore,alfondatore,alvero

esecutoremateriale:FrancoFERRERO.

Questopiccolomuseoraccontaepreservalastoriadeiluoghi.

Nell’epocadellaculturaplanetaria,globalizzata,quandononèpiùnecess

arioraccogliereneipochicen-

tridelsaperedellecittà,grandibibliotecheegrandimuseienciclopedici,

perchéquestocompitoèsvol-

todalleretidi informazionetelematica,cheportanoa

casatutteleconoscenzedelpianeta;diventainvecein-

dispensabilericonoscereeapprofondirelediversitàele

specificitàdeisingolipaesieanchedelleminimestorie

culturali:presentarecioèneiluoghi,neicontesti,neipa-

esaggidovesononatiibeniculturalicheadessiappar-

tengono,presentarliinpiccolimuseichepermettonodi

rivivereinostriluoghi..

Edèprecorrendoitempichel’amicoFrancoavevaintu-

itol’importanzadelmuseolocale.

ConcludodicendochericordareFrancoèdifficile

ecomplessopertutteleattivitàallequalisiède-

dicato:giornalistascrittore,fotografo...Perlasua

personalitàecletticariccadipassione.

Francoamavatuttoquellochefaceva,consempli-

citàelinearità,eraunartista.

Dal discorso introduttivo della cerimonia di intitolazione del Museo Etnografico

31

Benedizione delle Famiglie

Il Signore Risorto porti serenità e pace alle nostre Famiglie.

venerdì 9 aprile: viaMarconi, p. Vittorio Em., Sal. al Ba-stione,viaPiave,viaAurelian.28,sal.alCastello.

lunedì 12 aprile: viaRomana,viaMultedo,sal.allaParroc-chia,vicodelleRose,viaAlfieri,viaFosco-lo,Tr.Corallini,viaVolta,viaCavour,viaDante,p.S.Caterina.

martedì 13 aprile: viaSalineri,viaPellico,vicodellaPace,vi-codelLimone,vicoGelsomino,viaMatte-otti,p.deiFiori,viaVicoletto,viaXIFeb-braio.

mercoledì 14 aprile: viaSolitariodelleAlpi,finoaln°22com-preso, via Circonvallazione di ponente,viaS.Nicola(dalComuneap.S.Nicola),viaS.Carlo,viaDueGiugno.

giovedì 15 aprile: ViaSolitariodelleAlpidaln°26allafine,viaPoggio,viaS.Bernardo,p.Castello.

venerdì 16 aprile: Casette,Porteghetto,CapoMimosa,viaS.Leonardo,str.Castellaretto.

martedì 20 aprile: viaXXVAprile,viaConvento,viaSteria:dalcamposportivoall’Aurelia.

mercoledì 21 aprile: viaSteria:dallafineall’incrocioconviaS.Nicola,viaS.Nicolafinoalcimitero.

giovedì 22 aprile: viaVillaggiodeiFiori,viaGiovanniXXIIInn.2e4.

venerdì 23 aprile: tr.Regolo,tr.Bianchi,p.zaMartiriLibertà.

lunedì 26 aprile: viaGiovanniXXIII,viaGalleano,tr.Elena.

martedì 27 aprile: via Aurelia: dallo Steria al sottopassoFF.SS.,viaFoce,viaaiBagni,viaN.Sau-ro.

mercoledì 28 aprile:viaAurelia:dallaStazioneFF.SS.aln°26,viaallaMarina.

BUONA PASQUA!!!!!

La benedizione inizierà ogni giorno alle ore 14,00.Labenedizioneél’incontroannualedelparrococonlefamigliedellaParrocchia.E’ne-cessarioquindichealmenounmembrodellafamigliasiapresente.Nelcasoincuituttifosseroassenti,otralasciatiinavvertitamentedalparroco,sipuòchiederelabenedi-zioneinaltradata,anchepertelefono(0183408095).Quandoilsacerdoteentraincasatuttelepersonepresentisiraccolganoperlapre-ghiera.Noncisiprecipitiacercareun’offertapregiudicandoilraccoglimentoelapartecipa-zioneallapreghiera.Chidesiderafareun’offerta,chesaràinteramentedevolutaperirestauridellanostrachiesadiS.Giovanni,potràfarloaltermine.Sefosseaccesoilte-levisore,sipregadispegnerlo.Neipubbliciesercizisiandràsoloseinvitatiespressamente.

BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE

COMUNITÀ ATTIVA

La Benedizione della nuova Sala Consiliare

La Confraternita vende uova diPasqua a sostegno dell’Ospedale Gaslini.

Barbara e Vittoria... tocco finale!

Inaugurazione dellanuova Sala Consiliare

Fase conclusiva dellarealizzazione del Sepolcro

Tina, artistadell’intreccio delle palme