GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN...
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GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA - CERVOPeriodico - ANNO XXIV - APRILE 2010
In Cammino
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• Carissimi...didonMaurizioMassabò. . . . . 3
• AtupertuconlaParola . . . . . .. . . . . 5
• Fede,Tradizione,ArteeStoria . . .. . . . . 7
• Riflessioni . . . . . .. . . . . . . .. . . . . 17
• Attualità . . . . . .. . . . . . . . . . . . . 21
• EventiCulturali . . .. . . . . . . .. . . . . 30
• BenedizionedelleFamiglie . . . . .. . . . . 31
• ComunitàAttiva . . .. . . . . . . .. . . . . 32
Redazione Amministrazione Proprietà: Parrocchia di S. Giovanni Battista di Cervo
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DOMENICA 28 marzo
DOMENICA DELLE PALME
Ore9,30 InS.Nicola:S.Messa
ore10,45 InS.Caterina:benedizionedelle
palme,processioneeS.Messasolenne
MARTEDÌ 30 marzo
ore18,00 OratorioMariaSS.IanuaCaeli
(OP):CelebrazionecomunitariadellaRi-
conciliazione/Confessioneconlapresenza
ditreconfessori
GIOVEDÌ 1 Aprile
GIOVEDI’ SANTO
ore18,00 InS.Giovanni:messa“nella
CenadelSignore”
ore21-22 Adorazioneall’altaredellaDe-
posizione
VENERDÌ 2 APRILE
VENERDI’ SANTO
ore18,00 InS.Giovanni:Commemorazio-
neliturgicadellaPassionedelSignore
ore21,00 Processione-ViaCrucisperle
viedelpaesecol“Cristomorto”
SABATO 3 APRILE
SABATO SANTO
dalle15,30alle18,00inS.Nicola:ilparro-
coèpresenteperleconfessioni.
Ore21,00 inS.Giovanni:“VegliaPasquale-
battesimi”-S.MessasolennedellaRisurre-
zione.
DOMENICA 4 APRILE
PASQUA DI RISURREZIONE
ore9,30-18,00inS.Nicola:S.Messa
ore11,00 inS.Giovanni:S.Messasolenne
LUNEDÌ 5 APRILE
LUNEDI’ DELL’ANGELO
ore9,30 inS.Nicola:S.Messa
ore11,00 inS.GiovanniS.Messa
MARTEDÌ 25 MAGGIO
PENTECOSTE
ore9,30 inS.Nicola:S.Messa
ore11,00 inS.GiovanniS.Messasolenne
ore16,30 partenzaprocessionedaS.Gio-
vanniperl’oratoriodiS.Bernardodoveci
saràlabenedizionedelmare,dellecampa-
gne,delpaese(Rogazioni)elacelebrazione
dellaS.Messa
Celebrazioni Pasquali
ORARI CELEBRAZIONI PASQUALI
SOMMARIO
3
CARISSIMI
arissimi,
laPasquachesirinnovaognidomenicaciponeda-vanticonforzailmisterodiCristomortoerisorto.Misterocolqualesiamoinvitatiadincontrarcisetti-manalmente,perchéattraversoquestoincontronoipossiamocontinuareaviveredapersonenuove,ri-sorte,capacidiportareagliuomini,neinostriam-bienti,nellenostrefamiglie,fiduciaesperanza.Ognidomenicanellamessanoicelebriamoquestomisterodimorteedivita,veniamoimmersiinque-stomareimmensodiamoreinfinitocheDiomani-festaeattuapernoinellacrocediGesù.Abbiamobisogno sempredi sentirequestoamorecheciavvolge, ci riempiedi sé, ci rendecapacidiveraeautenticalibertà.Cirendecapacidiamareglialtridellostessoamoreconcuicisentiamoesiamoamati,diamarepersinoinostrinemici.IlVangelo(Luca6,27-39)ciraccomandal’amoreperinemici,perchéèproprioquestochequa-lificailcristiano:“Amateivostrinemici...Ciòchevoletegliuominifaccianoavoi,anchevoifa-teloaloro...SiatemisericordiosicomeèmisericordiosoilPadrevostro...Nongiudicateenonsaretegiudicati...”.All’inizioc’èperòsemprel’amorediDiochesièdatototalmenteanoinellacrocediGesù.E’proprioquest’amoreaccolto,corrispostochecirendecapacidiamareancheinemici.Diocihaamatiquandoancoraeravamoinopposizionealui,quandoancoraeravamopeccatori,CristoèmortopernoiscriveSanPaolo.Seicredentinonentranoinquest’otticanonsonosaleelievitoperl’umanità.Lalorovocazioneemissioneèfallita.MaquestoèpossibileconlagraziadiDio,graziachevienedatainsovrab-bondanzanellacelebrazionedeidivinimisteri.LamorteerisurrezionediGesùèilcuoredellastoriadellaSalvezza.LarisurrezionedelSigno-reGesùèilfondamentodellafede.SeCristononfosserisortonoisaremmoipiùfollidituttigliuomini.MarazionalmentequestadellarisurrezioneèlaspiegazionepiùlogicadelsepolcrovuotoedellatestimonianzadeidiscepolidiGesù.Ilpapaciinvitacontinuamenteadusarelaragioneanchenellequestionidifedeedimorale.Gliapostolinonhannopredicatounamoraleounadottrinateologicamahannopredicatounfatto:Cristoèrisorto.Nonsimuorepertene-reinpiediunamenzognaegliapostolietanticredentichehannovistoGesùrisortosonomortipropriopertestimoniareilfattodellaRisurrezione.Epropriol’esperienzadelRisortohacam-biatoilorodubbi,timoriinunaaudaciasenzalimitinelcontinuareapredicarenonostantelepersecuzionisubitoscatenatedaicapidelpopoloebraico.NellavitadellaChiesalaPasquaèilcuoredell’anno,eladomenicaèilcuoredellasettimana.Ladomenicaèlasintesidellavitacristiana.Lasuacelebrazionedeveesseresentitacomeun’esigenzainscrittanellaprofonditàdell’esistenzacristiana.Nonsipuòviverelafedesenzaparteciparealmomentocentraledellavitadellacomunità.E’ilrisortocheciconvocaperdonarcilalucedellasuaParolaeilsuoCor-pocomeperennesorgentedisalvezza.Postaasostegnodellavitacristiana,ladomenicaacqui-staancheunvaloreditestimonianzaediannuncio.Giornodipreghiera,dicomunione,digio-ia,essariverberasullasocietà,irradiandoenergiedivitaemotividisperanza.Essaèl’annunciocheiltempo,abitatodacoluicheèilRisortoeilSignoredellastoria,nonèlabaradellenostreillusioni,malaculladiunfuturosemprenuovo,l’opportunitàchecivienedatapertrasforma-
Cdi don Maurizio
Carissimi
Particolare della statua del Cristo morto
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reimomentifugacidiquestavitainsemidieternità.Ladomenicaèinvit
oaguardareavanti,è
ilgiornoincuilacomunitàcristianagridaaCristoilsuo“MaranaTha:vie
nioSignore!”(1Cor
16.22).Inquestogridodisperanzaadiattesa,essasifacompagniaesostegn
odellasperanzade-
gliuomini.Edidomenicaindomenica,illuminatidaCristo,sicamminave
rsoladomenicasenza
finedellaGerusalemmeceleste,quandosaràcompiutaintuttiisuoilineam
entilamisticaCittà
diDio,che“nonhabisognodellalucedelsole,nédellalucedellalunaper
chélagloriadiDiola
illuminaelasualampadaèl’Agnello”(Ap.21,23).
IlcuoredellaBuonaNovellaaffermacheinGesùdiNazarethmortoerisus
citatoscopriamoche
gliuominisonoamatiesalvatidaDioinmanierainimmaginabile.InGesù
Cristolasalvezzaèof-
fertaadogniuomocomedonodigraziaedimisericordiadiDiostesso.InC
ristocrocifisso,mor-
toerisortosicompielapienaeautenticaliberazionedalmale,dalpeccato
edallamorte;inlui
Diodonalavitanuova,divinaedeterna.E’questalaBuonaNovellacheca
mbial’uomoelasto-
riadell’umanitàechetuttiipopolihannoildirittodiconoscere.Lasalvezz
aelaliberazioneche
Cristohaportatoriguardanol’interavitadell’uomoneltempoenell’etern
ità,cominciandoqui
egiàoraetrasformandolavitadellepersoneedellecomunitàconlospir
itoevangelico.Cristo
rispondeatutteleattesedelcuoreumano,anzilesuperainfinitamente.Pe
rquestochisegueil
Cristoèunapersonarealizzata,felicegiànellasuavitaterrena,perchésisa
amatoinfinitamente
daDiochehadatosuofigliopersalvarci,esisaincamminatoversolasua
personalerisurrezio-
nenellaeternità.
Nonmipare,comunque,chequestapseudoeticaindividualisticaeutilit
aristicaabbiaportato
felicitàall’uomocontemporaneo.Anzimiparechepiùl’uomopossiedeep
iùèinfelice.Noiche
apparteniamoallagenerazionedellaguerraecheandavamo,molti,conle
pezzenelsedere,mi
parechefossimopiùfelicideigiovaniedeiragazzidioggichehannotutto
oquasi.Perché?Per-
chénonsisapiùqualèilsensoultimodellavita,chisiamo,perchéviviamo.
Versoqualedirezio-
nedobbiamoandareperrealizzarcicompletamente.
E’urgenteeindispensabileunaradicaleinversionedimarcia,unaconver
sionecuicirichiama
continuamenteiltempoquaresimale.Comeèaccadutoalfiglioscapestra
todellaparaboladel
Padremisericordioso.Andatoviadacasasièritrovatonelladegradazionep
iùtotale.Pensadiri-
tornareacasaperchéhafame,èsporco,devepascolareiporci,animaliim
puripergliebrei.Ve-
ramentenonèpentitodeldispiacerearrecatoalpadre,nonèunpentimen
toperfettoilsoloche
puòredimereesalvarci.Manell’abbracciodelpadrecapiscel’enormitàdi
quantohafatto,ildi-
spiacerechehaarrecatoalpadre.
Laparaboladelpadremisericordiosoèl’illustrazioneperfettadelsacram
entodellaconfessio-
ne.Nellaabiezionepiùtotaleciricordiamodellagioia,dellapacecheerain
noiquandoeravamo
nellanostracasa,laChiesa.Decidiamociaritornareacasa.Forsenonsarà
unpentimentoper-
fettoilnostro,saràunvolerritornareperchécisentiamofrustati,delusi,
amareggiati,falliti.Il
Padreciaspettaattraversol’accoglienzadelsacerdotecheèinter-
mediariotraDioenoiecifasentirelamisericordiael’amoreinfi-
nitodelPadrecelestechenongiudica,nonrimproveramaabbrac-
ciaeriammettenellasuaamicizia,nellafamigliadiDio.Lapersona
umana,essendospiritoemateriahabisognodiconcretezza,dise-
gnisensibilicheoperanoerendonopresenteedefficace‘amoreela
misericordiadiDio.PerquestoilSignorehalasciatoisacramenti,
luistessosacramentodelPadre.Perchéfinoallafinedeitempichi
crede,chivuolepossaincontrareefarecomunioneconDioamore
infinito.AuguroatuttichedavveroilRisorto,
chepossiamoincontrareogni
domenica,rinnovilavostravitaevifacciaritrovarelestrutturedi
fondodelviverepercamminarenellaserenitàenellagioiaversola
pienezzadellavita,nell’eternitàfeliceconDio.
DonMaurizio
Carissimi
Il Risorto nella Chiesa di S. Nicola
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A tu per tu con la Parola
Schiacciato tra la tragica solennità del VenerdìSantoeilfestososcampaniopasqualestailsabatosanto,unaspeciedinon-giorno,senzaritiproprinéprocessioniconimpattomediatico.Unanticoomileta scriveva: “Oggi sulla terra c’èungrandesilenzio,silenzioesolitudine.Grandesilenzio perché il Re dorme. La terra è rimastasbigottitaetaceperchéilDiofattocarnesièad-dormentato”.“Addormentato” lo dice chi ha una buona dosedifede.Istintivamenteverrebbedacorreggere:èstatomessofuoricombattimento.E’costrettoalsonnodelvinto.ChissàcomeesultanoCaifaecompagni!Ancheperivivi,èlacalmainnaturale,sospesa,delgiornodopo:quando,finitevisiteecondoglianze,crollatalatensionedelleesequie,scomparsitutti,seisolo.ChissàcomepassòilsabatolaMadre.IlsabatoSantoèilgiornodellariflessione,adattoa saggiare la consistenza delle cose dalla partedelleradici,adaffrontarequelchedisolitoeludiperchéminaccioso.Vuoiapprofondireil“sonnodelRe”CheDiosisia”addormentato”-pensi-nonèconsueto.Ilsettimogiornosierariposato,cheècosadiversa.Adessodorme.EquandoDiodorme,l’uomoconoscel’angoscia:Svegliati,perchédormi,Signore?Desta-ti!Perchénascondiiltuovoltoedimentichilanostramiseria?(Salmo44)OquandoGesùdormecolmareintempesta,isuoigliurlanosenzatanticomplimenti:“Nont’importachemoriamo?”(Mc4,38).Sisentonoinbaliadiqualcuno,minacciatieinsidiati.
NoidelDuemilastiamoattraversandoillungosabatodelsonnodelRe.Abbiamocominciatoquasicent’annifaadomandargli:Dovesei,mentreipotentipro-grammanol’inutilestrage.Abbiamoproseguito,ancorapiùsmarriti,colgridodiAuschwitz:Chefai,mentreilfumoacreenerosalealcielo?Nonsentilosfrigoliodallecave(Montale)?Nonvedilesvasticheconlascrittasacrilega?Mentre i tuoifiglisipervertononell’asssurdogiocodiCainoeAbeletudoveguardi?Econtinuiamosenzaposaoggi,conlavocerocaesfiancatadeidenutriti,deiviolentati,degliabortiti,delleetniesoppresse,cheguardanoaduncielochiusoedapparentementeassente.
SABATO SANTOdi don Martino Pellegrino
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A tu per tu con la Parola
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A tu per tu con la Parola
Duemilaottocentoannifa,EliaselaridevadeiprofeticheinvocavanounB
aalinconclu-
dente:“Gridatepiùforte...forseèsovrappensierooindaffarato,oinviagg
io;casomai
fosseaddormentatosisveglierà”(1Re18,27).
Adesso lo proviamo sulla nostra pelle, il
sonnodelnostroDio,enonridiamopiù.
Dobbiamofermarciqui,desolatiedisperati?
Cisoccorreancoral’omiletaperilpassodel
riscatto: “IlRe si è addormentatoper sve-
gliarequellichedasecolidormivano”.
Eccoscopertoilsuogioco:èentratonelson-
nodellamorteperdarelasveglia.
Nonglibastavaesserescesodaicieliinter-
ra;haproseguito,èsprofondatosottoterra
perscovareilnemicoincasasua.
E’entratonelregnodelletenebreperstana-
reimostriacquattatinell’ombra.
E’ penetrato di soppiatto nei domini della
mortepersnidarla,sfidarlaavisoapertoe
farlasloggiare.
E’andatodaleiperavvelenarla,comescrive
unanticomonaco.
Aquestopuntocomprendiamoilsonnodel
Re:nonèimpotenza,odisinteresse.
Piùchedormire,staprogrammandolamos-
sa successiva.Staaffilando learmi.Rilassa imuscoliper sottoporli subi
todopoallo
sforzogigantescodiliberarelacolombadellavitadallatombascoperchiata
.
Entratodasconfitto,vuoleuscirevittorioso.Perdeunabattaglia,pervincer
elaguerra.
AvevanodettodiLui,sarcastici:Eccol’uomo,el’avevanocoronatoperbur
la,epoitra-
fitto.Maprestoloacclameranno:Kyrios,Signore,ilVivente.
Bisognasoltantodaretempoaltempo.
Perluièquestionediore.
Pernoipuòesserepiùdura,conunsabatodidecenni,un’incubazioneche
sembranon
finiremai,unarianimazionecosìprolungatadaparereaccanimento.
Madall’abissoiniziailriscatto,ilpuntopiù
bassocoincideconl’iniziodellarisalita,seè
veralaleggecheLuihainaugurato.
Chi possiede nervi saldi, chi sa “sperare
contro ogni speranza” (Romani 4,18), chi
coltiva la lungimiranza dei tempi lunghi,
vedràtramontareilsabato.
Eperlui,insiemeconisepoltineisotterra-
neidellastoria,conidiseredati,isilenziati,
arriveràl’albadelgiornodopo.
BuonaPasqua!
G. de Chirico, “Cristo e la tempesta”
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Siamoamarzo,tempodi“rogazioni”...ritiantichiconperegrinazionipropiziatoriechechiede-vanoprotezioneperilpaese,periraccolti,perlapesca,perglianimali…dicuiorasièperdutal’usanza.
Ricordo che si andava in chiesa enel laprimarogazionelaprocessionerimanevasul“bausu”,piazzadellaChiesadoveilParrocoinlatinore-citavapreghiereaffinchèilSignoreproteggesseilpaese.Ilsecondogiorno,sempreinprocessione,sian-davanellazonadiLevante,ViaNaviganticerve-si”edavantialMaresiinvocavaDiocheproteg-gessedallemareggiateedalletempesteecheimarinaiinnavigazionepotesserotornaresaniesalviallelorofamiglie.Ilterzogiornocisirecavanellecampagnedietroilpaese(efasceduCristu)equisipregavaaffin-chèilbuonDiomandassepioggemanongrandi-neesiinvocavalabenedizionedelSignoreperpoteravereunbuonraccolto.QuandosieraviciniallaS.Pasquaaspettavamo,tuttientusiasti,iritidellasettimanaSanta.Pertemposiseminavailfrumentoelelenticchie,coltivandolialbuioaffinchècrescesserobianchiepoisideponevanonelSepolcro.Icommentinonmancavano...“Lemieciotolesonolepiùbel-le”!Ilmiogranoèpiùbiancodeltuo”!Quantoentusiasmoequantapassioneavevamotuttinelmantenereviveletradizionicheinostrigenitoriciavevanotrasmesso!IlVenerdìSantoeraperCervoungiornodiparticolareimpegnoedevozione:laseraallenovelasolenneprocessionecolSignoremorto,precedutadallatradizionaleasta“messaall’incantu”dellastatuachevenivaportatadaimiglioriofferenti.Lungoilpercorsochesisnodavaneicar-rugilefinestreeranoaddobbateconpalloncinicoloraticontenentidentrounacandelaaccesaeifedeliinprocessioneavevanociascunoun“flambeau”formatodaunacandelapostaincimaadunbastoneconintornounparalumedi
cartabianca.Tutto andava bene se la serata non eraventilata,masec’eraunpo’d’ariettaipal-loncinieiparalumibruciavanolasciandola candela spenta,ma la funzione conti-nuava.LacassadelSignoremortoeraaddobbatasolodifioridicalleeramettidi fogliedinespoli.Allascortadelcorteoeamante-nerel’ordineprovvedevanodeigiovanottivestiticonunlungocamicebiancoedunamantellina(tabarin)colorbordòeprovvi-stidiunbastonechiamato“bastundupi-
RICORDI... CON UN PIZZICO DI NOSTALGIAdi Janna Saccaro
Fede, Tradizione, Arte e Storia
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Fede, Tradizione, Arte e Storia
sciu”.Dopoaverfattoilgirodelpaesecantandoinnimalinconicidellatradi
zionepopolarecer-
veseilcorteorientravainchiesaperl’omeliaeilbacioallareliquiachecons
ervaunframmento
dellaCrocedelcalvario.Questacerimoniaeramoltosentitaepartecipatad
atuttiicervesida”
simma”edu“fundu”
Altraprocessionesolenneedimportanteeraquelladel“CorpusDomini”ch
esisvolgevasuun
percorsopiùbreve,dovelastradaeraadornataconfiori,soprattuttodig
inestra.IlSacerdote
indossavaunapesantepivialeecamminavaconl’Ostensoriosottounbalda
cchinosorrettoda
seiuominicheaduncertopunto,giuntiinviaRomanadavantiapalazzo
Ballaydierdovec’è
unapiccolacappellettaallestitaperl’occorrenzasidavanoilcambio.Qui
venivaimpartitala
BenedizioneEucaristicaeilcorteoproseguivasempreintonandocantifino
inchiesa.
Intutteleprocessionieancheneifuneralisidistinguevanodeigruppidife
delicheindossava-
nounadivisa:leconfraternitequellafemminilediSantaBrigidaformatad
adonnepiùanziane
equellamaschilediSantaCaterinacollorostendardo.C’eranoleragazzede
ll’AzioneCattolica:
Beniamineeaspirantivestitedibianco,lefigliediMaria,vestitedibianco
conunafasciablu.
VoglioinfinericordareunSignorediCervodinomeAngeloBottinodetto“An
gin”,ilquale,avendo
persounafigliainteneraetà,havolutodedicarleunaltarenellaChiesadiS
anGiovanni,ilpri-
moentrandoasinistradovesonovisibiliidanniprovocatidall’umidità.
Ultimamentepareche,nellanostraParrocchia,cisiaunrecuperodiquelle
antichetradizioni
checostituisconocomunqueun’occasioneperavvicinarealSignore:sièri
costituitalaconfra-
ternitadiSantaCaterinachehaavvicinatounbelgruppodiuomini.Inoltr
e,graziealrestauro
dellachiesettadiS.Bernardo,sièrecuperatainpartelatradizionedellero
gazioni.Ognianno
nelmesedimaggiocirechiamoinprocessioneinquestoincantevoleluogo
perparteciparealla
S.Messaeallabenedizionedellecampagne,delmare,deglianimali.
Vorreicheigiovanitornasseroacredereneivalorichecontanoeperson
almentevivoserena
grazieall’educazione,aisaniprincipicheimieigenitorimihannotrasmes
soesoprattuttoalla
moltafede.
Celebrazione delle Sacre Ceneri
9
IL SACRO SEPOLCRO, UN ATTO DI FEDE E AMORE
Qualche tempo fami trovavoaduna riunioneparrocchialequandodopolacatechesisiparladeipreparativiedellafun-zioniPasquali.Tuttobene,buonapartecipazionedeipresen-ti,maquandosirendenecessariotrovarenuovivolontariperilsantoSepolcro,ilsilenzioèimbarazzante.Purtroppo i problemi pressanti di lavoro, salute,famiglia,nonlascianotempoedisponibilità.Dallamiaposizionediparrocchianacoinvolta,manontrop-po,pensochetuttoquestononabbianullaachefareconme.Iohogiàimieipiccoliimpegni,perlecosepiùimportanticisonoaltrino?tanti?Ricordoinannipassati,moltiormai,quandosiincontravanogruppidipersonegiuliveche,conbracciatedifiori raccoltinelle“fascie”,neigiardinialla“Villadellerose”,salivanover-solachiesaperaddobbareilSantoSepolcro.Orailnumerodipersonedisponibilièsemprepiùesiguo.Infattinellariunionedicuitrattasimiritrovoadesserelaso-laaborbottare,miomalgrado,undebolesi,vabene,possoprovare...Questoatteggiamentoègiàsufficienteadattirarealtrivolontarieparoled’incoraggiamento,consigli….Oraètuttocosìsemplice...nonrestachetrovarel’ispirazione,ma...dove?...Come?Ecco,nellamemoriadellagioventù,dovesiassopisconoiricordipiùbelli,èlìchebisognafru-gareefartornareallalucenitideimmaginidelpassato!RicordocheGenovaavevagranditradizionieperPasquatutteleChieseallestivanodeiSepol-cricheeranoautenticicapolavori.Alloraerad’obbligovisitarnealmenotre.Ricordounagran-dequantitàdicandelechetoglievanoilrespiro,tuttaviaunodiquestidovevaesseredavveroparticolaretantocheagiudiziodimiamammasembravaundipintodiRaffaello.Erastatoese-guitodaundecoratorelocalecheavevalavoratoancheacasanostra.Quandolamammaglichiese:“Comel’hafattounsimilecapolavoro?”Lasuasemplicerispostadialloraèproprioquellachestocercandoora...“L’hofattoconfedeeamore”!
di Vittoria Fossati
Fede, Tradizione, Arte e Storia
SPECIALE SEPOLCRI 2006-2009A cura della redazione
LaComunitàdeicredenti,chesifondasuicarismidiognisuomembro,hailpreciso“compito”diinco-raggiareciascunoamettereafruttoipropritalenti,perché,insieme,sicostruiscalaChiesa.(Ecclesia-Assemblea)viva,partecipe,attiva.AquestopropositoricordounepisodiodelConsiglioPastoralePar-rocchialedel2006,allargatoatuttiicollaboratori.SifaticavaatrovarevolontarichesiimpegnasseronellarealizzazionedelSepolcro.Pacatamente,comenelsuostile,Vittoria,siresedisponibilee,purcon-sapevoledelgravosoimpegno(edeicommentisel’operarealizzatafossestatadiscarsogradimento),disseconmoltasemplicità:-Proveròacombinarequalcosa...-Barbaraleaccordòsubitoilsuosostegnoperifioridell’altareegiàeranodue...Quellaseraqualcunotiròunsospirodisollievo!...DaalloraogniannoVittoriacontinuaastupirciconlerealiopered’artecheriescearealizzareutilizzan-doilmaterialepiùimpensato.Vericapolavoridefinitineidettagli,nellesfumatureeperchéilrisultatosiatalecivoglionoproprioingredientispeciali:FedeeAmorecomeleiscrive.MachisapevacheVittoriaavesseunsimiletalento?Nessunol’avevamaicoinvolta.E’stataleiadandareincontroallacomunitàindifficoltà,rendendosidisponibile!
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La storia
Il ritodelle rogazioni, oraquasi del
tutto scomparso, è uno dei tanti
esempi di una specifica religiosità
cheèvicinasoprattuttoalleesigenze
deisemplicifedeli.
Rogare in latino ha il significato di
“pregare”.Nelcultocattolico,nomi-
nataalplurale,le“Rogazioni”erano
pubbliche processioni di supplica
accompagnate da litanie, che si fa-
cevanoperpropiziareilraccolto.Su
qualcheterritorioquesteprocessioni
sonoancorapraticateedhannoluo-
goneitregiornicheprecedonolafe-
stadell’AscensionediGesùCristo.
LeRogazionimedievali riprendeva-
nocerteprocessioniesistentifindal-
laprofondaantichità,chiamate“am-
barvales”, che venivano compiute
alloscopodipropiziareilbuonesito
dell’annataagraria.Ovidio,neiFasti,
(IV,901-36)nedescriveuna,lapiùcelebre,chesisvolgevaaRomail25a
priledallaviaFlaminiafinoa
PonteMilvio,oveinunboschettodedicatoaldio“Robigo”(Ruggine)veniva
nosacrificatiunacagnaeuna
pecora.AllafinedelVIsecolo,conilpapatodisanGregorioMagno,laChies
acristianizzòdefinitivamente
questeprocessioni;definendo,nelsuo“Sacramentario”,questoritocome
“Litaniamaggiore”.(Litania
quaemaiorappellatur).
EsisteancheunaltrotipodiRogazionioLitanie,detteMinori,cheebberoin
izioinFrancia,nelDelfinato.
Essefuronoistituitenel470dalvescovodiVienne,sanMamerto,asegui
todiungraveterremotoedi
altrecalamitànaturalicheavevanocolpitoquellaregione.Nel511,ilsinod
odiOrléansprescrissequesti
tregiornidiprocessionepenitenzialeintuttol’ImperoFranco.Daallorala
praticaritualedelleRogazioni
minoripreseadiffondersiovunquee,all’iniziodelIXsecolo,sotto
ilpontificatodiLeoneIII,siradicòancheaRoma.
Laprocessioneerasostenutadalcleroconl’intonazionedipartico-
larilitanieallequaliilcorodelpopolorispondevaatonocondevo-
zionepartecipe.Quandosiarrivavaincertipuntistabiliti,uguali
ognianno, il celebrantealzava lacrocee rivolgendosiaiquattro
venti,aprivalacerimonia:“Afulgureettempestate”cuiilpopolo
inginocchiato sulla nuda terra rispondeva:”Libera nosDomine”,
“Apeste,fameetbello”“LiberanosDomine”.Ilsacerdoteconti-
nuavapoiadelencarealtrieventinegativiperl’agricolturaedife-
deli seguitavanoa rispondere: “LiberaciSignore”;per arrivarea
concludere“Utpacemnobisdones”“Terogamus,audinos”.
Siriprendevapoiilcamminofinoallapieveprevista,conlesoste
dovuteeseilcelebrantesifossedimenticatodisostareinunodei
luoghitradizionalmenteconvenuti,iproprietariinteressatiaquei
terrenichedaquelpuntosipotevanovedere,sipreoccupavanodi
fermare la processione. Col tempo,per evitare dimenticanze, si
collocherannoinqueipuntidellecrociinlegnoche,nell’occasione,
sarannoornateconfiorieramiverdi.Giuntiallapieve,lacerimo-
LE ROGAZIONIdi Anna Maria Carnevale
Fede, Tradizione, Arte e Storia
Nevina, la Campanara
13
niaeraseguitadaun’opportunabenedizione,poilaprocessioneriprendevalaviadelritorno,sgombradisosteequindiparteci-patadalpopoloassaidistrattamente.
Le Rogazioni a Cervo
ACervo leRogazioni sono state fattefinoal 1967/68. Anchequivenivanoeffettuatedelleprocessionipertregiornicontinui,primadell’Ascensione,perimplorareDioalfinediottenereunbuonraccolto.Dal2008,amaggionelgiornodiPentecostesisvolgeunapro-cessioneconmetalacappelladiS.Bernardo,recentementeri-strutturatapermeritodelComandantePippoCordone,dovealterminedella processione viene celebrata lamessa e come inpassatovienedatalabenedizioneallacampagnaalmare,alpa-ese,aisuoiabitantieaglianimali.E’consuetudine,infatti,por-tareconséancheipropricani.E’suggestivalacerimoniachesisvolgeaS.Bernardoedèunmomentomoltosimpaticoedimportantediaggregazione,per-chéalterminedellafunzionec’èsempreunpiacevoleintrattenimentoorganizzatodallabravaedeffi-cienteNevina“sagrestanadiS.Bernardo”.Questoattesomomento,vissutonellospazioesternoattornoall’oratorioinmezzoaifioriealverde,vienecaratterizzatodallaletturadibraniriguardantilastoriaelarealtàlocale,dipoesieinitalianoeindialettochesonoveramentepreziosiperlaculturadelterritorio.Altermine,unamichevolebrindisie…perchéno?qualchefettadellebuonetortecasalingheconfezionatedalleassiduepartecipantiallafunzione.
Maxè(Una delle poesie lette a S. Bernardo)
di Lia De Ferrari
Parolaastrusaperchinonsaildialettonoi,losappiamo,chevuoldirmuretto!Difficileafarsi,questosì!Nonc’enessunchedica:“amufassudami!”Sonpietrevive,belle,bensquadrate,daabilmani,aregola,posate,nonc’ècalcina,maltaodaltroimpasto,aprotezionedelnostrobelterreno:le“fasce”dico,chepoi,sonterrapieno…Enelmaxè,inognisuafessura,tupuoivederlavita,lanatura…Sepiove,neescefuorlalumachinalenta,portaconsè,comeunsentordimenta…Seilsolebrucia,findallamattina,vediguizzarunalucertolinavedipassare,sullapietraantica,infilaindiana,piùdiunaformica!Esulmaxè,s’intreccial’ederatenace,s’intrecciaforte,avvinta,acercarpace,l’edera,chevuoldirefedeltà…equesto,forse,ancheilmaxè,losa!...
Fede, Tradizione, Arte e Storia
Fede, Tradizione, Arte e Storia
14
LaincontroognivoltachetornoaCervo.Cisalutiamocongioia,maconbr
evità.
QuestavoltaAngiolinaèstataconmeparticolarmenteespansiva:“Brava,
brava...haiscrittodi
tantepersonechenoncisonopi!Lehorivistetutte!
Perònonhaiscrittonientedelletuezie...(equiisuoiocchitantoespress
ivihannounalucedi
rimprovero).NientedellaSciàVincenza,dellasciàFlora,dellasciàBice,de
llasciàMaria.
Hotentatodidirlechenonvolevoesseretroppopresuntuosaoinvadente,m
adavantialsuorin-
crescimentolehofattounapromessa...SechidirigeilperiodicodellaParr
occhiamiconcederà
ancoraposto,scriveròdellepersonechehanominatoconnostalgiaecomm
ozione.
Perciòincominciosubito.
ZIA VINCENZA
Eraaltaemagrissima,avevaunnasoimportante.Aquestopropositocita
vasempreinfrance-
seundettochesuonavapress’apococosì:“Unnasogrossononhamaires
obruttounbelviso”!
Avevabellissimiocchiazzurri,verdi,grigichesiaccendevanodibagliorism
eraldinineimomen-
tid’irritazione.Dapiccinaavevachiestoalsuopapàdichecolorefosserois
uoiocchi.Elui…“Del
coloredellaMessagrande!”Pensosiriferisseaicolorideiparamentisacerd
otalidellaMessadel
tempoordinario.Sidicecosì?
ZiaVincenzaabitavalabellacasacheguardasulla“Ciassadufundu”.Potr
eidirechedallafine-
stralasorvegliavaconautoritàeconunacertaariadipossesso.Avevaunca
rattereansiosissimo.
InpensieroperlesuenumerosinipotipuntavailcannocchialeversoilPort
eghetto,specialmente
neigiornidimaregrossoecisorvegliavadalontano.
Nonamavaitemporali.“Sononatanell’87,l’annodelterremoto,etuttociòc
heèfrastuonoedisor-
dinemispaventa”.Quelsuocaratteresensibilissimosipacificavaaccantoazi
oBeppe,suomarito,il
CapitanoTerrizzanocheeraequilibratissimo,semprese-
renoedottimista.Nonavevanofigli,maunostuoloin-
numerevoledi“figliocci”,tuttiamatieseguitiilpiùpos-
sibile.ZiaVincenzaeramoltogenerosa,nelmodopiùsi-
lenziosoenascosto:”Nonsappialadestraquelchefala
sinistra”!EracustodeattentadellaLiggia;nonmelari-
cordocurvaacurareisuoifiori,mapiuttosto,colsuona-
soimportantealzatoversoilgrossofico,orascomparso,
generosissimonellaproduzionedi“mescighe”(fioroni)
oversoilciliegiodiSpagna,oancheversoiduemandor-
li,semprecarichidifrutti.C’eranellaLiggiauntrogolo:
meloricordobrulicantedigiriniesentoancoralavoce
diziavincenzachesiimprovvisava,perme,insegnan-
tedibiologia…Leggeva,ingenere,libriperl’infanziae
soprattuttoilcapolavoromanzonianochetenevasulco-
modino.“Inquestolibroc’ètutto”-diceva.ZiaVincen-
zaeratroppofrettolosaeimpazienteperessereunabra-
vacuoca,maperzioBeppelacosapiùimportanteerala
puntualità,apranzoeacena(mezzogiornoeore19)in
questoziaVincenzaeracronometrica!Eraperòbravis-
simanelprepararelatortadimeleconcannella.Cene
regalavasempresempreuna,pernoi,sulfiniredelleva-
canze...”PerrenderemenotristeilvostroritornoaGe-
nova”diceva.Pensochenonamasselastagioneestiva.
FAMILIAdi Lietta Defferrari
Fede, Tradizione, Arte e Storia
15
Allaprima“burrasca”diceva:“Oramai,l’estè,al’èbellalesta”!ErapiuttostodiffidenteLepia-cevacitareunafrasedell’Otello“Seingannòilpadre,puòingannaretepure”!EraperòfedelissimanelleamicizieLasignoraLinaGlorio,lasignoraMauraGalliano,lasigno-raAnnaGhironlasignorinaLindaGuerzoni,sonostatedaleiamatedasempreefinoall’ultim-nogiornodellasuavita.Ritornosemprecolpensiero,conprofondodolore,agliultimigiornidellasuaesistenza.Nonhomaisentitonessunoragionaresullapropriafinecontantadignitosaserenità.Quandolaspingevoanutrirsi,mirispondeva:“Perché?Sonotuttidilàchemiaspet-tano!Madicevaanche:“Sonocontentadimorired’estate,così,carinipoti,vihotuttiintorno,vicini”.IlsuocolloquiocondonVita,parrocodiallora,èstatodiunaluciditàcommovente.HachiestodirecitarelasuaultimaAveMariainlatino,perchécosìavevasemprepregato.Pensoaleispessissimo,maspecialmenteentrandoinChiesa...Pensoaisuoiocchicolordella“Messagrande”.
ZIA FLORAZiaFloraerabella,soprattuttodentro.Avevauncaratteredolcevolitivoaltempostesso;unafedesaldaeprofonda,unasconfinatafiducianellaDivinaProvvidenza.Findallaprimaadole-scenzacominciavalagiornataconlaMessadellesette,netraevagioiaeforza,lodicevasempre.Amavamoltoibambiniconiqualiavevaun’inesauribilepazienza.Eralaterzadiquattordicifratelli;sapevaguidareipiùpiccoliconfermezzaedallegria;ognimattinascrivevaunoscher-zoso“ordinedelgiorno”,fogliettiaffissiallecameredeifratellinicheleggevanoe...ubbidivano!Avrebbevolutodiventareunamaestrad’asilo.MalaScuolaperMaestregiardiniere,comesidicevaallora,eraaSanRemo…-Troppolontano!-avevadecretatoilnonno.ZiaFloraavevaunabellavoce,(dagiovanesuonavalachitarra).DaleihoimparatotantiInniSacriLaziacucivaecantavaemihainsegnatoadareiclassici“duepunti”,manonsonomaiandataoltre.Hopersotroppoprestolamiamaestradicucito...ZiaFloraavevaunafervidafantasia;raccontavaanoinipotinelunghefiabeinventatedlei,leillustravaeravvivavae immaginiconpochi,cortipastelli,inpiccolescatolegialle:“reclams”dell’OlioSasso.
Mirendocontodiscrivereinmododiscontinuo,mairicordimivengonoincontrocomebrevifascidiluce che penetrano d’improvviso in una stanzabuia...ZiaFloraamavaogniSacraricorrenza,mapredili-gevalafestadelCorpusDomini.Rivedoilcestinocolmodipetali,diginestre,geraniemargherite.Lesuemagreabilissimemani,sceglievano,sicuree nascevano, nel “caruggiu du fundu” (dove leiabitava) e sul nostro portone,lunghe ghirlandedi e cuori profumati ,in onore del passaggio dinostroSignore.Avevo,quiincasa,unlibricinodipreghiere, un piccolo libro speciale. Erano pre-ghierescrittedaziaFlora,sgorgatedalsuocuoreedallasuamenteLepaginettefittedellasuaalta,chiarascrittura,contenevanoumilirichieste,mapiùspesso il “grazie”piùdolceperciòche ilSi-gnoreleavevadonato.Nonletrovopiù...Lecercosempreconaffannoecondolore.ZiaFloraèmortaall’inizio dellaguerra:risentolasuacaravoce:“Diodiclemenza,DioSalvator,Salvatel’ItaliaeRomapelnostrosacrosuol”.
16
Fede, Tradizione, Arte e Storia
Vorreiconfutarecertecritichemosseanoicervesi,peraltrobenevole,da
partedegli immigratisetten-
trionaliemeridionaliquali“sparagnini,tirchi,egoisti...“Noicervesinonsi
amomaistatirazzisti,perché,
comemarinai,appenalasciatoCervoabbiamosemprevissutoinunambie
nteinternazionale.Vogliorac-
contarediversiepisodidicivismodinoicervesi.Leguerre,sisa,producono
solodanniedolori.
Apaceconclusainizial’operadiricostruzionesiamoralechemateriale.Fu
cosìche,appenaappenater-
minatalaguerra,rinacquecontantoentusiasmo,lagloriosasquadradicalc
io“U.S.Cervese”magliaaran-
cione,sponsorizzatadauncervo-torineseconl’immancabile“griffe”delce
rvocornuto.
Asuotempoperdemmolabattagliaper ilnomediS.Bartolomeosulla
stazione ferroviaria:adessosi
trattavadiriportareilComuneaPalazzoMorchio.Certeforzepoliticheso
ttosottogradivanoilComune
centralizzatoaSanBartolomeo:LapopolazionediCervolorivolevanelp
aese.Chiscrive,indirizzòuna
pateticasupplicaall’On.leViale,dioriginecervesechebenevolmenterecep
ìinsiemeatuttelesollecita-
zionidialtricervesieilnostropaeseriebbeilsuogloriosoComune.
Nellospiritodellaricostruzionelapopolazionecapìcheiltempodella“ba
rì”ediDamianochecoisuoi
mulipulivatuttiipozzineridelleabitazionierafinito.Volevamolefogne.
ChihacostruitoCervosuquestacollinettaeragentecapaceedilargheved
ute.Infattituttelestradesono
statecostruiteconpendenzaversoilmaredovedovevasfociaretuttal’acq
uapiovanaraccoltanelledue
principalistrade:ViaRomanaeViaMatteotticheconvergevanonellosca
ricodellafontanellachenoi
cervesidenominavamo“dellaCarlotta”unagentilesignoramadredinume
rosifigli.
Daquestopunto,l’acquasiincanalavainunacloacamassimaaltaoltreun
metro,bencostruitaesfocia-
vainmareinzonaPilone.Oraperfortunanonpiùperchétuttoilliquame
biancoeneroconvergenella
cloacadiS.Bartolomeo.
FucosìchegliabitantidiViaromana,inperfettoaccordo,costruirono,apr
opriespese,lafognacheparti-
vadallacasadiAngeloDellepianefinoaconfluirenelloscaricodellafontane
llaCarlottaequindiinmare.
AquestopuntogliabitantidiCervoalta,lacuipendenzastradalegravitavav
ersoponente,vollerocostrui-
relalorofognaaggiungendosiconquelladiViaRomanaicuiabitanticonc
esserol’attaccogratuito.Iofui
incaricatodiinteressarmene.MirivolsialladittaNovarodiDianoCastello
,giàdatempoimpegnatasul
postoperriparareidannidellaguerraebenvistadallapopolazioneche,co
nfermatalasuaserietàecapa-
cità,costruìtuttalafognaturaerelativiallacciprivatidiCervoaltaversante
ponenteinmanieraimpecca-
bileetuttorafunzionante.Tuttelefamigliedellazonaaderirono,erano22,t
uttemipagaronoincontanti
iconticheiopresentailoro.Tuttimenouno,cheahimènoneradicervo.Ges
tivaunapiccolaattività-indu-
strialeesiattaccòdinotte.Lapopolazioneloseppeecongrandeclasselope
rdonò.Consegnaituttiiconti
al segretario del Comune
di San Bartolomeo, dove
dovrebbero essere ancora
conservati.Anche la popolazione che
gravitavasuviaMatteotti,
costruìlafognaturaapro-
priespese.Così il civismodeicervesi
offrìgratuitamentealpro-
priopaeselefognecheser-
vivanol’80%degliutenti.
Qualcheannodopo,conil
contributodelloStatoedel
finalmente libero comune
di Cervo, veniva comple-
tata l’opera che è tuttora
funzionante.
CERVO... BRAVA GENTEdi Pippo Cordone
17
Riflessioni
ScriveilCardinalMartini:“L’attivitàcatechisticadeveser-virsidiparoleedisegnicomprensibiliagliuominid’oggiedesigeunafortecapacitàdialogica”.Risultadunquefacilecogliereilmotivodellaformateatra-leche,conparoleemimica,introduceinundinamismodirelazione,coinvolgegliattorianchenellalorocorporeità,provocagli spettatoriaprendereposizione, tendeaqueldialogocostruttivosenzailqualenonpuòdarsiveracate-chesi.CondividopienamenteleaffermazionidelCardinalMarti-ni,miconsolanoemiconfermanochetuttolosforzoope-ratoinquestadirezioneneglianni,proponendoairagazziletturemimate,drammatizzazionisuifattiesulleparabo-ledelVangelo,abbiaavutolasuaefficacia.Forseèpiùimpegnativoedifficiledagestire,maquandoiragazzisicalanonelruolodelpersonaggio,colgonomegliolapregnanzadelmessaggio,chemiauguro,asuotempo,possadarefruttipositivi.Inquestianniqualcosasièfatto,matantissimoancorasipuòfarepertrasmettereinformaaccessibile,caldaecoin-volgenteilVangelodiGesù.In preparazione alla Settimana Santa coi ragazzi abbia-molettoecommentatolaPassionediGesùanalizzandoilmessaggioneisuoicontenutireligiosi,moraliesociali.Lamessainscenasaràvolutamentepo-vera,breve,essenziale,tenendobenpresentelefinalitàevangeliche,catechisticheededucative:• AnnunciareilVangelonellasuaconcretezzaedattualità;• Provocareintutti,partecipantiattoriespettatori,ildesideriodirevisionedivita;• RisvegliareneibambinienellefamiglielaricercadiDio;• Favorireesollecitarel’incontrod’amoreconlapersonadiGesùCristoattraversolasuaParola.
LA DRAMMATIZZAZIONE:un’efficace metodologia per interiorizzare i contenutidi Iose Cha
La Sacra rappresentazione della Passione di Gesù da parte dei ragazzi del Catechismo
18
Ilmotivopercuinonriusciamoadaccettareipacs,osimilia,comenuovafi
guragiuridicanonè
etico,mapolitico.
Nondiciamo:leconvivenzesonocontrolamoralecattolicaequindisiamoc
ontrariariconoscer-
legiuridicamente.Diciamoinvece:leconvivenzesonorischioseperilben
edellasocietàeper
questosiamocontrariaunalorolegalizzazione.Perchériteniamocheunr
iconoscimentogiuri-
dicodelleconvivenzesiacontrarioalbenedellasocietàitaliana?Perchéun
talericonoscimento
diminuisceedeformalaposizionedellafamiglianelsistemasociale.Ilragi
onamentoprocedein
questomodo:lafamigliasvolgeunafunzionepreziosaedelicatanellacost
ruzionedelbenessere
dellasocietà.Qualsiasisceltacheindeboliscaquest
afunzioneèpericolosaevasoppesataconattenzione.Ora,
lasceltadilegalizzareleunionidifattocollocalafamigliainunacondizio
nedioggettivadebo-
lezza.Attenti,quindi;c’èilrischioditagliar
eilramosucuisiamoseduti.Vediamoseilragionamento
fila.Lafamigliarisponde,nellanostrasoc
ietà,aunafunzioneprimaria:quelladellaprocreazione,del
mantenimentoedellafondamentaleeducazionedeifigli.Naturalmente,laf
amigliasvolgeanche
altrefunzionia livelloaffettivo,culturaleoeconomico;maquesta(quella
dellagenerazionee
dell’educazionedeifigli)èunafunzionesquisitamentesocialechelafamig
liasvolge;dalmodo
incuiquestafunzionevienesvoltadipendeingranparteilbenesseredellas
ocietàeilsuostesso
futuro.Chisisposaassumedeidoveriedelleresponsabilitàchenonsono
affattoleggerimache
permettonoallafamigliadisvolgereilsuocompitonellasocietà.
Questoèilmotivopercuilaleggechiedeunacertastabilitàdellafamiglia:
riconosceildivorzio,
certo,maloratificasolodopolaverificadialcunecondizionipostedallegis
latore.LoStatocerca
direnderestabilelafamiglianonpermotivieticimaperchériconosceche
ilpropriobenessere
dipende(anche)dalbuonfunzionamentodell’istitutofamiliare.Giàorala
famigliaèevidente-
menteincrisiequestacrisièpagataacaroprezzodallasocietà.Seifigli
cresconopiùinsicuri
eaggressivièperchénonhannoallespallelasicurezzaaffettivaesociale
dellalorofamiglia.Il
disagioènotevole:anzituttoperloro,ifigli,maancheperlasocietànels
uocomplesso.Nonè
maistatofacile,nelmondomoderno,superarelacrisidell’adolescenza,imp
arareadaccettarese
stessi,entrareinrapportofiduciosoeleale,dicollaborazioneconglialtri.
Maquestopassaggio
diventaancorapiùdifficileseunragazzononsisentesicuroaffettivamen
te:setemecheisuoi
genitorisipossanodividere,seimmaginadidoverfarelaspolatraungen
itoreel’altro,senon
saqualeatteggiamentotenereneiconfrontidiciascunoenonèsicurod
ell’atteggiamentodei
genitorineisuoiconfronti.
Èunprezzoaltissimocheigiovanisonocostrettiapagare.
Nonècertamenteestraneoaquestasituazioneilfattocheigiovani-cidico
no-vedonoilfuturo
piùcontimorecheconsperanza.Enonèsoloperlaprecarietàdellavor
o;èperlaprecarietà
affettivachenondàlorochepoche,incertesperanzediessereveramente
accettatieamatiper
sempre.Lasofferenzachesipagaperquestas
ituazioneèanzituttopersonale,maèanchesocialeperché
questainsicurezzagenerapauraesospetto,quindidiffidenzaeaggressività
;rendeirapporticon
glialtriproblematici,nonsereni;rischiadifarpercepirelapresenzadeglia
ltricomeunpericolo
anzichécomeunaricchezza.Ora,sesidelineaunafiguragiuridicadeipa
cs(osimilia)inevita-
bilmentesi lede laposizioneche la famigliahaogginelsistemagiuridico
italiano.Famigliae
pacssonoalternativi(o...o....)equestaalternativavienepropostaaigiov
ani.Piùomenocosì:
«Haidavantiatelavita:scegliliberamentesevuoiimpegnartinelvinco
lofamiliareosevuoi
SOCIETÀ IPOCRITA SE INDEBOLISCE LA FAMIGLIA
di Luciano Monari (Vescovo di Brescia)
«Attenti, quindi, alla scelta di legalizzare le unioni di fatto:
c’è il rischio di tagliare il ramo su cui siamo seduti»
Riflessioni
19
unirtisenzaimpegnocoltuopart-ner; per me, società, questa scel-ta è indifferente; ti tratterò nellostesso modo qualunque strada tupreferisca».Una simile alternativaè socialmente distruttiva perchécontiene surrettiziamente un ra-gionamento del tipo: «Se non seisciocco,scegliipacs:avrailestessegaranzie della famiglia e non do-vraisubirneivincoli».Selasocietàconsidera la famiglia un bene perla società (e cioè concretamenteun “meglio”) deve evidentementefavorirla;senonlafavorisce,devesaperechenepagheràilprezzo.Èunprezzoilcuipagamentosembralontanoneltempo,esoprattuttoèunprezzochepagherannoglialtri(ifiglieifiglideifigli);perciòap-parepreferibile,dalpuntodivistapersonale,scegliereinquestadire-zione. Ma non possiamo illuderciche questo possa avvenire senzadelleconseguenzesociali,cioèsen-zadellerealisofferenze.Unadelleleggidell’economiadicechelamonetapeggiorecaccialamigliore;nonsoseesistaunaanalogaleggedellasociologiapercuil’istituzionepiùfacile(ipacs)caccerebbequellapiùdifficile(lafamiglia).Masembralogicoe, inognimodo,nonvorreidoververificareilfunzionamentodiquesta legge.Obiezione:di fattoesistononumeroseconvivenzeenonsipuòfareamenodiprenderneatto.Questeconvivenzenonsonofamigliemasvolgonopurealcunefunzionisociali(sostegnoreciproco,integrazioneaffettiva,avolteanchelaprocreazione).Dobbiamofarfintadiniente?Oilbenedellasocietàsuggeriscecheancheaquesteunionivenganogarantitealcuneprotezionisociali?
Seilproblemaèquellodioffrirecertegaranzieancheachinonselasentedicostituireunafamiglia,lastradaesisteedèquelladeldirittodellapersona.Sipossonofareleggichegaranti-scanoallepersonequestooqueldirittochesiritienenecessario(outile)perloro.Peresempio:aigenitorinonsposatisiriconosconodiritti-doverianaloghiaquellichehannoigenitorisposati;ocasisimili.Macostituireperquestounanuovafiguragiuridica(unioneliberadiadul-ti)nonènecessario.Eselosiritienenecessariononèpergarantirecertidiritti(chepossonoes-seregarantitialtrimenti)maproprioperchésivuolecollocareaccantoallafamigliaunafiguragiuridicaalternativa.Certo,èpossibilesceglierequalsiasialternativa.Maessendobenconsapevolideglieffettichelenostresceltehanno.Sarebbestupidopensarecheunascelta,qualechesia,nonabbiaconseguenze.Eamesembraevidentecheunadiminuzionedelprimatodellafamigliaporterebbe(forse)aunaccentuarsidelproblemademografico,ma(certo)aunaggravarsidellacrisieducativadellenuovegenerazioni.Rischiamodiessereunasocietàipocrita,chesiscandalizzaperglieffettidellesuesceltemanonvuoleconfessarediavereprovocatoessastessaquestieffettienonac-cettadimettereindiscussionelesuescelte.Unproverbiovecchioinsegnavache«nonsipuòvolere labottepienae lamoglieubriaca».Traduzione:nonsipuòvolereunavitapersonaleliberadaognivincoloenellostessotemposperarechelasocietàsiaordinataesolidale;nonsipuòvolerelasicurezzachevienedalsensodiresponsabilitàdiciascunoenellostessotempopretenderelalicenzachevienedalnonvolerevincoloalcuno.
(C)Avvenire,10-2-2007
Riflessioni
20
Riflessioni
NEL TEMPO DEL CERCHIO... IL RACCONTO DI UNA STORIA VERA
di Bianca Debernardi
ConAdria, l’insegnantedireligione,oggiabbiamoraccontatounastoria
veraGesùe i
suoidiscepoli,cioègliamicicheloseguonodatantotempo,sonoincamm
inoversoGe-
rusalemme,lacittàpiùgrandeeimportantedelloropaese.Primadiarrivar
e,Gesùsifer-
mavicinoaunpiccolovillaggio,chiamaduediscepoliediceloro:«Entrat
enelvillaggio
etroverete,legatiaunalbero,un’asinaconilsuopiccolo.Slegatelieport
ateliqui».«E
sequalcunoprotesta?»chiedonoidiscepoli.Gesùrisponde:«Ditecosì:è
ilSignoreche
nehabisogno,mapoilirimandaindietrosubito».Idiscepolivanno,slegan
ogliasinieli
portanofuoridalpaese.Sull’asinellomettonocomesellailoromantelli,G
esùvisaleso-
praeilviaggioriprende.SullastradacheportaaGerusalemmec’èunagra
nfollaperché
èvicinaunafestaimportanteemoltivoglionotrascorrerlanellacapitale.Ge
sùavanzasul
suopiccoloasino.C’èchiloriconosceerivolgealuileparolediunanticoc
antochedice:
«BenedettocoluichevienenelnomedelSignore!».Moltisitolgonoimant
ellielistendo-
nosullastrada,altritaglianodaglialberifoglieeramielimettonointerraa
formarecome
untappeto.Sonogestidiaccoglienzachedimostranorispetto,gestichesi
fannoquando
arrivaunre.MachestranoreèGesù!Nonvanemmenoacavallo,siaccont
entadiunasi-
nopiccolinoeperdipiùnonsuo.Nonha
unesercito,nonèarmato,nonhadenaro
enonpossiedeneppureunacasa!Eppure
quandoGesùentrainGerusalemme,tut-
ta la città è in agitazione. La gentechie-
deainuoviarrivati:«Machièquell’uomo
sull’asino?».Lafollarisponde:«ÈGesùdi
Nazaret!Ilprofeta!L’uomodiDio!».
Abbiamochiestoaibimbidirappresentare
lescenedelraccontoattraversoildisegno
e abbiamo avuto delle piacevoli sorprese
chevogliamocondividere.
La domenica delle Palme vista dai bambini della scuola dell’infanzia
di Cervo dopo il racconto tratto dal Vangelo di Matteo (21, 1-11)
Attualità
21
Comenoncondividereimmaginidiscorcicosìsuggestividelnostroamatoemeravigliosoborgo,doveac-cantoallabellezzadelluogo,trasparel’arteelapassionedelfotografo,sicuramenteinnamoratodiCervo!Queste“preziosità”lehoricevutedall’amicoBrunoBairdicheharicercatoefotografatoangoliparticolaridelcentrostoricoquando,intempodifioritura,lebouganville,orarampicantiependule,oraraccolteinordinaticespugli,valorizzanoancorpiù,conlelorointensemacchiedicolorfuxia,ilborgoantico.Aquestopuntodovreiappellarmiallaconsulenzadiunagronomoperspiegarecomelanostraterrasiaunhabitatparticolarmentefavorevoleallacrescitaesviluppodiquestirampicanti!A lumedinaso, salvosmentite,dicochesonopianteche hannobisognodimolto soleediun luogoventilato,ingredientidavverotipicidelnostroclima!BastipensareallepiantesullaViaAurelia,all’altezzadiVilladellerose,che,senzaalcunapretesa,continuanoavegetareancheconleradicisottol’asfalto.Comelamaggiorpartedellepianteadoranouna”messainpiegacontaglio”gradita,perquestoarbusto,nelperiodoautunnale,ealtrononchiedonosenonlaclemenzadiinverninontropporigidi.Maora“bandoalleciance”…lasciamotuttoilmeritatospazioatantameraviglia!
BOUGANVILLE A CERVOdi Lina Cha
22
Attualità
Credocheperspiegareinbreveedinmanieraefficacelospiritoconcuiè
nata,operaecresce
lagiovaneformazionedelcorodiCervononcisianoparolemiglioridique
lledelnostroamato
PapaGiovanniPaoloIInellesueindicazioniperlaLiturgiacantata:
(...) “Nelle formesuggeritedallasaggezzapastoraleedagliusi locali inar
moniacon lenorme
liturgiche,bisognaassicurareallacelebrazionequelcaratterefestosoches’a
ddicealgiornocom-
memorativodellarisurrezionedelSignore.Atalescopoèimportantededica
reattenzionealcanto
dell’assemblea,poichéessoèparticolarmenteadattoaesprimerelagioiad
elcuore,sottolineala
solennitàefavoriscelacondivisionedell’unicafedeedelmedesimoamore”
(...)GiovanniPaoloII
IlcorodiCervonascedall’entusiasmodiungruppodimammegiovanidi
Cervochehannonel-
lostessotempoispiratoeaccoltolapropostadiformareuncorochepot
esseguidareilcanto
dell’assembleadeifedelidurantelecelebrazionipiùsolennidell’Annolitu
rgico.Unaformazio-
nequindiilcuiservizioprincipaleèaggregarel’assembleatuttanell’espres
sionemusicaledella
spiritualità,dellameditazione,dellapreghieragioiosaecontemplativa.Ed
inquest’otticaviene
operatalasceltadeicantichetuttelesettimaneconcurapassioneedentu
siasmovengonopre-
parati;siattingeaicantiliturgicichevengonoeseguitiintuttaItaliaeche
permettonoquindi,
atuttiifedeli,ancheturisti,dipartecipareallapreghieracantatadurante
lacelebrazionedella
SantaMessa.Oltreaquesticantilacoralesiadoperapermantenerevival
atradizionedelcanto
gregoriano,perquantononsiaimpresasempliceaffrontareuntalereper
torioconilrispettoe
cheglicompete.
Oltreallefinalitàlegateallapartecipazioneallefunzionimipiacesottolinea
reancordipiùlospi-
ritocomunitariocheanimaecheanimeràsempreilserviziocheabbiamoin
trapreso,eperfarlo
mirimettoalleparoledichilamusicalafa,comeme,ancheperprofession
e:
“Ilcoroècomeunostrumento,dicuilesingolevoci–lepersone–sono
delleparti.Ununico
strumentodunque,enonlasemplicesommatoriadellediversevoci.Ovvero
qualcosadipiùdella
sommadellepartichelocompongono,dellasommadellevoci.Ilcoroc’ès
ec’èquestoqualcosa
dipiù,sesicomportacomeununicum.Sec’èinqualchemodounordineint
erno,enonlacasua-
leaggregazionedellevocidiciascuno”.(M°SimoneFaraoni)
Cosìcomeinuncoroelesingolevoci,ognunaconilsuotimbroparticola
re,ognunaconlasua
estensione,ognunaconilsuocolore,anchelacomunità,laChiesa,èlostru
mento,eifedelisono
lesingolevoci,,ognunoconilsuotalentoparticolare,ognunoconilsuoc
arattere,ognunocon
lesueparticolaiattitudini;cosìcomeognicantoèilrisultatodeisingolich
esiunisconoedanno
vitaadunrisultatomusicalenuovo,cosìqualsiasiattivitàoiniziativadella
comunitànasceecre-
scegrazieallaricchezzarisultatodeisingolicontributi.Quindianchenell’
esperienzadelcorosi
faesperienzadicomunità,diChiesa,dicorpoemembra.
Perquantomiriguardasonofelicedipotermetterelamiaprofessionalità
aserviziodellamia
comunitàeapprofittoperringraziaretuttiicoristielecoriste…eliringrazi
oprincipalmentenon
perchésonopresentialleprove,perchésonoligialdovereestudianolapa
rteoperchésaranno
presentiepuntualiallecelebrazioni,perchétuttoquestofapartedellasce
ltacheognunodinoi
hacompiutoinpienalibertàeautonomia;liringraziopersonalmenteesing
olarmenteperilloro
entusiasmo,perlavogliadianimarequestacomunità,perl’impegnoched
edicanoall’educazio-
nedeilorofiglieallacreazionediunambientechepossatrasmettereivalo
riportantiperunfu-
turosereno,chepossavederequestifiglidioggidiventaregenitori,coristi
,animatori,educatori
(echilosachenonciscappiancheunsacerdote)didomani,inunacomuni
tàdovesisentiranno
acasaedallaqualeattingerannolalinfaperpotertestimoniareivaloridelV
angelo….Perquesto
liringrazio…Lacomunitàhabisognodelcontribut
oditutti,cosìesortochièamantedelcantoadaggregarsial
LA CORALE PARROCCHIALE: COME E PERCHÈ
di Linda Gaglianone
Un momento delle prove dicanto in preparazione allaSanta Messa solenne di Pasqua
Linda Gaglianone e Alex Boero
23
AttualitàpiùprestoallacoraleperpreparareadoverelacelebrazionedellaSantaMessadiSanGiovanni.MipiaceconcluderequestointerventoconleparolediDavidMariaTuroldo,perchélaprimavoltache leho lettehopensatocheesprimesseroallaperfezioneciòchesento, spero,vivo,quandocantoequandovedoicoristioibambinioifedelisedutinellepanchesorridereoemo-zionarsimentrepreganocantando.“Nullac’èpiùnobiledelcanto,virtùsalvatricediumanità.Perquestoquandounpopolocantac’èdasperareancora.Nullafondeanimiecaratteriquantouncoro,quandoèverocoro;quantosentirsicomponentidiuncoro,alloral’appuntamento,ilritrovarsieilsentirsipresenzaneces-sariaacantare,ècomeunconvenirediinnamorati.Allorailsacrificiodiventaspontaneagioiaestimapervivere!Ilcantocimostraunarealtàchemeritadiesseredesiderata,cimostranoistessicomedovremmoesserese fossimomeritevolidelmondo.Lavoceumana,elevatanelcanto,creal’occasionedisciogliereperunistanteicatenaccidell’universo,permettendocidiscorgereunframmentodiciòchenascondono:unlampodell’ineffabile.”DavidMariaTuroldo
Attualità
24
PerchélaConfraternitadiSantaCaterinad’Alessandriahaavutocomepri
moobiettivoquellodi
realizzaredeiprogettilegatialsimbolodella“Croce”?
E’stataunadecisionepresainsiemedaicomponentichefannopartedella
ConfraternitadiS.C.
daAlessandriaperrenderevisibilemaggiormenteilsimbolochepereccell
enzaraffigurailCri-
stianesimo:“laCroce”.Abbiamoiniziatoquestopercorsoprogettandoeco
struendol’imponente
crocepostasulpiazzaledellaChiesadiS.Nicola,successivamentesièass
emblataquelladepo-
stanellaChiesadiS.Bernardoeperultimasièrestaurataquellavolutadai
nostriVecchiCervesi
sullapiazzadellaChiesadiS.GiovanniBattista.Occuparsidiquestetrecr
ocièstataunaespe-
rienzachehapermessoaiconfratelliditrascorreremoltesereinsiemecon
dividendodeibeimo-
mentiincuitutti,inbaseallapropriaesperienza,hannocollaboratoper
lamiglioreriuscitadi
taliopere.Lacostruzionediquestestruttureinlegnoèstataanimatadal
desideriodiricordare
ColuichecihadimostratoilsuoAmoreeindicatoqualepuòessereilperco
rsochesipuòintra-
prenderecongioiaeserenità.
Ilmomentostoricochelanostrasocietàstaattraversandoècaratterizzatod
aunaambiguamora-
litàchevienespessoconfusaconlalaicitàdovetuttovienegiustificatoinn
omedel“progresso”.
Ciòhacreatoconfusionesiaincampopoliticochereligiosoatalpuntoche
nonsireagiscepiùdi
fronteaquellerichiesteespressedapartedicertepersoneogruppireligios
ichenonhannonien-
teincomuneconlastoriadellanostraculturaedelnostrocredo.Ilrischioè
chesistravolganoo
diminuiscanoicapisaldidellanostrareligionecomeilS.Natale,laCroce,
ecc.,riducendoiltut-
toadunconcettodilibertàdeipopoli.Ilrisultatoè,comedicevanoinostr
ivecchi,mescolareil
Sacroconilprofano!
Noicristianiabbiamodimenticatol’insegnamentodiGesù:“dateaCesareq
uelcheèdiCesaree
aDioquellocheèdiDio”.Infattinonsièvistaunarispostaincisivaindife
sadelsimbolocheci
contraddistingue:“laCroce”.Questodimostracomesonofinitineldiment
icatoioqueivaloriche
sonostatiperinostripadriilmotoretrainantechedavalorosperanzaefo
rzapermigliorarela
societàcristiana.
Noioggidobbiamoravvivarequestiprincipichecihannotramandatocong
ioiaefiduciainostri
predecessoririprendendoilcultodell’adorazionedellaCrocecomemome
ntodiraccoglimento,
disilenzioemeditazioneperrecuperareilnostrorapportoconDio.Questo
percorsoèindispen-
sabileperrinforzareilnostropensierospiritualeaffinchéfiduciosidelleno
streradicipossiamo
darneunacontinuità.
InoltrecomeConfraternitaabbracciamociòchecivienetramandatodaL
ucanelversetto9.23
“Sequalcunovuolveniredietrodime,rinneghisestesso,prendalasuacr
oceognigiornoemi
segua”.Inquestafraseèracchiusolospirito
divitachecontraddistingueuncristianoeancorpiùun
confratello:rinnegaresestessialrisvegliodelmattino,reprimereilproprio
egolimitandolonel-
lasuasuperbiaenutrendoloconamoreneldonarealprossimosenzaaspet
tarsinullaincambio.
RiceveregioianeldenunciarelapropriaappartenenzaaCristochecidaco
raggioesperanzanel
futuro.Lanostraprotettrice,SantaCaterina
daAlessandria,èperlaConfraternitaunesempiodifer-
mezzaedeterminazione,infattilastoriacitramandacheinoccasionediun
agrandecelebrazione
sacrificaleaglideivolutadall’imperatore,sirifiutòdiaderireeavrebbecos
ìapostrofatoilsovra-
no:“Perchévuoiperderequestafollaconilcultodeglidei?Imparaacono
scereDiocreatoredel
mondoesuoFiglioGesùCristocheconlacrocehaliberatoilmondodall’i
nferno”.
AuspichiamochelavisionedelleCrociposteinpuntiparticolarmentesugge
stividelnostropaese
siaun’occasionepernoieperitantivisitatoridiammirarelosplendorepae
saggisticorivolgendo
unpensieroalCreatoreperunringraziamentoeunaeventualepreghiera.
CONFRATERNITA DI S. CATERINA D’ALESSANDRIAun impegno nella Comunità Parrocchiale
a cura del Priore Lino Macrì
Attualità
25
La posa della Croce a S. Nicola
La benedizione della Croce durantela stazione della Via Crucis
Osservatori attenti alle manovre di posa
Attualità
26
IL PARCO COMUNALE DEL CIAPÀ:il giardino di tutti, un polmone di verde che respira alle spalle del Borgo
Attornoall’anticonucleourbanodiCervo,siestendeunazonacollinareco
npineteeuliveti,in
unpaesaggiocaratterizzatodaitipicimurettiaseccodovesipossonoosser
vareantiche“casel-
le”,costruzioniinpietracheservivanountempocomedepositodiattrezzia
gricoliecostituiva-
nounsicuroriparopericontadiniincasodimaltempo.QuellodiCervoè
certamentel’entro-
terrapiùsuggestivoeincontaminatodelGolfodianese.
Adimpreziosirequestoscenariopittorescoèil“ParcoComunalediCiapà”,
spazioverdedicirca
2ettariditerrenosituatoaestdelcentrostoricodelborgoanticodiCervo:u
necomuseoacielo
aperto,ilgiardinoditutti,lametaambitaeconosciutadagliamantidellan
atura.
Recuperatodalle sterpaglie , dopoun incendio che lodevastòametàde
gli anni ’70, grazie
all’operadivolontariatoditanticervesiesoprattuttodeglialunni,genito
rieinsegnantidella
Scuolaelementare“ANTONIOFERRARI”diCervo,oggiilParcooffreaiv
isitatori,splendide
pianteadaltofusto,fioritipicidellamacchiamediterranea,orchideeselvati
che,piantearoma-
ticheeofficinalidaiprofumiirresistibili,ampipanoramimozzafiatoapicc
osulmaredelPor-
teghettoescenaripiùampiedistesisulGolfodelladeadianafinoaldecliv
iodiCapoBerta.
NelcorsodegliannilafattivacollaborazionetraScuolaeComunehatrasfor
matoilParcoinun
centrodiEducazioneambientaleattraversoilprogetto“Piccolifioricresco
no”chedaoltreun
decennioattivainiziativedidattichevolteafarconoscereedapprezzareil
territoriopromuo-
vendoneglialunnidituttoilComprensoriodianesecheaderisconoall’inizia
tiva,comportamenti
responsabiliecriticineiconfrontidellasostenibilitàambientale.
Ognianno,ilProgetto“PiccoliFioricrescono”cartadeiprincipidelParco,po
rgemessagginuovi
che,neltempo,hannofocalizzatol’attenzionesu:
• Lefasce”,antichimonumentidellanostraculturaconitipicimurettias
ecco,pietreviveche
parlanodellastoriadiunpopolotenace;
• Lepiantearomaticheedofficinali,saporidellacucinamediterraneaeant
ichirimedinaturali
perlasalute;• Ifioritipici,fossiliviventidellanos
trasplendidaflora;
• Glialberidanondimenticare,perchérischianodiestinguersi;
• L’eternoulivo,ecodiantichimestieri,cassadi risonanzadifiliereecon
omicheriassumibili
nellatramadensadell’olio;
• l’acquaelerisorseidrogeologichedelterritorio;
DavverobenspesesonostateleenergieelerisorsecheilComunediCervoh
aimpiegatonell’at-
tuazionediunpianodieducazioneambientalechemetteinrelazionel’att
enzioneallanatura
elostudiodelletraccestorichedelterritorio.
Sullabasediquantogiàcostruitosidovrebbeprocedeream-
pliando i percorsi realizzati,elaborando una proposta inte-
gratadicomunicazione eanimazionedel territorioche in-
cludecategorienuovenellapromozioneeconomico-culturale
esocialedelluogoconparticolareriferimentoaglioperatori
etecnicidell’ospitalità.
Occorretesaurizzarelericchezzadelterritorio,spostandoil
mareallacollina,lasalsedinealleradicidegliulivi,perimple-
mentare le risorse economiche,attraverso risposte concrete
allacrescenteschieradiquegliospitichechiedonoalternati-
veall’affollamentodellacosta.
IlCiapà,mondodiessenze,diarbusti,diulivicentenari,luo-
go incui lanaturasi incontraconilinguaggidell’arte,può
essereconsideratounatelieracieloapertodacontinuarea
valorizzare,proteggereecurare,raccogliendoquellacheèla
vocazionediunanicchiaterritorialesplendidaperrisorseve-
getaliemicroclima.
di Lina Cha
Cervo è... Un tuffo nell’azzurro del mare e... nel verde della collina
Attualità
28
L’idea di un ComuneUnico in Valle Steria per Cervo San
Bartolomeo alMare e Villa Faraldiè una proposta del neo
elettoprimocittadinoDiegoDiviziadellaclasse2^Mediadi
SanBartolomeoalMarecheora,dovràconfrontarsiconben
treSindaci:AdrianoRagni,GianPaoloGiordanoeGiacomo
Chiappori.I206elettori delle9classidiScuo
lamediae dellequinte
diCervoeSanBartolomeoalMare,hannovotatogiovedì25
marzoscegliendotraquattroagguerritiepreparatissimican-
didati:AldoCollaku,DiegoDivizia,LuisaRossiCassanieFi-
lippoMartini.Iquattrocapolistahannosostenuto
un’impegnativa“campa-
gnaelettoralecontantodiprogramma,sloganesantini...
Azzeccatiancheiloromotti:
Listan°4:“PerlaScuola...oltrelascuola:igermoglidioggisonoifruttidid
omani”
Listan°3:“Ilnostroimpegnofaladifferenza”
Listan°2:“UnitiperlaValleSteria”
Listan°1:“Perinnovarebisognacambiare”
E’stataperglialunniunasignificativaesperienzadicittadinanzaattivaep
artecipatachelihacoinvolti
attraversoassembleediplesso,discussioniedibattitiinclasse.
DaiProgrammipresentatisievincecomeigiovaniamministratoriabbiano
leideechiareevogliadiim-
pegnarsiseriamenteoccupandosi,comeprevedel’art.3delRegolamentoC
CR,di:
• Politicaambientaleeterritorio
• Scuola-culturaespettacolo
• Sport,tempoliberoegiochi
• Saluteesicurezza
• CollaborazioneconEntiedAssociazionipresentisulterritorioeconl’Unice
f
Traletanteproposteespresseneiprogrammibalzaall’attenzioneilrifer
imentoallerisorsedelnostro
pianetachedevono“bastare”ancheallefuturegenerazioni,quindiemerg
elanecessitàdipromuovere
ilrisparmioenergeticoattraversoprimadituttouncorrettocomportam
entoedanchel’interventoa
scuoladiespertiinmateria.
Curiosalaricercatoponomasticapropostaperconoscere,inrelazioneall
adenominazionedellavia,il
personaggio o l’evento legato
alla scelta del nome da parte
delle Amministrazioni Comu-
nali.Edinfinelacollaborazionecon
EntiedAssociazioniperporta-
re avanti progetti interessanti
già in corso come Safety Sco-
ol- a scuola di sicurezza con-
dottodaWalterGranerimilite
dellaCroced’OrodiCervocon
ilpatrociniodelComunediSan
BartolomeoalMare.
Nonrestacheaugurare,alneo
sindaco e all’intera Ammini-
strazione delCCRdeiragazzi,
buonlavoro!
ELETTO IL SINDACO DEL CCR DELLA VALLE STERIA
di Lina Cha
Si festeggia il neo-eletto sindaco
La stretta di mano fra due dei candidati
Attualità
29
13 febbraio 2010Untimidosolesbucadallenuvoleregalandounpomeriggiopiacevoleperstareall’aperto.Sonoledueeunquarto;traunarisataeunamanciatadicoriandolimischiatiallafarina(ahimè!!!!!)lemamme,Iose,LindainsiemeaimiticieducatoridiCervoeSanBartolomeo(cheormaihannosurclassato“Puccio”),sistemanoledecorazionielepentolacceinoccasionedelcarnevale.Tuttoèprontoealletresidàilviaallafesta...Sfilanomascherecoloratissime,costumifantasiosifruttodiun’ottimacollaborazionetramammeefigli...Manoementeedeccounfeliceconnubiochemetteinbellamostrailmassimodellacreatività.Unospettacolomozzafiato;ibambinientusiastiedivertitisfoggianoilorobellissimicostumi;tantefati-ne,principesse,personaggideicartonianimati..insommadituttoedipiù..Perqualcheora,dietroadunamaschera,tuttisisentonoimportantiegareggianoadinterpretarealme-glioillororuoloChedirepoidellepentolacce.Unaveralibidinepermammeebambinichecontantoentusiasmohannopartecipatoanimatamenteallaritualescena.Eccoipiccolichebrandisconoibastonipercolpire,decisi,itropporesistenti involucridicartaneltentativodi aprireunabrecciacheliberinell’arialeallettantisorprese!Efinalmenteunapioggiadicoriandoli,dolcettiecaramellee,anchefarina,investelemascheri-ne.Imbiancati,comepescioliniprontiperlapadella,ipiccolinonsiarrendono,siprecipitano,corrono,raccolgonoapiùnonpossodolciecaramelle.Unriccobottinopertutti,conditoancoradatantedeliziepreparate, concomprovataartepasticcera,dallemanined’orodellemammechesi sonosbizzarriteacucinare:bugieallamarmellata,allanutella,torte,pizze...Unadeliziaperilpalato...dipiccoliegrandi.Quandotuttisonobenrifocillati,entranoinazioneglianimatorichecontantapassionesisonopreparatiperproporregiochinuovieentusiasmantiperintrattenereancorailgruppoeconcludereilpomeriggioinbellezza…tuttiallaSantaMessa!
Una grande giornata grazie all’impegnodi unmiticoSTAFF.
TEMPO DI CARNEVALEdi Veronica Raimondo
A carnevale ogni scherzo vale... però... non vale!!! Gridano in coro le mascherine! Ma perchè? Perchè, perchè, perchè...“La pentolaccia birichina ci ha imbrattati di farina”
3030
Eventi Culturali
MUSEO ETNOGRAFICO “FRANCO FERRERO”
a cura del Sindaco Gianpaolo Giordano
Unsaluto e un calorosobenvenuto a tutti inmodo
particolare alla famiglia dell’amicoFranco Ferrero,
allaSignoraLucianaallafigliaLaraalgenero.
Vorreiiniziarelamiabreveriflessioneconunacita-
zioneche,mipare,siaintonataallacircostanza.
“Sevuoiessereuniversale-dicevaBalzac-parladel
tuopaese”.Francononerasolouncervesed’ado
zioneerauncer-
veseveroedhaseguitoallaletteraquantoBalzacdi-
ceva.Il nostro è un piccolo territorio, un
paese arroccato
sullacollina,chesiaffacciasulmare,unpaesedima-
rinaiecontadini,dovetuttihannosvoltoillorolavoro
confatica,siasolcandoimarichelavorandolaterra,
tanto che il loro operare i loro strumenti sono stati
raccolticonpassionecertosinadall’amicoFranco,inquestomuseoetnografi
co.
Oggettiedocumentichericordanolanostraciviltàilnostroviveremistofr
amareecampagna,naviganti
econtadini,quellochenoieravamo40/50annifa.
Oggisiintitolaquestomuseoallapersonachelohafortementevoluto,all’
ideatore,alfondatore,alvero
esecutoremateriale:FrancoFERRERO.
Questopiccolomuseoraccontaepreservalastoriadeiluoghi.
Nell’epocadellaculturaplanetaria,globalizzata,quandononèpiùnecess
arioraccogliereneipochicen-
tridelsaperedellecittà,grandibibliotecheegrandimuseienciclopedici,
perchéquestocompitoèsvol-
todalleretidi informazionetelematica,cheportanoa
casatutteleconoscenzedelpianeta;diventainvecein-
dispensabilericonoscereeapprofondirelediversitàele
specificitàdeisingolipaesieanchedelleminimestorie
culturali:presentarecioèneiluoghi,neicontesti,neipa-
esaggidovesononatiibeniculturalicheadessiappar-
tengono,presentarliinpiccolimuseichepermettonodi
rivivereinostriluoghi..
Edèprecorrendoitempichel’amicoFrancoavevaintu-
itol’importanzadelmuseolocale.
ConcludodicendochericordareFrancoèdifficile
ecomplessopertutteleattivitàallequalisiède-
dicato:giornalistascrittore,fotografo...Perlasua
personalitàecletticariccadipassione.
Francoamavatuttoquellochefaceva,consempli-
citàelinearità,eraunartista.
Dal discorso introduttivo della cerimonia di intitolazione del Museo Etnografico
31
Benedizione delle Famiglie
Il Signore Risorto porti serenità e pace alle nostre Famiglie.
venerdì 9 aprile: viaMarconi, p. Vittorio Em., Sal. al Ba-stione,viaPiave,viaAurelian.28,sal.alCastello.
lunedì 12 aprile: viaRomana,viaMultedo,sal.allaParroc-chia,vicodelleRose,viaAlfieri,viaFosco-lo,Tr.Corallini,viaVolta,viaCavour,viaDante,p.S.Caterina.
martedì 13 aprile: viaSalineri,viaPellico,vicodellaPace,vi-codelLimone,vicoGelsomino,viaMatte-otti,p.deiFiori,viaVicoletto,viaXIFeb-braio.
mercoledì 14 aprile: viaSolitariodelleAlpi,finoaln°22com-preso, via Circonvallazione di ponente,viaS.Nicola(dalComuneap.S.Nicola),viaS.Carlo,viaDueGiugno.
giovedì 15 aprile: ViaSolitariodelleAlpidaln°26allafine,viaPoggio,viaS.Bernardo,p.Castello.
venerdì 16 aprile: Casette,Porteghetto,CapoMimosa,viaS.Leonardo,str.Castellaretto.
martedì 20 aprile: viaXXVAprile,viaConvento,viaSteria:dalcamposportivoall’Aurelia.
mercoledì 21 aprile: viaSteria:dallafineall’incrocioconviaS.Nicola,viaS.Nicolafinoalcimitero.
giovedì 22 aprile: viaVillaggiodeiFiori,viaGiovanniXXIIInn.2e4.
venerdì 23 aprile: tr.Regolo,tr.Bianchi,p.zaMartiriLibertà.
lunedì 26 aprile: viaGiovanniXXIII,viaGalleano,tr.Elena.
martedì 27 aprile: via Aurelia: dallo Steria al sottopassoFF.SS.,viaFoce,viaaiBagni,viaN.Sau-ro.
mercoledì 28 aprile:viaAurelia:dallaStazioneFF.SS.aln°26,viaallaMarina.
BUONA PASQUA!!!!!
La benedizione inizierà ogni giorno alle ore 14,00.Labenedizioneél’incontroannualedelparrococonlefamigliedellaParrocchia.E’ne-cessarioquindichealmenounmembrodellafamigliasiapresente.Nelcasoincuituttifosseroassenti,otralasciatiinavvertitamentedalparroco,sipuòchiederelabenedi-zioneinaltradata,anchepertelefono(0183408095).Quandoilsacerdoteentraincasatuttelepersonepresentisiraccolganoperlapre-ghiera.Noncisiprecipitiacercareun’offertapregiudicandoilraccoglimentoelapartecipa-zioneallapreghiera.Chidesiderafareun’offerta,chesaràinteramentedevolutaperirestauridellanostrachiesadiS.Giovanni,potràfarloaltermine.Sefosseaccesoilte-levisore,sipregadispegnerlo.Neipubbliciesercizisiandràsoloseinvitatiespressamente.
BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE