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PERIODICO SCIENTIFICO E DI INFORMAZIONE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELLE CEFALEE ANNO VIII - N. 3 - DICEMBRE 2012 IN QUESTO NUMERO Editoriale 2 Novità dai Congressi 4 8 Eventi Sezioni Regionali 9 Caso Clinico 11 Novità dalla letteratura 15 Calendario Congressi 16 Siti Internet dedicati a cefalee e dolore Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB di Perugia GIORNALE delle CEFALEE

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PERIODICOSCIENTIFICO

E DI INFORMAZIONEDELLA SOCIETÀ

ITALIANAPER LO STUDIODELLE CEFALEE

ANNO VIII - N. 3 - DICEMBRE 2012

IN QUESTO NUMERO

Editoriale2Novità dai Congressi4

8 Eventi Sezioni Regionali

9 Caso Clinico

11 Novità dalla letteratura

15 Calendario Congressi

16 Siti Internet dedicati a cefalee e dolore

Spedizione

inAbbonam

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� GIORNALE DELLE CEFALEE

Se cerchiamo su PubMed, la Bibbia Laica dellamoderna medicina, il termine “chronic migrai-ne”, e restringiamo la ricerca ai soli mesi tra-scorsi di questo 2012, avremo una risposta ade-guata alle nostre aspettative: 160 papers. Ma seè vero che la emicrania cronica costituisce oggiil 60% degli accessi totali nelle strutture di terzolivello specializzate nella cura delle cefalee eche la gestione di tale patologia complessa è dicarattere prettamente multidisciplinare, ci dob-biamo chiedere quali sono gli outcomes che sia-mo obiettivamente in grado di raggiungere.Tali pazienti infatti sono nella loro stragrandemaggioranza affetti da abuso di medicamenti, dadepressione, sono socialmente ed affettivamentedeprivati, presentano e si avvalgono di una talecostellazione di sintomi da essere preda delladilagante parcellizzazione del sapere che ormaiguida la moderna medicina. Tutti sapendo moltodel poco pretendono di sapere tutto del molto. Ilpaziente rimane spesso schiacciato, confuso evira da una sponda ad un’altra avendo come pun-to di riferimento i media al peggio, gli altri mala-ti al meglio.La prevalenza della Emicrania Cronica si attestaal 3% della intera popolazione, costituendo unabarriera insormontabile per le potenzialità di

erogazione diogni sistemasanitario, inclu-so e non ultimoil nostro. Ac-cessi spessoimpropri in am-biente ospeda-liero sono spes-so rilevabili,dalle sale diemergenza allecorsie, dalleunità diagnosti-

EDITORIALE

La emicrania cronicaè la sfida di oggi

Paolo MartellettiPresidente Eletto, Società Italiana per lo Studio delle Cefalee; Chairman, Lifting The Burden

2nd Vice-President, European Headache Federation

che a quelle riabilitative. Tutto viaggia in com-pleta asincronia ed in assenza di qualsiasi coor-dinamento. Il compendio di tutto ciò, oltre allairrisolta questione clinica è una moltiplicazioneabnorme delle risorse sanitarie devolute versotali pazienti.Il recente studio IBMS Europe [1] ci ha incofu-tabilmente mostrato come nel nostro Paese ilcosto su base annua del singolo paziente conemicrania cronica è di oltre 3 volte superiore alcosto del singolo paziente con emicrania episo-dica (€ 2669.80 vs € 828.52).Quanto questi pazienti siano poi provati da unavita di quotidiana sofferenza, di esclusione affet-tiva, di marginalità sociale e da una monotemati-cità ideativa irrisolvibilmente ossessiva, chemarchia la loro vita, è noto ad ogni esperto. Laloro percezione della disabilità, il rischio di sui-cidalità e l’iperattaccamento formano una triadeclinica [2, 3] che mal si attaglia ai frenetici ritmiconcessi al clinico per l’espletamento del singo-lo accesso ambulatoriale.C’è necessità di una complessa macchina multi-disciplinare che possa prendersi carico di un sif-fatto paziente e guidarlo nel percorso riabilitati-vo. Questa è la sfida che le strutture ad alta spe-cializzazione debbono poter vincere: riabilitareil paziente con emicrania cronica complicata daabuso di medicamenti, volgarizzando detossifi-carlo, iniziare una profilassi innovativa, suppor-tare le ricadute nell’abuso, valutare per tempo larefrattarietà terapeutica e guidare il pazienteverso tecniche terapeutiche che guardino oltrel’innovazione, basandosi sempre su consolidateevidenze sperimentali [4].Passo per passo, introdurre il paziente inambiente protetto per poter accedere a terapieinfusionali atte a mitigare la feroce cefalea dasospensione dall’abuso di farmaci antiemicrani-ci, l’uso della neurotossina botulinica tipo A,

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Campaign against Headache [7], nonchè som-marizzati nell’Atlas of Headache Disorders andResources in the World 2011 [8], vedrà le cefa-lee non in prima, ma in primissima pagina tra lemalattie maggiormente disabilitanti.

Bibliografia

l. Bloudek LM, Stokes M, Buse DC, Wilcox TK,Lipton RB, Goadsby PJ, Varon SF, Blumenfeld AM,Katsarava Z, Pascual J, Lanteri-Minet M, Cortelli P,Martelletti P (2012) Cost of healthcare for patientswith migraine in five European countries: resultsfrom the International Burden of Migraine Study(IBMS). J Headache Pain 13:361-78.

2. Innamorati M, Pompili M, Fiorillo M, Lala N, NegroA, Del Bono SD, Lester D, Girardi P, Martelletti P(2012) Overattachment and perceived disability inchronic migraineurs.. Clin Neurol Neurosurg 2012Oct 26. doi:pii: S0303-8467(12)00521-5.10.1016/j.clineuro.2012.09.029.

3. Pompili M, Serafini G, Di Cosimo D, Dominici G,Innamorati M, Lester D, Forte A, Girardi N, DeFilippis S, Tatarelli R, Martelletti P (2010)Psychiatric comorbidity and suicide risk in patientswith chronic migraine. Neuropsychiatr Dis Treat

7:81-91.4. Lionetto L, Negro A, Palmisani S, GentileG, Del Fiore MR, Mercieri M, Simmaco M,Smith T, Al-Kaisy A, Arcioni R, Martelletti P(2012) Emerging treatment for chronicmigraine and refractory chronic migraine.Expert Opin Emerg Drugs 17:393-406.5. Negro A, Rocchietti-March M, Fiorillo M,Martelletti P (2011) Chronic migraine: cur-rent concepts and ongoing treatments. EurRev Med Pharmacol Sci 15:1401-20.6. A Feasibility Clinical Trial to EvaluateHigh Frequency Spinal Cord Stimulation forthe Treatment of Patients with RefractoryChronic Migraine (2011) http://www.clinical-trials. gov/ct2/results?term=Martelletti,ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01653340,accessed 14 November 2011.7. WHO, Lifting the Burden (2011) Atlas ofheadache disorders and resources in theworld 2011, http://www.who.int/mental_health/management/atlas_headache_disor-ders/en/, accessed 14 November 2011.8. Steiner TJ, Birbeck GL, Jensen R,Katsarava Z, Martelletti P, Stovner LJ (2011)The Global Campaign, World HealthOrganization and Lifting The Burden: collab-oration in action. J Headache Pain 12:273-4.

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dimostratasi efficace nella profilassi della emi-crania cronica irrispettivamente complicata omeno da abuso di farmaci acuti, garantire unsupporto mediante i gruppi di auto-aiuto nel pri-mo periodo annuale a possibile rischio di ricadu-te in abuso, orientare e seguire la refrattarietàdefinita tale da precisi criteri clinici verso l’im-pianto di un neurostimolatore per il controllo deldolore [4-6].La nostra Società Scientifica è oggi chiamata aformare competenze in eccellenza per ridurrel’impatto di questa emergente patologia derivatada stili di vita incongrui su un substrato geneticoad alta penetranza fenotipica. Il nostro impegnoa tal fine dovrà essere pari a, e degno dell’im-menso riconoscimento che il mondo scientificosta per tributare alla cefalee in ambito del GlobalBurden of Disease Survey 2010, che laOrganizzazione Mondiale della Sanità pubbli-cherà su Lancet il 15 dicembre prossimo e che,sulla base degli studi finanziati e pubblicati sot-to l’egida di Lifting The Burden nella The Global

ANNO VIII - N. 3 - 2012 - GIORNALE QUADRIMESTRALE • Direttore responsabile: G. Giordano • Spedizione in A.P.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2, DCB Perugia • Autorizzazione n. 10/05 del Tribunale di Perugia del 1/4/2005 •Stampa: DICEMBRE 2011 - Tip. GIOSTRELLI s.n.c. - Ponte S. Giovanni - Perugia • Tel. e Fax 075 5990492 • E-mail: [email protected]

S.I.S.C. Consiglio DirettivoPRESIDENTE:Luigi Alberto Pini

VICE PRESIDENTE:Giorgio Bono

PAST PRESIDENT:Vincenzo Guidetti

SEGRETARIO:Maria Pia Prudenzano

TESORIERE:Paola Sarchielli

CONSIGLIERI:Maria Gabriella BuzziPaolo CalabresiPierangelo GeppettiRosario IannaccheroFederico MainardiInnocenzo Rainero

PRESIDENTI ONORARI:Marcello FanciullacciMario GiacovazzoGiuseppe NappiLorenzo PinessiEmilio SternieriGiorgio Zanchin

PROBIVIRI:Enrico Del BeneFlavio DevetagAnna FerrariDavide MoscatoMarco Trucco

REVISORI DEI CONTI:Giovanni RossiniElisabetta TozziLeonardo Triggiani

Comitato di redazione: Redattore Capo: Carlo Lisotto DelegatoS.I.S.C.: Rosario Iannacchero Membri: Franco Granella, FedericoMainardi, Maria Pia Prudenzano, Innocenzo Rainero, Grazia Sances, MarcoTrucco.

Redazione Giornale delle Cefalee: [email protected]

Ufficio di Segreteria S.I.S.C.: [email protected] postale 17 succ. 3 - 06123 Perugia

www.sisc.it

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L’annuale Congresso Nazionale della Società Italianaper lo Studio delle Cefalee si è tenuto quest’anno aModena, presso il Centro Servizi della Facoltà diMedicina e Chirurgia - Università di Modena e ReggioEmilia, dal 26 al 28 ottobre 2012. Il Convegno vertevasull’argomento “Terapie Farmacologiche ed oltre”, cheindicava il prevalente interesse nei riguardi dei trattamen-ti e dei percorsi assistenziali nell’ambito delle cefalee, conun occhio di riguardo alle terapie non farmacologiche,oggetto di un apposito capitolo delle Linee Guida recente-mente pubblicate dalla nostra Società.

Il Congresso prevedeva alcune sessioni congiunte conaltre Società Scientifiche, quali la SIR – Società Italiana diReumatologia, la SINC – Società Italiana di Neurofi-siologia Clinica e la SIF – Società Italiana diFarmacologia, riaffermando il carattere prettamente inter-disciplinare della Società. Era in programma anche unWorkshop Italo-Libanese, dedicato ad alcuni aspetti dia-gnostico-terapeutici di cefalee primarie e secondarie, a cuiperò i Colleghi libanesi non hanno potuto partecipare perla difficile situazione della vicina Siria, che sta coinvol-gendo anche il Libano.

L’inaugurazione del Congresso con il saluto delPresidente L.A. Pini (Modena), e con il saluto delleAutorità civili e accademiche di Modena tra cui il SindacoG. Pighi, si è tenuta venerdì 26 ottobre alle ore 17, sotto-lineando lo sforzo della popolazione e dei lavoratori dellaprovincia recentemente colpita da un grave evento sismi-co. E’ stata preceduta da un’interessante Sessione con-giunta SISC-SIR su: Fibromialgia, una patologia in comu-ne: Diagnosi e Trattamento, moderata da C. Ferri(Modena) e G. Bono (Varese), dedicata ad una patologiafrequentemente associata alla cefalea. Nel Simposio sonostati affrontati soprattutto gli aspetti fisiopatologici (P.Sarzi-Puttini – Milano) quali genesi del dolore nella fibro-mialgia e le comorbidità (alterazioni del sonno, sintomipsichici quali ansia e depressione, alterazioni neuroendo-crine, deficit cognitivi), senza trascurare gli aspetti psico-sociali della sindrome dolorosa; un update sulle terapie siafarmacologiche che non (S. Stisi – Benevento), con con-fronti fra terapie, anche in associazione; un’altra relazione

sulla terapia (A. Fabrizio – Chieti), con particolare rilievoalle comorbidità (cefalea tensiva, colon irritabile, disme-norrea, s. miofasciale); un ulteriore richiamo alla fisiopa-tologia (P. Sarchielli – Perugia), con particolare attenzio-ne alle alterazioni neurotrasmettitoriali nella fibromialgiae nella cefalea tensiva. Dopo l’inaugurazione il Prof. Piniha presentato la Lettura Magistrale “Alessandro Agnoli”,quest’anno tenuta da F. Benedetti (Torino), interamentededicata all’analgesia da placebo. L’oratore ha introdottol’argomento dalla definizione dell’effetto placebo, in cuientrano in gioco meccanismi di suggestione, l’influssodell’ambiente e del rapporto con il personale sanitario, irituali quali l’assunzione della sostanza per os o per viaparenterale; il meccanismo d’azione del placebo sul dolo-re, che agisce su recettori per gli oppioidi (in tal caso l’ef-fetto placebo sarà bloccato dal naloxone), o recettori perendocannabinoidi, a seconda se il paziente era stato pre-cedentemente esposto ad oppioidi o FANS (effettoapprendimento); i meccanismi dell’effetto placebo nellamalattia di Parkinson; il concetto della predisposizionegenetica all’effetto placebo; e l’importanza del contesto incui un farmaco attivo viene somministrato, in grado diincrementarne l’efficacia, o di inibirla quasi completa-mente (in caso di somministrazione “nascosta”).

In parallelo al Simposio congiunto SISC – SIR si ètenuto il Simposio Congiunto SISC – SINC, a titolo: Ilruolo del neurofisiologo clinico nel dolore neuropaticocranio-facciale e nella cefalea, sotto la moderazione di F.Pierelli (Latina) e G. Sandrini (Pavia). Nella prima rela-zione A. Truini (Roma) ha esposto l’ importanza del blinkreflex e del r. masseterino per la valutazione dei circuititrigeminali centrali e periferici nella nevralgia trigeminalee post-erpetica, nelle neoplasie dell’angolo ponto-cerebel-lare e nella SM, nonché dei potenziali evocati laser per lavalutazione delle vie nocicettive, nelle stesse patologie,nelle disfunzioni dell’ATM e in alcune forme di cefalea.A. Ambrosini (Pozzilli) ha sottolineato il ruolo degliesami neurofisiologici nelle indagini fisiopatologichedelle cefalee primarie, e della neurostimolazione nellacefalea a grappolo refrattaria. M. de Tommaso (Bari) hapoi relazionato circa alcuni studi neurofisiologici sul mec-

NOVITÀ DAI CONGRESSI

XXVI Congresso Nazionale dellaSocietà Italiana per lo Studio delle Cefalee“Terapie Farmacologiche ed oltre”

Modena, 26-28 ottobre 2012Marco Trucco, Rosario Iannacchero*

Centro Cefalee, S. C. Neurologia – ASL 2 Savonese, Ospedale S. Corona, Pietra Ligure (SV)*Centro Cefalee a rif. regionale – A.O. “Pugliese - Ciaccio”, Catanzaro

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canismo d’azione dei triptani e di alcuni farmaci di profi-lassi dell’emicrania.

A seguito, la Sessione Scientifica: I percorsi nella dia-gnosi delle cefalee (Moderatori: R. Iannacchero(Catanzaro), M. de Tommaso e M. P. Prudenzano (Bari), incollaborazione con Almirall. Il simposio ha divulgato uniniziativa intrapresa dai coordinamenti regionali dellaSISC di tre regioni del Sud Italia (Puglia, Calabria eSicilia), che hanno deciso di mettersi in rete per condivi-dere percorsi comuni nella gestione del paziente emicrani-co (PDTA) alla luce della lg. 38/2010. In particolare R.Iannacchero ha illustrato il progetto Migraine CareCalabria che consiste nella pianificazione di una reteCefalea Calabria con il sistema HUB & Spoke/AFT regio-nale; inoltre ha illustrato gli obiettivi del progettoAlcmeone “lavorare insieme per favorire una miglioreorganizzazione territoriale delle strutture dedicate allecefalee nel Centro - Sud”. A. Truini ha relazionato sullecause delle algie facciali primarie, in particolare sugliaspetti diagnostici - strumentali e terapeutici. Durante lafase finale della relazione ha evidenziato la scarsa pene-trazione sul territorio della presa in carico del paziente conalgie primarie benigne, neuropatia diabetica, nevralgia tri-geminale, nevralgie post erpetiche, auspicando la realizza-zione di una rete simile a quella costruita per i pazientiemicranici. D. Conforti, docente della facoltà di Ingegneriadell’ Università di Cosenza, ci ha illustrato le linee guida inun Progetto tecnologico - informatico dal nome“Cephalaid “, P.O.N. 2010-12 finanziato dal MIUR che hacome dominio clinico le reti cefalee e nella sua fase preli-minare sarà validato dai Centri Cefalee HUB di Bari,Catanzaro e Palermo. Ha concluso il simposio M. DeTommaso che ha sottolineato come la realizzazione dellereti cefalee, alla luce della lg. 38/2010, deve includereanche le reti per il dolore cronico neuropatico benigno; ciòdetermina la diffusione territoriale della cultura del dolorecronico benigno sul territorio, obiettivo della lg. 38.

Al termine dei Simposi di cui sopra, si è tenuta in AulaMagna l’annuale Assemblea dei Soci, che comprendeva lerelazioni dei Coordinatori delle Sezioni Regionali SISCcirca il numero dei Soci, le attività, i Convegni e Corsiorganizzati da ciascuna Sezione, con riguardo anche aiprogetti per il futuro. Quest’anno erano previste le opera-zioni di voto per l’elezione del nuovo Consiglio DirettivoNazionale, che si sono svolte per tutta la giornata di saba-to. Sono state presentate le candidature a Presidente Eletto,Segretario, Tesoriere, Consigliere e Proboviro.

Sabato 27 ottobre nella prima Sessione è stata presen-tata da V. Guidetti (Roma) la Lettura Magistrale “GiovanniLanzi” a titolo: “Dolore e dolore cronico: un’antropologiadella sofferenza come esperienza e come condizione socia-le”. Relatore P. Schirripa (Roma), che ha esordito preci-sando il significato di alcune traduzioni inglesi del termine“malattia”, attraverso l’aspetto biomedico (disease) e ilsignificato socio-ambientale della stessa (sickness), e ilvissuto individuale del malato (illness). In seguito si ètenuta la Sessione Giovani e Sessione congiunta SISC-SIF,

in cui alcuni giovani ricercatori hanno presentato i risulta-ti dei loro studi in strutture estere (riguardanti soprattuttol’attivazione di recettori cellulari nella SpreadingDepression, il ruolo del CGRP e del glutammato, il siste-ma trigemino-cervicale, il possibile trattamento del dolorecronico e dell’emicrania refrattaria con stimolazione per-cutanea del midollo cervicale, gli effetti dell’esposizione alfumo nella cefalea a grappolo, la descrizione di alcunifenotipi clinici inusuali di cefalee e dolore facciale. Diseguito, presentata da M. Fanciullacci (Firenze) la LetturaMagistrale “Federigo Sicuteri” a titolo: “Farmacologia deldolore”. Relatore P. Geppetti (Firenze), che ha ripercorsopiù di 60 anni di ricerche sulla fisiopatologia dell’emicra-nia, dai pionieristici lavori di Leão, Wolff e Sicuteri, pas-sando per le ricerche di Olesen sulla Spreading Depressione di Goadsby ed Edvinsson sul CGRP, fino agli ultimirisultati sui recettori TRPV e TRPA, attivati da vari stimo-li nocicettivi e rilascianti CGRP e tachikinine ad azioneproinfiammatoria e vasodilatatrice.

Sono stati poi presentati i lavori vincitori del Premio F.M. Puca 2010 e 2011 (Moderatori G. Bono e G. Zanchin(Padova).

2010: S. Tarantino et al. (Roma) Distribuzione di pos-sibili biomarkers dell’emicrania all’interno di famiglie dibambini emicranici: studio pilota.

2011: G. Cosentino et al. (Palermo) La stimolazionetranscranica con correnti continue (tDCS) catodica ripri-stina le normali risposte della corteccia motoria dipazienti emicranici ai treni di stimolazione magneticatranscranica ad alta frequenza?

Dopo la colazione di lavoro le sessioni scientifichesono riprese in parallelo (si è discusso su dolore cronicoed emicrania refrattaria, mentre contemporaneamente siteneva il Simposio COMOESTAS sulla tecnologia infor-matica applicata alle cefalee croniche con overuse di sin-tomatici).

Il previsto Workshop italo-libanese, come già segnala-to, non ha visto la partecipazione dei Colleghi libanesi. Siè tenuto un simposio sulla gestione dei pazienti nei CentriCefalee e di Terapia del Dolore, analizzando la terapiadella cefalea tensiva (M. G. Buzzi – Roma), cefalea agrappolo (F. Antonaci – Pavia), dell’abuso di farmaci (A.Ambrosini) e la gestione del dolore (R. Cerbo – Roma eM. Evangelista – Roma).

In parallelo si è svolto il Workshop del GruppoItalofono della IHS, con la partecipazione di S. Cristina(Pavia), C. Tassorelli (Pavia), G. Sandrini e V. Guidetti, incui si è discussa la diffusione della conoscenza delle cefa-lee tra i gruppi di lingua italiana in varie nazioni delmondo, tramite il sito internet del Gruppo, l’invio di new-sletters, corsi online: è stato inoltre presentato lo stato diavanzamento dei lavori della nuova ClassificazioneInternazionale, di cui si attende una prima bozza che verràpubblicata su Cephalalgia nel 2013 per essere esaminata ediscussa dagli studiosi internazionali, in previsione dellastesura definitiva del 2014.

In seguito la IHS prevede una nuova versione ogni 10

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anni circa. I presenti hanno assicurato il loro impegno perla traduzione italiana in tempi brevissimi.

Sempre nel pomeriggio del sabato si è tenuta unaLettura di M. P. Prudenzano e S. Guerzoni (Modena) sul-l’associazione paracetamolo-caffeina (in collaborazionecon Angelini). A seguire, tre sessioni parallele di comuni-cazioni orali su argomenti prevalentemente clinico-tera-peutici, e una Sessione dedicata a Cefalee, farmaci eormoni. Infine, un Simposio sulla terapia con triptani:stato dell’arte 2012 (in collaborazione con Lusofarmaco).In tale Simposio si è discusso su come personalizzare laterapia per il singolo paziente, in relazione alle caratteri-stiche farmacocinetiche dei vari triptani (M. P.Prudenzano), sulla terapia dell’emicrania mestruale (F.Mainardi - Venezia) e sui preparati in combinazione trip-tani-FANS (C. Lisotto - Pordenone).

Nel corso della giornata di sabato si sono tenute lediscussioni itineranti sui lavori presentati sotto forma diposter, al termine delle quali i Discussants delle varieSessioni hanno presentato una valutazione in base allaquale alcuni poster sono stati selezionati per la presenta-zione orale. L’impegnativa giornata si è conclusa con laCena Sociale tenutasi negli Appartamenti di stato delPalazzo Ducale, attualmente sede dell’AccademiaMilitare di Modena, alla presenza del Comandante dellastessa, che ha salutato i presenti insieme al Prof. Pini.

I lavori scientifici sono ripresi nella mattinata di dome-nica, con la Sessione: Terapie “Oltre”, moderatori L. A.Pini e I. Rainero (Torino).

La crescente richiesta da parte dei pazienti di terapienon farmacologiche ed alternative delle cefalee ha portatoalla necessità di studiare approfonditamente le basi scien-tifiche di tali trattamenti, che spaziano dall’omeopatia allaterapia basata sulla manipolazione, ai consigli dietetici,all’agopuntura, alle terapie di rilassamento fino ad approc-ci quali le stimolazioni di nervi periferici o di strutture cen-trali. In particolare F. Pierelli ha relazionato sulla stimola-zione del Nervo Grande Occipitale nell’emicrania cronicae nella cefalea a grappolo cronica, riportando alcuni recen-ti studi che hanno un po’ frenato i primi entusiasmi perquesta nuova metodica. F. Brighina (Palermo) ha espostola TMS (Stimolazione Magnetica Transcranica) mediante correnti continue nel trattamento sintomati-co e nella profilassi dell’emicrania, basata sull’effetto diinterruzione della Cortical Spreading Depression, riducen-do l’ipereccitabilità corticale da glutammato. Anche taletecnica pare non abbia prodotto risultati clinici particolar-mente incoraggianti. M. G. Buzzi ha descritto le terapiemanuali nelle cefalee, caratterizzate da metodiche disomo-genee e scarsamente confrontabili (tra cui chiropratica edosteopatia), più spesso personalizzate al singolo paziente,per cui risulta difficile accertarne la validità scientifica. F.Mainardi ha parlato di terapie complementari ed alternati-ve, tra cui ha focalizzato l’attenzione su alcune terapie“mente/corpo”, tra cui le tecniche di rilassamento, il bio-feedback e la tecnica “deep-breathing”, modalità di respi-razione diaframmatica, profonda e regolare, utilizzata

anche in ambito cardiovascolare e chirurgico. C. DiLorenzo (Latina), dopo aver esposto alcuni studi che evi-denziano un’alterata sensibilità all’insulina in soggettiemicranici, ha presentato l’impiego di alcuni regimi diete-tici nella profilassi alternativa dell’emicrania, tra cui ladieta chetogenica (basata su restrizione di carboidrati), cheotterrebbe risultati particolarmente favorevoli sia sul pesocorporeo che sulla frequenza delle crisi. L’intervento di P.Geppetti dedicato all’omeopatia, ha spaziato dalle origini eprincipi di questa terapia fino all’analisi di vari lavoriscientifici, in cui i rimedi omeopatici sono stati testati supazienti cefalalgici con metodologia rigorosa versus place-bo, in tutti i casi senza risultati statisticamente significati-vi. L. Savi (Torino) ha concluso la sessione presentando ilcapitolo delle recenti Linee Guida SISC sulle terapie nonfarmacologiche, che conferma la difficoltà di valutazioneEBM di tali tecniche, descritte da lavori spesso precedentialla Classificazione 2004, riportanti casistiche disomoge-nee e poco definite e tecniche non standardizzate. Ha riser-vato un occhio di riguardo all’agopuntura, dimostratasiefficace in più di un lavoro, ma gravata dall’osservazionedell’efficacia anche della “sham-agopuntura”, che ne mettein discussione i principi basilari.

Sono state quindi presentate due Letture, la prima di P.Martelletti (Roma), in cui il Relatore ha aggiornato i pre-senti sull’impiego della tossina botulinica nell’emicraniacronica, entrando in dettaglio soprattutto sull’efficaciaincrementale del trattamento dalla prima alla quinta sedu-ta e sui tempi della sua sospensione (rientro prolungato delpaziente nei criteri per emicrania episodica).

Il successivo Relatore, F. Granella (Parma), ha tenutouna approfondita Lettura sulla Cefalea Nummulare e sulleEpicranie (dolori cranici o facciali a distribuzione localiz-zata e superficiale), prendendo spunto dai lavori di J.Pareja (Madrid), lo studioso a cui si deve la prima descri-zione della cefalea nummulare e la sistematizzazione deidolori epicranici. La cefalea nummulare è una forma dolo-rosa avvertita in una ristretta area cranica, più spessomonolaterale, senza fenomeni autonomici, consideratauna forma di dolore neuropatico, spesso associata a dise-stesie e alterazioni trofiche (alopecia) nell’area affetta. Hapoi accennato ad altre epicranie, quali l’epicrania fugax, lacefalea trafittiva primaria, la trocleite, la cefalea da com-pressione esterna, ed ad alcune nevralgie cranio-facciali.

A conclusione del Congresso, il Prof. Pini ha presenta-to gli eletti al nuovo Consiglio Direttivo. Votanti 192.Presidente Eletto: P. Martelletti (144 voti); Segretario: F.Antonaci (150); Tesoriere: A. Ambrosini (168);Consiglieri: F. Brighina (157); R. Iannacchero (122); C.Costa (108); P. Geppetti (107); F. Mainardi (103); I.Rainero (79). Probiviri: E. Del Bene (115); A. Ferrari(95);F. Mongini (95); D. Moscato (84); L. Trinchi (84);Probiviri supplenti: A. Panconesi (83); E. Barcaro (75).Revisori dei Conti: G. Rossini, E. Tozzi e L. Triggiani.

Il Premio F. M. Puca per l’anno 2012 è andato alla Dott.ssa S. Benemei (Firenze) che ha presentato un progetto sul-l’impiego dell’anandamide nell’emicrania mestruale.

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I poster risultati vincitori tra i selezionati nelle diversesessioni, e presentati per la discussione, sono i seguenti:- M. Del Fiacco, M. Quartu, M. Boi (Cagliari), R.

Boccaletti (Sassari), E. Shevel (Johannesburg, SudAfrica), C. Cianchetti (Cagliari): TPRV1, CGRP andSP in scalp arteries from patients suffering with chro-nic migraine

- C. Vollono, V. Gnoni, E. Testani, A. Losurdo, S.Dittoni, S. Colicchio, C. Di Blasi, S. Mazza, G. DellaMarca (Roma): Heart rate variability in sleep-relatedmigraine

- M. Bellamio. M. Margoni, (Padova), C. Lisotto(Pordenone), C. Disco, F. Maggioni, G. Zanchin(Padova): The use of migraine preventative drugs oncurrent clinical practice. An analysis based on a seriesof 400 patients

- M. Ciccarese, S. Guerzoni, I. Tiraferri, A. Mazzocchi,M. Zappaterra (Modena): Benefits of palmitoylethano-lamide on migraine: a case report

- G. Coppola, M. Bracaglia, C. Di Lorenzo, F. Pierelli(Latina) Potenziali evocati multimodali nell’emicraniacronica

- L. D’Alonzo, A. Romano, G. Serafini, A. Bozzao, M.Pompili, M. Fiorillo, P. Martelletti (Roma) Le lesionidella sostanza bianca sono associate con l’età e depres-sione in un gruppo di pazienti con cefalea cronicaAltri due poster, di U. Balottin et al. (Pavia) e P. Rossi

(Grottaferrata) sono stati selezionati ma non presentatialla discussione.

Si segnala che in parallelo al Congresso, nella giorna-ta di sabato si sono tenuti anche due Corsi diAggiornamento Professionalizzanti:- La cefalea nell’età pediatrica e nell’età evolutiva (per

Pediatri e Neuropsichiatri Infantili)- La gestione delle cefalee nell’ambulatorio del MMG

(per Medici di Medicina Generale).Il prossimo Congresso Nazionale SISC si terrà nel set-tembre 2013 a Perugia.

Si è svolto a Londra dal 20 al 23 settembre 2012 il 3rdEuropean Headache and Migraine Trust InternationalCongress, dopo le due precedenti edizioni tenutosi a Londra(2008) e a Nizza (2010). Quest’anno è apparsa evidente lacrisi economica a livello internazionale, in quanto l’appog-gio delle Aziende Farmaceutiche è stato meno rilevante chenel passato, ma soprattutto il numero di partecipanti è risul-tato di minore entità rispetto alle precedenti edizioni. I par-tecipanti italiani sono stati comunque un centinaio, hannocostituito uno dei gruppi nazionali più numerosi e hannopresentato un cospicuo numero di contributi scientifici.Nell’ambito del Congresso sono state rinnovate anche lecariche societarie e con grande soddisfazione della SISC alProf. Paolo Martelletti, Presidente Eletto della nostraSocietà, è stato conferito l’incarico di 2nd Vice Presidentdell’European Headache Federation. Nella prima giornatasi sono svolti i Teaching Courses, come di consueto foca-lizzati su argomenti specifici riguardanti il campo dellecefalee. Tra gli italiani ha partecipato il Prof. F. Antonaci(interventi sulla cefalea a grappolo e alcune cefalee secon-darie). La Migraine Trust Lecture è stata tenuta dal Prof. KMessliger (Germania) sulla neurobiologia dell’emicrania,mentre la Jes Olesen EHF Lecture è stata affidata allaProf.ssa R. Jensen (Danimarca) sullo stato dell’arte dellaricerca nel campo delle cefalee. Nell’ambito di un meetingdel Multidisciplinary Team la Prof.ssa C. Tassorelli, mem-bro del Consiglio Direttivo dell’IHS, ha relazionato sullenuove procedure di tipo elettronico impiegate nel tratta-mento della cefalea da uso eccessivo di farmaci. Il Giuseppe

Nappi Cluster Headache Award è stato consegnato dal Prof.F. Antonaci al Dott. Delphin Magis, dell’Università di Liegi(Belgio), collaboratore di Jean Schoenen, per il lavoro“Central modulation in cluster headache patients treatedwith occipital nerve stimulation: an FDG-PET study”. Tra inumerosi poster presentati da autori italiani, si citano nel-l’ambito della Neuropsichiatria infantile lavori del gruppodi Pavia (U. Balottin, G. Nappi, F. Galli), di Roma (D.Moscato). Tra le TACs e l’emicrania lavori del gruppo diPadova (C. Lisotto, F. Mainardi, F. Maggioni e G. Zanchin),di Roma (I. Maestrini, A. Viganò, G. Cruccu, G.L. Lenzi, V.Di Piero), di Modena (I. Tiraferri, L.A. Pini, A. Ferrari,M.M. Cainazzo), di Grottaferrata-Pavia (P. Rossi, C.Geraci, C. Tassorelli, G. Nappi), di Roma Polo Pontino (G.Coppola, E. Iacovelli, C. Di Lorenzo, F. Pierelli), diPalermo (G. Cosentino, P. Paladino, B. Fierro, F. Brighina),di Chieti (E.T. Tafuri, D. Di Fabio, E. Cozza, M.A.Giamberardino), di Trieste (A. Granato, S. Musho Ilbeh, S.Trovò, G. Pizzolato), di Pavia (G. Sances, N. Ghiotto, M.Allena, C. Tassorelli, G. Nappi), di Torino (L. Savi, C.Condello; F. Bert, L. Pinessi) e di Brescia (E. Venturelli, R.Rao, A. Padovani). Alcuni gruppi italiani hanno collaboratoin studi multicentrici internazionali; in un lavoro hanno par-tecipato i gruppi di Pavia, Glostrup, Essen e Valencia, in unaltro vi è stata la cooperazione dei gruppi di Pavia, Genovae di Irvine (California). Il 4th European Headache andMigraine Trust International Congress si terrà aCopenaghen (Danimarca) dal 18 al 21 settembre 2014.

3rd European Headache and MigraineTrust International Congress

Carlo LisottoCentro Cefalee. Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli, Pordenone

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� GIORNALE DELLE CEFALEE

La cefalea costituisce il sintomo più frequente in medici-na, una delle cause più assidue di consultazione nell’am-bito della medicina generale e la causa più consueta diconsultazione nella specialistica neurologica. Si stimache, in Europa, una persona su sette soffra di mal di testaricorrenti di severità tale da portare ad una visita medica.I Centri Cefalee, che in Italia rispetto agli altri Paesieuropei sono molto numerosi, hanno mediamente unalista di attesa superiore ai 4 mesi e con difficoltà fannofronte ad una domanda di assistenza sempre più numero-sa.Negli ultimi quindici anni numerosissimi studi hannodocumentato che il mal di testa non è solo un sintomofrequente ma l’espressione di malattie che hanno un ele-vatissimo impatto sociale ed economico sull’individuoche ne soffre e sul sistema sanitario. L’organizzazionemondiale della sanità ha stimato che l’emicrania da solarappresenta la 19ª causa di disabilita a livello mondiale(al 12° posto per le donne). Valutazioni più recenti effet-tuati da ricercatori del progetto lifting the burden hannodimostrato che se insieme all’emicrania si consideranocefalea tensiva e cefalea secondaria da abuso di analge-sici, queste malattie entrano nella top ten delle cause didisabilità e nella top five delle donne. I dati derivati dalprogetto Eurolight, che ha interessato anche l’Italia,hanno documentato che il costo delle malattie che deter-minano mal di testa ricorrenti nell’area UE è di circa 112miliardi di euro l’anno (50% dovuto all’emicrania) quasitutto legato a costi indiretti ovvero assenze dal lavoro,ridotta produttività, etc. (le cefalee sono la seconda causadi assenteismo nei lavoratori intellettuali ed i costi indi-retti sono 15 volte superiori alle spese dirette per visite,farmaci, esami, etc). Nella UE, il costo medio per perso-na è di circa 1.200 euro l’anno per l’emicrania e sale apiù di 3.000 euro l’anno per quelle persone affette da unacefalea cronica da abuso di farmaci sintomatici. I pazien-ti affetti da questa patologia che interessa l’1-2% dellapopolazione sono anche quelli che presentano indicatoridi qualità della vita estremamente bassi e un livello

socio-economico significativamente compromessorispetto alla popolazione non cefalalgica.A fronte di evidenze che ci dicono incontrovertibilmenteche le cefalee sono malattie neurobiologiche vere, comu-ni, disabilitanti e dall’elevato impatto socio-economicoesse vengono pesantemente sottostimate dall’attualeorganizzazione dei sistemi sanitari. Infatti è ben noto chela maggior parte delle persone che soffre di mal di testanon sa di che malattia soffre, che la maggioranza deicefalalgici non va dal medico e che quando ci va spessonon riceve la diagnosi giusta o le terapie appropriate. Lamaggioranza dei cefalalgici si auto-cura, o fa esami inu-tili e spesso si sottopone a pratiche invasive o altamentecostose del tutto inefficaci. In più le persone affette damal di testa ricorrenti non godono di alcuna forma ditutela medico-legale da parte del sistema sanitario nazio-nale. Insomma, il concetto di cefalea come malattia disa-bilitante è lontano dall’essere teoria e prassi dominante aldi fuori di pochi ambienti specialistici, per la presenza diimportanti barriere di sistema e organizzative che riguar-dano i pazienti, i medici e il sistema sanitario ed econo-mico. All’interno di queste barriere, la conoscenza scien-tifica ha lasciato posto al mito. Non esageriamo nel direche l’approccio alle cefalee ha poco di scientifico emoderno e ricorda quello che gli antichi avevano di fron-te all’ignoto: riportare al noto e al familiare quello chenon si conosce. Ecco così che un dolore all’occhio o alnaso deve riflettere una patologia oculare o una sinusite,che la maggior parte delle cefalee sono generate dallostress o dal cibo, che un dolore al collo è per forza secon-dario ad una artrosi cervicale, etc.Questo congresso si è posto l’obiettivo di fare luce suinumerosi miti nati in medicina delle cefalee, di com-prenderne il razionale e la consistenza scientifica e dicontrapporre a questi le numerosissime evidenze scienti-fiche maturate negli ultimi anni in questo settore.A que-sto scopo si è partiti dal sottolineare, nella prima sessio-ne del congresso moderata dalla prof.ssa Rosanna Cervoe dal dott. Coppola, quali sono “i ritmi e le abitudini” che

EVENTI DELLE SEZIONI REGIONALI

V Congresso della Sezione RegionaleLazio-Molise

“Miti ed evidenze in medicina delle cefalee”Istituto Neurotraumatologico Italiano, Grottaferrata, 24 Novembre 2012

Comitato organizzatore: Gianluca Coppola*, Paolo Rossi§* Ambulatorio Cefalee, I.C.O.T., “Sapienza”Università di Roma, Facoltà di Farmacia e Medicina,

Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche, Latina§ Centro di diagnosi e cura delle cefalee, Istituto Neurotraumatologico Italiano, Grottaferrata (RM)

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GIORNALE DELLE CEFALEE

influenzano lo sviluppo della cefalea attraverso dellerelazioni su “alimentazione e cefalee” (dott.ssa Frances-ca Ferretti), sulle “variazioni stagionali ed emicrania”(dott. Catello Vollono), sulla “rappresentazione sociale,percezione soggettiva ed evidenza medica nelle cefalee”(dott. Maria Teresa Aquilano), sulle “Cefalee e ciclicitàormonali” (dott.ssa Maria Gabriella Buzzi), finendo conil “sonno e cefalee” (dott.ssa Rosanna Mariani). Il mito èstato l’argomento della seconda sessione, moderata dalprof. Vincenzo Guidetti e dal dott. Alessandro Capuano,con una relazione dal titolo “Comorbidità cerebro e car-dio-vascolare” (dott.ssa Letizia Maria Cupini), una sulla“Malocclusione e cefalee” (prof. Roberto Deli), passan-do per il mito della “Cervicale e cefalee” (dott. GianlucaCoppola) ed arrivando a quello della “Vista e cefalee”(dott. Francesco Oddone). Dopo il pranzo si è passati allasessione della “tradizione”, moderata dal dott. Rossi edal dott. Coppola, con le relazioni sulla “La chirurgianelle cefalee: dall’etmoidectomia al lifting” (dott.ssa

Anna Ambrosini), sui “Media tradizionali e cefalee: trasensazionalismo hi-tech e conflitto d’interesse(Osservatorio Media Alleanza Cefalalgici)” (dott. PaoloRossi), sull’“autogestione: dai rimedi della nonna adinternet” (dott. Cherubino Di Lorenzo) e sui “Miti nelleterapie” (dott.ssa Teresa Catarci). Nell’ultima sessione,moderata dal prof. Paolo Martelletti e dal dott.Francesco Cesarino, si è discusso di “Aspetti psicotera-peutici nel trattamento delle cefalee primarie” (dott.Domenico Cassano), di “Sinusite e cefalee” (prof.Marco De Vincentiis), “PFO e cefalee” (dott.ssa LidiaD’Alonzo) e, per finire, dei “Perché della risonanza”(dott.ssa Marta Altieri).Il congresso ha ricevuto 5 crediti ECM ed ha riscosso unottimo successo, grazie ad un’ampia partecipazione daparte di Medici di Medicina Generale, specialisti inNeurologia, Fisioterapisti e Psicologi ed al supportodell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (INI), divisio-ne Grottaferrata.

Emicrania emiplegica: una diagnosia cui pensare anche in età pediatrica

Irene Toldo, Margherita Nosadini, Stefano Sartori, Debora De Carlo,Barbara Bolzonella, PierAntonio Battistella

Centro Cefalee dell’età evolutiva, Dipartimento AIS per la Salute della Donna e del Bambini,Università degli Studi di Padova

S.M., femmina, età attuale 12 anni e 6 mesi.All’età di 10 anni presenta, durante un viaggio inautobus, un episodio caratterizzato da nausea, emia-nopsia destra, parestesie alla mano destra con pro-gressiva estensione a tutto l’emisoma destro, seguiteda emiparesi omolaterale ad esordio graduale in 15minuti fino ad una completa emiplegia destra (delladurata circa 1 ora e 1/2), lieve deficit del VII nervocranico destro di tipo centrale, successiva afasia (per4 ore) e vomiti ripetuti (ogni 30 minuti per circa 2ore); segue quindi una cefalea di forte intensità, pul-sante, bilaterale, con fonofobia e fotofobia, accentua-ta dal movimento, per la durata di circa 2 ore. Durantel’episodio la ragazza è confusa. Condotta e valutatapresso il Pronto Soccorso pediatrico di Padova, ven-gono eseguiti TAC e RMN cerebrale risultate negati-ve. L’EEG è caratterizzato da buona organizzazionedell’attività elettrica in veglia e sonno, onde lente insede temporo-occipitale sinistra. Viene ricoverata nelreparto di neurologia pediatrica.Ad un approfondimento anamnestico viene riferitoche all’età di 7 anni, dopo un trauma cranico lieve, lapaziente aveva presentato un episodio di ipostenia

dell’emisoma destro e disartria per 30-40 minuti,seguito da cefalea fronto-temporale sinistra (per circa2 ore) con successiva sonnolenza. Valutata presso ilPronto Soccorso di un Ospedale periferico: eseguitiTAC cerebrale (negativa) ed EEG (sporadiche ondeaguzze a carico dell’emisfero di sinistra con attivitàlenta sulle regioni posteriori di sinistra); venivadimessa con diagnosi di dubbio episodio critico.All’anamnesi familiare si segnala che la madre soffredall’età di 28 anni di una cefalea che è stata diagno-stica in altra sede come emicrania con aura. Gli attac-chi sono caratterizzati da emianopsia destra, seguitada afasia di produzione, parestesie all’emisoma destroed emiparesi omolaterale ad esordio graduale (didurata variabile nel corso dei vari episodi da 1 a 12ore) seguiti da cefalea di forte intensità, pulsante,aumentata dall’attività fisica, con nausea, fotofobia,fonofobia e osmofobia, della durata di 2 ore. Gli attac-chi si sono presentati con una frequenza di circa unoall’anno e sono stati favoriti da stress emotivi. Negliultimi tre anni la madre presenta attacchi con aurasolo visiva e cefalea con caratteristiche emicranichesenza deficit motorio. Durante il ricovero della ragaz-

CASO CLINICO

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GIORNALE DELLE CEFALEE

za vengono eseguiti: esami ematochimici (inclusoacido lattico) ed immunologici (C3, C4, Ab organo enon organo specifici), screening ipercoagulativo, stu-dio dei polimorfismi del geneMTHFR, ecodoppler deitronchi sovra aortici e transcranico con bubble test,risultati tutti negativi. Esame neurologico in fase inter-critica negativo. Analisi molecolare del geneCACNA1A: in corso. La ragazza viene dimessa dalreparto di Neurologia pediatrica dopo 5 giorni dall’in-gresso con diagnosi di emicrania emiplegica familiare.

DiscussioneNel caso descritto le possibili diagnosi differenzialicomprendono: 1) crisi epilettica con paralisi post-cri-tica di Todd, 2) attacco ischemico transitorio, 3) emi-crania con aura, 4) infarto emicranico 5) sindromeMELAS (encefalomiopatia mitocondriale con acidosilattica ed episodi ictus-simili). La gradualità nell’e-sordio e nella progressione dei sintomi dell’aura sonoa sfavore delle prime due ipotesi, mentre sono tipicidell’aura emicranica. Secondo la ClassificazioneInternazionale delle Cefalee (ICHD-II, 2004) la dia-gnosi di emicrania con aura non può essere formulatain presenza di aura con deficit motorio (nel nostrocaso vi era ipostenia ad un emisoma).Secondo i criteri ICHD-II le cefalee che si possonoassociare a deficit motori sono: 1) la cefalea con defi-cit neurologici transitori e linfocitosi liquorale(HaNDL) (ICHD-II: 7.8); 2) l’emicrania emiplegica(ICHD-II: 1.2.4 e 1.2.5). Tuttavia nella HaNDL lamaggior parte dei pazienti con questa sindrome nonpresenta un’anamnesi positiva per emicrania. Nelnostro caso invece vi era una familiarità positiva peremicrania ed, inoltre, indagando bene le caratteristi-che della cefalea riferita della madre, emerge cheanch’essa è presenta un’emicrania emiplegica: si puòformulare, pertanto, la diagnosi di emicrania emiple-gica familiare. Altri elementi anamnestici tipici sonoinoltre i fattori trigger; infatti in alcune occasioni gliattacchi possono essere scatenati da stress emotivi(come nella madre) o da traumi cranici lievi (comenella ragazza).L’emicrania emiplegica è una forma rara di emicrania(prevalenza: sottotipo familiare 0.003%, sottotiposporadico 0.002%) che esordisce spesso in età pedia-trica, con un’età media di esordio intorno ai 12 anni[1, 2]. La frequenza media degli attacchi è di 2-3 peranno con intervalli liberi anche molto lunghi (da 2 a37 anni) [1]; la durata degli attacchi è variabile e puòessere anche molto prolungata [2, 3]. Lo stress emoti-vo è il fattore trigger più frequente, seguito dal traumacranico minore [1, 2]. Oltre alla forma pura è descrit-ta una forma “plus” in cui si associano deficit neuro-logici permanenti: atassia cerebellare progressiva(con evidenza alla RMN di atrofia cerebellare), disar-tria, nistagmo, atassia, retinite pigmentosa, ipoacusianeurosensoriale, tremore, vertigine e nistagmo. I sog-

getti affetti da emicrania emiplegica possono presen-tare anche attacchi non emiplegici di emicrania conaura (9%) (come la madre della nostra paziente) osenza aura (23%) [1].L’emicrania emiplegica familiare è una malattia autoso-mica dominante, geneticamente eterogenea. Sono notialmeno 3 geni causanti la malattia, codificanti perdiversi canali ionici (CACNA1A, ATP1A2, SCN1A), chetuttavia risultano mutati solo in una quota di pazienti [1,2]. Altri geni descritti in alcune famiglie con emicraniaemiplegica sono i geni SLC1A3 e SLC4A4 [2], e piùrecentemente anche il gene PRRT2 [4].La diagnosi di emicrania emiplegica è essenzialmentedi tipo clinico ed è basata su un’anamnesi accuratarelativa in particolare all’aura e sull’esclusione diforme sintomatiche. I criteri diagnostici sono riportatinella ICHD-II al paragrafo 1.2.4 per la forma familia-re e al paragrafo 1.2.5 per la forma sporadica. Spessocome diagnosi iniziale viene posta quella di epilessia,soprattutto nei bambini o nei rari casi di attacchi senzacefalea. Tuttavia alcuni pazienti con emicrania emi-plegica possono presentare delle vere crisi epilettichecorrelate agli attacchi emiplegici o anche indipenden-ti [2]. La prognosi è molto eterogenea, spaziando daforme pure, a forme severe ad esordio precoce confenotipo plus [1]. La maggior parte dei casi di emi-crania emiplegica (sia familiare che sporadica)descritti in letteratura non hanno mutazioni di geninoti, si caratterizzano per un fenotipo puro di emicra-nia emiplegica con prognosi favorevole, ed hanno unaumentato rischio di emicrania con aura [1, 2].

ConclusioniIl nostro caso dimostra come l’emicrania emiplegicapossa esordire in età pediatrica, richieda un’anamnesiaccurata, preveda una diagnosi differenziale, possaavere un’evoluzione favorevole. La diagnosi non com-porta particolari difficoltà, specie nel sottotipo familia-re, e richiede sempre tra accertamenti il neuroimaging.

Bibliografia1. Ducros A, et al. The clinical spectrum of familial hemi-

plegic migraine associated with mutations in a neuronalcalcium channel. N Engl J Med 2001;345(1):17-24.

2. Russell MB, et al. Sporadic and familial hemiplegicmigraine: pathophysiological mechanisms, clinical charac-teristics, diagnosis, and management. Lancet Neurol2011;10(5):457-70.

3. Toldo I, et al. Multimodal neuroimaging in a child withsporadic hemiplegic migraine: a contribution to under-standing pathogenesis. Cephalalgia 2011;31(6):751-6.

4. Dale RC, et al. Familial PRRT2 mutation with heteroge-neous paroxysmal disorders including paroxysmal torticol-lis and hemiplegic migraine. Dev Med Child Neurol2012;54(10):958-60.

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GIORNALE DELLE CEFALEE �

Depression and risk of transformation ofepisodic to chronic migraineAshina S, Serrano D, Lipton RB, Maizels M,Manack AN, Turkel CC, Reed ML, Buse DCJ HeadachePain 2012;13:615–624.

Lo studio si propone di valutare il ruolo predittivodella depressione nella cefalea cronica (CM) inpazienti affetti da emicrania episodica (EM). Laricerca ha utilizzato i dati dell’AmericanMigrainePrevalence and Prevention (AMPP), stu-dio longitudinale di popolazione in 2 fasi sulla epi-demiologia della cefalea; lo studio ha individuatoun campione random di 24.000 adulti (età superio-re a 18 anni) da 30.721 che hanno risposto ad unquestionario e che hanno riferito almeno un episo-dio di cefalea severa nell’anno precedente 2004.Applicando il metodo statistico della regressionelogistica “random-effects”, gli autori hanno valuta-to la probabilità che un soggetto incluso con EM nel2005-2006 potesse sviluppare CM negli anni suc-cessivi. La depressione è stata valutata con il que-stionario validato PHQ-9 (score > 15) e basata suuna diagnosi medica riferita. L’analisi dei dati èstata aggiustata secondo covariate multiple: socio-demografiche, indice di massa corporea, intensitàdel dolore e frequenza della cefalea, severità deisintomi di emicrania, allodinia cutanea, overuse difarmaci sintomatici, assunzione di antidepressivi,ansia.Di 6.657 inclusi con EM nel 2005, 160 soggetti(2.4%) hanno sviluppato CM nel 2006. Di 6.852soggetti con EM nel 2006, 144 (2.2%) hanno svi-luppato CM nel 2007.In tutti i modelli statistici, la depressione definitacon il test PHQ-9 è risultata essere un fattore pre-dittivo significativo per l’insorgenza successiva diCM (OR=1.65, 95% CI 1.12-2.45).Viene anche rilevato un effetto della gravità delladepressione: se correlati a soggetti senza o con lievedepressione, i soggetti con depressione moderata(OR=1.77, 95% CI 1.25-2.52), moderata-severa(OR=2.35, 95% CI 1.53-3.62) e severa (OR=2.53,95% CI 1.52-4.21), mostrano un incremento dirischio per insorgenza di CM.Tra i casi con EM, la depressione è associata ad unrischio maggiore di CM dopo aggiustamento inrelazione ai dati sociodemografici e alle caratteristi-che dell’emicrania. La depressione precede l’insor-genza di CM e il rischio aumenta con la maggiore

NOVITÀ DALLA LETTERATURA

severità della depressione. Tali dati, secondo gliautori, suggeriscono un potenziale ruolo causaledella depressione sullo sviluppo della CM anche seuna causalità inversa non può essere esclusa.

Acid-sensing ion channel 1: A noveltherapeutic target for migraine with aura.Holland PR, Akerman S, Andreou AP, Karsan N,Wemmie JA, Goadsby PJ. AnnNeurol 2012;72(4):559-563.

L’emicrania con aura è un disturbo neurologicograve e invalidante con relativamente pochi opzio-ni terapeutiche specifiche. Circa il 20-30% dipazienti emicranici presentano sintomi di aura condisturbi neurologici transitori verosimilmente cor-relati a fenomeni di “corticalspreadingdepression”.Nuovi approcci di terapia preventiva sarebberonecessari, visto che solo 1/3 circa dei pazienti chenecessitano di tale trattamento, attualmente lo rice-vono. Nel panorama terapeutico vi è carenza dinuovi composti in sperimentazione di fase II.Lo studio prende in considerazione, quindi, la pos-sibilità di trattamento delle forme di aura con l’a-miloride, un bloccante dei canali del sodio epitelia-le che include gli “acid-sensingionchannels”(ASICs), esplorando anche le basi biologiche e ipotenziali meccanismi d’azione in modelli speri-mentali.Gli ASICs sono canali di comunicazione eccitatoriattraversati direttamente dai protoni extracellulariche vengono espressi nel sistema nervoso. In neu-roni sensitivi, si comportano come trasduttori “che-mio-elettrici” e sono coinvolti nella nocicezioneviscerale e somatica. A livello centrale, gli ASICssono ampiamente espressi in neuroni del midollospinale dove partecipano nella elaborazione di sti-moli nocicettivi e nella sensitizzazione centrale. Ilblocco farmacologico o la delezione transgenicadegli ASICs si sono già dimostrati efficaci nellaprotezione dal danno tissutale in modelli di sclerosimultipla e di danno cerebrale ischemico. Partendoda alcune riflessioni relative al coinvolgimentodegli ASICs in fenomeni critici, nell’induzione diipossia tissutale, nei disturbi creati dal fenomenodella “corticalspreadingdepression”, dai dati sullacomorbidità tra emicrania ed epilessia, e la notaefficacia di alcuni farmaci antiepilettici nella profi-

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� GIORNALE DELLE CEFALEE

lassi dell’emicrania, gli autori ipotizzano che unbloccante dei canali del sodio epiteliale (prendonoin considerazione l’amiloride) potrebbe essere unanuova opzione di trattamento efficace per l’emicra-nia, in particolare nelle forme con aura.Nella parte sperimentale dello studio, l’amiloride siè dimostrata efficace nel bloccare la “corticalsprea-dingdepression” indotta da stimolo doloroso a livel-lo corticale ed ha mostrato anche una certa efficaciain 2 diversi modelli di attivazione trigemino vasco-lare, suggerendo possibili siti d’azione, di rilievo,nell’emicrania.Lo studio riporta anche i dati preliminari di utilizzodi amiloride su un piccolo gruppo di 7 pazienti (5femmine e 2 maschi) affetti da emicrania con auraprolungata, refrattaria alle terapie.Tutti i pazienti sono stati trattati con terapie stan-dard per l’aura, acetazolamide, flunarizina, lamotri-gina, gabapentin, valproato e topiramato, tutte aidosaggi massimi consentiti; con tali terapie ipazienti non avevano avuto benefici significativisugli attacchi o avevano riportato effetti collateralinon tollerati. I pazienti sono stati indagati, preven-tivamente, per escludere cause secondarie cui ricon-durre l’aura persistente, in particolare trombofilia,neuroimmagini, senza evidenza di patologie. Il fol-low-up si è protratto da 6 a 24 mesi.L’amiloride ha ridotto sia la frequenza dell’aura chela severità della cefalea in 4 su 7 pazienti trattati condosi di 10 e 20 mg/dì. In 4 pazienti non è stato rile-vato nessun evento avverso, in una caso si è verifi-cata lieve e reversibile iperpotassiemia, in 2 casipoliuria. Gli autori concludono che, benché alcunimeccanismi d’azione siano ancora da individuare,la chiara efficacia dell’amiloride in modelli speri-mentali coinvolti nell’emicrania e nell’aura e iprimi dati di efficacia su pazienti con aura persi-stente, suggeriscano come gli ASICs possano esse-re una opzione terapeutica in un disturbo neurologi-co così altamente disabilitante come l’aura emicra-nica persistente.

Treatment of headache in the elderlyHershey L.A., Bednarczyk E.M. Current TreatmentOptions in Neurology (2012). Published online 11Octobre 2012.

Questa pubblicazione discute delle forme di cefaleache si manifestano nell’anziano e i trattamenti dellacefalea in questa età, alla luce anche delle situazio-ni cliniche che possono causare numerosi problemi

nell’ambito della terapia, sia per effetti collateralidei farmaci che per le eventuali controindicazionipresenti.La cefalea nell’anziano può essere divisa in formaprimaria e secondaria. La probabilità di cefaleasecondaria aumenta costantemente con l’età.Circa il 15% dei pazienti anziani che riportano unacefalea de novo, risultano affetti da patologie seriequali l’emorragia subaracnoidea, l’arterite tempo-rale, la nevralgia trigeminale o post-erpetica, l’e-morragia intracranica, la spondilosi cervicale, leneoplasie intracraniche, le sindromi post-concus-sive.La frequenza di forme secondarie è nettamentesuperiore rispetto a pazienti sotto i 65 anni d’etàin cui è intorno all’1.6%. I ricoveri per emorragiacerebrale sono aumentati del 18% negli ultimi 10anni, verosimilmente in relazione a soggettianziani con ipertensione non adeguatamente con-trollata, all’aumentato uso di farmaci anticoagu-lanti, all’aumento di prevalenza di angiopatiaamiloide. Nell’anziano è da considerare anche laconcomitanza di sleep apnea; infatti, uno studiorecente, ha mostrato come si possa ottenere unmiglioramento della cefalea, stimabile nel 49%,in pazienti con sleep apnea trattati con C-Pap.Le più comuni forme di cefalea primaria nell’an-ziano sono la cefalea di tipo tensivo, l’emicrania,fenomeni di aura senza cefalea, la cefalea a grap-polo e la cefalea ipnica. Tra queste, la cefalea ditipo tensivo risulta essere la più comune comedimostrato anche da uno studio porta a porta ita-liano su 833 soggetti anziani: rate di prevalenza inun anno per cefalea tensiva 44.5%, per emicrania11%, 4.4% per cefalea cronica quotidiana, 2.2%per cefalea sintomatica. L’American MigraineStudy riporta una prevalenza di emicrania del25% in donne di 50 anni d’età e del 10% in donnedi 70 anni; nei maschi è invece riportata una pre-valenza di emicrania dell’8% nei cinquantenni edi circa il 5% nei settantenni.La cefalea cronica quotidiana (CDH) è una situa-zione che include la cefalea tensiva cronica, latrasformazione di emicrania, l’hemicrania conti-nua. In uno studio epidemiologico spagnolo laprevalenza di CDH in donne oltre i 60 anni era di11.3%, molto più alta rispetto all’8.7% dellapopolazione generale; overuse di farmaci sinto-matici (acetaminofene, asprina, codeina e caffei-na) era riportata nel 19% delle forme tensive cro-niche e nel 31% delle emicranie trasformate(ergotamina, caffeina e barbiturici). Molti di que-sti pazienti assumevano analgesici per patologie

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differenti dalla cefalea (ad esempio lombalgie),confermando l’ipotesi che i pazienti con cefaleasiano più vulnerabili nello sviluppare cefalea dareboud anche con assunzione di farmaci antidolo-rifici per altra patologia. I farmaci possono esserecausa di cefalea in circa l’8% di pazienti che giàsoffrono di cefalea, ad esempio nitroglicerina,nifedipina, dipiridamolo; anche fluoxetina,paroxetina, sertralina, citalopram, escitalopram,venlafaxina, sono spesso associati indicati comepossibili induttori di cefalea.In gioventù, generalmente, la cefalea si manifestaassociata a nausea, nell’anziano può essere inve-ce preannunciata da disturbi neurologici transito-ri, in genere disturbi visivi tipo scotomi scintil-lanti e difetti omonimi della vista, parestesici,della durata dai 15 ai 30 minuti, così da renderenecessaria una diagnostica strumentale atta adiscriminare ed escludere l’eventualità di acci-denti ischemici transitori del circolo vertebro-basilare. L’articolo prende poi in considerazionealtre forme possibili di cefalea nell’anziano comela “thunderclapheadache”, la cefalea da tosse pri-maria, forme che necessitano sempre di diagnosidifferenziale con le forme secondarie e che pos-sono associarsi in pazienti con forme primarie.Per quanto riguarda le terapie, nell’anziano nonpossono essere utilizzati alcuni trattamenti sinto-matici che si utilizzano nei giovani; ad esempiotriptani ed ergotaminici sono controindicati per ilrischio associato di malattia coronarica.Naprosseneed idrossizina sono generalmente uti-lizzati nell’anziano, in acuto, sia per il trattamen-to della cefalea di tipo tensivo che dell’emicrania.La somministrazione endovenosa di magnesio, diacido valproico e di metoclopramide sono alta-mente utilizzati nell’ambito di un trattamento diemergenza.Anche i più comuni trattamenti di profilassi uti-lizzati nei giovani cefalalgici, come per es. ami-triptilina e doxepina, non sono raccomandabilinell’anziano per il rischio di danno cognitivo, diritenzione urinaria e di alterazioni del ritmo car-diaco. A tal proposito i farmaci proposti cometerapia orale per l’emicrania nell’anziano, inclu-dono l’acido valproico, il topiramato, metoprolo-lo e propranololo. Caffeina e litio sono indirizza-ti alla cura della cefalea ipnica, mentre l’acetazo-lamide e l’indometacina risultano efficaci nellacefalea da tosse.Il lavoro fornisce una semplice ed utile tabellacon i dosaggi standard dei farmaci, le controindi-cazioni e i più comuni effetti collaterali.

Behavioral and emotional symptoms andprimary headaches in children: Apopulation-based studyArruda MA, Bigal ME Cephalalgia2012;32(15):1093-1100.

Lo studio ha investigato i sintomi comportamenta-li ed emotivi in un campione di bambini di unacomunità, come funzione di presenza o meno dicefalea e della frequenza della cefalea stessa.Le cefalee primarie sono molto comuni nella popo-lazione pediatrica, considerando i criteri della IHSsi stimano in un range dal 3.3% al 21.4% con incre-mento dall’infanzia all’adolescenza. L’impattosulla qualità di vita del bambino, sulle performancescolastiche, sui rapporti famigliari è stato ben deli-neato per l’emicrania. L’impatto dell’emicrania èinfluenzato da vari fattori tra cui la severità deldolore, i sintomi neurovegetativi associati, la fre-quenza del dolore, la presenza di ansia anticipato-ria e l’uso di terapie adeguate. Inoltre, la presenzadi comorbilità può influenzare in modo negativo opositivo il corso della patologia nella vita. La rile-vanza di alcune comorbilità o di sintomi psicologi-ci non sono stati, ad oggi, oggetto di studiapprofonditi in bambini con cefalee primarie.Alcuni studi di popolazione suggeriscono che ibambini con emicrania manifestano più spesso sin-tomi somatici, ansia e depressione, rispetto a bam-bini che non soffrono di cefalea. Alcuni dati sugge-riscono anche l’associazione di emicrania in etàpediatrica con deficit di attenzione ediperattività/impulsività. Gli autori indicano comegap principale di alcuni studi già esistenti sull’as-sociazione tra cefalee primarie e sintomi comporta-mentali, il fatto di non aver tenuto in considerazio-ne, come fattore di rilievo, la frequenza della cefa-lea, essendo il dolore cronico una situazione che, diper sé, si associa a sintomi psicologici.La casistica dello studio comprende 1.856 bambinidi età compresa tra 5 e 11 anni. La diagnosi di cefa-lea primaria è stata valutata con questionario vali-dato per la cefalea, in accordo con i criteri dellaclassificazione internazionale delle cefalee (ICHD-II); le diagnosi considerate sono state di emicraniain generale (emicrania con e senza aura più emi-crania probabile più emicrania cronica), emicraniaepisodica (emicrania con e senza aura), cefalea ditipo tensivo in generale (frequente ed infrequentepiù probabile cefalea tensiva più cefalea tensiva cro-nica), cefalea tensiva episodica (frequente ed infre-quente). Il Child BehaviorChecklist (CBCL) è statoutilizzato per la valutazione dei sintomi psicopatolo-

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gici. I punteggi del questionario sono stati valutaticome funzione dello stato di cefalea,con aggiustamen-ti per la parte socio demografica e per la frequenza dicefalea. Se paragonati al gruppo di controllo, i bambi-ni con emicrania hanno valori significativamente anor-mali nei seguenti items del questionario CBCL: soma-tizzazione, ansia e depressione, socializzazione, atten-zione, introspezione e nel punteggio totale. I bambinicon cefalea di tipo tensivo sono anch’essi significati-vamente differenti dai controlli negli stessi items macon punteggi minori rispetto agli emicranici. Nei bam-bini con emicrania, inoltre, le alterazioni dei parametrivariano significativamente in funzione della frequenzadella cefalea, di problematiche sociali, della razza.Gli autori concludono che l’emicrania e la cefalea ditipo tensivo,nel bambino, sono associate significativa-mente a sintomi comportamentali rilevati con questio-nario ad hoc; inoltre, la frequenza della cefalea è unasituazione che influisce negativamente su tale associa-zione. L’introspezione si rileva come situazione moltocomune in bambini con cefalea, mentre i sintomi diesternazione (tipo l’aggressività e la trasgressività)non sono differenti rispetto ai controlli. Gli autori,molto correttamente, discutono anche i punti di forzae i limiti dello studio. Come punti di forza indicano laquantità abbastanza elevata del campione di bambinistudiato, l’uso di questionari validati, l’aiuto di facili-tatori addestrati, l’uso di criteri molto stretti e standar-dizzati per la diagnosi, l’alto grado di partecipazione.Al contrario, tra i limiti, indicano: diagnosi di cefaleafatta sulla base di informazioni avute dalla madre (nonintervista diretta con il ragazzo), la possibile sottosti-ma della prevalenza della cefalea di tipo tensivo inquanto è stata presa in considerazione solo cefaleamolto severa, l’utilizzo di un questionario validato perun’età di 10 o più anni (il questionario è stato peròvalutato su un gruppo si 100 bambini sotto i 10 anni edha mostrato una sensibilità oltre il 90% ed una speci-ficità oltre 75% per le diagnosi di interesse).

Patent foramen ovale, ischemic strokeandmigraine: systematic review and stratifiedmeta-analysis of association studiesDavi D, Gregson J, Willeit P, Blossom S, Al-ShahiSalman R, Brayne C. Neuroepidemioloy. ReceivedJune 1, 2012; Accepted July 17, 2012. Publishedonline October 11, 2012.

In questa interessante review di meta-analisi gliautori discutono del problema del forame ovale per-vio (PFO) e della sua rilevanza o meno nell’emi-

crania e nello stroke ischemico. Il PFO è tutto oggioggetto di numerosi studi e di battiti sulle sue impli-cazioni come fonte emboligena in numerose patolo-gie ad eziologiatromboembolica.I dati osservazionali riportano un’associazione traPFO, stroke criptogenetico ed emicrania. Al contra-rio, studi clinici randomizzati sulla chiusura delPFO non hanno mostrato un chiaro beneficio dellatecnica sia perché l’associazione sottostante è mino-re di quanto suggerito, sia perché i trial sono sottodimensionati. Gli autori hanno focalizzato l’atten-zione su studi con più basso rischio di bias, utiliz-zando analisi stratificate basate sul disegno metodo-logico e su modelli di meta-analisi. Hanno conside-rato 37 studi di 7.686 trovati in letteratura.Il PFO è molto diffuso nella popolazione generale,circa il 30%. La presenza di PFO sembra essere piùelevata in pazienti con emicrania con aura (48-53%)rispetto a soggetti con emicrania senza aura (23-25%) o senza patologie dolorose (20-25%).Rispetto a quanto riportato dalla letteratura nel suocomplesso, alcuni studi comparativi basati sullapopolazione, hanno mostrato deboli associazioni traemicrania con aura ed ictus ischemico criptogenico,PFO ed ictus ischemico e PFO ed emicrania indonne giovani. Non è stato possibile cercare intera-zioni o fattori modificanti tali associazioni. I risulta-ti sono, spesso, limitati da fonti di bias all’internodei singoli studi. Lo studio conclude, al momento,per l’assenza di una associazione causale tra PFO,ictus criptogenetico ed emicrania. Studi clinici ran-domizzati in corso sulla chiusura del PFO, potreb-bero avere la necessità di inclusione di un numeronettamente superiore di casi per poter rilevare uneffetto significativamente positivo della chiusura delPFO su emicrania e stroke.La chiusura del PFO potrebbe essere più efficace insottogruppi di pazienti con una forte associazioneall’ictus ischemico (e quindi con rischio più elevatodi futuro cardioembolismo), presumibilmente inpazienti con shunt da PFO di grado severo o PFOassociato ad aneurisma del setto interatriale.

Grazia SancesU.S. Diagnosi e Cura delle Cefalee, IRCCS

Fondazione Istituto Neurologico C. Mondino, Pavia

Elena GuaschinoServizio di Neurosonologia, IRCCS Fondazione

Istituto Neurologico C. Mondino, Pavia

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CALENDARIO DEI CONGRESSI NAZIONALI ED INTERNAZIONALIDI INTERESSE PER GLI SPECIALISTI IN CEFALEE

65TH ANNUALMEETINGOFTHEAMERICAN ACADEMY OFNEUROLOGYSan Diego (USA), 16-23 marzo 2013Per informazioni: www.aan.com/go/am13

7TH WORLD CONGRESS ONCONTROVERSIES IN NEUROLOGYIstanbul (Turchia), 11-14 aprile 2013Per inform.: www.comtecmed.com/cony/2013

NETWORKINGWORLDANESTHESIA CONVENTIONBangkok (Tailandia), 23-27 aprile 2013Per informazioni: www.nwac.org

58TH CONGRESSONAZIONALE DELLASOCIETÀ ITALIANA DINEUROFISIOLOGIA CLINICAFirenze, 9-11 maggio 2013Per informazioni: www.sinc-italia.it

LIII CONGRESSONAZIONALE SNOFirenze, 15-18 maggio 2013Per informazioni: www.snoitalia.it

4TH INTERNATIONALCONGRESSON NEUROPATHIC PAINToronto (Canada), 23-26 maggio 2013Per informazioni: www.kenes.com/neuropathic

36° CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONEITALIANA PER LO STUDIO DELDOLOREVerona, 30 maggio - 1 giugno 2013Per informazioni: www.aisd.it23TH MEETINGOFTHE EUROPEANNEUROGICALSOCIETYBarcellona (Spagna), 8-11 giugno 2013Per informazioni: www.ensinfo.org16TH INTERNATIONALHEADACHECONGRESS and 55THMEETINGOFTHEAMERICAN HEADACHE SOCIETYBoston (USA) 27-30 giugno 2013Per informazioni: www.ihc2013.com4THEUROPEAN HEADACHEAND MIGRAINETRUST INTERNATIONALCONGRESSCopenaghen (Danimarca), 18-21 settembre 2013Per informazioni: www.ehmtic2014.comXXIWORLD CONGRESS OFNEUROLOGYand 17THCONGRESS OFTHEEUROPEANFEDERATION OFNEUROLOGICALSOCIETYVienna (Austria), 21-26 settembre 2013Per informazioni: www.wen-neurology.comXLIV CONGRESSONAZIONALE DELLASOCIETÀ ITALIANA DINEUROLOGIAMilano, 2-5 novembre 2013Per informazioni: www.neuro.it

PRIMO ANNUNCIO

Le istruzioni per la redazione dei contributi scinetifici e ulterioriinformazioni saranno a breve disponibili sul sito www.sisc.it

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1. www.sisc.it Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC)

2. www.cefaleecampania.it Sezione Campania della SISC

3. www.cefaleepugliabasilicata.it/default.asp Sezione Puglia-Basilicata della SISC

4. www.legaitalianacefalalgici.it Lega Italiana Cefalalgici (LIC)

5. www.sinpia.eu Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA)

6. www.sinc-italia.it Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC)

7. www.aisd.it Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD)

8. www.sinpf.it Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF)

9. www.neuro.it Società Italiana di Neurologia (SIN)

10. www.simi.it Società Italiana di Medicina Interna (SIMI)

11. www.snoitalia.it Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologici Ospedalieri (SNO)

12. www.sirn.net Società Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN)

13. www.sicd.it Società Italiana dei Clinici del Dolore (SICD)

14. www.siaarti.it Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI)

15. www.ainat.it Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali e Territoriali (AINAT)

16. www.i-h-s.org International Headache Society (IHS)

17. www.ehf-org.org European Headache Federation (EHF)

18. www.americanheadachesociety.org American Headache Society (AHS)

19. www.efns.org European Federation of Neurological Societies (EFNS)

20. www.ensinfo.org European Neurological Society (ENS)

21. www.w-h-a.org World Headache Alliance (WHA)

22. www.l-t-b.org Lifting the burden – The Global Campaign against Headache

23. www.eurolight-online.eu Eurolight – A European project to highlight the impact of headache

24. www.aan.com American Academy of Neurology (AAN)

25. www.iasp-pain.org International Association for the Study of Pain (IASP)

26. www.worldinstituteofpain.org World Institute of Pain (WIP)

27. www.headaches.org National Headache Foundation

Siti Internet dedicati a cefalee e dolore