Giorgio La Pira, i miei pensieri
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Editrice FiorentinaSocietà
GIORGIO
LA PIRA I miei pensieri
con una testimonianza di Giulio Andreotti
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euro 10,00www.sefeditrice.it
Il volume propone le frasi, gli aforismi, i pensieri di Gior-gio La Pira, raccolti sulla base dei temi che hanno caratte-rizzato la vita e l’attività del «sindaco santo»: la spiritua-lità, la politica, le problematiche legate alla città, i poveri, la pace in opposizione alla brutalità della guerra.
Il libro curato da Riccardo Bigi offre l’opportunità di ri-scoprire o conoscere una grande figura del Novecento, ideatore di alcuni articoli della Costituzione italiana, ca-pace di dialogare con i grandi della terra e di impegnarsi in prima persona nell’aiuto ai poveri.
Giorgio La PiraI miei pensieri
a cura diRiccardo Bigi
con una testimonianza diGiulio Andreotti
Editrice FiorentinaSocietà
Si ringrazia la Fondazione Giorgio La Pira (e in particolare il segretario Stefa-no Tilli) per il materiale documentario (testi e fotografie) messo a disposizione. Per l’approfondimento della vita e del pensiero di Giorgio La Pira, si rimanda anche alla consultazione del sito della Fondazione (www.lapira.org)
© 2007 Società Editrice Fiorentinavia G. Benivieni 1 - 50132 Firenze
tel. 055 5532924fax 055 5532085
isbn 978-88-6032-048-3
Proprietà letteraria riservataRiproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata
Referenze fotograficheLa foto di pagina 58 è di Torrini Fotogiornalismo, Firenze
L’editore è a disposizione di tutti gli eventuali propietari di diritti sulle immagini riprodotte con i quali non è stato possibile comunicare
Indice
7 «Aveva ragione lui» di Giulio Andreotti 9 La vita di Riccardo Bigi
21 Spiritualità 35 I poveri 45 La politica 59 Firenze e le città 69 La pace 83 Leggere la storia 91 Hanno detto di lui
93 Fonti bibliografiche
Giorgio La Pira con il card. Elia Dalla Costa e don Giulio Facibeni, tre protagonisti della Firenze cristiana del Novecento per i quali è in corso il processo di beatificazione
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Spiritualità
Dar posto allo Spirito…se tu mi vedessi assorto, la sera, vicino al mare, specie quando, come ora, c’è la luna... Dio mio! La vita come è strana. Ho studiato il problema della fede […] Certamen-te il più fervido religioso non sentirebbe come sento io in questo momento. Ora solamente capisco che ciò che altri chiama Dio è ciò che io chiamo Spirito, e più precisamen-te Amore, e che gli stessi dogmi della fede, anche i dogmi più terribili, costituiscono l’essenza di questo Amore!… eppure è così bello accettare questi dogmi, rendersi ciechi, uccidere la ragione (la maledetta ragione), per dar posto all’assurdo che subentra rumorosamente: lo Spirito.
Lettera a Salvatore Pugliatti, 24 luglio 1920
Sete di ascesiHo attraversato varie volte i sotterranei del pensiero: ho bus-sato a molte porte, come un povero mendicante, per avere pane di sapere, ho rifatto mille strade, mille mondi, ho ama-to mille cose: sono stato troppo vagabondo in questo errare senza posa alla ricerca di un po’ di pace per l’anima mia: io ho sempre avuto in me sete di ascesi, sete di profondo an-nullamento del mio essere che si ricollega a Dio.
Lettera a Salvatore Quasimodo, 4 ottobre 1922