Giorgini Dr. Martino Erbe e Integratori Naturali - 1 … · 2017. 3. 30. · crea affatto un...

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Sommario

SPAGYRICA news dal mondo naturale ~ Periodico mensile N. 9 Luglio

EDITORE: Elitto Edizioni ~ Via Val della Meta, 4 - 50034 Marradi (FI)

DIRETTORE RESPONSABILE: Lorenzo Bellei Mussini ~ e-mail: [email protected]

REDAZIONE: Federica Stefanini

PROGETTO GRAFICO: Roberta Ferriani

DIREZIONE, REDAZIONE, IMPAGINAZIONE E STAMPA (in proprio): © Ser-Vis Srl ~ Via Isonzo 67 - 40033 Casalecchio di Reno (BO)

Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 8414 in data 07/04/2016

La gamma dei Cosmetici Solari Dr. Giorgini mette a disposizione creme, latti e oli solari, per proteggere la pelle e favorire l’abbronzatura, e lozioni idra-tanti e lenitive per far fronte a eventuali ar-rossamenti. Tutti i prodotti solari Dr. Giorgini sono profumati solo con oli essenziali naturali e formulati con materie prime di elevatissima qualità, senza uso di parabeni e paraffi ne.

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Editoriale4 SpagyriaSulla “nuova” chimica(II parte) Giorgini Dr. Martino.

8 Gambe pesantiAlleggerisci la pesantezza delle tue gambe!Esistono rimedi naturali contro l’affaticamento degli arti inferiori?

12 Eritema solareChe cos’è l’eritema solare?È possibile alleviare questo fastidiocon rimedi naturali?

16 Stitichezza del viaggiatoreLontano da casa, lontano dalla stitichezza... da viaggioEsistono rimedi naturali contro la stipsi del viaggiatore?

20 Sudorazione eccessivaI rimedi naturali per l’eccessiva sudorazioneCon la stagione calda il corpo tendea perdere più liquidi e, soprattutto, sali minerali.

24 Piede d’atletaLe micosi ai piedi d’estate:un diffuso disturboCome contrastare il “piede d’atleta” con i rimedi naturali.

28 InsettiDifendersi dagli insettiI rimedi naturali contro le loro “punture”.

34 Discipline alternativeLe funzioni del triplice riscaldatore in agopuntura. Dott. Giovanni Di Luccio.

36 Speciale intestinoIl corpo come una macchina vivente(I parte) Giorgini Dr.ssa Beatrice

40 AlimentazioneIl lungo percorso del pomodoroQuali sono le proprietà di questo straordinario prodotto della terra?

43 Dicono di noiI commenti e le recensioniai prodotti Dr. Giorgini.

Il percorso sin qui intrapreso ci porta a luglio, mese in cui viene celebrato – idealmente – lo splendore del Sole; vero è che le giornate

vanno ad accorciarsi, tuttavia è innegabile che in questo periodo il

Grande Astro sia più che un semplice fi gurante.

Sole che è anche, seppur in parte, protagonista di questo numero

di Spagyrica, dal momento esso sorge con l’articolo di apertura, ir-

radiando la propria luce su tutta la rivista, per poi tramontare con

l’articolo sull’alimentazione, nello specifi co sulle verdure di stagione.

Non casualmente luglio è il mese nel quale si raccolgono frutti e mes-

si in grande quantità, dopo aver ricevuto dal Sole la luce e, quindi,

la vita.

Per questo motivo, Spagyrica di luglio potrebbe essere vista anche

come un cerchio tendente a ripiegare su se stesso per riconnettersi al

suo principio, proprio come il serpente che si morde la coda, laddove

l’inizio va a coincidere con la fi ne, ma per un nuovo incipit, in un

continuo raffi namento e arricchimento.

E il merito di questo accrescimento è sia di tutti i lettori che, compi-

lando il questionario online, hanno fornito importanti suggerimenti,

sia dell’instancabile lavorio di tutta l’azienda, dalla redazione all’uf-

fi cio grafi co, dal marketing all’IT, dall’uffi cio ordini alla segreteria.

In uno scenario come questo, però, la piramide gerarchica verrà ne-

cessariamente a capovolgersi: l’apice (la direzione, l’editore) diven-

terà la base che dovrà mantenere in equilibrio tutto il resto. E come

una sorta di calice, questa piramide capovolta andrà così a contenere

tutto quel nettare (i suggerimenti dei lettori e il lavorio dell’azienda),

fondamentale per la vitalità della rivista.

Ora, rifl ettendo sulla forma del calice, non si può non rilevare che

esso sia predisposto per la ricezione di qualcosa. Ma per dissetare la

curiosità di tutti coloro che desiderano approcciarsi alle discipline

alternative, alla fi toterapia, in una parola, alla Natura, occorrerà es-

sere non già escludenti, ma includenti. D’altra parte, questa è sempre

pronta al nostro servizio – ce lo ricorda Giordano Bruno –, certo,

non per essere sfruttata, ma per andare a valorizzare quel rapporto

con l’uomo che ne osserva i processi specifi ci, ricercandone i segreti,

imitandone le opere e cogliendone analogie, consentendole soprat-

tutto di essere ottima maestra e guida. A ricordarlo a tutti – anche a noi

stessi – seppur sommessamente, potrebbe incaricarsi anche Spagyrica.LBM

Il sole, il Cerchio, la Piramide

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Sulla “nuova” chimica(II parte)

Ma intanto, come avviene la generazione dei metalli nelle viscere della Terra, se-

condo la teoria della Chimica Antica? «La prima materia dei metalli – scrive l’Au-

tore della Nuova Luce Chimica – è doppia, ma nondimeno l’una senza l’altra non

crea affatto un metallo. La prima e la principale è un’umidità dell’aria mischiata a

calore, e questa umidità è stata chiamata Mercurio, il quale è governato dai raggi

del Sole e della Luna, nel nostro mare fi losofi co. La seconda è il calore della Terra,

cioè un calore secco, che essi chiamano Zolfo. Ma poiché tutti i veri Filosofi lo hanno na-

scosto quanto più hanno potuto, noi, al contrario, lo spiegheremo nella maniera più chiara

che a noi sarà possibile…».

Così il Cosmopolita, come tanti altri Autori, promette chiarezza e continua: «Non bisogna

cercare questo punto nei metalli del volgare, perché questi, compreso l’oro, sono morti, in

luogo dei nostri che, al contrario, sono vivi, e possiedono lo spirito… la morte dei metalli è

il fuoco della loro fusione. La prima materia dei metalli è una certa umidità mischiata ad aria

calda, in forma di un’acqua grassa, aderente ad ogni cosa…».

«Il titolo di questo capitolo [Dello Spirito Universale1] dimostra l’errore che alcuni sosten-

gono, cioè che i corpi naturali siano il solo soggetto della Chimica, poiché essa tratta anche

dello Spirito Universale, che è una sostanza priva di ogni corporeità. Dopo aver fatto l’ana-

tomia della Natura in generale e in particolare, dopo aver scavato e penetrato fi n nel suo

centro, la Chimica ha trovato che l’origine e la radice di tutte le cose è una sostanza spiritua-

le, omogenea e simile solo a se stessa, che i Filosofi antichi e moderni hanno chiamato con

i nomi più differenti. Essi l’hanno chiamata sostanza vitale, spirito di vita, luce, balsamo di

vita, mummia vitale, caldo naturale, umido radicale, anima del mondo, entelechia, natura,

mercurio di vita, spirito universale; essi l’hanno ancora nominata in molti altri modi che non

è necessario ricordare, poiché ne abbiamo fornito gli appellativi principali».

«Nel primo capitolo della Genesi – scrive il Von Welling2 – Mosè ci insegna, descrivendo la

creazione della Terra e del nostro sistema solare, che Dio all’inizio ha creato:

HAREZ VEET SHAMAJIM

Terra la e Cieli i

La parola SHAMAJIM è composta da due parole, AESCH e MAJIM, che signifi cano ACQUA

e FUOCO, due Elementi tanto opposti… fuoco-acqueo o acqua di fuoco che poi, in fondo,

altro non è che sale… questo meraviglioso Sale da pochi conosciuto e ancora meno la sua

utilità, ma se l’aria non è completamente ripiena di questo sale celeste… allora diventa com-

pletamente corrotta ed entra in putrefazione…».

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Se si cerca una “traduzione” a queste parole, si può cominciare col dire che i raggi cosmici

sono composti per il 96% di idrogeno, e continuare immaginando, nello spazio cosmico,

un ammasso di 4 parti di idrogeno e di 2 parti di ossigeno, quando improvvisamente una

scintilla li fa reagire: esplode un fuoco che contemporaneamente è anche acqua!

È nato un Sole: 2H2 + O2 2 H2O

Nel centro il Fuoco, altissimo di temperatura, sarà CALDO-secco. Ma il Fuoco è dato dalla

formazione o composizione di Acqua, la quale allontanandosi diventa un vapore CALDO-u-

mido, che si può ben defi nire Aria. Questa continuando ad allontanarsi nello spazio freddis-

simo (-270° C), condensa in Acqua liquida, UMIDA-fredda, e più in là in ghiaccio, FRED-

DO-secco! Una sfera di ghiaccio trasparente, all’interno della quale l’acqua, per elettrolisi,

si de-compone in idrogeno e ossigeno, alimentando così il Fuoco con un moto perpetuo,

come in una lampada eterna.

Tutti i Chimici moderni sanno che la defi nizione di sale è: unione di un metallo con un

non-metallo. Ebbene, l’idrogeno è un metallo e l’ossigeno è un non-metallo, quindi l’acqua

«altro non è che un sale», proprio come scriveva il Von Welling!

«Tutte le cose nascono da una materia – scriveva Cristoforo Enrico Keil nel 1736 – che è un

acquoso-fuoco o un’ignea-acqua… benché questo misto meraviglioso ci sembri strano tut-

tavia è un’eterna verità, perché nessuna creatura può essere mantenuta in vita senza questo

fuoco-acquoso o acqua-ignea. Non può esistere fuoco senza aria, né acqua senza sale, così

dove se ne trova uno necessariamente deve esserci anche l’altro…

Quando l’aria umida è satura di acqua, il Sale di Natura viene infuso nella terra in massima

parte come cibo di vita, in modo speciale con la pioggia e la rugiada. Perché l’acqua piova-

na prende dall’aria questa energia vitale, che è impregnata di Sole, Luna e Astri e la conduce

alla terra dove si unisce col sale [nel mare] e il salnitro nella terra. Così tutte le cose ricevono

il potere di crescere e fruttifi care. Questo spirito salino volatile sale dalla terra al cielo e da

lassù di nuovo discende in basso verso la terra…»

Pancaldi3 precisa: «Gli infl ussi provenienti dalla cintura zodiacale contengono gli infl ussi dei

pianeti e sono inviati, mediante le due luci del cielo (quella del Sole di giorno e quella della

luna di notte), nel Sale Unico di Natura che nella sua discesa, in cui si verifi ca il passaggio

dallo stato spirituale a quello corporale, si differenzia nei diversi sali…»

D’altronde, non esistono nelle viscere della Terra grotte così grandi e numerose da poter

ipotizzare che abbiano contenuto tutto il sale che è sciolto negli oceani!

[1] Nicolas Le Fevre, Trattato della Chimica, Parigi 1674 (tradotto dal francese ed edito da Laboratorium, Viareggio).[2] Georgius Von Welling, Opus mago cabbalisticum, Francoforte (tradotto da Augusto Pancaldi).[3] Augusto Pancaldi, Alchimia pratica, ed. Atanor.

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Il Pernety, nel suo Dizionario Mito-Ermetico, spiega che il Sale Unico di Natura,

nella sua discesa, si trasforma in due modi di essere: il sale marino [NaCl, sodio

cloruro] e il nitro [o salnitro, KN03, potassio nitrato]. «Quello marino è ritenuto

il principio degli altri. Da questo sale volatilizzato si forma il nitro, dal nitro il tar-

taro e dal tartaro cotto e digerito il vitriolo [solfato di ferro e di rame, Fe2(S04)3 e

CuS04]…»

Il nitro si trova ovunque sulla superfi cie della terra, dove la rugiada e la pioggia lo

forniscono abbondantemente e nutre tutto il regno vegetale, eppure non esistono

miniere di salnitro, se non nell’aria!

Riguardo alla rugiada il Cosmopolita scriveva che «l’uomo, creato di terra, vive nell’aria,

perché nell’aria è nascosta la “carne di vita”, che di notte chiamiamo rugiada e di giorno

acqua sottile o rarefatta, il cui spirito invisibile congelato è migliore e più prezioso di tutta

la terra universale»

«Il seme universale “maschile” del Sole – chiarisce Pancaldi – scende durante il giorno [«ac-

qua sottile»]. L’umido dell’Acqua e dell’Aria contiene il seme universale “femminile” e tutti

gli infl ussi coagulati della Luna e degli Astri. Il Sale Unico ancora spirituale riceve queste

due impressioni e sono coagulate dalle esalazioni che salgono in alto dalla terra e dal mare,

che corporifi cano il Sale Universale che scende in basso a dare la vita e a conservarla a tutti

i corpi… Il nitro, che è il Sale Unico corporifi cato come già detto, ha preso il nome dalla

parola egiziana neter che vuol dire “dono”! Arrivato alla superfi cie della terra, il nitro entra

in contatto con il calore dello spirito terrestre che lo fa diventare tartaro. Così dal nitro e dal

tartaro nascono e crescono tutti i vegetali…»

Il pianeta Terra è composto da una lito-sfera (terra), una idro-sfera (acqua) e una atmo-sfera

(aria). I Chimici Antichi chiamavano Tenebre la terra e l’acqua, perché non lasciano passare

la luce. L’atmosfera è alta circa 100Km dalla superfi cie terrestre ed è questa che ci fa vedere

il vento solare come luce materiale. Sopra l’atmosfera c’è la Luce Naturale invisibile ai nostri

occhi.

Fine della seconda parte. Salve!

Giorgini Dr. Martino

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INTERVISTA A GIAMPAOLO “PAPE” GURIOLI (seconda parte)

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Nel frattempo Pape diventa il più grande consumatore di prodotti Giorgini, dopo il Dottor Giorgi-ni. «Se non ci fossero stati questi prodotti sarei andato da un pezzo! E invece, in vent’anni, mai il dottore, mi sono sempre arrangiato da solo» afferma Pape che continua: «Non hai idea di quanti prodotti assuma il Dottor Giorgini al giorno – e già questa sarebbe una bella garanzia per il con-sumatore, se lo sapesse – ma credo che ci siano dei giorni in cui lo batto! In casa ho un armadio pieno di prodotti, una piccola erboristeria, che tengo sottochiave. Li ho tutti, forse me ne manca qualcuno ultimissimo… e non esco senza una borsa piena di prodotti del dottore, anzi miei!».Il rapporto di amicizia e di lavoro tra il Dottor Giorgini e Pape Gurioli continua: nel giro di po-chi anni, costoro ideano un studio di registrazione musicale all’avanguardia, dove è possibile lavorare con la “Musica biologica” e, soprattutto, sull’intonazione aurea a 432 Hz.Questa tipologia di accordatura è quella che fi ssa il La centrale della scala a 432 Hz appunto, e quindi il Do a 256 Hz, multiplo di 8 Hz che è la frequenza base della Terra; ora, mentre la musica a 440 Hz (quella adottata dalla America Standards Association nel 1936 e dalla maggior parte dei musicisti occidentali) agisce solo sul cervello, quella a 432 Hz agisce su tutto il corpo, creando effetti terapeutici e riabilitativi; una sorta di vibrazione in armonia con la vita.Lo studio musicale Elitto, terminato nel 2006, possiede un acustica naturale, perfetta, poiché venne progettato e realizzato proprio con questo scopo: il progettista dello studio, Dino D’am-brosio, è specialista del settore e ha curato peraltro anche l’acustica dell’Auditorium di Roma e diversi studi audio e televisivi RAI. Uno studio all’avanguardia, quindi, e forse unico nel suo genere, dal momento che presenta una struttura “galleggiante”: le mura divisorie non si tocca-no, isolando lo studio da vibrazioni interne ed esterne, garantendo così la purezza assoluta del suono. In esso è possibile registrare in digitale (Pro Tools) e in analogico (Studer 24), con uno staff composto da tecnici audio, produttori e arrangiatori di provata esperienza, che collaborano con i migliori musicisti italiani ed europei. Sembrerebbe quasi la messa in opera di quanto scrit-to nel libro Atalanta fugens che il Dottore aveva regalato a Pape al primo incontro, dove tramite una fusione tra alchimia e musica si sognava il benessere dell’umanità…Recentemente, presso lo studio Elitto è stato inciso un album di canzoni parlate, il primo espe-rimento discografi co, “Ti parlo una canzone” voci di Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo, ac-compagnati al pianoforte dallo stesso Pape. Ultimamente, il primo LP del gruppo musicale trie-stino MasKara, sotto la supervisione artistica di Pape Gurioli. Quest’ultimo è peraltro coinvolto nell’importante progetto Cult Memorandum, spettacolo (impostato su 432 Hz) per piano, canto e danza che vede la partecipazione del soprano Federica Balucani e il supporto dello stesso stu-dio musicale di Marradi del Dottor Giorgini. Ascolta il brano numero 12 di Anna 24.12., grazie.

È possibile ascoltare e scaricare gratuitamente il brano numero 12 “l’amore delle stelle” all’in-dirizzo: http://www.drgiorgini.it/anna_24-12/12_l_amore_delle_stelle.mp3.Per acquistare il CD Anna 24.12 al prezzo di € 19.90 (spese incluse), contattare l’uffi cio con-sumatori (vedi retro copertina). Per contattare Pape: e-mail: [email protected]. Sito: www.papegurioli.com

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ALLEGGERISCI LA PESANTEZZA DELLE TUE GAMBE!Esistono rimedi naturali contro l’affaticamento degli arti inferiori?

In prossimità dell’ora “che volge il disio”,

quando la giornata giunge al termi-

ne, dopo aver trascorso buona

parte delle ore lavorative in piedi

o seduti alla scrivania, o

comunque in una

posizione statica, è

possibile avvertire

un senso di pesantez-

za e stanchezza alle gam-

be che risultano intorpidite, do-

loranti e gonfi e. Questo fastidio, che

riguarda maggiormente le donne e che

si accentua prevalentemente con gli arrivi

dei primi caldi, non è tuttavia legato a particolari

prestazioni sportive: la causa principale delle gambe pesanti va ricercata infatti

nella stasi del sangue delle vene che può essere causata da diversi fattori.

La contrazione dei muscoli delle gambe durante il movimento agisce come una

pompa comprimendo le vene e spingendo il sangue verso l’alto; tuttavia con

la pressione bassa il sangue fa più fatica a ritornare al cuore, quindi, durante

periodi lunghi di inattività, quando si sta molto seduti o in piedi, i muscoli delle

gambe non si contraggono suffi cientemente per spingere il sangue verso l’alto.

Perciò esso si raccoglie nelle vene delle gambe limitando il drenaggio dei tessuti. Ciò può

provocare una sensazione di pesantezza alle gambe rendendole dolorose e, appunto, pesanti.

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LE CAUSE PIÙ COMUNI DELLE GAMBE PESANTI

Al di là del rimanere seduti o in

piedi per lunghi periodi, tra gli

ulteriori fattori che possono pro-

vocare la pesantezza degli arti

inferiori si segnalano: gravidanza,

sovrappeso, abituale vita seden-

taria, nonché indossare indumen-

ti stretti o accavallare le gambe;

tutti aspetti che possono limitare il

fl usso del sangue. Inoltre, calore,

umidità e consumo di alcool pos-

sono dilatare le vene e provocare

un accumulo di sangue nelle gam-

be. Infi ne, il prolungato utilizzo di

scarpe rigide o dai tacchi alti può

impedire che la pompa muscolare

funzioni correttamente.

Informazione pubblicitaria a cura del Dr. Giorgini


Si è visto che tra le cause che possono provocare la pesantezza delle gambe vi sia

anche il sovrappeso. In effetti, un’alimentazione ricca di grassi affatica il cuore e

non favorisce il ritorno del sangue venoso, mentre una dieta povera di fi bre rallenta

transito intestinale che può contribuire alla sensazione di

pesantezza delle gambe. Anche chi viaggia tutti i giorni

non è esente da gambe pesanti: stare ore seduti in auto,

aereo e treno costringe a posizioni scomode ed errate

che portano a gonfi ori, specie ai piedi.

La sensazione di pesantezza alle gambe, in assenza di

patologie specifi che, può essere ben contrastata anche

adottando alcuni accorgimenti. Prima di tutto, chi lavora

alla scrivania dovrebbe cercare di alzarsi ogni 30 minuti

per muovere i muscoli, mentre chi sta molto tempo in

piedi dovrebbe contrarre i polpacci e alternare momenti

di riposo. Inoltre è sempre bene assumere almeno 2 litri

di acqua al giorno; fare quotidianamente dell’attività fi si-

ca; inserire nell’alimentazione cibi ricchi di Vitamina C e

biofl avonoidi, come peperoni, kiwi, agrumi, ananas, etc.;

risciacquare durante la doccia le gambe con un getto di

acqua fredda; nonché fare auto massaggio alle gambe

con creme apposite.


Rusco, centella, mirtillo nero e vite rossa contra-stano la sensazione di pesantezza delle gambe e, insieme a ippocastano e meliloto, promuovo-no la funzionalità del microcircolo. Rusco, ama-melide e meliloto mantengono la funzionalità del plesso emorroidario e, con l’achillea, favori-scono la funzionalità della circolazione venosa.

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Lo storico valore medicinale del RuscoIl Ruscus aculeatus, o Pungitopo, è una pianta legnosa perenne sempreverde della famiglia delle Liliacee; i suoi fi ori sono verdi e il frutto è una bacca sferica e rossa: a scopo medicinale si utilizzano le radici e il rizoma essiccato che si raccoglie in settembre-ottobre. «Nell’antichità, Dioscoride ne esaltava le proprietà diuretiche» (B. Brigo, L’uomo, la fi toterapia, la gemmoterapia, Milano 2009), che vennero sottolineate anche «da Plinio e nel Medio Evo seguitò ad essere utilizzato come diuretico». (F. Capasso, R. De Pasquale, G. Grandolini, Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali, Milano 2011).

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Infi ne, come sempre, si può trarre giovamento dall’assunzione di integratori naturali, che con-

tengano Vitamina C, utile per la funzione dei vasi sanguigni, ed estratti di piante come Mirtil-

lo nero, Vite rossa, Rusco, Centella, Ippocastano, Ananas che, favorendo la funzionalità del

microcircolo, possono contrastare la sensazione di pesantezza alle gambe.

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CHE COS’È L’ERITEMA SOLARE?È possibile alleviare questo fastidio con rimedi naturali?

La parola eritema deriva dal verbo greco ἐρεύθω, che signifi ca, al passivo, “arrossi-re-diventare rosso” e indica, oggigiorno, un arrossamento della cute in chiazze di varia grandezza, il cui colore può andare dal roseo chiaro al rosso violaceo, con diverse gradazioni d’intensità. L’eritema solare è una reazione dell’epidermide all’e-

sposizione prolungata o scorretta ai raggi solari: le conseguenze vanno dall’arrossamento eccessivo della pelle alla formazione di vesciche che recano dolore e prurito. Esso compare dopo 12-24 ore dall’esposizione al sole e la sua intensità dipende fondamentalmente dall’ir-radianza solare, dalla durata dell’esposizione e dal fototipo.

In generale, l’eritema solare ha una durata di 48-72 ore, in seguito alle quali comincia a regredire spontaneamente, portando con sé una leggera desquamazione cutanea. Nondimeno, a lungo andare, esso può provocare seri problemi alla pelle, dalle mac-chie cutanee al foto-invecchiamento, fi no alla cheratosi attinica (lesioni della cute d’interesse dermatologico). Va da sé che le persone con una carnagione chiara corrono un rischio più elevato di scottature cutanee; ciò dipende, infatti, dal fototipo della pelle, che infl uisce sul livello di sopportazione ai gradi ultravio-letti. Oltretutto, sono i bambini a essere maggiormente esposti al rischio di eritema solare, vista la sensibilità e la delicatezza della loro pelle.

L’eritema solare è, come detto, una reazione che rientra tra i fenomeni tar-divi degli effetti biologici del sole sulla cute ed è solitamente di semplice gestione e risoluzione. «Attualmente si ritiene che i raggi UVB siano i principali responsabili dell’eritema attraverso la liberazione di media-tori dell’infi ammazione da parte dell’epidermide» (L. Turinese, Il far-macista omeopata, Milano 2002). Per prevenirlo è suffi ciente cautela, evitando di prendere il sole tra le ore 11 e le ore 15, e utilizzare una protezione adeguata per l’esposizione, «associando eventualmente del beta-carotene con funzioni di antiradicali liberi» (Ibidem).


Erite

ma

sola

re

In presenza di eritema solare, come sarà più opportuno comportarsi? Vediamo, di seguito, alcuni piccoli accorgimenti:

• Sospendere l’esposizione al sole • Fare una doccia o un bagno non caldo• Asciugarsi senza strofi narsi, ma tamponando• Idratare la pelle arrossata con lozioni apposite (possibilmente naturali) rinfrescanti e calmanti• Bere molti liquidi per favorire l’idratazione• Assumere cibi ricchi di vitamina C, E, Zinco, Beta-carotene• Consultare il medico in caso di eritema solare particolarmente acuto

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La mitologia legata alla Calendula

«Questo fi ore della famiglia delle Asteracee non serve

solo come ornamento ma ha anche delle notevoli proprietà curative.

Aggiunta a pomate e tinture allevia e cura diverse malattie della pelle, re-

azioni allergiche, scottature, infi ammazioni» (S. J. Buslau, C. Hembd, Ca-

lendula. Consigli e preparazioni per una pelle bella e sana, Milano 2002).

La mitologia lega questo fi ore alle lacrime di Venere per Adone: questi, infatti,

fece innamorare sia la Dea della Bellezza, sia la regina degli Inferi, Proserpi-

na. A porre fi ne alla disputa tra le due fu Zeus che stabilì che Adone avrebbe

trascorso metà anno negli Inferi, con Persefone, e l’altra metà con Venere

sulla Terra. Dalle lacrime di quest’ultima, che sgorgavano dai suoi occhi

ogni volta che Adone tornava negli Inferi, si generò una pianta di Calendula,

simbolo quindi di sofferenza poiché ricorda il dolore di un amore fi nito.

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Lozione rinfrescante e calmante.Da sollievo ad arrossamenti e lievi scottature causate dal sole.

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OLI VEGETALICanapa, Germe di grano, Oliva,

Baobab, Avocado, LinoGRASSO VEGETALEGliceril - stearato

NUTRITIVIAllontaina,

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Lontano da casa,lontano dalla stitichezza...da viaggioEsistono rimedi naturali contro la stipsidel viaggiatore?

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ggia

tore


A chi è capitato di avere DIFFICOLTÀ o ri-tardi nell’evacuazione, magari durante va-canze o viaggi all’estero? Si tratta, a onor del vero, di una condizione abbastanza diffusa che può recare disturbo alla tanto agognata villeggiatura. Ma che cos’è la stitichezza del viaggiatore? Si tratta di una forma di stipsi occasionale, detta appunto “del viaggiato-re” che provoca un senso di gonfi ore, dolori addominali più o meno forti, mal di testa e altri piccoli disturbi che pregiudicano in vari modi le attività. Ciò avviene quando la muscolatura intestinale non riesce a far pro-gredire con regolarità la massa fecale, sic-ché questa ristagna nell’intestino causando la diminuzione della frequenza delle scari-che e l’aumento della consistenza delle feci che, rimanendo più a lungo nell’intestino, si disidratano e diventano più dure.

QUALI LE POTENZIALI CAUSE?

Cambiamenti climatici e orari differenti, nuovi luoghi dove dormire nonché nuovi bagni, stress di natura emotiva, conviven-za ravvicinata con altre persone e conse-guente condivisione di spazi stretti sono tra i principali motivi che possono favorire la stitichezza del viaggiatore. Peraltro, quando si è all’estero, in vacanza, viene spontaneo farsi coinvolgersi dall’assaggio di nuovi cibi, che tuttavia possono comportare un rallen-tamento della digestione perché stomaco e intestino non sono abituati a determinati ali-menti. Non solo, ma anche il celebre jet lag, oltre a provocare sonnolenza e ad aumen-tare le diffi coltà ad addormentarsi, può pre-giudicare il normale funzionamento intesti-nale. Infi ne, poco movimento fi sico, esiguo consumo d’acqua, maggiore assunzione di bevande alcoliche e un limitato apporto di frutta e verdura non possono che incentiva-re la cosiddetta stitichezza del viaggiatore.



Stitich

ezza

del

via

ggia

tore IL BUON SENSO: LA PRINCIPALE PREVENZIONE

Quel rimedio dal Nuovo Mondo…

Gli esploratori spagnoli che nel XVI secolo arrivarono in Ca-lifornia dopo un lungo viaggio presentavano una problema-tica non indifferente: la stipsi. Fortunatamente per loro «gli

indiani del luogo avevano la soluzione: un infuso preparato con una pianta medicinale che essi consideravano sacra. L’erba si rivelò effi cace, e gli spagnoli la chiamarono ca-scara sagrada, “corteccia”. Da allora, la cascara è stata

la risposta al problema di molti». (M. Castleman, Le erbe curative, Milano 2007).

IL BUON SENSO: LA PRINCIPALE PRE

Per prevenire questa fastidiosa condi-zione, è suffi ciente seguire alcune re-gole dettate esclusivamente dal buon senso. Prima di tutto, d’estate e in ferie si tende a sudare molto; stando all’aria aperta o sotto il sole il corpo umano si disidrata facilmente; diven-ta pertanto necessario reintrodurre i liquidi persi, in particolar modo nella prima parte del mattino. Attenzione, sarà opportuno prediligere l’acqua a succhi di frutta e bibite gassate! Im-portante sarà altresì eseguire regolar-mente attività fi sica: una passeggiata di mezz’ora, dieci minuti di esercizi muscolari e, magari, se si è al mare, anche una piacevole nuotata. Infi ne, poiché le variazioni nella dieta han-no conseguenze importanti a livello di intestino e spesso d’estate ci si nu-tre di cibi poveri di fi bre, sarà d’uopo bilanciare la propria alimentazione con frutta, verdura e cereali integra-li, iniziando dalla colazione.


Qualora ci si dovesse trovare

di fronte a una situazione di stipsi, magari nel pieno della meritata vacanza estiva, sarà possibile ricorrere all’aiuto di integratori composti da ingredienti natu-rali. Erbe quali Cascara e Crespino potran-no favorire la regolarità del transito inte-

stinale, mente fermenti lattici potranno rap-

presentare un va-lido sostegno per mantenere il naturale equi-librio della fl ora batterica inte-stinale. Ciò che comun-que è sempre

bene ricercare sarà la rilassatez-

za, senza che un ral-lentamento dell’attività

intestinale diventi un’ossessione, fermo restando che, qualora ci si dovesse tro-vare di fronte a una stipsi prolungata, sarà opportuno rivolgersi a un medico.

Integratore alimentare a base di erbe, fermenti lattici probiotici

e altri nutritivi. Cascara e crespino favo-riscono la regolarità del transito intesti-nale e, insieme a fi nocchio, ananas e pa-paya, promuovono la funzione digestiva. I fermenti lattici aiutano a mantenere il naturale equilibrio della fl ora batterica intestinale.

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I RIMEDI NATURALI PERL’ECCESSIVA SUDORAZIONECon la stagione calda il corpo tende a perdere più liquidi e, soprattutto, sali minerali.

Il grande caldo estivo e l’eccessi-

va sudorazione possono provoca-

re la perdita di Sali minerali – oltre

a quella di tossine, liquidi… –, in

particolare di Potassio e Magnesio

la cui carenza può causare crampi,

collassi, vertigini, stanchezza, cali

di concentrazione e sonnolenza.

Com’è possibile porre rimedio a tali

disturbi che non permettono di godere ap-

pieno della stagione estiva?

La sudorazione, com’è noto, è una reazio-

ne all’eccessivo riscaldamento corporeo: le

ghiandole sudoripare espellono un liquido

(sudore) che ha lo scopo di regolare la tem-

peratura e raffreddare la superfi cie dell’or-

ganismo. Come già detto, una sudorazione

eccessiva porta a una perdita dei Sali mine-

rali. Questi ultimi svolgono un ruolo fonda-

mentale in tutte le funzioni dell’organismo:

presenti in soluzione (nel circolo sanguigno

o a livello intracellulare) o in forma soli-

da (in aggregati cristallini nelle ossa e nei

denti), sono coinvolti in numerose attivi-

tà cellulari e assicurano il mantenimento


dell’equilibrio idro-salino. Peraltro, i Sali

minerali sono componenti dei nostri tes-

suti e risultano fondamentali nella fase di

accrescimento. In base alla loro concen-

trazione nell’organismo, questi possono

essere divisi in macroelementi (presen-

ti in buona quantità) e oligoelementi

(presenti in traccia nell’organismo).



SALI MINERALI: DOVE SI TROVA-NO E COME INTEGRARLI

In generale i Sali minerali vengono

assunti quotidianamente consuman-

do alcuni alimenti: latte, formaggi,

legumi e pesce sono ricchi di Cal-

cio e Fosforo, mente insalata verde,

noci, cacao sono ricchi di Magnesio;

il Sodio, invece, si trova nei formaggi

e negli insaccati e, con il Cloro, nel

sale da cucina. Infi ne, il Potassio è

presente in frutta, verdura e legumi.

Tuttavia, negli odierni regimi ali-

mentari, i Sali minerali vengono po-

sti in secondo piano rispetto a ma-

cronutrienti come carboidrati, lipidi

e proteine, per cui, per assicurare

un’adeguata concentrazione salina

occorre seguire un regime alimentare sano

e variegato (che garantisca, soprattutto, un

adeguato consumo di frutta e verdura).

In certi casi, specie nel periodo estivo in cui si tende a mangiare meno, può risultare neces-

saria una assunzione di Sali minerali anche sotto forma di integratori, ricordando sempre

che: «In assenza dei minerali fondamentali, che sono il calcio, il ferro e il fosforo, la vita e

impossibile; in assenza dei minerali-traccia, si manifestano gravi defi cienze; in mancanza

di una quantità adeguata di ambedue i tipi di minerali, è impossibile mantenersi in buona

salute» (J. I. Rodale, Il libro completo dei minerali per la salute, Firenze 1998).


Integratore alimentare contenente tutti i sali mi-nerali e le vitamine. Utile per reintegrare tali nu-tritivi prima e dopo un’intensa attività fi sica.

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In medio stat virtus…

Come detto, i Sali minerali sono determinanti per le funzioni naturali delle cellule dell’or-ganismo.«La salute nasce dall’equilibrio quantitativo dei singoli sali minerali. La malattia è provocata dalla mancanza di tale equilibrio. La malattia viene quindi causata dalla perdita di uno o più sali minerali o da una variazione nell’equilibrio della loro concentrazione, quando cioè uno o più sali sono presenti in eccesso o in difetto» (J. Schleimes, I sali della vita, i principi della biochimica secondo Shüßler, con notazioni omeopatiche, Milano 2000).


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A, C, E, D, K, B1, B2, B3, B5, B6, B12,Acido folico,

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Pied

e d’

atle

ta LE MICOSI AI PIEDI D’ESTATE:UN DIFFUSO DISTURBOCome contrastare il “piede d’atleta” con i rimedi naturali

Senza lasciarsi ingannare dal nome, il “piede d’atleta” non in-

teressa solo gli sportivi, ma tutti coloro che camminano scalzi

in ambienti pubblici caldo-umidi come piscine, spogliatoi,

palestre o che indossano scarpe talmente strette da impedire

al piede di respirare correttamente. Si tratta di un’infezione

della pelle di origine fungina – il cui nome medico è tinea

pedis o tigna del piede – che si sviluppa frequentemente in

corrispondenza delle pieghe cutanee fl essorie o degli spazi

interdigitali dei piedi.


COME SI PRESENTA IL “PIEDE D’ATLETA”?

Il tinea pedis può essere interdigitale, ovvero tra un dito e

un altro (solitamente tra il quarto e il quinto) laddove si può

accumulare il 98% dell’umidità, oppure interessare la pianta

del piede fi no ai bordi laterali e ai talloni: per questo motivo

viene anche detto “a mocassino”; se non monitorata, la mico-

si può peraltro estendersi lungo i bordi naturali delle unghie.

Inizialmente, la pelle si presenta arrossata e squamosa, in se-

guito umida e maleodorante, caratterizzata da fessure e scre-

polature più o meno profonde che prudono e si desquamano.



Come si trasmette e come prevenirlo?

La trasmissione della micosi può avvenire per contatto con piccoli frammenti di pelle che si staccano da chi ne è affetto e si disperdono nell’ambiente o con superfi ci infette: doc-ce, pedane, pavimenti o altri oggetti utilizzati da persone affette. Dal momento che il fungo che provoca il “piede d’atleta” prolifera nei luoghi umidi, sarà quindi opportuno prendere qualche precauzione.

Innanzitutto, occorrerà un’igiene rigorosa dei piedi, che andran-no asciugati con attenzione dopo essere stati lavati, andranno quindi utilizzate ciabatte in ambienti promiscui,

inoltre sarà opportuno evitare una sudorazione eccessiva dei piedi, cercan-

do di mantenere le calze pulite e asciutte ed evitare scarpe che tendano a

impedire una normale respirazione.

Di fronte comunque a una micosi ormai svi-luppata, un valido aiuto nel trattamento lo si potrà ricevere anche da prodotti naturali, in particolare dall’olio essenziale di Mela-leuca alternifolia (Tea Tree Oil) che «oltre all’attività antimicrobica, presenta impor-tanti proprietà antimicotiche confermate da svariati studi in vitro e in vivo: l’OMS ne ri-conosce l’uso topico in caso di onicomicosi e piede d’atleta» (E. Campanini, S. Biondo, Terapie complementari in geriatria, Milano 2011). Del resto l’olio essenziale di Tea Tree «ha un particolare effetto antivirale e ger-micida, per cui la si utilizza in tutti i tipi di infezione, anche di origine fungina» (S. Fischer-Rizzi, Profumi celestiali. Uso delle essenze naturali e loro azione sul corpo e sulla mente, Milano 2005).


Qualche considerazione sull’Olio di Tea Tree

La Melaleuca alternifolia cresce nelle zone settentrionali del Galles del Sud e nel Que-ensland, in Australia; com’è noto, dalle fo-glie dell’albero si ricava un olio essenziale di grandissima fama: il Tea Tree Oil. Le notizie riguardanti questa essenza circolarono in molti Paesi del mondo, tant’è che «vennero pubblicati articoli sul Journal of the Natio-nal Medical Association (USA) e sul British Medical Journal, il quale, nel 1933, ripor-tava che “l’olio è un potente disinfettante, privo di effetti collaterali e non irritante, ed è stato impiegato con successo in un’ampia casistica di condizioni settiche”». (S. Drury, L’olio di tea Tree. Le proprietà terapeutiche di Melaleuca alternifolia, Milano 2005).

Può svolgere un’azione antimicrobica utile per ripristinare il naturale benessere della pelle.

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Insetti

DIFENDERSI DAGLI INSETTII rimedi naturali contro le “punture”


Il sole estivo invita immancabilmente a tra-scorrere più tempo all’aria aperta al contatto con la natura. In questa rinnovata esperienza con l’ambiente naturale che ci circonda, zan-zare, moscerini, zecche e tafani (i cosiddetti insetti ematofagi) possono diventare tuttavia compagni spiacevoli delle grigliate al parco o di una piacevole gita in bicicletta con gli amici. Uno degli aspetti negativi dell’estate sono infatti le fastidiose punture degli insetti che provocano prurito, arrossamenti loca-lizzati e fastidiosi gonfi ori. Oltretutto, in per-sone predisposte, le punture di alcuni insetti possono causare addirittura reazioni allergi-che, talvolta anche gravi.Le reazioni che vengono a crearsi sulla pelle in seguito a una puntura sono dovute agli allergeni, composti irritanti, o piccoli dosi di veleno che gli insetti iniettano quando pungono per nutrirsi del sangue. Peraltro, oltre al fastidioso prurito causato dalle pun-ture delle zanzare, un ulteriore aspetto ir-ritante di questi insetti è il loro ronzio che rende talvolta diffi cile addormentarsi. È interessante notare che le zanzare girano intorno alle nostre orecchie perché attirate dall’anidride carbonica e, dal momento che noi espiriamo anidride carbonica attraver-so naso e bocca, tali insetti sono particolar-mente attratti dalla nostra testa!



PREVENIRE E LENIRE: I DUE RIMEDI PER LE PUNTURE D’INSETTILa prevenzione è il primo, fondamentale, passo per tenere alla larga dalla nostra pelle ar-rossamenti, gonfi ori e pruriti causati dalle punture di insetti. Questa sarà possibile anche attraverso soluzioni naturali; per esempio, alcuni oli essenziali come Lavanda, Citronella, Eucalipto, Menta, Geranio e Limone (da soli o in sinergia tra loro) possono creare un am-biente sfavorevole a tali insetti.

Quando tuttavia è troppo tardi per la prevenzione, perché ormai si è già stati punti, sarà comunque possibile intervenire sull’irritazione per cercare di limitare il fastidio. Esclusi i casi in cui si manifestano reazioni intense (per i quali è opportuno rivolgersi a un medico), i fastidi dovuti alle punture di insetti svaniscono dopo qualche giorno. Per mitigare piccoli bruciori o arrossamenti localizzati si può trarre giovamento dall’applicazione di olio essen-ziale di Lavanda, dalle proprietà rinfrescanti, o di gel naturali alla Calendula, nonché creme o gel a base di Aloe.

Insetti Gli studiosi sono ancora discordi sul perché alcune persone attirino

maggiormente, rispetto ad altre, le attenzioni di questi insetti (tra le causa possibili si ricordano fattori ormonali, sudorazione, alimentazio-

ne, etc.) quel che è certo è che tutti vorremmo conoscere i rimedi giusti contro le zanzare o almeno quelli per mitigare i fastidi delle loro punture.


L’origine “umana” della Menta

Come visto la Menta è una delle piante aro-

matiche più effi caci contro le zanzare: le

foglie si possono utilizzare per preparare

un olio o delle lozioni protettive, oltretutto

strofi nando sulla puntura una foglia di men-

ta è possibile ottenere sollievo dal prurito

sulla pelle. Alla Menta, però, come a mol-

tissime altre piante, è legata una leggenda

tratta da Le Metamorfosi di Ovidio, che le

attribuiscono un’origine umana: Mentha

era una ninfa fi glia del Dio Cocito, «amata

da Plutone e trasformata in pianta dalla dea

Persefone, sua sposa. Secondo la mitologia,

la dea scoprì il tradimento del marito e, pre-

sa da un impeto di gelosia, volle vendicarsi

trasformandola in una piantina poco vistosa

e all’apparenza insignifi cante. […] tuttavia

per non sdegnare del tutto Plutone permise

che la piantina possedesse ancora qualco-

sa di piacevole in ogni parte del suo corpo:

l’aroma fresco del suo profumo». (Manuale

di Aromaterapia, a cura della French Aca-

demy, Rifreddo 2016).

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Il Triplice Riscaldatore è l’unico cana-le dei Meridiani Principali a cui non corrisponde un organo ed ha la fun-zione di trasformazione del Qi e dei liquidi corporei.

Il cap. 66 del “Nan Jing” (Classico del-le diffi coltà) recita: “Sotto l’ombelico tra i Reni c’è una forza motrice che è fonte di vita ed è la radice dei 12 canali: è chiamata Yuan Qi. Il TR fa si che la Yuan Qi si separi e possa con-trollare il movimento e il passaggio dei tre Qi, attraverso i cinque organi e sei visceri”.

Grazie al TR la Yuan Qi permette le trasforma-zione del Qi. La Gu Qi alimentare si associa all’energia respiratoria (Qing Qi) per formare la Zong Qi, questa energia che dimora nel torace, è trasformata nell’energia grossolana difensiva (Wei Qi) e nell’energia più pura nutritiva (Ying Qi) proprio grazie all’azione esercitata della Yuan Qi trasportata dal Triplice Riscaldatore.

Al Triplice Riscaldatore corrisponde la divisione del corpo in tre parti, i Tre Riscaldatori.

Il Riscaldatore Superiore va dalla testa al dia-framma, all’interno si trovano il Cuore e il Pol-mone ed ha sede l’energia toracica (Zong Qi). In questa sede il Qi di Cuore e Polmone è spinto verso il basso, verso il Rene, mentre la Wei Qi sale e si diffonde sulla superfi cie di tutto il cor-po. Nel Riscaldatore Superiore i liquidi corpo-rei vengono distribuiti come una nebbia nello spazio tra la pelle e sulla superfi cie cutanea in

forma di sudore, quindi al Riscaldatore Superio-re si associano i processi di termoregolazione. Il Riscaldatore Superiore riceve l’energia alimen-tare (Gu Qi) dal riscaldatore medio, grazie al la-voro di Stomaco e Milza. La Gu Qi grazie all’a-zione di spinta del Polmone andrà al Cuore, dove verrà trasformata in sangue (Xue) sostanza di natura Yin che circola nei canali principali insieme alla Ying Qi che vedremo di seguito.

Il Riscaldatore Medio va dal diaframma all’om-belico e comprende Stomaco, Milza e Vescica Biliare. A livello del Riscaldatore Medio si ge-nera la Yinq Qi o energia nutritiva che, come abbiamo detto sopra, circola nei meridiani principali e nei vasi insieme al sangue ed ha come funzione quella di nutrire tutti i nostri tes-suti. A differenza del sangue che è di natura Yin la Ying Qi è di natura Yang e il TR ha la funzio-ne di distribuirlo a tutti gli organi grazie ai ca-nali principali. Il Riscaldatore Medio ha quindi il compito di elaborare gli alimenti, di estrarre le sostanze e inviarle a tutto il corpo. La Milza manda il Qi puro verso l’alto al Polmone e al Cuore, mentre lo Stomaco manda il Qi impuro verso il basso.

Il Riscaldatore Inferiore va dall’ombelico fi no ai piedi e comprende Fegato, Reni, Vescica e In-testini. Nel riscaldatore inferiore risiede la Yuan Qi, ovvero “il mandato” che abbiamo ricevuto dai nostri genitori e che costituisce la nostra co-stituzione. Nel Riscaldatore Inferiore troviamo il Fegato il quale controlla il libero fl uire del Qi ed insieme al Polmone costituisce la dialettica Legno-Metallo che permette al Qi di Polmone

Le funzioni del tripliceriscaldatore in agopuntura


di scendere e contemporaneamente al Qi di Fegato di risalire. L’altro organo contenuto nel riscaldatore inferiore è il Rene. Il Rene control-la la trasformazione dell’acqua permettendo ai liquidi impuri di fuoriuscire dal corpo e al Qi puro di risalire verso l’alto.

Possiamo considerare il TR come una “caldaia” in grado di far circolare l’acqua calda lungo tut-to l’impianto della nostra casa e di trasformarla in una parte pura che continua il suo processo di circolazione ed una impura che invece sarà eliminata.

A livello del Riscaldatore Medio avviene la pri-ma distillazione, dove la parte pura va al Polmo-ne nel Riscaldatore Superiore e quella impura va al Piccolo Intestino nel Riscaldatore Inferio-

re, qui avviene una seconda distillazione dove la parte pura risale verso l’alto grazie al Rene e l’impuro viene eliminato con le feci e le urine.

Nella sua continua azione di separazione del puro dall’impuro il Triplice Riscaldatore per-mette ai liquidi corporei e al Qi di circolare ordinatamente ognuna secondo la sua strada fi siologica in continuo equilibrio all’interno dell’organismo.

Dott. Giovanni Di Luccio Medico Agopuntore di Firenze [email protected]


Il corpo come una macchina viventeSe penso il corpo come una “mac-

china vivente”, vedo che proprio

come una macchina, ha bisogno,

per continuare a muoversi, di

energia che si sviluppa “brucian-

do” del “carburante” con l’ossige-

no respirato e di “pezzi di ricam-

bio” da sostituire a quelli usurati o

rotti. Questa macchina, per il fatto

di essere vivente, se si spegne una

volta non riparte più! Così, per evitare usure

e rotture la Natura ci ha dotato di un siste-

ma automatico di “rinnovamento continuo”

di ogni cellula del corpo. In questo modo

la macchina si mantiene sempre nuova. Di

certo, però, c’è qualcosa che non fa funzio-

nare perfettamente il nostro sistema di rin-

novamento continuo, dato che il corpo non

mantiene sempre lo stesso aspetto e, nel

tempo, i processi di rinnovamento sembra-

no diventare sempre meno effi caci.

Il sistema di rinnovamento continuo, dedot-

to dalla Biologia, ha bisogno per funzionare

che siano soddisfatte due condizioni: un fl us-

so continuo e suffi ciente di tutti i nutrimenti

necessari; e l’eliminazione di tutte le sostan-

ze di scarto, cioè, di tutti gli “escrementi”.

Se rifornendo tutti i nutrimenti necessari

il sistema continua a non funzionare nel

modo ottimale, la causa deve essere ricer-

cata nell’eliminazione delle sostanze di

scarto: si deduce che gli escrementi non

vengono eliminati in maniera suffi ciente.

Per sostanze di scarto o escrementi, non si

intendono solo le feci dell’intestino, ma tutte

le altre sostanze non utilizzabili dal nostro

corpo, le quali possono “intasare” e irritare

l’organismo. Infatti, gli escrementi che non

vengono eliminati si accumulano e fi nisco-

no col mettere fuori equilibrio l’effi cace, ma

delicato, sistema di rinnovamento continuo.

Anche se le sostanze accumulate non sono

irritanti il solo accumulo rallenta il fl usso

primario, quello, cioè, che si svolge attorno

alle cellule, nel cosiddetto spazio extra-cel-

lulare. Spazio da dove devono arrivare alle

cellule tutti i nutrimenti (compreso l’ossige-

no, O2) e attraverso il quale devono defl uire

i prodotti di scarto (compresa l’anidride car-

bonica, CO2) e la produzione locale come

ormoni, enzimi, neurotrasmettitori e tanti

altri metaboliti.

Oltre alle sostanze di scarto, contenute ne-

gli alimenti (che ordinariamente vengono

separate dai nutrimenti nello stomaco e

nell’intestino tenue e poi dirette all’intestino

crasso), quelle provenienti dall’ambiente e

presenti nell’aria e nell’acqua, ci sono al-

tre due fonti di sostanze di scarto nocive. La

prima proviene dal sistema di rinnovamento


continuo e dal metabolismo cellulare, e vie-

ne detta “fi siologica”. La seconda proviene

dai batteri putrefattivi intestinali e viene det-

ta “patologica”.

I batteri putrefattivi e fermentativi intestinali,

a differenza della fl ora batterica intestinale

buona (che produce acido lattico, vitamine,

butirrati e altre sostanze utili), producono

centinaia di sostanze tossiche. Queste, ine-

vitabilmente, passano nel circolo sanguigno

con l’assorbimento dell’acqua dall’intestino

crasso. Infatti, così come il principio attivo

contenuto in una supposta agisce e quindi

viene assorbito in tempi brevissimi per via

rettale, anche le sostanze tossiche presen-

ti all’intestino si diffondono rapidamente

nel sangue e di conseguenza, nell’intero

organismo. Queste tossine, una volta nel

sangue, devono essere eliminate attraverso

reni, pelle e polmoni, ma prima debbono

essere fi ltrare o “neutralizzate” dal fegato e

dal sistema immunitario.


Emuntori o organi di eliminazione delle tossine

FEGATO: fi ltra il sangue (cellule

del reticolo endoteliale o cellule

del Kuppfer), disintossica o neu-

tralizza le tossine (fase I e fase II), renden-

dole idrosolubili e liposolubili produce bile,

albumina, ormoni, ecc.

INTESTINO CRASSO (GROSSO): eli-

mina le tossine provenienti da bat-

teri intestinali e con la bile le tossine

neutralizzate dal fegato e rese liposolubili

RENI: eliminano le tossine idroso-

lubili e quelle neutralizzate dal fe-

gato e rese idrosolubili

PELLE: elimina tossine (compresi i

metalli pesanti), neutralizzate dal

fegato e rese liposolubili

POLMONI: elimina l’escremento

gassoso, principalmente, anidride

carbonica.

SISTEMA IMMUNITARIO: (timo,

midollo osseo, tessuto linfoide, re-

ticolo endoteliale, tonsilla faringea

(adenoidi), tonsille palatine, tonsilla linguale,

aggregati linfatici, appendice, linfonodi, milza,

vasi linfatici e sistema linfatico per il trasporto)

elimina le tossine e batteri, virus, funghi, pro-

tozoi e parassiti.


Sia un cattivo funzionamento del fegato, che un cattivo funzionamento degli organi

emuntori, fa aumentare gli escrementi che si accumulano nel corpo.

Ecco perché i Medici e i Terapeuti hanno da millenni ricercato dei “depurativi” vegetali

e non, sostanze cioè che favorissero l’eliminazione, attraverso gli emuntori, degli escre-

menti (tossine). Leggendo antichi testi di medicina si nota subito la raccomandazione,

considerata di primaria importanza, di lavare il corpo dall’interno e di sciogliere gli

accumuli, le mucosità, i calcoli, le “ostruzioni” in generale, formate da sostanze che

defi nivano “collose”, “tartarose” e “indurite”.

Anche la Medicina Tradizionale Cinese, da millenni, ritiene che la causa principale del-

le malattie croniche, tumorali, cistiche, delle “masse”, della stasi, dei dolori articolari,

dei disturbi circolatori, e di moltissime altre condizioni, sia l’Umidità, intendendo per

Umidità proprio l’accumulo di vischiosità, liquidi, tossine ed impurità, in una parola

tutti gli escrementi che nel tempo si condensano, rallentando tutte le funzioni vitali.

Per la maggior parte, gli alimenti ingeriti vengono eliminati sotto forma di feci, ma dob-

biamo regolarmente ingerirne di nuovi per estrarne i nutrimenti di cui abbiamo bisogno

per mantenere il fl usso di rinnovamento continuo. I nutrimenti però, non si trovano

isolati e puri, ma sono sempre invischiati nel citoplasma cellulare (sia questo vegetale

o animale) e mescolati con sostanze per noi inutili e a volte irritanti. Inoltre, non c’è un

alimento che contenga tutti i nutrimenti nella giusta proporzione e quantità e quindi

siamo costretti a variare l’alimentazione per rifornirci di tutti i nutrimenti nella quantità

necessaria.

Fine della prima parte. Continua.

Giorgini Dr.ssa Beatrice

www.medicinaesteticabologna.it

[email protected]


Il lungo percorso del pomodoroQuali sono le proprietà di questo straordinario prodotto della terra?

Quando si entra in un supermercato o in un negozio di frutta e verdura sembra ormai assodato che alcuni prodotti siano disponibili tutto l’anno, come se in Italia vi fosse un solo clima, come in un paese tropicale. Di fronte a un vero e proprio “analfabetismo stagionale”, non si rifl ette più sul fatto che, in natura, frutta e verdura seguono un de-

terminato ritmo, maturando così in un preciso periodo dell’anno. D’altra parte, solo nel loro naturale periodo di maturazione, la frutta e la verdura raggiungono il massimo del gusto, oltre al maggior livello di minerali, nutritivi e vitamine. In Italia, la natura consente di avere, mese per mese, un’ampia scelta di alimenti che rispondono totalmente alle esigenze del gusto e della salute!

Il pomodoro (Solanum Lycopersicum) è una pianta della famiglia delle Solanacee il cui frutto è una bacca costituita da buccia, polpa e semi. Il contenuto del pomodoro varia a seconda della varietà, della qualità dei terreni dove la pianta viene coltivata; peraltro è curioso che la classifi cazione del pomodoro sia, per certi versi, oggetto di discussione: per i botanici è, infatti, un frutto perché si svi-luppa da un ovario, ma nell’uso alimentare è un ortaggio! L’estate è la stagione dei pomodori: quella


perfetta oltretutto per farli seccare o imbottigliare; non casualmente in Puglia il piatto tradizionale dei contadini nei campi sono le frise: pane secco bagnato in acqua condito con pomodoro, olio e sale.

Il pomodoro giunse in Europa attraverso l’Oceano, dall’America centro-settentrionale (Perù o Mes-sico) dov’era noto prima dell’arrivo dei navigatori e dei conquistatori; tra le prime fonti in cui viene menzionato il pomodoro si segnalano i Discorsi (1544) di Pietro Andrea Mattioli, umanista e medico italiano. Tuttavia «solo alla fi ne del Seicento il pomodoro, di cui non è da escludere un precoce con-sumo popolare, emerge nella cucina alta grazie al ricettario napoletano di Antonio Latini. A ciò non sembra estraneo un infl usso “iberico”: “alla spagnola” sono denominate varie ricette con impego di pomodoro, fra cui quella della “salsa di pomadoro”, insaporita con cipolle, “peparolo” e serpillo “o piperna”, accomodata con sale, olio e aceto» (A. Capatti, M. Montanari, La cucina italiana: storia di una cultura, Roma-Bari 1999).

Il vero tesoro racchiuso nel pomodoro è il licopene, un carotenoide che gli dona il caratteristico co-lore rosso; questo è un antiossidante naturale, ovvero protegge le cellule dall’invecchiamento, con-trastando l’attività dei radicali liberi. L’organismo umano non è in grado di sintetizzare il licopene e l’unico modo di assumerlo è attraverso l’alimentazione. Peraltro, «il pomodoro riduce il colesterolo “cattivo” in circolo e, quindi, il rischio di ipertensione […]. L’ideale è consumare i pomodori cotti in salsa poiché il calore rende disponibile una quantità di licopene 5 volte superiore rispetto ai pomo-dori crudi» (U. Veronesi, I segreti della lunga vita, Firenze 2015). Tra le numerose proprietà ricono-sciute al pomodoro, interessante è leggere l’accurato elenco che Jean Valnet fa nel suo lavoro dal titolo “Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali”: «energetico; remineralizzante; rivitalizzante; equilibratore cellulare; eupeptico; […] antinfettivo; disintossicante; alcali-nizzante del sangue troppo acido; dissolvente urico; eliminatore dell’urea». Non solo, ma secondo gli studi del medico francese l’assunzione di pomodoro come alimento sarebbe indicato per «astenia; inappetenza; intossicazioni croniche, pletora, stati congestizi; affezioni vascolari […]» (J. Valnet, Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali, Firenze 1982).

D’altra parte, il pomodoro contiene una grande quantità di vitamine, inserendosi bene nelle diete moderne perché «povero di calorie, ma ha un buon contenuto di minerali, è ricco d’acqua ed è dotato di tutte le vitamine liposolubili» (B. Del Medico, Coltivare i pomodori nell’orto, Latina 2014).

È sempre bene ricordare che le vitamine si concen-trano in frutta e verdura grazie all’azione combinata di terra, acqua e sole; le serre – per quanto di grande utilità – non potranno mai sostituire il contributo dato dal sole! «Il pomodoro si può defi nire alimento alca-linizzante grazie all’apporto dei suoi Sali e delle vita-mine di cui è ricco» (L. Costacurta, La nuova dietetica, Conegliano 2011), ma per avere tutto ciò, come detto, sarà necessario attendere la stagione “giusta”.


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Dic

ono

di n

oi Recensioni spontanee dei consumatori trattedal profi lo facebook Giorgini Dr. Martino

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Sono il titolare di uno store online ed alcuni miei clienti mi hanno chiesto proprio questo pro-

dotto è […]».

ELISA (dal sito, sul prodotto VISKAPPA): «Utilizzo Viskappa da circa due anni dopo che mi è sta-

to prescritto da un iridologo... non ho notato un miglioramento in breve tempo, ma con pazien-

za e continuando la cura dal secondo mese mi ha aiutato a regolarizzare l’intestino. Da precisa-

re che non è un lassativo ma agisce purifi cando e regolarizzando la fl ora batterica. Consiglio!»

ZACKI (dal sito, sul prodotto INSETTIVIS): «Ottimo prodotto contro le zanzare... lo usiamo tutti

in famiglia e confermo che le zanzare non ci disturbano più!! Inoltre lo spruzzo anche in testa

ai miei bimbi contro i pidocchi!!! Funziona!!»

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